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Costruttivismo à la
MF il primo quotidiano della moda e del lusso giovedìfashion 22 gennaio 2015 MF fashion Direttore ed editore Paolo Panerai 22.01.15 I NELLA FOTO, UN MOMENTO DELLA SFILATA DI VALENTINO O SU MFFASHION.COM LE GALLERY DAGLI SHOW DI LONDON COLLECTIONS: MEN, LE PROPOSTE DI PITTI IMMAGINE UOMO E LE SFILATE MASCHILI DI MILANO E PARIGI Costruttivismo à la Valentino Una vena ipergrafica percorre la collezione disegnata da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. Che guardano a Ballets russes, alla prima Factory e al lavoro dell’artista australiana Ester Stewart. In scena un uomo: «Più sensibile, romantico, fragile ma libero Un percorso di cambiamento che è più efficace quando avviene dall’interno del sistema», ha detto il duo creativo L’ uomo Valentino non passa inosservato. Un vena ipervisiva dai riferimenti dotti. Dettagli couture mixati a un’attitude artsy. «Avevamo in mente i Balletti russi e la prima forma di Factory», hanno spiegato a MFF Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, menti creative della maison, protagonista assoluta della prima giornata della fashion week di Parigi. E per questa stagione si accende una collaborazione con l’artista australiana Ester Stewart, con le sue geometrie emotive che vengono tradotte in percorsi ipergrafici sugli abiti. A partire dalle prime quattro uscite, di couture da uomo. Con capospalla in feltro lavorato in chiave sartoriale. Le silhouette affilate sono un segno distintivo di quel percorso estetico che svela un uomo: «Più sensibile, romantico, fragile All’interno dossier speciale dedicato a Pitti Immagine Bimbo n° 80 in scena a Firenze continua a pag. II Parigi, al via Tranoï homme AltaRoma, svelato il calendario Da oggi fino al 24 gennaio, il salone d’Oltralpe Tranoï homme tornerà in scena a Parigi, come di consueto al Palais de la Bourse, durante l’appuntamento con la fashion week parigina dedicata al menswear, per svelare le collezioni di 170 marchi. La manifestazione dedicata al prêt-à-porter d’avanguardia maschile accoglierà, tra gli altri, i brand Filling pieces, Adyn, Milieu, Oops e Angelos Frentzos. I prossimi appuntamenti della kermesse saranno Tranoï preview, in scena dal 26 al 28 gennaio con un’anticipazione delle precollezioni donna e Tranoï femme, dal 6 al 9 marzo. Nella Grande Mela sarà invece protagonista Tranoï New York, dal 21 al 23 febbraio. AltaRoma ha diffuso ieri il calendario delle prossime sfilate, in agenda dal 30 gennaio al 2 febbraio. Gli appuntamenti, che si svolgeranno tra il Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo e lo Spazio Altaroma, alle porte dell’Auditorium Parco della musica vedranno la conferma di nomi storici del calendario dell’alta moda capitolina (12 in tutto) mescolarsi ai nuovi nomi. Saranno infatti cinque i designer legati a Who is on next? a sfilare: Daizy Shely, Piccione•Piccione, Project 149, Greta Boldrini e Quattromani. Benedetta Bruzziches, Charline De Luca e Paula Cademartori saranno invece protagoniste con una installazione artistica da Coin Excelsior. Confermato l’evento A.I. Artisanal Intelligence. II MF fashion Parigi Moda Uomo segue da pag. II ma libero. Un percorso di cambiamento che è più efficace quando avviene dall’interno del sistema», ha precisato il duo composto da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. Il cast di facce pulite diventa una tavolozza per accennare linee allungate. Completi precisi, piccole camicie e cravatte. Si portano con parka mods moderni, in un mix di denim, panno, montone, pelle e grandi zip in pvc che ricorrono anche negli accessori. I percorsi grafici geometrici tornano negli zaini portati a mano, accendono check fiammati di rosso, spuntano fiori termosaldati per technogentleman. Si tramutano in ricami e applicazioni certosine. Che fanno sognare, come i bomber ricamati come una costellazione. Giudizio. Un continuum intrigante. Le new entry accattivanti sono in buona, elegante compagnia. La strada percorsa da Valentino si auto-rinfresca, si rigenera. Non mancano camu o farfalle ma prendono nuove direzioni e tornano di nuovo desiderabili. Si sposano bene con quella vena grafica che pervade tutta la collezione del prossimo inverno. (riproduzione riservata) Stefano Roncato (Parigi) giovedì 22 gennaio 2015 Interviste Vuitton viaggia con Jones sotto il segno del Damier Il designer presenterà oggi a Parigi la collezione per l’autunno-inverno 2015/16 del marchio di Lvmh, dopo aver anticipato su Instagram alcuni dettagli. «In questi anni ho cercato di offrire prodotti che unissero qualità e funzionalità, nel segno dell’eccellenza», ha detto a MFF. Chiara Bottoni D a una settimana, attraverso mento, che necessita di rispondere a l’account Instagram di Louis esigenze commerciali specifiche per Vuitton, Kim Jones, direttore ogni paese. stile del menswear della grif- Qual è l’identità di un viaggiatofe ammiraglia di Lvmh, sta lasciando re oggi? Come immagina il suo piccole tracce di anticipo della collezio- bagaglio? ne che sfilerà oggi a Parigi. Dal nuovo Molte persone devono viaggiare per print decoro del Damier graphite ai lavoro e il mio compito è fare in modettagli del denim do che questa in cashmere, pasesperienza sia piacevole, cresando attraverso i ando un’offerta bottoni di pelle del lussuosa e funpeacot in shearling. zionale allo In attesa del défilé stesso tempo. parigino, il desiFatta di pezzi gner ha raccontato essenziali coin questa intervista me un blazer, a MFF l’evoluzioun trench, una ne del suo percorso camicia e un creativo per la maioutwear multison iniziato nel 2011 funzionale. e da sempre legato a Qual è il doppio filo al tema punto di del viaggio. partenza del Il viaggio è tesuo procesma chiave nelle so creativo? sue collezioni e Mi guardo semuna delle sue pre intorno per passioni. In che vedere che comodo ha cosa indossano le niugato la sua Sopra, un ritratto di Kim Jones persone. E poi esperienza di effettuo una viaggiatore con la storia di questa griffe iconi- grande ricerca sui tessuti, nell’intento di coniugare tecnologia e tradizione ca? Mi piace viaggiare per vedere le cose grazie all’artigianalità. Per me è impordal vivo. Questo mi aiuta moltissimo tante che la pre-collezione e lo show da nella ricerca. Mi piace anche visitare i sfilata siano in sinergia, che le due ofnegozi Vuitton nel mondo e osservare ferte siano pensate come un unicum quello che vogliono i nostri consuma- per garantire coerenza all’immagine tori. Tutto ciò è fondamentale per un del marchio. marchio globale e in continuo movi- C’è qualche pezzo che ha cre- ato in questi anni che le sta particolarmente a cuore? La prima collezione creata per Vuitton è naturalmente sempre nel mio cuore. Come singoli pezzi, amo i cappotti-coperta che sono diventati molto popolari o le borse da viaggio della primavera 2013… Devo dire però che sono orgoglioso di ognuna delle mie collezioni. Può anticipare qualcosa della collezione di oggi? Ho lavorato sul Damier (dagli scatti di Instagram si intuisce il patch di un motivo di corde intrecciate, ndr) e realizzato delle stampe speciali, che amo molto... Com’è cambiato il menswear della griffe dal suo arrivo ad oggi? E come ne vede il futuro? Quando sono arrivato, l’uomo di Vuitton era completamente diverso rispetto a oggi. In questi anni, ho cercato di offrire al consumatore prodotti eccellenti che coniugassero qualità e funzionalità. Non nego di essere realista nel dire che chi spende certe cifre per un prodotto oggi vuole la qualità prima di tutto. In questo momento, il menswear vende molto bene e vorrei continuare a crescere con nuovi store. In Giappone, ad esempio, credo ci sia ancora grande spazio d’azione, l’Italia è un mercato chiave sotto molti punti di vista, mentre l’America e la Cina stanno crescendo in fretta. L’obiettivo è quello di espandere la presenza del marchio ancora in nuovi mercati. A livello di prodotto, invece, c’è una costante rafforzamento del tailoring e del formalwear. Due categorie integranti di un guardaroba sempre più evoluto, tra pre-collezioni, accessori e, appunto, una completa offerta formale. (riproduzione riservata) L’esotismo seducente di Haider Ackermann Lo stilista belga conquista con una collezione che racconta un’eleganza dai tocchi orientali. Con acuti selvaggi di manti animali. Silvia Manzoni (Parigi) F Qui sopra, alcuni look firmati Valentino rammenti di lezioso velluto cangiante. Superfici di pelle martellata e invecchiata. E manti regali di vello sauvage. Un profumo di Medio Oriente e sensazioni dell’assolato Nord Africa avvolgono l’autunno-inverno di Haider Ackermann. Lo stilista belga, colombiano di nascita, continua nel suo racconto multietnico. E dal buio assoluto della sala del suo show fa comparire figure fascinose. In testa un rivisitazione del kepi. Un richiamo sottile ai re della cultura nordafricana e a un mondo prezioso di sontuosi velour, di raffinati tessuti mannish. Ma anche di broccati che sbucano dalla fodera di un pastrano o di gilet che regalano una postura d’antan. Fino alle fantasie animalier, sfoderate per capospalla dalla costruzione gigante, sia per lui che per lei. Elementi del mondo biker si scontrano con silhouette dall’eleganza principesca. E ricordi urbani giocano con il pensiero melting. Su tutto un accessorio cult: quella sciarpa di velluto dalle lunghe frange di seta, che avvolge il collo in un abbraccio di sensualità Giudizio. Ackermann cresce e, stagione dopo stagione, sfodera collezioni uomo sempre più mature. Piace il lavoro nella definizione di un’estetica, vicina a quella della sua donna ma con un grande carattere e un’eleganza decisamente garbata. (riproduzione riservata) Nelle immagini, proposte di Haider Ackermann altanaspa.com IV Milano Moda Uomo MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 Espansione Debutti Boglioli accelera tra total look e retail FAÇONNABLE E L’OMAGGIO A JEAN COCTEAU Il brand guidato da Giovanni Mannucci perfeziona la messa a fuoco stilistica, ispirandosi alla Milano anni 60 e 70. E lavora agli accessori e a nuovi store, mentre vara l’e-commerce. Milena Bello Il marchio francese ha presentato nei giorni di Milano moda uomo la collezione ispirata all’artista P «L er la sua rinascita, avviata un anno fa ma concretizzata sul fronte dello stile e dell’immaginario solo dallo scorso giugno, Boglioli torna a trarre ispirazione dall’immaginario di una Milano dell’alta borghesia degli anni a cavallo tra i 60 e i 70. Un decennio iconico, simbolo per eccellenza di quell’eleganza rilassata di cui il marchio controllato dal fondo Wise si è da sempre sentito portavoce e che ora, con il rilancio stilistico a cura di Jan Vosoghi torna alla ribalta ma con una coerenza concettuale diversa rispetto al passato. Fedele a quel periodo è la sinfonia cromatica, dominata dalle tonalità del grigio e del cammello e coerente è anche la presentazione, un tableau vivant ambientato negli spazi dello studio di architettura e modernariato Dimore studio gallery. Protagonisti della collezione autunno-inverno 2015/2016 non sono solo le giacche o i pantaloni ma il total look, dalla maglieria Sopra, una proposta Boglioli agli accessori. Proprio su questo fronte il marchio guidato da Giovanni Mannucci sta studiando la possibilità di un nuovo ampliamento. «Dalla successiva stagione invernale potremmo lanciare una linea di accessori in pelle», ha svelato a MFF il ceo del marchio. Ma questo non è l’unico progetto in cantiere. Dopo la recente apertura del nuovo showroom milanese e del primo monomarca nel Quadrilatero seguito dallo store di Seoul, l’obiettivo del management è quello di portare avanti il discorso del retail monobrand con altri opening all’estero e il primo di questi dovrebbe interessare ancora l’Asia. Più definito lo sbarco di Boglioli sul web: l’online store del brand sarà infatti lanciato a luglio. (riproduzione riservata) a capsule collection Façonnable x Jean Cocteau non è semplicemente ispirata ai disegni dell’artista francese, mi piace piuttosto pensarla come una vera e propria collaborazione con lui». Queste le parole di Daniel Kearns, direttore creativo del marchio francese dal 2013, arrivato a Milano moda uomo per presentare alcune delle sue creazioni per la prossima stagione. La capsule collection comprende capi di abbigliamento e accessori per uomo e donna. «A ispirarmi è stata l’atmosfera della Côte d’Azur, che è il marchio di fabbrica di questo brand, ma soprattutto alcune fotografie degli anni 50 che ritraggono Cocteau vestito con completi Façonnable», ha precisato il designer irlandese. Realizzata grazie al sostegno di Pierre Bergé, presidente del comitato dedicato a Cocteau, Façonnable x Jean Cocteau verrà diNella foto Daniel Kearns stribuita nelle boutique del marchio e nei department store di lusso di 14 paesi, tra cui Australia, Stati Uniti, Inghilterra, Cina, Corea e Giappone. In Italia sarà disponibile da 10 Corso Como, a Milano. «Tra i progetti per il 2015», ha poi raccontato, «c’è il lancio del nuovo store concept di Façonnable a Parigi, Deauville, Saint Tropez, Megeve e Chengdu». (riproduzione riservata) Giulia Sciola Shows Il bohémien secondo Marc Jacobs Au Jour Le Jour garçon è play full Una passeggiata a New York, in autunno, dalla 42ª strada all’East Village in compagnia di Quentin Crisp e James Dean. È questa l’idea da cui è partito tutto il lavoro per il prossimo inverno di Karl Aberg, menswear designer di Marc Jacobs. L’anima americana degli anni 70 si fonde con lo spirito bohémien del quartiere creativo della Grande mela. Il cinema da un lato e la passione per i dipinti, specialmente floreali, dall’altro. Da qui, nasce una collezione dai tagli e tessuti super maschili. La giacca si allunga, aumenta di volume e viene declinata in Principe di Galles, con dettagli luxury sulla fodera interna. I pantaloni si accorciano, invece, e diventano over, con pinces. Le camicie di seta sono arricchite di stampe floreali, pois e righe, che donano al look intero un tocco ancor più dandy e chic. Così come il pigiama da giorno o sera, fluido e morbido, da portare rigorosamente con maxi cardigan di mohair o di lana merino. I capispalla variano, invece, in base ai momenti della giornata: dal bomber patchwork university style per il giorno alla pelliccia di shearling romantica per le sere d’inverno. (riproduzione riservata) Angelo Ruggeri «Per questa collezione», hanno raccontato Mirko Fontana e Diego Marquez, direttori creativi di Au Jour Le Jour Garçon, «ci siamo ispirati al gioco in scatola più conosciuto al mondo, il Monopoly. Le caselle e le pedine, che le persone utilizzano per giocare, sono diventate così motivo ornamentale». Sulle felpe, infatti, compaiono il trenino, simbolo delle stazioni sul tabellone più famoso, e la lampadina, simbolo della società elettrica, che si trasformano in stampe iconiche multicolor e, novità della stagione, in ricami di cotone a uncinetto. Capospalla patchwork dal fit 70s arricchiscono i look: sono realizzati in Principe di Galles e vichy, abbelliti da stampa cow e intarsi di pellicce in mohair naturale. «Siamo molto contenti del percorso che abbiamo fatto in queste ultime stagioni. Il marchio piace molto in Europa e soprattutto in Asia. Quest’anno vorremmo rafforzare ulteriormente la distribuzione. Crediamo molto nella ricrescita economica che gli Stati Uniti stanno vivendo, e vorremmo puntare proprio a questo mercato». (riproduzione riservata) Angelo Ruggeri Gcds, dall’e-world al wholesale I graffiti multicolor di Luca Larenza Nasce nel 2010 l’universo creativo Gcds-God can’t destroy streetwear. Il marchio che fa capo a Giuliano Calza e Walter d’Aprile è partito sull’onda dell’estetica legata al mondo clubbing rivelandosi un vero fenomeno grazie alla forza dei new media. Online da aprile 2014, Gcds in sei mesi ha raggiunto 120 mila contatti su Instagram. Realtà squisitamente online, il marchio propone capsule collection rinnovate ogni tre mesi di cui elementi signature sono le felpe e le T-shirt stampate, «La nostra forza sta nella community che ci ha scoperto e ci segue assiduamente», ha spiegato a MFF Calza. Ospite dell’ultima edizione di White nell’ambito della sezione Wow 0.15 curata da Highsnobiety, il brand è pronto per testare nuovi mercati, «Anche grazie a questa esperienza presso il White saremo presenti in più retailer fisici in target con noi, come da Boom in Corea», ha concluso Calza. (riproduzione riservata) Barbara Rodeschini La street art della New York pop anni 80. È questo il punto di partenza della nuova collezione di Luca Larenza. «Mi sono ispirato all’arte dei graffittari, in primis quella di Jean-Michel Basquiat», ha raccontato a MFF il designer. «Ho cercato di trasformare i colori, le forme e le emozioni che queste opere mi trasmettono in capi d’abbigliamento. Lavorando sulla maglieria e per la prima volta proponendo un total look, grazie anche all’accordo di licenza che ho stipulato lo scorso novembre con il gruppo milanese AM Monteverdi». Il cardigan a righe dai colori vivaci è realizzato in maglia a intarso e rotto da pennellate orizzontali di film termofissato. Viene indossato con il cappotto di alpaca, con il montone multicolor patchwork nei toni del blu o la giacca in harris tweed scozzese. Novità, anche in fatto di accessori: completano il look, infatti, borse da week-end di vitello morbidissimo. «Per quest’anno», conclude il designer, «vorremmo ampliare ulteriormente la distribuzione nel mercato orientale, soprattutto in Giappone, senza tralasciare però gli Usa e l’Europa». (riproduzione riservata) Angelo Ruggeri L’Argentina di Larusmiani Nel suo viaggio tra le lande più suggestive, Larusmiani questa volta fa tappa in Argentina. Il paese sudamericano, crocevia di colori e atmosfere tropicali e ispirazioni europee, fa capolino nelle stampe floreali, nella palette dei colori, verde, violaceo, blu e grigio, e nei dettagli preziosi, da motivi in pelle agli inserti in pelliccia nei capispalla e nei piumini che si combinano creando capi versatili e formali al tempo stesso. Tra i must della collezione per il prossimo inverno la che ormai sta acquistando un peso sempre più determinante. Nappa, vitello, montone e coccodrillo sono i materiali scelti per gli esemplari di ventiquattrore e borsoni da viaggio contraddistinti da dettagli che fanno perno sulla forma dell’ottagono. (riproduzione riservata) Milena Bello Dossier 80° Pitti Immagine Bimbo V UN MOMENTO DELLA SFILATA DOLCE & GABBANA AUTUNNO-INVERNO 2015/16 fashion Kidswear verso la ripresa L’edizione numero 80 di Pitti immagine bimbo si apre oggi nel segno di una timida crescita del settore (+1,5%), trainata dall’export (+6,9%). Alessia Lucchese L a moda junior cerca la ripresa da almeno un paio d’anni e nel 2015 sembra vederla più vicina. A dirlo sono i dati elaborati da SmiSistema moda Italia, secondo i quali il 2014 dovrebbe chiudersi con un fatturato del comparto, che riguarda l’abbigliamento per maschio e femmina da 0 a 14 anni, a quota 2,619 miliardi di euro, in salita dell’1,5% rispetto a un anno precedente che si era concluso a -1,5%. Un dato che certamente permette all’80ª edizione di Pitti immagine bimbo, in calendario da oggi a Firenze fino al 24 gennaio con protagoniste 430 collezioni, delle quali 166 provenienti dall’estero (pari al 39% del totale) e una sessantina tra nuovi nomi e rientri, di aprire i battenti nel segno di una ritrovata positività e fiducia. Fiducia confermata dall’ottimo momentum che la moda bambino italiana sta vivendo all’este- ro (le esportazioni nel 2014 dovrebbero registrare una crescita del 6,9% a quota 940 milioni di euro) e da una ripresa delle importazioni, che dopo un biennio di flessione sono tornate a crescere (+9,1% rispetto al 2013 a quota 1,658 miliardi di euro). «Il settore del childrenswear ha sofferto in questi ultimi due anni, molto più dell’uomo o della donna», ha spiegato a MFF Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti immagine. «Si tratta di un comparto in cui le esportazioni non hanno ancora un peso determinante come accade, per esempio, con il menswear, dove superano da tempo il 50% del turnover. Nel 2014, infatti, le esportazioni sono salite al 35,9% del fatturato, un dato che porta il kidswear a essere l’unico segmento del mondo abbigliamento con un saldo commerciale negativo per 718 milioni di euro. Certamente, il fatto che l’ex- port rappresenti ancora una fetta così piccola del fatturato ci fa ben sperare per le potenzialità che potrebbe avere nel futuro». Considerando l’importanza che i mercati stranieri stanno assumendo nel mercato del kidswear, è impossibile non pensare alla Russia e alle ripercussioni che le vicende politiche ed economiche degli ultimi mesi potrebbero avere sull’edizione invernale che si appresta a iniziare. Ma secondo Napoleone, le aziende italiane non devono avere paura: «La Russia già nel 2013 aveva registrato un calo considerevole nel segmento neonato, quello che storicamente performa meglio. Nei primi nove mesi del 2014 le vendite hanno registrato un calo dell’11,6%, compensato però dal dinamismo di mercati come la Svizzera (+27%), la Spagna continua a pag. VI Il childrenswear inizia il giro del mondo, tra saloni e fashion week Da Pitti immagine bimbo numero 80 inizia il world tour del childrenswear. Perché se il salone fiorentino si conferma la principale piazza del settore, non sono pochi gli eventi e le fiere pensate per la moda bambino. Ad aver aperto le danze, in realtà, è stata la 28ª edizione di Cbme Turkey di Istanbul, principale fiera dell’area orientale che ha accolto dal 15 al 18 gennaio 280 espositori per oltre 500 marchi. Un mercato importante, quello turco, sia in termini di produzione (l’80% della moda infantile è prodotta qui) sia per performance: la crescita media registrata negli ultimi anni è del 12%. A raccogliere il testimone da Pitti sarà Dot to dot London, piccolo salone passato in tre edizioni da 14 a 30 marchi brit e pronto a traslocare tra il 25 e il 26 gennaio in una location più grande a Mayfair. Negli stessi giorni in scena il quinto appuntamento con Supreme kids, costola junior di Supreme di Monaco, mentre tra il 31 gennaio e il 2 febbraio saranno due gli appunta- menti parigini: da un lato, l’edizione numero 17 di Playtime Paris che ospiterà per la terza stagione Play with design, dall’altro il debutto di Kid, nuovo salone pensato da Anaïs Sidali. A marzo, invece, l’appuntamento è con Petit Parade, la mini fashion week tra New York e Miami. E anche la Spagna punta a replicare il successo di Petite fashion week, l’evento che a novembre ha portato a Madrid i migliori marchi, soprattutto italiani, della moda infantile. VI Dossier 80° Pitti Immagine Bimbo segue da pag. V hanno avuto un maggiore impatto rispetto agli altri segmenti del settore tessile-moda. Il mercato junior, (+7,2%), il Regno Unito (+10,1%) e la Germania infatti, registra il primato delle catene, oggi con un (+17,5%), oltre alla stessa Francia (+3,6%) e agli peso di oltre il 50% del settore consumer, con la Emirati Arabi (+18,7%). Non si può negare che vendita al dettaglio scesa al 17% scalzata anche dalla Russia abbia rappresentato un’area di sbocco la grande distribuzione (21%): solamente durante imprescindibile e che i marchi italiani abbiano acla stagione autunno-inverno 2010-2011, le catene cusato di conseguenza un calo delle vendite, ma coprivano il 41% del mercato, mentre i rivenditosono sicuro appuntamenti come Pitti immagine ri independent il 25% e la gdo il 23%. E proprio bimbo possano valorizzare ulteriormente i nograzie ai prodotti di abbigliamento bambino, la stagione invernale 2013/14 ha visto le catene registrare, in controtenIL KIDSWEAR TORNA A CRESCERE denza, un incremento delle vendite L’industria della moda junior - Valori in milioni di euro correnti del 2,1%. Queste le caratteristi2012 2013 2014* Var. che dello scenario in cui si apre 2014/2013 l’edizione numero 80 della mini kermesse fiorentina, che un anno +1,5% 2.631 2.580 2.619 ◆ Fatturato fa aveva registrato 7.200 buyer per un totale di 10 mila visitatori, -5,3% 1.115 1.113 1.054 ◆ Valore produzione in stabilità rispetto all’edizione di un anno prima. «Solitamente ripe+6,9% 845 879 940 ◆ Esportazioni to che Pitti bimbo replica un po’ le dinamiche di Pitti uomo in ter◆ Importazioni 1.580 1.520 1.658 +9,1% mini di buyer e visitatori», ha poi aggiunto Raffaello Napoleone. ◆ Saldo commerciale -736 -641 -718 «Quest’anno la fiera maschile ha battuto ogni record grazie anche ◆ Consumi finali 4.600 4.360 -2,7 -2,7% allo slittamento in avanti delle date che in passato ci avevano penaliz* Stime Fonte: Smi su dati Istat, Sita ricerche, indagini interne zato. In questo contesto, penso che GRAFICA MF-MILANO FINANZA se riuscissimo a confermare i dati dell’edizione invernale 2014 sarebbe un ottimo stri prodotti agli occhi dell’audience straniera e in risultato. Siamo comunque molto ottimisti, sopratparticolare di paesi che fino a poco tempo fa non tutto per il fermento che si registra anche tra i grandi sembravano avere particolare interesse per il vemarchi che si affacciano al settore bambino, spesso stire junior, come per esempio il Regno Unito che decidendo di produrre in house le proprie collezioni oggi è tra le aree più performanti». Come driver di più piccoli. Operazioni che dimostrano una grancrescita, le esportazioni rappresentano un volano de attenzione al settore: non è un caso che in fiera importante per contrastare la flessione dei consusia sempre più facile incontrare gli amministratori mi interni (-2,7% secondo le previsioni di chiusura delegati dei grandi brand», ha concluso. (riprodu2014), a segno meno ormai dal 2009. Un calo che, zione riservata) però, riflette anche delle dinamiche distributive che Retail Dolce & Gabbana a quota 18 store bambino P itti immagine bimbo numero 80 si conferma la vetrina più importante per svelare i nuovi accordi di licenza del mondo fashion. Il salone fiorentino, infatti, tra le novità dell’edizione invernale registra anche l’ingresso di nuove partnership nate nel segno del bambino, come per esempio l’ultima nata tra Brave kid, divisione da circa 40 milioni di euro di fatturato 2014 dedicata al kidswear del marchio Otb, che ha scelto la Fortezza da basso per svelare i pri- mi frutti dell’accordo con Marni per la collezione bambina, precedentemente affidata a Spazio sei fashion group. Una collaborazione che per le due realtà è nata in modo spontaneo, considerando che due anni fa la griffe della famiglia Castiglioni è entrata proprio nell’orbita del gruppo capitanato da Renzo Rosso. Che, proprio attraverso la sua Brave kid, vorrebbe ripetere la stessa esperienza fortunata della Staff international, diventando un punto di riferimento per le griffe che vo- I BIG DELLE LICENZE BAMBINO Nel mondo… … e in Italia ZANNIER BRAVE KID Junior Gaultier Kenzo kids Diesel kid John Galliano kids Paul Smith junior Levi’s kidswear Dsquared2 kids Marni CWF Boss Burberry Chloé Dkny Lee Little Marc Jacobs ALTANA Moschino Dondup Imperial Moon boot Jeckerson GRAFICA MF-MILANO FINANZA Protagonisti Stefano Cavalleri star a Firenze e riparte con Ivr e Cesare Paciotti Lo stilista, ex I pinco pallino, presenta a Pitti la prima collezione con il nuovo licenziatario, che gli ha affidato anche la direzione creativa della neonata etichetta young del designer marchigiano. Alessia Lucchese S Continua a correre il mondo childrenswe childrenswear di Dolce & Gabbana. La linea bimbo della maison italiana che rappresenta il 5% sul totale delle vendite di tutte le collezioni della griffe, a esclusione delle linee su licenza, conferma la sua vocazione internazionale, pari all’84% dei ricavi, confermando i prossimi opening dei monomarca di Jeddah e San Paolo a febbraio e di New York ad aprile che porteranno il network a quota 18 vetrine. Il marchio amplierà anche la rete di shop in shop, attualmente 22, a Hong Kong e Singapore. Per l’autunno-inverno 2015/16 la griffe childrensdwear, che oggi sarà protagonista di un evento all’interno della boutique fiorentina di via dei Tornabuoni 18, si ispira ai colori del Mediterraneo e della Sicilia per il guardaroba da bambina, tra mini abiti in twill e ricami floreali in pizzo e la mini Sicily bag in versione mignon. Per il maschietto, invece, il riferimento è al completo sartoriale dei papà declinato però in chiave junior: protagonisti gli abiti tre pezzi in velluto nero e perla dallo stemma araldico ricamato sul taschino, broccati e camicie bianche. (riproduzione Alessia Lucchese riservata) tefano Cavalleri volta pagi- che troverà spazio anche nella collena con Ivr. Una partnership zione di Cesare Paciotti (che andrà ad che ha una doppia valenza per affiancarsi alla label 4Us kids in licenlo stilista fondatore de I pinco za a Zeroecompany): «Siamo riusciti a pallino: da un lato la nuova licenza per le fondere due visioni opposte della moda. linee Quis Quis e From the world do- Mi sono cimentato con la pelle, le borpo la chiusura anticipata dell’accordo con Mafrat, dall’altro l’incarico come direttore creativo per la nuova label junior di Cesare Paciotti, affidata anche questa all’azienda di Putignano. «L’accordo con Ivr si inserisce in una strategia orientata molto sulla couture e sull’artigianalità delle collezioni», ha spiegato a MFF Cavalleri. «Ringrazio moltissimo Mafrat e Mario Totaro che mi hanno accompagnato nella creazione dei miei due nuovi brand in questi tre anni, ma l’evoluzione del mercato mi ha portato a concentrarmi verso una dimensione più artigianale e orientata verso una distribuzione maggiormente di nicchia. Dopo il crollo della Russia, il Medio oriente è oggi il bacino più importante per la moda bambino ed è fondamentale, per i marchi dalle piccole-medie dimensioni, diventare sempre più elitari. E ho trovato in Ivr, azienda che fa parte dell’importante polo pugliese della moda bambino, un partner ideale per rispondere a queste prerogative». Un immaginario, quello Qui sopra, un look di From the world legato all’alta moda per i più piccoli, chie, e penso siamo riusciti a dare vita a una collezione rock e di buon gusto». Un’alleanza, quella fra Cavalleri e Ivr (che realizza su licenza anche la linea kids di Roccobarocco), che dopo i due brand del designer e la nuova main line di Paciotti potrebbe dare il via a nuove collaborazioni, con da un lato l’apporto creativo dello stilista e dall’altro l’expertise produttiva e distributiva dell’azienda pugliese. «È effettivamente una possibilità. Ho stabilito qui a Putignano un atelier con un team creativo d’eccellenza e di cui mi fido ciecamente, perciò non escludo di dedicarmi anche a nuovi progetti nel caso se ne presentasse l’occasione». Il designer porterà di nuovo a Pitti immagine bimbo anche la label di ricerca From the world, pronta a sbarcare a La Rinascente con un pop up store a febbraio che darà il via a una strategia focalizzata anche sull’Italia. «In questi anni ci siamo concentrati soprattutto sull’estero, aprendo due monomarca Quis Quis a Doha e Riyadh. Oggi vogliamo concentrarci anche sul mercato domestico, con l’obiettivo di raggiungere una cinquantina di clienti nel paese. Stiamo anche lavorando su Giappone e Singapore con dei partner locali» ha concluso Cavalleri. (riproduzione riservata) fashion VII Partnership A Pitti il bimbo svela tutti i nuovi progetti di licensing Il salone resta la piazza principale per tenere a battesimo le novità di stagione, che in questa edizione toccheranno la cifra record di nove. Hot ticket saranno il debutto di Mcs con Preca Brummel e il new look di Marni. Alessia Lucchese la dell’azienda partner di gliono cimentarsi anche nel mondo marchi come Tagliatore dei più piccoli. La Brave kid, infatjunior, Mimisol, Alviero ti, in pochi anni si è trasformata in Martini junior oltre che un piccolo polo del childrensweYoung Versace per la soar: oltre al marchio ammiraglio la produzione. Debutto nel Diesel kid, che ha compiuto 30 licensing vero e proprio, anni proprio l’anno scorso, fanno dopo aver consolidato la parte anche le linee kids di John propria forza sul mercaGalliano e Dsquared2. E le proto dedicato ai più piccoli spettive che in futuro Rosso e il ceo com in marchi di proprieGermano Ferraro possano accatà Brums, Bimbus e Mek, parrarsi nuovi nomi sono buone. Sopra, da sinistra, look junior firmati Marni, Baldinini per Preca Brummel, che Ad aggiungere un nuovo accore Mcs. In alto a destra, una proposta di Gaelle Paris alla fiera svelerà la prima do di licenza alle tante già siglate collezione immaginata è anche Mafrat, che oggi è pronta per Mcs. Per il marchio da 96,5 milioni sui mercati internazionali e l’alta qualità a presentare la prima collezione di abbidi euro di fatturato 2013 potrebbe essere del prodotto ci hanno convinti a improntare gliamento per bambini di Baldinini. Un solamente il primo di una serie di accorprogetto che rafforza il portfolio di licenze una collezione con queste caratteristiche». di più improntati sul segmento premium. Altra azienda dell’importante distretto deldel gruppo pugliese da 30 milioni di euro di Un’operazione che potrebbe vederla crescela Puglia pronta a crescere come partner fatturato 2013 guidato da Mario Totaro, re in un comparto che in Italia vede Altana che già conta sulle linee Laura Biagiotti di riferimento di chi vuole immergerpartner di riferimento di molte griffe, come dolls, Vdp-Via delle perle, Ducati my si nell’universo bambino è Gimel, che Moschino, Jeckerson, Pinko, Imperial, collections, Ferrari junior collection, a Pitti immagine bimbo 80 sancirà il deDondup e Moon boot oltre che partner Billionaire e Gf Ferré. Il progetto, come butto nel childrenswear di Gaelle Paris, dichiarato dallo stesso Totaro, risponde almarchio streetwear fondato da Michele produttivo di Gucci ed Herno. Fuori dai la: «Grande diffusione del brand Baldinini Cilli. Un nuovo brand che rafforza le ficonfini della Fortezza, il gruppo capitanato da Marina Salamon da 86 milioni di euro presenterà a Firenze le novità relative al portfolio licenze ma soprattutto le nuove collezioni bambino di Save the duck, marchio rilevato in seguito all’acquisizione di Forest. A mancare l’appuntamento fiorentino sarà invece Cwf-Children worldwide fashion, l’azienda francese da 160 milioni di euro che dopo il ritorno di giugno ha preso una pausa dalla Fortezza, che in estate avevano ospitato le nuove collezioni di marchi come Boss, Lee, Timberland, Dkny e Little Marc Jacobs. Non abbandona la kermesse toscana, invece, Zannier, leader del mondo bambino con 800 milioni di euro di fatturato e un portfolio di licenze doc che vanno da Kenzo a Jean Paul Gaultier, da Paul Smith a Ikks fino a Levi’s. (riproduzione riservata) VIII Dossier 80° Pitti Immagine Bimbo MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 Overview Un esercito di 60 brand, tra debutti e rientri, invade Fortezza da basso Il nuovo Pitti immagine bimbo accoglie per la prima volta Asics, Baldinini, Cesare Paciotti e Yves Salomon. Oltre a salutare il ritorno di Catimini, Fendi, Woolrich kid e Gioseppo. Alessia Lucchese A rriva una carica di 60 nuovi nomi per Pitti immagine bimbo. Tra debutti e rientri, il salone mini della Fortezza da Basso amplia le fila dei propri protagonisti. A partire da Fendi, la griffe del gruppo Lvmh pronta a ritornare al salone dopo alcune stagioni di eventi off in una nuova veste: non più come semplice licenza affidata a Simonetta, ma come joint venture con la storica azienda marchigiana (vedere MFF del 10 dicembre 2014), pronta a festeggiare al salone il suo 80 anniversario dalla fondazione. Torna anche Woolrich kid, la label bambino del marchio che fa capo a Wp Lavori in corso e che torna in fiera forte delle sue ottime performance, che gli hanno consentito di arrivare a quota 9,6 milioni di euro di fattu- rato su un turnover complessivo di 132 milioni di euro. Pronto a ritrovare il proprio stand in fiera è anche Catimini, marchio di proprietà del gruppo Zannier che ritorna a Firenze dopo ben dieci di assenza a far compagnia alle altre licenze del grup- po come Kenzo kids e Junior Gaultier, coJ ssì come il marchio di calzature spagnole d Gioseppo con la sua G llinea kids. Molti anche i debutti: oltre alle label frutto di nuovi accordi fr di licenza (vedere arti- Da sinistra, in senso orario, alcune propo proposte presentate a Pitti immagine bimbo da Yves S Salomon, Abc123me, Asics, Romagnoli, Miss pois, Woolrich kid e Gioseppo Progetti Cyrus company, il rilancio inizia con Pitti immagine bimbo Il marchio di arredamento, dopo il cambio di proprietà che sarà perfezionato a febbraio, è pronto a traslocare nella nuova sede di Legnano e a tornare nel retail con uno store a Milano. Alessia Lucchese L a nuova vita di Cyrus company ha inizio da Pitti marchio. Abbiamo già messo a punto una rete di agenti immagine bimbo 80. Un ritorno alla fiera che per l’Italia e l’estero, in particolare per Asia, America ed rappresenta anche un vero e proprio ritorno sul- Europa, con un focus particolare. Il marchio, che presenta a Firenze la nuova collezione bamle scene, dopo la procedura bino di abbigliamento e accessori, di concordato preventivo che aveè pronto nei prossimi mesi a trava coinvolto la Gmc Italia, e che slocare il proprio headquarter da arriva in concomitanza con l’acTreviglio (Bergamo) a Legnano quisizione da parte di un’azienda (Milano) e a ripartire anche attradella Brianza di home design (l’iter verso il retail, dopo la chiusura dei dovrebbe concludersi a febbraio) monomarca di New York, Parigi pronta a rilanciare il brand. «Pitti bimbo è il primo appuntamento e Milano: «Proprio dal capoluofieristico a cui partecipiamo sotto go lombardo stiamo trattando per la nuova proprietà», ha spiegato a inaugurare, entro la fine dell’anMFF Cristina Scotti, art director no, la prima boutique della nuova Un allestimento Cyrus company di Cyrus company. «Da qui parCyrus company», ha concluso bambino presentato a Pitti bimbo te il vero e proprio rilancio del Scotti. (riproduzione riservata) La design week di Milano è pronta a diventare mini con Unduetrestella La Design week milanese si avvicina al mondo dei più piccoli. Dopo il successo di Kidsroomzoom!, l’evento dedicato al mondo del bambino a 360° durante il Fuorisalone dello scorso anno, il progetto Unduetrestella di Paola Noè deF dic dicato all’arte, al design e al food per i più piccoli cresce con Unduetrestella de design week (nella foto la locandina). In calendario dal 14 al 19 aprile negli sp del Superstudio più all’interno del nuovo progetto Ki.d.s. kids design di spazi Su Superdesign show, la prima edizione di questa mini settimana del design sarà uf ufficialmente presentata durante l’appuntamento numero 80 di Pitti immagine bimbo con le preview delle proposte di marchi come Battistella, Mayice, Ge Georges e Mera & Longhi. Per dare vita e anima a un progetto che vuole unire re, arte, design e creatività proponendo alcuni delle soluzioni di design più cre creative, ma allo stesso tempo attente alle esigenze dei più piccoli. (riproduzio zione riservata) I l mondo del bambino cresce sul world wide web. Secondo i dati di Smi-Sistema moda Italia, nel 2014 le vendite relative all’abbigliamento junior, cioè quella relativo alla fascia d’età compresa tra gli 0 e i 14 anni, hanno registrato un vero e proprio boom, mettendo a segno un incremento del 120%. Pur essendo una quota ancora marginale rispetto alla distribuzione del segmento, fortemente ancorata alle catene (vedere articolo a pagina VI), l’analisi di Smi conferma l’importanza che l’e-commerce inizia ad avere anche in questo mercato. A trovarsi d’accordo è Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che ha MFF ha spiegato: «Abbiamo appena concluso un holiday sale molto buona, che ha registrato 2 milioni in più di acquirenti, portando gli e-shopper italiani a quota 10 milioni di cui 5 donne, generando un fatturato di 3 miliardi di euro. L’aumento delle consumatrici e l’affacciarsi sul mercato digitale di nuovi player specializzati sull’offerta kids come, per esempio Mykids.it e lo store online di Prénatal, hanno sottolineato l’importanza di questo segmento in un mercato dell’e-commerce italiano che nel 2014 ha generato un fatturato di 14 miliardi di euro (+17%), trainato dal periodo novembre-dicembre che ha messo a segno un balzo del 14%, e che nel 2015 dovrebbe mettere a segno un ulteriore balzo del 20%. Non solo, se pensiamo alle flash-sales ci confrontiamo con un polo attrattivo straordinario dato che sempre più spesso la clientela preferisce accedere agli eventi piuttosto che recarsi in negozio». Ed è proprio il kidswear a ritagliarsi un nuovo spazio nell’offerta digitale moda che nel 2014 è seconda solo al segmento turismo con un fatturato di 1,8 miliardi di euro. Secondo le ultime analisi dei protagonisti del segmento vendite private, l’offerta bambino in Italia è un business in crescita a double digit. È quanto emerge dall’ultima statistica condotta da Survey Lab per Vente-privée, e-commerce francese leader delle vendite flash, che evidenzia come lo shopping per i più piccoli rappresenti oggi un terzo del giro d’affari italiano della società e come nell’ultimo anno sia cresciuto del 22%. «In Italia vente-privee.com collabora direttamente con la quasi totalità dei brand del settore kids: siamo un punto di riferimento per le aziende, un partner di fiducia che le affianca e le accompagna online nell’ambito delle vendite-evento, agendo come amplificatore di notorietà. Ogni settimana sono due o tre MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 colo apagina V) come Baldinini young, Gaelle Paris e Cesare Paciotti, il salone toscano accoglierà anche la nuova label Paolo Pecora Milano, affidata a Follies group, e il debutto nel mondo dell’enfant della griffe Yves Salomon, presente alla fiera con un progetto realizzato completamente in house. Per la prima volta in fiera anche il gruppo sportswear giapponese Asics, che dopo aver presidiato la Fortezza da Basso con il marchio Onitsuka tiger è pronto a conquistare i compratori di Pitti immagine bimbo con le collezioni per i più piccoli del marchio ammiraglio e con la label Asics lifestyle con una collezione completa di calzature. L’Italia si conferma l’area che registra il maggior numero di nuovi nomi, tra cui i marchi Cyrus company bambino (vedere articolo sotto), Barnum accessories, Trestelle, Romagnoli, Tavus, Ludo & Tommi, Miss pois e Lupus in fabula, seguita subito dopo dalla Gran Bretagna che porta in fiera nomi come Abc 123me, Mimo Cambridge, The little tailor, William Sharp e That’s not fair London. Novità anche dalla Spagna, che rafforza la sua delegazione già schierata sulle passerelle della collettiva Children’s fashion from Spain con i brand Casilda y Jimena, Living in voyage, Naf Naf Linge de maison enfant, Pasito a pasito, Rochy e Walking mum. (riproduzione riservata) Dossier 80° Pitti Immagine Bimbo IX Strategie Original marines debutta a Firenze e corre nel retail Il marchio da 227 milioni di euro scommette sugli Emirati Arabi, area in crescita del 10%, e prepara un poker di opening in Polonia. Barbara Rodeschini O riginal marines por- to alla catena dei nostri negozi, può contare su una distribuziota il suo childrenswear che sono l’anima commerciale ne che in Italia raggiunge oltre per la prima volta a del nostro brand, di chiudere in 500 franchising e 65 monomarca diretti mentre all’estero Pitti immagine bim- positivo». Negli ultimi tre anpunti vendita alizza il conta 93 p bo. Il marchio campano da 227 ni il marchio, che realizza milioni di euro di fatturato, di cui 50 gestiti dalLifco, la società controllato da Imap Export, la Lifco ha scelto di presentare fondata nel 2005 in nell’ambito della kermesLibano cche ha chiuse fiorentina con l’obiettivo so il 2013 con un giro di 9,5 milioni di consolidare i mercati già d’affari d euro. «I nostri presidiati, aprire nuove opdi eur risultati all’esteportunità di business e risul rafforzare la brand awarero sono molto incoraggianti. ness. «Siamo soddisfatti inc Attualmente del lavoro svolto nel 2014» A ha spiegato a MFF Antonio abbiamo una rete di Di Vincenzo, vicepresidente u oltre 90 pundella Imap Export «chiudeo remo in linea con i risultati ti vendita tra Europa dell’esercizio precedente e tr Medio considerato l’andamento gee Oriente e pronerale si tratta di un ottimo O dato. Come per lo scorso anseguiamo Sopra, alcune proposte Original marines no abbiamo preferito ridurre iin linea con gli obiettivi il margine di guadagno di tutto il gruppo per sostenere il 70% del proprio turnover con il definiti nel nostro piano induprofitto dei singoli franchisee. childrenswear, è cresciuto con striale. Stiamo puntando molto Questa strategia ha consenti- un tasso medio del 9% e oggi sulla Polonia dove apriremo in tutto quattro punti vendita, due diretti e due in franchising nel corso del 2015», ha sottolineato Di Vincenzo, «siamo poi molto contenti dei risultati e del feedback positivo che il nostro brand sta avendo nel mercato degli Emirati Arabi dove siamo presenti con oltre 50 punti vendita gestiti dalla Lifco. Lo scorso anno abbiamo chiuso con un fatturato di oltre 9,5 milioni di euro e nel 2014 cresciamo di oltre il 10% rispetto all’esercizio precedente». E se il core-business si conferma il segmento bambino, nei piani ci sono novità: «Al momento ci interessa consolidare sul mercato le collezioni kids, baby e womenswear, ma abbiamo intenzione e vogliamo cogliere tutte le opportunità che si presentano sul mercato, inclusa la possibilità di sviluppare la moda uomo. Non solo, nel 2015 sveleremo anche nuove partnership che sicuramente piaceranno al pubblico», ha concluso il manager. Inchieste Childrenswear, lo shopping corre in rete Secondo i dati di Smi-Sistema moda Italia, l’abbigliamento junior cresce del 120% sull’e-commerce. E a fare la parte del leone sono soprattutto i portali specializzati nelle vendite flash. Barbara Rodeschini multisettoriali. Inoltre, gli sconti offerti fino questo settore con oltre 377 mila prodotti gli eventi dedicati al settore infanzia», ha al 70% rendono particolarmente attraenti i venduti. E anche per il big Usa Amazon sottolineato Andreas Schmeidler, country il settore abbigliamento sta crescendo in prodotti di moda per l’infanzia a causa delmanager Italia di Vente-privée. Business da la loro breve durata di utilizzo, dovuto alla Europa. In particolare l’offerta italiana non sottovalutare, il mondo bimbo è signirapida crescita dei bambini». Aumentano di Amazon BuyVip, può contare su una ficativo anche per SaldiPrivati. Il player le vendite legate al mondo baby & kids anclientela fedele grazie alla suddivisione italiano, che fa parte del gruppo Banzai che per il player spagnolo Privalia, che nel nelle categorie specifiche baby, kid e juche a novembre ha presentato a Borsa 2014 ha registra un incremento del 10% di nior. (riproduzione riservata) Italiana la domanda di ammissione a quotazione al segmento Star, nella sua offerta prevede I PAPÀ SPENDONO DI PIÙ, LE MAMME COMPRANO PIÙ SPESSO un programma di affiliazione e lo scorso anno ha organizzato circa 200 vendite dedicate al segMAMME PAPÀ mento (pari al 10% del totale delle vendite fatte), Età media: 39 anni Età media: 41 anni portando la quota a pesare del 12% sul fatturato Provenienza geografica: Provenienza geografica: totale con un incremento Lombardia (22%) Lombardia (20%) del 24% rispetto al 2013. Lazio (14%) Lazio (14%) L’Italia si conferma otPiemonte (10%) Piemonte (9%) timo cliente anche per Showroomprive.com coVeneto (8%) Veneto (8%) me ha spiegato Virginia Toscana (6%) Sicilia (7%) Hernández, international Sicilia (6%) Campania (6%) pr manager and business development della società francese: «In Italia la Prodotti più acquistati per bambino: Prodotti più acquistati per bambino: vendita dei prodotti per Abbigliamento: maglieria, pantaloni giocattoli, costumi da bagno, l’infanzia è uno dei nostri e abiti e prodotti puericultura abbigliamento sportivo, punti forti e comprendendo tutte le categorie, nel prodotti puericultura (passeggini, scalda biberon…) 2014 rappresentano apColori: prossimativamente un Colori pastello e tonalità accese Colori: 20-22% del totale delle (rosso, blu, fucsia), motivi fantasia Colore: bianco, verde e arancione vendite nel mercato italiano. Più del 60% dei nostri utenti sono mamme, che Fonte: Survey Lab per Vente-Privee.com spesso effettuano acquisti GRAFICA MF-MILANO FINANZA 70% 30% Web, ecco come comprano i genitori Internet dalla parte di mamma e papà. La rivoluzione digitale si riflette sulle abitudini delle famiglie europee migliorandone la qualità della vita. È quanto emerge dall’analisi effettuata da Survey Lab, il laboratorio europeo di ricerche di Vente-privée, secondo cui il 96% dei genitori in Europa usa la rete per informarsi e l’80% naviga per confrontare i prezzi prima dell’acquisto. E quando si tratta di fare acquisti per i propri figli i genitori europei hanno comportamenti differenti: le mamme preferiscono l’abbigliamento mentre i papà si divertono a comprare giocattoli. E sebbene le madri abbiano un ruolo da protagonista (il 70% acquista su internet contro il 30% dei padri), è evidente che il comportamento all’acquisto segua percorsi molto differenti. Così le mamme per il 75% comprano moda e calzature per i loro figli e fanno più attenzione al prezzo, mentre i papà si lasciano andare anche ad acquisti d’impulso privilegiando però oggetti e accessori funzionali, abbigliamento sportivo e gadget senza farsi problemi di prezzo. (riproduzione riservata) X Dossier 80° Pitti Immagine Bimbo MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 Interviste Bonpoint cresce e celebra 40 anni Il marchio di childrenswear francese è pronto ad accelerare sulla linea couture, che sfilerà a Parigi, sul beauty e su Yam, la linea dedicata alle teenager e che piace anche alle mamme. Alessia Lucchese B onpoint inizia i festeggiamenti per il suo 40° anniversario rafforzando il segmento couture. D’altronde, il marchio fondato da Marie France Cohen è nato nel 1975 proprio come «maison de couture», e proprio questa definizione racconta il Dna artigianale e il savoir faire della maison di childrenswear che si prepara a svelare durante la sfilata del 28 gennaio una capsule collection celebrativa. «Christine Innamorato, il nostro direttore creativo, ha rielaborato per l’occasione alcuni dei capi iconici del marchio, rendendoli più vicini allo stile contemporaneo» ha spiegato a MFF Sabine Brunner, ceo della griffe, in questa intervista a MFF. «Una scelta che risponde non solo alla volontà di rimettere in produzione pezzi che hanno fatto la storia del brand, ma anche all’esigenza dei nostri store di ampliare le proposte più eleganti». Oltre alla couture, su quale segmento state investendo? Siamo molto soddisfatti della crescita di Yam, la label dedicata alle teenager. Inizialmente è nata come una semplice prosecuzione delle proposte della collezione bambina nelle taglie più grandi, ma ci ha stupito come le mamme stesse acquistassero alcuni capi, che hanno un prezzo vantaggioso rispetto ai brand adulti. Per questo, abbiamo deciso di ampliare le proposte e distrutturarci anche internamente con un team dedicato. Oggi Yam conta su tre mini store a Parigi accanto ai monomarca di Bonpoint, l’obiettivo è di ampliare la distribuzione. Quali sono le categorie più performanti? In termini di volumi, sicuramente il bebè e la bambina. In termini di crescita, i cosmetici, il cui fatturato è raddoppiato . Quest’anno aggiungeremo 4 nuovi prodotti e nel 2016 sveleremo una nuova fragranza. Inoltre, torneremo a portare nei nostri store la baby spa itinerante e contiamo di dare vita all’interno del flagship di Rue de Tournon uno spazio educational, dove insegnare ai bambini a prendersi cura di se stessi non solo attraverso la cosmesi ma anche con l’alimentazione. Avete delle nuove aperture in calendario? Quest’anno non apriremo nuovi store per concentrarci sulla crescita organica dei 110 che abbiamo in 27 paesi. Siamo molto soddisfatti di come sia andato il 2014, che si è chiuso in crescita nonostante un inizio d’anno difficile. Entro fine anno, contiamo di svelare il nuovo concept dello store di Avenue Montaigne. Nuovi co-branding in vista? Ci piace allearci con dei marchi che possono darci un contributo su categorie speciali e a cui possiamo agevolare l’ingresso nel kidswear. Dopo le collaborazioni con Stone e Aurélie Biedermann per i gioielli e Golden goose per le sneakers, la p/e 2015 ci vedrà firmare una capsule denimwear con Seafarer. (riproduzione riservata) Pitti immagine bimbo News Sulla pedana della Fortezza debutta Yclu. Niente show per Miss Blumarine È Yclu la novità delle passerelle di Pitti immagine bimbo numero 80. Il marchio del gruppo Fratelli Casillo, a cui fanno capo anche i marchi To be too, Gaialuna e Ronnie Kay, si prepara a debuttare sulle pedane della Sala della Ronda dopo il rilancio iniziato la scorsa estate, presentando anche le prime proposte maschietto. Ad accompagnare l’esordio di Yclu saranno i marchi tradizionalmente affezionati alle sfilate in Fortezza da basso: ad aprire le danze oggi sarà Philipp Plein junior, seguito dalla collettiva Children’s fashion from Spain, i marchi del gruppo Grant (Miss Grant, Grant Garçon e L:ù L:ù) e Fun & Fun, mentre venerdì sarà il turno di Il gufo e Sarabanda. Grande assente Miss Blumarine, la linea junior della maison di Anna Molinari che sarà presentata all’interno dello stand di Spazio sei fashion group. Firenze celebra la moda belga La moda per i bambini fatta dai giovani stilisti belgi. È questa l’essenza di una nuova sezione nata dalla collaborazione tra Pitti immagine e il Flanders fashion institute di Anversa, vivaio per la creatività e l’innovazione made in Belgium. L’istituto che forma e sostiene i suoi designer con eventi internazionali presenterà al salone fiorentino una selezione di sei marchi di abbigliamento per bambini che si sono distinti nelle collezioni childrenswear come Anne Kurris, Gold, Morley e Simple Kids, mentre l’allestimento sarà curato da Elsa Dray-Farges. «Vogliamo sostenere e valorizzare gli stilisti belgi, facendo conoscere a buyer e giornalisti la forza dell’abbigliamento belga per bambini» ha dichiarato Agnes Wené (nella foto), project manager del Flanders fashion institute «anche attraverso la nostra app Guide to Belgian Fashion, una panoramica della moda belga durante le fiere di settore arricchita da immagini e da informazioni utili». Il bozzetto di due look Bonpoint a cura di Alessia Lucchese, Barbara Rodeschini e Michela Zio Showroom a Milano per Montelpare Andrea Montelpare trova casa a Milano. L’azienda calzaturiera specializzata nel segmento bambino di lusso si prepara a tagliare il nastro a uno showroom di 450 metri quadrati di superficie al civico 15 di via Pietro Mascagni. «L’imminente apertura di uno spazio dedicato tutto nostro a Milano è una tappa strategica imprescindibile e necessaria che abbiamo voluto proprio in un momento di grazia del nostro sviluppo a livello internazionale» ha commentato il fondatore e amministratore delegato Andrea Montelpare. Un’operazione che per l’azienda, che produce 12 marchi su licenza tra cui Quis Quis, Dsquared2, Roberto Cavalli, Ice Ice Iceberg e Simonetta, risponde alla crescente crescita dell’export, oggi pari al 90% del fatturato che per il 2014 dovrebbe attestarsi a circa 50 milioni di euro. Il kidswear spagnolo cresce in Italia Il kidswear spagnolo pronto a conquistare, nuovamente, l’Italia. Il Belpaese, con una fetta del 24,4%, si conferma infatti ancora la destinazione principale delle esportazioni, in crescita del 14,8% nel 2013 su un fatturato totale di 1,046 miliardi di euro. Le previsioni per il 2014, secondo il Julián Izquierdo, console per gli affari economici e commerciali di Spagna a Milano: «Sono positive. La visibilità internazionale di Pitti Bimbo e la sfilata dei marchi spagnoli è una eccezionale opportunità di promozione nei mercati europei ed extra per i marchi e più in generale per il settore della moda infantile spagnola». La collettiva Children’s fashion from Spain accoglierà in passerella Barcarola, Bóboli, Cóndor, Desigual, Graci, Losan, Mayoral, e per la prima volta, Tuc Tuc. Ninetta, primo store a Milano Unishop accelera con Ninetta. Il marchio di intimo e pigiameria per bambini ha inaugurato nelle scorse settimane il suo primo monomarca a Milano, al civico numero 8 di via Tivoli. Lo store, che si estende su una superficie di 40 metri quadrati, ospiterà le collezioni e le anteprime delle limited edition. Stone Island jr verso i dieci anni Stone Island si prepara a festeggiare i primi dieci anni della collezione junior. Era infatti il 2006 quando Carlo Rivetti, fondatore del brand, lanciò la label per bambini che oggi pesa per il 6,5% del fatturato, attestatosi nel 2014 a quota 80 milioni di euro (+13%). Il marchio, distribuito in oltre 200 rivenditori specializzati oltre che in 12 monomarca tra cui Milano, Forte dei Marmi, Londra e Seoul, per l’autunno-inverno 2015/16 si ispira al mondo dell’aeronautica declinandolo nei fishtail parka e nel giaccone in lino-watra. Come sempre l’accento è sulle lavorazioni e i dettagli hi-tech, dalle ice jacket wool blend dai tessuti termosensibili ai piumini ultraleggeri di nylon di soli 26 grammi. Crocs, prime licenze Disney Linea cashmere per Laura Biagiotti Nuova partnership creative per Crocs. Il marchio da 991 milioni di dollari (circa 855 milioni di euro) di fatturato nei primi nove mesi del 2014, presenta a Pitti immagine bimbo 80 le licenze per i film Frozen e Star Wars, frutto dell’accordo firmato con The Walt Disney company. Tra le novità anche la collaborazione con l’artista Jon Burgerman l’interprete ideale per l’edizione speciale The Crocs Burgerman. Il creativo inglese, che ha già all’attivo collaborazioni con Pepsi, Nike, Sony, Puma, Mtv e Levi’s, ha trasferito la sua creatività su un modello per adulti e bambini che sarà in distribuzione a partire dall’autunno-inverno 2015/16. Laura Biagiotti declina il cashmere nella propria linea Dolls con una capsule. Pitti immagine bimbo 80 una limited edition di 30 pezzi da 0 a 3 mesi tra cui tutine, cardigan, mini blazer e sacco nanna. «Si tratta di una collezione unisex legata ai primi momenti della vita del neonato, completamente bio e naturale» ha raccontato a MFF Lavinia Biagiotti Cigna. «Abbiamo lavorato molto sulla tradizione e sul nostro heritage, ma allo stesso tempo sulla tecnologia: i capi della capsule, come tutti i capi della collezione bambina, sono dotati di un Qr code che permette di accedere a una piattaforma che facilita il rapporto con il magazzino». Il marchio, realizzato su licenza da Mafrat, prosegue la sua crescita sui mercati esteri, pari al 65% del fatturato: «Per l’a/i 2015/16 abbiamo lavorato su tempi di consegna molto competitivi, in particolare per Russia e Medio oriente». (riproduzione riservata) XII MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 Strategie Versace arruola Vaccarello per rilanciare il mondo di Versus Lo stilista italo-belga prende ufficialmente le redini di tutte le collezioni dell’etichetta young & cool del gruppo dall’autunno-inverno 2015/16. Top secret i dettagli della prossima presentazione. «Il marchio sta crescendo double digit», ha detto a MFF Gian Giacomo Ferraris, ceo della Medusa. Chiara Bottoni V ersace arruola Anthony Vaccarello come direttore creativo della collezione Versus Versace nell’ottica di spingere la crescita dell’etichetta e di costituire una fashion lifestyle company a tutto tondo. Il designer, già autore di una capsule collection di successo per il brand giovane della Medusa presentata a New York (vedere MFF del 6 settembre 2014), assumerà ufficialmente l’incarico a partire dalla collezione autunno-inverno 2015/16, con la responsabilità dell’uomo, della donna e degli accessori sotto la supervisione di Donatella Versace, direttore artistico della casa di moda della Medusa. «Questa nomina è l’ultimo passo nel cammino di evoluzione e di ridefinizione della strategia sul marchio avviata nel 2012, quando Versus venne riportata in house dopo essere stata lungamente una licenza», ha spiegato a MFF Gian Giacomo Ferraris, ceo di Versace, «oggi Versus non è più una seconda linea ma un brand indipendente a tutti gli effetti, destinato a un pubblico giovane e conforme allo spirito ribelle, che animò la label sin dalla sua fondazione nel 1989». In quanto laboratorio innovativo, in questo ultimo anno Versus Versace ha intrapreso una rivoluzionaria strategia digitale, slegandosi dalla stagionalità dato che ogni collezione diventa immediatamente acquistabile appena presentata, creando un dialogo diretto tra la passerella e il cliente finale. Da qui, anche la decisione di separare anche la creatività da quella della main line. E, dopo il passaggio di Christopher Kane, J.W. Anderson e della cantante M.I.A, autori di capsule speciali, la scelta di creare un rapporto di lungo termine con lo stilista italo-belga. «Ho seguito il lavoro di Anthony sin dalla sua prima collezione e appena l’ho conosciuto ho reSopra, Anthony Vaccarello insieme a alizzato immediatamente che Donatella Versace e, a destra, un look Versus era lui quello giusto, il suo talento urla Versus Versace. Adoro la sua zione in Versace», ha sottolineato Donatella energia e il suo spirito audace e amo essere Versace. Dedicata sarà anche la strategia circondata da un creativo che porta innova- distributiva. «In questo ambito, stiamo ap- Bilanci Esprit, profit warning sul semestre in chiusura Esprit holdings (nella foto un capo), gruppo di abbigliamento prêt-à-porter quotato a Honk Kong, ha emesso un profit warning, annunciando che i prossimi risultati saranno sotto le aspettative. Il marchio ha previsto un utile, per il semestre chiuso a dicembre, tra i 40 e i 50 milioni di dollari di Hong Kong (tra i 4,4 e i 5,5 milioni di euro circa al cambio di ieri), a fronte di profitti per 95 milioni (circa 10,5 milioni di euro) registrati un anno prima. La società, che rilascerà i risultati trimestrali a febbraio, ha attribuito le performance alla riduzione degli stock di magazzino e al clima insolitamente mite in Europa, che ha pesato sulla vendita delle collezioni invernali. Grazie alla strategia del nuovo amministratore delegato Jose Martin Gutierrez, ex Inditex, l’azienda è tornata in nero (vedere MFF del 24 settembre) nell’esercizio 2013/14 al 30 giugno scorso a quota 210 milioni di dollari di Hong Kong di profitti netti (circa 23,3 milioni di euro), contro la perdita di 4,9 milioni di dollari (circa 0,54 milioni di euro) dell’esercizio fiscale precedente. (riproduzione riservaAlice Merli ta) plicando un modello di business diverso rispetto a quello tradizionale per affermare l’identità di quello che considero il primo vero Italian contemporary brand», ha sottolineato Ferraris, «A fine 2014 abbiamo raggiunto un totale di 14 store e ci prepariamo a inaugurare una vetrina a Tokyo nel quartiere di Ometesando. I primi risultati di questo rilancio sono stati eccezionali con una crescita double digit in linea con quella esplosiva del gruppo Versace (che nelle prossime settimane renderà noto il bilancio 2014 previsto ancora strong double digit dopo un 2013 archiviato a 479,2 milioni di euro di ricavi, in progressione del 17,2%, ndr)». Ancora top secret, infine, i dettagli della location e della data di presentazione della nuova collezione, che sarà itinerante come da scelta strategica confermata in partenza. (riproduzione riservata) News a cura di Alice Merli e Giulia Sciola Moschino vola a Los Tiffany rinnova Angeles e cambia a Milano per gli Stati Uniti Winston, charity con AmfAR Prim boutique nePrima gli Stati Uniti per Moschino. Il marchio Mos ha aperto di Aeffe A un monomarca a Los Angeles (coLo me m anticipato da MFF M del 29 luglio) di d oltre 300 metri quadrati, al civico q 8933 di Beverly Boulevard (nella foto). Il concept del 8 nuovo store è stato ideato dal direttore creativo del n marchio Jeremy Scott. Nei piani del gruppo ci sarà anm che c il restyling di 13 store diretti e 150 shop in shop in franchising distribuiti nel mondo tra Selfridges, Colette, f 10 1 Corso Como e Opening Ceremony. A maggio invece sarà la volta di una nuova location a Milano, ma v al a momento i dettagli sono ancora top secret. Harry Winston (nella foto un collier), ha stretto una partnership con amfAR, associazione benefica che ha come scopo la lotta all’Aids. La storica realtà newyorkese di gioielli e orologi diventerà il primo sostenitore agli eventi charity di gala che saranno organizzati nel mondo nei prossimi tre anni. L’azienda diventerà anche la prima sostenitrice del progetto Countdown to a cure initiative, che ha come obiettivo la ricerca di una cura per l’Hiv e l’Aids entro il 2020. Nuova senior vice president in Nord America per Tiffany, che ha nominato l’ex chief merchandising officer di Saks Fifth avenue, Jennifer de Winter. Il Nord America è il mercato principale per il brand di preziosi, che vanta 106 punti vendita tra Canada e Stati Uniti. La nomina della manager sarà effettiva dal prossimo 1 marzo. Hackett nel team Williams Martini Hackett London diventa il fornitore ufficiale del team corse Williams Martini della FormulaUno. Per due anni il brand inglese vestirà la squadra. Vincenzo Zucchi nomina Vacchi come nuovo ceo Marzotto home debutta in rete Cambio al vertice per l’azienda di home fashion Vincenzo Zucchi spa che ha scelto Giovanni Battista Vacchi come nuovo amministratore delegato. Il manager bolognese (nella foto), che vanta collaborazioni con le società di private equity Bain & Company e Carlyle group, è stato ceo dell’azienda di trasporti marittimi Grandi Navi Veloci dal 2012 al 2014. Il gruppo Marzotto ha aperto il nuovo canale di e-commerce dedicato alla divisione Marzotto Home. Su marzottohome.com sarà possibile acquistare i prodotti tessile arredo casa, tra cui plaid, coperte e cuscini d’arredamento delle collezioni Marzotto Italy e Lanerossi. L’Oréal cerca un make-up designer L’Oréal Paris ha lanciato un concorso worldwide di trucco in undici paesi per trovare il suo prossimo make-up designer. The brush Contest aprirà le iscrizioni il prossimo 15 febbraio su thebrushcontest.com o tramite il canale YouTube di L’Oréal Paris France. La lingerie torna in scena a Parigi Il Sil-Salon International de la lingerie torna a Parigi dal 24 al 26 gennaio con 480 espositori. Debutto in fiera per i turchi di Blackspade, gli italiani di Buccia di Mela, la lingerie di Guess, la griffe francese per giovanissimi Les Fées de Filles, e infine per il marchio Heidi Klum intimates, di proprietà del gruppo Bendon. Si tratta invece di un ritorno per il brand Skinny Bodywear, il gruppo austriaco Huber, le collezioni di intimo di Desigual e i marchi di pigiameria Donna Lingerie, Milk&Honey, Anemone Lingerie, Bonjour et Bonne Nuit. (riproduzione riservata) giovedì 22 gennaio 2015 XIII MF fashion Nomine Gucci, il timone passa a Michele La griffe di Kering ha annunciato che il womenswear dell’a/i 2015/16 sancirà il debutto del nuovo numero uno che sostituirà Giannini. «Siamo allineati sulla nuova visione del marchio», ha detto Bizzarri. Fabio Maria Damato D opo due settimane di speculazioni e rumors, e dopo due giorni dallo show maschile, Gucci conferma la nomina di Alessandro Michele in qualità di: «Direttore creativo della maison con la responsabilità di tutte le collezioni di prodotto, nonché dell’immagine del marchio». L’annuncio è arrivato con un comunicato nella tarda serata di ieri dopo la chiusura dei mercati azionari, con una note che specifica che già lo show del 25 febbraio per il womenswear autunno/inverno 2015/16, sarà firmato dal neodirettore creativo. Un ribaltone inpensabile solo qualche settimana fa, quando gli addetti ai lavori si aspettavano di assistere a due ultime sfilate (uomo e donna) a opera di Frida Giannini, come comunicato dalla stessa maison alla fien dello scorso anno (vedere MFF del 13 dicembre 2014). Decisione poi ribaltata con l’addio anticipato della designer, uscita definitivamente dall’azienda a sorpresa lo scorso 12 gennaio. Michele, 42 anni nato a Roma, con studi presso l’Accademia di Costume e moda, vanta un passato nell’ufficio stile di Fendi, per poi arrivare nel 2002 in Gucci proprio in tandem con la stessa Frida Giannini, di cui era braccio destro. Nel maggio 2011 il designer è stato nominato Associate to the creative director, assumendo la responsabilità per pelletteria, calzature, gioielli e home collection. Segmento, quest’ultimo, che proprio a settembre 2014 l’aveva visto conquistare ruoli». A velocizzare la nomina la direzione creativa di di Alessandro Michele devono Richard Ginori, maressere state le reazioni diverse, chio di porcellane ma comunque positive, alla colacquisito dalla mailezione maschile per l’autunno/ son della doppia G inverno 2015/16. Anche se vinel 2013. Un uomo sta la rivoluzione apportata in di grande fiducia per un solo show non solo ad abiti e il marchio vedette del accessori, ma anche a casting, setgruppo Kering, che ting della sfilata e messa in scena con i suoi quasi 2,527 dell’insieme, c’è da immaginamiliardi di euro di rire che la sua successione fosse cavi negli ultimi nove già stata scritta dalle alte sfera di mesi richiede una buoKering ben prima di quanto imna dose di disciplina e maginato. «Durante la sua storia, dedizione. Ma anche Gucci ha sempre creato attesa ed creatività, perché seeccitazione attraverso prodotti e condo quanto visto collezioni innovative e distintisulla passerella mave. Alessandro Michele possiede schile del marchio lo sia le qualità che la visione nescorso lunedì, diseSopra, Alessandro Michele insieme al team Gucci a fine sfilata cessarie per portare un nuova gnata dal team creativo prospettiva contemporanea a capitanato da Michele in meno di sette giorni, la doppia G, e i suoi processo di selezione attento e ponderato, Gucci», ha poi aggiunto François-Henri vertici, avevano voglia di una virata a 360° Alessandro Michele è stato scelto per rico- Pinault, chairman e ceo di Kering, che lunedì capace di riportare la griffe al centro del dia- prire il ruolo di direttore creativo di Gucci scorso è approdato a Milano proprio per assilogo fashion. Forse mettendo da parte quella sulla base della sua visione contempora- stere alla sfilata della maison. «La collezione dedizione per la riedizione dei pezzi d’archi- nea del marchio, che ha saputo sviluppare autunno/inverno 2015-2016 presentata nei vio che aveva contraddistinto la precedente nel corso degli anni e alla quale darà forma giorni scorso», ha concluso Bizzarri, «è stagestione. Una strategia ovviamente condivi- da partire da oggi», ha spiegato il manager. ta realizzata grazie all’efficace collaborazione sa da Marco Bizzarri, manager in passato «Alessandro ed io siamo pienamente alline- tra design team e produzione. E rappresena capo di Bottega Veneta e dal 1° gennaio ati sulla nuova visione contemporanea di cui ta il primo chiaro segnale che il marchio è numero uno dell’azienda al posto dell’uscen- Gucci ha bisogno, e sarà questa visione che pronto a prendere una nuova direzione». (rite Patrizio Di Marco. «Al termine di un ci guiderà nell’esercizio dei nostri rispettivi produzione riservata) Il primo sistema di informazione multimediale per turisti e consumatori cinesi Ideato da Class Editori in partnership con Xinhua News Agency per offrire ai turisti cinesi che arrivano in Italia una guida precisa e puntuale all’eccellenza nella moda, nel luxury, nell’arte, nel design, nel food & wine e nell’ospitalità. Il sito web Carta, web, app e social per comunicare l’eccellenza L’app per Apple e Android www.eccellenzaitalia.cn I social 34 FOCUS Inserto a cura di Gian Marco Giura % & "$#! #$& % $""$"( #$$ "%$$ %"'#$ renderà il via domani (fino al 28 gennaio) VICENZAORO The Boutique Show, il nuovo formato espositivo ideato da Fiera di Vicenza che rappresenta l’evoluzione della Mostra internazionale dell’oreficeria e della gioielleria, da anni punto di riferimento a livello mondiale per le aziende e gli operatori del settore. Il format è stato sviluppato da Fiera di Vicenza e debutterà nella cornice di VICENZAORO January, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze e le istanze più dinamiche della domanda internazionale, mediante un’innovativa riorganizzazione dell’esposizione in community omogenee di aziende, accomunate e riconoscibili per posizionamento, valori di riferimento, tipologia di produzione e sistemi di distribuzione, oltre che per immagine complessiva del brand. Il layout, che è unico nel suo genere tra le fiere internazionali del settore, è stato sviluppato per facilitare l’incontro e l’interazione fra buyer ed espositori mediante un’esperienza originale e interattiva. VICENZAORO The Boutique Show è organizzato in sei «distretti» principali: Icon (padiglioni 5, 6, 7) è rivolto alle più prestigiose boutique e agli store delle grandi metropoli mondiali. Le aziende legate ai tradizionali distretti industriali orafi sono le protagoniste di Creation (padiglioni 2.1, 2.2, 3.1, 4), la cui offerta è adatta a soddisfare le richieste di negozi tradizionali, catene, grossisti e private label. Look (padiglioni 1, 2) è riservato alle aziende e ai designer che lavorano su ricerca e progettazione innovativa; le loro creazioni trovano collocazione ideale nei contesti all’interno dei quali convivono moda e accessori. Essence (padiglione 3.0) è suddiviso in due aree di cui Precious Components è dedicata a tutti gli elementi essenziali che compongono il gioiello mentre Gem & Diamond riunisce aziende specializzate nella lavorazione e nel commercio etico di gemme e diamanti. Aziende, studi e professionisti che si occupano di visual merchandising, packaging e strategie di comunicazione per il settore orafo e gioielliero sono l’anima di Expression (padiglione 2.4, 2.5); mentre Evolution (padiglione 9, esterno al quartiere fieristico), accoglie un’estesa gamma di tecnologie applicate, strumenti e macchinari a supporto delle diverse fasi di lavorazione delle pietre preziose. Un ruolo importante è ricoperto dai Trend Forum: aree specifiche caratterizzate da un’impostazione scenografica di forte impatto visivo che offriranno una rappresentazione plastica e realistica dei Trend, ispirando buyer e visitatori e guidandoli nei loro acquisti. La suddivisione in community garantirà ai buyer e ai visitatori una visione completa dell’offerta espositiva, dei trend e del mercato globale. Ciò consentirà in modo più agevole l’identificazione delle aziende target più appropriate, in linea con il posizionamento del singolo buyer o gruppo d’acquisto, ottimizzando il tempo di visita necessario per soddisfare le proprie curiosità ed esigenze informative, rendendo quindi più agevole il loro business. ) "!"$ #$%!#!" %# $ $ llestito all’interno della Basilica Palladiana, edificio storico del XVI secolo riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994, il Museo del Gioiello di Vicenza è il primo del suo genere mai realizzato in Italia oltre che uno dei pochi al mondo esclusivamente dedicato al gioiello. Ideato e gestito da Fiera di Vicenza, in partnership con il Comune di Vicenza, è uno dei tasselli che compongono la strategia volta a promuovere l’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria. L’esperienza che si vive all’interno dell’installazione, progettata da Patricia Urquiola, una delle top designer a livello mondiale, è unica, perchè nei 410 metri quadrati in cui si svolgono le teche e si possono vedere i pezzi unici che sono esposti, si rivive l’evoluzione, dai più antichi monili ai gioielli più recenti, in un mix di contaminazione tra antica maestria e tecnologie moderne. Foto di Cosmo Laera Il Museo del Gioiello Gioiello, infatti, «rappresenta una sfida, un dialogo tra un’icona emblematica come la Basilica Palladiana e una reinterpretazione della rappresentazione dei gioielli, in un percorso simbolico», ha commentato la Urquiola. È articolato su due livelli: al piano terreno l’ingresso, con il book-shop, che raccoglie testi nazionali e internazionali, e, a seguire, la sala delle esposi- zioni temporanee. Il piano superiore del Museo si articola in un percorso inedito di nove sale espositive che si sviluppano secondo i concetti che hanno dato vita ai monili nei diversi momenti della storia, quindi: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro. Questo perchè, «non esiste il gioiello universale e unico, ma diverse concezioni di gioiello, legate al tempo, alla cultura, al gusto, in sintesi: alla storia dell’uomo», spiega il direttore Alba Cappellieri. «La visita introduce infatti a significati e valori cui forse i visitatori non avevano mai pensato e, quindi, a gioielli che sorprenderanno, incuriosiranno e faranno venire voglia di ritornare». Curatori delle sale 11 esperti internazionali, tra cui: Aldo Bakker, Gijs Bakker, Bianca Cappello, Franco Cologni, Deanna Farneti Cera, Graziella Folchini Grassetto, Stefano Papi, Maura Picciau e Paolo Maria Guarrera, Alfonsina Russo e Ida Caruso. Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti dalla compagnia Fiera Vicenza, che ne garantisce la correttezza e veridicità, a soli fini informativi 35 orrado Facco, direttore generale, spiega come mai Fiera di Vicenza organizzi insieme alla Confederazione Mondiale della Gioielleria (CIBJO) un seminario sulla Responsabilità Sociale d’Impresa. Domanda. Quale il motivo che vi ha spinto? Risposta. Oltre che come Piattaforma strategica di business, Fiera di Vicenza agisce anche come Cultural Hub, con un’attenzione particolare agli aspetti della sostenibilità socio-economica. Da sempre siamo impegnati nel promuovere valori quali il commercio etico, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del diritto-dovere al lavoro, la tracciabilità, la difesa della salute e la tutela del consumatore. Su questi temi, da alcuni anni collaboriamo strettamente con CIBJO, con il supporto del quale abbiamo ricevuto l’accreditamento presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazione Unite. Si tratta di una tappa storica, poiché l’Onu ha per la prima volta riconosciuto che una società fieristica contribuisce direttamente alle politiche di promozione e sviluppo della Corporate Social Responsibility. Il Seminario, pertanto, rientra nell’ambito della nostra partnership con la Confederazione Mondiale della Gioielleria e l’ONU su questioni di stretta attualità e di grande valore anche per il mercato, sempre più orientato verso trasparenza e tracciabilità totale. D. A cosa è dovuta questa diffusa sensibilità per la Corporate Social Responsibility? R. Anzitutto a una forte richiesta da parte di Organizzazioni, Governi, Cittadini e consumatori sempre più evoluti di maggiori controlli etici nelle dinamiche del business, soprattutto nei settori delle pietre preziose e dei gioielli. E molte aziende, responsabilmente, si stanno attrezzando al riguardo, consapevoli che il modo tradizionale di fare business è cambiato e che la Responsabilità Sociale ha un forte impatto sulla reputazione del brand. Nonostante in passato venissero considerati un’opzione facoltativa, oggi standard etici ben codificati e verificabili sono quindi ritenuti un requisito fondamentale nel settore della gioielleria e delle pietre preziose, dovunque ci si trovi all’interno della catena di distribuzione. L’implementazione pratica di tali standard sarà l’oggetto dell’incontro in occasione di VICENZAORO January. D. Com’è organizzato il seminario dal titolo «Responsabilità Sociale come nuova realtà: iniziative di buona prassi, strumenti e successi aziendali»? R. All’incontro interverranno due dei principali esperti del settore, Greg Valerio e Donald Feaver. Nella prima parte verranno presentate le nuove questioni etiche per gioiellieri e fornitori, alcune delle principali iniziative sull’approvvigionamento responsabile, l’approvvigionamento «conflict-free» e gli aspetti legati alla trasparenza e alla tracciabilità. Inoltre, verranno proposte misure pratiche che le aziende possono adottare per diventare leader nelle buo- Corrado Facco ne prassi. Durante la seconda parte saranno illustrate le novità nel campo della Responsabilità Sociale, identificate le tipologie di aziende più dinamiche sotto questo aspetto e presentati i nuovi strumenti per accelerare il percorso delle aziende verso l’adozione di buone pratiche. D. Quali sono gli strumenti più innovativi per promuovere e implementare la Responsabilità Sociale? R. Le classiche certificazioni cartacee ormai rappresentano uno strumento superato. Stanno emergendo nuovi approcci più costruttivi e olistici, che permettono anche un ritorno più cospicuo sugli investimenti. Evidentemente anche nel campo della Responsabilità Sociale la rete offre grandi possibilità. Proprio in occasione del Seminario, sempre in collaborazione con CIBJO, lanceremo un nuovo progetto sulla conformità alla Corporate Social Responsibility per il settore della gioielleria, elaborato da Branded Trust. Si tratta di un sistema di misurazione e certificazione semplice, chiaro e di forte impatto valoriale. Tale sistema, totalmente automatizzato e sviluppato secondo la logica del cloud, permette alle imprese di settore, dalle più piccole alle più grandi, di implementare e poter certificare le pratiche effettive di rispetto dei principi di trasparenza, tracciabilità ed etica della propria realtà. Uno strumento che rafforza il ruolo di Fiera di Vicenza quale provider di servizi e potenzia le capacità dei nostri stakeholder di competere sul mercato etico. ovità assoluta dell’edizione 2015 di VICENZAORO January sono i Trend Forum progettati da TRENDVISION JEWELLERY + FORECASTING, Osservatorio indipendente di previsioni su scala mondiale di Fiera di Vicenza, che sono presentati per la prima volta nel corso della Manifestazione di quest’anno. Collocati nella Promenade del Padiglione 1 all’interno del Distretto Look, sono stati progettati per un pubblico di buyer, designer, creativi, oltre che per le direzioni di stile e di prodotto. I temi proposti, frutto della ricerca dei trend-analysts di TRENDVISION JEWELLERY + FORECASTING e del direttore creativo Paola De Luca, sono anche raccolti in una pubblicazione unica, il TrendBook 2016+, giunta alla 13° edizione, che è il riferimento per designer, aziende e creativi, e riporta il contributo di influenti e importanti specialisti e designer indipendenti di spicco del settore. Tra i must che dovrebbero assumere le creazioni orafe e gioielliere dei prossimi anni, Le Illusioni grafiche con linee leggere, ispirate a elementi grafici con strutture estremamente leggere in metalli preziosi, con inserti e accenti di gemme e diamanti, e la Laser Technology: trafori, filigrane, ripeti- zioni astratte di ispirazione romantica o classica, realizzati con la tecnica laser, che è in continua evoluzione, e che permette stratificazioni su più livelli di piastre di pietre, e una combinazione di differenti materiali, creando giochi di colore e interessanti contrasti. Inoltre, Pavé, astratti e apparentemente caotici e molto colorati, sorretti da un «invisible setting» grazie a una tecnica che permette di incastonare le pietre senza che la struttura sottostante si renda visibile. La sensazione percepita è di una distesa di pietre preziose e diamanti quasi adagiati sul nulla e fluttuanti nell’aria. Infine, Cracked Origins, cioè trattamenti particolari della superficie di metalli e pietre che renderanno un effetto quasi primordiale e arcaico, come fossero anticati, o lasciati grezzi, appena scaturiti dal terreno o plasmati dal calore lavico. Per consentire ai visitatori di seguire al meglio l’evoluzione delle tendenze rappresentate, i Trend Forum sono stati organizzati in quattro mega trend direzionali, ognuno dei quali abbinato al profilo di un consumatore di riferimento: «The Essentialist», consumer profile che contraddistingue i consumatori appartenenti al megatrend Airy Perspective ispirato ai motivi ge- ometrici e forme minimaliste; «The Romantic», dal look etereo arricchito dai toni dark espressione del megatrend Dramatic Poetry e il consumer profile «The Exoticist», all’insegna di un’eleganza multiculturale, lussuosa ed eclettica tipica del megatrend Global Delights e infine «The Digitalist», dallo stile ultramoderno e futuristico del megatrend Digital (East). Ai profili del consumatore sono associate altrettante vetrine tematiche di riferimento, impreziosite dalle opere uniche di dieci designer internazionali di spicco nel panorama internazionale, tra cui Octium (Kuwait), Marta Paolillo (Italia), Axenoff (Russia), Margherita Burghener (Italia), Jewels Emporium (India), Farah Khan (India), Temple St. Claire (Usa), Stephen Webster (Usa), Federico Primiceri (Italia), Matthew Campbell Laurenza (Usa). Altra novità dei Trend Forum è la componente web 2.0: schermi interattivi che mostrano lungo il percorso i tratti distintivi di ogni tendenza attraverso otto pin board della piattaforma Pinterest di TRENDVISION JEWELLERY + FORECASTING (http://it.pinterest. com/trendvision/). XVI MF fashion giovedì 22 gennaio 2015 COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI Dati in dollari STATI UNITI Prezzo ieri Abercrombie & Fitch 26,16 Avon Products 7,53 Coach 37,42 Coty 18,85 Estee Lauder 73,98 Fossil 99,10 Gap Inc 41,10 Guess 19,86 Kate Spade & Co. 27,81 Lululemon Athletica 63,02 Men`s Wearhouse 44,09 Michael Kors 68,58 Nike Inc 93,68 Phillips-Van Heusen 111,61 Polo Ralph Lauren 170,07 Var.% % 12m 1,0 0,4 3,8 0,7 -0,7 1,1 1,7 -0,4 1,2 0,0 2,8 2,3 0,1 0,6 1,1 -25,7 -54,1 -28,8 30,8 2,5 -14,1 7,4 -30,9 -4,7 31,7 -11,2 -11,2 27,0 -8,7 5,7 Quiksilver Revlon Inc Tiffany & Co Tumi Holdings V.F. Corp Vince Hldg 1,94 32,64 90,10 21,85 71,68 22,99 -1,8 -75,5 -0,3 39,3 0,2 4,3 -3,6 4,4 -0,3 21,9 1,1 -4,0 Prezzo ieri Var.% % 12m Dati in euro ITALIA Aeffe Basicnet Brunello Cucinelli Caleffi Csp Int. Ind. Calze Damiani Geox Giorgio Fedon Italia Independent 1,80 2,36 18,78 1,30 1,45 1,24 2,75 7,60 34,25 -5,0 -1,0 -1,2 -1,5 -0,4 -2,9 -0,1 -0,8 111,4 -0,8 -14,7 -15,6 2,3 -14,6 -6,8 -8,1 Luxottica Moncler Piquadro Safilo Group Salvatore Ferragamo Stefanel Tod’s Yoox Zucchi 48,99 12,58 1,59 12,16 23,27 0,29 82,25 18,14 0,05 -0,9 2,7 -2,0 4,6 1,4 0,3 4,4 -2,5 0,6 23,2 -7,5 -29,4 -32,6 -5,3 -31,4 -28,2 -40,4 -56,7 Dati in euro GERMANIA Adidas-Salomon Hugo Boss Puma Wolford Zalando Prezzo ieri 58,05 108,60 171,50 21,37 23,70 Var.% % 12m -0,6 0,7 -0,6 4,1 3,0 -36,7 12,0 -25,0 18,5 - Dati in euro SPAGNA Inditex Dati in corone svedesi Prezzo ieri 25,97 Var.% % 12m 2,2 8,3 Dati in euro FRANCIA Christian Dior Hermes Intl Kering Lvmh Oreal Prezzo ieri 148,40 282,95 172,75 137,40 149,80 Var.% % 12m 1,0 -0,7 3,3 0,7 0,7 25,7 15,0 13,2 18,2 19,2 Dati in pence REGNO UNITO Prezzo ieri Asos Burberry Grp Mulberry SVEZIA Prezzo ieri Var.% % 12m Hennes & Mauritz 338,40 1,0 14,0 SVIZZERA Prezzo ieri Var.% % 12m Richemont Swatch I 74,15 353,50 1,2 -17,6 -1,9 -36,8 Dati in franchi svizzeri 2.737,90 1.743,00 849,17 Var.% % 12m -1,3 -59,8 2,3 15,1 -2,7 -5,7 Dati in dollari Hong Kong HONG KONG Esprit Holdings Global Brands L’Occitane Prada Samsonite Prezzo ieri Var.% % 12m 8,38 1,53 19,14 42,10 23,10 -3,6 -46,7 2,7 0,2 20,8 -0,1 -30,8 -3,8 -0,6 Borsa Albisetti, deserta l’asta in tribunale Per il curatore non ci sono speranze A casa i 60 dipendenti, alla procedura fallimentare non resta che vendere gli asset disponibili a oggi All’origine della caduta della società, l’intreccio con Ittierre e la progressiva perdita di licenze. Carlo Gioia A lbisetti al capolinea. Dopo la dichiarazione di fallimento (vedere MFF del 10 gennaio), lunedì è andata deserta l’asta indetta dal curatore giudiziario Giulia Pusterla per cercare di vendere l’azienda nella sua interezza. Secondo quanto riferito dalla stampa locale l’asta era stata indetta anche in seguito ad alcune manifestazioni di interessa che erano giunte al curatore, ma al momento di assumere impegni, nessuno si è fatto avanti. E a questo punto, ha dichiarato il curatore fallimentare: «È impensabile che l’attività possa in qualche modo ripartire. La procedura non potrà che portare alla vendita pezzo per pezzo di quel che rimane, senza un piano strategico complessivo che consenta di portare avanti, almeno in parte, la produzione, così com’era invece stato per Ittierre, sia gestionale, nel senso fino al mese scorso». Per lungo tempo la Albisetti, che negli anni 80 e 90 che il focus della famiglia si era forse era stata licenziataria per l’intimo e il troppo spostato sull’azienda molisana beachwear di marchi come Armani, e sulle sue difficoltà, sia delle licenze, ormai limitate ad alcuni marchi conDolce & Gabbana, Fendi, Missoni, divisi con Ittierre (John Galliano, Moschino e Versace, è stata l’azienAquasctutum) e pochi altri (Chloé, da leader di questo segmento di Harmont & Blaine, Bikkembergs). mercato. Poi una parte dell’attività Una immagine della Albisetti Ma anche queste licenze, a prescindere si è spostata su accordi di produziodalle scadenze naturali, con la dichiane anziché di licenza, ma sino a un paio di anni fa Albisetti continuava a essere un partner pri- razione di fallimento sono automaticamente decadute. Per i vilegiato delle griffe. L’avventura in Ittierre della famiglia 60 dipendenti è giocoforza scattato il licenziamento, senza Bianchi ha progressivamente indebolito l’azienda sia sul accesso agli ammortizzatori sociali previsti per le aziende fronte finanziario, con riferimento alle garanzie prestate di maggiori dimensioni. (riproduzione riservata) 80 YOUR NEW PITTISMART APP