Tre giovani adriesi nel mondo a reggere la bandiera polesana
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Tre giovani adriesi nel mondo a reggere la bandiera polesana
12 .ADRIA ... Mercoledì 8 Ottobre 2014 La Voce ECCELLENZE Premiati dalla Camera di commercio Tre giovani adriesi nel mondo a reggere la bandiera polesana Luigi Ingegneri ADRIA - Tre a giovani adriesi sono stati premiati sabato scorso in Camera di commercio per aver portato alto il nome del Polesine nel mondo: Francesca Forza e Melania Spinello di 31 anni, Luca Finotti di 32. Francesca Forza attualmente risiede ad Hiedelberg in Germania dove insegna linguistica computazionale al Netbase solutions GmabH. Dopo la laurea in lingue e letterature straniere a Verona, ha perfezionato le lingue partecipando a diversi corsi internazionali ed attualmente vanta un prestigioso curriculum didattico e di ricerca come traduttrice ed interprete di inglese, tedesco e francese. Eppure non nasconde di aver conseguito questi traguardi dopo essere partita come stagista alla Ajinomoto Biotilia di Bottrighe e come commessa al centro commerciale il Porto, oltre ad aver dato quale lezione privata ad adolescenti. Melania Spinello, originaria di Valliera, frazione di Adria, attualmente risiede ad Albiolo in provincia di Como ed ha conseguito un’ottima conoscenza di inglese e tedesco, parla bene il francese e si destreggia con rumeno e spagnolo. Dopo la maturità linguistica al Bocchi di Adria, si è lau- Melania Spinello, Francesca Forza e Luca Finotti MUSEO Città della Speranza Archeologia e solidarietà per aiutare i bambini ADRIA - Questa mattina alle 11.30 nella sede della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, in via Aquileia 7 a Padova, verrà presentato il programma dell’iniziativa “L’archeologia per la Città della speranza”. Parteciperanno il presidente della Fondazione Città della Speranza Fochesato, il soprintendente Vincenzo Tinè e Francesca Ghedini. L’iniziativa prevede sei appuntamenti coinvolgendo i cinque musei archeologici nazionali del Veneto, compreso quella di Adria, con ingresso e attività gratuite per tutti, a favore della Fondazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA reata a pieni volti in lingue e scienze del linguaggio, indirizzo di glottodidattica all’università Ca’ Foscari di Venezia presentando un tesi di laurea su un progetto di insegnamento del tedesco nella scuola dell’infanzia. Negli anni ha continuato nel perfezionamento conseguendo diversi certificazioni e abilitazioni fino al master Itals di secondo livello con il massimo dei voti sempre a Venezia. Attualmente è impegnata come formatrice per il progetto Deal, dislessia evolutiva e apprendimento delle lingue a Venezia. Luca Finotti, originario di Cavarzere, ora risiede ad Eastbourne, East Sussex in Gran Bretagna. La sua attività professionale è partita 11 anni fa alla Caster di Porto Viro con la mansione di disegnatore tecnico, responsabile della codifica e della creazione distinte base. Due anni dopo l’azienda chiude e così decide di emigrare in Inghilterra e lì la sua carriera professionale ha un’ascesa senza sosta riuscendo pure a laurearsi in ingegneria meccanica a Portsmouth. Attualmente è responsabile del design e sviluppo di una nuova serie di pompe mai realizzate nella ditta Hmd, pompe sommerse. PITTURA Il riconoscimento Andriotto conquista il quarto posto al premio “Caravaggio” La premiazione di Alessandro Andriotto ADRIA - Prestigioso riconoscimento per il pittore adriese Alessandro Andriotto che ha ricevuto il premio Michelangelo Merisi - Il Caravaggio. La cerimonia delle premiazioni è avvenuta domenica nella storica e artistica città di Caravaggio a conclusione della 16esima edizione del Concorso nazionale di pittura contemporanea. La giuria ha esaminato ben 80 opere giunte da tutta Italia ed ha classificato il pittore adriese al quarto posto ex aequo, con il quadro “Ricordi”. Grande è stata la soddisfazione per il riconoscimento ottenuto con un’opera, che mescola “lo sfumato onirico - come si legge nella motivazione - con la concreta realtà di oggetti di uso quotidiano, espressione di un uso maturo del colore nelle sue declinazioni più calde e suggestive”. La manifestazione, promosssa dall’associazione culturale Il Caravaggio ha “lo scopo di rappresentare e mantenere viva la grande tradizione artistica della città che ha dato i natali ad uno degli artisti più noti di tutti i tempi”. Inoltre il concorso si propone si sollecitare “gli artisti a prendere spunto dal prestigioso passato artistico del luogo, rendendolo parte del proprio bagaglio ed interpretandolo secondo le proprie inclinazioni ed attitudini, così da arricchire il patrimonio culturale italiano”. L. I. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA CA’ EMO Messa, conferenza e filmato ad un secolo dall’ordinazione Don Tinello, ricordo indelebile Alcuni momenti della conferenza partecipatissima CA’ EMO - Una serata indimenticabile per la comunità di Ca’ Emo che ha voluto ricordare un secolo dall’ordinazione di don Giuseppe Tinello. Le celebrazioni sono iniziate con la messa del pomeriggio presieduta dal vicario generale della diocesi di Chioggia Francesco Zenna assistito dal parroco don Virgilio Poletto e solennizzata dai canti del coro Madonna del Carmine diretto da Bruno Franchin. “E’ una cosa meravigliosa - ha evidenziato il vicario nell’omelia - che a distanza di 37 anni dalla scomparsa, una comunità ricordi con così grande affetto il proprio parroco: un gesto straordinario di riconoscenza verso la sua umanità, dedizione e fede”. Al termine del rito religioso, i numerosi fedeli si sono spostati nel vici- no centro parrocchiale intitolato allo stesso sacerdote. E’ subito intervenuto Maurizio Tinello, nipote di don Giuseppe, per ricordare “il profondo lato umano dello zio sempre attento alle necessità della sua gente”. Quindi Mara Bellettato, consigliere delegata per la cultura, ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale congratulandosi per “l’iniziativa che fa onore a tutto il paese” e sottolineando che “don Tinello ha saputo essere una guida ed un punto di riferimento per tutti, credenti e non, come dimostra questa testimonianza di affetto”. Però don Giuseppe ha saputo essere uomo di fede e di cultura, così dopo l’ordinazione ha proseguito gli studi fino alla laurea nel 1935 e solo di recente è stato possibile recuperare la tesi negli archivi dell’università di Padova. Così Antonio Lodo ha svolto una lunga e magistrale relazione per illustrare le opere di Luigi Groto il Don Giuseppe Tinello cieco di Adria e le vicende della sua vita, dando merito “a don Tinello di essersi occupato dello scrittore adriese con una certa originalità, tenuto conto dei limiti delle notizie e degli strumenti disponibili in quegli anni”. La cerimonia si è conclusa con la proiezione di un filmato realizzato 40 anni fa in occasione del 60esimo di sacerdozio: in sala non sono mancati momenti di commozione e lunghi applausi. L. I. © RIPRODUZIONE RISERVATA