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Rassegna 20 Maggio 2014 - Centro Nazionale Trapianti
20 maggio 2014 20/05/14 Sole 24 Ore Sanita' Nuova linfa per i trapianti Alparone Silvia 19/05/14 Primonumero Donazione organi, giornata di sensibilizzazione del SISM al Cardarelli 19/05/14 TargatoCN.it Il Cfp Cebano-Monregalese ha ospitato nella sede di Ceva l’Associazione donatori di organi 19/05/14 Giornalettismo Vannoni e la corsa alle Europee: «A causa di Stamina mi voteranno in tanti» Stefania Carboni 19/05/14 PrimaDaNoi.it Stamina: papà Noemi cerca medici abruzzesi per cura 19/05/14 ADNkronos Stamina: 'slogan' elettorale Vannoni, non votate chi ha gia' tradito malati 20-MAG-2014 Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Roberto Napoletano da pag. 14 19/05/2014 - DONAZIONE ORGANI, GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE DEL SISM AL CARDARELLI Campobasso. In occasione della giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi la sezione campobassana del Sism (Segretariato italiano studenti di medicina e chirurgia) ha promosso all’ospedale Cardarelli un’iniziativa di sensibilizzazione per avvicinare la popolazione alla cultura della donazione. A presiedere i lavori la dottoressa Egidia Cofelice, coordinatrice donazione e prelievo organi e tessuti della Regione Molise, con l’aiuto dei volontari delle associazioni Aido, Avis ed Admo. Prezioso anche il contributo della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Unimol e dell’Asrem. Quella della donazione degli organi e tessuti dopo il decesso, a causa di lesioni irreversibili del cervello o di un prolungato arresto cardiaco che abbiamo prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali, è una pratica poco diffusa. Una sua maggiore diffusione potrebbe salvare parecchie vite. Ma non tutti sono bene informati su questa possibilità. Ecco il perché dell’esigenza di informare, sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica su questa tematica. «Siamo soddisfatti, abbiamo avuto qualche nuovo iscritto e in molti si sono avvicinati per avere notizie o chiarimenti sulla donazione degli organi e tessuti, sulla donazione di midollo e di sangue». Queste le parole del responsabile dell’area Scoph–salute pubblica del Sism, Enzo Venga. Il Cfp Cebano-Monregalese ha ospitato nella sede di Ceva l’Associazione donatori di organi Giovedì 8 maggio Giovedì 8 maggio alcune classi del Cfp Cebano-Monregalese, grazie alla disponibilità ed alla competenza dell’Associazione Italiana Donazione Organi di Ceva, (Aido) hanno affrontato il complesso tema della “donazione degli organi”. Il presidente Luigi Bezzone ha illustrato le finalità e gli scopi dell’Associazione, tracciando anche un profilo rispetto alla nascita dell’Aido Cebana. Poi è stato il dottor Fabio Tattoli dell’Asl Cn1 ad approfondire i temi introdotti dal presidente, con una relazione per focalizzare il mondo che ruota attorno alla donazione degli organi, spiegando come si manifesta la volontà di donazione e come si diventa donatori, che cosa è un trapianto, a chi si trapiantano gli organi, dove si prelevano gli organi e dove si effettuano i trapianti. Il tutto con riferimento alla vigente normativa. L’interesse degli allievi è stato ampio e numerose le domande poste. L’argomento è stato certo spunto di riflessione, con la speranza perché no, di qualche nuovo donatore. Uno dei giovani che hanno partecipato all’incontro ha così riassunto la lezione: «Ho capito che l’attività dell’Aido non si limita a raccogliere delle adesioni, questa parte viene preceduta ed accompagnata da un ventaglio di iniziative che comprendono interventi di informazione sanitaria e di educazione civica, proprio come è avvenuto oggi nella nostra scuola». La Responsabile del Cfp di Ceva, Simona Giacosa: «Sono entusiasta dell’incontro, che è sicuramente stato per i nostri ragazzi un momento di crescita. E’ infatti importante poter ragionare su informazioni corrette e specifiche come quelle che abbiamo ricevuto oggi da personale qualificato ed esperto. Indurre i ragazzi a riflettere serenamente sull’argomento dei trapianti e sul significato umano e civile del “consenso” al prelievo, contribuisce al superamento delle paure, quasi sempre irrazionali, con cui abitualmente ci si scontra. Ringrazio l’Aido per averci proposto tale iniziativa ed auguro che le loro finalità di solidarietà e sostegno possano ampliarsi e diffondere speranza». Soddisfatto anche il presidente Luigi Bezzone: «Sono convinto che sia importante lavorare in sinergia con le Istituzioni presenti sul territorio, essere attivi nelle scuole è fondamentale, parlare con i giovani è un canale che permette di diffondere la cultura della donazione e di ampliare la ricerca di nuovi donatori». Vannoni e la corsa alle Europee: «A causa di Stamina mi voteranno in tanti» di Stefania Carboni - 19/05/2014 - Intervistato da Gian Antonio Stella sul Corriere fa i calcoli: «Sono convinto che possano venirmi dietro in tanti. Sette o ottocentomila» Oggi Gian Antonio Stella intervista, attraverso le pagine del Corriere, Davide Vannoni. Il patron di Stamina giovedì avrà la sua prima udienza nel processo per tentata truffa alla Regione Piemonte. E corre per il 25 maggio alle Europee, con “Io cambio-Maie” con i due fuoriusciti leghisti Alessandri e D’Antuoni: «Solo perché è indispensabile parlare di Stamina», spiega al quotidiano. VANNONI E LA STIMA PER FINI - Stella prova a capire quale sia la collocazione politica di Vannoni. Lui glissa: «Non ho mai avuto fiducia, ho votato un po’ a destra e un po’ sinistra. Da An a RIfondazione comunista». Vannoni non ha mai votato “centro” e stima la figura di Fini («carattere forte che avrebbe potuto fare qualcosa»). Cambiò idea dopo lo scandalo della casa a Montecarlo? No. Quella arrivò dopo. Mi deluse quando decise di buttar giù Berlusconi. Un errore. Se ci sono degli accordi, vanno rispettati. Non era stato eletto per far cadere il governo STAMINA E LA VICENDA DEI PAGAMENTI - Secondo Vannoni la «storia di Stamina non è ancora finita» e il paragone con Di Bella lo fa infuriare: «Men che meno con Vanna Marchi si figuri». Smentisce di aver fatto pagare i clienti per le infusioni: «Ce ne sono alcuni che dico di aver dovuto pagare, nel 2008, quando eravamo a San Marino. Ma non Stamina: c’era una società che possedeva un laboratorio e hanno pagato su regolare fattura. Stamina non ha mai preso un centesimo. Neanche una donazione a Stamina. E neppure i loro familiari e amici». Eppure qui su Repubblica (nel dicembre 2013) il patron di Stamina sembrava raccontare tutt’altro. «Perché esista una truffa, occorre che qualcuno intaschi del denaro. A Brescia, in una struttura pubblica, nessun paziente pagava un euro». Ma prima, a San Marino, sì. Il dottor Guariniello lo definì un laboratorio cosmetico. «Per allestire quel laboratorio, con tanto di sala operatoria, spesi 350 mila euro e ipotecai la casa. Poi, certo, alcuni pazienti pagavano le cure, ma solo quelli che potevano permetterselo». Per 5 infusioni, 27 mila euro: conferma? «Sì, ma qualcuno non sborsò nulla. Chi poteva, pagava, gli altri no. Nessuno rimase mai senza cure ». Stella incalza con le “accuse”: «L’accusano d’aver speculato sulle speranze delle persone: questa villa quando l’ha comprata?». Lui replica: «Nel 2000. Non sapevo neanche cosa fossero le staminali. Facevo il professore universitario. Scienza cognitive. E in parallelo avevo una società che faceva ricerche sociali». VANNONI EI GRILLINI - Non sapere nulla di Staminali in passato non preoccupa però Vannoni che spiega come nel corso degli anni si sia circondato di «biologi, medici, scienziati». Poi il canidato alle Europee precisa sulle ultime preferenze elettorali: non voterà Grillo («mai»). La colpa dei 5 stelle? Allinearsi contro Stamina: «Proprio per niente. Li ho visti all’opera, su Stamina. Nella primavera 2013. In comissione. Perfettamente allineati con gli interessi lobbistici delle case farmaceutiche…. Dicevano di essere dalla parte nostra e delle cure compassionevoli, poi hanno presentato emendamenti tutti contro di noi». E perché mai? «Sono convinto abbiano ricevuto pressioni. E quindi si siano allineati». «Magari si erano resi conto che Stamina è una bufala?», precisa Stella. Vannoni però non ci sta e replica duro: «In base a cosa? Cosa? Cosa?». Sarà, ma esistono diversi punti poco chiari sulla vicenda, elementi su cui il procuratore Raffaele Guarinello ha appena chiuso le indagini. Ma quella è altra storia: ora il patron delle staminali pensa alle Europee: «Sono convinto che possano venirmi dietro in tanti», spiega. Secondo lui sette, ottocentomila persone sarebbero pronte a votarlo: «L’anno scorso – precisa sul Corriere – tra aprile e maggio, per Stamina e le cure compassionevoli in due settimane abbiamo raccolto 500 mila firme. Mezzo Milione! Neanche il Pd riuscirebbe ad ottenere in 15 giorni lo stesso risultato». Insomma Vannoni ci spera. Chi è stato ingannato un po’ meno. Stamina: papà Noemi cerca medici abruzzesi per cura Asl dice no: «si rischia radiazione dall’albo» PESCARA. Appello ai medici abruzzesi del papà di Noemi, la bimba di Guardiagrele affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1) alla quale i giudici dell'Aquila, lo scorso 11 dicembre, hanno dato l'ok alle cure col metodo Stamina. «Si facciano avanti - dice Andrea Sciarretta -, siano più coraggiosi dei loro colleghi degli Spedali Civili di Brescia che si sono tirati indietro di fronte all'ordinanza del Tribunale dell'Aquila di sottoporre nostra figlia al metodo Stamina. Per la piccola, due anni il prossimo 31 Maggio, sarebbe uno stupendo regalo di compleanno». Con ufficiale giudiziario e carabinieri, Andrea Sciarretta il 5 maggio scorso era a Brescia per tentare di dare esecutività al provvedimento del Tribunale abruzzese, un 'sì' giunto dopo tre 'no' pronunciati da altrettanti Tribunali sempre nel 2013. «Quattro ore e mezzo - dice Andrea - è durato l'incontro tra l'ufficiale giudiziario e il direttore generale dell'ospedale, Ezio Belleri». «Al termine il verbale - aggiunge Sciarretta -: i clinici della struttura non sono disponibili alle infusioni, vogliono attendere le conclusioni della seconda Commissione di esperti internazionali, nominata dal ministero della Salute riguardo il 'Metodo Stamina'. Lo stesso messaggio - dice ancora - fatto avere a tutte le famiglie con pazienti in cura o in lista di attesa agli Spedali Civili di Brescia». «La struttura - spiega il papà di Noemi - potrebbe essere disponibile se si facessero avanti altri professionisti. Quindi, ai medici abruzzesi chiedo: 'Si mettano in gioco; non perché si tratta di mia figlia ma perché ci sono delle ordinanze dei giudici. La mia famiglia è pronta a garantire la massima discrezione nei confronti dei professionisti che ci vorranno contattate. Il mio obiettivo è arrivare in punta di piedi ad aiutare Noemi e gli altri malati». Infine, un ultimo appello. «Cerchiamo volontari anche per 'Progetto Noemì: gente comune, che ci aiuti nell'organizzazione di eventi di sensibilizzazione; medici, che ci sostengano nell'assistenza ai tanti malati». ASL PESCARA DICE NO «E' da escludere che un'equipe di medici di Pescara vada a Brescia per praticare il 'Metodo Stamina', perché si tratta di un metodo scientificamente non approvato e che addirittura potrebbe essere pericoloso», commenta il manager della Asl di Pescara, Claudio D'Amario. «Nessun medico, in questo momento, utilizzerebbe quel metodo perché si rischia di essere screditati o, peggio, radiati dall'albo. Tra l'altro parliamo di patologie per cui non è neanche dimostrata l'efficacia delle cure compassionevoli». «Qui a Pescara - aggiunge il manager della Asl - stiamo completando il percorso per praticare la vera medicina rigenerativa. Abbiamo superato tutti gli step ed è quasi pronta la 'cell factory'. Poi partiremo con i nostri metodi, tutti certificati dal ministero. Una volta completato l'iter - conclude D'Amario - la piccola Noemi e tutti i pazienti con patologie simili potranno venire qui». Stamina: 'slogan' elettorale Vannoni, non votate chi ha gia' tradito malati Articolo pubblicato il: 19/05/2014 Roma, 19 mag. (Adnkronos Salute) - "Non disperdete il voto su chi ha già tradito le persone malate nel Parlamento italiano. Ecco tre ragioni per votarmi". Continua su Facebook la campagna elettorale del presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, che propone di "riportare le terapie con le cellule staminali nell'ambito dei trapianti (invece che in quello dei farmaci). Questo permetterà di poter applicare queste metodiche nell'ambito degli ospedali pubblici in tutta Italia, dando, come si dovrebbe, priorità ai malati e non agli interessi delle lobby farmaceutiche". La seconda proposta è quella di "potenziare la legge sulle cure compassionevoli. Questo si potrà fare in Europa, obbligando l'Italia ad adeguarsi, mentre oggi la legge Turco/Fazio viene boicottata e disattesa nel nostro Paese. Ripristiniamo i giusti confini tra compassione e sperimentazione farmaceutica, rimettendo l'umanità al centro del problema e non come corollario di altri interessi". Per Vannoni è inoltre necessario "diminuire drasticamente il potere delle agenzie regolatorie (Aifa, Ema), limitando il loro intervento alla sicurezza e non alla valutazione dell'efficacia dei farmaci. Infatti queste agenzie non rappresentano una garanzia per le persone malate, ma solo un ingranaggio burocratico enorme che produce costi esasperati e rallenta l'arrivo di nuovi farmaci a chi ne ha bisogno. Rappresentano la faccia truce della peggiore burocrazia". "Se ritenete che questi punti siano importanti - conclude Vannoni lanciando il suo 'slogan' elettorale - non disperdete il voto su chi ha già tradito le persone malate nel Parlamento italiano. Stamina rappresenta la battaglia per il ripristino del diritto e della civiltà, partiamo da qui per cambiare il futuro. Votare il Movimento Io Cambio alle Europee 2014 è il modo per sostenere Stamina in questa difesa della libertà. Condividete questo messaggio, se saremo tanti vinceremo".