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Marano Lagunare - Saturno da Geremia

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Marano Lagunare - Saturno da Geremia
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26-12-2006
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Benvenuti a Bordo!
M
i chiamo Adriano Zentilin,
sono nipote di capitan Geremia e
sono il comandante delle motonavi
“Nuova Saturno” e “Stella Polare”, le
imbarcazioni che vi accompagneranno
nel cuore della laguna di Marano, al
centro della Riserva Naturale Regionale
(Oasi Avifaunistica) alle foci del fiume
Stella. Nel darvi il benvenuto a bordo,
permettetemi di parlarvi dell’ambiente
che mi ha visto bambino e che da sempre
rappresenta una parte di me stesso.
Nelle pagine che seguono vi presenterò
alcune caratteristiche dell’ambiente e
delle tradizioni lagunari, affinché
possiate apprezzare maggiormente il
valore del luogo. E vi racconterò anche
di me, e la storia di come è nata l’idea
delle escursioni in laguna: questo mi
consentirà di introdurvi nella realtà di
Marano Lagunare, “paese d’acqua”, che
per la gran parte del proprio territorio
annovera canneti, barene e canali, e
dove la maggioranza degli abitanti – da
sempre – è legata alla pesca, in mare e in
laguna.
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conoscere
La pesca
“... Che tutti li Pescatori siano tenuti a notificare
con suo giuramento nella Cancelleria di Marano, di
settimana in settimana la vera quantità del Pesce,
che hauaranno dato, ò venduto alli loro Mercanti,
con la nomina de medesimi, affine non resti il sodetto patrimonio pregiudicato, ed in ogni tempo possino
rilevarsi le fraudi, a ciò sotto le pene precitate”.
Reti da posta.
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conoscere
L’ambiente della laguna
Straordinario territorio tra la terraferma ed il mare,
la laguna di Marano con quella di Grado formano un
unico comprensorio lagunare di circa sedicimila ettari, il
più settentrionale dell’intero Mediterraneo. Un meraviglioso bacino d’acqua salmastra situato tra la pianura
friulana ed il mare Adriatico e tra i due grandi fiumi
della regione, Tagliamento ed Isonzo. Zona umida tra le
più rilevanti della nostra penisola ci rimane quale testimonianza relitta dell’antica sequenza di bacini deltiziolacustri che si estendevano dal Carso a Ravenna prima
delle trasformazioni operate dall’uomo.
Una velma con sullo sfondo
Marano Lagunare.
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la storia
La svolta
Nel 1994 a poco più di trent’anni per una serie di motivazioni decisi di provare a lavorare nel settore del turismo naturalistico con mio zio Geremia che da anni si era
affermato in questo ambito. Si può dire senza ombra di
dubbio che Geremia è stato proprio un pioniere in questo mestiere. Infatti già dal 1969 aveva iniziato a lavorare a Lignano Sabbiadoro con i turisti balneari facendo
delle escursioni con la barca a Grado e alle isole del cordone litoraneo. Quando nacque l’Oasi Avifaunistica nel
’76 ampliò le sue escursioni alle foci dello Stella durante
tutto l’arco dell’anno.
Qualche anno dopo visto che il lavoro mi piaceva e avevo
le caratteristiche per intraprendere questa professione,
decisi di vendere l’imbarcazione da pesca e di investire
in questo settore entrando in società con mio zio.
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Adriano e
Geremia
all’interno
del casone.
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L’oasi avifaunistica
Stupenda crisalide di energie biologiche, la laguna
costituisce un habitat (ambiente naturale) essenziale per
numerose forme viventi. Come già rimarcato, uno dei
biotopi più peculiari e distintivi, ricco biologicamente
ed interessante naturisticamente, è la foce dello Stella.
All’approssimarsi della sua fine il fiume scorre lento e
sinuoso in dolci meandri fra ali di canna palustre. Un
esteso e denso fragmiteto intersecato da una tortuosa rete
idrica che si spinge dolcemente nella laguna. Un ambiente ormai raro per naturalità ed estensione.
Stormo di piccoli trampolieri sullo
sfondo dell’isola di Martignano (da A.
CICERI, G. ELLERO, Maran, Societât
Filologjche Furlane).
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la storia
Il WWF
I
niziò nel 1979 la collaborazione con la Delegazione
WWF del Friuli-Venezia Giulia per l’effettuazione delle
escursioni scolastiche in laguna, collaborazione che continua ancora oggi nei giorni feriali. Da sempre, tutte le
visite scolastiche sono guidate da un esperto che descrive
l’ambiente lagunare e le sue caratteristiche peculiari trasformando così l’escursione in un completo e importante
appuntamento culturale.
Sotto: il simbolo internazionale
del WWF.
Pagina accanto: il Basettino, Panurus
biarmicus ex simbolo dell’Oasi
Avifaunistica di Marano Lagunare.
Sopra: Alzavola, simbolo delle
Riserve Naturali Regionali:
Foci dello Stella e Valle Canal Novo.
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Le visite scolastiche
Le escursioni guidate per le scuole alla Riserva Naturale
Regionale (Oasi avifaunistica) di Marano Lagunare,
nate in collaborazione con il WWF del Friuli V. G. si
effettuano con partenza dal porto di Marano Lagunare
alle ore 10 e rientro previsto verso le 16 circa. Si tratta
di gite culturali estremamente tranquille in quanto la
navigazione avviene totalmente in laguna e nel tratto
delle foci del fiume Stella. Per consentire a tutti gli ospiti una maggiore attenzione e partecipazione all’escursione, il numero ideale consigliato di partecipanti è di 80
persone. Poiché la motonave è dotata di un ampio salone coperto, le visite in laguna sono effettuabili con ogni
condizione di tempo, salvo diversa disposizione del
comandante. Le scolaresche partecipanti vengono guidate da una guida naturalistica che descrive l’ambiente
e le caratteristiche della fauna e della flora. Durante la
visita viene effettuata una sosta presso un tipico casone,
nel cuore dell’Oasi avifaunistica di Marano Lagunare,
dove i partecipanti possono consumare il proprio pasto
al coperto, in un ambiente caldo e confortevole. Segue
una spiegazione sull’origine e sul metodo costruttivo di
questi caratteristici rifugi lagunari fatti di legno e canna
palustre. Dopo la sosta al casone, la motonave rientra a
Marano Lagunare.
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Il Casone
Casoni sulle rive del fiume Stella.
Parlare della laguna senza conoscere l’impronta
umana forse più tradizionale è impossibile. Ci riferiamo
ai casoni, le capanne di canna e legno che da sempre – sia
in laguna di Grado che in quella di Marano – hanno rappresentato importanti punti di riferimento per chi lavorava in laguna. Bisogna dire che mentre in altre parti il
cemento e la plastica hanno preso il sopravvento sulle
tradizioni architettoniche, qui la tipologia costruttiva e i
materiali rimangono sostanzialmente immutati (una
caratteristica rara in Italia). Un tempo si abitava anche
in laguna. E nei racconti dei vecchi, ancora oggi si possono sentire storie legate alla vita in casone. A quando si
tornava in paese soltanto per qualche occasione, o quando si barattava il pesce con altri prodotti. Racconti,
aneddoti e leggende che ruotano sempre attorno a queste
costruzioni di canna, immerse tra barene e canneti.
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La cucina tradizionale
Dice Alfio Regeni zio di Adriano e fratello di Geremia,
che ha fatto della cucina tradizionale maranese l’arte
del proprio lavoro (è stato infatti titolare e gestore
della trattoria “da Alfio” a Marano Lagunare): “gli
ingredienti base per la cucina della laguna – oltre
naturalmente al pesce – sono quelli che si possono trovare in loco. Quindi, non salse esotiche o strani miscugli, ma solo ed esclusivamente ciò che questa nostra
zona ci ha sempre dato”. È chiaro che un tempo,
quando gran parte dei redditi delle famiglie locali era
dato dalla pesca, si mangiava principalmente pesce
unito alla immancabile polenta e, alle volte, da un po’
di verdura. In famiglia si usava anche conservare il
pesce per l’inverno, sotto sale o facendolo seccare.
“Pignate par fà la polenta”.
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La storia
Marano Lagunare
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arano antica roccaforte veneta nel territorio
del Basso Friuli, è ancora oggi un laborioso e vivace
paese di pescatori inserito nella splendida cornice
lagunare. La laguna di Marano è stata popolata sin
dai tempi assai remoti, come dimostrano parecchi
ritrovamenti, particolarmente numerosi nella zona
dei Bioni, molti dei quali risalgono all’epoca romana. Marano deriva probabilmente da Marius, il
nome della famiglia che per prima s’insediò ufficialmente in quest’area. Tuttavia la prima notizia scritta sull’esistenza di Marano risale al 590, anno di un
Sinodo Vescovile che si tenne in questa località.
Trascorso un lungo periodo di opposizione a Venezia,
come parte del Patriarcato di Aquileia, Marano
viene definitivamente occupata dalla Serenissima nel
1420 e da allora fino alla caduta della Repubblica
per opera di Napoleone (1797), sia pur con qualche
alternanza, svolge prevalentemente le funzioni di
baluardo a difesa del confine veneziano, contro il
quale l’Austria fa costruire, nel 1543, la fortezza
arciducale di Maranutto con il compito di “cativo
vicinio” e di “disturbar le cose quite”. La memoria di
qui tempi sopravvive ancora nel folclore locale e si
manifesta in una certa diversità esistente tra i
Maranesi e gli abitanti del Friuli, di cui tuttavia si
sente parte integrante.
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Le canzoni popolari e la poesia
Le moltissime persone che negli ultimi anni hanno
potuto conoscermi come musicista e cantante sanno
che l’amore per la musica è una caratteristica comune della mia gente. Le canzoni che io canto parlano di
Marano, della laguna, delle tradizioni; rappresentano uno “spaccato” della cultura locale. Oggi le persone – stressate dal lavoro e dal tran-tran quotidiano –
trovano nelle escursioni con la “Saturno” quel clima
particolare e quel contatto umano spontaneo che
ormai sono un ricordo d’altri tempi. Può essere strano inserire un capitolo di questo genere nella descrizione di un ambiente.
Però, per calarsi nella
realtà di questa zona,
per conoscere più da
vicino l’animo di questa
gente, è necessario –
anzi fondamentale –
avvicinarsi alle canzoni
popolari locali.
Adriano cantante al Festival
della canzone popolare maranese.
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La “Nuova Saturno”
La motonave “Nuova Saturno” è iscritta al R.I.N.A. di
Trieste (Registro Navale Italiano) ed è dotata di licenza
per il trasporto di persone rilasciata dalla Capitaneria di
Porto di Monfalcone (numero 2637). L’armatore garantisce la conformità alle disposizioni di legge inerenti al trasporto di persone e a quanto disposto dalla circolare
Ministeriale n. 253 del 14 agosto 1991 (prot. 5430/147/MS
riguardante le gite scolastiche). Ovviamente l’imbarcazione è assicurata contro ogni rischio derivante dalla
navigazione nonché per la responsabilità civile verso terzi
con una primaria società di assicurazione.
Lungo il corso del fiume s’incontrano
le “bilance” dei pescatori.
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La “Stella Polare”
La motonave “Stella Polare” – in servizio già dal 2002 –
è iscritta al R.I.N.A. di Trieste (Registro Navale
Italiano) ed è dotata di licenza per il trasporto di persone rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Monfalcone
(numero 2661). L’armatore garantisce la conformità alle
disposizioni di legge inerenti al trasporto di persone e a
quanto disposto dalla circolare Ministeriale n. 253 del 14
agosto 1991 (prot. 5430/147/MS riguardante le gite scolastiche). Ovviamente l’imbarcazione è assicurata contro ogni rischio derivante dalla navigazione nonché per
la responsabilità civile verso terzi con una primaria
società di assicurazione. La motonave “Stella Polare”,
abilitata al trasporto di 130 persone, dispone di un
ampio salone coperto, ponte panoramico, servizio ristoro, musica d’ascolto, radar, radiotelefono, servizi igienici ecc.
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E
... cco, spero di avervi dato
un’immagine abbastanza completa della
mia laguna, della mia gente, di me stesso
e del mio lavoro. Se oggi il “turismo
naturalistico” è divenuto una interessante
risposta occupazionale, grande merito va
dato a mio zio Geremia. Io, ne
condivido la passione e chissà che un
giorno, qualcuno dei miei figli porti avanti
questa bella attività che è diventata oramai
una tradizione di famiglia. E ora vi saluto e
vi auguro una buona navigazione sperando
di incontrarvi presto in un’altra escursione
fra le barene, i canneti, i casoni... la poesia
e la musica di questo nostro meraviglioso
angolo di “paradiso”.
Adriano Zentilin
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Indice generale
presentazione
Benvenuti a bordo
la storia
Le origini
conoscere
La pesca
conoscere:
di Glauco Vicario
L’ambiente della laguna
la storia
La svolta
conoscere:
di Glauco Vicario
L’Oasi Avifaunistica
la storia
IL WWF
conoscere
Le visite scolastiche
p.
1
p.
2
p.
8
p.
14
p.
34
p.
36
p.
44
p.
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la storia
....... Continua
conoscere
Il Casone
conoscere:
di Alfio Regeni
La cucina tradizionale
p.
52
p.
54
p.
60
p.
66
p.
68
p.
76
p
80
p.
83
p
84
p
87
CANNOCCHIE IN UMIDO, SUGO AI FRUTTI DI MARE
ARROSTO DI GAMBERONI, SEPPIE IN UMIDO
la storia
Marano Lagunare
conoscere
Le canzoni popolari e la poesia
MADONNINA DEL MARE
RICORDI MARANO?
OASI PERLA DE MARAN
conoscere
La “Nuova Saturno”
conoscere
La “Stella Polare”
postfazione
Saluto di Adriano Zentilin
conoscere
Itinerario per il cuore della Riserva
conoscere
Informazioni utili
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