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«Niente sconti, vanno tutti condannati»

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«Niente sconti, vanno tutti condannati»
Corriere di Novara
GIOVEDÌ 7 APRILE 2016
CRONACA
5
MARTEDÌ A TORINO AL PROCESSO “RIMBORSOPOLI REGIONALE” LE RICHIESTE DEI PUBBLICI MINISTERI
«Niente sconti, vanno tutti condannati»
Cota e La Rocca rischiano 2 anni e 4 mesi, Giordano 2 anni e 9 mesi
n In 14 avevano ”patteggiato”, 4 avevano scelto il rito abbreviato (ed erano stati condannati con lo “sconto” di un
terzo della pena), altri 24 erano stati rinviati a giudizio, e si
sono ritrovati al processo con
l’ex governatore Roberto Cota, che aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato (che
salta l’udienza preliminare).
E martedì, a Torino, sono arrivate, al termine della requisitoria, le richieste di condanna dei pm Enrica Gabetta e
Giancarlo Avenati Bassi. Si
avvia dunque alla conclusione il processo ordinario relativo alla cosiddetta Rimborsopoli regionale (ipootesi di
peculato e, in alcuni casi,
truffa e finanziamento illecito ai partiti), ovvero i presunti indebiti rimborsi di assessori e consiglieri della allora
legislatura a guida leghista,
tramite i Gruppi consigliari (i
capigruppo rispondono anche per concorso con i rispettivi consiglieri). In due parole, e al di là dei singoli casi: gli
imputati, stando all’accusa, si
sarebbero fatti rimborsare
spese sostenute al di fuori del
proprio ruolo e dei propri
compiti istituzionali. E non si
parla solo di pranzi, cene,
viaggi, soggiorni e trasferte:
gli elenchi prodotti dai pm
vanno al di là dell’immaginazione. Si va dai tagliaerba ai
dentifrici, dall’estetista ai fiori, e poi gadget di ogni tipo,
quadri, gomme, cravatte,
orologi, libri, boxer (quelli famosi di Cota) frutta e verdura
Nel dettaglio i rimborsi contestati e le pene richieste dai pm
Giovine Michele (Pensionati per Cota)
144.026,55: 4 anni e 4 mesi
De Magistris Roberto (Lega)
27.840,52: 2 anni e 4 mesi
Giordano Massimo (Lega) 26.190,27:
2 anni e 9 mesi
Gregorio Federico (Lega) 21.695,80: 2
anni e 4 mesi
Molinari Riccardo (Lega) 9.041,44: 2
anni e 4 mesi
Tiramani Paolo (Lega) 34.444,96: 2
anni e 4 mesi
Dell’Utri
Michele
(Moderati)
13.602,68 (più 2 fatture per 5.910 e altre fatture per 191.190): 3 anni e 9 mesi
Burzi Angelo (Pdl) 10.593,21 e Progett’azione 4.283,50 (più una fattura per
3.600): 3 anni e 2 mesi
Goffi Alberto (Udc) 26.457,23: 2 anni
e quant’altro di più stravagante - nel senso di extraistituzionale - ci possa essere
(«In questi scontrini c’è di
tutto - ha detto il pubblico
e 4 mesi
Negro Giovanni (Udc) 64.613,01 (più
2 fatture per 3.074): 2 anni e 6 mesi
Formagnana Michele (Gruppo misto)
26.958,83: 2 anni e 4 mesi
Lupi Maurizio (Verdi Amb. Per Cota)
con la figlia Sara per truffa: 1 anno e 4
mesi
Cantore Daniele (Pdl) 28.863,49 più
23.140,34 di rimborsi chilometrici: 2
anni e 8 mesi
Cortopassi Alberto (Pdl) 55.224,24: 2
anni e 4 mesi
Costa Rosa Anna (Pdl) 33.024,38: 2
anni e 4 mesi
La Rocca Girolamo (Pdl) 6.809,80 e
spese per patrocini legali per 14.849,12
(più 1 fattura per 2.000): 2 anni e 4
mesi
Leardi Lorenzo (Pdl) 31.191,94: 2 anni
ministero Avenati Bassi - non
è la magistratura che sta facendo i conti alla politica,
quanto successo è patetico...
siamo veramente fuori dal
e 6 mesi
Mastrullo Angiolino (Pdl) 69.507,47:
3 anni e 6 mesi
Montaruli Augusta (Pdl) 41.552,84: 2
anni e 10 mesi
Motta Massimiliano (Pdl) 26.300,48: 3
anni e 2 mesi
Stara Andrea (Insieme per Bresso) circa 60.000: 3 anni
Tentoni Roberto (Pdl) 25.930,86 e
Progett’azione 3.764,59: 2 anni e 9 mesi
Valle Rosanna (Pdl) 23.741,51 Progett’azione 3.475,30: 3 anni e 2 mesi
Cota Roberto (Lega) 25.410,66: 2 anni
e 4 mesi
(Importi in euro. I capigruppo sono
accusati in concorso
con i rispettivi consiglieri anche per
i rimborsi di questi ultimi)
mondo»).
I pm nella requisitoria hanno
avuto parole durissime per
gli imputati, i difensori dei
quali avranno ora la parola
nel corso delle prossime
udienze. Entro l’estate la sentenza.
La pena più alta richiesta è
stata per Michele Giovine (4
Il dottor Onelio Dodero procuratore capo facente funzione
n (p.v.) In attesa che il Consiglio superiore della magistratura nomini il nuovo
procuratore capo della Repubblica - posto vacante
dopo che il dottor Francesco Enrico Saluzzo è diventato procuratore generale a
Torino - è arrivato a Novara
e ha già prestato giuramento il pm Onelio Dodero,
“distaccato” da Torino per
sei mesi. Ed avendo proprio
il dottor Dodero la maggiore anzianità di servizio fra i
magistrati oggi in Procura
a Novara, ha assunto il ruolo di “facente funzione” di
capo. Sarà dunque lui a dirigere l’Ufficio, subentrando al dottor Marco Grandolfo, che lo ha retto dal
giorno del trasferimento di
Saluzzo alla Procura generale, a gennaio. Non è ovviamente detto che il dottor
Dodero non possa poi essere il prescelto dal Csm per
diventare il titolare effettivo della Procura. Ha grande
esperienza nel campo della
criminalità
organizzata,
maturata sia a Torino al
tempo delle prime grandi
inchieste su mafia e ‘ndrangheta, sia in Sicilia, alla Dda
di Caltanissetta. Sua, ad
esempio, la recente requisitoria al processo Capaci-bis
sulla strage che costò la vita
a Giovanni Falcone.
Tornato a Torino, ecco ora
il “distaccamento” a Novara.
anni e 4 mesi), la più bassa
per Maurizio Lupi e per la figlia Sara, sott’accusa per truffa (1 anno e 4 mesi). Più o
meno in linea - sui 2 anni e 4
mesi - le altre, compresa quella per l’ex presidente Roberto
Cota, mentre spiccano i 2 anni e 9 mesi chiesti per l’ex assessore Massimo Giordano.
Si era difeso sostenendo che
le spese più “strane” a lui attribuite erano in realtà state
sostenute dalla funzionaria
del Carroccio novarese Patrizia Dattrino, e quest’ultima
in aula aveva confermato.
Senza però convincere i pm,
che da un lato hanno acquisito gli atti in Procura per valutare di indagare la funzionaria per falsa testimonianza,
dall’altro - detto terra terra hanno ritenuto, quello di
Giordano, un tentativo di “fare il furbo”. Che gli è sostanzialmente costato la concessione delle attenuanti. Da qui
una pena più alta rispetto a
posizioni analoghe. Il difensore di Giordano, avvocato
Mauro Anetrini: «Prendiamo atto delle conclusioni del
procuratore della Repubblica
che non condividiamo nè
sotto il profilo giuridico, essendo opinabili le tesi in diritto sostenute dall'accusa, nè
in punto di ricostruzione dei
fatti, che, a nostro avviso, sono emersi chiaramente nel
corso del dibattimento e che
ci sostengono nella richiesta
convinta di assoluzione». Se
ne riparlerà in aula.
Paolo Viviani
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