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Dieci ispettori per dieci città

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Dieci ispettori per dieci città
ISTITUZIONE BIBLIOTECA
MALATESTIANA
Dieci ispettori per dieci città
Der Bedrohte Mörder – L'assassino minacciato
Rene Magritte
L'evoluzione è caratteristica del romanzo giallo. Perciò resiste al tempo.
Loriano Macchiavelli
Uomini e donne a volte semplici e un po’ imbranati, irrequieti e complicati, ironici e non
sempre fedeli alla legge sono i protagonisti di questa selezione di romanzi.
Ma in biblioteca c’è molto altro.... altre storie e altri commissari.
Parma e Soneri
L'affittacamere, Valerio Varesi, Frassinelli, 2004
DEWEY 853.914 VAREV
Ghitta, l'anziana titolare di una pensione nel centro storico di Parma, viene trovata assassinata nel suo appartamento.
Il commissario Soneri, incaricato del caso, inizia senza troppo entusiasmo un'indagine che lo spinge a ripercorrere una
parte dolorosa del suo passato. Proprio da Ghitta aveva conosciuto la moglie Ada, persa prematuramente. L'inchiesta
apre uno squarcio sulla vita della vecchia che, ricchissima, non aveva solo trasformato la pensione in un albergo a ore
frequentato dai notabili della città, ma si era arricchita praticando aborti clandestini e con un'attività di "medicona" con
cui aveva raggirato molti sprovveduti. E la stessa Ada aveva avuto rapporti con lei.
Bologna e Antonio Sarti
L'ironia della scimmia, Loriano Macchiavelli, Mondadori, 2012
DEWEY 853.914 MACCL
Marcella Carlotti, per gli amici Rasputin, è una scaltra e imprendibile ladra. Mette a segno i suoi colpi a Bologna,
rubando vetture di lusso che poi usa per rubare quel che più le interessa: opere d'arte. A indagare sul caso è Sarti
Antonio, sergente della questura di Bologna, che si ritrova ad ascoltare le lamentele dell'ultima vittima, Giulio Messini,
un imprenditore a cui è stata sottratta una jeep Grand Cherokee. Sarti sospetta di Rasputin da anni ma non è mai
riuscito a incastrarla con le mani sul volante; tra i due ormai si è avviata una sorta di gara che somiglia quasi a un
gioco di seduzione. Questa volta è proprio lei, però, ad aiutarlo a ritrovare la macchina, perché dopo averla rubata per
compiere l'ennesimo furto di opere d'arte, si accorge che nel bagagliaio sono stati nascosti un cadavere e un ingente
quantitativo di armi, del tipo utilizzato durante la Seconda guerra mondiale. Sarti è inevitabilmente coinvolto in una
catena di misteri che lo porteranno a un doppio inseguimento mozzafiato tra le macerie dell'Aquila. Ombre di guerre
passate tornano a rivivere, la voce di un misterioso prigioniero echeggia da una grotta: quale inquietante segreto è
raffigurato nel quadro rubato da Rasputin?
Genova e Bacci Pagano
Le cose che non ti ho detto, Bruno Morchio, Garzanti, 2007
DEWEY 853.92 MORCB
Bacci Pagano è un uomo insieme complicato e semplice. Detesta le ipocrisie del potere ma anche il ricatto dei buoni
sentimenti. Non sa dire di no alla richiesta di Mara, una delle donne della sua vita: deve tenere a bada le inquietudini
del dottor Nicolò Ingroia, detto il Gigante, uno psicoanalista che vive sulle alture che sovrastano Genova Nervi. Bacci
avrebbe avuto più di un motivo per rifiutare l'incarico: non è il suo mestiere occuparsi di un alcolizzato che ha tentato
il suicidio; e poi il Gigante l'aveva già incontrato vent'anni prima, quando indagava sulla morte di un suo giovane
paziente, misteriosamente ucciso in Thailandia. Tra memoria e presente, dall'Estremo Oriente ai carruggi della città
vecchia, Bacci Pagano deve mettere alla prova tutta la sua tenacia, in una vicenda in cui all'odio e alla disperazione si
oppongono l'intelligenza e la ragione, alla ricerca di una verità elusa e sepolta. Nei serrati duelli verbali tra Bacci e il
Gigante, l'investigatore "analfabeta dei sentimenti" e lo psicanalista allo sbando, spesso uno sguardo e un silenzio - o
magari una citazione di Proust - contano più delle parole. Un romanzo che dà voce a una città irripetibile, dove si
sfiorano e s'intrecciano di continuo mondi diversi: dall'alta borghesia chiusa nel suo orgoglio alla casbah di immigrati e
prostitute, passando per la memoria di una metropoli industriale che non c'è più.
Torino e Barbara Gillo
L'amore si nutre di amore, Rosa Mogliasso, Salani, 2011
DEWEY 853.92 MOGLR
Il commissario Barbara Gillo è tornata: pochi mesi prima aveva dato ottima prova del suo fiuto investigativo,
sgominando ricchi criminali torinesi e conquistando l'amore dell'affascinante collega Zuccaia. Ma il destino cinico e baro
la colpisce alle spalle: il commissario Zuccaia è a Palermo, circondato da climi (e donne) meno algidi, lontanissimo e
irrecuperabile. Non le resta che dedicarsi al mistero della scomparsa di Tanzio Accardi, giovane scapestrato di buona
famiglia improvvisamente svanito nel nulla, le cui tracce si fermano a Montecarlo. E alla morte di una giovane donna
sciocca e ricchissima, il cui destino sembra legato a quello di un'altra donna, altrettanto ricca ma tutt'altro che sciocca,
coinvolta in truffe ad altissimo livello...
Matera e Imma Tataranni
Come piante tra i sassi, Mariolina Venezia, Einaudi, 2009
DEWEY 853.914 VENEM
Nella quiete sorniona di un sabato mattina in ufficio, mentre Matera si prepara al rituale dello struscio pomeridiano,
una telefonata raggiunge il Sostituto Procuratore Imma Tataranni. "Pensò immediatamente a Valentina, che doveva
essere appena uscita da scuola e in quei giorni stava piantando una grana. Invece le dissero che avevano ucciso un
ragazzo, a Nova Siri". Imma per mestiere ha a che fare abitualmente coi morti ammazzati; ma se a morire è un
coetaneo di sua figlia, a poco a poco la madre e il procuratore si scopriranno facce della stessa medaglia che finiranno
per confondersi e alimentarsi l'un l'altra. L'indagine del procuratore - con le sue tecniche, le sue dinamiche, le rivalità
antiche e nuove - pagina dopo pagina assume infatti i contorni del viaggio di una madre alla scoperta di un mistero più
importante e profondo: chi sono i nostri figli, che cosa vogliono, che possibilità hanno di questi tempi? In una comunità
chiusa del Mezzogiorno italiano, fra dicerie superficiali e misfatti sepolti dalla terra arsa dal sole, Imma scruta,
interroga, immagazzina dati: qualche volta inciampa, come sugli irrinunciabili tacchi alti, qualche volta, proprio come
con quelli, riesce a ergere lo sguardo oltre l'apparenza dei fatti.
Roma e Mike Balistreri
Alle radici del male, Roberto Costantini, Marsilio, 2012
DEWEY 853.92 COSTR
Tripoli, anni Sessanta. Quella dell'irrequieto Mike Balistreri è un'adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il
deserto. Sullo sfondo della Libia postcoloniale, gli anni giovanili di Mike sono segnati da due atroci morti irrisolte, da
due amori impossibili, dal coinvolgimento in un complotto contro Gheddafi e da un patto di sangue che inciderà a
fondo sia la pelle che l'anima a lui e ai suoi tre migliori amici. Roma, settembre 1982. Il giovane commissario Balistreri
di notte si stordisce con il sesso, l'alcol e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla morte di Anita, una
studentessa sudamericana assassinata al suo arrivo nella Capitale. Per un debito di gratitudine, è anche costretto a
vegliare sulla scapestrata Claudia Teodori, che sembra lanciata verso una luminosa carriera di starlette. Ma le morti di
oggi e quelle di ieri sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale Michele Balistreri sarà costretto a calarsi nelle
zone più buie del suo passato, quei giorni "di sabbia e di sangue" con cui non ha mai chiuso i conti, in un cammino
lungo il quale l'amore, l'amicizia e gli ideali si scontreranno con la ricerca di verità dolorose, nell'impossibilità di
distinguere chi tradisce da chi è tradito. Alla fine sarà il disperato eroismo di una ragazza a condurlo per mano fino alle
radici del male.
Napoli e Ricciardi
Vipera: nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi, Maurizio De Giovanni,
Einaudi, 2012
DEWEY 853.92 DEGIM
Una nuova primavera si affaccia, e tenta uomini e donne con i suoi profumi, ma anche il male è nell'aria. Manca una
settimana a Pasqua nella Napoli del 1932. Al Paradiso, esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia,
Vipera, la prostituta più famosa, è ritrovata morta, soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata
ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Chi l'ha uccisa, e perché? Ricciardi deve districarsi in un groviglio
di sentimenti e motivazioni. Avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Amore. La scoperta di passioni insospettabili si
accompagna alla rivelazione di una città molto diversa da come appare. Sotto i nostri occhi prendono forma, vivissimi
e veri, illuminati da dettagli sorprendenti, sorretti da una genuina vocazione narrativa, i mercati, i vicoli, le strade, i
mestieri, la rete rigogliosa dei commerci vecchi e nuovi, accanto alla vigliaccheria e al coraggio, alle violenze arroganti
di chi pensa già di essere impunito per sempre perché indossa una camicia nera. Tanto che uno dei compagni di
Ricciardi, il dottor Modo, vecchio estimatore di Vipera, finisce per cacciarsi in un guaio molto serio... E il romanzo,
come non mai, sembra costruirsi da solo, sotto le mani abili di chi sa dosare e mescolare gli ingredienti più diversi,
come accade nelle vere ricette del periodo pasquale di cui è insaporita la storia.
Milano e Norberto Melis
L'ora incerta fra il cane e il lupo, Hans Tuzzi, Bollati Boringhieri, 2010
DEWEY 853.92 TUZZH
Marzo 1985: nei campi ancora innevati alla periferia sud di Milano, sotto l'antico campanile dell'abbazia di Chiaravalle,
viene trovato il cadavere sfigurato di una giovane donna. Inizia così la nuova inchiesta del commissario Melis,
un'inchiesta che porterà passo dopo passo lui e i suoi uomini nel mondo del giornalismo e della più o meno alta
finanza. E dei suoi legami più o meno occulti. Ma se, una volta appurata l'identità della vittima, le domande
fondamentali sono quelle classiche - chi e perché - altri, più sottili e inquietanti interrogativi tormentano Melis, sullo
sfondo di una Milano che reca ancora ben visibili le tracce della grande nevicata che in gennaio bloccò per giorni le
attività cittadine. E questi dubbi chiamano in causa gli affetti, le ambizioni e il potere di una società che sembra
irrimediabilmente votata al degrado: per scoprire, alla fine, che soltanto nei semi delle carte i cuori sono più forti dei
denari.
Firenze e Franco Bordelli
Morte a Firenze, Marco Vichi, Guanda, 2009
DEWEY 853.914 VICHM
Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto
atroce. Il commissario Bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l'alluvione... La notte del 4
novembre l'Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla
furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche,
riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella
inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di Bordelli non
vien meno...
Catania e Maria Laura Gangemi
La bambina pericolosa, Silvana La Spina, Mondadori, 2008
DEWEY 853.914 LASPS
Maria Laura Gangemi: una femmina - vera, appassionata, bellissima con quella "vampa" di capelli neri ricci che le incorniciano il volto minuto - e
uno sbirro, determinato fino alla testardaggine, coraggioso e tagliente. Maria Laura Gangemi è tutto questo ed è insieme la donna che, in un tiepido
pomeriggio autunnale, attraversa il magnifico Giardino Bellini di Catania per godere della sua pace rigogliosa quando viene attratta da un violento
litigio fra ragazzine: accostatasi al gruppo per capire di cosa si tratta, però, si trova inaspettatamente a mal partito e viene derubata del portafoglio con
tutto il suo contenuto. Potrebbe essere, questa, una scena come tante di piccola criminalità minorile, se non fosse che, il giorno dopo questo episodio,
viene denunciata la sparizione proprio della ragazzina che ha derubato il commissario Gangemi, Angelina. E seguendo le tracce di questa bimba
cresciuta troppo in fretta Maria Laura si troverà a dover scavare nel cuore torbido e violento di una famiglia siciliana, nel cuore marcio e omertoso
dell'amata e odiata Catania, e soprattutto nel proprio stesso animo. Le tracce di Angelina, infatti, portano sulle pendici dell'Etna, nei luoghi dove il
commissario ha trascorso le sue estati di bambina, e sembrano condurre all'antica leggenda della "trovatura" - un tesoro per trovare il quale bisogna
sacrificare l'innocenza, il sangue di un bambino innocente - e fanno riemergere come lava ustionante un terribile passato
E se sono due...
Acqua in bocca, Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Minimum fax, 2010
DEWEY 853.914 CAMIA
Il commissario Salvo Montalbano incontra l'ispettrice Grazia Negro in un gioco, un esperimento,
una collaborazione letteraria senza precedenti: i due "re" del giallo italiano contemporaneo,
uniscono le forze e regalano ai lettori una storia che vede protagonisti i loro personaggi di
maggior successo. A metterli in contatto è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata
con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di Grazia Negro, che, resasi conto di non trovarsi
di fronte a un delitto di ordinaria amministrazione, chiede aiuto al collega siciliano. Un romanzo
dalla struttura insolita e non convenzionale: un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale,
rapporti e verbali, "pizzini" che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective,stimolando
e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell'indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una jam session
fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro stile, una lettura unica per gli
amanti del poliziesco e del noir.
Quando il delitto non è solo in città...
La carta più alta, Marco Malvaldi, Sellerio, 2012
DEWEY 853.92 MALVM
Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo", sbotta
disperato Massimo il barrista. Ma è impossibile sottrarsi al nuovo intrigo in cui stanno per
trascinarlo i quattro vecchietti del BarLume: nonno Ampelio, il Rimediotti, il Del Tacca del
Comune, Aldo il ristoratore. Dalla vendita sottoprezzo di una villa lussuosa, i pensionati,
investigatori per amor di maldicenza, sono arrivati a dedurre l'omicidio del vecchio
proprietario, morto, ufficialmente, di un male rapido e inesorabile. Massimo il barrista,
ormai in balìa dei vecchietti che stanno abbarbicati tutto il giorno al tavolino sotto l'olmo del
suo bar nel paese immaginario e tipico di Pineta, al solito controvoglia trasforma quel fiume
di malignità e di battute in una indagine. Il suo lavoro d'intelletto investigativo si risolve
grazie a un'intuizione che permette di ristrutturare le informazioni, durante un noioso
ricovero ospedaliero: proprio come avviene nei classici del giallo deduttivo. E a questo
genere apparterrebbero, data la meccanica dell'intreccio, i romanzi del BarLume, se non
fosse per le convincenti innovazioni che vi aggiunge Marco Malvaldi. La situazione comica dei quattro temibili vecchietti
che sprecano allegramente le giornate tra battute diatribe e calunnie, le quali fanno da base informativa e controcanto
farsesco al mistero. La feroce satira che scioglie nell'acido ogni perbenismo ideologico. La rappresentazione, umoristica
e aderente insieme, della realtà della provincia italiana...
Un mare di silenzio, Cristina Rava, Garzanti, 2012
DEWEY 853.92 RAVAC
È un freddo pomeriggio di Capodanno, in un paesino dell'entroterra ligure. Ardelia Spinola, genovese, è medico legale.
Viene chiamata per un duplice omicidio: due algerini uccisi a fucilate in una casupola di campagna. Uno faceva il
pediatra, l'altro era ancora un ragazzo. Poco lontano, mentre si avvicina al suo pick-up, Ardelia trova una chiavetta
USB e prima di consegnarla al giudice decide di dare un'occhiata. Quando la apre, trova un testo in arabo... Inizia così
un'indagine difficile e molto pericolosa, anche perché Ardelia ama fare di testa sua. Per fortuna a darle una mano c'è
Gabriel, un ottantenne che dalla vita ha imparato molte cose. E poi ci sono le amiche, quelle che arrivano da Genova e
quelle che incontra nelle sue avventure.
Nero di luna, Marco Vichi, Guanda, 2007
DEWEY 853.914 VICHM
Un giovane scrittore fiorentino, Emilio Bettazzi, va ad abitare in una grande casa di campagna nelle colline del Chianti
che un suo caro amico, prima di morire, aveva preso in affitto. Ma fin dai primi giorni gli capitano cose strane e
misteriose. Sente le voci concitate di un litigio provenire da una grande villa che a detta di tutti è abbandonata da anni.
Vede nella notte una sagoma umana mezza nuda che corre nei campi. E scopre che da tempo ci sono delle stragi di
galline e conigli che nessuno sa spiegare, nemmeno i carabinieri. Emilio cercherà di venire a capo di quei misteri,
inventandosi detective, e nel frattempo conoscerà una ragazza, Camilla, che fa il medico in quella zona. E la sua
singolare indagine privata lo porterà a scoprire una verità incredibile.
Odore di chiuso, Marco Malvaldi, Sellerio, 2011
DEWEY 853.92 MALVM
In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895
l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar
bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana.
Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone
Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che
spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata
a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di
compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la
geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco
letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in
verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato
avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più
semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista
giusta.
La persecuzione del rigorista, Luca Ricci, Einaudi, 2008
DEWEY 853.92 RICCL
Un giovane prete impaziente viene mandato a trascorrere i mesi invernali di praticantato a Chiavalle, dove lo attende un parroco più anziano. Il tempo
scorre monotono tra svogliate confessioni dei fedeli, malati da visitare, partite a poker e chiacchiere con la gente del posto; solo una cosa sembra
appassionare il giovane prete: la squadra di calcio del paese. È attratto in particolare dal talento di un ragazzo che si favoleggia non abbia mai
sbagliato un rigore. Lo tormenta un desiderio meschino, dettato dall'invidia: vedere il giovane sbagliare almeno una volta un rigore. Ma un evento
drammatico scuote la sonnolenta vita della comunità: la morte, apparentemente accidentale, di un chierichetto di dodici anni; un maresciallo in
pensione indaga, e fra i sospettati sembra esserci proprio il giovane prete
La visione del cieco, Girolamo De Michele, Einaudi, 2008
DEWEY 853.92 DEMIG
Un delitto in un borgo di montagna in Italia. Il parroco attribuisce la colpa al diavolo, a causa della corruzione degli abitanti del borgo. Sul muro della
chiesa una terribile accusa. Una serie di minacciose lettere anonime sono spedite alle persone più influenti. Un ispettore di polizia si trova a scoprire
gli scheletri negli armadi di tutto il borgo
Giallo ancora giallo.... in Romagna!
Il bambino che fumava le prugne, Luca Ciarabelli, Il maestrale, 2008
DEWEY 853.92 CIARL
Il tenente Santo Ateo Miserino Bonarroti vive e lavora a Ravenna da 16 anni e 7 mesi, vive
da solo e non è mai riuscito ad integrarsi nella città abbattuta da un'afa che non dà tregua,
esalata dall'intrico delle vicine paludi. Dorme pochissimo, il tenente Bonarroti, anche se in
città non succede mai nulla. All'alba fa visita al vecchio Porfirio, pescatore stregone-eremita
che vive in una baracca sugli acquitrini. Frequenta in solitudine un circolo filosofico. Passa le
giornate in un ufficio dimenticato, dove insieme al brigadiere Taroni, attende vanamente uno
squillo di telefono che lo sottragga all'umida immobilità. Finché un giorno, dopo 16 anni e 7
mesi di questa vita, viene trovato il cadavere di Asmodeo Baldini, archeologo dilettante,
precipitato da un'impalcatura eretta nella chiesa di Sant'Apollinare mentre furtivamente era
intento a picconare il mosaico che raffigurava il palazzo del re goto Teodorico. L'autopsia
rivelerà che a uccidere Baldini è stato un misterioso veleno ottenuto dal seme delle prugne.
La cantante di liscio, Davide Menghi, Franco Gaddoni, Il Ponte Vecchio, 2011
ROM 853.92 MENGD
Rossana Spagnoli, nota cantante di liscio, viene uccisa nel suo camerino, negli studi di una tv privata, dopo la
registrazione di un programma. Da qui parte il romanzo, che segue il corso delle indagini, effettuate dalla Questura di
Forlì. Vengono incaricati di seguire il caso gli ispettori Bruno Endrizzi, appena trasferito da Trento (un tipo schivo, un
po' orso, che si trova catapultato in un ambiente molto differente da quello del suo luogo di nascita, la Val di Non), e
Maria Antonietta De Novellis, sposata a un bancario molto affettuoso e innamoratissimo, tanto ironica quanto
tabagista, abruzzese, da tempo trapiantata nella città romagnola. E probabilmente l'altra grande protagonista della
vicenda è proprio la Romagna, che si svela al lettore attraverso luoghi, e soprattutto personaggi che, con ruoli diversi
e di diversa importanza, ruotano attorno alla vicenda.
Circostanze casuali, Carlo Flamigni, Sellerio, 2010
DEWEY 853.914 FLAMC
Annibale Ricci Ribaldi, settantenne notaio di ricca famiglia è un uomo vizioso e alquanto laido. Forse il solo davvero
detestabile tra un groviglio di vipere che gli si stringe intorno, che brulica di vittime a loro volta carnefici di vittime
minori. Sono la moglie e i figli, domestici e impiegati, clienti, fino semplici vicini tutti pieni di risentimenti soffocati e
mediocri colpe inconfessate.
La coda dello scorpione, Franco Spazzoli, SBC, 2009
CES 853.92 SPAZF
Il protagonista Davide Drago, insegnante e giornalista, single dalla vita sentimentale tormentata, è destinato a essere coinvolto in avventure
pericolose. Epicentro dell’azione è Cesena, la “città in forma di scorpione” come venne definita un tempo per la strana forma del perimetro delle
antiche mura malatestiane che suggerisce l’immagine del velenoso animale. Nel romanzo in un’atmosfera più gotica e un’intrigante con una
ricostruzione della Cesena del Cinquecento si stagliano le figure di Cesare Borgia, uomo di potere per eccellenza e di Leonardo da Vinci, genio della
scienza e dell’arte. Leonardo si trova a Cesena perché chiamato dal Valentino a progettare il rafforzamento delle difese della città e della straordinaria
Rocca, possente “macchina da guerra” e insieme luogo di grande fascino. Al termine della missione, il Maestro dona ad un suo affezionato discepolo
lo splendido ed enigmatico disegno che lui nasconde nella parte della città che corrisponde alla coda dell’immaginario scorpione. Intorno a quel
disegno ruota la trama del romanzo in cui lo scorpione è metafora della violenza che attraversa la società di ieri e di oggi. La vicenda si snoda da
Milano, in cui è la sede degli affari illeciti di un moderno Principe, al litorale romagnolo e al mare. In questo scenario viene ambientato lo scontro
tragico tra il bene, l’amore, il senso di giustizia da una parte e il male, il potere, la violenza, il denaro dall’altra.
Mal'aria, Eraldo Baldini, Frassinelli, 1998
ROM 853.914 BALDE
Il giovane ispettore Carlo Rambelli viene mandato d'urgenza in una zona a sud del Delta del Po,
tra Ravenna e Ferrara. La sua missione è quella di capire - per conto della Sanità e del nuovo
Regime, siamo nel 1925 - come mai nella zona si registrano picchi altissimi di mortalità infantile.
L'indagine non è facile: sul posto si muovono, ciascuno con i propri interessi, le "camicie nere"
locali, i grandi proprietari terrieri padroni delle risaie, e i poveri contadini. Come se non
bastasse, tutti sembrano rispettare la consegna del silenzio. Come una nebbia, questo tacere
ostinato copre il paesaggio e le coscienze delle persone, e i segreti inconfessabili che vi si
annidano, impedendo a Carlo di tornare a Roma con un rapporto esauriente, e mettendo in
pericolo la sua stessa vita...
Onora il padre: quarto comandamento, Giancarlo De Cataldo, Einaudi, 2008
DEWEY 853.914 DECAG
Il commissario Matteo Colonna è stato inviato a Rimini per indagare sugli omicidi di alcune giovani donne e si imbatte in un serial killer molto
speciale. Perché uccidendo le sue vittime, l'assassino che i giornali chiamano "Il figlio dei fiori" ascolta sempre un dimenticato brano psichedelico del
1972? Che cosa sono il Giusto Ritmo e la Legge? Che cosa nasconde la tranquilla Casa di riposo Giovanni Pascoli? Ce la farà il giovane e intuitivo
Matteo Colonna, che cerca di immedesimarsi nell'assassino, a resistere all'orrore di ciò che sarà costretto a scoprire? Torna in libreria il romanzo che
ha esplorato il cuore criminale dei rapporti familiari, il tradimento, e il desiderio di ordine che torna ad affacciarsi ovunque. Perché il killer che
Colonna insegue è un padre. E i padri non sanno solo amare, ma anche odiare, e punire.
Il ritorno degli dei: ogni leggenda nasconde un fondo di verità...,
Massimiliano Venturini, Il ponte vecchio, 2012
ROM 853.92 VENTM
Sullo sfondo di una millenaria necropoli, vestigia di una delle più fiorenti e potenti città della
civiltà etrusca, efferati delitti, all'apparenza privi di motivazione, sconvolgono la popolazione.
Nel diffondersi della paura e nel riemergere di remote superstizioni, un ispettore ravennate
appare come l'ultima spiaggia. Esperto di crimini legati al traffico di reperti archeologici e di
opere d'arte, già altre volte capace di risolvere casi incredibili, l'investigatore si troverà
presto catapultato in un mondo inimmaginabile, complesso e pericoloso, agitato da antiche
leggende, potenti organizzazioni, un segreto alla cui risoluzione nulla sarà mai più come
prima. Dov'è il confine che separa la mitologia dalla storia? Forse non esiste...
La Strölga, Lara Lombardi, Giacomo Sangiorgi, Il ponte vecchio, 2012
ROM 853.92 LOMBL
Giacomo Clementi, deciso a lasciarsi alle spalle i suoi trascorsi poco brillanti da investigatore privato, resta suo malgrado invischiato nella sparizione
del figlio di Ines Gentilini, conosciuta come la Strölga. In mancanza di un colpevole, tutti sembrano accanirsi su di lei: il marito l'ha lasciata, i
giornalisti la pedinano, il paese la guarda con diffidenza. L'unica a sostenere l'innocenza di Ines è Marta Zaniboni, amica e socia in affari, che durante
le indagini intreccia una relazione con il carabiniere Michele Filangeri, amico d'infanzia di Giacomo. In una Romagna che si scontra con la diversità,
il pregiudizio è il mezzo più semplice per difendersi dal cambiamento: sostenuto dalla proliferazione di notizie, spesso prive di spessore, non consente
di comprendere la realtà dei fatti. A volerlo classificare in un genere, questo romanzo potrebbe essere ascritto al giallo di striscio, tra la detective story
e il noir, dove le due voci narranti assistono agli eventi che si susseguono intorno a loro, senza esserne coinvolti, impotenti di fronte all'ennesima
vicenda giudiziaria.
Tre mani nel buio, Eraldo Baldini, Sperling paperback, 2001
ROM 853.914 BALDE
Tre racconti brevi. storie di crimini a volte sanguinosi e plateali, a volte subdoli e sottili, fuori dalla città: in provincia, quella provincia tranquilla,
sonnolenta a misura d’uomo”, in una campagna ricca, ordinata e in apparenza paciosa, in una piccola località rivierasca che rappresenta,
nell’immaginario dei vacanzieri, un perfetto luna park nato per il divertimento ma che può contenere, come ogni luna park che si rispetti, anche un
inquietante tunnel degli orrori.
A cura di Laura Lucchi
Cesena, Biblioteca Malatestiana, maggio 2013
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