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(Microsoft PowerPoint - 8-Tronco encefalo 2010
Tronco encefalico Proencefalo Sviluppo del tronco encefalico mesencefalo rombencefalo mesencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Tronco encefalico Tronco Encefalico: visione esterna VISIONE VENTRALE VISIONE DORSALE Organizzazione del tronco encefalo •La sostanza grigia ha un’organizzazione meno uniforme rispetto a quella del midollo. Si riconoscono nuclei specifici: •Nuclei della formazione reticolare •Nuclei dei nervi cranici •Altri nuclei specifici •I nervi che originano dai nuclei del tronco encefalico, hanno una sede di emergenza meno regolare rispetto ai nervi spinali vengono chiamati nervi cranici •Il tronco dell’encefalo è attraversato da tutte le vie ascendenti e discendenti che portano informazioni da o verso il cervello (fanno parte della sostanza bianca del tronco encefalico) Vie ascendenti Vie discendenti attraverso il tronco Mesencefalo •La parte dorsale contiene la lamina quadrigemina (tetto) con i collicoli superiori: funzioni visive (strati superficiali) e oculomozione (struttura profonda). La struttura stratificata è importante per l’integrazione multisensoriale collicoli inferiori (udito) •La porzione ventrale è detta tegmento e contiene il nucleo rosso (controllo motorio) la sostanza nera (Parkinson) e fibre discendenti •Grigio periacqueduttale: controllo afferenze dolorifiche Ponte • 90% delle fibre discendenti dalla corteccia fanno sinapsi nei nuclei del ponte. Gran parte delle fibre vanno al cervelletto controlaterale. • Alcune fibre attraversano il ponte in senso longitudinale: sono le vie cortico-spinali piramidali •Posteriormente: quarto ventricolo Bulbo Contiene fibre ascendenti dei fascicoli gracile e cuneato con i relativi nuclei. Queste fibre decussano formando il lemnisco mediale (sensibilità tattile-propriocettiva) Altre fibre ascendenti sono quelle del fascio spino-talamico (sensibilità termo-dolorifica) che non si fermano qui. Qui sono presenti anche le piramidi bulbari formate dalle vie discendenti che si incrociano nella decussazione delle piramidi La formazione reticolare É un sistema diffuso di cellule disposto longitudinalmente nel bulbo, ponte e mesencefalo. Queste cellule sono riccamente interconnesse (rappresentano un sistema concettualmente simile a quello degli interneuroni della zona intermedia del midollo). Molti neuroni hanno lunghe connessioni longitudinali (simili a quelle dei neuroni del sistema propriospinale del midollo). Poi proiezioni discendenti al midollo e ascendenti alla corteccia La formazione reticolare Riceve vaste afferenze dalle vie sensoriali e dalla corteccia modula le afferenze periferiche, l’ attivazione motoria di origine midollare, lo stato di veglia e di coscienza, attraverso il talamo e la corteccia La stimolazione diretta della FR può produrre uno stato di attivazione generalizzato La formazione reticolare Sono distinguibili alcuni nuclei: Nuclei del rafe (ponte e bulbo) contengono neuroni serotoninergici e hanno funzioni modulatorie sulla corteccia (stato di veglia) e sulle afferenze sensitive nel corno posteriore della sostanza grigia del midollo (analgesia). locus coeruleus (mesencefalo) questo contiene noradrenalina e ha funzioni di eccitazione diffusa su talamo e corteccia, oltre che sulle cellule delle corna ventrali del midollo I nervi cranici Composizione dei nervi cranici Da Kandel-Schwartz 1988 Organizzazione generale dei nervi cranici Somatiche (della faccia) Faccia Mucosa orale Udito Vestibolari Afferente viscerale Afferente somatica Efferente somatica Efferente viscerale Efferente somatica Afferente somatica Afferente viscerale Efferente viscerale Viscerali (organi interni) Muscolatura liscia viscerale Vasi Ghiandole Organi interni Bottoni gustativi Muscoli extraoculari Lingua Muscoli mimici della faccia Muscoli Masticatori Muscoli del collo Si distinguono colonne: motrici somatiche e viscerali: più mediali; sensoriali viscerali e somatiche: più laterali I nervi cranici Possono avere componenti sensitive, motorie o essere misti Nervo olfattivo I Origine dalla alla base dei lobi frontali Nervo ottico II Conduce impulsi luminosi provenienti dalla retina Nervi oculomotori III, IV, VI Origine tra mesencefalo e ponte Controllo dei movimenti oculari Fibre parasimpatiche dal n. Edinger-Wesphal controllano la pupilla e il cristallino Nervo trigemino V Origine tra Mesencefalo, ponte e bulbo (n. sensitivo del V) Sensibilitá della faccia, seni paranasali, denti Motilitá dei muscoli masticatori Nervo faciale VII Origine nel ponte-bulbo (la parte sensitiva, insieme a IX e X forma il n. del tratto solitario) Sensibilitá dei 2 terzi anteriori lingua, ghiandole salivari e lacrimali Motilitá muscoli pellicciai della faccia Nervo vestibolo-cocleare VIII Nuclei nel ponte Sensibilitá acustica e vestibolare (equilibrio) Nervo glosso-faringeo IX Origine nel ponte-bulbo Include n. solitario (sensibilitá viscerale) e n. ambiguo (motore) Sensibilitá gustativa e somatica del terzo posteriore della lingua, faringe, orecchio medio Motilitá: faringe Nervo vago X Origine nel ponte-bulbo dal n. tratto solitario (sensibilitá viscerale) e n. Ambiguo (motore) Visceroeffettore (motorio) e sensitivo viscerale XI= accessorio XII= ipoglosso