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il vestito blu

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il vestito blu
il vestito blu
le avevano messo il vestito di velluto blu della
domenica con i1 collettino di pizzo bianco poi
i calzettoni bianchi e le scarpe di pelle lucida
nere alla bebè lei aveva preso la sua bambola
preferita la sua bambola era di pezza ed aveva
un vestitino a quadrettini bianchi e rossi
dentro la pancia della bambola c’era qualcosa
che se lei faceva oscillare la bambola la
bambola piangeva lei non piangeva ma lei era
triste e faceva oscillare la bambola così la
bambola piangeva per lei con la sua mano
accarezza la testa della bambola e la testa non
era di stoffa no la testa era di gesso aveva le guance rosa rosa come le sue guance e
dipinti sulla testa aveva i capelli castani i suoi capelli però erano biondi e ricci e non
erano né dipinti né castani come quelli della bambola fece oscillare la bambola solo la
testa le fece oscillare quel giorno era come sempre triste ma quel giorno non voleva
sentire la bambola che piangeva se lei se lei la faceva oscillare quel giorno no e vide che
la bambola chiudeva ed apriva gli occhi e gli occhi della bambola erano azzurri azzurri
come il cielo e non erano neri come i suoi poi prese la bambola per un braccio che lo
sentiva era morbido era di pezza e se la portò con lei la bambola le penzolava accanto
tenuta dalle sue piccole mani salì le scale e poi si fermò sul pianerottolo alla fine delle
scale vicino alla porta scostò la porta fece due passi e si fermò ancora a guardare la
donna che se ne stava in piedi vicino al comò e si guardava allo specchio del comò la
luce colpiva i capelli rossi che erano lunghi e pieni di boccoli e lei vide che la donna era
bella che era la più bella di tutte e non solo per lei no lei lo sapeva che era bella anche
per gli altri perché lei lo sentiva spesso che dicevano che era bella la più bella del paese
la donna si specchiava e lei la guardava e la contemplava e vedeva che si metteva ora la
cipria e poi le calze nere le calze nere ne aveva messe una alla volta facendole scivolare
sulle gambe lunghe e magre le aveva fermate poi con un elastico nero avrebbe voluto
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correre da lei avrebbe voluto che lei le dicesse qualcosa avrebbe voluto un gesto ma
nulla arrivò lei restò sulla porta con la sua bambola a penzoloni vicino a lei e lei avrebbe
voluto essere presa almeno una volta in braccio per essere coccolata come come faceva
lei con la bambola ma lei non piangeva lei aspettava aspettava sempre qualcosa un gesto
e vide il sole che illuminava la stanza il letto
nella stanza e vide la donna che in sottoveste
si specchiava ancora e si metteva ora il
rossetto rosso sulle labbra lei avrebbe voluto
essere il rossetto per posarsi sulle sue labbra
che mai mai un bacio le avevano dato ma i
capelli rossi e gli occhi neri non avevano mai
tempo per lei perché c’era sempre lui che la
chiamava sempre lui che la insultava lui che
la faceva soffrire che la faceva morire lui
sempre lui che l’amava e la voleva sempre
con lui e lei lei non avrebbe voluto che lui
fosse sempre lì a chiamarla a insultarla ad amarla la rossa si girò le chiese con modi
bruschi cosa voleva lei non rispose e chinò la testa e vide che anche la bambola aveva la
testa china fece un passo dentro la stanza avrebbe voluto correre correre come faceva sui
prati avrebbe voluto correre correre fra le sue braccia ma poi vide l’ombra l’ombra si
staglio sulla porta la coprì e dopo averla coperta si posò l’ombra sul pavimento lucido lei
sussultò l’ombra si fermò lui era dietro a lei lei sommersa dall’ombra lei sommersa
dall’angoscia lui tuonò il suo nome il nome di lei di lei che si specchiava udì il nome udì
il tono della voce il tono la voce la fecero sobbalzare di paura e lei si girò e scappò con
la sua bambola ed ora ora che era grande ed ora che era vecchia si accorse che da allora
era sempre stato così lei che guardava lei che aspettava lei che scappava era sempre stato
così sì da quella volta e lei ora si era accorta che la sua vita era stata tutta così che tutto
era la ripetizione di cose di gesti di emozioni provate molto molto tempo fa sì erano
cambiate le persone sì erano cambiati i luoghi sì erano cambiate le situazioni ma la
storia era sempre la stessa e le emozioni erano le stesse di molto molto tempo fa e si
accorse che tutto tutto veniva determinato all’inizio tutto all’inizio e che c’era una lei
una con i capelli rossi che per lei aveva determinato tutto tutta la sua vita e c’era un lui
con la voce tonante e l’ombra di lui sopra di lei ma ora ora sapeva che erano le madri a
determinare tutto ed ora ora lo sapeva che non erano le madri per i figli e i padri per le
figlie no dietro alle determinazioni della vita c’erano solo le madri e che i padri tutto
sommato non contavano nulla maschi e femmine sono sempre poi alla ricerca e lo
cercano tutta la vita si tutti uomini e donne cercano solo la madre il seno il latte cercano
il tutto quel tutto che erano prima ancora prima di nascere sì il tutto era solo dentro di lei
dentro la pancia dei capelli rossi le venne in mente la pancia della bambola di quella
cosa dentro la pancia della bambola che se oscillava se lei faceva oscillare la bambola la
bambola piangeva quella cosa ora dentro la pancia della bambola era lei lei dentro la
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pancia di capelli rossi era lei lei che ora sulla poltrona pensava si sentì come quella cosa
rosa dentro la pancia della sua bambola dondolò oscillò e pianse
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