Puntata 1x15 - IL PADRE DI ESTHER Il bacio sembrava quasi
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Puntata 1x15 - IL PADRE DI ESTHER Il bacio sembrava quasi
Puntata 1x15 - IL PADRE DI ESTHER Il bacio sembrava quasi eterno le loro labbra non si volevano staccare l’una dall’altra. Alla fine cedettero e il bacio finì con un dolcissimo abbraccio. Marina guardo la sua donna negli occhi, le accarezzo il viso sorridendo ed esordì “E’ meglio che metta a bagno queste bellissime rose … Tu intanto mettiti comoda” “Ok amore” rispose Esther pendendo dalle labbra della sua Dottoressa. Marina si diresse verso la cucina alla ricerca di un vaso. Esther si levò la giacca e si mise a girovagare per la sala senza una meta precisa. Indossava un bellissimo vestito rosso decisamente elegante, aveva i capelli sciolti che le scivolavano morbidamente sulle spalle, e un leggero trucco sul viso. Marina di ritorno dalla cucina, vide la sua infermiera, di spalle, intenta a guardare la libreria, prima con la giacca non aveva notato quanto fosse bella con quel vestito addosso, “E’ davvero bellissima” pensò. Si diresse lentamente verso lo stereo, senza fare rumore in modo che Esther non se ne accorgesse. Cercò con estrema attenzione la canzone che l'era venuta in mente poco fa guardando il suo amore, ci mise un po' ma alla fine trovo il cd. Sempre molto attenta a non far rumore Marina fece partire lo stereo. Le note di 'Lady in red' di Chris De Burgh cominciarono a risuonare in tutta la stanza. Esther si girò non si era accorta di nulla, Marina la guardò diritta in quei occhi da cerbiatto e le chiese “Ti va di ballare principessa?”, Esther arrossì di colpo era così emozionata che abbassò lo sguardo e con un filo di voce disse “Sì amore”, la voce era decisamente tremolante. Marina si avvicinò alla sua amata e la strinse a se dolcemente fissandola sempre negli occhi. Cominciarono a ballare l'una stretta all'altra, su quelle note così lente e soavi. Non avevano mai ballato insieme, ma nei loro movimenti c'era una simbiosi mai vista, una complicità invidiabile. Esther si abbandonò fra le braccia di Marina, appoggiando dolcemente la testa sulla spalla della compagna, lasciandosi così guidare delicatamente in quello che sarebbe stato un momento indimenticabile. Marina accarezzava quei bellissimi capelli bruni che le facevano quasi il solletico sul collo, dentro di se sentiva un'emozione che non riusciva a contenere, il cuore andava a mille, così strinse più forte la sua compagna, quasi a voler rendere quel momento interminabile. Accostò dolcemente le sue labbra alla spalla di Esther e la baciò, tanti teneri baci ricoprirono la spalla nuda dell'infermiera. Con un pizzico di audacia la dottoressa scostò la spallina del vestito, mentre continuava a baciare il suo amore, la riempiva di baci, piano piano si spostò sul collo fino ad arrivare all'orecchio, allora le sussurrò “Esther ti amo”. Esther era sopraffatta dalle sue emozioni, dentro di se c'era un fuoco che bruciava per la sua dottoressa, si sentiva amata, al sicuro fra le braccia di Marina. Lentamente sollevò la testa guardò negli occhi la compagna per un momento quasi senza fine, poi con un filo di voce quasi titubante disse “Ho voglia di te amore mio”. Gli occhi di Marina diventarono lucidi, avvicinò le labbra a quelle di Esther e la baciò dolcemente. Le dolce note del lento erano finite. In sottofondo ora c’era la suadente voce di Sarah Mclachlan con la canzone che descriveva perfettamente la situazione intitolata ‘I love you’. Le due donne si abbandonarono al loro amore, l'una fra le braccia dell'altra, accarezzandosi e baciandosi con infinita dolcezza e passione per quasi tutta la notte, fino che esauste si addormentarono abbracciate sul divano. http://www.umpire183.it/listing/Mixed/LadyInRed.mp3 I’ve never seen you looking so lovely as you did tonight I’ve never seen you shine so bright I’ve never seen so many men ask you if you wanted to dance They’re looking for a little romance Given half a chance And I’ve never seen that dress you’re wearing Or that highlights in your hair That catch your eyes I have been blind The lady in red is dancing with me Cheek to cheek There’s nobody here It’s just you and me It’s where I wanna be But I hardly know this beauty by my side I’ll never forget the way you look tonight I’ve never seen you looking so gorgeous as you did tonight I’ve never seen you looking so gorgeous as you did tonight I’ve never seen you shine so bright you were amazing I’ve never seen so many people want to be there by your side And when you turned to me and smiled it took my breath away And I have never had such a feeling such a feeling Of complete and utter love, as I do tonight The lady in red is dancing with me Cheek to cheek There’s nobody here It’s just you and me It’s where I wanna be But I hardly know this beauty by my side I’ll never forget the way you look tonight I never will forget the way you look tonight The lady in red My lady in red I love you http://www.umpire183.it/listing/Mixed/ILoveYou.mp3 I have a smile, stretched from ear to ear, to see you walking down the road. We meet at the lights, I stare for a while, the world around us disappears. It`s just you and me, on my island of hope, a breath between us could be miles. Let me surround you, my sea to your shore, let me be the calm you seek. Oh but every time, I'm close to you, there's too much I can't say, and you just walk away. And I forgot, to tell you, I love you, and the night's too long, and cold here, without you. I grieve in my condition, for I cannot find the words to say I need you so Oh but every time, I'm close to you, there's too much I can't say, and you just walk away. And I forgot, to tell you, I love you, and the night's too long, and cold here, without you. I grieve in my condition, for I cannot find the words to say I need you so Un raggio di sole fece capolino nella sala, illuminò il volto delle due amanti. Marina si svegliò per prima, vide il suo dolce angelo che dormiva fra le sue braccia, di colpo un sorriso le illuminò il viso. Accarezzò la sua compagna, la baciò poi esclamò “Buongiorno amore mio”, con la voce un po’ impastata Esther rispose “Buongiorno”. Marina buttò l'occhio sull'orologio era molto tardi, ovviamente non aveva sentito la sveglia, come poteva era in camera, ma non voleva che quel bellissimo momento finisse. Aspetto ancora qualche minuto guardando il suo cucciolo che si svegliava, poi dolcemente le disse “Tesoro dobbiamo alzarci”, mugugnando un po' Esther rispose “Si Marina ora mi alzo ma ho bisogno di una cosa però” “Che cosa?” le domandò la Dottoressa, “Beh di un bacio del mio amore” “Sei così dolce piccola mia” Marina si avvicinò e la baciò. Le due donne si vestirono velocemente ed uscirono per andare al lavoro. Nonostante l'orario arrivarono al Morandini con solo 10 minuti di ritardo. Teresa era già in accettazione, pronta per far notare il ritardo alle due donne. Non ebbe l'occasione perché Esther la stoppò subito “Terry non cominciare, siamo in ritardo solo di 10 minuti, ieri siamo rimaste qui un'ora in più del turno sia io che la Dott. Ranieri, per cui non voglio sentirti fiatare”. Terrygan rimase di sasso non fece tempo a dire neanche buongiorno e il suo ghigno malefico si trasformò in una smorfia esterrefatta. Anche Marina rimase sorpresa dal comportamento della sua donna, in poco tempo era così cambiata sembrava più forte, più decisa e più sicura di se, un sorriso le si stampò sulla faccia. Marina ed Esther, lasciando lì Teresa come un baccalà, si andarono a cambiare. Allora la situazione è questa Esther 3 Terrygan 0 mica male ☺!!! La giornata al pronto soccorso era piuttosto tranquilla. Esther si fermò un attimo a parlare con Rocco in accettazione; sopraggiunse anche Teresa, che ancora rimuginava sulla batosta della conversazione avuta quella mattina, sembrava un gattino indifeso era di una gentilezza mai vista (a forza di prendere degli stop magari mette la testa a posto ☺). Mentre Esther parlava, alle sue spalle arrivò un uomo che l’abbraccio da dietro, “Esther!” si girò di soprassalto “Papà ciao …” e l’abbracciò a sua volta. “Teresa, Rocco vi presento mio padre” “E’ un piacere conoscerla” esclamò Teresa e a ruota la seguì Rocco “Molto piacere”, molto educatamente il padre di Esther rispose “E così questi sono i colleghi di cui mi parli tanto …. Il piacere è tutto mio”. Una volta finiti i convenevoli l’infermiera “Beh come mai qui papà?” “Tesoro niente di grave, è che oggi sono caduto e ora mi fa male il ginocchio … Faccio un po’ fatica a camminare” Esther immediatamente si preoccupò “Fammi vedere … E’ molto gonfio quando è successo?” “Beh stamattina presto” rispose il padre, “Saresti dovuto venire subito” lo rimproverò lei, “Figlia mia lo sai che non mi piacciono i dottori”, “Dai su andiamo a farci vedere questo ginocchio … Rocco mi prendi una sedia a rotelle per favore?” “Macché sedia cammino con le mia gambe” “Papà non farmi arrabbiare non ce la fai mettiti a sedere” l’uomo ubbidì perché effettivamente la gamba gli faceva decisamente male. Nel corridoio dell’ospedale Esther spingeva la sedia di suo padre. L’uomo un po’ preoccupato le chiese “E adesso dove mi stai portando?” “In radiologia, a fare i raggi per vedere se hai l’artrosi” rispose la figlia, il padre arrogantemente le rispose “Oh che sciocchezze! Non ce l’ho di certo l’artrosi” “Papà dimmi quando hai preso la laurea in medicina?!” “Beh ragazzina, uno queste cose le sa” saccentemente le rispose. E poi continuò “A proposito … Il dottore che mi ha visitato è carino no?!?!” “Papà che stai dicendo … E’ sposato … non incominciare” “E va tutto bene con sua moglie?” ribatté l’uomo, decisamente seccata Esther disse “Eh io che diavolo ne so!”. Mentre aspettavano l’ascensore passò un’infermiere Esther lo salutò. Dopo un po’ il padre (un Terrygan in incognito) esclamò “E di quello che è appena passato che mi dici? Mi sembra perfetto per te” “Papà … E’ gay!”. Un pensiero passò per la testa dell’infermiera “Sì è gay come lo sono io Papà”. Il padre rimase decisamente sorpreso e affermò “Veramente?! … Beh figlia mia, ma non ti si può proprio dir niente …” “Forse perché non c’è niente da dire” sempre più infastidita rispose Esther. “Ma tesoro è che sono preoccupato per te, da quando hai lasciato Aldo, vai sempre fuori con le amiche e spesso non torni a casa la sera e io non so più che pensare!” “Ascolta papà oramai sono grande, non ti devi preoccupare io sto bene, più che bene, finiamo qui il discorso ti prego” lo supplicò l’infermiera ormai stremata da quella discussione. L’ascensore sembrava non arrivare mai. Intanto dal corridoio arrivò Marina. Esther la guardò e divenne un po’ pallida in viso e pensò “E adesso?!”. “Ciao Esther” disse la Dottoressa, l’infermiera titubante rispose “Ah ciao Marina .. Come mai qui?”, “Beh … Teresa mi ha detto che tuo padre era al pronto soccorso e volevo conoscerlo … Salve …”, l’uomo decisamente stupito rispose “Salve … Mi presento sono Giorgio il papà di Esther” “Marina Ranieri, è una vero piacere … Sono una collega di sua figlia .. Come si sente?” “Beh direi bene, ho solo un fastidio al ginocchio” rispose l’uomo, e senza troppi peli sulla lingua continuò “Senta ha il fidanzato lei?” (ma i capperetti, per non dir di peggio, tuoi no?). Esther non ci voleva credere a quello che aveva appena detto suo padre decisamente arrabbiata gli disse “Ohh Papà la vuoi smettere, non sono affari tuoi”. Non curandosi di quello che aveva appena detto la figlia continuò il discorso “E' solo che mia figlia dopo essersi lasciata con il suo fidanzato sembra avere una allergia ad essi, non ne porta più a casa!”. Un leggero sorriso comparve sul viso di Marina che rispose “Guardi io la capisco .. perfettamente..” “Ah bene così voi due siete molto simili” esclamò Giorgio convinto di aver capito tutto, ma in realtà non aveva capito un accidente. Esther non ce la faceva più così bruscamente “Ora basta papà la Dottoressa Ranieri … Marina deve tornare al lavoro non l’assillare con le tue domande”, Marina con la sua dolcezza disse “Esther non ci sono problemi”, poi senza farsi vedere da Giorgio fece l’occhiolino alla sua amata e se ne andò “E’ stato un piacere Giorgio, le faccio i miei auguri per il suo ginocchio, arrivederci” “Il piacere è stato mio Dottoressa la saluto” rispose l’uomo. Dopo diverse ore i risultati delle analisi di Giorgio erano arrivati. “Hai visto tesoro alla fine non era niente” esorti Giorgio poi con l’aiuto della figlia si diresse verso l’uscita dell’ospedale salutando Teresa “Arrivederci signora, grazie di tutto”, e Teresa rispose al saluto “La saluto è stato un piacere conoscerla”. Esther mentre accompagnava suo padre rispose “Niente non è … Hai sentito il dottore, hai una tendinite... e devi stare a riposo” “Si ma devo lavorare ho delle cosette da fare” “Papà sei in pensione quelle cose possono aspettare … Ce la fai da solo ad andare a casa o preferisci che ti accompagni?” “Si che ce la faccio, non sono paralitico, sei proprio noiosa quando fai così” “Ti voglio bene anche io papà”. Mentre stava salutando la figlia gli venne in mente una domanda “Esther la tua collega di prima ... è una tua buona amica …” l’infermiera venne colta di sorpresa da quella domanda “Che cosa intendi papà?” “Beh... se andate fuori insieme per divertirvi o cose del genere” Esther era sempre più imbarazzata dalle parole di suo padre, in realtà voleva dirgli “Beh si è la persona di cui mi sono innamorata” ma si limitò a pensarlo in realtà disse “Sì sì qualche volta”. Giorgio con un espressione soddisfatta sul volto continuò “Questa è una buona cosa, perché lei è una bella donna ... e se vai fuori con lei ... chissà quanti ragazzi vi gireranno intorno …” “Papà la vuoi piantare con questi discorsi … Ciao e mi raccomando stai a riposo … ci vediamo stasera”. La giornata era passata in un soffio. Esther stava cercando la sua dottoressa per fare una pausa con lei. Con tutto il trambusto del padre non erano riuscite neanche a bene qualcosa insieme. “Ah sei qui finalmente ti ho trovato” esclamò Esther, “Ciao” rispose Marina, “Ti va un caffè? Ho bisogno di una pausa” “Si perché no” rispose la dottoressa. “Tuo padre è molto simpatico” disse Marina, Esther con un velo di imbarazzo le rispose “Sei gentile a dire così, ma è un gran impiccione... E' ossessionato con l'idea del fidanzato ... beh.. hai visto tu stessa ...”, “Se gli dici la verità su di noi, magari non insisterà più ...” “Dirlo a chi? A mio padre … Oddio ... Penso che adesso ne morirebbe ... troppo all’avanguardia per lui”. Marina voleva approfondire il discorso e continuò “E di me cosa dice?” “Beh guarda ti adora... dice che con te le mie chance miglioreranno ... Perché sei una bellissima donna” rispose Esther avvicinandosi alla sua dottoressa, “Beh tuo padre ha ragione” rispose Marina pavoneggiandosi un po’, e Esther confermò “Si ha proprio ragione mio padre sei bellissima …”, poi continuò e le disse “Avrei tanta voglia di baciarti … Oddio … Cambiamo discorso che è meglio” “E perché mi interessa questo argomento” e le accarezzò il viso.