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lettera - Partito Democratico METROPOLITANO

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lettera - Partito Democratico METROPOLITANO
Cari Amici,
E' per me molto strano scrivervi una lettera per farvi capire chi io sia e quali siano le mie idee; sono da
sempre abituato a stare dall'altra parte, dalla vostra, ad ascoltare i vari candidati e a dare loro consigli.
Cercherò, quindi, di essere il più chiaro
iaro e semplice possibile.
Mi chiamo Luigi De Gobbi e sono nato a Oriago, Mira, nel 1977. Provengo da una famiglia semplice: mio
padre era operaio all'Enichem di Porto Marghera e mia madre casalinga. Abbiamo sempre vissuto a Oriago
di Mira (VE) dove mi sono avvicinato alla politica grazie a mio padre che, fra riunioni e feste de L'Unità,
L'Unità mi
portava sempre con sè.
A 23 anni mi sono laureato in Economia aziendale e con i soldi della borsa di studio ho aperto la mia prima
attività; software per la comunicazione. Questa azienda
azienda è tutt'ora in attività e questa è, ancora oggi, la mia
principale occupazione. Certo, nel frattempo, molte cose sono cambiate; soci, dipendenti, clienti, in tutti
questi anni sono entrato in contatto con centinaia e centinaia di persone che, devo dire,
dire mi hanno fatto
crescere lavorativamente ma non solo. Nel 2010 ho aperto la sede spagnola, nell'estate del 2014 quella
francese. Oggi, la mia azienda conta 3 sedi e serve centinaia di aziende in tutto il mondo, dal piccolo
negozio di prossimità ad
d aziende come Google e Whatsapp.
Nel 2013, col fine di diversificare le mie attività, apro una Farmacia. Grazie ai miei due soci Silvia e
Giampietro, siamo riusciti a vincere l'assegnazione della gestione di una nuova Farmacia a Veternigo di
Santa Maria dii Sala. Magari per voi sembra poco, ma per persone che non hanno alle spalle famiglie ricche
o grossi investitori è stato un grande successo. Sulla scia di questo ho aperto anche una delle prime
farmacie online in Italia.
4 sono i punti su cui vi chiedo di confrontarVi:
1- Occupazione: Veneto Sviluppo ha grosse
gross responsabilità circa lo stato in cui versano le imprese ed i
lavoratori veneti. E' inammissibile che l'ente pubblico preposto allo sviluppo delle aziende generi utili e
serva solo ad aiutare le imprese degli "amici". L'economia attuale necessita di nuove forme di
finanziamento; ad esempio, il crowdfunding. In poche parole, grazie a questo sistema, chi ha un'idea
imprenditoriale può metterla nel mercato e cercare micro-investitori.
micro investitori. Con poche centinaia di euro chiunque
potrà
rà finanziare il progetto e quindi diventare socio,
socio, una sorta di finanziamento popolare. E' una realtà già
esistente in Italia che ha dato la possibilità a molti giovani di fare impresa e quindi occupazione in molte
regioni d'Italia. Veneto Sviluppo dovrà promuovere questa nuova forma di finanziamento
finan iamento per le imprese.
2- Rivedere la Legge Regionale 50 sui centri commerciali:
commerciali Ho scritto un libro; si intitola Wal-Mart
Wal
fra
Veneto City e Nave de vero. Si tratta di una analisi da me eseguita sullo stato in cui versano i negozi di
prossimità che sono costretti a chiudere a favore dei centri commerciali.
commerciali. In buona sostanza, nel mio libro,
li
elenco un sistema di causa-effetto:: il piccolo negozio è costretto a chiudere, licenziando i propri
collaboratori e rendendo sempre più vuoti e pericolosi i centri delle città;
città i centri commerciali
comm
assumono
solo ed esclusivamente personale a tempo determinato che non riuscirà mai a generare quell'economia che
il dipendente del piccolo negozio poteva fare. Tutto questo porta a pochi chiari ed importanti effetti: i
centri delle città si spopolano diventando sempre meno sicuri; la popolazione si impoverisce perchè chi
aveva il posto a tempo indeterminato lo perde a favore di personale con contratto trimestrale. Cosa fare?
Bisogna rivedere subito la Legge Regionale N 50 sui centri commerciali; serve una stretta molto forte sulle
aperture di nuovi centri puntando a riqualificare l'esistente e a lanciare i centri "storici" commerciali.
3- Istituzione della VIS: Viviamo in un territorio che negli ultimi anni ha visto crescere il consumo di suolo in
modo esponenziale; piani casa basati solo sul rilancio dell'edilizia in senso affaristico hanno prodotto dei
veri e propri tumori sul nostro territorio; grandi opere che sono tali solo nella spesa vengono approvate da
pochissimi eletti spesso a fronte di documentazioni errate o falsate. La VIA ha dimostrato di non essere lo
strumento adatto a giudicare la bontà di un'opera. Non si può decidere di costruire una grande opera con la
semplice valutazione del suo impatto ambientale; occorre valutarne anche l'impatto economico, nel medio
come nel lungo termine, il suo impatto sulla salute pubblica, il suo impatto sulla qualità della vita di chi
abita nella zona. In poche parole, la Regione Veneto deve adottare come strumento di valutazione la VIS
(Valutazione Impatto sulla Salute), un procedimento già previsto in moltissimi paesi europei ma che, anche
stavolta, vede l'Italia fanalino di coda.
4- Grandi Navi: Da anni, ormai, si discute dell'ingresso delle Navi da crociera in Bacino S. Marco e siamo
ancora in alto mare! Coniugare l'aspetto ambientale con quello occupazionale non è facile: assieme ad
alcuni amici, abbiamo ideato un progetto, che è ora al vaglio della sovrintendenza e che ha superato il VIS.
Abbiamo cercato di difendere innanzitutto i posti di lavoro di quanti operano nel settore crocieristico; ma
abbiamo tenuto entrambi gli occhi aperti anche sull'ambiente, a difesa della Laguna. Abbiamo ideato una
soluzione, originale ed innovativa. Abbiamo individuato una zona del Lido, a ridosso della bocca di porto,
dove poter creare un nuovo Terminal passeggeri. Fuori dalla Laguna, lontano dal MOSE. Abbiamo risolto il
problema dei collegamenti con l'aeroporto e con Venezia attraverso l'ausilio di una tecnologia nota già dagli
anni '30 del secolo scorso: la cabinovia. 3200 persone all'ora potranno raggiungere il Terminal passeggeri
partendo dall'Aeroporto di Tessera godendosi Venezia ed il suo panorama da 8 metri di altezza. Un sistema
che non genera moto ondoso, che non emette co2 nell'aria perchè mosso solo da motori elettrici. Un
sistema che collega Aeroporto, Murano, Cannaregio, Arsenale, Certosa e Lido in pochissimi minuti. Un
sistema in grado di trasportare interi container nelle ore notturne, quando le cabine dei passeggeri possono
essere tolte perchè il traffico scema. Una soluzione economica, la meno costosa tra tutti i progetti fin qui
presentati che si basa su una tecnologia già nota a Venezia; quella del People Mover.
Queste sono solo alcune delle mie idee per il Veneto. Una delle cose che mio padre mi ha insegnato è la
vera ed unica funzione della politica; quella di risolvere i problemi della gente. A questo e solo a questo si
deve adoperare il buon politico, a risolvere i problemi. Questo è quello che io faccio, che io venga eletto o
no, che il problema sia piccolo o grande io mi adopererò con tutte le mie forze e le mie capacità per
risolverlo.
Spero, quindi, che vogliate darmi la spinta che mi manca per poter arrivare nella stanza in cui questi temi
vengono discussi, nella stanza in cui potervi risolvere i problemi in modo intelligente ed onesto.
Grazie
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