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Pagheranno anche i giudici
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 25/02/15-N: 137- N˚ 55 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Mercoledì 25 Febbraio 2015 • S. Gerlando Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Il premio Strega, si cambia tre preferenze e apertura ai non italiani Il nuovo album Tra rock, funky e samba Jovanotti punta sul ritmo L’intervento Una mano bionica guidata dal pensiero il “miracolo” della bioingegneria Di Liegro a pag. 27 Molendini a pag. 28 Massi a pag. 23 Efficienza e terzietà La qualità della giustizia primo punto per la crescita Cesare Mirabelli L e difficili condizioni dell’economia e l’esigenza di riprendere il percorso dello sviluppo, hanno concorso a far sottolineare, da qualche tempo, l’incidenza che l’efficienza della giustizia ha sulla crescita dell’economia, sino a stimare la percentuale di aumento del prodotto interno lordo che potrebbe determinare un efficiente e tempestivo andamento della giustizia. Ci si può rallegrare per l'attenzione che, si direbbe finalmente, viene dedicata agli aspetti organizzativi e funzionali della giurisdizione, anche se è ancora da colmare la distanza che corre tra avvertire questo come un tema cruciale nell’agenda del Paese e ricondurre l’andamento della giustizia ad un livello di funzionalità comparabile e compatibile con quello degli altri Paesi dell’Unione Europea. Le misure sino ad ora prese, a volte con un metodo piuttosto grezzo, sono orientate verso un recupero di efficienza. Così è, ad esempio, per la soppressione di molte sedi di uffici giudiziari, anche se sarebbe stata preferibile una attenta valutazione della produttività di ciascuna di esse. Così è, ancora, per la informatizzazione, che tuttavia richiederebbe una revisione delle procedure e nuove competenze del personale. Ma ancora manca una analisi della domanda e della offerta del servizio giudiziario, e una complessiva riprogettazione organizzativa. Del resto la necessità di un recupero di efficienza ed il contributo che la magistratura può dare sono evidenti. Continua a pag. 26 Pagheranno anche i giudici Sì della Camera: la responsabilità civile per le toghe è legge. Ricorsi più facili per i cittadini L’Anm: norme contro di noi. Mattarella: serve legalità, magistrati né burocrati né protagonisti ` ` ROMA La responsabilità civile dei giudici è legge dopo il via libera della Camera. Cade il filtro per poter ricorrere contro gli errori giudiziari. Lo Stato dovrà poi rivalersi sulle toghe. Il ministro Orlando: più tutele per i cittadini, nessuna lesione all’autonomia della magistratura. L’Anm: norme contro di noi. Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Firenze, sottolinea che «servono legalità e giustizia tempestiva». «I giudici - aggiunge - non siano burocrati ma nemmeno protagonisti». Barocci, Bertoloni Meli, Marincola e Pezzini alle pag. 9 e 11 Popolo e sobrietà Il salvataggio Ma Presidente, l’aereo di Stato non è un abuso La Grecia strappa il sì dell’Europa ma Fmi e Draghi: lacune nel piano Mario Ajello N È Mafia Capitale la vera novità della relazione annuale antimafia 2014. Una mafia che utilizza, alternativamente, la «violenza» e la «corruzione». Ma il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti ieri non si è limitato a fare il bilancio del lavoro svolto nel corso dell’anno. Prima di tutto ha puntato sulla corruzione, «fenomeno di sistema», «assolutamente dilagante perché mai efficacemente contrastata e combattuta ma anzi per troppo tempo tollerata e giustificata»; quindi sulla tratta dei clandestini «che può alimentare il terrorismo internazionale». A pag. 15 onostante i dubbi del Fmi e della Bce, l’Eurogruppo ha confermato la decisione di prolungare il programma di salvataggio della Grecia. A pag. 2 D opo il volo, non di Stato, per Palermo pochi giorni fa, ora il treno Frecciargento per Firenze. E subito dopo, il tram per Scandicci. A pag. 11 Feyenoord. Città blindata e tolleranza zero, attesi 2400 giallorossi Gentiloni alla Ue: «I clandestini sono quasi raddoppiati» L’intervista Il ministro degli Esteri: «Triton va rafforzata, Bruxelles deve fare di più» Rotterdam, l’ordinanza anti-romanisti Poteri speciali alle forze dell’ordine per la partita Feyenoord-Roma. «Mafia Capitale nelle istituzioni» Sara Menafra David Carretta Truffa all’Inps In Cig ma volava in Turchia ex pilota Alitalia patteggia ROMA Ha percepito contemporaneamente, per quasi due anni, un indennizzo di cassa integrazione, insieme con un regolare stipendio dalla Turkish airlines. E ora ha patteggiato una pena a 8 mesi di reclusione davanti al giudice per l’udienza preliminare. Una vicenda, quella dell’ex pilota Alitalia, iniziata nel 2008 quando ha perduto il posto di lavoro. Di Vanna a pag. 17 Evangelisti e Santi a pag. 13 GEMELLI, PUNTATE SULLA FAMIGLIA Buongiorno, Gemelli! Mercoledì, vostro giorno zodiacale governato da Mercurio, è illuminato dal primo quarto che nasce nel segno alle ore 18. Quasi nello stesso momento in cui Venere si avvicina a Marte, suo storico amante in un punto molto felice del vostro cielo. La donna Gemelli è la più interessata da una vita amorosa dinamica e sorprendente, ma anche l’uomo riceve il fuoco passionale, mentre Saturno è una catena che lega alla famiglia. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 ROMA «I clandestini sono quasi raddoppiati». Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, chiederà che «l’Europa si impegni di più sull’immigrazione, con una vera condivisione di tutte le fasi, dai Paesi d’origine a quelli di transito, fino alle ultime miglia e all’accoglienza». E assegni a Triton più mezzi e più risorse. La questione sarà posta da Gentiloni al Consiglio dei capi-diplomazia della Ue il 16 marzo. Ventura a pag. 7 Il Pd: decide il Colle Decreto Rai, stop di Boldrini a Renzi Claudio Marincola L aura Boldrini è contro l’uso del decreto per riformare la governance della Rai. A pag 9 Il clochard sepolto in Vaticano Franca Giansoldati U n funerale da re, con tutti i canonici di san Pietro attorno intenti a salmodiare. A terra, accanto alla bara, due ritratti d’autore come effige, tra volute di incenso e ghirlande di fiori freschi composte da mani sapienti. Monsignor Amerigo Ciani vicino all’altare, accarezzando il feretro che pregava: «La luce della grotta di Betlemme lo invada, e per l’eternità». Strana parabola di vita per Willy Herteleer, fiammingo di nascita ma da decenni senza fissa dimora, povero in canna, uno che viveva di elemosine tra le viuzze di Borgo Pio. A pag. 18 Soldi in Svizzera Gino Paoli si dimette dalla Siae «Ma non ho fatto nulla di male» ROMA Gino Paoli ha rassegnato le dimissioni irrevocabili da presidente della Siae nel corso del consiglio di gestione, nella sede milanese della Società autori ed editori. «Alla luce delle vicende che mi hanno coinvolto in questi giorni, ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati. Intendo difendere la mia dignità di persona perbene». Moretti Clementi a pag. 17 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 25/02/15-N: 2 Primo Piano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Dall’Eurogruppo disco verde al piano di Atene Dubbi Bce e Fmi Prorogato di 4 mesi il programma di aiuti. Draghi parla di «lacune», per Lagarde mancano «dettagli importanti» ` IL SALVATAGGIO BRUXELLES Nonostante i dubbi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea, l'Eurogruppo ieri ha confermato la decisione di prolungare di quattro mesi il programma di salvataggio per la Grecia, dopo che Atene ha fornito una lista di riforme in linea con le richieste dei creditori per continuare a beneficiare degli aiuti internazionali. L'elenco di misure presentata dal governo di Alexis Tsipras è «sufficientemente completa per essere un valido punto di partenza», hanno detto i ministri delle Finanze della zona euro, dopo una riunione in teleconferenza: governi e parlamenti possono «andare avanti con le procedure nazionali» per consentire che il programma di salvataggio sia prorogato oltre il 28 febbraio. La Borsa di Atene ha salutato l'accordo con un balzo di quasi il 10%, mentre il differenziale di rendimento tra i titoli decennali greci e i Bund tedeschi è sceso a 799 punti base. Anche lo spread sui Btp si è ridotto a 108 punti. Ma le scadenze finanziarie immediate della Grecia e le obiezioni sollevate da Fmi e Bce indicano che la crisi potrebbe ripresentarsi già nelle prossime settimane. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha chiesto ai suoi parlamentari di approvare venerdì l'estensione degli aiuti, ma ha avvertito che «la vicenda non è affatto chiusa». LE PROSSIME MOSSE Con le casse quasi vuote, a causa di un crollo delle entrate fiscali da inizio anno, il governo Tsipras rischia una crisi di liquidità tra marzo e aprile, quando dovrà rimborsare 1,9 miliardi all’Fmi e rinnovare 7 miliardi di titoli a breve scadenza. Per ora, l'unica conseguenza pratica dell'accordo di ieri è che consente alla Bce di tenere aperto il rubinetto della liquidità di emergenza alle banche. La decisione dell'Eurogruppo, invece, non permette ancora di sbloccare gli aiuti europei: 1,8 miliardi di prestiti e 1,9 miliardi di profitti realizzati dalla Bce. «Ci sono necessità finanziare nei prossimi due mesi», ma l'esborso ci sarà solo se la Grecia rispetterà le condizioni Le tappe A marzo la Bce riaprirà i rubinetti alle banche Dopo il via libera al piano della Grecia previsto per fine mese da parte di sei governi del Nord Europa, il 5 marzo la Banca centrale europea dovrebbe riaprire i rubinetti alle banche greche ripristinando le agevolazioni sul collaterale. 1 Ad aprile lista completa delle riforme di Atene 2 Il 30 aprile è attesa la lista completa delle riforme che il governo di Tsipras intende varare. Se convincerà l’ex Troika, l’Eurogruppo darà il via libera alla nuova tranche di aiuti. E avvierà il negoziato su un nuovo programma (il terzo) di assistenza. Tra luglio e agosto scattano due rimborsi Il 20 luglio la Grecia dovrà rimborsare alla Bce 3,5 miliardi di euro di titoli in scadenza detenuti da Francoforte. Il 20 agosto è atteso il rimborso di altri 3,2 miliardi di titoli detenuti sempre dalla Banca centrale europea. 3 poste dal programma di assistenza su riforme e risanamento, ha ricordato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijssembloem. Una decisione non dovrebbe arrivare prima della fine di aprile. Anche le risorse dell’Fmi sono congelate in attesa del completamento della cosiddetta review (revisione, ndr) del programma, con cui i creditori verificano il rispetto degli impegni assunti dai greci. La quinta review della Grecia è bloccata dalla scorsa estate. Per sbloccare gli aiuti serve l'accordo unanime di Commissione, Bce e Fmi. «Prendiamo nota che gli impegni delineati dalle autorità greche differiscono dagli impegni dell'attuale programma in un certo numero di settori», ha spiegato Mario Draghi in una lettera all'Eurogruppo, sottolineando como ci siano «lacune». Secondo la direttrice del Fondo monetario, Christine Lagarde, la lista greca è «ampia ma non molto dettagliata». Sulle questioni «più importanti» la lettera della Grecia «non fornisce chiare assicurazioni che il governo intende portare avanti le riforme previste dal memorandum», ha scritto Lagarde, sottolineando le falle sulle riforme delle pensioni e dell'Iva, sulle liberalizzazioni, sulle privatizzazioni e sul mercato del lavoro. «Le discussioni su un completamento della review», e dunque lo sblocco degli aiuti finanziari, «non possono essere confinate all'interno del perimetro delineato nella lista del governo Tsipras», ha avvertito Lagarde. Atene spera di superare le scadenze sul debito di marzo e aprile, ottenendo il via libera dai creditori per aumentare le emissioni dei titoli a breve scadenza (T-Bill). Ma, secondo Dijssembloem, la decisione della Bce di mettere un tetto all'acquisto di T-Bil da parte delle banche greche per «ragioni di stabilità» è stata «saggia». David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA Il presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem con il ministro greco Varoufakis La presentazione La nuova banconota I nuovi 20 euro presentati da Mario Draghi Lungo i margini destro e sinistro si può percepire una serie di trattini in rilievo Nella filigrana e nell’ologramma è riportato il ritratto di Europa, figura della mitologia greca La finestra nella parte superiore dell’ologramma integra il ritratto di Europa. Muovendo la banconota, la finestra mostra anche il numero indicante il valore Cifra scritta in verde smeraldo che in certe condizioni di luce cambia in blu La scritta “euro”' compare in caratteri latini, greci, cirillici Guardando una banconota in controluce, il filo di sicurezza appare come una linea scura su cui è leggibile la cifra del valore in bianco Nell’ologramma anche il valore della banconota ANSA Al via la banconota da 20 euro anti-falsari Il debutto è fissato per il 25 novembre. Ma per la nuova banconota da 20 euro ieri è stato il giorno delle presentazioni ufficiali. Il compito al numero uno della Bce, Mario Draghi (nella foto), con tanto di firma del primo esemplare. «La rappresentazione della figura mitologica greca Europa sulla nuova banconota da 20 euro mostra quanto l’Europa debba alle sue radici condivise». Il biglietto introduce un’innovativa caratteristica anti-falsari: la finestra con ritratto integrata nell’ologramma. Guardando la banconota in controluce la finestra rivela in trasparenza, su entrambi i lati il ritratto della figura mitologica di Europa. Dopo le critiche ora Tsipras prova a recuperare i delusi RICUCITURE ATENE Nel giorno dell’accordo, Alexis Tsipras cerca di rafforzare l’unità di Syriza e mettere un freno alle critiche. Il primo ministro greco si è recato, innanzitutto, nella residenza del compositore musicale Mikis Theodorakis, per parlare, a quattr’occhi del negoziato con i creditori e del percorso intrapreso. «Dite no, nein a Schauble», aveva chiesto Theodorakis al governo di Atene, con una lettera aperta. Tsipras, nel corso del breve scambio di battute con il compositore alla presenza delle telecamere, ha detto chiaramente che «nelle trattative ci vuole strategia e cervello per non cadere nelle trappole che tende l’avversario». Quasi si volesse riappro- priare dell’immagine di un nuovo Ulisse della Grecia moderna, proposta da molti commentatori internazionali, in queste settimane. La strategia di Syriza, per ricompattare il partito ed i propri elettori e simpatizzanti, è insistere sul fatto - come viene fatto filtrare anche dal ministero delle finanze di Yanis Varoufakis - che è la prima volta in cui la Grecia concorre a scrivere un piano di riforme con i creditori. La prima volta, viene ribadito, «in cui non è stato accettato il diktat tedesco che mirava a far rimanere tutto uguale a prima». LE POLEMICHE Ieri si è riunito anche il consiglio dei ministri del governo Tsipras per discutere, ovviamente, dell’accordo con l’Europa ed il Fondo Monetario Internazionale. In oltre tre ore di dibattito Panajotis Lafazanis, ministro per la riorganizzazione produttiva e rappresentante della componente più tradizionalmente di sinistra del partito, ha espresso nuovamente delle critiche, specie sul fatto che il nuovo esecutivo non potrà mettere in discussione le privatizzazioni a cui aveva dato il suo assenso il governo precedente, quello dell’ex primo ministro conservatore Samaràs. Alexis Tsipras, tuttavia, ha insi- VISITA AL COMPOSITORE THEODORAKIS, TRA I PIÙ DURI SUL NUOVO ACCORDO IL PREMIER: «SPUNTATE ALCUNE IMPORTANTI CONCESSIONI AI CREDITORI» Alexis Tsipras stito sulle misure volte ad affrontare la crisi sociale ed umanitaria che verranno applicate nei prossimi giorni, a partire dal divieto di esproprio e vendita della prima casa, e la possibilità di saldare i debiti arrivando ad una dilazione di cento rate mensili. Il governo presenterà i due disegni di legge entro la prossima settimana. Il partito comunista ortodosso Kke si prepara a manifestare, venerdì prossimo, davanti al parlamento, contro l’accordo. Ma Syriza, almeno per ora, evita il rischio di una spaccatura. «In una trattativa non si può vincere su tutto, l’importante è riuscire a spuntare alcune importanti concessioni», è la linea realistica adottata dal governo del quarantenne leader greco. Secondo una serie di commentatori, tuttavia, molto dipenderà da come Atene gestirà il prossimo futuro, specie i prossimi due mesi. Se si riuscirà a dare segnali concreti di cambiamento ai cittadini, con la lotta alla corruzione e alla grande evasione, e anche con la riforma per un apparato statale più efficiente. Le incognite, certo, non mancano. A cominciare da quei magnati (armatori, proprietari di squadre di calcio e ditte appaltatrici dello stato) che potrebbero non gradire l’annunciato aumento della tassazione per i grandi capitali. Sino ad arrivare agli sforzi annunciati dal governo per riaffermare la validità dei contratti collettivi di lavoro, pur sapendo che sia l’Unione europea che il Fmi, vorranno, molto probabilmente, dire la loro in materia. Teodoro Andreadis Synghellakis © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 25/02/15-N: 6 Primo Piano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Renzi-Hollande: l’intervento in Libia per ora non è in agenda Parigi, intesa al vertice. Il presidente francese: rafforzare Triton Alfano a Cazeneuve: accogliere i migranti nei porti sicuri più vicini ` LA GIORNATA dal nostro inviato PARIGI «La Libia è una priorità per tutta l'Europa». «Per la Tav da oggi non ci sono più ostacoli». «Subito il cessate il fuoco in Ucraina affinché Mosca torni interlocutore internazionale». È sintonia totale tra Matteo Renzi e François Hollande. I due si ritrovano per la seconda volta in un incontro bilaterale e davanti ai giornalisti duettano scambiandosi frasi e sorrisi. Stavolta l'incontro è allargato ai ministri e Renzi a Parigi li porta quasi tutti. In prima fila, ad ascoltare le di- chiarazioni finali, i ministri Padoan, Alfano, Lupi, Madia, Boschi, Guidi, Giannini e Gozi. C'è anche Franco Bassanini e mancano i ministri della Difesa e degli Esteri Pinotti e Gentiloni. La firma dell'accordo sulla Torino-Lione, che integra i precedenti e permetterà lo sblocco dei finanziamenti europei, avviene in un scrosciare di applausi che arrivano sin nel piazzale dell'Eliseo. La tradizionale competizione tra cugini sembra acqua passata. Gli attentati di Parigi, la crisi nel Mediterraneo e, soprattutto, la battaglia contro i falchi dall'austerità di Bruxelles e Berlino, PARIGI La stretta di mano tra François Hollande e Matteo Renzi all’Eliseo sembrano aver costretto le due capitali a metter da parte antiche rivalità al punto da mettere la firma sotto un documento che annuncia «un programma di investimenti comuni che entri nel piano Juncker». SVILUPPO E OCCUPAZIONE Sorrisi e pacche sulle spalle anche quando si chiede all'Europa di concentrarsi sui temi dello sviluppo e dell'occupazione perché il cambio di rotta impresso all' Europa è che Renzi rivendica, permette al premier di affermare che «dopo un anno ha smesso di piovere, non c'è ancora il sole ma si vede l'arcobaleno». La situazione in Libia è al primo punto dell'agenda dei colloqui. L'Italia si è già schierata con Francia ed Egitto. È per questo che Renzi afferma che «per la Libia non è all’ordine del giorno un intervento di peacekeeping. La pace in Libia la possono fare solo i libici, non possiamo farla noi per loro, sono solo le tribù che possono trovare un accordo». Sostegno massimo all' iniziativa dell'inviato dell'Onu, ma è probabile che ieri sia parlato anche di cosa fare qualora falliscano i tentativi dello spagnolo Leon, con l'Italia che è pronta a offrire i suoi mediatori. Ciò che interessa ora a Renzi è poter «affermare che la Libia è una priorità per tutta l’Europa: bisogna PARIGI Il bilaterale tra i governi di Francia e Italia mettere pressione alle tribù e alle forze politiche dell’area. Il Mediterraneo - spiega - non può essere un cimitero e non può essere una periferia del nostro continente. Il Mediterraneo è il cuore del continente». Appoggio da parte della Francia al rafforzamento di Triton ovvero del pattugliamento della sponda sud del Mediterraneo. «Sono i gruppi terroristici a fare questo traffico di esseri umani che aiuta i terroristi», ha aggiunto Hollande. Su questo punto hanno lavorato i ministri dell'Interno di Italia e Francia, Angelino Alfano e Bernard Cazeneuve, puntando - spie- UCRAINA, IL PREMIER SARÀ A MOSCA IL 4 MARZO: PUTIN TORNI AL TAVOLO DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE Terrore in Siria, Isis rapisce i cristiani E in Yemen sequestrata una francese LA GUERRA «Siamo abbandonati». L’ultimo grido di dolore è della comunità cristiana degli assiri caldei che vivono tra la Siria e l’Iraq. Lunedì i villaggi cristiani della Siria nella regione del Khabour, vicino ai confini con la Siria e l’Iraq, sono trentacinque, sono stati attaccati dai miliziani dell’Isis. Le prime notizie, benché l’attacco sia cominciato prima dell’alba di lunedì, sono giunte quando in Italia era già la nuova notte: decine di famiglie prigioniere, chiese distrutte (quella cattolica di Tal Hermez, prima saccheggiata e poi data alla fiamme, era una delle più antiche della Siria). Donne e bambini sono in ostaggio in due villaggi in mano ai miliziani. Gli uomini sono stati separati dalle loro famiglie, e tenuti anch’essi come ostaggi. L’archimandrita Emanuel Youkhana ha fornito, ad “Aiuto alla Chiesa che soffre” dati precisi: «I terroristi spiega l’alto prelato - hanno circondato due villaggi del governa- torato di Hassaké (al confine con l’Iraq): Tel Shamiram e Tel Hormizd. Decine di famiglie sono state fatte prigioniere: 50 di Tel Shamiram, 26 di Tel Gouran e 28 di Tel Jazira, mentre altri 14 giovani (12 uomini e 2 donne) sono tenuti in ostaggio dai miliziani sunniti. Un 17enne di nome Milad è stato martirizzato e ucciso». La stessa Al Bayan, radio ufficiale dell’autoproclamato Califfato che trasmette via web da Mosul, in Iraq, ha confermato la cattura di «decine di crociati nei villaggi» siriani. DOPO KOBANE I miliziani dell’Isis hanno attaccato l’obbiettivo più fragile, probabilmente per reazione alla disfatta di Kobane dove a gennaio dovettero cedere ai combattenti curdi. I curdi catturarono un numero imprecisato di miliziani jihadisti, ed è per liberare questi Regolamento in arrivo Droni, multe salate per quelli fuorilegge Multe salate in arrivo in Italia per i droni illegali: è pronto il prontuario che per la prima volta stabilisce le regole per l'uso dei velivoli senza pilota. Ogni drone dovrà essere certificato, assicurato e governato da un pilota in possesso di un attestato. La multa prevista potrà arrivare anche a 64.000 euro. - con uno scambio - che ora i miliziani di Abu Bakr al Baghdadi avrebbero rapito i cristiani. Mas' ud Barzani, presidente del Kurdistan iracheno, ha sempre cercato di convincere i cristiani caldei a non emigrare dalla regione, che vorrebbe Stato indipendente: «Noi moriremo tutti insieme, o continueremo a vivere tutti insieme con dignità». Ma a migliaia i caldei sono già emigrati negli Stati Uniti, o in Australia. Gli assiri cristiani sono nel Khabour da quasi novant’anni, in fuga da un altro massacro, quello dell’esercito dell’allora Regno d’Iraq. Una storia di persecuzioni. «Voglio dire chiaramente - denuncia Jacques Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico, all’agenzia Fides - che abbiamo la sensazione di essere stati abbandonati nelle mani di quelli del Daesh (l’Isis, ndr)». Durante l’attacco dei miliziani, prosegue Behnan Hindo «i bombardieri americani hanno sorvolato più volte l'area, ma non sono intervenuti. Abbiamo cento famiglie assire che hanno trovato ri- gano dal Viminale - «sul rafforzamento della cooperazione sia a livello bilaterale che europeo» attraverso una «maggiore efficacia dei controlli alle frontiere esterne». Con un’attenzione particolare all’accoglienza dei migranti provenienti dalla Libia in porti sicuri nei Paesi vicini. Infine, ma non certo per importanza, la questione Ucraina che a Renzi sta molto a cuore anche in vista dell'imminente viaggio che farà la prossima settimana prima a Kiev e poi a Mosca. Il presidente del Consiglio ringrazia il presidente francese per il lavoro fatto con la Cancelliera tedesca e insieme ribadiscono la necessità di rispettare il cessate il fuoco e il contenuto degli accordi di Minsk «senza deroghe e ritardi». L'auspicio, ribadito anche ieri dal primo ministro italiano, è che «la Russia torni al tavolo della comunità internazionale per dare il suo contributo». Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA L’antiterrorismo Oscurati dalla polizia 70 siti jihadisti Una settantina di siti di propaganda jihadista sono stati oscurati in poco più di un mese e mezzo dalla Polizia Postale. Su un altro centinaio di siti, forum e blog, sono invece in corso accertamenti per risalire agli autori e capire se vi sono collegamenti con ambienti estremisti. Dagli attentati a Charlie Hebdo, il 7 gennaio scorso, l'attività di monitoraggio sul web da parte degli uomini della Polizia postale si è ulteriormente intensificata, fino ad arrivare al monitoraggio di circa 400 siti al giorno. Complessivamente, sono stati oscurati 67 siti. L’area dei rapimenti zona in cui si trovano i villaggi oggetto dei rapimenti delle milizie dell’Isis TURCHIA Raqqa Tal Tamr Tal Hamis Al Hasakah Aleppo OLANDA SIRIA IRAQ ANSA fugio ad Hassakè, ma non hanno ricevuto nessun aiuto dalla Mezzaluna Rossa e dagli organismi governativi siriani di assistenza, forse perché sono cristiani. Anche l'organismo per i rifugiati dell'Onu è latitante». In evidente polemica con la Coalizione guidata dagli Usa, anche l'agenzia governativa siriana Sana sostiene che gli aerei americani «hanno sorvolato la regione senza attaccare i terroristi dell' Isis». I rapimenti di massa potrebbero diventare non solo un sistema per uno scambio di prigionieri, ma far parte in una strategia preventiva dell’Isis che teme l’annunciato attacco alla sua roccaforte in Iraq, Mosul. Mentre probabilmente è solo per ottenere un riscatto che nello Yemen, ieri, è stata rapita una cittadina francese di trent’anni. Lo Yemen è diviso da una guerra civile tra ribelli sciiti e tribù sunnite. La donna, che lavora per la Banca mondiale, è stata sequestrata a Sana’a, e sarebbe nelle mani dei combattenti di Al Qaeda nello Yemen. Fabio Morabito © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 25/02/15-N: 7 Primo Piano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it L’intervista Paolo Gentiloni (ministro degli Esteri) «Clandestini, l’Europa deve fare di più in un anno sbarchi quasi raddoppiati» `«Sono arrivati in 7.882 rispetto ai 4.548 del 2014 `«L’Italia non accetterà una spartizione della Libia A Triton servono subito maggiori mezzi e risorse» i singoli Paesi però hanno diritto a difendersi» L Flussi migratori 7.882 Totale degli arrivi dei migranti dal primo gennaio 2015 4.548 Nello stesso periodo dello scorso anno TOTALE ARRIVI PER PAESE (di ultimo transito) LIBIA 7.257 TURCHIA 434 GRECIA 99 TUNISIA 90 EGITTO 0 NATANTI PARTITI PER PAESE (di ultimo transito) LIBIA 58 TURCHIA 2 GRECIA TUNISIA 5 4 ’Europa s’impegni di più sull’immigrazione, con una vera condivisione di tutte le fasi, dai paesi d’origine a quelli di transito, fino alle ultime miglia e all’accoglienza. E assegni a Triton più mezzi e più risorse». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni porrà la questione al Consiglio dei capi-diplomazia della Ue il 16 marzo. «I flussi migratori irregolari stanno proseguendo, anzi aumentano: dal primo gennaio sono arrivati in 7882, rispetto ai 4548 dello stesso periodo dell’anno scorso. Sono grato per la tempestività con la quale in risposta a una mia lettera la Commissione ha rifinanziato Triton con fondi d’emergenza e l’ha prorogata. Ma occorre di più». Triton va spostata in avanti? «Va rafforzata. Lasciamo stare le piccole dispute: Triton ha un obbligo di ricerca e soccorso in mare come Mare Nostrum. C’è poca differenza nel raggio d’azione fra 50 e 30 miglia dalle nostre coste, considerando che la Libia è a poco più di 200. Quei migranti che per il 90 per cento arrivano dalla Libia non sono libici, ma siriani e di altri paesi africani, che trovano in Libia un paese senza controllo, e organizzazioni criminali che generano il 10 per cento del PIL libico. Un problema non solo italiano ma europeo». L’Italia proporrà un italiano il 13 marzo, come successore dell’inviato dell’Onu in Libia, lo spagnolo Bernardino Leon? «Non posso commentare ipotesi future. Certo, il nostro interesse per la crisi libica è evidente». Per intervenire è proprio necessario il mandato dell’Onu? «Di fronte a minacce dirette siamo attivati con tutti i nostri servizi di intelligence e i nostri apparati di sicurezza e non siamo certo un paese indifeso. Del resto tutti i trattati internazionali, a cominciare dalla carta delle Nazioni Unite, consentono ai singoli paesi di difendere i propri interessi e i propri cittadini. Abbiamo espresso totale comprensione nei confronti dell’Egitto dopo la strage di cristiani copti sulla spiaggia di Sirte che si concludeva con una delle tante minacce simboliche al nostro paese. Ma l’investimento comune dev’essere in un governo di riconciliazione e unità nazionale tra tutte le forze che respingono estremismo e terrorismo. La minaccia del Daesh (Isis) contro Tobruk, Misurata e Tripoli dovrebbe indurre molti a scegliere la strada del negoziato». Anche in vista di un’operazione di peace-keeping? «Spetta all’Onu esprimersi. Una cosa è l’azione di lotta e contrasto al terrorismo, altra gli interventi militari. Almeno la base della soluzione dev’essere interna alla Libia. Interventi unilaterali per costringere al negoziato sarebbero velleitari. L’Italia farà per intero la sua parte, ma senza improbabili avventure». L’Italia accetterà una spartizione della Libia? «Non esiste che una delle parti possa occupare l’intero paese. Accettare una divisione o un conflitto permanente non solo sarebbe un errore, ma sarebbe contro i nostri interessi nazionali. Anche per questo abbiamo contribuito a sostenere istituzioni come la National Oil Company o la Banca centrale libica». Si sente un ministro «crociato»? «La propaganda del Daesh va in questa direzione. Si parla di crociate, di bandiere nere su San Pietro, di Roma come nemica del mondo musulmano. Noi lottiamo contro il terrorismo del Daesh, certo non contro l’Islam che anzi è oggetto di una specie di sequestro da parte di forze terroriste di varia natura, non solo del Daesh. Al linguaggio di questa lugubre propaganda contrapponiamo le armi del contrasto alla minaccia terroristica e quelle della condivisione con la comunità islamica e musulmana. Altro che crociate!». Spostiamoci in Europa. Come giudica il piano di riforme greco? «Un primo atto anche coraggioso che va nella direzione giusta, dovendo Tsipras fare i conti con una crisi traumatica e qualche critica interna. Da parte greca e europea mi pare si sia adottata la chiave della flessibilità politica. Interessa all’Italia che ciò si inserisca in un progressivo cambiamento della politica economica Ue che Francia e Italia, insieme ad altri paesi, stanno promuovendo nell’interesse di tutta l’Unione. Debiti e regole non si cancellano, ma il senso di marcia dell’Unione deve cambiare». Andiamo a Est… «VERSO LA RUSSIA ABBIAMO CONDIVISO UN ATTEGGIAMENTO DI FERMEZZA, ORA BISOGNA RIAPRIRE AL DIALOGO» «Verso la Russia? Abbiamo condiviso un atteggiamento di fermezza nella Nato e nella Ue, rafforzando la sorveglianza aerea nei Paesi baltici e con le sanzioni, pur essendo l’Italia uno dei paesi che ne hanno sofferto di più. Noi con altri abbiamo però detto che questa fermezza non deve tradursi in chiusura al dialogo ma in un atteggiamento costruttivo da verificare giorno per giorno. In diversi teatri di crisi, dalla Siria alla Libia e all’Iran, la Russia è un attore da coinvolgere positivamente. È chiaro che le chiavi della soluzione sono in mano a Putin. Non possiamo accettare un conflitto congelato permanente in Ucraina». Marco Ventura © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 25/02/15-N:CITTA’ 9 Primo Piano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it La responsabilità delle toghe è legge `Orlando: «Più tutele ai cittadini, nessuna lesione all’autonomia Via libera a Montecitorio: cade il filtro per poter ricorrere contro gli errori giudiziari, lo Stato dovrà rivalersi sulle toghe e all’indipendenza della magistratura. Se necessario, si cambia» ` IL VOTO ROMA «Un tagliando alle nuove norme? Sì, certo, se ci saranno problemi faremo dei correttivi, ma non prima di sei mesi». Il Guardasigilli Andrea Orlando entra trafelato nell’aula di Montecitorio che di lì a tre ore approverà in via definitiva la nuova responsabilità civile dei magistrati. Esito del voto scontato: 265 sì, 51 no e 63 astenuti. Esulta il premier con il solito tweet: «Anni di rinvii e polemiche, ma oggi la responsabilità civile dei magistrati è legge!». Dopo 27 anni, dunque, la legge Vassalli cede il passo a sette articoli che preoccupano fortemente l’Anm («una legge contro i magistrati»), da mesi in stato di agitazione contro norme ritenute un vulnus all’autonomia e all’indipendenza dei magistrati. In aula, a dare battaglia, ma per motivi opposti, sono soltanto M5S e Lega. Orlando decide di prendere la parola quando il grillino Alfonso Bonafede, dopo aver ricordato che al Senato M5S aveva fatto asse col Pd contro la responsabilità diretta delle toghe ma con la garanzia che il testo sarebbe cambiato nei punti più controversi, arriva a definire la nuove legge «intimidatoria» nei confronti dei magistrati. L’INTIMIDAZIONE «Rifiuto l’argomento intimidazione - tuona Orlando - «ai Cinque Stelle chiedo: stava in piedi un tipo di responsabilità per cui veniva chiamato in causa sempre lo Stato e mai il magistrato? Io penso di no, credo che si sia colta un' opportunità di trovare un giusto punto di equilibrio tra l'esigenza di estendere la responsabilità dello Stato e quella di tutelare la magistratura, senza entrare mai in quella che è una sfera sacra: quella dell’interpretazione» delle norme. Che sia stato trovato un vero punto di equilibrio lo si capirà nei prossimi mesi perché - ed è questo il senso del “tagliando” preannunciato da Orlando - bisognerà vedere se l’eliminazione del filtro di ammissibilità per l’azione di rivalsa garantisca maggiormente le vittime di una giustizia ingiusta (in 27 anni di legge Vassalli sono stati solo 7 i casi di risarcimento per dolo o colpa grave) oppure se L’ANM INSORGE: SONO MISURE CONTRO I MAGISTRATI IL PREMIER: LE NUOVE NORME DOPO ANNI DI RINVII si trasformerà in un boomerang per Palazzo Chigi, costretto a costituirsi in giudizio per una valanga di ricorsi. Le responsabilità delle toghe La Camera LE NOVITA’ L’eliminazione del filtro è però solo uno degli aspetti che maggiormente preoccupa i magistrati. Perché, pur restando fermo il principio per cui è lo Stato a risarcire i danni e poi in seconda battuta si rifà sulla toga, è stata inclusa tra le fattispecie di colpa grave che danno origine a responsabilità civile anche l’ipotesi di «travisamento del fatto e delle prove». E ancora: lo Stato condannato per un errore di giustizia d’ora innanzi avrà l’obbligo di rivalsa sul magistrato al massimo per la metà (oggi è un terzo) dell’annualità dello stipendio della toga. Il cittadino, invece, avrà tre anni di tempo (e non più due) per presentare la domanda di risarcimento contro lo Stato. Silvia Barocci RICORSI DA PARTE DEL CITTADINO Il cittadino, vittima del cattivo uso del potere giudiziario, potrà fare ricorso anche per violazione manifesta delle norme applicate errore manifesto nella rilevazione dei fatti e delle prove RESPONSABILITÀ INDIRETTA DEI MAGISTRATI Il meccanismo di responsabilità civile resterà indiretto per cui l'azione deI cittadino è condotta nei confronti dello Stato, che può poi decidere se procedere nei confronti del magistrato SOGLIA ECONOMICA DI RIVALSA Sarà innalzata dall'attuale un terzo dell'annualità dello stipendio del magistrato alla metà della medesima annualità Affitto troppo caro addio a palazzo Marini AMMISSIBILITÀ DEI RICORSI Previsto un superamento del filtro di ammissibilità dei ricorsi. I paletti fissati dalla legge Vassalli varata nel 1988 si sono rivelati troppo rigidi impedendo l'accesso ai risarcimenti ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA La Camera dei deputati dice addio a palazzo Marini: costa troppo. La decisione è stata presa al termine di un lungo braccio di ferro con il proprietario del palazzo, l'immobiliarista Sergio Scarpellini, che chiedeva un canone annuo di 4 milioni e mezzo di euro, quasi il doppio della valutazione fatta dall'Agenzia del Demanio. E così, la Camera ha detto di no. Guerra Salvini-Tosi in Veneto la Lega è a rischio scissione LO SCONTRO MILANO Adesso nella Lega serpeggia perfino la parola «espulsione». Basterebbe questo per dire che l’aria si è fatta irrespirabile: «Io non mando via nessuno, ma chi in Veneto non sostiene Zaia si chiama fuori da solo» dice Matteo Salvini. E lo dice a mo’ di minaccia nei confronti di Flavio Tosi poiché il sindaco di Verona - e segretario della Liga Veneta - continua ad accarezzare l’idea di candidarsi in prima persona nella corsa per la presidenza della Regione. Contro Zaia. TOSI A RISCHIO ESPULSIONE Salvini si mostra infastidito dalla querelle, come se fosse soltanto una inutile e noiosa perdita di tempo. In realtà le baruffe che stanno incendiando il partito gli tolgono il sonno. Flavio Tosi, del resto, non solo controlla la segreteria della Lega in Veneto, ma gode anche di un seguito assai numeroso. E se nelle regionali di maggio venisse meno il suo apporto la vittoria di Luca Zaia, oggi data per scontata, sarebbe meno certa. Lunedì a Milano è convocata la segreteria federale. Si parlerà L’interrogazione «Conflitto d’interessi per Elisa Isoardi in tv» Irrompe un «caso Isoardi», nello scontro tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il sindaco di Verona Flavio Tosi. Elisa Isoardi, presentatrice di RaiUno e fidanzata di Salvini, ha polemizzato nel suo programma «A conti fatti» con il capo ufficio stampa del Comune di Verona. E l'episodio non è sfuggito ad alcuni parlamentari di Partito democratico e Area popolare, che sollevano il sospetto di un «conflitto d'interessi» della Isoardi nello svolgere il suo lavoro sugli schermi della tv pubblica. «È molto grave denuncia Torrisi - la Rai chiarisca». del «caso Veneto» e, secondo alcune voci provenienti da via Bellerio, già in quell’occasione potrebbe essere messa a tema l’eventuale cacciata di Tosi. Il quale al momento non sembra turbato né spaventato: «Se decideranno di mandarmi via si assumeranno le loro responsabilità». Sa bene, del resto, che una pubblica spaccatura danneggerebbe tutta la Lega, e non lui soltanto. E conta sul fatto che a nessuno, in questo momento, convenga esasperare il conflitto. Ieri il sindaco di Verona è stato a Roma dove ha incontrato alcuni esponenti dell’Ndc, fra cui Quagliariello. Le sue intenzioni sono chiare: costringere Salvini ad accettare un accordo col partito di Alfano: «Le alleanze del Veneto si decidono in Veneto, non a Milano». Ma il segretario del Carroccio continua a dire di non volerne sapere convinto com’è che «la coerenza viene prima di tutto, e non voglio più fare delle frittate che alla lunga creano solo danni. L’Ndc sta con Renzi, quindi non può stare con noi». L’ACCORDO CON L’NCD L’altro pomo della discordia è quello della formazione delle li- Matteo Salvini e Flavio Tosi ste. Tosi ha chiesto a Zaia di poter decidere i nomi dei candidati consiglieri, di mettere becco nella compilazione del «listino del presidente», e di presentare una lista col suo nome in appoggio al governatore. Finora gli è stato detto di no, anche se - in privato - Salvini si è detto possibilista sull’eventualità di coinvolgere il sindaco di Verona nella compilazione delle liste. Il problema è che lo stesso Zaia non vuole uomini di Tosi fra i piedi. Una ricomposizione, comun- que, è ancora possibile. Dipende dalle scelte che il sindaco di Verona farà nei prossimi giorni. Il segretario del partito lo ha caldamente invitato a partecipare, sabato, alla manifestazione contro Renzi convocata in piazza del popolo a Roma. E Tosi, che in un primo momento aveva detto di voler dare forfait, adesso sostiene che «farò di tutto per esserci». Una sua presenza sarebbe interpretata come un segnale di distensione. Renato Pezzini © RIPRODUZIONE RISERVATA Duello Renzi-Landini, sinistra pd pronta a lasciare la segreteria IL RETROSCENA ROMA Tra Renzi e Landini ormai è duello giornaliero. E si comincia a capire anche il motivo di tanto battagliare, almeno da parte del premier: Renzi ha visto e capito che sull’onda del Jobs act i rapporti con la minoranza del Pd si andavano inasprendo, anzi sono già ai ferri corti, e ha come al solito giocato d’anticipo. «Io non eletto?», ha replicato Renzi da Parigi dopo che Landini aveva lanciato l’accusa, «ricordo che l’Italia è una Repubblica parlamentare, è il Parlamento che dà la fiducia al governo». Ma è sul fronte interno, che polemiche, accuse e critiche sono ormai in crescendo. Le minoranze dem sono sulle barricate. I pontieri come il capogruppo Roberto Speranza appaiono in difficoltà. Il pre- mier ai suoi l’ha detto chiaro: «Speranza deve mantenere il punto, ma non può esagerare, se no rischia di perdere il ruolo». La foto Boschi si confessa IL CONVEGNO Per la fine di marzo Area riformista ha in agenda un convegno che si annuncia come la chiamata a raccolta di tutti quanti non ci stanno a seguire il renzismo, con un fronte di richieste e di proposte che sono altrettante pallottole contro la linea del Pd renziano. Si va da emendamenti sull’Ilva alla Rai. Non poteva mancare l’offensiva sulla legge elettorale e sulle riforme. «Siamo pronti a presentare nostri emendamenti», annuncia Stefano Fassina. Gira voce che si punti direttamente al bersaglio grosso: non più solo o tanto emendamenti contro i capilista bloccati e per le preferenze, battaglia che non è «Varoufakis? Non è il mio tipo» Per celebrare il suo primo anno da ministra, la Boschi si confessa a Chi: «Sono single», dice. E non le piace Varoufakis. mai stata della sinistra, ora si punta al corpaccione dell’Italicum, alla sua novità strategica: le modifiche riguarderebbero l’abolizione del doppio turno, e del premio, se non si arriva al 40 per cento al primo turno. Ma non è finita. Nelle minoranze si sta discutendo da qualche giorno, al momento in maniera riservata, ma il tema è stato sollevato, di uscire dalla segreteria unitaria del partito, organismo che aveva visto l’ingresso di un da- IL PREMIER: IO NON ELETTO? È IL PARLAMENTO A DARE LA FIDUCIA E REPLICA A SPERANZA: NON ESAGERI O RISCHIA DI PERDERE IL RUOLO lemiano (Enzo Amendola), una bersaniana (Micaela Campana), e di un cuperliano (Andrea De Maria), che invece adesso potrebbero uscirne decretando così la fine della pax interna. Ultimo punto di attacco, alcune situazioni periferiche del partito, in primis le primarie in Campania, dove il vertice del Nazareno sta cercando di far passare la linea di rinuncia alle primarie per convergere su un candidato unico nella persona di Luigi Nicolais, attuale presidente del Cnr, ma c’è l’opposizione dei tre che sono già candidati (De Luca, Cozzolino, Migliore), nonché la ristrettezza dei tempi («se veramente Guerini sabato va a Napoli a proporre lo stop, c’è da pagare il biglietto per assistere», chiosava un deputato campano alla Camera. Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 11 - 25/02/15-N: 11 Primo Piano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it «Giudici né burocrati né protagonisti» Il Capo dello Stato a Firenze in visita alla scuola superiore `Dopo l’aereo di linea preso per andare in Sicilia, stavolta della magistratura: «Servono legalità e giustizia tempestiva» ha scelto il treno e poi raggiunto Scandicci con il tram ` LA GIORNATA ROMA Dall’Alitalia, l’altra volta per Palermo, a Trenitalia, questa volta per Firenze. Sergio Mattarella viaggia con i mezzi pubblici. Anche quelli urbani. Come il tram per Scandicci che il Capo dello Stato ha preso ieri, appena arrivato alla stazione di Santa Maria Novella, per recarsi alla Scuola superiore di magistratura. Il neo-presidente si è mosso come un cittadino comune Giorgio Napolitano a sua volta andava a Napoli spesso in treno o quasi: vagone riservato per lui, per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e i rispettivi staff e uomini di scorta. Così all’andata, posti a sedere nell’open space, e così al ritorno: nel salottino. Il tutto a bordo di un normale Frecciargento. Con tanto di attesa che il treno partisse, per il ritorno a Roma, trascorsa nella sala di aspetto delle arte Freccia in mezzo ad altri viaggiatori. E’ lo stile Mattarella. Che si conferma con la scelta di salire sul tram che ferma davanti alla stazione fiorentina. Così evitiamo di congestionare ancora di più la viabilità, in un tragitto - Firenze-Scandicci - già assai trafficato: ecco la motivazione che ha spinto Mattarella a evitare l’uso dell’autoblù con tanto di scorta motorizzata. Il tram presidenziale non ha bloccato la circolazione normale sulla linea per Scandicci, e non è stato sottratto un mezzo al servizio pubblico per destinarlo a Mattarella. E’ stato invece aggiunto un mezzo. IL TWEET A bordo, oltre a Mattarella e al ministro Orlando, anche il sindaco Dario Nardella. Il quale ha twittato: «Che onore avere il presidente della Repubblica in tramvia! Benvenuto Presidente!». E lungo il tragitto ha fatto da cicerone e quando il convoglio ha attraversato il quartiere dell’Isolotto, creato da Giorgio La Pira negli anni ’50, Mattarella ha mostrato di conoscere a fondo il «sindaco santo» (idolo tra l’altro di Matteo Renzi) e ha anche raccontato a Nardella di averlo conosciuto da giovanissimo. In questa trasferta da quasi cittadino normale, naturalmente Mattarella ha ricevuto applausi da passeggeri e passanti. A cui piace lo stile informale del nuovo Capo dello Stato. Un ragazzo gli porge una copia di un libro di Benedetto Croce e Mattarella che è un appassionato lettore del filosofo napoletano e stava rileggendo la sua «Storia d’Europa nel secolo decimonono» quando è stato eletto sul Colle - scrive una breve dedica sul quel volume. I viaggi CALAMANDREI 14 febbraio, Mattarella sul volo per Palermo Ieri sul treno Roma-Firenze con Orlando Mattarella e Nardella in tram a Scandicci Ma eccoci a Scandicci. E qui, il Capo dello Stato cita Piero Calamandrei: «Il pericolo maggiore che in una democrazia minaccia i giudici è quello dell’assuefazione, dell’indifferenza burocratica, dell’irresponsabilità anonima». E ancora più esplicitamente: «Quello del magistrato è un compito nè di protagonista assoluto nel processo nè di burocratico amministratore della giustizia». Un intervento, quello di Mattarella, energico nella sostanza. «L’Italia vuole e ha biso- gno di legalità», incalza il Capo dello Stato e tutti compresi i magistrati devono fare la propria parte. «L’ordinamento della Repubblica esige - è ancora Mattarella che parla - che il magistrato sappia coniugare equità ed imparzialità, fornendo una risposta di giustizia tempestiva per essere efficace, assicurando effettività e qualità della giurisdizione». LA RICUCITURA Dunque nel lavoro di ricucitura tra i cittadini e le istituzioni, a cui da subito Mattarella ha cominciato a dedicarsi, rientra anche questo discorso sulla giustizia e su come soddisfare il crescente bisogno di legalità. Poi, sulle questioni specifiche della riforma della giustizia in itinere e in generale sulle pulsioni che attraversano la magistratura in queste ore, ci sarà tempo per parlare. Già dal prossimo plenum del Csm. M.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo stile low cost del Presidente ma il volo di Stato non è abuso IL CASO ROMA Dopo il volo, non di Stato, per Palermo pochi giorni fa, ora il treno Frecciargento per Firenze. E subito dopo, il tram per Scandicci. È lo stile Mattarella. Il low cost presidenziale e il low profile quirinalizio. Ma siamo sicuri che sia per forza una cosa buona che il re sia nudo, come nel racconto I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen, e che il titolare dell’unica carica monocratica prevista dalla Costituzione italiana si spogli del diritto di usare i mezzi di trasporto della Presidenza della Repubblica che sono lì non come status symbol o come orpello ma come strumenti connessi al ruolo? Un discorso sono i voli a sbafo di Remo Gaspari a suo tempo e un altro discorso è la visita di Mattarella nella sua città natale o la trasferta di ieri a Firenze dove il Capo dello Stato avrebbe avuto tutto il diritto di andarci con i mezzi del Quirinale. Oltretutto, Mattarella come formazione e come cultura è un formalista e vestire tutti i panni del ruolo che (momentaneamente) si incarna, senza avere timidezza nel ricoprirlo, è una forma di rispetto della forma che, come si sa, è sostanza. Si dirà, e infatti si dice continuamente, dal primo apparire della Panda grigia nei giorni dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano: il low cost significa risparmio. E tuttavia, fare un po’ di conti può servire. Un volo andata e ritorno da Roma a Palermo costa tra i 150 e i 300 euro, i biglietti pagati all’Alitalia sono stati quelli del presidente e della sua scorta “leggera”. L’aereo di Stato - che comunque ha un costo di manutenzione anche se re- sta a terra ed è dotato di equipaggio in pianta stabile - sarebbe costato molto di più in termini di carburante rispetto al volo di linea preso dal Capo dello Stato e dai suoi accompagnatori anche se non erano molti? Anche su Twitter comincia ad essere solcato da dubbi l’unanimismo sullo stile Mattarella. E ci si imbatte in considerazioni così: «Ora stai esagerando, ti ricordi che sei Presidente?». E insomma, con altri toni e con tutto il rispetto meritatissimo che si deve a personalità come Mattarella, verrebbe da dirgli: Presidente, non abbia paura di usare gli strumenti di trasporto che le spettano e che danno dignità al suo ruolo e lo tutelano e che non possono assolutamente essere considerati come privilegi o addirittura come soprusi. La sobrietà di cui Mattarella è interprete naturale e culturale Sergio Mattarella sul tram ha ascendenze cristiane e francescane (e guai a banalizzarla come risposta al grillismo) e appartiene cioè a quella tradizione di pensiero che ha dato dignità alle nostre istituzioni e ha saputo coniugare il principio di autorità con il senso dei limiti ma anche dei doveri di rappresentanza. Quando Oscar Wilde dice che «ogni autorità è assolutamente degradante» dice - perfino lui! una sciocchezza attualmente molto di moda. L’autorità non deve vergognarsi di mostrare i suoi simboli e di fare uso ma non abu- so dei suoi strumenti. E tra questi, come avviene per i presidenti di tutti i Paesi del mondo, c’è anche quello del volo di Stato o del corteo di autoblù. Senza dover chiedere il permesso di transito alla demagogia anti-casta o doversi vergognare di alcunché o dare l’impressione sbagliata che il presidente usando i mezzi pubblici sia diventato come gli altri, perché non è affatto come gli altri fino a quando non tornerà ad essere un cittadino normale. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA Bufera Rai, Boldrini: stop al decreto. Il Pd: non decide lei IL SERVIZIO PUBBLICO ROMA Mentre scoppia una nuova tempesta tra palazzo Chigi e presidenza di Montecitorio, a sorpresa i M5S aprono sulla riforma della Rai. «Noi abbiamo una nostra proposta e anche il Pd sta elaborando la sua: auspico che venga fuori un testo condiviso. Se le scelte convergeranno porteranno a una maggioranza già vista in altre occasioni, come le unioni civili e i divorzi brevi», spiega Alberto Airola, senatore 5 Stelle e capogruppo in commissione Vigilanza. Chiarisce che la sua non è «una posizione personale». Che i suoi colleghi la condividono. Che non servirà insomma l’approvazione del web. Il servizio pubblico del resto è un tema popolare. Intestarsi una riforma che metta i partiti al bando è un messaggio che il popolo grillino accoglierebbe a braccia aperte. E dovendoci mettere mano, i 5Stelle vorrebbe anche parlare del «conflitto di interessi»». Senza dire che con un accordo, verrebbe meno la tentazione di ricorrere al decreto legge in una materia che richiede sostegno largo e trasversale. E i democrat? In attesa che si pronunci Renzi, dal sottosegretario allo Sviluppo Antonello Giacomelli è arrivata - diciamo - una “precisazione”. Il ministro Padoan apprezza il piano Gubitosi? «Un equivoco...sicuramente voleva riferirsi al successo delle quotazioni di Raiway - ha chiosato Giacomelli, che ha la delega alle Telecomunicazioni - con tutto quello che ha da fare non credo abbia avuto il tempo di approfondire le criticità del progetto informazione del servizio pubblico». IL PIANO GUBITOSI Padoan, aveva parlato di «lavoro che va nella giusta direzione». Che detto dal ministro dell’Economia, azionista unico dell’azienda, era stato accolto bene al settimo piano di viale Mazzini. Il titolare del dicastero di di via XX Settembre era stato esplicito, «con il top management della Rai noi siamo in continuo contatto nei rispettivi ruoli». Fino ad anticipare che «il mio rappresentante in cda voterà la riforma Gubitosi». Riferimento al consigliere in quota Tesoro, Marco Pinto. Che pure, come osserva il dem Margiotta «quando si trattò di votare il ricorso sul taglio dei 150 milioni si schierò contro il gover- no». Non tutti i dem la pensano insomma allo stesso modo. «Il piano va nelle direzione giusta - si ammette a fari spenti - la tripartizione Tg1-Tg2-Tg3 così com’è è anacrostica». Idem per il numero dei direttori (8) e dei vicedirettori (32), ma prima di intervenire «si deve digitalizzare tutto il flusso news». Le nomine dunque potranno arrivare «ma solo dopo la nuova organizzazione». Il decreto rimane so- lo come una estrema ratio. E contro il decreto in serata si schiera anche la presidente della Camera Boldrini. «Si deve fare quando c'è materia di urgenza. Sulla Rai non c'è qualcosa di imminente, non c'è una scadenza», scandisce. Secca la replica del vicesegretario dem Lorenzo Guerini: «La valutazione sulla necessità e urgenza di decreti legge spetta al presidente della Repubblica e a nessun altro. Con tutto il rispetto, la responsabilità di Laura Boldrini, presidente della camera A sinistra, la sede Rai di viale Mazzini GUERINI: «BREVE RIPASSO DI DIRITTO COSTITUZIONALE PER IL PRESIDENTE DELLA CAMERA...» M5S APRE AL CONFRONTO SULLA NUOVA GOVERNANCE Laura Boldrini è oggi quella di presidente della Camera e non di presidente della Repubblica». Affidando ad una nota quello che definisce «un breve ripasso serale di diritto costituzionale ad uso della sinistra radicale che difende la Carta ma non la ricorda». E allora? Allora Gubitosi si farà approvare il piano «ma da persona intelligente qual è si fermerà e non farà le nomine». Nei prossimi giorni si lavorerà al ddl governance e al rinnovo della convenzione che scadrà nel 2016 ma il governo vuole rinnovare nel 2015. Di queste cose e di altro si ragionava ieri a palazzo Chigi e dintorni. Mentre a San Macuto si riuniva l’Ufficio di presidenza della Vigilanza sul caso-Verro, presunto autore di una missiva, inviata quasi 5 anni fa via fax a Berlusconi, tesa a sabotare 8 programmi “contrari” al governo del Cav. Da FI è partita una lettera firmata da 8 commissari per chiarire che «la Vigilanza non potrà chiedere la revoca di un consigliere». Fico ha risposto convocando in audizione la presidente della Rai Tarantola. Lui va avanti. Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 25/02/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Mercoledì 25 Febbraio 2015 METEO Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Urbino Discarica abusiva denunciato elettricista Domani Marche Cult svela tutti i pentimenti della regione La storia A pag.43 L’inserto Indini a pag.41 Le due rivali si incontrano per strada e finisce in zuffa Lite a Tombaccia, insulti e schiaffoni all’amante del marito Per separare le donne deve intervenire la pattuglia dei carabinieri Troppi furti, Ricci nei quartieri Assemblee su sicurezza e prevenzione per arginare la piaga dei colpi nelle case `Da metà marzo il sindaco incontrerà i residenti insieme alle forze dell’ordine ` «I furti in casa sono diventati il primo problema di sicurezza dei pesaresi. Faremo assemblee in tutti i quartieri insieme alle forze dell'ordine per dare consigli utili ai cittadini e confrontarci sulle azioni da mettere in campo. Telecamere in periferia? Vedremo. A giorni incontrerò il Governo per spostare la nuova questura all'Ex Intendenza». Lo spunto è arrivato al sindaco Matteo Ricci dal tour che la giunta comunale sta effettuando nei nuovi Consigli di Quartiere. Chi lamenta problemi per le buche nelle strade, chi per la manutenzione dei parchi, la viabilità. Ogni quartiere ha i suoi disagi. Ma tutti sono accomunati, in base alla rilevazione fatta dal primo cittadino, dalla piaga dei furti nelle abitazioni. E ieri, dopo l'ultimo incontro a Borgo Santa Maria, Ricci ha lanciato una proposta-sondaggio in rete: «A partire da metà marzo vorremmo organizzare in ogni quartiere delle assemblee pubbliche con comando dei carabinieri, questura e vigili urbani. L'obiettivo è quello di confrontarsi su cosa si sta facendo e dare consigli utili. I furti nelle abitazioni sono stati tanti e sono secondo me il problema principale della sicurezza in città. Cosa ne pensi? Delbianco a pag.40 Verso il voto Turismo. L’aumento deciso in giunta Grande Centro Spacca frena su candidatura Il 28 la grande convention che darà il via al nuovo soggetto politico centrista. Sulla sua candidatura Spacca svicola: «Sapete, chi entra in conclave Papa, ne esce cardinale». Fabbri alle pagg. 38 e 39 Ora i parenti accusano Bibi di aver rubato il Leonardo `Secretato l’interrogatorio di oltre sette ore dell’avvocato Shawo I parenti di Bibi sul piede di guerra. L’accusano di aver rubato il quadro di Isabella D’Este attribuito a Leonardo dalla camera da letto dello zio Walter Cecchini nel 2009, mentre lui era ricoverato in ospedale in fin di vita. Accusa contenuta in un esposto che i parenti di Emidia Cecchini hanno presentato poco tempo fa in Procura. Al momento però la donna continua a essere indagata per un’unica ipotesi di reato: esportazione illecita di opere d’arte dall’Italia all’estero. Per la Procura la Cecchini ha portato la tela da Pesaro in Svizzera per poterla vendere. E l’interrogatorio di Shawo lunedì in Procura, più di sette ore, alla presenza dei difensori Roberto Brancaleoni di Rimini e Francesco Coli è stato secretato. Rossi a pag. 41 Il meteo Piogge e neve possibile oltre gli 800 metri Emidia Cecchini La giornata odierna si aprirà sotto una diffusa perturbabilità, con precipitazioni più intense sul sud della regione, anche a carattere di rovescio e nevoso oltre 800-1000 metri, con cumulate abbondati sui Sibillini. Nel pomeriggio i fenomeni tenderanno a divenire deboli per riprendere consistenza durante la prossima notte. Tassa di soggiorno più cara Via libera della giunta all'aumento della tassa di soggiorno. Gli hotel tre stelle saliranno a 1,30 euro al giorno. A pag.40 Allarme Cgil: «Sanità nel caos e cresce la mobilità passiva» LA POLEMICA Liste di attesa, ospedali, servizi territoriali: secondo la Cgil «la sanità provinciale è nel caos più assoluto». A dirlo la segretaria provinciale Simona Ricci e Roberto Rossini, segretario per la Funzione pubblica. «Mentre il servizio sanitario anche nel nostro territorio si scopre non più impermeabile alle inchieste per corruzione continuano, nel silenzio più assoluto dell'assessore regionale alla Sanità, ad impoverirsi di risorse e servizi pubblici le strutture ospedaliere e i servizi territoriali. I sindaci non riescono neppure a convocare la conferenza di area vasta che avrebbe la titolarità, per legge, di discutere di programmazione e servizi sanitari, mentre ancora una volta i budget di Marche Nord e dell'Asur vengono pesantemente tagliati». Le liste d’attesa finiscono nel mirino del sindacato: «Ad un anno e più dalla delibera di giunta regionale sulla riduzione delle liste di attesa, nessun risultato è stato ottenuto e neppure in merito agli abissi tra una prestazione in libera professione e il servizio sanitario pubblico gratuito». Secondo Ricci e Rossini «Marche Nord continua a sfornare inutili modifiche all'atto aziendale: siamo alla terza versione dalla nascita dell'Azienda, modifiche che sembrano rispondere più alle esigenze dei vertici della stessa azien- da oltre che agli ordini della Regione di tagliare ancora per dimostrare la presunta virtuosità della sanità marchigiana, senza che l'obiettivo primario, quello della riduzione della mobilità passiva, venga minimamente intaccato». Non manca l’attacco sul tema del residuo ferie «addirittura in alcuni casi del 2013» e le «ipotesi di pianifi- «I CAMBI DI STRATEGIE RISPONDONO SOLO A LOGICHE DIRIGENZIALI TAGLI CONTINUI E SOLTANTO SILENZI SU MONTEFELTRO SALUTE» Simona Ricci segretario della Cgil cazione del godimento delle ferie, che comporterebbero una riduzione dei minuti assistenziali a fronte di una riduzione del personale in turno». Il sindacato si chiede «come mai questa provincia debba sopportare un taglio così pesante ai posti letto, come mai nessuna delle strutture alternative, come le case della salute, sia stata attivata, come mai nonostante ci sia una delibera di giunta che chiede una verifica su Montefeltro Salute, si chieda a quest'ultima di allargare il suo raggio di operatività anche nell'ospedale di Fossombrone». E proprio su questo il sindacato esprime «perplessità riguardo il pubblico sostegno manifestato da Confindustria verso Montefeltro Salute. Aspettiamo risposte». Garanzia giovani solleva dubbi Il sindacato “chiama” i ragazzi LAVORO Si terrà stasera, alle 21, presso la sede Cgil di via Gagarin l'assemblea sul tema Garanzia Giovani, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione. «La Cgil Marche - afferma Jacopo Cesari, responsabile Servizio Orienta Lavoro Cgil Pesaro Urbino - sulla scorta delle tante segnalazioni ricevute da ragazze e ragazzi iscritti al programma Garanzia Giovani, ha indetto un percorso di 9 assemblee in tutta la regione per raccogliere problemi, dare informazioni e confrontarsi sul tema. L'aspetto sicuramente positivo dell'adozione del piano è stato l'attenzione e l'investimento mirato a un gruppo anagraficamente e socialmente molto preciso di persone. I cosiddetti Neet, un acronimo che identifica quei giovani che non studiano, non lavorano e non si formano. Ma se questo progetto si era aperto all'insegna dell'opportunità, il rischio che diventi un'occasione mancata è serio. Oggi, infatti, l'esperienza di Garanzia Giovani è partita e procede a macchia di leopardo nelle varie regioni italiane. Nelle Marche, oltre ai ritardi e alle diverse problematiche emerse in questi mesi, è esploso un vero e proprio caso rispetto alla misura dei tirocini. La Regione ha pubblicato il bando senza aver prima concordato con l'Inps le modalità di pagamento. Questo ha generato confusione sulle tempistiche e sull'effettivo importo dei pagamenti. Nel giro di pochissimo tempo i fondi sono stati esauriti con circa 3mila tirocini attivati nella regione a due mesi dall' inizio del progetto. Inoltre, altri mille tirocini circa sono stati accettati e ora sono sospesi nell'attesa di capire se e quando ci saranno le risorse per farli partire». «Dagli elenchi dei tirocini pubblicati sul sito della Regione e dalle segnalazioni ricevute dai diretti interessati - conclude Cesari - i progetti sono senza reali sbocchi occupazionali o possibilità di crescita professionale. Con i tirocini, spesso e volentieri, attivati su sollecitazione degli stessi ragazzi. Non c'è stata, insomma, una profilazione efficace delle aziende ospitanti e dei soggetti da coinvolgere. Infine, dobbiamo chiederci se sia necessario mettere in discussione lo strumento del tirocinio affinché sia garanzia di un'effettiva formazione e non di lavoro dipendente mascherato». Daniele Di Palma © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 38 - 25/02/15-N: 38 Marche Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Grande Centro, Spacca «Io candidato? Chi entra Papa, esce cardinale...» Un gruppo di cittadini BdM, contratto di crisi È pressing sui sindacati Il 28 la convention, il governatore stuzzicato in aula «Ci sono tanti nomi validi, anche Casoli e Sbarbati» VERSO IL VOTO/1 ANCONA Spacca gioca a "nascondino". In vista della convention di sabato alla Fiera di Ancona per la presentazione del soggetto politico di Centro il Governatore resta abbottonato sulla sua candidatura. E così a margine dei lavori del consiglio regionale spiega che il polo centrista «avrà una leadership plurima e tanti candidati. VERSO L’EVENTO In realtà il candidato naturale del grande Centro, che radunerà Marche 2020, Udc, Ncd, Popolari per l'Italia e la Dc di Giombini, è proprio il presidente della Regione uscente. È stato lo stesso Spacca a dirigere la trattativa con i vertici nazionali di Udc Lorenzo Cesa e Ncd Gaetano Quagliarello, scavalcando, è stato il caso dell'Unione di Centro con Pettinari&Co, la stessa volontà dei dirigenti locali MARCHE 2020 E AREA POPOLARE NEL PARTERRE ATTESI ESPONENTI DEL MONDO ECONOMICO E DELL’ASSOCIAZIONISMO del partito. Un patto siglato a Roma e che verrà formalizzato nella convention di sabato alle 16.30 alla Fiera di Ancona. Un'iniziativa politica a cui prenderanno parte per il Nuovo Centrodestra, il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello e quello regionale Francesco Massi e per l'Udc, il vicesegretario nazionale Giuseppe De Mita e l'assessore regionale Maura Malaspina. Sul palco dei relatori anche l'imprenditore Francesco Casoli e l'ex europarlamentare Luciana Sbarbati. Insieme a loro i veri deus ex machina del progetto di Centro nelle Marche: il presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi e soprattutto il Governatore Gian Mario Spacca. Motore della coalizione e candidato in pectore. Che però ancora non vuole ufficializzare nulla. E probabilmente non lo farà neppure sabato. «Io candidato? Credo di essere un po' inflazionato come candidato - ha minimizzato in maniera ironica al termine del consiglio - E poi sapete come è: chi entra in conclave Papa, ne esce cardinale». Tornando più serio poi ha aggiunto che secondo lui i candidati possibili sono tanti: «Possono essere - ha concluso Spacca - tutti quelli che partecipano alla convention, compresi Casoli e Sbarbati». Molto interesse desterà nell' opinione pubblica marchigiana la platea della convention. Gli organizzatori hanno terminato di recapitare gli inviti. Tra il pubblico i rappresentanti economici, sindacali, delle associazioni di volontariato e dell'imprenditoria marchigiana. Tra questi dovrebbero esserci il presidente di UnionCamere Marche Graziano di Battista, quello di Confindustria Nando Ottavi, di Cna Gino Sabatini e di Confartigianato Salvatore Fortuna. Il segretario regionale della Uil Graziano Fioretti, gli imprenditori Francesco Merloni, Gennaro Pieralisi e Adolfo Guzzini e alcuni esponenti del mondo cattolico, tra cui don Vinicio Albanesi e il presidente dell'Acli di Pesaro Urbino Maurizio Tomassini. Tra il pubblico non presente ma ugualmente interessato anche i democrat marchigiani che il giorno dopo affronteranno le primarie. E a cui il portavoce della lista Marche 2020 Stefano Cencetti non le manda a dire. «Il Pd vuole attuare la politica del monopolio di colore rosso, escludendo dal dibattito politico tutte le altre forze politiche pseudo accolite fungendo da dittatore, come peraltro ha già fatto nei confronti di Marche 2020 - spiega Cencetti Marche 2020 invece sarà sempre aperta al confronto su temi concreti». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA La vertenza Spese pazze, sit in di protesta Sit in «pacifico, apolitico e apartitico» davanti alla Regione ieri per protestare contro la vicenda delle spese dei gruppi consiliari. Oltre all’invito alla magistratura ad «andare avanti e a fare giustizia», una decina di manifestanti hanno esibito cartelli, libri, vino, lardo, occhiali. Tra gli organizzatori anche il Fronte di Azione Popolare di Pesaro Urbino. Si è svolto nella sede di Fontedamo a Jesi l'incontro tra i vertici di Banca Marche e i rappresentanti dei lavoratori presenti i commissari. Secondo quanto trapelato, l'azienda avrebbe proposto un nuovo contratto aziendale da banca in crisi, con tagli alle indennità e ai costi per il personale per un risparmio di circa 10 milioni. Non sarebbero comunque previsti tagli all'occupazione in attesa del piano di salvataggio con l'aumento di capitale e l'ingresso di nuovi partner. Nel pomeriggio le sigle sindacali si sono riunite per presentare entro il 28 febbraio, data della scadenza del contratto aziendale, una piattaforma di controproposte. Forte la preoccupazione per lo «smantellamento» delle tutele garantite dal vecchio contratto. Ribelli Udc, domani tutti da Cesa VERSO IL VOTO/2 ANCONA Udc e grande Centro, domani si decide. È in programma per domani mattina a Roma un nuovo incontro tra il leader nazionale del partito Lorenzo Cesa e i dirigenti regionali dello scudo crociato. Che hanno più volte manifestato l'intenzione di proseguire l'esperienza politica nel centrosinistra ma che, alla luce dei fatti, si vedono sbarrare la strada da indicazioni nazionali che vanno in tutt'altra direzione. Alfano e Cesa stanno cercando di definire un quadro organico di alleanze nelle 7 Regioni che vanno al voto. Il primo obiettivo è presentarsi uniti come Area Popolare. Nelle Marche il contenitore naturale di un soggetto politico moderato è proprio il grande Centro di Spacca&soci. Ecco perché sia Quagliarello che Cesa intendono sposare il progetto. Con buona pace del segretario regionale Antonio Pettinari e della maggior parte della classe dirigente del partito marchigiano. Riprova ne è che nel manifesto della convention del Cen- Lorenzo Cesa tro di sabato compaiono i simboli sia dell'Udc che di Ncd. E a legittimare la presenza dei due simboli di partito giungeranno ad Ancona sia il segretario nazionale di Ncd Gaetano Quagliarello che il vice di Cesa, De Mita. Cosa faranno Pettinari e gli altri? Molti sostengono che difficilmente dopo una così lunga militanza nel partito abbandoneranno il simbolo per tentare l'avventura con una lista civica o con Centro Democratico di Favia. Il Pd, senza Udc, può invece tentare di riallacciare il dialogo con Sel e lista Tsipras. Resta il fatto che domani Viventi e Pettinari andranno nella Capitale portando avanti la loro linea. Riuscire ad imporla poi sarà un altro paio di maniche... Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 39 - 25/02/15-N: 39 Marche Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it CERISCIOLI? UN BRAVO SINDACO MA QUANDO PARLA DI REGIONE SEMBRA RIMASTICARE PROPOSTE GIÀ IN CAMPO. IL CAMBIAMENTO È GOVERNARE I MUTAMENTI, LUI PARLA DA GRILLINO O DA LEGHISTA SULLA SANITÀ SIAMO FERMI SOLO SU MARCHE NORD: PESARO E FANO NON TROVANO L’ACCORDO SULL’AREA SPACCA? SPERO CHE NON FINISCA CON FORZA ITALIA, MI SENTIREI IN IMBARAZZO PER LUI Pietro Marcolini Pd, candidato alle Primarie del Centrosinistra È debilitato dall'influenza ma non ha perso la verve, l'assessore regionale a Bilancio e Cultura Pietro Marcolini. E a pochi giorni dalle primarie alza i toni nei confronti del suo competitor Luca Ceriscioli. «Fino ad oggi ha parlato di sciocchezze - attacca Marcolini Il cambiamento non lo si fa con la carta di identità ma con le idee. E le sue mi sembrano poco innovative. Al massimo qualche rimasticatura del programma della Regione». Allora parliamo di programmi. Come si risolve la crisi occupazionale? «Rimettiamo in moto l'economia. Abbiamo studiato un piano di ristrutturazione e riconversione dell'apparato produttivo per accompagnare e sostenere, con le risorse comunitarie, quelle imprese che hanno puntato su export e innovazione. La mia idea è anche quella di sviluppare l'industria del terziario: servizi di alta qualità, dalla comunicazione al digitale fino alla grafica, a disposizione dei settori tradizionali come commercio, industria, agricoltura e turismo. E poi le aree interne...». Cioè? «Noi crediamo che lo sviluppo delle Marche passi anche attraverso un patto di solidarietà tra la costa e la montagna. Insieme all'ex ministro Barca abbiamo avviato una serie di progetti per il riequilibrio, anche demografico, dell'entroterra: dobbiamo valorizzare il patrimonio paesaggistico, storico, culturale `«Le Marche hanno bisogno di un riequilibrio anche demografico nelle aree interne, un patrimonio enorme a beneficio di tutti» «Sviluppo, serve Europa costa e interno: un patto» e di attività artigianale che è presente nei Comuni collinari e montani della nostra regione. Inoltre vogliamo investire 100 milioni di risorse comunitarie, che possono diventare 160 se integrati con fondi regionali, in un Piano per la tutela dal dissesto idrogeologico». Secondo Ceriscioli lei non è credibile perché è lì da troppo tempo. «Peccato che quando, insieme al segretario Comi, aveva annunciato l'intenzione di fare un passo indietro indicò me come l'uomo giusto per il cambiamento in Regione. Fu il primo a venirmi a parlare. Ma al di là di queste sciocchezze i cittadini vogliono amministratori che gli risolvono i problemi. E le idee di Ceri- scioli sono lontane dal cambiamento. La proposta di vendere il patrimonio Erap è la stessa di Canzian. Niente di nuovo». Con lei invece la Regione cambierebbe? «Ceriscioli descrive la Regione come un campo di macerie. Non sono d'accordo. Lui a parole vuole cambiare tutto. Ma secondo me il vero cambiamento è quello di confrontarsi con le possibilità che abbiamo e fare il meglio per la comunità. Altrimenti siamo solo dei leghisti o dei grillini». Sulla sanità ci sono 4 progetti (Marche Nord, Nuovo Inrca, Fermo e Salesi) al palo. «Il Nuovo Inrca è fermo per i ricorsi delle imprese. Altri due di questi progetti hanno già il co-finanziamento del Ministero, ovvero Fermo e il Salesi. Per Marche Nord dobbiamo rimettere tutti i soggetti interessati intorno ad un tavolo per rilanciare la discussione. A Pesaro non possono dare la colpa all'assessore Mezzolani se i sindaci dei due Comuni interessati, Pesaro e Fano, hanno cambiato idea sull'ubicazione della nuova struttura». Lei è un tecnico. Ceriscioli dice che vuole rivoluzionare la Regione dei tecnici. Vuole sburocratizzare la macchina. «Il mio programma vede una rivisitazio- Mattone crac, la resa di Lanari `Ufficiale il fallimento della Fortezza srl Niente concordato ECONOMIA ANCONA Fallisce la Fortezza Srl, la società del costruttore anconetano Pietro Lanari, proprietaria dell'ex Sacelit di Senigallia e di un cantiere a Porto Potenza. Il crac è stato dichiarato ieri dal Tribunale fallimentare di Ancona. Per la società, che nel tempo ha accumulato 150 milioni di debiti, Lanari aveva chiesto l'ammissione al concordato liquidatorio, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza dei creditori, tra i quali in prima fila e con il pacchetto di maggioranza Banca Marche. «Oramai - commenta il costruttore dorico - mi sono arreso da tempo. Ho fatto il mio lavoro al meglio, ma la crisi del mattone non mi ha lasciato scampo». Il costruttore, coinvolto anche nell'inchiesta su BdM, aveva comunque già deciso di abbandonare i progetti edili che stava portando avanti nelle Marche: oltre all'ex Sacelit di Senigallia, il Villaggio Adamo ed Eva tra Porto Recanati e Marcelli e i Cinque Camini a Potenza Picena. Nei mesi scorsi, con ricorso ex articolo 700, si era rivolto al giudice del Tribunale di Ancona Francesca Ercolini per ottenere il ripristino dei finanziamenti, 264 milioni tagliati da Banca Marche, già gravata da una perdita di 800 milioni. Denaro indispensabile per riaprire i cantieri. Ma il ricorso era stato bocciato poiché, secondo il giudice, non era l'istituto ad essere inadempiente, ma il costruttore a non aver pagato le rate. Conclusioni contestate da Lanari che, comunque, pur convin- to della bontà delle proprie ragioni, aveva deciso di non andare avanti nella battaglia giudiziaria e di deporre le armi. Ha ancora una chance invece l'altro grande progetto edile di cui il costruttore si stava occupando in società con l'avvocato Massimo Camiciola, nota toga del foro di Macerata con uno studio a Porto Recanati: il complesso ex Santa Cristiana tra Marcelli di Numana e Porto Recanati. Soci per 10 anni in alcune tra le più importanti operazioni edilizie delle Marche, l'imprenditore e il legale si sono divisi. Ca- IL COSTRUTTORE: «HO LAVORATO BENE MA LA CRISI NON MI HA DATO SCAMPO» CAMICIOLA VA AVANTI CON LA KOMAROS miciola ha ceduto a Lanari le sue quote della società impegnata nel progetto di Senigallia, mentre il costruttore ha lasciato all' avvocato il suo pacchetto della società (la Komaros Borgo) che opera a Numana. E se l'imprenditore anconetano per l'ex Sacelit aveva scelto la via del concordato liquidatorio, poi trasformatosi in fallimento, l'avvocato ha tentato la strada del concordato in continuità. Piano di ristrutturazione dei debiti che, se accettato, consentirà ai nuovi soci della Komaros Borgo di ripartire con i lavori. La curatela de La Fortezza Srl è stata affidata al commercialista anconetano Paolo Di Paolo. Giudice delegato: Simone Romito. I creditori hanno tempo fino al 15 maggio per presentare le domande di insinuazione. L'udienza per l'esame dello stato passivo è fissata al 16 giugno. Letizia Larici Il costruttore anconetano Pietro Lanari © RIPRODUZIONE RISERVATA ne e un aggiornamento dei rapporti tra pubblica amministrazione e politica. Vogliamo premiare il merito e non la fedeltà o la vicinanza politica all'interno della Pa. Ceriscioli però sbaglia con la sua impostazione. Dentro la Regione ci sono enormi risorse che chiedono di essere valorizzate e premiate per merito». Anche lei è un professore: dia le sue pagelle. Comi? «L'ho apprezzato, prima, quando ha cercato di raggiungere una candidatura unitaria in vista delle elezioni. E lo apprezzo ora che sta svolgendo il suo ruolo da arbitro imparziale». Ceriscioli? «Bravo come sindaco. Ma quando parla della Regione non sa o finge di non sapere la situazione attuale. E soprattutto i tagli subiti». Spacca? «Luci e ombre. Nell'ultimo triennio ha lavorato contro il partito che lo ha fatto eleggere. Ed è iniziata una guerra di posizione che ha bloccato l'attività della Regione». A proposito di Spacca. Forza Italia lo cerca come candidato di una coalizione di centrodestra. Che ne pensa? «Sarei molto sorpreso. E soprattutto sarei imbarazzato per lui. Non so proprio come farebbe dopo 25 anni passati in un'area politica ad andare nell'altra». Che ne pensa invece del Governo Renzi? «Sono un sostenitore del più importante tentativo riformatore del paese degli ultimi anni. Sfido però il Governo sul tema del federalismo. Ci sono Regioni virtuose e altre che invece non lo sono. L'Esecutivo non deve trattare tutti alla stessa maniera. Premi chi ha i conti a posto». Sul fronte delle alleanze in Regione guarda più al centro o a sinistra? «Voglio il confronto più ampio possibile. Non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno. Ragionando su istanze programmatiche e superando steccati ideologici possiamo dialogare con soggetti moderati di centro e anche con i partiti della sinistra». Domenica si vota. Teme una bassa partecipazione alle primarie? «Sono molto preoccupato per il clima politico che stiamo vivendo. Sto lavorando per renderle più aperte e partecipate possibili. Speriamo di riuscirci». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA La Cgil “trasparente” bilancio da 17,5 milioni SINDACATO L’aeroporto delle Marche Barcellona, assaggi pasquali dal Sanzio AEROPORTO ANCONA Vueling inizia a volare da Ancona Falconara con i collegamenti pasquali per Barcellona: due voli speciali il 3 e il 7 aprile, che anticipano i collegamenti estivi operativi dal 22 giugno. Dall'hub di Barcellona El Prat i passeggeri potranno poi raggiungere altre 140 destinazioni con un unico check-in. Gli orari dei voli Ancona-Barcelona del 3 aprile: 20:10-22:05; il 7 aprile 14:30-16:25. Barcellona-Ancona il 3 aprile 17:35-19:25; il 7 aprile 11:55-13:45. Quanto al paventato declassamento ci ha pensato ieri l’assessore regionale alle infrastrutture, Paola Giorgi, a fugare i dubbi: «Non è previsto alcun declassamento dell'aeroporto di Ancona Falconara» ha assicurato rispondendo a una interrogazione di Enzo Giancarli. Il sanzio «rimane inserito nel Piano nazionale degli Aeroporti nella categoria “di interesse nazionale”» e la ristrutturazione interessa esclusivamente l’Enav. ANCONA Al dicembre 2014 sono 191.741 gli iscritti alla Cgil delle Marche. Di questi 111.023, cioè il 57,9%, sono pensionati, 80.715 lavoratori e disoccupati, mentre gli under 35 sono 14.120, pari al 18% dei lavoratori attivi. Sono questi alcuni dei dati del bilancio sociale 2014 della Cgil presentati ieri dal segretario generale Roberto Ghiselli e dalla segretaria regionale Daniela Barbaresi in quella che è stata definita “operazione trasparenza”. Nelle Marche la Cgil può contare su 2854 tra delegati, militanti e volontari. Grazie alla loro attività in tutta la regione sono in vigore 1.041 contratti collettivi decentrati, che interessano 177.000 lavoratori pubblici e privati. Nel 2014 la contrattazione difensiva derivata dalla crisi di molte aziende ha portato alla stesura di 5.500 accordi per Cig, mobilità, solidarietà insieme ad altri 75 protocolli con regione, province e comuni. All' interno del sistema dei servizi della Cgil, invece, il patronato Inca delle Marche, la cui assistenza è gratuita, ha aperto 130.000 pratiche, mentre gli uffici vertenze e legali hanno tute- Roberto Ghiselli lato complessivamente 7.887 lavoratori e recuperato 14,3 milioni di euro. Il Crs-Caaf inoltre con 308.000 pratiche ha garantito la propria attività a oltre 197.000 utenti. Il bilancio regionale del sindacato è di 17,5 milioni di euro, di cui 10,9 derivanti dal tesseramento, mentre con 9,7 milioni la spesa maggiore è rappresentata da quella per il personale, seguita da quella per l'attività politico organizzativa che tocca i due. Gli stipendi netti dei 286 dipendenti, invece, variano dai 1.241 euro al mese degli operatori Inca ai 2.292 del segretario generale. Francesco Rozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” ESTRATTO DI GARA - APPALTO DI SERVIZI PROCEDURA APERTA Stazione Appaltante: AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Viale Trieste 391 Pesaro 61121 Italia. Punto di contatto: U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni, servizi e logistica (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30), tel. 0721/366340-70-41/6206, fax 0721/366336, www.ospedalimarchenord.it. Ulteriori informazioni, il capitolato d’oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso il punto di contatto sopra indicato. Le offerte vanno inviate al punto di contatto sopra indicato; oggetto dell’appalto: progettazione, realizzazione e manutenzione di un sistema PACS unico interaziendale; Importo complessivo a base d’asta: Valore complessivo Euro 1.550.000,00 (IVA esclusa). Oneri da rischio da interferenza pari a 0 (zero); Tipo di procedura: aperta; Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa; Termine per il ricevimento delle offerte: 26/03/2015 ore 11.00; Informazioni complementari: lotto unico – CIG.6121610062. La documentazione di gara potrà essere scaricata gratuitamente dal sito internet www.ospedalimarchenord.it, o ritirata a mano presso la UOC Approvvigionamento beni e servizi e attività economali di questa Azienda. E’ vietata ogni alterazione della documentazione di gara pubblicata sui succitati siti internet. Per eventuali controversie faranno fede i documenti allegati, quale parte integrante e sostanziale, alla determina di autorizzazione all’indizione della procedura aperta n° 53/2015 di questa Azienda. Eventuali modifiche/rettifiche e/o precisazioni inerenti la documentazione di gara verranno pubblicate sul sito www.ospedalimarchenord.it. L’aggiudicazione definitiva è subordinata all’assegnazione da parte della Regione Marche della necessaria copertura finanziaria. Data di spedizione del presente bando alla G.U.C.E. 05/02/2015. Il RUP: Dott. Antonio DRAISCI -MSGR - 14 PESARO - 43 - 25/02/15-N: 43 Pesaro Urbino Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Provincia, tarda la lista degli esuberi ` Giannotti (Popolari) accusa: «Il termine è il primo marzo `Il direttore generale: «La scadenza non è perentoria Preoccupano il silenzio e la mancanza di trasparenza» aspettiamo la legge regionale sul riordino delle competenze» L’ENTE Per la "Domenicucci's list" sugli esuberi dei dipendenti, la Provincia non rispetterà il termine del primo marzo dato dal Governo. Il Piano non verrà presentato entro lunedì prossimo. «La circolare ministeriale - spiega il direttore generale dell'ente - specifica che non si tratta di un termine perentorio». A sollevare il caso il segretario di Popolari per l'Italia Roberto Giannotti. L'ex consigliere provinciale infatti ha sollecitato l'amministrazione provinciale a definire in fretta il Piano degli esuberi. «L'amministrazione provinciale - rileva Giannotti - deve procedere, entro il primo marzo, alla determinazione del piano di riassetto organizzativo, economico, finanziario e patrimoniale dell'ente. Ma, a pochi giorni da tale scadenza non risulta che tale atto sia stato predisposto». Attraverso l'osservatorio sugli enti locali Giannotti dice di volersi fare carico delle preoccupazioni dei dipendenti. «Esprimo una netta censura nei confronti dell'amministrazione provinciale per l'assordante silenzio - attacca Giannotti - È necessario che vengano rispettati i "tempi ministeriali" DALL’ENTE SI ASSICURA CHE SARANNO IN POCHI A RESTARE IN SOVRANNUMERO: «QUALCHE UNITÀ» per quanto concerne tale adempimento e soprattutto che ne venga assicurata la piena trasparenza, anche attraverso il coinvolgimento dei diretti interessati, almeno sul piano informativo». Al Piano degli esuberi sta lavorando lo stesso direttore generale Marco Domenicucci. Che però è in attesa della legge regionale di riorganizzazione delle competenze degli enti provinciali. Comune di Pesaro Per Domenicucci un doppio ruolo LA REPLICA «Come posso definire il Piano degli esuberi se il consiglio regionale non ha ancora approvato la legge di riorganizzazione delle competenze delle Province? spiega Domenicucci - La proposta di legge è passata in giunta ma non ancora in consiglio. Senza contare che la giunta ha stravolto il testo proposto dal tavolo tecnico. Attualmente non siamo in grado di definire quell'atto. Ma il primo marzo non è un termine perentorio: è una data indicativa». In ogni caso degli attuali 540 dipendenti di viale Gramsci ne dovranno rimanere circa 270. Un centinaio verranno trasferiti alla Regione, pur continuando molto probabilmente a lavorare a Pesaro, un'altra settantina se ne andranno tra pensionamenti e prepensionamenti ed altri 100 dovrebbero passare sotto la nascente Agenzia del Lavoro. Insomma il cerchio sarebbe chiuso e gli esuberi ridotti al minimo. «Ora credo che possiamo dirlo - conclude Domenicucci - gli esuberi saranno molto pochi. Nell'ordine di qualche unità». Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA La sede della Provincia di Pesaro e Urbino Scoperta a Urbino dal polizia e agenti della forestale Discariva abusiva, denunciato un elettricista La polizia e gli agenti del corpo forestale hanno scoperto una discarica abusiva di rifiuti ferrosi, edili, e di elettrodomestici e mobili in un terreno privato di Vagnino di Urbino. Il proprietario, riparava elettrodomestici in un capannone accanto per poi anche rivenderli, per poi accatastare i rifiuti nella discarica. Vista la totale assenza di qualsiasi autorizzazione per la gestione di rifiuti speciali e per la raccolta di veicoli demoliti, «Una tassa occulta per Santa Lucia» URBINO Cinque stelle e Sinistra per Urbino concordano: «Il contributo del comune ad Urbino Servizi è una tassa occulta. Meglio che il canone venga pagato in maniera chiara dai cittadini evitando di togliere risorse ai servizi». Per i due gruppi politici la costruzione di Santa Lucia è stato un enorme errore e chi ha contribuito alla sua costruzione «dovrebbe dimettersi». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'ultimo versamento di circa 300mila euro che il Comune ha versato, come contributo per il mancato adeguamento delle tariffe dei parcheggi, ad Urbino Servizi. Un passaggio di denaro non piaciuto né al Movimento 5 stelle, né a Sinistra per Urbino che, unitamente, chiedo- no all'amministrazione di fare scelte che «ruotino attorno al cittadino e non a Santa Lucia». Emilia Forti, consigliere comunale penta stellata, ha più volte sottolineato come i costi della struttura ricadranno sui cittadini per trent' anni. «Sarà un balzello occulto racconta Piergiorgio Fabbri, candidato alle regionali per i cinque stelle - che sottrarrà ogni anno 500, 600mila euro al bilancio comunale, causando pesanti tagli ai servizi». Ecco allora la proposta: CINQUE STELLE E SINISTRA CONTESTANO IL PARCHEGGIO «CHI L’HA VOLUTO DOVREBBE DIMETTERSI» ritenuto il contributo del comune ad Urbino servizi una "tassa occulta" e quindi da cancellare, sarebbe meglio se i cittadini pagassero loro stessi la propria quota usufruendo poi del parcheggio gratuitamente. «Sarebbe più onesto che tagliare i servizi - continua Fabbri - millantando efficienza e risparmio. Il vero scopo del passaggio di soldi è coprire il debito del mutuo». Per i cinque stelle la costruzione di Santa Lucia equivale ad un danno erariale per la città e chiedono a tutti (Pd e attuale giunta) di «dimostrare senso di responsabilità dimettendosi» spiegando ai cittadini con franchezza di aver compromesso con questo progetto la situazione economica della città per i prossimi decenni. A.Per. © RIPRODUZIONE RISERVATA Poste da chiudere, si allarga la protesta SINDACATI Pronti a scendere in piazza coi sindaci, pur di evitare le chiusure e le riduzioni di aperture degli uffici postali nella provincia. La segreteria Slc-Cgil di Pesaro (settore Poste) ribadisce la «netta contrarietà al progetto di chiusura degli uffici postali, che colpisce territori già socialmente sofferenti». Il piano di Poste prevede che da aprile a Belforte All’Isauro l’ufficio resterà aperto non più quattro giorni ma tre a settimana. Stesso discorso a Fratte Rosa, Isola di Fano, Monteciccardo, Piagge, San Giorgio di Pesaro. A Pianello di Cagli si passa da 3 aperture a 2, a Serra Sant’Abbondio da 6 a 3 mentre a Smirra da due a uno. Un territorio che passa da 35 giorni di aperture a 24. Ma anche la chiusura definitiva di Pesaro Cacciatori, Novilara e Petriano. «Nella ultime settimane l'azienda ha ribadito la volontà ad innovarsi - continuano Pazzaglini e Barile di Cgil - ma le chiusure che intende mettere in atto rispondono ad una logica ormai vecchia, per cui l'unica innovazione che potrebbe produrre è il solito taglio di posti di lavoro e l'aumento dei disagi ai cittadini. Abbiamo suggerito alla Direzione di Poste a livello territoriale in più riprese di potenziare questi uffici in termini di investimenti in risorse umane nonché economici, per rendere migliori ed efficienti i servizi per l'azienda ma anche di utili a tutta la clientela. Non vorremmo che l'azienda si dimenti- casse di quanto tempo e impegno è costato a tutti gli operatori e sindacati per arrivare ai risultati ottenuti negli anni, ed è ingenuo non pensare che questo progetto va contro i bisogni della popolazione e che possa creare ripercussioni negative in tutti gli uffici postali di quei territori ad oggi non coinvolti in questo progetto».Le chiusure interessano 7033 residenti per 3116 famiglie coinvolte nel territorio, mentre le razionalizzazioni riguardano 2835 residenti e 1048 famiglie. Cgil chiude: «Siamo disponibili ad osteggiare con ogni mezzo e strumento di nostra competenza concordando con le amministrazioni locali, anche quelle non coinvolte attualmente, per mettere in campo ogni azione nell'interesse dei cittadini». l’uomo è stato denunciato. Inoltre sono stati identificati e sanzionati in via amministrativa, quattro proprietari dei veicoli in stato di abbandono, per aver omesso di consegnarli ad un centro di raccolta autorizzato. Ai controlli ha partecipato anche l'Arpam di Pesaro. Nel corso del sopralluogo il personale del commissariato di Urbino, insieme alle altre forze dell’ordine interessate, ha documentato con riprese fotografiche lo stato del sito arrivando a identificare il proprietario, un 55enne elettricista residente a Vallefoglia. All'interno del terreno è stata trovata ammassata una considerevole quantità di rifiuti speciali di varie tipologie (rifiuti ferrosi, edili, elettrodomestici, pneumatici, materiali plastici, ecc.), direttamente a contatto con il suolo, quindi con grave rischio di dispersione di sostanze pericolose, nonchè numerosi veicoli, parte dei quali in stato di abbandono e di rottamazione. Doppio ruolo per il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci. Ieri la riunione di Giunta del Comune di Pesaro ha affrontato la questione dei dirigenti. «A fine mese andrà in pensione Daniele Domenico Ragnetti - spiega l’assessore alla Gestione Antonello Delle Noci come amministrazione abbiamo voluto dare un primo segnale che è quello di sostituirlo con un solo dirigente e non due come prevede la normativa. Ma abbiamo chiesto un parere al Ministero perché in base a un concorso che abbiamo fatto nel 2012 vogliamo capire se quel posto spetta al terzo classificato di allora, un funzionario di Cesena che ora lavora a Venezia, oppure possiamo seguire quanto dice la legge di stabilità e attingere dalla Provincia». Ma la risposta non sarà immediata e l’incarico di direttore dell'Area Benessere e di responsabile del Servizio Politiche Educative, dirigente Sviluppo organizzativo, Personale e Patrimonio non può attendere. «Ci vorranno tre mesi per una risposta - chiude Delle Noci - per questo abbiamo approvato una delibera per assumere per tre mesi Domenicucci. Questo ci consentirà di risparmiare tra l’altro il 40%. Poi vedremo in base a quanto dirà il Ministero che cosa potremo fare». -MSGR - 14 PESARO - 44 - 25/02/15-N: 44 APPELLO DEI SINDACATI «LA SOCIETÀ È PUBBLICA MA LE AMMINISTRAZIONI NON LA IMPIEGANO E ANZI FINISCONO PER SPENDERE DI PIÙ» Fano Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] «I Comuni Aset sostengano Rincicotti e Orciani» Dragaggio, l’accordo si firma a inizio marzo IL CASO Lo strumento di pressione è l'ipotesi di intervento sulla Corte dei conti, ma il vero obiettivo non è la denuncia, bensì la tutela dell' occupazione: cinque posti di lavoro in tutto fra operai e amministratrice. Ieri il sindacato Cisl è tornato sulle traversie di Rincicotti & Orciani, società pubblica perché proprietà di Aset spa, che sarebbe abbandonata al suo destino proprio da chi, invece, dovrebbe difenderla e valorizzarla. «I Comuni soci di Aset spa continuano ad affidare lavori a ditte private concorrenti, spendendo anche di più: ecco per quale motivo citiamo la Corte dei conti», hanno detto Giovanni Giovannelli e Maria Grazia Santini di Cisl, che avevano al loro fianco i cinque lavoratori. Rincicotti & Orciani fu acquistata nel 2003 da Aset spa per un milione e 118.000 euro, cifra davvero ragguardevole per una società di autospurgo. Nel 2012 la stessa società multiservizi pubblicò un avviso d'asta, prevedendo un prezzo base «di circa 200.000 euro, ma non ci furono offerte d'acquisto». Rincicotti & Orciani non fu venduta e la sua vita continuò tra difficoltà economiche o casi politici, secondo Cisl quasi da separata in casa di Aset spa. Un bi- lancio dal rosso troppo acceso, tra l'altro, farebbe decadere le autorizzazioni e di conseguenza il personale va avanti come se fosse sui carboni ardenti. «Solo per fare un esempio - hanno proseguito Giovannelli e Santini - nel 2014 il Comune di Fano ha speso 28.000 euro rivolgendosi a ditte private, per lavori che potrebbe benissimo fare Rincicotti & Orciani, con il vantaggio che l'ente locale socio si limiterebbe a pagare il conferimento in discarica, non il lavoro e nemmeno il trasporto, come invece richiesto dalle imprese esterne. Quest'anno la spesa è già superiore ai 5.000 euro. Noi diciamo che tutti i Comuni soci di Aset spa do- vrebbero usufruire di Rincicotti & Orciani sia per gli spurghi di edifici pubblici, come gli ospedali o le scuole, sia per la pulizia dei tombini. Non servono modifiche statutarie o altre complicazioni. Il sindaco di Fano, Massimo Seri, si è impegnato a prevedere in bilancio lavori per 40.000 euro, ma non bastano. Anche gli altri Comuni dovrebbero impegnarsi ognuno per 4.000 o 5.000 euro. Così l'attività sarebbe salva e con lei i posti di lavoro. La presidente di Aset spa, Lucia Capodagli, sembra a sua volta interessata a far lavorare Rincicotti & Orciani». O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Presto i lavori al cimitero Auto, revocati tutti i permessi IL CANTIERE Dal primo di marzo saranno revocate tutte le autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali per entrare con l'auto privata nel cimitero dell'Ulivo, a Fano nella zona di Roncosambaccio. Le modifiche alla viabilità interna sono state decise dal sindaco Massimo Seri e dureranno quanto i lavori per ristrutturare la palazzina, dove dovrà essere realizzato l'impianto per cremare le salme. «Intendiamo ridurre al minimo - ha spiegato lo stesso Seri - il rischio di interferenze con il cantiere, salvaguardando l'incolumità degli operatori cimiteriali e dei visitatori. A partire dunque dal primo marzo, all'interno del cimitero dell' Ulivo si potrà circolare con automobili oppure navette condotte soltanto dagli operatori cimiteriali. Il servizio di navetta - ha aggiunto il sindaco - è rivolto in modo particolare alle persone con difficoltà motorie e sarà fornito a richiesta dal personale, dal martedì al venerdì con orario 9-12. Il sabato e la domenica, invece, anche dalle 15 alle 17. Lo stesso varrà per la settimana subito precedente e seguente le Festività dei Defunti, la Pasqua e il Natale». Il sindaco Seri ha disposto il provvedimento dopo avere saputo di numerosi accessi selvaggi: «Le automobili senza l'apposito contrassegno costituiscono un pericolo per gli stessi visitatori e per gli operatori cimiteriali, si spostano senza regole e in qualche caso intralciano perfino le normali attività cimiteriali o disturbano le persone che stanno visitando i loro defunti». Questo comportamento irriguardoso è in voga nonostante il sistema di video-sorveglianza che registra tutti gli accessi. Nella palazzina dell' Ulivo è dunque previsto l'impianto per cremare le salme, che sarà realizzato dalla società pubblica Adriacom (formata dalla fanese Aset Holding e dalla pesarese Aspes) per una spesa di 2 milioni e 400.000 euro. La struttura in questione non sarà costruita subito, perché nel frattempo sarà verificata la disponibilità di finanziamenti da parte di istituti di credito e Unione europea. `Regione, il sindaco Seri riceve garanzie dall’assessore Giorgi PORTO Ai primi di marzo sarà firmato l'accordo sulla cassa di colmata, un grande contenitore costruito ad Ancona per sabbie e fanghi di dragaggio. Per il sindaco Massimo Seri è già un buon risultato e la notizia, annunciata ieri dall' assessore regionale Paola Giorgi, ravviva la speranza di un intervento che allenti la morsa dell'insabbiamento nel porto di Fano. "Abbiamo avuto la conferma che la cassa di colmata è pronta e io per il Comune mi sono impegnato a far effettuare nuovi carotaggi, per avere analisi aggiornate sulla qualità dei materiali che compongono il fondale", ha aggiunto il sindaco. A sua volta l'assessore Giorgi ha garantito che nel bilancio regionale saranno rintracciate risorse da investire sul dragaggio dei porti marchigiani, Fano compresa. Il sindaco Seri guidava una delegazione composta dai sindacati e da alcuni rappresentanti della marineria, tra i quali Marco Pezzolesi di Coomarpesca, società che da anni chiede interventi risolutivi sull'insab- biamento delle darsene. Lo scoglio è proprio all'inizio: rimuovere lo strato di sabbia e di limo che, nel tempo, ha assorbito una parte di sostanze inquinanti. Non può essere restituito al mare e di conseguenza è necessario individuare un deposito specifico: la cassa di colmata, attesa già da diversi anni. Una volta rimosso lo strato più superficiale, la sabbia sottostante potrebbe essere utilizzata per ricaricare le spiagge erose. Minore spesa, doppio vantaggio. Ora, però, bisogna muovere il primo passo. "Ci siamo fatti sentire - ha concluso Pezzolesi - e abbiamo ribadito che il porto sta morendo. Non è più tempo di sofismi da burocrati e rimpalli di responsabilità: il dragaggio più approfondito lo facciamo oppure no?". Il sindaco Seri La Mercedes prende fuoco guidatore si mette in salvo LA PAURA Un cantiere nautico Nautica, Cnf affonda in 146 senza lavoro ` Cantieri navali fanesi chiude, mobilità per tutti i dipendenti LA VERTENZA Perdono il posto i 146 lavoratori ora in forza alla società Cantieri navali fanesi (Cnf) e il loro destino immediato è la mobilità, che almeno garantisce un reddito ed eventuali assunzioni agevolate, qualora se ne presenti l'opportunità. Chiude i battenti, dunque, un'altra impresa fanese ed è un ulteriore colpo al settore della cantieristica, trainante fino a pochi anni fa. «Non c'è alternativa, siamo in un vicolo cieco», ha commentato Maria Grazia Santini, di Cisl, subito dopo la riunione decisiva di ieri, svoltasi in uno studio professionale a Senigallia. Sindacati e rappresentanza unitaria dei lavoratori hanno incontrato il curatore fallimentare di Camm sas, società con cui Cnf ha un affitto. Si è deciso che il contratto sarà rescisso, di conseguenza tutto il personale Cnf tornerà in carico a Camm sas e il curatore fallimentare potrà attivare la mobilità. Una conclusione attesa, ma non scontata. I sindacati considerano che lo sviluppo sia positi- vo, un punto fermo in un quadro altrimenti preoccupante. «Se non ci fosse stata questa apertura del curatore fallimentare, le cose si sarebbero parecchio complicate per il personale di Cnf», ha aggiunto Santini, che ha partecipato all'incontro senigalliese insieme con i colleghi Vito Adragna di Uil e Giorgio Marzoli di Cgil. Un'assemblea con i lavoratori è stata già convocata per la giornata di domani nella sede produttiva a Bellocchi, specializzata nella resinatura degli scafi, mentre è attesa per i primi di marzo una nuova riunione con il curatore fallimentare: servirà per mettere a punto la procedura di mobilità. Appena i lavoratori saranno iscritti nella relativa lista, percepiranno un'indennità variabile a seconda dell'anzianità. Maggiore è l'età, più lunga la durata del sussidio. Spiegavano ieri i sindacati che Ncf deve ancora erogare parte dello stipendio risalente al dicembre IL CURATORE FALLIMENTARE HA SBLOCCATO LO STALLO PERMETTENDO L’AVVIO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI MA RESTANO PAGHE ARRETRATE E FAMIGLIE SENZA REDDITO scorso, più gennaio e febbraio. Per il recupero delle spettanze arretrate, oltre che del trattamento di fine rapporto, non è da escludere che si debbano attendere ulteriori passaggi. «La vicenda si è avvitata - ha specificato Santini - quando il principale cliente ha garantito una quantità di lavoro tale che non sarebbe bastata a pagare metà del personale Cnf. L'attività chiude soprattutto per questa ragione e il nostro timore è che le ripercussioni sociali siano molto violente sia su Fano sia sui Comuni limitrofi. Gran parte dei lavoratori vivono qui, qualcuno anche nell'Anconetano e nell'Urbinate, ed è di questa stessa zona anche l'indotto. Sappiamo di situazioni già drammatiche, di famiglie senza reddito costrette a rivolgersi alla Caritas. Gli ammortizzatori sociali porteranno nuovo reddito, almeno per un periodo, e i lavoratori potranno respirare di nuovo». Il problema è che non se ne esce senza ripresa, ora che le zone industriali sono quasi desertificate. «L'auspicio ha concluso Marzoli - è che siano confermate le possibilità di investimento sia nella nautica sia in altri settori, per ricreare lavoro in una provincia tra le più martoriate dalla crisi». Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Paura ieri mattina per un rappresentante di commercio che ha visto l’auto prendere fuoco proprio mentre la stava guidando, ma per fortuna ha fatto in tempo ad uscire dall’abitacolo e a mettersi in salvo. E’ successo lungo la strada provinciale interna che da Carignano porta a Santa Maria dell’Arzilla. Erano da poco passate le dieci quando i vigili del fuoco di Fano sono dovuti intervenuti lungo la provinciale, poco prima del centro abitato di Santa Maria dell’Arzilla, per spegnere le fiamme che hanno divorato la Mercedes Classe C 2000 del rappresentante. Poco prima l’uomo, che procedeva in direzione Pesaro, si è accorto che la sua auto aveva improvvisamente accelerato, senza più controllo. Per questo l’ha spenta accompagnandola sul ciglio della strada. Il rappresentante ha fatto appena in tempo a scendere dalla Mercedes con la sua valigetta, quando dal vano motore sono uscite le prime fiamme che in pochi minuti hanno avvolto tutta l’auto, un’improvvisa fiammata che ha bruciato la vettura. Sul posto anche la polizia municipale di Pesaro per regolare il traffico che ha subito inevitabili rallentamenti. Ladri tentano furto in azienda ma l’allarme li mette in fuga SICUREZZA Hanno tentato di rubare all’interno di un’azienda ma l’impianto di allarme li ha costretti alla fuga. E’ successo nella tarda serata di lunedì nella zona industriale di Bellocchi, dove è ubicata l’azienda ”360 gradi arredamenti”. I ladri, intorno alle 22.30 avevano preso di mira il retro del capannone della ditta provando a forzare una porta secondaria. Non si sono però accorti dell’impianto ”tempor sensor” che ha fatto scattare l’allarme alla Vigilar, società privata di vigilanza. Tanto è bastato per far scappare i malviventi. Dopo un sopralluogo, il titolare ha verificato che non era stato asportato nulla. TRUFFE E sempre nell’ambito della sicurezza allarme truffe fra i commercianti. Sono giunte diverse segnalazioni a Pesaro e Fano soprattutto tra i titolari di negozi di abbigliamento per la presenza di persone, che spacciandosi per operatori di corrieri, si presentando in negozio con la scusa di aver sbagliato la consegna e di dover ritirare il pacco dell’ordine prima che venga aperto. Restando in tema l’Ant provinciale avverte che c’è chi si spaccia per addetto dell’Associazione nazionale tumori, chiedendo soldi. «L’Ant - si precisa - non ha mai effettuato e non effettua campagne di raccolta fondi a domicilio, né tanto meno per via telefonica». -MSGR - 14 PESARO - 45 - 25/02/15-N: 45 Mercoledì 25 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Tra concorsi canori ed estrazioni in maschera i vincitori sorridono A sinistra Ottavia Piccolo sotto Amanda Sandrelli e Laura Curino Gli studenti di Sassocorvaro sotto esame con “Ke classe” La Fano fortunata Music Night 3 trionfa la band “Scaramuzzino Family” Da domani e fino a domenica a Pesaro, Fano, Pergola e Mondavio in scena grandi protagoniste dello spettacolo FANO Alla presenza di un numeroso pubblico, venerdì scorso è andata in scena la finale del concorso Music Night 3 al Buburger. Il primo premio (un buono acquisto di 300 euro in strumenti musicali) è stato vinto dalla Scaramuzzino Family di Urbino, il secondo premio è andato a Chiara Magrini di Pesaro; un premio speciale per il miglior inedito è stato vinto dal duo Edoardo Fabris-Manuel Casisa con la canzone Milleluci. Teatro civile e danza sul palco al femminile CARTELLONE D anza e teatro civile al centro di questo fine settimana tutto al femminile, nei teatri della provincia, con Mara Cassiani, Laura Curino, Ottavia Piccolo e Amanda Sandrelli. Domani, giovedì 26 febbraio, al Teatro Sperimentale, TeatrOltre dedica una serata ad una delle coreografe e performer marchigiane più attive, vera protagonista della danza contemporanea in Italia, presente nei più importanti festival nazionali, Mara Cassiani che offre al pubblico due lavori, Trash e Justice, un’occasione per conoscere da vicino la sua opera. La ricerca della Cassiani, che si è formata con Teatro Valdoca e Societas Raffaelo Sanzio, si basa sulle OTTAVIA PICCOLO È LA PROTAGONISTA DELL’ACCLAMATA «SETTE MINUTI» PER LA REGIA DI GASSMAN nuove iconografie, riti e linguaggi creati dall’impatto coi nuovi media: la relazione con il pubblico volge a creare immaginari visivi, che riflettono la capacità dello spettatore di elaborare significati superando i linguaggi tradizionali. Info Teatro Sperimentale (0721.387548). Venerdì 27 febbraio e domenica 1 marzo, la Rete dei teatri propone Laura Curino al Teatro Apollo di Mondavio e Amanda Sandrelli al Teatro Angel dal Foco di Pergola. La Curino, una delle più straordinarie interpreti di teatro civile italiano, presenta uno dei suoi cavalli di battaglia, Camillo Olivetti. Alle radici di un sogno. Quel Camillo Olivetti pioniere, inventore, anticonformista capriccioso e geniale che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere: uno spettacolo che sorprende, fa riflettere ed emoziona, raccontandoci com'è possibile fare impresa e investire sul capitale umano. Amanda Sandrelli in Tale madre, tale figlia, scritto e diretto da Laura Forti, è la protagonista di una storia come tante, che sembra restare nei canoni della commedia e parla un linguaggio apparentemente leggero, divertente, ma che scivola in maniera sottile e silenziosa verso profondità oscure: una madre e una figlia, che si stanno preparando per uscire e si ritrovano in un "bagno" a condividere paure, sogni, ansie, aspettative. Si guardano, si rispecchiano l'una nell'altra in un corpo a corpo a volte leggero, a volte doloroso, a volte anche rabbioso. Info: 366.6305500. Chiude questa intrigante maratona tutta al femminile, sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, al Teatro della Fortuna di Fano, Ottavia Piccolo, diretta da Alessandro Gassman, con 7 Minuti, il “dramma proletario” dolente e contemporaneo scritto da Stefano Massini, ispirato a una storia vera, che racconta della lotta di un gruppo di operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira, in Francia. Un linguaggio vero, asciutto, credibile, coinvolgente, attento e preciso nel raccontare di una riunione di 11 donne per decidere se accettare la riduzione di 7 minuti nella pausa: 11 donne, con differenti percorsi di vita, capaci di raccontare una umanità` che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro. Info Teatro della Fortuna 0721.800750 Elisabetta Marsigli La Lotteria del Carnevale premia un marottese FANO La Lotteria del Carnevale ha il suo fortunato: ha 51 anni, abita a Marotta ma ha origini pugliesi, è commerciante di frutta e verdura, ha due figli e, soprattutto, è fortunatissimo. Francesco Spadaro è il vincitore del primo premio della Lotteria del Carnevale di Fano 2015: la “Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” messa in palio dalla concessionaria Opel CentralGarage di Rosciano di Fano per l’estrazione finale di martedì grasso. Spadaro ha comprato solo due biglietti della Lotteria 2015: “Non credo molto nella fortuna ma ci provo sempre”. © RIPRODUZIONE RISERVATA AL CINEMA SALA PER SALA LORETO PESARO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding Jr. (drammatico) 21.00 MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico) 20.15-22.40 Sala 2 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia) 20.15-22.30 Sala 3 Paris Texas di Wim Wenders; 20.00 Sala 3 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding Jr. (drammatico) 22.45 C UCI CINEMAS PESAROPiazza Stefanini, 5 - Tel. Sala 1 Sala1 Sala 2 Sala 2 Sala 3 SOLARIS Sala 4 B Sala 4 Sala 5 A B C Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615 Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 19.00 The Imitation Game di Morten Tyldum; con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Charles Dance (thriller) 18.30 Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts (drammatico) 21.00 Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico) 19.00 Un Piccione Seduto su un ramo riflette sull’Esistenza di Roy Andersson; con Holger Andersson, Nils Westblom (commedia) 21.00 Sala 5 Sala 6 892960 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia) 18.15-21.15 Il Settimo Figlio di Sergej Bodrov; con Julianne Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura) 18.00 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding Jr. (drammatico) 20.30 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico) 18.15-21.00 Shaun - Vita da pecora: Il film di Mark Burton; di Richard Starzack; (animazione) 18.20 Paris Texas di Wim Wenders; 21.00 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin Williams (commedia) 18.20 Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.00 Kingsman: The Secret Service di Matthew Vaughn; con Samuel L. Jackson, Mark Hamill, Colin Firth (azione) 18.00-21.00 FANO CITYPLEX POLITEAMAvia Arco d’ Augusto, 52 Sala 1 Sala 1 Sala 2 Sala 3 Sala 3 Tel. 0721.801389 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico) 18.30 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding Jr. (drammatico) 21.15 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia) 18.30-21.15 Shaun - Vita da pecora: Il film di Mark Burton; di Richard Starzack; (animazione) 18.30 Un Piccione Seduto su un ramo riflette sull’Esistenza di Roy Andersson; con Holger Andersson, Nils Westblom (commedia) 21.15 MALATESTA via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677 Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts (drammatico) 21.15 UCI FANO Via Einaudi, 30 - Tel. 892960 Sala 1 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico) 18.00-21.00 Sala 2 Il Settimo Figlio di Sergej Bodrov; con Julianne Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura) 18.30 Sala 2 Paris Texas di Wim Wenders; 21.00 Sala 3 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia) 18.30 Sala 3 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding Jr. (drammatico) 20.50 Sala 4 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin Williams (commedia) 18.15 Sala 4 Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.00 Sala 5 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan (commedia) 18.20 Sala 6 Il Settimo Figlio 3D di Sergej Bodrov; con Julianne Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura) 21.20 A. CONTI ACQUALAGNA P.zza Maffei - Tel. 328.1115550 Non pervenuto DUCALE URBINO Via Budassi, 13 - Tel. 0722.320315 Sala 1 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico) 21.15 Sala 2 Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts (drammatico) 21.15 NUOVA LUCE Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059 Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.15 IL FORMAT Parte Porco Montefeltro Un viaggio in Montefeltro alla scoperta di leccornie GASTRONOMIA Un percorso in nove tappe che permetterà a tutti gli appassionati di enogastronomia di conoscere le ricchezze che il nostro territorio propone intitolato "Porco Montefeltro" partirà da domani per concludersi il 20 marzo. L'evento è organizzato dalla Confesercenti per promuovere in questo periodo di crisi i ristoranti, le norcinerie e le cantine a cavallo tra Marche, Romagna e la Repubblica di San Marino. Gli abbinamenti proposti (con menù dai 20 ai 30 euro) hanno come protagonista la carne di maiale e i legumi San Sisto presentati attraverso antiche ricette, riviste e corrette secondo i canoni della cucina contemporanea. «Porco Montefeltro vuole essere un invito a riportare sulle nostre tavole gli antichi sapori delle nostre terre affinchè non si perda il gusto. - spiega il direttore di Confesercenti Montefeltro, Giorgio Bartolini - Queste iniziative possono essere un volano per il turismo e la conoscenza del territorio stesso. La manifestazione richiama infatti turisti in una situazione del tutto nuova. Il nostro obiettivo è quello di destagionalizzare il periodo di afflusso e fare contemporaneamente una strategia di marketing territoriale». Le prelibatezze saranno accompagnate da vini del territorio scelti dal sommelier Otello Renzi. Durante le serate sarà possibile acquistare i legumi di San Sisto a prezzi promozionali: «Il Montefeltro possiede delle tradizioni peculiari legate all'enogastronomia - dichiara Risiero Severi in rappresentanza del Consorzio Produzione Legumi - che potrebbero perdersi se non organizziamo manifestazioni come queste al fine di recuperarle». SASSOCORVARO Nuova tappa nel pesarese per la troupe di Ke classe che oggi si sposta a Sassocorvaro per mettere alla prova le conoscenze dei maturandi dell’Omnicomprensivo Montefeltro. A partire dalle ore 9, gli studenti cimenteranno nell’appassionante sfida a colpi di click. Attraverso tastiere wireless gli studenti, suddivisi in squadre, competeranno tra loro per rispondere al meglio e nel minor tempo possibile ai 20 quesiti riguardanti il piano di studi, cultura generale, educazione finanziaria, ambientale e sociale per stabilire i campioni quale classe quinta potrà accedere alla finale regionale di maggio presso Banca Marche a Jesi. Prossimamente, il Canale Televisivo Nazionale 7Gold trasmetterà tutti gli appuntamenti registrati all'interno degli Istituti Superiori di Secondo Grado. Le donne curde si raccontano alla Bobbato INCONTRO PESARO “Eravamo arrivate a un punto in cui dovevamo comprendere che non ci potevamo liberare dalle condizioni esistenti utilizzando una logica maschile.” Domani alle ore 18, alla Biblioteca Bobbato, Galleria dei Fonditori 64, la conferenza “Esperienze di libertà: le donne kurde raccontano” con Haskar Kirmizigul, Fondazione internazionale donne kurde, Olanda e Yilmaz Orkan, Introduce Monia Andreani, docente Diritti umani Università per stranieri Perugia. Sarà un aggiornamento sulla situazione attuale nei cantoni democratici del Kurdistan e in particolare nella Rojava, una discussione su alcune tematiche, in particolare sul percorso di costruzione dell'autonomia femminile collettiva e individuale. Al termine sarà possibili partecipare a cena di solidarietà. Organizzano: Alternativa Libertaria-FdCA, Comitato per la Solidarietà Internazionale Vittorio Arrigoni, Donne in nero, Iscop, Biblioteca Bobbato. Alla S.Giovanni al via il ciclo “Ti presento il mio paese” CONFERENZA PESARO Oggi alle ore 17.30, alla biblioteca San Giovanni, prenderà il via la seconda edizione del ciclo di incontri “Ti presento il mio paese: il mondo raccontato dai giovani volontari stranieri e italiani”, curato dall’associazione Vicolocorto di Pesaro. Il primo incontro, con la partecipazione di Thomas Saint-Léger, sarà dedicato alla Francia. Gli incontri successivi, che si terranno sempre il mercoledì, alle ore 17.30, saranno i seguenti: 11 marzo - Repubblica Ceca, 25 marzo - Polonia, 15 aprile Turchia ,22 aprile - Italia Vicolocorto è un’associazione attiva nel territorio come ente d’invio e di accoglienza di giovani del Servizio Volontario Europeo in Europa, Asia, Africa e America Latina. Si occupa di progetti che favoriscano lo sviluppo personale dei giovani e l’acquisizione di nuove competenze e abilità (intercultura, lingue straniere); organizza attività culturali e laboratori educativi tematici rivolti ai giovani, collaborando con vari enti e associazioni. Attualmente sono ospitati a Pesaro due volontari, da Francia e Repubblica Ceca. Ad essi presto se ne aggiungeranno altri due, da Polonia e Turchia. Saranno loro i protagonisti degli incontri alla San Giovanni, durante i quali racconteranno al pubblico le loro origini e le caratteristiche dei Paesi di provenienza, utilizzando immagini e risorse multimediali. Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +,!z!?!$!, CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) LA POLITICA μ C’è attesa per la convention di AP Ora Spacca fa pretattica e cerca alleati Anno 155 N˚ 55 Mercoledì 25 Febbraio 2015 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Per le ferie tagli all’assistenza Dopo la denuncia della Cgil il direttore Ricci sospende il provvedimento Pesaro L’esigenza è chiara: assicurare le ferie a infermieri e operatori socio sanitari per evitare di mettere a bilancio ulteriori voci di spesa. Così l’azienda ospedali riuniti Marche Nord, attraverso lo snellimento degli orari di compresenza delle due figure nei reparti, ipotizza un taglio ai minuti di assistenza garantiti ai pazienti. Ieri mattina la Cgil, attraverso i suoi vertici, la segretaria generale Simona Ricci e e il segretario generale Fp Roberto Rossini, ha lanciato l’allarme e due ore dopo il direttore genera- le di Marche Nord Aldo Ricci ha sospeso il provvedimento. L’entrata in vigore era fissata per il primo marzo ma ora Ricci preferisce incontrare i sindacati prima di procedere. Essendo però il 31 maggio l’ultimo giorno utile per consumare, senza aggravi per l’Azienda ospedale, le ferie del 2014 è chiaro che la sospensione avrà vita breve. In questo contesto sindacati, giustamente, denunciano l’evidente aggravio dei carichi di lavoro per il personale che reterà nei reparti, i cittadini pregano di stare in salute. Sinibaldi In cronaca di Pesaro μ La Cisl protesta per la cassa integrazione dei dipendenti di fronte all’utilizzo di ditte esterne per i servizi “Rincicotti, svalutazione e danni erariali” CASO ALL’ASET CRONACA Fano Francesco Casoli e Gian Mario Spacca Ancona Una “leadership plurima” e “tanti candidati”, secondo il governatore Gian Mario Spacca, per il nuovo schieramento centrista che dovrebbe accogliere Area Popolare composto da Ncd, Udc e Marche 2020. E’ lui i candidato più gettonato ma ieri ha nicchiato parlando anche di Casoli e Sbarbati. Buroni A pagina 5 μ Picchetti e pacchi in Regione Inchiesta sui fondi Tempo di proteste Marinangeli A pagina 5 μ Con lo speciale Progetto 9000 La Luiss cerca talenti marchigiani Pierucci A pagina 4 Evitare danni erariali, non dilapidare un investimento pubblico, non privare del lavoro il personale mettendo in liquidazione la Rincicotti Orciani, sono le richieste che la Cisl di Fano fa all'Amministrazione comunale e agli organi responsabili di Aset spa, cui la società appartiene. Presenti i dipendenti interessati, ieri mattina il sindacato, rappresentato dal responsabile della sede fanese Giovanni Giovanelli e da Maria Grazia Santini della Femca Cisl Marche, ha lanciato un nuovo appello, mettendo in evidenza gli errori che sono stati compiuti nella gestione della ditta. Foghetti In cronaca di Fano Ha 51 anni, abita a Marotta e ha origini pugliesi, il commerciante di frutta e verdura, Francesco Spadaro che ha vinto il primo premio della Lotteria del Carnevale di Fano 2015: la “Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” messa in palio dalla concessionaria Opel CentralGarage di Rosciano di La sede dell’azienda Rincicotti e Orciani Denunciato artigiano: accumulava rifiuti speciali Pietro Sarchiè, ucciso a luglio Urbino Polizia e Guardia Forestale denunciano in stato di libertà all' autorità giudiziaria un 55enne italiano disoccupato, residente a Vallefoglia per gestione abusiva di rifiuti. In località Cà Vagnino è stata scoperta una superficie, non recintata, che accoglieva una considerevole di quantità di rifiuti speciali di varie tipologie (ferro, materiale edile, elettrodomestici, pneumatici, materiali plastici, cavi, ecc.), direttamente a contatto con il suolo. Gulini In cronaca di Pesaro Lotteria del Carnevale Negoziante vince l’auto Fano Omicidio Sarchiè Quattro gli arresti Discarica a cielo aperto μ E’ un 51enne di Marotta: “Non ci credevo” LA DEA BENDATA μ In manette i presunti assassini del pescivendolo Fano per l’estrazione finale di martedì grasso 17 febbraio. “Sabato mattina – racconta Spadaro – ero a far colazione in un locale in centro insieme a degli amici in una pausa dal lavoro. La barista mi ha raccontato di essersi vista sfumare il primo premio della lotteria del Carnevale solo per un numero. In mano aveva il biglietto serie ‘Scaramuccia numero 271’. Il mio è il 270”. In cronaca di Fano Lombo-Lattanzi-Orazi A pagina 3 EVOLUZIONE DIGITALE L’Italia è in ritardo L’ LUCIA SALI Italia è tra i paesi meno “digitali” d’Europa: poche connessioni, competenze informatiche carenti, una debole attività sul web ad eccezione di musica, video e giochi on line. Un po’ meglio sul fronte delle imprese, dove l’e-commerce però non decolla, e dei servizi... Continua a pagina 9 μ Parolisi, le motivazioni della Cassazione “Uccisa in un impeto d’ira” Bernardi A pagina 2 SPORT μ Champions LA CONFERENZA League μ Data zero ad Ancona Super Juve Dortmund battuto 2-1 Jovanotti presenta disco e tour Alvaro Morata esulta dopo il 2-1 Martello Nello Sport Jovanotti ieri in conferenza Fabrizi A pagina 6 Mercoledì 25 Febbraio 2015 5 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Spacca: “Io candidato? Sono inflazionato” Il Governatore, uomo di punta della nuova Area Popolare, non si scopre. Anzi lancia i nomi di Casoli e Sbarbati VERSO IL VOTO FEDERICA BURONI Ancona Una "leadership plurima" e "tanti candidati", secondo il governatore Gian Mario Spacca, per il nuovo schieramento centrista che dovrebbe accogliere Area Popolare composto da Ncd, Udc e Marche 2020, il soggetto politico che sarà annunciato formalmente sabato 28 alla convention regionale di Ancona. Parole pronunciate ieri, a margine dei lavori del consiglio regionale, dal presidente della giunta, tra i fondatori di Marche 2020. Proprio Spacca è il candidato più gettonato di questo grande Centro ma sempre ieri il diretto interessato ha finito per minimizzare. "Come candidato sono un po' inflazionato ha detto sorridendo - E, poi, sapete com'è: chi entra in conclave papa, ne esce cardinale..". E' ancora il governatore che cita alcuni candidati possibili e cioè "tutti quelli che partecipano alla convention", inclusi l'imprenditore ed senatore del Pdl, Francesco Casoli e l'ex parlamentare Luciana Sbarbati, proveniente dal Mre e poi confluita nell' Domani Cesa incontra i vertici regionali dell’Udc Forza Italia punta ad allargare la coalizione μ Da Udc. Ipotesi di queste ultime ore e che, peraltro, andrebbero ad avvallare quanto già circolato nei giorni scorsi e cioè il fatto che Spacca potrebbe anche decidere di non candidarsi e di lasciare spazio ad altri. Molto, comunque, si lega alle sorti dell' Udc marchigiano, in balia di profonde lacerazioni interne: domani il segretario Pettinari, l'assessore Viventi e i consiglieri regionali Marconi e Camela andranno a Roma per incontrarsi, di nuovo, con il segretario nazionale Cesa. Dovrebbe partecipare all'incontro anche l'assessore Maura Malaspina, già per Marche 2020, a Roma per prendere parte, tra l'altro, alla conferenza Stato-Regioni. "Ci hanno chiamato perché hanno capito che qui la situazione è difficile", fa sapere l'assessore Viventi. Che, assieme agli altri tre, intende rilanciare l'alleanza con il Pd e sabato, ha annunciato, in contemporanea con la convention locale, saranno a Roma a quella dell'Udc per Area Popolare. Le dichiarazioni di Spacca rimettono in pista, formalmente, la questione del candidato per il nuovo soggetto politico. Dice Francesco Massi, coordinatore Ncd: "Il candidato? Se ne parlerà dopo sabato, non abbiamo ancora affrontato il problema. Ora conta l'alleanza". Nel mezzo, però, c'è anche l'accordo, sempre più gettonato, con il centrodestra, pezzo importante di un puzzle che potrebbe definirsi a breve: la mano tesa di Fi c'è già. Come quella di Fdi e anche della Lega Nord. Proprio sul candidato, Forza Italia si dice pronta a trattare anche qualora non fosse lo Pd, aria di primarie e per Matteo Ricci un incarico nell’Anci IL PARTITO Ancona Sopra il Governatore Gian Mario Spacca leader di Marche 2020 in alto a destra Francesco Casoli e qui accanto Luciana Sbarbati stesso Spacca. "Sul candidato, si ragiona insieme". E, rispetto a quanto affermato dal governatore su possibili alternative al suo nome, replica: "Non ci sono blocchi verso nessuno, ci importa cosa vogliamo fare insieme. Ci interessano gli obiettivi programmatici". Se il passaggio sul candidato è soft, più marcato è lo snodo verso Area Popolare. "Il centrodestra, fatto da Fi, Fdi e Lega, non è competitivo - incalza Ceroni -, quindi bisogna allargare la coalizione a chi è disponibile a condividere pro- gramma e candidato. La novità di Area Popolare e Marche 2020 ci mette in condizione di aprire un confronto. Non si parte da zero, ci sono confronti avviati". E pur qualche mugugno si leva come quello del consigliere regionale Daniele Silvetti. "Area Popolare sta tentando di soppiantare il centrodestra, è il centro che sta assorbendo il centrodestra che ora è allo sbando", sbotta. Intanto, pronti a scendere in campo per il nuovo soggetto politico, ci sarebbero già diversi esponenti dell'as- Pesaro si scaldano gli animi sulle spese dei gruppi consiliari. Ricci: “Sarà tutto chiarito” Inchiesta fondi, doppia protesta sociazionismo di sinistra, a partire dagli artigiani e anche tra le associazioni degli agricoltori, come la Cia. E, in occasione dell'avvicinarsi delle scadenze elettorali, si è conclusa la fase di unificazione delle componenti Dc delle Marche, che hanno aderito al progetto, come fa sapere Franco Rosini, coordinatore elettorale regionale unitario della Democrazia Cristiana. Che annuncia la presentazione di liste "altamente qualificate e rappresentative". © RIPRODUZIONERISERVATA μE Vueling anticipa la rotta per Barcellona Giorgi: “L’aeroporto non è stato declassato” L’INDAGINE Ancona MARTINA MARINANGELI Ancona · "Siete come i polli, non siete mai satolli!" Questo è solo uno degli slogan che hanno animato il sit in "pacifico, apolitico e apartitico" organizzato ieri, di fronte alla sede del consiglio regionale, da una decina di cittadini marchigiani, per protestare contro la vicenda delle spese dei gruppi consiliari, al centro di un'inchiesta della Procura di Ancona. Provenienti per lo più dalla provincia di Pesaro Urbino, i manifestanti hanno esibito alcuni degli oggetti che sono diventati un po' i simboli dell'inchiesta, tra cui libri, lardo, il vino San Crispino annoverato tra le spese rimborsate al capogruppo Pd in Consiglio Mirco Ricci e gli occhiali del Governatore Gian Mario Spacca, il cui costo, ad onor del vero, era stato restituito al gruppo prima dell'inizio delle indagini. "Queste cose sono inconcepibili, soprattutto in un periodo di forte crisi economica - afferma Giacomo Rossi, capogruppo di minoranza del Comune di Apecchio e presidente del Fronte di Azione Popolare, che ha dichiarato di essere intervenuto a titolo personale -. È ora che i cittadini marchigiani si sveglino. Siamo qui per manifestare la nostra indignazione di fronte ai rimborsi pazzi in Regione, con soldi che dovrebbero servire alla politica. Esortiamo la magistratura A sinistra un agente mostra il pacchetto lasciato davanti alla sede di Pesaro della Regione. Sopra un momento della protesta ad Ancona ad andare avanti e a fare giustizia". Il gruppo dei dimostranti è anche stato ammesso nell'aula del Consiglio regionale e ha assistito ai lavori per una decina di minuti. Intanto, davanti alla sede pesarese della Regione, Casa Pound lasciava un pacco Un gruppo di dimostranti davanti alla Regione E nella sede distaccata alimenti e vino contestati dono con alimenti e bevande, accompagnato da uno striscione: "Ecco un cesto per voi, tranquilli paghiamo noi". Nel mirino, l'ormai famoso scontrino del supermercato che nella documentazione della Procura risulta appartenere al pesarese Ricci. E il consigliere, tirato personalmente in causa dalla protesta, non ha fatto attendere una sua risposta, commentando così la vicenda: "Certo del preciso e attento lavoro che sta svolgen- do la magistratura sull'utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari, desidero comunicare che mi sono state attribuite alcune spese che non sono state, in maniera assoluta, effettuate dal sottoscritto ma che mi sono state attribuite erroneamente come capo gruppo consiliare. Siamo di fronte ad una vicenda sulla quale la magistratura farà certamente chiarezza e a quel momento ci affidiamo con la massima tranquillità". © RIPRODUZIONERISERVATA In casa Pd, prosegue la campagna elettorale per le primarie dei due candidati, Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli. Sono gli ultimi giorni prima del voto del 1 marzo. L'assessore regionale oggi sarà impegnato in un nuovo tour nel Pesarese con iniziative a Saltara e Vallefoglia. E sempre oggi Marcolini prenderà parte ad una serie di incontri in provincia di Ascoli Piceno e chiuderà a Tolentino all'hotel 77 . Domani invece terrà un grande evento ad Ancona, alla Fiera della Pesca, alle 18, mentre la chiusura sarà venerdì a Fabriano. Il vicesegretario regionale del Pd, Luca Ceriscioli, oggi, sarà ad Ascoli e Fermo, domani sarà a Castelbellino, Fabriano e Montemarciano, per la chiusura di venerdì gli appuntamenti sono 4: Offida, Porto Recanati, Senigallia e Pesaro. Il sindaco di Pesaro e vice presidente nazionale del Pd Matteo Ricci è il nuovo responsabile dell'Anci per le politiche istituzionali e le riforme. La delega gli è stata assegnata dal presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni Piero Fassino. Ricci prende il posto del sindaco di Bologna Virginio Merola. “Organizzerò subito un incontro con i sindaci”, ha anticipato. Il Raffaello Sanzio non è stato declassato dal Piano nazionale degli aeroporti redatto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A confermarlo è l'assessore alle infrastrutture Paola Giorgi, che ieri ha risposto in Aula ad un'interrogazione del consigliere Pd Enzo Giancarli. L'aeroporto delle Marche resta infatti inserito nella categoria degli "aeroporti di interesse nazionale", in particolare nella classificazione territoriale del centro-nord che include anche quelli di Bologna e Pisa/Firenze. "A seguito di chiarimenti avuti direttamente con i vertici Enav - precisa Giorgi - si è trattato solo di una ristrutturazione interna all'ente stesso, peraltro concordata con le rappresentanze sindacali a livello nazionale, e questo non implica affatto un declassamento dell'aeroporto. Da un punto di vista tecnico, il Sanzio ha un' operatività H24 e dispone di una infrastruttura di volo cer- tificata da Enac che permette di assistere aeromobili fino al Boeing 747. Nel corso di un recente incontro con Enav, ci è stato confermato il mantenimento di H24, che potrebbe essere ridotto ad H18 solo in assenza di voli notturni, che nel nostro aeroporto sono prevalentemente programmati per espiantologia, volo postale, volo cargo ed eventuali emergenze da e per le piattaforme off-shore". Di fronte ad un consuntivo 2014 che ha rispettato gli obiettivi di traffico sia passeggeri (480 mila) che merci (7 mila tonnellate), Giorgi anticipa che il piano industriale 2014-2018 prevederà 670 mila passeggeri e 12.800 tonnellate di merci. Intanto Vueling inizia a volare da Ancona Falconara con i collegamenti pasquali per Barcellona: due voli speciali il 3 e il 7 aprile, che anticipano i collegamenti estivi dell'Aeroporto delle Marche con la città spagnola, operativi dal 22 giugno. m.m. © RIPRODUZIONERISERVATA AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” ESTRATTO DI GARA - APPALTO DI SERVIZI PROCEDURA APERTA Stazione Appaltante: AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Viale Trieste 391 Pesaro 61121 Italia. Punto di contatto: U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni, servizi e logistica (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30), tel. 0721/366340-70-41/6206, fax 0721/366336, www.ospedalimarchenord.it. Ulteriori informazioni, il capitolato d’oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso il punto di contatto sopra indicato. Le offerte vanno inviate al punto di contatto sopra indicato; oggetto dell’appalto: progettazione, realizzazione e manutenzione di un sistema PACS unico interaziendale; Importo complessivo a base d’asta: Valore complessivo Euro 1.550.000,00 (IVA esclusa). Oneri da rischio da interferenza pari a 0 (zero); Tipo di procedura: aperta; Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa; Termine per il ricevimento delle offerte: 26/03/2015 ore 11.00; Informazioni complementari: lotto unico – CIG.6121610062. La documentazione di gara potrà essere scaricata gratuitamente dal sito internet www.ospedalimarchenord.it, o ritirata a mano presso la UOC Approvvigionamento beni e servizi e attività economali di questa Azienda. E’ vietata ogni alterazione della documentazione di gara pubblicata sui succitati siti internet. Per eventuali controversie faranno fede i documenti allegati, quale parte integrante e sostanziale, alla determina di autorizzazione all’indizione della procedura aperta n° 53/2015 di questa Azienda. Eventuali modifiche/rettifiche e/o precisazioni inerenti la documentazione di gara verranno pubblicate sul sito www.ospedalimarchenord.it. L’aggiudicazione definitiva è subordinata all’assegnazione da parte della Regione Marche della necessaria copertura finanziaria. Data di spedizione del presente bando alla G.U.C.E. 05/02/2015. Il RUP: Dott. Antonio DRAISCI Mercoledì 25 Febbraio 2015 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] III F: 0721 67984 Un’azienda di Senigallia incaricata per 85 mila euro di allargare il letto del torrente nell’attraversamento di via Ammiraglio Cappellini Affidati i lavori con procedura di urgenza per Rio Crinaccio L’OPERA Fano Sarà la ditta Savini Fabio e Savini Luca di Senigallia a realizzare l'ampliamento del sottopasso idraulico di Rio Crinaccio in via Ammiraglio Cappellini, dove si trova la strozzatura del corso d'acqua che ha dato origine, nel corso delle ondate di pie- na, agli allagamenti che si sono verificati in zona. Grazie alla procedura di somma urgenza adottata dal Comune, l'intervento è stato commissionato in breve tempo. Proprio in questo punto nella notte tra il 5 e il 6 febbraio a causa delle forti piogge e delle avverse condizioni del mare, Rio Crinaccio è esondato ancora una volta oltre il livello stradale; ma già lo studio idrau- lico effettuato dall'ingegner Forlani aveva dimostrato come l'attraversamento di via Ammiraglio Cappellini fosse il punto più critico del tratto del canale che dalla statale Adriatica giunge fino alla foce, evidenziando tra l'altro come la sezione fosse sottodimensionata rispetto alle portate idriche riscontrate negli ultimi anni. E' stato cioè riscontrato che le portate di pie- na non defluiscono attraverso il tombino stradale e quindi provocano l'innalzamento del livello dell'acqua a monte di via Ammiraglio Cappellini, allagando non solo l'area sottostante l'attraversamento della ferrovia, ma anche tutta la sede stradale e la zona urbanizzata tra la ferrovia e la spiaggia. Qui addirittura nel 2014, la piena ha raggiunto il livello di 60 centimetri sul piano campagna. In seguito la situazione si è ulteriormente aggravata a casa del materiale vegetale trasportato dalla corrente che ha contribuito a ridur- Anche in occasione del maltempo di inizio febbraio la strettoia aveva causato un allagamento re ulteriormente la sezione di deflusso accumulandosi all'imboccatura del tombino, già per sé insufficiente. I lavori, assegnati alla ditta per un importo netto di 86.513,61 euro, consistono nell'ampliare la sezione del corso d'acqua in modo che la forza della corrente non trovi ostacoli nel suo deflusso verso il mare. © RIPRODUZIONERISERVATA “Rincicotti, svalutazione e danni erariali” La Cisl protesta per la cassa integrazione dei dipendenti con l’uso di ditte esterne per i servizi CASO ALL’ASET MASSIMO FOGHETTI Fano Evitare danni erariali, non dilapidare un investimento pubblico, non privare del lavoro il personale mettendo in liquidazione la Rincicotti Orciani, sono le richieste che la Cisl di Fano fa all'Amministrazione comunale e agli organi responsabili di Aset spa, cui la società appartiene. Presenti i dipendenti interessati, ieri mattina il sindacato, rappresentato dal responsabile della sede fanese Giovanni Giovanelli e da Maria Grazia Santini della Femca Cisl Marche, ha lanciato un nuovo appello, mettendo in evidenza gli errori che sono stati compiuti nella gestione della ditta: una ditta che è stata acquistata nell' ottobre del 2003 dall'Aset spa per un importo di 1.187.851 euro e messa in vendita, tramite L’azienda fu acquistata da Aset per 1,1 milioni e svalutata dell’80 per cento “Salviamo almeno il lavoro” una gara d'asta andata deserta nel 2012 per poco più di 200.000 euro. Da ciò si evidenzia la perdita di valore subita dall'investimento pubblico, causata da un costante calo di fatturato. Ma la storia della Rincicotti Orciani è complessa e l'attuale situazione che rende sempre più probabile il rischio di liquidazione della stessa, mette in campo diverse responsabilità attribuibili sia ai controllati che ai controllori. Tra l'altro l'assurdo messo in evidenza dal sindacato è che mentre il Comune di Fano è praticamente il proprietario di Aset e quindi dispone in tutto per tutto della operatività della Rincicotti Orciani, cede a ditte esterne i servizi che potrebbe svolgere quest'ultima, aggravando la sua situazione finanziaria. "Nel corso del 2014 - ha rilevato Giovanelli - sono stati spesi 28.000 euro per incarichi esterni e la prassi continua anche nell'anno in corso, dato che fino ad oggi sono stati spesi 5.036 euro". La ditta potrebbe essere impiegata benissimo, a termine di statuto, oltre che per lo spurgo dei pozzi neri, anche per la manutenzione degli impianti di smaltimento delle acque meteoriche, ovvero per la pulizia delle caditoie, un servizio questo che i danni provocati dal recente maltempo rende assolutamente necessario. Da notare che il Comune rivol- L’azione legale contro il direttore è naufragata IL PRECEDENTE Fano I dipendenti della Rincicotti Orciani con i sindacalisti gendosi alla Rincicotti Orciani risparmierebbe sul costo del servizio, perché pagherebbe soltanto la tariffa di scarico nel depuratore, mentre rivolgendosi a ditte esterne si carica anche del trasporto e della prestazione. Di qui il danno erariale ipotizzato dalla Cisl. La situazione ha incominciato a farsi insostenibile nel 2008, in seguito a un vistoso calo di fatturato. Dal 2013 la situazione dei dipendenti, nella speranza di una ripresa, è stata fronteggiata con gli ammortizzatori so- E’ un commerciante di Marotta: mai così favorito dalla sorte Vince l’auto alla lotteria del Carnevale E glielo dice la barista: “Non ci credevo” LA FORTUNA Fano Ha 51 anni, abita a Marotta e ha origini pugliesi, il commerciante di frutta e verdura, Francesco Spadaro che ha vinto il primo premio della Lotteria del Carnevale di Fano 2015: la “Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” messa in palio dalla concessionaria Opel CentralGarage di Rosciano di Fano per l’estrazione finale di martedì grasso 17 febbraio. “Sabato mattina – racconta Spadaro – ero a far colazione in un locale in centro insieme a degli amici in una pausa dal lavoro. La barista mi ha raccontato di essersi vista sfumare il primo premio della lotteria del Carnevale solo per un numero. In mano aveva il biglietto serie ‘Scaramuccia numero 271’. A quel punto ho guardato i due Francesco Spadaro, il vincitore del premio della lotteria del Carnevale 2015 tagliandi che avevo comprato due settimane prima. Ho visto che numero e serie corrispondevano a quelli vincenti (Scaramuccia numero 270, ndr) ma ancora non ci credevo. Solo quando mio zio, dopo una ricerca online, mi ha confermato che tutto era vero ci ho creduto. E’ esplosa la gioia e ho offerto la colazione a colleghi e amici presenti in quel momen- ciali in deroga, ma ora anche tale salvagente sta per esaurirsi, sono rimasti 5 mesi poi non ci sarà più alcun sussidio. Da tempo due dei quattro dipendenti lavorano a turno, andando sempre più incontro ogni giorno che passa ad un destino che sembra ineluttabile. In più se la ditta non riuscirà a conseguire almeno i due terzi del fatturato perderà la licenza degli autotrasportatori. "Eppure il Comune qualcosa potrebbe fare - ha suggerito Maria Grazia Santini - servendosi innanzitutto”. Spadaro ha comprato solo due biglietti della Lotteria 2015: “Non credo molto nella fortuna ma ci provo sempre. Quest’anno ho acquistato solo due biglietti, anche a causa del periodo. Non mi era mai capitata una vincita così importante. Sono entusiasta”. Soddisfatti dall’Opel CentralGarage di Rosciano di Fano: “Abbiamo voluto essere vicini alla manifestazione – ha detto Federico Guerrieri, titolare – e a quello che rappresenta per la città mettendo in palio l'ultimo modello di un'auto dalle ottime prestazioni. E' anche un modo per dare un sostegno alla Carnevalesca che ha saputo regalare un'attenzione particolare al sociale”. Sono stati 10, in totale i premi assegnati dall’estrazione finale della Lotteria del Carnevale 2015 i cui biglietti avevano il costo di 2,50 euro Parte di questa cifra, 0,30 euro, sarà destinata alla Mensa dei poveri dell'Opera Padre Pio mentre un’altra sarà assegnata a ogni associazione fanese che ha collaborato alla vendita dei coupon. © RIPRODUZIONE RISERVATA to della Rincicotti Orciani per i servizi di sua competenza e facendosi portavoce verso gli altri 18 Comuni soci di Aset di fare altrettanto. Il sindaco di Fano ha promesso di inserire a bilancio 40.000 euro, se facessero altrettanto gli altri Comuni, per una somma di 5.000 euro ciascuno, il debito che ora ammonta a circa 100.000 euro potrebbe appianarsi e la ditta ritrovare un suo mercato; in ballo c'è la sorte di quattro famiglie". © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella vicenda travagliata della Rincicotti Orciani, rientra anche un'azione legale di responsabilità che fu assunta da Aset spa nei confronti di Umberto Rincicotti, allora direttore tecnico dell'azienda. A quest'ultimo era stato imputato un conflitto di interessi in quanto per certe operazioni commissionate alla ditta dell'Aset, si era servito dei mezzi e del personale della ditta Pulifox di cui era proprietario. Rincicotti si era difeso asserendo che ricorrendo alla Pulifox non avrebbe fatto altro che garantire l'operatività della Rincicotti Orciani per prestazioni che l’azienda non era in grado di fare da sola, salvaguardando così il suo patrimonio clienti. Tra l'altro la ditta avrebbe praticato per i servizi fatti alla Rincicotti Orciani, un "prezzo politico". L'azione legale non è mai arrivata in Tribunale e, al di fuori di un arbitrato che era stato ipotizzato, sembra si sia ricomposta con un accordo tra le parti, liberando il direttore dalle sue responsabilità. L’impegno di Regione e Comune di Fano Peppa Fish nelle mense Salute e pesce fresco IL PROGETTO Fano Mangiare pesce fa bene alla salute e se ci si abitua a mangiarlo da piccoli i benefici sono ancora maggiori. E' questo il senso del progetto europeo "Pappa Fish: mangia bene e cresci sano come un pesce" cui ha aderito il Comune di Fano, attuandolo nelle mense scolastiche e percependo dalla Regione Marche un contributo di 42.000 euro, suddiviso in 30.000 euro per l'acquisto del pesce fresco e in 12.000 euro per finanziare il progetto educativo affidato alla ditta Albert di Porto San Giorgio. Il Comune poi ha aggiunto 5.640 euro tratti dal suo bilancio per giungere alla cifra complessiva di 47.640 euro richiesta dal progetto. Il pesce è tutto di produzione marchigiana e in seguito ai preventivi richiesti sul mercato, tenendo conto dei curricula delle aziende dedite alla pesca e della disponibilità della consegna del pesce fresco a tutte le cucine comunali pulito e pronto per la cottura, il suo acquisto è stato commissionato alla ditta "Mare e altro" di Fano. Ad essere interpellate sono state anche le ditte: Adriamar di Porto Sant'Elpidio, MP Pesca di San Benedetto del Tronto, Skalo di Osimo e Delizie del mare di Montecassiano. Il pesce in genere non è un cibo molto amato dai bambini, in quanto ricco di spine e non facile a mangiarsi, ma se ben pulito e cucinato in modo gradevole, costituisce un alimento ben accetto. L'avvio del progetto sarà oggetto di una dimostrazione venerdì prossimo all'asilo Gallizi. © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Mercoledì 25 Febbraio 2015 FANO Online www.corriereadriatico.it Solo degrado al centro civico Polo Holding inadempiente, il Comune vuole incassare mezzo milione NOTIZIE FLASH Terza corsia, al via le richieste di danni INCOMPIUTA A GIMARRA Fano La società Autostrade dopo aver ultimato la realizzazione della terza corsia nei Comuni di Fano, Mondolfo e San Costanzo, in vista del collaudo e alla liquidazione finale dei lavori eseguiti dalla ditta Pavimental, invita tutti coloro che vantano crediti per occupazioni permanenti o temporanee delle aree di loro proprietà o che hanno ricevuto danni dalla esecuzione dei lavori a presentare tramite il sindaco i titoli del loro credito entro 60 giorni a partire dal 22 febbraio scorso. Ora non resta che procedere alla firma della convenzione per realizzare le opere compensative. MASSIMO FOGHETTI Fano Associato allo stato di degrado dell'area dell'ex zuccherificio, popolata da scheletri di capannoni incompiuti è il centro civico di Gimarra, dove i lavori per la ricostruzione dell'edificio progettato al posto dell'ex colonia Inam sono fermi da anni. Si tratta di un'altra incompiuta che insieme alla suddetta area presidiano le porte della città a Sud e a Nord. Stimolato da un’interrogazione del Partito democratico, l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Paolini, giudicando la ditta inadempiente, ha espresso l'intenzione di procedere alla riscossione della polizza fideiussoria per l'importo di 581,276,45 euro. La ditta in questione è la Polo Holding (sottoposta a una procedura concorsuale per le pesanti perdite subite: 10 milioni di euro nel 2012), la quale si era impegnata a riprendere i lavori nel mese di agosto scorso, sia per realizzare le opere di urbanizzazione che per costruire il centro civico e in effetti in tale mese è stato rilasciato il necessario permesso di costruire. A tutt'oggi però i lavori non sono stati ripresi, disattendendo il cronoprogramma che era stato concordato con il Comune. In realtà nel 2007 e nel 2009 l'ente pubblico aveva richiesto ulteriori opere di urbanizzazione che sono state realizzate al 50 per cento del totale. Gli edifici, tra cui il centro civico, sono ancora allo stato grezzo, risultando mancanti di tutti gli impianti e le rifiniture. Per quanto riguarda la costru- A San Francesco Il cantiere bloccato di Fano Alta, a Gimarra, all’ingresso Nord della città zione della chiesa, invece (progetto che sta molto a cuore ai residenti) dopo la rescissione del contratto con la ditta originaria, la Curia ha ripreso i lavori, il cui completamento è previsto per il 2016. "Il mancato completamento delle opere comunque - ha ammesso Paolini - sta arrecando disagi a tutto il quartiere, costretto a convivere con una situazione di degrado, ancora più sentita in quanto esistente da diversi anni in quello che doveva essere il centro dell'abitato. Esiste la necessità di disporre quanto prima del nuovo centro civico per le varie attività delle associazioni che operano a Gimarra. In data 28 gennaio scorso è stata inviata alla Polo Holding, un'ulte- I lavori all’immobile dell’ex Colonia Inam fermi da anni Penalizzata l’attività delle associazioni del quartiere riore diffida per rispettare gli impegni presi, ripresentando entro 30 giorni un nuovo cronoprogramma per l'esecuzione delle opere. Il termine è scaduto e il Comune non può che procedere alla riscossione della polizza fideiussoria che è stata sottoscritta a garanzia del rispetto degli accordi". Da notare che nella sede dell'ex Colonia Inam, da tempo demolita , facevano riferimento non poche associazioni, anime del quartiere, come il Centro Giovani, il Club Non solo Donna, il Centro Anziani, la locale società sportiva e altre istituzioni che arricchivano con le loro iniziative di carattere culturale, ludico, sportivo la vita dei residenti. Senza contare la brutta immagine che questo enorme blocco di cemento non finito, esercita nei confronti di coloro che giungono a Fano da Nord, i quali si trovano improvvisamente di fronte ad una scarpata "decorata" da tubi innocenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Auto va a fuoco Agente di commercio si salva per un soffio L’INCENDIO Fano Paura ieri mattina per un agente di commercio che si è salvato per un soffio dall’incendio della propria autovettura. E’ accaduto lungo la strada per Santa Maria del’Arzilla intorno alle 10. Improvvisamente l’auto, una Mercede C 2000, ha segnalato un malfunzionamento che ha costretto il conducente ad accostarsi a destra. Appena il tempo di uscire dall’abitacolo e le fiamme sono fuoriuscite dal cofano motore e hanno rapidamente aggredito la tappezzeria interna distruggendo la vettura. Sono intervenuti vigili del fuoco e polizia urbana. Nasce “lacasatonda” per i neogenitori Fano Intima come una casa e avvolgente e protettiva come il ventre materno: a Fano è nata "la casatonda", uno spazio pensato per accogliere le donne in gravidanza, le neo-mamme e i neo-papà e i loro piccoli nei primi mesi di vita, offrendo loro un luogo d'incontro, percorsi e momenti di confronto. A erigerne le mura in Piazza Capuana a Fano 2, tre professioniste del settore e mamme: Elisa Ridolfi psicologa, musicoterapeuta e cantante, Tatiana Camillucci ostetrica, e Maurizia Tonucci psicoterapeuta e insegnante. Lacasatonda offre corsi pre-parto, postparto, di musica in gravidanza e uno spazio libero, per bambini da 0 a 3 anni. Il guano danneggia le tombe Le tombe malatestiane coi piccioni Fano Monumenti che rappresentano il patrimonio della città, ma il cui valore storico non si salva dall'attenzione impietosa dei piccioni. Due gioielli come le tombe malatestiane e l'ex chiesa di S. Francesco, situate accanto alla sede del palazzo comunale, in via S. Francesco, sono costantemente prese d'assalto dai volatili che si posano sui monumenti e vi lasciano i loro escrementi, e nessuno si cura del fatto che in questo modo viene deturpato un bene pubblico di inestimabile valore. Le tombe sono state protette con delle guglie che però si sono rivelate inefficaci ad allontanare i piccioni, che continuano indisturbati a prendere di mira il luogo storico, compresa la vicina chiesetta a cielo aperto. Di recente è stato eseguito un lavoro di restauro che tuttavia non ha risolto il problema e risulta ancora difficile tenere lontani i volatili dalla zona. Purtroppo la presenza di escrementi offusca la bellezza del patrimonio cittadino, soprattutto perché sia le tombe che l'ex chiesa sono meta di molti turisti in visita alla città. © RIPRODUZIONE RISERVATA Da lunedì in scena con "Pudeva gì anca peg", una commedia degli equivoci sull’amore tra due giovani di cui lui nasconde le sue umili origini La compagnia Gaf compie trent’anni alla rassegna Cianfrusaglia Fano Una divertente commedia per festeggiare 30 anni di attività: la compagnia dialettale Gaf torna alla ribalta del teatro in vernacolo fanese e lo fa con "Pudeva gì anca peg", una commedia in due atti scritta da Lucio e Fabrizio Signoretti. "Nonostante le cose vadano così male, al peggio non c'è mai fine" spiega il presidente della compagnia ed autore della sceneggiatura Lucio Signoretti, il quale però tiene a sotto- lineare come lo spettacolo sia ben lontano dalle preoccupazioni e problematiche quotidiane, per lasciare il posto ad un'esilarante commedia basata su equivoci e piccoli sotterfugi per divertire gli spettatori. La storia è quella della relazione amorosa tra due giovani, con protagonista Anselmo che nasconde le sue umili origini alla fidanza, proveniente da una famiglia benestante, e cerca di vivere al di sopra delle sue possibilità. Le complicazioni per il giovane arrivano quan- Le attività della Caritas in aiuto ai deboli Due progetti di Quaresima per bambini e profughi Fano La Caritas diocesana ha predisposto per il periodo di Quaresima due progetti legati da una raccolta fondi per venire incontro a chi si trova in stato di necessità. Il primo riguarda il sostegno alle famiglie con bambini e neonati. Si tratta di un progetto giovanissimo verificato, attraverso l'analisi dei dati del Centro d'ascolto, che ha messo in evidenza come, con la crescente crisi economica a pagarne le conse- guenze, siano sempre i soggetti più deboli, in particolare le famiglie con bambini piccoli. Il progetto si prefigge di sostenere queste famiglie, con l'acquisto di beni di prima necessità, come pannolini e latte in polvere, farmaci, visite mediche, perché Sostegno in città a chi è colpito dalla crisi e sul piano internazionale ai perseguitati in Iraq do la coppia decide di sposarsi e lui deve sostenere ingenti spese nonostante la perdita del lavoro. "Le nostre storie sono sempre intricate, poco lineari, che non risparmiano situazioni grottesche, ma in grado di strappare risate anche al pubblico più esigente. Poi non può mancare il colpo di scena finale, tra personaggi strampalati come il wedding planner o il ristoratore fuori dalle righe". Lo spettacolo rientra nell'XI rassegna di teatro dialettale la scelta di accogliere una vita, possa essere vissuta pienamente, come un dono ricevuto, come un regalo che rende felici. Il secondo progetto invece propone l'adozione di una famiglia di profughi iracheni, dato che in Iraq accadono fenomeni di terrorismo inimmaginabili. La Caritas chiede alle famiglie, alle parrocchie e alle diocesi di convergere, per quanto sarà loro possibile, sulla campagna di Gemellaggio con l'Iraq, denominata "Progetto Famiglia" che riguarda la realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad assicurare ad esse un minimo dignitoso almeno per un anno. Tante persone hanno dovuto lasciare le loro case e ora hanno bisogno di tutto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA "Cianfrusaglia" e le rappresentazioni sono in programma al teatro Politeama il 2,3, 4 e 9 marzo. La prevendita dei biglietti si apre oggi dalle 18 alle 19.30 e da sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Gli interpereti sul palco sono Simone Gramolini, Stefano Montanari, Rossano Cecconi, Simone Bracci, Elisa Ragni, Andrea Bracci, Laura Longarini, Luca Longarini, Lorenzo Alessandrini, Agostino Amitrano, Cristina Bertozzi Bonetti e Stefania Giunta. Per la compagnia si tratta di un modo per festeggiare i 30 anni di attività, con all'attivo tantissimi successi. "Abbiamo iniziato dalla parrocchia -racconta Signoretti aggregando un gruppo di ragazzi, eravamo circa 40 ragazzi. Poi abbiamo proseguito, con passione, intesa, affiatamento per 20 anni a Bellocchi e poi arrivando a sbancare al Politeama. Non ci aspettavamo questo grande seguito che è sempre molto gratificante". La compagnia dialettale Gaf La decisione per un cantiere all’Ulivo Auto vietate, da domenica solo le navette al cimitero Fano Il sindaco Massimo Seri ha disposto l'annullamento e la revoca di tutti i contrassegni ed autorizzazioni - a qualsiasi titolo rilasciate - per accedere al cimitero dell'Ulivo con autovettura privata. Il provvedimento decorre dal 1˚ marzo prossimo quando la società Adriacom spa inizierà i lavori per la ristrutturazione della palazzina cimiteriale, lavori che comporteranno modifi- che alla viabilità interna ed esterna al cimitero dellUlivo, al fine di ridurre al minimo le interferenze ai lavori e di salvaguardare l'incolumità degli operatori cimiteriali e dei visitatori. Da domenica la circolazione interna al cimitero sarà assicurata esclusivamente a mezzo di autovetture e di navette condotte esclusivamente da operatori cimiteriali. Il servizio di navetta sarà fornito (a richiesta) dal personale cimiteriale dal martedì al venerdì © RIPRODUZIONE RISERVATA dalle 9 alle 12 e ogni sabato e domenica, oltre la settimana immediatamente precedente e seguente le festività dei defunti, Pasqua e Natale, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17. Tale disposizione si è resa necessaria in quanto fino ad oggi all'interno del cimitero dell'Ulivo quotidianamente accedono anche auto private non tutte poi munite dell'apposito contrassegno, auto che a volte costituiscono fonte di pericolo per gli stessi visitatori e per gli operatori cimiteriali in quanto si spostano all'interno dell'area senza regole, intralciando in qualche caso anche le normali attività cimiteriali o disturbando l'utenza pedonale in visita ai propri defunti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 25 Febbraio 2015 V FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Baldelli presenta il piano 2015 delle opere pubbliche LE RISTRUTTURAZIONI Pergola Lavori nel capoluogo e nelle frazioni: il sindaco Francesco Baldelli ha presentato il nuovo piano delle opere pubbliche, il terzo della sua giunta, dal 2009. Si partirà con la ristrutturazione delle ex scuole di Monterolo: progetto da 150mila euro, finanziato a fondo perduto dall'Unio- ne Europea per oltre il 65% dell' importo. "Il governo - spiega Baldelli - sta tagliando in maniera vergognosa i fondi ai Comuni e allora abbiamo deciso di partecipare ai bandi europei, riuscendo a portare a Pergola molti finanziamenti, a partire da quelli ottenuti nel 2010 per il recupero di via Don Minzoni". Il progetto di straordinaria manutenzione delle ex scuole è solo l'ultima delle opere realizzate con fondi UE. I lavori riporteranno a nuovo l'edificio: rifacimento del tetto, valorizzazione della facciata e degli spazi interni. Prenderà il via anche la realizzazione dell'ultimo tratto di marciapiedi di viale Martiri della Libertà. "Un progetto di 100mila euro, con cui saranno sistemati anche i tratti d'asfalto rovinati dalle radici degli alberi". Nei prossimi 2 anni, numerose altre opere. "I lavori sono stati intera- mente finanziati dall'amministrazione. La loro messa in cantiere è condizionata solo dalle assurde norme del patto di stabilità, rese ancor più stringenti dall'attuale governo. Nonostante tagli e patto di stabilità, abbiamo reperito altri 59mila euro per la manutenzione straordinaria di tratti delle strade di Fenigli e Montesecco e stanziato 20mila euro per il miglioramento di aree verdi e giochi del ca- poluogo. Interventi anche in località San Silvestro. Si sistemerà il tratto di strada in frana e si ripristinerà la carreggiata. Previsti poi 20mila euro per rendere più efficiente l'illuminazione, Si parte con le ex scuole di Monterolo: progetto da 150 mila euro, finanziato dall’Unione Europea con installazione di quadri elettrici e moderni dispositivi di telecontrollo per aumentare il risparmio energetico". Affidato, infine, all'ufficio tecnico la progettazione di una nuova caserma dei carabinieri. "Un progetto a più lungo termine, ma necessario perché Pergola sia pronta in vista del riordino delle caserme dell'Arma nel territorio provinciale". © RIPRODUZIONE RISERVATA Coworking, a Fano apre la seconda sede Cresce l’impegno dei gruppi creativi, lo spazio permette anche la realizzazione di importanti corsi Warehouse Factory, workshop e incontri per designer, ricercatori e nuovi artigiani L’ALTRO UFFICIO/1 L’ALTRO UFFICIO/2 Marotta SILVIA FALCIONI Fano Si amplia l'esperienza del coworking a Fano. Gli spazi di lavoro condiviso, molto usati oltre i confini nazionali per ridurre i costi di un ufficio e mettere in circolazione le idee, hanno trovato una prima sede fanese in via Abbazia, ma non si sono fermati qui. Di recente infatti è stata aperta una seconda sede, situata in via Cattaneo 11, dove si trovava il Centro giovani: lo spazio è sia un luogo di lavoro, ma anche di incontro, di confronto e di ritrovo. "Nel pieno rispetto dello spirito del coworking - spiega l'amministratrice Cora Fattori - questo spazio è pensato per ospitare gruppi di creativi e tanti corsi come ad esempio fotografia, serigrafia, cinema, cucito, lingue straniere. La prima sede “Le aree di lavoro condiviso, con computer scrivanie e stampanti, hanno anche una rilevanza sociale” Giovani al lavoro nella sede del Warehouse Coworking Factory di Marotta risultava adatta infatti a corsi che non superassero le 12 persone, ora al contrario si possono organizzare corsi ben più frequentati. Mettiamo a disposizione gli spazi per chi vuole proporre qualcosa di interessante e siamo sempre molto attenti a garantire la qualità del'offerta". Il locale è infatti molto ampio, circa 75 metri quadrati, destinati non solo agli adulti. Un'attenzione particolare infatti è rivolta ai bambini, con attività e laboratori didattici, promossi da associazioni ed educatori locali. "Questa idea -prosegue Fattori - è nata per andare incontro alle esigenze di chi abita attualmente il coworking. La struttura infatti offre gratuitamente i propri spazi per i bambini dei coworker, dando la possibilità di festeggiare il loro compleanno, o anche solo giocare e colorare mentre i loro genitori sono nella stanza accanto". Gli spazi di lavoro condiviso, con computer, scrivanie, stampanti, hanno anche una rilevanza sociale, poiché rispondono alle esigenze dei lavoratori di oggi, cioè tanti autonomi che faticano a far fronte alle spese di una sede, ma hanno esigenza di attrezzature e spazi. In que- sto modo inoltre si va incontro anche alle famiglie, offrendo luoghi di incontro ed aggregazione, per gli adulti come per i bambini. L'accesso alle sedi è variabile in base alle esigenze di ogni utente, che può sottoscrivere una tessera con 10 ingressi, oppure per uno o due giorni a settimana, o fare un abbonamento anche per tutti i giorni. Infine il nuovo coworking fanese rappresenta un pioniere per la sua tipologia ed è uno dei primi in Italia ad offrire ampi spazi per eventi, mostre, corsi e laboratori. © RIPRODUZIONE RISERVATA Approfondimenti, workshop, incontri: al Warehouse Coworking Factory, lo spazio di lavoro condiviso di Marotta di San Costanzo, continuano le interessanti e innovative iniziative per designer, creativi, ricercatori e i nuovi artigiani. Si parte domani alle 18.30 con il workshop in sei serate "Storytelling e video making: raccontare storie con il video", per imparare l'arte di raccontare e raccontarsi attraverso il linguaggio audiovisivo. "C'è bisogno spiega Laura Sgreccia, fondatrice con Ronnie Garattoni dello spazio - che le nostre piccole e media imprese, i nuovi artigiani, le start-up raccontino le loro storie! Lo storytelling e il video rappresentano la nuova frontiera del marketing". Il workshop si terrà tutti i giovedì fino al 2 aprile. Il clou sabato con il barcamp "La proprietà sulle idee: riformarla o abolirla?", organizzato con il patrocinio della sezione Marche dell'Associazione Italiana Biblioteche. "Start-up, designer, creativi, sviluppatori di App, makers, ricercatori e nuovi artigiani che frequentano il nostro spazio, inclini a cavalcare l'onda dell'approccio open, per poter accedere alle nuove opportunità che esso porta con sé, in alcuni casi sono al tempo stesso frenati, dal timore che non proteggendo opportunamente le proprie idee, possano rischiare di vederle sfruttate da altri. Condividere o proteggere? O esistono invece modelli alternativi di esercizio dei diritti intellettuali? A partire da questi interrogativi il barcamp, intende approfondire con ospiti ee esperti di rilievo nazionale le nuove forme di condivisione, tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale, nella consapevolezza che il valore della cooperazione e quello competitivo dell'innovazione sono le leve sulle quali si fonda l'emergente paradigma economico in cui ci muoviamo". Si partirà alle 9.30. Interverranno tra altri Simone Aliprandi: responsabile del progetto Copyleft-Italia.it e membro di Array.eu, avvocato, autore di libri e docente nel campo del diritto d'autore e del diritto dell'informatica, e Antonio Tombolini, fondatore di Simplicissimus book farm. La rievocazione di Montefelcino quest’anno coinvolge oltre 150 figuranti Con i comitati Da Isola del Piano pullman per Roma La storica Battaglia del Metauro Confronto Ceriscioli Marcolini Vittime della mafia Il Comune in prima fila LA VALORIZZAZIONE Montefelcino Comune e Pro loco a Montefelcino al lavoro per la rievocazione storica della Battaglia del Metauro il 23 e 24 maggio a Sterpeti. 150 figuranti e l'allestimento di due campi storici, visitabili dal pubblico durante le giornate dell'evento, tramite percorsi didattici tenuti da personale accademicamente accreditato. Venerdì a Montefelcino alle 21presentazione dell' evento storico-culturale "maturato a seguito del successo dell' evento preparatorio Ad Pugnam Parati del 10-11 maggio 20014 a Sterpeti di Montefelcino. Collaborano la Federazione Europantiqua (Verona), la Colonia Iulia Fanestris (Fano) e l'associazione romana Decima Legio. L'intento è di valorizzare la storia e la cultura locali, con la ferma volontà di porre le basi di quello che potrà diventare un evento ricorrente dai risvolti parimenti culturali e turistici, in un ottica di rivalutazione del territorio". La battaglia del Metauro "episodio storico acclamato come uno dei più im- Isola del Piano LE PRIMARIE San Costanzo un organismo ad hoc composto da rappresentanti delle amministrazioni della vallata e da esponenti culturali della provincia per porre le basi alle varie edizioni annuali". I percorsi didattici all'interno dell'accampamento presenteranno la realtà storica del periodo, con riproduzioni di armi, strumenti ed oggetti dell'epoca". Un progetto di grande effetto. Si avvicinano le primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione, e stasera alle 21 si terrà un incontro per conoscere programmi e idee dei candidati. A organizzarlo, alla biblioteca comunale di Palazzo Cassi, i circoli del Pd di San Costanzo e Cerasa. "Un'assemblea pubblica aperta a tutti - spiegano i promotori - per conoscere meglio i programmi e le idee dei candidati a ricoprire il ruolo di presidente della Regione Marche che avremo la possibilità di votare alle primarie del 1 marzo. Interverranno Sara Mengucci, assessore di Pesaro per Ceriscioli e Gilberto Fattori, assessore di Saltara, per Marcolini. Si vota domenica dalle 8 alle 22. Il seggio a San Costanzo verrà allestito in un locale in piazza della Vittoria 1. © RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Una precedente rievocazione della Battaglia del Metauro portanti della romanità, svoltosi nella vallata della nostra provincia nel 207 a.C., vuole essere rievocato quest'anno in occasione del 2222˚ anniversario con la auspicabile creazione di Appuntamento nei due campi allestiti a Sterpeti con gli spettacoli fissati per il 23 e 24 maggio LA MEMORIA Per il primo giorno di primavera il Comune di Isola del Piano organizza un pullman, le adesioni sono già aperte, per i cittadini che vogliono partecipare alla "Ventesima Giornata della Memoria e dell'impegno nel ricordo delle vittime innocenti della mafia" organizzato a Bologna dall'associazione Libera di Luigi Ciotti. "Il nostro è un piccolo Comune commenta il sindaco Giuseppe Paolini - ma dal grande impegno contro la mafia. Qui abbiamo avuto assegnato per iniziative di promozione e sensibilizzazione giovanile il primo bene delle Marche confiscato alla malavita organizzata. La Fattoria della Legalità si sta distinguendo a livello nazionale per tante iniziative. Non ultima quella della biblioteca della legalità itinerante nelle scuole che la richiedono. Non è un caso che il sito del Comu- ne si apre ricordando i nomi di tutte le vittime della mafia. A noi preme proseguire nel cammino intrapreso. Non ci interessa la visibilità in Italia come primato fine a se stesso. Siamo soddisfatti per tutti i ragazzi che scelgono la nostra Fattoria per trascorrere, lavorando e impegnandosi, i periodi estivi nei campi che organizziamo con cura. La prossima trasferta a Bologna s'inquadra nel progetto complessivo delle nostre strategie educative e formative". Parlano da soli i disegni degli alunni delle classi I A e I B della scuola secondaria di I grado "G. Paolo II" di Sant’Angelo in Lizzola dopo la visita alla Fattoria. Oppure gli apprezzamenti degli studenti del progetto alla legalità nell'istituto di istruzione superiore Luigi Donati di Fossombrone a cura della professoressa Sonia Paradisi e dello Spi Cgil Pesaro Urbino con Catia Rossetti e Filiberto Gargamelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE VERSO LE ELEZIONI MARCHE, PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA «Ecco come cambieremo la Regione» La sfida che divide i democratici Faccia a faccia al Carlino tra Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli A CINQUE giorni dalle primarie del centrosinistra il Carlino Ancona ha ospitato il faccia a faccia dei due candidati del Pd Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli. Ai due contendenti si aggiunge Ninel Donini dell’Idv per comporre il terzetto in lizza. Non mancano le differenze tra i due esponenti democratici che, seppur con grande correttezza, non risparmiano stoccate e velate critiche fra di loro. Un punto sul quale sono concordi è quello della necessità di un cambiamento alla guida della Regione dopo i dieci anni del governatore Gian Mario Spacca. Per farlo partono da posizioni molto differenti: Marcolini è assessore regionale al Bilancio e alla Cultura mentre Ceriscioli è l’ex sindaco di Pesaro. Visuali diverse per portare il cambiamento. Alfredo Quarta · ANCONA ALLEANZE E TICKET Ceriscioli: «Dopo aver cercato un candidato unitario è apparsa l’ipotesi di un ticket tra me e Marcolini, ma questo percorso forse doveva essere gestito meglio e quindi alla fine siamo arrivati alle primarie. Per quanto riguarda le alleanze ne dovremo parlare subito dopo anche con il contributo del neo candidato governatore. L’Udc? Ammiro la coerenza di Pettinari (segretario regionale dell’Udc, ndr) che vuole mantenere l’allenza con il Pd». Marcolini: «Pensavo che il ticket fosse la soluzione migliore e ne avevamo parlato. Poi le posizioni sono diventate inconciliabili e ho preso atto che non si poteva realizzare. Le alleanze le decide il partito e il segretario. Io posso dire che SORRIDENTI Da sinistra, Luca Ceriscioli e Pietro Marcolini candidati alle primarie ieri al Carlino con un progetto politico-programmatico chiaro possiamo confrontarci dal centro a Sel. Con l’Udc c’è un’intesa fatta di lealtà. Mi sorprenderei di comportamenti diversi da parte della segreteria nazionale». “ OCCORRE FARE SISTEMA Ceriscioli: «Ci sono settori come il turismo o la cultura nei quali è necessario mettere insieme tutti i soggetti interessati» MARCHE 2020 Marcolini: «Credo sia un progetto, quello di Spacca, sovradimensionato. Dobbiamo stare ai fatti e non alle continue ipotesi. Dobbiamo essere attrezzati per dare rispo- te sul piano politico e non personalistico». Ceriscioli: «E’ finito un ciclo, quello dell’esperienza di Spacca. Questo progetto mira solo a prolungare l’attuale esperienza e a permettere a qualcuno di fare anche il terzo mandato». PROGETTI DI GOVERNO Ceriscioli: «Sono di fatto quelli che sollecitano i cittadini. Abbiamo bisogno di fare sistema nel turismo e nella cultura, di catturare i fondi europei non già assegnati a noi, di potenziare l’internazionalizzazione, creare nuove imprese nell’entroterra e di una politica per la casa». Marcolini: «Ci sono varie linee d’azione. Attenzione alle aree interne che non devono essere subalterne a quelle costiere ma collaborare. Poi il lavoro con progetti da realizzare con università, imprese e i giovani disoccupati preparati. Un intervento sulla sanità per unificare il socio assistenziale, creare ospedali più qualificati. Infine occorre che il governo riconosca le regioni virtuose e quindi i contributi che spettano senza fare un unico calderone». MACROREGIONE Marcolini: «E’ stata un’intuizione “ NESSUN AUMENTO Marcolini: «Le tasse nelle Marche sono tra le più basse in Italia. Ora il governo deve riconoscerci maggiori fondi su trasporto e sanità» felice, ma dobbiamo capire che non ha fondi autonomi. Dobbiamo avere quella forza progettuale per captare le risorse libere dell’Europa su settori come cultura, turismo, blu economy». Ceriscioli: «E’ un’opportunità ma MANOVRE AL CENTRO IL GOVERNATORE RESTA IN POLE. DOMANI VERTICE ROMANO DELL’UDC Spacca scherza: «Sono inflazionato, ci sono altri candidati» · ANCONA CONTINUANO ad essere puntate sul centro le attenzione della politica regionale. E ieri proprio il governatroe Gian Mario Spacca, che ha dato vita alla lista Marche 2020 che si appresta alla convention di sabato prossimo con compagni di viaggio l’Udc e Ncd, ha scherzato su chi sarà il leader di questa coalizione. «Sarà una leadership plurima» e con «tanti candidati» ha detto Spacca che viene indicato come il candidato più probabile del raggruppamento, ma ieri ha minimizzato, sorridendo: «Come candidato sono un pò inflaziona- to. E poi sapete come è: chi entra in conclave papa, ne esce cardinale...». Secondo Spacca, i candidati possibili sono tanti, «tutti quelli che partecipano alla convention», compresi l’imprenditore ed ex senatore del Pdl Francesco Casoli e l’ex parlamentare Luciana Sbarbati, proveniente da Mre e poi confluita nell’Udc. E proprio in casa dell’Udc è previsto un nuovo, e a questo punto forse risolutivo incontro a Roma giovedì mattina tra il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa e i dirigenti regionali del partito. L’Udc è impegnata nella formazione del progetto centrista Area Popolare, in- sieme a Ncd e il suo simbolo compare, con quello degli alfaniani e con quello di Marche 2020, nel manifesto di una convention del 28 febbraio ad Ancona. Ma la maggior parte della dirigenza dell’Udc delle Marche, tra cui il segretario Antonio Pettinari e l’assessore regionale Luigi Viventi, vorrebbe riconfermare l’alleanza con il Pd, che ha guidato la Regione in questi cinque anni. Altri componenti, come l’assessore regionale Maura Malaspina e l’ex parlamentare Amedeo Ciccanti, vedono invece con favore uno schieramento centrista insieme a Marche 2020. Le istruzioni per il voto SI VOTA domenica prossima dalle ore 8 alle 22. Avranno diritto di voto i cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, solo che nella fascia che va dai 16 ai 18 anni e gli stranieri dovranno preregistrarsi per accedere alla primaria. Questa fase sarà espletata nelle sedi Pd oppure collegandosi al sito www.primariemarche2015.it. Questo network servirà anche per controllare la lista dei seggi elettorali. Gli interessati domenica dovranno presentarsi muniti di documento di identità e con la tessera elettorale. Come per le altre tornate è richiesto un contributo di almeno 2 euro. Nella scheda compariranno i nomi dei tre candidati e basterà tracciare una croce su quello prescelto per esprimere la propria preferenza. non un traguardo per riuscire a conquistare ulteriori risorse europee». TASSAZIONE Ceriscioli: «Nessun aumento e per farlo sarà necessario fare tagli con un uso rigoroso delle risorse. Dobbiamo fare risparmi ovunque e anche delle scelte per evitare di dare fondi a pioggia. Penso a un’unica centrale per le gare d’appalto». Marcolini: «Siamo tra le regioni con la tassazione più bassa. Tutto questo anche grazie ai conti in ordine della sanità, ma anche su importanti interventi sul personale e i trasporti. Il governo ‘amico’ deve riconoscerci questi sforzi anche aumentando i trasferimenti per evitare problemi ai cittadini». ‘SPESE PAZZE’ Marcolini: «Spietati con chi ha commesso reati. La magistratura però dica come distinguere il peculato da chi è stato solo sbadato» Ceriscioli: «Necessario ridurre i privilegi e gli staff. Serve maggiore sobrietà». •• 4 PESARO PRIMO PIANO I NODI DELLA POLITICA MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 BETTINI INDIGNATO: «CI HANNO RACCONTATO SOLO IL PERCORSO. MA COME SI PUO’ FAR ABBATTERE UNA COSTRUZIONE STORICA?» Il piano c’è ma non si può far vedere Palazzone di viale dei Partigiani: commissione urbanistica senza il progetto SI ASPETTAVANO di avere di fronte un dirigente del Comune come Nardo Goffi che spiegasse loro il progetto, carte alla mano. «Invece ci hanno fatto la cronostoria, senza farci vedere il piano di recupero presentato», sbotta Alessandro Bettini, di Forza Italia. DUNQUE, la commissione Urbanistica di ieri pomeriggio era stata fortemente voluta da Bettini stesso ma anche da altri consiglieri comunali, perché erano riusciti a riportare la discussione sul palazzone di viale dei Partigiani, ex proprietà Ciabotti, che con una modifica al piano regolatore, sarebbe diventato un edificio di cinque piani, invece che due inizialmente previsti, in pieno centro storico. I residenti sono già da tempo sul piede di guerra e hanno già raccolto un centinaio di firme come segno di protesta, ma anche l’opposizione non vuole farla passare liscia alla giunta. Perché proprio la giunta dovrebbe votare il piano di recupero, senza dover passare in consiglio comunale. «In consiglio – dice Bettini – ci hanno fatto votare un’idea di progetto, ma poi non ce l’hanno più do di vedere questo piano di recupero», minaccia Bettini. A questo punto, non è escluso che partiranno altre proteste dei residenti, che già da tempo parlano di organizzare assemblee pubbliche per rendere tutti informati di ciò che l’amministrazione comunale ha inten- riportato. I residenti hanno saputo per caso ciò che il privato, in accordo con la giunta, aveva idea di realizzare in quell’area». Proprio per questo, Bettini aveva chiesto di riportarlo in commissione Urbanistica e riaprire una discussione. «Ma non ci hanno portato le carte, né illustrato il progetto – dice il consigliere –, ci hanno semplicemente raccontato il percorso di quel palazzo. Con la giustificazione che non è finito l’iter tecnico, quindi non possono farci vedere le carte. Ma io vado subito negli uffici dell’Urbanistica e chie- zione di realizzare. Perché loro sarebbero anche disposti ad accettare il vecchio progetto del Piano regolatore, che prevede la riqualificazione dell’edificio storico presente, più una nuova costruzione di al massimo due piani, in modo da non impattare troppo sull’area circostante. Ma l’idea della giunta è molto diversa, «anche per questo – minaccia ancora Bettini – mi rivolgerò alla Sovrintendenza: quell’edificio è l’ultimo esemplare di casa con orto (nella foto) a Pesaro, ha un valore storico», che era tutelato anche dal Prg. ma. gi. Cgil attacca: «La Sanità nel caos» MENTRE il sistema arretra, tutte le richieste migliorative avanzate dalla Cgil sono cadute nel vuoto: «Ad un anno dalla delibera di Giunta regionale sulla riduzione delle liste di attesa, nessun risultato è stato raggiunto. E nulla è dato sapere sulle iniziative intraprese localmente. Il silenzio è calato E’ tornato il solito ‘Attila’: la casa di Ciabotti è del ’600 di IVANA BALDASSARRI SOVRINTENDENZA Con il Bramante altro edificio storico da abbattere: eppure nel Prg era invece da tutelare IL CASO DURISSIMA REPRIMENDA PER I TAGLI E L’ASSENZA DI POLITICHE PIU’ che una denuncia, quella che la Cgil lancia all’opinione pubblica locale è un grido di dolore: «La sanità provinciale versa nel caos più assoluto – scrivono la segretaria generale Cgil, Simona Ricci (foto) e il segretario Funzione Pubblica Cgil provinciale, Roberto Rossini – e ci chiediamo se si possa, da questo territorio, tutti insieme e autorevolmente, dire alla Regione: ‘Basta, fermatevi!’». Impietoso il quadro che il sindacato fa della situazione: «Nonostante il servizio sanitario si scopra non più impermeabile alle inchieste per corruzione, le strutture ospedaliere e i servizi territoriali continuano ad impoverirsi come attestano le ennesime sforbiciate operate sui budget di Marche Nord e dell’Area Vasta 1», è l’accusa lanciata da Ricci e Rossini, che aggiungono: «Siamo arrivati al punto che i sindaci non riescono neppure a convocare la conferenza di Area Vasta che avrebbe la titolarità, per legge, di discutere di programmazione sanitaria». LA POLEMICA TROPPE DISTRUZIONI IN CITTA’ no Ricci e Rossini - E come mai, nonostante ci sia una delibera di giunta che sta operando una verifica su Montefeltro Salute, si sia chiesto a quest’ultima di allargare il proprio raggio d’azione all’ospedale di Fossombrone. Senza nessuna procedura comparativa tra questa opzione e quella di gestire la chirurgia con un’integrazione pubblica con Marche Nord». Intanto, resta avvolto nel mistero il destino professionale dei dipendenti dell’ospedale di Sassocorvaro, che fino ad oggi hanno prestaanche sull’operazione-trasparenza all’interno della libera professione dei medici, e non c’è stata alcuna risposta in merito all’attivazione dei raggruppamenti di attesa omogenei della radiologia». REGIONE NEL MIRINO Accuse a Mezzolani per Montefeltro Salute e a Marcolini per i tagli IN COMPENSO, Marche Nord continua a sfornare «inutili modifiche dell’atto aziendale che sembrano rispondere più alle esigenze dei vertici della stessa azienda oltre che agli ordini della Regione, che all’obiettivo primario, ovvero la riduzione della mobilità passiva». Malgrado lo sfascio sia evidente e conclamato «non c’è nessuno che si chieda come mai questa provincia debba sopportare un taglio così pesante ai posti letto e perchè nessuna delle strutture alternative, come le Case della salute, sia stata attivata– insisto- to la loro attività in convenzione con la Montefeltro Salute, ne’ come i lavoratori dell’ospedale di Fossombrone dovranno essere impiegati nelle attività che effettuerà la stessa società. «Così come non si può non restare perplessi di fronte al pubblico sostegno manifestato da Confindustria verso la Montefeltro – osservano Ricci e Rossini, concludendo –. Possibile che a queste semplici domande, che ciascun operatore sanitario e ciascun cittadino si fa, nessuno sia in grado di dare una risposta chiara e definitiva?». ATTILA abita qui! Attila è il devastatore che in ogni tempo può mettere “le mani sulla città” per poterla ricostruire non come sarebbe bello fosse, ma come lui vuole che sia. Attila a Pesaro è di casa da quando Ugo Tombesi, detto il “demolitore”, complice il consiglio comunale d’inizio ‘900, decise di “liberare” Pesaro dalle sue belle mura roveresche di cotto marchigiano: Attila eccitato fino al delirio da tutte quelle inutili e colpevoli demolizioni, ha pensato di stabilirvisi. Le ideologie, le guerre, le ruspe, la sete di denaro l’hanno favorito! Se il modernismo vedeva nelle mura un ostacolo all’apertura della città al mondo e il socialismo l’occasione per far lavorare i disoccupati in fermento, le guerre e le bombe sono state le fatali alleate di Attila anche quando gli edifici, che non venivano distrutti gravemente, servivano come lente d’ingrandimento alla presunta necessità di demolizione. COSÌ è stato per il bel Kursaal che dominava elegantemente Piazzale della Libertà e che una bomba della seconda guerra mondiale appunto, aveva danneggiato un sol punto del terrazzo di levante; si colse l’occasione per distruggerlo tutto senza che nessuno fosse in grado di sostituirlo con qualcos’altro di decente. Così è stato per Palazzo Bonamini in Corso XI Settembre (oggi Palazzo Dolci) splendida dimora cinquecentesca costruita durante il Ducato dai Bonamini su disegno di Filippo Terzi architetto ducale: anche questo palazzo fu colpito da una bomba in una sola stanza del suo gran patio interno, che sarebbe potuto essere restaurato assai facilmente, ma Attila, approfittando della distrazione della sopraintendenza, lo demolì totalmente. Così in Via San Francesco con la conseguente scomparsa anche della vecchia chiesa di San Rocco neppure toccata dalle bombe, così per Casa Mamiani, per molti villini liberty della zona mare, così per case e casette, documenti vivi, anche loro, di condizioni sociali e di storie connotanti profili e spazi cittadini. ATTILA ha favorito – vero fiore all’occhiello - la costruzione di Palazzo Aimonino in Via Mazza, vero e riconosciuto emblema di orrore architettonico, e sta sicuramente rallentando il bel progetto di ripristino conservativo già in at- to, dell’ex Scuola d’arte in via Giordano Bruno. Attila si serve anche dell’abbandono programmato per eseguire il suo tristo mandato: così è per il “San Benedetto”, da decenni lasciato marcire nella più totale incuria, perché da solo provochi il disastro e l’implosione di un gran stabile ottocentesco, glorioso e significativo per la Storia e il costume sociale della città. Più le città si impoveriscono di spazi e di strutture prestigiose, più lui gode! IN QUESTI giorni Attila è super eccitato! L’area Ciabotti in viale dei Partigiani, l’unica area cittadina salvata dal cemento, è rimasta senza il suo strenuo difensore e il fatto che l’area insista proprio vicino al palazzetto dello sport chiamato anche Palafestival, unica sconfitta subita da Attila per il suo mancato abbattimento, costituisce ulteriore motivo di SENZA MEMORIA E’ il destino di Pesaro dopo anni di abbattimenti di palazzi e case storiche “tigna” per portare a termine il suo annoso e bieco impegno. Attila, che per antonomasia odia l’erba, insieme ai suoi avidi Unni trapiantati, fa già i progetti su quanti piani avrà l’ennesimo condominio che presto sorgerà. Negli ultimi giorni è particolarmente eccitato perché gli hanno detto che proprio la casetta dei Ciabotti è la stessa che si può ancora riconoscere nella Pianta del Blaeu, immagine secentesca della città riprodotta perfino nella sala del consiglio comunale. Un’occasione così non può proprio farsela sfuggire! E poi non sa, Attila, che con questa ultima antichissima casetta d’angolo, scomparirà anche la dolce memoria dei “Maritozzi di Carlo” perché suo figlio, proprietario dell’area in questione, non aveva mai voluto cedere a nessuno la ricetta di suo padre che ne era il “Re”. PESARO si appresta a diventare una città smemorata di sé, tutta condomini, supermercati e rotatorie, dove nessuno saprà più chi erano i Della Rovere, i Mamiani, i Bonamini e Oreste Ruggeri e Abbati-Olivieri e Alcibiade Della Chiara. Per fortuna “tiene botta” Rossini con la sua straordinaria musica, purché non diventi un “Rossini da bere”! PESARO MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 5 STELLE Regionali, Frenquellucci in lista: «Aiutiamo le imprese» N CAMPO Francesca Frenquellucci C’È IN CORSA, nella lista del Movimento Cinque Stelle per le prossime elezioni regionali di maggio, anche Francesca Frenquellucci, imprenditrice pesarese. E proprio per il suo lavoro, inevitabile che la candidata a Cinque Stelle si occupi proprio del settore delle imprese nel programma elettorale del Movimento, «visto anche il fondo per il microcredito – dice – che dovrebbe andare a sostegno delle imprese», oltre che incentivare il settore del turismo. SONO AGGUERRITI, i grillini. E hanno già fatto sapere che, secondo il patto etico che hanno firmato, rinunceranno a gran parte del loro stipendio e indennità, percependo al massimo 2.500 euro netti al mese più la diaria (ovvero i rimborsi chilometrici) e devolveranno tutto in un fondo anticrisi a sostegno delle imprese. «Con noi, la Regione cambierà passo», promettono. 9 •• «Per la nuova Regione serve una guida e Ceriscioli è ancora impreparato» Primarie, Massimo Ciabocchi sostiene Marcolini: «È un tecnico» HA DECISO che se c’è uno da sostenere come futuro presidente di Regione, quello deve essere Pietro Marcolini. «Più preparato», dice. Ed è la giustificazione che Massimo Ciabocchi, rivale di Gostoli al congresso provinciale Pd, dà a chi gli contesta di non sostenere un candidato pesarese come Luca Ceriscioli alle primarie del centrosinistra di domenica. Meglio Marcolini, dunque? «Secondo me sì. Marcolini è la persona giusta per traghettare la Regione verso la ripresa dopo la crisi, ha molta più esperienza. Ceriscioli non è pronto, avrebbe forse dovuto fare prima un giro da assessore. Ci IL ROTTAMATORE «Pietro mi dà più garanzie e conosce bene l’ente E poi Padoan quanti anni ha?» vuole esperienza e serve un percorso in tutte le cose». Lo sa che viene da domandarsi come mai Marcolini le scelte giuste non le ha fatte prima, visto che è assessore al Bilancio anche ora? «Le cose non le cambia uno da solo, ma il gruppo. È vero che alcuni hanno fatto il loro tempo, e Marcolini ha fatto le scelte che poteva fare con i numeri che aveva in bilancio». Marcolini è stato a Cagli, qualche sera fa. Domanda inevitabile: crede che sulla sanità la vecchia classe dirigente abbia operato bene, soprattutto per quanto riguarda gli ospedali dell’entroterra? «Pietro, quella sera, ha detto che le cose vanno riviste. Guardi, per quanto mi riguarda io farei l’ospedale a Calmazzo, perché tanto gli ospedali di Pesaro e Fano funzionano bene. O anche a Chiaruccia, vi- COMBATTIVO In alto, Massimo Ciabocchi. A destra, i due duellanti alle primarie: Pietro Marcolini e, sotto, Luca Ceriscioli sto che è vicino all’uscita dell’autostrada. Però, al di là di questo, mi chiedo: dov’era il Pd quando si decideva dell’ospedale o della sanità in generale? Dov’erano Matteo Ricci, Luca Ceriscioli e Marco Marchetti? Perché non hanno tutelato le istanze dei territori e vengono fuori solo adesso? Perché contestano adesso che ci sono i soldi il sito di Fosso Sejore?». Venite criticati, lei e altri che stanno con Marcolini, di non sostenere un candidato pesarese... «Io non ho condiviso le scelte amministrative di Ceriscioli nemmeno quando era sindaco. Soprattutto perché era troppo campanilista, troppo concentrato sulla sua città, tanto che ha legato poco la costa con l’entroterra. In più, anche sui servizi pubblici ha scelto di stare con privati, come Hera. È stato poco lungimirante e questa ottica mi preoccupa, perché potrebbe porta- re questa impostazione anche in Regione». Strano, per un rottamatore, sostenere Pietro Marcolini... «Perché, Padoan quanti anni ha?». Non parlavo di età anagrafica, ma di età spesa in Regione: Marcolini ci lavora da 35 anni. «Marcolini è un tecnico preparato, è una guida che mi dà garanzie. Ceriscioli dovrebbe ricominciare tutto da capo, persino con i dirigenti. Sarebbe stato un assessore perfetto e un candidato presidente, magari, fra cinque anni. Ma ora... E penso anche un’altra cosa». Dica, Ciabocchi. «Mi spiace che il nome di Ceriscioli non sia stato portato in assemblea provinciale: inevitabile, quindi, che non sia il candidato di tutti». Perché quando eravate alla ricerca di un candidato unita- CRITICHE A COMI «Non ha avuto coraggio, e ha sbagliato a sottrarsi a una richiesta del partito» rio e l’area di Ceriscioli ha fatto il nome di Marcolini, avete optato per il segretario Comi e non per l’assessore? «Perché Marcolini non è stato portato in direzione, il segretario non ha avuto coraggio...». Quel segretario che voi avete appoggiato... «Sono molto critico con Comi, ora: si è sottratto a una richiesta del partito». C’è chi vede queste primarie come un secondo congresso. «Qualcuno vuole far passare questa idea, io invece penso che dal 2 marzo tutti dobbiamo lavorare insieme. Per questo mi spiace che Ceriscioli dica che se perde continua a fare l’insegnante e non si candiderà». Margherita Giacchi SPESE PAZZE LA PROTESTA ‘APOLITICA’ IN ANCONA DI DIVERSI PESARESI. MIRCO RICCI PRECISA: «NON HO FATTO QUEGLI ACQUISTI» Con il Sancrispino e lo yogurt davanti alla sede regionale – ANCONA – NON C’ENTRA la politica «ma il buon senso perché molte famiglie gran parte di quelle spese non se le possono nemmeno permettere». Sono arrivati con delle bottiglie di vino in bric, delle finte salsicce, libri e occhiali, ovvero una parte degli oggetti che rientrano nelle indagini della magistratura sulle ‘spese pazze’ dei consiglieri regionali e di gran parte dei componenti della giunta, il gruppo di manifestanti che si oppone, tra le altre cose, alla ricandidatura dei consiglieri implicati nella vicenda. Quella di ieri in consiglio regionale è stata una manifestazione pacifica, «apolitica e apartitica», ha tenuto a precisare Giacomo Rossi, rappresentante del Fronte di azione popolare ma che ha partecipato a questa iniziativa a titolo personale. In tutto erano una decina di persone, provenienti soprattutto dal pesarese, e hanno potuto anche assistere ad alcuni momenti del consiglio regionale. «Questa è una manifestazione a sostegno di questa indagine – ha specificato Giacomo Rossi –; chi ha sbagliato deve pagare perché a fronte di una crisi economica così mordente non può essere accettato un comportamento simile. Siamo stati anche diffidati dal capogruppo del Pd Mirco Ricci allo svolgimento di questa manifestazione, ma di fronte alle sue giustificazioni e discolpe non ho potuto che consigliargli di fare presente queste informazioni alla magistratura e non a me». INTANTO proprio Mirco Ricci interviene sull’argomento. «Certo del preciso e attento lavoro che sta svolgendo la magistratura sull’utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari è giusto dire che mi sono state attribuite alcune spese che non sono state, in maniera assoluta, effettuate da me, ma mi sono state imputate erroneamente come capo gruppo consiliare. Siamo di fronte ad una vicenda sulla quale la magistratura farà certamente chiarezza – ha concluso – e a quel momento ci affidiamo con la massima tranquillità». m. g. f. •• 12 MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 BULLI, ATTENTI: PERCHE’ DOVRETE RISARCIRE e-mail: [email protected] Nuovo appuntamento di “Sbullit action”, l’iniziativa fanese nata per contrastare il bullismo emarginandolo attraverso il coinvolgimento dei giovani in tutte le arti. Questo venerd, dibattito sui risvolti penali dovuti da atti di bullismo e di come agire legalmente per ottenere un risarcimento al danno subìto. Come sempre l’appuntamento è allo “Sbullit Point” al Patty’s Bar all’ex Chiostro delle Benedettine, alle 19. Durante l’incontro sarà possibile fare un aperitivo con degustazione (10 euro). Ingresso gratuito. BELLOCCHI WORK IN PROGRESS A destra le titolari di Piazzapupazza, all’interno della loro struttura. A sinistra quelle di Lacasatonda: a destra Elisa Ridolfi con delle colleghe Contro i ladri titolare dorme nel capannone DUE CAPANNONI industriali visitati lunedì notte a Bellocchi. Ma in quello dei ‘360° Arredamenti’ di Gianluca Peruzzini è scattato l’allarme che ha messo in fuga i ladri. Il titolare, arrivato sul posto, ha deciso di passare lì la notte «perché il portone era tutto aperto». «Ieri sera alle 11 mi hanno forzato il portone del capannone – racconta Peruzzini -. Sono entrati, ha suonato l’allarme ed è arrivata la guardia giurata che li ha messi in fuga. Al momento mi era sembrato non avessero preso niente, ma stamattina mi sono accorto che mancano due trapani piccolini, roba da 400 euro niente di più. Ma il problema è che ne ho avuto un altro a novembre dove mi hanno rubato macchina fotografica, laser, goniometro, una borsa. Poi ho avuto una visita poco prima di Natale. Solo una visita, senza effrazione. Lo so perché ho una piccola telecamera che ha registrato tutto. E’ il colmo: prima sono stato 10 anni a Calcinelli in un capannone e non mi è mai capitato nulla del genere. Sono qui a Bellocchi da un anno e quattro mesi ed è già la terza visita». Via Ugo la Malfa è una strada buia. «Ma i ladri sono passati da dietro, non dalla strada – conclude Peruzzini -. Hanno visitato sia me che il mio vicino, la Scr di Valter Bucci, ma per quello che mi è stato riferito neppure in quella impresa edile sono riusciti a prendere nulla». L’arrivo del vigilante della Vigilar deve aver rovinato i programmi. Cinque mamme diventano imprenditrici «Sono i vostri bambini la nostra risorsa» Due luoghi in cui lasciare i piccoli: Piazzapupazza e Lacasatonda FANO città dei Bambini? Solo sulla carta. Perché poi è il coraggio di mettersi in proprio delle mamme alle prese con la mancanza di spazi adeguati in città, a colmare una carenza strutturale che fa di Fano una realtà poco babyfriendly. Cinque donne, cinque giovani mamme, hanno dato vita a due esperienze imprenditoriali complementari, pensate per aiutare le famiglie fanesi: la prima è “Piazzapupazza”, uno spazio giochi per i bambini fino ai 12 anni inaugurato tre mesi fa e l’altra è “Lacasatonda” un luogo che accompagna i genitori dalla gestazione al compimento del 3° anno di vita del piccolino, aperto solo da qualche settimana. L’IDEA di Piazzapupazza in via del Commercio (zona Aeroporto) nasce da Claudia Romeo, un informatore farmaceutico che una volta diventata mamma si è dovuta scontrare con una triste realtà: dove si portano i figli a giocare? «Lei ha una laurea in farmacia e io in architettura - spiega la socia Patrizia Longano -, anche se io ALTRA VOCAZIONE Informatrice farmaceutica e architetto: «Così abbiamo cambiato i nostri progetti» avevo già esperienza con i bambini avendo lavorato come animatrice e per due anni in una libreria per ragazzi. Con la crisi, i tagli delle case farmaceutiche e una bambina che è arrivata, Claudia ha deciso di cambiare, e abbiamo mes- so insieme le idee per un luogo di incontro aperto il pomeriggio dalle 15.30 alle 20 (biglietto di ingresso 4 euro a bambino fino ai 4 anni e 7 euro fino ai 12). C’è un’area molto grande per i bimbi da 0 a 3 anni con la parete sensoriale e la piscina di palline, un’area centrale con tre gonfiabili e una parete d’arrampicata e poi il calciobalilla senza monetine. I più grandi vengono specialmente nel fine settimana e per i compleanni, si divertono perché il posto è grande, 600 metri quadrati, è pulito e loro si sentono liberi. Esperienze simili sono state fatte in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia... ne sta aprendo ora uno al Cesano e a Fano che è la città dei bambini non c’era nulla del genere». “LACASATONDA” invece è uno spazio pensato per accogliere e prendersi cura delle donne in gravidanza, delle neo-mamme e neo-papà e dei loro piccoli nei primi mesi di vita. Ad aprirla in piazza Capuana a Fano 2, tre professioniste del settore e mamme: Elisa Ridolfi (psicologa, musicoterapeuta e cantante) Tatiana Camillucci (ostetrica), e Maurizia Tonucci (psicoterapeuta e insegnante). «Offriamo corsi pre-parto, postparto, di musica in gravidanza e primi mesi – spiega la Ridolfi -, momenti dedicati alla genitorialità ed uno spazio libero (lunedì e venerdì 9,30-12 e 16,30-19, ingresso 3 euro per bimbo previa iscrizione annuale 10 euro all’associazione), pensato e studiato per bambini da 0 a 3 anni, per giocare e crescere insieme». Tiziana Petrelli IL FATTO S. MARIA DELL’ARZILLA: INCOLUME L’AUTISTA, INTERVENTO DEI POMPIERI Acceleratore bloccato, la Mercedes va a fuoco SI BLOCCA l’acceleratore, il vano motore si surriscalda e scoppia un incendio... auto distrutta sulla strada dei Guazzi. Incolume l’uomo alla guida. Erano da poco passate le dieci ieri mattina quando i Vigili del Fuoco di Fano sono intervenuti lungo la provinciale per Santa Maria dell’Arzilla, poco prima del centro abitato, per spegnere le fiamme che hanno divorato la Mercedes Classe C 2000 di un rappresentante. Poco prima, l’uomo aveva perso il controllo del mezzo: mentre procedeva in direzione Pesaro si è accorto che l’auto aveva improvvisamente accelerato senza che lui avesse spinto il piede sul pedale. Per questo ha spento la macchina che ha proceduto per inerzia finché non si è fermata sul lato destro della strada. Il rappresentante ha fatto appena in tempo a scendere dalla Mercedes con la sua valigetta, quando dal vano motore sono uscite le prime fiamme che in pochi minuti hanno avviluppato tutta l’auto. Sul posto anche la Municipale di Pesaro per regolare il traffico. FANO 13 MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 •• IL CASO RINCICOTTI& ORCIANI L’AZIENDA RISCHIA LA LIQUIDAZIONE «Ma almeno fateci lavorare» Il sindacato: «Perchè il Comune non le assegna i servizi?» MA IN ITALIA NON E’ VIETATO Donna e burqa, a volte tutto coperto DIBATTITO SUL BURQA «Quella sinistra che semina odio» UN BURQA in città, si scatena la polemica tra destra e sinistra. La segreteria de La Destra, Margherita Campanella, criticata dalla consigliera di Sel, Carla Luzi, «per cercare consenso facendo leva sulla paura», replica: «Esprimo tutta la mia solidarietà alla signora Luzi, esponente di Sinistra Unita che in merito alla comparsa di un burqa in città, ha dovuto arrampicarsi sugli specchi, allo scopo di coprire le castronerie dei dirigenti nazionali del suo partito. Qualcuno dovrebbe ricordare alla signora Luzi che, purtroppo, la legge Bossi-Fini in materia di immigrazione è stata abolita da un governo abusivo di sinistra, grazie all’apporto di un ex ministro, ora deputato di Bruxelles, che all’epoca fece danni enormi. Alla signora Luzi piace l’arte di “mediare” delle donne e forse pensa che quando si tratta di gravi abusi come la coercizione del burqa, basti dialogare con chi di dialogo proprio non ne vuol sapere. La forza politica cui appartiene la signora si rende colpevole di razzismo al contrario nei riguardi degli italiani che non ne possono più di avere a che fare con culture basate sulla sopraffazione a scapito delle fasce più deboli, quali donne e bambini. L’istigazione all’odio è promossa e suscitata dalla sinistra che, con i suoi programmi di forzata convivenza mette a rischio la sicurezza del territorio nazionale». «Che fine hanno fatto le battaglie della sinistra per i diritti e l’emancipazione femminile? Ah, già, la sinistra per governare ha bisogno del voto degli extracomunitari». CHE FINE farà la Rincicotti&Orciani? A rischio la controllata (al 100%) di Aset spa che, per le difficoltà di bilancio, potrebbe essere messa in liquidazione. Ipotesi contro cui sta combattendo la Cisl perché tale decisione segnerebbe la sorta dei quattro dipendenti e dell’attuale amministratrice. I dipendenti chiedono ad Aset e al Comune di mettere l’azienda nelle condizioni di lavorare e di evitare, con il calo del fatturato, la perdita della licenza per l’autotrasporto. «Perché – si chiedono i sindacalisti della Cisl, Giovanni Giovanelli e Maria Grazia Santini – il Comune non assegna i servizi della pulizia delle fogne negli edifici pubblici, la pulizia delle caditoie e delle acque meteoriche alla Rincicotti controllata di Aset, invece di affidarli a chiamata diretta ad altre ditte?». «Con la Rincicotti il Comune – insistono i sindacalisti – spenderebbe di meno pagando solo il conferimento in discarica. Si potrebbe anche ipotizzare un danno erariale da parte del Comune». Da sin.: Giovanni Giovanelli, Fabrizio Federiconi, Sante Pedaletti, Maria Grazia Santini, Antonio De Fazio, Luca Del Bianco LA CRISI DURA DAL 2008 «Venne acquistata per un milione, nel 2012 all’asta per 200mila euro» Al Comune di Fano, come agli altri Comuni soci di Aset, sono state inviate lettere per invitarli ad utilizzare il più possibile i servizi della Rincicotti. Dalla presidente di Aset, Lucia Capo- dagli, e dal sindaco Massimo Seri, la piena disponibilità, a sostenere l’azienda. UNA STORIA, quella della Rincicotti&Orciani, che risale al 2003 «quando venne acquistata – ricordano i sindacalisti – per oltre un milione di euro e che nel 2012 è stata messa in vendita (l’asta è andata deserta) per 200 mila euro». Aspetto sul quale aveva presentato un espo- sto alla Procura della Repubblica il leghista Luca Rodolfo Paolini. «Noi chiediamo solo di lavorare», fanno sapere i quattro dipendenti che rischiano il posto: Fabrizio Federiconi, Sante Pedaletti, Antonio De Fazio, Luca Del Bianco a cui si aggiunge l’attuale amministratrice Sonia Mariotti. «Siamo disposti a fare qualunque lavoro – insistono i quattro – anche andare a chiudere le buche delle strade purché ci facciano lavorare». La crisi dell’azienda, infatti, dura dal 2008 quando a causa del riduzione del fatturato i dipendenti, per tamponare la situazione, hanno iniziato ad utilizzare la cassa integrazione in deroga. «La speranza a questo punto – fanno sapere i sindacalisti – è che il Comune, come assicurato dal sindaco Seri, mantenga l’impegno di assegnare alla Rincicotti, per il 2015, incarichi per almeno 40 mila euro. Anche se già nei primi due mesi di quest’anno sono stati affidati ad altre ditte lavori per 5 mila euro e 28 mila nel 2014». Anna Marchetti L’INCONTRO I SINDACATI CON IL CURATORE: POSSIBILE, GRAZIE ALLA MOBILITA’, UN MODESTO REDDITO Cantieri navali, sospiro di sollievo per i 146 lavoratori POSSONO tirare un piccolo sospiro di sollievo i 146 dipendenti dei Cantieri Navali Fanesi: scongiurato lo spettro zero ammortizzatori sociali per loro si apre la strada della mobilità. Ieri mattina i sindacati Cgil Cisl e Uil, con i rappresentanti Rsu della Cantieri Navali Fanesi, hanno incontrato il curatore fallimentare della Camm che ha dato la disponibilità a gestire la procedura di rientro nella casa madre. Ciò significa fare quanto prima la domanda per la mobilità per tutti i 146, con il relativo inserimento nelle liste d’attesa. E quindi di avere la possibilità di un, seppur modesto, reddito. TUTTI i lavoratori della Cantieri Navali Fanesi, infatti, provengono dal contratto d’affitto (di ramo d’azienda) del 2012 con la Camm, ditta fanese specializzata nella lavorazione della vetroresina che negli ultimi anni ha vissuto una vicenda tormentata partita con l’assorbimento da parte della Ferretti e terminata a dicembre con la dichiarazione di fallimento. La settimana prossima ci sarà un nuovo incontro ma i sindacati non gioiscono: «Non si è mai soddisfatti quando si va verso la mobilità, però questo è un segno tangibile che può dare un reddito a breve termine ai lavoratori». FANO E VAL CESANO MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015 HA COMPRATO solo due biglietti della Lotteria del Carnevale di Fano 2015 il vincitore del primo premio: la “Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” messa in palio dalla Opel CentralGarage di Rosciano. «Non credo molto nella fortuna ma ci provo sempre», ha detto ritirando il premio Francesco Spadaro 51 anni, residente a Marotta ma di origini pugliesi. Commerciante di frutta e verdura, due figli. «Quest’anno ho acquistato solo due biglietti, anche a causa del periodo, mentre prima spendevo circa 20 euro. Non mi era mai capitata una vincita così grossa. Sono felice come tutti i miei parenti e amici». Sabato mattina stava facendo colazione in centro insieme a degli amici quando la barista gli ha raccontato di essersi vista sfumare il primo premio della Lotteria per un solo numero. «A quel punto ho guardato i miei due tagliandi ed è esplosa la gioia: e ho offerto la colazione ad amici e colleghi». MONDAVIO PRIMARIE NELLA SALA DELLA BCC Dopo Ceriscioli, ecco il rivale: venerdì Marcolini sbarca a Pergola Il gruppo dei ragazzi di ‘‘Fuoritempo’’ in trasferta ad Arcevia: si parla di ecologia DOPO Luca Ceriscioli a Pergola “sbarca” pure Pietro Marcolini, che con l’ex sindaco di Pesaro forma la coppia di duellanti del Pd per le primarie della coalizione di centrosinistra fissate per domenica e volte alla designazione del candidato governatore della Regione Marche. L’appuntamento è per le 19,30 di venerdì alla sala convegni della Banca di Credito Cooperativo, in viale Martiri della Libertà. «Come Circolo Pd di Pergola – evidenzia il segretario Guido Peverieri - pensiamo che questi incontri siano importanti per alimentare la vita democratica del nostro paese e per cercare di risollevare, diciamo così, le sorti della politica; quella buona s’intende. E’ auspicabile che ci sia una nutrita presenza di cittadini; non solo pergolesi, ma anche dei comuni vicini e dell’intera valle del Cesano. Una buona occasione per sentire direttamente da Marcolini come la pensa e sottoporgli le problematiche del nostro territorio». s.fr. CHE PASTICCIO I blocchi di terra e asfalto ammassati lungo la Strada provinciale 5 IL CASO ORCIANO: UN IMPREDITORE SEGNALA RIFIUTI SPECIALI LUNGO LA PROVINCIALE La Provincia ripara la carreggiata e abbandona i resti dell’asfalto rimosso ALLE CRITICHE mosse all’amministrazione Baldelli sulla gestione del progetto “aree interne” dal segretario Pd Peverieri, risponde l’assessore Diego Sabatucci: «Abbiamo tentato di condividere una scelta importante per la città, ma il Pd ha rifiutato il dialogo. Il sindaco ha chiamato l’opposizione anche perché alcuni elettori del Pd si sono rivolti proprio a lui chiedendogli di convocare la minoranza che, a detta degli stessi sostenitori della sinistra locale, ancora una volta rischia di non capirci nulla e di prendere posizioni dannose •• Lotteria Carnevale, il vincitore dell’Opel felice come una Pasqua ABITA A MAROTTA Il vincitore, Francesco Spadaro RIFIUTI “speciali” abbandonati sul ciglio della strada. Succede lungo la Provinciale 5, nel tratto che collega il capoluogo di Orciano di Pesaro alla frazione mondaviese di San Filippo sul Cesano. A segnalare questo caso, che potremmo chiamare di apparente “inadempienza ambientale”, è un lettore del ‘Carlino’, che quell’arteria la percorre ogni giorno quattro volte per recarsi al lavoro e tornare a casa mattina e sera. «Nella prima metà di gennaio – scrive la Provincia ha provveduto a rimuovere gli avvallamenti che c’erano lungo la Sp5. Cosa lodevo- 15 le, anche se si è trattato di un semplice palliativo (in effetti, la strada in questione avrebbe bisogno di un intervento strutturale di ben altra entità per porre un rimedio duraturo rispetto ai movimenti franosi che interessano quella zona coinvolgendo sistematicamente la rete viaria, ndr). Però, con mia grande sorpresa, vedevo che il materiale di risulta, composto da terra e asfalto, invece di essere man mano caricato sui mezzi e portato in una discarica autorizzata, poiché l’asfalto è un rifiuto speciale, veniva accumulato su un lato della strada. Ho pensato che forse sarebbe stato rimosso tutto insieme alla fine dei lavori, ma i mezzi non ci sono più ormai da ol- DUE PESI E DUE MISURE «Eppure noi dobbiamo stare attenti a come li smaltiamo: se no scatta la sanzione» tre un mese e l’asfalto è ancora tutto lì, ammassato al bordo della carreggiata, per più di 20 metri. A questo punto mi chiedo, e con rabbia: se a casa mia e nelle nostre aziende dobbiamo stare attenti a smaltire tutti i rifiuti nella maniera corretta, altrimenti rischiamo pesanti sanzioni, la stessa cosa non vale per le amministrazioni pubbliche? Ci sono forse due pesi e due misure? I danni all’ambiente che può procurare l’inadempienza di un privato rispetto a quella di un ente pubblico sono diversi?» Interrogativi che, in effetti, fanno riflettere e ai quali, ci si auspica, possa seguire al più presto la rimozione di quei blocchi di terra e asfalto ai margini della carreggiata. s.fr. PERGOLA LA REPLICA DELL’ASSESSORE SABATUCCI AL SEGRETARIO PD PEVERIERI «Ma per voi viene prima il partito, poi la città» per i pergolesi». «Peverieri dice che qualcosa gli “puzza”, che ha dei “sospetti”. Ma questo signore fa politica o scrive romanzi? Emerge chiaro che per la sinistra viene prima il partito che la città, come già accaduto per ospedale e cava del Bifolco». SABATUCCI, poi, spiega l’evoluzione del progetto “aree interne”: «Dopo che il ministero ha escluso Fabriano e Genga dall’ambito territoriale in cui rientra Pergola, il peso amministrativo è stato spostato tutto verso la valle del Metauro e il Montefeltro, perché lì ora si trova la maggioranza dei comuni rimasti nel progetto. Lo capirebbe anche un bambino, ma il gruppo di opposizione no. Di questa esclusione la minoranza vorrebbe incolpare il sindaco? Al ministero non c’è mica Baldelli, ma il Pd». Prosegue l’assessore: «Ora c’è da fare una scelta che condizionerà il futuro di PROSEGUE l’impegno tra arte e informazione di una delle realtà giovanili più vivaci della Valcesano e dell’intera provincia: il gruppo di riflessione politica, sociale ed economica “Fuoritempo” di San Michele al Fiume, che è arrivato a coinvolgere oltre 130 ragazzi e che nell’ottobre del 2012 ha festeggiato i 10 anni di attività teatrale, perché una delle sue caratteristiche è quella di riassumere gli incontri e gli approfondimenti organizzati sui temi di attualità in spettacoli da portare in scena. Domenica gli attori di “Fuoritempo” saranno protagonisti in trasferta, proponendo al Teatro Misa di Arcevia (An), con inizio alle 16,30, la loro ultima creazione: “23:55 E’ il tempo e l’ora”. Uno spettacolo che analizza la società dei consumi e i problemi generati dallo stile di vita “moderno” primo fra tutti il riscaldamento globale. «Agricoltura e petrolio, energia e trasporti, popolazione, rifiuti, disparità di ricchezza, acqua pubblica e risorse idriche, suolo e vegetazione, riscaldamento globale e scioglimento dei ghiacciai; sono queste le problematiche che concorrono a rendere i cambiamenti climatici uno degli argomenti più importanti per la comunità umana e che affrontiamo nel nostro lavoro», sottolinea Francesco Montanari, uno dei fondatori di “Fuoritempo”. All’allestimento dell’opera teatrale hanno collaborato la Scuola del Libro di Urbino e l’associazione “Mammut” di Fano. s.fr. Pergola e della Valcesano. Cioè, aderire al progetto, spostando il centro politico verso l’altra valle come ai tempi della comunità montana di Cagli, oppure lavorare per l’unità cesanense». «La minoranza vorrebbe far credere che Pergola è isolata? Ricordiamo che l’assessore laurentino Fontana ha già dichiarato di essere al fianco di Pergola e che in questi anni abbiamo stretto rapporti con Corinaldo, Mondavio, Unione Roveresca e persino Gubbio». s.fr. Nella foto l’assessore pergolese Diego Sabatucci