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Il ruolo dei quartieri d`iniziativa pubblica nell`espansione urbana

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Il ruolo dei quartieri d`iniziativa pubblica nell`espansione urbana
15 aprile -15 giugno 2016
Il ruolo dei quartieri d’iniziativa pubblica
nell’espansione urbana
degli ultimi 50 anni in Italia
Archivio Centrale dello Stato
piazzale degli Archivi, 27 - Roma Eur
la mostra è aperta dal lunedì alla domenica, ore 11.00 -18.00
INDICE CARTELLA STAMPA
01. Comunicato stampa
02. Scheda DGAAP
03. Scheda ACS
04. Scheda generale Mostra
05. Elenco dei quartieri
06. Colophon
07. Scheda Gruppi di ricerca
08. Scheda progetto di allestimento
09. Didascalia fotografie
10. Scheda eventi legati alla mostra
11. Mappa della mostra
CANTIERE PERIFERIE verso una CITTÀ NORMALE:
il 14 aprile la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee
e Periferie Urbane in collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato
inaugurano la mostra
“Alla ricerca di una città normale.
Il ruolo dei quartieri di iniziativa pubblica
nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni in Italia”,
Giovedì 14 aprile
Preview stampa ore 17
Inaugurazione al pubblico ore 18
Giovedì 14 aprile a Roma alle ore 18.00 presso l’Archivio Centrale dello Stato verrà
inaugurata la mostra “Alla ricerca di una città normale. Il ruolo dei quartieri di iniziativa
pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni in Italia”, un contributo di
conoscenza storica, scientifica e progettuale e di suggerimenti risolutivi nato dalla
collaborazione del MiBACT-Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e
Periferie Urbane con tre gruppi di ricerca delle Università di Roma, Napoli, Torino.
Una rassegna su quanto è stato realizzato in Italia dal 1962 a oggi nell’ambito dell’edilizia
residenziale pubblica.
”Le periferie sono la vera sfida del XXI secolo, luoghi in cui vive, lavora e sogna la grande
maggioranza degli abitanti delle nostre città. Organizzare questi spazi, connetterli ai grandi
flussi metropolitani rispettandone le identità, restituire loro bellezza e armonia è il grande
ruolo che gioca l’architettura in questo contesto” ha sottolineato oggi il Ministro dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ricordando come il tema delle
periferie e dello sviluppo delle città sarà il cuore del prossimo allestimento del Padiglione
Italia alla 15 Mostra Internazionale di Architettura 2016 di Venezia.
“Le città pubbliche, in cui la cultura degli architetti e degli ingegneri ha incrociato
positivamente le politiche del welfare, possono costituire uno dei motori di strategie allargate
di riqualificazione e, spazio pubblico e servizi, sono il campo di azione su cui intervenire”
afferma Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie
Urbane. A partire dall’analisi dei quartieri di edilizia residenziale pubblica Italiana (60 casi)
selezionati volutamente di medie dimensioni (5.000 ab) l’obiettivo della mostra è quello di
portare all’attenzione di un ampio pubblico come dal ‘62 al ‘90 l’intensa attività realizzativa
di edilizia d’iniziativa pubblica sia stata, uno dei momenti in cui la cultura degli architetti e
degli ingegneri ha incrociato positivamente le politiche del welfare d’interesse pubblico
divenendo in alcuni casi essi stessi considerati dagli abitanti come centro urbano e che
hanno sviluppato un forte senso identitario.
La Mostra, concepita come un viaggio attraverso le regioni italiane a partire dalla Sardegna,
e lungo tutta la penisola fino a risalire alle regioni settentrionali rappresenta e racconta nei
due piani della grande sala espositiva dell’Archivio Centrale dello Stato un importante
capitolo, e non solo costruttivo, della storia recente del nostro Paese.
Al piano terra si percorre un viaggio organizzato per regioni tra immagini, video, materiali
documentari, fotografie, modelli e disegni originali tutti provenienti dall’Archivio Centrale
dello Stato.
Attraverso un “percorso di cantiere”, una grande rampa conduce al piano superiore dove,
un allestimento di forte impatto comunicativo presenta la sezione dedicata alle
problematiche progettuali qualificanti e ricorrenti nelle periferie: il rapporto di isolamento o
integrazione dei nuovi quartieri con il paesaggio urbano e naturale, gli spazi pubblici, le
attrezzature, i diversi modi dell’abitare, i processi di trasformazione le relative azioni chiave
da intraprendere per “ prendersi cura” della città pubblica.
Per il Sud sono in mostra tra gli altri il Sant’Elia di Cagliari, lo Zen 2 di Palermo e
Monterusciello a Pozzuoli, simbolo d’una qualità notevole per ideazione progettuale o
situazione paesaggistica ma densi di problemi sociali e funzionali, qui particolarmente
accentuati. Per il Centro, molti quartieri manifestano un felice legame con la morfologia dei
luoghi segnati dai diffusi paesaggi collinari che danno vita ad impianti urbani peculiari. Di
contro, appare purtroppo sostanzialmente fallito l’esperimento dei quartieri ispirati al criterio
della grande dimensione e dell’integrazione tra residenza e servizi, come nell’intervento di
Vigne Nuove a Roma. Al Nord, sul tema della densità abitativa, si afferma l’equilibrio tra
case alte e basse, appare rinsaldato il senso di appartenenza degli abitanti in quei quartieri
riqualificati funzionalmente mentre resta irrisolto il ruolo dei servizi di vicinato.
Alla conferenza stampa parteciperà il Ministro Dario Franceschini.
Interverranno inoltre:
Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e le Periferie
Urbane, Eugenio Lo Sardo, Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato,
Pasquale Belfiore, Paolo Castelnovi, Piero Ostilio Rossi responsabili rispettivamente
delle ricerche del Italia del Sud, Nord e Centro.
Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa
Studio Martinotti +39 348 7460312
[email protected]
DIREZIONE GENERALE ARTE E ARCHITETTURA CONTEMPORANEE
E PERIFERIE URBANE
Valorizzare l’arte e l’architettura contemporanee
promuovere la creatività per costruire un’identità collettiva
per riqualificare le periferie urbane
La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) è l’ufficio del
MiBACT dedicato alla contemporaneità.
Promuovere e valorizzare, sostenere e incrementare, conoscere e tutelare sono le azioni attraverso
cui la DGAAP porta avanti la sua missione. Le arti visive nella loro accezione più ampia (pittura,
scultura, fotografia, video, installazioni, performance, etc), l’architettura e il design nonché la
riqualificazione delle periferie urbane, sono gli ambiti di competenza.
Le istituzioni, il patrimonio pubblico, i talenti creativi (artisti, fotografi, architetti, designer, etc), le
nuove generazioni, gli studenti e gli studiosi ne sono i soggetti, sempre nell’ottica di fornire al
destinatario ultimo – il cittadino – la migliore fruizione possibile e di contribuire alla crescita culturale
del nostro Paese.
L’azione della DGAAP si attua attraverso una serie di strumenti: l’attuazione di leggi e di programmi
su cui ha esclusiva competenza, gli accordi che stabilisce con altre realtà istituzionali e non,
l’ideazione di iniziative specifiche, la partecipazione e il supporto ad attività, l’incentivo a progetti di
ricerca. I risultati dell’azione della DGAAP si concretizzano nella realizzazione di concorsi e
committenze, acquisizioni, progetti di formazione, mostre ed eventi, progetti di ricerca e molto altro.
La DGAAP è stata istituita con DPCM 171/2014 (art. 16 c 4 e ss.mm.) ed è operativa da febbraio
2015.
www.aap.beniculturali.it
Via di San Michele 22, 00153 Roma - Tel. 066723.4851 - C.F. 97829270582
[email protected]
[email protected]
L’Archivio centrale dello Stato
Nato nel 1875 come Archivio del Regno, l’Istituto ebbe solo nel 1953 la sua
denominazione attuale.
E’ uno dei più grandi archivi del mondo e certamente il principale tra i pur
gloriosissimi Archivi di Stato italiani. Riflette la vita intensissima della nostra nazione a
partire dall’Unità ed è indispensabile luogo per ogni tipo di ricerca non solo di
carattere storiografico. Vi si trovano notizie e spunti riguardanti tutti i Paesi europei e
quelli del bacino mediterraneo, di particolare importanza sono le fonti riguardanti le ex
colonie italiane in Nord Africa e nell’Africa orientale. In realtà ogni luogo del mondo
con cui l’Italia ha avuto rapporti ha lasciato una traccia nelle carte qui conservate.
L’Istituto offre alla fruizione del pubblico la raccolta originale delle leggi, a
partire dalla Costituzione, atto fondante della Repubblica, di cui è conservata una delle
tre copie originali, con le firme dei padri costituenti.
Tra i principali complessi documentali spiccano le carte della Presidenza del
Consiglio dei Ministri a partire dal 1860, quelle del Ministero degli Interni e di tutti gli
altri dicasteri (fatti salvi quello degli Esteri e della Difesa che conservano archivi storici
a sé stanti). Di particolare interesse sono i fondi del Ministero della pubblica istruzione
- Direzione generale antichità e belle arti, cui spettava la gestione del nostro immenso
patrimonio culturale prima della istituzione del Ministero per i beni culturali e
ambientali, e quelli del Ministero dell’industria - Ufficio italiano brevetti e marchi, che
consentono di ricostruire i fenomeni relativi alla storia dell’industria, della tecnologia e
del design italiani.
Molti sono gli archivi privati, contenenti le carte di eminenti
personalità della politica - come Agostino Depretis, Francesco Crispi, Giovanni Giolitti,
Ugo La Malfa, Pietro Nenni - e quelle di diversi protagonisti, a vario titolo e in campi
distinti della storia della cultura, fra i quali si annoverano Luigi Albertini, Luigi Barzini,
Carlo Levi, Peppino De Filippo e Renzo De Felice.
Tra i settori che hanno maggiormente caratterizzato l’attività dell’Istituto a
partire dagli anni Ottanta, di particolare interesse, nel contesto della mostra sulle
periferie urbane, è quello relativo agli archivi degli architetti e degli ingegneri, il cui
primo impulso si deve all’acquisizione dell’archivio storico dell’Ente Eur nel 1985. Nella
sala dedicata a Mario Serio, sono ospitati 30 archivi privati, contenenti bozzetti,
elaborati grafici, modelli di firme prestigiose come Aldalberto Libera, Pietro Barucci,
Plinio Marconi, Gaetano Minnucci, Riccardo Morandi, Luigi Moretti.
In questi ultimi tempi le testimonianze versate accrescono le possibilità di una
riflessione critica sulla vita italiana degli anni ’70 e ’80, permettendo anche di
esplorare gli aspetti più controversi di quelli che a lungo sono stati considerati ”segreti
di Stato”. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha al riguardo diramato una
direttiva per la declassifica degli atti relativi alla stagione dello stragismo. Si tratta di
circa un milione di documenti in formato cartaceo e digitale versati dalle principali
agenzie di sicurezza – Servizi segreti, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza – da cui
comincia ad emergere un quadro più chiaro su quei terribili eventi. In precedenza il
Presidente del Consiglio Romano Prodi, nel 2008, aveva declassificato le carte relative
alla strage della scorta e all’uccisione del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo
Moro.
Sono infine di grande rilievo le raccolte fotografiche, artistiche, i film, i
documentari, le fonti della Shoah, quelli dell’Allied Commission for Italy, i filmati
dell’United States Information Service (USIS).
Presso
l’Istituto
ha
sede
un
Corso
di
alta
formazione
in
Archivistica
contemporanea.
La Biblioteca dell’Archivio centrale dello Stato conta circa 200.000 unità, tra
monografie, periodici, atti ufficiali a stampa, opuscoli, CD-ROM.
L’Istituto ha sede all’Eur, in un edificio costruito in epoca fascista, destinato
originariamente a ospitare la mostra delle corporazioni nell’ambito dell’Esposizione
Universale di Roma del 1942.
Piazzale degli Archivi, 27 - 00144 Roma
Centralino 06/545481
[email protected] - 06/54548538
www.acs.beniculturali.it
SCHEDA DEL MATERIALE DOCUMENTALE PRESENTATO IN MOSTRA
La selezione presentata riguarda alcuni interventi realizzati a Roma e a Napoli da
Pietro Barucci, Luigi Moretti, Riccardo Morandi e Elio Piroddi, alcuni tra i professionisti, di
cui l’Archivio Centrale dello Stato conserva la documentazione, che hanno dato il maggior
contributo alla trasformazione del territorio urbano negli anni più recenti.
Sono state selezionate le planimetrie e le rappresentazioni volumetriche degli
interventi di Barucci al Quartaccio e di Elio Piroddi a Casal Monastero, opere del 1984,
nonché le diverse proposte di tipologia edilizia utilizzata all’interno degli insediamenti, quali
più rappresentative dell’idea dei progettisti.
Tra i progetti presenti nell’archivio di Luigi Moretti sono stati selezionati quello del
Villaggio Olimpico e del quartiere INCIS a Decima, entrambi degli anni ’60. In questo caso
la scelta è caduta soprattutto sugli studi preliminari elaborati nel corso della prima fase
della progettazione. Si tratta dei disegni autografi di Moretti per definire il piano urbanistico
dei due quartieri.
Sono inoltre presentati i contributi di Riccardo Morandi alla stesura del progetto
strutturale, realizzato con Franz Di Salvo per le vele di Scampia e le sue collaborazioni
quale progettista delle strutture per gli insediamenti di Miano e Chiaiano.
SCHEDA MOSTRA
Con la legge n. 167 del 1962 si dà l’avvio a una nuova fase della costruzione di
quartieri di edilizia residenziale pubblica, dopo quella del cosiddetto “Piano Fanfani” che
aveva realizzato due milioni di vani dal 1949 al 1963. Lo spirito della nuova legge è quello
di aumentare la dimensione dell’intervento fino a realizzare quartieri che abbiano forma e
sostanza di piccole “città normali” dotate di residenze ma anche di servizi urbani, di spazi
di socializzazione e di verde, di una qualità anche estetica dei luoghi pubblici che si
andavano costruendo ex novo, secondo canoni e forme anche molto diverse da quelle
delle città storiche. Il numero della legge, 167, finisce per diventare un nome e designa
gran parte delle aree che i comuni italiani riservano alla realizzazione dei nuovi quartieri.
E’ uno dei pochi momenti nei quali la cultura degli architetti e degli ingegneri incrocia
positivamente le politiche del welfare di interesse pubblico.
Dopo almeno tre decenni di intensa attività realizzativa, la costruzione della “città
pubblica” subisce rallentamenti fino all’attuale situazione di stallo, pur permanendo
un’elevata richiesta di alloggi e condizioni di disagio nei quartieri realizzati a causa d’una
precoce obsolescenza tecnologica e funzionale.
La costruzione di una “città normale” è stato l’obiettivo in qualche caso raggiunto, in altri
traguardato da vicino, in molti altri da più lontano, a conferma d’una condizione comunque
difficile dell’operare in questo settore. Poiché appare indispensabile una nuova
programmazione in questo settore, è necessario aprire una riflessione generale su quanto
è accaduto negli ultimi cinquant’anni, per valutare quanto realizzato, per progettare la
ripresa.
Per fornire un contributo di conoscenza storica, scientifica e progettuale, la
Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBACT
propone una rassegna su quanto è stato realizzato in Italia dai primi anni Sessanta ad
oggi nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica.
La Mostra è concepita come un viaggio attraverso le regioni italiane con tappe nelle
città ove, talvolta a notevole distanza dal centro, sono stati realizzati i nuovi quartieri
ritenuti particolarmente significativi. Il viaggio comincia dalla Sardegna, scende in Sicilia,
passa in Calabria e risale la penisola fino alle regioni settentrionali, rappresentando e
raccontando nei due piani del grande atrio dell’Archivio di Stato un importante capitolo, e
non solo costruttivo, della storia del nostro Paese. Al primo livello, il materiale
documentario è organizzato per regioni; al secondo livello emergono invece alcuni temi
progettuali qualificanti e ricorrenti come il rapporto di isolamento o integrazione dei nuovi
quartieri con il paesaggio urbano e naturale, gli spazi pubblici, le attrezzature, i diversi
modi dell’abitare, i processi di trasformazione.
Per il Sud Italia, il Sant’Elia di Cagliari, lo Zen 2 di Palermo e Monterusciello a Pozzuoli,
sono i quartieri simbolo d’una qualità notevole per ideazione progettuale o situazione
paesaggistica ma densi di problemi sociali e funzionali, qui particolarmente accentuati.
Per il Centro, molti quartieri manifestano un felice legame con la morfologia dei luoghi
segnati dai diffusi paesaggi collinari che danno vita ad impianti urbani peculiari. Di contro,
appare purtroppo sostanzialmente fallito l’esperimento dei quartieri ispirati al criterio della
grande dimensione e dell’integrazione tra residenza e servizi, come nell’intervento di
Vigne Nuove a Roma.
Al Nord è stato centrale il tema della densità abitativa, trovando soluzioni interessanti di
equilibrio tra case alte e basse. Il senso di appartenenza degli abitanti appare rinsaldato
nei quartieri, prima critici ma recentemente riqualificati funzionalmente e negli spazi
pubblici mentre resta irrisolto il ruolo dei servizi di vicinato.
Accanto a questi temi specialistici e a situazioni di decorosa vivibilità urbana, emergono di
frequente e riassuntivamente problemi di gestione politico-amministrativa, di
manutenzione degli alloggi, delle attrezzature e degli spazi comuni, di composizione
sociale degli abitanti.
In sede propositiva, la mostra documenta e segnala queste situazioni e evidenzia i casi in
cui le problematiche più diffuse sono stata affrontate e risolte felicemente, costituendosi
come buone pratiche utili per il futuro.
VIAGGIO IN ITALIA
Elenco dei quartieri in mostra
SUD
1
SARDEGNA, CAGLIARI, Quartiere Sant’Elia
2
SARDEGNA, CAGLIARI, CEP
3
SARDEGNA, SASSARI, Latte Dolce
4
SICILIA, PALERMO, Zen 2
5
SICILIA, PALERMO, Borgo Ulivia
6
SICILIA, VILLABATE (PA), Residenze e attrezzature sociali
7
SICILIA, AGRIGENTO, Quartiere Villaseta
8
SICILIA, CATANIA, Quartiere Librino
9
CALABRIA, CARDETO (RC), Case a schiera
10
CALABRIA, POLISTENA (RC), 27 alloggi
11
CALABRIA, COSENZA, Quartiere Europa
12
CAMPANIA, NAPOLI, Quartieri della Ricostruzione post-sisma
13
CAMPANIA, NAPOLI, Le Vele di Scampia
14
CAMPANIA, POZZUOLI (NA), Monterusciello
15
CAMPANIA, SALERNO, Quartieri Mariconda e Sant’Eustachio
16
CAMPANIA, CASERTA, Quartiere Vanvitelli
17
PUGLIA, FOGGIA, Quartiere CEP
18
PUGLIA, CERIGNOLA, Quartiere San Samuele
19
BASILICATA, POTENZA, CEP di viale Firenze
20
BASILICATA, RIONERO IN VULTURE (PZ), Abitazioni sperimentali
CENTRO
21
MOLISE, SAN GIULIANO DI PUGLIA, Comparto 16 RD
22
MOLISE, CAMPOBASSO, Quartiere CEP
23
ABRUZZO, PESCARA, Quartiere CEP San Donato
24
ABRUZZO, L’ AQUILA, Monticchio
25
LAZIO, ROMA, Villaggio Olimpico
26
LAZIO, ROMA, Decima
27
LAZIO, ROMA, Quartaccio
28
LAZIO, ROMA, Vigne Nuove
29
LAZIO, ROMA, Torraccia
30
LAZIO, ROMA, Intervento IACP al Tiburtino III
31
LAZIO, ROMA, Casal Monastero
32
LAZIO, ROMA, Fonte Laurentina
33
LAZIO, TARQUINIA, Case Enel
34
LAZIO, TUSCANIA, Quartiere GESCAL
35
UMBRIA, TERNI, Villaggio Matteotti
36
UMBRIA, PERUGIA, L’Oliveto
37
TOSCANA, PIOMBINO, Quartiere CECA di Salivoli Alto
38
TOSCANA, PRATO, INA Casa San Giusto
39
TOSCANA, FIRENZE, Compiobbi
40
TOSCANA, FIRENZE, Sòrgane
41
MARCHE, ANCONA, Le Grazie
42
MARCHE, JESI, Santa Maria del Piano
43
MARCHE, ANCONA, Guasco San Pietro
NORD
44
EMILIA ROMAGNA, BOLOGNA, Pilastro Virgolone
45
EMILIA ROMAGNA, REGGIO EMILIA, Le Coriandoline
46
EMILIA ROMAGNA, MODENA, Villaggio Giardino Centro
47
EMILIA ROMAGNA, MODENA, PEEP Parco Amendola II
48
VENETO, VENEZIA, Giudecca Ex Junghans
49
VENETO, VENEZIA, Giudecca Campo di Marte
50
VENETO, VENEZIA, Mazzorbo
51
VENETO, VENEZIA, Giudecca Ex Trevisan
52
TRENTINO, TRENTO, Madonna Bianca
53
LOMBARDIA, MILANO, Quartiere Sant'Ambrogio
54
LOMBARDIA, BRESCIA, San Polo
55
LOMBARDIA, MILANO, Bollate
56
LOMBARDIA, MILANO, Via Gallarate
57
LIGURIA, GENOVA, Forte Quezzi
58
LIGURIA, GENOVA, Costa degli Ometti
59
PIEMONTE, TORINO, Falchera vecchia-Falchera Nuova
60
PIEMONTE, TORINO, Via Artom
61
VALLE D’AOSTA, AOSTA, Integrazione Quartiere Cogne
Archivio Centrale dello Stato, piazzale degli Archivi, 27 - Roma
14 aprile 2016-15 giugno 2016
Mostra
ALLA RICERCA DI UNA CITTÀ NORMALE.
Il ruolo dei quartieri d’iniziativa pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni
in Italia
Comitato Scientifico
Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie
Urbane- DGAAP, Presidente
Stefano D’Amico, Dirigente del Servizio II – Periferie urbane - DGAAP
Eugenio Lo Sardo, Sovrintendente Archivio Centrale dello Stato
Pasquale Belfiore, Dipartimento di Ingegneria Civile, Seconda Università degli studi di
Napoli
Paolo Castelnovi, già Politecnico di Torino, Associazione Culturale “Landscapefor”
Piero Ostilio Rossi, Dipartimento di Architettura e Progetto, Sapienza Università di Roma
Coordinamento generale
Esmeralda Valente, Unità di staff del Direttore Generale AAP
Progetti speciali Architettura
Servizio II della DGAAP
Simona Gervasio
Maurizio Pece
Ricerca
Pasquale Belfiore, responsabile scientifico per le regioni dell’Italia meridionale
Renato Capozzi
Andrea Sciascia, coordinatore Sicilia, Luciana Macaluso
Antonello Sanna, coordinatore Sardegna, Pier Francesco Cherchi, Giovanni Marco Chiri,
Giovanni Battista Cocco, Giuseppina Monni, Giorgio Mario Peghin, Valeria Saiu
Laura Thermes, coordinatore Basilicata, Monica Manicone, Fabrizia Berlingieri
Pasquale Belfiore, coordinatore Campania, Renato Capozzi, Camillo Orfeo,
Federica Visconti
Claudio D’Amato, coordinatore Puglia, Matteo Ieva, Antonio Riondino
Paolo Castelnovi, responsabile scientifico per le regioni dell’Italia settentrionale;
Giuliano Berti, Sergio Bongiovanni,Teresa Corazza, Patrizia Franco, Miruna Stoicescu
Piero Ostilio Rossi, responsabile scientifico per le regioni dell’Italia centrale
Francesca Romana Castelli, Luca Porqueddu, Caterina Padoa Schioppa,
fotografie di Andrea Jemolo, Maurizio Alecci, Alessandro Lanzetta
Con la partecipazione di
Associazione culturale Open City Roma con il progetto “Abitare Per – Decima Roma” a
cura di Laura Calderoni e Davide Paterna, promosso dalla DGAAP
Progetto di allestimento
Guendalina Salimei, T-STUDIO Architecture & Design
Giulia Giampiccolo, Andrea Laganà, Luisella Pergolesi, Lucilla Di Paolo, Martina Di Pardo,
Gianni Carletti, rendering
Francesco Trimarchi, strutture
Alessio Blasi
Consulenza progetto di allestimento
Massimo Domenicucci, ACS
Franco Papale, ACS
Realizzazione
Go Solutions Srl
Ufficio gare
Segretariato del MiBACT per il Lazio
Direttore: Daniela Porro
Amministrazione
Massimo Epifani, DGAAP
Maria Teresa Soldo, DGAAP
Sara Nicita, Segretariato del MiBACT per il Lazio
Antonella Alberini, ACS
Grafica
Altocontrasto di Mimosa Bolatti Guzzo e Marco Varriale
Produzione grafica
Pubblilaser Srl
Comunicazione
Francesca Martinotti, studio Martinotti, Roma
Maria Luisa Bisi, ACS
Ringraziamenti
ACER - Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia per aver concesso il prestito
delle fotografie di Andrea Jemolo, Dipartimento Ingegneria dell’Università di Trento,
Federcasa, Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento della Protezione Civile Ufficio Amministrazione e Bilancio-Settore del Consegnatario
ACER Bologna, ALER Brescia, ALER Milano, ATER Pescara, ATC Piemonte centrale
Torino, ATER Potenza, ATER Roma, ATER Venezia, CASA S.p.A. Firenze, Centro Studi
Giancarlo De Carlo di Terni, Città di Aosta, Comune di Modena, Comune di Terni, IACP
Campobasso, Servizio Edilizia Area Sardegna Cagliari, ITEA S.p.A. Trento.
Un ringraziamento speciale a Domizia Mandolesi e Aldo Tarquini
Archivio Centrale dello Stato
Consiglio d'amministrazione
Eugenio Lo Sardo, Presidente
Chiara Cundari
Paola Fioretti
Lucilla Garofalo
Roberto Guarasci
Revisori dei conti (2016-2018)
Gaetano D'Onofrio
Fabio Coviello
Paola Passarelli
Donatella Gavioli
Gaetano De Rosa
Ufficio Ragioneria
Paola Fioretti
Donatella Gavioli
Giselda Garrivale
Teresa Natale
Enrico Lipartiti
Ricerca
Nadia De Conciliis
Flavia Lorello
Carla Mercaldo
Amministrazione
Antonella Alberini
Paola Fioretti
Donatella Gavioli
Giselda Garrivale
Teresa Natale
Enrico Lipartiti
Maria Iachini
Letizia Cesario
Segreteria del Sovrintendente
Paola Puzzuoli
Rita Di Genova
Marisa Santoni
Comunicazione
Mara Luisa Bisi
Alessandra Rosa
Sabrina Santangelo
Ufficio del personale
Maria Giuseppina Casali
Manuela Bartolucci
Lucia Gini
Antonietta Labella
Anna Piperata
SCHEDA DI ALLESTIMENTO
L‘idea dell’allestimento della mostra dal titolo "Alla ricerca di una città normale” è
incentrata sul tema del viaggio attraverso l’Italia alla scoperta dei quartieri d’iniziativa
pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni.
Il viaggio è rappresentato metaforicamente da una rampa costruita da una struttura in tubi
metallici, che, posta al centro della sala, diventa il fil rouge che dall’esterno accompagna il
visitatore alla scoperta delle periferie d’Italia.
L'uso dei tubolari di acciaio, impiegati per i ponteggi nei cantieri, simboleggia
figurativamente il “cantiere delle periferie” da riqualificare e ripensare, una grande
impalcatura in ferro diviene il fulcro di tutto l’allestimento.
Il percorso ascendente ospita il viaggio tra i quartieri periferici durato 50 anni, al primo
livello, il materiale documentario, organizzato per regioni, è visitabile all’interno di una
successione di stanze dove, il visitatore, in un ambiente raccolto, trova una selezione di
immagini e di foto dei quartieri scelti.
Il viaggio che parte dal Sud dell’Italia per arrivare al Nord continua e, attraverso il percorso
della rampa, arriva al secondo livello; qui il registro cambia totalmente, uno spazio alto
dieci metri viene intervallato da una serie di grandi elementi verticali appesi che
raccontano, attraverso alcuni temi progettuali qualificanti, possibili scenari di riflessione e
di trasformazione delle periferie.
Il secondo livello, infatti, è fortemente caratterizzato dalla presenza di questi banner
verticali appesi che raccontano attraverso grandi foto con didascalie ragionate i cinque
temi progettuali individuati e introducono il visitatore in una dimensione del presente.
Il relazioni con la città e il paesaggio urbano e naturale, i differenti modi dell’abitare, le
trasformazione nel tempo, le attrezzature e i servizi di uso pubblico e l’articolazione degli
spazi aperti articolati attraverso la declinazione di azioni chiave accompagnano il visitatore
lungo il percorso attorno al ballatoio, due aree per l’ascolto e la visione di contributi video e
uno spazio per dibattiti completano e offrono momenti di riflessione.
Il percorso della mostra continua salendo ancora la rampa di un altro piano portando
simbolicamente ad una visione complessiva dello spazio e della mostra, una visione
“dall’alto” che proietta il visitatore verso un futuro per le periferie.
Didascalie immagini
01_VillaggioMatteotti-Terni, Umbria. (foto di Maurizio Alecci)
02_Sorgane-Firenze, Toscana. (foto di Alessandro Lanzetta)
03_VillaggioOlimpico-Roma, Lazio (Foto di Maurizio Alecci)
04_LeGrazie-Ancona, Marche. (foto di Alessandro Lanzetta)
05_CEP-Campobasso, Molise. (foto di Maurizio Alecci)
06_CEP San Donato-Pescara, Abruzzo. (foto di Maurizio Alecci)
07_Quartiere Sant’Elia-Cagliari, Sardegna. (foto Davide Virdis)
08_S.Ambrogio-Milano, Lombardia (foto Berti)
09_Amendola-Modena, Emilia Romagna (foto Berti)
10_Quartiere Zen2-Palermo, Sicilia (foto Dimitri Katsiereas)
11_Monterusciello-Pozzuoli(NA), Campania (foto Rejana Lucci)
12_Madonna Bianca-Trento, Trentino Alto Adige (Foto Clamer)
13_Ex Trevisan-Venezia, Veneto (Foto Berti)
INIZIATIVE ORGANIZZATE E PROMOSSE DALLA DIREZIONE ARTE E ARCHITETTURA
CONTEMPORANEE E PERIFERIE URBANE DEL MIBACT
IN OCCASIONE DELLA MOSTRA CITTA’ NORMALE
La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT
promuove due incontri pubblici, il 12 maggio e 9 giugno, sul tema delle periferie urbane a partire
dagli spunti offerti dalla mostra.
Scopo degli incontri è quello di far conoscere, attraverso esperienze concrete di trasformazione
urbana l’impatto sociale e culturale degli interventi di riqualificazione a partire da percorsi
generativi di riuso anche temporaneo di spazi vuoti ed abbandonati che mettono in valore le
competenze, la capacità di progettazione e l’innovazione presente su tutto il territorio nazionale da
Nord a Sud.
La città pubblica come un patrimonio comune, di idee e progetti, un luogo dove si sono sviluppate
e continuano a formarsi comunità urbane e relazioni sociali con grandi potenzialità che vanno
coltivate e aiutate a trovare forma e condivisione. Esperienze positive, in cui le comunità si sono
prese cura attivamente della città.
Gli incontri presenteranno le azioni “dal basso”, interventi mirati alla risoluzione di problemi dei
cittadini in coordinamento con le iniziative pubbliche o private. L’appropriazione degli spazi
pubblici abbandonati, la reinvenzione con nuovi usi e modi con interventi minimali ad opera della
collettività.
Il primo incontro, che si terrà il 12 maggio presso l’Archivio Centrale dello Stato, affronterà il tema
dell’uso temporaneo degli spazi, a cura della associazione Temporiuso, sarà affiancato da
incontro incentrato sul ruolo del partenariato pubblico-privato sociale come strumento di
rigenerazione urbana a cura di Giovanni Campagnoli che avrà luogo il 9 giugno prossimo.
Federica Galloni
Direttore generale Arte e Architettura
Contemporanee e Periferie Urbane
Giovedì 12 maggio 2016 | ore 16.30 – 17.30
Archivio Centrale di Stato | Piazzale degli Archivi, EUR, Roma
Incontro pubblico
PERIFERIE PIONIERE.
Gli usi temporanei come dispositivi per l’ascolto, l’innesco e
l’accompagnamento alla trasformazione.
Gli usi temporanei come dispositivi per l’ascolto, l’innesco e l’accompagnamento alla
trasformazione” invita progettisti, ricercatori ed attivisti italiani a confrontare alcuni progetti,
strumenti e strategie di intervento in alcuni casi emblematici di periferia italiana. In occasione della
mostra “Alla ricerca di una città normale” il pubblico potrà conoscere nuove interpretazioni di spazi
periferici, usi temporanei, luoghi di sperimentazione urbana e il ruolo di piccoli gruppi o comunità
di cura che pretendono di assumersi un ruolo pro-attivo nel progetto della città.
Termini come Landscape Urbanism, Do-it-Yourself Urbanism, Tactical Urbanism, Bottom-up
Urbanism, Guerrilla Urbanism, possono essere l’espressione e la ricerca di nuovi dispositivi per il
progetto della costruzione e trasformazione della città?
a cura di:
Temporiuso.net, associazione culturale
Programma
Introduzione Federica Galloni | Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie urbane |
Le ragioni della Mostra “Alla ricerca di una città normale”
Esperti:
Cristina Bianchetti, Professore Ordinario DIST -Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche
del Territorio, Politecnico di Torino | Territori della Condivisione, il Caso SpinaTRE a Torino
Luca Montuori, architetto e Professore Associato Facoltà di Architettura della Università Roma Tre
Professore | Periferie romane
Michele Lo Iacono, LABuaT | Fa Tu e il centro-periferia di Taranto
Matteo Persichino, Temporiuso.net | P7 Palazzina 7 e i Mercati Generali di Milano
Federica Verona, architetto e consigliere di gestione Consorzio Cooperative Lavoratori | Zoia e SUPER. Il
Festival delle Periferie a Milano
Filippo Romano, fotografo | ”Usi pionieri, usi comuni” inchiesta fotografica
Modera: Isabella Inti, temporiuso.net e docente Town Planning al Master of Architecture, Politecnico di
Milano
Giovedì 9 giugno 2016 | ore 16.30-17.30
Archivio Centrale di Stato | Piazzale degli Archivi, EUR, Roma
Incontro pubblico
DA SPAZIO VUOTO A IMPRESA CULTURALE
Trasformazioni urbane, impatto sociale e culturale, percorsi generativi di riuso di spazi vuoti ed
abbandonati, in città e aree interne del nostro Paese. Sono esperienze di collaborazione Pubblico
/ Privato sociale, a volte faticose nel rapporto, ma tutte di successo. Sono attività dove l’idea, la
passione, l’impegno civico ed il mettersi in gioco delle persone, è sicuramente superiore al
capitale investito. Competenze, capacità di progettazione, innovazione sociale e culturale,
comunicazione e 2.0 fanno il resto. Un approccio low cost, capace di generare impatto sociale e
culturale.
Programma
A cura di:
Giovanni Campagnoli, Docente di economia e autore di Riusiamo l’Italia
Introduzione Federica Galloni | Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie urbane
Casi
Torino: Museo della Fantascienza: Un giovane team appassionato di fantascienza raccoglie tantissime
collezioni, comincia a lavorare nelle scuole collegandosi ai programmi didattici e pi ottime dal Comune
(circoscrizione Barriera Milano) uno spazio di 1000 mq che trasforma in un museo, l’unico in Europa di
questo genere. Seguiti da Hangar Regione Piemonte avviano il tutto a fine 2015 e le visite aumentano. Il
quartiere accoglie il museo con l’astronave posteggiata fuori, apre una biblioteca con 5.000 volumi sul
genere, la passione sta diventando sempre più un lavoro a tempo pieno. www.mufant.it
Testimonial e founders: Davide Monopoli e Silvia Casolari, Valeria Dinamo (Hangar Piemonte)
Napoli. coop la Paranza: giovani della Cooperativa Sociale La Paranza gestiscono le Catacombe di
Napoli e altre attività del Rione Sanità, un quartiere pieno di risorse. Questi ragazzi lavorano seriamente. I
luoghi visitati dai turisti vengono risistemati per bene con sforzi visibili.www.catacombedinapoli.it
Testimonial e founder: Susci Galeone
Arona (Lago Maggiore): “incontri internazionali di teatro e parola”, con rappresentazioni che avvengono nel
porto abbandonato, riusato come grande palco e scenario per lo spettacolo dal vivo, allestendo un vero e
proprio teatro sull’acqua, sotto la direzione artistica di Dacia Maraini, sedotta dalla passione e dalle
competenze di questi ragazzi che trasformano piazze ed angoli di un centro lacustre, in tanti “salotti” capaci
di accogliere i vari momenti del festival. Al teatro sull’acqua prendono parte gli anziani pescatori che
riusano le loro barchette in legno abbandonate da anni e giovani. Infatti il volontariato culturale giovanile
coinvolge centinaia di ragazzi, formati a hoc per il festival. www.teatrosullacqua.it :
Testimonial e founder: Luca Petruzzelli, pres. associazione
Modera: Giovanni Campagnoli
Disegni
dell’Archivio
Centrale
dello Stato
Itinerario del
viaggio in Italia
+2.50
Disegni
dell’Archivio
Centrale
dello Stato
Cronologia dei
quartieri in mostra
Primo Livello
sala 1
Quartiere Latte Dolce | SASSARI
Quartiere CEP | CAGLIARI
Quartiere Sant’Elia | CAGLIARI
sala 1A
Zen, Palermo
Borgo Ulivia | PALERMO
Quartiere di ERP | VILLABATE (AG)
Villaseta | AGRIGENTO
Librino | CATANIA
sala 6
sala 3
Decima | ROMA
Mariconda | SALERNO
Quartaccio | ROMA
PEEP Sant’Eustachio | SALERNO
Quartieri della Ricostruzione post-sisma | NAPOLI Vigne Nuove | ROMA
Le Vele | NAPOLI
Monterusciello | POZZUOLI
sala 7
Quartiere Vanvitelli | CASERTA
La Torraccia | ROMA
Intervento IACP al Tiburtino III | ROMA
Casal Monastero | ROMA
sala 4
San Samuele | CERIGNOLA (FG)
Fonte Laurentina | ROMA
CEP | FOGGIA
sala 7A
sala 2
Case a schiera | CARDETO
27 alloggi | POLISTENA
Quartiere Europa | RENDE
CEP Via Firenze | POTENZA
Abitazioni sperimentali | RIONERO IN VULTURE
sala 5
Comparto 16 RD | SAN GIULIANO DI PUGLIA (CB)
Quartiere CEP | CAMPOBASSO
Monticchio | L’AQUILA
Quartiere CEP San Donato | PESCARA
Villaggio Olimpico | ROMA
Case Enel | TARQUINIA (VT)
Quartiere Gescal | TUSCANIA (VT)
sala 7B
Villaggio Matteotti | TERNI
visione dall’alto
Secondo Livello
sala 8
L’Oliveto | PERUGIA
Quartiere CECA di Salivoli | PIOMBINO
INA-casa San Giusto | PRATO
Compiobbi | FIESOLE (FI)
sala 11
Campo di Marte | VENEZIA GIUDECCA
Area ex-Trevisan | VENEZIA GIUDECCA
Area ex Junghans | VENEZIA
Mazzorbo | VENEZIA
sala 12
sala 9
Sorgane | FIRENZE
Le Grazie | ANCONA
Guasco San Pietro | ANCONA
Santa Maria del Piano | JESI (AN)
sala 10
Parco Amendola sud | MODENA
Pilastro | BOLOGNA
Villaggio Giardino Centro | MODENA
Coriandoline | CORREGGIO
Madonna Bianca | TRENTO
San Polo | BRESCIA
Via Gallarate | MILANO
Quartiere residenziale IACP | BOLLATE
sala 13
Costa degli Ometti | GENOVA
Quartiere Sant’Ambrogio | MILANO
Forte Quezzi | GENOVA
sala 14
Via Artom | TORINO
Falchera | TORINO
Quartiere Cogne | AOSTA
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