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Ci salverà il Golf? Ci salverà il Golf?
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 374 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 9 GIUGNO 2012 ASIAGO GALLIO Vivere in Altopiano In Altopiano lo stesso rischio sismico dell’Emilia Romagna Blocco delle lottizzazioni: il ricorso del Comune è inammissibile Niente fondi per il progetto di collegamento Melette Val Maron Pagina 5 Pagina 4 Pagina 16 di Monica e Massimiliano Gnesotto Il titolo è un po’ impegnativo certo, ma vogliamo parlarvi della vita nel nostro territorio. Si potrebbe filosofeggiare per ore oppure scrivere tomi su tomi. Ma saremo brevi: vogliamo focalizzarci sulla tenacia e sulla caparbietà che manifesta ogni forma di vita in un ambiente ostile come questo. Principalmente e’ il clima assieme alla nostra geologia a rendere inospitale questa terra, tanto freddo, poche fonti d’acqua, scarsi i terreni fertili. Ma qualcosa cresce lo stesso. Anzi, cosa c’e’ di più rigoglioso dei nostri boschi? ...ma essi crescono così solo grazie a milioni di ife funginee e altri microrganismi che con un delicato equilibrio di simbiosi si scambiano nutrienti altrimenti inaccessibili tra le rocce di queste montagne. EMERGENZA TERREMOTO Pagina 10 Idee giovani contro la crisi Lo zafferano di Asiago TURISMO La birra Cimbra Ci salverà il Golf? Previsti tre nuovi campi ad Asiago. Tutte le ragioni e le implicazioni della scelta amministrativa Il Cason delle Meraviglie Pagina 4 Continua a Pagina 15 CALCIO Pagina 14 - 15 I giovanissimi della Junior Altopiano campioni del bassanese Pagina 11 ROANA Gli antichi lavatoi recuperati e restituiti al I giovani protagonisti ai suoieturisti trapaese viaggi,e studio progetti Grafica Altopiano I SAPORI DELLA TRADIZIONE FOTOGRAFIA Un’ estate all’insegna dei concorsi - Mondo rurale ed alpeggio i due temi su cui sbizzarrirsi Il Palio della Reggenza: una grande festa per i giovani 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 2 8 l’Altopiano Sabato 9 giugno 2012 3 IMU, si avvicina la scadenza per la prima rata Il primo versamento va fatto entro il 18 giugno. Uffici tributi, associazioni di categorie, sindacati presi d’assalto. Per agevolare i cittadini alcuni Comuni hanno prolungato gli orari dei propri uffici Aliquota al 4 per mille per la prima casa e del 7,6 per mille per le attività produttive e seconde case nella prima rata dell’IMU. E’ quanto hanno deciso in generale i Comuni dell’Altopiano (tranne Asiago!) per quanto dovuto entro il 18 giugno, data in cui deve essere versato il 50% dell’importo . Poi, con la seconda rata prevista in autunno, ci saranno i conguagli che per i proprietari di seconde case significa una rata più pesante (con aliquote che variano dal 10,6 all’8,5 per mille), mentre per i proprietari di prima casa si tratterà di un piccolo saldo se non addirittura del rimborso di parte o tutto di quanto versato. Asiago invece, come già abbiamo dato notizia sul numero precedente, per la prima casa conferma l’aliquota del 2 x 1000 deliberata nell’aprile scorso, mentre per quanto riguarda gli altri immobili, dovendo soggiacere a quanto previsto dal Governo, si calcolerà la prima rata sull’aliquota base Aliquote prima rata ASIAGO 2x1000 prima casa 7,6x1000 seconde case (anche quelle date in uso gratuito ai familiari) 7,6x1000 attività produttive TUTTI GLI ALTRI COMUNI 4x1000 prima casa 7,6x1000 seconde case 7,6x1000 attività produttive del 7,6 per mille, successivamente il saldo sarà calcolato sulle aliquote determinate dal consiglio comunale del 10,6 x 1000 per le seconde case, il 5 per mille per le attività produttive (comprensivo dell’1 x 1000 chiesto dalle categorie da destinare alla promozione turistica) e infine l’aliquota “speciale” per le seconde case di residenti date in uso gratuito ai figli o genitori con un’aliquota del 4,6 per mille. Anche le case di anziani che si trovano in casa di riposo saranno considerate “prima casa”. Per agevolare i propri cittadini alcuni Comuni hanno provveduto a prolungare gli orari dei propri uffici tributi ai quali dunque ci si può rivolgere per avere informazioni. Enego sul sito comuna- le posta dei link utili sulla nuova imposta e mette a disposizione, anche via email, il personale comunale per ogni chiarimento. Il Comune di Roana, oltre ad orari straordinari dell’uffici tributi, mette a disposizione dei suoi contribuenti sul sito comunale un programma per il calcolo dell’ IMU e, attraverso l’inserimento nel programma del codice fiscale e mappale si Sapor d’acqua natia Questa Nazionale è davvero la mia Italia Una voce fuori dal coro: “Evviva la Nazionale di Prandelli”. Non è questione di nazionalismo da rispettare; né tantomeno dipenderà dal fatto che quassù, tra le Dolomiti e il Po’, dell’italica patria qualcuno vorrebbe farci dimenticare la maternità a tal punto da farci provare nostalgia di essa. E’ per il semplice fatto che quest’anno la Nazionale rappresenta come non mai il popolo che ad essa s’aggrappa per fare il tifo, gemere e piangere. E’ davvero la rappresentativa di un popolo in cui convivono le associazioni mafiose, le scommesse clandestine, le partite e i concorsi truccati, le raccomandazioni e le differenze di trattamento, i leader che – come dice bene il nostro portierone nazionale – sono davvero convinti che a volte “due feriti sono meglio che un morto”. Perché mai sdegnarsi di fronte ad una tale nazionale? Sarebbe stato davvero disgustoso esserci trovati ad applaudire una squadra di incensurati e persone perbene, di giocatori puliti e di vincitori decretati dal campo, di trequartisti da manovalanza e di dirigenti dall’intuito profetico. In quel caso davvero avremmo dovuto gridare a squarciagola: “Questa non è la mia nazio- nale”. A Coverciano ha fatto irruzione la Polizia: poveri loro, chiedevano solamente di essere avvisati prima in modo da farsi trovare col completo addosso, col gel sui capelli e la “fighetaggine” ad adornare il capo. E magari avrebbero per l’occasione pure imparato ad usare il congiuntivo e a mettere il soggetto, il verbo e il complemento oggetto al loro posto, come tentano ogni volta che scendono in campo di far quadrare gli schemi di una partita. Poco importa se negli altri sport (il ciclismo in primis) i controlli sono fatti a sorpresa, gli atleti sono svegliati all’alba o nel profondo della notte, fermati in allenamento o all’uscita dal ristorante. Poco importa perché da quando s’è fatta l’Italia s’è fatta pure l’eccezione: che il calcio possa vivere e sorridere al di sopra delle regole, quasi un fratello mag- giore e predestinato che, guardando tutti dall’alto, possa ergersi a paladino di ciò che viaggia nei pensieri dei suoi protagonisti. C’è un capitano che tenta di salvare la sua truppa, immolando sull’altare del sacrificio il piccolo Criscito. C’è sempre qualcuno che – come si legge nel Vangelo - deve pagare al posto di tutti: “è necessario che qualcuno muoia per il popolo”. Proprio per questo è urgente che tutti insieme ci organizziamo per tifare Italia, questo bel nome che nel mondo è sinonimo di un piatto di pasta, di un pezzo di pizza e di un pallone da calcio, magari sgonfiato ma sempre pallone. Abbiamo l’obbligo di incoraggiarli perché – parole loro - “sono stufi di essere sotto il tiro”. E noi pure con loro siamo stufi: di essere presi in giro la domenica per poi scoprire il lunedì che i ri- sultati sono altri, di vederci rappresentati anche sportivamente (non solo politicamente ed ecclesialmente) da personaggi loschi e discutibili, d’avvertire che anche la passione e l’entusiasmo popolare devono fare i conti con sistemi di potere lontani mille miglia da quell’alfabeto popolare che ha fatto dell’affiliazione sportiva la fede più praticata dal popolo italiano. Eppure noi tiferemo per l’Italia, soprattutto per Capitan Buffon: perché non potevamo avere leader migliore di lui nel continuare a mistificare una realtà ch’è davanti agli occhi di tutti. Su internet le chiamano “Le uscite di Buffon” e fanno concorrenza addirittura a Geronimo Stilton: sono le sue perle di saggezza per ammaestrare gente comune e magistrati, colleghi e giornalisti, politici e commentatori tv. Per mostrare, fra poco, come scommettere altro non sia che la versione sportiva della beneficenza cristiana. Evviva la Nazionale, soprattutto se perderà al primo turno: passerebbe alla storia come la rappresentativa più credibile di una nazione che è completamente “nel pallone”. Don Marco Pozza otterrà la rendita catastale dei fabbricati, il calcolo dell’imposta da versare in acconto e la stampa del modello F24 per il relativo pagamento. Il Comune di Conco invece va oltre: fornirà assistenza gratuita ai cittadini per il pagamento dell’IMU nonché i modelli F24 già stampati e pronti per il pagamento da effettuare presso gli uffici postali o le banche. “Considerato che questa tassa è alquanto sgradita e che molte persone potrebbero trovarsi in difficoltà nel predisporre i modelli per il pagamento l’ufficio tributi è disponibile a fornire a chi lo richiederà i modelli F24 già stampati e pronti per il pagamento – illustra il sindaco Graziella Stefani - E’un impegno che l’Amministrazio- ne ha ritenuto di assumere proprio per aiutare i cittadini a “digerire” un po’ più facilmente l’onere di questo tributo”. Il primo cittadino ricorda come la prima rata vada calcolata sulle aliquote base fissate dallo Stato, poi l’Amministrazione adotterà le aliquote proprie, cercando di garantire le entrate che verranno a mancare dai trasferimenti dello Stato, modificando solo quelle per le seconde case e introducendo le agevolazioni possibili, in particolare per gli anziani o disabili ricoverati in strutture socio-sanitarie e per gli immobili locati. Per favorire i contribuenti, l’Ufficio Tributi sarà aperto anche sabato 9 e 16 giugno dalle ore 8 alle ore 12. Gerardo Rigoni l’Altopiano Sabato 9 giugno 2012 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Alessandro Siviero, Sergio Bonato, Silvia Borgo Monica e Massimiliano Gnesotto, Giulia Rossi, Alfredo Paiola, la classe 3^A del Liceo di Asiago, Marco Lobbia Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa l’ 8 giugno alle ore 00.26 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 4 Turismo, ci salveranno i campi da golf? ASIAGO “Il golf sta all’Altopiano come lo sci alpino sta alla Val Badia”. Parte da questa equazione il ragionamento con il quale il sindaco Andrea Gios illustra le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione ad inserire nel PAT di Asiago la possibilità di realizzare tre nuovi campi da golf. “Il nostro territorio, per la sua conformazione – spiega il primo cittadino – presenta una grandissima vocazione per questa disciplina. E’ un settore in cui abbiamo la possibilità di diventare leader in Italia. Abbiamo già un bellissimo campo a 18 buche, ma non basta per costituire un richiamo a livello nazionale ed internazionale, poiché il turista legato a questo settore richiede la presenza di almeno 2 se non addirittura 3 campi”. Già, i turisti del golf…oltre 25 milioni in tutto il mondo; un numero dato in crescita anche per i prossimi anni. E che sia un mercato sul quale investire senza ombra di dubbio sembra opinione piuttosto diffusa. Solo in Italia, secondo un articolo recente- Sono tre quelli previsti dal nuovo PAT di Asiago. Un mercato in continua espansione che coinvolge 25 milioni di appassionati in tutto il mondo. “Il nostro territorio, per la sua conformazione – spiega Andrea Gios – presenta una grandissima vocazione per questa disciplina” mente pubblicato dal Sole 24 ore, sono oltre una quarantina i campi da golf progettati e in costruzione, ma i green fioriscono un po’ in tutta Europa, finanche in Turchia. “I turisti legati al golf – continua Gios – hanno statisticamente una capacità di spesa notevolmente superiore alla media; sono disposti a spostarsi continuamente per praticare il loro sport preferito, fanno vacanze più prolungate rispetto al normale e portano con sé la famiglia. Non dimentichiamo poi che è uno sport che può essere praticato dal bimbo di 7 anni fino all’anziano”. Altro punto di forza, come riporta uno studio su turismo e sport a cura dell’Enit, è la facilità di associare il golf ad altri prodotti come il turismo culturale o quello gastronomico, risorse di cui l’Altopiano indubbiamente dispone. Creare un distretto golfistico di Asiago, se non addirittura dell’Altopiano (se ne vorrebbe infatti realizzare qualcuno anche a Gallio) è, secondo il sindaco asiaghese, una delle ricette per riuscire a convertire un turismo basato sulle seconde case in un turismo alberghiero. Le aree destinate nel PAT a diventare percorsi golfistici sono sostanzialmente due: Leiten-Ferragh, in una lunga striscia dal piazzale degli eroi che sale verso la zona del Ferragh e si allarga in alto fino a contrada Zocchi (due campi da nove buche ciascu- Blocco lottizzazioni: “Il ricorso del Comune è inammissibile” Inammissibile. Così il Consiglio di Stato, con sentenza depositata il 5 giugno 2012, in seguito ad udienza svoltasi il 27 marzo 2012 ha giudicato il ricorso presentato dal Comune di Asiago contro le società IV Novembre Srl e Villa Rossi Srl per la riforma della sentenza dello stesso Consiglio di Stato pronunciata il 6 ottobre 2011. “Le deduzioni svolte dal ricorrente – riporta infatti la sentenza – sono infondate”. Il Comune aveva impugnato la sentenza considerandola meritevole di revocazione sostenendo che quanto in essa contenuto risultava contrastante con quanto determinato dal precedente pronunciamento del 2008 sulla questione e che vi fosse inoltre contenuto un errore di fatto in relazione al problema della viabilità. Ma “i profili della viabilità – si legge – sono stati considerati nelle due sentenze soltanto al di fuori dell’oggetto di giudizio. Ne consegue la carenza di ogni contrasto tra giudicati”. “In ogni caso – si legge ancora – la questione viabilità e l’aspetto della sua collocazione spaziale è stato ogget- to di aperta discussione tra le parti e di espresso sindacato del giudice di appello per cui è qualificabile come “questione controversa” sulla quale il giudicante si è pronunziato e dunque non può ipotizzarsi alcun errore di fatto”. Il Comune dovrà quindi accollarsi le spese di giudizio, stabilite in 3 mila euro, mentre le due società potranno ora proseguire con il calcolo e la richiesta di risarcimento dei danni, come stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato dell’ottobre 2011 no adiacenti), e zona Ave, con un ulteriore campo da nove buche (come ben mostrano le due cartine che pubblichiamo). “Si tratta di terreni privati – spiega il sindaco che con il Piano degli Interventi potranno essere ceduti al Comune per la realizzazione dei campi da golf oppure i proprietari potranno realizzare direttamente loro il campo, che ovviamente dovrà essere aperto al pubblico, dopo aver stipulato idonea convenzione con il Comune. In entrambi i casi sono previsti degli incentivi con attribuzione di edificabilità, in aree specificatamente individuate, con destinazione a residenza turistica. Sono incentivi che si danno in cambio di servizi, certo da non confondere con le perequazioni previste in altri Comuni”. “Riguardo ai volumi previsti, sui quali ho sentito diverse obiezioni, spesso a sproposito – spiega Gios – mi preme chiarire che non è previsto niente di impattante. Per far capire meglio la questione preferisco parlare di unità abitative che nelle due aree previste, in contrada Zocchi e in contrada Ave, saranno in totale 47 (rispettivamente 25 e 22). Per capirci ancora meglio, specifico che, nella lottizzazione ex Colonie, che abbiamo bloccato, sarebbero sorte 170 unità abitative; 157 quelle previste al Lumera, 225 agli Ebene, solo per fare degli esempi”. “Inoltre – conclude Gios – ci sono dei vincoli ben precisi che riguardano la tipologia dei nuovi edifici che dovranno essere oggetto di un progetto unitario, dovranno essere al massimo trifamiliari e non dovranno superare i due piani fuori terra”. Che ne sarà del percorso che da Piazzale degli eroi attraversa i prati fino a contrada Zocchi collegandosi con l’antica Via Tilmann, un sentiero molto frequentato, una delle più belle passeggiate che si snodano nei pressi del centro di Asiago, molto cara ad asiaghesi e turisti? “Si continuerà a passare e a passeggiare perché i diritti di passaggio secolari verranno salvaguardati”. Riguardo alla cura e manutenzione dei campi da golf si fa spesso riferimento ad uno spreco spropositato di acqua che, si sa, in Altopiano non abbonda. “E’ un falso problema. L’acqua dell’Altopiano non viene mai buttata via, confluisce nei bacini naturali della pianura. Nel caso di Oliero poi viene riportata in Altopiano. In ogni caso, anche nei campi da golf si creano dei bacini artificiali di raccolta come riserva per l’irrigazione”. Non si parli poi di inquinamento dovuto ai trattamenti per il mantenimento del manto erboso: c’è infatti una grande attenzione per la salvaguardia del territorio tanto che la Federazione Italiana Golf e le principali Associazioni ambientaliste hanno sottoscritto pubblicamente un “Protocollo d’intesa” per lo sviluppo del golf eco-compatibile. In linea con il programma internazionale GEO (Golf environment organization), a cui partecipano già diverse associazioni ecologiste di altri Paesi, il “Protocollo” individua e condivide innanzitutto “l’obiettivo primario di difendere il territorio, la natura e il paesaggio, come patrimonio dell’intera collettività e risorsa fondamentale anche per l’industria del turismo”. Da qui, una serie di impegni concreti che la FIG – nell’ambito dei compiti e delle responsabilità di una Federazione sportiva – intende promuovere presso i Circoli affiliati: dalla salvaguardia dell’assetto idro-geologico del territorio a quella degli aspetti paesaggistici, dalla riduzione al minimo nell’uso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci alla tutela della biodiversità, dal risparmio di acqua a quello energetico. Stefania Longhini 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 5 Soccorsi altopianesi nelle zone del terremoto Per quanto riguarda il rischio sismico, l’Altopiano tra le aree “soggette a scuotimenti modesti”, come l’Emilia Romagna. Ecco le indicazioni generali da adottare in caso di scosse. Vigili del fuoco altopianesi impegnati in operazioni di soccorso nei paesi terremotati dell’Emilia. Appena passate le prime scosse, la macchina degli aiuti e del soccorso si è messa in moto coinvolgendo anche i Vigili del fuoco della caserma di Asiago che si stanno avvicendando nei paesi colpiti dal sisma in due azioni ben precise, come spiega l’ing. Leonardo Ribello del comando provinciale di Vicenza. “La prima - spiega il tecnico – riguarda la ricerca e il controllo crolli, ancora è in fase di completamento. La seconda, che diventa sempre più importante mano a mano che le scosse si attutiscono, è la messa in sicurezza delle vie d’accesso ai paesi e la verifica della staticità degli edifici. Quest’ultima operazione è particolarmente importante perché permette alle persone di rientrare nelle proprie abitazioni ed attività”. La devastazione trovata in quelle zone ha lasciato tutti e 4 i Vigili del fuoco di Asiago allibiti, come conferma anche il caposquadra Angelo Cibo per i terremotati dell’Emilia: gli Alpini della “Monte Ortigara” danno il via alla raccolta Gli Alpini altopianesi a favore degli terremotati. Da qualche giorno è iniziata una raccolta di cibo che il 23 giugno sarà consegnato alle popolazioni terremotate dell’Emilia. Chiunque voglia contribuire, si rivolga al gruppo alpini del proprio paese. Chiaramente si chiede soprattutto cibo conservabile: olio, carne in scatola, pasta, riso, latte a lunga conservazione, ali- menti per bambini. “Dove c’è bisogno, gli alpini ci sono – dichiara Eder Panozzo, alpino capo del gruppo giovani della sezione Monte Ortigara – Siamo consapevoli del momento di difficoltà per tutti però chiediamo che la gente si metta una mano sul cuore, rinunciando magari a qualche caffè, e pensi a tutta quella povera gente ancora in mezzo a continue scosse”. La Resurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi La Schola Cantorum S. Matteo di Asiago invita a partecipare alla serata di ascolto dell’Oratorio Sacro: “La Resurrezione di Cristo” di Lorenzo Perosi, in programma lunedì 11 giugno alle ore 20.45 nella chiesa di San Rocco ad Asiago. Giornata Vicariale del Malato e dell’Anziano Il Vicariato di Asiago e il Gruppo Unitalsi Asiago Altopiano organizzano la Giornata Vicariale del Malato e dell’Anziano, che si svolgerà in Duomo San Matteo ad Asiago domenica 10 giugno . L’inizio dell’accoglienza è previsto alle ore 15.00, a seguire la recita del Rosario, alle ore 16.00 concelebrazione S. Messa e solenne benedizione eucaristica. La giornata si concluderà con il rinfresco nel piazzale alle ore 17.00. Il Gruppo Unitalsi Asiago Altopiano ricorda inoltre che sono aperte le iscrizioni ai Pellegrinaggi Nazionali a Lourdes, Fatima e in Terra Santa. Rigoni in attività a Carpi. “StiaUno dei nostri Vigili mo verificando la staticità degli del fuoco all’opera edifici – racconta – Speriamo a Carpi sia finita perché ad ogni scossa ci si ritrova a dover ripartire da zero. Riscontriamo comunque problemi soprattutto in edifici del ‘400 e ‘500 mentre in quelli recenti le disposizioni antisismiche hanno contenuto il danno tranne per certe costruzioni recenti dove i piloni portanti sono letteralmente saltati”. L’Emilia Romagna è una regione che si scopre interamente a rischio sismico senza saperlo; la Protezione Civile, su indicazione dell’istituto geologico italiano, l’ha inserita nella zone a rischio 3, ovvero “zona soggetta a scuotimenti modesti”, ecco perché gli eventi sismici dell’ultimo mese hanno stupito tutti prendendo in contropiede anche la macchina dei soccorsi. Anche l’Altopiano è inserito in zona 3 richiedendo l’adozione da parte dei Comuni di un piano di emergenza generale, ossia da attuare a fronte di qualsiasi forma di calamità naturale, ma senza disposizioni specifiche in caso di terremoto. “Con il piano di protezione civile redatto circa 3 anni fa sono stati predisposti aree di accoglienza e punti operativi – spiega l’assessore alla protezione civile di Asiago Gianpaolo Rigoni – Per Asiago buona parte delle attività di soccorso e di accoglienza si concentrano sull’aeroporto e sullo stadio Zotti dove sono previsti ospedali da campo, punti d’informazione, tendopoli e centro operativo”. Per quanto riguarda le costruzioni, il progettista, al momento della consegna della fine dei lavori, deve rilasciare una certificazione che testimonia l’osservanza delle nor- me anti sismiche previste dalla legge che prescrive norme tecniche in base alle quali “un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno forti e senza crollare i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane”. E se succede, come è successo in questi giorni, come ci si deve comportare in caso di terremoto sull’Altopiano? Dall’ufficio tecnico del Comune di Asiago si segnalano i primi provvedimenti da prendere se si è all’interno di un edificio: “cercare riparo accanto ad un muro maestro, nel vano di una porta inserita in un muro portante e sotto le travi in cemento armato. Oppure sotto un tavolo o sotto un banco. Importante è allontanarsi da vetri e da oggetti che cadendo potrebbero ferire e non precipitarsi verso le scale, sui terrazzi e non utilizzare gli ascensori. Infine uscire con prudenza quando la scossa è terminata”. Se invece si è all’aperto, cercare un grande spazio lontano da costruzioni e pali così come, se in auto, non fermarsi in prossimità di ponti, di viadotti o di terreni franosi. In casa sarebbe opportuno tenere una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica funzionante, una radio a pile ed un estintore. Finito il terremoto, se è possibile, prima di uscire dall’edificio chiudi gli interruttori del gas e dell’energia elettrica e portare con sé i documenti più importanti e le medicine abituali. Non rientrare nell’edificio che presenta lesioni una volta usciti ed evitare di usare le linee telefoniche e le auto ma piuttosto recarsi a piedi alle zone di raccolta. Infine aiutare chi si trova in difficoltà. Norme generali, valide in qualsiasi angolo di mondo, che è bene tenere ben presenti e insegnare ai bambini. Gerardo Rigoni Masters World Cup Asiago 2013: dall’Austria in bici sul campo di gara Tre riders del pedale provenienti dalla zona di Arlberg, località austriaca situata ad ovest del Tirolo settentrionale, sono stati accolti sull’Altopiano di Asiago dal Vice Presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali Masters 2013, ex Presidente dell’Unione Sportiva Asiago Sci, Sergio Vellar. “Gli austriaci hanno visionato il campo di gara per l’evento sportivo dell’anno prossimo – ha dichiarato Vellar – ed hanno effettuato un sopralluogo per vedere la pista di riserva”. Gli sportivi hanno, inoltre, prenotato gli alloggi per l’anno prossimo per una quindicina di persone: il numeroso gruppo austriaco scenderà appositamente per assistere alla “Masters World Cup” di sci nordico che Asiago ospiterà nel 2013. “Un segnale di interesse – ha sottolineato Vellar – estremamente positivo sia per il nostro territorio che per l’appuntamento sportivo internazionale che Asiago e l’Altopiano dei 7 Comuni avranno l’onore di ospitare”. Il Comitato Organizzatore sta lavorando giorno dopo giorno per garantire la migliore riuscita possibile dell’evento: il prossimo appuntamento è fissato per sabato 9 giugno quando verrà presentato ufficialmente, nel contesto di una vera e propria festa che coinvolgerà tutti i Comuni, il testimonial ufficiale della Master World Cup Asiago 2013. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 6 ATTUALITA’ Ivan Baù: “Le mie dimissioni basate su motivazioni politiche e amministrative” “Le mie dimissioni non sono assolutamente legate ad una presunta incompatibilità da parte mia in quanto assegnatario di un’area Peep, come dichiarato dal sindaco, ma hanno motivazioni politiche e amministrative che nascono da profonde divergenze su alcune scelte operate dall’amministrazione, che io non ho condiviso”. Ivan Baù, ex assessore ed ex consigliere di Asiago, intende fare alcune precisazioni in merito a quanto dichiarato da Andrea Gios sul numero precedente del nostro giornale, riguardo soprattutto alla partecipazione dello stesso Baù al bando per il Piano Peep di via Ebene. “Prima di partecipare al bando – sottolinea Baù - mi sono informato se potessero esistere condizioni di incompatibilità, dato che allora ricoprivo sia il mio ruolo di consigliere che di assessore. Ho trovato un parere del comune di Trieste del 2 agosto 2010, in relazione alla vendita di un terreno comunale al sindaco, che, citando alcune sentenze conclude: “ …pur considerando il particolare soggetto acquirente non si evidenziava alcun potenziale conflitto di interessi tra acquirente e venditore.” Questo parere mi ha indotto a partecipare serenamente al bando in quanto esclude ogni ipotesi di conflitto di interesse”. “Per ulteriore precauzione – continua Baù - mi sono astenuto dal partecipare alla discussione e votazione da parte della giunta comunale sia del bando di concorso (Numero 78 del 11-05-2010 avente per oggetto: APPROVAZIONE BANDO PEEP COMPARTO EBENE SUD - AMBITO IV a), sia dell’APPROVAZIONE GRADUATORIA DEFINITIVA PIANO PEEP EBENE SUD (deliberazione Numero 165 del 05-11-2010, N.B. a quella data, inoltre, avevo già rassegnato le mie dimissioni da assessore del comune di Asiago)”. Inoltre, sulla questione, esiste un parere dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha risposto in data 1502-2011 e, pur affermando che “La questione è controversa e di dubbia soluzione”, cita la sentenza della Cassazione Civile, Sez. III, 21 agosto 1985, n. 4464 e conclude con queste parole “Questa sentenza sembra infatti dire che sono colpiti dal divieto solo coloro che nell’esercizio di una pubblica funzione partecipano alla procedura di alienazione del bene (ed è probabile che il Consigliere non abbia preso parte a tale procedura).” L’assegnazione del lotti poi non è possibile farla a giorni, dato che la lottizzazione è ancora in corso e prima di essa viene solitamente almeno definita l’area con un frazionamento, senza contare che il terzo bando è ancora aperto. Nessun consigliere comunale e nemmeno il sindaco hanno posto al consiglio la questione della mia incompatibilità, considerando nei fatti legittimo il mio comportamento nella questione dell’assegnazione di un’area Peep”. “Vorrei infine precisare – conclude l’ex consigliere - di non aver recato alcun danno ad eventuali cittadini che volessero concorrere al bando in quanto a tutt’oggi risultano non assegnati 4 lotti su 18 pur essendo l’amministrazione giunta al terzo bando. D’altronde io sono convinto che tutti i consiglieri hanno il diritto di partecipare alle iniziative dell’amministrazione come qualsiasi altro cittadino, a meno che le disposizioni di legge non lo vietino. Per questo motivo ho partecipato in piena trasparenza e correttezza con il nome di Ivan Baù”. E’ ufficiale: Attilio Schneck Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza La notizia finalmente è ufficiale: Attilio Schneck è il Commissario Straordinario che gestirà la Provincia di Vicenza fino all’elezione dei nuovi organi provinciali. Il decreto, a firma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è datato 31 maggio ed è stato notificato a metà pomeriggio dal Prefetto Melchiorre Fallica al Segretario Generale della Provincia Angelo Macchia. Una pagina, sufficiente per ricordare che il decreto Salva Italia detta una nuova disciplina delle funzioni della Provincia e della composizione degli organi (ancora non stabiliti) e che nelle more, visto che il mandato dell’amministrazione Schneck è scaduto a fine maggio, deve comunque essere “assicurata la continuità nella gestione delle amministrazioni interessate attraverso la nomina di un commissario straordinario da individuarsi nella stessa figura dell’organo di vertice dell’Ente”. Il passo da Presidente a Commissario è stato quindi breve. Ma porta con sé un peso enorme: il decreto stabilisce infatti che al commissario spettano i poteri spettanti al Consiglio Provinciale, alla Giunta e al Presidente. Attilio Schneck è quindi oggi un uomo solo al comando, tanto che il suo primo impegno sarà proprio la riorganizzazione dell’Ente “per non perdere ritmo e consistenza nelle nostre attività” spiega lo stesso Schneck. “Gli assessori mi hanno dato disponibilità per facilitare il passaggio delle consegne –prosegue il Commissario- offrendo gratuitamente tempo e conoscenze: un gesto che apprezzo molto e che dimostra come abbiano inteso il loro mandato come servizio alla comunità. Ora però è necessario che l’Ente si riorganizzi, che il cambiamento non abbia influenze negative sui servizi al territorio e ai cittadini e che anzi la struttura trovi nuovi stimoli per fare di più e meglio, in attesa della trasformazione istituzionale a cui saranno sottoposte le Province”. Schneck ha accolto il decreto con la stessa serenità con cui nei giorni scorsi attendeva c h e d a Roma si decidesse il destino della Provincia di Vicenza. Il contenuto, d’altra parte, non riserva alcuna sorpresa, visto che il nome di Schneck come Commissario Straordinario già si dava per certo da parecchi giorni. Nulla si sa, invece, sulla possibilità che ad affiancarlo possano essere due sub-commissari di nomina prefettizia, come fa presagire quanto già accaduto alla Provincia di Genova. Per ora il decreto non dice nulla, ma l’analogia è quantomai probabile. E nulla è certo neppure in merito alla durata di questo commissariamento: il decreto dice “fino all’elezione dei nuovi organi provinciali”, ma una data non c’è e non c’è neppure la normativa che stabilisca quali sono questi nuovi organi e come debbano essere eletti. GLI ANZIANI DI ASIAGO “NAVIGANO” L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asiago prosegue, tra le altre iniziative, anche nel progetto di riqualificazione del Centro Ricreativo Anziani. Dopo aver sistemato l’esterno e l’interno della struttura, grazie soprattutto all’aiuto degli alpini, sempre presenti in queste circostanze, è stata attivata una linea telefonica con modem per l’accesso ad internet. Con l’acquisto poi di un computer, di una stampante e di una webcam, si è iniziato un corso per istruire gli anziani del centro all’utilizzo di questi moderni mezzi di comunicazione. “La collaborazione della professoressa Domenica Polato – dice l’assessore al sociale Diego Rigoni – è stata fondamentale per impartire agli “studenti” le prime nozioni e introdurli alla conoscenza del mondo di internet”. “Ma il mio progetto aveva un altro obiettivo – prosegue Diego Rigoni – ovvero, grazie alla webcam mettere in contatto i nostri anziani con i propri parenti sparsi nel mondo”. Infatti dopo un po’ di lezioni gli anziani sono diventati provetti I dispositivi Apple, tramite Safari Mobile, danno la possibilità all’utente di salvare un indirizzo web sulla home del proprio iPhone, iPad o iPod generando in automatico un’icona con uno screenshot della pagina e un nome scelto dall’utente 1. aprire il BROWSER SAFARI - 2. digitare l'indirizzo www.cinemaluxasiago.it 3. vai su ozioni e digita Aggiungi a Home - 4 inserisci la scritta es. “Cinema Lux” Comparirà nel vostro telefono l’icona del Cinema Lux Asiago l’icona potrà cambiare aspetto in base al film in programmazione nelle sale per saperne di più visita il sito www.cinemaluxasiago.it navigatori e settimanalmente si collegano con amici e parenti in Australia, Brasile, America. “E’ stata per me – continua l’assessore Rigoni – una grande emozione vedere i nostri anziani commuoversi di fronte ai lontani parenti o amici che fino a ieri potevano sentire solo per telefono e che da oggi possono vedere ed interagire in tempo reale, scam- CINEMA LUX biandosi opinioni, consigli e facendosi anche qualche risata in compagnia”. “Un successo – conclude Diego Rigoni – condiviso da tutti i frequentatori del Centro che a breve sarà dotato di un secondo computer portatile per permettere a più persone di navigare in rete o programmare ed organizzare viaggi e gite. Un sentito ringraziamento va al mio staff dell’ufficio Politiche Sociali che in brevissimo tempo ha permesso la realizzazione di tutto questo”. L’indirizzo mail per tutti coloro, soprattutto altopianesi in Italia e all’estero, che volessero comunicare con il Centro ricreativo Anziani di Asiago è [email protected]; il contatto Skype è centroanzianiasiago. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 7 ATTUALITA’ Assemblea della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana Un istituto di credito sempre con e per il territorio Sottolineato l’importante ruolo sociale rivestito dalla banca. Il modello cooperativo e la mutua solidarietà rappresentano un grande punto di forza specie in questo momento di crisi Lo scorso 20 Maggio si è svolta nella prestigiosa sede del “Palazzo Millepini” di Asiago, l’Assemblea dei Soci che ha approvato il bilancio 2011 ed eletto il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2012-2015 in un clima di grande serenità, partecipazione e attenzione. Sono stati 212 i membri della compagine sociale che hanno partecipato all’appuntamento annuale da dove è scaturita, pur in uno scenario economico generale complesso, la forza del modello cooperativo e di mutua solidarietà che da sempre contraddistingue il mondo delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane. Dello scenario economico locale il direttore Gian Luigi Angonese ha illustrato come anche l’Altopiano abbia risentito delle condizioni economiche nazionali ed europee. Dal settore turistico emergono dati dai due volti; se da una parte il 2011 ha registrato una crescita del 1,80% degli arrivi, le presenze sono calate del 3,7%. Così come l’altro settore trainante dell’economia altopianese, l’edilizia, ha risentito della crisi in maniera significativa, ricalcando di fatto quanto già accade nella pedemontana, coinvolgendo anche le attività ad esso collegate. Con ottica prudenziale sono stati effettuati accantonamenti a fronte del rischio del credito, proprio per garantire la solidità della banca e nello stesso tempo mantenere la propria competitività variando l’offerta di prodotti e servizi, sempre comunque con un occhio di riguardo verso il territorio, la sua gente e le sue imprese. Una condotta che ha portato la Banca a registrare un utile lordo significativo di 1,07 milioni di euro; risultato leggermente minore dell’anno precedente che comunque ha garantito un netto di gestione di oltre 630 mila euro, anche se questo non può certo farci dimenticare che si opera in uno scenario economico che permane in difficoltà. Nonostante tutto la banca non ha mai tralasciato il suo ruolo di Credito Cooperativo e, solidale con il territorio, ha permesso ben 117 interventi (per un totale di 168.188 euro) a sostegno di iniziative della comunità con particolare attenzione allo sport giovanile, alle istituzioni locali, alla scuola, alla cultura e all’assistenza sociale e al volontariato. Fiore all’occhiello la creazione, in collaborazione con gli enti locali, dello sportello per l’incrocio della domanda e l’offerta delle assistenti familiari in Altopiano e ora in fase di estensione nella zona Pedemontana. Un lavoro prezioso per il territorio che porta lustro all’istituto bancario e ai suoi Soci e che è valsa la riconferma in toto del Consiglio d’Amministrazione, che sarà sempre quindi presieduto da Maurizio Zovi, mentre la direzione è ancora affidata a Gian Luigi Angonese. Avvicendamenti invece all’interno del Collegio Sindacale con il confermato Presidente Aldo Busellato che sarà affiancato da Stefano Alzetta e Fabrizio Benetti in sostituzione di Bruno Lievore e Giampietro Pretto. Gerardo Rigoni Riscontro positivo per l’iniziativa di Sportello per il Servizio e l’assistenza domiciliare E’ positivo il bilancio dei primi tre mesi del 2012 sull’attività dello “Sportello Servizio per il Lavoro di Cura Familiare “ promosso dalla Comunità Montana” Spettabile Reggenza dei 7 Comuni”, dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana e dai Comuni dell’Altopiano. Dal 10 gennaio al 31 marzo 2012, sono stati ottantanove gli utenti che si sono rivolti al servizio, di cui sessantuno per richiesta di lavoro, otto per consulenze e venti incontri per casi seguiti, con una media di quattro utenti ad apertura. La maggioranza dei cittadini che si sono recati allo sportello, proviene dai Comuni aderenti alla convenzione, mentre tre richieste sono pervenute da cittadini non residenti nei Comuni dell’Altopiano. Si ricorda che lo Sportello, aperto nell’anno 2011 presso la sede della Comunità Montana Spettabi- le Reggenza 7 Comuni, si rivolge a tutti i cittadini residenti negli otto Comuni che sono alla ricerca di una figura di assistenza familiare fungendo da punto d’ascolto e d’incontro per le famiglie bisognose d’aiuto ed assistenza ad anziani, bambini e disabili e al contempo si presenta come una scrupolosa fonte di reclutamento per le candidate al delicato lavoro d’assistente. Per le famiglie, oltre all’iniziale colloquio informativo sulle normative in vigore, lo Sportello offre la possibilità di strutturare dei preventivi di spesa delle assistenti, in base alle mansioni scelte ed all’orario richiesto. Esso si impegna poi, nella scelta delle assistenti più adeguate alle situazioni precedentemente analizzate, offrendo l’ulteriore opportunità di un colloquio di conoscenza tra le famiglie e le assistenti prescelte. Una scrupo- losa scelta viene invece attuata per quanto riguarda le candidate al lavoro, sottoposte tramite un colloquio conoscitivo alla valutazione delle proprie conoscenze, competenze ed esperienze lavorative. La maggioranza di coloro che si sono rivolti allo sportello è extracomunitaria (n° 33), ma segnaliamo che rispetto al trimestre precedente è aumentata al 45% la percentuale dei candidati italiani (n° 28). L’affluenza è stata costante nei mesi di Gennaio (n° 26 utenti) e Febbraio (n° 27 utenti), aumentando invece nel mese di Marzo (n° 36 utenti). Per chi volesse approfittare di questa preziosa opportunità, lo Sportello è aperto il martedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 18.00 e il giovedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.30, previo appuntamento telefonico chiamando lo 0424 – 464639. Giulia Rossi 1. 6. 7. 8. 9. Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita. 2. Le fotografie partecipanti al concorso dovranno riportare: titolo-descrizione, nome del fotogra fo, luogo e data dello scatto. 3. Le fotografie, in formato JPG, dovranno essere inviate esclusivamente via Internet al l’indirizzo [email protected] 4. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di 3 fotografie. 5. Non sono ammessi fotomontaggi, doppie espo sizioni, solarizzazioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione. Le foto dovranno essere inedite, e non aver partecipato ad altri concorsi fotografici. Ogni partecipante dichiara di essere autore delle fotografie presentate in concor so, di essere titolare dei diritti sulle stesse e responsabile del contenuto. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia in rete sia su giornali o altri mezzi, in occasione di particolari eventi e condivide con il Caseificio Pennar e il giornale l’Altopiano i diritti di utilizzazione commerciale delle fotografie. Tra le foto partecipanti, le migliori dieci, cioè quelle che, a insindacabile giudizio del consiglio direttivo del Caseificio, oltre a presentare qualità, avranno meglio interpretato il tema del concorso, saranno premiate e potranno con le altre esse re mostrate in locali espositivi in via temporanea o permanente. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2012. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 8 Il primo “Palio della Reggenza”: un bel momento di festa e di amicizia ASIAGO Il Palio della Reggenza, evento organizzato da “La Giovine Reggenza”, associazione senza scopo di lucro, aperto a tutti gli altopianesi con giochi tradizionali, musica e stand gastronomico, ha vissuto la sua prima edizione. Il Piazzale dello stadio del ghiaccio, appositamente preparato con un palco gentilmente prestato dal Comune di Asiago, il gazebo e tutto lo stand per preparare il cibo gentilmente prestato dal Gruppo Base di Asiago, nonché tavoli e panchine dove poter mangiare in tranquillità un buon panino e ascoltare i gruppi musicali altopianesi, ha ospitato questa manifestazione. Ad aprire le danze alle 10.30 l’accensione della fiaccola da parte dei due tedofori Christopher Sambugaro e Marco Pernechele che hanno dato il via ai giochi con sei Gli organizzatori: “E’ stato bellissimo vedere ragazzi di tutto l’Altopiano partecipare a questo evento perché significa che ci stiamo muovendo nella giusta direzione” squadre partecipanti composte circa da dieci persone l’una che si sono sfidate durante tutto l’arco della giornata presso il Parco Brigata Regina. Tiro alla fune, corsa coi sacchi, taglio del tronco, spazzola, il gioco della cariola, scalpo, lancio della leva e Robin Hood: queste le prove da superare. La mattina dunque se ne è andata con sfide tra ogni squadra in tutti i giochi e una prima classifica provvisoria. A mezzogiorno hanno fatto tappa al Palio anche i bambini e genitori della Pedalata della Comunità organizzata dalla Parrocchia di Asiago che ha gentilmente accolto il nostro invito. Genitori contenti e bambini entusiasti hanno avuto l’occasione di prender parte ai giochi, tanto che molti sono tornati anche nel pomeriggio. Successivamente pausa pranzo dove è stato lasciato spazio ai “panini onti” e patatine fritte con il fantastico sottofondo musicale dei Blonde Brothers con Luca e Francesco Baù. Al pomeriggio via di nuovo ai giochi con i cosiddetti playoff: la pri- ma squadra della classifica provvisoria sfidava la seconda, la terza contro la quarta e la quinta contra la sesta. Alla fine dopo un gran finale al gioco Spazzola hanno avuto la meglio i “Deportivo Nogoniente” sui “Sleghel”, al terzo posto il gruppo “Viakal” e al quarto la squadra più giovane i “Krankarn”, al quinto posto “Ex Harris Pub” e sesta la squadra del “Gruppo Festa del Primo Maggio: gli “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori” ringraziano L’associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori” desidera esprimere la propria riconoscenza a quanti hanno contribuito alla realizzazione della festa del “Primo Maggio per solidarietà 2012”. Questa volta abbiamo ritenuto fosse nostro dovere nominare tutti quelli che in questa occasione, alcuni da molti anni, offrono i loro prodotti. Siamo consapevoli del fatto che lo stilare una lista comporta anche il rischio di dimenticare qualche nome, tuttavia vogliamo provarci. La nostra gratitudine a: Comune di Asiago; AMAAssociazione Musica Altopiano Asiago ed ai gruppi musicali composti dai suoi ragazzi; Amici del Cuore; Ancis Aureliano ONLUS; Pro loco Canove; Golf Club Asiago; Gruppo di base; Ditta Rossi Roberto; Stella Mario e figli; Detersivimarket; Rigoni di Asiago; Caseificio Pennar; Tenuta Guida; Fantin Bibite; Verderio frutta e verdura; Panificio Casagrande; Panificio Plebs di Gallio; Panificio Cunico; Panificio Topatigh di Gallio; Panificio Voglia di Pane; Panificio Frigo Susanna di Cesuna; Pasticceria Carli; Pasticceria Gios; Pasticceria Likketar; Pizzeria All’alpino di Bertigo; Pizzeria Circolo Alpino; Pizzeria Stella d’oro; Pizzeria Da Tata; Macelleria Carne Asiago; Macelleria Primon; Fantin Salumi; Le Macellerie del gusto; Macelleria da Oscar di Casterfranco; Macelleria Finco di Gallio; Santo Stefano di Sandrigo; Rosa Carni di Camposampiero; Coriele Carni di Malo; Italgroup prosciutti di Parma; Macelleria Ferretti Luigi di Reggio Emilia; Mariga Giuseppe Salumi; Salumificio Nogara di Sovizzo; Macelleria Pelle- grini di Milano; Giornale L’Altopiano. Un grazie a Luca Baù, Elisa Pilati, Maurizio Pezzi ed ai loro collaboratori. Ad essi vanno aggiunti coloro che invece di prodotti offrono il proprio tempo e le proprie braccia, dedicando così una giornata di festa alla solidarietà. La quasi insperata clemenza del tempo ed una grande partecipazione ci hanno permesso di realizzare l’obiettivo che ci eravamo proposti e che consolida la vocazione ‘altopianese’ della nostra associazione: la raccolta di fondi per la realizzazione di una nuova aula multimediale per le scuole primarie di Foza, paese che ci è particolarmente caro poichè ha salutato la consegna del “Premio solidarietà 2010” proprio all’associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori”. GRAZIE A TUTTI Scout”. Ovviamente lo spirito di questa giornata non era assolutamente competitivo e infatti ogni squadra è stata premiata con un cesto pieno di prodotti gentilmente offerti dai negozi locali a cui va un gran ringraziamento. Tutti hanno giocato e tutti si sono divertiti in una giornata alquanto speciale che ha detta di molti partecipanti dovrebbe essere fatta più spesso. Una volta terminate le premiazioni, spazio ai gruppi giovanili locali: le DEA, le Five Arrows, i Narrow e gli Free Spirits che hanno concluso la giornata nel migliore dei modi. Nello stand del Cimbro sempre “Panini Onti” e Minestrone ad offerta libera. Molti i commenti positivi e hanno fatto molto piacere le parole di alcune signore che hanno affermato: “Per fortuna ci sono questi giovani che portano avanti queste cose perché le nostre generazioni hanno lasciato morire quasi tutto”. Molti anche i turisti che sono venuti a vedere quanto di bello avevamo imbastito e alcuni curiosi si sono fatti raccontare un po’ di storia di questa, a loro sconosciuta, Spettabile Reggenza. Oltre un migliaio le persone presenti nell’arco della giornata. “Stiamo riportando alla luce la nostra storia e grazie ad associazioni come la nostra e come altre che si stanno impegnando la gente comincia a rendersi conto, a co- noscere e a recuperare un senso d’identità” commentano alcuni ragazzi. Ovviamente i presupposti per migliorare ci sono tutti però l’inizio si può considerare buono visto che le condizioni metereologiche non erano delle migliori e visto che era soltanto la prima edizione! I soci fondatori dell’associazione “La Giovine Reggenza” (Bruno Carli, Marco Lobbia, Giada Basso, Enrico Pesavento, Roberto Rigoni e Nicholas Dellai) si dichiarano davvero soddisfatti: meglio di così non poteva andare. Grazie a tutte le squadre che hanno partecipato. Grazie ai presenti. Grazie agli amici del chiosco. Grazie agli altopianesi. Grazie ai gruppi che hanno suonato e ai genitori che hanno aiutato. Grazie agli sponsor e al Comune di Asiago per la disponibilità. Ma soprattutto grazie a chi ci si dimentica sempre di ringraziare a cui invece questa volta va il grazie più grande: grazie alle ragazze e ai ragazzi che dalle 6 della mattina fino alle 3 della notte hanno lavorato e hanno reso questa giornata indimenticabile nel cuore delle persone. La forza e la determinazione di questo gruppo è formidabile. Questi sono i Giovani che vogliamo. Ora il Consiglio si sta già organizzando per i prossimi eventi e uno sguardo va ora agli altri comuni dove se ci sarà altrettanta collaborazione non mancherà certo la voglia di realizzare qualcosa. Marco Lobbia Un grazie ai nostri giovani I bambini, il gruppo genitori e il consiglio d’amministrazione dell’asilo Regina Margherita intendono esprimere un caloroso ringraziamento alla squadra “Deportivo Nogoniente” per il gesto di generosità compiuto nel donare i prodotti vinti durante il “Palio della Reggenza”. Inoltre, nel fare i complimenti a tutti i partecipanti e in particolare agli organizzatori dell’evento, auspica una sempre maggior coesione della nostra comunità: noi a formare giovani Altopianesi, voi a portare avanti le tradizioni e la storia perché siano fieri di esserlo. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 9 Festa di Sant’Antonio a Sasso un appuntamento da non perdere SASSO Apre il 13 giugno e animerà la frazione asiaghese per due fantastici week end di musica. Si svolge nella struttura sportivo/ricreativa del Parco della Calà. Funzionerà anche quest’anno un bus navetta Terzo “Memorial Colella” Anche quest’anno ha avuto luogo il terzo “Memorial Colella” nella palestra dell’ ITC di Asiago. Questo evento è stato diviso in tre ambiti: matematico, letterario e sportivo lo svolgimento dei quali è avvenuto in date diverse con un’unica conclusione il 28 Maggio. Nella suddetta mattinata gli studenti si sono riuniti per le finali del torneo di pallavolo concernente la parte sportiva; in seguito dopo un intervento di ricordo e riflessione che avuto come protagonista la classe di Alessandro, si sono svolte le premiazioni dei vincitori degli altri due concorsi. Il momento più coinvolgente della giornata è stata la lettura di un testo scritto dagli alunni della terza del liceo scientifico, con il quale si è voluto ricordare il compagno scomparso tre anni fa. “Tre anni fa scompariva Alessandro, un amico per molti di noi; per voi, un ragazzo che non avete avuto il tempo di conoscere e apprezzare. Scompariva. Proprio così. Dobbiamo domandarci se sia scomparso anche dalla nostra mente oltre che dalla nostra quotidianità. Dimenticare significherebbe fare finta che non sia successo nulla, fare finta che Alessandro non abbia lasciato un segno, più o meno profondo, in ognuno di noi. Ecco perché sentiamo il bisogno di trasmettervi quel sentimento che ci lega tutti. Questo Memorial è stato concepito pensando alle sue passioni, emerse a scuola. Anche se, a dirla tutta, la matematica e l’italiano non erano proprio il suo forte! Ma ad Alessandro piaceva proporre giochini di logica, data la sua grande curiosità; e cosa dire del tema di religione che ha scritto in classe? Elogiato come uno scritto poetico, ma in realtà da lui concepito come un’occasione per scherzare; ciò non toglie che scherzando ci ha trasmesso alcune sue idee. Vogliamo ricordare Alessandro così, non come un ragazzo ideale,diverso da noi ma com’era veramente. Per questo desideriamo che il Memorial prosegua negli anni comunicando il sentimento di unione e di amicizia che ci ha lasciato.” Finita la lettura di questo sono state donate le due sculture realizzate da Filippo Stefani alla famiglia di Alessandro. Successivamente sono stati premiati i vincitori dei tre concorsi, per i giochi matematici del biennio sono: 1°Baù Federico 2°ContriAlessandro 3°Cera Rinaldo; per il triennio 1°Rossi Gabriele 2°Vellar Maria Grazia 3°Slaviero Giulia. I premiati del concorso letterario-artistico sono stati: 2°Baù Martina 3° una ragazza della 4A del liceo scientifico. Per la parte sportiva sono state premiate la classe 2B ITC e 5A ITC. La classe 3A del liceo scientifico di Asiago Un evento costruito, sera dopo sera, da una cinquantina di volontari che propone intrattenimento, per bambini, giovani e meno giovani, e le prelibatezze dello stand gastronomico. La festa di Sant’Antonio di Sasso apre il 13 giugno, giorno del santo patrono, e animerà la frazione asiaghese per due fantastici week end di musica: il 15-16-17 e il 22-23-24 giugno. Si svolgerà nella struttura polifunzionale sportiva/ ricreativa di quello che sarà il Parco della Calà del Sasso che oggi dispone di due campi da calcetto e uno grande da calcio a otto; fra poco ci sarà anche un parco giochi. “L’appuntamento – spiega Ivan Baù, della Società Sportiva Sasso presieduta da Simone Baù – viene organizzato unicamente al fine di sostenere la nostra piccola frazione di quattrocento abitanti. E’ un motivo di coinvolgimento molto forte. Rafforziamo in questo modo i legami sociali e le amicizie. Molti i giovani che, appena finite le scuole, si impegnano alla costruzione dell’evento, e questa è una grande soddisfazione. La finalità è anche turistica volta alla diffusione di quello che sarà il Parco della Calà del Sasso”. “La Calà – continua Baù è un’opera imponente che da anni non viene valorizzata, ma è conosciuta da centinaia di turisti che la frequentano e la apprezzano. La situazione è molto grave, con frane e punti da mettere in sicurezza. Dispiace vedere che molte delle zone che possono essere vettore turistico siano dimenticate dalle amministrazioni, calpestando in parte la nostra storia, anche se capiamo che oggi mancano i soldi. È l’eterno problema sulle priorità. Come Associazione ci stiamo prodigando per cercare finanziamenti al fine di arrivare ad un progetto che almeno ripari le zone più dissestate”. Il programma è molto vario e ricco. I venerdì del SassoRock sono dedicati ai giovani con la band evento I Rumatera (caratteristica dei Rumatera è l’utilizzo, quasi esclusivo, del dialetto veneziano come lingua dei propri brani) e “I Blonde Broders” (la nostra famosa band di Sasso) a cui seguirà musica con il Dj Glam. Negli altri giorni si prosegue con i SassoLiscio e le maggiori orchestre del momento: Caramel, Rossella Ferrari, Filadelfia, Marco e il Clan, Meri & Lisa. Non poteva mancare l’esibizione di tango argentino della scuola di Michele Pavan e poi le giostre con lo scivolo gonfiabile ed il jumping ed il nostro campo in erba sintetica dove i bambini possono giocare. Per i meno grandi, tanta musica e una cucina con prelibatezze e birra artigianale. Il programma si può vedere tutto al sito www.sassodiasiago.it e a pagina 18 del nostro giornale. Anche quest’anno funzionerà il bus navetta, importante iniziativa per la sicurezza stradale. “Nelle Serate del SassoRock (venerdi’ 15 e 22) – conclude Ivan Baù abbiamo messo a disposizione del popolo della notte un Bus navetta che parte da Asiago (piazzale G. Matteotti) ore 21.00 -Gallio 21.15-Sasso 21.30 e ritorno alle ore 2.00. Crediamo che la sicurezza sia importante per questo evento e con notevole difficoltà abbiamo organizzato prima di tutto il bus navetta e la promozione di un cocktail analcolico”. Rettifica Erice-Asiago, un gemellaggio tra scuole rinviato al futuro In un recente numero del giornale dell’altopiano è stato pubblicato un articolo intitolato: “Scuola alberghiera: il gemellaggio con Erice”. Nel testo si fa riferimento alla visita effettuata presso la nostra scuola e la nostra città da una classe proveniente dall’istituto alberghiero di Erice e accompagnata dal prof. Romeo, già docente presso il nostro istituto alberghiero. Nel ringraziare tutti coloro i quali hanno collaborato per la buona riuscita dell’iniziativa, mi preme sottolineare quanto segue puntualizzando alcune imprecisioni. L’esperienza, del tutto positiva sul piano relazionale e didattico per gli studenti partecipanti, sia di Erice che di Asiago costituisce il primo passo verso la realizzazione di una collaborazione più stretta se le due istituzioni scolastiche vorranno continuare sulla stessa strada individuando nelle sedi opportune tempi e modalità di attuazione (organismi collegiali deputati). Per quanto riguarda l’Istituto di Asiago lo spazio temporale in cui sarà possibile realizzare l’attività è il prossimo anno scolastico e in quell’anno scolastico saranno definite le modalità di realizzazione della restituzione della visita. Già in passato, in occasione del terremoto dell’Aquila, l’Istituto aveva avviato una riflessione sulla possibilità di un gemellaggio con un omologo istituto abruzzese, riflessione che non si è poi concretizzata. Spero che in questa occasione possa essere invece completato il percorso per l’Istituto considerata anche l’importanza che gli istituti alberghieri danno ai gemellaggi. Alfredo Paiola to appagante per i ragazzi – commenta il preside Paiola – Esperienza che è poi stata condivisa con i loro compagni a scuola. Un ringrazia- mento sentito va al comandante dei forestali altopianesi Isidoro Furlan che ha voluto portare con sè a Palermo i ragazzi occupandosi di ogni aspetto organizzativo avvicinando così la montagna al mare, il Veneto alla Sicilia”. Anche gli studenti di Asiago rendono omaggio a Falcone Una rappresentanza sulla nave della legalità grazie al Corpo Forestale “Un gesto doveroso per trasmettere il senso dello Stato ai giovani, compito forse primario delle istituzioni oggigiorno”. Con questa convinzione il comandante del coordinamento distrettuale del Corpo forestale Isidoro Furlan, appena saputo dell’incarico di allestire uno stand informativo del Cfs sulle ecomafie durante la manifestazione in memoria di Giovanni Falcone, ha volu- to con sè i ragazzi delle scuole altopianesi. Così c’era anche una rappresentanza dell’Istituto d’istruzione superiore di Asiago sulla nave della legalità per ricordare l’anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morbillo e degli agenti della sua scorta. I ragazzi della scuola diretta dal preside Alfredo Paiola hanno accompagnato gli agenti forestali sulla nave della legalità a Palermo quali rappresentati del territorio altopianese e per testimoniare come “la legalità non ha confini e riduce le distanze”. I ragazzi con i Forestali hanno allestito un banchetto con prodotti tipici altopianesi presso il quale si è soffermato per degustare le prelibatezze e scambiare qualche parola con i ragazzi anche il Ministro all’Istruzione Francesco Profumo. “E’ stata un’esperienza mol- Gerardo Rigoni 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 10 GALLIO L’Hoga Zait si apre al mondo e alla solidarietà ROANA Attraverso il Festival, il Comune di Roana promuove una raccolta fondi a favore delle zone terremotate Obiettivo specifico: la ristrutturazione della scuola d’Infanzia Maria Montessori di San Felice I Fanti tornano in Val Magnaboschi Come ogni terza domenica di giugno anche quest’anno il giorno 17, si terrà in località Val Magnaboschi di Cesuna il Pellegrinaggio Interregionale del Fante, giunto alla 19a edizione. La sera prima, sabato 16 giugno alle ore 21.00 presso il teatro “Palladio” di Cesuna, verrà inaugurata una mostra inerente al 1° conflitto mondiale e saranno letti alcuni brani degli Autori più noti fra la storiografia della Grande Guerra. Inoltre il dott. Caselli Lapeschi terrà una breve conferenza presentando il secondo Quaderno inerente al fronte sud della guerra in Atopiano. All’evento, organizzato dal Comune di Roana, dalla Federazione Provinciale del Fante di Vicenza, dalla sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni” e dal Comitato per il recupero storico di Cesuna saranno presenti i Sindaci dell’ Altopiano e di altre Città d’Italia con il Gonfalone comunale, 5 Nazioni quali la Gran Bretagna con il Comandante della 143^ Brigata Brigadiere Generale Mrs. Mark Banham ed alcuni Ufficiali. La Brigata Britannica nel 1918 sbarrò assieme alle Brigate dì fanteria “Liguria” e “Forlì” la strada all’esercito Imperiale Austriaco già in vista della pianura veneta. L’ Austria sarà rappresentata da alcune compagnie di Shutzen appartenenti alla Croce Nera Austriaca, organizzazione che è paragonata ad “Onor Caduti” in Italia. La Repubblica d’Ungheria, oltre alla delegazione che ogni anno partecipa alla cerimonia sarà rappresentata da Sua Eccellenza il Console Generale proveniente da Milano Istvàn Manno. La Repubblica di Slovenia con una delegazione, come saranno presenti gli Stati Uniti d’America con i veterani. Molte le sezioni di Fanti provenienti da tutto il nord Italia hanno già comunicato la loro presenza. L’Amministrazione comunale di Roana promuove una raccolta fondi finalizzata a sostenere il recupero e la ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto in Emilia Romagna. Obiettivo specifico: la ristrutturazione e il risanamento completo, secondo le più recenti normative antisismiche, della scuola d’Infanzia Maria Montessori di San Felice sul I temi del Festival Il primo fine settimana del festival è interamente dedicato alla Mongolia: una mostra dedicata di pittura e artigianato, conferenze e documentari, cucina mongola sono solo alcuni degli appuntamenti cui fa capo il grande concerto del polistrumentista Mauro Pagani accompagnato dal quintetto femminile Hulan, già ospite a Canove nell’agosto del 2010. Nel fine settimana conclusivo si ritorna invece alla tradizione autoctona con la serata delle Zelighen Bàiblen in località Kostelaba, mentre l’Associazione Artemusica di Roana curerà uno spettacolo teatrale e musicale tratto dalle Operette Morali di G. Leopardi. Il momento finale Cesuna Torna la Mostra fotografica “Dal Corbin al Monte Lèmerle” Si inaugura sabato 16 giugno la mostra fotografica “Dal Corbin al M. Lèmerle”. L’esposizione giunge quest’anno alla 3a edizione e si offre completamente rinnovata grazie agli approfondimenti del “Gruppo di lavoro” che da mesi è impegnato nella ricerca di documenti e immagini inedite. Nell’ampia sala del Teatro Palladio di via Busibollo trovano spazio, oltre a numerosi pannelli, anche la ricostruzione di una baracca militare ed una saletta dedicata alle proiezioni di filmati d’epoca sulla Grande Guerra. Il materiale esposto proviene da collezionisti privati e dall’Archivio dell’Esercito. Tra i vari temi affrontati dai curatori, da segnalare il materiale relativo ai Savoia e Asburgo, ai cappellani militari, al profugato che caratterizzò la storia dell’Altopiano e al corpo di Sanità presente in zona durante il conflitto. La mostra rientra nel programma di manifestazioni per il Panaro. La scuola accoglie due sezioni di bambini di 4 anni, due sezioni di bambini di 5 anni e il nido, che ospita 60 bambini. Attualmente la struttura è inagibile e in gran parte danneggiata. L’iniziativa è promossa dal Comune di Roana di concerto con l’Associazione Antonio Pertile e Sonia Sartori Onlus, organizzazione che da anni opera sul territo- XIX° Pellegrinaggio dei Fanti in Val Magnaboschi, e resterà aperta al pubblico fino al 2 settembre. Orari: feriale 16,00/19,00 – festivo 10,00/12,00, 16,00/19,00. Inaugurazione sabato 16 giugno, ore 20,30. G.D.F. di Hoga Zait® 2012 sarà segnato dall’evento-tributo alla cultura e all’identità veneta: domenica 22 luglio andrà in scena lo spettacolo Il Canto dell’Anguana: scritto, realizzato e prodotto da Patrizia Laquidara, esso ha valso alla cantante il prestigioso Premio Tenco nel 2011. Il Comune di Roana si avvale della collaborazione delle Pro Loco di Cesuna e Roana, di alcuni volontari e della Soc. Roana Servizi S.r.l., mentre la Regione del Veneto la Provincia di Vicenza garantiscono il loro appoggio ideologico ed economico. rio con particolare attenzione alla realtà scolastica legata all’infanzia. E’ possibile devolvere il proprio contributo con un versamento sul conto postale nr. 35976356 intestato all’Associazione Antonio Pertile e Sonia Sartori Onlus, specificando, nella causale, “Scuola d’Infanzia Maria Montessori”. Una forte campagna di sensibilizzazione sarà abbinata festival Hoga Zait®, patrocinato dunque anche dal Comune di San Felice, del quale è in programma, nei weekend 13, 14, 15, 20, 21 e 22 luglio, la settima edizione. Il festival, da quest’anno dedicato alle mino- La scuola d'infanzia Maria Montessori di San Felice sul Panaro prima del terremoto Elezione di Miss Thiene 2012: il titolo a Denise Frigo di Roana La roanese Denise Frigo si è guadagnata un’altra fascia e un altro titolo: Miss Thiene 2012. La giovane modella ha superato, a suon di passerelle, l’”agguerrita” concorrenza delle altre 18 aspiranti miss. Spettacolare la cornice di Castello Porto Colleoni, nel centro cittadino thienese, all’interno del quale si è svolta la settima edizione di questo concorso di bellezza legato a doppio filo al titolo nazionale Miss Blumare che avrà il suo culmine dal 22 al 28 Ottobre ranze linguistiche nel mondo, si fa veicolo di una più radicale apertura culturale e umanitaria a livello internazionale e con questa iniziativa dedicata all’Emilia Romagna assume dunque un significato e un’importanza ancora maggiori. L’amministrazione di Roana auspica anche di trasmettere questa esigenza a tutte le altre amministrazioni comunali altopianesi, agli Enti territoriali, alle associazioni che operano localmente nel settore turismo, sport, volontariato etc., a tutti i cittadini e agli ospiti che si accingono a soggiornare sull’Altopiano di Asiago durante la stagione estiva. prossimo quando le delegate di ogni regione d’Italia si contenderanno l’ambita coroncina nella finale, prevista a bordo della nave MSC Fantasia. Sul podio, oltre alla roanese Denis Frigo, Elisa Gasparotto di Sarcedo, seconda, mentre terza classificata Alice Zen di Nove. L’organizzazione di Miss Blumare, nelle sue declinazioni regionale e nazionale, è curata da Studioimmagine di Thiene. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 11 ROANA Foto di Giovanni Dalle Fusine Gli antichi lavatoi di Roana riconsegnati al paese Un pezzo di storia riconsegnata al paese. E’ un angolo insospettato quello che si trova sotto strada, proprio alle porte di Roana, visibile solo se ci si affaccia alla staccionata che delimita l’area della fontana degli Alpini. Proprio da lì, parte una scalinata che scende e conduce agli antichi lavatori di Roana. Da anni erano scomparsi sotto strati di terriccio ed immondizie. Sono stati recuperati grazie al lavoro di un gruppo di volontari con il concorso del Comune, della Comunità Montana e di sponsor privati. L’idea è una di quelle nate da quattro giovani amici al bar, così, mentre si chiacchierava nelle lunghe serate invernali. Ora i bambini potranno tornare a giocare in questo luogo, come facevano i “boce” di tanto tempo fa, mentre le mamme caricavano sulla schiena bigòli con secchi pieni d’acqua o mentre cantando e chiacchierando provvedevano al bucato. Non è stata una vera e propria inaugurazione quella di domenica 3 giugno, bensì un brindisi, tanto per cominciare a riscoprire insieme questo posto incantato da dove, intorno ad una sorgente d’acqua, si è cominciato a costruire il paese. “Ci sono ancora delle cose da sistemare – hanno spiegato gli assessori Dario Rebeschini e Luigi Martello – e quando tutto sarà a posto, si spera già durante l’estate, faremo una bella cerimonia, soprattutto per ringraziare quanti hanno contribuito a questo recupero”. I lavori sono cominciati circa due anni fa e vale proprio la pena andare a vedere il bel risultato. Questa prima inaugurazione degli antichi lavatoi di Roana era inserita nel programma della prima Festa di Primavera che ha animato il paese sabato 2 giugno. Nonostante il tempo minaccioso per tutto il giorno, piazza Santa Giustina si è vestita dei colori della primavera con gli stand di vivaisti e i loro fiori e con le pennellate di bambini e adulti che hanno aderito al concorso di pittura in estemporanea. Bello girare tra le varie postazioni e vedere nascere le opere sotto i propri occhi. Sicuramente una bella idea, una proposta diversa ed apprezzata, frutto della collaborazione tra Associazione “Artemusica Cultura” e Pro Loco, con il contributo di Alpini, Comunità San Giovanni Battista, Coro Cimbro, Coro Voci della Spelonca, Gruppo Folk “De Grutzigar”, Parrocchia di Roana e con il patrocinio del Comune. Un momento che si spera possa in futuro crescere e consolidarsi. Stefania Longhini 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 12 Da Asiago un sentito “Grazie” a tutti i pompieri Il raduno interregionale Veneto Trentino dei Vigili del Fuoco, svoltosi ad Asiago dal 25 al 27 maggio è stato una grande festa che ha richiamato sull’Altopiano centinaia di ex pompieri dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in rappresentanza delle province venete e di Trento. Molto partecipata e accolta con calore da due folte ali di pubblico la sfilata di domenica 27 maggio, momento clou della manifestazione, partita dal piazzale dell’Ossario, dove si è svolta la Messa, e snodatasi lungo le vie del centro fino a Piazza II Risorgimento. Ad accompagnare il corteo c’era la banda musicale “Monte Lemerle”. Gli applausi più spontanei si sono levati al passaggio dei “pompieri di domani” ovvero un gruppo di bambini in divisa seguiti dai bambini delle scuole dell’Altopiano che con i Vigili del Fuoco hanno condiviso un bel cammino imparando cos’è la sicurezza e come bisogna comportarsi per garantirla. La parola “grazie” ha fatto da leit motive nei saluti delle autorità che si sono susseguite sul palco di Piazza II Risorgimento. L’assessore Franco Sella, in rappresentanza del Comune di Asiago, ha portato anche i saluti dell’assessore regionale Roberto Ciambetti, impossibilitato a partecipare. In rappresentanza della Provincia di Vicenza c’era il consigliere Francesco Gattolin che ha sottolineato il significato di questa festa: rendere omaggio e onore agli Angeli Custodi che vegliano sulle nostre vite e la nostra quotidianità. “Una presenza – ha detto – vigile, attenta ed importante”. “Qui – ha poi aggiunto Giuseppe Lo Moro, comandante provinciale dei Vigili del fuoco – ci sono i Vigili del Fuoco di ieri, di oggi e di domani. Ci si raduna ogni anno per consolidare due principi fondamentali, i valori che animano i componenti permanenti e volontari di questo Corpo: il rispetto per le persone e il rispetto per le regole”. Marino Comin, della segreteria dell’Associazione Nazionale dei Vigili del fuoco ha voluto mandare in particolare un saluto a tutti i colleghi in servizio in questi giorni nelle zone terremotate, in Emilia, Lombardia e Basso Veneto, e dare appuntamento al raduno nazionale dei Vigili del Fuoco in programma a L’Aquila dal 4 al 9 giugno. “Essere Vigili del fuoco – ha poi sottolineato – diventa una malattia. Ci si innamora di questo lavoro e si resta Vigili del Fuoco per sempre”. Il direttore Interregionale Veneto Trentino Leonardo Denaro ha voluto sottolineare il gran- de affetto dimostrato dalla popolazione verso i pompieri. Alla fine soddisfatti gli organizzatori dell’appuntamento: “Il raduno ad Asiago – ha detto Luigi Pozzato, presidente della sezione di Vicenza – ha comportato un grande lavoro ma ne è valsa veramente la pena. La domanda che mi sono sentito rivolgere da più parti in quei giorni sullo scopo del raduno mi ha dato modo di ricordare più volte come quello del pompiere sia un lavoro che una persona sceglie di fare per passione e non certo per convenienza; durante il servizio operativo le difficoltà ed i pericoli si superano con la coesione con gli altri colleghi e il continuo aggiornamento perché il lavoro che viene svolto non è mai a titolo individuale ma all’interno della squadra e ciò contribuisce a creare uno spirito di collaborazione e solidarietà. Questi stessi principi – ha concluso Pozzato - una volta terminata la vita lavorativa, sono un patrimonio che non viene disperso ma si mette sempre a disposizione della collettività per portare la propria esperienza e professionalità in modo assolutamente volontario e gratuito, a supporto del personale in servizio in occasione delle calamità, delle iniziative all’interno delle scuole, degli incontri con anziani e popolazione per fare conoscere e prevenire le situazioni di rischio della vita quotidiana”. Molto apprezzata la mostra storica arricchita con i lavori dei nostri bambini Nei giorni del raduno, in Comunità Montana era aperta la nostra “Dai pompieri ai Vigili del Fuoco”. Attraverso i reperti esposti, si è cercato di ricostruire un percorso cronologico della storia dei Pompieri dal 1800 fino agli anni “80 del secolo scorso, mostrando le tecniche di lotta contro il fuoco e il progressivo evolversi dei materiali e degli attrezzi richiesto per adeguarsi ai nuovi pericoli e alle nuove sostanze infiammabili creati dall’uomo. Ad arricchire la mostra, i bei lavori realizzati dai bambini delle scuole elementari dell’Altopiano nell’ambito del progetto “Io piccolo pompiere”. Tanti bellissimi disegni, ma anche dipinti, collage e composizioni realizzate con vari materiali tra cui un sim- paticissimo “gioco dell’oca” dedicato tutto all’attività dei pompieri, ideato dalla classe 4^ di Canove e un camion dei pompieri in miniatura che i bambini della scuola per l’in- fanzia di Sasso hanno costruito usando solo lattine di coca cola. Anche i bambini, in tanti modi, hanno espresso il loro grazie e la loro ammirazione per i Vigili del Fuoco. Al Ristorante conl’Altopiano il Caseificio Pennar Asiago 8 Sabato 9 giugno 2012 13 Il piatto “Tre Effe”: Formaggio Fuso e Funghi L’Albergo Vescovi, alla Piana delle Ave Siamo ad Asiago, vicini al centro della città ma allo stesso tempo in un luogo tranquillo, contornato dal verde dei prati: ad ospitarci in questo nostro quindicinale appuntamento con il Caseificio Pennar è l’Albergo Vescovi in Via Don Viero. Qui troviamo il titolare Domenico (Nico) Vescovi, che rammenta velocemente le principali tappe della storia dell’albergo, aperto dai suoi genitori durante le feste natalizie del 1971/72. Era un bravissimo chef suo padre Giovanni, e dopo aver lavorato prima nell’albergo di famiglia e poi in altri locali, alla fine degli anni sessanta sostenuto dalla moglie Maria Dal Pozzo decise di acquistare qui, ai piedi delle “Ave”, un pezzo di terreno per edificare una struttura sua. Nel corso degli anni l’albergo viene ampliato più volte, la prima una decina d’anni dopo l’apertura, nel 1981 quando si contavano 19 camere. Nico e la sorella Eleonora sono cresciuti in albergo e hanno iniziato da giovanissimi a dare una mano ai genitori nel lavoro, fino al 1998 quando, dopo un ulteriore ampliamento, Nico ha preso in mano il tutto. Oggi le camere sono oltre quaranta, tutte dotate di vari comfort, alcune ideali per le famiglie perché comode e comunicanti tra loro. Ma lo sviluppo dell’albergo ha riguardato anche l’introduzione di nuovi servizi: ci sono varie sale per gli ospiti, c’è la taverna, una piccola sala congressi, ed ora si sta lavorando per portare a termine uno spazio da adibire a centro benessere. “Noi cerchiamo di apportare migliorie anno dopo anno, per offrire un servizio sempre più qualificato – ci dice Nico Vescovi. Anche la zona circostante l’albergo, potrebbe venire valorizzata: gli spazi aperti che si trovano nei dintorni si prestano a diversi tipi di sviluppo turistico, come piste da fondo o come campo da golf. Vista la vicinanza con il centro, se venissero attuate iniziative in questo senso se ne avvantaggerebbero tutti gli ospiti di Asiago, non solo quelli che soggiornano nel mio albergo”. E’ piuttosto spiccio nell’esporre le sue idee il titolare dell’Albergo Vescovi, ma il suo lavoro di albergatore, tramandato di padre in figlio, lo fa con professionalità, come testimoniano anche alcune lettere di ringraziamenti di clienti che ci fa vedere. Che chi soggiorna qui rimanga soddisfatto lo testimonia il fatto che, diversamente da quella che è la tendenza dei nostri giorni, ci sono ospiti che si fermano in albergo per tempi molto lunghi, anche per un paio di mesi, tornando anno dopo anno. Al Vescovi risiedono numerosi gruppi, siano anziani che gruppi sportivi, o altri. Tra la clientela fidelizzata ci sono poi molte famiglie, che qui trovano il posto ideale per passare le loro ferie. Lo spirito di conduzione dell’albergo rimane quello a livello familiare, con la collaborazione di personale fidato. Piatti semplici dal gusto genuino e tradizionale Nico Vescovi con la nipote Sara Il ristorante del Vescovi è pensato e strutturato per gli ospiti che risiedono in albergo, ma non manca la possibilità, su prenotazione, di organizzare qui una bella cena in compagnia. In cucina si districa ormai da dieci anni la fidata cuoca Imelda Simonato, che conta ben venti stagioni passate ASIAGO PRESSATO D.O.P. PRODOTTO DELLA MONTAGNA in albergo. Nico Vescovi sceglie esclusivamente i formaggi del Pennar, nella convinzione che trattar bene la clientela voglia dire anche offrire l’eccelE’ di gran lunga il formaggio Asiago più conosciuto . Chiamato anche Asiago Dolce per il delicato sapore di latte fresco. La stagionatura varia da 30 a 60 giorni. Per questo prodotto il Caseificio Pennar di Asiago ha conseguito il più prestigioso riconoscimento mai ricevuto da un caseificio e cioè la medaglia d’oro all’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI PARIGI nel lontano 1930. lenza dei prodotti locali. La cucina del Vescovi è quella tradizionale, tra le specialità troviamo gli stinchi al forno con polenta al cucchiaio e il gulasch. I formaggi del Pennar vengono proposti in modo molto semplice, i turisti apprezzano tantissimo la tosela che viene preparata in diversi modi, sempre molto richiesta è la selezione di formaggi misti, ma anche il mezzano dolce da solo, e d’estate la sera si gustano volentieri abbinamenti semplici come la casatella con lo speck o con il prosciutto crudo. La ricotta è usata per alcuni sfiziosi dolci, ma anche proposta come secondo piatto, sempre in abbinamento ad altri sapori freschi. SERVIZIO REDAZIONALE E’ una variante di un piatto semplicissimo quello che ci suggeriscono all’Albergo Vescovi, ovvero la polenta con il formaggio fuso e i funghi. Occorrono delle fettine di polenta da far abbrustolire, dei funghi misti con porcini, e del formaggio da far fondere. Di solito viene usato il fresco dolce, ma in questo caso suggeriamo di differenziare questa ricetta usando tre tipi di formaggio, oltre al fresco dolce anche due varianti del Pennarone dal gusto deciso e piuttosto invitante: il Gallio (Pennarone affumicato) e il K u m m e l (Pennarone con semi di cumino). Dopo averle abbrustolite, si mettono un paio di fettine di polenta in una cocotte, sopra ci va una bella razione di funghi cotti in modo tradizionale, quindi lo strato con i tre tipi di formaggio, uno vicino all’altro. Si passa il tutto in forno caldo per 7/8 minuti fino a quando il formaggio si fonde bene. Servito fumante è un piatto gradito da tutti, semplicissimo da preparare anche all’ultimo momento (avendo pronti la polenta e i funghi) che riscuote sempre un grande successo, soprattutto in questa variante a più sapori. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano IDEE GIOVANI CONTRO LA CRISI 14 Sono giovani, hanno idee, iniziative e soprattutto tanto entusiasmo. Ecco come in tempi di crisi c’è chi, guardando al proprio futuro, attinge dalle tradizioni del passato per inventarsi un nuovo, originale lavoro. Manuele e Stefano ci presentano la Birra Cimbra, Cristina il Cason delle Meraviglie, Monica e Massimiliano lo Zafferano di Asiago “Nuove” coltivazioni: C’era una volta una piccola malga... nasce lo Zafferano di Asiago oggi è il Casòn delle Meraviglie Monica, Massimiliano e lo zafferano. Storie di passione. Quella che unisce un uomo a una donna ed entrambi alla terra, alla natura. Monica e Massimiliano Gnesotto, moglie e marito, lei asiaghese e lui originario di Campese, sono giovani e pieni di interessi e di iniziativa. Tra diverse occupazioni e passatempi, da tre anni hanno cominciato anche a sperimentare la coltivazione dello zafferano in Altopiano, un modo per avviare una nuova attività legata soprattutto agli studi e alla formazione di Massimiliano, laureato in biotecnologia agraria. “Per quattro anni ho lavorato in Svizzera a Zurigo, al Politecnico Federale – racconta Massimiliano – ma poi abbiamo dovuto cedere alla grande nostalgia di Monica per il suo Altopiano e siamo venuti a vivere ad Asiago”. Sono bastati un piccolo appezzamento di terreno nei pressi del Ferragh e un’intuizione: “I crochi che nascono sui nostri prati – spiega il giovane coltivatore – altro non sono che zafferano selvatico (non buono in cucina!), e dunque parenti stretti dello zafferano, quindi perché non provare?” Come va dunque con questa sperimentazione? “I risultati sono ottimi. Lo zafferano prodotto è senz’altro di qualità, niente a che fare con quello che si acquista nei supermercati, proveniente solitamente da Iran, Turchia e Marocco. Pur dovendo partire dallo stesso tipo di bulbo, poiché si riproduce per via vegetativa, sono alcuni ingredienti “segreti” a fare la differenza ovvero il clima, il terreno e i metodi di coltivazione”. E’ la parte femminile del fiore quella che si raccoglie a fine settembre - inizio ottobre: per ottenere un chilo di zafferano in filamenti servono 150 mila fiori. Il valore del prodotto si aggira sui 20 mila euro al chilo, a volte anche di più, come nel caso di quello prodotto a Mund in Svizzera, a quota 1200 metri, che può essere venduto anche a 50 mila euro al chilogrammo. Certo finora non tutto è sempre andato liscio. “L’inverno rappresenta un punto critico per la coltura, ma soprattutto i piccoli roditori che infestano prati e pascoli sono un problema. All’arrivo della Primavera dopo il primo anno di coltivazione abbiamo avuto una brutta sorpresa: quasi tutti i bulbi erano scomparsi. Rimanevano i ciuffi ingialliti delle foglie ma se si scavava, non si trovava nulla. Non c’è voluto molto ad individuare la causa: gallerie e nidi erano ovunque. Grande ovviamente lo sconforto, ma dai risultati delle analisi lo Zafferano di Asiago risultava essere di una qualità eccezionale: colore, profumo e sapore erano sopra la media di zafferani italiani blasonati con D.O.P. o I.G.P.”. Nasce così il marchio “MalgAsiago” dell’azienda agricola Bisakese che contraddistingue questa produzione. Le sperimentazioni di Monica e Massimiliano proseguono. L’intenzione è quella di ampliare via via lo zafferaneto, cercando di ottimizzare le esigenze di questa coltura con le peculiarità del nostro territorio e di valorizzare con nuovi progetti un’agricoltura “nuova” o quanto meno “diversa”: sono nati già la tosella con lo zafferano e il miele aromatizzato. Stefania Longhini Al Casòn delle Meraviglie in località Caredè a Treschè Conca ci sono arrivata per caso, in compagnia delle mie compagne di camminate, in un bellissimo pomeriggio di maggio. Con l’intento di scendere in “Conca bassa” e fare il giro delle contrade, ci siamo addentrate in una stradina bianca che ci ha portato subito in mezzo a un ambiente magico: l’erba alta dei prati in cui spiccavano le bellissime tinte dei fiori di stagione, le fronde rigogliose degli alberi, la vista che spazia sui dintorni: sono bastati questi colori meravigliosi, ai quali non ci si abitua mai, per farci rimanere a bocca aperta! Poco dopo, a completare questa stupenda cartolina, ecco il Casòn: ci ha colpito subito un vecchio ciliegio cresciuto in mezzo alla tettoia, ma ci ha attirato pure il vicino orto, dove sono state piantate tra l’altro erbe spontanee tipiche dei nostri monti. Siamo state fortunate: poco dopo è arrivata Cristina Panozzo, che è l’artefice di questo posto meraviglioso, “un sogno che si è realizzato” come definisce la sua attività che in pochi minuti ci ha illustrato con grande passione e entusiasmo, insegnandoci tra l’altro come usare in cucina alcune erbe di stagione. “Questo è il mio mondo, racchiuso in una fattoria didattica, aperta da circa un anno e in continua evoluzione – ci ha detto, mentre gli occhi le si illuminavano dalla soddisfazione – In questi spazi all’aperto è come se aprissi le porte della mia casa e dell’azienda agricola di famiglia, raccontando la nostra storia, parlando del mio paese e della mia terra”. Fino a tre anni fa Cristina faceva tutt’altro: ha studiato molto (arte al liceo, scienze sociali, arredamento d’interni), ha girato, ha approfondito le sue abilità artistiche. Ma solo ora, a trent’anni, dopo aver messo insieme tutti i suoi saperi e le sue passioni, è convinta di aver imboccato la sua vera strada. Nasce molto lontano l’idea che ha portato Cristina a concentrare la sua vita qui, nel suo paese, tra i suoi campi, in questo mondo che sta scoprendo di amare più di quanto pensasse: è durante un viaggio in Australia che le balena l’idea di creare questo spazio, da condividere con gli altri in un contatto semplice e spontaneo. “Visitando un ranch - racconta – sono stata colpita dal modo appassionato con cui mi è stato descritto, associandolo a quella che era la mia realtà. E’ grazie a mio padre Luigino e alla grande passione che ha sempre dimostrato per la sua vita e il suo lavoro che ho imparato ad amare e rispettare tutto ciò che è vero e genuino, la natura, gli animali, le piante, tutti gli esseri viventi. Quando ero lontana per motivi di studio, sentivo sempre una grande nostalgia per i miei monti, ed essere riuscita a costruirmi qui questo lavoro, giorno dopo giorno, mi dà grande soddisfazione. A questi posti sono legata da un affetto profondo: il Casòn risale a un centinaio d’anni fa, era una piccola malga dove mio padre e prima ancora mio nonno portavano le bestie all’alpeggio. I tre ciliegi che lo “proteggono” sono stati piantati quando è nato mio padre”. L’azienda agricola Dalla Riva è poco lontano dal Casòn, e lì Luigino Panozzo, padre di Cristina, ha sempre accolto gruppi di bambini e ragazzi per illustrare il suo lavoro. “Inizialmente non era del tutto convinto di questa mia idea – dice Cristina – gli sembrava strano fare, per lavoro, quel che aveva sempre fatto spontaneamente. Ora lo chiamo “il nonno dell’Alpe”, è lui che mi dà una grande mano, oltre a familiari e amici. Aprendo questo nostro mondo a tutti, bambini, adulti, famiglie, diversamente abili, facciamo conoscere la vita contadina e tutto quel che c’è dietro e attorno: un mondo che cerco di far conoscere partendo dalla storia di casa mia, ma anche attraverso storie e leggende dell’altopiano”. Al Casòn ci si trova in stretto contatto con tanti animali: cavalli, asini, vitellini, caprette, pecore, oche cignate, faraone, anatre, germani, tacchini di razze vecchie e galline di razze particolari. E poi c’è la semplicità e la grandezza della natura, che si scopre entrando in questo luogo a piedi, senza fare rumore: si sentono gli uccellini cantare, si può scorgere una lepre, si osserva e impara anche semplicemente da una scia di formiche. C’è tutto ciò che di bello il nostro territorio sa offrire, da scoprire in qualsiasi stagione, perché ogni periodo ha la sua buona dose di magia, una magia che Cristina sa arricchire con tutto il suo sapere e il suo raccontare. Oltre a qualche semplice brochure e al sito creato da un amico di Cristina, è stato il passaparola a far divulgare rapidamente l’esistenza della fattoria didattica: chi ha partecipato alle attività spesso torna portando gente nuova. Qui si possono intraprendere percorsi per scoprire gli animali della fattoria, le emozioni del bosco, il regno dell’Ape Regina, l’orto e le erbe spontanee di montagna, o andare a spasso nel tempo per scoprire i vecchi mestieri di montagna. I laboratori illustrano il ciclo del latte e insegnano a fare il burro e la tosela; si può fabbricare il feltro dopo aver imparato il ciclo della lana; si impara a costruire un erbario, a decorare le uova come da tradizione, a creare cestini e bamboline con stoppe e rametti, vengono organizzati laboratori artistici con materiali naturali e riciclati. L’elenco di tutto ciò che offre il Casòn (che si raggiunge dalla chiesa di Treschè Conca percorrendo via Lughi e via Sventa, e seguendo poi le indicazioni) è ancora lungo, e si può scoprire visitando il sito www.ilcasondellemeraviglie.com. Silvana Bortoli IDEE GIOVANI CONTRO LA CRISI l’Altopiano 8 Sabato 9 giugno 2012 Spirito giovanile e tradizione: gli ingredienti della birra Cimbra Identificare una cultura, più che un territorio, unendo lo spirito dei giovani alla tradizione: nasce così il progetto della Birra Cimbra. Un’idea scaturita dall’intraprendenza di due amici: Manuele Dal Sasso, trentaquattrenne asiaghese, e Stefano Bassan, venticinquenne di Zanè. “In origine – raccontano – l’idea era quella di aprire un birrificio quassù, ma il problema era la mancanza d’acqua, o comunque di quella giusta, visto che la nostra è piuttosto dura. Invece di desistere, abbiamo piano piano messo a punto il nostro progetto, preparando la scorsa estate la ricetta, decidendo marchio e logo, tutto predisposto da noi. Per la produzione, iniziata ad ottobre 2011, ci siamo appoggiati a una birreria a conduzione familiare in Carinzia, luogo in cui, tra l’altro, secoli fa si sono scritte alcune pagine di storia dei cimbri. A motivarci è stato anche l’interesse crescente per la cultura cimbra, basti pensare all’istituzione dell’anagrafe cimbra, ai corsi di lingua cimbra, alle canzoni, agli eventi dedicati al cimbro. E, naturalmente, al Museo della Tradizione Cimbra di Roana, che ci è stato utilissimo per conoscere meglio i cimbri e ci ha ispirati nella scelta del logo: all’inizio pensavamo a un simbolo che riproducesse un guerriero, ma visitando il museo e grazie alle spiegazioni del professor Sergio Bonato ci è balzata all’occhio l’accetta. I cimbri infatti non era invasori, guerrieri, ma cercavano una terra dove abitare, disboscandola grazie appunto al- l’accetta”. “La birra cimbra – dice Sergio Bonato – mancava nella tradizione dei Sette Comuni. Forse per scarsità di risorse naturali: cereali, acqua… L’altopiano è una terra carsica, dura. Ma la birra faceva parte della cultura celtica, germanica, da cui proviene la tradizione cimbra dei Sette Comuni. Tradizione arrivata sui nostri monti più di mille anni fa. Di quella tradizione è conservata fino ai giorni nostri un idioma con gli antichi caratteri della lingua germanica, come si può notare anche nella toponomastica che indica molti luoghi dell’altopiano e della montagna vicentina, veronese e trentina. Tal (valle), Pach (torrente), Ebene (piano), Spitz (cima), Prunno (sorgente), Bisa (prato): tutti in altopiano conoscono e usano queste antiche parole in lingua cimbra, una lingua portata dopo lunghe migrazioni fatte con eroica fatica da popolazioni che avevano bisogno di terra per lavorare, per sfamarsi, per vivere”. “Queste persone e questi gruppi provenienti dal nord d’Europa – continua Bonato – hanno aperto sentieri e radure nei boschi, hanno costruito capanne e villaggi, tagliato alberi e legname, lavorando il legno con una produzione infinita di attrezzi. L’accetta (“hakka” in lingua cimbra, “menara” in lingua veneta) era lo strumento essenziale di questo lavoro, in forme diverse e dimensioni svariate. La hakka è diventata il simbolo della birra cimbra, riportato nella sua etichetta. Un simbolo non casuale, non folkloristico e non decorativo, ma incisivo, intenso, carico di significato, un simbolo della forza che ha costruito l’altopiano in secoli e secoli di storia. Una storia fatta di fatica, di sacrificio, di gusto della vita, di fedeltà alla tradizione, ma anche di coraggio, creatività e invenzione, come la Birra Cimbra, invenzione di Manuele e Stefano, che viene a portare nuovo sapore, nuova energia alla voglia di stare insieme, alla vita dei nostri paesi, anche al nostro turismo”. Un contributo alla diffusione della cultura cimbra viene anche dai proverbi riportati dall’etichetta della birra, che il progetto di Manuele e Stefano prevede di cambiare spesso. Ma che tipo di birra è quella cimbra, dove si trova, e come viene promossa? “E’ una birra artigianale tipo Pils 5.2 gradi, non pastorizzata, ma microfiltrata, a base bionda, ben strutturata, con gusto e profumi integri – dicono i due giovani soci – Nel mettere a punto la ricetta, abbiamo voluto creare un prodotto che potesse avere riscontro positivo sul nostro territorio, e così è stato. Le bottiglie sono piuttosto spartane, i cartoni che le contengono semplicissimi: abbiamo investito più sulla qualità che non sul discorso visivo, soprattutto inizialmente. Recentemente abbiamo predisposto due confezioni più curate, come il bauletto tipo valigetta serigrafato e la cassettina in legno con il logo. Il prezzo è quello di una birra normale, e il prodotto si trova in vari negozi altopianesi, nei locali delle strutture di maggior richiamo turistico, in alcuni rifugi, laddove il turista più cerca i prodotti tipici. Grazie a contatti con vari distributori, oltre all’espansione sull’altopiano e nel vicentino ci stiamo proponendo anche in altri luoghi dove è radicata la cultura cimbra: Lessinia, Cansiglio, in zone del Trentino. Per l’estate inoltre abbiamo deciso di spingerci fino al mare, precisamente nei negozi dei campeggi del litorale, da Caorle a Sottomarina. E poi saremo presenti con un nostro banco in alcune feste qui in Altopiano, come già fatto in occasione del recente Palio della Reggenza”. In collaborazione con Bonato e l’Istituto di Cultura Cimbra, si sta predisponendo ora un pieghevole in 4 lingue, che illustra anche la migrazione del popolo cimbro. Quest’estate poi, per promozionare la loro birra Manuele e Stefano si muoveranno a bordo di un originale sidecar con il marchio della “Cimbra”: un modo simpatico e vivace per avvicinare i giovani a una cultura antica, anche attraverso un prodotto come può essere una buona birra che può favorire l’amicizia e il divertimento. Silvana Bortoli 15 Vivere in Altopiano Continua da pagina 1 Boschi che ospitano da millenni centinaia di specie di insetti i quali danno da vivere a migliaia di uccelli piccoli e grandi, e non solo… proprio gli uccelli, col loro verso melodioso, svegliano la primavera sotto le coltri di neve cantando il loro amore: è il primo segno della rinascita dopo il lungo e difficile inverno. Proprio l’altro giorno leggevamo in un libretto del maestro Patrizio di un episodio accaduto a suo padre: andando per i boschi della Fratta trovò un teschio, la guerra era finita da poco ed i segni del grande flagello bellico erano ancora ben presenti, subito rimase atterrito, poi osservandolo meglio scoprì che all’interno una portaseca, una cincia mora, vi aveva fatto il nido e lì aveva i piccoli. Questa è la nostra terra: una sfida continua ad andare avanti, partendo da ciò che è rimasto. Lo stesso vale per le situazioni di crisi odierne: il clima è sempre meno regolare, la gente ha sempre meno soldi, gli incentivi e le pianificazioni sembrano sempre meno del necessario. Eppure qualcosa si muove. Giovani e non solo sviluppano idee e progetti partendo da quel che hanno in mano. Poco importa se l’ambiente sociale, amministrativo, economico si dimostra ostile nonostante si abbiano tutte le carte in regola a differenza di molti altri. Come si diceva è un tutt’uno con il territorio: tutto è ostile. Serve collaborazione tra i più grandi, come gli abeti, ed i più piccoli ed infinitesimali, come i funghi. Serve equilibrio tra ciò che si dà al territorio e ciò che si chiede. Serve rapporto di interdipendenza tra tutti coloro che operano, come sono legate le varie forme di vita nell’ambiente naturale. Nel frattempo si va avanti. Questo per spronare e rinvigorire tutti coloro che vogliono, col loro lavoro e con le loro iniziative, mantenere le loro radici in questa terra tanto bella quanto difficile. Monica e Massimiliano Gnesotto delle Guide Altopiano Un gustoso frutto della “collaborazione” 8 Sabato 9 giugno 2012 GALLIO “Vergognoso ed umiliante”. Al sindaco di Asiago Andrea Gios non è certo passata l’arrabbiatura per la bocciatura da parte della commissione ODI del progetto di riqualificazione del comprensorio sciistico delle Melette. Un progetto suddiviso in due stralci che prevedeva prima la riqualificazione della stazione sciistica delle Melette e poi il suo prolungamento fino alla stazione di Enego 2000. Progetto che il Comune di Asiago aveva presentato con Gallio, Foza ed Enego per l’assegnazione dei fondi destinati ai paesi di confine. Ed invece la commissione preseduta da Aldo Brancher ha detto no. Promosso dall’amministrazione comunale di Asiago con la collaborazione dei Comuni di Gallio, Foza ed Enego il progetto, il cui primo stralcio prevedeva una spesa di 17 milioni di euro su 45 complessivi, intendeva “operare una azione di rilancio e consolidamento dello sviluppo turistico ed economico dell’Altopiano”. Il primo stralcio immaginava l’ammodernamento degli impianti esistenti della ski area l’Altopiano 16 Non passa il progetto di riqualificazione del comprensorio sciistico delle Melette a progetti di comuni non confinanti con Bolzano. Definire rabbiosa la reazione dei sindaci vicentini di confine è minimizzare. Per tutti il sindaco di Asiago Andrea Gios ha sbottato “Ancora una volta si premia chi faceva saltare i tralicci per avere privilegi; noi che abbiamo sempre lavorato duro per continuare a vivere in montagna, così come la Regione Veneto che produce i 15% del PIL nazionale, veniamo trattati come miserabili che chiedono l’elemosina”. “Qui bisogna che lo Stato riveda i termini di autonomia finanziaria che contraddistinguono le provin- ce a statuto speciale; perché si debba concedere di trattenere il 90% delle tasse. In un momento di crisi credo che tutti dobbiamo tirare la cinghia quindi riduciamo la loro autonomia fiscale al 60% distribuendo il resto su tutti i paesi dell’arco alpino”. Gerardo Rigoni Dalla Confcommercio pieno sostegno ai sindaci “Melette 2000” per poi sviluppare il comprensorio verso l’area di Valmaron. Un progetto che avrebbe comportato la realizzazione ex novo di una decina di piste e di 7 impianti di risalita, quasi tutte seggiovie da 6 o 8 posti. Un carosello da 19 mila persone all’ora di portata, un ricavo di oltre 5 milioni di euro e che dovrebbe portare 20 milioni di euro in più nell’economia locale. I due stralci prevedono sia impianti di risalita più veloci e confortevoli sia l’elettrificazione di tutta la zona e nuovi bacini di raccolta per l’innevamento artificiale per oltre 130 mila mc di acqua. A fine maggio è arrivata la doccia fredda. Tra i 35 progetti ammessi a finanziamento (di cui solo i primi 20 certi causa la non erogazione per ora di Bolzano) solo il completamento del palaghiaccio di Roana è stato accettato. Il progetto Melette invece è stato bocciato indecorosamente. Il motivo ufficiale? Poco completo e motivato. In più anche il progetto roanese resta ai blocchi di partenza perché poi è subentrato il veto del governatore di Bolzano Luis Durnwalder di destinare la quota spettante alla provincia autonoma di Bolzano Il profondo disagio e la notevole irritazione sull’iniqua distribuzione dei finanziamenti del Fondo per lo Sviluppo dei Comuni di Confine (Odi) espressa da alcuni sindaci vicentini, interpreta anche lo stato d’animo degli operatori del terziario, che vivono e hanno la loro attività in quelle aree. La disparità fra le risorse assegnate al Vicentino (appena 7,5 milioni di euro su 160 totali) per sostenere lo sviluppo dei 12 comuni interessati (su 31 in totale confinanti con il Trentino), rispetto a quanto assegnato ad altre zone appare infatti quanto meno inspiegabile. “Ai sindaci dei comuni interessati esprimo il più totale sostegno nelle loro giuste rivendicazioni – è il commento di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -. I 160milioni di euro, se equamente distribuiti, potevano rappresentare un formidabile volano per l’economia delle nostre zone montane ed in particolare per quelle che sentono forte, ad esempio dal punto di vista turi- stico, la concorrenza dei vicini trentini che possono disporre delle maggiori risorse destinate alle Province autonome. E’ stata persa un’essenziale occasione non tanto per riequilibrare la disparità esistente, che è sotto gli occhi di tutti, ma quanto meno per migliorare la qualità di vita di chi abita in aree spesso disagiate ed offrire nuove opportunità di crescita per chi fa impresa”. “La richiesta dei sindaci di vederci chiaro sulla definizione della graduatoria di assegnazione del Fondo Odi è più che legittima – conclude Sergio Rebecca – e fin da ora voglio assicurare che Confcommercio Vicenza darà il massimo sostegno a tutte le iniziative che le amministrazioni comunali vicentine confinanti con Trento vorranno intraprendere per arrivare ad una più equa distribuzione dei finanziamenti, restituendo ai cittadini e alle imprese di questi territori opportunità di sviluppo attese da anni”. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 17 LUSIANA La biblioteca civica intitolata a “Mario Rigoni Stern” La prima biblioteca civica intitolata a “Mario Rigoni Stern” sarà inaugurata a Lusiana sabato 16 giugno. Un profondo legame univa lo scrittore asiaghese al Comune di Lusiana. Spesso il Sergente veniva a Lusiana per vedere le due pale del Da Ponte che si trovano nella Chiesa Arcipretale di San Giacomo, “il suo Jacopo” come affettuosamente ricorda la famiglia. La scelta fatta dall’Amministrazione Comunale e dal Gruppo Albatros nasce dal desiderio di ricordare e rendere omaggio a questa grande personalità che così tanto ha contribuito a valorizzare l’Altopiano. La biblioteca di Lusiana è stata recentemente spostata al piano terra della “Casa del Segretario”, un edificio da poco ristrutturato e che si trova nel centro del paese. La nuova sede offre spazi più ampi e fruibili anche alle persone disabili in un contesto nel qua- le sono state ricavate delle zone dedicate esclusivamente alle letture per i bambini e ai ragazzi. L’intitolazione della biblioteca è prevista per sabato 16 giugno alle ore 17 presso la nuova sede in viale Europa. Per l’occasione il maestro Bepi De Marzi legge, canta e racconta Mario Rigoni Stern accompagnato dal Coro l’ “Eco delle Valli” di Lusiana diretto da Andrea Pinaroli. Domenica 17 alle ore 10.00 sempre nella Casa del Segretario, Bepi De Marzi legge “Il suo nome sarebbe Ferdinanda” di Cecilia Petrosino e a seguire alle ore 11.00 la Santa Messa nella Chiesa Arcipretale di San Giacomo con Bepi de Marzi e alcune voci dei Crodaioli, canti liturgici e suoni. Egidio Zampese Con l’auto nella scarpata, salvo per miracolo Nozze d’oro per Elisabetta e Fernando Momenti di paura a Lusiana in Via Cobbaro mentre nel campo di calcio comunale si stava svolgendo una amichevole tra esordienti e giovanissimi del Junior Altopiano. Una mamma di Foza aveva portato i due figli e stava assistendo alla partita in cui militava il più grandicello dei due quando il più piccolo è salito a bordo della “Ford” e cercando forse di giocare ha disinserito il freno a mano. La vettura è piombata nella scarpata, ha puntato il muso nella siepaglia e si è capovolta mettendosi di traverso, a pochi metri da un altro precipizio. Sono accorsi diversi spettatori che hanno chiamato l’ambulanza perché il piccolo non riusciva ad aprire la portiera per uscire ed era leggermente ferito (contusione escoriata alla testa). Il bambino è stato tratto in salvo e medicato e dopo tanta paura è stato portato a casa. La vettura è stata recuperata il giorno successivo. E.Z. Il 19 maggio il cav. Al merito della Repubblica Fernando Cantele e la moglie Elisabetta 10 anni di storia, vita, emozioni, cultura ed eventi, questo il titolo dell’evento che si terrà a Lusiana il giorno 24 giugno per festeggiare i 10 anni del Museo Palazzon “Tradizioni della Gente di Lusiana”. Il pomeriggio sarà allestito un mercatino di oggetti del passato ed hobbistica, ci sarà lo spettacolo “Sotto El Portego” con la Banda Brian, il gruppo Balli in Contrà e i poeti del Graspo. Cena con prodotti tipici presso la sala consiliare del Palazzon su prenotazione entro il 15 GIUGNO. Maino, hanno festeggiato il 50.o di matrimonio attorniati dai figli Renato, Oriana e Loris, le nuore Fiorella e Sabrina, il genero Sergio e i nipoti Davide, Elisabetta, Alberto, Alice, Marco e Andrea, con l’augurio di lunga e felice vita coniugale. Fernando Cantele à membro del corpo bandistico di Lusiana ancora dalla fondazione avvenuta 60 anni orsono grazie al maestro Bortolo Villanova. E.Z. Nella foto, Fernando Cantele e la moglie Elisabetta Maino attorniati dalla numerosa parentela Ritorna il mercato a Conco Anche quest’anno l’amministrazione comunale ha istituito il mercato settimanale sperimentale a Conco. Visto il riscontro positivo dell’anno scorso, il mercato viene riproposto sempre nella mattinata di venerdì, da giugno a settembre. Le bancarelle, una decina, troveranno spazio nella piazza San Marco e nel vicino parcheggio. I prodotti venduti variano: articoli per la casa, abbigliamento, pelletterie, frutta e verdura, nonché prodotti da aziende agricole. Nei mesi di luglio e agosto, al venerdì, ci sarà un servizio pulman, messo a disposizione dall’amministrazione, che dalle contrade arriverà al capoluogo per dare la possibilità a residenti e turisti di raggiungere il mercato. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 18 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 19 SPETTACOLO I ragazzi della Compagnia “MADE AS RAGE” fanno sognare, in una notte di primavera Gli studenti-attori del gruppo teatrale “MADE AS RAGE” dell’IIS di Asiago hanno fatto sognare chi c’era, la sera del 1° giugno scorso, firmando un “Sogno di una notte di mezz’estate” inedito e accattivante, alla guida del trio Giulia Allodi (regista amatissima e travolgente) e delle professoresse Miretta Amort e Silvia Borgo. La posta in gioco era alta: mettere in scena Shakespeare in una delle sue commedie più visitate, senza limitarsi a subirne il fascino ipnotico della scrittura, intreccio di metafore, non sense e allusioni a un contesto culturale per noi perduto. Esponenziale il numero dei giovani attori, ben 17 a calcare la scena in questa feconda stagione scolastica, tra vecchie glorie (in piena crescita espressiva nell’arricchita gamma dei toni, nella duttilità della mimica, nella tenuta di un ritmo scenico brillante) e new entry, alunni entusiasti delle classi del biennio, amalgamatisi con naturalezza nel gruppo storico degli amici-attori. Chi c’era, sulle poltroncine rosse del Teatro “Millepini” (messo gentilmente a disposizione dal Comune di Asiago e dall’Assessorato Turismo e Cultura), è stato proiettato nella New York degli anni venti, tra boss e delinquenti d’avanspettacolo, nel bel mezzo di un alterco amoroso suscitato dai filtri magici di una compagnia di gitani. Visto dal tavolino verde del covo o dal bivacco in periferia, l’amore cambia di segno e si mostra in tutta la sua malcerta, fallibile, disarmata essenza. Basta una goccia stregata colata da Puck nell’occhio sbagliato ed ecco che la ridda delle gelosie si scatena. Il destino dei mortali sembra essere dettato dalla volubilità di chi detiene il potere di imporre una ben precisa visione del reale, gettando le anime a brancolare nel buio, sul fondo di un abisso. Tutto immaginario, per fortuna: il buio scende sulla sala e i personaggi si cercano, smarrita la coscienza. Ma, una volta riaccesa la luce, il finale è lieto. Si resta con la grata sensazione di essere stati irretiti nelle maglie di un sogno magicamente disbrogliatesi. Eppure, è palpabile nell’aria, nella sala che va svuotandosi, dietro le quinte cariche di ricordi, nei cuori di chi quei personaggi ha incarnato, quel sospiro… quel guizzo che è proprio dei capolavori. Grazie, Shakespeare. Grazie a una costumista d’eccezione, Lauretta Magnabosco della compagnia del “Trivelin”, che ha tagliato su misura dei nostri attori un museo immaginario ispirato alle Avanguardie storiche. E grazie ai nostri giovani tecnici luci e audio, agli scenografi e tuttofare, senza i quali la luce non sarebbe sorta su New York, una sera di primavera sull’altipiano. Qualcuno tra gli spettatori ci ha lasciato queste parole, sui cartelloni posti in ingresso del teatro: “fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni” e “con voi anche gli adulti riescono ancora a sognare!”… Replica estiva? Ci stiamo organizzando e vi faremo sapere presto! Certa la replica autunnale a Canove e poi, chissà. (È già segretamente in cantiere il lavoro per il prossimo anno…) In occasione della replica serale del 1° giugno scorso, il pubblico è stato generoso: sono stati raccolti 1.074,76 Euro, a favore dei terremotati d’Emilia-Romagna. Thank you! Silvia Borgo LIBRI FOTOGRAFIA CINEMA “Il villaggio di cartone” Foto d’autore per il libro di Ermanno Olmi l’adunata Alpini 2006 “Il Villaggio di Cartone “ non è il titolo soltanto dell’ultimo film di Ermanno Olmi, è anche un piccolo, intenso libro che raccoglie la sceneggiatura del film. Raccoglie le vicende, le situazioni, le parole dei diversi personaggi raccontati nel film, carichi di verità e di significato. Prevale la parte del protagonista, un vecchio prete, che fa il bilancio della sua vita e della sua esperienza religiosa: “Per fare del bene non serve la fede. Il bene è più della fede”. Tra i clandestini, i disperati che si rifugiano nel villaggio di cartone messo insieme nella chiesa abbandonata, sentiamo il Bardo che dice: “La sapienza è stata creata dall’uomo: il segreto del mondo è la persona umana”. Il libro, come il film, termina con una scritta pensosa: “O noi cambiamo il corso della storia o sarà la storia a cambiare noi”. Il valore delle pagine di Olmi è messo bene in evidenza dalla introduzione del teologo Vito Mancuso, autore di pubblicazioni di grande successo. Nella situazione dei nostri giorni, egli nota la necessità di una conversione della religione, egli nota la fine del “Dio cristiano ed europeo”, la fine della religione utilitaristica, basata su “economia e sicurezza, concepite unicamente in funzione del tornaconto personale e per le quali non si esita a violentare la natura e a calpestare la solidarietà”. Seguendo il pensiero di Olmi emergente nel film, Mancuso osserva come “è passato definitivamente il tempo della religione come risposta e deve ricominciare il tempo della spiritualità come domanda; è passato definitivamente il pensiero di Dio come soluzione e deve riprendere il senso originario di Dio come interrogazione”. Confermando il significato del film, Mancuso indica nella solidarietà, nella relazionalità, nell’unione “la legge suprema dell’essere…il senso ultimo della vita”, questa vita umana definita come “una passione drammatica e piena di grazia”. Il libro di Ermanno Olmi termina con una data: “Asiago, 26 giugno 2011”. E’ bello notare che un libro così significativo è nato ad Asiago, in una delle nostre case, nella “passione drammatica e piena di grazia” della nostra vita tra i nostri monti. Sergio Bonato Un omaggio fotografico agli Alpini, ma soprattutto una lodevole forma di beneficienza. Sono queste le finalità che si è preposto Roberto Conti con il suo volume “Ortigara montagna degli alpini”. Conti, appassionato di escursioni sull’Altopiano, da anni frequentatore e ospite dei 7 Comuni, ha rivisitato su immagini in digitale l’adunata delle penne nere del maggio 2006. Scatti in bianco e nero, presi da angolazioni esclusive, infine rielaborate al computer con contrasti ed effetti mirati, tesi a togliere ai soggetti la loro personalità, per ridare vita e onore alle anime di chi subì la tragedia che su queste pietraie si consumò nella Grande Guerra. Le foto sono accostate a toccanti frasi di Daniela Zampirollo, piccole odi che rafforzano le sensazioni visive. Encomiabile poi la scelta di evolvere il ricavato della vendita alla Scuola Internazionale Superiore di StudiAvanzati, istituto triestino di ricerca e di istruzione superiore di grado postuniversitario, istituita nel 1978 alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella quale si porta a compimento una preparazione orientata alla ricerca avanzata all’insegnamento universitario. Qui gli allievi, selezionati tramite un concorso annuale, al termine di tre o quattro anni di studi e di ricerca, possono conseguire il titolo di Doctor Philosophiae, equipollente al titolo di dottore di ricerca. Al fine di approfondire le conoscenze in vari settori, gli allievi, i ricercatori e i docenti lavorano in stretta collaborazione con gli staff dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM), ospitati nella sede della SISSA, con l’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics di Trieste, con il Dipartimento di Fisica Teorica dell’Università e con l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, nonché con università e altri istituti di ricerca italiani e stranieri, fra i quali l’Istituto Max Planck di Monaco e il CERN di Ginevra. G. Dalle Fusine In contemporanea nei cinema di tutto il mondo ritornano i Blues Broters Il Cinema Lux Asiago scelto dalla casa di produzione Nexo Digital per ospitare l’evento il 20 e 21 giugno Sarà proiettata via satellite l'edizione restaurata in alta definizione cinematografica con audio digitale 7.1 Solo per due giorni, il 20 e il 21 giugno alle ore 21:00, il Cinema Lux Asiago proietterà ''The Blues Brothers'', il filmcult con John Belushi e Dan Aykroyd. La pellicola, diretta da John Landis e uscita nel 1980, sarà proiettata nell'edizione restaurata in alta definizione cinematografica. Due giorni di programmazione che segnano il ritorno sul grande schermo della storia dei fratelli Jake ed Elwood Blues, a 30 anni dalla prematura scomparsa di John Belushi e in occasione della celebrazione dei 100 anni della Universal Pictures che produsse il film. All'incredibile successo del film hanno contribuito anche l'indimenticabile e travolgente colonna sonora, che nel 2004 un sondaggio della BBC ha dichiarato la più bella di tutta la storia del cinema, e un cast d'eccezione. Si alterna- no infatti nei 133 minuti della commedia cult: James Brown (il reverendo Cleophus), Ray Charles (il proprietario del negozio di strumenti), Aretha Franklin, Matt Murphy, Steve Cropper, Tom Malone, Lou Marini, John Lee Hooker, la bellissima Twiggy Lawson, l'irruenta Carrie Fisher... e persino Steven Spielberg nel ruolo dell'impiegato delle imposte cui i Blues Brothers consegnano i soldi per salvare l'orfanotrofio. E' così che i Blues Brothers sono diventati un simbolo: dall'abbigliamento impeccabile , con camicia bianca in contrasto con giacca, cravatta e pantaloni neri, agli occhiali scuri; dal cappello borsalino, accessorio maschile per eccellenza, alla portentosa Bluesmobile. La proiezione avverrà via satellite in contemporanea nei cinema di tutto il mondo. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 20 Appuntamento imperdibile sabato 9 giugno con l’inaugurazione della Mostra: “I Capolavori dell’Arte” al museo Le Carceri In esposizione ad Asiago, fino al 25 novembre, le opere di Rembrandt, Dalì, Picasso, Chagall, Ligabue e i veneti Ciardi, Dall’Oca Bianca, Borsato e Vedova Grande appuntamento da non perdere sabato 9 Giugno al Museo Le Carceri dove, alle 18.00, avrà luogo l’inaugurazione dell’interessante mostra dal titolo: “I Capolavori dell’Arte”, aperta fino al 25 Novembre prossimo. Voluta e supportata dal Comune di Asiago in collaborazione con la Regione Veneto, la Pro Loco Asiago & Sasso, il Consorzio Turistico 7 Comuni, l’Associazione Accademia (Milano) e l’Associazione Beppe Morino, l’iniziativa si presenta come un evento di estrema eccellenza ed importanza per la cittadina. “Una grande opportunità per il pubblico d’esperti, per i giovani, per gli appassionati e per tutte le altre categorie di utenze di vedere riunite, in un’unica mostra negli stupendi locali del Museo Le Carceri, le più significative firme dell’Arte in un percorso di oltre cinque secoli di evoluzione tecnica e di pensiero”, come sottolinea il sindaco di Asiago Andrea Gios. L’esigenza di un nuovo concetto di musealità, spiega la scelta di una mostra variegata ed interattiva, che permetta al fruitore di soffermarsi a suo piacimento su periodi ed espressioni differenti, tralasciando la noia che subentra difronte all’overdose di opere a tendenza monotematica. La seconda motivazione consiste nel raccontare attraverso il lavoro di un Rembrandt, di un Willaerts, di un Siberects o di un Adrianssen la “rivoluzione” artigianale, o “techne”, operata dai pittori dell’area fiamminga e dai loro osservatori, l’influsso da questi esercitato sulla “koiné”, o linguaggio, dei suoi successori, illustrando al contempo la “poiesis”, o poetica, che dal XIX secolo, grazie alla revisione quattrocinquecentesca, ha permesso all’arte in generale di raggiungere vette espressive più diverse ed entusiasmanti. Come ricorda l’Assessore alla Cultura, Roberto Rigoni: “Un appuntamento collaudato che ogni anno attrae, in sinergia con le altre manifestazioni, migliaia e migliaia di visitatori e che va a chiudersi con un omaggio a due importanti artisti che hanno reso onore alla nostra amata regione, quali Virgilio Guidi e Luigi Spazzapan”. Un viaggio, quindi a ritroso nelle epoche significative dell’arte accompagnerà la curiosità dei visitatori in un percorso personale di assaggio di capolavori d’eccellenza internazionali. Giulia Rossi Un concorso fotografico per i 44 comuni della Montagna Vicentina Musei Altovicentino: debutta la nuova immagine Organizzato dal Gal per promuovere gli aspetti ambientali e storici del territorio Presentato a Malo il nuovo nome, con logo e sito internet dedicati ai musei provinciali L’obiettivo è potenziare la cooperazione tra i musei del territorio Il Gal Montagna Vi c e n t i n a , nella prestigiosa cornice del Meltar Boutique Hotel di Asiago, ha presentato il concorso fotografico “Il mondo rurale dell’Alto Vi c e n t i n o : s g u a r d i e d emozioni” sul tema “Montagna Vicentina, un territorio in movimento”, dedicato al territorio Leader che comprende 44 comuni dell’Alto Vicentino. L’iniziativa è stata illustrata da Dino Panozzo e da Enzo Benetti, rispettivamente presidente e consigliere del Gal, che hanno ricordato che il concorso è finalizzato a promuovere il nostro territorio e a stimolare, attraverso la forza comunicativa della fotografia, le peculiarità ambientali, storicoculturali e tradizionali. Il Gal ha creduto utile fare un piccolo sforzo economico, mettendo in palio ben 3 Canon Powershot G1X, fotocamere compatte che possiedono caratteristiche di altissimo livello, con potenzialità e controlli paragonabili a quelli degli apparecchi professionali. Inoltre, le 27 foto (9 per categoria) giudicate più significative saranno esposte dal 23 al 28 agosto 2012 nella Sala della Reggenza della Comunità Montana di Asiago (con apertura dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19). Infine, le più belle immagini scelte tra quelle che parteciperanno al concorso saranno utilizzate in occasione di eventi e per realizzare pubblicazioni del GAL Montagna Vicentina nell’ambito del PSR 2007/2013 - Asse Leader. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia. Non è necessario possedere attrezzature professionali ma è sufficiente una buona dose di curiosità e di gusto personale per scoprire interessanti particolari del nostro territorio. Infatti, saranno ammesse al concorso solo fotografie realizzate nel territorio dei comuni appartenenti all’area GAL Montagna Vicentina. Tre le categorie previste, tutte per foto a colori o in bianco e nero: l’ambiente rurale (patrimonio storico, artistico, etnoculturale, naturale e sociale); il turismo (manifestazioni ed eventi); gli antichi mestieri (attività legate alla tradizione rurale). La premiazione dei vincitori avverrà il giorno sabato 25 agosto 2012 alle ore 11,30 sempre nella sala della Reggenza della Comunità Montana di Asiago. Con l’occasione il presidente Dino Panozzo ha voluto ricordare l’imminente presentazione di alcune misure economiche in favore delle aziende e delle amministrazioni del territorio, attraverso la ribanditura di alcune azioni del progetto Leader che metteranno in campo fondi economici per circa un milione di Euro. Informazioni per la partecipazione al concorso disponibili su www.montagnavicentina.com e alla pagina FaceBook w w w. f a c e b o o k . c o m / SguardiEdEmozioni Nuova immagine, con nome, logo e sito internet per la rete dei musei di una larga parte del territorio provinciale, che da oggi si chiameranno semplicemente Musei Altovicentino. La scelta di rinnovare il nome e l’immagine parte da un’analisi dell’identità e dal desiderio di affermare il valore e la progettualità dell’iniziativa, pensando in prospettiva agli obiettivi e agli sviluppi futuri che l’aggregazione dei musei potrà avere. Oltre 10 anni fa nasceva la rete museale che mette in relazione oggi i musei di 15 Amministrazioni Comunali del Vicentino, molte di queste son o presenti sull’Altopiano dei 7 Comuni, dedicate a storia, cultura e tradizioni locali. Una realtà che rappresenta un caso unico in Italia per le sue caratteristiche e che ha vissuto una lunga evoluzione, vedendo il proprio ruolo diventare sempre più centrale nella gestione dei musei, e nella collaborazione con gli altri soggetti che operano sul territorio, in ambito culturale e turistico. La nuova immagine riflette questa progettualità e la ridefinizione del ruolo dei Musei Altovicentino. Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco di Malo, Antonio Antoniazzi e Andrea Tonello, Presidente di “Musei Altovicentino” e altri rappresentanti della rete museale. «La nostra è una rete territoriale che riunisce soggetti anche molto diversi tra di loro, musei e collezioni pubblici e privati - afferma Andrea Tonello - mettendo in relazione le Amministrazioni di un’area molto ampia. Un caso di cooperazione tra Comuni e di partecipazione che nel tempo ha saputo far emergere una potenzialità del territorio per uno sviluppo sostenibile delle attività legate ai musei. Un modello che si è affermato con successo nel tempo, sperimentando i vantaggi e le criticità di una cooperazione allargata, e che oggi è sufficientemente maturo per essere proposto a livello più ampio, come esempio da mutuare anche in altri contesti o in aree diverse dalla nostra.» Lo studio del nome è partito da un questionario, sottoposto agli amministratori e agli operatori, da cui sono emerse la percezione attuale e la visione futura della rete museale. Il nome scelto punta alla semplificazione dei termini, per avvicinare la struttura al suo pubblico. Questo nuovo Lusiana Museo Palazzon - Villaggio Preistorico Del Monte Corgnon - Giardino alpino del Monte Corno - Area labioli sulle attività del bosco - Valle dei Mulini - Parco del Sojo Arte e Natura Roana- Museo Storico della Grande Guerra 1915-1918 Graffiti della Val d’Assa - Collezione Rovini - Museo dei Cuchi - Museo della Tradizione Cimbra - Museo Storico Militare Forte di Punta Corbin Rotzo - Museo Archeologico di Rotzo - Parco Archeologico del Bostel ruolo che si attribuisce alla rete di musei mantiene una decisa continuità con il passato: l’edificio unico racchiude i colori delle realtà museali diversificate, elemento che rimanda alle trame colorate della rete nel logo precedente. Il sito www.museialtovicentino.it mette a disposizione del visitatore tutte le informazioni relative al territorio di interesse di ciascun museo. I musei sono organizzati per tematica, individuate in Arte, Archeologia e Storia, Natura e Scienza, Patrimonio Industriale, Etnografia. Si accede anche dalla mappa della provincia, per scoprire quali musei sono presenti nella zona. Accanto alle notizie in evidenza, le proposte si suddividono in base al pubblico di riferimento. Oltre all’identificazione di Eventi e Itinerari, sono indicate le proposte per la Scuola, per le Famiglie, e le idee riservate ai giovani, i soggetti a cui al momento si intende far riferimento. Articolato e ricco di spazi per contenuti tematici, il sito ha le potenzialità per diventare strumento di collaborazione tra soggetti diversi, e un importante riferimento per la vita culturale del territorio. G.D.F. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 21 Pagine della nostra storia “Mamma, varda che pallida che ti si, bianca come el muro” di Giorgio Spiller Negli ultimi tempi mi sono dedicato alla ricerca e alla documentazione dei “Piccoli Maestri” vicentini e altopianesi, culminata nel bell’incontro al cinema Lux di Asiago del 27 aprile. I vicentini Dante Caneva e Renzo Ghiotto, imprenditori di successo, si sono ritirati da qualche anno dal lavoro e vivono all’ombra delle loro imprese industriali; gli altopianesi Bepi Zanella e Cino Slaviero invece, anch’essi in pensione, si può dire che vivano all’ombra delle loro legnaie, accuditi affettuosamente da numerosi figli e nipoti. Proprio in questi giorni sono andato a Canove a trovare Cino, che mi aspettava nell’orto; ci siamo riparati sotto la legnaia a chiacchierare, mentre il genero, tra un piovasco e l’altro, stava zappando. Era raggiante nel vedermi, aveva da comunicarmi una bella novità. Mentre è all’ospedale in attesa per una visita di controllo, si accorge che il vicino continua a guardarlo, finché Cino cercando di capire chi fosse gli chiede: “De dove sito ti?” “Mi son dei Stellar” dice lui. “Dove xe i Stellar?” domanda la moglie di Cino. “La oltra i Zocchi” dice lui. Allora finalmente si intendono. “Ti te ghe da essar uno de quei do partigiani che me mama ga salvà 68 anni fa” gli dice il vicino. Cino, nel raccontarmi l’episodio, riportato in queste pagine il 28 aprile, aveva confuso la contrada Zocchi con gli Stellar, poco lontana, rendendo vane le mie ricerche nel trovare la sua salvatrice. Lasciatolo, sono andato subito agli Stellar. Cino si era scordato di chiedergli il nome, sapevo solo che era del 1927. Nella piccola contrada dentro il confine di Gallio è stato facile trovarlo; Domenico Stella, detto Lilio, era intento a riparare la TUTTI A MALGA FOSSETTA Domenica 10 giugno si prevede che più di 200 persone saliranno a malga Fossetta e a cima Isidoro a commemorare il centenario della nascita di Toni Giuriolo. Il raduno, organizzato dall’Istrevi, Istituto Storico della Resistenza di Vicenza, sarà coordinato da Paola Lugo, autrice di “Montagne Ribelli” ed il teatro la Piccionaia I Carrara con l’attore Presotto. Il 1° giugno scorso, sempre attorno al centenario di Capitan Toni, il comune di Vicenza ha concesso una onorificenza ai tre “giovani Piccoli Maestri” vicentini viventi: Mirri, Caneva e Ghiotto, che con lui condivisero la lotta di Resistenza. La cerimonia si è svolta nella sala degli stucchi di Palazzo Trissino, traboccante di gente. L’assessore Francesca Lazzari ha consegnato ai tre un vassoio d’argento con lo stemma di Vicenza, città decorata di medaglia d’oro per i fatti della Resistenza, ricordando che fu decorata anche per l’eroica insurrezione risorgimentale che precedette l’Unità d’Italia. legnaia, “Fiol d’un can d’un tempo, el me ga fato bagnar ‘na camixa! El legnaro xe sta in piè, ma el me ga scoverto tute le legne”. Abita in una casetta vecchio stile rivolta al sole, con stipiti di pietra e balconi di legno come se ne vedono sempre di meno. Capito il motivo della visita, mi guarda intensamente socchiudendo gli occhi. “La jera coraggiosa me mama, no la gaveva paLuigia Speri “Bi ura de nissun; dopo la ja” e Dom eni co Ste lla “Li llio ” ga ciapà anca parole dai vicini de casa, parché i podea bruxare tuta la contrada par rapresaglia. Ma mia mamma mi diceva sempre che a far ben no se fa mai male. Co go leto l’articolo, a voleva ‘ndar zo mi al giornale a contarghela la storia; la go anca scrita pi de venti ani fa, co gavevo el distributore de benzina la verso el Bertigo e gavevo poco da fare”. Domenico seguiva alla radio la trasmissione “La mia guerra” per chi aveva storie di guerra da raccontare; ricorda ancora l’indirizzo a memoria: via Achille Papa 00195 Roma. Nel 1990 spedì il racconto, ma non ebbe risposta. La madre Luigia Speri, detta Bija, (1903) di Negrar di Valpolicella. “Me pupà xe ‘ndà torsela in campagna, anca mi son ‘ndà zo a tormela, nojaltri gierimo poareti, ‘na volta, se no te gavevi campi, no te trovavi mojer quassù”. Ora Domenico vive solo; negli ultimi due anni la sua vita è stata molto segnata dalla cattiva sorte, ha perso prima la moglie e poi il figlio l’autunno scorso, una figlia sta a Padova e la sorella in Australia. Ma Domenico si è sempre saputo dare forza e reagire. All’età di cinquant’anni, dopo aver lavorato alle dipendenze di varie falegnamerie della zona, ha preso la licenza media per poi gestire un distributore di benzina. Recentemente ha frequen- L’ANPI DI MAGRE’ E DI ASIAGO 7 COMUNI A PORTA MANAZZO Il 2 giugno scorso l’ANPI di Asiago 7 Comuni ha accolto una delegazione dell’ANPI di Magrè a Porta Manazzo per la commemorazione del rastrellamento del 20 giugno 1944. Il rastrellamento, proveniente dalle Vezzene e dalla Val Sella, in Valsugana, sorprese e scompaginò le nascente formazione garibaldina della brigata Garemi, procurando dei morti da entrambe le parti. Uno di questi, il partigiano diciottenne Ferruccio Bergozza 1926 di Schio, che si trovava in cattive condizioni fisiche, cadde in una radura in prossimità della malga Dosso e venne assistito, negli ultimi concitati istanti, da Pierin Scaggiari “Regolo”. I fatti ci sono stati raccontati da M.Grazia Rigoni. Lei e il marito Tino Marchetti accudiscono e sovrintendono da quarantanni le lapidi e i cippi delle guerre sparsi tra le nostre montagne. Dopo aver deposto un mazzo di fiori sotto la croce di legno, il gruppo si è sdraiato nella radura cosparsa di genziane e sono stati letti brani tratti da “Guerriglia a Nord Est” di Orfeo Vangelista Aramin e “Parla uno della Garemi” di Augusto Slaviero Blasco; i due commissari politici si salvarono tra i precipizi della Valsugana, sotto cima Larici, e furono tra i primi a raccontarne i fatti. “Lillio” di fronte all’edificio teatro del racconto tato i corsi di intaglio del legno, mi fa vedere qualche scultura, “Varda ti - mi dice - mai pensava che una sarìa finia in man del governatore de Melbourne”. Quando si recò in Australia dalla sorella, portò con sè un bassorilievo che riproduceva il monumento all’emigrante di Asiago. Entriamo in casa e mi fa vedere il bloc notes; in due pagine di bella ed ordinata calligrafia ha descritto gli avvenimenti drammatici che potevano costare molto cari alla coraggiosa madre ed essere fatali ai due partigiani in fuga. Prendo in mano il notes e comincio a leggere ad alta voce, lui mi guarda contento e gratificato; finalmente qualcuno ascolta la sua piccola storia, non morirà senza averla divulgata. Gallio 29/03/90 Mio padre nel 1940 andò in Germania; come operaio lavorava in un cantiere navale nella città di Kiel, sulla costa del Mare Baltico, continuo bersaglio degli americani, più volte bombardata quasi distrutta. Venne a casa un paio di volte nell’arco di due anni e poi finito il conflitto mondiale il 25 luglio 1945. Avevo anche due zii in Russia nella ritirata del Don di cui non si seppe più nulla. In quel tempo eravamo senza mangiare, pochi vestiti, spogli di tutto. Ma quando venne a casa mio padre, il nucleo famigliare era di nuovo unito dopo tante angosce sopportate per lunghi anni; nella nostra casa era tornata la tranquillità. Nel giugno 1944 alcune pattuglie di partigiani da nord di Asiago si trasferirono a sud; durante il percorso qualche spia avrà dato l’allarme, nel giro di mezzora la zona era tutta sotto controllo dei repubblichini che setacciavano in ogni luogo. Noi stavamo in casa, mia madre uscì e si vide davanti due partigiani con pesante zaino in spalla e armati fino ai denti, che le chiesero un bicchiere d’acqua; «Si, entrate pure» lei disse. Fecero appena in tempo a bere un sorso, in quell’istante entrò una ragazzina, dicendo che le case erano circondate dai repubblichini. Mia madre rimase un attimo stupita, che fare? Mandare fuori quei due poveracci era come mandarli alla morte. Non esitò un istante e le venne un’idea fulminea; disse ai due partigiani: «Seguitemi» e li accompagnò in una soffitta oscura e li nascose tra gli stracci e della paglia, poi ritornò sui suoi passi. Come la vidi le dissi: «Mamma non vedi che pallida che sei?» Presa dal panico si diede una massaggiatura e il suo viso , ritornò come prima. Un attimo dopo si presentarono sull’uscio dei repubblichini dicendo: «Signora abbiamo l’ordine di perlustrare tutta la casa», e lei con disinvoltura rispose «C’erano qui altri vostri commilitoni, ma se volete entrate pure». Il comandante era un sergente maggiore, visto il semplice comportamento di mia madre ci credette, fece un cenno con la mano e disse ai suoi soldati «Andiamo, guardare un’altra volta e tempo invano», la salutarono e proseguirono per altri luoghi. Così si concluse questa vicenda che poteva tramutarsi in una vera strage. Alla sera quando tutto era tranquillo, approfittando dell’oscurità, i due presero la via della montagna. Prima di partire ci salutarono e abbracciarono mia madre; uno di essi con le lacrime agli occhi disse: «Signora se siamo ancora qui è per merito suo certamente pochi avrebbero fatto quello che ha fatto lei». Detto questo se ne andarono per il proprio destino. Li accompagnai per una cinquantina di metri, l’ombra si fece sempre più fioca e sparirono nelle tenebre. Sebbene siano trascorsi ormai 46 anni il mio pensiero vola a quel lontano giugno 1944. «É proprio vero quel detto «Fare del bene non è mai male». Non sono scrittore e nemmeno giornalista perciò scusatemi infinitamente se non ho proprio scritto bene e se ho fatto qualche errore, ma il contenuto di questo racconto è nient’altro che verità. 8 l’Altopiano Sabato 9 giugno 2012 22 Calcio – Categoria Giovanissimi La stagione trionfale della Junior Altopiano La formazione che riunisce i ragazzi di Asiago, Gallio, Lusiana e Conco (anni 97 e 98) ha vinto il titolo distrettuale di Bassano acquisendo il diritto a disputare, l’anno prossimo, il campionato regionale E, alla fine, ha vinto la miglior seconda. E’ con questo “merito” che la squadra giovanissimi Junior Altopiano ha infatti potuto accedere alle finali per il titolo distrettuale di Bassano, andando a completare la quaterna con le tre prime classificate in Campionato nei rispettivi gironi ovvero FootballValbrenta, L.S. La Loggia e Eagles Pedemontana. In campionato, negli incontri valevoli per la classifica ufficiale, la Junior Altopiano ha perso solo due partite con la capoclassifica Football Valbrenta. E nella finalissima, ironia della sorte, ha dovuto scontrarsi proprio con la bestia nera della stagione sovvertendo però ogni facile pronostico. La partita giocata lo scorso 3 giugno sul campo di Rossano Veneto, partita che vale la promozione nel campionato regionale, è stata a dir poco entusiasmante, di grande spettacolo e, sul finale, non ha fatto mancare neppure la suspance, ingrediente che ha fatto gustare ancor di più la meritata vittoria. 4 a 2 il risultato finale a favore della squadra altopianese che, in vantaggio per 3 reti a zero, ha visto il Valbrenta portarsi paurosamente sul 3 a 2 a cinque minuti dal fischio finale. Per fortuna i ragazzi di mister Bertacco non hanno perso fiducia e concentrazione andando a segno per il definitivo 4 a 2. Un’esplosione di gioia, abbracci, sorrisi, medaglie tra i denti, braccia in alto per alzare la coppa e pure una bella doccia finale sul campo con lo spumante: sono gli indimenticabili flash conclusivi di un’annata da incorniciare. Junior Altopiano Giovanissimi AFFO HANZIME AMADOU - MATTIA BOSCARDIN - LUCA CRESTANI - MICHAEL CISCATO - GIANMARCO DALLE NOGARE - ALEXANDRU DUMA - SIMONE MIGLIORETTO - KARIM RACHID - OMAR RACHID ALESSANDRO VILLANOVA - DANIELE BASSO - JACOPO BAU’ - KRISTIAN BAU’ - CHRISTIAN CORA’ GIACOMO COSTA - ALESSANDRO FRACARO - GIOVANNI FRACARO - FEDERICO GIRARDI - GIAN LUCA MUNARI - FEDERICO PESAVENTO - ELIA RIGONI - NICOLA ZINI ALLENATORI: Fabio Bertacco - Luciano Longhini - Giandomenico Pertile “I ragazzi sono stati magnifici – è stato il commento unanime di responsabili e allenatori della Junior Altopiano - hanno interpretato la partita in modo perfetto, restando calmi e tranquilli, sapendo che il Valbrenta era la squadra favorita e loro non avevano niente da perdere. Sono stati uniti e precisi come mai era successo in questo campionato, hanno pressato la squadra avversaria per tutta la partita senza mai farla giocare come sapeva. La difesa è stata impeccabile, i centrocampisti si sono battuti come leoni, e quando c’e’ stata la possibilità hanno lanciato gli attaccanti con deliziosi passaggi in profondità, mettendoli in condizioni di fare i gol che poi ci hanno permesso di vincere la partita ed il titolo provinciale. Questo è un gruppo fenomenale, e siamo sicuri che ci darà ancora molte soddisfazioni”. Canove Calcio “E’ presto per pensare al futuro” “Il calcio è sì risultato, ma è soprattutto gruppo. E quest’anno, nonostante i risultati, il gruppo c’è stato e lo ha dimostrato fino all’ultimo minuto”. Parola di Thomas Baù, capitano del Canove Calcio. E’ stato un campionato difficile per i gialloblu del presidente Fabio Rebeschini. Vuoi per la partenza di alcuni ingranaggi fondamentali della macchina gialloblu, vuoi per un ringiovanimento della rosa, vuoi anche per un fato non certo benevole, il campionato del Canove è stato caratterizzato più da delusioni che da gioie. “E’ vero – commenta Baù – Ci metterei an- Thomas Baù, del che i nostri limiti, inutile nasconderci dietro a capitano Canove Calcio scuse. Con il senno di poi forse non eravamo attrezzati ad affrontare una prima categoria, ma a posteriori tutto è facile. Diciamo piuttosto che questo campionato ha sicuramente forgiato un gruppo saldo, unito, che sicuramente farà bene in seconda. Anzi, se fossi avversario sarei intimidito da questo gruppo che auspico resterà anche il prossimo anno”. Lunedì 14 maggio, il Canove già retrocesso da un mese, pareggia al 90’ conquistando il suo quarto punto del girone di ritorno. “E’ proprio questo che dico; abbiamo lottato fino alla fine. Lottato per noi, per orgoglio, perché siamo un gruppo. Nei momenti più bui il gruppo non è mai mancato, non si è disunita. Questo sicuramente grazie alla società che ci è rimasta sempre vicina ma anche perché l’amicizia e la lealtà non sono mai mancati. Per quanto riguarda i soli 4 punti conquistati nel girone di ritorno ci sono tanti fattori; soprattutto abbiamo perso i primi 5 partite anche per una serie di infortuni che hanno condizionato la squadra. Poi la lunga serie di sconfitte, spesso determinate da episodi, ci ha chiaramente buttato giù. Dopo abbiamo faticato a riprenderci ed è forse qui dove l’inesperienza si è fatta vedere. Però ad ogni sconfitta ci tiravamo su a vicenda pronti per una nuova sfida”. Sul futuro si parte dalla seconda e dal capitano Baù. “Smaltiamo la stanchezza di questo campionato intanto. E’ presto per fare conti e proiezioni. Ammetto che il lavoro mi impegna molto e inizio ad essere stanco. Dall’altra parte mi diverto con i ragazzi che sono oramai, come il calcio, parte di me”. G.R. Al di là delle due sconfitte subite ad opera del Valbrenta, quella della Junior Altopiano è stata una lunga trionfale cavalcata: 16 partite vinte su 18, ben 96 le reti segnate, 17 quelle subite, con Federico Girardi miglior marcatore autore di ben 52 goal. Grandissima la soddisfazione del presidente della Junior Altopiano Nereo Ronzani: “Vorrei innanzitutto ringraziare i ragazzi per l’impegno, la costanza e la correttezza dimostrate durante tutto l’arco del campionato. Un plauso particolare va agli allenatori Fabio Bertacco, Luciano Longhini e Giandomenico Pertile che hanno saputo creare un gruppo forte e affiatato, e portare la squadra al massimo della preparazione atletica nel momento cruciale. La finale disputata il 3 giugno a Rossano Veneto rappresenta il culmine di una stagione fantastica, piena di soddisfazioni, grazie ai ragazzi che nella partita più importante hanno saputo dare il massimo giocando il miglior incontro dell’anno. Questo prestigioso trofeo rappresenta il coronamento del progetto iniziato 4 anni fa attraverso la collaborazione delle società A.S.D. Junior Altopiano, Asiago Calcio eA.C. Gallio, con l’obbiettivo di unire, valorizzare e potenziare il settore giovanile del calcio altopianese. Un altro doveroso ringraziamento va a tutti i dirigenti che hanno seguito la squadra, a partire dal responsabile Danilo Pozza, ai collaboratori Gianni dalle Nogare, Morgan Ciscato, Graziano Baù, e tutti quelli che hanno dato il loro appoggio, compresi i genitori, che con il loro entusiasmo hanno spinto i ragazzi a dare il massimo”. Torneo di bowling a coppie Il Bowling Rendola organizza per venerdì 22 giugno il primo “Trofeo Rendola a Coppie”. La chiusura delle iscrizioni è prevista per le 20.15. Alle 20.30 inizierà il primo round. Alla fine buffet di pizza e bicchierata finale. Per iscrizioni telefonare al 0424.464372 oppure al 347.4568300. 8 l’Altopiano Sabato 9 giugno 2012 23 Sleghe Lauf: ai nastri di partenza! SPORT Sabato 9 va in scena la gara podistica sui 10 mila metri per le strade del centro di Asiago: quattro giri del tracciato da due chilometri e mezzo. Lo spettacolo è assicurato Sono molti e di qualità i pretendenti al successo nella terza edizione della Sleghe Lauf – Città di Asiago in programma sabato 9 giugno nel capoluogo dell’Altopiano. Fra gli oltre duecento nominativi già presenti nelle liste di partenza, almeno una decina possono aspirare al successo disponendo di credenziali tecniche e temperamentali “giuste”. Il lavoro degli organizzatori del Gsa Asiago, dei volontari resisi disponibili supportato dal patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Asiago e della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei 7 Comuni” e dai preziosi sponsor avviato ormai molti mesi fa è in dirittura d’arrivo. I frutti sinora raccolti in termini di adesioni sono tangibili segno che le scelte adottate andavano nella direzione giusta. “Nomi come quelli di Alberico De Cecco, Rachid Kisri, Hamed Nosef, Giuliano Batocletti, Antonio Toninelli, Danilo Goffi, Morzena Michalska, Elisa Stefani, Laila Saufyane, solo per citarne alcuni – sottolinea Fabrizio Dalle Ave presidente del Gsa Asiago - rappresentano una garanzia sul contenuto tecnico dei “diecimila” che proponiamo lungo le strade del centro di Asiago. Del resto nelle due precedenti edizioni i vincitori, sia al maschile come al femminile, hanno dimostra- to come il percorso possieda caratteristiche tecniche tali da garantire ordini d’arrivo in grado di rispettare le gerarchie dei valori in campo”. Molto difficile e, forse, inutile pronosticare l’esito finale anche perché al via della Sleghe Lauf – Città di Asiago terza edizione potrebbero schierarsi ancora altri nomi di valore fermo restando che sui quattro giri da due chilometri e mezzo del tracciato l’esperienza precedente ha già indicato l’identikit del vincitore. Dovrà corrispondere ad un runner veloce, in grado di rispondere subito agli attacchi, dotato di buon finale perché l’ultimo giro pesa parecchio nell’economia dell’intera gara.La Sleghe Lauf – Città di asiago fa parte, quale terza prova su un totale di sei, di Vicentia Running. Si tratta di un circuito di gare su strada ricadenti nella provincia berica anche se la prova asiaghese ha carattere nazionale. Nelle due già disputate, Puro 10.000 di Zanè e 10 Miglia delle Rose a Rosà, sono emersi il nome della padovana Giovanna Ricotta (SalCus) vincitrice in entrambe le occasioni e quelli di Diego Gaspari (Gobbi Bo) primo a Zanè mentre a Rosà ad imporsi è stato Said Boudalia. Al termine dei sei prove in calendario il Vicentia Running premierà sia la fedeltà degli atleti classificati in cinque prove sue sei, le società più numerose mentre la Sleghe Lauf – Città di Asiago mette in palio, fra gli altri riconoscimenti, anche uno Skipass Sciare l’Altopiano di Asiago inverno 2012-13 al 300° classificato nella graduatoria generale della gara stessa. Partenza alle 18 dalla centralissima Piazza IV Novembre: spettacolo tecnico assicurato, pubblico partecipe, cornice ambientale del tutto consona ad un evento con tutte le carte in regola per ripetere il successo delle due precedenti edizioni. Volley Asiago Altopiano Stagione chiusa in grande stile e già si pensa al prossimo anno Con la festa di chiusura del 26 Maggio scorso si è conclusa la stagione agonistica 2011-2012 e si apre per il sodalizio asiaghese il capitolo 2012-2013 Doveva essere il coronamento di una stagione straordinaria, e il risultato non ha di certo tradito le attese. La festa di chiusura delle attività agonistiche del Volley Asiago Altopiano, tenutasi sabato 26 maggio, prima in palestra e poi al ristorante, è stata un grande successo con la partecipazione di tutti gli atleti del Volley Asiago, dal Baby Volley alla squadra di 3a DIV FIPAV, e dei genitori venuti prima in palestra a vedere i propri figli e poi a deliziarsi con le squisitezze del Kubelek nella cena sociale. Il presidente del Volley Asiago, Adriano Rigoni, nel discorso di chiusura ha evidenziato quanto sia importante per una societa’ in crescita, come il Volley Asiago Altopiano, il supporto dei genitori e di tutti coloro che, sotto varie vesti, allenatori, segnapunti, arbitri, dirigenti... gratuitamente, spendono molto del loro tempo in palestra o fuori per portare avanti un progetto che sta dando, alla luce di quattro anni trascorsi dal suo concretizzarsi, dei risultati quantitativamente e qualitativamente, straordinari! Parole intense, quelle di Rigoni, che trasudavano gioia nel vedere più di 150 persone riunite tutte per il Volley Asiago, alla presenza anche dell’assessore Franco Sella che, gentilmente e con grande partecipazione e disponibilità, ha partecipato sia alla festa in palestra che alla cena sociale. Autentiche e sincere anche le parole dell’assessore che ha individuato nel Volley Asiago dei valori importanti per la realtà del Comune di Asiago, importanti sia sul piano sociale (dalle parole testuali dell’Assessore “anche un solo euro speso nello sport è un euro speso nel sociale”) che del merito sportivo, un equilibrio che non sempre si riesce ad ottenere ma sul quale bisogna costantemente puntare. Ruolo importante in questo equilibrio è quello degli allenatori che devono saper gestire gruppi in molti casi disomogenei ma dei quali tutti i componenti hanno diritto allo sport, a divertirsi a giocare e a gioire. Per questo motivo il Volley Asiago approfitta di questo mezzo di comunicazione (e ringrazia cortesemente la direttrice per lo spazio che ha sempre concesso sia sul giornale cartaceo che nelle news on-line) per ringraziare ancora una volta tutti gli allenatori indicandoli per nome: Ulisse Munari che ha seguito la squadra di 3a DIV finche’ gli impegni di lavoro non lo hanno costretto a cedere il testimone; Luca Cafaro, che ha raccolto il testimone dedicandosi così a due squadre, l’Under 18 (3a class.) e la 3a DIV; Lucio Plebs che ha guidato l’Under 14 al suo esordio in Federazione con l’aiuto di Ilenia Basso; Loris Lovato che ha guidato l’Under 13 (3a class.) con il preziosissimo supporto di Roberto Rigoni e Laura Basso; e infine, la squadra degli allenatori Mini Volley composta da Alessandro Siviero, Deborah Rigoni, Massimo Basso e Stefania Bogotto. Chiuso un capitolo, se ne apre subito un altro. Il direttivo del Volley Asiago sta infatti già lavorando per la prossima stagione, e il lavoro di certo non manca dati i numeri con cui l’Asiago ha chiuso la stagione appena trascorsa: 97 atleti tesserati tra AICS e FIPAV! E di questi numeri ne abbiamo parlato con Alessandro Siviero, dirigente e responsabile Mini Volley del Volley Asiago che ci illustra le linee che la società intende definire nei prossimi mesi: “Sono numeri che impongono delle valutazioni molto attente; in genere ogni 10/12 atleti (quindi una squadra) ci vuole almeno un allenatore che li possa seguire. In questo momento noi siamo sottocampionati, nel senso che siamo circa un allenatore ogni 15/16 atleti, quindi al di sotto della richiesta. Purtroppo quest’anno la FIPAV non farà il corso allievi e quindi non potremo formare nuovi allenatori federali, ma cercheremo di ovviare al problema facendo un corso interno al pari di quelli che già facciamo per i segnapunti. Tutto è ancora da definire, ma abbiamo individuato alcuni genitori, ex atleti di pallavolo o che comunque hanno un background in sport di squadra, da istruire con una serie di lezioni, sia teoriche che in palestra, per fare almeno da aiuto allenatore nelle categorie dove il gioco è più semplice, ad esempio nel Mini Volley o in Under 12/13. E questa e’ la prima mossa,” continua Siviero “la seconda invece è di riuscire a capire entro, al massimo, la fine di Luglio quanti atleti della stagione appena trascorsa intenderanno confermare la loro presenza al Volley Asiago. Per fare questo met- teremo una pagina web sul nostro sito in cui si potrà fare una pre-iscrizione, assolutamente NON vincolante e in attesa di conferma a Settembre, ma che serve a noi per avere almeno un stima di cosa potremmo aspettarci per la prossima stagione e quindi quali categorie iscrivere ai vari campionati. Ripeto, non è una vera e propria iscrizione, non si deve pagare nulla e non é nemmeno obbligatorio con- fermarla a Settembre se poi uno ci ripensa. Naturalmente questa pagina non è diretta solo a tutti gli atleti tesserati della scorsa stagione ma anche a coloro che vogliono iscriversi al Volley Asiago per la prima volta.” Dunque un’estate calda, quella che si profila per il Volley Asiago, ma anche un’estate di riposo e di ricarica delle pile per affrontare, se possibile ancora più da protagonisti, l’avventura 2012-2013. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 24 RALLY Bilancio positivo per il 26° Rally Città di Schio “Trofeo Rally 7 Comuni”, vinto dallo scledense Andrea Smiderle Cesko Pozza conquista il 9°posto in classifica assoluta, e il 2° di classe in R3. - Bene anche gli altri equipaggi altopianesi:vittoria di classe in A7 per Remigio Baù e 3° posto di classe in N3 per Maurizio Rossetto Cesco Pozza e Justin Bardin La vettura del vincitore Andrea Smiderle Nonostante le bizzarrie del tempo, il 26° Rally Città di Schio “Trofeo Rally 7 Comuni” svoltosi il 25 e 26 maggio, si è rivelato gara avvincente, con l’esaltante vittoria del pilota scledense Andrea Smiderle, che ha centrato così i suoi due obiettivi: “sistemare” il conto in sospeso dall’anno scorso con la dea bendata (dovette fermarsi per una “toccata”) e andare alla ricerca del tris di allori dopo i successi del 2008 e 2009. Smiderle, navigato da Gianni Marchi, alla guida della Peugeot 207 S2000 del team Friulmotor ha preso il comando della gara dalla terza prova speciale, dopo aver assistito ad una partenza bruciante diAndrea Dal Ponte (Peugeot 207 S2000), uscito poi di strada. Da quel momento, con il meteo che creava notevole apprensione ed anche difficoltà nelle scelte delle gomme, il portacolori della Motor in Motion ha cercato sia l’allungo che comunque di contenere gli Cesco Pozza e Justin Bardin al momento delle premiazioni attacchi che arrivavano da dietro, andando a vincere con merito. La lotta per il resto del podio è stata avvincente e tirata, anche con diversi avvicendamenti.Alla fine, con la strada che è andata ad asciugarsi, le vetture a due ruote motrici hanno reagito con forza, come dimostra la seconda posizione assoluta del vicentino di Trissino Massimo Dal Ben, uno che in questa gara nel recente passato ha spesso mostrato il proprio valore. Alla guida della Renault Clio R3, affiancato da Chiara Corso, è riuscito a salire sino al secondo posto dall’iniziale settima piazza del primo giorno, arrivando anche ad aggiudicarsi il miglior tempo assoluto sulla sesta prova. Dal Ben è risultato quindi anche il migliore tra le vetture a due ruote motrici. Il podio è stato completato dal trentino Daniele Tabarelli, con la Mitsubishi Lancer Evo IX convertita secondo le regole del Gruppo R.. Il Rally Città di Schio ha così mandato in archivio una nuova edizione di spessore, gratificata dagli ampi consensi Remigio Baù e Silvano Cerato espressi dai concorrenti circa la novità del percorso e della logistica, che ha fatto tornare l’evento “alle origini”, dove era nato oltre tre lustri fa. “La nostra soddisfazione sull’esito della due giorni – commenta l’organizzazione – è totale, in primis per il benvenuto che abbiamo ricevuto da tutti, per questo ringraziamo le amministrazioni comunali che ci hanno accolto nuovamente in Altopiano, ma anche i piloti che hanno partecipato così numerosi in tempi economici difficili. Il nostro grazie va anche al pubblico e a tutti coloro che hanno collaborato in qualsiasi modo per la buona riuscita del rally. Ci ha fatto inoltre piacere constatare come in tanti si ricordino della gara su terra che qui si svolgeva, pensiamo che nel suo genere fosse la più bella d’Italia, tanto che tra piloti e pubblico sono in molti ad auspicare un suo ritorno”. Grande è stato il tifo per i tre equipaggi altopianesi (Pozza – Bardin; Baù – Cerato; Rosset- to- Rigoni) sia lungo il percorso che al momento delle premiazioni sul palco. Cesko Pozza, navigato da Justin Bardin, ha conquistato oltre al secondo posto di classe, il 9° posto assoluto. “Il cambio di categoria – commenta il giovane pilota di Canove - da gruppo N3 a R3, a cui pensavo da un po’, si è rivelato positivo. E’ stata una bella esperienza passare a una vera e propria macchina da corsa e nonostante le condizioni meteo poco favorevoli, sono riuscito a capire bene la vettura. Molto utile è stata l’esperienza nei rally di Justin Bardin, che si mi si è seduto a fianco come navigatore per la prima volta e con il quale si è instaurato subito un buon feeling. La gara è stata molto impegnativa soprattutto per i continui cambiamenti del tempo: le strade bagnate e il fondo scivoloso con la conseguente scelta delle gomme ci hanno impegnato parecchio. Ma grande è stata la soddisfazione di correre quassù, di vedere tanto pubblico locale e tanta gente da fuori arrivata in Altopiano per il rally. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e festeggiato a lungo per tutta la sera: la scuderia Hack Racing Club, i familiari, gli amici e gli sponsor. L’appuntamento ora è per settembre, a Bassano”. Anche Remigio Baù, nel commentare positivamente il Città di Schio, guarda già alla prossima gara, dando l’arrivederci al Rally di Bassano. Silvana Bortoli CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten) 1. SMIDERLE-MARCHI (PEUGEOT 207 - S2000) in 2. DAL BEN-CORSO (RENAULT CLIO R3) 3. TABARELLI-MARCHIORI (MITSUBISHI LAN. EVO IX) 4. GENTILINI-GASTALDELLO (PEUGEOT 207 - S2000) 5. ORIELLA-TOMMASINI (RENAULT CLIO WILLIAMS) 6. TACCHELLA-ZULLO (RENAULT CLIO - S 1600) 7. PONTIN-BOGO (RENAULT CLIO WILLIAMS) 8. VINCO-TOSI (RENAULT CLIO) 9. POZZA-BARDINI (RENAULT NEW CLIO R3) 10. RIGHETTI-STIZZOLI (PEUGEOT 207 - S2000) 46’53.3; a 23.2 a 32.6 a 40.5 a 1’05.1 a 1’30.1 a 1’41.2 a 1’57.1 a 2’06.4 a 2’27.1 Karate in vacanza ma … prima del riposo gli altopianesi si distinguono ancora Ultime gare prima del meritato riposo estivo e ultimi risultati importanti portati sull’altopiano nelle ultime trasferte dagli atleti dell’A.S.D. Fuji-Yama Karate Sette Comuni. Intenso week end al Palazzetto dell’Istituto Professionale di Stato “CORNARO” di Jesolo, che ha ospitato sabato 19 maggio la 5^ tappa del Gran Premio Giovanile (riservata ai ragazzi dai 5 ai 11 anni) e domenica 20 la 3^ tappa del Trofeo Interregionale Libertas (per gli atleti dai 12 anni in su fino ai 36), manifestazioni che hanno fatto registrare ancora una volta ottimi riscontri dei portacolori altopianesi. Sabato 19 sono arrivati l’oro di Matteo Frigo nella prova del combattimento, cl. ragazzi cinture verdi-marroni, l’argento di Michele Rubbo, stessa classe ma cinture da bianca ad arancione e Nicolò Gemmellaro, cl. fanciulli cinture vedi- marroni nel kata (forme) ed il bronzo di Riccardo De Bortoli, cl. bambini nella prova tecnica del palloncino e di Martina Gemmellaro, cl. fanciulli sempre nella prova del palloncino. Domenica il sodalizio diretto da Marino Rossi era presente con 4 atleti, tutti saliti sui gradini più alti del podio: agli Assoluti Nicola Rossi si è infatti meritato l’oro nei meno 84 kg di kumite (combattimento) in una finale tutta altopianese, visto che si è trovato di fronte ed ha battuto il compagno di squadra Claudio Pozza che ha dunque meritato la medaglia d’argento; ancora oro per Davide Bedin nei meno 65 kg e per Lisa Crestani, stavolta nella classe Esordienti/A nei meno 47 kg. Sempre domenica 20 giugno, ma stavolta ad Ostia Lido, si sono svolti i Campionati Italiani FIJLKAM che vedevano protagoniste anche Lara Pozza e Francesca Ronzani; visibilmente emozionate, le due karateka altopianesi non sono riuscite nell’intento di portar a casa qualche medaglia ma hanno ben figurato superando entrambe 2 turni sui 6 previsti per arrivare alla finalissima. Infine domenica 27 maggio, presso il Palazzetto dello Sport “Playholl” di Riccione, si è svolto il Campionato Nazionale Libertas, con cinque atleti schierati a rappresentare il karate altopianese. Quattro le medaglie conquistate, tutte di bronzo, decisamente un buon bottino anche se hanno lasciato l’amaro in bocca per aver mancato i gradini più alti del podio; le medaglie sono arrivate da Lisa Crestani (cl. Esordienti/A nei meno 50 kg), Lara Pozza (cl. Esordienti/B nei meno 62 kg), Davide Bedin (cl. Seniores nei meno 65 kg) e Nicola Rossi (inserito erroneamente in una categoria di peso non sua, i 76 kg). Adesso l’A S.D. Fuji-Yama va in vacanza; l’appuntamento è a settembre per una nuova, intensa stagione. Cesare Pivotto 8 Sabato 9 giugno 2012 Spesso ci si può stupire del fatto che una donna di più di sessant’anni impari ancora le lingue straniere. L’unico scopo è quello di rimanere in contatto con le persone o di mantenere le relazioni esistenti. Ho imparato l’italiano per incontrarla, Mario, anche attraverso i suoi racconti; il russo per leggere Gorki; ma per ora per esserle vicina in una riflessione sull’amicizia tra i popoli. Amo assaporare i passi dei suoi libri come quello in cui Lei racconta come in quel giorno di l’Altopiano Empatia con Mario Rigoni Stern guerra e di fame, qualcuno la accolse nella sua casa di nemico armato, ma le offrì come ad un amico un piatto di minestra 1; oppure ancora nel lager di Masurie 2 lo stretto legame tra Lei e i prigionieri russi ed italiani alla vigilia di Natale quando Lei canticchiava “Amabile Katuscia”; mi viene altresì alla mente quando Anatolij Simonciev, un personaggio di un Suo racconto, Le offrì una cartolina di Natale con una montagna da lui disegnata e con la scritta approssimativa di “ buon natale” nel suo incerto italiano. E ancora il Magico kolobok sulle orme di Michail Michailovitch che Lei ha a lungo seguito. Risalgo di nuovo la Val d’Assa che riesco a conoscere sempre Ricordo di Claudio Pertile Non nascondiamo la commozione nel ricordare un caro amico troppo presto scomparso. Per Claudio provavamo una profonda stima ed un vero affetto, che l’impegno e gli interessi condivisi per lo sport, avevano via via rafforzato. Apprezzavamo in lui la schiettezza, la cordialità, la generosità, il senso pratico ma soprattutto la grande disponibilità sempre dimostrata nelle molteplici occasioni. Amava fare le cose bene, con entusiasmo. Assessore allo sport del Comune di Gallio, delegato alla Pro Loco, abbiamo avuto il modo di frequentarci con assiduità in occasione delle manifestazioni sportive quali le gare di salto al Packstall e durante l’organizzazione dei mondiali Juniores. Quella valle era parte integrante della sua vita, non poteva non andarci, magari solo per guardare. Azioni concrete e lavoro at- 25 meglio grazie alle Sue indicazioni e percorro la strada che porta all’Osteria Termine. Vengo a salutarLa dove ora riposa come se la morte non si fosse fatta sentire tra di noi; come la prima volta con i giovani alunni della mia scuola media. Vengo a visitarLa ai piedi della croce di suo nonno dove, immagino, riposi dalle fatiche della vita. Vengo ad abbracciarLa al termine della grande Rogazione, momento in cui si ringrazia per essere arrivati fino alla conclusione del percorso. Un momento di memoria collettiva che segna un periodo di rinascita. Tra qualche giorno verrò a ritrovarLa; l’ultima volta che ci siamo salutati è stato proprio nel mese di giugno di quattro anno fa. Ora è diventato più di un rito. Un comportamento che mi impegna a mantenere sempre vivo il dialogo in lingua italiana con la rilettura dei Suoi brani, con l’incontro dei Suoi concittadini dell’Altopiano e poi di tutti gli altri che incontro in treno e sulle strade d’Italia. Un comportamento che mi induce a trasmettere un messaggio profondo, il Suo: considerare l’altro un suo amico, o un futuro amico e non avere paura di lui “. Lungo il percorso, passo da Roana a Camporovere, da Camporovere ad Asiago e da Asiago m’incammino sui sentieri che sono, nei suoi scritti, sempre più erti, molto erti ma non inaccessibili: un modo di vivere insieme. Viene di nuovo il ricordo dell’ isba russa…”In quell’isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un’armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l’uno per l’altro… Se questo è successo una volta potrà ritornare; potrà accadere a innumerevoli altri uomini e diventare una buona abitudine, un modo di vivere”. Mettiamoci subito di impegno! Élisabeth Groelly Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta traverso doti organizzative e logica di intervento, in questo sempre costante e mai stanco. “Bisogna fare e fare bene” diceva spesso anche attraverso sacrifici continui e costanti. La nostra collaborazione è sempre stata istintiva e gratificante. Episodi potremmo citarne molti, ma sarebbe inopportuno perchè rischieremmo di dimenticarci i più significativi, quelli che attraverso il tempo ci faran- no ricordare la persona “Claudio Fatutto” instancabile e appassionato del proprio lavoro, dell’aiutare gli altri, sempre pronto, con un grande spirito di servizio volto a promuovere valori positivi, a cui profondamente credeva. Ora è felice e anche noi dobbiamo esserlo, ma ci mancherà tantissimo. Gli amici che ti hanno voluto bene ENIO ROSSI di anni 84 Ti salutano i figli Laura con Gilberto, Desio con Marilena, Donatella, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti. ASIAGO 31 Maggio 2012 PASQUALINA STRAZZABOSCO di anni 72 Lascia nel dolore i fratelli Mario e Rosetta, il cognato, i nipoti e parenti tutti. Gallio, 31 Maggio 2012 MARIO RIGONI (SCOI) di anni 86 ASIAGO, 29 Maggio 2012 “Grazie papà per il tuo esempio” È strano entrare dalla porta di casa e non sentire più la tua voce e la tua domanda di rito: ciao come xela andà uncò? El lavoro? Tuto ben? Nonostante la tua lunga malattia dovevamo essere preparati a questo triste evento, ma...non si è mai pronti di fronte alla morte. Caro papà, sei sempre stato di poche parole con noi ma le cose indispensabili non ci sono mai mancate: un piatto di pasta e un paio di sci a casa nostra c’erano sempre, per noi e anche per gli altri ragazzi della contrada. Durante l’inverno casa nostra sembrava un albergo perché non negavi a nessuno la tua ospitalità. E quante volte ti abbiamo sentito dire che praticare sport prepara un ragazzo a essere uomo. Ci hai trasmesso le tue passioni quali il lavoro, lo sport e la montagna ma soprattutto quella di vivere e di diver- tirsi e ci hai insegnato che senza sacrificio e fatica non si ottiene nulla. Quante volte poi ci hai ripetuto che per fare le cose bene o farle male ci vuole lo stesso tempo quindi meglio farle bene... Tu e la mamma ci avete insegnato cos’è il vero amore, il senso della famiglia e il sacrificio per tenerla unita, che l’amore viene dal cuore e dai segni di affetto non dalle cose che si possono comprare. Anche se la vita non è stata facile per te sei sempre andato avanti sempre a modo tuo... anche quando è morto Antonio il tuo silenzio esprimeva il vuoto che di lì a poco avrebbe avvolto le nostre vite, preannunciava la tristezza nel proseguire senza una persona tanto amata e la tua rabbia nel vivere un’esperienza così innaturale come sopravvivere al proprio figlio. Ma sei andato avanti anche senza quel pezzo di cuore che lasciasti in mezzo alla neve in una sera di marzo, con una corazza ancora più dura perché non volevi spezzarti sotto le avversità della vita. Dovevi andare avanti per chi restava, ti sei rialzato e hai proseguito il tuo cammino. Nemmeno durante la lunga malattia ti sei abbattuto e hai sempre lottato e, anche quando le cose sembravano volgere al peggio, avevi sempre una parola di conforto per tutti ed eri tu a sostenerci quando sarebbe dovuto essere il contrario. Caro papà ci hai dato veramente un esempio di forza, coraggio e generosità non facile da dimenticare. Ci mancherà quella marcia in più che ci davi quando, con la tua schiettezza, ci dicevi le cose ed esprimevi le tue idee. Sappiamo però che il rivederci è solo questione di tempo e questo ci consola. I tuoi figli TERESA MUNARI Ved. DAL POZZO Lascia nel dolore i nipoti, i pronipoti e quanti le vollero bene CASTELLETTO di ROTZO, 4 Giugno 2012 ELISA MARIA RIGONI Ved. DALL’OGLIO di anni 69 Lascia nel dolore i figli Daniela, Paolo, Andrea con Serena e Alessandro con Emanuela, le adorate nipotine Giorgia, Giulia e Maria e parenti tutti. ASIAGO, 1 Giugno 2012. MARIA DALLE AVE HERLE (Maria Mora) di anni 84 Lasciano nel dolore le figlie Lella con Carlo, Patty con Giorgio, gli adorati nipoti Daniel, Stefano con Paola, Giulia e Marco, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti. ASIAGO, 31 Maggio 2012. STOICO dr. ANTONIO di anni 63 Lascia nel dolore la moglie Donatella, la sorella Giovanna, i fratelli Raffaele e Nicandro. Rita, le cognate, i cognati, i suoceri, i nipoti e parenti tutti Treschè Conca 7 Giugno 2012 Antonio Pozza (Tony Lataro) nell’anniversario della morte Lusiana - 7 giugno 2011 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 9 a venerdì 22 giugno Il 9 giugno è il 161º giorno del calendario gregoriano. Mancano 205 giorni alla fine dell’anno Sabato 9 S. Efrem Domenica 10 S. Faustina Lunedì 11 S. Barnaba Martedì 12 S. Onofrio Mercoledì 13 S. Antonio da Padova Giovedì 14 S. Eliseo Venerdì 15 Sacro Cuore di Gesù Sabato 16 S. Aureliano Domenica 17 S. Ranieri Lunedì 18 S. Gregorio Martedì 19 S. Romualdo Mercoledì 20 S. Ettore Giovedì 21 S. Luigi Gonzaga (dipinto) Venerdì 22 S. Paolino da Nola Proverbio del mese: “Chi cammina solo può partire oggi, ma chi viaggia in compagnia deve attendere finché l’altro non sia pronto” (Henri David Thoreau) In giugno il Sole attraversa il segno del Toro e il 21 entra nei Gemelli. Proprio il 21 giugno il Sole transita sopra il Tropico del Cancro segnando il solstizio d’estate, giorno più lungo dell’anno con la durata di 15 ore e 15 minuti. Fino al solstizio guadagneremo ancora 14 minuti di luce, mentre a fine mese le giornate inizieranno lentamente a diminuire, perdendo già 3 minuti a fine mese. Venere: la bella Venere continuerà a rimanere dietro al Sole fino a settembre, quindi invisibile dalla Terra; fra l’8 e il 9 giugno la bella Afrodite sarà eclissata dal Sole (fenomeno non osservabile) e si troverà alla massima distanza da noi, a 260 milioni di km. Uscita dalle corna del Toro, il 18 giugno entrerà nel segno dei Gemelli. Giugno, denominato anche Mese del Sole, è il sesto mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, ed è il primo mese dell’estate nell’emisfero boreale e il primo dell’inverno nell’emisfero australe; consta di 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Il nome deriva dalla dea Giunone, moglie di Giove. La traduzione inglese del nome, June, viene usata come nome proprio femminile. Usavano dire i nostri avi: “Giugno la falce in pugno”,è un proverbio popolare a sfondo laico, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle esigenze dell’agricoltura, considerando che giugno è il mese delle messi. Il proverbio ricorda che questo può essere il mese della mietitura, che però potrebbe avvenire anche all’inizio di luglio, a seconda del clima e della latitudine. Il grano poi andava anche battuto, quindi il lavoro per il contadino si concludeva nell’aia. Un santo per volta. La chiesa il 9 giugno festeggia S. Efrem Siro. Sappiamo pochissimo sulla sua vita. Nasce a Nisibi, nella Mesopotamia probabilmente nel 306. Essendo suo padre sacerdote pagano, Efrem è cacciato di casa. Trova nel vescovo Giacomo non solo un padre nella fede, ma anche il promotore dei suoi studi. A 18 anni Efrem riceve il battesimo e vive del proprio lavoro, a Edessa, come inserviente in un bagno pubblico. Efrem, divenuto diacono, nel 365 si stabilisce definitivamente a Edessa, dove dirige una scuola teologica. Vi muore il 9 giugno 373. La tradizione lo ricorda come uomo austero. Egli è l’interprete genuino della dottrina cristiana antica. C’è poi San Luigi Gonzaga, che si festeggia giovedì 21 giugno. Ma la sagra per la frazione roanese di Treschè Conca è fissata per il fine settimana successivo, cioè il 23 - 24 giugno 2012. Come di consueto la festa impegnerà l’intero weekend, a Dalle ore 8.45 di sabato 9 alle ore 8.45 di sabato 16 giugno CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio – Via Roma, 33/a ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabrieli – Piazza del Popolo, 16 Dalle ore 8.45 di sabato 16 alle ore 8.45 di sabato 23 giugno ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini partire dalla mattinata di sabato per poi concludersi domenica sera con la lotteria e le premiazioni del Torneo di Calcetto. La sagra, organizzata dai volontari della Pro Loco di Treschè Conca, attira sempre i residenti, ma anche molte persone provenienti da tutti i Comuni dell’Altopiano e da vari Paesi della Pianura Vicentina. Sono in programma giochi ed intrattenimenti per bambini, la lotteria con tanti bei premi, varie manifestazioni rivolte alle famiglie e un torneo di calcetto con premi in denaro che vede affrontarsi ogni anno formazioni di buon livello. La sagra prevede per la sua intera durata la presenza di un ricco stand gastronomico con degustazioni di prodotti tipici locali. Succedeva 400 anni fa. Il 16 giugno 1612 nasceva un grande condottiero. Probabilmente il più grande dopo Solimano il Magnifico. Murad IV, figlio di Ahmed I e di Kosem Mahpeyker, salì al potere che aveva undici anni. Durante la minore età il Governo dell’Impero fu retto però dalla madre che, secondo la consuetudine, fin da piccolo lo aveva affidato alle nutrici nella Gabbia. Questa (in turco Kafes) consisteva in una costruzione di due piani chiusa dietro un alto muro nel cuore del Gran Serraglio, di fronte agli appartamenti della prima sultana. Aveva cortili e giardini ma non esistevano finestre. Quelle poche, al piano superiore, guardavano solo verso il mare. Per due secoli gli eredi al trono vennero “murati” qui, a volte addirittura dall’età di due anni, fino a quando erano chiamati alla guida del Paese. Ma potevano passare anche trenta o quarant’anni e quando uscivano erano completamente usciti di senno a meno che, nel frattempo, non si fossero tolti la vita con un laccio di seta. Unici compagni dei sordomuti e le odalische destinate a condividere la sorte del loro padrone. Murad fu non solo un abile amministratore dello Stato ma soprattutto un formidabile condottiero sempre in prima fila sui campi di battaglia. Invase la Mesopotania, soffocò con il sangue le ribellioni nel sud-est anatolico (20 mila le esecuzioni sommarie), fece rafforzare i confini settentrionali da eventuali invasioni polacche, riconquistò Baghdad. Morì di cirrosi nel 1640. Prima di spirare comandò di eliminare il fratello Ibrahim I, suo successore, solo perché voleva passare alla storia come l’ultimo grande sultano della stirpe di Osman I. L’ordine però non venne eseguito perché ci si mise di mezzo la sultana madre Kosem la quale poi gli fece recapitare un messaggio nel quale si confermava che Ibrahim era stato strangolato. Pare che in quella circostanza Murad sogghignasse in modo orribile e spettrale, quindi chiudesse gli occhi. Aveva 28 anni. Che tempo avremo nei prossimi giorni? Tra martedì 12 e sabato16 giugno (attendibilità media 50%). Fase stabile e soleggiata dal clima estivo che continuerà anche per i giorni successivi alla metà di giugno, ancora qualche rovescio o temporale al Nord dove transiteranno perturbazioni di origine atlantica. Dovrebbe quindi arrivare il caldo con oltre 30 °C sulle pianure, specie del Centrosud, tra le isole maggiori, poi sulla Val Padana centro-orientale. Non si escludono picchi di oltre 35 °C nelle ore centrali del giorno. Per quanto riguarda le precipitazioni: asciutto pressoché ovunque sulla nostra penisola, salvo rovesci o temporali tra Alpi e Prealpi e su Nord Appennino. Fenomeni che a tratti potrebbero sconfinare fin sulle medie e alte pianure del Nord e del Centro tirrenico. Nella settimana compresa tra il 17 e 23 giugno ancora locali rovesci o brevi temporali tra Alpi e Prealpi, occasionalmente sulle alte pianure del Nord. 38 enne, giardiniere professionista con 10 anni di esperienza, esperto in potature di alberi d'alto fusto, decespugliamento, isolamento e seminazione prati, cerca lavoro presso ditte di giardinaggio della provincia di Vicenza. Per contatti 338 - 6245411 Domenica 10 giugno GALLIO: ERG – Via Camona ARIETE Se vi sentite un po’ stanchi e demotivati non temete: qualcosa di insolito e di divertente è in arrivo. Concedete qualche attenzione al fisico, magari con uno sport o anche solo con una passeggiata in un luogo sano. E’ quasi d’obbligo se volete superare agevolmente un momento di indecisione o di perplessità dovuta ai troppi stimoli che il destino vi presenta. TORO Sapete divertire amici e parenti con il vostro spirito critico e le vostre pensate geniali. Il che vi mette al centro dell’attenzione generale, dandovi la sensazione, sbagliata, di essere insostituibili. Nell’amore non prendete sul serio una proposta azzardata, anche se vi attira. La prudenza è la vostra carta vincente, se non volete correre rischi. GEMELLI Tenete conto della presenza di Plutone nel vostro segno, che si fa sentire soprattutto nelle questioni sentimentali ed economiche. L’importante è cercare di individuare gli ostacoli prima di affrontarli, assumendo l’atteggiamento che ritenete giusto, anche se non è quello che gli altri si aspettano da voi. Un’occasione preziosa per fare chiarezza non va sprecata. CANCRO Volendo cambiare qualcosa, potreste osservare con occhio critico quello che vi soddisfa e cominciare a fare progetti. Ma la fretta è una cattiva consigliera, quindi prima di passare ai fatti esaminate ogni dettaglio della situazione. Se si tratta dell’amore, siate permissivi e generosi con un partner che potrebbe avere qualche problema. LEONE Organizzatevi per sfruttare al meglio tutti gli aspetti positivi di un momento di difficoltà dovuto all’opposizione di Giove e di Venere, i quali mettono alla prova i sentimenti, ma possono favorire l’evoluzione positiva di un rapporto in crisi. Nelle questioni di lavoro e di immagine è opportuno muoversi con prudenza, senza eccedere nelle confidenze. VERGINE Se siete un po’ provati dall’impegno recente, è il momento giusto per recuperare. Saturno consiglia di analizzare senza pregiudizi ogni situazione, anche quelle sentimentali, se non vi sentite compresi fino in fondo. Non date ascolto ai consigli interessati di chi vorrebbe farvi fare quello che non vi aggrada e prendete una posizione decisa. BILANCIA La vostra capacità di distinguere nei dettagli ogni situazione per quanto complessa, vi vale l’ammirazione di amici e parenti,che apprezzano la vostra intelligenza. Non usatela però per ferire chi non ha le vostre qualità. In amore, se ciò che avete non vi basta, guardatevi attorno con maggiore disponibilità alle novità: chissà che non si in arrivo un piacevole imprevisto. SCORPIONE Date più spazio al partner e ai suoi problemi per avere la possibilità di valutare con precisione il tono del rapporto e migliorarlo, se davvero ci tenete. In caso contrario, questo è il momento più adatto per fare chiarezza, anzitutto con voi stessi, esaminando in profondità i vostri bisogni, e poi quelli del partner. SAGITTARIO La cura del corpo e la soddisfazione dei sogni più intimi che per forza di cose siete costretti a trascurare nella vita di ogni giorno, vi aiutano ora a recuperare energia e buonumore. Allentate l’impegno quotidiano e dedicatevi senza rimorsi a quello che vi piace. Nell’amore sono possibili momenti di intensa gioia, ma anche qualche incomprensione: non drammatizzate. CAPRICORNO Concedetevi una pausa da dedicare a quello che ultimamente avete trascurato, evitando però inutili discussioni. Non dimenticate i vostri progetti più impegnativi, ma sappiate che è giunto il momento del recupero fisico, con lo sport, il contatto con la natura e con gli amici a quattro zampe, che sanno dare tanto in cambio di pochissimo. ACQUARIO Dedicatevi pure alle vostre passioni più profonde: la musica, l’arte e la bellezza della natura, che potreste godervi nella compagnia più adatta, cioè con chi condivide i vostri gusti. Con il favore di Giove e di Venere vi sono ottime prospettive di successo, specie se sapete agire con il consueto tatto e offrire una conferma a chi si attende da voi un gesto significativo. PESCI Siete perfettamente in grado di rendervi bene accetti in famiglia e tra gli amici, ma avete la forte tentazione di fare di testa vostra, come se foste soli al mondo. Per fortuna Urano nel segno non vi permette di agire contro il destino, che vi offre un imprevisto da non trascurare. Se c’è l’amore in prima linea nei vostri interessi, prendete pure una iniziativa spericolata. Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano A Treschè Conca una panchina lunga 26 metri ricavata da un unico tronco di larice Basta per far accomodare i passeggeri di un intero pullman la lunga panchina ricavata da un unico tronco di larice che si può ammirare a Treschè Conca, in via Fondi, nell’area verde dove viene allestito il palatenda per le manifestazioni estive. L’idea dei componenti della Pro Loco era quella di superare in lunghezza una panchina simile che si trova a Folgaria (lunga poco più di 23 metri) e l’opportunità è venuta quando si sono tagliati gli alberi attorno all’ex Colonia Rossi. Grazie al lavoro dei boscaioli Claudio Panozzo e Luca Stella (zio e nipote) dalla scorsa estate il paese può 27 Antonietta Martello e Giuseppe Zanella hanno festeggiato 65 anni di matrimonio. Gli sono vicini con gioia i figli e tutti i numerosi nipoti, che augurano altri memorabili momenti di felicità. Vi vogliamo bene! vantare questa panchina da record, la cui lunghezza, senza aggiunta alcuna, arriva a ben 26 metri! Dietro alla panchina si può anche ammirare un’altra opera ricavata dal legno: la sommità di un tronco rovesciato, con i suoi rami, dove lo scultore di Piovene Rocchette Adriano Gasparini ha scolpito una bellissima Madonna con bambino. S.B. La cicogna a Stoccareddo Lepri, rari caprioli e qualche gallo forcello ricordiamo di averli visti da ragazzi, negli anni ’50 e ’60, nel nostro altopiano in un ambiente coltivato a patate, avena, orzo e frumento dai nostri genitori e nonni, anche nei luoghi più scomodi. L’ambiente montano e i boschi erano completamente diversi da adesso. Ora i pascoli più alti sono invasi dal mugo, più in basso sono invasi da sterpaglie o dalla rosa canina se non dai boschi, al più incontrollati, che “stringono d’assedio” i nostri paesi e contrade. Un lato positivo c’è comunque ossia l’ambiente montano attuale facilita la permanenza di specie animali una volta inimmaginabili quali: il cervo, i camosci, i mufloni ed anche l’orso; anche se di quest’ultimo, personalmente, non ho traccia se non le foto di Giul fatte in Alto Adige. Comunque sia nei giorni scorsi, incredibilmente, è arrivata a Stoccareddo una cicogna che sembra aver trovato “casa” fra la chiesa e le abitazioni cir- costanti. Naturalmente in paese non si parla d’altro anche perché, gustando un caffè al Bar Col del Rosso si può ammirare la cicogna che fa toilette sul tetto della chiesa. Adesso possiamo spiegare ai bambini che la cicogna esiste davvero ed è arrivata proprio il giorno, il 1° giugno, della nascita dei gemellini di Alessia ed Eder Baù: Achille ed Amedeo. Quest’anno 2012, anno bisestile, per molti versi non troppo fortunato per la nostra Italia, da noi altopianesi sarà ricordato per l’arrivo di “un ospite” mai visto da queste parti a memoria d’uomo; così ci ha confermato il più vecchio del paese el Toni Titon. Amerigo Baù Andrea con mamma e papà fanno tanti auguri a Tommaso e Riccardo che il prossimo 11 giugno compiono 2 anni. Si aggiungono la “banda del presepe”, gli estimatori della birra artigianale “Gloder”, “quei dei bagigi” e tutti i “boce” del gruppo mamme Ad Alessandro Rossi tanti auguri per i suoi 18 anni dai famigliari e da tutti gli amici 8 Sabato 9 giugno 2012 l’Altopiano girardi 28