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verbale dell`assemblea ordinaria collegio regionale maestri sci del
VERBALE DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA COLLEGIO REGIONALE MAESTRI SCI DEL VENETO LONGARONE (BL), 18 OTTOBRE 2014 Il giorno sabato 18 ottobre 2014, alle ore 11.00, l’Assemblea del Collegio Regionale Maestri di sci del Veneto è stata convocata in via ordinaria presso la sala del Centro Culturale di Longarone (BL), Piazzale Gonzaga n. 1, con il seguente ordine del giorno: 1. Nomina Presidente Assemblea; 2. Verifica poteri; 3. Presentazione e approvazione bilancio consuntivo 2013/2014 4. Relazione del Presidente; 5. Presentazione candidature Consiglio Direttivo 6. Elezioni Nuovo Consiglio Direttivo, rappresentante per il Collegio Nazionale e nomina revisori dei conti 7. Elezioni nuovo Consiglio Direttivo e rappresentante per il Collegio Nazionale; 8. Consegna diplomi ai neo maestri e riconoscimento alla carriera La riunione si svolge in seconda convocazione essendo andata deserta la prima convocata il giorno 17/10/2014 alle ore 23.00 presso lo stesso luogo. Alle ore 11.00 il Presidente del Consiglio Direttivo Roberto Pierobon dichiara aperti i lavori assembleari e, in relazione al primo adempimento all’ordine del giorno, riguardante la nomina della persona deputata a presiedere i lavori assembleari, propone ai Maestri intervenuti, in proprio e per delega, il nominativo di Nicola Zanussi. L’Assemblea dei Maestri, per acclamazione espressa con alzata di mano, delibera di nominare Nicola Zanussi Presidente dell’odierna riunione assembleare. Il Presidente Nicola Zanussi ringrazia i presenti per la fiducia accordata e, con l’accordo dell’Assemblea espresso per acclamazione con alzata di mano, chiama Wilma Valentina Tomasello a svolgere le funzioni di segretario della riunione. Il Presidente, prima di procedere alla verifica dei poteri, comunica che l’intera seduta verrà registrata per consentire e garantire la corretta verbalizzazione dei lavori assembleari. Il Presidente constata e dà atto che: il Consiglio Direttivo è presente al completo nelle persone del Presidente Roberto Pierobon e dei consiglieri Fabio Bernardi, Luigi Borgo, Giampietro Carli, Riccardo Foppa, Walter Girardi, Leo Irsara, Marco Mazzonelli , Giuseppe Piller Cottrer l’organo di controllo dei revisori dei conti è presente nella persona del Presidente Fausto Gallo e dei revisori Carmen Rosoleni e Raffaele Crepaz. le operazioni di accreditamento dei maestri, iniziate alle ore 08.00 si sono chiuse attestando la presenza di n. 1070 soggetti legittimati al voto, di cui n. 470 presenti personalmente e n. 640 presenti per delega, come da seguente prospetto riassuntivo (le schede analitiche recanti le presenze sono allegate agli atti dell’odierna riunione): Presenti Deleghe Votanti 430 640 1070 Il Presidente, occorrendo procedere alla nomina degli scrutatori ai sensi dell’art. 4, c. 7, del Regolamento Regionale Maestri Sci del Veneto, considerato il numero elevato delle presenze e delle eventuali schede di voto, propone di raddoppiare il numero degli scrutatori, prevedendo la nomina di 6 scrutatori anziché 3. L’Assemblea dei Maestri, per acclamazione nomina 6 scrutatori più una riserva nei seguenti nominativi: Braconi Massimo, Rosoleni Carmen, Gaspari Alberto, Di Bari Giorgio, Girardi Iacopo, Vola Davide, Menardi Nicola. Il Presidente passa quindi alla trattazione del terzo punto all’ordine del giorno, Rappresentato dalla Presentazione e approvazione del bilancio consuntivo 2013/2014. Il consigliere Walter Girardi legge la relazione al bilancio, che si allega al presente verbale, stilata dal Consiglio direttivo, dalla quale si evince un utile d’esercizio pari ad € 8.450,66. Interviene il Rag. Fausto Gallo, presidente del’organo dei Revisori dei Conti, per la lettura della relazione al bilancio (che si allega al presente verbale) dei revisori dei conti, che dopo esauriente spiegazione all'Assemblea delle varie poste di bilancio, si dichiara disponibile per eventuali chiarimenti. Interviene Roberto Pierobon, il quale propone che le votazioni, anziché per chiamata nominale, avvengano liberamente, concedendo anche la possibilità ai maestri assenti precedentemente accreditati di consegnare le proprie schede ai colleghi che effettueranno la votazione per loro. Al termine dell’assemblea verrà dato un lasso di tempo entro il quale effettuare le votazioni. Si chiede all’assemblea di esprimere eventuale dissenso per alzata di mano. Mirto De Pra è contrario, motivando il suo dissenso con il reale rischio che il voto del maestro assente possa essere modificato dal delegato. Considerato che la maggioranza dell’Assemblea conferma la proposta del Consiglio si procede come indicato sopra. Intervengono alcuni maestri con richieste di chiarimento su alcune poste di bilancio: D’Amico Paolo chiede: -chiede se i crediti Verso la regione Veneto sono stati confermati o meno. Girardi risponde che i crediti, sono stati incassati ai fini di bilancio nella voce “Ricavi Regione Veneto”. D’Amico fa notare come l’anno precedente l’importo di tali crediti fosse decisamente più esiguo. Girardi chiarisce che i contributi solitamente vanno ad anni alterni data la competenza temporale dei corsi di formazione ai quali detti contributi si riferiscono. -spiegazioni in merito alla non coincidenza del Fondo TFR con il Credito v/Lloyd Adriatico. Girardi spiega che non è più possibile destinare gli accantonamenti annuali del TFR su quel fondo e che lo stesso dovrà cambiare destinazione d’uso. Quindi al momento il Fondo è aggiornato al 31/12/2012. La quota del 2013 non è stata fisicamente stornata dal c/c bancario ma destinata solo ai fini di Bilancio nel Fondo che è aggiornato al 30/06/2014. - contesto che non passino attraverso il bilancio la vendita delle divise regionali, mentre viene evidenziato il contributo regionale destinato ai maestri. Consiglio al Collegio di aprire un altro Conto corrente nel quale destinare i costi e ricavi derivanti dall’attività commerciale quali vendita di testi, distintivi ed eventualmente le divise. Sono a conoscenza che il Collegio ha chiesto agli allievi maestri di portare i contanti per l’acquisto delle divise presso una banca affinché venissero cambiati con assegni circolari, reputando tale movimentazione un’attività pericolosa per il Collegio. Girardi replica informando che la vendita delle divise si rifà a dei contratti tra i maestri ( e gli allievi maestri ) e la ditta e che il Collegio non ha assolutamente nessuna parte attiva nello scambio di denaro ma si è solo attivato ai fini logistici per la consegna delle divise in occasione del modulo di teoria tenutosi a Belluno, evitando ulteriori spese di consegna a carico degli allievi maestri. - comunica che vota contro l’approvazione del bilancio, essendo lo stesso candidato all’elezione e ritenendo opportuno che le successive verifiche al bilancio vengano fatte dal nuovo direttivo. Interviene Gallo Fausto spiegando che abbiamo in Bilancio un credito v/Lloyd adriatico di €27.853,49 che è stato fatto volontariamente accantonando ad un istituto di previdenza le quote annuali di TFR, fino a quando ciò è stata possibile. Attualmente non è più possibile farlo e quindi da due anni le quote annuali non sono state accantonate ma solo destinate ai fini di Bilancio nell’apposito Fondo TFR. Interviene Cristiano Carli: La spiegazione di Gallo in merito al TFR è stata esauriente, contesto invece che all’interno del Collegio dei Revisori dei conti ci sia il consulente fiscale del Collegio, almeno per quanto riguarda i revisori. Legge che dalla relazione del Consiglio direttivo sul bilancio sia l’importo destinato al consulente fiscale che quello per i revisori viene destinato allo Studio associato Sella &Gallo. Risponde Gallo comunicando che anni fa aveva chiesto la conferma della sua posizione nella doppia veste di contabile/revisore e l’assemblea ne aveva confermato gli incarichi, specificando che le attività di consulenza legate alla revisione non sono fatturate dallo Studio associato Sella & Gallo ma dall’azienda Conta, società di servizi (come ribadito dopo da Zanussi in un successivo intervento). Interviene Girardi sottolineando che tale situazione sussisteva anche all’epoca in cui il maestro Cristiano Carli faceva parte del Consiglio Direttivo. Interviene Paganin Mario: chiede se sia stato previsto, per l’acquisto delle divise per gli allievi della formazione, un intervento finanziario da parte del Collegio del Veneto con soldi dei maestri del Veneto. A tal fine, Girardi risponde che il Collegio avendo la disponibilità dei contributi Regionali non interamente utilizzati dai maestri per l’acquisto delle divise, ha deciso di destinare parte di questo contributo a favore degli allievi maestri abbattendo parte del costo d’acquisto delle divise stesse. Pierobon precisa che l’iniziativa non è stata presa in autonomia da parte del Consiglio Direttivo ma di concerto con il Dipartimento del Turismo della Regione Veneto, dato che sulle divise stesse viene riportato il logo della Regione (Veneto.to). Interviene Bonora Valentina: chiede chiarimenti sui conti esposti nella sezione costi del conto economico, “Viaggi e trasferte per corsi” e “soggiorni e pranzi e per corsi” che ammontano complessivamente a circa 72.000€. Girardi chiarisce che si tratta delle spese sostenute per i rimborsi km e per le spese di soggiorno e pranzi degli istruttori e relatori partecipanti ai corsi di formazione, aggiornamento e specializzazione. Chiedono successivamente se in tale costi siano compresi le diarie degli istruttori. Girardi specifica che le diarie degli istruttori sono compresi nella voce “istruttori”. Tali costi sono preventivati e inviati in Regione per la copertura parziale dei corsi di formazione e quindi rimborsati dai contributi regionali. Pierobon interviene ribadendo che i corsi sono da sempre stati organizzati in questa modalità, vale a dire che i costi sono messi a preventivo e sostenuti in parte dalla Regione Veneto con il contributo deliberato e in parte dalle quote dei corsisti. Interviene Nobile Giovanni: Chiede se è prevista la possibilità che il nuovo Consiglio Direttivo possa prendere in esame la un eventuale riduzione dei costi di gestione del Collegio. Interviene Anna Paganin Chiede chiarimenti in merito ai compensi del Consiglio Direttivo, che ammontano circa 40.000€. Girardi che fa notare che il padre della maestra intervenuta, Mario Paganin, dovrebbe conoscere la composizione di tali costi, essendo stato per anni in Consiglio direttivo. Interviene Mario Paganin sollecitando Girardi a dare una risposta ad una domanda posta in modo legittimo. Girardi spiega che il Presidente percepisce 1.000€ al mese, il vice presidente 3.874 € all’anno e il tesoriere 1.806€ all’anno. Il gettone di presenza ammonta a 129€ , così dal 2002. In un verbale del 2012 era stato deliberato di aumentare il compenso a favore del Presidente da 600 a 1000€ e il gettone di presenza da 129 a 140€, ma effettivamente quest’ultimo adeguamento non è stato applicato. Interviene Alessandro De Zordo: chiede come viene gestita la sponsorizzazione della Volvo. Girardi spiega che la sponsorizzazione delle auto deriva un accordo a livello Nazionale. Per quanto riguarda i costi delle auto, parte si riferiscono alla manutenzione della Micra (di proprietà del Collegio e in uso alla segreteria) per bollo, assicurazione e manutenzione. L’acquisto della Micra era stato già portato in assemblea (tramite il bilancio di competenza) e si tratta di un benefit accordato alla segretaria non prevedendo aumenti di stipendio. Gli altri costi di manutenzione si riferiscono, come ribadisce Pierobon, ai costi di consegna delle due Volvo alla concessionaria. Considerando che non ci sono altri costi, quali bollo e assicurazione già compresi nel contratto, si è ritenuto che il Collegio potesse sostenere dette spese, in cambio di un’indubbia visibilità del Collegio. Interviene Gianfranco Girardi: chiede quali sono gli introiti della sponsorizzazioni della Volvo. Girardi Walter comunica che non ci sono entrate finanziarie legate alla sponsorizzazione. Girardi Gianfranco si chiede quindi qual è il vantaggio per il maestro nel portare una scritta Volvo sulla divisa. Pierobon interviene comunicando l’accordo con Volvo ha portato l’interesse di altre casa automobilistiche (quali Subaru e Volskwagen) verso la nostra categoria. Girardi Gianfranco ribadisce che a livello commerciale questa scelta non è valida e conveniente perché non porta alcun vantaggio ai maestri che acquistano la divisa. Pierobon precisa che l’acquisto della divisa è libera. Se il Collegio imponesse l’acquisto della divisa converrei con lei che l’imposizione dello sponsor sarebbe superfluo. Tanto più che è stata lasciata libera la possibilità di eliminare la scritta sulla schiena sostituendolo con uno sponsor personale. D’amico Paolo interviene sostenendo che sarebbe stato opportuno prevedere l’utilizzo di strip per poter utilizzare i capi nel tempo. Pierobon interviene affermando che si è pensato che la vita tecnica media della divisa fosse di tre anni. Si passa all’approvazione di Bilancio: sono contrari: D’Amico Paolo, De Zordo Alessandro, Rubbo Nicole, Ponti Mauro, Visentin Chiara, Franzin Alessio, Masarei Igor, Carli Cristiano, Paganin Anna, Paganin Mario, Paganin Elena, Paganin Marta, Arduini Roberta, Dimai Luciano, Basso Sara, De Lazzer Roberto, Bisatti Annibale, Nobile Giovanni (motivando il suo dissenso per gli ampi margini di riduzione dei costi), Cercenà Cinzia, Magro Luca, Girardi Gianfranco, Zambelli Stefano, Zanella Rolando, Alverà Giovanni, Robotti Lino, Dadiè Andrea, Alverà Bruno, Pannilunghi Eva Ketty, Paganin Franco, Rubbo Nereo, Corà Francesco, Costa Giovanni, Less Dylan , Paganin Daniele, Corte Osvaldo per un totale 36 presenti +101 deleghe per un totale di 137 voti contrari su 1069 votanti De Martin Walter ritiene opportuno che in seguito alle osservazioni ascoltate sia necessaria un operazione di spending review. Si contano gli astenuti: Franceschini Silvio, Valt Fulvio, De Marchi Cristina, Vidori Linda, Cappa Marisa, Rigoni Flaviano, Verocai Alex, Marassi Nicole, Mares Alice, Menardi Nicola, Mastel Sara, Detomaso Werner, Daberto Olivo, De Biasio Giovanni, De Biasio Giulia, Destro Davide, Gaspari Nicola, Carli Andrea, Mazzoco Alberto, Carli Luca, Caliari Luca, Casagrande Daniele, Duriavig Romano, 23 astenuti + 69 deleghe per un totale di 92 voti astenuti su 1070 votanti Totale tra 137 contrari (tra presenti e deleghe) + 92 astenuti (presenti e deleghe)= 229 contrari o astenuti su 1070 votanti. Il Bilancio è quindi approvato dalla maggioranza data da n. 841 voti favorevoli. Zanussi passa la parola al Presidente del Consiglio Direttivo , Roberto Pierobon, per esporre la relazione prevista al punto 4. dell’ordine del giorno. Pierobon interviene comunicando che sarà breve ma che non può esimersi dal fare una breve storia degli ultimi 4 anni. Ha riletto i verbali dei 4 anni trascorsi per vedere se il consiglio aveva portato avanti quanto si era prefissato, e almeno in parte i progetti sono stati sviluppati. Sono stati perseguiti gli interessi di tutti, pur non accontentando tutti . Certamente sono stati sviluppati progetti ed idee, sia a livello regionale che nazionale. A livello regionale si è cercato di presentarsi maggiormente con gli enti pubblici e abbiamo trovato un grosso riconoscimento di valenza di categoria in regione, tutti gli assessori sono stati nostri interlocutori e abbiamo creato premesse per iniziative per la nostra categoria. 150 mila euro sono stati destinati alla nostra categoria per iniziative di promozione delle categoria con l’acquisto libero per la divisa e la realizzazione della rivista dedicata Snow 24 interamente coperta dai contributi Regionali, inviati agli enti di settore, forze dell’ordine, assessorati e in primis a tutte le scuole e maestri della regione. Con i contributi della Regione è stato sviluppato un filmato promozionale non solo della categoria ma anche della regione, in via di ultimazione, che sarà utilizzato quale mezzo di promozione che verrà diffuso con tutti i mezzi mediatici disponibili a tutti gli enti di promozione turistica locali, Nazionali ed esteri. Tale filmato è incentrato sulla promozione sia della categoria che del territorio. Avevamo messo in bilancio anche la possibilità di divulgare la promozione delle scuole di sci del veneto attraverso canali televisivi. I direttori credo ne siano al corrente perché abbiamo mandato la proposta, ma in assenza di un effettivo interesse da parte delle Scuole questi soldi verranno accantonati per poterli utilizzare in altro modo sempre nell’ambito della comunicazione e di valorizzazione della Regione Veneto attraverso la categoria. Per la Regione e per i maestri abbiamo sempre cercato di lavorare, non solo per le scuole ma perché il professionista è l’interlocutore primo dell’albo professionale. Non siamo un’associazione di scuole ma noi rappresentiamo l’intera categoria professionale, certo abbiamo sviluppato tematiche relative alle scuole di sci perché in un momento particolare come in questi anni che stiamo vivendo di integrazione con l’Europa che anche di crisi, abbiamo avuto rapporti con enti istituzionali che hanno cercato di contestare la gestione delle scuole, abbiamo dovuto intervenire positivamente per garantire alle scuole di sci una sopravvivenza sia in termini economici che in termini di elemento della filiera della montagna Veneta. E’ noto, praticamente a tutti, che il Collegio in collaborazione con le Scuole interessate e il Collegio Nazionale e l’AMSI Nazionale è riuscita a vincere una grossa battaglia con l’Agenzia delle Entrate per l’esclusione del versamento dell’Iva da parte delle Scuole di sci perché siamo riusciti a far confermare che le scuole di sci sono un ente formativo e non un ente commerciale. Questo è sicuramente un punto a favore nostro per far capire alla Regione Veneto che nel momento in cui ha aperto procedura d’infrazione nei confronti del Collegio Veneto, ricevuta da Bruxelles per la liberalizzazione del concetto Scuola sci e la possibilità di aprire scuole di sci in qualunque posto, anche quindi a Venezia, Padova Milano e in giro per il mondo. Questa è stata per noi una battaglia forte, rigorosa, in cui abbiamo avuto anche l’appoggio di alcuni assessori regionali perché abbiamo voluto far riconoscere alla scuola di sci la valenza come elemento cardine della Montagna Veneta che non poteva essere sostituita da un qualsiasi tipo di organizzazione commerciale, a questo punto, dove due persone si mettono a vendere un’ora di lezione. E’ stata una battaglia vinta, pensate che il Consiglio Regionale Veneto è andato contro una direttiva comunitaria, la direttiva Bolkestein, mantenendo l’identità delle scuole come sono oggi. La nostra Regione è diventata la regione pilota a livello nazionale perché anche in altre Regioni, siccome l’argomento è stato preso sotto gamba, si trovano nella condizioni che , in queste regioni, si possono aprire scuole dovunque con solo due maestri. Lo stesso Alto, Adige, L’Emilia Romagna e la Lombardia hanno chiesto l’aiuto alla Regione Veneto, al Collegio Veneto per intraprendere le stesse procedure e riuscire a tornare indietro su questo tipo di scelta . Noi siamo una delle poche regioni in Italia che mantiene le caratteristiche delle scuole di sci con i requisiti previsti dalla norma attuale, se avessimo dovuto subire la direttiva Bolkestein a questo punto avrebbe perso anche il concetto di ente formatore, e quindi esente iva, e tutte le scuole di sci sarebbero state obbligate a versare l’Iva. Credo che questa per noi sia stata una grossissima vittoria, un importante riconoscimento per la scuola di sci a livello della filiera della montagna Veneta. Detto questo, credo che altri temi li abbiamo già affrontati per vedere di riconoscere e mantenere la professionalità e l’identità del maestro di sci Italiano, ovvero Veneto , occupandoci moltissimo, è vero, di Europa ritenendo importante essere gli interlocutori primi a livello Nazionale di tutto il progetto di adeguamento a livello Europeo. Voi sapete che il Veneto è diventato un Collegio di riferimento a livello Nazionale, siamo prima entrati in Consiglio di Presidenza e poi siamo arrivati alla vice-presidenza del Collegio prendendoci in carico alcuni progetti fondamentali. Il progetto Europeo è un progetto che coinvolge la categoria dei maestri, è un progetto che avendo seguito in prima persona abbiamo potuto pilotare e condizionare per mantenere alta la professionalità del maestro di sci Italiano; se noi avessimo o ci fossimo in qualche modo distratti , non come persone profondamente interessate all’argomento, oggi invece di essere in procinto di arrivare ad un percorso di riconoscimento della professione a livello Europeo attraverso delle procedure automatiche di cui il Memorandum non è altro che la premessa, oggi dovremmo avere qui in Italia, quindi in Veneto, professioni riconosciute di bassissimo livello provenienti dall’estero con formazione estera anche per gli italiani che avrebbe disgregato in modo assoluto e irreparabile le opportunità che ha il professionista, maestro di sci Italiano. Invece, avendo avuto, un ruolo fondamentale sia a livello Nazionale, a Roma che a Bruxelles, avendo curato tutti i dettagli interpretativi delle direttive Comunitarie e dei decreti Italiani di riferimento , siamo riusciti in otto anni di attività ad arrivare a un punto, ormai fermo, dove il professionista Europeo sarà un professionista che avrà un unico tipologia di riferimento e delle competenze ben chiare riconosciute dove gli stati che firmano e firmeranno il programma Memorandum che è il programma di definizione della formazione a livello Europeo, dovranno dichiarare quali sono gli enti formatori a livello Nazionale. Ogni Stato dovrà avere un unico ente formatore e di conseguenza ci sarà un percorso formativo e un unico Ente a livello Europeo. Il progetto, che stiamo portando avanti dal 2012, che ha visto ormai 14 stati firmatari in Europea, porterà entro il 2016 alle procedure IMI, cioè sarà una procedura di riconoscimento automatico dei titoli e degli scambi tra i paesi, quindi un professionista straniero che deve lavorare in Italia sarà automaticamente riconosciuto se ha le competenze e se non le ha non potrà venire in Italia a lavorare. Maestri di I e II livello non potranno più venire in Italia a lavorare. Oggi nemmeno lo possono fare perché le procedure di riconoscimento a livello ministeriale sono ormai codificate. Questo, credo che sia, un lavoro che abbiamo fatto, non solo per le scuole di sci, ma che abbiamo fatto per tutti i maestri per poter tenere alta la professionalità e non avere domani accanto a noi, mentre siamo in pista, dei pseudo-professionisti di basso livello a cui è stato dato il riconoscimento perché le procedure non sono state curate, condizionate, applicate nel corretto modo. Io credo che questo sia stato un grande lavoro che può aver portato delle critiche, della serie “ci occupiamo di Europa, non ci occupiamo dei Maestri, del nostro lavoro e della crisi che c’è nel mercato”, ma occuparsi di questo tipo di problema, è stato un modo per poter garantire un minore accesso di professionisti non qualificati nell’ambito dell’attività di maestro di sci, di non favorire l’accesso di corsi di formazione di infimo grado che si stavano creando soprattutto nei paesi dell’est. Negli anni dal 2010 al 2012 sono stati bloccati dal ministero 82 richieste di riconoscimento da parte di maestri polacchi, 60 riconoscimenti di maestri di sci albanesi e tra l’altro tra albanesi, montenegrini erano quasi tutti cittadini italiani che andavano a prendersi il diploma all’estero, bypassando i corsi di formazione italiani e cercando di entrare in Italia con titoli di basso livello. Questo è un lavoro di struttura che non si vede e che probabilmente non si può percepire, come quando vai a vedere una casa vedi com’è arredata ma non come sono stati costruiti i pilastri. Questo è un pilastro del futuro della nostra professione , e qui abbiamo lavorato perché pensavamo e pensiamo che l’aver definito l’identità del maestro di sci europeo, perché oggi ormai siamo in Europa, non siamo più né in provincia di Belluno né in comune di… , siamo in Europa e dobbiamo parlare e dialogare con una mentalità europea e aperta .E in questo senso abbiamo cercato anche di non chiudere le porte nei confronti delle attività degli stranieri con competenza professionale riconosciuta ; mai il collegio del Veneto e Nazionale ha lavorato per bloccare il lavoro con gli stranieri , ma certamente abbiamo cercato di lavorare per garantire attraverso l’identificazione professionale dello straniero , la dignità professionale dell’italiano, in modo che chi vieni qui a lavorare possa essere considerato come un vero professionista e accolto nell’ambito del lavoro come una persona responsabile e competente nei confronti del cliente e nei confronti del collego professionista . E in questo senso i risultati ci sono stati, soprattutto dalla nostra parte soprattutto perché il Veneto ha preso come delega il rapporto con tutti i paesi dell’est, siamo riusciti a portare la Slovenia regolarizzare la sua posizione e sapete quanti cittadini sloveni vengono a lavorare da noi e a sciare da noi ed era giusto e importante che trovassero chiarezza sul mercato del lavoro anche del professionista sloveno. Anche in questo termini abbiamo pertanto avanti un accordo importante, la Slovenia è entrata nel memorandum e abbiamo già intrapreso rapporti di lavoro con i professionisti Sloveni che verranno a lavorare, addirittura stabilmente, presso Scuole di sci locali portando ricchezza e clientela. Questo è il percorso che vogliamo continuare a fare, apertura verso i mercati ma attenzione assoluta nei confronti della dignità professionale del maestro di sci. Stiamo lavorando nei confronti della Croazia che ci ha mandato il loro profilo professionale, che ha deciso attraverso l’aiuto della Slovenia di interessarsi del Memorandum da andare a firmare a Bruxelles. Un percorso che stiamo lentamente portando a compimento a livello Europeo. Abbiamo un anno di tempo. Da domani le procedure sono aperte, fra poco non avremo più incertezze su chi può venire a lavorare qui da noi e chi non potrà più venire a lavorare. Questo è un percorso che abbiamo portato avanti con responsabilità, anche perché avevamo delle deleghe precise dal Collegio Nazionale e io ho avuto veramente l’ambizione di potermi sentire responsabilizzato da questo lavoro portato avanti con professionalità e molta dedizione. Il futuro è del maestro di sci Europeo, purtroppo non è solo un discorso di maestri di sci Italiani. Noi lavoriamo in un contesto molto particolare e avevamo bisogno di mettere i paletti proprio a favore della professionalità Italiana. Non ci bastava essere riconosciuti come i migliori, avevamo bisogno di avere interlocutori che divenissero nel tempo, anche loro, i migliori sul mercato, e questa credo sia stata una cosa molto importante. Il Collegio Veneto, poi, si è assunto altre responsabilità a livello Nazionale che influiscono e influiranno nel tempo su tutta la categoria. Siamo stati i redattori della proposta di legge, di modifica della legge quadro che è ferma unicamente perché siamo stiamo aspettando che partano le procedure di riconoscimento automatico nel 2015. In quel momento saranno chiari completamente gli strumenti normativi nel rapporto con l’estero e a quel punto potremmo chiudere il progetto che è praticamente pronto. E’ il Veneto che è stato il Collegio pilota che ha fatto da coordinatore a livello Nazionale anche per il progetto di variazione della Legge Quadro. Poi c’è un altro progetto importante che stiamo portando avanti essendone i coordinatori che è il famoso progetto di cui avrete sentito parlare, della seconda figura. Il concetto di seconda figura è improprio, il fatto di invece di poter ritornare in qualche modo ad una formazione a due livelli professionali. Questo perché, perché l’Europa ha livello di formazione più gradi di formazione e quindi abbiamo bisogno di interloquire con i professionisti esteri garantendone un sistema di interazione professionali non solo per massimo grado ma eventualmente di poter intraprendere un percorso proprio per liberalizzare ancora di più lo scambio per gradi, per livelli formativi per competenze professionali. Stiamo lavorando su un percorso formativo di due livelli, stiamo cercando di capire come sta lavorando l’Alto Adige e il Trentino, che sono Provincie autonome, quindi hanno un’autonomia diversa dalla nostra che dobbiamo relazionarci a livello Nazionale e non abbiamo un’autonomia specifica provinciale o regionale. Stiamo lavorando su questo discorso su cui ci saranno maestri di secondo livello che avranno delle condizioni per entrare nel mercato del lavoro. Questo mercato del lavoro in fondo è quello che c’è stato chiesto di porre attenzione da parte di molte scuole. Molte scuole ci hanno criticato, comunque hanno obiettato la formazione porta sul mercato ogni anno tanti maestri e molti di questi si buttano sul mercato del lavoro senza grossa esperienza perché vanno ad insegnare negli sci club perché poco stanno all’interno delle scuole, perché fanno la libera professione, ecc. Il progetto di II livello è proprio quello di portare i ragazzi della formazione ad uscire ed avere obbligatoriamente un percorso che passi attraverso le scuole di sci, di un certo periodo che dovremo convenire con voi direttori. Non solo con quelli del Veneto perché il progetto è Nazionale sui cui lavoreremo tutti insieme. In questo modo i maestri di II livello o come saranno chiamati di secondo grado, lavoreranno nelle scuole di sci e potranno rimanere maestri di II livello per tutta la vita lavorando all’interno delle scuole. Credo sia un grosso vantaggio domani, soprattutto per le scuole ma qualcuno mi ha obiettato ancora molti anni fa “ma come faremo a prenderci carico di tutti questi maestri che vengono fuori e che obbligatoriamente dovranno passare l’esperienza professionale con le scuole?” Questo è il significato di questi anni di limbo in cui questo progetto non è stato portato avanti, perché 6/7 anni fa , quando abbiamo proposto per la prima volta di mettere nel percorso formativo il tirocinio professionale all’interno delle scuole obbligatorio, come professionisti, sono state le scuole le prime a dire di no. Allora questo contrasto di posizioni ha certamente obbligato a fermarsi ancora un po’ su questo progetto. Ma oggi è cogente a livello Nazionale che la seconda figura del secondo livello debba per forza essere portata avanti perché se noi avremo il secondo livello a livello Nazionale potremmo condividere con i maestri di grado inferiore Europei un passaggio verso le scuole di sci locali e per cui tutta la clientela che è con i maestri esteri di grado basso potrà venire in Italia e potrà essere garantito un rapporto attraverso le scuole di sci. Il passaggio che stiamo facendo non è un passaggio buttato lì, la Val d’Aosta, che è una regione Autonoma, sta facendo questo percorso. Addirittura ha 150.000€ all’anno per il controllo dei professionisti che vengono dall’estero e questi soldi vanno alle scuole di sci per il controllo dei professionisti che vengono dall’estero ,che accedono alle stazioni invernali, con i loro clienti, e lasciano 3€ a persona alla scuola di sci che garantisce il controllo della sicurezza. E’ limitata l’attività, perché non possono fare fuoripista, ecc. Questo per dare un esempio di come è stato preso l’accordo con certe organizzazioni turistiche all’estero e credo, comunque, che il progetto del II livello dovrà essere studiato e approfondito e condiviso dalle scuole per vedere se è il progetto delle scuole di sci oppure se è giusto continuare a fare maestri lasciando libertà al nuovo professionista se accedere al mercato del lavoro attraverso le scuole o in modo autonomo. Questo può portare a critiche, perché abbiamo troppi maestri “fate troppi maestri”. Noi facciamo una formazione che dura due anni, abbiamo sfornato un tot di maestri ogni anno, ogni due anni. Nell’ambito Nazionale sono stati sfornati 400 maestri nell’ultimo biennio e questi maestri sono stati inseriti, ovviamente, nel mercato del lavoro. Qualcuno ci ha detto di smetterla di fare corsi, fermiamoci per un po’. Ma credo che si possa capire questo disagio, giustificato e comprensibile, per l’aumento dei professionisti. Capisco che possa destare preoccupazione. Io non voglio criticare chi ha questo stato d’animo, perché credo sia legittimo ma ci sono dei fatti oggettivi su cui vi chiedo di riflettere: 1° non c’è professione che aldilà del test di ammissione non vada verso la liberalizzazione, come all’università, non ci sono posti sicuri per gli avvocati, ingegneri, medici, ecc e il corso di formazione va in questa direzione. Il mercato del lavoro non dà la sicurezza del futuro. Quindi dovremmo fermarci e non fare più formazione a livello Veneto, per un biennio o quadriennio. Per contro non abbiamo una proporzionale uscita dei maestri dal mercato anziani perché sopra i 65 anni ci sono ancora il 10% degli iscritti, quindi non c’è neanche un ricambio, ma se non facessimo noi i corsi formazione li continuano a fare comunque le altre regioni e quindi stiamo cercando a livello Nazionale di trovare il sistema di una condivisione per il programma formativo. Ci sono però delle identità regionali che guadagnano sulla formazione a differenza del Veneto che non guadagnano un Euro, ma speculano sulla formazione e guadagnano sugli allievi maestri. Questo è anche il problema. Se ci fate caso, nell’ultimo mese ci sono stati 20 trasferimenti di maestri di altre Regioni. Quindi se non facciamo il corso noi, lo fanno le altre Regioni. Volessimo bloccare, a livello Nazionale tutti i corsi di formazione, oggi il mercato Europeo consente a un cittadino Italiano che faccia l’intero percorso formativo in Slovenia o Francia la libertà assoluta a 360° di fare formazione. Quindi è inutile fermarsi con la formazione ma dobbiamo lavorare sulla qualità della nostra offerta, dobbiamo lavorare sui motivi per cui abbiamo molti maestri che scappano dalle scuole di sci per la libera professione che non sono un ostacolo alla professione se sono bravi maestri, bravi professionisti. Dobbiamo ripensare che la formazione è l’ultimo atto di una filiera che dovrebbe interrompersi a monte perché quelli che vanno a fare i maestri oggi sono stati gli allievi nelle vostre scuole e tornano a lavorare, magari facendo la libera professione perché in certi posti è più facile lavorare in autonomia. Allora se vogliamo rompere veramente la filiera, dobbiamo romperla dall’inizio, non insegnare più a sciare. E’ un ragionamento per assurdo ma è un meccanismo che è difficile da bloccare. La formazione andrà avanti finché c’è voglia di entrare in questo mercato del lavoro. Poi potremmo fare mille discorsi sul fatto che il 50% di chi fa i corsi sia un cittadino e non un valligiano, ma dovremmo ragionare anche sul fatto del perché un valligiano non riesca ad accedere ai corsi di formazione, del perché chi viene dalla pianura e ha imparato a sciare nelle vostre scuole, voglia ottenere questo titolo per esercitare la professione per qualche anno per poi sparire e non fare più la professione. Bisogna registrare momenti di criticità su cui bisogna riflettere ma non credo che in valore assoluto si possa criticare un progetto formativo di questo tipo. Noi abbiamo le capacità e le competenze professionale, stiamo lavorando su come filtrare l’accesso sul mercato ma certamente è difficile mettere un freno all’attività formativa per i motivi di cui sopra. Sulla formazione non vorrei aggiungere altro. Vorrei esporre i programmi che questo consiglio uscente vuole portare avanti. Ho già detto quali sono i nostri impegni a livello Nazionale. Questo Consiglio sta spingendo verso un traguardo che è quello di poter prendere in mano la direzione Nazionale di tutta la categoria. Anche a livello personale per mettere tutto l’entusiasmo e la competenza per mettere in campo tutti quei progetti che direttamente sta portando avanti, per provare a chiudere il progetto Europeo, chiudere il discorso della nuova legge sulla professione cercando spunto dalle esperienze che abbiamo avuto. Portare avanti un progetto che abbiamo intrapreso da poco, quello dei rapporti politici, con le istituzioni, per far capire a livello Nazionale che quella del Maestro di sci è un’attività che al 90% è stagionale , che non può essere vessata da questo tipo di imposizione fiscale ed è un concetto che stiamo portando avanti perché io mi sono impegnato a prenderlo in mano a livello Nazionale, che diventi o meno il futuro Presidente del Collegio Nazionale. Altra cosa che riguarda in particolare il Veneto e riguarda gli aspetti fiscali e tributari. Voi sapete che sono nate polemiche negli anni nel rapporto con le ASD, è un problema delicatissimo che sta coinvolgendo anche i rapporti con la Federazione. Noi lavoriamo affinché le ASD vengano regolarizzate da un punto di vista fiscale e tributario. Che le ASD non siano un surrogato di Scuola di sci. Su questo stiamo lavorando da anni, su questo abbiamo preso come riferimento una Regione che ha degli avvocati, che ha assunto il ruolo di portavoce a livello Nazionale e abbiamo cercato un percorso di penalizzazione di certe tipologie di ASD che lavoravano in modo illegittimo. 60 denunce, solo quest’anno, sono state registrate per attività illecita all’interno delle ASD. Non voglio entrare nel merito degli aspetti tecnici, che dovreste conoscere benissimo come professionisti, come scuole o come appartenenti a ASD. Posso solo dire che il discorso ASD non può essere valutato negativamente perché tanto può dare questo settore se rispetta il proprio ruolo e rispetta il ruolo delle scuole di sci e su questo lavoreremo fino in fondo fino al giorno in cui potremo farlo se ci darete la possibilità di farlo. Abbiamo solo la necessità a livello politico, di far digerire alla Federazione questo aspetto che ha creato non pochi malumori. Tra gli progetti che a livello regionale stiamo portando avanti, ne cito uno che a livello sociale ci coinvolge come Collegio anche economicamente. Abbiamo stretto un accordo con la regione Veneto per il progetto sci accessibile. La regione Veneto ci ha coinvolti, non solo come promotori, ma come ente di riferimento per organizzare e gestire tutto il rapporto di insegnamento con i portatori di handicap, con i disabili. Abbiamo avuto un incontro con l’Assessorato al Turismo, con l’ANEF regionale. La regione sta monitorando le stazioni invernali per creare dei progetti di accessibilità a livello infrastrutturale per i bar, gli impianti, accessibilità dei parcheggi, degli impianti, alle piste, ecc. Il Collegio Regionale è stato nominato il coordinatore del progetto. Noi gestiremo anche i fondi del progetto, coinvolgendo le varie associazioni onlus che sono state interpellate come l’Associazione Stella, che è stata con noi in Regione, e l’associazione Brainpower. Abbiamo fatto notare alla regione che abbiamo quasi 100 maestri specializzati nell’insegnamento ai disabili, abbiamo il 50% di scuole di sci che hanno questo tipo di disponibilità professionale. Entro il prossimo inverno verranno istituiti 4/5 centri, uno ad Asiago, uno a Cortina, uno ad Alleghe e probabilmente uno in Comelico. Bisogna ancora inviare la lettere alle scuole perché, al momento, aspetto la firma della delibera Regionale. Inizierà a crearsi un volano turistico per l’accessibilità ,quindi avremo dei turisti con queste difficoltà che verranno seguiti dai maestri di sci. La formazione dei maestri specializzati verranno finanziati dalla Regione e i soldi verranno gestiti dal Collegio regionale sia per la formazione professionale che per l’acquisto delle attrezzature e l’adeguamento delle strutture di scuola per l’accessibilità. E’ un progetto ambiziosissimo. Abbiamo ricevuto i complimenti da parte dell’assessore Regionale per come abbiamo gestito l’iniziativa. Abbiamo scuole che addirittura hanno 10 maestri specializzati. Credo sia un grande atto di responsabilità di questa categoria. 1.200.000 potenziali clienti dei maestri di sci, ci sono in questo settore e su questo la Regione vuole creare un occasione alternativa di lavoro. Io sono un pò emozionato nel vedere tutta questa gente, ci ho messo sempre tutto il calore in quello che ho fatto e quello in cui ho coinvolto i miei consiglieri, ringraziando di quanto hanno fatto per me. Abbiamo sempre lavorato in sinergia, abbiamo lavorato con passione, distribuendoci deleghe e responsabilità e su questo abbiamo convenuto. Il rispetto tra di noi è prima di tutto rispetto per voi. Quello che abbiamo potuto fare, l’abbiamo fatto con passione. Quello che non abbiamo potuto concludere è certamente frutto, non tanto di incapacità o di incompetenza professionale, ma perché o i tempi sono stati troppo corti, perché solo quando si è dentro si capisce quante difficoltà ci sono, quante relazioni si debbano avere per portare avanti dei progetti e credo, in piena responsabilità, che questo consiglio direttivo ha fatto il possibile per rispettare le esigenze di questa categoria. Probabilmente i malumori che si sono manifestati, il fatto che ci siano delle persone che ritengono di poter portare la loro disponibilità all’interno di questo collegio proponendosi in queste votazioni è un sintomo di malessere. Dobbiamo essere obiettivi, dobbiamo guardarci in faccia, però credo che un progetto di continuità con ricambio sarebbe la cosa più bella per tutti. Uccidere la storia, la storia ci insegna, la storia dev’essere sempre ricordata come punto di riferimento, dev’essere importante per recepire le esperienze, modificarle o portarle avanti ma non dimenticate che la storia è importante, non possiamo chiudere un ciclo in modo drastico. La collaborazione l’abbiamo sempre proposta, siamo stati accusati di essere un numero chiuso, cosa che non è assolutamente vera perché ci siamo proposti apertamente e pubblicamente. Quello che io dico è che il progetto del Veneto è di alta valenza Nazionale, che abbiamo un rispetto e un’autorevolezza a livello Nazionale, che ci siamo conquistati in otto anni partendo dalla posizione di “serie b”, guardati con aria molto sospetta dal Consiglio di Presidenza Nazionale. Abbiamo recuperato visibilità, credibilità, responsabilità su settori di importanza Nazionale e siamo in procinto di chiudere un ciclo importante e qui siamo disponibili, quindi non posso che chiudere questa nostra disponibilità dicendo che questo Consiglio si ripresenta compatto con le stesse disponibilità con la propria esperienza e la propria passione. Abbiamo trovato anche persone che hanno espresso apertamente la condivisione dei nostri progetti e del nostro lavoro perché abbiamo anche degli altri candidati che appoggiano il nostro consiglio a cui va tutto il nostro ringraziamento per aver creduto in noi pur essendosi proposti ma in linea con il nostro progetto futuro e con il nostro passato per mettere il tutto in mani certe senza la presunzione di voler stare qui all’infinito, perché anche noi dobbiamo mettere un termine ma con la voglia di lasciare una casa pulita, pronta per essere gestita nel modo migliore. E’ un progetto del futuro, creare un gruppo di lavoro di giovani che possano prendere in mano il futuro del Collegio. E’ chiaro che è il nostro collegio. L’alternativa avrà certamente altre idee, legittimate da chi li sostiene. Sappiano che il nostro progetto è a termine. Sappiamo che non possiamo stare qui all’infinito e dovremmo costruire comunque il futuro. Ringrazio, quindi, tutti quelli che daranno il voto a questo Consiglio con l’appoggio di quei candidati che poi esprimeranno la loro presenza qui, in appoggio a noi. Ringrazio tutti i consiglieri e lascio loro la parola qualora volessero aggiungere qualcosa prima di aprire tutta la discussione. Grazie a tutti, veramente grazie. Viene lasciato ampio spazio alle candidature (punto 5 dell’ordine del giorno), comunicando che sarà sufficiente scrivere il cognome, se non ci sono casi di omonimia. I nominativi verranno proiettati sullo schermo con il videoproiettore. D’Amico Paolo: presenta il suo curriculum: maestro di sci di Cortina, svolgo la mia attività da 32 anni dei quali 15 all’interno della scuola sci Cortina, e i restanti singolarmente, ho un carnet molto fornito di cose fatte nella mia attività, tra i quali il primo maestro di sci ad essere inserito in un sito internet nel 1994. Nel 2000 ho iniziato un progetto di Luxury ski vacation a Cortina finalizzato verso un turismo d’Elite, ho promosso il “Maestro di sci Unesco” che ha visto 140 maestri certificati Unesco, ho aperto l’anno scorso una sorta di organizzazione “Maestro a cinque stelle” per un maestro che potesse essere consono a quelle che sono le richieste di un turismo che frequenta una località e a livelli molto alti. Presento una lista che è un mix di esperienza, di entusiasmo, professionalità con la presenza di una forte quota rosa che sono tre donne e che vi presento: Rubbo Nicole, vice direttore della scuola Verena e psicologa dello sport, Visentin Chiara praticante(ndr) avvocato e maestra della scuola Happy ski Cortina, Fontanive Erica direttrice della Scuola sci Alleghe Civetta. A coadiuvare il gruppo, vi presento la parte maschile: Ponti Mauro, per alcuni anni Presidente della Scuola sci Cortina, , De Zordo Alessandro maestro di fondo e direttore della scuola Fondo Ski Cortina e neolaureato in Economia e Finanza, Masi Massimo ingegnere e maestro della scuola sci Cortina, Masarei Igor direttore della scuola Dolomites Arabba e Franzin Alessio che rappresenta la scuola sci Antelao di San Vito di Cadore che ha appena uscito dal corso di qualifica di Direttore di scuola sci . E’ difficile parlare dopo il discorso di Roberto Pierobon che da venti anni è a capo di questo Collegio, naturalmente molte delle cose che ha detto le supporto, però quello che il mio gruppo vuole rappresentare è una sorta di nuovo Collegio che esula da questo Collegio che un po’ rappresenta sembra essere un’istituzione molto politica, molto virtuale e lontana dai problemi reali dei maestri di sci. Io vengo da una realtà molto difficile, quella di Cortina d’Ampezzo, dove ci sono oltre 600 maestri ad insegnare e il sistema Maestro di sci è un sistema malato che non è mai stato preso in considerazione come tutela, che ha visto scadere l’immagine del maestro anno per anno. Io leggo la nostra preposizione di un Collegio che andrà ad essere molto più vicino alla categoria e a risolverne i problemi. Vi leggo la nostra relazione: Con la nostra candidatura vogliamo portare il maestro ad una dimensione che il maestro si aspetta di trovare, ovvero un ente vicino ad ognuno di noi, che abbia la capacità di essere vigile con normative e comportamenti da rispettare e che allo stesso tempo al vertice ci sia un Direttivo e un Presidente per tutti e di tutti, che lo abbiano o meno votato. Vogliamo provare a riportare nelle varie località la giusta armonia tra le scuole di sci e i maestri, per poter sviluppare al massimo tutte le potenzialità che questa categoria offre. Niente caste all’interno del Collegio o abusi di potere. D’Amico sottolinea che tali affermazioni sono state raccolte tra i maestri che hanno espresso il loro dissenso. Una sorta di Ente vigile affinché in tutte le valli ci sia una leale concorrenza tra la scuola di sci e i liberi professionisti. Nessuno che sia l’attuale consiglio Direttivo o un altro eletto si potrà arrogare la presunzione di avere dipendenti al proprio servizio. I maestri di sci al primo posto soprattutto quelli operanti a tempo pieno, pronti a trasmettere al loro Ente di tutela tutte le problematiche che si presentano, quotidianamente nello svolgimento di questa professione. Confermo i nove consiglieri, non portandoli a 15 come prevedrebbe il regolamento per un numero così elevato di maestri che supera i 1500. Un Collegio che si propone di creare all’interno di ogni vallata, di ogni comprensorio delle commissioni di lavoro che relazioni continuamente quindi creare dei gruppi che possano lavorare in funzione del Collegio portando direttamente i problemi. Le realtà dovranno essere monitorate costantemente tutte le realtà del territorio senza alcuna preclusione o favoritismo nell’agire, così come si dovranno sanzionare situazioni pregiudicanti. Al maestro di sci dovrà essere imposto l’obbligo di apporre sulla propria divisa il distintivo del proprio Collegio e anche un numero di appartenenza in modo da poter essere subito identificato e non disturbato in caso di controllo. Questa è una cosa che a Cortina sentiamo molto, poter apporre il numero sulla giacca a vento permettere di fare i controlli senza disturbare i maestri di sci prendendo il numero e agire con i controlli da fare sul nostro sito del collegio. La nuova lista si propone inoltre di fare una spending review dell’attuale bilancio, dove ci siano sprechi o anomalie utilizzando quanto risparmiato per un progetto giovani, saranno sponsorizzate dal collegio iniziative, manifestazioni, eventi, social networks, che non abbiano finalità promozionali personali ma che vadano a promuovere l’immagine del maestro di sci: E’ una cosa che sento molto perché credo che ai giovani debba essere dato il compito di attivarsi per la nostra professione e mi aspetto da loro, con la loro capacità di manipolare l’elettronica in quelli che sono questi nuovi social networks, con la capacità di organizzarsi possano pubblicizzare la nostra categoria. Il collegio dovrà promuovere la figura del maestro di sci ed avvicinare il maestro alle strutture ricettive per le rispettive località per promuoverne la categoria e rilanciare il maestro Veneto nelle nostre località sostenendo il rapporto con i consorzi di promozione turistica e pavoneggiando la figura del maestro certificato Veneto nelle strutture ricettive. Sono a conoscenza che l’attuale direttivo sta intraprendendo delle operazioni di carattere turistico ma questo non dovrebbe competere al Collegio ma agli enti di promozioni turistiche, alle APT tale progetto. Ho sentito parlare di questo progetto di collaborazione con la Slovenia portando nelle Valli gli sci club Sloveni e credo che questo progetto sia particolarmente pericoloso, perché porterebbero al seguito anche i loro maestri. Ritengo anche molto pericoloso il progetto del maestro di secondo grado perché va ad ampliare le potenzialità di avere altri maestri di sci intorno a quelli che già abbiamo che sono già davvero molti . Vorremmo inoltre promuovere un progetto di high quality……., ovvero un protocollo di alta qualità che verrà assegnato alle scuole di sci o ai maestri che rispondano a determinati parametri di alta professionale , esaltando quelle specificità locali che potranno fungere da modello ed esaltano la nostra categoria. Non dobbiamo appiattire il livello al ribasso. Si lavorerà per alzare il livello di professionalità più in alto possibile. Per quanto concerne i rapporti con le istituzioni provinciali, regionali e nazioniali si seguirà la strada percorsa dall’attuale direttivo, facendosi promotore di nuove proposte per la tutela e crescita della categoria. Sarà valutata anche la posizione dell’AMSI. Adesso il maestro si trova a pagare tre quote, quella di 140€, quella dell’Amsi (45 o 35 a seconda di cosa si intenda pagare) e 15€ al Collegio Nazionale. E’ nostra intenzione verificare quindi se sia opportuno dirottare la quota AMSI alla FISI, in modo che la FISI collabori di più anche con il Ministero e il Collegio Nazionale e la Presidenza del Consiglio e l’Ufficio Sport per creare questo Memorandum, bollino Mou per il riconoscimento dei titoli professionali. In merito ai maestri stranieri e al riconoscimento del loro titoli, si ritiene che l’Eurotest possa divenire una prova facilmente inquinabile da alcuni stati con prove di basso livello. Proporrei di imporre alla Comunità Europea delle ulteriori misure compensative, quali un esame sulla conoscenza del territorio, meteorologia, metodologia sposando la Carta Costituzionale Europea, come sta facendo l’Alto Adige che è fuori dal Collegio Nazionale e dal Mou. Hanno un protocollo nei confronti dei maestri di sci stranieri estremamente tutelativo, hanno infrazioni e multe che provengono anche dalla comunità Europea. Il nostro gruppo non farà delle promesse che poi non potrà mantenere in seguito, sarà nostra premura recuperare tutte quelle problematiche che ci sono tra i maestri e lavorare sulla soluzione di esse. Molto dovrà essere fatto conoscendo meglio i meccanismi di questo organo che conosciamo solo in parte. Non nascondiamo le difficoltà che potranno esserci nel caso si insediasse un nuovo direttivo, soprattutto nel primo anno ma confidiamo di portare a termine tutte le mozioni che ci siamo proposti di attuare. Vogliamo mantenere anche quanto di buono è stato fatto, e tanto è stato fatto, ma ci proponiamo di far scendere questo Collegio dallo sgabello e di portarlo in pista insieme ai maestri nella quotidianità. Chiedo di votare l’intera lista in modo da poter lavorare senza ostacoli e senza nessuno che remi contro come ci ripromettiamo di fare. Mi rivolgo anche ai nuovi maestri che si affacciano a questa bellissima professione, che ci ha regalato tante soddisfazioni ma che oggi non è più così per la profonda crisi di questo momento. Siamo sempre di più e la torta è sempre più piccola. Vi chiedo di non considerare l’esame che avete sostenuto non come un punto d’arrivo ma un punto di partenza, di aumentare la vostra professionalità nell’arco della loro carriera con un’attenzione particolare all’allievo che oggi è un po’ scemata. Noi, come gruppo, abbiamo pensato di non tampinarli con mail ne di fare propaganda perché pensiamo non siano maturi per una votazione di questo genere perché sono appena entrati e anzi una seduta di questo tipo può essere impattante nei loro confronti. Non dovete niente a nessuno, siete qui in questo Collegio e lo siete per le vostre capacità e impegno e per i sacrifici dei vostri genitori che hanno investito su di voi. Penso che i nuovi maestri che abbiano intenzione di trasferirsi in un altro collegio non debbano votare perché sarebbe un voto senza cognizione di causa. Passo la parola ai candidati della mia lista: Mauro Ponti, sono di Cortina della scuola sci Cortina lavoro da 28 anni sul territorio, sono allenatore di III livello, sono stato Presidente della Scuola sci Cortina per 6 anni (dal 2000 al 2005) durante i quali mi sono fatto una grande esperienza. Mi è piaciuta molto la relazione di Roberto , mi piace molto il programma di Paolo. Spero che si possa trovare una certa sintonia tra il Collegio e i maestri di sci, parlare di più dei problemi reali della categoria e non solo di Europa. Nel caso ci fosse un cambiamento tra la nuova lista e l’attuale Consiglio che possa esserci una fattiva collaborazione. Nicole Rubbo: mi presento, sono psicologa con un master in psicologia sportiva. Lavorerei con energia, con entusiasmo e attenzione alle scuole e in particolare al mio territorio, l’Altopiano di Asiago che ha tanto bisogno di coesione tra le scuole per remare nella stessa direzione. Massimo Masi: sono maestro di sci da 10 anni, lavoro con la scuola sci Cortina, sono il tipico esempio che ha citato Pierobon poco prima, cioè un cittadino appassionato di sci che svolge questa professione a mezzo servizio perchè fa altro nella vita e che lo svolge soprattutto per passione. Chi mi conosce sa che non prendo mai le cose a scatola chiusa che sono abbastanza attento a quello che le persone dicono, al dialogo e al confronto. Ho percepito dall’assemblea, in seguito ad alcuni interventi, la necessità di maggiore trasparenza. Mi impegnerò perché questo possa avvenire. Chiara Visentin: lavoro a Cortina presso la Scuola sci Happy ski e lavoro per lo più con i bambini, sono allenatore di II livello, laureata in legge e specializzata in diritto sportivo. Ho collaborato con la Fisi per quanto riguarda la realizzazione del testo per l’insegnamento al bambino per quel che concerne la responsabilità civile e penale del maestro di sci. Quello che mi ha portato qui oggi è la voglia del riconoscimento del maestro di sci a 360° cioè dal punto di vista tecnico, didattico, organizzativo e non da ultimo anche mentale. Sposo in pieno la figura del maestro di sci Europeo perché ovviamente andiamo verso quella strada e la dobbiamo seguire. Dobbiamo cercare essere altamente qualificati per le garanzie che dobbiamo dare ai clienti Europei e degli altri stati affinché vengano a sciare da noi. Appoggio questa lista e gli altri candidati auspicando una collaborazione con il precedente Direttivo. Erica Fontanive: sono direttore della Scuola sci Alleghe, lavoro da 17 anni e lavoro per lo più con i bambini. Sposo questa lista candidata perché vedo al suo interno molti giovani e i giovani portano sempre innovazione. Spesso sento dire che i giovani non hanno voglia di fare nulla basta darli da lavorare poi i problemi si risolvono. Potrei essere accusata di non avere esperienza ma sono qui per potermela fare, sperando di avere possibilità di farmela. Igor Masarei direttore della scuola sci Dolomites Reba, da 20 maestro di sci e maestro di snowboard, allenatore di III livello, ringrazio Paolo per avermi chiamato all’interno di questa lista, lavorerò per dare sostegno ai maestri di sci per dare più energia e idee nuove. De Zordo Alessandro: sono direttore della Scuola Fondo Ski Cortina da due anni, maestro da 6. Oltre a rappresentare il fondo all’interno di questa lista mi piacerebbe che i giovani che sono presenti facciano riferimento a questo consiglio per proporre idee nuove. Se dovessi essere letto auspico nella collaborazione dei giovani per portare qualcosa di nuovo. Franzin Alessio: sono della scuola sci Antelao, ringrazio Paolo e tutti i candidati della mia lista per avermi chiamato. E’ ora di cambiare qualcosa, ci sono tanti giovani, noi ci stiamo provando. Speriamo di essere eletti e di far qualcosa per la categoria dei maestri di sci. Paolo D’Amico propone Chiara Visentin quale candidata per il Collegio Nazionale. Zanussi procede alla presentazione delle ulteriori candidature. Milena Pesavento: sono una maestra di sci di fondo da 30 anni e da 20 direttore della scuola sci fondo Campomulo, rappresento l’Altopiano di Asiago. Ho fatto parte del Consiglio Direttivo per 12 anni fino a quattro anni fa e ringrazio fin d’ora tutti coloro che vorranno darmi la preferenza. Maurizio Sommariva. Maestro di sci da 37 anni, da 34 istruttore Nazionale, vado fiero di quanto fatto da questo punto di vista per lo sci, ringrazio sentitamente per il lavoro svolto dal Collegio in questi anni con il quale sono in gran parte molto d’accordo sulle loro linee. In gran parte ma non totalmente altrimenti non mi sarei candidato. Io non ho programmi da presentarvi, chiedo che il voto sia sulla fiducia. Questa richiesta parte proprio dal cuore. Vi prometto che, nel caso fossi eletto, mi darò da fare per tutti i maestri indistintamente puntando soprattutto su quelle che in questi ultimi anni ho sentito come lamentele, ad esempio discorso “liberi professionisti” che vengano trattati come tutti gli altri maestri, si sente dire spesso che non è così. Mi sento di dover dire che non sarà facile ma ci si può adoperare per raggiungere anche questo obiettivo. Mi propongo di curare particolarmente la zona di Cortina dove io ancora adesso mi sento ancora un ospite. E’ la realtà più grossa e importante del Veneto e che ha particolari problemi. Non per ultimo, anzi forse la prima promessa che vi faccio, è quella di riportare alcuni valori soprattutto deontologici e comportamentali al corso di formazione. Questo non vuol dire che non sono d’accordo su come siano stati gestiti fino ad adesso ma credo che anche lì si possa portare un miglioramento. Propongo inoltre un progetto, che non illustrerò adesso, sui corsi d’aggiornamento. Mi sto attivando affinché i maestri vadano agli aggiornamenti più volentieri, che i professionisti possano essere aggiornati su tutte le materie, per tutti i settori che li riguardano. Vi ringrazio. Pierobon Roberto: se non ci sono candidature vorrei lasciare uno spazio per i singoli candidati dell’attuale consiglio Walter Girardi : direttore della Scuola sci Azzurra, al momento occupo la carica di tesoriere, ho il compito di seguire la parte amministrativa che è stata fatta e seguita con cura e precisione . La speranza è di essere votato per poter continuare a portare il mio contributo come è stato in questi quattro anni insieme a Roberto e ai miei amici consiglieri. Luigi Borgo: vorrei dirvi tante cose, ma sarò breve. Ho trovato nel gruppo del Consiglio un gruppo di amici vera e abbiamo lavorato con grande sinergia. Vorrei raccontarvi solo una piccola cosa. All’interno del Consiglio mi è stato proposto di candidarmi come rappresentante nel Collegio Nazionale. Sapete che l’attuale rappresentante è Leo Irsara. E’ stato un momento molto toccante perché Leo ha fatto il passaggio con me in modo molto spontaneo sincero e senza nessuna rivalità. Ha accettato questa nuova candidatura con gioia. Questo, secondo me, significa lavorare per i maestri di sci. Questo è stato il nostro spirito che vogliamo riconfermare. Gianpietro Carli; maestro di sci da 20 con la scuola sci Falcade d’inverno e a Les Deux Alpes d’estate. E’ stata la mia prima esperienza all’interno del Consiglio occupandomi delle specializzazioni. Quando mi hanno proposto di entrare nel Collegio avevo riserve sull’organizzazione del Collegio, sulle spese, le stesse che avete voi. Ma poi mi sono ricreduto perché non è così facile. Ho fatto del mio meglio per risolvere tutti i dubbi che avevo. Mi ricandido con questo consiglio. Leo Irsara: mi conoscete, faccio parte da diversi anni di questo Collegio : mi ricandido per i prossimi quattro anni per portare a termine alcuni lavori iniziati in questi anni. Una volta ultimato il prossimo mandato è mia intenzione non ricandidarmi più. Riccardo Foppa: sono di Arabba, vengo dal mondo delle competizioni. Ho fatto per 10 anni l’allenatore. 8 anni fa sono entrato a far parte del Consiglio Direttivo del Collegio. E’ stata un’esperienza molto bella, io spero – se mi votate – di tornare a lavorare con questo gruppo per concludere i lavori che abbiamo iniziato. Se mi votate sarò felice di far parte di questo gruppo Giuseppe Piller Cottrer: ritengo che questo Collegio abbia sviluppato diversi progetti e tanti ne ha da realizzare. Mi metto, di nuovo a disposizione e in discussione. C’è tanto lavoro da portare avanti, mi metto a disposizione. Marco Mazzonelli: sono stato incaricato di seguire la formazione sia per lo sci e lo snowboard. Metto la mia esperienza sul campo per quelli che possono essere i ruoli all’interno del nuovo Consiglio. Fabio Bernardi : maestro di sci della Scuola sci Cortina, mi sono occupato dei corsi d’aggiornamento insieme a Foppa e Borgo coadiuvato da Leo Irsara ; ho coordinato il Corso Direttori, ritengo che questo corso sia un tassello importante per la formazione dei professionisti. Mi ricandido, ringrazio per la fiducia che avete dimostrato in questi anni. Zanussi procede alle candidature per i revisori dei conti. Pierobon ripropone Carmen Rosoleni e Crepaz Raffaele. D’Amico propone De Marchi Cristina, coadiuvata eventualmente da una persona esterna. Pierobon chiede che vengano proposti due nominativi. Paganin Mario interviene comunicando che nel regolamento non è prevista la nomina dei Revisori. Pierobon conferma quanto detto da Paganin, comunicando che avevano inserito tale figura per garantire un controllo sull’attività del Collegio ritenendo opportuno mantenere tale figura. Il Collegio, è vero, non è obbligato ad avere tale figura ma propone, qualora l’assemblea fosse d’accordo, di mantenerla. Paganin ritiene che se questa figura debba esserci, come ritiene opportuno, che non debba esserci alcuno schieramento con le liste. Interviene Carmen Rosoleni, chiarendo che ha fatto il revisori dei conti per tanti anni e se votata continuerà a farlo ma si auspica che qualcun altro si candidi. Sarebbe bello vedere dei nuovi nomi per controllare il lavoro e monitorare il lavoro del Collegio, per dare più sostegno a chi lavoro, dare idee nuove nuove e criticare sapendo di più di cosa si sta parlando. Interviene Alverà Giovanni: “Sono il rappresentante della più grossa forza politica ed economica di questo Collegio, la scuola sci Cortina. Appoggiamo in toto la nuova lista, i suoi candidati sostenuta da Paolo D’Amico. Una cosa che mi rammarica molto è che in questa settimana il Collegio, il Presidente, abbia dato la possibilità alla segreteria del Collegio, che è nostra, che sosteniamo noi di fare campagna elettorale politica a suo favore mentre noi l’abbiamo fatta senza appoggiarci alla segreteria del Collegio. La segreteria del Collegio, penso, in questo momento aveva ben altri incarichi importanti in vista della stagione che è alle porte. Grazie” Replica Pierobon: “mi sento in dovere di intervenire, prendo atto di quello che dici, non voglio creare una discussione. Dico solo che è una mera illazione perché le segretarie hanno fatto comunque il loro dovere negli orari d’ufficio facendo quello che era necessario, non hanno fatto nient’altro che il loro lavoro, fornito informazioni. Certamente fanno parte di questa storia ma non si sono mai espresse ne si sono messe in evidenza per portare candidature. Chiaramente se possono aver fatto delle mosse le hanno fatto in modo autonomo e al di fuori degli orari d’ufficio.” Interviene Tomasello Valentina (segretaria del Collegio): “vorrei ricordare a tutti che sì, sono la segretaria del Collegio ma io e Cinzia siamo anche maestre di sci e come tali abbiamo diritto al voto , conosciamo tanti maestri, ho lavorato per dieci anni con la scuola sci Coldai e siccome appoggio in toto il Consiglio attuale, ovviamente, ai miei amici e ai maestri che condividono il mio pensiero mi sono permessa, in via del tutto autonoma, di esprimere il mio parere. Ovviamente non l’ho fatto in qualità di segretaria, mi sono ben guardata, anzi ci abbiamo proprio pensato che non venisse fuori una cosa del genere. Quindi se il Direttore della scuola sci Cortina, ci accusa di questa cosa vorrei avere le prove su cui è basata questa accusa”. Interviene nuovamente Alverà accusando le segretarie di “usare le strutture del Collegio” Prosegue Tomasello: “Non abbiamo mai usato le strutture del Collegio e se continui a dire che abbiamo usato le strutture del Collegio voglio le prove. Se mi porti delle prove io dovrò giustificarmi di fronte a tali accuse. Ma a delle accuse lanciate così, senza alcun fondamento, non ci sto!” Interviene Apollonio Carlo: “ho fatto parte della Scuola sci Cortina e non condivido per niente l’ultimo intervento fatto dal Presidente della Scuola sci Cortina. Ho sentito anche la campana delle segretarie, quindi vorrei un po’ di chiarezza perché se è vero che le accuse sono state mosse alle segretarie hanno del fondamento, allora bisogna prendere dei provvedimenti. Diversamente, però, se non è vero è una calunnia e perciò il Collegio deve prendere altri provvedimenti”. Interviene Follador Alessia dichiarandosi disgustata dagli ultimi interventi, non condivide la presentazione di due liste elettorali, occupandosi tutti della stessa cosa. Sarebbe stato opportuno presentare le singole persone che ci possono meglio rappresentare. E’ stato piacere vedere che si siano presentati maestri giovani, come è stato bello sentire una relazione su quello che è stato fatto, un compito difficile. Lei stessa è stata all’interno del Consiglio Direttivo del Friuli per diversi anni, con l’idea che entrando da giovane puoi cambiare le cose e fare diverse cose. Quando si è dentro è difficile, perché si deve parlare di politica, con la Regione, ecc. E’ tutto molto difficile. Quindi propone di votare le persone in quanto tali perché le conosciamo e non come schieramento. Abbiamo ascoltato le due liste decisamente schierate, con inutili polemiche. E’ sua opinione che bisogna lavorare insieme senza dimenticare quello che è stato già fatto, sarebbe un peccato perdere quello che è stato già fatto e ricominciare da capo. Ha avuto il piacere di Conoscere Alessandro (De Zordo) con il quale ha condiviso diverse iniziative. Propone di votare per le singole persone e non per liste. Interviene Visentin Chiara precisando che nel caso in cui venissero eletti come lista non è loro intenzione interrompere i progetti ma caso mai collaborare per fare sempre meglio, chiunque faccia parte del nuovo consiglio. Zanussi ribadisce che ogni maestro può votare per i singoli maestri, che non ci sono delle vere liste ma solo delle proposte di gruppi di lavoro, quindi il voto può essere dato a chiunque mischiando anche i componenti delle due liste. Interviene Menegus Walter, proponendosi come revisore dei conti. Il presidente del consiglio direttivo Roberto Pierobon propone di procedere con le premiazioni e successivamente con le votazioni. Si Procede alla premiazione dei maestri “emeriti” consegnando loro un piccolo ricordo a nome di tutti i maestri presenti. Vengono poi consegnati i diplomi ai neo maestri e un piccolo riconoscimento (iscrizione gratuita all’albo per il 2015)ai maestri che hanno ottenuto la media degli esami più alta nelle tre discipline. Il Presidente Nicola Zanussi dà seguito ai lavori dell’assemblea e nello specifico al punto 6: Elezioni nuovo Consiglio Direttivo e rappresentante per il Collegio Nazionale e nomina dei revisori dei conti. Vengono convocati gli scrutinatori che iniziano i lavori alle ore 15.00 Lo spoglio delle schede decreta i risultati di seguito riportati: CONSIGLIO DIRETTIVO (9 eletti) - Pierobon Roberto : 560 voti - De Zordo Alessandro: 494 voti - Irsara Leo : 491 voti - Rubbo Nicole: 486 voti - D'Amico Paolo: 479 voti - Borgo Luigi: 476 voti - Visentin Chiara: 473 voti - Fontanive Erica: 472 voti - Piller Cottrer Giuseppe: 467 voti - Franzin Alessio: 459 voti - Masi Massimo: 449 voti - Girardi Walter: 448 voti - Masarei Igor: 441 voti - Carli Gianpietro: 437 voti - Ponti Mauro: 434 voti - Bernardi Fabio : 421 voti - Foppa Riccardo : 321 voti - Mazzonelli Marco: 310 voti - Sommariva Maurizio : 282 voti - Pesavento Milena : 229 voti - Gennari Francesco : 11 voti - Fullin Roberto: 2 voti RAPPRESENTANTE PER IL COLLEGIO NAZIONALE (1 eletto) - Borgo Luigi : 415 voti- Visentin Chiara : 317 voti- Pierobon Roberto : 51 voti- D'Amico Paolo : 44 voti- Masi Massimo : 18 voti- Rubbo Nicole : 16 voti- Mazzonelli Marco : 13 voti- De Zordo Alessandro : 11 voti- Sommariva Maurizio: 10 voti- Irsara Leo: 7 votiBernardi Fabio: 6 voti- Ponti Mauro : 6 voti- Fontanive Erica : 4 voti- Franzin Alessio: 3 voti-Girardi Walter : 3 voti- Masarei Igor : 3 voti- Piller Cottrer Giuseppe : 3 voti- Foppa Riccardo : 2 voti- Pesavento Milena: 2 voti- Fullin Roberto : 2 voti-Carli Gianpietro: 1 voto REVISORI DEI CONTI (2 eletti) - De Marchi Cristina : 326 voti- Rosoleni Carmen : 285 voti- Crepaz Raffaele : 181 votiMenegus Walter: 115 voti Il nuovo consiglio Direttivo, in seguito alle votazioni di cui sopra, sarà composto da : Pierobon Roberto,De Zordo Alessandro, Irsara Leo, Rubbo Nicole, D’Amico Paolo, Borgo Luigi, Visentin Chiara, Fontanive Erica e Piller Cottrer Giuseppe. Borgo Luigi , con 415 preferenze, è stato nominato dall’assemblea rappresentante per il Collegio Nazionale. I revisori dei Conti nominati dall’assemblea sono: De Marchi Cristina e Rosoleni Carmen. Null’altro essendoci da esporre, considerare e decidere alle ore 20.52 si chiude la riunione. La segretaria dell’assemblea Wilma Valentina Tomasello Il Presidente dell’assemblea Nicola Zanussi