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Nietzsche Frammenti postumi
- INrzro 181319[118'125] 63 immensa sistema solare ruoti attorno ad una stella. Esr-ÀTE EMMMENTI ^ 6z POSTUMT .ò non può aver e così Preso di aver nel divenrre a le azioni in- e.-,.^_ qIrz r -'.tunii.o conosce se stesso rur n do sì svela a lui " e stesso se di viglia Non si può stabilire né il significato dell'esiitenza, né quello etico' né quello estetico. più I L'ordine nel mondo' il risultato evoluzioni' faticoso di spaventose i'""'." I "ir ,,*ro.à-" essenza del mondo - Eraclitol r L'uomo conosce 3] 18?2 o I r sa uc,o r- - r plicata. rgir rgl che :he Si deve senzaltroi:-t";iìl; L tempo fu in un rrn temPo ire di Eraclito' non non r ^, ' .ì' q"l,i"^:*: iffi :lTJ;i"";i;;; ',tg**-t, lT Porre alla basg HJ.'j: |.,,'J:i: :"iilf noi non :, l: :::l"l'":i I'*"t*'"ta' * ] LIJ ;l'§.':TJ:rit"fi tà lsa lì'":".t";'if :." iì,.iol "e r' s"'i rlrundo si ammettano t"."t lt.t"t,!l:.p:11:; tuttavia la piena possiaililà che il ,lil ':*^". Dal punto dt 1rr,,,,,1., siu così come ci appare llrlir personale, d'altronde, questa P-o-s[rone a nulla Nessunòl Itr,l *,io complesso non serve , vivere in questo scetticismo' ,l,l,i;rmo superare questo scetticismo' dob- 1' Ot-1 tr|n im?n ticd,rlo! Quante cose dobbìamo hgura' lrrtir:rre in questo mondo! L'arte' la il temPeramento. llr', ',,,,ii,,, trr'r.rru non sta nel conosco'e' bensi si trova nella sur rrarzl La nostra grandezza scrnbianza, n"ella più nobile emozione' 64 FRAMMENTI PoSTUMI ESTATE non ci importa nulla dell'universo, avremo pure il diritto di disprezzarlo. r9 [rz6] rTerribile solitudine dell'ultimo filosofo! La natura lo serra, agghiacciandolo, gli awoltoi si librano su di lui. Ed egli invoca la natura: dammi l'oblio, l'oblio! - No, egli soppmta il d,olnre come un Titano sinché nella stprerna arte 1872 - rNlzlo 1873 19t1251321 65 Se r ont un'ora con te, amata voce, con te, ultimo tragica gli sarà offerta la riconciliazzone. tgIrz7lx Considerare lo -spirito". un prodotto del cervello, come soprannaturale! divinizzarlo addirittura, quale follia! r g I I 28] Fra milioni di mondi in decomposizione, alla fine uno possibile! Anch'esso si decompone! Non è stato il primo! rg [ 129] * tg[l3ol* Filosofi preplatonici. Platone. Scuole socratiche. Poetica. Ritmica. Retorica. rr'.sra morto, non sopporta l'orrore della più rolitirria solitudine e mi costringe a parlare-co_ rrrr.se io fossi due. ( ) nria voce, Li odo ancora? Tu sussurri, mentre rrrrrkrdici? Eppure la tua rnaledizione dovrebbe ,llrirla voce! In questo universo muore ancora urir cosa, all'infuori di me, l,ultimo uomo: e Grammatica latina. Grammatica greca. Coefore. Erga. Lirici. Teognide. rg I 13 r] EDrpo. Soliloqui dell'ultimo filosofo Frammento dalla storia della postedtà. r,1lr3z] Tremende conseguenze del darwitrirnro, che considero d'aìtronde come vero. ( )gni nostra venerazione si riferisce a delle ,;rrrrlità, che noi riteniamo eterne: qualità mo_ r.rli, artistiche, religiose, ecc. llrr orrendo agli isrind. non si compie nessun lr.rsso in avanti nella spiegazione del finalismo. 22 FRAMMENTI POSTUMI ESTATE modo si ottenga al tempo stesso un'elevazione ed una concentraziolle. Il laisser aller* d,ella nostra scienza è analogo a certi dogmi dcll'economia politica: si ha fede in un esito assolutamente favorevole. Anche Kantha, in un certo senso, influito dannosamente: la fede nella metafisica è infatti andata perduta. Nessuno potrà contare sulla sua "cosa in sé ". considerandola come un principio raffrenante. Oggi noi comprendiamo come sia notevole la figura di Schopenhauer: egli raccoglie tutti gli elementi che hanno ancora un valore per dominare la scienza. Egli si rivolge ai più profondi e originari problemi dell'etica e dell'arte, e imposta il problema del valore dell'esistenza. Mirabile unità di Wagner e Schopenhauer! Essi sorgono dal medesimo impulso. Le qualità più profonde dello spirito germanico si apprestano qui alla lotta: come era awenuto presso i Greci. Ritorno d,ella riJlessione.* lg [29]x Descrizione dell'enorme pericolo di rnond,znizzazione nel sesto e quinto secolo: l'esuberanza delle colonie, la ricchezza, la sensualità. rg [3o]x Il problema: troaare la ciuiltà adeguata alla nostra musi,cal. r g [3 1 ] Occorre determinare il metodo condo il quale deve ù,uerel':uomo filosofico. se- 1872 - INIZIO 1873 t9[28,34] 23 rg[3s]* Per caratterizzare la superficialità della nostra cultura: David Strauss, i nostri teatri, i nostri poeti, la nostra critica, le nostre scuole. ] Il g Ig3 mio compito '. comprendere l'inti ma connessione e Ia necessità di ogni, cultura aera. I mezzi di difesa e i rimedi di una cultura, il rapr porto fra questa e il genio popolare. La conseguenza di ogni grande mondo artistico è una cultura: ma spesso, a causa di correnti ostili, non si riesce a giungere a questa conclusione perfetta di un'opera d'arte. La filosofia deve tener salda attraverso i secoli lil cresta montuosa d,ello spirito:* e in tal modo la lccondità eterna di tutto ciò che è grande. l)er la scienza non esiste grande o piccolo - inv(ce per la filosofia! Da questa proposizione si rnisura il valore della scienza. 'l'enere stretto il sublime!* Quale straordinaril m,aneanza, nella nostra el)oca, di libri che spirino una forza eroica! Non si legge più neppure Plutarco!* rg[34] Kant dice (nella seconda prefazione per far t '' Critica): "ho d,ouuto eliminare il sapne, 'ila lnsto allaJede; e il dogmatismo della metafisica, ossia i1 pregiudizio di poter procedere in essa §(:nza una critica della ragione pura, è la vera lirnte di ogni incredulità contrastante alla mortlità, incredulità che è sempre assai dogmaticu".* Molto importante! Egli è stato spinto da urì urgente bisogno della cultura! 24 ] i trsrATE FRAMMENTI POSTUMI Strana antitesi tr^ «sa.pere e cred,ere "1. Che cosa avrebbero mai pensato i Greci di ciò? Karrt non conosceaa altra antitesil Ma t{or! Un urgente bisogno della cultura spinge Kant: egli rrrole salvare un campo dall'invadenza del sapere.lt questo campo pone le radici di tutto ciò che è pìù alto e più profondo, pone l'arte e l'etica - Schopenhauer. dell'esistenzal La lo Scho pere Pro ll'impulso oppure di secondo caso. A ciò aggiungo la questione sul ver-onn della .onos.ànra stori'ca iconica,* anche rispetto alla na,tura. 1873lS[3436] r 9 t35J Il filosofo della conoscenza tragi.ca. Egli rloma.io scatenato impulso conoscitivo,+ non l)erò attraverso una nuova metafisica. Non stalrilisce affatto una nuova fede. Egli sente tragi- ca.mente che òl terreno d,ella metafisica è uenuto me- non può d'altro canto appagarsi mai del vlriopinto e vorticoso gioco delle scienze. Egli lavora ad una nuova uira: restituendo all'arte i srroi diritti. ll filosofo della conoscenza disperata si consume,ro, e il sapue! attenzione anche sul sae sfuggono alla nostra ro- Si deve vedere ora, se il c conoscitiuo* sia a faaore ili i Greci tale contenimento è a favore di artistica (ed anche religiosa?), che cultura una preseraare da un completo scatenamento: vtole noi vogliamo doruare d'i nuoao I'istinto che si è del tutto scatenato. Presso - INTZIO Qui si tratta di ffeare un concetto: 1o scettici- scienza. una cultura artistàca; l8?2 rrigliore. addirittura uolere l'illusione I't:lemento tragico. Si deve - in ciò sta I g tB6]' L'uLTrMo FILosoFo - può trattarsi di irìtere generazioni. Egli deve soltanto aiutare a ritne. "L'rtltilrr:,o », naturalmente in senso relativo. Per il nostro mondo. Egli dimostra la necr:ssità dell'illusione, dell'arte e di un'arte che rkrmini la vita. Nel nostro caso, non è possibile produrre di nuovo una tale serie di filosofi, corrre ha fatto la Grecia nell'epoca della tragedia. ll loro compito è ora assunto unicarnmte dall'ar- l ) I É6 L", ffa .,.uau. Questa ffi'f#;H..àf co nsiste tu .. il * -:.1 I "ìn,".gft "i"''""'"i"É'ia":.X"i#:X1*' aui r' ""*.''i' :T'"'.gTT,iff,t:"ud;-"""àp'' .à ;;;"p iil"TÀi; 9:ll1'.1s"1?' H:X§i:Tl#:lx àiiil iei:: :s::l'' :il; e limiartiitiche ilt#:ii,'".i_:,:"i,!i:l:';:i:1"",11ff Continua reazione di sse re sa- 3;il11"iil1#;ii;;'\: .",,1,K' l" ttt e zll'efJeno) e ' igt"ai."i. q Iro5l r r (ìsta. r "' puto - INIZTO 18?319[102-10r] b7 rlel tutto nuoua. Le scienze invece hanno subì- I ] lo la prima degrad,azione. ESTATE FRAMMENTI POSTUMI 1872 Sincerità d,ell'arte'. essz sola è ora o- Ìrsì noi, dopo avere allungato enormemente ritorniamo indietro al comportament<t natural.e (dei Greci). Il costruire una cultura rrrl sapere si è rivelato impossibile. ( lir strada, Lottare per una uerità e lottarc psr'\ r,,r verità sono cose ben diverse. rl1[ro6] ì,'.'#?*r",:"":i;:*'i,:ifu:'.,jll-.",à:::'J; ::x".'J['#[.#5:ri,]:::':':::L:']:;t, li,iri**i*:,xz#.:!'#;::#: rclti, e quindi corr intuizi,oni. lirlc peraltro è il procedimento deduttivo del llkrsofo e dell'artista che contemplano. Costoro ri ( omportano come tutti quanti, di fronte agli e ltirnoli fisiologici personali, trasferendo tale com- to c' ''i - " ^ "ti non deve comuntcal À" ne sgorga lo costrrnge' i"ili; rg[ro4ì\ Essere glioso Piacere ero t'to irenzogneral menzognel ar uùu ",:':; ::t;!;:;#:;il: ; ;ll5 in seguito di sostituire un pensiero concetrturtr46rin ruogo luogo lrrulc lllll(ì ln -^r:^-.^ immagi-i re in urr i Anche gli trl che alla tlllrrtto pensie e motivo. <liventa stimolo lrr unan solo in è è\lil Ibrr ;qfi ; ; "; L ESTATE-AUTUNNO I8?3 ?9148] 15 t4 imoulsi supremi, e tulta quanta la sua essen,u ilu"tu ul,a morale piu rilassata: con la mo,rf. fi,i pura egli balia al di là della propria u"* ' La menzogna lh-t :i I". cne ct singl si trangugia a gran sorsi' e la verrta » a goccra ' è aàara la si assapora goccra esse q9 T.RAMMENTI POSTUMI nza. nella natura rlmana - ad esemautocoscienza (occultamento del- ' 4. M"rrrogru pio it "ogrr"o, Ia verità) . 5. Linguaggio sensazione concettl' 6. Materia. z. Arte. Menzogna per necessità e menzogna l'll.rr--e'n.t, q"uest"ultirna è da ricondursi ad It nibote di Ramea 'Verità "' [7]+ i. Ve.ita come dovere incondizionato: ostile' annienta -;:;;ù il mondo' sentimento comune di verità . del " 7. Individui. 8. Forme. o. L arte. Ostilità verso di essa' ,X ;;;; no,, verità non esiste né socierà né civiltà. I1 mento della menzogna' iu u".ita nel sistemà del pessintismo ll pensiero è qualcosa che sarebbe meglio non esistesse' zgl5l* Ika'. IÈal Beh-Beh- L'Ungherese e il professore hegeliano a Ber lino.* e bella conflitto dan pende cide se ste londamento è I'errore) di ;fJ1ì'.:'; ' r 6 FRAMMENTI pos r.uMr ESTATE.AUTUNNO 1873 29J8I t7 dell'essere arnati, 4. come altero e piacevole sentimento di resistenza). 'Dopo avere eliminato tutte queste parti costitutive, è ancora possibile il dire la verità puramente come d,oaere? Analisi d,ella fed,e nella teri,à: in effetti, ogni possesso della verità è in fondo soltanto una credenza di possedere la verità. Il pathos. il sentimento del dovere, parte da . ', questa fede. non già dalla presunra verirà. La fede presuppone nell'individuo una incondizionata cApAClr,À. conosci,tiaa, ed inoltre la convinzione che a questo riguardo nessun essere conoscente pol.rà, andare oltre: presuppone quindi una validità vincolante per tutti quanti gli esseri conoscenti possibili. La relazione annulla il pathos della fede - lo annulla, ad esempio, la limitazione all'umanità - con I'ipotesi scettica che noi tutti forse sbagliamo. Ma come è possibile lo scetticismo? Esso si presenta come il vero punto di vista ascetico del pensatore. Esso infatti non crede nella fede, e in tal modo distrugge ogni beneficio della fede. Persino lo scetticismo, tuttavia, contiene in sé una fede: la fede nella logica. Il punto di vista resto awiene). Concetto della sia di una verità tale che prop eudemonistica aela e maschera. zogna proibita, che interviene là dove la verità lecita ha il suo dominio. s. Simbolo della verità proibita: fiat oeritas, pe I I reat mundu' Simbolo della menzogna proibita: fiat mend,a- cium! pereat mundus.* La prima cosa che va in rovina per opera delle verità proibite, è l'individuo che le pronuncia. L'ultima cosa che va in rovina, mediante la menzogna proibita, è l'individuo. Il primo sa- crifica se stesso assieme al mondo, il secondo sacrifica il mondo a se stesso e alla propria esistenza. Casistica: è lecito sacrificare l'umanità per la verità? - r) Non è certo possibilel Dio volesse che l'umanità potesse morire per la verità. z) Se ciò fosse possibile, si tratterebbe di una buo- na morte e di una liberazione dalla vita. 3) ' Senza una certa dose di illusione, nessuno può credere con tanta sicurezza di possedere la verità: lo scetticismo non tarderà a mostrarsi. A1la domanda: è lecito sacrificare I'umanità per rna illusione? , si dovrebbe rispondere negativamente. Ma praticamente ciò accade, poiché I'illusione è appunto credere nella verità. 3. La fede nella verità - owero l'illusione. Eli- r, minazione di tutte Ie parti costitutive cud,emoni- ' stirhe* di questa lede ( t. come mia propria credenza, z. come trovata da me, 3. come fonte di una buona opinione presso altri, della gloria, estremoèdunquel tred,o qui,a absurdum e la sua negazione. i ,il ne se- guito dell'ascetismo. Nessuno può vivere in questa posizione, allo stesso modo che nessuI no può uitere r,ell'ascetismo puro. Con ciò è dimostrato che la f'ede nella logica, e in gene-quinrale la fede nella vita, è necessaiia, e che di il regno del pensiero è eudemonistico. Allo- 18 FR.AMMENTI POSTUMI rq tutre- Ia religione e l'arte. lI primo' attraverso guarmascherate' le tulle e te le dissi"mulazioni f individuo che soffre' soffrenau uf ESTATE-A.UTUNNO 1873 ?9I8 1O] ""..i"to, to Der la verità pura in sé: I'impulso verso di .rsl è rolturrto un impulso eudemonistico ma- scherato. terrestre,.* ,r semDre oresentarsi in un determinato scena.io, L ,n, credenza che viene confutata infini- "'Iro]* 1'iotisi dell'uonto di srienza rispetlo al suo qq 6. Forme. senso della uerità' ,".* un g;;a" uomo vilè di più di un legn-:' sroerché Èpiu benefico per turta la posterlta gnificato àell'azione grande - produrre grandl aztotei. l'individuo. Concerto dell' inrpossibili'à inerente r,itiÉ le uirru in cui l'uomo è grande' zq|?l* a 24 F.RAMMENTI POSTUMI gli accendano un poco gli affetti: scritti dove egli stesso o il suo ceto sono presi in considerazione, oppure le sue opinioni politiche, estetiche o grammaticali: se poi ha una scienza tutta per sé, possiede anche un mezzo Per essere sempre di nuovo interessato. g. (ht adagnarsi il pane.* La verità viene servita se è in grado di procurare posizioni e stipendi più elevati, se grazie ad essa si Può ottenere un avanzamento presso le persone altolocate. Ma si serve appunto soltanto questaverità': perciò si può tracciare un confine fra la verità profittevole e quella che non lo è. Quest'ultima non favorisce il guadagnarsi il pane, e poiché richiede tempo e fatica e li sottrae a quell'altra, nuoce addiritnrra al guadagnars i 1l pane . Ingenii largitor aenter.a I "borborigmi di uno stomaco che langue ".x to. Essere considerati dagli altri uomini di scienza, timore di essere disprezzati da loro. Tutti si sorvegliano gelosamente a vicenda, affinché la verità, da cui dipendono lante cose: onori. pane e cariche, figuri veramente sotto il nome di chi 1'ha trovata. Tributano rispetto alla verità i, che un altro ha trovato perché esigono a loro volta lo stesso rispetto per quella verità che trovdno loro. La non verità vien fatta sonoramente esplodere perché non valga come verità e non si appropri di quegli onori e di quei titoli che sono concessi soltanto alla verità irresistibi1e. Talvolta si fa anche esplodere Ia verità reale, affinché sia fatto almeno posto ad altre verità che vogliono essere riconosciute. " Idiotismi 25 29[13-15] morali, detti anche furfanterie ". " Eccezioni alla pubblica coscienza '.* , r'. L'uo*o di sci,enzaper vanità, una specie che è già più rara. Vuole avere qualcosa-.tutto per sé]peiciò sceglie come suo camPo d'indagine le curiosità, ed è contento se viene considerato ESTATE-AUTUNNO 1873 nel far ciò non nrole sforzarsi tropPo' per non oerdere il senso deì gioco Per questo egli non ,a diritto in profondità. ma sPesso vede quello che lo scienziato di professione non perceplsce nell'ottusa prevenzione dei suoi occhi fati( osamente striicianti: ma almeno la verità gli impulso verso la co' un impulso soltanto e la verità, ma rcr so la fede nella verità. La conoscenza pura è impulsi. 1,r iva di '.:rrlt4l* Non esiste alcun ' ,,.,i.*r, '.:,1lrr,l* lmpuls tr llcilmente Per t (hffiosità, ihe ia- di 102] 55 di vero' la l-)trando non si può sapere nulla f Qtrando . rr( nrogna è Permessa' Permessa rr(:nzogna sogno' si lascla conu-' t ti noté ognì uo-o. nel ... -.. menzoqne. -".rì e re con menzogne' ttlrirmente - -- '- l-ingannare 't' :' conl"t!111fi::t:l ùr..a è tterità i,,ilr"rl,""rZu" senso stori'umanità' nostio Il lllr r( rrL4 à. lll( i',,:,1.i."i" F.srATE u.i" EBAMMENTI POSTI]MI .", *' t"li"'t**ren6' ma che preferi- rei che lo fossero' 1872 - rNIZro 187319[95 i ] ì qualcosa di completamente ".ì -""ao possibile'che esso riesca ;;,,,ì",;.; ,',, r l( l I utto l'arte. 'ti ,irii,,l"'ii r ,1 I 't ,;::::,;i,::":;1?ll,ì"i;;;;;;,edeuaitosoia "*iri "a ogni costo a soffocarel è q,alcosa di socratico- IL FILOSOFO r1fìl :,nt.sùlerazioni sulla lotta fra arte e conoscenza' ,,tlttttl "L'oclocrazia * r, prrlrhlica dei dotti dei dotti - invece della * Molto istruttivo quando Eraclito condi Apollo e i;J,1,ì., il''r; ti"suaggio con quello rk ll.r Sibilla. r ,, l r .o l tqllrorl I sensi ci ingannano' quall* , La verità e la menzogna sono girr,r rli lìsiologico. mo'ul'- due ronti della ,1q11 r , ;Xi l U:ì1":."'TIiÌi:*::X; l'ti;3* imiù' in noi rr i;ì,;ì,:;;;;?iàgg' llli*1],,,, aat verità è giudicata in base agli inrllllrti seducono ad ammettere "verità" per opera ll,, /,,rtudi tali nverità", che vivono ir",, i,,r^.r;aa il bisogno di trovare un'al- i 56 lr"o ESTATE Ì8r2 - TNTZIO ERAMMENTI POSTUMI .,t.uu. Questa consistetT.g: "P-::fi1: :1il'f*i.#::#"i"'-""i"É'i'ai?i'j;':XÌ* :T:".'fi:"i§."""t;;i'^':i,Tli;1T*""'""' g*i 1.1c-::, i["i'#*ii;;; ;;"Pd' à:il; .,' HJ;::*H;':i;;. .f:::: l:e::l'' è.possiaile i,i,J,i."1ài ciò che.ààrffi i-ì?t::i: q"'--\ t8:ffilff .olrf.rrru4 .L;ì:" ::::.:l::; sa" cto t1: "".r* d,egno di essere t"",,^., di , tazione alla sfera f;;'i}1,I;;'" \n b,se zrt' effetto)' 1873191102-1071 5t (l(:l tutto nuo a.Le scienze invece hanno subi to la prima d,egrad,azione. rry ll ('s Iro51 Sincerità dell'arte: essa sola è ora o- ta. noi, dopo avere allungato enormemente slrada, ritorniamo indietro al comportamentt' naturo,le (dei Greci) . Il costruire una cultura ,rrrl sirpere si è rivelato impossibile. ( iosì l,r rrlf ro6] Lottare per una aerità e lottare Ptr t^ v(:rità sono cose ben diverse. I 11l \ ro)ì Le inferenze rrio sospetto: si inconsce* .,-,r.ituro iì] iratterà di quel passaggio da l un'altra'. I'immagine raggiunta ttt' rl,r rrltimo agisce allora come stimolo e motivo. ll pcrrsiero inconscio deve prodursi senza con- i r I I i, (' quindi con intuizioni. '' pt:raltro è il procedimento deduttivo del lirl' lllr'nolir e dell'artista che contemplano. Costoro ll i orrl)ortano come tutti quanti, di fronte agli tllrrr,rli lìsiologici personali, trasferendo tale comlfirr.rrl( nlo ad un mondo non personale. Ur' rr() pensiero mediante immagini non è sin {rl pr irrcipio di natura rigorosamente loglra, si tt,r tultavia già di un procedimento logico, rrrirrrla più o meno grande. Il filosofo si sforIrr sr.grrito di sostituire un pensiero concetI rr luogo del pensiero mediante immagiArrr lrc gli istinti sembrano consistere in un tto lx.nsiero attraverso immagini, che alla rlivlrrl:r stimolo e motivo. inr,magi,ne ad, :ì:';#''d#;;-; i.ìi.i,a.n. ;;icare' ma il sentimento ne sgorga lo costrrnge' 1 tutto verace - me: t 8o I FRAMMENTI PoSTUMI I bì[e ìa vita più alta e piir pura. La fede nella ud. /a è n ecessaria all'uomo La verità si presenta come bisogno sociale: ed rn segurto, attraverso una metastasi, viene ap_ plicata a tutto, anche dove non è necessaria. ' i ESTATE I872 - INlzto t873 lqttTr,-179, 8r ;..:;;;"1" . .:l il":ffi i::x ror. urt...ì."::*ffi#:nff; d"ltu.".i" ffi ,::*,::;": rà, :t l tÉ," -;;;;;': ;,?:1il:i".:i,T:: p*:ffil,ls:i",?:fr: *t#:*::.il'à'r :' ;,ì: il ?;;i i:X: l,:Xdovre ;m:.,"":''; bb e i"s;; ; il"; no da bisogni impellenti. ha inizio il bisogno di ve_ fr d o. 'uomo vive in eterni trave_ stimenù. La fondazione degti Stati suscita la veraclta. L'impulso alla conoscenza ha :una fonte morale. l1ti,,i:::".1;;: .h" i::il1H r 1, ";i"; ra, sua rendenza ner "flg #;;; il:":iffi,,".ff] ::* di lui. e sincero verso siste allo scopo ".",1 ar() di co_ /, I arie per scopi diversi _ In ,-^ma in una tendenza in sé. Da un esercizio per dererminati casi sorgc una qualità. _ Ecco ailo_ ra l'impulso verso la conoscènza. Tale generalizzazione si verifica attraverso l,in_ illjl?p"1], Ma l'uomo è sospinto verso insidie sempre nuove. ? narura ha circondaro I #.i"'J.';,j lil'J;**"" j":l:, 91..:;_ p;; ;iì ;;i' ff&l,t gl": - I'ii; Y:3: rIillttra. l;.."*; Gil:ffi I ii I :l , :", :,?; fl:?ll;'Uiil#ruX3;,:: I .l FRAMMÉNTI POSTIIMI 90 suo nome riemergesse a Poco a Poco dal pro- fondooblio--ro [zo4]\ Le sàmttiai aslrazioni sono melonirtic' cioè causa ed effetto. Ora però ogni con- cetto è una metonimia, ed è per concetti che nrocede il conoscere. La 'verità' si trasforma in rrrra potenza, una volta che I'abbiamo isolata come astrazione. cellula, si opPone! Quando io parlo della terribile pos.iÉilità .he É .ono..ettra spinga verso il trarg [206] XV secolo, una tale potenza ed una tale possibilità si manifestano allora sen,a alcun dubbio' gr 209] r9[zo8l* Lasciar cadere sempre il «noi» e l - io -. Limitare altresi Ie proposizioni con "che,. Eyitare, per quanto è possibile, ogni lermine tecnico. ESTATE 1872 - rNrzro 18t3 19[203 Izog] i L'uomo ha imparato sempre di più ird adattare a sé le cose e a conoscerle. Ma attraverso una conoscenza più completa non si è scostato dalle cose, in ciò l'uomo è più vicino ;rlla verità delle piante. I lno stimolo awe.rtito, uno sguardo a un movirrrcnto, collegati, forniscono la causalità, anzirUlto come proposizione di esperienza: due cosr'. cioè una determinata sensazione ed una del( r minata immagine visiva, si presentano sempr. assieme: che l'una sia la causa dell altra è t n,r mctafma)* tralta dafua voLonrìt e dall'azione: r rr:r inferenza analogica\ l,'rrnica causalità di cui abbiamo coscienza è r;rrclla tra volere e agire - noi la trasferiamo a trttc le cose, e ci spieghiamo il rapporto tra rlrrc mutamenti che si ritrovano sempre congrrrrrli. L'intenzione o il volere fornisce i norrrr, k l'agire i verbi. L'animale come volente l,rlc i la sua essenza. ltrtli.ki ed, azione'. lur.a r,osta qualità ci spinge ,rrl .rgire : mentre la verità è che dalle azioni noi irr l, r i:rmo le qualità: noi assumiamo le qualità, 1,,'r, lrc vediamo azioni di una determinata rlll r ('. Irr 1,r irrro luogo viene dunque 1'azione,la qu.ale \l, r!( (h noi connessa con una qualità. Ar,rtrlto nasce la parola per designare l'azior g r r r to FRAMMENTI POSTUMI Il carattere tragico, anzi rassegnato della conoscenza dopo Kant. Cultura e scienza. Scienza e filosofia. Le gislazione della grandezza. Il procreare nel bel1o.+ Il logico. Risultato: lormatosi senza una intenzione. casuale, tendente a qualcosa di impossibile, morale ed eroico, che disprezza la vita. Quel fantasma onorato come verità ha gli stessi effetti: vale parimenti come fatto metafisico. ESTATE 1872 _ INIZIO 1873 19[248 253] r 1 zlone. 1g [248a] x Si tratta di renderlo percepibile Mu u èhi dovesse domandarsi perché i più non riescono a udire nulla di questa melodia infinita, potrebbe venire in aiuto Platone alla sua *u.ri"ru, adducendo la ragione per cui gli uomini non odono la musica delle sfere celesti [248b'l* Tutti gli rsiliali* insieme In questa solitudine egli trova le grandi opere, ad es. la Nona SinJoni.a. la profonda visione del mondo. i veri artisti i problemi Profondi. r g rg I z4gl* Metalora significa Ìrattare come u8ìl4 r come I ha provato il creatore stesso. euindi non sarà mai possibile neppure lu pi.ruìat.,tu_ tq \la. [z5z] Rispetto alla natura, I,opera d,arte in un rapporlo simile a quello in cui iì cer ' hro malemadco sta rispetto al cerchio naturale. . 1l , 91lSSl i) Perché non vogliamo essere ingan_ ratl/ Lo vogliamo nell,arte. Desideriamo. almeno pcr molti aspetti, l,ignoranza e cioè anche l,in_ Slrnno. L'uomo, nella misura in cui è necessario per la ,,//r.,. non vrole essere ingannato. cioè deve ave_ r, la rl<.1 b bquàliosa che si è in un punto riconosciuto corne simil.e. Solo r g I250] In ciò la fama s'inganna: mai nessuno potrà provare il sentimento della creaziont: \(:Ìnza non dall'illusione, ma dalle conseguen_ ir.di essa, e precisamente da quelle ,lrrcll ttrr.kt, cioè dall'illusion ca'ttive. ESTATE t8?2 - FR-ÀMMENTI POSTUMI 9o a poco dal proriemergesse a poco Lo ,to-. fondooblio--*' Le astrct'zion , o f ,.Oi sàmbi di rNrzlo 18?3 19[203 20s] 91 rolzo8l* Lasciar cadere sempre i[.'noi'e con iY i" ]. r-i*ii^te altresì le proposizioni ognr ..che-. Evitare, per quanto è Possrblle' termine tecnico' causa ed.ette cetto è una metonlml orocede il conoscere ìn una Potenza' una vo come astrazione' fju:kfu;tTi-##."J',ffi i ",i*"ì ...titi-' .tutti suoi sensr e mentre 'r osnt L".T;;;àì;;'o di sì' ed ogni sua fibra' cellula, si oPPonel 19 [206 sitrilità monto, comPlimento sé, eisa non h considera iI cammrno un I XV secolo, manifes lità si .9 tzoil L'uomo ma c ' della natura, morfosi, fiavestime \l'( si sottoPonc crede anchc onfronti' cle - lrr primo luo vit ne da noi A rrzitutto na ouale I'azio- 98 FR-{MMENTT PosruMr ESTATE 1872 rqIs2rl* La civiltà è un'unità. Ma sembra cÈe il filosofo ne stia al di fuori. Egli si Évolge alla oosterità più lontana - Fama. È aJgno di nota che i Greci siano stati filosofi' La bella menzogna. rMa ancor più notevole che l'zozro in genere sia - lNIzrO rsi1 tsl22t-22aal nerale. Lo stesso vale per I'amore Dappertutto riconosco trasposizioni. 99 sessuale. tgl224l* Molte cose nella natura sono umide: tutto nella natura è umido. L,umidità fa parte dell'essenza della natura: l,umidità è l,es_ senza della natura. Così Talete. trr;'r} lgt224alf)Si è sovente ritenuto e detto che ognr rsnt sotietà sc umana ìa quale flrrrlé tentasse r^nraccÀ anche umana, la --^L^ l da, creano membra così filiformi - seguendo l'antica tradizione devota. Platone urole un nuovo Stato dove regni Ia d,iatattica, egli nega la cultura della bella menzogna. rg [2 2 2] Attualmente in Germania non esrstè la filosofia, perciò chiedersi che cosa sla propdamente iI filosofo è per i- Tedeschi tncomprensibile. Da ciò deriva anche 1o stupore .orti.,ro, che si tramuta poi in malignità, per il fatto che qualcuno, senza curarsi di loro, ma pure invocandoli a testimoni, potesse vivele fra ài 1o.o .orn. filosofo. Oggigiorno i Tedeschi non sopportano di essere invocati, come non lo sopportano gli sPettri. La disperata inoPportunità di esser nato filoso' fo fra i Tedeschi! rgIzz3ìx Gli istinti della moralità: I'amor materno - a Poco a poco si arriva all'amore in ge- rognero gioco da pigmeo. l\4a ci si semplifrchi pure il problema: potrebbe irrrcora vivete un uomo che improwisamente I loo FRAMMENTI POSTUMI divenisse visibile a se stesso e, come in una ve/ trina illuminata, fosse in grado di percepire i I pirì complicati meccanismi del proprio corpo, i dal contorcersi alla maniera del verme fino ai più impercettibili sussulti delle fibre nervose? I f Insincerilà dell'uomo verso se stesgli altri: il presupposto è la mancan] za di conoscenza - necessaria per esistere (come persona e nella società). Nel aacuum interviene I'inganno delle rappresentazioni. Il sogno. I concetti tramandati (che dominano, nonostante la natura, il pittore primitivo tedesco) sono differenti in tutte le epoche. Metonimie. Stimoli, non conoscenze piene. L'occhio 6iiisce figure. Noi rimaniamo aderenti alla superficie. Tendenza verso il bello. Mancanza di logica, ma metafore. Religioni, fllosofre. Imita" Lr4J.r_ t. r:, lg IzzS]-*' f iò e verso zione. 19[226]* l,'imitàre è lo strumento di ognl cultura, onde viene gradualmente prodotto f istinto. Ogni confronto (pmsiero originario) A un'imitazione. Si formano le specie, per il fatto che i primi esemplari, soltanto simili, imi no fortemente, cioè copiano i'esemplare pi grande e più potente. Viene così inculcata seconda natura, mediante I'imitazione. N procreazione, I'inconscio imitare è la cosa notevole, ed in seguito viene l'educazione una seconda natura. I nostri sensi imitano la natura, facen sempre di più il ritratto. Ilasferito a nervi affini ril)etuto in quella tra Si verifica un rasferi rcnsoriale ad un,altra: t;rti suoni, vedono nlr. Questo è un fen r l t11,1 zz8lT L'imilare è l.antitesi d.el ronoscere, che il conoscere non ruote u._"*.-:l:i.Ì:::" .".,.,rr4 arasposrzione, ma tende j.,. a trattenere l. r rrrpressione, senza metafore e senza conse_ gut:nze. A questo scopo, l,impressione viene il I iltl itl r T6 FR-A.MMENTI PoS'I.UMI Arte. Opere Eros. Dialettica. Secondo viaggio. Terzo viaggio - Ideale dello Stato. Fine di Dione. A.ltri effetti politici. Parmenide. Scetticismo che prelu- - de alla teoria: Platone sopraìtutto legislatore e riformatore, in ciò mai uno scettico. * 29lr7bl Empedocle. Democrito. Pitagorici: Lorta conrro gli Eleati, più per proteggere se stessi. Descrizione della loro setta. Socrate. Morale - dialettico - plebeo. 29[176]* "La tendenza che hanno gli uomini a ritenere importanti le piccole cosè ha prodotto molte cose grandi dice Lichtenberg. " 29lr77) La storia che non ci rende né diret tamente, né indirettamente uomini e cittadinl migliori, è, secondo un'espressione usata Bolingbroke* nelle sue famose lettere oz stud9 and use of history: "a specious and sort of id,lnness" . 29 [178] Aristotele dice: "Vi sono so to due cose, che spingono gli uomini a prova attetto e attaccamento: il possesso escìusivo la rarità della cosa posseduta, per cui essa venta, ca-ra al possessore".* L'antiquario prende dunque cura del passato, poithé q urll r )l rl,* .lmmaginiamoci l.ultimo uomo seinaridito der marcio grobo i:l;::l_ll:'_'*."o INV.ERNO 7812 73 FRAMMENTI POSTUMI 172 2Xt t3 1 41 173 poesia.ivi, oe-ritatis,'rrssia rafforzamento del puro conoscere (Talete, Democrito, Parmenide). Contenimento d,ell'impuko al sapere* - ossia raflìrrzamento dell'elemento mitico e mistico, rlell'aspetto artistico (Eraclito, Empedocle, Anassimandro). Legislazione della grand,ezza.* l)istruzione del rigid,o tlogmatismo: a) nella religiorrr: b) nei costumi c) nella scienza. Tendenza tt:r,.ltica. )gni forza (religione, mito, impulso al saperr'), quando è eccessiva, imbarbarisce, rende rtrrpidi ed immorali, in quanto esercita un dorrinio rigido (Socrate). lli ruzione d.ell.a cieca tendenza mondana (srrroHlto della religione). (Anassagora, Pericle).* 'll'trlenzz misti'ca. ( pc I r 4ìE Fitosofia e popolo. Nessuno dei gr-andl Éi.rroh' n.".i si"trasiina dietro il popolo: dopo Éiogo.i è Empedocle colui che tenta di far' ài ogni altro, tuttavia non con la .ia [il] àu con un veicolo mitiSo {i 'retpingono il PoPolo sin dal Altri (Eraclito). Altri ancora-hanno com,e ir, ..r.hio sceltissimo di uomini colti ( sora). La tendenza democratico-dema sofià pu.a, manifesta massimamente in Socrate: .irrrltuto, vengono fondate delle sette,* il costituisce unà controprova Ciò che non è scito a siflatri filosofi, come potrebbe riur ad altri di minore levatura? Non è posrl fondare sulla filosofia la civiltà di un po1 fi.o"*o ad una civiltà' di consegr.renza' la .od, .o. potrà mai avere un'importanza damentale, ed avrà sempre un'importanza laterale. Qual è quest'ultima? l.' Conteni.tnento d,ell'el.ernento rtitico - RalTotl I to del senso della verità di fronte alla ii Irrrrltato: la filosofia non può creare nessuna civiltà ma può prepararla oppure conservarla oppure moderarla. lhr noi: il filosofo è perciò il tribunale supremo tlt'llrr scuola:x preparazione del genio: noi in- lnlti non abbiamo alcuna civiltà. Studiando i llrrtorni dell'epoca, il compito della scuola ritttltrr iI seguente: ) rlistruzione delle tendenze mondane (manr rrnza di una filosofia popolare); ll t rntenimento degli effetti barbarici* dell'imprrlso conoscitivo (nel far ciò, astenersi dallrr lìlosofi a cavillatrice). ; l 88 FRAMMENTI PosrrlMr nell'antichità rn f6"l Il sorgere di sette fit'osof'che lreca.* dello spirito elfiuìiu proronau trasformazione ESTATE 1872 INIZTO 1873 19[60-64] 39 sce in quanto poeta, ed è poeta in quanto cor losce. l,ìgli non cresce, voglio dire che la filosofia non lr:L un corso come le altre scienze; anche se alr rrni campi della filosofia Passano a poco a po- o nelle mani della scienza. Eraclito non può r rnai invecchiare.t Si tratta della poesia al di là r I r: ll' esperienza, continuazione d'ell' impuk o mi.- /rrl; anche e soprattutto in immagini La rappr r:sentazione matematica non appartiene alla rr;rt rrra della filosofi a. Sul)eramento del sapere per mezzo di forze pro' I u llrici. d,i miti. Kant * degno di nota - sapere e lcrlc! Intima affinità fra t f,Iosofi, e \ fond'atori d,i, t l'eleEraclito nel suo odio contro anch e cont ro Pilagora'* -"".r"rà' aior-rlriuco,* Prodotto ;:i; ;;;;;; r'erudizione Èil un cui.senso,bioracoli' per parla e aoollineo * Non lIJ" i.L.r'."tarJ in riferimento a lui ^ ma la stuPidità' i"f;;;'i;;;rr".enza. rq[6rl tligtontl | 1t ltì31 I1 divorarsi a vicenda dei sistemi filo,r,,|ìr:i:* curioso problemal Cosa inaudita nel r .rrrrpo della scienza e dell'arte! Si,rni,lmente ir:llr c awiene per le religioni: ciò è degno di not,r c significativo. r r | {i4l À L-'iilusione èhecessaria all'essere sen,l|n I c per vivere. | 'illrrsione è necessaria per procedere nella 1 ilrc t osa l,uole I'insaziabile impulso conosci- r; tl\(lr lrr ogni caso è ostile alla cultura.+ l,r lrlosofra cerca di domarlo;* è uno strumen- l, lr lr r rl.llrr cultura. I lrl,,s,rlì più antichi. 44 ESTATE t8?2 FRAMMENTI POSTUMI 19 [?3] s II filosofo dell'awenire? Egli deve divJntaie ll giudice supremo di una cultura artistica, I'org:ano di P;bblica siatrezza, per così dire, che impedisce ogni eccesso. - TNIZIO 1873 19[?3 761 45 di somiglianze. In seguito, la riflessione misura un concetto sulla base di un altro concetto, ed r:samina. La somiglianza dev'essere sostituita tlallz causalità. In tal caso, il pensiero "scientifico» e quello .lìlosofico" si differenziano soltanto per la d,o rr? O forse per le loro s./a.r? | {) [76 ]* Non esisre una flosofa appartata, separata dalla scienza: nell'uno come nell'altro casò si lnnsa egualmente. Che una filosofia ind,imostrabi /r,abbia ancora un valore, più di quanto non rrvvenga di solito riguardo ad una proposizione scientifica, dipende dal ualore estetico di una tlle filosofia, cioè dalla bellezza e dalla sublimitì. Tale filosofia, anche se non può mostrarsi vrrlida come costruzione scientifica, sussiste l)rrr sempre come opera d'arte. Ma non awiene lìrrse lo stesso riguardo alle questioni scientilic he? re? No. Si tratta tra oossibilità. - di un colpo d'ala della fanta- Ma'che cos'è tale 'possibilità"? Un'idea imorowisa. rior: . potrebbe lorse '. E come si p'ra irrnla ouesta ideà? Talvotta in modo casuale ed esteridre: ha luogo un confronto' la scoperta .di una qualche analogia. Poi awiene vt'esten' rafiid,a aisione rna raPida Li fantasia fznt.zsia co consiste in .una si.one. La "inn.o - lrr altre parole: ciò che decide non è il puro izzlt.Lro conoscitiao, bensi I'impuko estetico: la poco ilirnostrata filosofia di Eraclito ha un valoie artrslico superiore a quello di tutte le proposiziorri di Aristotele. 26 FRTI'MMENTI po§ t.uMr daaenture della conoscenza. Ciò che è nuovo e raro contrapposto a ciò che è vecchio e noioso. alla caccia e al gioco, gusto fz. p. alìa volpe: non è la verità r I ch l'astuto aggirarsi l-urtivo. il ; ragBrrare, ecc. '' 3. Impulso alla contraildiziozz, la personalità vuol farsi valere rispetto ad un'altra. Atteggiamento battagliero, il piacere consiste nella lotta, la meta è la vittoria personale. 4. Impuko a trovare csrte<,verità» per sottortission? a persone, religioni, governi. 5. Impuko a trovare una verità che sia salvatrice e benefica, p?r amore, compassione. ecc.. verso una persona, un ceto, o verso l'umanità _ I'impulso dei fondatori di religioni. 29[r6]x Tutti gli impulsi sono congiunti con e il dolore - non può esistere un im- il piacere pulso alla verità, ossia alla verità pura, del tutto priva di conseguenze e di affetti, poiché in tal caso cesserebbero piacere e dolore, e non esiste un impulso che non abbia almeno il presentimento di un piacere nella sua soddisfazione. Il piacne d,i pensare non si riporta ad un desiderio della verità. Il piacere di tutte le percezioni sensoriali consiste nel fatto che esse si co- ESTA.TE-AUTUNNO lll73 i . ' r i 29115-171 27 zg [17]* Come è mai Possibile l'arte come menzognal Il mio occhio, chiuso, vede in sé innumerevoli immagini mutevoli - queste sono Prodotte dalla fantasia, e io so che non corrispondono alla realtà. Perciò credo in esse soltanto come immagini, non come realtà. Superfici, forme. L'arte contiene la gioia di risvegliare una fede 7 mediante superfici: ma siamo dawero ingannati? in questo caso. I'arte cesserebbel di un inEppure l'a I' ganno: ma ntato ln- , Donde sor riconoviene sempre ganno, all'illusione, che sciuta come illusione? L'arte tratta perciò l'illusione corne illusione, e ciò che essa rT role è quindi proprio di zoz ingannare: essa è ueriliera. Una contemplazione pura e priva di desideri è possibile soltanto rispetto all'illusione, che venga riconosciuta come tale, che non voglia affatto sedurre alla fede, e che quindi non stimoli Ia nostra volontà. Soltanto colui che potesse contemplare il mondo inLero rome illusione, sarebbe in grado di considerarlo senza desideri e senza impulsi - artista e filosofo. A questo punto I'impulso vien meno. Sintanto che si cerca la verità, in relazione al mondo, si rimane sotto il dominio delf impulso: il quale peraltro ,ruole 1l pi'acere e non la ve- FRAMMENTI POSTUMI 28 rità, r,uole la fede nella verità, e quindi gii effetti piacevoli di questa fede. Il-mond,o come illusione - il santo, I'artista, il filosofo. zg I r 81* Tutti gli impulsi eudemonistici suscitano la fede nella verità delle cose e del mondo - così awiene Per tutta quanta la scienza -, fede rivolta al divenire, non già all'essere. la verità. 29 [zo] ì. u. + La verità come mantello per coprire impulsi e istinti deì tutto diversi. I1 pathos della veritàx si riferisce alla fede. rrr. L'impulso verso la menzogna è fondamen- tale. rv. La verità è inconoscibile. Tutto ciò che è conoscibile risulta illusione. Significato dell'arte in quanto illusione veritiera q9[21]* r. Descrizione dei servi della verità. 3. scenza a favore della vita, della civiltà. Giustizia fra gli oggetti della conoscenza, valutazione della loro importanza - La grandezza. z. Raffrenamento e limitazione della cono- 29t17-231 29 Bisogna richiamare al punto principale e ai problemi princiPali. Éliminazione del falso splendore. ESTATE-AUTUNNO 1873 29122) Le Potenze che hanno un effetto spiriiuale sono disseminate in tutte le epoche la scienza.* Tutte queste potenze sono così sParse e distan ti fra loro ché nessun legame le può tener unite: la nostra cultura giornalistica+ è quella che le cementa. Ma è lecito che un giovane sprechi le sue energie migliori nel lavoro microscopico e venga sottratto all'educazione di se stesso? zqlztl*Ogni gen?re di sff ilori della aerilà'+ t»ppiima stupore ottimisl"ico! Quanti ricercatori delìa verità! il lecito che ie energie migliori si disperdano così? l{;rffrenamento delf impulso conoscitivo:x r rrrodo classico - modo antiquario. Stupore pessimistico! Tutti costoro non sono .rllatto dei ricercatori della verità! t,ìlogio della giustizia in quanto madre del vero rrnoulso alla verità. l,'r'lagare il senso di giustizia dei ' servitori del- verità,. l' giusto che tutti costoro siano esi,liati:* perché lrr