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Animali INFORMA Numero 1 Anno 2013 In Farmacia Il primo magazine della Farmacia degli Animali Benessere e salute degli animali UN ASINO SPECIALE Faccia a faccia tra Mara, una bimba di 8 anni e Pupi, un asino bianco dell’Asinara, dolce ed intelligente. 11 AMICO MICIO Uno degli animali domestici più apprezzati dalle famiglie italiane: il gatto, indipendente e sornione. 15 HORSE ANGELS Gli angeli dei cavalli: adottiamoli! 18 TUTTO PER LORO I consigli da parte della Farmacia per la cura e la salute degli animali. 24 ANIMALI accanto: impegno e risorsa IL PRIMO MAGAZINE DELLA FARMACIA DEGLI ANIMALI WWW.ILFARMACISTACONSULENTE.IT Animali INFORMA Benessere e salute degli animali Anno I, n. 1 - Marzo 2013 Trimestrale distribuzione gratuita Autorizz. Tribunale di Treviso: in fase di approvazione nel registro della cancelleria DIRET TORE RESPONSABILE: Martina Berno SOMMARIO EDITORIALE 3 LE REGOLE DI CONDOMINIO 5 COSE DALL’ALTRO MONDO 6 RUBRICA CONOSCIAMO LE RAZZE 7 SCOPRIAMO LOLA 8 RUBRICA DI ETOLOGIA 9 RUBRICA DI BIOLOGIA MARINA 10 A TU PER TU CON L’ASINO PUPI 11 COSTRUIAMO L’ASINERIA 12-13 LA SALUTE DEL MICIO 15 RUBRICA DI VETERINARIA 16 HORSE ANGELS 18 RUBRICA MONDO ANIMALE 19 LA CITTA’ DEGLI ASINI 20-21 COSTRUIAMO L’ACQUARIO 22 LA FARMACIA DEGLI ANIMALI 24 VUOI VALORIZZARE LA TUA AZIENDA E INSERIRE UNA TUA PUBBLICITÀ? Chiamaci allo 0423 870083 –oppure al 340 3374128 Connettiti al sito www.irisservice.it Oppure inoltra una mail a:[email protected] REDAZIONE E COMITATO SCIENTIFICO: Dottor Adriano Tessariol Dottoressa Chiara Beltramello Dottoressa Veronica Speronello Dottor Carlo Bezze Marta Dal Pai Lelli Lorena PROGET TAZIONE GRAFICA: Paola Chinello Dottoressa Martina Berno Per inviare e-mail e comunicati: [email protected] www.ilfarmacistaconsulente.it EDITORE: Iris Service S.a.s. Demetrio Santolin via C. Scarpa, 11 31040 Volpago del Montello (Tv) Tel. 0423.870083 STAMPA: DBS di De Boni Silvio & C. snc Via Quattro Sassi, 4 32030 Rasai di Seren del Grappa (BL) TIRATURA: 50.000 copie Animali Informa non è in alcun modo responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e uscita delle inserzioni. Non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione delle inserzioni. Non è responsabile per eventuali errori di stampa. La Redazione si riserva di cestinare gli annunci non conformi alle istruzioni indicate o ritenute impubblicabili. Ai sensi della legge n. 375 del 31 dicembre 1996 con modifica al testo del Decreto legislativo 9 maggio 1997 n. 123 e del Decreto legislativo 28 luglio 1997 n. 255 “Tutela della privacy”. Inviando o dettando l’annuncio si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto legislativo 196/2003. Animali Informa non è responsabile del materiale fornito o pubblicato per conto del cliente. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti. Non sei solo un asinello tu, per me sei un fratello. Un compagno di giochi, di viaggio e un amico. E’ difficile per gli altri capire il nostro legame, ma a noi invece.. a noi basta uno sguardo. E’ armonia la nostra, un sorriso negli occhi, la gioia di vivere, la libertà d’amare, e il non doverci parlare. C’è un abbraccio nel silenzio tra di noi e una vita d’amore da oggi in poi. Veronica Speronello. Animali INFORMA Il mio fratello Pupi Benessere e salute degli animali Iris Service l’editore Il mondo degli animali entra in farmacia. L’interesse e l’accudimento degli amici animali è un mix fatto di sensibilità, responsabilità, affetto che spesso trovano espressione nell’attenzione alla salute, al benessere i cui punti di riferimento sono la figura del veterinario e del farmacista. A loro ci si rivolge per avere consulenze e consigli per far star bene l’animale. Parte da qui l’idea di distribuire una rivista in farmacia che abbia a cuore il mondo degli animali. Con la nascita di “Animali Informa”, infatti, chi ama o possiede animali avrà uno strumento in più per avvicinarsi e conoscere meglio questo mondo speciale. La rivista, che si avvale del contributo prezioso di molti appassionati ed esperti di animali, è strutturata in maniera precisa ed intuitiva, privilegiando un linguaggio semplice ma non scontato. In questo numero saranno trattati diversi temi a partire dal benessere animale, segnalando le malattie più diffuse e consigliando la miglior soluzione. Due rubriche approfondiranno tematiche relative all’etologia animale e all’etologia marina, mentre uno spazio speciale sarà dedicato alle diverse razze canine e gattare. Interessante sarà anche il contributo sulla collaborazione uomo-animale e sui benefici di una relazione ‘’fraterna’’. Un taglio più “ludico” è quello dedicato ai più piccoli - ma non solo - che potranno ritagliare, colorare e costruire di volta in volta una piccola fattoria. In questo numero si partirà dall’Asineria. Altrettanto divertente è l’intervista riservata ogni volta ad un animale diverso: un modo simpatico per conoscere ed apprezzare un animale nuovo ed abbattere qualche tabu. Alcune pagine della rivista ospiteranno tematiche legali e civili, problematiche come il randagismo, le adozioni, i maltrattamenti e ahimè barbarie di cui l’uomo, spesso, è l’attore principale. Una rubrica specifica condurrà alla scoperta delle specie in via di estinzione spesso perchè perseguitate ed oggetto di violenza da parte dell’uomo. Una sezione riservata al fai da te permetterà, invece, di imparare a costruirsi in proprio e senza spendere molto dei piccoli ambienti per gli animali. Nel primo numero sarà la volta di un bellissimo ed economico acquario. Non mancherà, infine, una sezione dedicata all’importanza del farmacista nel consigliare e risolvere i piccoli problemi di cura e benessere che permettono ai nostri “amici” di mantenersi “in foma”. Buona lettura! 03 Legge libera tutti Eliminati i divieti per far vivere gli animali in casa vi sia reato è necessario che i rumori siano obiettivamente idonei a infastidire una pluralità di persone. Certo non va tralasciato il buonsenso; se si vive in un condominio è doveroso ricordare che vi sono diritti e doveri: bisogna tenere il proprio amico a quattro zampe a guinzaglio nel momento in cui non si trovi in appartamento, è necessario stare attenti che l’animale non sporchi nelle aree comuni del condominio, che non abbai eccessivamente e che non salga in ascensore qualora ci fosse qualcuno che non gradisse condividere il viaggio con l’animale. Siamo sicuri, però, che se il proprietario si comporterà in maniera civile i problemi non sussisteranno dato che, fondamentalmente, i nostri amici si comportano in base agli insegnamenti che l’uomo dà loro. G randi novità nel condominio! Il 20 novembre scorso è stata finalmente approvata la legge che permetterà ai nostri amici a quattro zampe di vivere insieme a noi nei nostri appartamenti. Con questa legge non sarà più possibile vietare a nessun condomino la presenza di animali domestici nella propria casa. Non saremo più costretti, quindi, a sentire notizie di persone arrestate a causa del molesto abbaiare dei loro cani; è questa, infatti, la storia di quattro cittadini Ennesi arrestati con un ordinanza del Tribunale che ordinava la loro carcerazione dopo che i loro cani avevano disturbato il vicinato abbaiando durante la notte. Una condanna probabilmente esagerata considerando l’entità del danno; fortunatamente, però, nessuno è finito davvero in prigione. Ma da oggi le cose migliorano visto che perché vità no TABELLA ELETTRONICA DUTY Per gestire al meglio il calendario turni, mappe e pubblicità della tua farmacia offrendo un servizio chiaro e immediato! OSTEOPOROSI GIORNATA PROMOZIONALE DENSITOMETRIA OSSEA TURNI LA FARMACIA E’ DI TURNO DA SABATO 23 MARZO A SABATO 30 MARZO 2013. LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE PER I TURNI… LA COMUNICAZIONE COMMERCIALE.. LA COMUNICAZIONE… LA FONTE PER UN OTTIMO SERVIZIO! FISSA IL TUO APPUNTAMENTO PER IL GIORNO 9 MAGGIO NON ASPETTARE CHE SIA TROPPO TARDI, LA MIGLIOR CURA E’ LA PREVENZIONE IRIS SERVICE sas Via C. Scarpa, 11 31040 Volpago del Montello (Tv) Tel 0423.870083 / Fax 0423.802145 [email protected] www.irisservice.it Cose dall’altro mondo RUBRICA A CURA DEL DOTTOR CARLO BEZZE L a buttiamo in politica? Certo, chi vive nel Belpaese ci ha fatto l’abitudine. Se non son nazionali sono locali, mettiamoci pure qualche referendum qua e là, fatto sta che le tornate elettorali non finiscono mai. Appena smaltita la sbornia elettorale, ecco che già si profila all’orizzonte la prossima abbuffata. E allora accapigliamoci un pochino sul nulla delle fazioni, accaloriamoci pure sostenendo i colori guelfi che sono profondamente diversi da quelli ghibellini (e, diciamocelo francamente, migliori), indigniamoci nell’intimo per le scandalose dichiarazioni di tale tizio destrorso o di tal altro mancino. Ma no, no, no. Tutto da rifare. Questa rubrica parla di cose serie, via. Le relazioni ad esempio. Allora tutti in carrozza, si parte. Vi sarà proposto un gioco oggi, seguiteci. La domanda fondamentale da porsi è: quanto desiderate che la relazione con il vostro animale domestico sia appagante, duratura, sempre nuova ogni giorno? A. IL RAPPORTO TRA UMANO E ANIMALE Nel rapporto uomo-animale, l’appagamento relazionale è correlato con: - la libertà di espressione. Ogni soggetto – con coda o senza coda - coinvolto nella relazione deve poter godere della libertà di esprimere se stesso, di manifestare la propria identità così com’è, con i propri limiti e le proprie specificità. In concreto, ciò implica l’assenza di recinti – anche in senso figurato – o quanto meno la TUTTO IL MONDO E’ PAESE Un Somaro monarchico italiano disse a un Ciuccio francese: Felice te, che sei repubbricano! Io, invece, devo sta’ sotto a un padrone che me se succhia er sangue e che me carica la groppa co’ le palle de cannone! Propio nu’ je la fo, caro compagno! Er peso è troppo forte in proporzione de li torzi de broccolo che magno! Spessissimo succede che me lagno, ma quello se ne buggera e me sona l’Inno reale mentre me bastona... Tutto er monno è paese: disse er Ciuccio francese defatti puro el mio fa tale e quale, ma invece de sonà l’Inno reale canta la Marsijese... (Musica – Trilussa) 06 presenza di recinti molto ampi, all’interno dei quali l’individuo non si senta compresso, nei propri desideri espressivi, dalle aspettative e dai progetti dell’altro. Non ci resta che una strada aperta: quella di rimanere sempre disponibili a scoprire ed accettare l’altro; - la libertà di scelta: con chi e quando entrare in relazione. Nessuno dei due partner – quello a due zampe e quello a quattro - si deve sentire obbligato a rapportarsi con l’altro. Quando e come entrare in relazione diventa una scelta libera, una scelta non addomesticata. Una decisione che non si compra e non si vende, né si baratta con forme più sottili di convincimento e di convenienza personale. In una parola un regalo. E davanti ad un regalo che si può fare se non ringraziare? B. ADDESTRAMENTO O RELAZIONE Secondo quanto sopra, la Relazione con l’animale domestico è l’esatto contrario dell’addestramento, il quale si riconosce da questi “segni particolari”: - condizionamento dei comportamenti dell’animale, attraverso metodi che vanno dal semplice “Ti premio se fai questa cosa”, a tecniche come il clicker, fino a giungere a detestabili forme di pressione psicologica; - attesa della performance come obiettivo del rapporto: non mi interessi tu, mi interessa la prestazione che tu mi puoi dare (vincere una gara di bellezza, cacciare una lepre, saltare un ostacolo, tirare un carretto, e chi più ne ha più ne metta). Rintracciabile ad esempio nelle espressioni “Cane da guardia”, “bestia da soma”, “animale da compagnia”, “esemplare da concorso”; - precisione, cioè risposta puntuale e omologata ad uno stimolo impartito. Inserisco “Tono di voce” e ottengo obbedienza. Inserisco “fischio” e ottengo “corsa”. Intendere l’animale come un computer – che a fronte di un input fornisce invariabilmente un certo output - è forse frutto di questa stagione tecnologica, chissà; - controllo: rigida progettazione della relazione. Detto in parole potabili, è quanto può succedere se non si accetta la diversità dell’altro. Fa rima con paura ed insicurezza personale. Equidistanti andando scoprendo cambiando Potremmo sinteticamente dire che se l’addestramento è una forma “intensiva”di rapporto con l’altro, la relazione è al contrario una modalità “estensiva”, che non esige obiettivi certi e tempi prestabiliti. Bene. Ora pronti per il gioco? Avvertenze, posologia, effetti collaterali. Ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza, siete caldamente invitati ad indossare i DPI (dispositivi di protezione individuale) prima dell’inizio del gioco, che potrebbe rivelarsi… dirompente. FASE 1 LA SCOPERTA. Nel paragrafo A, sottolineate tutte le parole come “animale”, “partner a quattro zampe”, “soggetto con coda” e simili. FASE 2 L’ESERCIZIO. Sostituite le parole sottolineate con espressioni del tipo “amico”, “persona”, “compagno/a”. FASE 3 LA BOTTA SUI DENTI. Verificate il livello di libertà di espressione e di libertà di scelta che voi vivete nelle relazioni con gli altri umani (c.d. “bipedi glabri”). FASE 4 IL RILASSAMENTO. Scarichiamo ora la tensione accumulata: riferendovi al paragrafo B, divertitevi (ma senza esagerare) a coniare nuove espressioni come “Marito da 5000 al mese”, “Suocera da pasticcio domenicale”, “Amico da casa a Cortina”, “Figlia da 9 in pagella”, “Segretaria da quinta taglia” e via così. FASE 5 IL RITORNO. Adesso, zufolando la marsigliese o l’inno che più vi piace, tornate pure tranquilli alla vita di tutti i giorni. La razza Akita Inu CONOSCIAMO LE RAZZE C ane massiccio, di corporatura grande e aspetto degno di stima e rispetto. Stiamo parlando dell’Akita Inu, una razza antica di cane da lavoro originaria del Giappone, adottata un tempo per il combattimento, per la caccia di grosse prede e per il riporto di volatili acquatici, oggi per lo più come cane poliziotto. Un tempo era solo la famiglia reale giapponese a tenere ed allevare questa razza ed ordinamenti precisi regolavano la cura ed il nutrimento dell’Akita. Con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale questa razza, come molte altre razze nipponiche, risentì dell’arrivo in Giappone del Pastore Tedesco, maggiormente addestrabile per utilizzi militari. Tutto ciò portò all’abbattimento della maggior parte dei cani nipponici, Akita compreso, per ricavarne la pelle per produrre vestiario ed equipaggiamento militare. La razza si riprese gradualmente solo dopo la fine del conflitto, grazie anche alla sua esportazione negli Stati Uniti dove l’Akita riprese popolarità. Qual è il suo aspetto? Il maschio dell’Akita Inu è più solido, la femmina più aggraziata. Il muso è ampio con fronte spaziosa, i denti sono forti e non sporgenti. Gli occhi sono scuri, piccoli, piuttosto separati tra di loro. Le orecchie sono erette e leggermente inclinate in avanti. La coda è attaccata alta e arrotolata sul dorso, le zampe sono solide, muscolose. Il Mantello dell’Akita è dritto e duro, il sottopelo è folto e soffice. I colori tipici sono 4: bianco, fulvo, tigrato e sesamo, e tutte queste tipologie di colori devono avere il pelo biancastro (l’urajiro) sui lati del muso, sulle guance, sul petto e sul ventre, sul lato inferiore della coda e nella parte interna degli arti. Ha andatura fiera, molto elegante e molto vigorosa. L’aspettativa di vita di un Akita è attorno ai 13 anni. Qual è il suo carattere? L’Akita Inu è un cane tranquillo e coccolone con il padrone mentre con gli estranei non porge molta confidenza anche se resta sempre dolce e gentile. È intelligente e servizievole, ama aiutare il padrone e giocare, è molto dolce con i bambini. Con chi ritiene essere ostile è sospettoso e aggressivo, ma non abbaia quasi mai. E’ per sua natura molto ubbidiente. Quando è calmo è un cane molto quieto, ma quando scatta ha la velocità di un fulmine. È un ottimo cane da guardia. Un suo difetto è non considerare gli altri al di fuori del suo padrone e questo lo porta ad essere anche molto geloso. Lo sai che? Molti hanno conosciuto l’Akita Inu dopo la visione di un film intitolato “Hachiko”. Il film è basato sulla storia vera del cane giapponese Hachiko diventato famoso grazie alla sua incredibile fedeltà: dopo la morte del suo padrone, l’Akita si recò, per circa dieci anni, ogni giorno, ad attenderlo, invano, alla stazione ferroviaria dalla quale il suo padrone partiva per andare a lavoro e alla quale tornava una volta finito. La sua storia è diventata un vero e proprio simbolo di affetto e lealtà. Studio Tecnico in Sicurezza sul Lavoro D.Lgs. 81/08 NOMINA di INCARICO R.S.P.P. REDAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI REDAZIONE DEI RILIEVI AMBIENTALI NOMINA di INCARICO COORDINATORE PER LA SICUREZZA REDAZIONE di PIANI di SICUREZZA E COORDINAMENTO REDAZIONE di PIANI OPERATIVI di SICUREZZA VISITE PERIODICHE IN AZIENDA FORMAZIONE DEL PERSONALE MEDICINA DEL LAVORO INSIEME PER COSTRUIRE UN LUOGO DI LAVORO SICURO RS RAVENNA S.r.l. Sede l. Casandrino (NA) - Via Borsellino, 161/C – Sede Op.: Ravenna - Via Di Roma, 78 – C.F. - P.IVA - 05478911216 Capitale Sociale €10.000 I. V. Info e Contatti: Tel. 081.0120291- Fax 081.505.06.32 (Napoli) – 0544.1882972 (Ravenna) Tecnico Francesco Riccio - 345.645.52.08 Sito web: www.rsravenna.it - e-mail: [email protected] Un leone CHIAMATO LOLA U na bella domenica di primavera Agnese, Antonio e il loro papà decidono di andare a visitare la fiera degli animali del loro paese. Ci sono tanti simpatici animaletti, ma l’attenzione dei due fratelli viene catturata da un batuffolo di pelo dentro una gabbietta: un dolce coniglio nano. “Ma sembra un leone!” esclama Agnese. Il papà le spiega che quello è proprio chiamato coniglio testa di leone perché ha una folta criniera di lunghi peli intorno al collo e sui fianchi, proprio come la criniera di un leone. Il pelo permette ai conigli di stare al caldo, anche se in estate il pelo diventa più leggero. Agnese e Antonio sono così sorpresi della piccola dimensione del coniglietto che vogliono prenderlo in braccio per indovinare quanto pesa e Antonio indovina subito: pesa circa due chili, ma ne esistono di diverse razze e di diverse dimensioni, infatti, alcuni conigli possono pesare anche più di otto chili. Tra i due fratelli e quel piccoletto è subito amore a prima vista per questo, insieme al papà, decidono di portarlo a casa e di chiamare il nuovo amico Lola. Appena arrivati a casa Agnese, Antonio e il loro papà iniziano a costruire una confortevole e spaziosa casetta in giardino al riparo da correnti d’aria e rumori molesti per il piccolo coniglio, inseriscono un fondo morbido, una ciotola per il cibo, un beverino e una cassetta per i bisogni di Lola. Appena finita la gabbietta Agnese e Antonio non vedono l’ora di mostrarla alla loro mamma però, non sapendo bene come prendere Lola, chiedono consiglio a papà che spiega loro che è necessario, per non spaventarla, avvicinarsi con tanta dolcezza e calma evitando di strapazzarla dato che ha le ossa fragili. Per sollevare il coniglio bisogna infilare una mano sotto il suo torace e far scivolare l’altra mano sotto le zampe posteriori. Quindi basta sollevarlo e tenerlo appoggiato al torace, così si sentirà al sicuro. Ciò che è assolutamente importante sapere è che i conigli non vanno mai afferrati per le orecchie poiché sono molto sensibili! Agnese poi corre in cucina e prende un biscotto per darlo a Lola ma il papà la ferma subito e le dice che ai coniglietti non bisogna dare dolciumi, pasta, cioccolata o latte che non sia materno perché potrebbero stare male e che, invece, essendo loro erbivori si nutrono di foglie, fieno, germogli, fiori e cortecce. La loro alimentazione deve, piuttosto, essere ricca di fibre (fieno, erba, verdure). Arriva la sera e diventa tutto buio. Antonio si domanda se Lola ci vede bene così papà gli spiega che i conigli possono vedere in tutte le direzioni per avvistare ogni pericolo. Questo però non permette ai conigli di mettere a fuoco gli oggetti o il cibo davanti al naso per cui Lola, per mangiare, si deve aiutare con il tatto fornito dalle labbra e dall’ottimo olfatto di cui è dotata. Dopo questa giornata piena di emozioni e di scoperte i due fratellini non vedono l’ora di iniziare una nuova giornata con la loro amica Lola. La storia di una famiglia alle prese con un batuffolo di pelo Il Bed & Breakfast La Gerla Verona e` un tipico rustico del ' 700 immerso nel verde ristrutturato con stile, cercando di coniugare il sapore antico ad un gusto piu` contemporaneo. Si trova a metà strada tra il centro di Verona, il Lago di Garda e la Valpolicella in una posizione strategica per un soggiorno tra cultura divertimento ed enogastronomia. 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Inoltre l’abbondante presenza di sali minerali (iodio, potassio, magnesio, calcio) e di vitamine (A, B, C, D ed E) contribuiscono a rivitalizzare la pelle esplicando sia un effetto disintossicante che un’attività anti-età, contrastando l’azione dei radicali liberi dell’ossigeno responsabili in larga parte dell’invecchiamento della pelle. Le alghe blu, così chiamate per il loro colore, vengono utilizzate come anti-età per la cute del viso, le alghe rosse come stimolanti della circolazione, quelle verdi come tonificanti, quelle brune, particolarmente ricche di iodio e polisaccaridi contrastano invece la cellulite e aiutano a ridurre le adiposità localizzate su fianchi, cosce e glutei. La cellulite altro non è che un’infiammazione dei tessuti, di alcune zone del nostro corpo, che colpisce le cellule del tessuto adiposo, le quali a causa di Le alghe marine ci salveranno la pelle? LO SAI CHE? Dalle alghe viene ricavata la gelatina utilizzata nell’industria farmaceutica per produrre capsule e pastiglie che proteggono i principi attivi dall’azione degli ossidanti e della luce. un processo di degenerazione della microcircolazione, aumentano di volume trattenendo liquidi. L’alga più efficace e maggiormente utilizzata per contrastarla è sicuramente Fucus Visciculous (Quercia marina), alga che vive nei mari temperatofreddi, particolarmente ricca di iodio e vitamine, essa viene anche utilizzata nelle diete dimagranti e come integratore alimentare. Quest’alga bruna, opportunamente combinata nelle formulazioni cosmetiche, è molto efficace per combattere gli inestetismi della cellulite, in quanto è in grado di ridurre il ristagno di sangue e linfa, riattivando così la microcircolazione cutanea. Molto conosciute in questo campo sono anche le alghe raccolte nell’Oceano Pacifico, al largo dell’isola di Guam (Alghe Guam), dove vengono raccolte ancora oggi con tecniche tradizionali, e che vengono largamente commercializzate dal settore cosmetico in prodotti diversi dai semplici fanghi alle creme gel. 09 Dal mare a cura della dottoressa Chiara Beltramello, biologa marina Forse non tutti sanno dell’esistenza di questo mammifero marino nel Mar Mediterraneo, come biasimarli? Eppure un tempo la Monaca (Monachus monachus), il cui nome deriva dal colore del suo mantello, simile al saio dei monaci, viveva lungo le coste del Mar Mediterraneo e del Mar Rosso ed era ben conosciuta dalle popolazioni locali e dai pescatori, che consideravano il suo avvistamento tra le onde del mare un segno di buon auspicio. Le foche monache, nell’antichità Greca, erano sacre al Dio Poseidone e al Dio Apollo per l’amore che nutrivano per il mare e per il sole. Numerosissime altre testimonianze della sua presenza nei nostri mari ci giungono dalle pitture dei vasi estruschi, dalle monete antiche e dai dipinti che la raffigurano, fino ad Omero, Aristotele e Plutarco che la resero immortale nei loro poemi. Gli antichi Romani già la cacciavano per la loro sopravvivenza, per l’olio, la carne, le medicine, e la pelliccia, ma mai in numero così considerevole da mettere a rischio la specie. Eppure questo animale, la cui immagine ai nostri giorni risiede maggiormente e tristemente nella storia e nella leggenda, come accade per molte altre specie, corre seriamente il rischio di scomparire. Alcuni ricercatori ipotizzarono che sarebbe definitivamente scomparsa in natura già nel 2000, ma fortunatamente la Monaca ha saputo stupirci, grazie alla sua grande abilità di nuotatrice, che le consente di trascorrere anche lunghi periodi in mare aperto, e alla sua capacità di rifugiarsi lontano dagli sguardi di pescatori, turisti e ricercatori. Ancor oggi, purtroppo sempre più raramente, ci regala qualche inaspettato avvistamento anche in Italia e lungo le coste Croate, ultimo dei quali lo scorso luglio nell’Isola di Cherso, dove un esemplare fu avvicinato inopportunamente da alcuni turisti. Fino agli anni ’70 era ancora presente qualche colonia stanziale anche in Italia, principalmente in Sardegna, nelle Isole Tremiti e all’Isola D’Elba. Alcune zone infatti erano divenute famose proprio per la sua presenza tra cui le coste Sarde di Cala Gonone e la grotta di Bue Marino (traduzione sarda del nome della foca) dove abitualmente questi animali si recavano per la riproduzione e al nascita dei cuccioli tra settembre e novembre. Attualmente il nostro Paese ha però perso da diversi anni la residenza di questa specie, un tempo caratteristica nei nostri mari, e si deve accontentare solo di rarissimi e celeri avvistamenti di qualche esemplare di passaggio. In tutto il Mondo, ad oggi, la foca monaca è considerata una delle specie di mammiferi marini più a rischio di estinzione. Le stime attuali indicano la presenza di circa 350-400 esemplari in natura distribuiti in piccoli nuclei nel Mar Mediterraneo, lungo le coste delle isole Greche e Turche, e lungo 10 la costa Atlantica, tra Marocco e Mauritania. Nel 1966, la drammatica riduzione della popolazione in natura ha spinto la IUNC, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ad inserire per la prima volta questa specie nella Lista Rossa delle specie minacciate da rischio di estinzione. Il successivo deterioramento dell’habitat naturale, le uccisioni barbariche da parte dei pescatori, la riduzione del cibo, le malattie naturali e più recentemente, il disturbo arrecato dall’ eco-turismo a questo timido animale, hanno aggravato poi la sua situazione tanto da far rivalutare la situazione e ricollocare nel 2000 la specie nella Lista Rossa come “gravemente minaccia” (CR) di estinzione nell’immediato futuro. Come per molte altre specie il pericolo di scomparsa è aggravato inoltre da alcune caratteristiche biologiche e riproduttive quali il ridotto tasso riproduttivo, un cucciolo ogni anno di età a partire dal quinto, e l’altissima mortalità infantile. Solo infatti il 50% dei cuccioli riesce a sopravvivere ai primi due mesi di vita spesso a causa delle tempeste, delle improvvise alte maree e dell’impoverimento genetico della specie. Pertanto la salvaguardia della foca monaca, allo stato attuale, sembra dipendere ancor più dagli interventi di protezione della specie messi in atto dai diversi Stati e dalla Comunità Internazionale. Tra questi vi è sicuramente la creazione di aree marine protette che sono state individuate specificatamente per le foche monache nelle Isole Desertas (1990) dell’ Arcipelago della Madeira in Portogallo, dove vive una colonia di circa 20 esemplari, e nelle Isole Sporadi Settentrionali in Grecia (1970), che ospitano la più grande colonia esistente del Mediterraneo, e molte altre ancora in via di creazione. Non meno importante è però l’opera di sensibilizzazione e informazione della popolazione che viene condotta con passione da diverse associazioni animaliste nei vari Paesi (in Italia WWF e Gruppo Foca Monaca), per far comprendere alle persone la necessità di salvare dall’estinzione quella che dovrebbe essere considerata nell’immaginario collettivo una specie simbolo del Mar Mediterraneo. Essa infatti con la sua presenza, contribuisce alla regolazione dei delicati rapporti inter-specifici all’interno dell’ecosistema marino costiero, e la sua scomparsa determinerà inevitabilmente drammatiche conseguenze per tutte le specie che con la Monaca convivono, uomo compreso. A tu per tu con Pupi INTERVISTA AD UN ASINO SPECIALE Dialogo tra un asino e una bimba Mara: Ciao, come ti chiami? Pupi: Pupi. Pupi: E tu? Mara: Mara. Mara: Ma tu che animale sei? Pupi: Sono un asino. Mara: Un asino…ma gli asini non sono marroni? Pupi: Gli asini sono marroni, grigi, pezzati, neri e io invece sono bianco. Mara: Ma perché bianco? Pupi: Sono un asino originario dell’isola dell’Asinara, i miei avi erano egiziani forse, o sardi…almeno così mi diceva il mio papà. Mara: Ma è vero Pupi che sei ignorante? A me la mamma dice sempre Mara studia che altrimenti diventi un asino! Pupi: HA HA HA….Mara noi asini siamo intelligentissimi, molto più di tanti animali. I miei fratelli cavalli sono molto intelligenti, ma noi li battiamo; loro corrono più forte, ma noi siamo più saggi, siamo solo prudenti, curiosi, non facciamo mai nulla per caso. Non rischiamo mai, se per esempio dobbiamo passare un ponticello, un torrentino, prima ci preoccupiamo che non ci siano pericoli e magari, aiutati dal nostro ‘’conduttore’’ - colui che ci aiuta nelle passeggiate - gli chiediamo di rassicurarci e di farci capire se il ponte è stabile e magari non scivoloso, se il ruscello è profondo. Già perché: se il ruscello fosse il lago di Garda? Eh no: prima mi fai vedere che non mi annego, poi passo! Furbi veri…. ASINI… saggi…. Che resti tra di noi, Mara. Se la mamma ti dice asino, sii fiera. Sei intelligentissima e buonissima, perché noi siamo buonissimi, ci affezioniamo ai nostri fratelli asini e fratelli umani e non li tradiamo mai. Siamo sempre pronti a coccolarli e a giocare con loro. Mara: Ma cosa mangi Pupi? Pupi: Io mangio tanto. Sono un po’ birichino. Il mio fratello asino umano mi ha viziato e mi dà sempre qualche carota, mela, ma poche perché altrimenti mi fanno male. Io mangio fieno, paglia ma poi sai dipende da quanto sei grande e grosso. Io sono piccolino e mangio qualche chilo di fieno al giorno. I miei fratelli, che sono molto grandi, invece, mangiano molti più chili al giorno. Mara: Cosa bevi di solito? Pupi: Acqua; diversi litri al giorno se mangio fieno. Se invece sono al pascolo e mangio erba fresca molta meno perché l’erba fresca contiene molta acqua così mangio e non ho la necessità di bere molto. L’acqua però deve essere sempre bella pulita e mai ghiacciata. Pulita perché sono furbo e non ghiacciata perché altrimenti mi fa venire il mal di pancia. Se ad esempio Cina, che è mia moglie e aspetta un ‘’bambino’’, la bevesse potrebbe dare dei problemi al piccolo e potrebbe rischiare di perderlo. Mara: Allora sei sposato? Pupi: Sposato??? Una parola difficile. Ogni tanto quando passo attraverso il recinto dove c’è anche la Franzischedda e la Quercia, che sono due belle asinelle sarde, l’occhiolino glielo faccio. Sai a noi asini piacciono le asinelle. Tu hai un fidanzatino? Mara: Io, io ho 8 anni…sono piccola…ma in verità a scuola ho un mio compagno che mi piace ma dice che io non gli piaccio perché amo molto gli animali e a lui invece, avendo vissuto in città fino all’anno scorso, non piacciono. Pupi: Ma come si chiama il tuo amico? Mara: Maverik… sua sorella invece Sharon, suo papà Giuseppe e sua mamma Maria. Pupi: Che bel nome… ma allora è straniero? Mara: No, no! E’ di Milano! Pupi: Ok! ok! Ho capito. Se vuoi magari con una scusa vienimi a trovare con lui. Ti aiuterò a fargli capire che gli animali sono bellissimi, dolcissimi e vedrai che capirà che non mordiamo, scalciamo e chi dice questo è perché non ci conosce bene. Mara: Bella idea… Pupi: Ti aspetto Mara… Mara: Grazie: mi hai insegnato molto oggi. Pupi: Sai, io sono un asino ma mi piacerebbe far capire a tutti che siamo buonissimi e che noi gli uomini li amiamo…loro invece purtroppo non sempre…ma vedrai che se tu mi aiuterai glielo faremo capire. Mara: Grazie ancora Pupi, verrò sicuramente. Pupi: Ora ti saluto e ti aspetto. Un Raglio, IOH IHO!!! 08 Costruiamo l’asineria COLORATE E RITAGLIATE LA VOSTRA ASINERIA CARI BAMBINI, SIETE PRONTI A COSTRUIRE LA PIU’ BELLA FATTORIA CHE CI SIA? IN OGNI NUMERO DELLA RIVISTA TROVERETE DUE PAGINE SPECIALI TUTTE PER VOI! CON FORBICI, COLLA E COLORI POTRETE COSTRUIRE DI VOLTA IN VOLTA LA VOSTRA FATTORIA! OGGI INIZIAMO CON L’ASINERIA, LA CASA DEI NOSTRI AMICI ASINI. FORZA COSA ASPETTATE? INIZIA IL DIVERTIMENTO! 12 CREA LA TUA MAGLIETTA E IL TUO CAPPELLINO! NOI LI PERSONALIZZEREMO CON IL TUO NOME E QUELLO DEL TUO AMICO ANIMALE SCEGLI TRA CANE, GATTO, ASINO, CAVALLO E MOLTI ALTRI! 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Questo significa sottoporre il gatto ad una prima visita dal veterinario per verificare lo stato di salute e stabilire il piano delle vaccinazioni da eseguire, fondamentali anche se il gatto sta per lo più in casa perchè il rischio di infettarsi è comunque molto elevato. Qualsiasi sia lo stile di vita del micio è bene sottoporlo alla vaccinazione contro herpes, calcivirus, rinotracheite e panleucopenia, che sono particolarmente pericolose e contagiose. Le vaccinazioni contro la rabbia, la clamidiosi e la leucemia felina, invece, saranno valutate assieme al veterinario a seconda dell’ambiente in cui vive il gatto. L’igiene del gatto consiste poi - pur essendo esso un animale estremamente pulito - nella pulizia quotidiana degli occhi, delle orecchie e nello spazzolamento che consente di togliere il pelo morto. Anche se i gatti spesso si autoregolano nell’alimentazione è importante tenere sotto controllo l’andamento del peso. Soprattutto i gatti che vivono in casa e che fanno poco movimento tendono ad ingrassare per cui sarà necessario passare da un’alimentazione a volontà ad una razionata per evitare l’obesità che, anche nei gatti come negli uomini, rappresenta un fattore di rischio per la salute. Uno spazio importante, infine, deve essere dedicato all’educazione del micio. Documentarsi e leggere riviste specializzate può essere un aiuto che va affiancato dall’affetto, dalla responsabilità e dalla consapevolezza che accudire un gatto è un impegno gratificante e a tempo pieno. Rubrica VETERINARIA A CURA DEL DOTTOR ADRIANO TESSARIOL, veterinario L a pulce è un parassita della pelle di molti animali, uomo compreso. Esistono differenti specie di pulci ciascuna delle quali è specializzata nel parassitare una determinata categoria di animali sia mammiferi che uccelli. Le pulci sono degli insetti di colore bruno, senz’ali, con il corpo compresso lateralmente e questa particolarità consente loro di muoversi agevolmente tra i peli o tra le piume dell’animale che le ospita. Nel cane e nel gatto sono tra i parassiti cutanei di più frequente riscontro. La pulce del gatto è quella con la maggiore capacità di adattamento perché oltre al gatto, si è bene adattata anche al cane e può parassitare perfino l’uomo. Il sintomo caratterizzante la loro presenza nei nostri amici a quattro zampe è il prurito. A volte così intenso che l’animale parassitato grattandosi si provoca lesioni cutanee. Oltre a ciò ci sono anche altri aspetti negativi causati da questo parassita e che andremmo ad analizzare qui di seguito. In primo luogo vi è da dire che tutte le pulci sono ematofaghe, cioè si nutrono di sangue. Nei cuccioli infestazioni massive possono causare anemia grave. Perfino mortale. La saliva della pulce può fungere da allergene e provocare nell’animale parassitato un grave stato allergico a carico della cute, conosciuto con il nome di dermatite allergica da pulci. Questa evenienza è particolarmente frequente nel cane. Una volta che il cane è diventato allergico alla saliva della pulce è sufficiente anche una sola pulce per scatenare la reazione allergica cutanea. Ricordiamo che la pulce può essere l’ospite intermedio della tenia, Dipylidium caninum, che il cane ed il gatto possono assumere nel momento in cui grattandosi ingeriscono accidentalmente la pulce. Inoltre la pulce può fungere da serbatoio di un particolare batterio che è responsabile nell’uomo di quella patologia che va sotto il nome di “Malattia del graffio di gatto”. Pertanto è necessario effettuare dei periodici trattamenti contro le pulci. Questi trattamenti, dei quali potete chiedere informazioni al vostro farmacista, sono in grado sia di prevenire che di curare le infestazioni provocate dalla pulce. La pulce, fastidiosa minaccia anche per gli animali. Pizzeria “La Tartana” POSIZIONE CENTRALE NELLA BELLISSIMA VILLASIMIUS FORNO A LEGNA PIAZZA GENERALE INCANI, 4/6 09049 – VILLASIMIUS (CAGLIARI) PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 070 791789 Pizzeria “La Tartana” I fiori di Bach o rimedi floreali di Bach, sono una cura alternativa basata sulla floriterapia (“terapia con i fiori”), ideata dal medico britannico Edward Bach intorno al 1930. Bach sosteneva che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque ha le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo in quanto scevra di effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona devono essere prese in considerazione principalmente la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero la sintomatologia (malattie psicosomatiche, cioè dettate da condizione di afflizione, tristezza, depressione, rabbia, paura, irritabilità e via dicendo). Bach sviluppò 38 essenze, diluizioni di fiori in acqua di fonte e bevanda alcolica per la conservazione. Ogni rimedio ha un’azione specifica su un certo atteggiamento mentale. C’è un rimedio o una combinazione di rimedi per ogni tipo di disturbo mentale / emozionale. La dose abituale è di quattro gocce sulla lingua fino a 4 volte al giorno. La dose non aumenta con la dimensione del destinatario - il dosaggio è lo stesso per un cucciolo di gatto o per un cavallo da tiro pesante! Una bottiglia 25ml contiene almeno 250 gocce, quindi questa è una forma economica di guarigione sperimentale per tutti gli animali e le persone. Articolo tratto dall’Almanacco del Cavallo, by Horse Angels, 140 pagine stampate su carta riciclata, illustrato a colori, Scrittore Fantasma Edizioni 2013, codice isbn: 9788890752049, prezzo di copertina Euro 15,00 18 Essenze floreali per cavalli e cavalieri 1. AGRIMONY: Per quei soggetti che soffrono di preoccupazione interiore e che cercano di nasconderla dietro una facciata di falsa serenità. 2. ASPEN: Apprensione, per quei soggetti che vivono la sensazione che qualcosa di terribile stia per accadere senza sapere perché. Ansia inspiegabile, presentimenti. Ansia per nessuna ragione conosciuta. 3. BEECH: Per quei soggetti che sono critici e intolleranti verso gli altri. Tipi arroganti. 4. CENTAURY: Debolezza della volontà, quelli che si lasciano sfruttare e quando è loro imposto diventano servili fin troppo, a scanso della loro salute. Ideale per il cavallo timido e sottomesso, ansioso di aiutarci sempre. 5. CERATO: Per quei soggetti che mettono in dubbio il proprio giudizio e intuizione, hanno sempre bisogno di seguire gli altri perché non hanno fiducia nelle proprie capacità. 6. CHERRY PLUM: Soggetti irrazionali che hanno paura di tutto e che possono avere incontrollati scoppi di collera. Aiuterà a riprendere il controllo. 7. CHESTNUT BUD: rifiuto di imparare dall’esperienza, ripetendo gli stessi errori. Per il cavallo distratto o un cavallo che è lento ad apprendere. 8. CHICORY: Per tipi eccessivamente possessivi, capaci di autolesionismo pur di attirare l’attenzione. 9. CLEMATIS: Per soggetti indifferenti, disattenti, che sognano ad occhi aperti, distratti. Per chi ha difficoltà a concentrarsi sul lavoro perché pensa sempre ad altro. 10. CRAB APPLE: Per chi si sente impuro o si vergogna di se stesso anche senza averne ragione. Per chi deve lavorare sull’autostima. 11. ELM: Per chi si sente temporaneamente sopraffatto dalla inadeguatezza o dalla responsabilità, anche se è un soggetto capace. 12. GENTIAN: Per tipi che si scoraggiano facilmente, scettici e pessimisti, affetti da stati depressivi. 13. GORSE: Per i disfattisti, coloro che hanno perso ogni ambizione e a quel punto anche l’interesse a mettersi in discussione, provando strade nuove per risolvere i problemi. 14. HEATHER: Per i soggetti ossessionati dal proprio passato e dalle cattive esperienze maturate, perché possano liberarsi dei fantasmi e concentrarsi sul presente. 15. HOLLY: Per coloro che sono gelosi, invidiosi, vendicativi e sospettosi. 16. HONEYSUCKLE: Per chi ha nostalgia del passato, di affetti o sistemazioni perdute, per chi non si sente a casa dove è e non riesce a dimenticare quello che non può più avere. 17. HORNBEAM: Per chi tende all’ozio e si sente mentalmente stanco. Per chi ha scarsa vitalità e tende a posticipare le cose da fare. 18. IMPATIENS: Per i tipi impazienti e irritabili che reagiscono in modo esagerato e impetuoso alle circostanze. 19. LARCH: Per chi cova continuamente aspettative di fallimento, si sente inferiore, manca di fiducia in se stesso e si fa prendere da mille paure che gli impediscono di mettersi in gioco. 20. MIMULUS: Per i timidi che hanno paura di tutto e vivono ogni ostacolo con estremo timore. 21. MUSTARD: Per i soggetti che soffrono di stati emotivi altalenanti tra la gioia e la depressione e mancano di sostanziale equilibrio. 22. OAK: Per i gran lavoratori, coraggiosi e determinati che però possono andare oltre i propri limiti finendo per logorarsi. Aiuta a riconoscere quando è il momento di riposarsi. 23. OLIVE: Per coloro che sono tanto affaticati da rischiare il collasso. Aiuta a rilassarsi dopo battute di lavoro intenso. 24. PINE: Per chi ha sensi di colpa per errori commessi, tanto da sentirsi indegno di riscatto. 25. RED CHESTNUT: Per i tipi ansiosi che si curano eccessivamete degli altri tanto da divenire invadenti e inopportuni. 26. ROCK ROSE: Per i soggetti allarmati, in preda al panico, per farli uscire dallo stato di agitazione. 27. ROCK WATER: Per coloro che sono troppo duri con se stessi, hanno una eccessiva rigida mentalità, e tendono ad un eccesso di solitudine. 28. SCLERANTHUS: Per chi prova incertezza e indecisione con stati d’animo fluttuanti che impediscono di prendere le decisioni. 29. STAR OF BETHLEHEM: Per chi ha sviluppato paura a seguito di incidenti. Per liberarsi dai traumi accumulati. 30. SWEET CHESTNUT: Per lo sconforto assoluto, per chi pensa di avere raggiunto il proprio limite tanto da non aver più voglia di reggersi su. 31. VERVAIN: Per tipi fanatici e tesi che si sentono continuamente frustrati da come vanno le cose e rischiano di diventare prepotenti perché vogliono distruggere tutto quello che non accettano. 32. VINE: Per i tipi tirannici e ambiziosi che vogliono comandare su tutto e su tutti finendo per essere rigidi. 33. WALNUT: Aiuta ad accettare i cambiamenti, ad esempio ad un nuovo ambiente. 34. WATER VIOLET: Per i tipi riservati e altezzosi che si lasciano coinvolgere poco, emotivamente, da chi li circonda e anche quando hanno bisogno di aiuto pensano, erroneamente, di potersela cavare da soli. 35. WHITE CHESTNUT: Per chi ha pensieri persistenti e indesiderati che impediscono di affrontare con serenità gli eventi. Per chi si logora con il monologo interiore. 36. WILD OAT: Aiuta a impegnarsi con più determinazione, da usare in caso di esitazioni. 37. WILD ROSE: Per gli apatici che accettano la sorte facendo poco o nessun sforzo di miglioramento perché gli manca l’ ambizione. 38. WILLOW: Per chi prova risentimento e amarezza e tende all’autopietismo che invalida all’azione. 39. RESQUE REMEDY: Una combinazione di Cherry Plum, Clematis, Impatiens, Rock Rose e Star of Bethlehem. Per tutte le emergenze e gli stati angosciosi improvvisi con effetto calmante e rassicurante. Malattie animali IL PARERE DEL VETERINARIO L a filaria o filariosi cardiopol monare è una malattia pro vocata da un verme di for ma sottile ed allungata che si chiama appunto Filaria (Dirofilaria immitis). Il mezzo di contagio della filaria sono le zanzare che lo diffondono da animale ad animale. In Italia alcune zone sono ritenute endemiche (zone a vasta diffusione) per la filaria e sono situate nella Pianura Padana, Emilia Ro magna e Toscana, in Sardegna e lentamente si stanno allargando al centro-sud. Le larve di filaria si sviluppano in presenza di elevata umidità e temperatura mite. La filaria una volta che si instal la sull’animale ospite cresce sino a trenta centimetri di lunghezza e si annida nel cuore e nell’arteria polmo nare creando piccole larve che circolano nel flusso sanguigno. Tali larve vengono risucchiate dalle zanzare pungendo l’animale infetto e poi ridepositate sull’animale sano infettandolo. Il verme crescendo può portare alla morte l’animale. L’animale ospite più adatto è il cane ma da diversi anni a questa parte anche il gatto è vittima del contagio. Un animale infetto non rappresenta un pericolo per l’uomo seppur il contagio è possibile in soggetti immunodepressi, anziani o bambini in forma comunque non grave. La filaria nel cane può vivere dai 5 ai 7 anni se l’animale non muore prima. Il contagio avviene esclusivamente tramite la puntura della zanzara ed un cane contagiato non può a sua volta contagiarne un’altro. I sintomi dell’infezione da filaria, almeno in fase iniziale, sono difficilmente riconoscibili La filaria può essere fatale per i nostri amici cani ma con il passare del tempo l’animale inizia a dimagrire, si affatica facilmente ed inizia ad avere la tosse. Se si notano questi sintomi occorre rivolgersi al più presto al veterinario che con appositi test ed esami del sangue è in grado di diagnosticare la malattia. La filariosi cardiopolmonare può essere curata, sebbene i rischi di morte siano eleva ti. Vengono somministrati farmaci che uccidono il verme e le larve che devono poi essere smaltite dal cane in condizioni di assoluto riposo. Frammenti di filaria morti rappresentano un grosso pericolo visto che possono ostruire i vasi sanguigni causando emboli. Prevenire la filariosi La prevenzione della filaria è la migliore arma affinché il cane non si ammali. Esistono prodotti da som ministrare nel periodo in cui le zanzare sono più fre quenti (all’incirca da maggio ad ottobre). Tali farmaci che uccidono le larve eventualmente presenti e prevengono la formazione di nuove larve sono: - compresse o tavolette da far mangiare all’animale; - fialette da applicare sulla pelle come quelle antipulci; - iniezione che copre l’animale per tutto l’anno; Insieme ai prodotti contro la filaria esistono altre forme di prevenzione come ad esempio non far dormire il cane all’aperto dopo il tramonto o trattare il cane con un repellente an tizanzare. Gli accorgimen ti non devono comunque prescindere dall’utilizzo dei prodotti contro la filaria. Anche in farmacia possiamo trovare una vasta gamma di prodotti e farmaci veterinari per la cura delle malattie dei nostri amici animali. Non lasciamoli soli, diamo loro tutto l’amore e le cure di cui hanno bisogno! Onoterapia LA CITTA’ DEGLI ASINI A CURA DI LORENA LELLI I l fenomeno del bullismo rappresenta certamente motivo di allarme sociale fra i cittadini e richiama l’attenzione preoccupata di quanti, educatori e genitori in primis, devono occuparsene, senza disporre di strumenti adeguati. Il bullismo è la manifestazione del desiderio di intimidire e dominare; chi ne diventa vittima sperimenta una condizione di grave svalutazione della propria identità e di profonda sofferenza, le cui conseguenze possono manifestarsi anche molto tempo dopo la fine dei soprusi. Cos’è il bullismo? Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo che presenta caratteristiche peculiari e distintive, riconosciute a livello internazionale. E’ caratterizzato da tre fattori che permettono di discriminare tale fenomeno da altre forme di comportamento aggressivo e dalle prepotenze: l’intenzionalità (il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente e consapevolmente), la sistematicità (tale comportamento viene messo in atto più volte e si ripete nel tempo) e l’asimmetria di potere (tra le parti coinvolte “il bullo e la vittima” c’è una differenza di potere, dovuta alla forza fisica, all’età o di numero se le aggressioni sono di gruppo. La vittima, in ogni caso, ha difficoltà a difendersi e sperimenta un forte senso di colpa). Numerosi studi hanno identificato diverse forme di bullismo, più o meno esplicite e osservabili, a seconda della tipologia di azioni che vengono messe in atto: • bullismo diretto: comportamenti che utilizzano la forza fisica per nuocere all’altro. In questa categoria sono presenti comportamenti come picchiare, spingere, fare cadere, ecc.; • bullismo verbale: comportamenti che utilizzano la parola per arrecare danno alla vittima. Ad esempio, le offese e le prese in giro insistenti e reiterate; • bullismo indiretto: comportamenti non direttamente rivolti alla vittima 20 • ma che la danneggiano nell’ambito della relazione con gli altri. Sono comportamenti spesso poco visibili che portano all’esclusione e all’isolamento della vittima attraverso la diffusione di pettegolezzi e dicerie, l’ostracismo e il rifiuto di esaudire le sue richieste; cyberbullismo: consiste nell’uso distorto e improprio che viene fatto delle nuove tecnologie per colpire intenzionalmente persone indifese e arrecare danno alla loro reputazione, facilitato dall’anonimato e dalla potenziale diffusione planetaria delle offese. Il termine “bullismo elettronico” definisce un atto aggressivo intenzionale condotto da un individuo o da un gruppo di individui usando varie forme di contatto elettronico (pubblicando fotografie, video o informazioni private della vittima, mettendo in atto minacce tramite cellulare, posta elettronica, ecc.) ripetuto nel tempo. Chi è il bullo? Comprende una ristretta categoria di bambini che spesso godono di scarsa popolarità, le loro caratteristiche possono essere: mancanza di empatia, instabilità nei sentimenti, scarse relazioni positive, atteggiamento positivo verso la violenza , forte bisogno di dominare gli altri. Sono ragazzi sicuri di loro stessi, presentano una forma di condotta antisociale, non rispettano le regole e hanno sviluppato un certo grado di ostilità verso l’ ambiente esterno. Chi è la Vittima? Sono bambini che si mostrano generalmente: ansiosi e insicuri, cauti, sensibili e calmi, infelici, reagiscono piangendo, hanno scarsa autostima e bassa, nonché negativa considerazione di loro stessi. Sono più deboli e manifestano preoccupazioni rispetto al loro corpo. Perdono interesse verso qualsiasi attività scolastica e per questo il loro rendimento peggiora dopo le elementari. Si rapportano meglio con gli adulti e hanno relazioni più intime e amorevoli con i genitori soprattutto con la madre. Tutti noi possiamo intervenire ascoltando, osservando e creando delle reali alleanze con i nostri ragazzi. Il bullismo può essere prevenuto o contrastato, di sicuro non è una cosa da sottovalutare ma nemmeno a cui arrendersi supinamente come ad un fenomeno naturale e inevitabile. Perché l’asino? L’Asino è un animale magico e speciale. Lo ritroviamo spesso protagonista di miti, favole e racconti reali o fantastici. Simbolicamente rappresenta la mamma, l’incontro con lui arriva improvviso e spontaneo, ti accoglie nella sua rotondità, nell’abbraccio caldo del suo stare accanto a noi. Chi ha voglia di rimanere veramente con lui trova un compagno di avventure che sa ascoltare dimenticando il tempo che passa. L’asino ci accetta per quello che siamo e per ciò che sappiamo dare. A lui non interessano gli abiti alla moda, a lui non interessa il nostro apparire ma solo il nostro essere, accogliendoci senza pregiudizi e preconcetti. E’ grazie al suo incedere lento, alla sua capacità di entrare nel nostro mondo senza disturbare e senza invadenza, di relazionarsi con l’essere umano, con pazienza e discretamente, rispettando i nostri tempi e comunque, sempre presente. E’ proprio grazie a questo, che ci regala momenti in cui possiamo metterci in ascolto dandoci la possibilità ed il modo di scoprire emozioni ed aspetti della nostra essenza altrimenti assopiti o sconosciuti, donandoci la voglia di vivere ed accettare la realtà del qui ed ora. “L’empatia può, meglio di qualsiasi altra cosa, essere adatta a gettare un ponte tra egoismo e altruismo, dato che ha la caratteristica di trasformare le sfortune di un’altra persona in un sentimento di dolore proprio” . Martin Hoffman 1981 IL PROGETTO DELLA CITTÀ DEGLI ASINI Affrontare il tema del Bullismo significa per noi, investire in prevenzione a tutela della salute dei bambini, ragazzi e giovani, in coerenza con i valori di riferimento del Centro, fondati proprio sulla centralità della persona e sul rispetto della sua integrità fisica, psichica e sociale. In collaborazione con i Comuni, gli Istituti Comprensivi ed altri enti privati, La Città degli Asini, propone la realizzazione del progetto “Zoccolo Duro” rivolto ai ragazzi delle scuole superiori di primo grado ed ai bambini della Scuola Primaria. Zoccolo Duro Come lo sbattere a terra di uno zoccolo, questo periodo di crescita dà segnali molto precisi verso l’esterno e pretende risposte altrettanto chiare. In questo periodo, infatti, i ragazzi definiscono e sperimentano “il ruolo” che li fa sentire al centro del mondo e li porta poi al confronto con i coetanei, sfociando impetuosi nel mare delle emozioni profonde. Molto importanti diventano i percorsi che vanno ad indagare gli aspetti nascosti della paura , della rabbia, della solitudine, dell’accettazione o del rifiuto da parte del gruppo. Rendere consapevoli i ragazzi delle proprie azioni, migliorare la loro autostima. Fondamentale diventa quindi indagare insieme questi sentimenti e poter sperimentare la cooperazione e l’identità di gruppo. Le attività di tipo esperienziale, come l’Outdoor training, che proponiamo rappresentano proprio un’occasione dove sperimentare sotto forma di metafora le dinamiche e i sentimenti tipici di quest’età. Tra le attività, il trekking diventa un momento di reale e concreta collaborazione del gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune in cui ognuno è parte importante e attiva. Il rapporto con gli animali rappresenta così una opportunità, una strada privilegiata per ottenere risultati sul piano della comunicazione. La comunicazione non verbale diventa così il canale preferenziale che rende possibile l’espressione, in modo graduale, più intima di sè. LA CITTA’ DEGLI ASINI La Citta degli Asini è un centro sperimentale di ricerca e formazione sulle Terapie e Attività Assistite con gli Animali; da anni collabora con vari enti istituzionali pubblici e privati quali il Centro di Referenza Nazionale sugli Interventi Assistiti dagli Animali. Seguendo i parametri delineati dalle Linee Guida Regionali (L.R. 3/05 del 3/1/2005) La Città degli Asini promuove attività di relazione con l’asino, iniziative di educazione sociale e attività didattiche per la scuola con percorsi mirati, terapia assistita con l’asino con equipe multidisciplinare, corsi e stage di approccio all’asino e per operatori in interventi assistiti con gli asini. Bibliografia: “Stop al bullismo” a cura di Nicola Iannaccone (Edizioni la Meridiana) “Progetto bullismo” a cura di Marco Maggi e Elena Buccoliero ( Editrice Berti) sito web: www.lacittadegliasini.it e-mail: [email protected] Tel. 346/3693246 Responsabile del Centro Lelli Lorena L’ acquario porta nelle nostre case parte del mondo sommerso in cui vivono piante e pesci colorati, per questo è molto importante sapere alcune nozioni base per ricreare alla perfezione l’ habitat ideale per i nostri amici pesci. Innanzitutto, per l’acquisto della vasca è importante conoscere criteri come dimensione e forma poichè da questi due fattori dipende il numero di pesci e piante da inserire e il buon funzionamento dell’acquario. La vasca ideale è quella che può contenere circa 100 litri netti (lunghezza 90 cm, altezza 35 cm, profondità 40 cm) a forma di parallelepipedo. Considerando la pressione che l’acqua eserciterà sui vetri, il loro spessore non potrà essere inferiore ai 10 mm; anche il supporto per l’acquario deve essere robusto e nel caso in cui non se ne fosse forniti, sarà sufficiente acquistare un apposito mobiletto nei negozi specializzati. Il posizionamento della vasca e l’illuminazione E’ fondamentale avere un’attenzione particolare riguardo l’illuminazione; la vasca, infatti, deve essere collocata in un ambiente tranquillo e lontano da zone di passaggio (come porte di ingresso), non ci devono essere, inoltre, fonti luminose dirette (così da evitare la crescita di alghe indesiderate). Dunque la quantità di luce che l’acquario riceve sarà solo quella impostata dall’impianto di illuminazione che generalmente viene fornito insieme all’acquario ed è costituito da tubi fluorescenti (neon). E’ necessario sostituire i tubi al neon dopo 6-8 mesi di attività poiché nel tempo perdono la metà del loro potere illuminante e questo rischia di danneggiare le piante. I dati essenziali per un acquario perfetto In un acquario non possono mancare: - filtro: elimina i detriti solidi presenti nell’acqua e decompone biologicamente le sostanze nocive che si sviluppano dai resti del cibo, dagli escrementi dei pesciolini e dai residui delle piante; - termo riscaldatore: è uno strumento che viene installato all’interno dell’acquario e che serve per mantenere costante la temperatura dell’acqua nella vasca; - biocondizionatore: prodotto disponibile in soluzione liquida che ha la funzione di eliminare cloro e di far precipitare i metalli pesanti che si trovano nell’acqua del rubinetto; - tubo aspiratore: rimuove, ogni 2-3 settimane, il 15% del volume di acqua presente nella vasca con lo scopo di eliminare i residui organici sedimentati sul fondo e che il filtro non riesce ad aspirare. Costruiamo il nostro acquario A CURA DELLA DOTTORESSA VERONICA SPERONELLO à t novi TRICOSTYM PER RINFOLTIRE LE ZONE CALVE O DIRADATE E CONTRASTARE LA CADUTA DEI CAPELLI AFFIDATI A TRICOSTYM È uno strumento elettronico per la fotobiomodulazione, indicato per il trattamento di patologie tricologiche di diradamento. Personal TricoSTYM È un dispositivo a cerchietto per l’auto-trattamento del cuoio capelluto. E’ di facile applicazione e di rapida esecuzione nella fotobiomodulazione. IRIS SERVICE sas Via C. Scarpa, 11 – 31040 Volpago del Montello (Tv) Tel 0423. 870083 / Fax 0423. 802145 – [email protected] www.irisservice.it IL BENESSERE COMINCIA DAI PIEDI URUMTÆRAPI A SOLETTA MA SOFF L D RI ORAPIEDI I SCHI DI: ZIO FRE ENA DI C PROBNE ECDDI IRC LEM CES OLA I SIVA ZIO NE SUD I Benefici della Riflessologia Plantare con gli effetti salutari dell’oro e dell’argento. MASSAGGIANTE ANTIBATTERICA ANTISTATICA AURUMTÆRAPI in cuoio naturale si basa sui principi della riflessologia plantare ed ha dei punti in lega ArgentoOro collegati tra di loro che, sfruttando la staticità della quale tutti noi ci carichiamo ogni giorno, agisce in alcuni punti riflessi che si trovano nella pianta del piede, favorendo così il passaggio di energia benefica e stimolando le zone del corpo corrispondenti alle parti riflesse. 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