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Lunga vita» alla foglia bandiera
«Lunga vita» alla foglia bandiera per un grano tenero di qualità Trattamenti all a spigatura e concimazione azotata fogliare di Massimo Blandino, Amedeo Reyneri, Francesca Vanara Estratto da Supplemento a L’Informatore Agrario n. 16/2009 - edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. Italia PREVENZIONE DALLE MICOTOSSINE S • T R AT TA M E N T I A L L A S P I G AT U R A E C O N C I M A Z I O N E A Z O TATA F O G L I A R E «Lunga vita» alla foglia bandiera per un grano tenero di qualità Una foglia bandiera «vivace» a livello fotosintetico permette produzioni con maggiore livello qualitativo. È sufficiente una concimazione fogliare che, associata al trattamento fungicida, oltretutto, non determina costi aggiuntivi di distribuzione ▪ di Massimo Blandino, Amedeo Reyneri, Francesca Vanara R ecentemente gli aspetti qualitativi e sanitari hanno assunto un ruolo chiave nella coltivazione del frumento tenero. Due sono gli aspetti prevalenti: il contenuto e la tipologia di proteine nella granella, che influenza le caratteristiche reologiche delle farine ottenute e la presenza di micotossine, in particolare di deossinivalenolo (DON), soprattutto dall’entrata in vigore delle normative comunitarie (reg. 1126/2007/Ce). Tutto ciò supporta la necessità di ottimizzare l’agrotecnica, con l’obiettivo di migliorare qualitativamente la produzione di granella di frumento tenero. Il processo di fotosintesi della foglia bandiera nel grano è responsabile del 30-50% degli assimilati accumulati nella granella nella fase di riempimento, tra cui l’accumulo di proteine (Pepler et al., 2005). Pertanto, un miglioramento delle produzioni e della qualità molitoria e sanitaria delle farine potrebbe essere conseguito mediante l’applicazione di strategie che proteggano la foglia bandiera e ne rallentino il processo di senescenza. A questo fine sono possibili 3 soluzioni: • il trattamento alla spigatura con fungicidi triazolici o imidazolici, che controllano efficacemente la fusariosi della spiga e la contaminazione da DON (Allegri et al., 2001; Menniti et al., 2003), mostra un significativo effetto nel mantenere vitale più a lungo la foglia bandiera con positivi riflessi sulle produzioni (Blandino et al., 2006) e il contenuto proteico (Herrman et al., 1996); • l’aggiunta di strobilurine nei programmi di lotta, che permette una più prolungata vitalità della coltura, per un controllo più efficace delle malattie della foglia bandiera, quali la septoriosi, le ruggini e il mal bianco (Bartlett et al., 2002); • l’aggiunta di un concime fogliare al trattamento fungicida in spigatura per il controllo della fusariosi per rallentare i processi di senescenza dei tessuti preposti alla fotosintesi. Un effetto positivo della distribuzione di questi prodotti è stata osservata, oltre che sulla produzione, anche sul contenuto proteico della granella e sulla qualità molitoria delle farine (Tea et al., 2007). Dal momento che il trattamento con fungicidi azolici è spesso un fattore necessario per controllare la contaminazione da DON nel Nord Italia, questa spe650 600 Unità N-tester ▪ 550 500 450 400 350 300 Spigatura O N (T1) Fungicida (T3-T5) Mat. lattea Inizio mat. Fine mat. cerosa cerosa 140 N (T2) Concime fogliare (T4-T6) GRAFICO 1 - Evoluzione del contenuto in clorofilla nella foglia bandiera Oltre all’atteso effetto dovuto alla concimazione minerale (+22% del T2 rispetto a T1), si è osservato un evidente aumento dei valori di N tester anche a seguito del trattamento con azolici. 16/2009 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. 19 S PREVENZIONE DALLE MICOTOSSINE La sperimentazione è stata condotta a Riva presso Chieri (Torino) dal 2004-05 al 20072008, mettendo a confronto ogni anno i trattamenti in spigatura riportati in tabella A. Sono stati utilizzati le seguenti sostanze attive e i seguenti prodotti: • fungicida imidazolico: prochloraz (Sportak® 45 EW, Basf Italia) applicato alla dose di 0,59 kg/ha; • fungicida strobilurinico: azoxystrobin (Amistar®, Syngenta Crop protection), applicato alla dose di 0,25 kg/ha; • concime fogliare: Fertileader Vital 954 (Timac Agro Italia), con un apporto di 0,52 kg/ha di azoto. Il concime fogliare utilizzato esercita anche un’attività biostimolante grazie alla presenza di glicina-beatina, aminoacido antistress. Lo schema sperimentale adottato è stato un disegno a blocchi randomizzati con 4 ripetizioni. Le dimensioni di ogni parcella sono state di 7 × 1,5 m. È stata utilizzata la cv Bologna (varietà di forza). • TABELLA A - Elenco dei trattamenti messi a confronto pre-semina inizio levata piena levata 0 0 0 0 70 70 0 70 70 0 70 70 0 70 70 0 70 70 Trattamento spigatura – – fungicida imidazolico fungicida imidazolico + concime fogliare miscela fungicida imidazolico-strobilurina miscela fungicida imidazolico-strobilurina + concime fogliare rimentazione ha voluto valutare l’effetto del trattamento fungicida in spigatura, abbinato all’impiego di strobilurine o di concimi fogliari, sulla produzione di frumento tenero e sulla qualità molitoria delle farine ottenute. Effetto sulla senescenza della foglia bandiera Nelle raccolte effettuate negli anni 2005, 2006 e 2007 le alte temperature registrate nella seconda parte del mese di giugno hanno portato a una rapida chiusura del ciclo colturale. In questi anni di sperimentazione è stato osservato sulla foglia bandiera, anche delle parcelle testimone non protette, un attacco modesto di septoriosi e di ruggine bruna. Nel 2008, al contrario, le frequenti precipitazioni tra la fioritura e la prima fase di maturazione, hanno determinato un prolungamento della durata del periodo di maturazione nonché un forte attacco di septoriosi all’apparato fogliare. Le letture effettuate con strumentazione N-tester hanno permesso di descrivere con chiarezza il processo di senescenza della foglia bandiera, evidenziando delle differenze per i diversi trattamenti a confronto (grafico 1). Oltre all’atteso effetto dovuto alla concimazione minerale 20 supplemento a L’Informatore Agrario • 16/2009 (+22% del T2 rispetto a T1), si è osservato un evidente aumento dei valori di N-tester anche a seguito del trattamento con azolici. L’aggiunta di una strobilurina (T5) ha evidenziato un significativo effetto sul mantenimento dell’attività fotosintetica rispetto al solo fungicida imidazolico solo nel 2008, in coincidenza di una maggior Effetto su produzione e qualità molitoria Come si osserva in tabella 1, il trattamento fungicida (T3) ha determinato un vantaggio produttivo medio nei 4 anni di sperimentazione dell’8% rispetto al testimone non trattato (T2), a fronte di un vantaggio produttivo del 12% a seguito della concimazione minerale. Il miglioramento produttivo osservato è da attribuire all’incremento del peso ettolitrico e dei mille semi, conseguente al trattamento in spigatura. L’aggiunta del concime fogliare a entrambi i programmi di lotta fungicida (T4 e T6) ha determinato un ulteriore aumento produttivo, sebbene le differenze rispetto al solo trattamento fungicida non siano risultate significative. A parità di concimazione minerale (140 kg/ha di N), un effetto significativo sul contenuto proteico della granella rispetto al testimone non trattato è stato 16 15 14 b ab ab ab c 400 T2 T3 T4 T5 250 T6 b c 2,5 2,0 1,5 1,0 d T1 0,5 T2 T3 W T4 T5 P/L T6 0 I valori medi riportati sono la media dei 4 anni di sperimentazione. La stessa lettera indica l’assenza di differenze significative (ANOVA, P < 0,05) per W. Nessuna differenza significativa è stata osservata per P/L. I valori medi riportati sono la media dei 4 anni di sperimentazione. La stessa lettera indica l’assenza di differenze significative (ANOVA, P < 0,05). GRAFICO 2 - Effetto dei trattamenti alla spigatura sul contenuto in proteine della granella c 350 300 T1 a a 450 a 13 12 3,0 500 W (J/104) T1 T2 T3 T4 T5 T6 Concimazione N minerale (kg/ha) Contenuto proteico granella (%) Tesi pressione delle malattie fogliari. L’applicazione del concime fogliare ha esercitato un ulteriore effetto positivo sul mantenimento di più alti contenuti di clorofi lla nella foglia bandiera, prolungando il periodo di riempimento della granella. La distribuzione combinata del concime fogliare e del fungicida strobilurinico evidenzia effetti migliorativi rispetto alla distribuzione del solo concime solo alla maturazione lattea, mentre nelle fasi fenologiche più avanzate le misurazioni con strumentazione N tester sono risultate simili. P/L Organizzazione della prova GRAFICO 3 - Effetto dei trattamenti alla spigatura sui principali parametri di qualità molitoria A parità di concimazione minerale (140 kg/ha di N), un effetto significativo sul contenuto proteico della granella rispetto al testimone non trattato è stato osservato solo con l’applicazione del concime fogliare e di una miscela fungicida strobilurinico-imidazolica. © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. La distribuzione del solo fungicida imidazolico non ha significativamente aumentato il valore di W rispetto al testimone non trattato, mentre un significativo aumento si è avuto con il trattamento con strobilurine (+ 10%). PREVENZIONE DALLE MICOTOSSINE S PREVISIONE PER I PROSSIMI MESI PER LE PRINCIPALI AREE CEREALICOLE Cali produttivi e malattie fungine in agguato La campagna cerealicola del 2009 è stata caratterizzata in gran parte del Nord Italia da una partenza difficile dei cereali vernini. Infatti le semine sono state ritardate dalla scarsità di precipitazioni nella prima parte dell’autunno. Soprattutto nei terreni più tenaci, quelli più vocati alla granicoltura, la preparazione del terreno e l’affinamento del letto di semina sono stati ritardati, e conseguentemente anche le semine. Con novembre sono iniziate le precipitazioni, quest’anno molto frequentemente anche nevose, che si sono protratte con poche interruzioni fino a tutto febbraio. Le temperature dalla seconda decade di novembre sono state inferiori a quelle medie, sebbene per tutto l’inverno non si siano registrati minimi termici di rilievo. Le semine sono spesso avvenute tardivamente su terreno sempre umido, se non frequentemente saturo d’acqua e quindi inadatto a una pronta emergenza. La conseguenza è stata che nella prevalenza delle aree cerealicole il frumento ha iniziato ad accestire tardi venendo a mancare l’accestimento autunnale. Nel caso delle semine più tardive l’emergenza della coltura è avvenuta solo con la fine dell’inverno, con una riduzione dell’investimento atteso compresa tra il 10 e il 40%. Sono risultate molto più frequenti del solito le risemine con orzo primaverile, o la conversione a una coltura primaverile, soprattutto mais, in quei casi in cui in larga parte del campo l’emergenza era risultata insufficiente. Il quadro ora descritto è risultato più severo in gran parte del Piemonte e nella fascia pedemontana della Pianura veneta dove le precipitazioni e le temperature sono state rispettivamente più frequenti e severe. Non è quindi improbabile prevedere una ridotta produzione; inoltre le condizioni meteorologiche di questa prima parte della stagione colturale hanno favorito lo sviluppo degli agenti del mal del piede. Soprattutto dove si è manifestato maggiormente il ristagno dell’acqua, si è avuta la colonizzazione del colletto della pianta soprattutto da specie del genere Fusarium. La concia del seme ha quindi svolto quest’anno un ruolo molto rilevante. Nei casi in cui la semente, in genere perché di origine aziendale, non è stata conciata, l’emergenza è stata più frequentemente compromessa. Lo sviluppo delle principali patologie fogliari (oidio, ruggini, septoria) e della fusariosi della spiga dipenderà molto dalle condizioni meteo a partire dalla levata della coltura, e in particolare alla fioritura. M.B. osservato solo con l’applicazione del con- evidenziato differenze significative tra le cime fogliare e di una miscela fungicida parcelle non trattate con fungicidi (T1, T2) strobilurinico-imidazolica (grafico 2). rispetto a quelle trattate (tabella 2). In media il trattamento fungicida ha conLe analisi alveografiche hanno evidenziato elevati valori di W e P/L per tutti i sentito una riduzione rispettivamente del campioni analizzati in accordo con le at- 37 e del 58% dell’incidenza e della severità tese (grafico 3). La distribuzione del solo dell’attacco da fusariosi della spiga. La contaminazione da DON è stata fungicida imidazolico non ha significativamente aumentato il valore di W ri- generalmente bassa e mai sopra i limiti massimi comunitari spetto al testimone non (1.250 μg/kg). trattato, mentre un siAl contrario, nel 2008 gnificativo incremenÈ meglio utilizzare l’andamento climatico to si è avuto con le strobilurine negli stadi favorevole allo svilupil trattamento Il rischio di forti di crescita precedenti attacchi di fusariosi po della fusariosi delcon strobilurine la spigatura, ma non della spiga giustifica la spiga ha determina(+10%). Ulterioalla fioritura in caso di forte il trattamento to la presenza di un’eleri miglioramenti pressione di Fusarium fusaricida in spigatura vata contaminazione di per questo paraquesta micotossina, con metro qualitativo sono stati osservati con l’applicazione del valori al di sopra del limite di legge per i concime fogliare, con valori rispettiva- testimoni non trattati (grafico 4). L’impiego di fungicidi azolici ha ridotmente del 18% superiori rispetto al trattamento con il solo fungicida imidazolico. to significativamente la concentrazione Non si sono osservate differenze si- di DON nella granella. gnificative tra i trattamenti per i valori Il contenuto di questa micotossina è stadi P/L, che non è quindi risultato squi- to ridotto, con l’applicazione del fungicida librato dai trattamenti fogliari. in spigatura, del 75% nel triennio 20052007 e del 43% nella campagna 2008. L’aggiunta di un concime fogliare al Fusariosi della spiga programma di lotta con fungicida imie contenuto in DON dazolico non ha significativamente aumentato la contaminazione di questa Nei primi 3 anni di sperimentazione, micotossina, mentre l’impiego di strosebbene gli attacchi siano stati complessi- bilurina ha portato a un aumento della vamente assai ridotti, i rilievi visivi hanno contaminazione, secondo i dati riporta16/2009 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. 21 S PREVENZIONE DALLE MICOTOSSINE TABELLA 1 - Effetto dei trattamenti TABELLA 2 - Effetto dei trattamenti Parametri Anno (raccolta) 2005 2006 2007 2008 Significatività Trattamento T1 (testimone non concimato) T2 (testimone concimato) T3 (fungicida imidazolico) T4 (fung. imidazolico + concime fogliare) T5 (fung. imidazolico + strobilurinico) T6 (fung. imidazolico + strobilurinico + concime fogliare) Significatività Peso Produ- Peso zione 1.000 ettolitrico (t/ha) semi (g) (kg/hL) 8,4 b 40,3 a 8,9 a 33,1 b 6,3 c 29,0 c 5,8 d 26,9 d *** *** 84,3 a 84,2 a 72,8 b 71,3 b *** 6,2 c 31,1 b 78,1 a 7,0 b 7,6 a 31,6 b 32,4 a 75,9 b 78,5 a 7,8 a 33,0 a 78,7 a 7,7 a 32,6 a 78,3 a 7,8 a 33,3 a 79,3 a *** * * Parametri Anno (raccolta) 2005 2006 2007 Significatività Trattamento T1 (testimone non concimato) T2 (testimone concimato) T3 (fungicida imidazolico) T4 (fung. imidazolico + concime fogliare) T5 (fung. imidazolico + strobilurinico) T6 (fung. imidazolico + strobilurinico + concime fogliare) Significatività I valori medi dei trattamenti riportati sono la media dei 4 anni di sperimentazione. La stessa lettera indica l’assenza di differenze significative (ANOVA). * = significativo per P < 0,05; *** = significativo per P < 0,001. Il trattamento fungicida (T3) ha determinato un vantaggio produttivo medio nei 4 anni di sperimentazione dell’8% rispetto al testimone non trattato (T2), a fronte di un vantaggio produttivo del 12% a seguito della concimazione minerale. ti in questo articolo le contaminazioni da DON sono comunque sempre molto contenute. Nella raccolta del 2008, l’apporto di strobilurine ha sì determinato un aumento medio della concentrazione di DON, ma l’incremento non è risultato mai significativo nei confronti del trattamento con il solo fungicida imidazolico. Migliorare qualità e sanità delle produzioni Nell’ottica dell’ottenimento di produzioni di qualità è di sicuro interesse valutare l’impiego di un concime azotato fogliare al fine di nutrire la coltura in un momento di elevata attività fotosintetica e mantenere vitale più a lungo la foglia bandiera. Tale pratica, in presenza di una contenuta pressione delle malattie fogliari come quella osservata nel corso di questa sperimentazione, ha avuto un 22 alla spigatura sul controllo della fusariosi e sulla contaminazione da DON (2005-2007) supplemento a L’Informatore Agrario • 16/2009 Incidenza Severità DON fusariosi fusariosi (μg/kg) (%) (%) 39,8 a 21,8 b 38,5a *** 8,1 b 4,5 c 11,6 a *** ns b 16 b 77 a *** 45,8 a 12,9 a 42 a 44,7 a 28,1 b 13,1 a 5,5 b 43 a 11 b 26,0 b 5,1 b 12b 28,9 b 6,1 b 35 ab 26,5 b 5,7 b 53 a *** *** * I valori medi dei trattamenti riportati sono la media degli anni di sperimentazione 2005, 2006 e 2007. La stessa lettera indica l’assenza di differenze significative (ANOVA). * = significativo per P < 0,05; *** = significativo per P < 0,001. L’applicazione del concime fogliare ha esercitato un effetto positivo sul mantenimento di più alti contenuti di clorofi lla nella foglia bandiera 2.000 DON (μg/kg) alla spigatura sui principali parametri produttivi Nei primi 3 anni di sperimentazione, sebbene gli attacchi siano stati complessivamente assai ridotti, i rilievi visivi hanno evidenziato differenze significative tra le parcelle non trattate con fungicidi (T1, T2) rispetto a quelle trattate. effetto sui processi di senescenza della foglia bandiera comparabili con quelli ottenuti con l’impiego di strobilurine, mentre ha consentito il raggiungimento di più elevati valori qualitativi delle farine. La distribuzione del concime fogliare, se associata al trattamento fungicida per il controllo della fusariosi della spiga, non determina un costo aggiuntivo di distribuzione per l’agricoltore e non riduce l’efficacia del trattamento nel controllo dei Fusaria responsabili della contaminazione da DON. Inoltre, dal momento che un certo effetto delle strobilurine sull’incremento della contaminazione da DON nella granella è stato confermato, si raccomanda l’uso di questi fungicidi da fi ne accestimento a fi ne levata ma è meglio evitarlo in fioritura specie a elevate pressioni di Fusarium. Nell’ottica del contenimento dei costi colturali, riguardo ai quali la concimazione azotata esercita un ruolo importante, e di riduzione degli apporti, la concimazione fogliare, oltre che la a 1.500 1.000 ab ab b 500 0 T1 T2 T3 ab b T4 T5 T6 I valori medi dei trattamenti riportati sono la media della sperimentazione condotta nel 2008. La stessa lettera indica l’assenza di differenze significative (ANOVA, P < 0,05). GRAFICO 4 - Effetto dei trattamenti alla spigatura sulla contaminazione da DON (2008) L’impiego di fungicidi azolici ha ridotto significativamente la concentrazione di DON nella granella. difesa, svolge quindi un ruolo importante per mantenere elevata la qualità della granella. • © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. Massimo Blandino Amedeo Reyneri Francesca Vanara Dipartimento Agroselviter Università di Torino [email protected] Gli autori esprimono un vivo ringraziamento a Fabio Carnaroglio, Andrea Pilati e Roberta Pons per la fattiva collaborazione nella conduzione dei campi sperimentali. Le foto a corredo dell’articolo sono di Massimo Blandino. Per consultare gli approfondimenti: www.informatoreagrario.it/rdLia/ 09ia16_4173_web S PREVENZIONE DALLE MICOTOSSINE Articolo pubblicato sul Supplemento a L’Informatore Agrario n. 16/2009 a pag. 19 «Lunga vita» alla foglia bandiera per un grano tenero di qualità BIBLIOGRAFIA te on wheat bred-making quality. Eur. J. 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L’incidenza della fusariosi della spiga è stata calcolata come percentuale di spighe presentanti i sintomi della malattia. La severità della fusariosi della spiga è stata calcolata come percentuale della superficie delle spighe presentanti sintomi della malattia; • la granella ottenuta è stata oggetto dell’analisi del contenuto in proteine (strumentazione NIR), di alcuni parametri alveografici (W e P/L) e del contenuto in DON (metodica HPLC). • © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A.