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Il Piano dell`Offerta Formativa Campus dei Licei

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Il Piano dell`Offerta Formativa Campus dei Licei
Il Piano dell'Offerta
Formativa
Campus dei Licei “M. Ramadù”
Via Rimini n. 1 - 04012 Cisterna di Latina
tel 06.96873133 - fax 06.96021356
[Sede distaccata: Via Einaudi, 11 – 04012 Cisterna di Latina
Tel. 06.9699163 – fax 06.9698038]
www.liceocisterna.it
Dirigente Scolastico Prof. Pasquale Gionta
Anno scolastico 2012-2013
Approvato dal Collegio dei Docenti il 16 novembre 2012
Adottato dal Consiglio di Istituto il
1|Pagina
SOMMARIO
PARTE PRIMA
1.
Presentazione del Piano dell’Offerta Formativa
2.
Cenni storici sull’Istituzione Scolastica
3.
Il territorio di riferimento
4.
Fondamenti caratterizzanti il Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù”
5.
Metodologie
6. Finalità generali delle discipline di studio
7. La dimensione europea del Piano dell’Offerta Formativa del Campus dei
Licei
7.1 Quadro di riferimento comune europeo: pianificazione e valutazione degli
interventi
educativi
7.2 I quattro assi: l’asse dei linguaggi, l’asse matematico, l’asse storico-sociale e
l’asse scientifico-tecnologico
8.
Le competenze chiave di cittadinanza
9.
La Certificazione delle Competenze
PARTE SECONDA
10. I Corsi di Indirizzo dell'I.I.S. Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù”
11. Il profilo culturale, educativo e i quadri orari del Polo Liceale
11.1 LICEO SCIENTIFICO
11.2 LICEO CLASSICO
11.3 LICEO LINGUISTICO
2|Pagina
12.
13.
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO: piano degli studi, risultati di apprendimento e
quadro orario.
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO: piano degli studi, risultati di apprendimento
quadro orario.
PARTE TERZA
14.
14.1
La Progettualità Europea dell’I.I.S. Campus dei Licei “ M. Ramadù”:
Le Certificazioni Linguistiche:
Lingua Inglese: Pet e First
Lingua Francese: DELF
Lingua Spagnola: DELE
14.2 Gli Stage linguistici
14.3 La mobilità degli studenti. I progetti Comenius ed Intercultura
14.4 Il Partenariato Multilaterale Comenius “Clim’acteurs”
14.5 EFEP “European Financial Education Partnership” Lifelong Learning
15.
15.1
15.2
15.3
15.4
Percorsi di studio a dimensione europea
Il progetto ESABAC
Il Progetto: “Youth on the Move”
La Certificazione Europea ECDL (European Computer Driving Licence)
La Certificazione Europea ECDL CAD
16.
16.1
16.2
16.3
Miglioramento ed Ampliamento dell’Offerta Formativa
Progetti comuni a tutti gli indirizzi di studio
I progetti del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico per ambito disciplinare
I progetti dell’Istituto Tecnico Economico e dell’Istituto Tecnico Tecnologico
17
La valorizzazione delle eccellenze.
18
L’Orientamento.
19
L’Integrazione degli alunni stranieri e di cittadinanza non italiana.
20.
20.1
20.2
20.3
La valutazione
I tempi e il numero di verifiche previste per l’a.s. 2012-13
Gli indicatori della valutazione periodica e finale
Scala valutativa in decimi per la quantificazione del rendimento.
21.
21.1
21.2
21.3
Credito Scolastico e Formativo
La Tabella A per l’attribuzione del credito scolastico
Il credito Formativo. Il D.M. 24/2000 N. 49 Art. 1
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
22. Criteri per l’assegnazione del voto di condotta
3|Pagina
22.1 Griglia di valutazione per l’assegnazione del voto di condotta
23. Criteri per la valutazione di fine anno
23.1 Criteri di non ammissione per il Campus dei Licei
24. Le attività di recupero e di sostegno
25. Alunni con Difficoltà Specifica di Apprendimento (DSA)
25.1 Misure educative e didattiche di supporto e forme di verifica e valutazione.
26. Le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica
26.1 La programmazione alternativa all'insegnamento della religione cattolica.
Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’IRC
27.
Strutture ed attrezzature del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico
Strutture ed attrezzature dell’Istituto Tecnico Economico e dell’Istituto
Tecnico Tecnologico
28.
L' Organizzazione del Campus dei Licei
La Presidenza. Lo staff di Presidenza
Le Funzioni Strumentali
I Consigli di Classe
I Dipartimenti
Le Commissioni
Il Personale ATA
Il Personale esterno della scuola.
I Genitori
La scansione oraria del Campus dei Licei
L’orario di ricevimento della Segreteria
La Formazione delle Classi
La suddivisione dell’anno scolastico
Il Calendario Scolastico per l’anno scolastico 2012-2013
Il Consiglio di Istituto e le sue funzioni
La Giunta Esecutiva e le sue funzioni
29.
La suddivisione dell’anno scolastico 2012-13
30.
Il calendario Scolastico 2012-13
31.
Il Consiglio d’Istituto e le sue funzioni
32.
La Giunta Esecutiva e le sue funzioni
4|Pagina
1.
IL PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA.
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale dell’attività culturale e
progettuale di ogni istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata nell'ambito dell’autonomia i, Il POF del
Campus dei Licei è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi indirizzi di
studio determinati a livello nazionale ii.
Il Piano dell’Offerta Formativa è lo strumento di comunicazione che rende trasparente e
leggibile, a tutte le componenti scolastiche e sociali, il servizio educativo-culturale della
scuola, specificandone gli intenti e rispettando le indicazioni e i criteri formulati dai vari
Organi Collegiali. Chiaro e di agile accesso, tale documento deve essere condiviso nei
principi e negli obiettivi e risultare coerentemente sensibile nel suo sviluppo pluriennale ad
accogliere nuove proposte e orientamenti.
L’ I.I.S. Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù” propone un piano dell’Offerta
Formativa in grado di :
• costruire l’identità e l’immagine dell’Istituto nel rispetto delle sue articolazioni;
• adeguare le finalità educative alle nuove realtà ambientali;
• avere strumenti idonei a gestire la crescente complessità del sistema formativo;
• adeguare la proposta culturale alle mutate esigenze dell’utenza;
• garantire informazione e far assumere responsabilità agli operatori del settore;
• definire e delimitare le aree di competenza della scuola e dei suoi operatori;
• definire le linee operative e i selettori culturali del Campus; dare visibilità alle
attività e alla pluralità delle offerte messe in campo.
Per soddisfare tali esigenze, il piano si articola su tre indicatori principali: la flessibilità, la
responsabilità e l’integrazione.
Per flessibilità si intende la necessità di compiere scelte innovative, coerenti con le attività
didattiche, organizzative, curriculari ed extracurriculari proposte. La responsabilità investe
direttamente la correttezza e l’efficacia di ogni decisione in ambito scolastico, nel pieno
rispetto degli utenti e di tutto il personale in servizio presso
l’ Istituzione scolastica.
L’integrazione è la messa a confronto della scuola con il territorio in senso lato, le agenzie, le
culture, i bisogni formativi, le risorse disponibili.
L’autonomia scolastica ha consentito l’attuazione di un modello di scuola che si pone in
stretta sinergia con il suo territorio di riferimento. Motore di crescita educativa, formativa e
professionale, la scuola è divenuta inoltre fattore di sviluppo sociale e locale. L’attenzione e
lo studio del proprio territorio è quindi inscindibile da ogni valida pratica educativa.
Conoscere il territorio significa saper leggere ed utilizzare concretamente le sue risorse
essenziali per cercar di rispondere con efficacia alle sue richieste ed ai suoi bisogni.
Tale documento rende espliciti i fondamenti caratterizzanti l’Istituto, le metodologie e
illustra nello specifico gli indirizzi di studio, gli obiettivi educativi e le finalità di ogni
singolo percorso. Gli obiettivi educativi e le finalità e gli obiettivi disciplinari unitamente alle
modalità di verifica sono invece indicati nelle programmazioni dipartimentali.
Nella sezione relativa al miglioramento ed ampliamento dell’offerta formativa sono contenute
le proposte progettuali in linea con gli indirizzi di studio, a supporto dell’attività didattica, in
5|Pagina
chiave di potenziamento. Nel pieno rispetto della missione fortemente europea del piano
dell’offerta formativa, una posizione di rilievo è assegnata alla progettualità legata all’Europa,
alle attività ed alle esperienze educative messe in atto, compresa la mobilità europea di
studenti e personale docente.
Al fine di rendere visibile e trasparente la funzionalità del sistema, il documento offre inoltre,
indicazioni sugli aspetti organizzativi e sul regolamento di Istituto.
2.
CENNI STORICI SULL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù” è il risultato dell’unificazione dell’I.I.S.Gen.
W.O.Darby e del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico sez. ass. I.I.S. W.O.Darby, in base
al Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico
2012-13 iii.
Il Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù” ha sede in via Rimini n. 1 ed ospita il Liceo
Scientifico, Classico e Linguistico. L’Istituto Tecnico Commerciale e l’Istituto Tecnico
Industriale fanno parte della sede distaccata e si trovano in via Einaudi n. 11.
Il Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù” è il risultato dell’unificazione dell’I.I.S.Gen.
W.O.Darby e del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico sez. ass. I.I.S. W.O.Darby, in base
al Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico
2012-13. (Decreto n. 22 emanato il 21.02.2012 dall’U.S.R. del Lazio).
Nell’a.s. 2008-9, avendo superato il numero di 1.300 alunni, per Decreto della Giunta
Regionale, i due Istituti erano stati scissi in due poli separati. Questi, contraddistinti dalla
diversità degli indirizzi di corso, avevano dato vita al Polo Liceale e al Polo Tecnico. Il Polo
Liceale includeva i tre indirizzi: Scientifico, Classico e Linguistico. Il Polo Tecnico
comprendeva l’Istituto Tecnico Commerciale e l’Istituto Tecnico Industriale, con sede in via
Einaudi n. 11.
Il Polo Tecnico è stato a sua volta, il prodotto di una vicenda complessa che trae origine
dall’a.s. 1970-71. Sezione distaccata di due Istituti di Latina, l’I.T.C “Vittorio Veneto” prima
e l’I.T.C. “G. Salvemini poi, l’Istituto ottiene la sua autonomia nell’a.s. 1982-83 e assume la
denominazione di I.I.S. “Gen. W. O. Darby” dall’a.s. 1984-85. L’omaggio al generale Darby
è il riconoscimento del suo impegno nei confronti della città di Cisterna prestato durante la
Seconda Guerra Mondiale. Egli, nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 1944, combattè a capo di
una guarnigione di Rangers, che numericamente inferiori furono decimati dalla pattuglia
tedesca in cui si era imbattuta. Nell’a.s. 1987-88, è stato istituito a Cisterna, il Liceo
Scientifico con sede nell’I.I.S. “Gen. W. O. Darby”.In un primo momento sezione distaccata
del “Liceo Scientifico Maiorana” di Latina, il Liceo Scientifico è poi divenuto una sezione
distaccata del “Liceo Scientifico Meucci” di Aprilia. Nell’a.s. 1988-89 è stato istituito il
biennio dell’I.T.I., con sede in via Manzoni, dapprima sezione distaccata dell’I.T.I. “Galilei” e
successivamente del “Marconi” di Latina. Nell’a.s. 2000-01, I.T.C, I.T.I. e Liceo Scientifico
confluiscono nell’I.I.S. “W.O. Darby” per poi ridividersi nell’a.s.2008-09 in Polo Liceale e
Polo Tecnico.
3.
IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Cisterna di Latina, da area tradizionalmente agricola si è trasformata in territorio
industriale, caratterizzato da industrie agro-alimentari, di tecnologia meccanica e
6|Pagina
informatica, con aziende legate al commercio e alla distribuzione di beni e servizi. La
città vanta oltre 35.000 abitanti, di cui oltre 2.000 sono stranieri che rappresentano il
6% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella
proveniente dalla Romania con il 42,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio,
seguita dalle Filippine (12,7%) e dalla Tunisia (7,0%).Vi sono inoltre altri gruppi
etnici presenti sul territorio: pakistani, nigeriani, moldovi, indiani e polacchi. L’aspetto
multietnico del territorio ha creato aspettative ed esigenze di istruzione sempre più
pressanti alle quali, l’intero Campus dei Licei tenta di dare delle risposte in termini
di opportunità culturali, educative, sociali. L’impegno della scuola è di favorire
l'accoglienza e sostenere l'integrazione degli alunni nel percorso di istruzione
superiore, tenendo conto dell'unicità e particolarità di ogni singolo studente.
Il bacino di utenza corrisponde all’area compresa tra Cisterna, Latina e Cori. Grazie
alla accessibile collocazione geografica dei suoi due Istituti, il Campus accoglie inoltre
studenti provenienti da Latina, Pontinia e Velletri.
4.
I Fondamenti
Ramadù”:
caratterizzanti
il Campus
dei
Licei
“Massimiliano
L’impianto educativo e culturale del Campus dei Licei è definito dalle seguenti
dimensioni:
1. L’impegno a favore della persona.
Quest’assunto si esplicita nell’attenzione prestata dalla scuola alla specificità di
ognuno, alla storia personale, al retroterra familiare e sociale, all’identità
culturale, religiosa, politica, al portato delle diversità di provenienza geografica,
apprezzando il contributo che le differenze recano al contesto scolastico ed alla
dinamica delle pratiche educative.
2. La concezione della scuola come educazione alla democrazia.
Il Liceo intende porsi come esperienza omogenea e coerente rispetto
all’organizzazione democratica della società e ispirarsi al principio di
partecipazione e di assunzione di responsabilità di ciascuno nei confronti di tutti.
Contestualmente la scuola si pone come garanzia di uguaglianza di opportunità,
senza velleità egualitaristiche né tentazioni elitarie.
3. La funzione della scuola come momento di formazione culturale, di
preparazione a studi successivi, di definizione di profili e aspirazioni
professionali.
Il Liceo vuole favorire l’acquisizione di conoscenze, sviluppare competenze,
predisporre ad una mentalità critica, ad un metodo di lavoro ‘per soluzione di
problemi’, secondo l’impostazione propria di questo corso di studi che non
prevede una ‘forte terminalità’ orientata a indirizzi specialistici, ma tempi di
lavoro lunghi finalizzati ad una formazione generale.
7|Pagina
5.
Metodologie
L’impegno a favore della persona.
In quest’ambito trova spazio, in particolare, l’impegno per l’accoglienza delle
prime classi, lo sforzo per l’individualizzazione del rapporto didattico,
l’attenzione verso l’orientamento agli studi e alla professionalità, le iniziative a
favore dell’integrazione e al sostegno degli alunni in difficoltà, l’educazione alla
salute, all’ambiente, la definizione di regole per le attività scolastiche, la
valorizzazione della responsabilità personale. In tale quadro è fondamentale
mantenere e allargare lo spettro delle attività integrative, garantendo momenti di
apertura dei locali e di fruizione delle strutture, valorizzando il ruolo della scuola
come luogo di ritrovo e di aggregazione per i giovani e di riferimento culturale
per il territorio.
La concezione della scuola come educazione alla democrazia.
La vita del Liceo si caratterizza per la vivacità e il pluralismo delle opinioni, che
si manifesta sia nello specifico della didattica sia nelle diverse iniziative della
comunità scolastica. L’ispirazione democratica del Liceo tende a dar massimo
spazio alle forme di partecipazione responsabile dei giovani agli organi
collegiali, alle forme di vita associativa, a tematiche ispirate alla realtà
contemporanea.
La funzione della scuola come luogo di formazione culturale, che ha come
fine la preparazione a studi successivi e la definizione di profili e aspirazioni
professionali,
si realizza attraverso:
•
il puntuale rispetto dei programmi d’insegnamento, attuati con il ricorso a
moderni strumenti didattici, la presenza in Istituto di una pluralità di opzioni di
indirizzi e lo svolgimento di attività integrative;
• una specifica azione di orientamento attuata in base alla specificità di ogni
indirizzo di studio, attraverso la collaborazione con Enti, Università, Agenzie,
figure professionali;
• la costruzione di una rete di relazioni fra scuole e territorio allo scopo di operare
scambi di esperienze, di opportunità, di materiale tecnico, di elaborazioni
didattiche.
6.
Finalità generali delle discipline di studio
Nello specifico disciplinare i docenti dei vari settori, ognuno nell’ambito delle
proprie competenze e specificità, operano per sviluppare:
8|Pagina
1.
Capacità di organizzazione e di rielaborazione autonoma e critica dei
contenuti.
2.
Sviluppo delle competenze comunicative e delle capacità espressive
attraverso l’uso dei diversi linguaggi settoriali.
3.
Capacità di contestualizzare storicamente le vicende umane e recuperare
la memoria storica.
4.
Sviluppo della curiosità nei confronti del sapere umanistico, scientifico
e tecnico.
5.
Approccio razionale alla realtà attraverso categorie di analisi scientifica.
6.
Sviluppo delle abilità trasversali tese all’acquisizione di strumenti per
accrescere le competenze professionali.
7.
Consapevolezza dei valori artistici e culturali.
8.
Consapevolezza dei valori etici e civici.
9.
Consapevolezza del valore unico dell’apprendimento per tutto l’arco
della vita, strumento indispensabile per il successo personale e professionale.
10.
Approccio critico alle problematiche religiose ed esistenziali.
7. La dimensione europea del Piano dell’Offerta Formativa del Campus dei
Licei
Il Consiglio Europeo di Lisbona ha segnato l’avvio verso una più profonda
consapevolezza della centralità dell’educazione, della formazione e del valore della
cooperazione per una scuola di “qualità”. Lo sviluppo di una società della
conoscenza e la dimensione europea dell’educazione, considerano di fatto
essenziale la valorizzazione della diversità e del pluralismo delle esperienze,
promuovendo così nei giovani il senso dell’identità, dei valori dello spazio europeo
o , tout court, un “comune sentire europeo”. La scuola è tenuta ad accogliere la
sfida, impegnandosi per la costruzione dell’Europa dell’Istruzione.
Per raggiungere questo traguardo, essa è fortemente impegnata a promuovere la
realizzazione di uno spazio europeo dell’istruzione e della formazione, nella
consapevolezza del ruolo determinante dei sistemi educativi per il progresso civile,
democratico ed economico dei suoi cittadini.
Il nostro Istituto, in adesione agli orientamenti europei, promuove
l’apprendimento in tutto l’arco della vita, assicurando a tutti pari opportunità per
raggiungere elevati livelli culturali, per sviluppare capacità e competenze e
pertanto:
-
Crea un ambiente aperto per l’apprendimento
9|Pagina
-
Rende l’apprendimento più attraente
Rafforza i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e con la società in
genere
Sviluppa lo spirito imprenditoriale
Aumenta la mobilità e gli scambi
Migliora l’apprendimento delle lingue straniere e attrarre più studenti agli
studi scientifici e tecnici
7.1 Il Quadro di riferimento comune europeo: pianificazione e valutazione
degli interventi educativi.
Il "Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche", (European Qualification
Framework) stabilito a Lisbona nel marzo del 2000 costituisce un confronto tra esiti
di apprendimento, titoli e qualifiche rilasciati dai diversi Paesi europei e
rappresenta il punto di partenza per la definizione delle competenze chiave. Esso
delinea otto competenze chiave. Si tratta di competenze di base riferite ai quattro
assi: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico e asse
storico-sociale.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
Le otto competenze sono di fatto pietre angolari del sistema educativo teso allo
sviluppo di una cittadinanza attiva nella società della conoscenza. Alcune di esse
vanno considerate nella loro sovrapponibilità e correlazione con le altre, per questo
funzionali all’acquisizione delle conoscenze, abilità e delle competenze. Il loro
denominatore comune è una forma di apprendimento “globale” nel quale,
convergono parimenti i valori strutturali del pensiero critico, della creatività, dello
spirito di iniziativa e di potere decisionale, nella consapevolezza di una sana
gestione dei sentimenti personali.
7.2 I QUATTRO ASSI:
L’ASSE DEI LINGUAGGI
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente gli strumenti fondamentali di
diversi linguaggi: la lingua italiana comune a tutti i contesti comunicativi; quella inglese che
facilita la mediazione e la comprensione di altre culture oltre favorire la mobilità di studio e di
vita;
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce dunque la base fondamentale per gestire
l’interazione comunicativa in maniera critica e autonoma in tutti gli aspetti della realtà.
10 | P a g i n a
COMPETENZE
Padroneggiare gli
strumenti espressivi
ed argomentativi
indispensabili per
gestire l’interazione
comunicativa
verbale in vari
contesti
Produrre testi di
vario tipo in
relazione a
differenti scopi
comunicativi
ABILITA’/CAPACITA’
•
•
•
•
•
•
•
Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale
Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale
Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati
Riconoscere differenti registri comunicativi in un testo orale
Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere
anche il proprio punto di vista
Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed Informali
•
•
•
•
•
Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della
produzione di testi scritti di vario tipo
Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni
Rielaborare in forma chiara le informazioni
Produrre testi corretti, coerenti ed espressivi, adeguati alle diverse situazioni comunicative
Produrre testi di scrittura creativa
Rielaborare in modo personale e con un certo grado di autonomia informazioni, stimoli e
modelli di scrittura ricavati da altri testi
Leggere,
comprendere ed
interpretare testi
scritti di vario tipo
•
•
•
•
Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi
Applicare strategie diverse di lettura
Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo
Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
Utilizzare una
lingua straniera per
i principali scopi
comunicativi ed
operativi
•
Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di
interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
Ricercare informazioni all'interno di testi di breve estensione di interesse personale,
quotidiano, sociale o professionale
Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi all'ambito personale e sociale
Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali
Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano,
sociale o professionale
Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio
Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all'altro in contesti multiculturali
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere e
utilizzare il proprio
corpo muovendosi
in modo
consapevole nello
spazio
•
•
•
•
•
•
•
Utilizzare e
produrre testi
multimediali
•
•
•
•
riconoscere e confrontare i vari gesti tecnici degli sport praticati
conoscere le proprie potenzialita’ motorie in relazione al movimento
riconoscere l’elevato aspetto educativo dello sport
fare propria la consapevolezza dell’importanza dell’attivita’ fisica per la salute psico-fisica
dell’individuo
applicare con la maggior rispondenza possibile i vari gesti tecnici degli sport praticati.
cogliere e padroneggiare le proprie potenzialita’ motorie nella realzzzazione di un qualsiai
movimento.
osservare ed analizzare i propri ed altrui comportamenti e dinamiche relazionali insiti
nell’attivita’ sportiva
assumere comportamenti e stili di vita consoni al benessere psico fisico.
Comprendere le caratteristiche dei prodotti multimediali
Elaborare prodotti multimediali
Utilizzare le principali forme di comunicazione telematica
L’ASSE MATEMATICO
L’asse matematico ha per obiettivo l’acquisizione di saperi e competenze che favoriscano una
buona capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente in diversi contesti. Si tratta
11 | P a g i n a
quindi di acquisire abilità nell’individuazione e applicazione di procedure che consentano di
affrontare situazioni problematiche attraverso un linguaggio formale.
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
Utilizzare le tecniche e le
procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche
sotto forma grafica
•
•
•
•
•
•
•
•
Confrontare ed
analizzare figure
geometriche,
individuando invarianti
e relazioni
•
•
•
•
•
•
Individuare le strategie
appropriate per la
soluzione di problemi
Analizzare dati e
interpretarli
sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di
rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche
di tipo informatico
Comprendere il significato logico operativo di numeri appartenenti ai diversi
sistemi numerici.
Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazione a
decimale, da frazioni apparenti a numeri interi, da percentuali a frazioni..)
Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le
proprietà
Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la
soluzione di un problema con una espressione e calcolarne il valore
Comprendere il significato logico operativo di rapporto e di grandezza
derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di
proporzionalità e percentuale
Risolvere le equazioni di I grado e verificare la correttezza dei procedimenti
utilizzati.
Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il
concetto di equazione e quello di funzione.
Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne
la correttezza dei risultati.
Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con
linguaggio naturale
Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni
concrete.
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative
In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e
ripercorrerne le procedure di soluzione
Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione
Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul
piano cartesiano.
•
•
•
Progettare un percorso risolutivo e formalizzarlo attraverso modelli algebrici
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa.
Convalidare i risultati ottenuti sia empiricamente sia mediante argomentazioni
•
•
•
Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati
Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta
Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze tra
elementi di due insiemi
Riconoscere una relazione tra variabili in termini di proporzionalità diretta o
inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica
Valutare l’ordine di grandezza di un risultato
Attraverso un foglio elettronico elaborare e gestire semplici calcoli e
rappresentarne in forma grafica i risultati
Saper rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una o più rette e
viceversa saper interpretare il significato di intersezione tra le rette.
•
•
•
•
L’ASSE STORICO-SOCIALE
L’asse storico-sociale si contraddistingue non solo per l’analisi e la comprensione degli
eventi storici secondo le coordinate spazio-temporali, ma anche perchè concorre
all’educazione e all’esercizio attivo e consapevole della cittadinanza. Cogliere nel passato le
12 | P a g i n a
radici del presente risulta quindi funzionale all’acquisizione dell’identità sociale e culturale
dell’individuo.
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
Comprendere il
cambiamento attraverso il
confronto tra aree
geografiche e culturali tra il
passato storico e il presente
• riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di
eventi storici e di aree geografiche
• collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spaziotempo
• saper distinguere i fattori ambientali che hanno portato alle diverse
caratteristiche delle forme di civiltà
• riconoscere gli apporti specifici delle diverse civiltà allo sviluppo delle civiltà
successive
• Individuare le tracce culturali e ambientali lasciate dalle antiche civiltà italiche
nel territorio di appartenenza
• identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree
geografiche e periodi diversi
• comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere
quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale
• leggere –anche in modalità multimediale- le differenti fonti letterarie,
iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su
eventi storici di epoche diverse e differenti aree geografiche
• individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato
l’innovazione tecnico-scientifica nel corso della storia e le conseguenti
evoluzioni sociali economiche e giuridiche
• individuare analogie e differenze tra società antiche e attuale società economica
globalizzata
Collocare l’esperienza
personale in un
sistema di regole fondato sul
reciproco
riconoscimento dei diritti a
tutela della persona, della
collettività e dell'ambiente
•
•
•
•
•
•
•
Riconoscere le
caratteristiche essenziali del
sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio
territorio
•
•
•
Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le
principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato riconoscendo e
comprendendo le radici della convivenza democratica
Sviluppare sensibilità nei confronti dell'ambiente umano, naturale, sociale in
cui si vive
Acquisire consapevolezza di alcuni meccanismi psicologici nel rapporto di
cooperazione con i pari e con gli adulti
Sviluppare propensione all'ascolto, all'osservazione, all'autoosservazione
Individuare nella propria esperienza l'agire di alcuni fenomeni sociali
Comprendere le problematiche connesse alle differenze culturali dei popoli e
conoscere le organizzazioni e le fonti normative a tutela dei diritti umani
Comprendere l’esigenza di tutela della dignità della persona umana a livello
nazionale, europeo e globale.
Riconoscere le caratteristiche sociali, demografiche ed economiche del
territorio con particolare attenzione alle caratteristiche e alle opportunità
lavorative offerte dal mercato del lavoro locale
Riconoscere il ruolo delle politiche internazionali e nazionali sull’evoluzione
della politica economica del territorio
Cogliere le relazioni tra i fenomeni locali e quelli globali
L’ASSE SCIENTIFICO- TECNOLOGICO
L’asse scientifico tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del
mondo circostante per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del
mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione
globale. Fondamentale è l’acquisizione di metodi, concetti e atteggiamenti per osservare e
13 | P a g i n a
comprendere il mondo e per misurarsi con l’idea di complessità, sistematicità e trasformabilità
del reale.
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
•
Osservare, descrivere ed
analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale
e antropica e riconoscere nelle
sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
•
•
•
•
•
Raccogliere dati attraverso l’osservazione qualitativa e quantitativa dei
fenomeni naturali o artificiali
Organizzare e rappresentare i dati raccolti
Interpretare i dati in base a semplici modelli
Presentare i risultati dell’analisi
Riconoscere le componenti principali e i ruoli all’interno dei sistemi
naturali
Applicare i concetti di sistema e complessità in situazioni concrete
Interpretare i fenomeni naturali,
chimici, biologici dal punto di
vista delle trasformazioni di
energia
• Distinguere le fonti e le modalità di trasformazione dell’ energia nei
sistemi viventi e non viventi
• Individuare le conseguenze dell’uso delle diverse fonti energetiche
Riconoscere le potenzialità e i
limiti delle tecnologie in
rapporto al contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate,
sapendo cogliere le interazioni
tra esigenze di vita, salvaguardia
dell’ambiente e processi
tecnologici
• Distinguere gli elementi naturali e artificiali di un territorio
• Valutare l’impatto dell’uomo e dei processi tecnologici sull’ambiente
• Inquadrare anche il proprio comportamento nelle relazioni di cause e
effetti sull'ambiente
• Individuare comportamenti sostenibili
8. LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Le competenze dei diversi assi culturali sono raggiunte attraverso il riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza, risultato della reciproca integrazione e interdipendenza tra
i saperi e le competenze contenuti negli assi nell’ottica di un processo unitario di
insegnamento /apprendimento.
Imparare ad
imparare
Progettare
Comunicare
14 | P a g i n a
organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando
le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati
raggiunti.
comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali)
Collaborare e
partecipare
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Risolvere
problemi
Individuare
collegamenti e
relazioni
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
9.
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, gestendola conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri
sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i
propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le
regole, le responsabilità.
affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello
spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
La certificazione delle competenze.
Il decreto ministeriale
Il DM n. 9 del 27 gennaio 2010 prevede che a partire dall'a.s. 2010/11 che tutte le istituzioni
scolastiche devono certificare per ogni studente che termini il biennio, l’acquisizione delle
competenze di base, ossia la sua capacità di utilizzare conoscenze ed abilità personali e sociali
in contesti reali, con riferimento agli assi dei linguaggi, sopra citati:
I consigli di classe, a conclusione delle operazioni di scrutinio finale, devono compilare, per
ogni studente che abbia assolto all'obbligo di istruzione della durata 10 anni, l'apposita scheda
di certificazione delle competenze raggiunte.
La certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell'assolvimento dell'obbligo di
istruzione viene rilasciato a richiesta dello studente interessato. Per quanti abbiano compiuto il
diciottesimo anno di età è rilasciato d'ufficio.
Il modello ministeriale presenta, per ogni competenza, tre livelli di certificazione, in linea a
quanto indicato nel Quadro di riferimento linguistico europeo:
•
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali. Nel caso non sia stato raggiunto, è riportata l'espressione "livello base
non raggiunto" con l'indicazione della relativa motivazione.
15 | P a g i n a
•
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in
situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze
e le abilità acquisite.
•
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche
non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre
e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
Accanto alla normale pagella dei voti delle diverse discipline, la certificazione delle
competenze rappresenta in definitiva uno strumento, più trasversale e
interdisciplinare, teso a favorire innanzitutto l'autovalutazione dello studente.
16 | P a g i n a
10.
I CORSI DI INDIRIZZO DEL CAMPUS DEI LICEI.
I corsi di indirizzo sono :
• Liceo Scientifico Ordinario
 Liceo Scientifico indirizzo Logico Matematico
 Liceo Scientifico indirizzo Biologico
 Liceo Scientifico – Sperimentazione “Brocca Scientifico” (a regime)
• Liceo Classico
• Liceo Linguistico
 Liceo Scientifico – Sperimentazione “Brocca Linguistico” (a regime)
• Istituto Tecnico Economico:
•
Amministrazione Finanza e Marketing
•
Sistemi Informativi Aziendali
•
Relazioni Internazionali per il Marketing
• Istituto Tecnico Tecnologico
•
Meccanica, Meccatronica ed Energia
•
Informatica e Telecomunicazioni
17 | P a g i n a
11. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale,
creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed
acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di
ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le
capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione
dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti
del lavoro scolastico:
• lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
• la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
• l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
• l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
• la pratica dell’argomentazione e del confronto;
• la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
• l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Il percorso formativo dei licei consente il raggiungimento di risultati di apprendimento, in
parte comune e in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale mira ad approfondire
e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree
metodologica; logico argomentativa; linguistica
e comunicativa; storico-umanistica;
scientifica, matematica e tecnologica.
11.1 IL LICEO SCIENTIFICO: Piano degli Studi e risultati di apprendimento
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e
tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della
matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a
sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo
sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse
forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie
relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento
comuni, dovranno:
• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguisticostoricofilosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero,
anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e
delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
18 | P a g i n a
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in
particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico
nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con
attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,
in particolare quelle più recenti;
• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
QUADRO ORARIO DEL LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO
Discipline
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Totale ore
30
I° anno
II° anno
III° anno
IV° anno
V° anno
4
3
3
4
3
3
4
3
3
2
3
4
3
3
2
2
1
2
3
4
3
3
2
2
1
30
4
3
3
3
4
3
3
3
5
2
2
2
2
1
5
2
2
2
2
1
2
3
4
3
3
2
2
1
27
27
30
Quadro orario annuale liceo scientifico ordinario
Discipline
I° anno
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
132
99
99
99
132
99
99
99
165
66
66
66
165
66
66
66
19 | P a g i n a
II° anno
III° anno
IV° anno
V° anno
132
99
99
132
99
99
132
99
99
66
99
132
66
66
66
66
99
132
66
99
66
66
99
132
66
99
66
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Totale annuo
66
33
891
66
33
891
66
33
990
66
33
990
66
33
990
Quadro orario del Liceo
Scientifico LogicoMatematico
Discipline
I° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
4
3
3
3
4
3
3
3
4
3
3
4
3
3
4
2*
3
5
2
2
2
2
1
1
5
2
2
2
2
1
1
2
3
5*
3
2
2
2
1
1
2
3
5*
3
2
2
2
1
1
2
3
5*
3
3
2
2
1
1
30+1
30+1
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Laboratorio Fisica-chimica
Totale ore
30+1
27+1
27+1
*Incremento di un’ora di Matematica per il III, IV e V anno
*Perdita di un’ora di lingua e cultura latina nel V anno
Quadro orario annuale liceo scientifico ad indirizzo logico-matematico
Discipline
I° anno
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
132
99
99
99
132
99
99
99
165
66
66
66
66
165
66
66
66
66
20 | P a g i n a
II° anno
III° anno
IV° anno
V° anno
132
99
99
132
99
99
132
66
99
66
99
165
99
66
66
66
66
99
165
99
66
66
66
66
99
165
99
99
66
66
Religione o Att. alternativa
Totale annuo
33
891
33
891
33
990
33
990
33
990
III° anno
IV° anno
V° anno
Quadro orario del Liceo
Scientifico biologico
Discipline
I° anno
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Laboratorio di software
Totale ore
30+1
II° anno
4
3
3
2
4
3
3
2
5
2
3
2
2
1
1
5
2
3
2
2
1
1
27+1
27+1
4
3
3
4
3
3
4
2*
3
2
3
4
2
4
2
2
1
1
2
3
4
2
4
2
2
1
1
2
3
4
3
4
2
2
1
1
30+1
30+1
*Perdita di un’ora di Latino per il V anno
*Perdita di un’ora di Fisica per il III e IV anno
*Incremento delle Scienze Naturali
Quadro orario annuale Liceo Scientifico - Indirizzo Biologico
Discipline
I° anno
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica e Informatica
Fisica
Scienze Naturali
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
132
99
99
66
132
99
99
66
165
66
99
66
66
33
165
66
99
66
66
33
21 | P a g i n a
II° anno
III° anno
IV° anno
V° anno
132
99
99
132
99
99
132
66
99
66
99
132
66
132
66
66
33
66
99
132
66
132
66
66
33
66
99
132
99
132
66
66
33
Totale annuo
891
891
990
990
990
11.2 IL LICEO CLASSICO: Piano degli Studi e risultati di apprendimento
“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura
umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il
ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo
sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei
metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che,
riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere
le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad
approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò
necessarie” (Art. 5 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento
comuni, dovranno:
• aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei
suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico,
scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed
essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione
critica del presente;
• avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei
testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche
(morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e
retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in
relazione al suo sviluppo storico;
• aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e
delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi
complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline
specificamente studiate;
• saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper
collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
Quadro orario del Liceo Classico
Discipline
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura greca
Inglese
Storia
22 | P a g i n a
I° anno
4
5
4
3
II° anno
4
5
4
3
III° anno
4
4
3
3
3
IV° anno
V° anno
4
4
3
3
3
4
4
3
3
3
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze Naturali
Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Totale ore
3
3
3
3
2
2
2
1
2
1
27
27
3
2
2
2
2
2
1
31
3
2
2
2
2
2
1
31
3
2
2
2
2
2
1
31
Quadro orario annuale del Liceo Classico
Discipline
I° anno
II° anno
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura greca
Inglese
Storia
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze Naturali
Storia dell’Arte
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
132
165
132
99
132
165
132
99
99
99
99
99
66
66
66
33
66
33
Totale ore annue
1023
891
891
III° anno
IV° anno
V° anno
132
132
99
99
99
132
132
99
99
99
132
132
99
99
99
99
66
66
66
66
66
33
99
66
66
66
66
66
33
99
66
66
66
66
66
33
1023
1023
11.3 IL LICEO LINGUISTICO: Piano degli Studi e risultati di apprendimento
“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le
competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano
e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse”
(art. 6 comma 1)
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:
• avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
•avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze
23 | P a g i n a
comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento;
• saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali,
utilizzando diverse forme testuali;
• riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate
ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
• essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
• conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,
attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali,
cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
• sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e
di scambio.
Quadro orario del Liceo Linguistico
Discipline
I° anno
II° anno
III° anno
4
2
4
3
3
3
4
2
4
3
3
3
4
4
4
3
4
4
3
4
4
3
4
4
3
3
2
2
1
2
2
1
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
1
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e Cultura Inglese
Lingua e Cultura Francese
Lingua e Cultura Spagnola
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze Naturali
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Totale ore
27
27
30
IV° anno
30
V° anno
30
Quadro orario annuale del Liceo Linguistico
Discipline
Lingua e Lett. Italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e Cultura Inglese
24 | P a g i n a
I° anno
132
66
132
II° anno
132
66
132
III° anno
IV° anno
V° anno
132
132
132
99
99
99
Lingua e Cultura Francese
Lingua e Cultura Spagnola
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze Naturali
Scienze Motorie e Sportive
Religione o Att. alternativa
Totale ore annue
99
99
99
99
99
99
99
99
66
66
33
66
66
33
891
891
990
132
132
132
132
132
132
66
66
66
66
66
66
33
66
66
66
66
66
66
33
66
66
66
66
66
66
33
990
990
12. L’Istituto Tecnico Economico
Piano degli Studi e risultati di apprendimento
Il percorso di studi nel Settore economico tende a far maturare negli studenti una cultura
tecnico-economica riferita alle aree dell’economia, dell’amministrazione delle imprese, della
finanza, del marketing, dell’economia sociale e delle Relazioni Internazionali come
cooperazione e carriera diplomatica. Dal profilo dell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e
Marketing” emerge che il diplomato «ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni
economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativifinanziari,dell’economia sociale e delle problematiche legate alla geopolitica. Integra le
competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al
miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Lo studio dei processi aziendali e le procedure di analisi dei fenomeni economici sono alla
base di questo indirizzo che predilige un approccio sistemico per analizzare la gestione
aziendale e le funzioni in cui essa si articola. Il percorso formativo accentua l’attenzione
sugli strumenti concettuali necessari all’esercizio della professione. Pertanto, lo studente deve
saper operare in un’ottica di sistema, con una buona conoscenza di alcuni aspetti significativi
dell’economia: la lettura del mercato, la ricerca operativa, la gestione delle risorse umane, la
responsabilità sociale dell’impresa, le relazioni in ambito internazionale. Egli, educato alla
forte integrazione fra le discipline di settore delle discipline deve conseguire una capacità di
rielaborazione autonoma che sostenuta dagli strumenti informatici, si realizza con
l’osservazione, la ricerca, l’analisi, l’interpretazione, la presentazione delle informazioni.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai
macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e
fiscale compararata con quella di ambito europeo , ai sistemi aziendali, anche con riferimento
alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di
25 | P a g i n a
marketing, agli interventi di cooperazione internazionale e i percorsi formativi per la carriera
diplomatica. In particolare, sono in grado di:
- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che
aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali
attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la
loro dimensione locale/globale;
- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e
sociali;
- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale nazionale e europea;
- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e
controllo di gestione;
- utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per
individuare soluzioni ottimali;
- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo
adeguamento organizzativo e tecnologico;
- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti
informatici e software gestionali;
- analizzare i problemi scientifici, etici, politici,giuridici e sociali connessi agli strumenti
culturali
acquisiti.
Il diploma permette l’accesso a tutte le FACOLTÀ UNIVERSITARIE e ai più importanti
PERCORSI POST-DIPLOMA. Il diplomato è preparato per l’inserimento nel mondo del
lavoro presso le imprese pubbliche e private, le associazione e le ONG. Inoltre la formazione
professionale acquisita permette l’avvio alla libera professione.
12.1 Quadri orari e profili professionali
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate
(Sc. della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
26 | P a g i n a
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
1°
4
3
2
4
2
2
2°
4
3
2
4
2
2
3°
4
3
2
3
4°
4
3
2
3
5°
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
Totale ore settimanali comuni
27 | P a g i n a
20
20
15
15
15
12.2
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”:
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
L’articolazione Amministrazione, Finanza e Marketing prepara il diplomato a lavorare sia
nell’ambito della COMUNICAZIONE AZIENDALE, grazie alla conoscenza e alla
possibilità di utilizzazione di due lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, che
nell’ambito della GESTIONE AZIENDALE perché il egli riesce ad affrontare con successo
le differenti realtà geo-politiche e i vari contesti lavorativi nazionali e internazionali.
Il diplomato dell’ indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” alla fine del suo
percorso formativo è in grado di effettuare:
7. rilevazioni di fenomeni gestionali;
8. trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
9. adempimenti di natura fiscale riguardanti le imposte dirette,indirette,contributi ;
10. trattative contrattuali;
11. lettura,redazione ed interpretazione dei documenti contabili e finanziari;
12. controllo della gestione;
13. reporting di analisi e sintesi;
14. utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione di carattere
amministrativo-finanziaria.
DISCIPLINE
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
3°
4°
5°
1°
2°
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
2
3
2
3
2
-
2
3
2
3
2
-
2
3
6
3
3
2
3
7
3
2
3
8
3
3
Totale ore settimanali di indirizzo
Totale ore settimanali totali
12
32
12
32
17
32
17
32
17
32
28 | P a g i n a
12.3 ARTICOLAZIONE “SERVIZI INFORMATIVI AZIENDALI”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
Con l’articolazione Sistemi Informativi Aziendali il diplomato raggiunge una formazione che
gli permette di acquisire sia la capacità di saper gestire il sistema informativo aziendale che la
competenza nel saper valutare,scegliere e adattare i software applicativi. Le conoscenze e le
abilità acquisite dal diplomato in Sistemi Informativi Aziendali sono molto richieste dalle
aziende. La presenza infatti di questa figura professionale permette alle aziende di
velocizzare e rendere preciso ed efficiente il sistema di archiviazione, l’organizzazione della
comunicazione in rete e la sicurezza informatica.
Il diplomato in Sistemi Informativi Aziendali oltre alle competenze proprie della
formazione di base dell’articolazione Amministrazione Finanza e Marketing acquisisce
competenze aggiuntive in tema di:
• capacità di leggere ed interpretare il sistema azienda nei suoi modelli, processi e flussi
informativi da applicare alle specifiche tipologie aziendali;
• utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativofinanziaria;
• la capacità di utilizzare programmi per la gestione della contabilità integrata.
DISCIPLINE
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
3°
4°
5°
1°
2°
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
2
3
2
3
2
-
2
3
2
3
2
-
4
3
4
3
3
5
7
3
2
5
7
2
3
Totale ore settimanali di indirizzo
Totale ore settimanali totali
12
32
12
32
17
32
17
32
17
32
29 | P a g i n a
13.
RELAZIONI INTERNAZIONALI per il MARKETING
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
L’ARTICOLAZIONE Relazioni Internazionali per il Markting
forma una figura professionale orientata all’Europa caratterizzata dalla capacità di comunicare
in tre lingue straniere anche su argomenti tecnici e che consente l’inserimento nei settori
dell’Industria e del Commercio (aziende di import-export), in Enti (Consolati, Camere di
Commercio, Enti Fieristici, compagnie aeree e di navigazione, etc.) e nel settore Terziario
Avanzato che si occupa di comunicazione, pubblicità, Mass-Media grazie anche allo studio
dell’informatica. Naturalmente il diplomato prosegue gli studi per la formazione alla Carriera
Diplomatica grazie allo studio delle problematica legate alla geopolitica e alla cooperazione
consolidato con i seminari organizzati dalla SIOI e con gli approfondimenti costantemente
tratti dalla rivista LIMES. E’ attivato il progetto dell’intervento della “madre lingua” nelle tre
lingue di studio e il progetto CLIL che prevede l’insegnamento delle discipline di indirizzo,
quali matematica-diritto ed economia politica-economia aziendale, in lingua straniera.
Il diplomato in Relazioni Internazionali per il Marketing è in grado di:
• partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo
personale;
• operare con flessibilità in vari contesti, affrontando il cambiamento,
• operare per obiettivi e per progetti;
• documentare opportunamente il proprio lavoro,
• individuare, selezionale e gestire le fonti di informazione;
• elaborare, interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti informatici,
• operare con una visione trasversale e sistemica,
• comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi,
• comunicare in tre lingue straniere anche su argomenti tecnici.
In particolare, è in grado di assumere ruoli e funzioni in relazione a:
12. rilevazione dei fenomeni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili
ed extracontabili;
13. trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali,
14. adempimenti di natura fiscale riguardanti le imposte dirette,indirette,contributi ;
15. trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
16. lettera, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali;
17. controllo della gestione;
18. reporting di analisi e di sintesi;
19. utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione di carattere
amministrativo-finanziaria.;
20. relazioni internazionali legate alla cooperazione e alle problematiche di politica,
economia e finanzia.
30 | P a g i n a
DISCIPLINE
ITALIANO
STORIA
INGLESE
SECONDA LINGUA
TERZA LINGUA
MATEMATICA
INFORMATICA
TECNOLOGIA COM.
DIRITTO - ECONOMIA
DIRITTO e GEOPOLITICA
RELAZIONI INTERNAZIONALI
ECONOMIA AZIENDALE
SCIENZE (TERRA E BIOLOGIA)
FISICA
CHIMICA
GEOGRAFIA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
Totale ore settimanali
31 | P a g i n a
1°
2°
3°
4°
5°
4
2
3
3
4
2
3
3
4
2
4
2
4
2
3
3
3
3
4
2
3
3
3
3
4
2
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
5
2
2
5
2
3
6
2
1
32
2
1
32
2
1
32
2
2
2
3
2
1
32
2
2
2
3
2
1
32
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE
COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO
Quadro orario annuale
DISCIPLINE
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
1°
132
99
66
132
66
66
2°
132
99
66
132
66
66
3°
132
99
66
99
4°
132
99
66
99
5°
132
99
66
99
66
33
66
33
66
33
66
33
66
33
Totale ore annue di attività e insegnamenti
generali
660
660
495
495
495
Totale ore annue di attività e insegnamenti
di indirizzo
396
396
561
561
561
1056
1056
1056
1056
1056
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate
(Sc. della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
Totale complessivo ore annue
Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa,
attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di
organico loro assegnato, ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il
potenziamento dell’offerta formativa
32 | P a g i n a
13.IL SETTORE TECNOLOGICO
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica
in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei
servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi
contesti, locali e globali;
- orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di
appropriate tecniche di indagine;
- utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con
particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela
dell’ambiente e del territorio;
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di
progettazione, documentazione e controllo;
- riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo
dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
- riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
33 | P a g i n a
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
Figure Professionali
Progettazione e produzione Meccanica
Tecnico delle macchine utensili
Programmatore della produzione
Tecnico di controllo qualità
Tecnologo delle lavorazioni
Attrezzista meccanico
Congegnatore meccanico
Disegnatore tecnico
FIG
UR
E
PR
OF
ES
SIO
NA
LI
Articolazione già
attiva
Ing. Meccanico / Ing. Meccatronico
Meccanico di precisione
Meccatronico
Perito meccanico
Tecnico di misurazione e taratura
Tecnico metrologo
Tecnico di produzione
Conversione ed utilizzo dell'Energia
Conduttore di impianti termici
Conduttore di generatori di vapore
Frigorista
Tecnico bruciatorista
Perito termotecnico
FIG
UR
E
PR
OF
ES
SIO
NA
LI
Requisiti Richiesti
Diploma di Istruzione Secondaria Superiore
34 | P a g i n a
Articolazione
non ancora attiva
Corsi Post Diploma
Università
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI
DISCIPLINE
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate
(Sc. della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
4
3
2
4
2
4
3
2
4
2
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
2
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
Totale ore settimanali comuni
20
20
15
15
15
13.1
“MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA”:
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
Il perito in “Meccanica, meccatronica ed energia” è in grado di:
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere i materiali ed i processi di lavorazione che si effettuano con le macchine
utensili, anche quelle a controllo numerico;
Conoscere le macchine a fluido;
Conoscere le vigenti normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro (aggiornamento);
Conoscere piccoli sistemi CAD/CAM per la progettazione assistita da computer;
Saper organizzare e gestire un processo di produzione industriale;
Saper produrre manuali d’uso di apparecchiature o sistemi produttivi, anche
nell’ambito della certificazione di qualità, anche in lingua inglese;
Saper lavorare in team rispettando i tempi di esecuzione delle varie fasi di
progettazione;
Saper valutare l’aspetto economico di un processo produttivo.
35 | P a g i n a
13.2 Il primo biennio
Al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi del successivo triennio applicativo, il
lavoro nel primo biennio, centrato sulle discipline TECNOLOGIE E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE, FISICA,
CHIMICA, si estrinseca in uno sviluppo di informazioni di base e attività pratiche di
laboratorio, anche con l’ausilio del PC, mirate a fornire conoscenze e abilità necessarie alla
comprensione delle varie discipline di indirizzo del successivo triennio, qualunque sia la
specializzazione scelta dagli allievi. Con l’insegnamento della disciplina “Tecnologie e
tecniche di rappresentazione grafica” si dà inoltre inizio alla attività di espressione dell’alunno
attraverso il linguaggio grafico.
13.3 Il secondo biennio e l’anno terminale.
FINALITA’, OBIETTIVI COMPETENZE e CONTENUTI
Attraverso lo studio delle discipline :
• MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO;
• DISEGNO, PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE;
• TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO;
• SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE,
viene raggiunto l'obiettivo di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà
produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista
tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale
figura sono le seguenti:
versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento,
ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi
nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione;
capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Nel settore meccatronico, l’obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata
attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate
conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da organica preparazione scientifica
nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società
attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale Meccatronico e Meccanico, nell’ambito del proprio
livello operativo :
a) conosce i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base
nel settore meccanico/meccatronico ed in particolare:
- delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei
materiali;
36 | P a g i n a
- delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;
- della organizzazione e gestione della produzione industriale
- dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;
- delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
b) ha acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini
sistemici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione e in particolare possiede
capacità:
- linguistico-espressive e logico-matematiche
- di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali;
- di proporzionamento degli organi meccanici;
- di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;
- di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la
movimentaztone;
- di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del
processo industriale.
Al termine del quinto anno di corso, il perito industriale meccatronico e meccanico è in grado
quindi di svolgere mansioni relative a :
fabbricazione e disegno di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di
lavorazione;
programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all’analisi ed alla
-
valutazione dei costi;
dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;
-
progetto di elementi e semplici gruppi meccanici;
controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
-
utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
utilizzazione di sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;
sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;
-
controllo e messa a punto di impianti. macchinari nonché dei relativi programmi e
servizi di manutenzione;
• sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente.
E’ richiesto inoltre al perito durante la frequenza dei cinque anni di corso di saper :
NELL’AREA SOCIO-AFFETTIVA
- Collaborare nelle attività di gruppo nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
- Partecipare in modo attivo, ordinato ed assiduo alle lezioni.
- Conoscere il regolamento di istituto e rispettano.
NELL’AREA LOGICO-COGNITIVA
- Memorizzare gli aspetti informativi più significativi degli argomenti trattati.
- Comprendere il senso globale e specifico delle spiegazioni orali nelle varie discipline.
- Sviluppare una capacità di ragionamento per deduzione-induzione analogia.
- Sviluppare la capacità di analizzare i problemi proposti, saperli interpretare e risolvere.
37 | P a g i n a
- Ascoltare e comprendere gli interventi dei compagni.
NELL’AREA NEURO-PSICOLOGICA
- Potenziare le capacità attentive.
- Potenziare le capacità organizzative spaziali e temporali.
NELL’AREA ESPRESSIVA
- Esprimersi oralmente con chiarezza e coerenza.
- Esprimersi per iscritto con correttezza, chiarezza, coerenza e ricchezza di contenuti.
- Conoscere ed utilizzare il lessico specifico delle varie discipline.
NELL’AREA DI STUDIO E Dl LAVORO
- Conoscere ed usare i testi di consultazione e fonti di documentazione
- Organizzare il proprio tempo, spazio e materiale di lavoro.
- Saper definire un problema.
- Saper raccogliere, catalogare, schematizzare e rielaborare i dati.
- Saper valutare criticamente i risultati.
- Saper organizzare il lavoro di gruppo.
- Saper organizzare una ricerca.
13.4 Gli sbocchi professionali.
Il perito industriale meccatronico o meccanico può trovare impiego nell'industria, sia
nell'ambito della produzione che della manutenzione, e nell'artigianato. La preparazione è tale
per cui è possibile operare in un'ampia fascia di aziende: motoristiche, cantieristiche navali,
manutenzione di impianti industriali, oppure essere impiegato come programmatore di
macchine a controllo numerico, disegnatore CAD-CAM, tecnico esperto di automazione
industriale.
DISCIPLINE
1° biennio
3°
4°
5°
Sistemi e automazione
Tecn. meccaniche di processo e prodotto
4
4
5
4
3
5
4
3
5
Disegno, progett. e organizzazione ind.le
3
4
5
Scienze integrate (Fisica)
di cui compresenza, in laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui compresenza, in laboratorio
Tecnologie e tecniche di rappr.ne grafica
di cui compresenza, in laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui compresenza, in laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Meccanica, macchine ed energia
di cui in compresenza, in laboratorio
38 | P a g i n a
1°
2°
3
3
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
3
3
3
2
-
2
2
2
3
3
3
17
10
Complementi di matematica
Totale ore settimanali di indirizzo
Totale ore settimanali comuni
13.5
12
32
12
32
1
1
-
17
32
17
32
17
32
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
Figure Professionali
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OF
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SIO
NA
LI
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OF
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39 | P a g i n a
Sviluppo e Gestione dei Sistemi Informatici
Gestore di Reti
Tecnico Informatico
Programmatore Software
Progettista di Architettura Software
Data Base Administrator
Analista di Sistemi
Ingegnere Informatico
Produzione Multimediale
Web Master
Web Developer
Tecnico di Misurazione e Taratura
Tecnico Metrologo
Tecnico in Telecomunicazioni
Tecnico delle Telecomunicazioni
Articolazione già
attiva
Articolazione
non ancora attiva
SIO
NA
LI
Ingegnere delle Telecomunicazioni
Requisiti Richiesti
Diploma di Istruzione Secondaria Superiore
Corsi Post Diploma
Università
Il perito in “Informatica e telecomunicazioni” è in grado di:
•
•
•
•
•
•
svolgere l’analisi di piccoli sistemi di elaborazione, dimostrando la conoscenza sia
dell’hardware che del software;
sviluppare parti del software necessario alla gestione di un sistema completo;
sviluppare siti web integrati con la gestione di archivi dati;
progettare piccoli sistemi di elaborazione collegati in rete;
curare l’esercizio e la manutenzione di piccoli sistemi di elaborazione dati;
svolgere assistenza agli utenti compreso l’addestramento del personale sia
sull’hardware che sul software.
DISCIPLINE
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza in laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza in laboratorio
Tecnologie e tecniche di rappr.ne grafica
di cui in compresenza in laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui in compresenza in laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Sistemi e reti
Tecn. e progett.ne sistemi info e di tel.
Informatica
Telecomunicazioni
Complementi di matematica
Gestione progetto, organizz.ne d’impresa
di cui in compresenza in laboratorio
40 | P a g i n a
1° biennio
1°
2°
3
3
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
3°
4°
5°
4
3
6
3
1
-
4
3
6
3
1
-
4
4
6
3
10
2
3
3
2
3
3
2
3
2
-
3
17
Totale ore settimanali di indirizzo
Totale ore settimanali comuni
12
32
12
32
17
32
17
32
17
32
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE
COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO
Quadro orario annuo
DISCIPLINE
1° biennio
Ore
2° biennio
5° anno
percorso formativo unitario
TRIENNIO
1°
132
99
66
132
66
66
2°
132
99
66
132
66
66
3°
132
99
66
99
4°
132
99
66
99
66
33
66
33
66
33
66
33
66
33
Totale ore annue di attività e insegnamenti
generali
660
660
495
495
495
Totale ore annue di attività e insegnamenti
di indirizzo
396
396
561
561
561
1056
1056
1056
1056
1056
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate
(Sc. della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
Totale complessivo ore annue
Gli istituti tecnici del settore tecnologico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa,
attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di
organico loro assegnato, ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il
potenziamento dell’offerta formativa
41 | P a g i n a
5°
132
99
66
99
14. La Progettualità Europea del Campus dei Licei
Uno degli obiettivi educativi del Campus è quello di attuare e garantire una
dimensione europea dell’istruzione, in linea con i principi stabiliti dal consiglio
europeo di Lisbona, nel marzo del 2000. Le strategie operative adottate mirano di fatto
a sottolineare la necessità di apprendere e diffondere le lingue straniere. L’obiettivo è
quello di promuovere e sostenere una progettualità europea, in differenti settori. Tale
progettualità consente di attivare un sistema di cooperazione e di interscambio di
esperienze educative con altri paesi europei, in campo di istruzione e di formazione
professionale.
14.1 Nel Piano dell’Offerta formativa a dimensione europea rientrano tutte le
Certificazioni linguistiche
•
•
•
PET e FIRST per la Lingua Inglese
DELF (Livelli: A2; B1 e B2) per la Lingua Francese
DELE (livelli B1 e B2) per la Lingua Spagnola.
La capacità di capire e comunicare in altre lingue è in effetti una competenza
fondamentale per tutti i cittadini europei. In tale prospettiva, la certificazione
linguistica è considerata un elemento strategico atto a facilitare l’inclusione, la
coesione sociale e il miglioramento qualitativo della conoscenza delle lingue
dell’Unione. Il riconoscimento dei diplomi promuove la cooperazione e la mobilità
scolastica e potenzia in modo decisivo il processo di formazione, in vista di un più
energico inserimento nel mondo del lavoro. La certificazione linguistica è
capitalizzabile perché rappresenta un credito formativo di valore, sia nella scuola
superiore di secondo grado, sia all’università.
14.2
Gli stage linguistici
Ed ancora nell’ottica di una formazione completa di qualità e di profondo respiro europeo,
il Liceo intende promuovere e sostenere ogni iniziativa rivolta alla realizzazione di scambi
culturali tra i differenti sistemi educativi europei. Il privilegio è destinato in via prioritaria, ma
non esclusiva a paesi di lingua inglese, francese e spagnola. Lo scopo , anche attraverso gli
stage linguistici ed i viaggi d’istruzione all’estero, è quello di garantire agli studenti un
contatto autentico e diretto con le testimonianze storiche e artistico letterarie di altre culture
che insieme alla nostra, costituiscono la radice dell’Europa attuale.
14.3
La mobilità degli studenti. I progetti Comenius ed Intercultura
Il valore della mobilità quale “fondamento della costruzione dello Spazio Europeo
dell’Istruzione superiore” è alla base della Dichiarazione di Bologna. Essa si propone quale
strumento operativo per acquisire una vera coscienza europea. Lo studente impegnato in un
progetto di mobilità entra in contatto diretto con un paese linguisticamente e culturalmente
diverso dal proprio; oltre a rafforzare le sue competenze linguistiche e disciplinari egli riesce
ad acquisire il pieno senso di una cittadinanza europea attiva. Il Campus dei Licei promuove
le azioni di una mobilità di qualità, garantite dai progetti Comenius ed Intercultura.
Comenius mobilità alunni: www.programmallp.it
42 | P a g i n a
Intercultura: www.intercultura.it
14.4 Il Partenariato Multilaterale Comenius “Clim’acteurs”
Il Polo Liceale del Campus dei Licei ha ottenuto l’approvazione di un progetto di
partenariato multilaterale Comenius “Clim’acteurs”, sugli effetti del surriscalmento
globale. I paesi che unitamente all’Italia fanno parte del progetto sono: Francia,
Germania, Spagna e Norvegia. Il progetto prevede la mobilità di 24 alunni. Sono state
realizzate già due visite di incontro. La prima, in Spagna a Valladolid dal 1 al 7
febbraio 2012; la seconda, in Germania a Francoforte dal 19 al 24 settembre 2012. Il
Polo Liceale ospiterà gli studenti europei dal 18 al 24 febbraio 2013 e gli alunni
italiani partiranno per Marmande, Francia ad Aprile 2013, tappa ultima del progetto.
La Francia è il paese coordinatore e le lingue impiegate nel progetto, oltre al francese
sono l’inglese e lo spagnolo. Per gli studenti che hanno preso parte al progetto è
prevista la certificazione di mobilità.
14.5 Partenariato Comenius “EFEP”. Educazione Personale Economica e
Finanziaria per gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado.
Il Settore Economico del Polo Tecnico attraverso l’associazione EFFEBI partecipa al
Progetto Comenius “EFEP” :Educazione Personale Economica e Finanziaria per
gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è
quello di coinvolgere i fornitori di formazione professionale, gli organismi
professionali e l’industria dei servizi finanziari a livello europeo per promuovere
l’educazione finanziaria per gli studenti e stabilire collegamenti diretti tra le scuole e
il mondo del lavoro. Si tratta di un percorso di educativo finanziario di alta qualità ed
efficienza, basato su un apprendimento interattivo e teso a promuovere la cultura
finanziaria, sia a livello nazionale che europeo, rinforzando la fiducia dei consumatori
verso i servizi finanziari, in Europa. Al progetto hanno aderito 11 paesi europei, uniti
dalle stesse finalità. Essi, grazie ad un metodo di istruzione flessibile che opera in
base a un quadro europeo comune, intendono incoraggiare lo sviluppo professionale
continuo del personale addetto ai servizi finanziari coinvolti nella realizzazione del
progetto e stabilire un network pubblico e privato per la cultura finanziaria a livello
nazionale ed europeo.
15. Percorsi di studio a dimensione europea
15.1
Il progetto ESABAC
Nel 2011, unico nella provincia di Latina ,il Liceo Linguistico ha ottenuto il marchio
ESABAC, ossia il riconoscimento conseguito a fine triennio, del doppio diploma di
stato Italo-francese.
Il percorso ESABAC è stato avviato nella classe III AL del Liceo Linguistico, a partire
da questo anno scolastico.
43 | P a g i n a
Il Campus dei Licei vanta inoltre, sempre a partire da quest’anno scolastico del
“Corso di Amministrazione, Finanza e Marketing”. Il corso prevede l’apprendimento
di tre lingue comunitarie Inglese, Francese e Spagnolo e lo studio delle TIC
(Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
15.2 “Youth on the Move”
Inoltre, Il Polo Tecnico del Campus dei Licei ha aderito al programma “Youth on the
Move”, progetto destinato ad ampliare le opportunità di impiego dei giovani,
preparandoli alla conoscenza di altre lingue europee, alla certificazione ECDL,
all’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, alla gestione
amministrativa, contabile e fiscale e dei prodotti finanziari, con attività di laboratorio
nei diversi settori tecnologici e mediante gli stage di alternanza scuola-lavoro.
•
Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence)
La sede dell’Istituto Tecnico ( Sede distaccata in via Einaudi) è Test Center per il
rilascio della certificazione ECDL, (Patente Europea per l’uso del computer). La
partecipazione ai corsi è estesa ai candidati interni ed esterni alla scuola.
•
Certificazione ECDL CAD
L’ECDL CAD - European Computer Driving Licence - Computer Aided Design è una
certificazione che attesta una competenza di base nel disegno bidimensionale (2D) su
personal computer. L'ECDL CAD è uno standard internazionale, multipiattaforma,indipendente che certifica il conseguimento delle conoscenze operative di
base per operare con programmi di progettazione assistiti dal computer.
44 | P a g i n a
16. Miglioramento ed Ampliamento dell’Offerta Formativa
La progettualità extracurriculare rappresenta uno spazio educativo di grande importanza.
Nella consapevolezza e nella necessità di concentrare ogni sforzo sulla qualità dell’attività
didattica curriculare, l’Istituto attiva una serie di progetti miranti a supportare e potenziare la
didattica in tutti gli indirizzi di studio, come richiesto dagli standard europei. Alcuni progetti
consentono inoltre di rafforzare e potenziare le abilità disciplinari e si prestano a valorizzare e
far emergere altre abilità che non sempre possono essere conseguite nelle attività strettamente
disciplinari.
16.1 Progetti comuni a tutti gli indirizzi di studio
1. Il progetto “Biblioteca in rete” con le altre scuole del territorio
2. Amadiploma-Almaorientati;
3. Conferenze informative tenute da esperti in:
• educazione alla salute
• rispetto e tutela dell’ambiente
• solidarietà e volontariato
• Tematiche sociali
4. ECDL
5. ECDL CAD
6. Certificazioni in lingua straniera:
• Inglese: “First Certificate in English” e “PET”
• Francese: DELF.
• Spagnolo: DELE.
7. Preparazione e partecipazione degli studenti alle Olimpiadi della Matematica
8. Preparazione e partecipazione ai Giochi Studenteschi
9. Preparazione e partecipazione a tornei interni di calcetto e pallavolo
10. Settimana di preparazione e avviamento alla pratica dello sci
11. Attività di sostegno ed integrazione degli alunni diversamente abili
12. Sportello “di consulenza” per gestire eventuali disagi e rafforzare l’asse relazionale
ed il dialogo educativo
13. Istruzione domiciliare per gli alunni impossibilitati da malattia a frequentare le
lezioni
14. Percorsi di accoglienza e integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri
15. Attività di orientamento al lavoro, all’Università, ai corsi di formazione professionali.
16. Partecipazione a percorsi educativi di Primo Soccorso
17. Teatro e Scuola
45 | P a g i n a
16.2
I progetti del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico per ambito
disciplinare
a)
Ambito Umanistico:
21.
Preparazione e partecipazione degli studenti a Certamina di Lettere Classiche
22.
Insegnamento delle lingue classiche attraverso il metodo tradizionale affiancato
da quello in uso per le lingue straniere
23.
Conferenze di Filosofia, Arte e Storia
24.
Preparazione e partecipazione alle Olimpiadi dell’Arte
25.
Preparazione alle Olimpiadi della Cultura e del Talento
b)
Ambito Scientifico:
•
Partecipazione al Progetto BIOFORM di divulgazione scientifica
realizzato presso la Fondazione EBRI “Rita Levi Montalcini”
•
Conferenze Scientifiche
•
Scuola Preparatoria al Percorso Universitario, riservata alle eccellenze
c)
Ambito Linguistico:
•
Lettore madrelingua Inglese, Francese e Spagnolo per il Liceo
Linguistico
•
Stages di una settimana in Inghilterra per tutti gli alunni del Liceo.
•
Stages di una settimana in Francia e Spagna, destinati in particolare agli
alunni del Corso Linguistico
•
Sperimentazioni percorsi CLIL.
16.3 I progetti
Sono attivati i seguenti progetti:
Preparazione ECDL CAD 2D per eccellenze;
•
EFFEBI e cultura finanziaria;
•
La cittadinanza Europea e le Istituzioni Sovranazionali;
•
Costituzione e legalità
•
Lo STAGE PROFESSIONALE e l’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
•
L’Istituto Tecnico Economico e l’Istituto Tecnico Tecnologico intendono promuovere
e favorire iniziative di esperienze lavorative professionalizzanti durante il corso di
studi, anche con forme di alternanza scuola-lavoro. Per assicurare tali attività
progettuali, i due Istituti aderiscono a proposte di partenariato, attività in rete e
qualsiasi altra forma di collaborazione con enti esterni che abbiano il fine di
agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro, da parte degli studenti. Collaborano
inoltre con il Centro per l'impiego per offrire ai diplomati interessati, un supporto di
orientamento al lavoro.
46 | P a g i n a
17. La valorizzazione delle eccellenze
Accanto alle attività finalizzate al sostegno ed al recupero si inseriscono quelle volte a
promuovere la valorizzazione delle eccellenze. Tali interventi, miranti a potenziare le
conoscenze, le competenze e le capacità degli studenti più meritevoli, devono essere
predisposti contestualmente a quelli per il sostegno, sia in regime di flessibilità oraria, quindi
come facenti parte della normale attività didattica e computabili ai fini del raggiungimento del
monte ore annuale di lezioni previsto dal vigente ordinamento; sia attraverso apposite attività
da svolgere nelle ore pomeridiane. Tale valorizzazione deve incentivare le eccellenze alla
partecipazione di corsi che certificano le competenze acquisite, capitalizzabili in termini di
crediti formativi, sia nel percorso di istruzione superiore sia in ambito universitario.
Rientrano nei percorsi di eccellenza:
•
Olimpiadi e giochi matematici;
•
Partecipazione a Certamina;
•
Altri concorsi esterni;
•
•
Campionati Sportivi Studenteschi provinciali, regionali e nazionali;
Le certificazioni linguistiche.
18. L’integrazione di alunni stranieri e di nazionalità non italiana
Nell’I.I.S “Campus dei Licei M. Ramadù” sono presenti alunni stranieri e di nazionalità non
italiana. L’Istituto intende quindi regolare formalmente la loro partecipazione alla comunità
scolastica con un protocollo di accoglienza.
Gli obiettivi da realizzare sono:
- Alfabetizzazione L2
- sostegno nello studio dei linguaggi settoriali
- creazione di una rete di collaborazione tra studenti
- favorire un clima d’accoglienza
- promuovere la collaborazione tra scuola e famiglia e enti assistenziali
- valorizzare l’educazione interculturale
Ai CdC viene data la possibilità di richiedere l’attuazione di:
corso di alfabetizzazione di 1° o 2° livello
attività di studio pomeridiano con alunni tutor
attività di recupero sulle singole discipline
-
47 | P a g i n a
Il protocollo dovrà contenere
- le indicazioni per l’iscrizione
- tutte le fasi dell’accoglienza
- le modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana.
Inoltre, l’Istituto mira a creare una rete di collaborazione tra Istituti di Istruzione presenti
sul territorio, Enti Pubblici Amministrativi e Case di Accoglienza. L’obiettivo principale è
quello di offrire il massimo grado di accoglienza per l’integrazione di questi alunni che
necessitano di una formazione didattica e culturale attraverso l’iscrizione e la frequentazione
dell’Istituto.
19. L’ Orientamento
L’orientamento svolge una funzione formativa e rappresenta una componente strutturale del
complesso processo educativo. In particolar modo, nell’I.I.S Campus dei Licei, l’orientamento
si articola su due assi fondamentali
 L’orientamento in entrata, destinato agli alunni della III media
 L’orientamento in uscita rivolto a tutti gli studenti dell’I.S.S. Campus dei Licei,
 A questi due assi fondamentali è necessario aggiungere un percorso di orientamento,
funzionale all’intero processo educativo: l’orientamento in itinere.
Per orientamento in itinere si intende il sostegno educativo garantito dai docenti ad ogni
singolo studente, durante il suo percorso di studi. Tale azione educativa di supporto consente
all’alunno di acquisire una consapevolezza delle sue attitudini, favorendo al tempo stesso, la
sua crescita umana e culturale. L’orientamento in itinere sollecita in tempi più rapidi l’azione
di ri-orientamento, a seguito di una situazione di disagio scolastico in cui si trova lo
studente, o a causa di una scelta di indirizzo errata o non del tutto consapevole. La didattica
disciplinare oltre a realizzare il conseguimento di obiettivi specifici, svolge un’azione
complementare di natura informativa ed orientativa che aiuta l’alunno a misurarsi con i suoi
limiti e le sue potenzialità.
Per quanto concerne l’ orientamento in entrata, l’I.I.S Campus dei Licei propone un
percorso orientativo diversificato in base alla missione educativa dei Licei e dell’Istituto
Tecnico Economico e dell’Istituto Tecnico Tecnologico.
L’orientamento in uscita, come quello in ingresso si modula su articolazioni specifiche ai
corsi di indirizzo presenti nell’ l’I.I.S. Campus dei Licei
Questa formula di orientamento, deve svolgere due funzioni principali:
 informare: attraverso seminari e partecipazione a giornate di orientamento
universitario per conoscere le proposte educative delle varie facoltà
universitarie.
 Orientare, educando e formando lo studente alla scelta, attraverso:
1. Progetti Ponte con varie Università,
2. Preparazione ai test di accesso ad alcuni indirizzi universitari,
48 | P a g i n a
3. Progetti Scuola-Impresa
Il progetto Scuola-Impresa, particolarmente rivolto agli studenti dell’Istituto Tecnico
Economico e Tecnico Tecnologico, è un’esperienza educativa altamente qualificante. Fondato
sull’alternanza scuola-lavoro, propone dei moduli di orientamento professionale e periodi di
tirocinio in azienda. La collaborazione con Enti ed aziende presenti sul territorio in cui
l’Istituzione scolastica opera, garantisce l’acquisizione di competenze professionali e
trasversali. Di fatto, si apprende lavorando in azienda, assistiti da un tutor aziendale e da un
tutor scolastico.
20.
La valutazione
La valutazione "è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente,
nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle
istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva"
(D.P.R. 22.06.2009, n. 122, art. 1, c. 2).
Parte integrante della programmazione, essa scandisce i ritmi del processo formativo,
registrando i risultati di apprendimento, il comportamento e il raggiungimento degli obiettivi
da parte dell’alunno. Parimenti, è strumento di eccellenza per misurare l’efficacia di ogni
intervento didattico, nel processo di insegnamento.
La valutazione concorre, "attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei
livelli di conoscenza e al successo formativo" (D.P.R. 122/09, art. 1, c. 3). Le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento indicati nel P.O.F. "Il Collegio dei docenti
definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione,
nel rispetto del principio della libertà di insegnamento" (D.P.R. 122/09, art.1, c. 5).
La valutazione è inserita nell’ambito del processo didattico nelle sue diverse modalità di
valutazione iniziale, formativa o intermedia e sommativa o finale.
La prima ha lo scopo di accertare le conoscenze possedute all’inizio dell’itinerario di studio
per poter attuare una programmazione mirata e, per quanto concerne il primo anno del
biennio, avviene mediante la somministrazione di test d’ingresso elaborati all’interno dei
singoli
Dipartimenti.
La seconda è finalizzata a dare una possibilità intermedia di compensazione di difficoltà e,
come quella iniziale, ha carattere diagnostico. E’ utile pertanto per il recupero in itinere degli
alunni
in
difficoltà.
.
.
La terza interviene dopo un ciclo più o meno lungo di formazione e serve a prendere atto dei
risultati, in relazione agli obiettivi prefissati. Parimenti, è utile per programmare eventuali ed
ulteriori interventi specifici di recupero.
La valutazione conclusiva risulta in un punteggio determinato dalla media aritmetica dei voti
conseguiti nelle singole discipline, integrata dal credito formativo attribuito secondo i
parametri in seguito indicati.
Per essere ammessi agli Esami di Stato è necessario riportare una valutazione sufficiente in
ciascuna disciplina.
Il voto di condotta concorre alla valutazione finale dell’alunno.
49 | P a g i n a
Un voto in condotta inferiore alla sufficienza (6) comporta la non ammissione alla classe
successiva.
20. 1 I tempi e il numero di verifiche previste per l’a.s. 2012-13:
I tempi delle verifiche sono coerenti con tutte le altre fasi della progettazione didattica.
Le tipologie delle prove di verifica sono quelle indicate dai dipartimenti, che privilegiano le
modalità previste per gli esami di stato.
Per quanto riguarda il numero delle verifiche previste per l’anno scolastico 2012-13, è stato
stabilito quanto segue :
TRIMESTRE:
2 verifiche scritte e 2 verifiche orali
PENTAMESTRE: 4 verifiche scritte e 3 verifiche orali.
.
Gli elaborati sono corretti e consegnati non oltre 15 giorni, dalla data di svolgimento della
prova.
I risultati e i contenuti della valutazione sono sistematicamente comunicati agli studenti e alle
famiglie, con modalità trasparenti e attraverso le seguenti modalità:
• comunicazione rivolta agli alunni a conclusione di ognuna delle verifiche effettuate;
• comunicazione riservata alle famiglie degli studenti nel corso dei ricevimenti;
• comunicazione scritta, indirizzata alle famiglie, alla fine del primo periodo e nella fase
intermedia del secondo periodo;
• comunicazione di valutazioni, assenze, ritardi dello studente tramite il portale internet
dell’istituto, indirizzata alle famiglie che ne fanno richiesta.
20.2 Gli indicatori della valutazione periodica e finale.
"La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di classe,
formato ai sensi dell'art. 5 del T.U. di cui al D.L. 16.04.94, n. 297, e successive modificazioni,
e presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove
necessario, a maggioranza" (D.P.R. 122/09, art.4, c. 1).
Ogni Consiglio di Classe, nella determinazione degli esiti di fine periodo e fine anno, ha come
punto di riferimento i criteri generali di valutazione definiti e deliberati dal Collegio dei
docenti.
Per ogni singolo alunno si terrà conto dei seguenti indicatori :
•
partecipazione, intesa come frequenza regolare e presenza attiva alle lezioni (ai sensi
del D.P.R.122/09, art. 14, comma 7, a decorrere dall'anno scolastico in corso "è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato", salvo
motivate e straordinarie deroghe previste per assenze documentate e continuative che
può stabilire il Consiglio di classe);
•
impegno e assiduità nello studio;
•
livello di preparazione con riferimento alle conoscenze e competenze maturate e alla
capacità di riproporre in forme valide quanto acquisito;
•
progressione nell’apprendimento nel corso del periodo e dell’anno scolastico in
generale;
50 | P a g i n a
•
autonomia nella rielaborazione dei contenuti disciplinari, intesa anche come capacità
di organizzare il proprio studio.
I criteri di valutazione relativi alle conoscenze, competenze e abilità sono indicati
schematicamente nella seguente griglia e sono ricondotti ad una valutazione in decimi,
utilizzata nel corso degli studi, nel punteggio in quindicesimi e trentesimi rispettivamente per
le prove scritte e orali degli esami di stato. Essa è ulteriormente integrata e specificata nelle
programmazioni dipartimentali.
20.3 Scala valutativa in decimi per la quantificazione del rendimento
Gravemente insufficiente (voti da 2 a 3): gravi lacune nei dati informativi, uso errato del lessico
specifico, scorrettezza espositiva e incertezza nell'individuazione dei nessi logico deduttivi;
Insufficiente (voto 4). lacune nei dati informativi, uso non corretto del lessico specifico, difficoltà
nell'esposizione nell'individuazione dei nessi logico - deduttivi;
Non sufficiente (voto 5): non completa conoscenza degli argomenti e difficoltà logico espressive,
uso non adeguato del lessico specifico;
Sufficiente (voto 6 ): conoscenza dei dati fondamentali che definiscono gli argomenti, espressi in
forma lineare;
Discreto (Voto 7 ): conoscenza ampia e salda; proprietà del lessico specifico, comprensione dei
nessi logico - deduttivi;
Buono (voto 8 ): conoscenza accurata e approfondita; uso corretto e disinvolto dei lessico
specifico, capacità di stabilire correlazioni e di elaborazione ;
51 | P a g i n a
Ottimo/Eccellente (voti 9-10): conoscenza completa, arricchita da approfondimenti personali;
interiorizzazione dei contenuti e capacità di individuare in modo autonomo nessi problematici
e di delineare e applicare efficaci strategie di ricerca e di soluzione.
21. Credito scolastico e credito formativo
Il credito scolastico e formativo
Il Collegio dei docenti stabilisce, in base al D.M. n. 99 del 16.12.2009, il seguente parametro
al quale dovranno attenersi i consigli di classe nella valutazione dei crediti formativi e nel
calcolo del credito scolastico complessivo:
L’inserimento nella banda di oscillazione è necessariamente legato alla media aritmetica
dei voti attribuiti dal Consiglio di classe a tutte le discipline, a eccezione di religione. Ai fini
dell’ammissione agli esami nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina; anche il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi e
concorre secondo l’O.M. 40 art. 2 dell’ 8/4/09 nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna
disciplina, alla determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico.
E’ necessario considerare parimenti i seguenti indicatori:
• l’assiduità, che può essere definita in modo oggettivo sulla base del tasso di
assenteismo su 200 giorni convenzionali di lezione, nonché sulla base dei ritardi;
•
l’interesse, che dipende necessariamente da un giudizio intuitivo e collegiale del
Consiglio di classe;
•
l’impegno, anch’esso come apprezzamento per l’atteggiamento avuto dallo studente
nel corso dell’anno;
•
la partecipazione alle attività complementari e integrative. In questo caso
giocheranno varie considerazioni legate al numero e alla qualità delle attività svolte
dalla scuola, in particolare la partecipazione operosa ad attività di studio;
•
l’insegnamento della religione cattolica, con valutazione positiva da parte del
docente;
52 | P a g i n a
•
i crediti formativi.
Per opportuna conoscenza si riporta la tabella per la attribuzione del credito scolastico nei
corsi di studio di istruzione secondaria superiore, come definite dal DM n. 99 del 16
Dicembre 2009e l’art. 1 del D.M. 24/2000 n. 49 relativo ai crediti formativi.
Art. 1 - Attribuzione del credito scolastico
1.Nell’anno scolastico 2009/2010, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico,
indicata nella tabella allegata al presente decreto, di cui costituiscono parte integrante, è stata
applicata nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno.
2. Nell’anno scolastico 2010/2011, l’applicazione si è estesa agli studenti della penultima
classe e
nell’anno scolastico 2011/2012 , ha riguardato anche quelli dell’ultima classe.
21. 1 TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n.
323, cosìcome modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
M=6
6<M=7
7<M=8
8<M=9
9 < M = 10
Credito scolastico (punti)
Primo anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Secondo anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Terzo anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente
53 | P a g i n a
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione oltre la media dei voti,
anche
l’assiduità d ella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al
dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
All’alunno il cui giudizio è sospeso in sede di scrutinio di giugno, non viene attribuito il
credito scolastico. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e'
comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il
recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello
scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi
entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle
lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti
dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta
l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.
21.2 CREDITO FORMATIVO
D.M. 24/2000 N. 49 Art. 1
1. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi, di cui all’art. 12 del
Regolamento, sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti esettori della società
civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile eculturale quali quelli
relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, allo sport, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione.
2. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all’acquisizione
dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di
appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico.
21.3 CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
L’I.I.S Campus dei Licei adotta i seguenti criteri per l’integrazione del credito scolastico:
• Laddove la media dei voti conseguiti in sede di scrutini finale sia maggiore o uguale a
0,5 verrà automaticamente attribuito il punteggio massimo della banda di oscillazione.
• Se la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale è minore a 0,5 la stessa
media potrà essere integrata con i coefficienti riferiti agli indicatori di cui alla tabella
seguente:
INDICATORI
Religione
alternative
o
PARAMETRI
attività
Attività complementari e
integrative
previste nel
POF
54 | P a g i n a
ottimo
14.
Partecipazione ai progetti
interni dell’Istituto (min. 6 ore)
15.
Partecipazione ad Olimpiadi o
Certamina o Campionati studenteschi;
INTEGRATORI
0,1/*
0.1
(Per questa voce è prevista
un’attribuzione massima di 0,
2 punti)
16.
Partecipazione ai progetti
interni dell’Istituto (min. 10 ore)
17.
Qualificazioni ad Olimpiadi o
Certamina o Campionati studenteschi
Attività certificate tramite
attestazione di enti esterni
(Per questa voce è prevista
un’attribuzione massima di 0,
3 punti)
0.2
18.
Superamento di esami presso
Conservatori e Accademie
19.
Attività lavorativa pertinente
all’indirizzo di studi seguito
20.
continuativa
Attività di volontariato
0.2
21.
Partecipazione a campionati
sportivi a livello regionale
22.
Conseguimento di una
certificazione europea
23.
Partecipazione a campionati
sportivi a livello nazionale.
24.
Esperienza di studio all’estero
(Intercultura, Comenius, etc.)
25.
aziendali
0.3
Partecipazione a stage
TOTALE
26. Su proposta della Commissione P.O.F e da approvare dal Collegio dei
Docenti
22. CRITERI per l’ASSEGNAZIONE del VOTO di CONDOTTA
Il Ministero della Pubblica Istruzione, a margine della sezione relativa ai criteri di
attribuzione del Credito Scolastico e definizione del Credito Formativo, ha elencato i
seguenti parametri per la valutazione del voto di condotta.
PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
1. Comportamento nei rapporti con i docenti, con il personale scolastico e
con i compagni.
2. Partecipazione alle lezioni, alle proposte didattiche, alle attività di classe e
55 | P a g i n a
di Istituto; frequenza alle lezioni e puntualità negli adempimenti scolastici
in classe e a casa.
3. Rispetto del regolamento e delle disposizioni vigenti nell’Istituto; utilizzo
degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola.
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci anche se il sei
segnala però elementi negativi in riferimento al comportamento in classe, alla frequenza,
all’interesse e alla partecipazione al dialogo educativo.
Le valutazioni inferiori al sei sono considerate valutazioni negative. Le motivazioni
dell’attribuzione delle valutazioni negative saranno oggetto di accurata annotazione nel
verbale del Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio finale.
22.1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE per l’attribuzione del voto di condotta
*
Voto
10
criteri
nsapevole rispetto di sé, degli altri e dell’istituzione scolastica.
eresse e partecipazione costante e propositiva alle attività scolastiche.
golare e serio svolgimento delle consegne scolastiche.
servanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza
petto del regolamento scolastico
Frequenza puntuale e assidua
56 | P a g i n a
9
8
rispetto di sé, degli altri e dell’istituzione scolastica.
interesse e partecipazione costante alle attività scolastiche.
regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza.
rispetto del regolamento scolastico
Frequenza regolare
Rispetto di sé, degli altri e dell’istituzione scolastica.
Interesse e partecipazione alternato alle attività scolastiche.
Svolgimento non sempre puntuale delle consegne scolastiche.
Osservanza non regolare delle disposizioni organizzative
Frequenza alterna
7
6
5
1
Comportamento episodicamente non corretto.
Partecipazione discontinua, anche di disturbo alle attività scolastiche.
Svolgimento saltuario delle consegne scolastiche.
Mancanze nell’osservanza delle disposizioni organizzative
Elevato numero di assenze e/o ritardi immotivati
Mancato rispetto di sé, degli altri e dell’istituzione scolastica con alcuni episodi
di comportamento non corretto.
Partecipazione discontinua, con reiterato disturbo alle attività scolastiche.
Inesistente svolgimento delle consegne scolastiche.
Violazione delle disposizioni organizzative
Elevato numero di assenze e/o ritardi immotivati
Mancato rispetto di sé, degli altri e dell’istituzione scolastica con uno più episodi
di violenza, tali da modificare significativamente in senso negativo i rapporti
all’interno della comunità scolastica (classe, Istituto) e da ingenerare allarme
sociale.
Partecipazione discontinua, con deliberato e reiterato disturbo alle attività
scolastiche.
Svolgimento delle consegne scolastiche del tutto assente o
Deliberata violazione delle norme di sicurezza e/o organizzative
nullo.
Elevato numero di assenze e/o ritardi immotivati.
27. Su proposta della Commissione P.O.F e da approvare dal Collegio dei
Docenti
Ai sensi della normativa vigente (L. 169/08 art.2 e D.P.R. 122/09) l’attribuzione di un voto
inferiore a 6 in condotta al termine dell’anno scolastico determina la non ammissione alla
classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo, indipendentemente dal profitto; la
valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio
o finale è decisa dal Consiglio di classe ai sensi dell’art.7 commi 2-3 del D.P.R. 122/09.
La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici.
57 | P a g i n a
23. Criteri per la valutazione di fine anno
Il Collegio dei docenti del Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù”, nel rispetto della
normativa vigente (O.M. 92/2007 e D.P.R. 122/09) e delle sue prerogative, ha elaborato i
seguenti criteri generali di cui tenere conto in sede di scrutini finali, assolvendo così al
compito di offrire un orientamento chiaro e unitario ai diversi Consigli di Classe.
"Il docente di ciascuna disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto
dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre
e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione
dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle
valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative
ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati"
(O.M. del 05.11.2007, n. 92, art. 6, c. 2).
L’introduzione della sospensione del giudizio allo scrutinio di giugno (O.M. 92/2007, art. 7.
c. 1), cui deve far seguito, entro la fine dell'anno scolastico di riferimento o in ogni caso entro
la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, una verifica per l'accertamento
del recupero delle carenze formative rilevate, comporta una maggiore attenzione nei riguardi
dei seguenti fattori:
• la possibilità per lo studente di colmare le sue principali lacune prima dell’inizio
dell’anno scolastico successivo;
•
l’eventualità che, al termine dell'attività di recupero, lo studente non riesca a
conseguire miglioramenti significativi e non ottenga l’ammissione alla classe
successiva, condizione da affrontare subito dopo un supplemento di lavoro e di
delusione.
Si procederà di norma alla sospensione del giudizio:
1. In presenza di due insufficienze gravi e 1 mediocrità, essendo il recupero, in questi casi,
possibile per lo studente.
2. In presenza di tre mediocrità, o di una insufficienza grave e di due mediocrità, poiché anche
in questi casi il recupero è alla portata dello studente.
Per la determinazione delle insufficienze si terrà conto dei seguenti criteri di base secondo
l'ordine indicato :
1. Precedenza alle discipline di indirizzo.
2. Precedenza alle discipline che prevedono la valutazione nello scritto.
3. Precedenza alle discipline quinquennali.
Ferma restando, comunque, la possibilità del Consiglio di Classe, unico organo competente
per queste decisioni, di deliberare la sospensione del giudizio, che dovrà essere
adeguatamente motivata, si deciderà generalmente per la non ammissione alla classe
successiva :
1. In presenza di 3 insufficienze gravi e di 1 mediocrità o di 4 insufficienze gravi.
2. In presenza di 2 insufficienze gravi e 2 mediocrità.
3. In presenza di mediocrità diffuse (oltre il 50% delle discipline).
4. In presenza di un'insufficienza grave e mediocrità diffuse, a discrezione del Consiglio di
classe.
5. Qualora lo studente non abbia conseguito il limite minimo di frequenza fissato dal D.P.R.
122/09 art. 14, comma 7 ad "almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato".
58 | P a g i n a
Si precisa che per le classi del Liceo Scientifico ex Brocca e per il settore economico e
tecnologico , si deciderà per la non ammissione alla classe successiva :
1. In presenza di 3 insufficienze gravi e di 1 mediocrità o di 4 insufficienze gravi.
2. In presenza di 2 insufficienze gravi e 3 mediocrità.
3. In presenza di mediocrità diffuse (oltre il 50% delle discipline).
4. In presenza di un'insufficienza grave e mediocrità diffuse, a discrezione del Consiglio di
classe.
5. Qualora lo studente non abbia conseguito il limite minimo di frequenza fissato dal D.P.R.
122/09 art. 14, comma 7 ad "almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato".
23.1 Criteri di non ammissione per l’ ”I.I.S.Campus dei Licei M. Ramadù”
Il Collegio dei Docenti con delibera del 16/11/2012 ha stabilito i seguenti criteri di
non ammissione alla classe successiva in base alla particolare importanza da darsi alle
discipline d’indirizzo, a quelle che prevedono la valutazione nello scritto e di durata
quinquennale. Si è anche tenuto conto del numero variabile delle materie nei diversi
indirizzi di studio.
LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO - LICEO CLASSICO –LICEO
LINGUISTICO
(BIENNIO 10 DISCIPLINE), (TRIENNIO 11/12 DISCIPLINE)
a)
3 insufficienze gravi e 1 mediocrità
b)
2 gravi insufficienze e 2 mediocrità
c)
mediocrità diffusa (oltre il 50 % delle discipline)
d)
1 insufficienza grave e tre/quattro mediocrità a discrezione del
consiglio
LICEO SCIENTIFICO SPERIMENTAZIONE BROCCA E LINGUISTICO
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO e ISTITUTO TECNICO
TECNOLOGICO
(BIENNIO 12 DISCIPLINE) (TRIENNIO 12 DISCIPLINE)
a)
4 insufficienze gravi
b)
3 insufficienze gravi e una mediocrità
c)
2 insufficienze gravi e 3 mediocrità
d)
mediocrità diffusa (oltre il 50 % delle discipline)
e)
insufficienza grave e quattro/cinque mediocrità, a discrezione del
consiglio
23.2 Il limite minimo di presenza per la validità dell’anno scolastico (artt. 4 e 14 DPR
122/2009; C.M. n. 20 del 4/03/2011)
Nei criteri di non ammissione va considerato il limite minimo di presenza degli alunni al
monte ore annuale delle lezioni, consistente nell’orario complessivo di tutte le discipline (e
59 | P a g i n a
non nella quota oraria annuale delle singole discipline) in relazione alla specificità dei piani di
studio di ciascun percorso appartenente sia al nuovo che al vecchio ordinamento
dell’istruzione secondaria di 2° grado. Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso
quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”.
In esecuzione di quanto previsto dalla normativa vigente è possibile approvare in sede di
collegio dei docenti talune deroghe al limite minimo di presenza del monte ore annuale;
“motivate e straordinarie […] per assenze documentate e continuative, fermo restando che tali
assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati” (art. 14, comma 7 del Regolamento di cui al DPR del 22
giugno 2009, n.122).
Le deroghe in oggetto sono le seguenti:
• Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
• Terapie e/o cure programmate;
• Donazioni di sangue;
• Partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute
dal C.O.N.I.;
• Attività di studio riconosciute (conservatorio, ecc.) e/o periodi di studio all’estero
rientranti nelle disposizioni ministeriali vigenti;
• Problemi e/o situazioni di difficoltà familiari documentabili (lutto, ecc.);
• Partecipazione autorizzata dalla scuola a giornate di orientamento universitario, o ad
eventi culturali.
Come si evince dall’articolo del Regolamento sopra citato, “il mancato conseguimento del
limite minimo di frequenza […] comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.
IL LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO
1a Liceo
Totale ore
891
annuali di
lezione
¾ Ore
669
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali 223
consentite
2a Liceo
60 | P a g i n a
4a Liceo
5a Liceo
891
990
990
990
669
743
743
743
223
247
247
247
Per le classi IV e V del vecchio ordinamento
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
3a Liceo
4° Liceo
5° Liceo
957
990
718
743
¼ ore annuali
consentite
239
247
Per le classi IV e V del Liceo Scientifico Sperimentale Brocca
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali
consentite
4° Liceo
5° Liceo
1089
1122
817
842
272
280
L’Indirizzo Logico-Matematico
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali
consentite
924
924
1023
1023
1023
693
693
768
768
768
231
231
255
255
255
924
924
1023
1023
1023
693
693
768
768
768
231
231
255
255
255
L’indirizzo biologico
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali
consentite
IL LICEO CLASSICO NUOVO ORDINAMENTO
1a Liceo
Liceo
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
61 | P a g i n a
891
2a Liceo
891
3a Liceo
1023
4a Liceo
1023
5a
1023
669
669
768
768
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali 223
223
255
255
consentite
Per le ultime due classi del Liceo Classico del vecchio ordinamento
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali
consentite
II° liceo
III° liceo
924
924
693
693
231
231
768
255
IL LICEO LINGUISTICO NUOVO ORDINAMENTO
1a Liceo
Liceo
Totale ore
891
annuali di
lezione
¾ Ore
669
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali 223
consentite
2a Liceo
3a Liceo
4a Liceo
5a
891
990
990
990
669
743
743
743
223
247
247
247
Per le classi IV e V del Liceo Linguistico Sperimentale Brocca
Totale ore
annuali di
lezione
¾ Ore
Annuali
Limite di
frequenza
¼ ore annuali
consentite
4° Liceo
5° Liceo
1155
1155
867
867
288
288
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO e ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
1056
1056
1056
62 | P a g i n a
Totale complessivo ore annue
¾ Ore Annuali
Limite di frequenza
¼ ore annuali consentite
1056
792
264
1056
792
264
792
264
792
264
24. Le attività di recupero e di sostegno.
“Le attività di recupero e sostegno costituiscono parte ordinaria e permanente del piano
dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente” (O.M. 92/07
art. 2 c. 1).
Nel recupero l’intervento didattico è finalizzato a colmare le carenze rilevate, mentre il
sostegno svolge un’azione preventiva. Esso ha lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico,
riducendo al massimo gli interventi di recupero. Le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo di
attivare gli interventi di recupero e, nell’ambito della propria autonomia, individuano le
discipline o le aree disciplinari di intervento, in base alle disponibilità economiche presenti.
Esse determinano altresì le modalità di organizzazione e realizzazione precisandone tempi,
durata, modelli didattico-metodologici, forme di verifica dei risultati conseguiti dagli studenti,
criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie.
L’ Istituto è tenuto infatti a dare adeguata informazione alle famiglie in merito alle attività
programmate. Le famiglie devono comunicare la loro volontà avvalersi o di non avvalersi dei
corsi attivati, attraverso la comunicazione ricevuta dalla scuola.
Lo studente che aderisce alle attività ha l’obbligo di frequenza e deve sottoporsi alle verifiche
programmate. Tale obbligo vale anche per lo studente che non si sia avvalso dei corsi attivati.
Le verifiche devono essere documentabili e sono volte ad accertare l’avvenuto superamento
delle carenze riscontrate.
Il Dirigente Scolastico, tramite il docente destinatario della Funzione Strumentale Area
Docenti e i docenti collaboratori, cura il coordinamento dell’organizzazione delle attività di
recupero al fine di garantire l’ottimizzazione delle risorse e una coerente calendarizzazione
degli interventi.
Dopo lo scrutinio del primo periodo gli studenti che riportano votazioni insufficienti devono
svolgere le attività di recupero indicate dal Consiglio di Classe nell’apposita lettera di
comunicazione alle famiglie. Al termine delle stesse essi si sottoporranno a prove di verifica
volte ad accertare il superamento delle carenze precedentemente registrate. L' esito delle
prove sarà quindi comunicato alle famiglie.
Dopo lo scrutinio finale, a fine pentamestre, gli studenti con sospensione del giudizio sono
chiamati a svolgere le attività di recupero indicate dal Consiglio di Classe nell’apposita lettera
alle famiglie, con programma di studio allegato. La verifica scritta per accertare il
superamento delle carenze può aver luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento, o
entro la data di inizio delle lezioni dell’inizio dell’anno scolastico successivo. Segue uno
scrutinio integrativo per deliberare l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.
Nel piano degli interventi didattici integrativi per il recupero e sostegno per l’a.s. 2012/13 si
propongono le seguenti tipologie di interventi:
Sostegno in itinere:
63 | P a g i n a
792
264
L’attività svolta dal docente durante le proprie ore di lezione , rivolta generalmente a gruppi
di livello o singoli studenti, ma estensibile se necessario, a tutta la classe. Questa attività
viene stabilita dal docente in qualsiasi momento lo ritenga opportuno, definendo in modo
autonomo tempi, metodi e durata. Il docente comunica nella prima seduta utile del consiglio
di classe l’attività prevista, affinché sia verbalizzata.
Lo studio autonomo:
Si utilizza questi strumento di intervento correttivo quando le carenze rilevate, a parere del
docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali
attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente . L’
autonomia nello studio è utile a sviluppare consapevolmente e a strutturare efficacemente il
metodo di studio.
Sportello didattico
L’attività di sportello, finalizzata a prevenire l’insuccesso scolastico o a soddisfare esigenze
speciali di approfondimento e integrazione, riveste una funzione importante per
responsabilizzare e educare lo studente a una prima forma di autovalutazione. Una volta
attivato lo sportello con una presenza minima di due alunni e massima di cinque, è infatti lo
studente che chiede l’incontro con il docente, nel caso in cui:
11. La conoscenza degli argomenti trattati in classe non è del tutto sicura, o se è lacunosa
12. Le lacune disciplinari sono evidenti e l’alunno non è in allineamento con il livello
della classe
13. L’alunno non è stato presente alle lezioni per giustificati motivi.
Corsi di recupero di 12 ore, in orario extra-curricolare, da attivare a fine trimestre da attivare
con approvazione del consiglio di classe, con disponibilità dei docenti della classe, della
scuola, o esterni; per un minimo di 10 alunni e un massimo di 15, anche per classi parallele se
la programmazione lo permette. A fine corso è prevista una verifica scritta per accertare il
superamento delle carenze formative riscontrate e valutare i risultati conseguiti.
Corsi di recupero estivi di 12 ore, nei mesi di fine Giugno, e inizio Luglio 2010, destinati
agli alunni con sospensione del giudizio, con moduli di 12 ore per materia, con docenti interni
o esterni, con gruppi di studenti provenienti anche da classi diverse purché parallele o con
segmenti di programmi uguali. A fine corso è prevista una verifica scritta per accertare il
superamento delle carenze formative riscontrate e valutare i risultati conseguiti.
64 | P a g i n a
25. Alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
La legge 8 ottobre 2010 n. 170 ha riconosciuto la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la
discalculia come disturbi specifici di apprendimento, denominati «DSA», che si manifestano
generalmente in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie
neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante per
alcune attività della vita quotidiana.
Il Campus dei Liceo “Massimiliano Ramadù”, ai sensi della nuova normativa, intende
garantire agli studenti con DSA il diritto all'istruzione, favorendone il successo scolastico,
anche attraverso misure didattiche di supporto, e garantendo una formazione adeguata e lo
sviluppo delle potenzialità. Attraverso percorsi di studio individualizzati si propone di ridurre,
nei soggetti interessati, i disagi relazionali ed emozionali, adottando una programmazione
diversificata con forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative.
Si propone altresì di formare e preparare gli insegnanti e, nel contempo, di sensibilizzare i
genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA, anche attivando, previa
comunicazione alle famiglie, interventi tempestivi e idonei a individuare casi sospetti di
disturbo, nonché favorendo la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi.
A tal fine l'istituto intende incrementare la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari
durante il percorso di istruzione e di formazione, per assicurare a tutti eguali opportunità di
sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
"La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal
Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola
di appartenenza dello studente"(Legge cit., art.3, §1).
25.1 Misure educative e didattiche di supporto e forme di verifica e valutazione.
"Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti
dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e
formazione e negli studi universitari" (Legge cit., art. 5, § 1).
Dal momento che ogni reale apprendimento acquisito e ogni successo scolastico rinforzano
negli alunni con DSA la percezione propria di poter riuscire nei propri impegni, nonostante le
difficoltà che impone il disturbo, con evidenti connessi esiti positivi sul tono psicologico
complessivo, il Campus dei Licei garantisce a questi studenti :
• una didattica individualizzata e personalizzata che preveda forme efficaci e flessibili di
lavoro scolastico, attraverso la redazione, a cura del consiglio di classe con la
collaborazione della famiglia, degli operatori dei servizi sanitari e del docente
referente di istituto, di un Piano didattico personalizzato, con l’indicazione degli
strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate (Decreto 12 luglio 2011,
art. 5);
65 | P a g i n a
•
l'uso di strumenti compensativi (formulari, sintesi, schemi, tabelle, fotocopie adattate,
mappe concettuali; calcolatrice; registratore; libri e vocabolari digitali; software
didattici specifici, ecc.), nonché misure dispensative da alcune prestazioni non
essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere, che saranno individuate a
seconda della disciplina e del caso.
Nello studio delle lingue straniere, il ricorso a strumenti compensativi volti a favorire la
comunicazione verbale e ad assicurare ritmi graduali di apprendimento;
•
adeguate forme di verifica (tempi più lunghi per le prove; prove di verifica strutturate
adeguatamente e/o informatizzate; uso di strumenti tecnologico-informatici, ecc.),
anche per quanto concerne gli esami di Stato (cfr. anche il DPR 122/2009, art. 10);
•
una valutazione coerente con gli interventi pedagogico-didattici attuati, tramite
l'adozione di modalità valutative che consentano allo studente di dimostrare il livello
di apprendimento raggiunto e che siano più attente alla padronanza dei contenuti
disciplinari e alle conoscenze e competenze acquisite, piuttosto che alla correttezza
formale (cfr. anche il DPR 122/2009, art. 10);
Nel caso di studenti con DSA frequentanti l'ultimo anno del liceo, nel documento del
consiglio di classe (cd. Doc. del 15 maggio) vengono riportate tutte le informazioni relative
agli strumenti compensativi e alle misure dispensative adottate in corso d'anno, con
riferimento puntuale alle modalità di verifica, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati; sono
altresì indicati modalità, tempi e sistemi valutativi da preferire per le prove d'esame.
In sede di esami di Stato, "le Commissioni tengono in debita considerazione le specifiche
situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito
dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati; ... possono riservare ai candidati tempi
più lunghi di quelli ordinari; ... assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti
compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla
forma, sia nelle prove scritte, sia in fase di colloquio (Decreto 12 luglio 2011, art. 6, § 3; cfr.
anche il DPR 122/2009, art. 10).
66 | P a g i n a
26. Le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.
L'articolo 9, punto 2, dell'accordo con la Santa sede, ratificato con la legge 25 marzo le 1985,
n. 121 sancisce il diritto per gli studenti di avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della
religione cattolica. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei
genitori, l’Istituzione scolastica è tenuta a garantire ad ogni studente, il diritto di scegliere se
avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. Tale diritto va esercitato dagli studenti o dai
loro genitori, all’atto dell'iscrizione su richiesta dell'autorità scolastica, senza che la loro scelta
possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione." L’esercizio di tale facoltà si attua
mediante la compilazione di apposita richiesta, secondo un modello prestabilito. La scelta ha
valore per tutto l’anno scolastico di riferimento o l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto
di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni. La firma del
genitore dell’alunno minorenne è richiesta solo nell’ipotesi in cui venga scelta l’opzione “non
frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.
Secondo quanto recita la CM 17 del 18-02-10 per le scuole secondarie di II grado , a coloro
che scelgono di non avvalersi dell’IRC, viene richiesto di scegliere tra un ventaglio di 4
opzioni)
che
sono:
o
attività
didattiche
e
formative,
o attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente,
o libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (solo
superiori)
o non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.
Al momento dell’iscrizione gli studenti esercitano la facoltà di avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica. L’esercizio di tale facoltà si attua mediante la
compilazione di apposita richiesta. La scelta ha valore per l’intero corso di studi e comunque
in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale
scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni.
La scelta specifica di attività alternative è operata all’inizio delle lezioni e ha effetto per
l’intero anno scolastico cui si riferisce. La firma del genitore dell’alunno minorenne è
richiesta solo nell’ipotesi in cui venga scelta l’opzione “non frequenza della scuola nelle ore
di insegnamento della religione cattolica”.
La nota del MEF n. 26482 del 7 marzo 2011, oltre a chiarire i vari aspetti di natura
contrattuale e retributiva, ricorda che l’insegnamento delle attività alternative alla Religione
Cattolica "costituiscono un servizio strutturale obbligatorio. Pertanto, le scuole hanno
l'obbligo di attivare attività in sostituzione delle ore di religione cattolica. Le attività proposte
dovranno riguardare attività didattiche, formative di studio in gruppo o attività individuali, da
svolgersi con l'assistenza di docenti appositamente incarica e all'interno dei locali della
scuola.
67 | P a g i n a
I docenti che dovranno occuparsi di tale opportunità formativa non devono insegnare nella
classe o nelle classi degli alunni interessati . Essi potranno essere reclutati tra:
1. personale interamente o parzialmente a disposizione della scuola;
2. docenti dichiarati disponibili ad effettuare ore eccedenti rispetto all'orario d'obbligo;
3. personale supplente già titolare di altro contratto con il quale viene stipulato apposito
contratto a completamento dell'orario d'obbligo;
4. personale supplente appositamente assunto, non potendo ricorrere ad una delle ipotesi
sopra specificate. Nella nota del 7 Marzo il ministero dell'economia delle finanze
affronta anche la questione retributiva, affermando che si potrà ricorrere a
finanziamenti aggiuntivi per:
1. i docenti a tempo indeterminato che si dichiarano disponibili ad effettuare "ore
eccedenti";
2. i supplenti già titolari di contratto con i quali se ne stipula un ulteriore a
completamento dell’orario d’obbligo ovvero appositamente assunti, non potendo
ricorrere ad una delle precedenti ipotesi.
3. Nell’ipotesi 1) (personale interamente o parzialmente a disposizione della scuola),
essendo personale già retribuito per l’intero orario, non vi sono oneri aggiuntivi.
4. Nell’ipotesi 2) (docenti dichiarati disponibili ad effettuare ore eccedenti rispetto
all'orario d'obbligo) le attività alternative, svolte da personale docente di ruolo e non di
ruolo, sono liquidate come ore eccedenti sui piani gestionali già utilizzati per il
pagamento degli assegni relativi allo stipendio base.
5. Nell’ipotesi 3) (personale supplente già titolare di altro contratto con il quale viene
stipulato apposito contratto a completamento dell'orario d'obbligo) le attività
alternative sono liquidate in aggiunta all’orario già svolto e riferite ai piani gestionali
già utilizzati per il pagamento degli assegni relativi al contratto principale.
6. Nell’ipotesi 4) (personale supplente appositamente assunto, non potendo ricorrere ad
una delle ipotesi sopra specificate) l’onere va imputato al piano gestionale relativo alle
spese per le supplenze a tempo determinato dei capitoli di spesa distintamente previsti
scuola secondaria di secondo grado (cap. 2149).
26.1 La programmazione alternativa, in dipendenza della scelta di avvalersi o non
avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica.
Il rispetto dell' anzidetto principio implica che lo scuola, e per essa il capo di istituto e il
Collegio dei docenti ai quali compete lo responsabilità complessiva della programmazione
educativa e didattica ai sensi dell' art. 4 del Dpr 31 marzo 1974, n. 416, assicura agli alunni
che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, ogni opportuna attività
culturale, con l'assistenza degli insegnanti, escluse le attività curricolari comuni a tutti gli
alunni.
Fermo restando il carattere di libera programmazione, queste attività culturali e di studio
devono concorrere al processo formativo della personalità degli studenti. Esse saranno
particolarmente rivolte all'approfondimento di quelle parti dei programmi, in particolare di
storia, di filosofia, di educazione civica, che hanno più stretta attinenza con i documenti del
pensiero e della esperienza umana relativi ai valori fondamentali della vita e della convivenza
civile. Il percorso delle attività alternative deve avere un programma annuale, possibilmente
anche scandito sul ciclo di studi e dà luogo a valutazioni in sede di scrutinio e nel documento
di valutazione
68 | P a g i n a
Le opzioni possibili in alternativa all’IRC:
A) ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
Tali attività sono quelle “rivolte all’approfondimento di quelle parti dei programmi, in
particolare di storia, di filosofia, di educazione civica, che hanno più stretta attinenza con i
documenti del pensiero e della esperienza umana relativi ai valori fondamentali della vita e
della convivenza civile”. E’ quindi possibile programmare anche attività inerenti a discipline
di carattere curricolare.
B) ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI CON
ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE
Tale
attività
può
configurarsi
come
vera
e
propria
azione
di
sportello/recupero/approfondimento curricolare, visto che si parla di “offrire contributi
formativi ed opportunità di riflessione per corrispondere agli interessi anche di natura
applicativa che siano eventualmente rappresentati dagli studenti”, i quali quindi possono
segnalare i “propri bisogni formativi, nonché le modalità di intervento della scuola”.
C) LIBERA ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI SENZA
ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE (per studenti delle superiori)
D) NON FREQUENZA DELLA SCUOLA NELLE ORE DI INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Il giudizio sull’IRC, come quello sull’attività alternativa prescelta dalle famiglie, deve
essere consegnato su foglio a parte come stabilisce il Testo unico art.309.
Modello A
per tutti gli studenti
(da consegnarsi solamente ad inizio del Ciclo scolastico)
Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere
se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
Alunno _________________________________________________
Premesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
di ogni ordine e grado in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato
Lateranense (art. 9.2), il presente modulo costituisce richiesta dell’autorità scolastica in
ordine all’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica.
La scelta operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si
riferisce e per i successivi anni di corso in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, compresi gli
istituti comprensivi, ferma restando la possibilità, su richiesta di famiglie o alunni, entro i
tempi di iscrizione all’anno successivo, di scegliere ogni anno se avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica
Scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
Scelta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
Firma:________________________________
69 | P a g i n a
Genitore o chi esercita la potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di I grado (se minorenni)
- Nel caso di genitori separati/divorziati è prevista la firma di entrambi i genitori (cfr. articolo
155 del codice civile, modificato dalla legge 8 febbraio 2006, n. 54)
Data ……………………………………………………………………………………….
Scuola
…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………….…………………………………….Classe
................................ Sezione……………………….
Art. 9.2 dell’Accordo, con protocollo addizionale, tra la Repubblica Italiana e la Santa
Sede firmato il 18 febbraio 1984, ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121, che apporta
modificazioni al Concordato Lateranense 11 febbraio 1929:
“La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del
cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro
delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie
di ogni ordine e grado.
Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a
ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità
scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione”.
27.
Strutture ed attrezzature del Liceo Scientifico, Classico e Linguistico
Sede dell’Istituto
La nuova sede dell’Istituto è in Via Rimini , a pochi minuti di cammino dalla
stazione ferroviaria e poco distante dalle fermate delle autolinee sia pubbliche
che private.
L’edificio si articola su tre piani.
Piano terra
L’ingresso principale al piano terra immette al grande atrio dove è sita la
reception e il bar.
Su questo piano ci sono:
•
Aula Magna
•
Palestra
•
Biblioteca
•
Uffici destinati alla vice presidenza e collaboratori del Preside
70 | P a g i n a
•
13 Aule dotate di lavagna interattiva.
Primo piano
•
16 Aule dotate di lavagna interattiva.
•
Servivi Amministrativi e di Presidenza
•
Sala Professori
Secondo Piano
•
13 Aule dotate di lavagna interattiva.
1. Deposito
L’Istituto è inoltre dotato di:

Laboratorio di Fisica e Chimica con banconi per gli esperimenti, un banco di
preparazione con cappa aspirante, una lavagna, armadi contenenti gli strumenti
didattici.

Laboratorio di Informatica e Laboratorio Linguistico dotato di LIM (lavagna
interattiva) per consentire lo svolgimento dell’attività didattica con il supporto delle
nuove tecnologie.

Due aule destinate alle attività di disegno tecnico, di cui una aula Video
All’esterno, il Campus dei Licei ospita: un’area fitness, due campi di calcetto, un
campo di pallavolo e uno di pallacanestro, la casa per il custode, un parcheggio di
109 posti auto.
L’Istituto Tecnico Economico e l’Istituto Tecnico Tecnologico:
LA BIBLIOTECA:
Accanto alle risorse umane che rappresentano il motore della scuola, il nostro Istituto
dispone di fornite biblioteche, annualmente arricchite di nuovi volumi. Per migliore la
fruibilità del servizio è cominciato nell’a.s. 2009/10 il progetto “Book Crossing”, che
prevede l’installazione di “Book Crossing Zones”, ossia postazioni dove verranno
“rilasciati dei libri” di proprietà della scuola. L’iniziativa è prevalentemente rivolta
agli studenti, ma anche docenti, personale Ata e personale di segreteria potranno
prelevare liberamente un volume da una postazione, leggerlo e riporlo. Chi vorrà potrà
arricchire le “Zones” con volumi propri promuovendo così la disponibilità alla
condivisione della cultura, la passione per la lettura e la libertà di iniziativa.
71 | P a g i n a
I LABORATORI
La specificità dell’Istituto, la cui vocazione è di fornire
una solida preparazione al mondo del lavoro, impone un
importante aggiornamento tecnologico che si esplicita con
la predisposizione di laboratori nei quali i ragazzi possano
praticare la didattica laboratoriale, come previsto dalla
recente riforma del secondo ciclo di istruzione.
Attualmente le dotazioni tecniche sono:
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
Laboratorio Informatica e Disegno ITI
Laboratorio Informatica ITC
Laboratorio di Economia Aziendale per le Relazioni Internazionali
Laboratorio Trattamento Testi
Laboratorio Elettronica e Sistemi
Laboratorio Informatica
Aula di Disegno Manuale
Laboratorio Fisica
Laboratorio Chimica
Laboratorio Tecnologia Meccanica
Laboratorio di Macchine e Sistemi Meccanici
Ogni laboratorio è coordinato da un responsabile e gestito attraverso uno specifico
regolamento.
28. L' Organizzazione del Campus dei Licei
I docenti.
Il Collegio dei docenti, oltre che in Consigli di Classe, è articolato in:
► Ufficio di Presidenza composto dal Dirigente Scolastico e da alcuni
collaboratori ai quali sono affidati compiti e deleghe particolari;
Funzioni del Dirigente Scolastico
Dirigente scolastico
72 | P a g i n a
Prof. Pasquale
Gionta
In qualità di rappresentante legale della scuola:
 Garantisce l'efficacia e l'efficienza del
servizio
scolastico,
in
campo
organizzativo e didattico.
 Predispone il Programma Annuale e ne
cura l’attuazione
 Gestisce l'esecuzione delle delibere del
Consiglio di istituto e del Collegio dei
Docenti.
 Supervisiona e coordina tutte le attività
dell'Istituto,
avvalendosi
della
collaborazione di uno staff di docenti,
referenti
delle
varie
attività
organizzative e didattiche.
 Eroga sanzioni disciplinari nei limiti e
nelle norme previste dal Regolamento di
Istituto.
Collaboratori della
Presidenza
I.I.S. Campus dei
Licei M. Ramadù
Istituto Tecnico
Economico
Prof. Daniele
DIBENNARDO
Istituto Tecnico
Tecnologico
Prof.ssa Angela
TESTA
PICCOLOMINI
Liceo Scientifico,
Classico e
Linguistico
Prof. Patrizio
MARAFINI
Funzioni dei Collaboratori di Presidenza
•
Sostituiscno il Dirigente Scolastico in
caso di assenza ed esercita specifiche
deleghe, annualmente pubblicate all'albo
dell'Istituto.
•
Coadiuvano il Dirigente Scolastico nei
vari aspetti organizzativi e gestionali
della vita della scuola, nell'ambito delle
rispettive deleghe.
Prof.ssa Irene
BUIZZA
LE FUNZIONI STRUMENTALI anno scolastico 2012-2013
1.
P.O.F.
Prof.ssa Lorella MURRI
Referente per la dimensione europea
L’incarico prevede:
•
Elaborazione del P.O.F.
•
Attivazione e monitoraggio dei progetti
•
Supervisione dell’inserimento e dell’aggiornamento dei
contenuti del sito
•
Cura delle proposte di integrazione del Regolamento di
Istituto
2.
SOSTEGNO AL LAVORO
DOCENTI
Prof.
Adolfo DE CAVE
L’incarico prevede:
•
Modulistica
•
Formazione e aggiornamento
•
Autovalutazione di Istituto – Modello CAF (4 giorni di
73 | P a g i n a
aggiornamento)
•
Certificazione delle competenze
ORIENTAMENTO per gli studenti del POLO TECNICO:
Istituto Tecnico, Tecnologico e Economico
3.
ORIENTAMENTO
(in entrata ed uscita)
Settore Economico
Prof.ssa MARINELLA PACIFICO
L’incarico prevede:
•
Rapporti con le scuole medie
•
Continuità
•
Orientamento in entrata e in itinere
•
Orientamento post-diploma (Orientamento universitario,
avviamento al lavoro, collaborazione con l’ufficio CILO)
4.
ORIENTAMENTO
(in entrata ed uscita)
Settore Tecnologico
Prof. MARIO CICCONARDI
L’incarico prevede:
•
Rapporti con le scuole medie
•
Continuità
•
Orientamento in entrata e in itinere
•
Orientamento post-diploma (Orientamento universitario,
avviamento al lavoro, collaborazione con l’ufficio CILO)
ORIENTAMENTO per gli studenti del:
Liceo Scientifico, Classico e Linguistico
5.
ORIENTAMENTO
(in entrata ed uscita)
Prof.ssa RITA CONTUCCI
L’incarico prevede:
•
Rapporti con le scuole medie
•
Continuità
•
Orientamento in entrata e in itinere
•
Orientamento post-diploma (Orientamento universitario,
avviamento al lavoro, collaborazione con l’ufficio CILO)
6.
SOSTEGNO ATTIVITA’
STUDENTI e ALTERNANZA
SCUOLA/LAVORO
L’incarico prevede:
•
Corsi di recupero
74 | P a g i n a
Prof.ssa DANIELA ANTONILLI
•
•
•
•
7.
Stage
Alternanza Scuola/lavoro
Tirocini formativi
Progetti con il territorio
SOSTEGNO ATTIVITA’
STUDENTI e ALTERNANZA
SCUOLA/LAVORO
Prof. FRANCO ROTONDI
L’incarico prevede:
•
Corsi di recupero
•
Stage
•
Alternanza Scuola/lavoro
•
Tirocini formativi
•
Progetti con il territorio
8.
SOSTEGNO ATTIVITA’
STUDENTI LICEO e
AMPLIAMENTO della
OFFERTA FORMATIVA
Prof.ssa ALESSANDRA PONTESILLI
L’incarico prevede:
•
Corsi di recupero
•
Disagio e sostegno psicologico
•
Mobilità studenti (Comenius, Intercultura, Eurodesk)
•
Iniziative culturali
•
Promozione delle eccellenze
9. INNOVAZIONE e RICERCA
DIDATTICA e DIDATTICA
PER COMPETENZE
Prof. STEFANO SCIARANGHELLA
L’incarico prevede:
•
Rapporti con USR e Università in relazione a ricerca ed
innovazione
•
Creazione della piattaforma MOODLE per la
comunicazione del personale della scuola e per i corsi di recupero
e/o sostegno on line
•
Innovazione didattica (didattica con la Lavagna Interattiva
Multimediale)
•
Didattica per competenze
•
Book in progress
75 | P a g i n a
Direttore Servizi Amministrativi:
Dott. MAURO DE FILIPPIS
Segretario del Collegio Docenti:
Prof.ssa CATERINA PAGANO
Presidente del Consiglio di Istituto:
Sig.ra ELISABETTA DI CANDIA
Segretario del Consiglio di Istituto:
Prof.ssa DANIELA TESSERI
I consigli di classe Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, di norma il
Coordinatore di Classe.
Con la sola presenza dei docenti :
 impostano la programmazione didattica e ne verificano l'attuazione;
 provvedono alla valutazione periodica degli alunni.
Completato dalla rappresentanza di genitori e studenti :
 discute e delibera sulla situazione didattica e disciplinare della classe;
 programma e gestisce le attività curriculari ed extra-curriculari.
► alcuni coordinatori di aree disciplinari finalizzate al conseguimento di
scelte programmatiche, didattiche, metodologiche e di verifiche e valutazioni
unitarie per l'intero Istituto, mediante una comune ricerca culturale e
professionale;
I dipartimenti del Campus dei Licei
Le funzioni dei coordinatori di classe
La funzione dei dipartimenti:
Hanno compiti di informazione e
coordinamento relativamente alle iniziative
riguardanti la classe.
 Presiedono le riunioni dei Consigli di
Classe su delega del Dirigente
Scolastico.
 Assicurano la regolare compilazione
del registro di classe e del registro
generale dei voti della classe.
 Controllano la frequenza scolastica
degli alunni, con particolare
riferimento alle assenza, ai ritardi e
alle uscite anticipate, comunicando al
Dirigente Scolastico le situazioni
problematiche che potrebbero
Riuniscono tutti i docenti di una stessa
disciplina e/o discipline affini per impostare
la programmazione didattica, individuando
criteri
comuni
relativi
a
obiettivi
(conoscenze e competenze), contenuti,
materiali didattici, metodi, tempi, verifiche,
collegamenti fra discipline, da proporre ai
rispettivi Consigli di Classe.
I dipartimenti per l’a.s 2012-13
LETTERE,
RELIGIONE
76 | P a g i n a
Prof.ssa
CUPICCIA
MATEMATICA (Polo
Tecnico e Liceale) e
FISICA (Polo Liceale)
LINGUE
DISEGNO e STORIA
dell’ARTE
STORIA e
FILOSOFIA
SCIENZE CHIMICA
FISICA (P. Tecnico)
ED. FISICA

Prof.ssa
MARMOTTINI
Prof.
CACCIOPPOLA
Prof.ssa
PIROLOZZI
Prof.
MANCINELLI
Prof.ssa
PICCOLOMINI
ECONOMIA
DIRITTO e
GEOGRAFIA
ECONOMICA
Prof.ssa
PACIFICO
SOSTEGNO (Polo
Tecnico)
SOSTEGNO (Polo
Liceale)
INFORMATICA
DISC.
MECCANICHE e
MECCATRONICA
Prof.ssa
FIORE
Prof.ssa
DI VAIO
Prof. MANCINI
Prof.
MARROCCO



determinare sanzioni disciplinari.
Verbalizza le riunioni del Consiglio
di Classe.
Provvede alla stesura della
programmazione di classe e cura la
documentazione relativa a visite e
viaggi di istruzione.
Cura la stesura del "Documento del
15 maggio" per le classi del quinto
anno.
Predispone e cura le comunicazioni
specifiche ai genitori al fine di
fornire informazioni sul rendimento
didattico, assenze, ritardi e disciplina.
► un numero adeguato di commissioni che gestiscono singoli aspetti della vita
scolastica, sia per quanto riguarda la didattica, sia per tutto ciò che è relativo
all'approfondimento o all'ampliamento dell'offerta formativa.
LE COMMISSIONI
a.s. 2012-1013
Certicazione delle competenze
Integrazione alunni stranieri
Viaggi e visite di istruzione
Biblioteca, videoteca e riviste
Commissione elettorale
Commissione P.O.F.
Orientamento Liceo (entrata ed uscita)
Orientamento settore Tecnico
77 | P a g i n a
Prof.ssa MURRI
Prof.sse: PACIFICO, BENEVENTO,
TESSERI
Prof.sse
CONTUCCI,
LEONARDI,
NALLI, TURLO’
Prof. ROTONDI e prof.ssa BIASETTO
Prof.
NICOSANTI,
BENEVENTO,
BUIZZA, BISECCO
Prof.sse BOMBONATI, PACIFICO,
PONTESILLI, PIROLOZZI e prof.
ROTONDI
Prof.sse
CONTUCCI,
CUPICCIA,
PONTESILLI,
NARDIS
e
prof.
CACCIOPPOLA
Prof. TURLO’, PROIETTI, ANTONILLI,
CIRILLI, PIMPINELLA
STERPETTI, prof.
CAVE, CASALE
Tecnica e Acquisti
Autovalutazione di Istituto
MARASCIA,
DE
Prof. CACCIOPPOLA e DIBENNARDO
Prof.
DE
CAVE,
BOMBONATI,
FALLUCCA,
MARMOTTINI,
DIBENNARDO e CAPITANI
Innovazione e Ricerca
Il personale ATA
L’Istituto si avvale della professionalità dell’Ufficio di Segreteria, composto dal
DSGA e sette assistenti amministrativi, sette unità di ausiliari tecnici, nove
collaboratori scolastici e due unità ex-LSU (lavori socialmente utili)
DIRETTORE
dei
AMMINISTRATIVI :
SERVIZI
PERSONALE AMMINISTRATIVO
PERSONALE
TECNICO:
AUSILIARIO-
COLLABORATORI SCOLASTICI:
78 | P a g i n a
Dott. MAURO DE FILIPPIS
Sig.ra LILIANA BERTASSELLO
Sig.ra ANGELA CIARAMELLA
Sig.ra
GIUSEPPINA
D’ALESSANDRO
Sig.ra LOREDANA GENTILI
Sig.ra
SERENELLA
MASTRANTONI
Sig.ra VERA PASCALE
Sig.ra ROSA SOZIO
Sig. ANTONIO BISECCO
Sig. ADRIANO CELANI
Sig. EMIDIO MASTRONARDI
Sig.ra GINA MELA
Sig.ra ALESSANDRA ORRU’
Sig. MARCO PELLICCIOTTA
Sig.ra MARIA STERPETTI
Sig.ra MARIA PIA CONTE
Sig. ANTONIO D’AMICO
Sig.ra ANGELA D’ORTENZIO
Sig.ra VINCENZA DELL’ISOLA
Sig.
FRANCESCO
PAOLO
MARCIANO
Sig.ra NADIA MASTRANTONI
Sig.ra ERMELINDA ROSAMILIA
Sig. GIUSEPPE CARDILLO
Sig.ra VALENTINA CAVOLA
Il personale esterno alla scuola
La scuola si serve, con rapporti occasionali e mediante prestazione d'opera, di
personale competente esterno per far fronte a specifiche necessità relative alle
varie attività della scuola. Il loro lavoro è sotto il controllo del Dirigente
Scolastico sia direttamente sia mediante la collaborazione dei responsabili dei
relativi progetti i quali, nel corso dell'attività e a conclusione, relazionano su
contenuti, mezzi, metodi utilizzati e sulla partecipazione dei destinatari.
I genitori
La collaborazione e il dialogo tra scuola e famiglia è essenziale alla crescita
educativa e formativa di ogni singolo studente. La scuola promuove occasioni di
incontro e di relazione per condividere concretamente l’offerta formativa ,
favorendo la comunicazione e agevolando la diffusione di tutte le informazioni
ritenute necessarie. Oltre agli incontri istituzionali, colloqui individuali, a
cadenza settimanale, i genitori sono aggiornati attraverso la rappresentanza dei
genitori nei Consigli di classe.
Il Campus dei Licei informa le famigli con le seguenti modalità:
11.
Circolari
12.
Sito web: www.liceocisterna.it
13.
Colloquio pomeridiano dei docenti con i genitori alla fine del trimestre,
e nella fase intermedia del pentamestre;
14.
Colloquio col Dirigente Scolastico o suo Docente Collaboratore, su
richiesta;
15.
Tramite la sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità da
parte dei genitori e degli studenti, finalizzato a definire in modo dettagliato e
condiviso diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie (cfr. D.P.R. del 24 giugno 1998, n.249 modificato dal D.P.R.
del 21 novembre 2007, n.235, art. 5-bis, comma 1).
La scansione oraria nel Campus dei Licei “Massimiliano Ramadù”
La scuola apre i suoi battenti agli alunni alle ore 7:55 nel Polo Tecnico e alle
8,00 nel Polo Liceale. Nel primo polo, le lezioni hanno inizio alle 8:00; nel Polo
Liceale alle ore 8,05. Tra la terza e la quarta ora di lezione viene effettuato un
79 | P a g i n a
intervallo di circa 10 minuti. Un secondo intervallo è collocato tra la quinta e
sesta ora di lezione, dalla durata di 5 minuti, durante il quale gli alunni possono
uscire dalla classe ma non dal piano di collocazione.
Quadro Orario: Liceo Scientifico, Classico e Linguistico
Scansione oraria: dal lunedì al venerdì
Ora inizio
8,05
9,05
10,05
11,00
11,05
12,05
13,00
13,05
Ora fine
9,05
10,05
11,05
11,10
12,05
13,05
13,05
14,05
1 ora
2 ora
3 ora
intervallo
4 ora
5 ora
intervallo
6 ora
Per la classe III Liceo Classico del nuovo ordinamento
14,05 inizio
15,15,
15,05 fine
7 ora
Per le classi IV e V Liceo Sperimentale Brocca Scientifico e Linguistico
Sabato
O88,05inizio
9,05,00
10,05,00
11,00 100
11.05,00
12,05,10
9,05 fine
10,05,00 9,00
11,05 10,00
11,10 11,00
12,00,10
13,05,00
1 ora
2 ora ora
3 ora ora
intervallo
4 ora
5 ora ora
Quadro Orario: Istituto Tecnico Economico e Istituto Tecnico Tecnologico
Scansione oraria
Ora inizio
8,00
9,00
9,55
10,05
80 | P a g i n a
Ora fine
9,00
09,55
10,05
11,00
1 ora
2 ora
Intervallo
3 ora
11,00
11,55
12,05
13,00
11,55
12,05
13,00
14,00
4 ora
Intervallo
5 ora
6 ora
La stesura dell'orario scolastico sulla base dei criteri approvati dagli OO.CC.
competenti è affidata ad una Commissione: l’orario è poi approvato e mandato in
esecuzione dal Dirigente Scolastico.
Criterio costantemente adottato è la distribuzione armonica tra discipline
dell'area comune e discipline d'indirizzo per un equilibrato carico di lavoro
giornaliero.
Le attività extracurricolari e gli interventi didattici, educativi e integrativi si
svolgono quasi sempre nel pomeriggio.
L’orario di apertura della segreteria
La scuola è aperta e funzionante, in orario extrascolastico, per le attività
extracurricolari, per le riunioni autogestite degli studenti e per gli incontri dei
genitori.
Il Dirigente Scolastico e la segreteria comunicano all’inizio di ogni anno
scolastico gli orari di ricevimento.
Durante l’a.s. 2012-13, gli uffici di Segreteria ricevono il pubblico il mercoledì e
il sabato : dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Sede centrale Via Rimini, 1 tel 06.96873133 - fax 06.96021356
La formazione delle classi
L'iscrizione alle classi iniziali e la formazione delle stesse avvengono sulla base dei criteri
approvati dagli OO.CC. assicurando, per ogni classe, un'equilibrata presenza di tutte le fasce
di livello, rilevate dal diploma di licenza media.
81 | P a g i n a
La Commissione per la formazione delle classi opererà in base ai criteri adottati, i quali
devono tener conto di:
• Soddisfare l’indirizzo prescelto dallo studente.
• Formare dei gruppi-classe caratterizzati da un rapporto equilibrato e coerente tra le
diverse valutazioni conseguite dagli studenti in uscita dalla scuola media.
• Formare dei gruppi-classe omogenei, risultato di un equilibro tra la popolazione
scolastica locale e le provenienze miste.
• Costituire gruppi equivalenti per numero di studenti per classe.
• Soddisfare, ove possibile, la richiesta dello studente di rimanere nello stesso gruppo
di un altro neoiscritto e/o di rimanere con al massimo due compagni che a loro volta
ricambino la richiesta.
• Mescolare per sesso i neoiscritti in gruppi per quanto possibile omogenei evitando il
singolo maschio o la singola femmina e inserendo almeno tre persone dello stesso
sesso per classe.
• Concedere, ove possibile, il cambio di sezione, su richiesta, agli studenti già iscritti
non ammessi alla classe successiva.
• Effettuare l’attribuzione del gruppo-classe costituito secondo i criteri
sopraelencati a ciascuna sezione mediante sorteggio.
• Consentire un eventuale cambio di sezione in caso di possibile risparmio economico
per la famiglia legato al possesso di almeno il 50% dei libri di testo da parte di un
fratello, a patto che venga rispettato l’equilibrio del gruppo-classe.
• Consentire il cambio di sezione tra due studenti con pari requisiti.
29. La suddivisione dell’anno scolastico 2012-13
L’anno scolastico in corso è stato diviso in due periodi, un PRIMO TRIMESTRE che si
conclude il 22 dicembre 2012 e un PENTAMESTRE che si conclude con il termine dell'anno
scolastico.
Il Collegio dei Docenti ha altresì previsto, alla fine del primo periodo e a metà del secondo
periodo, una serie di attività di recupero per gli alunni che non abbiano conseguito risultati
pienamente soddisfacenti in una o più discipline.
30. Il calendario scolastico 2012-13
Considerato che il calendario delle festività nazionali è determinato dal Ministero della
Pubblica Istruzione come segue :
• tutte le domeniche;
•
1° novembre : festa di tutti i Santi;
•
8 dicembre : Immacolata Concezione;
•
25 dicembre : Natale;
•
26 dicembre : Santo Stefano;
•
1° gennaio : Capodanno;
•
6 gennaio : Epifania;
•
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
•
25 aprile, anniversario della Liberazione;
82 | P a g i n a
•
1° maggio : festa del Lavoro;
•
2 giugno : festa nazionale della Repubblica.
La sospensione delle lezioni è stabilita nei seguenti periodi :
•
2 e 3 novembre 2012;
•
30 aprile 2012;
•
dal 24 dicembre 2012 al 5 gennaio 2013 : vacanze natalizie;
•
dal 28 marzo al 2 aprile 2013 : vacanze pasquali.
•
26 e 27 aprile 2013
Le lezioni dell'a.s. 2011-2012 termineranno il 12 giugno 2013.
Gli Esami di Stato avranno inizio il 19 giugno 2013
31. IL CONSIGLIO DI ISTITUTO e le sue funzioni
DOCENTI:
Bisecco
Bombonati
Capitani
De Cave
Pacifico
Pirolozzi
Tesseri
Zagni
83 | P a g i n a
Giovanni
Viviana
Giancarlo
Adolfo
Marinella
Rita
Daniela
Anna
Le funzioni del Consiglio di Istituto
Ha
potere
deliberante
in
merito
all'organizzazione e programmazione della vita
e dell'attività della scuola, nei limiti delle
disponibilità finanziarie.
 Detta le norme di indirizzo generale in
materia di azioni educative e didattiche,
ferme restando le prerogative del
Collegio dei Docenti e dei Consigli di
A.T.A:
Mastrantoni
Serenella
Orru
Alessandra
STUDENTI:
Mantovani
Chiarucci
Mari
Laurito
Classe.
 Adotta il P.O.F. deliberato dal Collegio
dei Docenti e delibera il Programma
Annuale.
 Eroga sanzioni disciplinari nei limiti e
nelle norme previste dal Regolamento di
Istituto.
 Rivede, modifica e approva il Patto
Educativo di Corresponsabilità.
 Elegge al suo interno il Presidente (un
genitore) e la Giunta Esecutiva.
Edoardo
Pierluigi
Umberto
Giovanni
GENITORI:
De Candia
Iorio
Ferraiolo
Molinari
Elisabetta
Salvatore
Fabiola
Morena
Presidente:
Di Candia Elisabetta
Vicepresidente:
Iorio Salvatore
32. LA GIUNTA ESECUTIVA e le sue
funzioni
DOCENTI:
BOMBONATI VIVIANA
La funzione della Giunta Esecutiva
Prepara i lavori del Consiglio di Istituto, soprattutto
84 | P a g i n a
per le questioni attinenti a problemi di gestione,
ovvero di bilancio, e inerenti gare per l'appalto di
beni o servizi.
A.T.A:
ORRU ALESSANDRA
STUDENTI:
GIOVANNI LAURITO
GENITORI:
FERRAIUOLO FABIOLA
85 | P a g i n a
Note
ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n.275/99. Esso trova i propri riferimenti normativi
negli artt. 2, 3, 33, 34 della Costituzione Italiana, nei D.D. del 1974 e nel D.L. 297/94.
i
a norma dell’art.8 del D.P.R. 275/99 e tiene conto delle modifiche normative
presenti nel D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 (Regolamento recante revisione dell'assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4,
del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133) e n.88 (Regolamento recante norme per il riordino degli istituti
tecnici, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
ii
iii
(Decreto n. 22 emanato il 21.02.2012 dall’U.S.R. del Lazio).
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