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Pagheranno anche i giudici

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Pagheranno anche i giudici
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 25/02/15-N:
137- N˚ 55
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Mercoledì 25 Febbraio 2015 • S. Gerlando
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Il premio
Strega, si cambia
tre preferenze
e apertura
ai non italiani
Il nuovo album
Tra rock, funky
e samba
Jovanotti punta
sul ritmo
L’intervento
Una mano bionica
guidata dal pensiero
il “miracolo”
della bioingegneria
Di Liegro a pag. 27
Molendini a pag. 28
Massi a pag. 23
Efficienza e terzietà
La qualità
della giustizia
primo punto
per la crescita
Cesare Mirabelli
L
e difficili condizioni dell’economia e l’esigenza di
riprendere il percorso dello sviluppo, hanno concorso a far sottolineare, da qualche tempo, l’incidenza che l’efficienza della giustizia ha sulla crescita dell’economia, sino
a stimare la percentuale di aumento del prodotto interno
lordo che potrebbe determinare un efficiente e tempestivo
andamento della giustizia. Ci
si può rallegrare per l'attenzione che, si direbbe finalmente,
viene dedicata agli aspetti organizzativi e funzionali della
giurisdizione, anche se è ancora da colmare la distanza che
corre tra avvertire questo come un tema cruciale nell’agenda del Paese e ricondurre l’andamento della giustizia ad un
livello di funzionalità comparabile e compatibile con quello degli altri Paesi dell’Unione
Europea.
Le misure sino ad ora prese,
a volte con un metodo piuttosto grezzo, sono orientate verso un recupero di efficienza.
Così è, ad esempio, per la soppressione di molte sedi di uffici giudiziari, anche se sarebbe
stata preferibile una attenta
valutazione della produttività
di ciascuna di esse. Così è, ancora, per la informatizzazione, che tuttavia richiederebbe
una revisione delle procedure
e nuove competenze del personale. Ma ancora manca una
analisi della domanda e della
offerta del servizio giudiziario, e una complessiva riprogettazione organizzativa. Del
resto la necessità di un recupero di efficienza ed il contributo che la magistratura può dare sono evidenti.
Continua a pag. 26
Pagheranno anche i giudici
Sì della Camera: la responsabilità civile per le toghe è legge. Ricorsi più facili per i cittadini
L’Anm: norme contro di noi. Mattarella: serve legalità, magistrati né burocrati né protagonisti
`
`
ROMA La responsabilità civile dei
giudici è legge dopo il via libera
della Camera. Cade il filtro per poter ricorrere contro gli errori giudiziari. Lo Stato dovrà poi rivalersi
sulle toghe. Il ministro Orlando:
più tutele per i cittadini, nessuna
lesione all’autonomia della magistratura. L’Anm: norme contro di
noi. Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Firenze, sottolinea che «servono legalità e giustizia tempestiva». «I
giudici - aggiunge - non siano burocrati ma nemmeno protagonisti».
Barocci, Bertoloni Meli,
Marincola e Pezzini
alle pag. 9 e 11
Popolo e sobrietà
Il salvataggio
Ma Presidente,
l’aereo di Stato
non è un abuso
La Grecia strappa il sì dell’Europa
ma Fmi e Draghi: lacune nel piano
Mario Ajello
N
È
Mafia Capitale la vera novità
della relazione annuale antimafia 2014. Una mafia che
utilizza, alternativamente, la
«violenza» e la «corruzione». Ma
il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti ieri non si è limitato a fare il bilancio del lavoro svolto nel corso dell’anno. Prima di tutto ha puntato sulla corruzione, «fenomeno di sistema»,
«assolutamente dilagante perché mai efficacemente contrastata e combattuta ma anzi per troppo tempo tollerata e giustificata»; quindi sulla tratta dei clandestini «che può alimentare il
terrorismo internazionale».
A pag. 15
onostante i dubbi del
Fmi e della Bce, l’Eurogruppo ha confermato la
decisione di prolungare
il programma di salvataggio
della Grecia.
A pag. 2
D
opo il volo, non di Stato,
per Palermo pochi giorni
fa, ora il treno Frecciargento per Firenze. E subito dopo, il tram per Scandicci.
A pag. 11
Feyenoord. Città blindata e tolleranza zero, attesi 2400 giallorossi
Gentiloni alla Ue:
«I clandestini sono
quasi raddoppiati»
L’intervista Il ministro degli Esteri: «Triton
va rafforzata, Bruxelles deve fare di più»
Rotterdam, l’ordinanza anti-romanisti
Poteri speciali alle forze dell’ordine per la partita Feyenoord-Roma.
«Mafia Capitale nelle istituzioni»
Sara Menafra
David Carretta
Truffa all’Inps
In Cig ma volava in Turchia
ex pilota Alitalia patteggia
ROMA Ha percepito contemporaneamente, per quasi due anni,
un indennizzo di cassa integrazione, insieme con un regolare
stipendio dalla Turkish airlines. E ora ha patteggiato una
pena a 8 mesi di reclusione davanti al giudice per l’udienza
preliminare. Una vicenda, quella dell’ex pilota Alitalia, iniziata
nel 2008 quando ha perduto il
posto di lavoro.
Di Vanna a pag. 17
Evangelisti e Santi a pag. 13
GEMELLI, PUNTATE
SULLA FAMIGLIA
Buongiorno, Gemelli!
Mercoledì, vostro giorno
zodiacale governato da
Mercurio, è illuminato dal
primo quarto che nasce nel
segno alle ore 18. Quasi nello
stesso momento in cui Venere
si avvicina a Marte, suo storico
amante in un punto molto felice
del vostro cielo. La donna
Gemelli è la più interessata da
una vita amorosa dinamica e
sorprendente, ma anche
l’uomo riceve il fuoco
passionale, mentre Saturno è
una catena che lega alla
famiglia. Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 35
ROMA «I clandestini sono quasi
raddoppiati». Il ministro degli
Esteri, Paolo Gentiloni, chiederà che «l’Europa si impegni di
più sull’immigrazione, con una
vera condivisione di tutte le fasi, dai Paesi d’origine a quelli di
transito, fino alle ultime miglia
e all’accoglienza». E assegni a
Triton più mezzi e più risorse.
La questione sarà posta da Gentiloni al Consiglio dei capi-diplomazia della Ue il 16 marzo.
Ventura a pag. 7
Il Pd: decide il Colle
Decreto Rai, stop
di Boldrini a Renzi
Claudio Marincola
L
aura Boldrini è contro
l’uso del decreto per riformare la governance
della Rai.
A pag 9
Il clochard sepolto in Vaticano
Franca Giansoldati
U
n funerale da re, con tutti i
canonici di san Pietro attorno intenti a salmodiare. A
terra, accanto alla bara, due
ritratti d’autore come effige, tra
volute di incenso e ghirlande di
fiori freschi composte da mani
sapienti. Monsignor Amerigo
Ciani vicino all’altare, accarezzando il feretro che pregava: «La
luce della grotta di Betlemme lo
invada, e per l’eternità». Strana
parabola di vita per Willy Herteleer, fiammingo di nascita ma da
decenni senza fissa dimora, povero in canna, uno che viveva di
elemosine tra le viuzze di Borgo
Pio.
A pag. 18
Soldi in Svizzera
Gino Paoli si dimette dalla Siae
«Ma non ho fatto nulla di male»
ROMA Gino Paoli ha rassegnato
le dimissioni irrevocabili da presidente della Siae nel corso del
consiglio di gestione, nella sede
milanese della Società autori ed
editori. «Alla luce delle vicende
che mi hanno coinvolto in questi giorni, ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati.
Intendo difendere la mia dignità di persona perbene».
Moretti Clementi a pag. 17
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 25/02/15-N:
2
Primo Piano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Dall’Eurogruppo
disco verde
al piano di Atene
Dubbi Bce e Fmi
Prorogato di 4 mesi il programma di aiuti. Draghi parla
di «lacune», per Lagarde mancano «dettagli importanti»
`
IL SALVATAGGIO
BRUXELLES Nonostante i dubbi
del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea, l'Eurogruppo ieri ha confermato la decisione di prolungare
di quattro mesi il programma di
salvataggio per la Grecia, dopo
che Atene ha fornito una lista di
riforme in linea con le richieste
dei creditori per continuare a beneficiare degli aiuti internazionali. L'elenco di misure presentata dal governo di Alexis Tsipras è «sufficientemente completa per essere un valido punto
di partenza», hanno detto i ministri delle Finanze della zona euro, dopo una riunione in teleconferenza: governi e parlamenti
possono «andare avanti con le
procedure nazionali» per consentire che il programma di salvataggio sia prorogato oltre il 28
febbraio. La Borsa di Atene ha
salutato l'accordo con un balzo
di quasi il 10%, mentre il differenziale di rendimento tra i titoli decennali greci e i Bund tedeschi è sceso a 799 punti base. Anche lo spread sui Btp si è ridotto
a 108 punti. Ma le scadenze finanziarie immediate della Grecia e le obiezioni sollevate da
Fmi e Bce indicano che la crisi
potrebbe ripresentarsi già nelle
prossime settimane. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha
chiesto ai suoi parlamentari di
approvare venerdì l'estensione
degli aiuti, ma ha avvertito che
«la vicenda non è affatto chiusa».
LE PROSSIME MOSSE
Con le casse quasi vuote, a causa
di un crollo delle entrate fiscali
da inizio anno, il governo Tsipras rischia una crisi di liquidità
tra marzo e aprile, quando dovrà rimborsare 1,9 miliardi all’Fmi e rinnovare 7 miliardi di titoli
a breve scadenza. Per ora, l'unica conseguenza pratica dell'accordo di ieri è che consente alla
Bce di tenere aperto il rubinetto
della liquidità di emergenza alle
banche. La decisione dell'Eurogruppo, invece, non permette
ancora di sbloccare gli aiuti europei: 1,8 miliardi di prestiti e 1,9
miliardi di profitti realizzati dalla Bce. «Ci sono necessità finanziare nei prossimi due mesi»,
ma l'esborso ci sarà solo se la
Grecia rispetterà le condizioni
Le tappe
A marzo la Bce riaprirà
i rubinetti alle banche
Dopo il via libera al
piano della Grecia
previsto per fine mese
da parte di sei governi
del Nord Europa, il 5
marzo la Banca centrale
europea dovrebbe riaprire i
rubinetti alle banche greche
ripristinando le agevolazioni
sul collaterale.
1
Ad aprile lista completa
delle riforme di Atene
2
Il 30 aprile è attesa la
lista completa delle
riforme che il governo
di Tsipras intende
varare. Se convincerà
l’ex Troika, l’Eurogruppo darà
il via libera alla nuova tranche
di aiuti. E avvierà il negoziato
su un nuovo programma (il
terzo) di assistenza.
Tra luglio e agosto
scattano due rimborsi
Il 20 luglio la Grecia
dovrà rimborsare alla
Bce 3,5 miliardi di
euro di titoli in
scadenza detenuti da
Francoforte. Il 20 agosto è
atteso il rimborso di altri 3,2
miliardi di titoli detenuti
sempre dalla Banca centrale
europea.
3
poste dal programma di assistenza su riforme e risanamento, ha ricordato il presidente
dell'Eurogruppo, Jeroen Dijssembloem. Una decisione non
dovrebbe arrivare prima della fine di aprile. Anche le risorse dell’Fmi sono congelate in attesa
del completamento della cosiddetta review (revisione, ndr) del
programma, con cui i creditori
verificano il rispetto degli impegni assunti dai greci.
La quinta review della Grecia è
bloccata dalla scorsa estate. Per
sbloccare gli aiuti serve l'accordo unanime di Commissione,
Bce e Fmi. «Prendiamo nota che
gli impegni delineati dalle autorità greche differiscono dagli impegni dell'attuale programma in
un certo numero di settori», ha
spiegato Mario Draghi in una
lettera all'Eurogruppo, sottolineando como ci siano «lacune». Secondo la direttrice del Fondo
monetario, Christine Lagarde, la
lista greca è «ampia ma non molto dettagliata». Sulle questioni
«più importanti» la lettera della
Grecia «non fornisce chiare assicurazioni che il governo intende
portare avanti le riforme previste dal memorandum», ha scritto Lagarde, sottolineando le falle sulle riforme delle pensioni e
dell'Iva, sulle liberalizzazioni,
sulle privatizzazioni e sul mercato del lavoro. «Le discussioni su
un completamento della review», e dunque lo sblocco degli
aiuti finanziari, «non possono
essere confinate all'interno del
perimetro delineato nella lista
del governo Tsipras», ha avvertito Lagarde. Atene spera di superare le scadenze sul debito di
marzo e aprile, ottenendo il via
libera dai creditori per aumentare le emissioni dei titoli a breve
scadenza (T-Bill). Ma, secondo
Dijssembloem, la decisione della Bce di mettere un tetto all'acquisto di T-Bil da parte delle
banche greche per «ragioni di
stabilità» è stata «saggia».
David Carretta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem con il ministro greco Varoufakis
La presentazione
La nuova banconota
I nuovi 20 euro presentati da Mario Draghi
Lungo i margini destro e sinistro
si può percepire una serie
di trattini in rilievo
Nella filigrana e nell’ologramma
è riportato il ritratto di Europa,
figura della mitologia greca
La finestra nella
parte superiore
dell’ologramma
integra il ritratto
di Europa. Muovendo
la banconota,
la finestra mostra
anche il numero
indicante il valore
Cifra scritta
in verde smeraldo
che in certe condizioni
di luce
cambia in blu
La scritta “euro”'
compare in caratteri
latini, greci, cirillici
Guardando una banconota in controluce, il filo
di sicurezza appare come una linea scura
su cui è leggibile la cifra del valore in bianco
Nell’ologramma
anche il valore
della banconota
ANSA
Al via la banconota da 20 euro anti-falsari
Il debutto è fissato per il 25
novembre. Ma per la nuova
banconota da 20 euro ieri è stato
il giorno delle presentazioni
ufficiali. Il compito al numero
uno della Bce, Mario Draghi
(nella foto), con tanto di firma
del primo esemplare. «La
rappresentazione della figura
mitologica greca Europa sulla
nuova banconota da 20 euro
mostra quanto l’Europa debba
alle sue radici condivise». Il
biglietto introduce
un’innovativa caratteristica
anti-falsari: la finestra con
ritratto integrata
nell’ologramma. Guardando la
banconota in controluce la
finestra rivela in trasparenza,
su entrambi i lati il ritratto della
figura mitologica di Europa.
Dopo le critiche ora Tsipras prova a recuperare i delusi
RICUCITURE
ATENE Nel giorno dell’accordo,
Alexis Tsipras cerca di rafforzare l’unità di Syriza e mettere
un freno alle critiche. Il primo
ministro greco si è recato, innanzitutto, nella residenza del
compositore musicale Mikis
Theodorakis, per parlare, a
quattr’occhi del negoziato con
i creditori e del percorso intrapreso. «Dite no, nein a Schauble», aveva chiesto Theodorakis al governo di Atene, con
una lettera aperta. Tsipras, nel
corso del breve scambio di battute con il compositore alla
presenza delle telecamere, ha
detto chiaramente che «nelle
trattative ci vuole strategia e
cervello per non cadere nelle
trappole che tende l’avversario». Quasi si volesse riappro-
priare dell’immagine di un
nuovo Ulisse della Grecia moderna, proposta da molti commentatori internazionali, in
queste settimane. La strategia
di Syriza, per ricompattare il
partito ed i propri elettori e
simpatizzanti, è insistere sul
fatto - come viene fatto filtrare
anche dal ministero delle finanze di Yanis Varoufakis - che
è la prima volta in cui la Grecia
concorre a scrivere un piano di
riforme con i creditori. La prima volta, viene ribadito, «in
cui non è stato accettato il diktat tedesco che mirava a far rimanere tutto uguale a prima».
LE POLEMICHE
Ieri si è riunito anche il consiglio
dei ministri del governo Tsipras
per discutere, ovviamente, dell’accordo con l’Europa ed il Fondo Monetario Internazionale. In
oltre tre ore di dibattito Panajotis Lafazanis, ministro per la
riorganizzazione produttiva e
rappresentante della componente più tradizionalmente di sinistra del partito, ha espresso nuovamente delle critiche, specie
sul fatto che il nuovo esecutivo
non potrà mettere in discussione le privatizzazioni a cui aveva
dato il suo assenso il governo
precedente, quello dell’ex primo
ministro conservatore Samaràs.
Alexis Tsipras, tuttavia, ha insi-
VISITA AL COMPOSITORE
THEODORAKIS, TRA I PIÙ
DURI SUL NUOVO ACCORDO
IL PREMIER: «SPUNTATE
ALCUNE IMPORTANTI
CONCESSIONI AI CREDITORI»
Alexis Tsipras
stito sulle misure volte ad affrontare la crisi sociale ed umanitaria che verranno applicate nei
prossimi giorni, a partire dal divieto di esproprio e vendita della
prima casa, e la possibilità di saldare i debiti arrivando ad una dilazione di cento rate mensili. Il
governo presenterà i due disegni di legge entro la prossima
settimana. Il partito comunista
ortodosso Kke si prepara a manifestare, venerdì prossimo, davanti al parlamento, contro l’accordo. Ma Syriza, almeno per
ora, evita il rischio di una spaccatura.
«In una trattativa non si può vincere su tutto, l’importante è riuscire a spuntare alcune importanti concessioni», è la linea realistica adottata dal governo del
quarantenne leader greco. Secondo una serie di commentatori, tuttavia, molto dipenderà da
come Atene gestirà il prossimo
futuro, specie i prossimi due mesi. Se si riuscirà a dare segnali
concreti di cambiamento ai cittadini, con la lotta alla corruzione e alla grande evasione, e anche con la riforma per un apparato statale più efficiente. Le incognite, certo, non mancano. A
cominciare da quei magnati (armatori, proprietari di squadre di
calcio e ditte appaltatrici dello
stato) che potrebbero non gradire l’annunciato aumento della
tassazione per i grandi capitali.
Sino ad arrivare agli sforzi annunciati dal governo per riaffermare la validità dei contratti collettivi di lavoro, pur sapendo
che sia l’Unione europea che il
Fmi, vorranno, molto probabilmente, dire la loro in materia.
Teodoro Andreadis
Synghellakis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 6 - 25/02/15-N:
6
Primo Piano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Renzi-Hollande:
l’intervento
in Libia per ora
non è in agenda
Parigi, intesa al vertice. Il presidente francese: rafforzare Triton
Alfano a Cazeneuve: accogliere i migranti nei porti sicuri più vicini
`
LA GIORNATA
dal nostro inviato
PARIGI «La Libia è una priorità
per tutta l'Europa». «Per la Tav
da oggi non ci sono più ostacoli».
«Subito il cessate il fuoco in
Ucraina affinché Mosca torni interlocutore internazionale». È
sintonia totale tra Matteo Renzi
e François Hollande. I due si ritrovano per la seconda volta in
un incontro bilaterale e davanti
ai giornalisti duettano scambiandosi frasi e sorrisi. Stavolta l'incontro è allargato ai ministri e
Renzi a Parigi li porta quasi tutti.
In prima fila, ad ascoltare le di-
chiarazioni finali, i ministri Padoan, Alfano, Lupi, Madia, Boschi, Guidi, Giannini e Gozi. C'è
anche Franco Bassanini e mancano i ministri della Difesa e degli Esteri Pinotti e Gentiloni. La
firma dell'accordo sulla Torino-Lione, che integra i precedenti e permetterà lo sblocco dei finanziamenti europei, avviene in
un scrosciare di applausi che arrivano sin nel piazzale dell'Eliseo.
La tradizionale competizione
tra cugini sembra acqua passata.
Gli attentati di Parigi, la crisi nel
Mediterraneo e, soprattutto, la
battaglia contro i falchi dall'austerità di Bruxelles e Berlino,
PARIGI La
stretta di
mano tra
François
Hollande e
Matteo Renzi
all’Eliseo
sembrano aver costretto le due
capitali a metter da parte antiche rivalità al punto da mettere
la firma sotto un documento che
annuncia «un programma di investimenti comuni che entri nel
piano Juncker».
SVILUPPO E OCCUPAZIONE
Sorrisi e pacche sulle spalle anche quando si chiede all'Europa
di concentrarsi sui temi dello sviluppo e dell'occupazione perché
il cambio di rotta impresso all'
Europa è che Renzi rivendica,
permette al premier di affermare che «dopo un anno ha smesso
di piovere, non c'è ancora il sole
ma si vede l'arcobaleno». La situazione in Libia è al primo
punto dell'agenda dei
colloqui. L'Italia si è
già schierata con
Francia ed Egitto. È per questo
che Renzi afferma
che
«per la Libia
non è all’ordine del giorno
un intervento
di peacekeeping. La pace in
Libia la possono
fare solo i libici,
non possiamo farla
noi per loro, sono solo le
tribù che possono trovare un
accordo». Sostegno massimo all'
iniziativa dell'inviato dell'Onu,
ma è probabile che ieri sia parlato anche di cosa fare qualora falliscano i tentativi dello spagnolo
Leon, con l'Italia che è pronta a
offrire i suoi mediatori. Ciò che
interessa ora a Renzi è poter «affermare che la Libia è una priorità per tutta l’Europa: bisogna
PARIGI Il bilaterale tra i governi di Francia e Italia
mettere pressione alle tribù e alle forze politiche dell’area. Il Mediterraneo - spiega - non può essere un cimitero e non può essere una periferia del nostro continente. Il Mediterraneo è il cuore
del continente». Appoggio da
parte della Francia al rafforzamento di Triton ovvero del pattugliamento della sponda sud del
Mediterraneo. «Sono i gruppi
terroristici a fare questo traffico
di esseri umani che aiuta i terroristi», ha aggiunto Hollande.
Su questo punto hanno lavorato i ministri dell'Interno di Italia
e Francia, Angelino Alfano e Bernard Cazeneuve, puntando - spie-
UCRAINA, IL PREMIER
SARÀ A MOSCA
IL 4 MARZO: PUTIN
TORNI AL TAVOLO
DELLA COMUNITÀ
INTERNAZIONALE
Terrore in Siria, Isis rapisce i cristiani
E in Yemen sequestrata una francese
LA GUERRA
«Siamo abbandonati». L’ultimo
grido di dolore è della comunità
cristiana degli assiri caldei che
vivono tra la Siria e l’Iraq. Lunedì
i villaggi cristiani della Siria nella regione del Khabour, vicino ai
confini con la Siria e l’Iraq, sono
trentacinque, sono stati attaccati
dai miliziani dell’Isis. Le prime
notizie, benché l’attacco sia cominciato prima dell’alba di lunedì, sono giunte quando in Italia
era già la nuova notte: decine di
famiglie prigioniere, chiese distrutte (quella cattolica di Tal
Hermez, prima saccheggiata e
poi data alla fiamme, era una delle più antiche della Siria). Donne
e bambini sono in ostaggio in
due villaggi in mano ai miliziani.
Gli uomini sono stati separati
dalle loro famiglie, e tenuti anch’essi come ostaggi. L’archimandrita Emanuel Youkhana ha
fornito, ad “Aiuto alla Chiesa che
soffre” dati precisi: «I terroristi spiega l’alto prelato - hanno circondato due villaggi del governa-
torato di Hassaké (al confine con
l’Iraq): Tel Shamiram e Tel Hormizd. Decine di famiglie sono
state fatte prigioniere: 50 di Tel
Shamiram, 26 di Tel Gouran e 28
di Tel Jazira, mentre altri 14 giovani (12 uomini e 2 donne) sono
tenuti in ostaggio dai miliziani
sunniti. Un 17enne di nome Milad è stato martirizzato e ucciso». La stessa Al Bayan, radio ufficiale dell’autoproclamato Califfato che trasmette via web da
Mosul, in Iraq, ha confermato la
cattura di «decine di crociati nei
villaggi» siriani.
DOPO KOBANE
I miliziani dell’Isis hanno attaccato l’obbiettivo più fragile, probabilmente per reazione alla disfatta di Kobane dove a gennaio
dovettero cedere ai combattenti
curdi. I curdi catturarono un numero imprecisato di miliziani
jihadisti, ed è per liberare questi
Regolamento in arrivo
Droni, multe salate per quelli fuorilegge
Multe salate in arrivo in Italia
per i droni illegali: è pronto il
prontuario che per la prima
volta stabilisce le regole per
l'uso dei velivoli senza pilota.
Ogni drone dovrà essere
certificato, assicurato e
governato da un pilota in
possesso di un attestato. La
multa prevista potrà arrivare
anche a 64.000 euro.
- con uno scambio - che ora i miliziani di Abu Bakr al Baghdadi
avrebbero rapito i cristiani. Mas'
ud Barzani, presidente del Kurdistan iracheno, ha sempre cercato di convincere i cristiani caldei
a non emigrare dalla regione,
che vorrebbe Stato indipendente: «Noi moriremo tutti insieme,
o continueremo a vivere tutti insieme con dignità». Ma a migliaia i caldei sono già emigrati negli
Stati Uniti, o in Australia.
Gli assiri cristiani sono nel
Khabour da quasi novant’anni,
in fuga da un altro massacro,
quello dell’esercito dell’allora
Regno d’Iraq. Una storia di persecuzioni. «Voglio dire chiaramente - denuncia Jacques Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico, all’agenzia Fides - che abbiamo la sensazione di essere
stati abbandonati nelle mani di
quelli del Daesh (l’Isis, ndr)». Durante l’attacco dei miliziani, prosegue Behnan Hindo «i bombardieri americani hanno sorvolato
più volte l'area, ma non sono intervenuti. Abbiamo cento famiglie assire che hanno trovato ri-
gano dal Viminale - «sul rafforzamento della cooperazione sia a
livello bilaterale che europeo» attraverso una «maggiore efficacia
dei controlli alle frontiere esterne». Con un’attenzione particolare all’accoglienza dei migranti
provenienti dalla Libia in porti
sicuri nei Paesi vicini. Infine, ma
non certo per importanza, la
questione Ucraina che a Renzi
sta molto a cuore anche in vista
dell'imminente viaggio che farà
la prossima settimana prima a
Kiev e poi a Mosca. Il presidente
del Consiglio ringrazia il presidente francese per il lavoro fatto
con la Cancelliera tedesca e insieme ribadiscono la necessità di rispettare il cessate il fuoco e il
contenuto degli accordi di Minsk
«senza deroghe e ritardi». L'auspicio, ribadito anche ieri dal primo ministro italiano, è che «la
Russia torni al tavolo della comunità internazionale per dare
il suo contributo».
Marco Conti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’antiterrorismo
Oscurati dalla polizia
70 siti jihadisti
Una settantina di siti di
propaganda jihadista sono
stati oscurati in poco più di
un mese e mezzo dalla Polizia
Postale. Su un altro centinaio
di siti, forum e blog, sono
invece in corso accertamenti
per risalire agli autori e
capire se vi sono
collegamenti con ambienti
estremisti. Dagli attentati a
Charlie Hebdo, il 7 gennaio
scorso, l'attività di
monitoraggio sul web da
parte degli uomini della
Polizia postale si è
ulteriormente intensificata,
fino ad arrivare al
monitoraggio di circa 400 siti
al giorno.
Complessivamente, sono
stati oscurati 67 siti.
L’area dei rapimenti
zona in cui si trovano i villaggi oggetto dei rapimenti delle milizie dell’Isis
TURCHIA
Raqqa
Tal Tamr
Tal Hamis
Al Hasakah
Aleppo
OLANDA
SIRIA
IRAQ
ANSA
fugio ad Hassakè, ma non hanno
ricevuto nessun aiuto dalla Mezzaluna Rossa e dagli organismi
governativi siriani di assistenza,
forse perché sono cristiani. Anche l'organismo per i rifugiati
dell'Onu è latitante».
In evidente polemica con la
Coalizione guidata dagli Usa, anche l'agenzia governativa siriana
Sana sostiene che gli aerei americani «hanno sorvolato la regione
senza attaccare i terroristi dell'
Isis».
I rapimenti di massa potrebbero diventare non solo un sistema
per uno scambio di prigionieri,
ma far parte in una strategia preventiva dell’Isis che teme l’annunciato attacco alla sua roccaforte in Iraq, Mosul. Mentre probabilmente è solo per ottenere
un riscatto che nello Yemen, ieri,
è stata rapita una cittadina francese di trent’anni. Lo Yemen è diviso da una guerra civile tra ribelli sciiti e tribù sunnite. La
donna, che lavora per la Banca
mondiale, è stata sequestrata a
Sana’a, e sarebbe nelle mani dei
combattenti di Al Qaeda nello
Yemen.
Fabio Morabito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 25/02/15-N:
7
Primo Piano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
L’intervista Paolo Gentiloni (ministro degli Esteri)
«Clandestini, l’Europa deve fare di più
in un anno sbarchi quasi raddoppiati»
`«Sono arrivati in 7.882 rispetto ai 4.548 del 2014
`«L’Italia non accetterà una spartizione della Libia
A Triton servono subito maggiori mezzi e risorse» i singoli Paesi però hanno diritto a difendersi»
L
Flussi migratori
7.882
Totale degli arrivi dei migranti
dal primo gennaio 2015
4.548
Nello stesso periodo dello scorso anno
TOTALE ARRIVI PER PAESE
(di ultimo transito)
LIBIA
7.257
TURCHIA
434
GRECIA
99
TUNISIA
90
EGITTO
0
NATANTI PARTITI PER PAESE
(di ultimo transito)
LIBIA
58
TURCHIA
2
GRECIA
TUNISIA
5
4
’Europa s’impegni di più sull’immigrazione, con una vera condivisione di tutte le fasi, dai paesi d’origine a quelli
di transito, fino alle ultime
miglia e all’accoglienza. E assegni a Triton più mezzi e più risorse». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni porrà la questione al
Consiglio dei capi-diplomazia della Ue il 16 marzo. «I flussi migratori irregolari stanno proseguendo,
anzi aumentano: dal primo gennaio sono arrivati in 7882, rispetto ai
4548 dello stesso periodo dell’anno scorso. Sono grato per la tempestività con la quale in risposta a
una mia lettera la Commissione
ha rifinanziato Triton con fondi
d’emergenza e l’ha prorogata. Ma
occorre di più».
Triton va spostata in avanti?
«Va rafforzata. Lasciamo stare le
piccole dispute: Triton ha un obbligo di ricerca e soccorso in mare
come Mare Nostrum. C’è poca differenza nel raggio d’azione fra 50
e 30 miglia dalle nostre coste, considerando che la Libia è a poco più
di 200. Quei migranti che per il 90
per cento arrivano dalla Libia non
sono libici, ma siriani e di altri paesi africani, che trovano in Libia
un paese senza controllo, e organizzazioni criminali che generano
il 10 per cento del PIL libico. Un
problema non solo italiano ma europeo».
L’Italia proporrà un italiano il 13
marzo, come successore dell’inviato dell’Onu in Libia, lo spagnolo Bernardino Leon?
«Non posso commentare ipotesi
future. Certo, il nostro interesse
per la crisi libica è evidente».
Per intervenire è proprio necessario il mandato dell’Onu?
«Di fronte a minacce dirette siamo
attivati con tutti i nostri servizi di
intelligence e i nostri apparati di
sicurezza e non siamo certo un paese indifeso. Del resto tutti i trattati internazionali, a cominciare dalla carta delle Nazioni Unite, consentono ai singoli paesi di difendere i propri interessi e i propri cittadini. Abbiamo espresso totale
comprensione nei confronti dell’Egitto dopo la strage di cristiani
copti sulla spiaggia di Sirte che si
concludeva con una delle tante minacce simboliche al nostro paese.
Ma l’investimento comune dev’essere in un governo di riconciliazione e unità nazionale tra tutte le
forze che respingono estremismo
e terrorismo. La minaccia del Daesh (Isis) contro Tobruk, Misurata
e Tripoli dovrebbe indurre molti a
scegliere la strada del negoziato».
Anche in vista di un’operazione
di peace-keeping?
«Spetta all’Onu esprimersi. Una
cosa è l’azione di lotta e contrasto
al terrorismo, altra gli interventi
militari. Almeno la base della soluzione dev’essere interna alla Libia.
Interventi unilaterali per costringere al negoziato sarebbero velleitari. L’Italia farà per intero la sua
parte, ma senza improbabili avventure».
L’Italia accetterà una spartizione della Libia?
«Non esiste che una delle parti
possa occupare l’intero paese. Accettare una divisione o un conflitto permanente non solo sarebbe
un errore, ma sarebbe contro i nostri interessi nazionali. Anche per
questo abbiamo contribuito a sostenere istituzioni come la National Oil Company o la Banca centrale libica».
Si sente un ministro «crociato»?
«La propaganda del Daesh va in
questa direzione. Si parla di crociate, di bandiere nere su San Pietro, di Roma come nemica del
mondo musulmano. Noi lottiamo
contro il terrorismo del Daesh,
certo non contro l’Islam che anzi è
oggetto di una specie di sequestro
da parte di forze terroriste di varia
natura, non solo del Daesh. Al linguaggio di questa lugubre propaganda contrapponiamo le armi
del contrasto alla minaccia terroristica e quelle della condivisione
con la comunità islamica e musulmana. Altro che crociate!».
Spostiamoci in Europa. Come
giudica il piano di riforme greco?
«Un primo atto anche coraggioso
che va nella direzione giusta, dovendo Tsipras fare i conti con una
crisi traumatica e qualche critica
interna. Da parte greca e europea
mi pare si sia adottata la chiave
della flessibilità politica. Interessa
all’Italia che ciò si inserisca in un
progressivo cambiamento della
politica economica Ue che Francia e Italia, insieme ad altri paesi,
stanno promuovendo nell’interesse di tutta l’Unione. Debiti e regole
non si cancellano, ma il senso di
marcia dell’Unione deve cambiare».
Andiamo a Est…
«VERSO LA RUSSIA
ABBIAMO CONDIVISO
UN ATTEGGIAMENTO
DI FERMEZZA, ORA
BISOGNA RIAPRIRE
AL DIALOGO»
«Verso la Russia? Abbiamo condiviso un atteggiamento di fermezza nella Nato e nella Ue, rafforzando la sorveglianza aerea nei Paesi
baltici e con le sanzioni, pur essendo l’Italia uno dei paesi che ne
hanno sofferto di più. Noi con altri
abbiamo però detto che questa fermezza non deve tradursi in chiusura al dialogo ma in un atteggiamento costruttivo da verificare
giorno per giorno. In diversi teatri
di crisi, dalla Siria alla Libia e all’Iran, la Russia è un attore da
coinvolgere positivamente. È chiaro che le chiavi della soluzione sono in mano a Putin. Non possiamo
accettare un conflitto congelato
permanente in Ucraina».
Marco Ventura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 25/02/15-N:CITTA’
9
Primo Piano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
La responsabilità delle toghe è legge
`Orlando: «Più tutele ai cittadini, nessuna lesione all’autonomia
Via libera a Montecitorio: cade il filtro per poter ricorrere
contro gli errori giudiziari, lo Stato dovrà rivalersi sulle toghe e all’indipendenza della magistratura. Se necessario, si cambia»
`
IL VOTO
ROMA «Un tagliando alle nuove
norme? Sì, certo, se ci saranno
problemi faremo dei correttivi,
ma non prima di sei mesi». Il
Guardasigilli Andrea Orlando entra trafelato nell’aula di Montecitorio che di lì a tre ore approverà
in via definitiva la nuova responsabilità civile dei magistrati. Esito
del voto scontato: 265 sì, 51 no e 63
astenuti. Esulta il premier con il
solito tweet: «Anni di rinvii e polemiche, ma oggi la responsabilità
civile dei magistrati è legge!». Dopo 27 anni, dunque, la legge Vassalli cede il passo a sette articoli
che preoccupano fortemente
l’Anm («una legge contro i magistrati»), da mesi in stato di agitazione contro norme ritenute un
vulnus all’autonomia e all’indipendenza dei magistrati. In aula,
a dare battaglia, ma per motivi opposti, sono soltanto M5S e Lega.
Orlando decide di prendere la parola quando il grillino Alfonso Bonafede, dopo aver ricordato che al
Senato M5S aveva fatto asse col
Pd contro la responsabilità diretta delle toghe ma con la garanzia
che il testo sarebbe cambiato nei
punti più controversi, arriva a definire la nuove legge «intimidatoria» nei confronti dei magistrati.
L’INTIMIDAZIONE
«Rifiuto l’argomento intimidazione - tuona Orlando - «ai Cinque
Stelle chiedo: stava in piedi un tipo di responsabilità per cui veniva chiamato in causa sempre lo
Stato e mai il magistrato? Io penso di no, credo che si sia colta un'
opportunità di trovare un giusto
punto di equilibrio tra l'esigenza
di estendere la responsabilità dello Stato e quella di tutelare la magistratura, senza entrare mai in
quella che è una sfera sacra: quella dell’interpretazione» delle norme. Che sia stato trovato un vero
punto di equilibrio lo si capirà nei
prossimi mesi perché - ed è questo il senso del “tagliando” preannunciato da Orlando - bisognerà
vedere se l’eliminazione del filtro
di ammissibilità per l’azione di rivalsa garantisca maggiormente le
vittime di una giustizia ingiusta
(in 27 anni di legge Vassalli sono
stati solo 7 i casi di risarcimento
per dolo o colpa grave) oppure se
L’ANM INSORGE:
SONO MISURE
CONTRO I MAGISTRATI
IL PREMIER: LE NUOVE
NORME DOPO ANNI
DI RINVII
si trasformerà in un boomerang
per Palazzo Chigi, costretto a costituirsi in giudizio per una valanga di ricorsi.
Le responsabilità delle toghe
La Camera
LE NOVITA’
L’eliminazione del filtro è però solo uno degli aspetti che maggiormente preoccupa i magistrati.
Perché, pur restando fermo il
principio per cui è lo Stato a risarcire i danni e poi in seconda battuta si rifà sulla toga, è stata inclusa
tra le fattispecie di colpa grave
che danno origine a responsabilità civile anche l’ipotesi di «travisamento del fatto e delle prove». E
ancora: lo Stato condannato per
un errore di giustizia d’ora innanzi avrà l’obbligo di rivalsa sul magistrato al massimo per la metà
(oggi è un terzo) dell’annualità
dello stipendio della toga. Il cittadino, invece, avrà tre anni di tempo (e non più due) per presentare
la domanda di risarcimento contro lo Stato.
Silvia Barocci
RICORSI DA PARTE DEL CITTADINO
Il cittadino, vittima del cattivo uso del potere
giudiziario, potrà fare ricorso anche per
violazione manifesta delle norme applicate
errore manifesto nella rilevazione dei fatti
e delle prove
RESPONSABILITÀ INDIRETTA DEI MAGISTRATI
Il meccanismo di responsabilità civile resterà indiretto
per cui l'azione deI cittadino è condotta nei confronti
dello Stato, che può poi decidere se procedere
nei confronti del magistrato
SOGLIA ECONOMICA DI RIVALSA
Sarà innalzata dall'attuale un terzo dell'annualità
dello stipendio del magistrato alla metà
della medesima annualità
Affitto troppo caro
addio a palazzo Marini
AMMISSIBILITÀ DEI RICORSI
Previsto un superamento del filtro di ammissibilità
dei ricorsi. I paletti fissati dalla legge Vassalli varata
nel 1988 si sono rivelati troppo rigidi impedendo
l'accesso ai risarcimenti
ANSA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Camera dei deputati dice
addio a palazzo Marini: costa
troppo. La decisione è stata
presa al termine di un lungo
braccio di ferro con il
proprietario del palazzo,
l'immobiliarista Sergio
Scarpellini, che chiedeva un
canone annuo di 4 milioni e
mezzo di euro, quasi il doppio
della valutazione fatta
dall'Agenzia del Demanio. E
così, la Camera ha detto di no.
Guerra Salvini-Tosi in Veneto
la Lega è a rischio scissione
LO SCONTRO
MILANO Adesso nella Lega serpeggia perfino la parola «espulsione». Basterebbe questo per
dire che l’aria si è fatta irrespirabile: «Io non mando via nessuno, ma chi in Veneto non sostiene Zaia si chiama fuori da
solo» dice Matteo Salvini. E lo
dice a mo’ di minaccia nei confronti di Flavio Tosi poiché il
sindaco di Verona - e segretario
della Liga Veneta - continua ad
accarezzare l’idea di candidarsi
in prima persona nella corsa
per la presidenza della Regione.
Contro Zaia.
TOSI A RISCHIO ESPULSIONE
Salvini si mostra infastidito dalla querelle, come se fosse soltanto una inutile e noiosa perdita di tempo. In realtà le baruffe
che stanno incendiando il partito gli tolgono il sonno. Flavio
Tosi, del resto, non solo controlla la segreteria della Lega in Veneto, ma gode anche di un seguito assai numeroso. E se nelle
regionali di maggio venisse meno il suo apporto la vittoria di
Luca Zaia, oggi data per scontata, sarebbe meno certa.
Lunedì a Milano è convocata
la segreteria federale. Si parlerà
L’interrogazione
«Conflitto d’interessi
per Elisa Isoardi in tv»
Irrompe un «caso Isoardi»,
nello scontro tra il segretario
della Lega Matteo Salvini e il
sindaco di Verona Flavio Tosi.
Elisa Isoardi, presentatrice di
RaiUno e fidanzata di Salvini,
ha polemizzato nel suo
programma «A conti fatti»
con il capo ufficio stampa del
Comune di Verona. E
l'episodio non è sfuggito ad
alcuni parlamentari di
Partito democratico e Area
popolare, che sollevano il
sospetto di un «conflitto
d'interessi» della Isoardi
nello svolgere il suo lavoro
sugli schermi della tv
pubblica. «È molto grave denuncia Torrisi - la Rai
chiarisca».
del «caso Veneto» e, secondo alcune voci provenienti da via
Bellerio, già in quell’occasione
potrebbe essere messa a tema
l’eventuale cacciata di Tosi. Il
quale al momento non sembra
turbato né spaventato: «Se decideranno di mandarmi via si assumeranno le loro responsabilità». Sa bene, del resto, che una
pubblica spaccatura danneggerebbe tutta la Lega, e non lui soltanto. E conta sul fatto che a
nessuno, in questo momento,
convenga esasperare il conflitto.
Ieri il sindaco di Verona è stato a Roma dove ha incontrato
alcuni esponenti dell’Ndc, fra
cui Quagliariello. Le sue intenzioni sono chiare: costringere
Salvini ad accettare un accordo
col partito di Alfano: «Le alleanze del Veneto si decidono in Veneto, non a Milano». Ma il segretario del Carroccio continua
a dire di non volerne sapere
convinto com’è che «la coerenza viene prima di tutto, e non
voglio più fare delle frittate che
alla lunga creano solo danni.
L’Ndc sta con Renzi, quindi non
può stare con noi».
L’ACCORDO CON L’NCD
L’altro pomo della discordia è
quello della formazione delle li-
Matteo Salvini e Flavio Tosi
ste. Tosi ha chiesto a Zaia di poter decidere i nomi dei candidati consiglieri, di mettere becco
nella compilazione del «listino
del presidente», e di presentare
una lista col suo nome in appoggio al governatore. Finora gli è
stato detto di no, anche se - in
privato - Salvini si è detto possibilista sull’eventualità di coinvolgere il sindaco di Verona nella compilazione delle liste. Il
problema è che lo stesso Zaia
non vuole uomini di Tosi fra i
piedi.
Una ricomposizione, comun-
que, è ancora possibile. Dipende dalle scelte che il sindaco di
Verona farà nei prossimi giorni. Il segretario del partito lo ha
caldamente invitato a partecipare, sabato, alla manifestazione contro Renzi convocata in
piazza del popolo a Roma. E Tosi, che in un primo momento
aveva detto di voler dare forfait,
adesso sostiene che «farò di tutto per esserci». Una sua presenza sarebbe interpretata come
un segnale di distensione.
Renato Pezzini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Duello Renzi-Landini, sinistra pd pronta a lasciare la segreteria
IL RETROSCENA
ROMA Tra Renzi e Landini ormai è
duello giornaliero. E si comincia a
capire anche il motivo di tanto battagliare, almeno da parte del premier: Renzi ha visto e capito che
sull’onda del Jobs act i rapporti
con la minoranza del Pd si andavano inasprendo, anzi sono già ai ferri corti, e ha come al solito giocato
d’anticipo. «Io non eletto?», ha replicato Renzi da Parigi dopo che
Landini aveva lanciato l’accusa,
«ricordo che l’Italia è una Repubblica parlamentare, è il Parlamento che dà la fiducia al governo». Ma
è sul fronte interno, che polemiche, accuse e critiche sono ormai
in crescendo. Le minoranze dem
sono sulle barricate. I pontieri come il capogruppo Roberto Speranza appaiono in difficoltà. Il pre-
mier ai suoi l’ha detto chiaro: «Speranza deve mantenere il punto, ma
non può esagerare, se no rischia di
perdere il ruolo».
La foto Boschi si confessa
IL CONVEGNO
Per la fine di marzo Area riformista ha in agenda un convegno che
si annuncia come la chiamata a
raccolta di tutti quanti non ci stanno a seguire il renzismo, con un
fronte di richieste e di proposte
che sono altrettante pallottole contro la linea del Pd renziano. Si va
da emendamenti sull’Ilva alla Rai.
Non poteva mancare l’offensiva
sulla legge elettorale e sulle riforme. «Siamo pronti a presentare nostri emendamenti», annuncia Stefano Fassina. Gira voce che si punti direttamente al bersaglio grosso:
non più solo o tanto emendamenti
contro i capilista bloccati e per le
preferenze, battaglia che non è
«Varoufakis? Non è il mio tipo»
Per celebrare il suo primo anno da ministra, la Boschi si
confessa a Chi: «Sono single», dice. E non le piace Varoufakis.
mai stata della sinistra, ora si punta al corpaccione dell’Italicum, alla sua novità strategica: le modifiche riguarderebbero l’abolizione
del doppio turno, e del premio, se
non si arriva al 40 per cento al primo turno. Ma non è finita. Nelle
minoranze si sta discutendo da
qualche giorno, al momento in maniera riservata, ma il tema è stato
sollevato, di uscire dalla segreteria
unitaria del partito, organismo
che aveva visto l’ingresso di un da-
IL PREMIER: IO NON
ELETTO? È IL PARLAMENTO
A DARE LA FIDUCIA
E REPLICA A SPERANZA:
NON ESAGERI O RISCHIA
DI PERDERE IL RUOLO
lemiano (Enzo Amendola), una
bersaniana (Micaela Campana), e
di un cuperliano (Andrea De Maria), che invece adesso potrebbero
uscirne decretando così la fine della pax interna. Ultimo punto di attacco, alcune situazioni periferiche del partito, in primis le primarie in Campania, dove il vertice del
Nazareno sta cercando di far passare la linea di rinuncia alle primarie per convergere su un candidato
unico nella persona di Luigi Nicolais, attuale presidente del Cnr, ma
c’è l’opposizione dei tre che sono
già candidati (De Luca, Cozzolino,
Migliore), nonché la ristrettezza
dei tempi («se veramente Guerini
sabato va a Napoli a proporre lo
stop, c’è da pagare il biglietto per
assistere», chiosava un deputato
campano alla Camera.
Nino Bertoloni Meli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 25/02/15-N:
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Primo Piano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
«Giudici né burocrati né protagonisti»
Il Capo dello Stato a Firenze in visita alla scuola superiore `Dopo l’aereo di linea preso per andare in Sicilia, stavolta
della magistratura: «Servono legalità e giustizia tempestiva» ha scelto il treno e poi raggiunto Scandicci con il tram
`
LA GIORNATA
ROMA Dall’Alitalia, l’altra volta
per Palermo, a Trenitalia, questa
volta per Firenze. Sergio Mattarella viaggia con i mezzi pubblici. Anche quelli urbani. Come il
tram per Scandicci che il Capo
dello Stato ha preso ieri, appena
arrivato alla stazione di Santa
Maria Novella, per recarsi alla
Scuola superiore di magistratura. Il neo-presidente si è mosso
come un cittadino comune Giorgio Napolitano a sua volta
andava a Napoli spesso in treno o quasi: vagone riservato per lui,
per il ministro della Giustizia,
Andrea Orlando, e i rispettivi
staff e uomini di scorta. Così all’andata, posti a sedere nell’open
space, e così al ritorno: nel salottino. Il tutto a bordo di un normale Frecciargento. Con tanto di
attesa che il treno partisse, per il
ritorno a Roma, trascorsa nella
sala di aspetto delle arte Freccia
in mezzo ad altri viaggiatori. E’
lo stile Mattarella. Che si conferma con la scelta di salire sul
tram che ferma davanti alla stazione fiorentina. Così evitiamo
di congestionare ancora di più la
viabilità, in un tragitto - Firenze-Scandicci - già assai trafficato: ecco la motivazione che ha
spinto Mattarella a evitare l’uso
dell’autoblù con tanto di scorta
motorizzata. Il tram presidenziale non ha bloccato la circolazione normale sulla linea per Scandicci, e non è stato sottratto un
mezzo al servizio pubblico per
destinarlo a Mattarella. E’ stato
invece aggiunto un mezzo.
IL TWEET
A bordo, oltre a Mattarella e al
ministro Orlando, anche il sindaco Dario Nardella. Il quale ha
twittato: «Che onore avere il presidente della Repubblica in
tramvia! Benvenuto Presidente!». E lungo il tragitto ha fatto da
cicerone e quando il convoglio
ha attraversato il quartiere dell’Isolotto, creato da Giorgio La Pira
negli anni ’50, Mattarella ha mostrato di conoscere a fondo il
«sindaco santo» (idolo tra l’altro
di Matteo Renzi) e ha anche raccontato a Nardella di averlo conosciuto da giovanissimo.
In questa trasferta da quasi cittadino normale, naturalmente
Mattarella ha ricevuto applausi
da passeggeri e passanti. A cui
piace lo stile informale del nuovo Capo dello Stato. Un ragazzo
gli porge una copia di un libro di
Benedetto Croce e Mattarella che è un appassionato lettore del
filosofo napoletano e stava rileggendo la sua «Storia d’Europa
nel secolo decimonono» quando
è stato eletto sul Colle - scrive
una breve dedica sul quel volume.
I viaggi
CALAMANDREI
14 febbraio, Mattarella sul volo per Palermo
Ieri sul treno Roma-Firenze con Orlando
Mattarella e Nardella in tram a Scandicci
Ma eccoci a Scandicci. E qui, il
Capo dello Stato cita Piero Calamandrei: «Il pericolo maggiore
che in una democrazia minaccia
i giudici è quello dell’assuefazione, dell’indifferenza burocratica, dell’irresponsabilità anonima». E ancora più esplicitamente: «Quello del magistrato è un
compito nè di protagonista assoluto nel processo nè di burocratico amministratore della giustizia». Un intervento, quello di
Mattarella, energico nella sostanza. «L’Italia vuole e ha biso-
gno di legalità», incalza il Capo
dello Stato e tutti compresi i magistrati devono fare la propria
parte. «L’ordinamento della Repubblica esige - è ancora Mattarella che parla - che il magistrato
sappia coniugare equità ed imparzialità, fornendo una risposta di giustizia tempestiva per essere
efficace,
assicurando
effettività e qualità della giurisdizione».
LA RICUCITURA
Dunque nel lavoro di ricucitura
tra i cittadini e le istituzioni, a cui
da subito Mattarella ha cominciato a dedicarsi, rientra anche
questo discorso sulla giustizia e
su come soddisfare il crescente
bisogno di legalità. Poi, sulle questioni specifiche della riforma
della giustizia in itinere e in generale sulle pulsioni che attraversano la magistratura in queste ore, ci sarà tempo per parlare. Già dal prossimo plenum del
Csm.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo stile low cost del Presidente
ma il volo di Stato non è abuso
IL CASO
ROMA Dopo il volo, non di Stato,
per Palermo pochi giorni fa, ora
il treno Frecciargento per Firenze. E subito dopo, il tram per
Scandicci. È lo stile Mattarella. Il
low cost presidenziale e il low
profile quirinalizio. Ma siamo sicuri che sia per forza una cosa
buona che il re sia nudo, come
nel racconto I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian
Andersen, e che il titolare dell’unica carica monocratica prevista dalla Costituzione italiana si
spogli del diritto di usare i mezzi
di trasporto della Presidenza della Repubblica che sono lì non come status symbol o come orpello
ma come strumenti connessi al
ruolo? Un discorso sono i voli a
sbafo di Remo Gaspari a suo
tempo e un altro discorso è la visita di Mattarella nella sua città
natale o la trasferta di ieri a Firenze dove il Capo dello Stato
avrebbe avuto tutto il diritto di
andarci con i mezzi del Quirinale. Oltretutto, Mattarella come
formazione e come cultura è un
formalista e vestire tutti i panni
del ruolo che (momentaneamente) si incarna, senza avere timidezza nel ricoprirlo, è una forma
di rispetto della forma che, come
si sa, è sostanza.
Si dirà, e infatti si dice continuamente, dal primo apparire
della Panda grigia nei giorni dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano: il low cost significa risparmio. E tuttavia, fare un
po’ di conti può servire. Un volo
andata e ritorno da Roma a Palermo costa tra i 150 e i 300 euro,
i biglietti pagati all’Alitalia sono
stati quelli del presidente e della
sua scorta “leggera”. L’aereo di
Stato - che comunque ha un costo di manutenzione anche se re-
sta a terra ed è dotato di equipaggio in pianta stabile - sarebbe costato molto di più in termini di
carburante rispetto al volo di linea preso dal Capo dello Stato e
dai suoi accompagnatori anche
se non erano molti? Anche su
Twitter comincia ad essere solcato da dubbi l’unanimismo sullo
stile Mattarella. E ci si imbatte in
considerazioni così: «Ora stai
esagerando, ti ricordi che sei Presidente?». E insomma, con altri
toni e con tutto il rispetto meritatissimo che si deve a personalità
come Mattarella, verrebbe da
dirgli: Presidente, non abbia paura di usare gli strumenti di trasporto che le spettano e che danno dignità al suo ruolo e lo tutelano e che non possono assolutamente essere considerati come
privilegi o addirittura come soprusi.
La sobrietà di cui Mattarella è
interprete naturale e culturale
Sergio Mattarella sul tram
ha ascendenze cristiane e francescane (e guai a banalizzarla come risposta al grillismo) e appartiene cioè a quella tradizione di
pensiero che ha dato dignità alle
nostre istituzioni e ha saputo coniugare il principio di autorità
con il senso dei limiti ma anche
dei doveri di rappresentanza.
Quando Oscar Wilde dice che
«ogni autorità è assolutamente
degradante» dice - perfino lui! una sciocchezza attualmente
molto di moda. L’autorità non deve vergognarsi di mostrare i suoi
simboli e di fare uso ma non abu-
so dei suoi strumenti. E tra questi, come avviene per i presidenti
di tutti i Paesi del mondo, c’è anche quello del volo di Stato o del
corteo di autoblù. Senza dover
chiedere il permesso di transito
alla demagogia anti-casta o doversi vergognare di alcunché o
dare l’impressione sbagliata che
il presidente usando i mezzi pubblici sia diventato come gli altri,
perché non è affatto come gli altri fino a quando non tornerà ad
essere un cittadino normale.
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bufera Rai, Boldrini: stop al decreto. Il Pd: non decide lei
IL SERVIZIO PUBBLICO
ROMA Mentre scoppia una nuova
tempesta tra palazzo Chigi e presidenza di Montecitorio, a sorpresa i
M5S aprono sulla riforma della
Rai. «Noi abbiamo una nostra proposta e anche il Pd sta elaborando
la sua: auspico che venga fuori un
testo condiviso. Se le scelte convergeranno porteranno a una maggioranza già vista in altre occasioni,
come le unioni civili e i divorzi brevi», spiega Alberto Airola, senatore 5 Stelle e capogruppo in commissione Vigilanza. Chiarisce che
la sua non è «una posizione personale». Che i suoi colleghi la condividono. Che non servirà insomma
l’approvazione del web. Il servizio
pubblico del resto è un tema popolare. Intestarsi una riforma che
metta i partiti al bando è un messaggio che il popolo grillino accoglierebbe a braccia aperte. E dovendoci mettere mano, i 5Stelle
vorrebbe anche parlare del «conflitto di interessi»». Senza dire che
con un accordo, verrebbe meno la
tentazione di ricorrere al decreto
legge in una materia che richiede
sostegno largo e trasversale.
E i democrat? In attesa che si
pronunci Renzi, dal sottosegretario allo Sviluppo Antonello Giacomelli è arrivata - diciamo - una
“precisazione”. Il ministro Padoan
apprezza il piano Gubitosi? «Un
equivoco...sicuramente voleva riferirsi al successo delle quotazioni di
Raiway - ha chiosato Giacomelli,
che ha la delega alle Telecomunicazioni - con tutto quello che ha da
fare non credo abbia avuto il tempo di approfondire le criticità del
progetto informazione del servizio
pubblico».
IL PIANO GUBITOSI
Padoan, aveva parlato di «lavoro
che va nella giusta direzione». Che
detto dal ministro dell’Economia,
azionista unico dell’azienda, era
stato accolto bene al settimo piano
di viale Mazzini. Il titolare del dicastero di di via XX Settembre era
stato esplicito, «con il top management della Rai noi siamo in continuo contatto nei rispettivi ruoli».
Fino ad anticipare che «il mio rappresentante in cda voterà la riforma Gubitosi». Riferimento al consigliere in quota Tesoro, Marco
Pinto. Che pure, come osserva il
dem Margiotta «quando si trattò di
votare il ricorso sul taglio dei 150
milioni si schierò contro il gover-
no».
Non tutti i dem la pensano insomma allo stesso modo. «Il piano
va nelle direzione giusta - si ammette a fari spenti - la tripartizione
Tg1-Tg2-Tg3 così com’è è anacrostica». Idem per il numero dei direttori (8) e dei vicedirettori (32),
ma prima di intervenire «si deve
digitalizzare tutto il flusso news».
Le nomine dunque potranno arrivare «ma solo dopo la nuova organizzazione». Il decreto rimane so-
lo come una estrema ratio. E contro il decreto in serata si schiera
anche la presidente della Camera
Boldrini. «Si deve fare quando c'è
materia di urgenza. Sulla Rai non
c'è qualcosa di imminente, non c'è
una scadenza», scandisce. Secca la
replica del vicesegretario dem Lorenzo Guerini: «La valutazione sulla necessità e urgenza di decreti
legge spetta al presidente della Repubblica e a nessun altro. Con tutto il rispetto, la responsabilità di
Laura Boldrini, presidente
della camera
A sinistra, la sede Rai di viale
Mazzini
GUERINI: «BREVE RIPASSO
DI DIRITTO COSTITUZIONALE
PER IL PRESIDENTE
DELLA CAMERA...»
M5S APRE AL CONFRONTO
SULLA NUOVA GOVERNANCE
Laura Boldrini è oggi quella di presidente della Camera e non di presidente della Repubblica». Affidando ad una nota quello che definisce «un breve ripasso serale di diritto costituzionale ad uso della sinistra radicale che difende la Carta
ma non la ricorda».
E allora? Allora Gubitosi si farà
approvare il piano «ma da persona
intelligente qual è si fermerà e non
farà le nomine». Nei prossimi giorni si lavorerà al ddl governance e al
rinnovo della convenzione che scadrà nel 2016 ma il governo vuole
rinnovare nel 2015.
Di queste cose e di altro si ragionava ieri a palazzo Chigi e dintorni. Mentre a San Macuto si riuniva
l’Ufficio di presidenza della Vigilanza sul caso-Verro, presunto autore di una missiva, inviata quasi 5
anni fa via fax a Berlusconi, tesa a
sabotare 8 programmi “contrari”
al governo del Cav. Da FI è partita
una lettera firmata da 8 commissari per chiarire che «la Vigilanza
non potrà chiedere la revoca di un
consigliere». Fico ha risposto convocando in audizione la presidente della Rai Tarantola. Lui va avanti.
Claudio Marincola
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-MSGR - 14 PESARO - 37 - 25/02/15-N:
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Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Mercoledì 25
Febbraio 2015
METEO
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Urbino
Discarica
abusiva
denunciato
elettricista
Domani
Marche Cult
svela tutti
i pentimenti
della regione
La storia
A pag.43
L’inserto
Indini a pag.41
Le due rivali si incontrano
per strada e finisce in zuffa
Lite a Tombaccia, insulti e schiaffoni all’amante del marito
Per separare le donne deve intervenire la pattuglia dei carabinieri
Troppi furti, Ricci nei quartieri
Assemblee su sicurezza e prevenzione per arginare la piaga dei colpi nelle case
`Da metà marzo il sindaco incontrerà i residenti insieme alle forze dell’ordine
`
«I furti in casa sono diventati il
primo problema di sicurezza dei
pesaresi. Faremo assemblee in
tutti i quartieri insieme alle forze
dell'ordine per dare consigli utili
ai cittadini e confrontarci sulle
azioni da mettere in campo. Telecamere in periferia? Vedremo. A
giorni incontrerò il Governo per
spostare la nuova questura all'Ex
Intendenza». Lo spunto è arrivato
al sindaco Matteo Ricci dal tour
che la giunta comunale sta effettuando nei nuovi Consigli di Quartiere. Chi lamenta problemi per le
buche nelle strade, chi per la manutenzione dei parchi, la viabilità. Ogni quartiere ha i suoi disagi.
Ma tutti sono accomunati, in base
alla rilevazione fatta dal primo cittadino, dalla piaga dei furti nelle
abitazioni. E ieri, dopo l'ultimo incontro a Borgo Santa Maria, Ricci
ha lanciato una proposta-sondaggio in rete: «A partire da metà
marzo vorremmo organizzare in
ogni quartiere delle assemblee
pubbliche con comando dei carabinieri, questura e vigili urbani.
L'obiettivo è quello di confrontarsi su cosa si sta facendo e dare
consigli utili. I furti nelle abitazioni sono stati tanti e sono secondo
me il problema principale della sicurezza in città. Cosa ne pensi?
Delbianco a pag.40
Verso il voto
Turismo. L’aumento deciso in giunta
Grande Centro
Spacca frena
su candidatura
Il 28 la grande convention
che darà il via al nuovo
soggetto politico centrista.
Sulla sua candidatura
Spacca svicola: «Sapete, chi
entra in conclave Papa, ne
esce cardinale».
Fabbri alle pagg. 38 e 39
Ora i parenti accusano Bibi
di aver rubato il Leonardo
`Secretato
l’interrogatorio di oltre sette ore dell’avvocato Shawo
I parenti di Bibi sul piede di guerra. L’accusano di aver rubato il
quadro di Isabella D’Este attribuito a Leonardo dalla camera da letto dello zio Walter Cecchini nel
2009, mentre lui era ricoverato in
ospedale in fin di vita. Accusa
contenuta in un esposto che i parenti di Emidia Cecchini hanno
presentato poco tempo fa in Procura. Al momento però la donna
continua a essere indagata per
un’unica ipotesi di reato: esportazione illecita di opere d’arte dall’Italia all’estero. Per la Procura la
Cecchini ha portato la tela da Pesaro in Svizzera per poterla vendere. E l’interrogatorio di Shawo
lunedì in Procura, più di sette ore,
alla presenza dei difensori Roberto Brancaleoni di Rimini e Francesco Coli è stato secretato.
Rossi a pag. 41
Il meteo
Piogge e neve
possibile
oltre gli 800 metri
Emidia Cecchini
La giornata odierna si aprirà
sotto una diffusa
perturbabilità, con
precipitazioni più intense
sul sud della regione, anche
a carattere di rovescio e
nevoso oltre 800-1000 metri,
con cumulate abbondati sui
Sibillini. Nel pomeriggio i
fenomeni tenderanno a
divenire deboli per
riprendere consistenza
durante la prossima notte.
Tassa di soggiorno più cara
Via libera della giunta all'aumento della tassa di soggiorno. Gli hotel
tre stelle saliranno a 1,30 euro al giorno.
A pag.40
Allarme Cgil: «Sanità nel caos e cresce la mobilità passiva»
LA POLEMICA
Liste di attesa, ospedali, servizi territoriali: secondo la Cgil «la sanità
provinciale è nel caos più assoluto».
A dirlo la segretaria provinciale Simona Ricci e Roberto Rossini, segretario per la Funzione pubblica.
«Mentre il servizio sanitario anche nel nostro territorio si scopre
non più impermeabile alle inchieste per corruzione continuano,
nel silenzio più assoluto dell'assessore regionale alla Sanità, ad impoverirsi di risorse e servizi pubblici le strutture ospedaliere e i
servizi territoriali. I sindaci non
riescono neppure a convocare la
conferenza di area vasta che
avrebbe la titolarità, per legge, di
discutere di programmazione e
servizi sanitari, mentre ancora
una volta i budget di Marche Nord
e dell'Asur vengono pesantemente tagliati». Le liste d’attesa finiscono nel mirino del sindacato: «Ad
un anno e più dalla delibera di
giunta regionale sulla riduzione
delle liste di attesa, nessun risultato è stato ottenuto e neppure in
merito agli abissi tra una prestazione in libera professione e il servizio sanitario pubblico gratuito».
Secondo Ricci e Rossini «Marche
Nord continua a sfornare inutili
modifiche all'atto aziendale: siamo alla terza versione dalla nascita dell'Azienda, modifiche che
sembrano rispondere più alle esigenze dei vertici della stessa azien-
da oltre che agli ordini della Regione di tagliare ancora per dimostrare la presunta virtuosità della sanità marchigiana, senza che l'obiettivo primario, quello della riduzione della mobilità passiva, venga
minimamente intaccato». Non
manca l’attacco sul tema del residuo ferie «addirittura in alcuni casi del 2013» e le «ipotesi di pianifi-
«I CAMBI DI STRATEGIE
RISPONDONO SOLO
A LOGICHE DIRIGENZIALI
TAGLI CONTINUI
E SOLTANTO SILENZI
SU MONTEFELTRO SALUTE»
Simona Ricci
segretario della Cgil
cazione del godimento delle ferie,
che comporterebbero una riduzione dei minuti assistenziali a fronte
di una riduzione del personale in
turno». Il sindacato si chiede «come mai questa provincia debba
sopportare un taglio così pesante
ai posti letto, come mai nessuna
delle strutture alternative, come le
case della salute, sia stata attivata,
come mai nonostante ci sia una
delibera di giunta che chiede una
verifica su Montefeltro Salute, si
chieda a quest'ultima di allargare
il suo raggio di operatività anche
nell'ospedale di Fossombrone». E
proprio su questo il sindacato
esprime «perplessità riguardo il
pubblico sostegno manifestato da
Confindustria verso Montefeltro
Salute. Aspettiamo risposte».
Garanzia giovani
solleva dubbi
Il sindacato
“chiama” i ragazzi
LAVORO
Si terrà stasera, alle 21, presso
la sede Cgil di via Gagarin l'assemblea sul tema Garanzia
Giovani, il piano europeo per
la lotta alla disoccupazione
giovanile rivolto ai giovani
tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione.
«La Cgil Marche - afferma
Jacopo Cesari, responsabile
Servizio Orienta Lavoro Cgil
Pesaro Urbino - sulla scorta
delle tante segnalazioni ricevute da ragazze e ragazzi
iscritti al programma Garanzia Giovani, ha indetto un
percorso di 9 assemblee in
tutta la regione per raccogliere problemi, dare informazioni e confrontarsi sul tema.
L'aspetto sicuramente positivo dell'adozione del piano è
stato l'attenzione e l'investimento mirato a un gruppo
anagraficamente e socialmente molto preciso di persone. I cosiddetti Neet, un acronimo che identifica quei giovani che non studiano, non lavorano e non si formano. Ma
se questo progetto si era aperto all'insegna dell'opportunità, il rischio che diventi un'occasione mancata è serio. Oggi, infatti, l'esperienza di Garanzia Giovani è partita e procede a macchia di leopardo
nelle varie regioni italiane.
Nelle Marche, oltre ai ritardi
e alle diverse problematiche
emerse in questi mesi, è
esploso un vero e proprio caso rispetto alla misura dei tirocini. La Regione ha pubblicato il bando senza aver prima concordato con l'Inps le
modalità di pagamento. Questo ha generato confusione
sulle tempistiche e sull'effettivo importo dei pagamenti.
Nel giro di pochissimo tempo
i fondi sono stati esauriti con
circa 3mila tirocini attivati
nella regione a due mesi dall'
inizio del progetto. Inoltre, altri mille tirocini circa sono
stati accettati e ora sono sospesi nell'attesa di capire se e
quando ci saranno le risorse
per farli partire».
«Dagli elenchi dei tirocini
pubblicati sul sito della Regione e dalle segnalazioni ricevute dai diretti interessati - conclude Cesari - i progetti sono
senza reali sbocchi occupazionali o possibilità di crescita professionale. Con i tirocini, spesso e volentieri, attivati
su sollecitazione degli stessi
ragazzi. Non c'è stata, insomma, una profilazione efficace
delle aziende ospitanti e dei
soggetti da coinvolgere. Infine, dobbiamo chiederci se sia
necessario mettere in discussione lo strumento del tirocinio affinché sia garanzia di
un'effettiva formazione e non
di lavoro dipendente mascherato».
Daniele Di Palma
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-MSGR - 14 PESARO - 38 - 25/02/15-N:
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Marche
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Grande Centro, Spacca
«Io candidato? Chi entra
Papa, esce cardinale...»
Un gruppo di cittadini
BdM, contratto di crisi
È pressing sui sindacati
Il 28 la convention, il governatore stuzzicato in aula
«Ci sono tanti nomi validi, anche Casoli e Sbarbati»
VERSO IL VOTO/1
ANCONA Spacca gioca a "nascondino". In vista della convention di sabato alla Fiera di Ancona per la
presentazione del soggetto politico di Centro il Governatore resta
abbottonato sulla sua candidatura. E così a margine dei lavori del
consiglio regionale spiega che il
polo centrista «avrà una leadership plurima e tanti candidati.
VERSO L’EVENTO
In realtà il candidato naturale del
grande Centro, che radunerà Marche 2020, Udc, Ncd, Popolari per
l'Italia e la Dc di Giombini, è proprio il presidente della Regione
uscente. È stato lo stesso Spacca a
dirigere la trattativa con i vertici
nazionali di Udc Lorenzo Cesa e
Ncd Gaetano Quagliarello, scavalcando, è stato il caso dell'Unione
di Centro con Pettinari&Co, la
stessa volontà dei dirigenti locali
MARCHE 2020
E AREA POPOLARE
NEL PARTERRE ATTESI
ESPONENTI DEL MONDO
ECONOMICO
E DELL’ASSOCIAZIONISMO
del partito. Un patto siglato a Roma e che verrà formalizzato nella
convention di sabato alle 16.30 alla Fiera di Ancona. Un'iniziativa
politica a cui prenderanno parte
per il Nuovo Centrodestra, il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello e quello regionale Francesco Massi e per l'Udc, il vicesegretario nazionale Giuseppe De
Mita e l'assessore regionale Maura Malaspina. Sul palco dei relatori anche l'imprenditore Francesco
Casoli e l'ex europarlamentare Luciana Sbarbati. Insieme a loro i veri deus ex machina del progetto di
Centro nelle Marche: il presidente
del consiglio regionale Vittoriano
Solazzi e soprattutto il Governatore Gian Mario Spacca. Motore della coalizione e candidato in pectore. Che però ancora non vuole ufficializzare nulla. E probabilmente
non lo farà neppure sabato. «Io
candidato? Credo di essere un po'
inflazionato come candidato - ha
minimizzato in maniera ironica al
termine del consiglio - E poi sapete come è: chi entra in conclave Papa, ne esce cardinale». Tornando
più serio poi ha aggiunto che secondo lui i candidati possibili sono tanti: «Possono essere - ha concluso Spacca - tutti quelli che partecipano alla convention, compresi Casoli e Sbarbati».
Molto interesse desterà nell'
opinione pubblica marchigiana la
platea della convention. Gli organizzatori hanno terminato di recapitare gli inviti. Tra il pubblico i
rappresentanti economici, sindacali, delle associazioni di volontariato e dell'imprenditoria marchigiana. Tra questi dovrebbero esserci il presidente di UnionCamere Marche Graziano di Battista,
quello di Confindustria Nando Ottavi, di Cna Gino Sabatini e di Confartigianato Salvatore Fortuna. Il
segretario regionale della Uil Graziano Fioretti, gli imprenditori
Francesco Merloni, Gennaro Pieralisi e Adolfo Guzzini e alcuni
esponenti del mondo cattolico, tra
cui don Vinicio Albanesi e il presidente dell'Acli di Pesaro Urbino
Maurizio Tomassini. Tra il pubblico non presente ma ugualmente
interessato anche i democrat marchigiani che il giorno dopo affronteranno le primarie. E a cui il portavoce della lista Marche 2020 Stefano Cencetti non le manda a dire.
«Il Pd vuole attuare la politica del
monopolio di colore rosso, escludendo dal dibattito politico tutte
le altre forze politiche pseudo accolite fungendo da dittatore, come
peraltro ha già fatto nei confronti
di Marche 2020 - spiega Cencetti Marche 2020 invece sarà sempre
aperta al confronto su temi concreti».
Luca Fabbri
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La vertenza
Spese pazze, sit in di protesta
Sit in «pacifico, apolitico e apartitico» davanti alla Regione
ieri per protestare contro la vicenda delle spese dei gruppi
consiliari. Oltre all’invito alla magistratura ad «andare avanti
e a fare giustizia», una decina di manifestanti hanno esibito
cartelli, libri, vino, lardo, occhiali. Tra gli organizzatori anche
il Fronte di Azione Popolare di Pesaro Urbino.
Si è svolto nella sede di
Fontedamo a Jesi l'incontro tra i
vertici di Banca Marche e i
rappresentanti dei lavoratori
presenti i commissari.
Secondo quanto trapelato,
l'azienda avrebbe proposto un
nuovo contratto aziendale da
banca in crisi, con tagli alle
indennità e ai costi per il
personale per un risparmio di
circa 10 milioni. Non sarebbero
comunque previsti tagli
all'occupazione in attesa del
piano di salvataggio con
l'aumento di capitale e l'ingresso
di nuovi partner. Nel pomeriggio
le sigle sindacali si sono riunite
per presentare entro il 28
febbraio, data della scadenza del
contratto aziendale, una
piattaforma di controproposte.
Forte la preoccupazione per lo
«smantellamento» delle tutele
garantite dal vecchio contratto.
Ribelli Udc, domani tutti da Cesa
VERSO IL VOTO/2
ANCONA Udc e grande Centro, domani si decide. È in programma
per domani mattina a Roma un
nuovo incontro tra il leader nazionale del partito Lorenzo Cesa e i
dirigenti regionali dello scudo crociato. Che hanno più volte manifestato l'intenzione di proseguire
l'esperienza politica nel centrosinistra ma che, alla luce dei fatti, si
vedono sbarrare la strada da indicazioni nazionali che vanno in
tutt'altra direzione. Alfano e Cesa
stanno cercando di definire un
quadro organico di alleanze nelle
7 Regioni che vanno al voto. Il primo obiettivo è presentarsi uniti
come Area Popolare. Nelle Marche il contenitore naturale di un
soggetto politico moderato è proprio il grande Centro di
Spacca&soci. Ecco perché sia Quagliarello che Cesa intendono sposare il progetto. Con buona pace
del segretario regionale Antonio
Pettinari e della maggior parte della classe dirigente del partito marchigiano. Riprova ne è che nel manifesto della convention del Cen-
Lorenzo Cesa
tro di sabato compaiono i simboli
sia dell'Udc che di Ncd. E a legittimare la presenza dei due simboli
di partito giungeranno ad Ancona
sia il segretario nazionale di Ncd
Gaetano Quagliarello che il vice di
Cesa, De Mita. Cosa faranno Pettinari e gli altri? Molti sostengono
che difficilmente dopo una così
lunga militanza nel partito abbandoneranno il simbolo per tentare
l'avventura con una lista civica o
con Centro Democratico di Favia.
Il Pd, senza Udc, può invece tentare di riallacciare il dialogo con Sel
e lista Tsipras. Resta il fatto che
domani Viventi e Pettinari andranno nella Capitale portando avanti
la loro linea. Riuscire ad imporla
poi sarà un altro paio di maniche...
Lu.Fa.
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-MSGR - 14 PESARO - 39 - 25/02/15-N:
39
Marche
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
CERISCIOLI? UN BRAVO SINDACO
MA QUANDO PARLA DI REGIONE
SEMBRA RIMASTICARE PROPOSTE
GIÀ IN CAMPO. IL CAMBIAMENTO
È GOVERNARE I MUTAMENTI, LUI
PARLA DA GRILLINO O DA LEGHISTA
SULLA SANITÀ SIAMO FERMI SOLO
SU MARCHE NORD: PESARO E FANO
NON TROVANO L’ACCORDO SULL’AREA
SPACCA? SPERO CHE NON FINISCA
CON FORZA ITALIA, MI SENTIREI
IN IMBARAZZO PER LUI
Pietro Marcolini
Pd, candidato alle Primarie del Centrosinistra
È
debilitato dall'influenza ma non ha
perso la verve, l'assessore regionale
a Bilancio e Cultura Pietro Marcolini. E a pochi giorni dalle primarie alza i toni nei confronti del suo competitor Luca Ceriscioli. «Fino ad oggi ha parlato di sciocchezze - attacca Marcolini Il cambiamento non lo si fa con la carta
di identità ma con le idee. E le sue mi
sembrano poco innovative. Al massimo
qualche rimasticatura del programma
della Regione».
Allora parliamo di programmi. Come
si risolve la crisi occupazionale?
«Rimettiamo in moto l'economia. Abbiamo studiato un piano di ristrutturazione e riconversione dell'apparato produttivo per accompagnare e sostenere,
con le risorse comunitarie, quelle imprese che hanno puntato su export e innovazione. La mia idea è anche quella di
sviluppare l'industria del terziario: servizi di alta qualità, dalla comunicazione
al digitale fino alla grafica, a disposizione dei settori tradizionali come commercio, industria, agricoltura e turismo. E poi le aree interne...».
Cioè?
«Noi crediamo che lo sviluppo delle
Marche passi anche attraverso un patto
di solidarietà tra la costa e la montagna.
Insieme all'ex ministro Barca abbiamo
avviato una serie di progetti per il riequilibrio, anche demografico, dell'entroterra: dobbiamo valorizzare il patrimonio paesaggistico, storico, culturale
`«Le Marche hanno bisogno di un riequilibrio anche demografico
nelle aree interne, un patrimonio enorme a beneficio di tutti»
«Sviluppo, serve Europa
costa e interno: un patto»
e di attività artigianale che è presente
nei Comuni collinari e montani della
nostra regione. Inoltre vogliamo investire 100 milioni di risorse comunitarie,
che possono diventare 160 se integrati
con fondi regionali, in un Piano per la
tutela dal dissesto idrogeologico».
Secondo Ceriscioli lei non è credibile
perché è lì da troppo tempo.
«Peccato che quando, insieme al segretario Comi, aveva annunciato l'intenzione di fare un passo indietro indicò me
come l'uomo giusto per il cambiamento
in Regione. Fu il primo a venirmi a parlare. Ma al di là di queste sciocchezze i
cittadini vogliono amministratori che
gli risolvono i problemi. E le idee di Ceri-
scioli sono lontane dal cambiamento.
La proposta di vendere il patrimonio
Erap è la stessa di Canzian. Niente di
nuovo».
Con lei invece la Regione cambierebbe?
«Ceriscioli descrive la Regione come un
campo di macerie. Non sono d'accordo.
Lui a parole vuole cambiare tutto. Ma
secondo me il vero cambiamento è quello di confrontarsi con le possibilità che
abbiamo e fare il meglio per la comunità. Altrimenti siamo solo dei leghisti o
dei grillini».
Sulla sanità ci sono 4 progetti (Marche Nord, Nuovo Inrca, Fermo e Salesi) al palo.
«Il Nuovo Inrca è fermo per i ricorsi delle imprese. Altri due di questi progetti
hanno già il co-finanziamento del Ministero, ovvero Fermo e il Salesi. Per Marche Nord dobbiamo rimettere tutti i soggetti interessati intorno ad un tavolo
per rilanciare la discussione. A Pesaro
non possono dare la colpa all'assessore
Mezzolani se i sindaci dei due Comuni
interessati, Pesaro e Fano, hanno cambiato idea sull'ubicazione della nuova
struttura».
Lei è un tecnico. Ceriscioli dice che
vuole rivoluzionare la Regione dei
tecnici. Vuole sburocratizzare la macchina.
«Il mio programma vede una rivisitazio-
Mattone crac, la resa di Lanari
`Ufficiale
il fallimento
della Fortezza srl
Niente concordato
ECONOMIA
ANCONA Fallisce la Fortezza Srl, la
società del costruttore anconetano Pietro Lanari, proprietaria
dell'ex Sacelit di Senigallia e di
un cantiere a Porto Potenza. Il
crac è stato dichiarato ieri dal
Tribunale fallimentare di Ancona. Per la società, che nel tempo
ha accumulato 150 milioni di debiti, Lanari aveva chiesto l'ammissione al concordato liquidatorio, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza dei creditori, tra i quali in prima fila e con il
pacchetto di maggioranza Banca
Marche. «Oramai - commenta il
costruttore dorico - mi sono arreso da tempo. Ho fatto il mio lavoro al meglio, ma la crisi del mattone non mi ha lasciato scampo».
Il costruttore, coinvolto anche
nell'inchiesta su BdM, aveva comunque già deciso di abbandonare i progetti edili che stava portando avanti nelle Marche: oltre
all'ex Sacelit di Senigallia, il Villaggio Adamo ed Eva tra Porto
Recanati e Marcelli e i Cinque Camini a Potenza Picena.
Nei mesi scorsi, con ricorso ex
articolo 700, si era rivolto al giudice del Tribunale di Ancona
Francesca Ercolini per ottenere il
ripristino dei finanziamenti, 264
milioni tagliati da Banca Marche,
già gravata da una perdita di 800
milioni. Denaro indispensabile
per riaprire i cantieri. Ma il ricorso era stato bocciato poiché, secondo il giudice, non era l'istituto
ad essere inadempiente, ma il costruttore a non aver pagato le rate. Conclusioni contestate da Lanari che, comunque, pur convin-
to della bontà delle proprie ragioni, aveva deciso di non andare
avanti nella battaglia giudiziaria
e di deporre le armi. Ha ancora
una chance invece l'altro grande
progetto edile di cui il costruttore
si stava occupando in società con
l'avvocato Massimo Camiciola,
nota toga del foro di Macerata
con uno studio a Porto Recanati:
il complesso ex Santa Cristiana
tra Marcelli di Numana e Porto
Recanati. Soci per 10 anni in alcune tra le più importanti operazioni edilizie delle Marche, l'imprenditore e il legale si sono divisi. Ca-
IL COSTRUTTORE:
«HO LAVORATO BENE
MA LA CRISI NON MI
HA DATO SCAMPO»
CAMICIOLA VA AVANTI
CON LA KOMAROS
miciola ha ceduto a Lanari le sue
quote della società impegnata
nel progetto di Senigallia, mentre il costruttore ha lasciato all'
avvocato il suo pacchetto della
società (la Komaros Borgo) che
opera a Numana. E se l'imprenditore anconetano per l'ex Sacelit
aveva scelto la via del concordato
liquidatorio, poi trasformatosi in
fallimento, l'avvocato ha tentato
la strada del concordato in continuità. Piano di ristrutturazione
dei debiti che, se accettato, consentirà ai nuovi soci della Komaros Borgo di ripartire con i lavori.
La curatela de La Fortezza Srl è
stata affidata al commercialista
anconetano Paolo Di Paolo. Giudice delegato: Simone Romito. I
creditori hanno tempo fino al 15
maggio per presentare le domande di insinuazione. L'udienza per
l'esame dello stato passivo è fissata al 16 giugno.
Letizia Larici
Il costruttore anconetano Pietro Lanari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ne e un aggiornamento dei rapporti tra
pubblica amministrazione e politica.
Vogliamo premiare il merito e non la fedeltà o la vicinanza politica all'interno
della Pa. Ceriscioli però sbaglia con la
sua impostazione. Dentro la Regione ci
sono enormi risorse che chiedono di essere valorizzate e premiate per merito».
Anche lei è un professore: dia le sue
pagelle. Comi?
«L'ho apprezzato, prima, quando ha
cercato di raggiungere una candidatura
unitaria in vista delle elezioni. E lo apprezzo ora che sta svolgendo il suo ruolo da arbitro imparziale».
Ceriscioli?
«Bravo come sindaco. Ma quando parla
della Regione non sa o finge di non sapere la situazione attuale. E soprattutto i
tagli subiti».
Spacca?
«Luci e ombre. Nell'ultimo triennio ha
lavorato contro il partito che lo ha fatto
eleggere. Ed è iniziata una guerra di posizione che ha bloccato l'attività della
Regione».
A proposito di Spacca. Forza Italia lo
cerca come candidato di una coalizione di centrodestra. Che ne pensa?
«Sarei molto sorpreso. E soprattutto sarei imbarazzato per lui. Non so proprio
come farebbe dopo 25 anni passati in
un'area politica ad andare nell'altra».
Che ne pensa invece del Governo Renzi?
«Sono un sostenitore del più importante tentativo riformatore del paese degli
ultimi anni. Sfido però il Governo sul tema del federalismo. Ci sono Regioni virtuose e altre che invece non lo sono.
L'Esecutivo non deve trattare tutti alla
stessa maniera. Premi chi ha i conti a
posto».
Sul fronte delle alleanze in Regione
guarda più al centro o a sinistra?
«Voglio il confronto più ampio possibile. Non ci sono preclusioni nei confronti
di nessuno. Ragionando su istanze programmatiche e superando steccati ideologici possiamo dialogare con soggetti
moderati di centro e anche con i partiti
della sinistra».
Domenica si vota. Teme una bassa
partecipazione alle primarie?
«Sono molto preoccupato per il clima
politico che stiamo vivendo. Sto lavorando per renderle più aperte e partecipate possibili. Speriamo di riuscirci».
Luca Fabbri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Cgil “trasparente”
bilancio da 17,5 milioni
SINDACATO
L’aeroporto delle Marche
Barcellona,
assaggi
pasquali
dal Sanzio
AEROPORTO
ANCONA Vueling inizia a volare
da Ancona Falconara con i collegamenti pasquali per Barcellona: due voli speciali il 3 e il 7
aprile, che anticipano i collegamenti estivi operativi dal 22 giugno. Dall'hub di Barcellona El
Prat i passeggeri potranno poi
raggiungere altre 140 destinazioni con un unico check-in. Gli
orari dei voli Ancona-Barcelona
del 3 aprile: 20:10-22:05; il 7 aprile 14:30-16:25. Barcellona-Ancona il 3 aprile 17:35-19:25; il 7 aprile 11:55-13:45. Quanto al paventato declassamento ci ha pensato
ieri l’assessore regionale alle infrastrutture, Paola Giorgi, a fugare i dubbi: «Non è previsto alcun declassamento dell'aeroporto di Ancona Falconara» ha
assicurato rispondendo a una
interrogazione di Enzo Giancarli. Il sanzio «rimane inserito nel
Piano nazionale degli Aeroporti
nella categoria “di interesse nazionale”» e la ristrutturazione
interessa esclusivamente l’Enav.
ANCONA Al dicembre 2014 sono
191.741 gli iscritti alla Cgil delle
Marche. Di questi 111.023, cioè il
57,9%, sono pensionati, 80.715
lavoratori e disoccupati, mentre gli under 35 sono 14.120, pari al 18% dei lavoratori attivi. Sono questi alcuni dei dati del bilancio sociale 2014 della Cgil
presentati ieri dal segretario generale Roberto Ghiselli e dalla
segretaria regionale Daniela
Barbaresi in quella che è stata
definita “operazione trasparenza”.
Nelle Marche la Cgil può contare su 2854 tra delegati, militanti e volontari. Grazie alla loro attività in tutta la regione sono in vigore 1.041 contratti collettivi decentrati, che interessano 177.000 lavoratori pubblici e
privati. Nel 2014 la contrattazione difensiva derivata dalla crisi
di molte aziende ha portato alla
stesura di 5.500 accordi per
Cig, mobilità, solidarietà insieme ad altri 75 protocolli con regione, province e comuni. All'
interno del sistema dei servizi
della Cgil, invece, il patronato
Inca delle Marche, la cui assistenza è gratuita, ha aperto
130.000 pratiche, mentre gli uffici vertenze e legali hanno tute-
Roberto Ghiselli
lato complessivamente 7.887 lavoratori e recuperato 14,3 milioni di euro. Il Crs-Caaf inoltre
con 308.000 pratiche ha garantito la propria attività a oltre
197.000 utenti.
Il bilancio regionale del sindacato è di 17,5 milioni di euro,
di cui 10,9 derivanti dal tesseramento, mentre con 9,7 milioni
la spesa maggiore è rappresentata da quella per il personale,
seguita da quella per l'attività
politico organizzativa che tocca i due. Gli stipendi netti dei
286 dipendenti, invece, variano
dai 1.241 euro al mese degli operatori Inca ai 2.292 del segretario generale.
Francesco Rozzi
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AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD”
ESTRATTO DI GARA - APPALTO DI SERVIZI PROCEDURA APERTA
Stazione Appaltante: AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Viale Trieste 391 Pesaro 61121 Italia. Punto di contatto:
U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni, servizi e logistica (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30), tel. 0721/366340-70-41/6206, fax
0721/366336, www.ospedalimarchenord.it. Ulteriori informazioni, il capitolato d’oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso il punto
di contatto sopra indicato. Le offerte vanno inviate al punto di contatto sopra indicato; oggetto dell’appalto: progettazione, realizzazione e manutenzione
di un sistema PACS unico interaziendale; Importo complessivo a base d’asta: Valore complessivo Euro 1.550.000,00 (IVA esclusa). Oneri da rischio da
interferenza pari a 0 (zero); Tipo di procedura: aperta; Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa; Termine per il ricevimento delle offerte: 26/03/2015 ore 11.00; Informazioni complementari: lotto unico – CIG.6121610062. La documentazione di gara potrà essere scaricata gratuitamente
dal sito internet www.ospedalimarchenord.it, o ritirata a mano presso la UOC Approvvigionamento beni e servizi e attività economali di questa Azienda. E’
vietata ogni alterazione della documentazione di gara pubblicata sui succitati siti internet. Per eventuali controversie faranno fede i documenti allegati, quale
parte integrante e sostanziale, alla determina di autorizzazione all’indizione della procedura aperta n° 53/2015 di questa Azienda. Eventuali modifiche/rettifiche e/o precisazioni inerenti la documentazione di gara verranno pubblicate sul sito www.ospedalimarchenord.it. L’aggiudicazione definitiva è subordinata
all’assegnazione da parte della Regione Marche della necessaria copertura finanziaria. Data di spedizione del presente bando alla G.U.C.E. 05/02/2015.
Il RUP: Dott. Antonio DRAISCI
-MSGR - 14 PESARO - 43 - 25/02/15-N:
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Pesaro Urbino
Mercoledì 25 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Provincia, tarda la lista degli esuberi
` Giannotti (Popolari) accusa: «Il termine è il primo marzo `Il direttore generale: «La scadenza non è perentoria
Preoccupano il silenzio e la mancanza di trasparenza»
aspettiamo la legge regionale sul riordino delle competenze»
L’ENTE
Per la "Domenicucci's list" sugli
esuberi dei dipendenti, la Provincia non rispetterà il termine del
primo marzo dato dal Governo.
Il Piano non verrà presentato entro lunedì prossimo. «La circolare ministeriale - spiega il direttore generale dell'ente - specifica
che non si tratta di un termine perentorio». A sollevare il caso il segretario di Popolari per l'Italia
Roberto Giannotti. L'ex consigliere provinciale infatti ha sollecitato l'amministrazione provinciale
a definire in fretta il Piano degli
esuberi. «L'amministrazione provinciale - rileva Giannotti - deve
procedere, entro il primo marzo,
alla determinazione del piano di
riassetto organizzativo, economico, finanziario e patrimoniale
dell'ente. Ma, a pochi giorni da tale scadenza non risulta che tale
atto sia stato predisposto». Attraverso l'osservatorio sugli enti locali Giannotti dice di volersi fare
carico delle preoccupazioni dei
dipendenti. «Esprimo una netta
censura nei confronti dell'amministrazione provinciale per l'assordante silenzio - attacca Giannotti - È necessario che vengano
rispettati i "tempi ministeriali"
DALL’ENTE
SI ASSICURA
CHE SARANNO IN POCHI
A RESTARE
IN SOVRANNUMERO:
«QUALCHE UNITÀ»
per quanto concerne tale adempimento e soprattutto che ne venga assicurata la piena trasparenza, anche attraverso il coinvolgimento dei diretti interessati, almeno sul piano informativo». Al
Piano degli esuberi sta lavorando
lo stesso direttore generale Marco Domenicucci. Che però è in attesa della legge regionale di riorganizzazione delle competenze
degli enti provinciali.
Comune di Pesaro
Per Domenicucci
un doppio ruolo
LA REPLICA
«Come posso definire il Piano degli esuberi se il consiglio regionale non ha ancora approvato la
legge di riorganizzazione delle
competenze delle Province? spiega Domenicucci - La proposta di legge è passata in giunta
ma non ancora in consiglio. Senza contare che la giunta ha stravolto il testo proposto dal tavolo
tecnico. Attualmente non siamo
in grado di definire quell'atto. Ma
il primo marzo non è un termine
perentorio: è una data indicativa». In ogni caso degli attuali 540
dipendenti di viale Gramsci ne
dovranno rimanere circa 270. Un
centinaio verranno trasferiti alla
Regione, pur continuando molto
probabilmente a lavorare a Pesaro, un'altra settantina se ne andranno tra pensionamenti e prepensionamenti ed altri 100 dovrebbero passare sotto la nascente Agenzia del Lavoro. Insomma
il cerchio sarebbe chiuso e gli
esuberi ridotti al minimo. «Ora
credo che possiamo dirlo - conclude Domenicucci - gli esuberi
saranno molto pochi. Nell'ordine
di qualche unità».
Luca Fabbri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sede della Provincia di Pesaro e Urbino
Scoperta a Urbino dal polizia e agenti della forestale
Discariva abusiva, denunciato un elettricista
La polizia e gli agenti del corpo
forestale hanno scoperto una
discarica abusiva di rifiuti
ferrosi, edili, e di
elettrodomestici
e mobili in un terreno privato di
Vagnino di Urbino. Il
proprietario, riparava
elettrodomestici in un
capannone accanto per poi
anche rivenderli, per poi
accatastare i rifiuti nella
discarica. Vista la totale assenza
di qualsiasi autorizzazione per la
gestione di rifiuti speciali e per la
raccolta di veicoli demoliti,
«Una tassa occulta per Santa Lucia»
URBINO
Cinque stelle e Sinistra per Urbino concordano: «Il contributo del
comune ad Urbino Servizi è una
tassa occulta. Meglio che il canone venga pagato in maniera chiara dai cittadini evitando di togliere risorse ai servizi». Per i due
gruppi politici la costruzione di
Santa Lucia è stato un enorme errore e chi ha contribuito alla sua
costruzione «dovrebbe dimettersi». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'ultimo versamento di circa 300mila euro che
il Comune ha versato, come contributo per il mancato adeguamento delle tariffe dei parcheggi,
ad Urbino Servizi. Un passaggio
di denaro non piaciuto né al Movimento 5 stelle, né a Sinistra per
Urbino che, unitamente, chiedo-
no all'amministrazione di fare
scelte che «ruotino attorno al cittadino e non a Santa Lucia». Emilia Forti, consigliere comunale
penta stellata, ha più volte sottolineato come i costi della struttura
ricadranno sui cittadini per trent'
anni. «Sarà un balzello occulto racconta Piergiorgio Fabbri, candidato alle regionali per i cinque
stelle - che sottrarrà ogni anno
500, 600mila euro al bilancio comunale, causando pesanti tagli ai
servizi». Ecco allora la proposta:
CINQUE STELLE
E SINISTRA
CONTESTANO
IL PARCHEGGIO
«CHI L’HA VOLUTO
DOVREBBE
DIMETTERSI»
ritenuto il contributo del comune
ad Urbino servizi una "tassa occulta" e quindi da cancellare, sarebbe meglio se i cittadini pagassero loro stessi la propria quota
usufruendo poi del parcheggio
gratuitamente. «Sarebbe più onesto che tagliare i servizi - continua Fabbri - millantando efficienza e risparmio. Il vero scopo del
passaggio di soldi è coprire il debito del mutuo».
Per i cinque stelle la costruzione
di Santa Lucia equivale ad un
danno erariale per la città e chiedono a tutti (Pd e attuale giunta)
di «dimostrare senso di responsabilità dimettendosi» spiegando ai
cittadini con franchezza di aver
compromesso con questo progetto la situazione economica della
città per i prossimi decenni.
A.Per.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Poste da chiudere, si allarga la protesta
SINDACATI
Pronti a scendere in piazza coi
sindaci, pur di evitare le chiusure
e le riduzioni di aperture degli uffici postali nella provincia.
La segreteria Slc-Cgil di Pesaro
(settore Poste) ribadisce la «netta
contrarietà al progetto di chiusura degli uffici postali, che colpisce territori già socialmente sofferenti».
Il piano di Poste prevede che da
aprile a Belforte All’Isauro l’ufficio resterà aperto non più quattro giorni ma tre a settimana.
Stesso discorso a Fratte Rosa, Isola di Fano, Monteciccardo, Piagge, San Giorgio di Pesaro. A Pianello di Cagli si passa da 3 aperture a 2, a Serra Sant’Abbondio da 6
a 3 mentre a Smirra da due a uno.
Un territorio che passa da 35
giorni di aperture a 24. Ma anche
la chiusura definitiva di Pesaro
Cacciatori, Novilara e Petriano.
«Nella ultime settimane l'azienda ha ribadito la volontà ad innovarsi - continuano Pazzaglini e
Barile di Cgil - ma le chiusure che
intende mettere in atto rispondono ad una logica ormai vecchia,
per cui l'unica innovazione che
potrebbe produrre è il solito taglio di posti di lavoro e l'aumento
dei disagi ai cittadini. Abbiamo
suggerito alla Direzione di Poste
a livello territoriale in più riprese
di potenziare questi uffici in termini di investimenti in risorse
umane nonché economici, per
rendere migliori ed efficienti i
servizi per l'azienda ma anche di
utili a tutta la clientela. Non vorremmo che l'azienda si dimenti-
casse di quanto tempo e impegno
è costato a tutti gli operatori e
sindacati per arrivare ai risultati
ottenuti negli anni, ed è ingenuo
non pensare che questo progetto
va contro i bisogni della popolazione e che possa creare ripercussioni negative in tutti gli uffici postali di quei territori ad oggi non
coinvolti in questo progetto».Le
chiusure interessano 7033 residenti per 3116 famiglie coinvolte
nel territorio, mentre le razionalizzazioni riguardano 2835 residenti e 1048 famiglie.
Cgil chiude: «Siamo disponibili
ad osteggiare con ogni mezzo e
strumento di nostra competenza
concordando con le amministrazioni locali, anche quelle non
coinvolte attualmente, per mettere in campo ogni azione nell'interesse dei cittadini».
l’uomo è stato denunciato.
Inoltre sono stati identificati e
sanzionati in via
amministrativa, quattro
proprietari dei veicoli in stato di
abbandono, per aver omesso di
consegnarli ad un centro di
raccolta autorizzato. Ai controlli
ha partecipato anche l'Arpam di
Pesaro. Nel corso del sopralluogo
il personale del commissariato
di Urbino, insieme alle altre
forze dell’ordine interessate, ha
documentato con riprese
fotografiche lo stato del sito
arrivando a identificare il
proprietario, un 55enne
elettricista residente a
Vallefoglia. All'interno del
terreno è stata trovata
ammassata una considerevole
quantità di rifiuti speciali di
varie tipologie (rifiuti ferrosi,
edili, elettrodomestici,
pneumatici, materiali plastici,
ecc.), direttamente a contatto
con il suolo, quindi con grave
rischio di dispersione di
sostanze pericolose, nonchè
numerosi veicoli, parte dei quali
in stato di abbandono e di
rottamazione.
Doppio ruolo per il direttore
generale della Provincia Marco
Domenicucci. Ieri la riunione di
Giunta del Comune di Pesaro ha
affrontato la questione dei
dirigenti. «A fine mese andrà in
pensione Daniele Domenico
Ragnetti - spiega l’assessore alla
Gestione Antonello Delle Noci come amministrazione abbiamo
voluto dare un primo segnale
che è quello di sostituirlo con un
solo dirigente e non due come
prevede la normativa. Ma
abbiamo chiesto un parere al
Ministero perché in base a un
concorso che abbiamo fatto nel
2012 vogliamo capire se quel
posto spetta al terzo classificato
di allora, un funzionario di
Cesena che ora lavora a Venezia,
oppure possiamo seguire
quanto dice la legge di stabilità e
attingere dalla Provincia». Ma la
risposta non sarà immediata e
l’incarico di direttore dell'Area
Benessere e di responsabile del
Servizio Politiche Educative,
dirigente Sviluppo
organizzativo, Personale e
Patrimonio non può attendere.
«Ci vorranno tre mesi per una
risposta - chiude Delle Noci - per
questo abbiamo approvato una
delibera per assumere per tre
mesi Domenicucci. Questo ci
consentirà di risparmiare tra
l’altro il 40%. Poi vedremo in
base a quanto dirà il Ministero
che cosa potremo fare».
-MSGR - 14 PESARO - 44 - 25/02/15-N:
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APPELLO DEI SINDACATI
«LA SOCIETÀ È PUBBLICA
MA LE AMMINISTRAZIONI
NON LA IMPIEGANO
E ANZI FINISCONO
PER SPENDERE DI PIÙ»
Fano
Mercoledì 25 Febbraio 2015
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«I Comuni Aset sostengano Rincicotti e Orciani» Dragaggio, l’accordo
si firma a inizio marzo
IL CASO
Lo strumento di pressione è
l'ipotesi di intervento sulla Corte
dei conti, ma il vero obiettivo non
è la denuncia, bensì la tutela dell'
occupazione: cinque posti di lavoro in tutto fra operai e amministratrice. Ieri il sindacato Cisl è
tornato sulle traversie di Rincicotti & Orciani, società pubblica perché proprietà di Aset spa, che sarebbe abbandonata al suo destino
proprio da chi, invece, dovrebbe
difenderla e valorizzarla. «I Comuni soci di Aset spa continuano
ad affidare lavori a ditte private
concorrenti, spendendo anche di
più: ecco per quale motivo citiamo la Corte dei conti», hanno detto Giovanni Giovannelli e Maria
Grazia Santini di Cisl, che avevano al loro fianco i cinque lavoratori. Rincicotti & Orciani fu acquistata nel 2003 da Aset spa per un
milione e 118.000 euro, cifra davvero ragguardevole per una società di autospurgo. Nel 2012 la stessa società multiservizi pubblicò
un avviso d'asta, prevedendo un
prezzo base «di circa 200.000 euro, ma non ci furono offerte d'acquisto». Rincicotti & Orciani non
fu venduta e la sua vita continuò
tra difficoltà economiche o casi
politici, secondo Cisl quasi da separata in casa di Aset spa. Un bi-
lancio dal rosso troppo acceso, tra
l'altro, farebbe decadere le autorizzazioni e di conseguenza il personale va avanti come se fosse sui
carboni ardenti. «Solo per fare un
esempio - hanno proseguito Giovannelli e Santini - nel 2014 il Comune di Fano ha speso 28.000 euro rivolgendosi a ditte private, per
lavori che potrebbe benissimo fare Rincicotti & Orciani, con il vantaggio che l'ente locale socio si limiterebbe a pagare il conferimento in discarica, non il lavoro e
nemmeno il trasporto, come invece richiesto dalle imprese esterne.
Quest'anno la spesa è già superiore ai 5.000 euro. Noi diciamo che
tutti i Comuni soci di Aset spa do-
vrebbero usufruire di Rincicotti
& Orciani sia per gli spurghi di
edifici pubblici, come gli ospedali
o le scuole, sia per la pulizia dei
tombini. Non servono modifiche
statutarie o altre complicazioni. Il
sindaco di Fano, Massimo Seri, si
è impegnato a prevedere in bilancio lavori per 40.000 euro, ma
non bastano. Anche gli altri Comuni dovrebbero impegnarsi
ognuno per 4.000 o 5.000 euro.
Così l'attività sarebbe salva e con
lei i posti di lavoro. La presidente
di Aset spa, Lucia Capodagli, sembra a sua volta interessata a far lavorare Rincicotti & Orciani».
O.S.
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Presto i lavori
al cimitero
Auto, revocati
tutti i permessi
IL CANTIERE
Dal primo di marzo saranno
revocate tutte le autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali per entrare con l'auto privata nel cimitero dell'Ulivo, a
Fano nella zona di Roncosambaccio. Le modifiche alla viabilità interna sono state decise
dal sindaco Massimo Seri e dureranno quanto i lavori per ristrutturare la palazzina, dove
dovrà essere realizzato l'impianto per cremare le salme.
«Intendiamo ridurre al minimo - ha spiegato lo stesso Seri
- il rischio di interferenze con
il cantiere, salvaguardando
l'incolumità degli operatori cimiteriali e dei visitatori. A partire dunque dal primo marzo,
all'interno del cimitero dell'
Ulivo si potrà circolare con automobili oppure navette condotte soltanto dagli operatori
cimiteriali. Il servizio di navetta - ha aggiunto il sindaco - è
rivolto in modo particolare alle persone con difficoltà motorie e sarà fornito a richiesta
dal personale, dal martedì al
venerdì con orario 9-12. Il sabato e la domenica, invece, anche dalle 15 alle 17. Lo stesso
varrà per la settimana subito
precedente e seguente le Festività dei Defunti, la Pasqua e il
Natale». Il sindaco Seri ha disposto il provvedimento dopo
avere saputo di numerosi accessi selvaggi: «Le automobili
senza l'apposito contrassegno
costituiscono un pericolo per
gli stessi visitatori e per gli
operatori cimiteriali, si spostano senza regole e in qualche
caso intralciano perfino le
normali attività cimiteriali o
disturbano le persone che
stanno visitando i loro defunti». Questo comportamento irriguardoso è in voga nonostante il sistema di video-sorveglianza che registra tutti gli
accessi. Nella palazzina dell'
Ulivo è dunque previsto l'impianto per cremare le salme,
che sarà realizzato dalla società pubblica Adriacom (formata dalla fanese Aset Holding e
dalla pesarese Aspes) per una
spesa di 2 milioni e 400.000
euro. La struttura in questione non sarà costruita subito,
perché nel frattempo sarà verificata la disponibilità di finanziamenti da parte di istituti di credito e Unione europea.
`Regione, il sindaco
Seri riceve garanzie
dall’assessore Giorgi
PORTO
Ai primi di marzo sarà firmato
l'accordo sulla cassa di colmata,
un grande contenitore costruito
ad Ancona per sabbie e fanghi di
dragaggio. Per il sindaco Massimo Seri è già un buon risultato e
la notizia, annunciata ieri dall'
assessore regionale Paola Giorgi, ravviva la speranza di un intervento che allenti la morsa
dell'insabbiamento nel porto di
Fano. "Abbiamo avuto la conferma che la cassa di colmata è
pronta e io per il Comune mi sono impegnato a far effettuare
nuovi carotaggi, per avere analisi aggiornate sulla qualità dei
materiali che compongono il
fondale", ha aggiunto il sindaco.
A sua volta l'assessore Giorgi ha
garantito che nel bilancio regionale saranno rintracciate risorse da investire sul dragaggio dei
porti marchigiani, Fano compresa. Il sindaco Seri guidava
una delegazione composta dai
sindacati e da alcuni rappresentanti della marineria, tra i quali
Marco Pezzolesi di Coomarpesca, società che da anni chiede
interventi risolutivi sull'insab-
biamento delle darsene. Lo scoglio è proprio all'inizio: rimuovere lo strato di sabbia e di limo
che, nel tempo, ha assorbito una
parte di sostanze inquinanti.
Non può essere restituito al mare e di conseguenza è necessario
individuare un deposito specifico: la cassa di colmata, attesa già
da diversi anni. Una volta rimosso lo strato più superficiale, la
sabbia sottostante potrebbe essere utilizzata per ricaricare le
spiagge erose. Minore spesa,
doppio vantaggio. Ora, però, bisogna muovere il primo passo.
"Ci siamo fatti sentire - ha concluso Pezzolesi - e abbiamo ribadito che il porto sta morendo.
Non è più tempo di sofismi da
burocrati e rimpalli di responsabilità: il dragaggio più approfondito lo facciamo oppure no?".
Il sindaco
Seri
La Mercedes prende fuoco
guidatore si mette in salvo
LA PAURA
Un cantiere nautico
Nautica, Cnf affonda
in 146 senza lavoro
` Cantieri navali fanesi
chiude, mobilità
per tutti i dipendenti
LA VERTENZA
Perdono il posto i 146 lavoratori
ora in forza alla società Cantieri
navali fanesi (Cnf) e il loro destino
immediato è la mobilità, che almeno garantisce un reddito ed eventuali assunzioni agevolate, qualora se ne presenti l'opportunità.
Chiude i battenti, dunque, un'altra
impresa fanese ed è un ulteriore
colpo al settore della cantieristica,
trainante fino a pochi anni fa.
«Non c'è alternativa, siamo in un
vicolo cieco», ha commentato Maria Grazia Santini, di Cisl, subito
dopo la riunione decisiva di ieri,
svoltasi in uno studio professionale a Senigallia. Sindacati e rappresentanza unitaria dei lavoratori
hanno incontrato il curatore fallimentare di Camm sas, società con
cui Cnf ha un affitto. Si è deciso che
il contratto sarà rescisso, di conseguenza tutto il personale Cnf tornerà in carico a Camm sas e il curatore fallimentare potrà attivare la
mobilità. Una conclusione attesa,
ma non scontata. I sindacati considerano che lo sviluppo sia positi-
vo, un punto fermo in un quadro
altrimenti preoccupante. «Se non
ci fosse stata questa apertura del
curatore fallimentare, le cose si sarebbero parecchio complicate per
il personale di Cnf», ha aggiunto
Santini, che ha partecipato all'incontro senigalliese insieme con i
colleghi Vito Adragna di Uil e Giorgio Marzoli di Cgil. Un'assemblea
con i lavoratori è stata già convocata per la giornata di domani nella
sede produttiva a Bellocchi, specializzata nella resinatura degli scafi,
mentre è attesa per i primi di marzo una nuova riunione con il curatore fallimentare: servirà per mettere a punto la procedura di mobilità. Appena i lavoratori saranno
iscritti nella relativa lista, percepiranno un'indennità variabile a seconda dell'anzianità. Maggiore è
l'età, più lunga la durata del sussidio. Spiegavano ieri i sindacati che
Ncf deve ancora erogare parte dello stipendio risalente al dicembre
IL CURATORE FALLIMENTARE
HA SBLOCCATO LO STALLO
PERMETTENDO L’AVVIO
DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
MA RESTANO PAGHE ARRETRATE
E FAMIGLIE SENZA REDDITO
scorso, più gennaio e febbraio. Per
il recupero delle spettanze arretrate, oltre che del trattamento di fine
rapporto, non è da escludere che si
debbano attendere ulteriori passaggi. «La vicenda si è avvitata - ha
specificato Santini - quando il principale cliente ha garantito una
quantità di lavoro tale che non sarebbe bastata a pagare metà del
personale Cnf. L'attività chiude soprattutto per questa ragione e il
nostro timore è che le ripercussioni sociali siano molto violente sia
su Fano sia sui Comuni limitrofi.
Gran parte dei lavoratori vivono
qui, qualcuno anche nell'Anconetano e nell'Urbinate, ed è di questa
stessa zona anche l'indotto. Sappiamo di situazioni già drammatiche, di famiglie senza reddito costrette a rivolgersi alla Caritas. Gli
ammortizzatori sociali porteranno nuovo reddito, almeno per un
periodo, e i lavoratori potranno respirare di nuovo». Il problema è
che non se ne esce senza ripresa,
ora che le zone industriali sono
quasi desertificate. «L'auspicio ha concluso Marzoli - è che siano
confermate le possibilità di investimento sia nella nautica sia in altri
settori, per ricreare lavoro in una
provincia tra le più martoriate dalla crisi».
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paura ieri mattina per un rappresentante di commercio
che ha visto l’auto prendere
fuoco proprio mentre la stava
guidando, ma per fortuna ha
fatto in tempo ad uscire dall’abitacolo e a mettersi in salvo.
E’ successo lungo la strada
provinciale interna che da Carignano porta a Santa Maria
dell’Arzilla. Erano da poco
passate le dieci quando i vigili
del fuoco di Fano sono dovuti
intervenuti lungo la provinciale, poco prima del centro abitato di Santa Maria dell’Arzilla, per spegnere le fiamme che
hanno divorato la Mercedes
Classe C 2000 del rappresentante.
Poco prima l’uomo, che procedeva in direzione Pesaro, si è
accorto che la sua auto aveva
improvvisamente accelerato,
senza più controllo. Per questo l’ha spenta accompagnandola sul ciglio della strada. Il
rappresentante ha fatto appena in tempo a scendere dalla
Mercedes con la sua valigetta,
quando dal vano motore sono
uscite le prime fiamme che in
pochi minuti hanno avvolto
tutta l’auto, un’improvvisa
fiammata che ha bruciato la
vettura. Sul posto anche la polizia municipale di Pesaro per
regolare il traffico che ha subito inevitabili rallentamenti.
Ladri tentano furto in azienda
ma l’allarme li mette in fuga
SICUREZZA
Hanno tentato di rubare all’interno di un’azienda ma l’impianto
di allarme li ha costretti alla fuga. E’ successo nella tarda serata
di lunedì nella zona industriale
di Bellocchi, dove è ubicata
l’azienda ”360 gradi arredamenti”. I ladri, intorno alle 22.30 avevano preso di mira il retro del capannone della ditta provando a
forzare una porta secondaria.
Non si sono però accorti dell’impianto ”tempor sensor” che ha
fatto scattare l’allarme alla Vigilar, società privata di vigilanza.
Tanto è bastato per far scappare i
malviventi. Dopo un sopralluogo, il titolare ha verificato che
non era stato asportato nulla.
TRUFFE
E sempre nell’ambito della sicurezza allarme truffe fra i commercianti. Sono giunte diverse
segnalazioni a Pesaro e Fano soprattutto tra i titolari di negozi di
abbigliamento per la presenza di
persone, che spacciandosi per
operatori di corrieri, si presentando in negozio con la scusa di
aver sbagliato la consegna e di
dover ritirare il pacco dell’ordine
prima che venga aperto. Restando in tema l’Ant provinciale avverte che c’è chi si spaccia per addetto dell’Associazione nazionale tumori, chiedendo soldi.
«L’Ant - si precisa - non ha mai
effettuato e non effettua campagne di raccolta fondi a domicilio,
né tanto meno per via telefonica».
-MSGR - 14 PESARO - 45 - 25/02/15-N:
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Mercoledì 25 Febbraio 2015
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Tra concorsi
canori
ed estrazioni
in maschera
i vincitori
sorridono
A sinistra
Ottavia Piccolo
sotto
Amanda Sandrelli
e Laura Curino
Gli studenti
di Sassocorvaro
sotto esame
con “Ke classe”
La Fano
fortunata
Music Night 3
trionfa la band
“Scaramuzzino
Family”
Da domani e fino a domenica a Pesaro, Fano, Pergola
e Mondavio in scena grandi protagoniste dello spettacolo
FANO Alla presenza di un
numeroso pubblico,
venerdì scorso è andata
in scena la finale del
concorso Music Night 3
al Buburger. Il primo
premio (un buono
acquisto di 300 euro in
strumenti musicali) è
stato vinto dalla
Scaramuzzino Family di
Urbino, il secondo
premio è andato a
Chiara Magrini di
Pesaro; un premio
speciale per il miglior
inedito è stato vinto dal
duo Edoardo
Fabris-Manuel Casisa
con la canzone
Milleluci.
Teatro civile e danza
sul palco al femminile
CARTELLONE
D
anza e teatro civile al centro
di questo fine settimana tutto al femminile, nei teatri
della provincia, con Mara
Cassiani, Laura Curino, Ottavia Piccolo e Amanda
Sandrelli. Domani, giovedì 26 febbraio, al Teatro Sperimentale, TeatrOltre dedica una serata ad una
delle coreografe e performer marchigiane più attive, vera protagonista della danza contemporanea in
Italia, presente nei più importanti
festival nazionali, Mara Cassiani
che offre al pubblico due lavori,
Trash e Justice, un’occasione per
conoscere da vicino la sua opera.
La ricerca della Cassiani, che si è
formata con Teatro Valdoca e Societas Raffaelo Sanzio, si basa sulle
OTTAVIA PICCOLO
È LA PROTAGONISTA
DELL’ACCLAMATA
«SETTE MINUTI»
PER LA REGIA
DI GASSMAN
nuove iconografie, riti e linguaggi
creati dall’impatto coi nuovi media: la relazione con il pubblico
volge a creare immaginari visivi,
che riflettono la capacità dello
spettatore di elaborare significati
superando i linguaggi tradizionali.
Info
Teatro
Sperimentale
(0721.387548). Venerdì 27 febbraio
e domenica 1 marzo, la Rete dei teatri propone Laura Curino al Teatro Apollo di Mondavio e Amanda
Sandrelli al Teatro Angel dal Foco
di Pergola. La Curino, una delle
più straordinarie interpreti di teatro civile italiano, presenta uno dei
suoi cavalli di battaglia, Camillo
Olivetti. Alle radici di un sogno.
Quel Camillo Olivetti pioniere, inventore, anticonformista capriccioso e geniale che fonda, agli inizi
del Novecento, la prima fabbrica
italiana di macchine per scrivere:
uno spettacolo che sorprende, fa
riflettere ed emoziona, raccontandoci com'è possibile fare impresa e
investire sul capitale umano.
Amanda Sandrelli in Tale madre,
tale figlia, scritto e diretto da Laura
Forti, è la protagonista di una storia come tante, che sembra restare
nei canoni della commedia e parla
un linguaggio apparentemente leggero, divertente, ma che scivola in
maniera sottile e silenziosa verso
profondità oscure: una madre e
una figlia, che si stanno preparando per uscire e si ritrovano in un
"bagno" a condividere paure, sogni, ansie, aspettative. Si guardano, si rispecchiano l'una nell'altra
in un corpo a corpo a volte leggero,
a volte doloroso, a volte anche rabbioso. Info: 366.6305500. Chiude
questa intrigante maratona tutta
al femminile, sabato 28 febbraio e
domenica 1 marzo, al Teatro della
Fortuna di Fano, Ottavia Piccolo,
diretta da Alessandro Gassman,
con 7 Minuti, il “dramma proletario” dolente e contemporaneo
scritto da Stefano Massini, ispirato
a una storia vera, che racconta della lotta di un gruppo di operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira,
in Francia. Un linguaggio vero,
asciutto, credibile, coinvolgente,
attento e preciso nel raccontare di
una riunione di 11 donne per decidere se accettare la riduzione di 7
minuti nella pausa: 11 donne, con
differenti percorsi di vita, capaci di
raccontare una umanità` che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro. Info Teatro
della Fortuna 0721.800750
Elisabetta Marsigli
La Lotteria
del Carnevale
premia
un marottese
FANO La Lotteria del Carnevale ha il suo
fortunato: ha 51 anni,
abita a Marotta ma ha
origini pugliesi, è
commerciante di frutta e
verdura, ha due figli e,
soprattutto, è
fortunatissimo.
Francesco Spadaro è il
vincitore del primo
premio della Lotteria del
Carnevale di Fano 2015: la
“Opel Corsa 1.2 Coupè
n-Joy” messa in palio
dalla concessionaria
Opel CentralGarage di
Rosciano di Fano per
l’estrazione finale di
martedì grasso. Spadaro
ha comprato solo due
biglietti della Lotteria
2015: “Non credo molto
nella fortuna ma ci provo
sempre”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AL CINEMA SALA PER SALA
LORETO
PESARO
Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890
Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding
Jr. (drammatico)
21.00
MULTISALA METROPOLIS
Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334
Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico)
20.15-22.40
Sala 2 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia)
20.15-22.30
Sala 3 Paris Texas di Wim Wenders;
20.00
Sala 3 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding
Jr. (drammatico)
22.45
C
UCI CINEMAS PESAROPiazza Stefanini, 5 - Tel.
Sala 1
Sala1
Sala 2
Sala 2
Sala 3
SOLARIS
Sala 4
B
Sala 4
Sala 5
A
B
C
Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615
Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 19.00
The Imitation Game di Morten Tyldum; con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Charles
Dance (thriller)
18.30
Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts
(drammatico)
21.00
Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard
Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico)
19.00
Un Piccione Seduto su un ramo riflette sull’Esistenza di Roy Andersson; con Holger Andersson,
Nils Westblom (commedia)
21.00
Sala 5
Sala 6
892960
Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia)
18.15-21.15
Il Settimo Figlio di Sergej Bodrov; con Julianne
Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura)
18.00
Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding
Jr. (drammatico)
20.30
Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico)
18.15-21.00
Shaun - Vita da pecora: Il film di Mark Burton; di
Richard Starzack; (animazione)
18.20
Paris Texas di Wim Wenders;
21.00
Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di
Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin
Williams (commedia)
18.20
Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.00
Kingsman: The Secret Service di Matthew
Vaughn; con Samuel L. Jackson, Mark Hamill,
Colin Firth (azione)
18.00-21.00
FANO
CITYPLEX POLITEAMAvia Arco d’ Augusto, 52 Sala 1
Sala 1
Sala 2
Sala 3
Sala 3
Tel. 0721.801389
Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico)
18.30
Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding
Jr. (drammatico)
21.15
Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia)
18.30-21.15
Shaun - Vita da pecora: Il film di Mark Burton; di
Richard Starzack; (animazione)
18.30
Un Piccione Seduto su un ramo riflette sull’Esistenza di Roy Andersson; con Holger Andersson,
Nils Westblom (commedia)
21.15
MALATESTA
via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677
Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts
(drammatico)
21.15
UCI FANO
Via Einaudi, 30 - Tel. 892960
Sala 1 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico)
18.00-21.00
Sala 2 Il Settimo Figlio di Sergej Bodrov; con Julianne
Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura)
18.30
Sala 2 Paris Texas di Wim Wenders;
21.00
Sala 3 Noi e la Giulia di Edoardo Leo; con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola, Edoardo Leo (commedia)
18.30
Sala 3 Selma - La Strada per la libertà di Ava DuVernay; con Tim Roth, David Oyelowo, Cuba Gooding
Jr. (drammatico)
20.50
Sala 4 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di
Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin
Williams (commedia)
18.15
Sala 4 Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.00
Sala 5 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary
Abittan (commedia)
18.20
Sala 6 Il Settimo Figlio 3D di Sergej Bodrov; con Julianne Moore, Ben Barnes, Jeff Bridges (avventura)
21.20
A. CONTI
ACQUALAGNA
P.zza Maffei - Tel. 328.1115550
Non pervenuto
DUCALE
URBINO
Via Budassi, 13 - Tel. 0722.320315
Sala 1 Cinquanta sfumature di grigio VM 14 di Sam Taylor-Johnson; con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Luke Grimes (drammatico)
21.15
Sala 2 Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts
(drammatico)
21.15
NUOVA LUCE
Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059
Mortdecai di David Koepp; con Olivia Munn, Johnny Depp, Gwyneth Paltrow (commedia) 21.15
IL FORMAT
Parte Porco Montefeltro
Un viaggio
in Montefeltro
alla scoperta
di leccornie
GASTRONOMIA
Un percorso in nove tappe che
permetterà a tutti gli appassionati di enogastronomia di conoscere le ricchezze che il nostro territorio propone intitolato "Porco Montefeltro" partirà da domani per concludersi
il 20 marzo. L'evento è organizzato dalla Confesercenti
per promuovere in questo periodo di crisi i ristoranti, le
norcinerie e le cantine a cavallo tra Marche, Romagna e la
Repubblica di San Marino. Gli
abbinamenti proposti (con
menù dai 20 ai 30 euro) hanno
come protagonista la carne di
maiale e i legumi San Sisto
presentati attraverso antiche
ricette, riviste e corrette secondo i canoni della cucina contemporanea. «Porco Montefeltro vuole essere un invito a riportare sulle nostre tavole gli
antichi sapori delle nostre terre affinchè non si perda il gusto. - spiega il direttore di Confesercenti Montefeltro, Giorgio Bartolini - Queste iniziative possono essere un volano
per il turismo e la conoscenza
del territorio stesso. La manifestazione richiama infatti turisti in una situazione del tutto nuova. Il nostro obiettivo è
quello di destagionalizzare il
periodo di afflusso e fare contemporaneamente una strategia di marketing territoriale».
Le prelibatezze saranno accompagnate da vini del territorio scelti dal sommelier
Otello Renzi. Durante le serate sarà possibile acquistare i
legumi di San Sisto a prezzi
promozionali: «Il Montefeltro
possiede delle tradizioni peculiari legate all'enogastronomia - dichiara Risiero Severi
in rappresentanza del Consorzio Produzione Legumi - che
potrebbero perdersi se non organizziamo manifestazioni
come queste al fine di recuperarle».
SASSOCORVARO Nuova tappa nel
pesarese per la troupe di Ke
classe che oggi si sposta a Sassocorvaro per mettere alla prova le conoscenze dei maturandi
dell’Omnicomprensivo Montefeltro. A partire dalle ore 9, gli
studenti cimenteranno nell’appassionante sfida a colpi di click. Attraverso tastiere wireless
gli studenti, suddivisi in squadre, competeranno tra loro per
rispondere al meglio e nel minor tempo possibile ai 20 quesiti riguardanti il piano di studi,
cultura generale, educazione finanziaria, ambientale e sociale
per stabilire i campioni quale
classe quinta potrà accedere alla finale regionale di maggio
presso Banca Marche a Jesi.
Prossimamente, il Canale Televisivo Nazionale 7Gold trasmetterà tutti gli appuntamenti registrati all'interno degli Istituti Superiori di Secondo Grado.
Le donne
curde
si raccontano
alla Bobbato
INCONTRO
PESARO “Eravamo arrivate a un
punto in cui dovevamo comprendere che non ci potevamo liberare
dalle condizioni esistenti utilizzando una logica maschile.” Domani
alle ore 18, alla Biblioteca Bobbato,
Galleria dei Fonditori 64, la conferenza “Esperienze di libertà: le
donne kurde raccontano” con
Haskar Kirmizigul, Fondazione
internazionale donne kurde, Olanda e Yilmaz Orkan, Introduce Monia Andreani, docente Diritti
umani Università per stranieri Perugia. Sarà un aggiornamento sulla situazione attuale nei cantoni
democratici del Kurdistan e in particolare nella Rojava, una discussione su alcune tematiche, in particolare sul percorso di costruzione
dell'autonomia femminile collettiva e individuale. Al termine sarà
possibili partecipare a cena di solidarietà. Organizzano: Alternativa
Libertaria-FdCA, Comitato per la
Solidarietà Internazionale Vittorio
Arrigoni, Donne in nero, Iscop, Biblioteca Bobbato.
Alla S.Giovanni al via il ciclo
“Ti presento il mio paese”
CONFERENZA
PESARO Oggi alle ore 17.30, alla
biblioteca San Giovanni, prenderà il via la seconda edizione
del ciclo di incontri “Ti presento
il mio paese: il mondo raccontato dai giovani volontari stranieri e italiani”, curato dall’associazione Vicolocorto di Pesaro. Il
primo incontro, con la partecipazione di Thomas Saint-Léger, sarà dedicato alla Francia.
Gli incontri successivi, che si
terranno sempre il mercoledì,
alle ore 17.30, saranno i seguenti: 11 marzo - Repubblica Ceca,
25 marzo - Polonia, 15 aprile Turchia ,22 aprile - Italia Vicolocorto è un’associazione attiva
nel territorio come ente d’invio
e di accoglienza di giovani del
Servizio Volontario Europeo in
Europa, Asia, Africa e America
Latina. Si occupa di progetti che
favoriscano lo sviluppo personale dei giovani e l’acquisizione
di nuove competenze e abilità
(intercultura, lingue straniere);
organizza attività culturali e laboratori educativi tematici rivolti ai giovani, collaborando
con vari enti e associazioni. Attualmente sono ospitati a Pesaro due volontari, da Francia e
Repubblica Ceca. Ad essi presto
se ne aggiungeranno altri due,
da Polonia e Turchia. Saranno
loro i protagonisti degli incontri
alla San Giovanni, durante i
quali racconteranno al pubblico le loro origini e le caratteristiche dei Paesi di provenienza,
utilizzando immagini e risorse
multimediali.
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
y(7HB5J0*QOTORO( +,!z!?!$!,
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
LA POLITICA
μ C’è attesa per la convention di AP
Ora Spacca fa
pretattica
e cerca alleati
Anno 155 N˚ 55
Mercoledì 25 Febbraio 2015
€ 1.20
PESARO e FANO
www.corriereadriatico.it
Per le ferie tagli all’assistenza
Dopo la denuncia della Cgil il direttore Ricci sospende il provvedimento
Pesaro
L’esigenza è chiara: assicurare
le ferie a infermieri e operatori
socio sanitari per evitare di mettere a bilancio ulteriori voci di
spesa. Così l’azienda ospedali
riuniti Marche Nord, attraverso
lo snellimento degli orari di
compresenza delle due figure
nei reparti, ipotizza un taglio ai
minuti di assistenza garantiti ai
pazienti. Ieri mattina la Cgil, attraverso i suoi vertici, la segretaria generale Simona Ricci e e il
segretario generale Fp Roberto
Rossini, ha lanciato l’allarme e
due ore dopo il direttore genera-
le di Marche Nord Aldo Ricci ha
sospeso il provvedimento. L’entrata in vigore era fissata per il
primo marzo ma ora Ricci preferisce incontrare i sindacati prima di procedere. Essendo però
il 31 maggio l’ultimo giorno utile
per consumare, senza aggravi
per l’Azienda ospedale, le ferie
del 2014 è chiaro che la sospensione avrà vita breve. In questo
contesto sindacati, giustamente, denunciano l’evidente aggravio dei carichi di lavoro per il
personale che reterà nei reparti,
i cittadini pregano di stare in salute.
Sinibaldi In cronaca di Pesaro
μ La Cisl protesta per la cassa integrazione dei dipendenti di fronte all’utilizzo di ditte esterne per i servizi
“Rincicotti, svalutazione e danni erariali”
CASO ALL’ASET
CRONACA
Fano
Francesco Casoli e Gian Mario Spacca
Ancona
Una “leadership plurima” e “tanti candidati”, secondo il governatore Gian Mario
Spacca, per il nuovo schieramento centrista che dovrebbe accogliere Area Popolare
composto da Ncd, Udc e Marche 2020. E’
lui i candidato più gettonato ma ieri ha nicchiato parlando anche di Casoli e Sbarbati.
Buroni A pagina 5
μ Picchetti e pacchi in Regione
Inchiesta sui fondi
Tempo di proteste
Marinangeli A pagina 5
μ Con lo speciale Progetto 9000
La Luiss cerca
talenti marchigiani
Pierucci A pagina 4
Evitare danni erariali, non dilapidare un investimento pubblico, non privare del lavoro il
personale mettendo in liquidazione la Rincicotti Orciani,
sono le richieste che la Cisl di
Fano fa all'Amministrazione
comunale e agli organi responsabili di Aset spa, cui la
società appartiene.
Presenti i dipendenti interessati, ieri mattina il sindacato,
rappresentato dal responsabile della sede fanese Giovanni
Giovanelli e da Maria Grazia
Santini della Femca Cisl Marche, ha lanciato un nuovo appello, mettendo in evidenza
gli errori che sono stati compiuti nella gestione della ditta.
Foghetti In cronaca di Fano
Ha 51 anni, abita a Marotta e
ha origini pugliesi, il commerciante di frutta e verdura,
Francesco Spadaro che ha
vinto il primo premio della
Lotteria del Carnevale di Fano 2015: la “Opel Corsa 1.2
Coupè n-Joy” messa in palio
dalla concessionaria Opel
CentralGarage di Rosciano di
La sede dell’azienda Rincicotti e Orciani
Denunciato artigiano: accumulava rifiuti speciali
Pietro Sarchiè, ucciso a luglio
Urbino
Polizia e Guardia Forestale denunciano in stato di libertà all'
autorità giudiziaria un 55enne
italiano disoccupato, residente a Vallefoglia per gestione
abusiva di rifiuti. In località Cà
Vagnino è stata scoperta una
superficie, non recintata, che
accoglieva una considerevole
di quantità di rifiuti speciali di
varie tipologie (ferro, materiale edile, elettrodomestici,
pneumatici, materiali plastici,
cavi, ecc.), direttamente a contatto con il suolo.
Gulini In cronaca di Pesaro
Lotteria del Carnevale
Negoziante vince l’auto
Fano
Omicidio Sarchiè
Quattro gli arresti
Discarica a cielo aperto
μ E’ un 51enne di Marotta: “Non ci credevo”
LA DEA BENDATA
μ In manette i presunti assassini del pescivendolo
Fano per l’estrazione finale
di martedì grasso 17 febbraio.
“Sabato mattina – racconta
Spadaro – ero a far colazione
in un locale in centro insieme
a degli amici in una pausa dal
lavoro. La barista mi ha raccontato di essersi vista sfumare il primo premio della lotteria del Carnevale solo per un
numero. In mano aveva il biglietto serie ‘Scaramuccia numero 271’. Il mio è il 270”.
In cronaca di Fano
Lombo-Lattanzi-Orazi A pagina 3
EVOLUZIONE DIGITALE
L’Italia è in ritardo
L’
LUCIA SALI
Italia è tra i paesi meno “digitali”
d’Europa: poche connessioni, competenze informatiche carenti, una
debole attività sul web ad eccezione di musica, video e giochi on line. Un po’ meglio
sul fronte delle imprese, dove l’e-commerce però non decolla, e dei servizi...
Continua a pagina 9
μ Parolisi, le motivazioni della Cassazione
“Uccisa in un impeto d’ira”
Bernardi A pagina 2
SPORT
μ Champions
LA CONFERENZA
League
μ Data zero ad Ancona
Super Juve
Dortmund
battuto 2-1
Jovanotti
presenta
disco e tour
Alvaro Morata esulta dopo il 2-1
Martello Nello Sport
Jovanotti ieri in conferenza
Fabrizi A pagina 6
Mercoledì 25 Febbraio 2015
5
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Spacca: “Io candidato? Sono inflazionato”
Il Governatore, uomo di punta della nuova Area Popolare, non si scopre. Anzi lancia i nomi di Casoli e Sbarbati
VERSO
IL VOTO
FEDERICA BURONI
Ancona
Una "leadership plurima" e
"tanti candidati", secondo il governatore Gian Mario Spacca,
per il nuovo schieramento centrista che dovrebbe accogliere
Area Popolare composto da
Ncd, Udc e Marche 2020, il soggetto politico che sarà annunciato formalmente sabato 28 alla convention regionale di Ancona. Parole pronunciate ieri, a
margine dei lavori del consiglio
regionale, dal presidente della
giunta, tra i fondatori di Marche 2020. Proprio Spacca è il
candidato più gettonato di questo grande Centro ma sempre
ieri il diretto interessato ha finito per minimizzare. "Come candidato sono un po' inflazionato ha detto sorridendo - E, poi, sapete com'è: chi entra in conclave papa, ne esce cardinale..". E'
ancora il governatore che cita
alcuni candidati possibili e cioè
"tutti quelli che partecipano alla convention", inclusi l'imprenditore ed senatore del Pdl, Francesco Casoli e l'ex parlamentare Luciana Sbarbati, proveniente dal Mre e poi confluita nell'
Domani Cesa incontra
i vertici regionali dell’Udc
Forza Italia punta
ad allargare la coalizione
μ Da
Udc.
Ipotesi di queste ultime ore
e che, peraltro, andrebbero ad
avvallare quanto già circolato
nei giorni scorsi e cioè il fatto
che Spacca potrebbe anche decidere di non candidarsi e di lasciare spazio ad altri. Molto, comunque, si lega alle sorti dell'
Udc marchigiano, in balia di
profonde lacerazioni interne:
domani il segretario Pettinari,
l'assessore Viventi e i consiglieri regionali Marconi e Camela
andranno a Roma per incontrarsi, di nuovo, con il segretario nazionale Cesa. Dovrebbe
partecipare all'incontro anche
l'assessore Maura Malaspina,
già per Marche 2020, a Roma
per prendere parte, tra l'altro,
alla conferenza Stato-Regioni.
"Ci hanno chiamato perché
hanno capito che qui la situazione è difficile", fa sapere l'assessore Viventi. Che, assieme agli
altri tre, intende rilanciare l'alleanza con il Pd e sabato, ha annunciato, in contemporanea
con la convention locale, saranno a Roma a quella dell'Udc per
Area Popolare. Le dichiarazioni di Spacca rimettono in pista,
formalmente, la questione del
candidato per il nuovo soggetto
politico. Dice Francesco Massi,
coordinatore Ncd: "Il candidato? Se ne parlerà dopo sabato,
non abbiamo ancora affrontato
il problema. Ora conta l'alleanza". Nel mezzo, però, c'è anche
l'accordo, sempre più gettonato, con il centrodestra, pezzo
importante di un puzzle che potrebbe definirsi a breve: la mano tesa di Fi c'è già. Come quella di Fdi e anche della Lega
Nord. Proprio sul candidato,
Forza Italia si dice pronta a trattare anche qualora non fosse lo
Pd, aria di primarie
e per Matteo Ricci
un incarico nell’Anci
IL PARTITO
Ancona
Sopra il Governatore Gian Mario Spacca leader di Marche 2020
in alto a destra Francesco Casoli e qui accanto Luciana Sbarbati
stesso Spacca. "Sul candidato,
si ragiona insieme". E, rispetto
a quanto affermato dal governatore su possibili alternative al
suo nome, replica: "Non ci sono
blocchi verso nessuno, ci importa cosa vogliamo fare insieme.
Ci interessano gli obiettivi programmatici". Se il passaggio sul
candidato è soft, più marcato è
lo snodo verso Area Popolare.
"Il centrodestra, fatto da Fi, Fdi
e Lega, non è competitivo - incalza Ceroni -, quindi bisogna
allargare la coalizione a chi è disponibile a condividere pro-
gramma e candidato. La novità
di Area Popolare e Marche
2020 ci mette in condizione di
aprire un confronto. Non si parte da zero, ci sono confronti avviati". E pur qualche mugugno
si leva come quello del consigliere regionale Daniele Silvetti. "Area Popolare sta tentando
di soppiantare il centrodestra, è
il centro che sta assorbendo il
centrodestra che ora è allo
sbando", sbotta. Intanto, pronti
a scendere in campo per il nuovo soggetto politico, ci sarebbero già diversi esponenti dell'as-
Pesaro si scaldano gli animi sulle spese dei gruppi consiliari. Ricci: “Sarà tutto chiarito”
Inchiesta fondi, doppia protesta
sociazionismo di sinistra, a partire dagli artigiani e anche tra le
associazioni degli agricoltori,
come la Cia. E, in occasione
dell'avvicinarsi delle scadenze
elettorali, si è conclusa la fase di
unificazione delle componenti
Dc delle Marche, che hanno
aderito al progetto, come fa sapere Franco Rosini, coordinatore elettorale regionale unitario
della Democrazia Cristiana.
Che annuncia la presentazione
di liste "altamente qualificate e
rappresentative".
© RIPRODUZIONERISERVATA
μE
Vueling anticipa la rotta per Barcellona
Giorgi: “L’aeroporto
non è stato declassato”
L’INDAGINE
Ancona
MARTINA MARINANGELI
Ancona
·
"Siete come i polli, non siete
mai satolli!" Questo è solo uno
degli slogan che hanno animato
il sit in "pacifico, apolitico e
apartitico" organizzato ieri, di
fronte alla sede del consiglio regionale, da una decina di cittadini marchigiani, per protestare
contro la vicenda delle spese
dei gruppi consiliari, al centro
di un'inchiesta della Procura di
Ancona.
Provenienti per lo più dalla
provincia di Pesaro Urbino, i
manifestanti hanno esibito alcuni degli oggetti che sono diventati un po' i simboli dell'inchiesta, tra cui libri, lardo, il vino
San Crispino annoverato tra le
spese rimborsate al capogruppo Pd in Consiglio Mirco Ricci e
gli occhiali del Governatore
Gian Mario Spacca, il cui costo,
ad onor del vero, era stato restituito al gruppo prima dell'inizio
delle indagini. "Queste cose sono inconcepibili, soprattutto in
un periodo di forte crisi economica - afferma Giacomo Rossi,
capogruppo di minoranza del
Comune di Apecchio e presidente del Fronte di Azione Popolare, che ha dichiarato di essere intervenuto a titolo personale -. È ora che i cittadini marchigiani si sveglino. Siamo qui
per manifestare la nostra indignazione di fronte ai rimborsi
pazzi in Regione, con soldi che
dovrebbero servire alla politica. Esortiamo la magistratura
A sinistra un agente mostra il pacchetto lasciato davanti alla sede
di Pesaro della Regione. Sopra un momento della protesta ad Ancona
ad andare avanti e a fare giustizia". Il gruppo dei dimostranti è
anche stato ammesso nell'aula
del Consiglio regionale e ha assistito ai lavori per una decina
di minuti. Intanto, davanti alla
sede pesarese della Regione,
Casa Pound lasciava un pacco
Un gruppo di dimostranti
davanti alla Regione
E nella sede distaccata
alimenti e vino contestati
dono con alimenti e bevande,
accompagnato da uno striscione: "Ecco un cesto per voi, tranquilli paghiamo noi".
Nel mirino, l'ormai famoso
scontrino del supermercato
che nella documentazione della
Procura risulta appartenere al
pesarese Ricci.
E il consigliere, tirato personalmente in causa dalla protesta, non ha fatto attendere una
sua risposta, commentando così la vicenda: "Certo del preciso
e attento lavoro che sta svolgen-
do la magistratura sull'utilizzo
dei fondi destinati ai gruppi
consiliari, desidero comunicare
che mi sono state attribuite alcune spese che non sono state,
in maniera assoluta, effettuate
dal sottoscritto ma che mi sono
state attribuite erroneamente
come capo gruppo consiliare.
Siamo di fronte ad una vicenda
sulla quale la magistratura farà
certamente chiarezza e a quel
momento ci affidiamo con la
massima tranquillità".
© RIPRODUZIONERISERVATA
In casa Pd, prosegue la
campagna elettorale per le
primarie dei due candidati,
Pietro Marcolini e Luca
Ceriscioli. Sono gli ultimi giorni
prima del voto del 1 marzo.
L'assessore regionale oggi sarà
impegnato in un nuovo tour nel
Pesarese con iniziative a Saltara
e Vallefoglia. E sempre oggi
Marcolini prenderà parte ad una
serie di incontri in provincia di
Ascoli Piceno e chiuderà a
Tolentino all'hotel 77 . Domani
invece terrà un grande evento
ad Ancona, alla Fiera della
Pesca, alle 18, mentre la
chiusura sarà venerdì a
Fabriano. Il vicesegretario
regionale del Pd, Luca Ceriscioli,
oggi, sarà ad Ascoli e Fermo,
domani sarà a Castelbellino,
Fabriano e Montemarciano, per
la chiusura di venerdì gli
appuntamenti sono 4: Offida,
Porto Recanati, Senigallia e
Pesaro. Il sindaco di Pesaro e
vice presidente nazionale del Pd
Matteo Ricci è il nuovo
responsabile dell'Anci per le
politiche istituzionali e le
riforme. La delega gli è stata
assegnata dal presidente
dell'Associazione nazionale dei
Comuni Piero Fassino. Ricci
prende il posto del sindaco di
Bologna Virginio Merola.
“Organizzerò subito un incontro
con i sindaci”, ha anticipato.
Il Raffaello Sanzio non è stato
declassato dal Piano nazionale degli aeroporti redatto dal
Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti. A confermarlo
è l'assessore alle infrastrutture Paola Giorgi, che ieri ha risposto in Aula ad un'interrogazione del consigliere Pd Enzo Giancarli. L'aeroporto delle Marche resta infatti inserito
nella categoria degli "aeroporti di interesse nazionale", in
particolare nella classificazione territoriale del centro-nord
che include anche quelli di Bologna e Pisa/Firenze. "A seguito di chiarimenti avuti direttamente con i vertici Enav - precisa Giorgi - si è trattato solo di
una ristrutturazione interna
all'ente stesso, peraltro concordata con le rappresentanze sindacali a livello nazionale, e questo non implica affatto un declassamento dell'aeroporto. Da un punto di vista tecnico, il Sanzio ha un'
operatività H24 e dispone di
una infrastruttura di volo cer-
tificata da Enac che permette
di assistere aeromobili fino al
Boeing 747. Nel corso di un recente incontro con Enav, ci è
stato confermato il mantenimento di H24, che potrebbe
essere ridotto ad H18 solo in
assenza di voli notturni, che
nel nostro aeroporto sono prevalentemente programmati
per espiantologia, volo postale, volo cargo ed eventuali
emergenze da e per le piattaforme off-shore". Di fronte ad
un consuntivo 2014 che ha rispettato gli obiettivi di traffico
sia passeggeri (480 mila) che
merci (7 mila tonnellate),
Giorgi anticipa che il piano industriale
2014-2018
prevederà 670 mila passeggeri e 12.800 tonnellate di merci.
Intanto Vueling inizia a volare
da Ancona Falconara con i collegamenti pasquali per Barcellona: due voli speciali il 3 e il 7
aprile, che anticipano i collegamenti estivi dell'Aeroporto
delle Marche con la città spagnola, operativi dal 22 giugno.
m.m.
© RIPRODUZIONERISERVATA
AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD”
ESTRATTO DI GARA - APPALTO DI SERVIZI PROCEDURA APERTA
Stazione Appaltante: AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Viale Trieste 391 Pesaro 61121 Italia. Punto di contatto:
U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni, servizi e logistica (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30), tel. 0721/366340-70-41/6206, fax
0721/366336, www.ospedalimarchenord.it. Ulteriori informazioni, il capitolato d’oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso il punto
di contatto sopra indicato. Le offerte vanno inviate al punto di contatto sopra indicato; oggetto dell’appalto: progettazione, realizzazione e manutenzione
di un sistema PACS unico interaziendale; Importo complessivo a base d’asta: Valore complessivo Euro 1.550.000,00 (IVA esclusa). Oneri da rischio da
interferenza pari a 0 (zero); Tipo di procedura: aperta; Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa; Termine per il ricevimento delle offerte: 26/03/2015 ore 11.00; Informazioni complementari: lotto unico – CIG.6121610062. La documentazione di gara potrà essere scaricata gratuitamente
dal sito internet www.ospedalimarchenord.it, o ritirata a mano presso la UOC Approvvigionamento beni e servizi e attività economali di questa Azienda. E’
vietata ogni alterazione della documentazione di gara pubblicata sui succitati siti internet. Per eventuali controversie faranno fede i documenti allegati, quale
parte integrante e sostanziale, alla determina di autorizzazione all’indizione della procedura aperta n° 53/2015 di questa Azienda. Eventuali modifiche/rettifiche e/o precisazioni inerenti la documentazione di gara verranno pubblicate sul sito www.ospedalimarchenord.it. L’aggiudicazione definitiva è subordinata
all’assegnazione da parte della Regione Marche della necessaria copertura finanziaria. Data di spedizione del presente bando alla G.U.C.E. 05/02/2015.
Il RUP: Dott. Antonio DRAISCI
Mercoledì 25 Febbraio 2015
T: 0721 31633
FANO
E: [email protected]
III
F: 0721 67984
Un’azienda di Senigallia incaricata per 85 mila euro di allargare il letto del torrente nell’attraversamento di via Ammiraglio Cappellini
Affidati i lavori con procedura di urgenza per Rio Crinaccio
L’OPERA
Fano
Sarà la ditta Savini Fabio e Savini Luca di Senigallia a realizzare l'ampliamento del sottopasso idraulico di Rio Crinaccio in
via Ammiraglio Cappellini, dove si trova la strozzatura del
corso d'acqua che ha dato origine, nel corso delle ondate di pie-
na, agli allagamenti che si sono
verificati in zona. Grazie alla
procedura di somma urgenza
adottata dal Comune, l'intervento è stato commissionato in
breve tempo. Proprio in questo
punto nella notte tra il 5 e il 6
febbraio a causa delle forti piogge e delle avverse condizioni del
mare, Rio Crinaccio è esondato
ancora una volta oltre il livello
stradale; ma già lo studio idrau-
lico effettuato dall'ingegner
Forlani aveva dimostrato come
l'attraversamento di via Ammiraglio Cappellini fosse il punto
più critico del tratto del canale
che dalla statale Adriatica giunge fino alla foce, evidenziando
tra l'altro come la sezione fosse
sottodimensionata rispetto alle
portate idriche riscontrate negli ultimi anni. E' stato cioè riscontrato che le portate di pie-
na non defluiscono attraverso il
tombino stradale e quindi provocano l'innalzamento del livello dell'acqua a monte di via Ammiraglio Cappellini, allagando
non solo l'area sottostante l'attraversamento della ferrovia,
ma anche tutta la sede stradale
e la zona urbanizzata tra la ferrovia e la spiaggia. Qui addirittura nel 2014, la piena ha raggiunto il livello di 60 centimetri
sul piano campagna. In seguito
la situazione si è ulteriormente
aggravata a casa del materiale
vegetale trasportato dalla corrente che ha contribuito a ridur-
Anche in occasione
del maltempo di inizio
febbraio la strettoia aveva
causato un allagamento
re ulteriormente la sezione di
deflusso accumulandosi all'imboccatura del tombino, già per
sé insufficiente. I lavori, assegnati alla ditta per un importo
netto di 86.513,61 euro, consistono nell'ampliare la sezione
del corso d'acqua in modo che
la forza della corrente non trovi
ostacoli nel suo deflusso verso il
mare.
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“Rincicotti, svalutazione e danni erariali”
La Cisl protesta per la cassa integrazione dei dipendenti con l’uso di ditte esterne per i servizi
CASO
ALL’ASET
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Evitare danni erariali, non dilapidare un investimento pubblico, non privare del lavoro il
personale mettendo in liquidazione la Rincicotti Orciani, sono le richieste che la Cisl di Fano fa all'Amministrazione comunale e agli organi responsabili di Aset spa, cui la società
appartiene.
Presenti i dipendenti interessati, ieri mattina il sindacato,
rappresentato dal responsabile della sede fanese Giovanni
Giovanelli e da Maria Grazia
Santini della Femca Cisl Marche, ha lanciato un nuovo appello, mettendo in evidenza gli
errori che sono stati compiuti
nella gestione della ditta: una
ditta che è stata acquistata nell'
ottobre del 2003 dall'Aset spa
per un importo di 1.187.851 euro e messa in vendita, tramite
L’azienda fu acquistata
da Aset per 1,1 milioni
e svalutata dell’80 per cento
“Salviamo almeno il lavoro”
una gara d'asta andata deserta
nel 2012 per poco più di
200.000 euro.
Da ciò si evidenzia la perdita
di valore subita dall'investimento pubblico, causata da un
costante calo di fatturato. Ma
la storia della Rincicotti Orciani è complessa e l'attuale situazione che rende sempre più
probabile il rischio di liquidazione della stessa, mette in
campo diverse responsabilità
attribuibili sia ai controllati
che ai controllori. Tra l'altro
l'assurdo messo in evidenza
dal sindacato è che mentre il
Comune di Fano è praticamente il proprietario di Aset e quindi dispone in tutto per tutto
della operatività della Rincicotti Orciani, cede a ditte esterne i
servizi che potrebbe svolgere
quest'ultima, aggravando la
sua situazione finanziaria.
"Nel corso del 2014 - ha rilevato Giovanelli - sono stati spesi 28.000 euro per incarichi
esterni e la prassi continua anche nell'anno in corso, dato
che fino ad oggi sono stati spesi
5.036 euro". La ditta potrebbe
essere impiegata benissimo, a
termine di statuto, oltre che
per lo spurgo dei pozzi neri, anche per la manutenzione degli
impianti di smaltimento delle
acque meteoriche, ovvero per
la pulizia delle caditoie, un servizio questo che i danni provocati dal recente maltempo rende assolutamente necessario.
Da notare che il Comune rivol-
L’azione legale
contro il direttore
è naufragata
IL PRECEDENTE
Fano
I dipendenti della Rincicotti Orciani con i sindacalisti
gendosi alla Rincicotti Orciani
risparmierebbe sul costo del
servizio, perché pagherebbe
soltanto la tariffa di scarico nel
depuratore, mentre rivolgendosi a ditte esterne si carica anche del trasporto e della prestazione. Di qui il danno erariale
ipotizzato dalla Cisl. La situazione ha incominciato a farsi
insostenibile nel 2008, in seguito a un vistoso calo di fatturato. Dal 2013 la situazione dei
dipendenti, nella speranza di
una ripresa, è stata fronteggiata con gli ammortizzatori so-
E’ un commerciante di Marotta: mai così favorito dalla sorte
Vince l’auto alla lotteria del Carnevale
E glielo dice la barista: “Non ci credevo”
LA FORTUNA
Fano
Ha 51 anni, abita a Marotta e
ha origini pugliesi, il commerciante di frutta e verdura, Francesco Spadaro che ha vinto il
primo premio della Lotteria
del Carnevale di Fano 2015: la
“Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy”
messa in palio dalla concessionaria Opel CentralGarage di
Rosciano di Fano per l’estrazione finale di martedì grasso 17
febbraio.
“Sabato mattina – racconta
Spadaro – ero a far colazione in
un locale in centro insieme a
degli amici in una pausa dal lavoro. La barista mi ha raccontato di essersi vista sfumare il
primo premio della lotteria del
Carnevale solo per un numero.
In mano aveva il biglietto serie
‘Scaramuccia numero 271’. A
quel punto ho guardato i due
Francesco Spadaro, il vincitore del premio della lotteria del Carnevale 2015
tagliandi che avevo comprato
due settimane prima. Ho visto
che numero e serie corrispondevano a quelli vincenti (Scaramuccia numero 270, ndr) ma
ancora non ci credevo. Solo
quando mio zio, dopo una ricerca online, mi ha confermato che tutto era vero ci ho creduto. E’ esplosa la gioia e ho offerto la colazione a colleghi e
amici presenti in quel momen-
ciali in deroga, ma ora anche
tale salvagente sta per esaurirsi, sono rimasti 5 mesi poi non
ci sarà più alcun sussidio. Da
tempo due dei quattro dipendenti lavorano a turno, andando sempre più incontro ogni
giorno che passa ad un destino
che sembra ineluttabile. In più
se la ditta non riuscirà a conseguire almeno i due terzi del fatturato perderà la licenza degli
autotrasportatori. "Eppure il
Comune qualcosa potrebbe fare - ha suggerito Maria Grazia
Santini - servendosi innanzitutto”.
Spadaro ha comprato solo
due biglietti della Lotteria
2015: “Non credo molto nella
fortuna ma ci provo sempre.
Quest’anno ho acquistato solo
due biglietti, anche a causa del
periodo. Non mi era mai capitata una vincita così importante. Sono entusiasta”.
Soddisfatti dall’Opel CentralGarage di Rosciano di Fano:
“Abbiamo voluto essere vicini
alla manifestazione – ha detto
Federico Guerrieri, titolare – e
a quello che rappresenta per la
città mettendo in palio l'ultimo
modello di un'auto dalle ottime
prestazioni. E' anche un modo
per dare un sostegno alla Carnevalesca che ha saputo regalare un'attenzione particolare al
sociale”. Sono stati 10, in totale
i premi assegnati dall’estrazione finale della Lotteria del Carnevale 2015 i cui biglietti avevano il costo di 2,50 euro Parte di
questa cifra, 0,30 euro, sarà destinata alla Mensa dei poveri
dell'Opera Padre Pio mentre
un’altra sarà assegnata a ogni
associazione fanese che ha collaborato alla vendita dei coupon.
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to della Rincicotti Orciani per i
servizi di sua competenza e facendosi portavoce verso gli altri 18 Comuni soci di Aset di fare altrettanto. Il sindaco di Fano ha promesso di inserire a bilancio 40.000 euro, se facessero altrettanto gli altri Comuni,
per una somma di 5.000 euro
ciascuno, il debito che ora ammonta a circa 100.000 euro
potrebbe appianarsi e la ditta
ritrovare un suo mercato; in
ballo c'è la sorte di quattro famiglie".
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Nella vicenda travagliata della
Rincicotti Orciani, rientra anche
un'azione legale di
responsabilità che fu assunta da
Aset spa nei confronti di
Umberto Rincicotti, allora
direttore tecnico dell'azienda. A
quest'ultimo era stato imputato
un conflitto di interessi in quanto
per certe operazioni
commissionate alla ditta
dell'Aset, si era servito dei mezzi
e del personale della ditta Pulifox
di cui era proprietario. Rincicotti
si era difeso asserendo che
ricorrendo alla Pulifox non
avrebbe fatto altro che garantire
l'operatività della Rincicotti
Orciani per prestazioni che
l’azienda non era in grado di fare
da sola, salvaguardando così il
suo patrimonio clienti. Tra l'altro
la ditta avrebbe praticato per i
servizi fatti alla Rincicotti
Orciani, un "prezzo politico".
L'azione legale non è mai
arrivata in Tribunale e, al di fuori
di un arbitrato che era stato
ipotizzato, sembra si sia
ricomposta con un accordo tra le
parti, liberando il direttore dalle
sue responsabilità.
L’impegno di Regione e Comune di Fano
Peppa Fish nelle mense
Salute e pesce fresco
IL PROGETTO
Fano
Mangiare pesce fa bene alla
salute e se ci si abitua a mangiarlo da piccoli i benefici sono ancora maggiori. E' questo
il senso del progetto europeo
"Pappa Fish: mangia bene e
cresci sano come un pesce"
cui ha aderito il Comune di
Fano, attuandolo nelle mense
scolastiche e percependo dalla Regione Marche un contributo di 42.000 euro, suddiviso in 30.000 euro per l'acquisto del pesce fresco e in
12.000 euro per finanziare il
progetto educativo affidato alla ditta Albert di Porto San
Giorgio. Il Comune poi ha aggiunto 5.640 euro tratti dal
suo bilancio per giungere alla
cifra complessiva di 47.640
euro richiesta dal progetto. Il
pesce è tutto di produzione
marchigiana e in seguito ai
preventivi richiesti sul mercato, tenendo conto dei curricula delle aziende dedite alla pesca e della disponibilità della
consegna del pesce fresco a
tutte le cucine comunali pulito e pronto per la cottura, il
suo acquisto è stato commissionato alla ditta "Mare e altro" di Fano. Ad essere interpellate sono state anche le ditte: Adriamar di Porto Sant'Elpidio, MP Pesca di San Benedetto del Tronto, Skalo di Osimo e Delizie del mare di Montecassiano. Il pesce in genere
non è un cibo molto amato dai
bambini, in quanto ricco di
spine e non facile a mangiarsi,
ma se ben pulito e cucinato in
modo gradevole, costituisce
un alimento ben accetto. L'avvio del progetto sarà oggetto
di una dimostrazione venerdì
prossimo all'asilo Gallizi.
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IV Mercoledì 25 Febbraio 2015
FANO
Online
www.corriereadriatico.it
Solo degrado al centro civico
Polo Holding inadempiente, il Comune vuole incassare mezzo milione
NOTIZIE
FLASH
Terza corsia, al via
le richieste di danni
INCOMPIUTA
A GIMARRA
Fano La società
Autostrade dopo aver
ultimato la realizzazione
della terza corsia nei
Comuni di Fano, Mondolfo e
San Costanzo, in vista del
collaudo e alla liquidazione
finale dei lavori eseguiti
dalla ditta Pavimental, invita
tutti coloro che vantano
crediti per occupazioni
permanenti o temporanee
delle aree di loro proprietà o
che hanno ricevuto danni
dalla esecuzione dei lavori a
presentare tramite il
sindaco i titoli del loro
credito entro 60 giorni a
partire dal 22 febbraio
scorso. Ora non resta che
procedere alla firma della
convenzione per realizzare
le opere compensative.
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Associato allo stato di degrado
dell'area dell'ex zuccherificio,
popolata da scheletri di capannoni incompiuti è il centro civico di Gimarra, dove i lavori per
la ricostruzione dell'edificio progettato al posto dell'ex colonia
Inam sono fermi da anni.
Si tratta di un'altra incompiuta che insieme alla suddetta area
presidiano le porte della città a
Sud e a Nord. Stimolato da
un’interrogazione del Partito democratico, l'assessore ai Lavori
Pubblici Marco Paolini, giudicando la ditta inadempiente, ha
espresso l'intenzione di procedere alla riscossione della polizza
fideiussoria per l'importo di
581,276,45 euro.
La ditta in questione è la Polo
Holding (sottoposta a una procedura concorsuale per le pesanti
perdite subite: 10 milioni di euro
nel 2012), la quale si era impegnata a riprendere i lavori nel
mese di agosto scorso, sia per realizzare le opere di urbanizzazione che per costruire il centro
civico e in effetti in tale mese è
stato rilasciato il necessario permesso di costruire. A tutt'oggi
però i lavori non sono stati ripresi, disattendendo il cronoprogramma che era stato concordato con il Comune. In realtà nel
2007 e nel 2009 l'ente pubblico
aveva richiesto ulteriori opere di
urbanizzazione che sono state
realizzate al 50 per cento del totale. Gli edifici, tra cui il centro
civico, sono ancora allo stato
grezzo, risultando mancanti di
tutti gli impianti e le rifiniture.
Per quanto riguarda la costru-
A San Francesco
Il cantiere bloccato di Fano Alta, a Gimarra, all’ingresso Nord della città
zione della chiesa, invece (progetto che sta molto a cuore ai residenti) dopo la rescissione del
contratto con la ditta originaria,
la Curia ha ripreso i lavori, il cui
completamento è previsto per il
2016.
"Il mancato completamento
delle opere comunque - ha ammesso Paolini - sta arrecando disagi a tutto il quartiere, costretto a convivere con una situazione di degrado, ancora più sentita in quanto esistente da diversi
anni in quello che doveva essere
il centro dell'abitato. Esiste la
necessità di disporre quanto prima del nuovo centro civico per
le varie attività delle associazioni che operano a Gimarra. In data 28 gennaio scorso è stata inviata alla Polo Holding, un'ulte-
I lavori all’immobile dell’ex
Colonia Inam fermi da anni
Penalizzata l’attività delle
associazioni del quartiere
riore diffida per rispettare gli
impegni presi, ripresentando entro 30 giorni un nuovo cronoprogramma per l'esecuzione
delle opere. Il termine è scaduto
e il Comune non può che procedere alla riscossione della polizza fideiussoria che è stata sottoscritta a garanzia del rispetto degli accordi". Da notare che nella
sede dell'ex Colonia Inam, da
tempo demolita , facevano riferimento non poche associazioni,
anime del quartiere, come il
Centro Giovani, il Club Non solo
Donna, il Centro Anziani, la locale società sportiva e altre istituzioni che arricchivano con le
loro iniziative di carattere culturale, ludico, sportivo la vita dei
residenti. Senza contare la brutta immagine che questo enorme
blocco di cemento non finito,
esercita nei confronti di coloro
che giungono a Fano da Nord, i
quali si trovano improvvisamente di fronte ad una scarpata "decorata" da tubi innocenti.
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Auto va a fuoco
Agente di commercio
si salva per un soffio
L’INCENDIO
Fano
Paura ieri mattina per un agente
di commercio che si è salvato per
un soffio dall’incendio della
propria autovettura. E’ accaduto
lungo la strada per Santa Maria
del’Arzilla intorno alle 10.
Improvvisamente l’auto, una
Mercede C 2000, ha segnalato un
malfunzionamento che ha
costretto il conducente ad
accostarsi a destra. Appena il
tempo di uscire dall’abitacolo e le
fiamme sono fuoriuscite dal
cofano motore e hanno
rapidamente aggredito la
tappezzeria interna distruggendo
la vettura. Sono intervenuti vigili
del fuoco e polizia urbana.
Nasce “lacasatonda”
per i neogenitori
Fano Intima come una casa
e avvolgente e protettiva
come il ventre materno: a
Fano è nata "la casatonda",
uno spazio pensato per
accogliere le donne in
gravidanza, le neo-mamme e
i neo-papà e i loro piccoli nei
primi mesi di vita, offrendo
loro un luogo d'incontro,
percorsi e momenti di
confronto. A erigerne le
mura in Piazza Capuana a
Fano 2, tre professioniste del
settore e mamme: Elisa
Ridolfi psicologa,
musicoterapeuta e cantante,
Tatiana Camillucci ostetrica,
e Maurizia Tonucci
psicoterapeuta e insegnante.
Lacasatonda offre corsi
pre-parto, postparto, di
musica in gravidanza e uno
spazio libero, per bambini da
0 a 3 anni.
Il guano
danneggia
le tombe
Le tombe malatestiane coi piccioni
Fano
Monumenti che rappresentano il patrimonio della città, ma il cui valore storico
non si salva dall'attenzione
impietosa dei piccioni. Due
gioielli come le tombe malatestiane e l'ex chiesa di S.
Francesco, situate accanto
alla sede del palazzo comunale, in via S. Francesco, sono costantemente prese
d'assalto dai volatili che si
posano sui monumenti e vi
lasciano i loro escrementi, e
nessuno si cura del fatto che
in questo modo viene deturpato un bene pubblico di inestimabile valore. Le tombe
sono state protette con delle
guglie che però si sono rivelate inefficaci ad allontanare
i piccioni, che continuano indisturbati a prendere di mira il luogo storico, compresa
la vicina chiesetta a cielo
aperto. Di recente è stato
eseguito un lavoro di restauro che tuttavia non ha risolto il problema e risulta ancora difficile tenere lontani i
volatili dalla zona. Purtroppo la presenza di escrementi
offusca la bellezza del patrimonio cittadino, soprattutto perché sia le tombe che
l'ex chiesa sono meta di molti turisti in visita alla città.
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Da lunedì in scena con "Pudeva gì anca peg", una commedia degli equivoci sull’amore tra due giovani di cui lui nasconde le sue umili origini
La compagnia Gaf compie trent’anni alla rassegna Cianfrusaglia
Fano
Una divertente commedia per
festeggiare 30 anni di attività:
la compagnia dialettale Gaf
torna alla ribalta del teatro in
vernacolo fanese e lo fa con
"Pudeva gì anca peg", una
commedia in due atti scritta da
Lucio e Fabrizio Signoretti.
"Nonostante le cose vadano
così male, al peggio non c'è
mai fine" spiega il presidente
della compagnia ed autore della sceneggiatura Lucio Signoretti, il quale però tiene a sotto-
lineare come lo spettacolo sia
ben lontano dalle preoccupazioni e problematiche quotidiane, per lasciare il posto ad
un'esilarante commedia basata su equivoci e piccoli sotterfugi per divertire gli spettatori.
La storia è quella della relazione amorosa tra due giovani,
con protagonista Anselmo che
nasconde le sue umili origini
alla fidanza, proveniente da
una famiglia benestante, e cerca di vivere al di sopra delle
sue possibilità. Le complicazioni per il giovane arrivano quan-
Le attività della Caritas in aiuto ai deboli
Due progetti di Quaresima
per bambini e profughi
Fano
La Caritas diocesana ha predisposto per il periodo di Quaresima due progetti legati da una
raccolta fondi per venire incontro a chi si trova in stato di necessità. Il primo riguarda il sostegno alle famiglie con bambini e
neonati. Si tratta di un progetto
giovanissimo verificato, attraverso l'analisi dei dati del Centro
d'ascolto, che ha messo in evidenza come, con la crescente crisi economica a pagarne le conse-
guenze, siano sempre i soggetti
più deboli, in particolare le famiglie con bambini piccoli.
Il progetto si prefigge di sostenere queste famiglie, con l'acquisto di beni di prima necessità, come pannolini e latte in polvere,
farmaci, visite mediche, perché
Sostegno in città a chi è
colpito dalla crisi
e sul piano internazionale
ai perseguitati in Iraq
do la coppia decide di sposarsi
e lui deve sostenere ingenti
spese nonostante la perdita
del lavoro.
"Le nostre storie sono sempre intricate, poco lineari, che
non risparmiano situazioni
grottesche, ma in grado di
strappare risate anche al pubblico più esigente. Poi non può
mancare il colpo di scena finale, tra personaggi strampalati
come il wedding planner o il ristoratore fuori dalle righe".
Lo spettacolo rientra nell'XI
rassegna di teatro dialettale
la scelta di accogliere una vita,
possa essere vissuta pienamente, come un dono ricevuto, come
un regalo che rende felici. Il secondo progetto invece propone
l'adozione di una famiglia di profughi iracheni, dato che in Iraq
accadono fenomeni di terrorismo inimmaginabili. La Caritas
chiede alle famiglie, alle parrocchie e alle diocesi di convergere,
per quanto sarà loro possibile,
sulla campagna di Gemellaggio
con l'Iraq, denominata "Progetto Famiglia" che riguarda la realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad
assicurare ad esse un minimo dignitoso almeno per un anno.
Tante persone hanno dovuto lasciare le loro case e ora hanno bisogno di tutto.
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"Cianfrusaglia" e le rappresentazioni sono in programma al
teatro Politeama il 2,3, 4 e 9
marzo. La prevendita dei biglietti si apre oggi dalle 18 alle
19.30 e da sabato dalle 9 alle 12
e dalle 16 alle 19. Gli interpereti sul palco sono Simone Gramolini, Stefano Montanari,
Rossano Cecconi, Simone
Bracci, Elisa Ragni, Andrea
Bracci, Laura Longarini, Luca
Longarini, Lorenzo Alessandrini, Agostino Amitrano, Cristina Bertozzi Bonetti e Stefania Giunta.
Per la compagnia si tratta di
un modo per festeggiare i 30
anni di attività, con all'attivo
tantissimi successi.
"Abbiamo iniziato dalla parrocchia -racconta Signoretti aggregando un gruppo di ragazzi, eravamo circa 40 ragazzi. Poi abbiamo proseguito,
con passione, intesa, affiatamento per 20 anni a Bellocchi
e poi arrivando a sbancare al
Politeama. Non ci aspettavamo questo grande seguito che
è sempre molto gratificante".
La compagnia dialettale Gaf
La decisione per un cantiere all’Ulivo
Auto vietate, da domenica
solo le navette al cimitero
Fano
Il sindaco Massimo Seri ha disposto l'annullamento e la revoca di tutti i contrassegni ed
autorizzazioni - a qualsiasi titolo rilasciate - per accedere al
cimitero dell'Ulivo con autovettura privata. Il provvedimento decorre dal 1˚ marzo
prossimo quando la società
Adriacom spa inizierà i lavori
per la ristrutturazione della
palazzina cimiteriale, lavori
che comporteranno modifi-
che alla viabilità interna ed
esterna al cimitero dellUlivo,
al fine di ridurre al minimo le
interferenze ai lavori e di salvaguardare l'incolumità degli
operatori cimiteriali e dei visitatori. Da domenica la circolazione interna al cimitero sarà
assicurata esclusivamente a
mezzo di autovetture e di navette condotte esclusivamente
da operatori cimiteriali. Il servizio di navetta sarà fornito (a
richiesta) dal personale cimiteriale dal martedì al venerdì
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dalle 9 alle 12 e ogni sabato e
domenica, oltre la settimana
immediatamente precedente
e seguente le festività dei defunti, Pasqua e Natale, dalle 9
alle 12 e dalle 15 alle 17.
Tale disposizione si è resa
necessaria in quanto fino ad
oggi all'interno del cimitero
dell'Ulivo quotidianamente accedono anche auto private
non tutte poi munite dell'apposito contrassegno, auto che a
volte costituiscono fonte di pericolo per gli stessi visitatori e
per gli operatori cimiteriali in
quanto si spostano all'interno
dell'area senza regole, intralciando in qualche caso anche
le normali attività cimiteriali o
disturbando l'utenza pedonale in visita ai propri defunti.
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Mercoledì 25 Febbraio 2015
V
FANO •VALCESANO
Online
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Baldelli presenta il piano 2015 delle opere pubbliche
LE RISTRUTTURAZIONI
Pergola
Lavori nel capoluogo e nelle frazioni: il sindaco Francesco Baldelli ha presentato il nuovo piano delle opere pubbliche, il terzo della sua giunta, dal 2009. Si
partirà con la ristrutturazione
delle ex scuole di Monterolo:
progetto da 150mila euro, finanziato a fondo perduto dall'Unio-
ne Europea per oltre il 65% dell'
importo. "Il governo - spiega
Baldelli - sta tagliando in maniera vergognosa i fondi ai Comuni
e allora abbiamo deciso di partecipare ai bandi europei, riuscendo a portare a Pergola molti finanziamenti, a partire da quelli
ottenuti nel 2010 per il recupero di via Don Minzoni". Il progetto di straordinaria manutenzione delle ex scuole è solo l'ultima delle opere realizzate con
fondi UE. I lavori riporteranno
a nuovo l'edificio: rifacimento
del tetto, valorizzazione della
facciata e degli spazi interni.
Prenderà il via anche la realizzazione dell'ultimo tratto di marciapiedi di viale Martiri della Libertà. "Un progetto di 100mila
euro, con cui saranno sistemati
anche i tratti d'asfalto rovinati
dalle radici degli alberi". Nei
prossimi 2 anni, numerose altre
opere. "I lavori sono stati intera-
mente finanziati dall'amministrazione. La loro messa in cantiere è condizionata solo dalle
assurde norme del patto di stabilità, rese ancor più stringenti
dall'attuale governo. Nonostante tagli e patto di stabilità, abbiamo reperito altri 59mila euro
per la manutenzione straordinaria di tratti delle strade di Fenigli e Montesecco e stanziato
20mila euro per il miglioramento di aree verdi e giochi del ca-
poluogo. Interventi anche in località San Silvestro. Si sistemerà il tratto di strada in frana e si
ripristinerà la carreggiata. Previsti poi 20mila euro per rendere più efficiente l'illuminazione,
Si parte con le ex scuole
di Monterolo: progetto da
150 mila euro, finanziato
dall’Unione Europea
con installazione di quadri elettrici e moderni dispositivi di telecontrollo per aumentare il risparmio energetico". Affidato,
infine, all'ufficio tecnico la progettazione di una nuova caserma dei carabinieri. "Un progetto a più lungo termine, ma necessario perché Pergola sia
pronta in vista del riordino delle
caserme dell'Arma nel territorio provinciale".
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Coworking, a Fano apre la seconda sede
Cresce l’impegno dei gruppi creativi, lo spazio permette anche la realizzazione di importanti corsi
Warehouse Factory, workshop e incontri
per designer, ricercatori e nuovi artigiani
L’ALTRO
UFFICIO/1
L’ALTRO UFFICIO/2
Marotta
SILVIA FALCIONI
Fano
Si amplia l'esperienza del
coworking a Fano. Gli spazi
di lavoro condiviso, molto
usati oltre i confini nazionali
per ridurre i costi di un ufficio
e mettere in circolazione le
idee, hanno trovato una prima sede fanese in via Abbazia, ma non si sono fermati
qui. Di recente infatti è stata
aperta una seconda sede, situata in via Cattaneo 11, dove
si trovava il Centro giovani: lo
spazio è sia un luogo di lavoro, ma anche di incontro, di
confronto e di ritrovo. "Nel
pieno rispetto dello spirito del
coworking - spiega l'amministratrice Cora Fattori - questo
spazio è pensato per ospitare
gruppi di creativi e tanti corsi
come ad esempio fotografia,
serigrafia, cinema, cucito, lingue straniere. La prima sede
“Le aree di lavoro condiviso,
con computer scrivanie e
stampanti, hanno anche una
rilevanza sociale”
Giovani al lavoro nella sede del Warehouse Coworking Factory di Marotta
risultava adatta infatti a corsi
che non superassero le 12 persone, ora al contrario si possono organizzare corsi ben più
frequentati. Mettiamo a disposizione gli spazi per chi
vuole proporre qualcosa di interessante e siamo sempre
molto attenti a garantire la
qualità del'offerta". Il locale è
infatti molto ampio, circa 75
metri quadrati, destinati non
solo agli adulti. Un'attenzione
particolare infatti è rivolta ai
bambini, con attività e laboratori didattici, promossi da associazioni ed educatori locali.
"Questa idea -prosegue Fattori - è nata per andare incontro
alle esigenze di chi abita attualmente il coworking. La
struttura infatti offre gratuitamente i propri spazi per i
bambini dei coworker, dando
la possibilità di festeggiare il
loro compleanno, o anche solo giocare e colorare mentre i
loro genitori sono nella stanza accanto". Gli spazi di lavoro condiviso, con computer,
scrivanie, stampanti, hanno
anche una rilevanza sociale,
poiché rispondono alle esigenze dei lavoratori di oggi,
cioè tanti autonomi che faticano a far fronte alle spese di
una sede, ma hanno esigenza
di attrezzature e spazi. In que-
sto modo inoltre si va incontro anche alle famiglie, offrendo luoghi di incontro ed aggregazione, per gli adulti come per i bambini. L'accesso
alle sedi è variabile in base alle esigenze di ogni utente, che
può sottoscrivere una tessera
con 10 ingressi, oppure per
uno o due giorni a settimana,
o fare un abbonamento anche per tutti i giorni. Infine il
nuovo coworking fanese rappresenta un pioniere per la
sua tipologia ed è uno dei primi in Italia ad offrire ampi
spazi per eventi, mostre, corsi
e laboratori.
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Approfondimenti, workshop,
incontri: al Warehouse
Coworking Factory, lo spazio di
lavoro condiviso di Marotta di
San Costanzo, continuano le
interessanti e innovative
iniziative per designer, creativi,
ricercatori e i nuovi artigiani. Si
parte domani alle 18.30 con il
workshop in sei serate
"Storytelling e video making:
raccontare storie con il video",
per imparare l'arte di
raccontare e raccontarsi
attraverso il linguaggio
audiovisivo. "C'è bisogno spiega Laura Sgreccia,
fondatrice con Ronnie
Garattoni dello spazio - che le
nostre piccole e media imprese,
i nuovi artigiani, le start-up
raccontino le loro storie! Lo
storytelling e il video
rappresentano la nuova
frontiera del marketing". Il
workshop si terrà tutti i giovedì
fino al 2 aprile. Il clou sabato con
il barcamp "La proprietà sulle
idee: riformarla o abolirla?",
organizzato con il patrocinio
della sezione Marche
dell'Associazione Italiana
Biblioteche. "Start-up, designer,
creativi, sviluppatori di App,
makers, ricercatori e nuovi
artigiani che frequentano il
nostro spazio, inclini a cavalcare
l'onda dell'approccio open, per
poter accedere alle nuove
opportunità che esso porta con
sé, in alcuni casi sono al tempo
stesso frenati, dal timore che
non proteggendo
opportunamente le proprie
idee, possano rischiare di
vederle sfruttate da altri.
Condividere o proteggere? O
esistono invece modelli
alternativi di esercizio dei diritti
intellettuali? A partire da questi
interrogativi il barcamp,
intende approfondire con ospiti
ee esperti di rilievo nazionale le
nuove forme di condivisione,
tutela e valorizzazione della
proprietà intellettuale, nella
consapevolezza che il valore
della cooperazione e quello
competitivo dell'innovazione
sono le leve sulle quali si fonda
l'emergente paradigma
economico in cui ci muoviamo".
Si partirà alle 9.30.
Interverranno tra altri Simone
Aliprandi: responsabile del
progetto Copyleft-Italia.it e
membro di Array.eu, avvocato,
autore di libri e docente nel
campo del diritto d'autore e del
diritto dell'informatica, e
Antonio Tombolini, fondatore di
Simplicissimus book farm.
La rievocazione di Montefelcino quest’anno coinvolge oltre 150 figuranti
Con i comitati
Da Isola del Piano pullman per Roma
La storica Battaglia del Metauro
Confronto
Ceriscioli
Marcolini
Vittime della mafia
Il Comune in prima fila
LA VALORIZZAZIONE
Montefelcino
Comune e Pro loco a Montefelcino al lavoro per la rievocazione storica della Battaglia del
Metauro il 23 e 24 maggio a
Sterpeti. 150 figuranti e l'allestimento di due campi storici, visitabili dal pubblico durante le
giornate dell'evento, tramite
percorsi didattici tenuti da personale accademicamente accreditato. Venerdì a Montefelcino alle 21presentazione dell'
evento storico-culturale "maturato a seguito del successo dell'
evento preparatorio Ad Pugnam Parati del 10-11 maggio
20014 a Sterpeti di Montefelcino. Collaborano la Federazione Europantiqua (Verona), la
Colonia Iulia Fanestris (Fano)
e l'associazione romana Decima Legio. L'intento è di valorizzare la storia e la cultura locali,
con la ferma volontà di porre le
basi di quello che potrà diventare un evento ricorrente dai risvolti parimenti culturali e turistici, in un ottica di rivalutazione del territorio". La battaglia
del Metauro "episodio storico
acclamato come uno dei più im-
Isola del Piano
LE PRIMARIE
San Costanzo
un organismo ad hoc composto
da rappresentanti delle amministrazioni della vallata e da
esponenti culturali della provincia per porre le basi alle varie edizioni annuali". I percorsi
didattici all'interno dell'accampamento presenteranno la realtà storica del periodo, con riproduzioni di armi, strumenti
ed oggetti dell'epoca". Un progetto di grande effetto.
Si avvicinano le primarie del
centrosinistra per la presidenza della Regione, e stasera alle 21 si terrà un incontro per
conoscere programmi e idee
dei candidati. A organizzarlo,
alla biblioteca comunale di
Palazzo Cassi, i circoli del Pd
di San Costanzo e Cerasa.
"Un'assemblea pubblica aperta a tutti - spiegano i promotori - per conoscere meglio i programmi e le idee dei candidati
a ricoprire il ruolo di presidente della Regione Marche che
avremo la possibilità di votare
alle primarie del 1 marzo. Interverranno Sara Mengucci,
assessore di Pesaro per Ceriscioli e Gilberto Fattori, assessore di Saltara, per Marcolini.
Si vota domenica dalle 8 alle
22. Il seggio a San Costanzo
verrà allestito in un locale in
piazza della Vittoria 1.
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Una precedente rievocazione della Battaglia del Metauro
portanti della romanità, svoltosi nella vallata della nostra provincia nel 207 a.C., vuole essere
rievocato quest'anno in occasione del 2222˚ anniversario
con la auspicabile creazione di
Appuntamento nei due
campi allestiti a Sterpeti
con gli spettacoli fissati
per il 23 e 24 maggio
LA MEMORIA
Per il primo giorno di primavera il Comune di Isola del
Piano organizza un pullman, le adesioni sono già
aperte, per i cittadini che vogliono partecipare alla "Ventesima Giornata della Memoria e dell'impegno nel ricordo delle vittime innocenti della mafia" organizzato a
Bologna dall'associazione Libera di Luigi Ciotti. "Il nostro è un piccolo Comune commenta il sindaco Giuseppe Paolini - ma dal grande
impegno contro la mafia.
Qui abbiamo avuto assegnato per iniziative di promozione e sensibilizzazione giovanile il primo bene delle Marche confiscato alla malavita
organizzata. La Fattoria della Legalità si sta distinguendo a livello nazionale per
tante iniziative. Non ultima
quella della biblioteca della
legalità itinerante nelle scuole che la richiedono. Non è
un caso che il sito del Comu-
ne si apre ricordando i nomi
di tutte le vittime della mafia. A noi preme proseguire
nel cammino intrapreso.
Non ci interessa la visibilità
in Italia come primato fine a
se stesso. Siamo soddisfatti
per tutti i ragazzi che scelgono la nostra Fattoria per trascorrere, lavorando e impegnandosi, i periodi estivi nei
campi che organizziamo
con cura. La prossima trasferta a Bologna s'inquadra
nel progetto complessivo
delle nostre strategie educative e formative". Parlano da
soli i disegni degli alunni delle classi I A e I B della scuola
secondaria di I grado "G. Paolo II" di Sant’Angelo in Lizzola dopo la visita alla Fattoria. Oppure gli apprezzamenti degli studenti del progetto alla legalità nell'istituto di istruzione superiore
Luigi Donati di Fossombrone a cura della professoressa Sonia Paradisi e dello Spi
Cgil Pesaro Urbino con Catia Rossetti e Filiberto Gargamelli.
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20
MERCOLEDÌ
25 FEBBRAIO 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
VERSO LE ELEZIONI
MARCHE, PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA
«Ecco come cambieremo la Regione»
La sfida che divide i democratici
Faccia a faccia al Carlino tra Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli
A CINQUE giorni dalle
primarie del centrosinistra il
Carlino Ancona ha ospitato il
faccia a faccia dei due
candidati del Pd Pietro
Marcolini e Luca Ceriscioli.
Ai due contendenti si aggiunge
Ninel Donini dell’Idv per
comporre il terzetto in lizza.
Non mancano le differenze tra
i due esponenti democratici
che, seppur con grande
correttezza, non risparmiano
stoccate e velate critiche fra di
loro. Un punto sul quale sono
concordi è quello della
necessità di un cambiamento
alla guida della Regione dopo i
dieci anni del governatore
Gian Mario Spacca. Per farlo
partono da posizioni molto
differenti: Marcolini è
assessore regionale al Bilancio
e alla Cultura mentre
Ceriscioli è l’ex sindaco di
Pesaro. Visuali diverse per
portare il cambiamento.
Alfredo Quarta
· ANCONA
ALLEANZE E TICKET
Ceriscioli: «Dopo aver cercato un
candidato unitario è apparsa l’ipotesi di un ticket tra me e Marcolini, ma questo percorso forse doveva essere gestito meglio e quindi alla fine siamo arrivati alle primarie.
Per quanto riguarda le alleanze ne
dovremo parlare subito dopo anche con il contributo del neo candidato governatore. L’Udc? Ammiro la coerenza di Pettinari (segretario regionale dell’Udc, ndr)
che vuole mantenere l’allenza con
il Pd».
Marcolini: «Pensavo che il ticket
fosse la soluzione migliore e ne
avevamo parlato. Poi le posizioni
sono diventate inconciliabili e ho
preso atto che non si poteva realizzare. Le alleanze le decide il partito e il segretario. Io posso dire che
SORRIDENTI
Da sinistra, Luca
Ceriscioli e Pietro
Marcolini
candidati alle
primarie ieri al
Carlino
con un progetto politico-programmatico chiaro possiamo confrontarci dal centro a Sel. Con l’Udc
c’è un’intesa fatta di lealtà. Mi sorprenderei di comportamenti diversi da parte della segreteria nazionale».
“
OCCORRE
FARE SISTEMA
Ceriscioli: «Ci sono settori
come il turismo o la cultura
nei quali è necessario
mettere insieme tutti
i soggetti interessati»
MARCHE 2020
Marcolini: «Credo sia un progetto, quello di Spacca, sovradimensionato. Dobbiamo stare ai fatti e
non alle continue ipotesi. Dobbiamo essere attrezzati per dare rispo-
te sul piano politico e non personalistico».
Ceriscioli: «E’ finito un ciclo, quello dell’esperienza di Spacca. Questo progetto mira solo a prolungare l’attuale esperienza e a permettere a qualcuno di fare anche il terzo
mandato».
PROGETTI DI GOVERNO
Ceriscioli: «Sono di fatto quelli
che sollecitano i cittadini. Abbiamo bisogno di fare sistema nel turismo e nella cultura, di catturare i
fondi europei non già assegnati a
noi, di potenziare l’internazionalizzazione, creare nuove imprese
nell’entroterra e di una politica
per la casa».
Marcolini: «Ci sono varie linee
d’azione. Attenzione alle aree interne che non devono essere subalterne a quelle costiere ma collaborare. Poi il lavoro con progetti da
realizzare con università, imprese
e i giovani disoccupati preparati.
Un intervento sulla sanità per unificare il socio assistenziale, creare
ospedali più qualificati. Infine occorre che il governo riconosca le
regioni virtuose e quindi i contributi che spettano senza fare un
unico calderone».
MACROREGIONE
Marcolini: «E’ stata un’intuizione
“
NESSUN
AUMENTO
Marcolini: «Le tasse
nelle Marche sono tra le più
basse in Italia. Ora il governo
deve riconoscerci maggiori
fondi su trasporto e sanità»
felice, ma dobbiamo capire che
non ha fondi autonomi. Dobbiamo avere quella forza progettuale
per captare le risorse libere dell’Europa su settori come cultura, turismo, blu economy».
Ceriscioli: «E’ un’opportunità ma
MANOVRE AL CENTRO IL GOVERNATORE RESTA IN POLE. DOMANI VERTICE ROMANO DELL’UDC
Spacca scherza: «Sono inflazionato, ci sono altri candidati»
· ANCONA
CONTINUANO ad essere puntate sul centro le attenzione della politica regionale. E ieri proprio il
governatroe Gian Mario Spacca, che ha dato vita
alla lista Marche 2020 che si appresta alla convention di sabato prossimo con compagni di viaggio l’Udc e Ncd, ha scherzato su chi sarà il leader
di questa coalizione. «Sarà una leadership plurima» e con «tanti candidati» ha detto Spacca che
viene indicato come il candidato più probabile del
raggruppamento, ma ieri ha minimizzato, sorridendo: «Come candidato sono un pò inflaziona-
to. E poi sapete come è: chi entra in conclave papa, ne esce cardinale...». Secondo Spacca, i candidati possibili sono tanti, «tutti quelli che partecipano alla convention», compresi l’imprenditore ed
ex senatore del Pdl Francesco Casoli e l’ex parlamentare Luciana Sbarbati, proveniente da Mre e
poi confluita nell’Udc. E proprio in casa dell’Udc
è previsto un nuovo, e a questo punto forse risolutivo incontro a Roma giovedì mattina tra il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa e i dirigenti
regionali del partito. L’Udc è impegnata nella formazione del progetto centrista Area Popolare, in-
sieme a Ncd e il suo simbolo compare, con quello
degli alfaniani e con quello di Marche 2020, nel
manifesto di una convention del 28 febbraio ad
Ancona. Ma la maggior parte della dirigenza
dell’Udc delle Marche, tra cui il segretario Antonio Pettinari e l’assessore regionale Luigi Viventi,
vorrebbe riconfermare l’alleanza con il Pd, che ha
guidato la Regione in questi cinque anni. Altri
componenti, come l’assessore regionale Maura
Malaspina e l’ex parlamentare Amedeo Ciccanti,
vedono invece con favore uno schieramento centrista insieme a Marche 2020.
Le istruzioni
per il voto
SI VOTA domenica prossima
dalle ore 8 alle 22. Avranno
diritto di voto i cittadini che
hanno compiuto il
sedicesimo anno di età, solo
che nella fascia che va dai
16 ai 18 anni e gli stranieri
dovranno preregistrarsi per
accedere alla primaria.
Questa fase sarà espletata
nelle sedi Pd oppure
collegandosi al sito
www.primariemarche2015.it. Questo network
servirà anche per
controllare la lista dei seggi
elettorali.
Gli interessati domenica
dovranno presentarsi
muniti di documento di
identità e con la tessera
elettorale. Come per le altre
tornate è richiesto un
contributo di almeno 2 euro.
Nella scheda compariranno
i nomi dei tre candidati e
basterà tracciare una croce
su quello prescelto per
esprimere la propria
preferenza.
non un traguardo per riuscire a
conquistare ulteriori risorse europee».
TASSAZIONE
Ceriscioli: «Nessun aumento e per
farlo sarà necessario fare tagli con
un uso rigoroso delle risorse. Dobbiamo fare risparmi ovunque e anche delle scelte per evitare di dare
fondi a pioggia. Penso a un’unica
centrale per le gare d’appalto».
Marcolini: «Siamo tra le regioni
con la tassazione più bassa. Tutto
questo anche grazie ai conti in ordine della sanità, ma anche su importanti interventi sul personale e
i trasporti. Il governo ‘amico’ deve
riconoscerci questi sforzi anche aumentando i trasferimenti per evitare problemi ai cittadini».
‘SPESE PAZZE’
Marcolini: «Spietati con chi ha
commesso reati. La magistratura
però dica come distinguere il peculato da chi è stato solo sbadato»
Ceriscioli: «Necessario ridurre i
privilegi e gli staff. Serve maggiore
sobrietà».
••
4
PESARO PRIMO PIANO
I NODI DELLA POLITICA
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
BETTINI INDIGNATO: «CI HANNO RACCONTATO
SOLO IL PERCORSO. MA COME SI PUO’ FAR
ABBATTERE UNA COSTRUZIONE STORICA?»
Il piano c’è ma non si può far vedere
Palazzone di viale dei Partigiani: commissione urbanistica senza il progetto
SI ASPETTAVANO di avere di
fronte un dirigente del Comune
come Nardo Goffi che spiegasse
loro il progetto, carte alla mano.
«Invece ci hanno fatto la cronostoria, senza farci vedere il piano di
recupero presentato», sbotta Alessandro Bettini, di Forza Italia.
DUNQUE, la commissione Urbanistica di ieri pomeriggio era stata fortemente voluta da Bettini
stesso ma anche da altri consiglieri comunali, perché erano riusciti
a riportare la discussione sul palazzone di viale dei Partigiani, ex
proprietà Ciabotti, che con una
modifica al piano regolatore, sarebbe diventato un edificio di cinque piani, invece che due inizialmente previsti, in pieno centro
storico. I residenti sono già da
tempo sul piede di guerra e hanno
già raccolto un centinaio di firme
come segno di protesta, ma anche
l’opposizione non vuole farla passare liscia alla giunta. Perché proprio la giunta dovrebbe votare il
piano di recupero, senza dover
passare in consiglio comunale.
«In consiglio – dice Bettini – ci
hanno fatto votare un’idea di progetto, ma poi non ce l’hanno più
do di vedere questo piano di recupero», minaccia Bettini. A questo
punto, non è escluso che partiranno altre proteste dei residenti, che
già da tempo parlano di organizzare assemblee pubbliche per rendere tutti informati di ciò che l’amministrazione comunale ha inten-
riportato. I residenti hanno saputo per caso ciò che il privato, in accordo con la giunta, aveva idea di
realizzare in quell’area». Proprio
per questo, Bettini aveva chiesto
di riportarlo in commissione Urbanistica e riaprire una discussione. «Ma non ci hanno portato le
carte, né illustrato il progetto – dice il consigliere –, ci hanno semplicemente raccontato il percorso
di quel palazzo. Con la giustificazione che non è finito l’iter tecnico, quindi non possono farci vedere le carte. Ma io vado subito negli uffici dell’Urbanistica e chie-
zione di realizzare. Perché loro sarebbero anche disposti ad accettare il vecchio progetto del Piano regolatore, che prevede la riqualificazione dell’edificio storico presente, più una nuova costruzione
di al massimo due piani, in modo
da non impattare troppo sull’area
circostante. Ma l’idea della giunta
è molto diversa, «anche per questo – minaccia ancora Bettini –
mi rivolgerò alla Sovrintendenza:
quell’edificio è l’ultimo esemplare di casa con orto (nella foto) a
Pesaro, ha un valore storico», che
era tutelato anche dal Prg.
ma. gi.
Cgil attacca: «La Sanità nel caos»
MENTRE il sistema arretra, tutte le richieste migliorative avanzate dalla Cgil sono cadute nel vuoto: «Ad un anno dalla delibera di
Giunta regionale sulla riduzione
delle liste di attesa, nessun risultato è stato raggiunto. E nulla è dato sapere sulle iniziative intraprese localmente. Il silenzio è calato
E’ tornato il solito ‘Attila’:
la casa di Ciabotti è del ’600
di IVANA BALDASSARRI
SOVRINTENDENZA
Con il Bramante altro edificio
storico da abbattere: eppure
nel Prg era invece da tutelare
IL CASO DURISSIMA REPRIMENDA PER I TAGLI E L’ASSENZA DI POLITICHE
PIU’ che una denuncia, quella
che la Cgil lancia all’opinione
pubblica locale è un grido di dolore: «La sanità provinciale versa
nel caos più assoluto – scrivono la
segretaria generale Cgil, Simona
Ricci (foto) e il segretario Funzione Pubblica Cgil provinciale, Roberto Rossini – e ci chiediamo se
si possa, da questo territorio, tutti
insieme e autorevolmente, dire alla Regione: ‘Basta, fermatevi!’».
Impietoso il quadro che il sindacato fa della situazione: «Nonostante il servizio sanitario si scopra
non più impermeabile alle inchieste per corruzione, le strutture ospedaliere e i servizi territoriali continuano ad impoverirsi come attestano le ennesime sforbiciate operate sui budget di Marche Nord e dell’Area Vasta 1», è
l’accusa lanciata da Ricci e Rossini, che aggiungono: «Siamo arrivati al punto che i sindaci non riescono neppure a convocare la conferenza di Area Vasta che
avrebbe la titolarità, per legge, di
discutere di programmazione sanitaria».
LA POLEMICA TROPPE DISTRUZIONI IN CITTA’
no Ricci e Rossini - E come mai,
nonostante ci sia una delibera di
giunta che sta operando una verifica su Montefeltro Salute, si sia
chiesto a quest’ultima di allargare
il proprio raggio d’azione all’ospedale di Fossombrone. Senza nessuna procedura comparativa tra
questa opzione e quella di gestire
la chirurgia con un’integrazione
pubblica con Marche Nord». Intanto, resta avvolto nel mistero il
destino professionale dei dipendenti dell’ospedale di Sassocorvaro, che fino ad oggi hanno prestaanche sull’operazione-trasparenza all’interno della libera professione dei medici, e non c’è stata alcuna risposta in merito all’attivazione dei raggruppamenti di attesa omogenei della radiologia».
REGIONE NEL MIRINO
Accuse a Mezzolani per
Montefeltro Salute
e a Marcolini per i tagli
IN COMPENSO, Marche Nord
continua a sfornare «inutili modifiche dell’atto aziendale che sembrano rispondere più alle esigenze dei vertici della stessa azienda
oltre che agli ordini della Regione, che all’obiettivo primario, ovvero la riduzione della mobilità
passiva». Malgrado lo sfascio sia
evidente e conclamato «non c’è
nessuno che si chieda come mai
questa provincia debba sopportare un taglio così pesante ai posti
letto e perchè nessuna delle strutture alternative, come le Case della salute, sia stata attivata– insisto-
to la loro attività in convenzione
con la Montefeltro Salute, ne’ come i lavoratori dell’ospedale di
Fossombrone dovranno essere
impiegati nelle attività che effettuerà la stessa società. «Così come
non si può non restare perplessi
di fronte al pubblico sostegno manifestato da Confindustria verso
la Montefeltro – osservano Ricci e
Rossini, concludendo –. Possibile
che a queste semplici domande,
che ciascun operatore sanitario e
ciascun cittadino si fa, nessuno
sia in grado di dare una risposta
chiara e definitiva?».
ATTILA abita qui! Attila è il devastatore che in ogni tempo può
mettere “le mani sulla città” per
poterla ricostruire non come sarebbe bello fosse, ma come lui vuole
che sia. Attila a Pesaro è di casa
da quando Ugo Tombesi, detto il
“demolitore”, complice il consiglio
comunale d’inizio ‘900, decise di
“liberare” Pesaro dalle sue belle
mura roveresche di cotto marchigiano: Attila eccitato fino al delirio da tutte quelle inutili e colpevoli demolizioni, ha pensato di stabilirvisi. Le ideologie, le guerre, le
ruspe, la sete di denaro l’hanno favorito! Se il modernismo vedeva
nelle mura un ostacolo all’apertura della città al mondo e il socialismo l’occasione per far lavorare i
disoccupati in fermento, le guerre
e le bombe sono state le fatali alleate di Attila anche quando gli edifici, che non venivano distrutti gravemente, servivano come lente
d’ingrandimento alla presunta necessità di demolizione.
COSÌ è stato per il bel Kursaal
che dominava elegantemente
Piazzale della Libertà e che una
bomba della seconda guerra mondiale appunto, aveva danneggiato un sol punto del terrazzo di levante; si colse l’occasione per distruggerlo tutto senza che nessuno
fosse in grado di sostituirlo con
qualcos’altro di decente. Così è stato per Palazzo Bonamini in Corso XI Settembre (oggi Palazzo
Dolci) splendida dimora cinquecentesca costruita durante il Ducato dai Bonamini su disegno di Filippo Terzi architetto ducale: anche questo palazzo fu colpito da
una bomba in una sola stanza del
suo gran patio interno, che sarebbe
potuto essere restaurato assai facilmente, ma Attila, approfittando
della distrazione della sopraintendenza, lo demolì totalmente. Così
in Via San Francesco con la conseguente scomparsa anche della
vecchia chiesa di San Rocco neppure toccata dalle bombe, così per
Casa Mamiani, per molti villini
liberty della zona mare, così per
case e casette, documenti vivi, anche loro, di condizioni sociali e di
storie connotanti profili e spazi cittadini.
ATTILA ha favorito – vero fiore
all’occhiello - la costruzione di Palazzo Aimonino in Via Mazza,
vero e riconosciuto emblema di orrore architettonico, e sta sicuramente rallentando il bel progetto
di ripristino conservativo già in at-
to, dell’ex Scuola d’arte in via
Giordano Bruno. Attila si serve
anche dell’abbandono programmato per eseguire il suo tristo mandato: così è per il “San Benedetto”, da decenni lasciato marcire
nella più totale incuria, perché da
solo provochi il disastro e l’implosione di un gran stabile ottocentesco, glorioso e significativo per la
Storia e il costume sociale della città. Più le città si impoveriscono di
spazi e di strutture prestigiose, più
lui gode!
IN QUESTI giorni Attila è super eccitato! L’area Ciabotti in
viale dei Partigiani, l’unica area
cittadina salvata dal cemento, è rimasta senza il suo strenuo difensore e il fatto che l’area insista proprio vicino al palazzetto dello
sport chiamato anche Palafestival, unica sconfitta subita da Attila per il suo mancato abbattimento, costituisce ulteriore motivo di
SENZA MEMORIA
E’ il destino di Pesaro dopo
anni di abbattimenti
di palazzi e case storiche
“tigna” per portare a termine il
suo annoso e bieco impegno. Attila, che per antonomasia odia l’erba, insieme ai suoi avidi Unni trapiantati, fa già i progetti su quanti
piani avrà l’ennesimo condominio che presto sorgerà. Negli ultimi giorni è particolarmente eccitato perché gli hanno detto che proprio la casetta dei Ciabotti è la stessa che si può ancora riconoscere
nella Pianta del Blaeu, immagine secentesca della città riprodotta
perfino nella sala del consiglio comunale. Un’occasione così non
può proprio farsela sfuggire! E poi
non sa, Attila, che con questa ultima antichissima casetta d’angolo,
scomparirà anche la dolce memoria dei “Maritozzi di Carlo” perché suo figlio, proprietario
dell’area in questione, non aveva
mai voluto cedere a nessuno la ricetta di suo padre che ne era il
“Re”.
PESARO si appresta a diventare
una città smemorata di sé, tutta
condomini, supermercati e rotatorie, dove nessuno saprà più chi erano i Della Rovere, i Mamiani, i
Bonamini e Oreste Ruggeri e Abbati-Olivieri e Alcibiade Della
Chiara. Per fortuna “tiene botta”
Rossini con la sua straordinaria
musica, purché non diventi un
“Rossini da bere”!
PESARO
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
5 STELLE
Regionali,
Frenquellucci
in lista: «Aiutiamo
le imprese»
N CAMPO
Francesca Frenquellucci
C’È IN CORSA, nella lista
del Movimento Cinque Stelle per le prossime elezioni
regionali di maggio, anche
Francesca Frenquellucci,
imprenditrice pesarese. E
proprio per il suo lavoro,
inevitabile che la candidata
a Cinque Stelle si occupi
proprio del settore delle imprese nel programma elettorale del Movimento, «visto
anche il fondo per il microcredito – dice – che dovrebbe andare a sostegno delle
imprese», oltre che incentivare il settore del turismo.
SONO AGGUERRITI, i
grillini. E hanno già fatto sapere che, secondo il patto
etico che hanno firmato, rinunceranno a gran parte
del loro stipendio e indennità, percependo al massimo
2.500 euro netti al mese più
la diaria (ovvero i rimborsi
chilometrici) e devolveranno tutto in un fondo anticrisi a sostegno delle imprese.
«Con noi, la Regione cambierà passo», promettono.
9
••
«Per la nuova Regione serve una guida
e Ceriscioli è ancora impreparato»
Primarie, Massimo Ciabocchi sostiene Marcolini: «È un tecnico»
HA DECISO che se c’è uno da sostenere come futuro presidente di
Regione, quello deve essere Pietro
Marcolini. «Più preparato», dice.
Ed è la giustificazione che Massimo Ciabocchi, rivale di Gostoli al
congresso provinciale Pd, dà a chi
gli contesta di non sostenere un
candidato pesarese come Luca Ceriscioli alle primarie del centrosinistra di domenica.
Meglio Marcolini, dunque?
«Secondo me sì. Marcolini è la persona giusta per traghettare la Regione verso la ripresa dopo la crisi, ha
molta più esperienza. Ceriscioli
non è pronto, avrebbe forse dovuto
fare prima un giro da assessore. Ci
IL ROTTAMATORE
«Pietro mi dà più garanzie
e conosce bene l’ente
E poi Padoan quanti anni ha?»
vuole esperienza e serve un percorso in tutte le cose».
Lo sa che viene da domandarsi come mai Marcolini le scelte giuste non le ha fatte prima, visto che è assessore al
Bilancio anche ora?
«Le cose non le cambia uno da solo, ma il gruppo. È vero che alcuni
hanno fatto il loro tempo, e Marcolini ha fatto le scelte che poteva fare
con i numeri che aveva in bilancio».
Marcolini è stato a Cagli, qualche sera fa. Domanda inevitabile: crede che sulla sanità la
vecchia classe dirigente abbia operato bene, soprattutto per quanto riguarda gli
ospedali dell’entroterra?
«Pietro, quella sera, ha detto che le
cose vanno riviste. Guardi, per
quanto mi riguarda io farei l’ospedale a Calmazzo, perché tanto gli
ospedali di Pesaro e Fano funzionano bene. O anche a Chiaruccia, vi-
COMBATTIVO In alto, Massimo Ciabocchi. A destra,
i due duellanti alle primarie: Pietro Marcolini e, sotto, Luca Ceriscioli
sto che è vicino all’uscita dell’autostrada. Però, al di là di questo, mi
chiedo: dov’era il Pd quando si decideva dell’ospedale o della sanità
in generale? Dov’erano Matteo Ricci, Luca Ceriscioli e Marco Marchetti? Perché non hanno tutelato
le istanze dei territori e vengono
fuori solo adesso? Perché contestano adesso che ci sono i soldi il sito
di Fosso Sejore?».
Venite criticati, lei e altri che
stanno con Marcolini, di non
sostenere un candidato pesarese...
«Io non ho condiviso le scelte amministrative di Ceriscioli nemmeno quando era sindaco. Soprattutto
perché era troppo campanilista,
troppo concentrato sulla sua città,
tanto che ha legato poco la costa
con l’entroterra. In più, anche sui
servizi pubblici ha scelto di stare
con privati, come Hera. È stato poco lungimirante e questa ottica mi
preoccupa, perché potrebbe porta-
re questa impostazione anche in
Regione».
Strano, per un rottamatore,
sostenere Pietro Marcolini...
«Perché, Padoan quanti anni ha?».
Non parlavo di età anagrafica, ma di età spesa in Regione: Marcolini ci lavora da 35
anni.
«Marcolini è un tecnico preparato,
è una guida che mi dà garanzie. Ceriscioli dovrebbe ricominciare tutto da capo, persino con i dirigenti.
Sarebbe stato un assessore perfetto
e un candidato presidente, magari,
fra cinque anni. Ma ora... E penso
anche un’altra cosa».
Dica, Ciabocchi.
«Mi spiace che il nome di Ceriscioli non sia stato portato in assemblea provinciale: inevitabile, quindi, che non sia il candidato di tutti».
Perché quando eravate alla
ricerca di un candidato unita-
CRITICHE A COMI
«Non ha avuto coraggio,
e ha sbagliato a sottrarsi
a una richiesta del partito»
rio e l’area di Ceriscioli ha fatto il nome di Marcolini, avete
optato per il segretario Comi
e non per l’assessore?
«Perché Marcolini non è stato portato in direzione, il segretario non
ha avuto coraggio...».
Quel segretario che voi avete
appoggiato...
«Sono molto critico con Comi, ora:
si è sottratto a una richiesta del partito».
C’è chi vede queste primarie
come un secondo congresso.
«Qualcuno vuole far passare questa
idea, io invece penso che dal 2 marzo tutti dobbiamo lavorare insieme. Per questo mi spiace che Ceriscioli dica che se perde continua a
fare l’insegnante e non si candiderà».
Margherita Giacchi
SPESE PAZZE LA PROTESTA ‘APOLITICA’ IN ANCONA DI DIVERSI PESARESI. MIRCO RICCI PRECISA: «NON HO FATTO QUEGLI ACQUISTI»
Con il Sancrispino e lo yogurt davanti alla sede regionale
– ANCONA –
NON C’ENTRA la politica «ma il buon senso perché molte famiglie gran parte di quelle spese non se
le possono nemmeno permettere». Sono arrivati con
delle bottiglie di vino in bric, delle finte salsicce, libri e occhiali, ovvero una parte degli oggetti che rientrano nelle indagini della magistratura sulle ‘spese
pazze’ dei consiglieri regionali e di gran parte dei
componenti della giunta, il gruppo di manifestanti
che si oppone, tra le altre cose, alla ricandidatura dei
consiglieri implicati nella vicenda. Quella di ieri in
consiglio regionale è stata una manifestazione pacifica, «apolitica e apartitica», ha tenuto a precisare Giacomo Rossi, rappresentante del Fronte di azione popolare ma che ha partecipato a questa iniziativa a titolo personale. In tutto erano una decina di persone,
provenienti soprattutto dal pesarese, e hanno potuto
anche assistere ad alcuni momenti del consiglio regionale. «Questa è una manifestazione a sostegno di
questa indagine – ha specificato Giacomo Rossi –;
chi ha sbagliato deve pagare perché a fronte di una
crisi economica così mordente non può essere accettato un comportamento simile. Siamo stati anche diffidati dal capogruppo del Pd Mirco Ricci allo svolgimento di questa manifestazione, ma di fronte alle
sue giustificazioni e discolpe non ho potuto che consigliargli di fare presente queste informazioni alla
magistratura e non a me».
INTANTO proprio Mirco Ricci interviene sull’argomento. «Certo del preciso e attento lavoro che sta
svolgendo la magistratura sull’utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari è giusto dire che mi sono
state attribuite alcune spese che non sono state, in
maniera assoluta, effettuate da me, ma mi sono state
imputate erroneamente come capo gruppo consiliare. Siamo di fronte ad una vicenda sulla quale la magistratura farà certamente chiarezza – ha concluso –
e a quel momento ci affidiamo con la massima tranquillità».
m. g. f.
••
12
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
BULLI, ATTENTI: PERCHE’ DOVRETE RISARCIRE
e-mail: [email protected]
Nuovo appuntamento di “Sbullit action”, l’iniziativa fanese nata per
contrastare il bullismo emarginandolo attraverso il coinvolgimento
dei giovani in tutte le arti. Questo venerd, dibattito sui risvolti penali
dovuti da atti di bullismo e di come agire legalmente per ottenere
un risarcimento al danno subìto. Come sempre l’appuntamento è
allo “Sbullit Point” al Patty’s Bar all’ex Chiostro delle Benedettine,
alle 19. Durante l’incontro sarà possibile fare un aperitivo con
degustazione (10 euro). Ingresso gratuito.
BELLOCCHI
WORK
IN
PROGRESS
A destra
le titolari
di
Piazzapupazza,
all’interno della
loro
struttura.
A sinistra
quelle di
Lacasatonda:
a destra
Elisa
Ridolfi
con delle
colleghe
Contro i ladri
titolare dorme
nel capannone
DUE CAPANNONI industriali visitati lunedì notte a
Bellocchi. Ma in quello dei
‘360° Arredamenti’ di Gianluca Peruzzini è scattato l’allarme che ha messo in fuga
i ladri. Il titolare, arrivato
sul posto, ha deciso di passare lì la notte «perché il portone era tutto aperto». «Ieri
sera alle 11 mi hanno forzato il portone del capannone
– racconta Peruzzini -. Sono entrati, ha suonato l’allarme ed è arrivata la guardia giurata che li ha messi
in fuga. Al momento mi era
sembrato non avessero preso niente, ma stamattina mi
sono accorto che mancano
due trapani piccolini, roba
da 400 euro niente di più.
Ma il problema è che ne ho
avuto un altro a novembre
dove mi hanno rubato macchina fotografica, laser, goniometro, una borsa. Poi ho
avuto una visita poco prima
di Natale. Solo una visita,
senza effrazione. Lo so perché ho una piccola telecamera che ha registrato tutto. E’
il colmo: prima sono stato
10 anni a Calcinelli in un capannone e non mi è mai capitato nulla del genere. Sono qui a Bellocchi da un anno e quattro mesi ed è già la
terza visita». Via Ugo la Malfa è una strada buia. «Ma i
ladri sono passati da dietro,
non dalla strada – conclude
Peruzzini -. Hanno visitato
sia me che il mio vicino, la
Scr di Valter Bucci, ma per
quello che mi è stato riferito
neppure in quella impresa
edile sono riusciti a prendere nulla». L’arrivo del vigilante della Vigilar deve aver
rovinato i programmi.
Cinque mamme diventano imprenditrici
«Sono i vostri bambini la nostra risorsa»
Due luoghi in cui lasciare i piccoli: Piazzapupazza e Lacasatonda
FANO città dei Bambini? Solo
sulla carta. Perché poi è il coraggio di mettersi in proprio delle
mamme alle prese con la mancanza di spazi adeguati in città, a colmare una carenza strutturale che
fa di Fano una realtà poco babyfriendly. Cinque donne, cinque
giovani mamme, hanno dato vita
a due esperienze imprenditoriali
complementari, pensate per aiutare le famiglie fanesi: la prima è
“Piazzapupazza”, uno spazio giochi per i bambini fino ai 12 anni
inaugurato tre mesi fa e l’altra è
“Lacasatonda” un luogo che accompagna i genitori dalla gestazione al compimento del 3° anno
di vita del piccolino, aperto solo
da qualche settimana.
L’IDEA di Piazzapupazza in via
del Commercio (zona Aeroporto)
nasce da Claudia Romeo, un informatore farmaceutico che una volta diventata mamma si è dovuta
scontrare con una triste realtà: dove si portano i figli a giocare?
«Lei ha una laurea in farmacia e
io in architettura - spiega la socia
Patrizia Longano -, anche se io
ALTRA VOCAZIONE
Informatrice farmaceutica
e architetto: «Così abbiamo
cambiato i nostri progetti»
avevo già esperienza con i bambini avendo lavorato come animatrice e per due anni in una libreria
per ragazzi. Con la crisi, i tagli delle case farmaceutiche e una bambina che è arrivata, Claudia ha deciso di cambiare, e abbiamo mes-
so insieme le idee per un luogo di
incontro aperto il pomeriggio dalle 15.30 alle 20 (biglietto di ingresso 4 euro a bambino fino ai 4 anni
e 7 euro fino ai 12). C’è un’area
molto grande per i bimbi da 0 a 3
anni con la parete sensoriale e la
piscina di palline, un’area centrale con tre gonfiabili e una parete
d’arrampicata e poi il calciobalilla
senza monetine. I più grandi vengono specialmente nel fine settimana e per i compleanni, si divertono perché il posto è grande, 600
metri quadrati, è pulito e loro si
sentono liberi. Esperienze simili
sono state fatte in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia... ne sta
aprendo ora uno al Cesano e a Fano che è la città dei bambini non
c’era nulla del genere».
“LACASATONDA” invece è
uno spazio pensato per accogliere
e prendersi cura delle donne in
gravidanza, delle neo-mamme e
neo-papà e dei loro piccoli nei primi mesi di vita. Ad aprirla in piazza Capuana a Fano 2, tre professioniste del settore e mamme: Elisa
Ridolfi (psicologa, musicoterapeuta e cantante) Tatiana Camillucci
(ostetrica), e Maurizia Tonucci
(psicoterapeuta e insegnante).
«Offriamo corsi pre-parto, postparto, di musica in gravidanza e
primi mesi – spiega la Ridolfi -,
momenti dedicati alla genitorialità ed uno spazio libero (lunedì e
venerdì 9,30-12 e 16,30-19, ingresso 3 euro per bimbo previa iscrizione annuale 10 euro all’associazione), pensato e studiato per
bambini da 0 a 3 anni, per giocare
e crescere insieme».
Tiziana Petrelli
IL FATTO S. MARIA DELL’ARZILLA: INCOLUME L’AUTISTA, INTERVENTO DEI POMPIERI
Acceleratore bloccato, la Mercedes va a fuoco
SI BLOCCA l’acceleratore, il vano motore si surriscalda e
scoppia un incendio... auto
distrutta sulla strada dei
Guazzi. Incolume l’uomo alla
guida. Erano da poco passate le
dieci ieri mattina quando i
Vigili del Fuoco di Fano sono
intervenuti lungo la provinciale
per Santa Maria dell’Arzilla,
poco prima del centro abitato,
per spegnere le fiamme che
hanno divorato la Mercedes
Classe C 2000 di un
rappresentante. Poco prima,
l’uomo aveva perso il controllo
del mezzo: mentre procedeva
in direzione Pesaro si è accorto
che l’auto aveva
improvvisamente accelerato
senza che lui avesse spinto il
piede sul pedale. Per questo ha
spento la macchina che ha
proceduto per inerzia finché
non si è fermata sul lato destro
della strada. Il rappresentante
ha fatto appena in tempo a
scendere dalla Mercedes con la
sua valigetta, quando dal vano
motore sono uscite le prime
fiamme che in pochi minuti
hanno avviluppato tutta l’auto.
Sul posto anche la Municipale
di Pesaro per regolare il
traffico.
FANO 13
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
••
IL CASO RINCICOTTI& ORCIANI L’AZIENDA RISCHIA LA LIQUIDAZIONE
«Ma almeno fateci lavorare»
Il sindacato: «Perchè il Comune non le assegna i servizi?»
MA IN ITALIA NON E’ VIETATO
Donna e burqa, a volte tutto coperto
DIBATTITO SUL BURQA
«Quella sinistra
che semina odio»
UN BURQA in città, si scatena la polemica tra destra e sinistra. La segreteria de
La Destra, Margherita Campanella, criticata dalla consigliera di Sel, Carla Luzi,
«per cercare consenso facendo leva sulla
paura», replica: «Esprimo tutta la mia solidarietà alla signora Luzi, esponente di
Sinistra Unita che in merito alla comparsa di un burqa in città, ha dovuto arrampicarsi sugli specchi, allo scopo di coprire le
castronerie dei dirigenti nazionali del suo
partito. Qualcuno dovrebbe ricordare alla
signora Luzi che, purtroppo, la legge Bossi-Fini in materia di immigrazione è stata
abolita da un governo abusivo di sinistra,
grazie all’apporto di un ex ministro, ora deputato di Bruxelles, che all’epoca fece danni enormi. Alla signora Luzi piace l’arte
di “mediare” delle donne e forse pensa che
quando si tratta di gravi abusi come la
coercizione del burqa, basti dialogare con
chi di dialogo proprio non ne vuol sapere.
La forza politica cui appartiene la signora
si rende colpevole di razzismo al contrario
nei riguardi degli italiani che non ne possono più di avere a che fare con culture basate sulla sopraffazione a scapito delle fasce
più deboli, quali donne e bambini. L’istigazione all’odio è promossa e suscitata dalla
sinistra che, con i suoi programmi di forzata convivenza mette a rischio la sicurezza
del territorio nazionale». «Che fine hanno
fatto le battaglie della sinistra per i diritti e
l’emancipazione femminile? Ah, già, la sinistra per governare ha bisogno del voto degli extracomunitari».
CHE FINE farà la Rincicotti&Orciani? A rischio la controllata (al 100%) di Aset spa
che, per le difficoltà di bilancio, potrebbe essere messa in liquidazione. Ipotesi contro cui
sta combattendo la Cisl perché
tale decisione segnerebbe la sorta dei quattro dipendenti e
dell’attuale amministratrice. I
dipendenti chiedono ad Aset e
al Comune di mettere l’azienda
nelle condizioni di lavorare e
di evitare, con il calo del fatturato, la perdita della licenza per
l’autotrasporto. «Perché – si
chiedono i sindacalisti della Cisl, Giovanni Giovanelli e Maria Grazia Santini – il Comune
non assegna i servizi della pulizia delle fogne negli edifici pubblici, la pulizia delle caditoie e
delle acque meteoriche alla
Rincicotti controllata di Aset,
invece di affidarli a chiamata
diretta ad altre ditte?». «Con la
Rincicotti il Comune – insistono i sindacalisti – spenderebbe
di meno pagando solo il conferimento in discarica. Si potrebbe anche ipotizzare un danno
erariale da parte del Comune».
Da sin.: Giovanni Giovanelli, Fabrizio Federiconi, Sante Pedaletti,
Maria Grazia Santini, Antonio De Fazio, Luca Del Bianco
LA CRISI DURA DAL 2008
«Venne acquistata per
un milione, nel 2012
all’asta per 200mila euro»
Al Comune di Fano, come agli
altri Comuni soci di Aset, sono
state inviate lettere per invitarli ad utilizzare il più possibile i
servizi della Rincicotti. Dalla
presidente di Aset, Lucia Capo-
dagli, e dal sindaco Massimo
Seri, la piena disponibilità, a sostenere l’azienda.
UNA STORIA, quella della
Rincicotti&Orciani, che risale
al 2003 «quando venne acquistata – ricordano i sindacalisti
– per oltre un milione di euro e
che nel 2012 è stata messa in
vendita (l’asta è andata deserta)
per 200 mila euro». Aspetto sul
quale aveva presentato un espo-
sto alla Procura della Repubblica il leghista Luca Rodolfo Paolini. «Noi chiediamo solo di lavorare», fanno sapere i quattro
dipendenti che rischiano il posto: Fabrizio Federiconi, Sante
Pedaletti, Antonio De Fazio,
Luca Del Bianco a cui si aggiunge l’attuale amministratrice Sonia Mariotti. «Siamo disposti a fare qualunque lavoro
– insistono i quattro – anche andare a chiudere le buche delle
strade purché ci facciano lavorare». La crisi dell’azienda, infatti, dura dal 2008 quando a
causa del riduzione del fatturato i dipendenti, per tamponare
la situazione, hanno iniziato ad
utilizzare la cassa integrazione
in deroga. «La speranza a questo punto – fanno sapere i sindacalisti – è che il Comune, come assicurato dal sindaco Seri,
mantenga l’impegno di assegnare alla Rincicotti, per il
2015, incarichi per almeno 40
mila euro. Anche se già nei primi due mesi di quest’anno sono stati affidati ad altre ditte lavori per 5 mila euro e 28 mila
nel 2014».
Anna Marchetti
L’INCONTRO I SINDACATI CON IL CURATORE: POSSIBILE, GRAZIE ALLA MOBILITA’, UN MODESTO REDDITO
Cantieri navali, sospiro di sollievo per i 146 lavoratori
POSSONO tirare un piccolo sospiro di
sollievo i 146 dipendenti dei Cantieri Navali Fanesi: scongiurato lo spettro zero
ammortizzatori sociali per loro si apre la
strada della mobilità. Ieri mattina i sindacati Cgil Cisl e Uil, con i rappresentanti
Rsu della Cantieri Navali Fanesi, hanno
incontrato il curatore fallimentare della
Camm che ha dato la disponibilità a gestire la procedura di rientro nella casa
madre. Ciò significa fare quanto prima
la domanda per la mobilità per tutti i 146,
con il relativo inserimento nelle liste
d’attesa. E quindi di avere la possibilità
di un, seppur modesto, reddito.
TUTTI i lavoratori della Cantieri Navali Fanesi, infatti, provengono dal contratto d’affitto (di ramo d’azienda) del 2012
con la Camm, ditta fanese specializzata
nella lavorazione della vetroresina che
negli ultimi anni ha vissuto una vicenda
tormentata partita con l’assorbimento
da parte della Ferretti e terminata a dicembre con la dichiarazione di fallimento. La settimana prossima ci sarà un nuovo incontro ma i sindacati non gioiscono: «Non si è mai soddisfatti quando si
va verso la mobilità, però questo è un segno tangibile che può dare un reddito a
breve termine ai lavoratori».
FANO E VAL CESANO
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
HA COMPRATO solo due biglietti
della Lotteria del Carnevale di Fano
2015 il vincitore del primo premio: la
“Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” messa
in palio dalla Opel CentralGarage di
Rosciano. «Non credo molto nella fortuna ma ci provo sempre», ha detto ritirando il premio Francesco Spadaro 51
anni, residente a Marotta ma di origini pugliesi. Commerciante di frutta e
verdura, due figli. «Quest’anno ho acquistato solo due biglietti, anche a causa del periodo, mentre prima spendevo circa 20 euro. Non mi era mai capitata una vincita così grossa. Sono felice come tutti i miei parenti e amici».
Sabato mattina stava facendo colazione in centro insieme a degli amici
quando la barista gli ha raccontato di
essersi vista sfumare il primo premio
della Lotteria per un solo numero. «A
quel punto ho guardato i miei due tagliandi ed è esplosa la gioia: e ho offerto la colazione ad amici e colleghi».
MONDAVIO
PRIMARIE NELLA SALA DELLA BCC
Dopo Ceriscioli, ecco il rivale:
venerdì Marcolini sbarca a Pergola
Il gruppo dei ragazzi
di ‘‘Fuoritempo’’
in trasferta ad Arcevia:
si parla di ecologia
DOPO Luca Ceriscioli a Pergola “sbarca” pure Pietro
Marcolini, che con l’ex sindaco di Pesaro forma la coppia
di duellanti del Pd per le primarie della coalizione di
centrosinistra fissate per domenica e volte alla
designazione del candidato governatore della Regione
Marche. L’appuntamento è per le 19,30 di venerdì alla
sala convegni della Banca di Credito Cooperativo, in viale
Martiri della Libertà. «Come Circolo Pd di Pergola –
evidenzia il segretario Guido Peverieri - pensiamo che
questi incontri siano importanti per alimentare la vita
democratica del nostro paese e per cercare di risollevare,
diciamo così, le sorti della politica; quella buona s’intende.
E’ auspicabile che ci sia una nutrita presenza di cittadini;
non solo pergolesi, ma anche dei comuni vicini e
dell’intera valle del Cesano. Una buona occasione per
sentire direttamente da Marcolini come la pensa e
sottoporgli le problematiche del nostro territorio».
s.fr.
CHE PASTICCIO I blocchi di terra e asfalto ammassati lungo la Strada provinciale 5
IL CASO ORCIANO: UN IMPREDITORE SEGNALA RIFIUTI SPECIALI LUNGO LA PROVINCIALE
La Provincia ripara la carreggiata
e abbandona i resti dell’asfalto rimosso
ALLE CRITICHE mosse
all’amministrazione Baldelli
sulla gestione del progetto
“aree interne” dal segretario
Pd Peverieri, risponde
l’assessore Diego Sabatucci:
«Abbiamo tentato di
condividere una scelta
importante per la città, ma il
Pd ha rifiutato il dialogo.
Il sindaco ha chiamato
l’opposizione anche perché
alcuni elettori del Pd si sono
rivolti proprio a lui
chiedendogli di convocare la
minoranza che, a detta degli
stessi sostenitori della sinistra
locale, ancora una volta
rischia di non capirci nulla e
di prendere posizioni dannose
••
Lotteria Carnevale, il vincitore dell’Opel felice come una Pasqua
ABITA A
MAROTTA
Il vincitore,
Francesco
Spadaro
RIFIUTI “speciali” abbandonati
sul ciglio della strada. Succede
lungo la Provinciale 5, nel tratto
che collega il capoluogo di Orciano di Pesaro alla frazione mondaviese di San Filippo sul Cesano. A
segnalare questo caso, che potremmo chiamare di apparente “inadempienza ambientale”, è un lettore del ‘Carlino’, che quell’arteria la percorre ogni giorno quattro volte per recarsi al lavoro e tornare a casa mattina e sera. «Nella
prima metà di gennaio – scrive la Provincia ha provveduto a rimuovere gli avvallamenti che
c’erano lungo la Sp5. Cosa lodevo-
15
le, anche se si è trattato di un semplice palliativo (in effetti, la strada in questione avrebbe bisogno
di un intervento strutturale di
ben altra entità per porre un rimedio duraturo rispetto ai movimenti franosi che interessano quella
zona coinvolgendo sistematicamente la rete viaria, ndr). Però,
con mia grande sorpresa, vedevo
che il materiale di risulta, composto da terra e asfalto, invece di essere man mano caricato sui mezzi
e portato in una discarica autorizzata, poiché l’asfalto è un rifiuto
speciale, veniva accumulato su un
lato della strada. Ho pensato che
forse sarebbe stato rimosso tutto
insieme alla fine dei lavori, ma i
mezzi non ci sono più ormai da ol-
DUE PESI E DUE MISURE
«Eppure noi dobbiamo stare
attenti a come li smaltiamo:
se no scatta la sanzione»
tre un mese e l’asfalto è ancora tutto lì, ammassato al bordo della carreggiata, per più di 20 metri. A
questo punto mi chiedo, e con rabbia: se a casa mia e nelle nostre
aziende dobbiamo stare attenti a
smaltire tutti i rifiuti nella maniera corretta, altrimenti rischiamo
pesanti sanzioni, la stessa cosa
non vale per le amministrazioni
pubbliche? Ci sono forse due pesi
e due misure? I danni all’ambiente che può procurare l’inadempienza di un privato rispetto a
quella di un ente pubblico sono
diversi?» Interrogativi che, in effetti, fanno riflettere e ai quali, ci
si auspica, possa seguire al più presto la rimozione di quei blocchi
di terra e asfalto ai margini della
carreggiata.
s.fr.
PERGOLA LA REPLICA DELL’ASSESSORE SABATUCCI AL SEGRETARIO PD PEVERIERI
«Ma per voi viene prima il partito, poi la città»
per i pergolesi». «Peverieri
dice che qualcosa gli “puzza”,
che ha dei “sospetti”. Ma
questo signore fa politica o
scrive romanzi? Emerge
chiaro che per la sinistra
viene prima il partito che la
città, come già accaduto per
ospedale e cava del Bifolco».
SABATUCCI, poi, spiega
l’evoluzione del progetto “aree
interne”: «Dopo che
il ministero ha escluso
Fabriano e Genga dall’ambito
territoriale in cui rientra
Pergola, il peso
amministrativo è stato
spostato tutto verso la valle
del Metauro e il Montefeltro,
perché lì ora si trova la
maggioranza dei comuni
rimasti nel progetto. Lo
capirebbe anche un bambino,
ma il gruppo di opposizione
no. Di questa esclusione la
minoranza vorrebbe incolpare
il sindaco? Al ministero non
c’è mica Baldelli, ma il Pd».
Prosegue l’assessore:
«Ora c’è da fare una scelta che
condizionerà il futuro di
PROSEGUE l’impegno tra arte e
informazione di una delle realtà
giovanili più vivaci della
Valcesano e dell’intera provincia:
il gruppo di riflessione politica,
sociale ed economica
“Fuoritempo” di San Michele al
Fiume, che è arrivato a
coinvolgere oltre 130 ragazzi e che
nell’ottobre del 2012 ha
festeggiato i 10 anni di attività
teatrale, perché una delle sue
caratteristiche è quella di
riassumere gli incontri e gli
approfondimenti organizzati sui
temi di attualità in spettacoli da
portare in scena. Domenica gli
attori di “Fuoritempo” saranno
protagonisti in trasferta,
proponendo al Teatro Misa di
Arcevia (An), con inizio alle 16,30,
la loro ultima creazione: “23:55 E’
il tempo e l’ora”.
Uno spettacolo che analizza la
società dei consumi e i problemi
generati dallo stile di vita
“moderno” primo fra tutti il
riscaldamento globale.
«Agricoltura e petrolio, energia e
trasporti, popolazione, rifiuti,
disparità di ricchezza, acqua
pubblica e risorse idriche, suolo e
vegetazione, riscaldamento globale
e scioglimento dei ghiacciai; sono
queste le problematiche che
concorrono a rendere i
cambiamenti climatici uno degli
argomenti più importanti per la
comunità umana e che
affrontiamo nel nostro lavoro»,
sottolinea Francesco Montanari,
uno dei fondatori di
“Fuoritempo”. All’allestimento
dell’opera teatrale hanno
collaborato la Scuola del Libro di
Urbino e l’associazione
“Mammut” di Fano.
s.fr.
Pergola e della Valcesano.
Cioè, aderire al progetto,
spostando il centro politico
verso l’altra valle come ai
tempi della comunità
montana di Cagli, oppure
lavorare per l’unità
cesanense». «La minoranza
vorrebbe far credere che
Pergola è isolata? Ricordiamo
che l’assessore laurentino
Fontana ha già dichiarato di
essere al fianco di Pergola e
che in questi anni abbiamo
stretto rapporti con Corinaldo,
Mondavio, Unione Roveresca
e persino Gubbio».
s.fr.
Nella foto l’assessore
pergolese Diego Sabatucci
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