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15 maggio 5SA sito - IIS "Leonardo da Vinci"

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15 maggio 5SA sito - IIS "Leonardo da Vinci"
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“LEONARDO DA VINCI”
via S. Giovanni di Verdara - Padova
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
SUL PERCORSO FORMATIVO
Anno Scolastico 2014-15
Classe 5 SA
INDIRIZZO PROFESSIONALE: SERVIZI SOCIO-SANITARI
Padova, 15 maggio 2015
Documento del 15 maggio
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I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
RELAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
E PROFILO PROFESSIONALE
L’indirizzo “Servizi socio-sanitari” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del
percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati
alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere
bio-psico-sociale. L’identità dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali
e sanitari relativi ad attività di servizio per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e
comunità, nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce
sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al
benessere. È molto importante che le competenze acquisite nell’intero percorso di studio mettano
in grado gli studenti di dialogare e migliorare il sistema di relazione con le diverse tipologie di
utenti, di interagire con la più ampia comunità sociale, con i servizi socio-sanitari del territorio
(compreso il privato sociale) e di assumere ruoli adeguati all’evoluzione dei bisogni socio-sanitari.
Le innovazioni in atto nell’intero comparto richiedono allo studente conoscenze scientifiche e
tecniche e competenze correlate alle scienze umane e sociali, alla cultura medico-sanitaria per
comprendere il mutamento sociale, il nuovo concetto di salute e benessere, le dinamiche della
società multiculturale e per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al
fine di contribuire ad individuare e gestire azioni a sostegno di persone e comunità con particolare
attenzione alle fasce deboli.
Profilo professionale in uscita
Il Diplomato nell'istruzione professionale dell'indirizzo "Servizi socio-sanitari" è in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione
con soggetti istituzionali e professionali

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee
strutture

intervenire nella gestione dell'impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale

applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria

organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli

interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
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Classe 5ª SA
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A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei "Servizi socio-sanitari" consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre e attuare progetti individuali, di gruppo e
di comunità

gestire azioni di informazione e di orientamento dell'utente per facilitare l'accessibilità e la
fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio

collaborare nella gestione di progetti e attività dell'impresa sociale e utilizzare strumenti
idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali

contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e al benessere delle persone

utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale

realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la qualità
della vita

facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati

utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo

raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del
monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
Sbocchi lavorativi e formativi:

organizzazione e realizzazione di interventi rivolti a persone o comunità che esprimono
particolari bisogni socio-sanitari

promozione attiva alla salute e al benessere fisico, psichico e sociale della persona

prosecuzione degli studi a livello universitario in tutte le facoltà e in particolare nelle
facoltà di Scienze della formazione, Scienze dell’ Educazione, Psicologia, Scienze
Infermieristiche ed altre figure dell’area sanitaria

iscrizione a corsi post-diploma.
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VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
Dalla tabella sotto riportata si possono ricavare:
- il monte ore delle singole discipline;
- le discipline studiate,
- la continuità didattica dei docenti nel triennio.
Per quanto riguarda, invece, la storia della classe, si rimanda alla Relazione del Consiglio di Classe.
DISCIPLINE
CURRICOLO
ORE DI LEZIONE
DOCENTI
III
IV
V
III
Italiano
Storia
Lingua Inglese
Matematica
Lingua Francese
Scienze mot. e sportive
Religione Cattolica
Igiene
Psicologia
Diritto-Legisl. Sociosan.
4
2
3
3
3
2
1
4
4
4
2
3
3
3
2
1
4
5
4
2
3
3
3
2
1
4
5
Bonan
Bonan
Borgato
Tomelleri
Suedkamp
Giannone
Tosini
Presti
Calore
Bonan
Bonan
Schiesari
Calise
Cappellato
Giannone
Tosini
Russo
Porcari
3
3
3
Capalbo
Capalbo
Tecn. Amm.va-Ec. Soc.
Metodologie operative
Sostegno
Sostegno
3
7
2
2
8
2
2
7+2
5+1
Schiavone
Truong
D’Onofrio
IV
V
Brighenti
Tognon
Tognon
Farina
Formaggia
Cappellato
Giannone
Tosini
Russo
Porcari
Gilari/Marcolong
o
Brighenti
Truong
D’Onofrio
Truong
Barbiero
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Nominativo
Materia
Prof. ALESSANDRO TOGNON
ITALIANO
Prof. ALESSANDRO TOGNON
STORIA
Prof.ssa LILIANA FARINA
LINGUA INGLESE
Prof.ssa SILVIA FORMAGGIA
MATEMATICA
Prof.ssa LOREDANA
CAPPELLATO
SECONDA LINGUA STRANIERA
Prof.ssa CARMELINA
GIANNONE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Prof.ssa BEATRICE TOSINI
RELIGIONE CATTOLICA
Prof. ARMANDO RUSSO
IGIENE
Prof.ssa GIACINTA PORCARI
PSICOLOGIA
Prof.sse CARLA GILARI/
EMILIANA MARCOLONGO
DIRITTO E LEGISLAZIONE
SOCIOSANITARIA
Prof. FLAVIO BRIGHENTI
TECNICA AMM.VA E
ECONOMIA SOCIALE
Prof.ssa BARBIERO CRISTINA
SOSTEGNO
Prof.ssa TRUONG MY LE
SOSTEGNO
Firma
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PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE
La classe che si presenta agli esami di stato è un gruppo di 19 allievi, 18 femmine e un maschio,
costituitosi nella classe terza e rimasto pressoché invariato.
Quest’anno si sono aggiunte due allieve provenienti dalla classe quinta dell'anno precedente, di
vecchio ordinamento, che si sono subito ben integrate.
Ma nel secondo periodo dell’anno, una di queste alunne non ha più frequentato le lezioni a
partire dal 17 Marzo 2015.
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
In un primo momento, non tutti gli alunni hanno dimostrato partecipazione nelle attività, sia in
classe che a casa, e hanno dovuto essere spesso stimolati ad intervenire nelle varie proposte.
Certamente il cambiamento di una buona parte dei docenti nell’ultimo anno ha richiesto un
periodo di adattamento alle diverse metodologie
Nel secondo periodo, gli studenti hanno iniziato ad impegnarsi di più, e a lavorare in modo più
responsabile.
Obiettivi cognitivi e di apprendimento
Vengono di seguito indicati gli obiettivi cognitivi con l’indicazione se essi sono stati raggiunti o non
raggiunti o raggiunti parzialmente dagli studenti:
- conoscenza dei contenuti fondamentali degli argomenti e attività didattiche proposte
SÍ
- comprensione dei linguaggi verbali e non (tabelle, grafici,…) utilizzati da manuali e libri
SÍ
- saper organizzare quanto appreso e saperlo utilizzare anche in situazioni nuove
PARZIALM.
- Saper operare scelte consapevoli
SÍ
- Saper esporre quanto appreso in forma corretta
PARZIALM
- Saper autovalutare se guidati il proprio lavoro
PARZIALM
- Individuazione di nessi e legami tra argomenti e/o tra discipline
PARZIALM.
- Rielaborazione personale delle conoscenze
PARZIALM:
- Acquisizione delle competenze professionali caratterizzanti il corso di studio
SÍ
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Metodologia
- promuovere uno stile di lavoro cooperativo
TUTTE LE DISCIPLINE.
- aiutare gli studenti a diventare consapevoli del proprio metodo di studio e a migliorarlo
TUTTE LE DISCIPLINE
- guidare all’individuazione delle strutture e dei linguaggi di ogni disciplina
TUTTE LE DISCIPLINE
- informare gli studenti sugli obiettivi da raggiungere
TUTTE LE DISCIPLINE
- partire da situazioni concrete, possibilmente vicine agli studenti passando gradualmente a livelli
di astrazione e di generalizzazione
TUTTE LE DISCIPLINE
- utilizzare l’errore in senso positivo, per promuovere apprendimento
TUTTE LE DISCIPLINE
ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Viaggio di istruzione di 5 giorni a Budapest
Incontri con il Progetto giovani di Padova sulla Ricerca attiva del lavoro per l’Occupazione
Incontro con il Prof . Muller dell’Istituto di Cultura Italo-Tedesco sulla Caduta del Muro di Berlino
Incontri con una stagista di lingua madre francese per 2 lezioni
Visita al Museo della Pazzia a Venezia - Isola di San Servolo
Visione del film di Ermanno Olmi “ Torneranno i Prati”
Incontro sulla Sicurezza Stradale tenuto dalla Polizia Stradale
Lezione sul doping tenuta dal Dott. Schiavon
Incontro al Centro San Gaetano con un sopravvissuto al Lager di Dachau
Incontro sul Servizio Volontario Europeo
Incontri di Orientamento Post-Diploma
CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA
Descrittori dei Criteri di Valutazione
Criteri per l’assegnazione dei voti finali: per quanto riguarda la singola materia si rimanda alle
relazioni finali dei singoli docenti.
Per l’assegnazione del Voto di condotta ci si è attenuti ai criteri approvati dal Collegio Docenti e
inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa dell'istituto, che vengono di seguito richiamati.
Il voto di 10/decimi sarà attribuito in caso di:


assidua frequenza alle lezioni; puntuale presenza in classe all’inizio delle lezioni, al rientro
dagli intervalli o al cambio d’ora; tempestiva giustificazione delle assenze; assenza di note o
provvedimenti disciplinari
irreprensibile svolgimento delle consegne scolastiche; intensità e continuità dell’impegno
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


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comportamento sempre rispettoso, responsabile e collaborativo nei confronti dei docenti,
del personale della scuola e dei compagni
pieno rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute
particolare cura delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica
Il voto di 9/decimi sarà attribuito in caso di:
 regolare frequenza alle lezioni; presenza in classe all’inizio delle lezioni, al rientro dagli
intervalli o al cambio d’ora quasi sempre puntuale; costante giustificazione delle assenze
 regolare svolgimento delle consegne scolastiche; rispetto del regolamento e assenza di
richiami
 comportamento rispettoso, corretto e generalmente collaborativo nei confronti dei
docenti, del personale della scuola e dei compagni
 adeguato rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute
 attenzione per le strutture, le attrezzature e la documentazione scolastica
Il voto di 8/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della
frequenza e gravità dell’infrazione:
 frequenza regolare alle lezioni; presenza in classe quasi sempre puntuale all’inizio delle
lezioni, al rientro dagli intervalli o al cambio d’ora; giustificazione non sempre tempestiva
delle assenze
 svolgimento delle consegne scolastiche pressoché regolare; presenza di qualche richiamo
verbale
 comportamento rispettoso e collaborativo nei confronti dei docenti, del personale della
scuola e dei compagni
 adeguata osservanza delle norme di sicurezza e di tutela della salute
 cura adeguata delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica
Il voto di 7/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della
frequenza e gravità dell’infrazione:
 frequenza non sempre regolare alle lezioni; alcuni ritardi all’inizio delle lezioni, al rientro
dagli intervalli o al cambio d’ora; giustificazione tardiva delle assenze
 svolgimento delle consegne scolastiche per lo più adeguato; presenza di alcune note
 comportamento talvolta non corretto nei confronti dei docenti, del personale della scuola
e dei compagni
 osservanza delle norme di sicurezza e di tutela della salute
 rispetto delle strutture, delle attrezzature e della documentazione scolastica
Il voto di 6/decimi sarà attribuito per uno o più dei seguenti motivi, anche in considerazione della
frequenza e gravità dell’infrazione:
 frequenza irregolare alle lezioni; ripetuti ritardi al rientro dagli intervalli o al cambio d’ora;
giustificazione delle assenze tardiva o assente
 svolgimento delle consegne scolastiche non puntuale; presenza di note o provvedimenti
per infrazioni disciplinari
 comportamento talvolta non rispettoso e poco corretto nei confronti dei docenti, del
personale della scuola e dei compagni
 sufficiente attenzione alle norme di sicurezza o di tutela della salute
 disattenzione nell’utilizzo delle strutture, delle attrezzature e della documentazione
scolastica.
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Il voto di 5/decimi sarà attribuito in presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più
sanzioni disciplinari con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni e in assenza di
ravvedimento.
Modalità di verifica
- Le verifiche scritte sono state segnalate per tempo sul Registro di classe per consentire agli
alunni di gestire in modo autonomo il carico di lavoro;
- si è evitato di effettuare più di una prova scritta o più di due prove orali nella stessa mattinata,
salvo casi eccezionali;
- si sono sempre comunicati i risultati delle prove agli interessati e ai genitori; le verifiche scritte
sono state corrette e consegnate entro tre settimane dalla prova stessa;
- ogni docente ha spiegato e motivato agli studenti le modalità delle prove (numero delle
interrogazioni, prove e modalità di valutazione particolari ecc.) nella propria disciplina.
SIMULAZIONI PROVE DELL’ESAME DI STATO
In preparazione all’Esame di Stato, il Consiglio di Classe ha organizzato le seguenti iniziative:
N° 1 simulazione della prima prova, svolta il 17 aprile 2015
N° 1 simulazione della seconda prova, svolta il 12 maggio 2015
N° 2 simulazioni della terza prova, svolte il 18 marzo 2015 e 30 aprile 2015
Le terze prove sono state svolte con le seguenti modalità:
TERZA PROVA
Data di svolgimento
Tipologia
Discipline coinvolte
Durata della prova
Modalità
I simulazione
II simulazione
4 marzo 2015
30 aprile 2015
B
per un totale di 12
quesiti
-Inglese
-Diritto
-Scienze motorie -Cultura
medico sanitaria
B
3 ore
3 ore
10 righe
per ogni quesito
10 righe per ogni
quesito
-Inglese
-Cultura medico
sanitaria
-Matematica
-Francese
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Griglia di valutazione terza prova
INDICATORI E DESCRITTORI
CONOSCENZE
(conoscenza dei
contenuti e
correttezza delle
risposte)
CAPACITA’
(proprietà e coerenza
dell’esposizione,
padronanza del
linguaggio
tecnico,applicazione
delle conoscenze)
COMPETENZE
(capacità di
compiere analisi e
sintesi corrette e di
rielaborare le
informazioni in
modo appropriato)
Esposizione gravemente
scorretta e priva di
coerenza. Non riesce ad
applicare le conoscenze.
Compie analisi
molto lacunose e
sintesi gravemente
scorrette.
GIUDIZIO
SINTETICO
PUNTEGGIO
(/15)
Scarso
1–4
Conoscenze
scarse con
numerose lacune
ed errori gravi.
Gravemente
insufficiente
5–7
Conoscenze
Esposizione povera e
frammentarie con imprecisa, non sempre
lacune ed errori. coerente. Applica con
errori le conoscenze
minime.
Insufficiente
8-9
Conoscenze
superficiali con
qualche lacuna ed
errori.
Esposizione elementare Compie analisi
ed incerta. Applica con parziali e sintesi
qualche errore le
imprecise.
conoscenze minime.
Sufficiente
10
Conoscenze
essenziali, ma
generiche e poco
approfondite.
Esposizione semplice,
ma sostanzialmente
corretta. Applica le
conoscenze minime.
Compie analisi e
sintesi corrette, ma
poco approfondite.
Discreto
11 – 12
Conoscenze
corrette e non
superficiali.
Esposizione chiara e
appropriata. Applica
correttamente le
conoscenze.
Compie analisi
precise e sintesi
chiare e corrette.
Compie analisi
lacunose e sintesi
scorrette.
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Buono
13 - 14
Ottimo
15
Conoscenze
ampie ed
approfondite.
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Esposizione appropriata
ed efficace. Applica in
modo sicuro e preciso le
conoscenze.
Conoscenze
Esposizione organica e
ampie, complete articolata. Applica in
ed approfondite. modo sicuro e
autonomo le
conoscenze.
Compie analisi
puntuali e rielabora
correttamente le
informazioni.
Rielabora in modo
corretto e
approfondito le
informazioni.
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137
Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail: [email protected]
ATTIVITA' DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Nel corso del 1° e 2° anno, gli studenti hanno partecipato ad uscite didattiche presso strutture e
servizi sociali presenti sul territorio.
In particolare, durante il terzo anno gli alunni hanno fatto esperienza di tirocinio presso i Centri
servizi per anziani nell’arco dell’anno scolastico.
Nel corso del quarto e del quinto anno, il percorso di alternanza scuola-lavoro ha previsto un
momento di formazione teorica, che ha preso in considerazione le diverse realtà sociali: dalle
attività di animazione per la prima infanzia presso gli asili nido, alle attività di conoscenza e
gestione dei bisogni della persona disabile ed anziana, nonché una formazione relativa alla
sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il percorso di alternanza scuola-lavoro ha poi previsto un secondo momento di acquisizione di
competenze in ambito lavorativo che ha impegnato gli alunni in esperienze lavorative presso
strutture socio-sanitarie e/o educative.
A conclusione del percorso l'alunno dei "Servizi socio-sanitari" è quindi in grado di:
-partecipare alla rilevazione dei bisogni dei servizi per l'infanzia del territorio attraverso
l'interazione con soggetti istituzionali e professionali;
-rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee
strutture;
-intervenire nella gestione dell'azienda di servizi per l'infanzia e nella promozione di reti di servizio
per attività di educazione e di animazione sociale;
-interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
-utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato,
nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
Il monte ore complessivo di 132 ore è stato ampiamente superato da quasi tutti gli alunni. Le
attività sono state così suddivise:
- da 20 a 40 ore di lezione nell’area professionalizzante con esperti interni e/o esterni
- non meno di 120 ore di attività presso asili nido, centri diurni per disabili, strutture per
anziani, strutture ospedaliere o altri enti.
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6
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8
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12
13
14
15
16
17
18
19
COGNOME E NOME
Agostini Alice Ilaria
Biscaccia Carrara Giulia
Bortolato Emilin
Boussou Koffinan
Calzavara Enrica
Coco Francesca
Crivellari Daniela
D'onofrio Eleonora
Dutchak Alina
El Fatih Ghizlane
Ferrarese Silvia
Ferraro Giulio
Longhin Elisa
Maggio Virginia
Novello Alessia
Okechukwu Victoria
Pittaro Giada
Scettri Talisa
Sguotti Jenni
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TIPO DI ESPERIENZA CLASSE IV E V
Centro diurno per disabili
Asilo nido e Progetto “Plinio” di Manageritalia
Asilo nido
Centro diurno per anziani
Asilo nido e Progetto FSE
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Servizi sociali
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Asilo nido
Centro diurno per anziani
Centro diurno per anziani
N.B. Documenti depositati in segreteria e a disposizione della Commissione: Dossier alunni
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ALLEGATO n.1: TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ESAME e
Griglia di valutazione della stessa
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“LEONARDO DA VINCI”
Nome/Cognome ____________________________________________ 17 aprile 2015
classe 5° ______
SIMULAZIONE di PRIMA PROVA
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
Tipologia A – ANALISI DEL TESTO
Luigi Pirandello - La patente (atto unico)
CHIÀRCHIARO E dunque! Voglio anch’io la mia patente. La patente di jettatore 1. Con tanto di bollo2. Bollo legale. Jettatore patentato
dal regio tribunale.
D’ANDREA E poi? che te ne farai?
CHIÀRCHIARO Che me ne farò? Ma dunque è proprio deficiente lei? Me lo metterò come titolo nei biglietti da visita! Ah le par poco? La
patente! La patente! Sarà la mia professione! Io sono stato assassinato 3, signor giudice! Sono un povero padre di famiglia.
Lavoravo onestamente. M’hanno cacciato via e buttato in mezzo a una strada, perché jettatore! In mezzo a una strada, con la
moglie paralitica, da tre anni in un fondo di letto! e con due ragazze, che se lei le vede signor giudice, le strappano il cuore dalla
pena che le fanno: belline tutte e due; ma nessuno vorrà più saperne, perché figlie mie, capisce? E lo sa di che campiamo adesso
tutt’e quattro? Del pane che si leva di bocca il mio figliuolo, che ha pure la sua famiglia, tre bambini! E le pare che possa fare
ancora a lungo, povero figlio mio, questo sacrificio per me? Signor giudice, non mi resta altro che di mettermi a fare la professione
di jettatore!
D’ANDREA Ma che ci guadagnerete?
CHIÀRCHIARO Che ci guadagnerò? Ora glielo spiego. Intanto, mi vede: mi sono combinato con questo vestito. Faccio spavento! Questa
barba... questi occhiali... Appena lei mi fa ottenere la patente, entro in campo! Lei dice, come? Me lo domanda – ripeto – perché è
mio nemico!
D’ANDREA Io? Ma vi pare?
CHIÀRCHIARO Sissignore, lei! Perché s’ostina a non credere alla mia potenza! Ma per fortuna ci credono gli altri, sa? Tutti, ci credono 4!
Questa è la mia fortuna! Ci sono tante case da giuoco nel nostro paese! Basterà che io mi presenti. Non ci sarà bisogno di dir
niente. Il tenutario della casa, i giocatori, mi pagheranno sottomano, per non avermi accanto e per farmene andar via! Mi metterò
a ronzare come un moscone attorno a tutte le fabbriche; andrò a impostarmi5 ora davanti a una bottega, ora davanti a un’altra. Là
c’è un giojelliere? Davanti alla vetrina di quel giojelliere: mi pianto lì (eseguisce) mi metto a squadrare la gente così, (eseguisce) e
chi vuole che entri più a comprare in quella bottega una gioia, o a guardare a quella vetrina? Verrà fuori il padrone, e mi metterà
in mano tre, cinque lire per farmi scostare e impostare da sentinella davanti alla bottega del suo rivale. Capisce? Sarà una specie
di tassa che io d’ora in poi mi metterò a esigere!
d’andrea La tassa dell’ignoranza6!
CHIÀRCHIARO Dell’ignoranza? Ma no, caro lei! La tassa della salute7! Perché ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta
questa schifosa umanità, che veramente credo, signor giudice, d’avere qua in questi occhi la potenza di far crollare dalle
fondamenta un’intera città! – Si tocchi! Si tocchi perdio! Non vede? Lei è rimasto come una statua di sale!
da Maschere nude.
NOTE
<1>jettatore: colui che ha i poteri per portare sfortuna.
<2>bollo: certificazione, riconoscimento ufficiale.
<3>assassinato: Rosario Chiàrchiaro ha visto andare a rotoli la propria vita a causa delle maldicenze della gente e adesso si vuole vendicare, sfruttando
proprio la brutta fama che si è creato.
<4>Tutti, ci credono!: il potere del Chiàrchiaro sta proprio nel fatto che la gente è convinta dei suoi poteri, non serve che siano veri, basta che si creda che
lo siano.
<5>impostarmi: appostarmi.
<6>tassa dell’ignoranza!: il giudice protesta perché ritiene che Chiàrchiaro voglia speculare sull’ingenuità della gente semplice che si fa facilmente
suggestionare per ignoranza.
<7>tassa della salute: per Chiàrchiaro invece, guadagnare sulla cattiveria della gente è un modo per vendicarsi e quindi per riacquistare la serenità.
1.
2.
2.1
2.2
2.3
2.4
3.
Comprensione
Sintetizza i contenuti del testo in un massimo di dieci righe.
Analisi
La “patente” è il termine-chiave del testo. Perché è così importante per il Chiàrchiaro vedere riconosciuto
ufficialmente il proprio “potere di iettatore”?
Il giudice D’Andrea ha difficoltà a credere alle intenzioni del Chiàrchiaro. Rintraccia nel testo gli elementi e i
passaggi che testimoniano le stupore del giudice.
Prova a spiegare perché il giudice D’Andrea definisce «tassa dell’ignoranza» il denaro che Chiàrchiaro spera di
ottenere facendo pesare il proprio potere.
In quali punti del brano emergono esempi dell’umorismo pirandelliano?
Interpretazione e approfondimenti
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Con il personaggio del Chiàrchiaro Pirandello offre una diversa prospettiva su un tema ricorrente nella sua
produzione, quello del rapporto tra identità e apparenza: se in altri testi i personaggi sono vittime
dell’apparenza, in questo caso il protagonista non subisce la rappresentazione che gli altri fanno di lui, ma la
sfrutta facendone un punto di forza. Ripercorri le tipologie di personaggio che hai incontrato nei testi di
Pirandello e commenta le diverse soluzioni che l’autore ha adottato rispetto al rapporto identità-apparenza.
Luigi Pirandello (Girgenti, 1867 – Roma, 1936), tra i massimi letterati del Novecento, ha scritto novelle, romanzi e opere teatrali che gli hanno valso fama
internazionale e il conferimento del premio Nobel nel 1934. I testi teatrali, accolti in un primo momento con sconcerto dal pubblico, per il carattere
rivoluzionario del linguaggio drammatico e dei contenuti, vennero poi conosciuti e rappresentati in tutto il mondo. — La patente, prima novella e poi testo
teatrale, è l’amaro esempio di quanto profondamente possa incidere nella vita di una singola persona l’opinione che ne hanno gli altri. Un’apparenza distorta
genera devastanti effetti reali ma ugualmente deformati.
Tipologia B – SAGGIO BREVE o ARTICOLO DI GIORNALE
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in
paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico-letterario
ARGOMENTO: la solitudine come condizione intimamente umana
DOCUMENTI
IL PASSERO SOLITARIO
di Giacomo Leopardi
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
L’Amicizia
di Vincenzo Cardarelli
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c'incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam rispettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non aver ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vòto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.
La poesia Il passero solitario di Giacomo
Leopardi (1798-1837) è una fra le più
fortemente e simbolicamente autobiografiche.
La solitudine del poeta è qui rappresentata
nella sua tragica essenza
Natale
di Giuseppe Ungaretti
Non ho voglia
Di tuffarmi
In un gomitolo
Di strade
Ho tanta
Stanchezza
Sulle spalle
Lasciatemi così
Come una
Cosa
Posata
In un
Angolo
E dimenticata
Qui
Non si sente
Altro
Che il caldo buono
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Vincenzo Cardarelli, 1887 - 1959
Il concetto di amicizia, vissuto da un autore del
Novecento, quindi più vicino a noi. La paura di darsi
completamente all’altro. Il concetto di solitudine nella
compagnia. Tipico del nostro tempo.
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Sto
Con le quattro
Capriole
Di fumo
Del focolare
Giuseppe Ungaretti, 1888 - 1970
Natale di Giuseppe Ungaretti è la parabola del desiderio di
solitudine di un uomo stanco e depresso che soffre al
frastuono e al vociare altrui, tipico delle feste.
Una cosa sola è necessaria: la solitudine. La grande solitudine interiore. Andare in se stessi e non incontrarvi, per ore, nessuno: a
questo bisogna arrivare. Essere soli come è solo il bambino. Se ci si accosta a un bambino assorbito in un gioco o nell'esplorazione di un
oggetto, si ha subito da parte sua una reazione brusca: egli ama stare solo con se stesso, le sue fantasie, i suoi arabeschi gestuali e
mentali. Poi, quando cresce, perde questa capacità di stare con se stesso e comincia, sì, la vita in compagnia, ma anche la logica del
branco e del rumore di fondo, una sorta di distrazione permanente dal silenzio. Per questa via si perde la possibilità di incontrare se
stessi, di ascoltarsi, di penetrare nel segreto della coscienza.
Rainer M. Rilke, poeta (1875-1926)
«…e tradire la propria solitudine può rivelarsi estremamente pericoloso (…). Si cerca un altro, un punto esterno a noi, per soffocare la
tristezza, per avvolgere la solitudine: prevalgono la paura e l’ansia… […] Non c’è nulla di patologico nel cercare incoraggiamento
nell’amicizia e nell’amore degli altri, direi anzi che si tratta di una manifestazione di piena salute; è di altro, però che stiamo parlando,
dell’incapacità totale di fondare la propria esistenza intorno a un centro interiore e della compulsione a riempire sempre il proprio vuoto
con punti di riferimento esterni, siano essi gli altri, il lavoro, le droghe e ogni altra forma di ‘addiction’. Il tradimento che questo modo
di vita sottende si caratterizza come duplice: in primo luogo viene tradito il pianto dentro di noi, il pianto che si sforza penosamente di
comunicarci qualcosa, proprio come un bambino inascoltato; in secondo luogo vengono traditi gli altri, quelli cui ci rivolgiamo per farci
“riempire” un po’: in questo caso infatti per noi interessante è non tanto l’altro, con la sua umanità, ma il fatto che egli ci posa
gratificare con la sua prestazione di presenza. (…) Ci interessa soltanto (…) soverchiare la tristezza con il rumore.»
(Amare Tradire: Quasi un apologia del tradimento, di Aldo Carotenuto, Edizioni Bompiani, p.65
«E’ importante avere sempre un contenuto da portare in un rapporto, e spesso lo si trova nella solitudine. La solitudine è per me una
fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di
silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole. [...] Il trovarsi soli con il proprio Sé, o qualsiasi altro nome si voglia dare all’oggettività
dell’anima. Essi devono esser soli, non c’è scampo, per far l’esperienza di ciò che li sorregge quando non sono più in grado di
sorreggersi da sé. Soltanto questa esperienza può fornir loro un fondamento indistruttibile.»
(C.J. Jung in “Psicologia e Alchimia”)
«La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti,
o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. La solitudine cominciò con le esperienze dei miei primi sogni, e
raggiunse il suo culmine al tempo in cui mi occupavo dell’inconscio. Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine
non è necessariamente nemica dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l’amicizia fior isce soltanto
quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con gli altri.»
(C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni)
«Il soggetto umano è cambiato: l’intimità e la solitudine hanno perduto il loro valore, le qualità individuali sono divenute sempre più di
tutti, il singolo ricerca la collettività, la moltitudine, spesso parossistica musica, l’espressione del noi invece che espressione dell’io».
(Roland Barthes)
«La solitudine ti fa ascoltare l’anima e spegnere le luci finte. [...]. Quindi nella solitudine c’è una percezione maestra che ci indica la via.
Nella nostra cultura, la solitudine non è più vista come una saggia maestra che ci indica la via.
Nella nostra cultura, la solitudine non è più vista come una saggia maestra di vita, non è più un’alleata, ma una facile occasione per
imitare modelli come quello del Grande Fratello. Per noi la solitudine è una maledizione, quando dovrebbe essere invece accolta come
una buona notizia. Che ci aiuta a indagare e a scoprire chi siamo. [...] L’uomo cosmico non può temere la solitudine, perché nel cosmo
non si è mai soli. […] Quando gli antichi, per capirsi bene, parlavano dei genitori, si interrogavano così: “Ma tu hai perso la mamma?” o
“Hai perso la mamma che hai conosciuto?”; “Ma hai perso tua madre, o hai perso la madre che hai conosciuto?”. Ebbene la mamma del
mondo, quell’energia che genera l’essere che sei, non si perde mai. E’ sempre lì è sempre stata lì. Quindi anche nella solitu dine più
totale il signore o la signora del mondo ti stanno guidando…Non siamo mai soli[...].Pensiamo che la nostra solitudine nasca dall’assenza
di relazioni o da relazioni sbagliate. Abbiamo perso di vista la parola “solitudine” e il suo vero significato perché ci siamo identificati
esclusivamente nelle relazioni che intratteniamo. E una volta compromesse ci ritroviamo nel deserto.»
(Raffaele Morelli – La felicità è qui, Mondadori p.33 e segg.)
2. Ambito socio-economico
ARGOMENTO: il cibo come discrimine: da chi ne ha troppo a chi ancora non ne ha abbastanza
DOCUMENTI
Sono circa 805 milioni le persone – vale a dire una su nove – che al mondo soffrono la fame, secondo il nuovo rapporto dell’Onu Lo
stato dell’insicurezza alimentare nel mondo pubblicato oggi. Il rapporto ha confermato un trend positivo che vede la riduzione del
numero di persone che soffrono la fame a livello globale, 100 milioni in meno negli ultimi dieci anni e 209 milioni rispetto al biennio
1990-92. La tendenza generale nella riduzione della fame nei paesi in via di sviluppo indica che l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio
(MDG) di dimezzare la percentuale delle persone sottonutrite entro il 2015 è ancora raggiungibile, "se interventi adeguati verranno
presi e intensificati ", si legge nel rapporto. Finora sono 63 i paesi in via di sviluppo che hanno raggiunto l'obiettivo di Sviluppo del
Millennio, mentre altri sei sono sulla buona strada per raggiungerlo entro il 2015. "Questa è la prova che la lotta contro la fame può
essere vinta, e questo dovrebbe ispirare i paesi ad andare avanti, con l'assistenza della comunità internazionale, se necessario",
scrivono nella prefazione i responsabili della FAO, dell'IFAD e del PAM. "Con il necessario impegno politico una riduzione veloce,
sostanziale e sostenibile della fame è possibile" "capendo appieno le sfide nazionali, le opzioni politiche pertinenti, gli insegnamenti da
altre esperienze e con una partecipazione ampia". Il rapporto 2014 fa notare come l'accesso al cibo sia migliorato in modo rapido e
significativo in quei paesi che hanno sperimentato un progresso economico globale, in particolare in Asia orientale e sud-orientale.
L'accesso al cibo è migliorato anche in Asia meridionale e in America Latina, ma soprattutto nei paesi con adeguate reti di sicurezza
sociale e di altre forme di protezione sociale estese anche ai poveri delle aree rurali. Nonostante i progressi significativi, diverse regioni
e sub-regioni continuano a restare indietro. In Africa sub-sahariana, più di una persona su quattro rimane cronicamente
sottoalimentata, mentre l'Asia, la regione più popolosa del mondo, è anche la regione dove si concentra il maggior numero delle
persone che soffrono la fame - 526 milioni.
www.fao.org, 16 settembre 2014
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Le famiglie italiane sprecano meno cibo. Gettiamo nella spazzatura il controvalore di 8,1 miliardi di euro: erano 8,7 l’anno scorso. E
cresce l’attenzione. Quattro italiani su cinque prima di gettare del cibo scaduto controlla se è ancora buono e in quel caso lo utilizza:
soltanto pochi mesi fa, a gennaio, era solo poco più del 60% a farlo. Restano comunque le famiglie, quindi il consumo domestico, i
principali responsabili dello spreco alimentare. Un terzo della produzione mondiale (1,6 miliardi di tonnellate) prende la via del bidone
della spazzatura pur essendo nella maggioranza dei casi ancora perfettamente consumabile e lo spreco avviene, nel 22% dei casi entro
le mura domestiche. Per dire, la fase distributiva è “colpevole” solo in misura pari all’11%. A livello mondiale lo spreco di cibo ha un
costo valutato intorno a 750 miliardi di dollari, una cifra equivalente al Pil della Svizzera. Come ridurre gli effetti di questi
comportamenti poco responsabili? Innanzitutto attraverso una efficace promozione dell’educazione alimentare. Il ministro delle politiche
agricole Maurizio Martina ha annunciato un progetto mirato per la scuola primaria che dovrebbe partire già dal prossimo anno
scolastico.
Waste Watcher/Knowledge for Expo, ricerca pubblicata su food24.ilsole24ore.com, 7 luglio 2014
«Il cibo ha un grande valore e rappresenta molti valori. E’ l’oro che, senza saperlo, possiamo mettere nel nostro piatto. Oppure no.
Perché il cibo ha il valore che sappiamo dargli, è una questione culturale. Mangiare soddisfa un bisogno primario, non un desiderio. Per
questo il cibo dev'essere considerato un diritto, per tutti. E il vero “oro nel piatto” è il cibo “medio”, il cibo che sta in mezzo ai due
estremi più noti fra i consumatori che mangiano troppo poco, gli affamati, oppure troppo, gli obesi. La diffusione del cibo medio, nel
senso di non troppo alto e non troppo basso in termini di qualità e di quantità, non potrà prescindere dalla grande distribuzione
organizzata. D'altra parte le rivoluzioni alimentari non si fanno con pochi eletti e per incidere davvero sui processi nutrizionali mondiali
non è utile agire solo sul chilometro zero e sul negozietto di quartiere: è necessario elevare il valore delle produzioni di massa più
largamente distribuite. A migliorare, insomma, dovranno essere i prodotti disponibili sugli scaffali di un ipermercato, non certo quelli
che una piccola élite compra nei mercati della terra o direttamente dal produttore. In quella fascia intermedia di cibi semplici, dal valore
aggiunto più alto che saremo in grado di imporre al mercato produttivo semplicemente richiedendolo potremo trovare la giusta via di
mezzo tra un prodotto di qualità bassa e un cibo ricercato. Il mercato è governato dalle scelte dei fruitori. E se il fruitore decide di
alzare l’asticella dei suoi bisogni, essendo disposto a spendere quel poco di più per mangiare in percentuale alla sua disposizione
economica, grande o piccola che sia, il mercato saprà trovare da sé il modo per soddisfare questo nuovo bisogno intervenuto sui suoi
prodotti».
Andrea Segrè insegna Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna. Fondatore di Last Minute Market, capofila
europeo nella lotta allo spreco e autore, con il giornalista Simone Arminio, di “L’oro nel piatto”, in unannocontrolospreco.org, 10
marzo 2015
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia
all’interno sia all’esterno dello Sito Espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di
trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone
denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa
2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono
sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie
all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in
compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo
Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
dal sito ufficiale di Expo2015, expo2015.org
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova
dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di
pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante
visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto
di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione
sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté
sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una
crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai
finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di
distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si
mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso
della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo
soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni,
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un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha
certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è
incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era
esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson,
mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi
intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere
preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di
intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste
sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle
filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di
violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto
sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla
possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi
glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività della vita
è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i
santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito
resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una
legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge
del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione,
l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza
perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è
di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici,
sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai
attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro
paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il
momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento
di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero
radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia
della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità
fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della
nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si
trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo
macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento.
Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra
protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la
forza dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. Ambito tecnico-scientifico
ARGOMENTO: Il rapporto uomo-computer nell’era di internet
Si parla molto in America di “attaccare il cervello al computer”, cioè di stabilire connessioni fra il terminale artificiale e quelli nervosi per
costruire una specie di macchina integrata, persona e circuiti.
Andate in una biblioteca universitaria a vedere gli studenti lavorare, e vi rendete conto immediatamente che quella connessione uomomacchina esiste già. Ha questa caratteristica: un chiaro senso dell’organizzazione del lavoro. Non possono più esistere gli ordinati e i
disordinati. Il computer può accogliere solo ordini razionali e a sua volta razionalizza il materiale che restituisce, lo compone tenendo
conto de tempo, della qualità del lavoro, del rapporto tra ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare. Il computer inoltre provvede a
eliminare la solitudine di chi passa ore a studiare. Infatti non si tratta più di un monologo, ma di un dialogo […].
Ma quando il rapporto persona-macchina viene sospeso che cosa succede? Gli intervalli rivelano una solitudine molto più profonda che
nel passato. Perché se il computer acceso fa compagnia e rende meno urgente la ricerca di un’altra persona, il computer spento crea un
vuoto vasto e improvviso […]. In ogni caso il computer lascia un segno profondo. La generazione cresciuta con questa macchina, e che
senza questa macchina non saprebbe fare nulla, neppure il conto più elementare o la più semplice organizzazione di pagine materiali,
mostra il segno della macchina nel modo di esprimersi, breve, secco, preciso. È la generazione del “pensiero veloce”, senza alcun
interesse per l’immaginario.
da F. Colombo, La solitudine dell’uomo-compueter, in La Stampa, 12 luglio 1993.
Provocatoriamente è stato detto che il computer è una macchina spirituale. In questo senso: la sua interfaccia è diventata così “umana”
(familiare), vale a dire fluida e maneggevole, da consentire all'utente di entrare in un contatto naturale, in una relazione amichevole
con la macchina e quindi di versarvi e vedervi proiettati aspetti profondi del suo io. Le tecnologie di cui stiamo parlando diventano allora
“pezzi dell'io”, tasselli di un mosaico (individuale e collettivo) in perenne movimento.
E poiché la formazione, scolastica e no, si colloca dentro il medesimo spazio, dà o dovrebbe dare un contributo cruciale alla costruzione
dell'identità del soggetto e del gruppo, è inevitabile che tra questa e le tecnologie si stabiliscano rapporti solidi, di alleanza e
collaborazione.
A questa considerazione di carattere generale si potrebbe obiettare che i livelli ai quali si collocano l’azione formativa e l’uso dei
macchinari tecnologici non sono gli stessi. Si potrebbe insomma sostenere che istruzione ed educazione puntino alla costruzione dell'io
epistemico, coincidente con i saperi e i valori codificati in base ai quali l'individuo assume una “cittadinanza scientifica” (e altre ancora
come la cittadinanza politica, morale, religiosa, ecc., tutte garantite da un quadro di consapevolezza); mentre le tecnologie
dell'informazione-comunicazione interessano e coinvolgono soprattutto l'io psicologico, cioè l'insieme di schemi, procedure e abitudini
che assicurano l'adattamento dell'individuo al mondo materiale
da R. Maragliano, Nuovo manuale di didattica multimediale, Roma-Bari, Laterza, 1998
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“Ci sono molti modi in cui un computer è già diventato parte del nostro corpo. Si pensi ai pacemaker, agli apparecchi impiantati nei
malati del morbo di Parkinson, o ai microprocessori che aiutano i diabetici a regolare la produzione di insulina. Attualmente si fa uso
dell'informatica e dell'ingegneria elettronica per estendere variamente il nostro controllo sul corpo, tanto che l'idea di impiegare il
computer come protesi non è più fantascienza ma realtà quotidiana. Credo che il prossimo passo, il più difficile, sarà di passare dal
computer come protesi al computer come cyborg (ciber-organo), quando noi e il computer saremo davvero una cosa sola. Al Mit, dove
lavoro, c'è già un gruppo di ricercatori i quali stanno cercando di sviluppare il concetto di computer-cyborg indossando letteralmente il
computer. Ad esempio, portano occhiali le cui lenti sono costituite da schermi elettronici; hanno in una tasca un minicomputer, e
nell'altra una tastiera, in modo da poter accedere al Web mentre camminano per strada. Cercano insomma di creare un ambiente
corporeo totalmente agganciato all'elemento informatico. L'esperimento di rivestirsi di computer non è che un ulteriore passo in avanti
nel quadro di una estetica di questo genere. Ovviamente i vantaggi sono numerosi, ma al contempo si prova un senso di repulsione
quando si introducono innovazioni come queste. Molte persone rifiutano queste tecnologie, vogliono conservare il proprio corpo com'è,
senza accrescerlo, senza cyborg, costituito soltanto dalla sua fisicità. [...]Mi sto occupando dell'aspetto emotivo dell'inte lligenza
artificiale. Per molti anni, a proposito di intelligenza artificiale e computer intelligenti, ci si è posta la domanda se in fondo fossero
davvero intelligenti. Ora stiamo creando oggetti computerizzati come il pupazzo Furby, giocattoli in grado di dialogare e giocare con gli
esseri umani. Che siano davvero intelligenti o no, i bambini ci giocano ed entrano in rapporto con loro. A loro non interessa se sono
veramente intelligenti, li abbracciano e si aspettano affetto da loro. Quel che sto cercando di analizzare è il modo in cui una persona si
trasforma quando, per così dire, si innamora del proprio computer, quando gli oggetti non influenzano soltanto il pensiero, ma anche i
sentimenti. Al Mit, per esempio, c'è un gruppo di studio che si chiama "Computeristica affettiva, Computeristica emotiva", che produce
computer in grado di simulare un sentimento nei confronti dell'utente, e un interesse per i suoi sentimenti. Il legame che si instaura fra
una persona e una macchina quando quest'ultima si mostra sensibile alla vita emotiva della persona, è molto forte”.
Intervista alla studiosa Sherry Turkle, docente al Massachusetts Institute of Technology , la repubblica.it, 31 marzo 1999
«Sono saturo di vita digitale, voglio tornare al mondo reale. Sono un essere umano prima che uno scrittore e un blogger. Voglio tornare
a leggere. Lentamente, con cura. Assorbire un libro difficile e ritirarmi nei miei pensieri per un po’. Tornare a dare forma alle idee
dentro di me senza dover trasformare istantaneamente tutto in blog».
Andrew Sullivan, giornalista inglese, tra i primi ad aprire un blog personale di notizie (15 anni fa) che oggi conta 30 mila utenti
paganti, citato in Massimo Gaggi, Corriere della sera 29 gennaio 2015
Il nodo non è il tempo, ma è la qualità. Ci sono due modi di pensare il mondo di internet, l’universo del web. Il primo come fosse un
calco digitale delle vite vere. Nel senso che sul web si fa tutto quello che di solito si fa nella vita, solo in modo virtuale: si litiga, ci si
racconta, si mostra la propria casa, i luoghi preferiti, le foto dei propri cari, degli animali domestici, i libri letti, i film visti. [...] Il
secondo modo è probabilmente quello vero. Il web è una gigantesca macchina culturale, una casa editrice senza editori, senza riunioni
di staff, senza direttori editoriali che decidono cosa si pubblica, con un mondo di lettori che sono anche autori, e che non comprano
nulla, leggono senza scegliere, senza decidere che tutto quel lavoro intellettuale debba essere ricompensato con il gettone
dell’autorialità. Senza che questo comporti altre conseguenze. Senza che cambi nulla nella quotidianità delle persone che mettono il loro
mondo e le loro idee nel web. [...] Miliardi di gigabyte in forma di video e parole che non hanno un centro, che non portano a niente,
che non indicano percorsi. Ma [...] se pubblico tutto, non pago, e non distinguo, allora non sono nulla. Il problema non sta nel ritrovare
il tempo e le buone idee. Si possono ritrovare idee, lentezza, e qualità anche sul web. Non dipende dal mezzo tecnologico. [...]
Impiegare il proprio tempo in un universo dove nessuno decide e nessuno sceglie è veramente restare in universo indistinto, troppo
povero per essere sopportabile.
Roberto Cotroneo, Corriere della Sera, 20 marzo 2015
Tipologia C – Tema di argomento storico
I due volti del Novecento.
Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di
grandi tragedie storiche.
Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.
Tipologia D - Tema di ordine generale
“Violenza contro le donne”, ai sensi della Dichiarazione dell’ ONU n. 54/134 17/12/1999, è ogni atto di violenza che
porti come risultato, o che possa potenzialmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o
psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che
avvenga nella vita pubblica o privata.
Mass media, aule dei tribunali e centri di ascolto confermano quotidianamente che la violenza è drammaticamente
dilagata, in Italia e nel mondo, e nella maggior parte dei casi si consuma all’interno della coppia e della famiglia, sia
nel corso della relazione affettiva (fidanzamento, matrimonio, convivenza), sia dopo la separazione. E le donne sono
le principali vittime.
Discuti questo grave fenomeno, attingendo alle tue conoscenze.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario di italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana
Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Documento del 15 maggio
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Classe 5ª SA
I.I.S.DI“L.
da Vinci”
A.S. 2014/15
GRIGLIA
VALUTAZIONE
PRODUZIONE SCRITTA
candidato: …………………………………..……………………………... classe ………
1
2
3
4
5
1
2
3
4
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO
Comprensione analitica del testo e interpretazione d’insieme
(parafrasi – riassunto)
Individuazione della natura del testo; riconoscimento delle strutture
formali e retoriche
Capacità di contestualizzazione del testo nell'ambito storico-culturale
Completezza rispetto alle domande; livello di approfondimento; apporti
personali
Correttezza lessicale, grammaticale, sintattica; efficacia espositiva
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE
Corretta interpretazione ed argomentazione critica dei documenti proposti,
arricchiti anche da conoscenze personali ed esperienze di studio
Conformità dello scritto alla tipologia testuale: tesi riconoscibile; corretta
citazione dei documenti; adeguatezza contenuto e registro linguistico.
Coerenza del titolo.
Organizzazione del testo: coerenza, coesione, organicità;
rispetto della lunghezza richiesta
Correttezza lessicale, grammaticale, sintattica
4
TIPOLOGIA B. ARTICOLO DI GIORNALE
Interpretazione ed elaborazione dei documenti proposti, arricchiti anche
da conoscenze personali ed esperienze di studio pregresse. Individuazione
di uno o più elementi rilevanti.
Conformità delle scritto alla tipologia testuale: attualizzazione e aderenza
alla notizia.
Conformità dello scritto alla destinazione editoriale: adeguatezza del
registro linguistico e stilistico; coerenza e immediatezza del titolo
Organizzazione del testo rispetto alla struttura base dell’articolo (lead,
corpo, chiusa); lunghezza. Coerenza, coesione, organicità.
Correttezza lessicale, grammaticale, sintattica
1
2
3
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Esattezza dell’informazione storica e conoscenza delle fonti storiche
Aderenza alla traccia. Coerenza, coesione, organicità del discorso
Correttezza lessicale, grammaticale, sintattica
1
2
3
1
2
3
4
5
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti
Coerenza, coesione, organicità dell’argomentazione
Stile, efficacia espositiva, abilità comunicativa
Capacità di approfondimento; spunti originali nelle opinioni personali
Correttezza lessicale, grammaticale, sintattica
TESTO DELLE SIMULAZIONI DELLE SECONDE PROVE D’ESAME
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 2 (suff = 1)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 4 (suff = 3)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 4 (suff = 3)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 5 (suff = 3)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 4 (suff = 3)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 5 (suff = 3)
da 1 a 5 (suff = 3)
da 1 a 5 (suff = 3)
da 1 a 5 (suff = 4)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 3 (suff = 2)
da 1 a 3 (suff = 2)
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail: [email protected]
PROVA DI SIMULAZIONE PER II PROVA ESAME DI STATO
Indirizzo: SERVIZI SOCIO SANITARI
Tema di: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Anno scolastico 2014-2015
La diversità quando si accompagna ad una situazione di handicap, può rappresentare una
condizione esistenziale complessa e difficile. Spesso è resa ancor più problematica dalle condizioni
imposte dal sistema sociale di appartenenza in rapida evoluzione, all'interno del quale ancora
coesistono disinformazione, pregiudizio e scarsa sensibilità alle problematiche dell'integrazione.
Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta il candidato operi le sue riflessioni ponendo
in evidenza:
- tipologie, cause, comportamenti caratteristici delle diverse forme di disabilità;
- dinamiche collegate alla presenza di un soggetto disabile all'interno del nucleo familiare;
- difficoltà che accompagnano il processo di integrazione della persona disabile;
- interventi a favore della persona disabile, ipotizzando un caso di disabilità grave.
II
I sistemi sociali e sanitari dei paesi industrializzati devono far fronte sempre più inesorabilmente
alle patologie legate all'invecchiamento. La demenza e il declino cognitivo che da essa consegue
sono alcuni tra gli aspetti maggiormente difficili da affrontare per tutti coloro che operano
nell'ambito socio-sanitario, poiché le cure adottate attualmente non sono ancora in grado di
guarire il paziente o bloccarne i processi degenerativi. Si rende necessaria, quindi, una maggiore
attenzione alla qualità della vita del soggetto anziano affetto da demenza e una diversificazione
dell'offerta dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio, in modo da rispondere in maniera più
adeguata alle singole situazioni di vita.
Prendendo spunto dalle considerazioni sopra esposte il candidato esponga le sue riflessioni:
- sugli aspetti sociali della non autosufficienza;
- sulle condizioni di salute degli anziani con particolare riferimento alla diffusione delle
demenze in età senile;
- sull'offerta dei servizi presenti sul territorio per rispondere alle diverse esigenze di
coloro che richiedono un intervento socio-sanitario;
- sugli interventi attuabili dall'operatore dei servizi sociali a sostegno dell'anziano
demente
ipotizzandone un caso.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso del dizionario di italiano.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura
ALLEGATO N.3
TESTO DELLE SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE D’ESAME
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
I.I.S. “L.DA VINCI” – PADOVA
DIRITTO
CLASSE 5^SA
Allievo _____________________________
1) Individua e spiega i segni distintivi dell’azienda
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
2) Indica e spiega gli elementi essenziali del contratto di società
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
3) Tratta le cooperative sociali di tipo “B”
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
I.I.S. “L. Da Vinci” - Padova
Simulazione di terza prova 18/03/2015
materia: inglese
classe V SA
Nome
Cognome
Answer the following questions (10 lines max)
1. Eating disorders: what do you know about them?
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_____________________________________________________________________________
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_________________________________________________
2. Describe the situation of a homeless.
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
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3. What kind of services can elderly people get at home?
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
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_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________
E’ consentito l’utilizzo del dizionario bilingue.
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Simulazione di terza prova 30/04/2015
materia: inglese
classe V SA
Nome
Cognome
Answer the following questions (10 lines max)
1. Write about the symptoms, diagnosis and treatment of Parkinson’s disease.
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_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_________________________________________________
2. Describe the most common forms of addiction, their risks and possible treatments.
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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3. Talk about human rights and their importance.
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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E’ consentito l’uso del vocabolario bilingue.
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
SIMULAZIONE TERZA PROVA classe 5SA
TIPOLOGIA: “b” quesiti a risposta singola
DISCIPLINA: MATEMATICA
Candidato: Cognome e Nome ………………………………………………………………………………….
Obiettivi
 Conoscenza ed uso di concetti e procedimenti
 Comprensione ed uso della simbologia e chiarezza espositiva.
 Capacità applicativa di concetti e procedure.
5 x 2  15 x
1) Data la funzione y  2
, il candidato
x  x6



verifichi se presenta asintoti;
ne scriva le equazioni;
specifichi la tipologia dei punti di discontinuità.
2) Data la funzione y 


4x  4
, il candidato ne determini:
x 2  3x
Il dominio
Gli intervalli di crescenza e decrescenza e gli eventuali punti di estremo relativo
x 2  3x  2
3) Data la funzione y 
, il candidato
x2
 determini l’equazione della retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa +1.
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A.S. 2014/15
I.I.S. Leonardo da Vinci – Padova –
Anno Scolastico 2014-2015
Simulazione della Terza Prova dell’ Esame di Stato
Lingua francese
Tipologia B : domande a risposta singola (estensione massima: 10 righe)
Alunno: ……………………………………………………….
SA
Data: ………………………
Classe 5
1. Pouvez-vous donner une définition de l’optimisme ? Pourquoi dit-on que l’optimisme est
un art ?
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
..................................................................................................................................
2. Pourquoi la sieste nous permet-elle d’être efficace ? Que permet l’exercice physique ?
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
3. Qu’est-ce que c’est le projet Paris Rive Gauche ?
Agli studenti è consentita la consultazione del dizionario bilingue italiano-francese
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
19/3/2015 MATERIA: CULTURA MEDICO-SANITARIA
Candidato/a …................................................................................
-
Relazionare sul concetto di autosufficienza e non autosufficienza.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
- Relazionare sui possibili interventi terapeutici per l’incontinenza urinaria.
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.............
- Dopo aver accertato i bisogni degli anziani, cosa è necessario fare per cambiare una
determinata situazione?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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II^ SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
30/4/2015 MATERIA: CULTURA MEDICO-SANITARIA
Candidato/a …................................................................................
Presso quale servizio devono rivolgersi i cittadini nel caso debbano aver bisogno di ottenere
degli aiuti per assistenza o prestazioni socio sanitarie?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
Relazionare in sintesi sul metodo di attuazione di un progetto di prevenzione all'uso di
bevande alcoliche.
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.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.............
In un incontro a scopo educativo con bambini della scuola primaria quali sono le informazioni
utili da dare per cereali, legumi e frutta?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
I.I.S. “L. Da Vinci” - Padova
Simulazione di terza prova 18/03/2015 Materia: Scienze motorie e sportive
Nome
Cognome
Classe VSA
1. In merito ai modelli educativi e alle esperienze europee di inizio ‘800, il candidato metta a
confronto fra loro la scuola tedesca, la scuola svedese e la scuola inglese, precisandone le
linee essenziali.
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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2. Il Codice della strada contempla illeciti amministrativi e illeciti di natura penale; il candidato
li distingua brevemente specificando alcuni tra gli articoli che fanno riferimento a questi
ultimi.
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_____________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________
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Documento del 15 maggio
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Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
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3. Il candidato definisca lo shock medico e ne indichi i vari tipi precisandone le cause.
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_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
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ALLEGATO N.4
Documento del 15 maggio
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I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
RELAZIONI FINALI INDIVIDUALI
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
[email protected]
RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15 – CLASSE 5SA
Indirizzo Professionale Servizi Socio Sanitari
Disciplina Insegnamento Religione Cattolica (IRC)
Docente Beatrice Tosini
RELAZIONE sulla classe e sull’attività svolta
Si avvalgono dell’IRC 12 alunne. L’interesse e l’impegno sono stati in generale buoni, la
partecipazione alle attività proposte è stata discreta. Il comportamento è stato corretto.
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse




La dimensione religiosa dell’uomo
L’uomo e la conoscenza di Dio
Il senso cristiano della vita
Le diverse forme di credo: altre religioni, l’ateismo, le sette….
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse






Saper esporre le proprie conoscenze
Saper ricercare nei testi sacri e laici gli argomenti proposti
Mettersi in dialogo con le opinioni altrui
Saper ascoltare
Saper riflettere per poter avere delle proprie opinioni
Formare una coscienza morale e rendere gli alunni capaci di scelte consapevoli e
responsabili
 Maturare in loro uno spirito critico ed avviarli alla conoscenza oggettiva dei dati
fondamentali della cultura cristiana
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
L’Ebraismo, prima religione rivelata. Riflessione sull’Olocausto. Visione
del film “Perlasca”
Documento del 15 maggio
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Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
Riflessione sul fenomeno ISIS, distinzione tra Islam e terrorismo
L’intercultura e il razzismo
La felicità: riflessione sul valore della vita come dono
METODI E STRUMENTI
Lezioni frontali, ricerche, lavori in piccoli gruppi, testi, riviste, materiali online
VERIFICHE EFFETTUATE
Ricerche, dialogo in classe
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Interesse, impegno, partecipazione dimostrati
PADOVA, 14 - 05 - 2015
Il/I Docente/i
Beatrice Tosini
Per presa visione i rappresentanti di classe
Documento del 15 maggio
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I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
[email protected]
RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo Socio Sanitario
Disciplina Italiano
Docente Prof. Alessandro Tognon
Libro di testo: AA.VV. Il rosso e il Blu voll. 3a e 3b
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli studenti conoscono: le modalità di analisi di un testo letterario; le nozioni fondamentali relative alla storia
della letteratura contemporanea dalle Realismo alla metà del Novecento; i profili degli autori più significativi
di detto periodo; le caratteristiche di scrittura dei testi richiesti all’esame di Stato.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli studenti sanno: padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi della comunicazione verbale;
leggere e comprendere testi scritti di diversa natura; riconoscere, per il tramite della lettura e/o ascolto di un
testo, gli aspetti fondamentali del suo contenuto comunicativo.
Gli studenti sono in grado di: analizzare un testo letterario in versi e in prosa; esporre i temi fondamentali
della poetica di un autore o di un movimento; produrre in forma scritta l’analisi di un testo letterario e/o un
articolo di giornale/saggio breve a partire da documenti proposti e/o un tema di carattere generale e/o di
argomento storico.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
1.
CULTURA E POETICA DEL POSITIVISMO E DEL NATURALISMO
IL VERISMO
Settembre
Ottobre
Testi:
Emile Zola
“L’Assomnoir” Germaine e l’acquavite
Gustave Flaubert
da Madame Bovary:
Documento del 15 maggio
Pagina 34 di 71
Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
“Il ballo”
“l’insoddisfazione di Emma”
“La morte di Emma”
2.
GIOVANNI VERGA: POETICA, IDEOLOGIA E TECNICA NARRATIVA
Novembre
da Vita nei campi:
“Rosso Malpelo
dai Malavoglia:
“La famiglia Toscano e la partenza di ‘Ntoni”
“il contrasto tra ‘Ntoni e Padron ‘Ntoni.
“L’addio di ‘Ntoni”
3.
CULTURA E POETICA DEL DECADENTISMO: FIGURE, TEMI E
POETICHE.
INTERIORITA’, MISTERO, INTUIZIONE, DIVINAZIONE, ESTETISMO,
VITALISMO, INETTITUDINE, SENSO DELLA FINE, COSCIENZA DELLA
CRISI. SIMBOLISMO
Dicembre
Charles Baudelaire
da I fiori del male:
“Elevazione”
“Albatros”
“Spleen”
“Il vampiro”
“Ubriacatevi”
Gennaio
4.
GIOVANNI PASCOLI: BIOGRAFIA, MONDO INTERIORE, TEMI E POETICA
DEL FANCIULLINO. SIMBOLISMO. LA LINGUA POETICA
“è dentro di noi un fanciullino”
da Myricae:
“Temporale”
“Il lampo”
“Il tuono”
“Nebbia”
“L’Assiuolo”
“il nido”
Da Canti di Castelvecchio:
“Gelsomino notturno”
Documento del 15 maggio
Pagina 35 di 71
Classe 5ª SA
5.
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
GABRIELE D’ANNUNZIO: BIOGRAFIA, ARTE E VITA, ARCO DELLE
ESPERIENZE, TEMI DELLE OPERE ESTETISMO, SUPEROMINISMO,
SENSUALITA’, CARATTERI DELLA SCRITTURA, IL POETA VATE.
Febbraio
da Il piacere:
“L’attesa dell’amante”
“Finale”
“Ritratto di un’esteta: Andrea Sperelli”
da Il notturno:
“Scrivo nell’oscurità”
da Alcyone:
“La pioggia nel pineto”
6.
FUTURISMO E CREPUSCOLARI
Filippo Tommaso Marinetti: Il manifesto futurista
Zang Tumb Tumb
Aldo Palazzeschi:
E lasciatemi divertire
Sergio Corazzini
Desolazione del povero poeta sentimentale
7
Marzo
IL ROMANZO DEL ‘900. ASPETTI DELLA NUOVA NARRATIVA EUROPEA: Aprile
FREUD: LA PSICOANALISI, BERGSON: IL TEMPO COME DURATA
LA NARRATIVA DELL’IO
Marcel Proust: il progetto della Recherche e tecniche narrative
da La strada di Swann
“La madeleine”
Da La Metamorfosi
“Il risveglio di Gregor Samsa”
James Joyce: tecniche narrative, the stream of consciousness
da Ulysse:
“Il monologo di Molly Bloom”
Virginia Woolf: il tempo interiore
da Mrs Dalloway
“I fiori”
8
Aprile
ITALO SVEVO: FORMAZIONE CULTURALE, TEMI, PERSONAGGI. I TRE
Documento del 15 maggio
Pagina 36 di 71
Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
ROMANZI.
Trama di: “Senilità”, e “Una vita”
Da La coscienza di Zeno:
“L’ultima sigaretta”
“ Lo schiaffo del padre”
“La salute di Augusta”
Maggio
9
LUIGI PIRANDELLO: CULTURA E POETICA, MODALITA’ DI
RAPPRESENTAZIONE, TEMI, FIGURE. LE NOVELLE, I ROMANZI E IL TEATRO.
Trama di: “L’Esclusa”, “Il fu Mattia Pascal”, “Uno, nessuno e centomila”, “Quaderni
di Serafino Gubbio operatore”
da L’umorismo:
“Il sentimento del contrario”
da Uno, nessuno e centomila:
“un paradossale lieto fine”
da Novelle per un anno:
“Il treno ha fischiato”
da Sei personaggi in cerca d’autore:
“L’ingresso in scena dei sei personaggi”
da Il fu Mattia Pascal:
“La nascita di Adriano Meis”
“Nel limbo della vita”
10
GIUSEPPE UNGARETTI
da L’Allegria:
Maggio
Giugno
“I fiumi”
“Veglia”
“San Martino del Carso”
“Mattina”
“Porto sepolto
“Fratelli”
“Soldati”
“Sono una creatura”
11
EUGENIO MONTALE
da Ossi di seppia:
“I limoni”
“Meriggiare pallido e assorto”
“Spesso il male di vivere ho incontrato”
“Non chiederci la parola”
Documento del 15 maggio
Pagina 37 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
METODI E STRUMENTI
Il lavoro didattico è stato svolto essenzialmente attraverso lezioni frontali, utilizzando però in maniera
importante anche la lim, soprattutto attraverso power point per mappe concettuali, e fotocopie integrative a
cura del docente.
VERIFICHE EFFETTUATE
L’insegnamento di Italiano prevede 4 ore settimanali .
Il totale annuo delle ore complessive dedicate all’italiano è di circa 110 ore .
I compiti scritti sono stati due nel primo trimestre, e tre nel secondo periodo, e si sono svolti con varie
modalità, cercando di preparare gli studenti alle varie tipologie. (traccia tradizionale, analisi di un testo, breve
saggio o articolo di giornale, ecc.).
Le interrogazioni orali (2 e 2 )hanno cercato di misurare la capacità di esporre in modo sintetico le
caratteristiche generali di un periodo o di un autore, sia l’abilità ad analizzare un testo letterario. A volte sono
state sostituite o integrate da relazioni-approfondimenti degli studenti su letture o visioni proposte dal
docente.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
PADOVA, 8 Maggio 2015
Il Docente
Alessandro Tognon
Per presa visione
i rappresentanti di classe
Documento del 15 maggio
Pagina 38 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo Socio Sanitario
Disciplina Storia
Docente Prof. Alessandro Tognon
Libro di testo: Armocida Salassa Storia link vol. 3
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
1.
L’ETA’ GIOLITTIANA
Un liberale al governo
Riforme sociali
Decollo industriale
Conquista della Libia
L’emigrazione italiana: le 4 fasi
Settembre
Alcuni studenti hanno visionato il film “Nuovo mondo”
2.
LA GRANDE GUERRA
Ottobre
Le cause del conflitto
Il primo anno di guerra
Italia:interventisti e neutralisti
La crisi del 1917
La fine della guerra
Il nuovo ordine europeo
Alcuni studenti hanno visionato il film “Joyeux Nöel”
Tutta la classe ha partecipato alla visione del film di Ermanno Olmi:
“Torneranno i prati”
3.
LA RIVOLUZIONE RUSSA
Lenin e la rivoluzione di ottobre
Il programma del governo dei soviet
Guerra civile e primi passi verso la dittatura
Il comunismo di guerra
La Nep
Nascita dell’URSS
Alcuni studenti hanno visto il film “Reds”
Altri “Il dottor Zivago”
Documento del 15 maggio
Pagina 39 di 71
Classe 5ª SA
4
I.I.S. “L. da Vinci”
L’AVVENTO DEL FASCISMO
A.S. 2014/15
Dicembre
le cause del fascismo
la marcia su Roma e primo governo Mussolini
il delitto Matteotti La dittatura
la costruzione del consenso
fascistizzazione della società
i patti Lateranensi
politica coloniale
Le leggi razziali
Alcuni studenti hanno visto il film: “Una giornata Particolare”
5
IL NAZISMO
Gennaio
l’ideologia
La manipolazione delle coscienze
Goebbels e la nazificazione della Germania
Alcuni alunni hanno visto il film “la Caduta”
6
LO STALINISMO
Gennaio
Il mito dell’Urss e di Stalin
Le purghe e il terrore. I gulag. Berja.
I piani quinquennali
7
CRISI DEL ‘29
GLI STATI UNITI E IL NEW DEAL
LA GUERRA DI SPAGNA
In sintesi
In sintesi
In sintesi
8.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Febbraio
Marzo
Aprile
Le aggressioni di Hitler
Il patto d’acciaio
La guerra dall’Europa al mondo
Invasione dell’URSS
L’intervento americano
La shoah
La vittoria degli alleati
Alcuni studenti hanno visto il film “Parigi brucia”
9.
LA RESISTENZA ITALIANA
La caduta del fascismo
L’8 settembre
Le diverse anime della resistenza
La repubblica di Salò
L’insurrezione e la liberazione
Maggio
Alcuni studenti hanno visto il film “L’uomo che verrà”
10.
LA GUERRA FREDDA
Il mondo bipolare
Il Muro di Berlino 1961-1989
Maggio
Documento del 15 maggio
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I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
Alcuni studenti hanno visto i film:
“Full Metal Jacket”
“13 giorni”
“La vita degli altri”
11.
Il 1968
Giugno
Alcuni studenti hanno visto i film:
“Across the universe”
“ The Dreamers”
METODI E STRUMENTI
Il lavoro didattico è stato svolto essenzialmente attraverso lezioni frontali. Si è molto insistito nel collocare gli
eventi e i movimenti in una time-line del 900.
Inoltre considero importante la visione di documentari e film di argomento storico.
Gli studenti conoscono lo svolgersi degli avvenimenti fondamentali dall’età giolittiana fino alla agli anni del
miracolo economico e della guerra fredda, con particolare riferimento all’Italia, alle sue vicende politiche,
economiche e sociali.
Tutta la classe raggiunge la sufficienza piena, più della metà con risultati positivi.
In tre casi ottimo.
VERIFICHE EFFETTUATE
L’insegnamento di Storia prevede 2 ore settimanali. Il totale annuo perciò è stato di circa 80 ore
complessive. Le lezioni sono di due ore consecutive , quasi sempre dedicate interamente alla spiegazione,
o interamente alle verifiche orali o scritte. nella forma di questionari misti, a risposta chiusa o aperta che
miravano a creare la competenza nel sintetizzare gli argomenti, cogliendone la prospettiva diacronica e le
relazioni fra gli eventi.
Sono state effettuate 3 verifiche nel primo trimestre, 4 nel secondo periodo.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
PADOVA, 8 maggio 2015
Il/I Docente/i
. Per presa visione
i rappresentanti di classe
Documento del 15 maggio
Pagina 41 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo
Disciplina
Docente
Libri di testo
Socio - sanitario
Lingua Inglese
Liliana Farina
Grammar and Vocabulary Trainer, ed. Pearson Longman
Close up on New Community Life, ed. Clitt
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
La classe in generale ha un’accettabile conoscenza delle strutture linguistiche e delle funzioni comunicative.
Quasi tutti gli alunni sanno usare i termini lessicali specifici del settore sociale, alcuni dimostrano una buona
conoscenza del lessico e delle strutture, altri hanno ancora qualche difficoltà nella comunicazione,
specialmente orale.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli alunni sanno leggere un testo, cogliendo i vari aspetti che lo caratterizzano, e sanno produrre testi
abbastanza chiari di carattere professionale, naturalmente con livelli diversi. Alcuni hanno ancora una
capacità di esposizione semplice e a volte frammentaria, frutto di uno studio mnemonico, altri invece sono in
grado di esporre gli argomenti con una certa scioltezza, esprimendosi con pronuncia ed intonazione
abbastanza corrette, alcuni anche con una certa rielaborazione personale e, anche se in modo semplice,
riescono ad esprimere un proprio giudizio motivato, a dare una risposta personale e sostenere il proprio
punto di vista.
-
COMPETENZE MINIME
Comprendere i punti essenziali di messaggi su argomenti familiari ma anche inerenti alla microlingua
sociale.
Sapersi disimpegnare in semplici situazioni che potrebbero presentarsi in una situazione lavorativa o
viaggiando in una regione dove si parla la lingua di studio.
Conoscere le regole fondamentali grammaticali ed esprimersi con una pronuncia il più possibile
corretta.
Consolidare le quattro abilità linguistiche.
Arricchire il patrimonio lessicale.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
PROGRAMMA SVOLTO AL 4 MAGGIO 2015
Moduli e Unità didattiche
Periodo
Dal testo di grammatica:
SETTEMBRE/
Per quanto riguarda l’area linguistico-grammaticale, non ho seguito un percorso MAGGIO
prestabilito da una programmazione iniziale. Quando nel corso dello svolgimento
del programma relativo all’area professionalizzante si presentavano strutture un
po’ più complesse o comunque fino a quel momento mai incontrate dagli studenti,
fornivo loro esempi e spiegazioni sull’argomento e, tramite l’esecuzione degli
esercizi proposti sia dal testo di microlingua che da quello di grammatica, mi
accertavo che avessero acquisito sufficiente padronanza dell’uso di tali strutture.
In particolare su: IF-clauses, Forma Passiva, Reported speech, Pronomi relativi,
Documento del 15 maggio
Pagina 42 di 71
Classe 5ª SA
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
Condizionale
Sul testo di Microlingua del settore sociale:
Module 4 :
Down syndrome pag. 122
Busetti feels like home pagg. 143 e 144 con relative attività
Module 5 :
A growing population pagg. 146, 147, 148
The University of the third age pag. 358
Healthy Ageing pagg. 152, 153 e154
OTTOBRE/
NOVEMBRE
Module 5 :
Minor problems pagg. 158, 159, 160
Major illnesses pagg. 164, 165, 166, 167, 168
DICEMBRE
Module 6 :
GENNAIO/
Services at home pagg.180, 181, 182, 183,184
FEBBRAIO
Day Centres pagg. 186, 187, 188
Residential homes pagg. 192, 193
Tutti gli argomenti del Modulo sono stati trattati e riassunti anche con una
presentazione in Power Point
Module 7 :
Drug alcohol smoke pagg. 214, 215, 216, 217, 218 + pag. 361 Smoking
As thin as a rake pagg. 221, 222, 223 + pagg.361 e 362 Anorexia
Home alone pag. 229, 230
The changing family pag. 234
MARZO/APRILE
Argomenti su fotocopia:
 Neurosis, Obsessive - compulsive disorder, Somatoform disorders,
Schizofrenia, Depression
 Human Rights and Non - Governamental Organizations
 San Patrignano
 Migration.
Dopo il 4 maggio si è proceduto al ripasso degli argomenti.
MAGGIO/GIUGNO
METODI E STRUMENTI
E’ stata privilegiata la lezione frontale ma ho anche cercato di coinvolgere la classe ad intervenire, per
quanto possibile, con osservazioni o risposte personali mano a mano che venivano presentati gli argomenti
della microlingua, soprattutto per stimolare l’esposizione orale. Non sarebbe stato facile per la classe seguire
lezioni condotte interamente in lingua inglese e ho dovuto quindi ricorrere alla traduzione in italiano di termini
e frasi più complesse di altre. Gli alunni hanno svolto attività di pair work o di esposizione di elaborati svolti
individualmente e si sono esercitati in brevi riassunti o dialoghi su situazioni il più vicino possibili alla realtà
del mondo del settore sociale.
VERIFICHE EFFETTUATE
VERIFICA FORMATIVA
L’interazione quotidiana docente/discente, studente/studente, oltre che alla correzione degli esercizi e di
attività di studio assegnate in classe e/o per casa, ha consentito una continua verifica formativa in itinere del
ritmo di apprendimento e delle relative difficoltà. L’“errore” è stato valutato come possibile tappa del percorso
di apprendimento, superabile grazie ad un approccio di responsabilizzazione e di acquisizione delle strutture
e/o dei contenuti
Documento del 15 maggio
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I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
VERIFICA SOMMATIVA
La verifica sommativa dell’apprendimento è stata effettuata tramite prove di diverso tipo, concernenti le
quattro abilità. Le prove sono state simili a quelle svolte insieme e/o individualmente in classe, al termine di
ogni argomento trattato.
Prove scritte:

esercizi di composizione guidata per verificare la conoscenza e la comprensione dei testi proposti e
la produzione di documenti relativi al settore sociale.
 varie prove di tipologia B nella seconda parte dell’anno.
Prove orali:
 esposizione di argomenti sulle letture svolte e presentazione delle patologie e delle problematiche
analizzate, finalizzata alla verifica delle competenze comunicative e della scorrevolezza espressiva.
 risposte a domande specifiche sugli argomenti studiati.
In ciascuno dei due periodi scolastici sono state effettuate tre verifiche scritte e due o più prove orali.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione si è effettuata sulla base degli indicatori seguenti:
- Competenza comunicativa (rispetto alla consegna, utilizzo della funzione comunicativa, capacità di
drammatizzazione).
- Competenza linguistica (di tipo morfosintattico e lessicale, correttezza ortografica).
- Competenza fonetica (pronuncia, fluidità, intonazione)
Nella valutazione globale di ogni singolo alunno mi è sembrato opportuno tener conto non solo della
conoscenza degli argomenti e della competenza espositiva ma anche di altri elementi, quali: il livello di
partenza dello studente, i progressi compiuti, l’attenzione, la partecipazione e l’impegno, le capacità
individuali, il metodo di studio, la costanza nello studio a casa, il comportamento e l’atteggiamento nei
rapporti interpersonali all’interno dell’ambiente scolastico. In particolare, il criterio di valutazione (in scala
decimale) che ho adottato è il seguente:
1–2
3–4
Nullo o quasi nullo
Gravemente insufficiente
5
Insufficiente
6
Sufficiente
7
Discreto
8
Buono
9 – 10
Ottimo
Prove scritte consegnate in bianco
Conoscenze frammentarie
Gravissime lacune di base
Obiettivi non raggiunti
Conoscenze superficiali
Errori di comprensione
Linguaggio poco appropriato
Obiettivi raggiunti solo in parte
Conoscenze essenziali
Analisi corrette ma parziali
Terminologia non sempre appropriata ma accettabile
Obiettivi complessivamente raggiunti
Conoscenze abbastanza complete
Discrete capacità di analisi e di sintesi
Esposizione appropriata
Obiettivi raggiunti
Conoscenze complete e precise
Capacità di sintesi corrette ed efficaci
Autonomia nell’organizzazione del lavoro
Obiettivi raggiunti in modo efficace
Conoscenze complete, precise ed approfondite
Apprezzabili capacità critiche
Creatività e valutazioni personali
Buona autonomia espositiva
Obiettivi raggiunti in modo completo e soddisfacente
ATTIVITA DI RECUPERO
Il recupero degli argomenti un po’ più complessi è sempre stato fatto in itinere, a seconda delle necessità
della classe o su loro richiesta.
PADOVA, 04 - 05 – 2015
La Docente
Liliana Farina
Documento del 15 maggio
Pagina 44 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15 CLASSE 5^SA
Indirizzo
Disciplina
Docente
Libro/i di testo
:
:
:
:
SOCIO SANITARIO
LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
CAPPELLATO LOREDANA
M. Quatrano, Décryptage, La Nuova Scuola
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli alunni possiedono un lessico attinente ad argomenti di vita quotidiana e sociale.
Conoscono le regole grammaticali che sanno applicare in contesti nuovi.
Possiedono una pronuncia complessivamente corretta, non esente da errori.
Sono in grado di scrivere testi, riassunti, schemi, rispondere a domande aperte, scrivere sotto
dettatura.
Conoscono gli argomenti di cultura e civiltà studiati.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli alunni sono in grado di comprendere le informazioni in testi orali e scritti su argomenti familiari
o usuali.
Possono ricercare informazioni utilizzando anche le tecnologie informatiche .
Utilizzano la piattaforma Edmodo per ricevere ed inviare materiale alla docente e alla classe.
Sono in grado di comporre testi scritti su argomenti di carattere familiare e di micro lingua con
lessico, grammatica e sintassi complessivamente corretti.
Sanno esprimersi in modo abbastanza fluido e chiaro su argomenti studiati
Comprendono i messaggi dell’interlocutore, sia in presenza che in video .
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
PROGRAMMA DI LINGUA FRANCESE SVOLTO AL 30 APRILE 2015 CLASSE 5^SA
Testo: M. Quatrano, Décryptage , La Nuova Scuola

-
Settembre/Ottobre
Modulo 4
E comme enfant, élève, étudiant
L’ enseignement secondaire
L’ enseignement supérieur
Le plaisir d’apprendre
: L’ élève numérique
Documento del 15 maggio
Pagina 45 di 71
Classe 5ª SA
-
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
Apprendre à être optimiste
Préparer les examens
Réussir son C.V.
Grammatica
Ripasso dei tempi verbali

-
Novembre
Modulo 4
Dessine-moi un cerveau
L’élève numérique
Mon point de vue (attività di gruppo)
: L’élève numérique
Modulo 5
: Destination société
- Capitales en mouvement
- Attività : Paris, division administrative
Grammatica
Comparativi e superlativi

-
Dicembre
Modulo 5
: Destination société
Le grand Paris, question capitale
La bibliothèque François-Mitterand
Parisiens… et fiers de l’être ! (attività di gruppo)
Une banlieue qui s’étend
Des banlieues « sensibles »
Visione film « Minuit à Paris » di W. Allen (Syndrome de l’âge d’or)

-
Gennaio
Modulo 5
Ripasso testi pp. 176-180
Attività : ricerca su Paris
Visione film “Elle s’appelait Sarah”
: Destination société
 Febbraio
Modulo 5
: Destination société
- Une ascension irrésistible
- Flic femme beur
Grammatica
La forma passiva
 Marzo
Modulo 5
: Destination société
- Petite histoire de l’immigration
- Attività : La Déclaration des Droits de l’homme et du citoyen de 1789
- Ripresa Modulo 2 : Le mariage, La vie de famille, La politique familiale
- Ripresa Modulo 3 : Fumer, L’alcool, Anorexie
 Aprile
Fotocopie : L’ handicap : Les troubles DYS, La législation en faveur des personnes handicapées
 Maggio
* Fotocopie : Vieillir : Vieillir en santé, la maladie de Parkinson, la maladie d’Alzheimer
* gli argomenti non sono ancora stati affrontati
Documento del 15 maggio
Pagina 46 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
A.S. 2014/15
METODI E STRUMENTI
Si è continuato ad approfondire la metodologia del quarto anno, facendo un uso pressoché
costante della lingua straniera nelle varie fasi delle unità didattiche.
Sono state proposte diverse tipologie di documenti per concorrere alla formazione sia culturale
che professionale degli allievi.
Alle lezioni frontali sono state affiancate attività di gruppo, di coppia, simulazioni.
Gli alunni sono stati incoraggiati ad esprimersi in maniera sempre più corretta e specifica
attraverso esposizioni e spiegazioni.
A tale scopo sono stati utilizzati diversi strumenti: libro di testo, DVD, lavagna LIM, dizionario
bilingue, fotocopie, schemi riassuntivi, mappe concettuali.
Nel primo trimestre una studentessa francese ha arricchito la preparazione degli alunni
intervenendo al alcune lezioni e proponendo argomenti di carattere familiare che hanno coinvolto
la classe in modo molto proficuo.
VERIFICHE EFFETTUATE
Sono state effettuate sei verifiche sommative scritte (tre per periodo) e quattro orali, oltre ad altre
tipologie di verifica (ricerche, schemi, schede film)
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Per la valutazione si è tenuto conto dell’interesse, della partecipazione attiva, dell’impegno
regolare, della disponibilità a lavorare in gruppo e a sostegno di compagni in difficoltà, di risultati
ottenuti progressivamente e confermati da uno studio responsabile e approfondito, dello sforzo di
migliorare la produzione e la pronuncia, di un comportamento corretto e collaborativo
PADOVA, 30 APRILE 2015
La Docente
Loredana Cappellato
Per presa visione
i rappresentanti di classe
Documento del 15 maggio
Pagina 47 di 71
I.I.S. “L. da Vinci”
Classe 5ª SA
35137
A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail: [email protected]
RELAZIONE FINALE
Materia: Psicologia Generale e Applicata
Docente: Porcari Giacinta
Classe: V SA
Anno scolastico: 2014 – 15
La classe è formata da 19 alunni, quasi tutti provenienti dalla classe quarta dell’anno precedente tranne due
alunne ripetenti che si sono inserite nel gruppo classe da quest'anno.
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
- Conoscere i fenomeni psicologici più diffusi collegati al disagio, alla disabilità, ai problemi minorili, ai
problemi degli anziani, ai problemi relativi ad altri fenomeni di marginalità;
- Conoscere le diverse tipologie di servizi collegate al tipo di utenza;
- Conoscere gli interventi da effettuare nei confronti delle diverse tipologie di utenza.
A seconda delle capacità individuali, gli alunni sanno riferire in modo più o meno approfondito sugli
argomenti proposti durante l'anno.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
- Orientare l'utente in stato di necessità verso strutture specializzate per l'intervento psicologico;
- Programmare interventi mirati ai bisogni fondamentali della vita quotidiana ed ai momenti di svago
nell'ottica della promozione della salute e del benessere delle persone.
- Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela dell’utente e della
sua famiglia per favorirne l’integrazione e migliorarne la qualità della vita.
- Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi attraverso linguaggi e sistemi di relazioni adeguate.
Gli alunni sono in grado, seppur con differenti capacità, di programmare più o meno adeguatamente
interventi a favore del benessere della persone e della sua qualità di vita.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
Modulo A: I minori
settembre/ottobre/novembre
La cultura dell’infanzia nel passato e nella nostra società
- Caratteristiche psicologiche e bisogni del minore nelle diverse fasce di età
- I minori stranieri
- Abuso, trascuratezza e maltrattamento
- Il disagio giovanile
L’intervento sui nuclei familiari e sui minori (libro in adozione)
- Il maltrattamento psicologico in famiglia
Documento del 15 maggio
Pagina 48 di 71
Classe 5ª SA
-
I.I.S. “L. da Vinci”
A.S. 2014/15
L’intervento sui minori vittime di maltrattamento
L’intervento sulle famiglie e sui minori dove e come
Modulo B: La disabilità
dicembre/gennaio/febbraio
- Classificazione degli anni '80 (ICDIH) e nuova classificazione (ICF) della disabilità
- L’integrazione sociale a scuola e nel lavoro (pag.328 libro in adozione).
- La famiglia e la disabilità
- Classificazione della disabilità,
- Il ritardo mentale
- Ritardo mentale e aspetti cognitivi
L'intervento sui soggetti diversamente abili (libro in adozione)
- Le disabilità più frequenti
- I comportamenti problema
- Gli interventi sui comportamenti problema
- L’intervento sui soggetti diversamente abili: dove come
Modulo C: Il disturbo psichico
- Alcune note relative al passato
- La variabilità del rapporto esistente tra normalità e patologia
- Una possibile classificazione delle malattie mentali
- I fattori eziopatogenetici della malattia mentale
- Disturbi psichici: i disturbi di ansia, i disturbi dell'umore e la schizofrenia
- Alcuni modelli interpretativi collegati alle psicoterapie da loro adottate
(psicoanalitico, cognitivo, comportamentista, sistemico-relazionale)
marzo/aprile
Modulo D: L’età anziana
maggio/giugno
- Età anziana e società moderna. Aspetti demografici dell’invecchiamento
- Le modificazioni fisiche
- I cambiamenti cognitivi
- L’affettività e la personalità dell’anziano
- I cambiamenti sociali
- Malattia e disabilità nell’anziano, perdita delle attività funzionali dell’anziano disabile
L'intervento sull'anziano (libro in adozione)
- Le diverse tipologie di demenza
- I trattamenti delle demenze
- l’intervento sugli anziani dove e come
METODI E STRUMENTI
Durante l’anno scolastico il percorso formativo si è svolto sotto forma di lezione frontale dialogata,
coinvolgendo gli alunni ad intervenire attivamente e ponendo particolare attenzione a valorizzare i momenti
di rielaborazione personale, volti a rafforzare l’acquisizione dei contenuti.
Per la trattazione di alcuni argomenti, si è fatto ricorso a mappe concettuali elaborate dall’insegnante per
sintetizzare e collegare alcuni concetti importanti.
Gli strumenti di lavoro sono stati:
- libro di testo in adozione, Danieli, Clemente, Como, Psicologia generale ed applicata, ed. Paravia
- materiale fornito in fotocopia relative al testo Bernardi, Condolf, Psicologia per il tecnico dei servizi sociali,
ed. Clitt
- riviste psicologiche per l’approfondimento dei temi trattati.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI
Le verifiche, volte ad accertare le abilità e i livelli di conoscenza acquisiti dagli allievi, sono state attuate al
termine di ogni fase significativa del percorso didattico e sono consistite in prove scritte di varia tipologia,
nonché in interrogazioni orali e discussioni in classe.
Le prove orali hanno accertato:
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- la conoscenza dell’argomento richiesto
- la pertinenza delle risposte
- la completezza e l’approfondimento della trattazione
- la correttezza e la chiarezza espositiva
- la capacità di rielaborazione personale
Le prove scritte hanno accertato:
- le conoscenze acquisite
- la capacità di comprensione
- la capacità di compiere confronti e collegamenti
Per la valutazione si è attenuti alla scala numerica stabilita in riunione di dipartimento
Padova, 4/05/2015
Il docente
PROGRAMMA SVOLTO
Materia: “Psicologia generale e applicata”
Classe: VSA ser. soc.
Insegnante: Porcari Giacinta
A.S. 2014/2015
Modulo A: I minori
settembre/ottobre/novembre
La cultura dell’infanzia nel passato e nella nostra società
- Caratteristiche psicologiche e bisogni del minore nelle diverse fasce di età
- I minori stranieri
- Abuso, trascuratezza e maltrattamento
- Il disagio giovanile
L’intervento sui nuclei familiari e sui minori (libro in adozione)
- Il maltrattamento psicologico in famiglia
- L’intervento sui minori vittime di maltrattamento
- L’intervento sulle famiglie e sui minori dove e come
Modulo B: La disabilità
dicembre/gennaio/febbraio
- Classificazione degli anni '80 (ICDIH) e nuova classificazione (ICF) della disabilità
- L’integrazione sociale a scuola e nel lavoro (pag.328 libro in adozione).
- La famiglia e la disabilità
- Classificazione della disabilità,
- Il ritardo mentale
- Ritardo mentale e aspetti cognitivi
L'intervento sui soggetti diversamente abili (libro in adozione)
- Le disabilità più frequenti
- I comportamenti problema
- Gli interventi sui comportamenti problema
- L’intervento sui soggetti diversamente abili: dove come
Modulo C: Il disturbo psichico
- Alcune note relative al passato
- La variabilità del rapporto esistente tra normalità e patologia
- Una possibile classificazione delle malattie mentali
- I fattori eziopatogenetici della malattia mentale
- Disturbi psichici: i disturbi di ansia, i disturbi dell'umore e la schizofrenia
- Alcuni modelli interpretativi collegati alle psicoterapie da loro adottate
(psicoanalitico, cognitivo, comportamentista, sistemico-relazionale)
marzo/aprile
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Modulo D: L’età anziana
- Età anziana e società moderna. Aspetti demografici dell’invecchiamento
- Le modificazioni fisiche
- I cambiamenti cognitivi (attenzione, percezione, memoria, pensiero e intelligenza)
- L’affettività e la personalità dell’anziano
maggio/giugno
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 4-05-2015
L’insegnante
I rappresentanti di classe
PROGRAMMA CHE SI PRESUME DI SVOLGERE ENTRO LA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO
-
I cambiamenti sociali
Malattia e disabilità nell’anziano, perdita delle attività funzionali dell’anziano disabile
L'intervento sull'anziano (libro in adozione)
- Le diverse tipologie di demenza
- I trattamenti delle demenze
- l’intervento sugli anziani dove e come
Testo: Danieli, Clemente, Como, Psicologia generale ed applicata, ed. Paravia;
L’insegnante
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
[email protected]
RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo socio-sanitario classe V SA
Disciplina: Cultura medico-sanitaria
Docente: Russo Armando
Libro di testo: Competenze di Igiene e Cultura medico-sanitaria di
Riccardo Tortora, edizioni Clitt
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli allievi conoscono ad un livello discreto tutto il sistema socio sanitario nazionale, nella sua organizzazione
e articolazione; sono a conoscenza dei principali bisogni socio-sanitari dell'utenza, in special modo disabili e
anziani, in modo mediamente discreto; conoscono in maniera più che sufficiente come si articola un progetto
d'intervento su minori, anziani e disabili e con disagio psichico. Conoscono le tecniche e gli strumenti di
verifica in modo adeguato, mentre non sono a conoscenza degli elementi che influiscono sulla parzialità e
distorsione nella rilevazione delle informazioni di tipo sanitario, per mancanza di tempo e per aver dato più
spazio ad altre unità didattiche che si ritenevano più interessanti ed utili ai fini della preparazione agli esami.
Conoscono discretamente quasi tutte le qualifiche e le competenze delle figure operanti nei servizi e i
principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli allievi riconoscono in modo discreto i bisogni socio-sanitari degli utenti; riconoscono in modo più che
sufficiente gli ambiti di intervento, i soggetti che erogano i servizi e le loro competenze; identificano co
qualche difficoltà elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento, sanno però
scegliere gli interventi più appropriati ai bisogni individuali; sanno identificare le metodologie per la
rilevazione delle informazioni in maniera sufficiente; riconoscono in modo adeguato il ruolo e la
responsabilità professionale delle varie figure professionali; sanno individuare le modalità più adatte per
favorire un sano stile di vita in modo mediamente discreto.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
Modulo 1: Unità didattica n°1: Organizzazione e strutture del sistema
sanitario nazionale:Ministero della salute, Consiglio Superiore di sanità,
Istituto Superiore di Sanità, ISPESL, Istituti Zooprofilattici sperimentali, Welfare
State, USL, ASL.
Unità didattica n°2: i servizi socio-assistenziali di base e i servizi sociosanitari,il segretariato sociale, il consultorio socio-familiare, il SERT, il
dipartimento di salute mentale, day ospital psichiatrico, centro diurno, gli asili
nido, il servizio di medicina legale, il servizio materno-infantile, medicina
preventiva dell'età evolutiva, neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza
Modulo 2: Unità didattica n° 1: I bisogni dell'uomo. Analisi dei bisogni, i
bisogni socio sanitari dei malati cronici, il concetto di autosufficienza e di non
autosufficienza. Unità didattica n°2: l'assistenza e i servizi socio-sanitari per
Settembre
4 ore
Ottobre
4 ore
Ottobre
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anziani, l'assistenza e i servizi socio-sanitari per disabili e anziani; assistenza
domiciliare integrata, il dipartimento di salute mentale, assistenza sanitaria non
ospedaliera alle persone con disabilità, le strutture per l'assistenza sanitaria
alle persone con disabilità, l'attività di assistenza sanitaria per le persone con
disabilità, l'assistenza sanitaria distrettuale: la riabilitazione per le persone con
disabilità, assistenza ospedaliera di riabilitazione e lungodegenza, presidi
residenziali socio-assistenziali
Unità didattica n°3: I servizi socio sanitari per anziani, per disabili e per
persone con disagio psichico: i servizi socio-sanitari per anziani, terapia
olistica, assistenza domiciliare, ospedalizzazione a domicilio, residenza
sanitaria assistenziale, struttura riabilitativa residenziale, casa protetta, gruppo
appartamento, centro diurno, pasti a domicilio, servizio lavanderia, assistenza
privata; i servizi socio-sanitari per disabili, comunità alloggio o casa famiglia,
centro socio-educativo, centro diurno per disabili, centro residenziale per
disabili, servizi socio-sanitari per persone con disagio psichico.
Unità didattica n°4: Il concetto di rete e il lavoro sociale, organizzare le reti, il
lavoro di rete, i piani di zona
Modulo 3: Elaborazione di progetti di intervento rivolti a minori, anziani,
disabili e persone con disagio psichico: Unità didattica n°1: Perché si
elabora un progetto; Come si elabora un progetto, lavorare per progetti, il
processo di aiuto, gestione di un piano d'intervento: individuazione e analisi
del problema, identificazione degli obiettivi, destinatari dell'intervento, modello
d'intervento e attività, valutazione, monitoraggio, efficacia ed efficienza di un
progetto; modello di intervento destinato a minori: le metodologie e le fasi.
Unità didattica n°2: Il processo di assistenza infermieristica, la cartella
infermieristica, simulazione di un caso, intervento
Unità didattica n°3: Il percorso riabilitativo, obiettivi del trattamento
riabilitativo, la riabilitazione dei pazienti con il morbo di Parkinson, obiettivi
generali, finalità del trattamento, terapia occupazionale, attività ludiche da
svolgere in gruppo, la riabilitazione dei soggetti affetti da demenza, progetto
d'intervento di stimolazione cognitiva, proposte d'intervento, progetto di
stimolazione cognitiva centrata sull'orientamento, progetto di stimolazione
cognitiva centrata sul linguaggio, progetto di stimolazione cognitiva centrata
sulla memoria biografica; la riabilitazione dei pazienti con osteoporosi: Stile di
vita, consigli per evitare le fratture, mobilizzazione precoce e allenamento
specifico di muscoli e coordinazione, chinesiterapia nell'osteoporosi, esercizio
terapeutico a effetto osteogenetico, esercizio terapeutico di riprogrammazione
propriocettiva globale, miglioramento fisico generale, lavoro cardiovascolare,
lavoro di mobilità articolare, stretching. La riabilitazione nelle sindromi
vascolari degli arti: Il morbo di Buerger, la riabilitazione, la terapia chirurgica.
Unità didattica n°4: la presa in carico di un soggetto disabile; progetti globali:
fasi e indicazioni operative
Modulo 4: La rilevazione dei bisogni delle patologie e delle risorse
dell'utenza e del territorio: Unità didattica n°1: le metodologie per la
rilevazione delle informazioni, le statistiche sui decessi e le cause di morte, le
indagini sulle condizioni di salute e i fattori di rischio, il fumo, l'obesità, l'alcol,
visite mediche e accertamenti. Unità didattica n°2: Rilevazione dei bisogni e
delle patologie degli anziani: scale e indici di valutazione, accertamento dei
bisogni dell'anziano, le patologie degli anziani, l'incontinenza urinaria,
l'incontinenza fecale, l'artrosi senile. Unità didattica n°3:
rilevazione dei bisogni e delle patologie dei disabili, le prestazioni residenziali
per disabili, prestazioni residenziali e semiresidenziali psichiatriche
Modulo 5: Qualifiche e competenze delle figure professionali che
operano nei servizi: Unità didattica n°1: Le figure professionali, le loro
competenze e gli ambiti d'intervento: l'assistente sociale, l'educatore
professionale, l'addetto all'assistenza di base, l'operatore socio-sanitario,
l'assistente sanitario, l'infermiere professionale, il fisioterapista, il geriatra e il
fisiatra. Modulo 6: Principali interventi di educazione alla salute rivolti agli
utenti e ai loro familiari:
Unità didattica n°1:
L'alcolismo, progetto alcol e giovani.
Unità didattica n° 2: Il tabagismo, fumo attivo e fumo passivo, la dipendenza
8 ore
2ore
novembre
4ore
2 ore
Novembre
4 ore
1 ora
Dicembre
4 ore
Gennaio
8 ore
Febbraio
4 ore
Marzo
10 ore
Aprile
6 ore
2 ore
Maggio
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dal fumo, prevenzione del tabagismo, i metodi per smettere di fumare, la
terapia farmacologica del tabagismo, rimedi naturali.
Unità didattica n°3: L'educazione alimentare, obiettivi formativi, attività fisica,
un progetto di educazione alimentare in una scuola primaria.
Unità didattica n°4: La prevenzione primaria dell'uso e abuso di sostanze
stupefacenti, modello di progetto
4 ore
METODI ESTRUMENTI
Le lezioni sono state realizzate in modo frontale, sollecitando sempre la partecipazione al dialogo con gli
allievi, sia ponendo loro dei quesiti, che richiedendo eventuali esempi reali o racconti di esperienze vissute in
prima persona. Ogni punto del programma è iniziato prima dalla lettura delle argomentazioni e poi sviluppato
nei concetti e nei contenuti, mettendo in risalto collegamenti intra e interdisciplinari. E' stato utilizzato
principalmente il testo in adozione, per l'organizzazione e struttura del Servizio Sanitario Nazionale sono
stati dati appunti presi da Wikipedia, mentre per l’artrosi senile sono stati dati appunti presi dal testo di
cultura medico sanitaria di Daniela Fossetta edizioni S. Marco. E’ stato visionato il film “Si può fare “ con
l’attore Claudio Bisio per rendere edotte le allieve sulla situazione che si è verificata in Italia dopo la legge
Basaglia per i disabili psichici.
VERIFICHE EFFETTUATE
Sono state realizzate tre verifiche scritte e tre verifiche orali nel primo periodo, mentre nel secondo periodo
sono state somministrate tre prove scritte e tre prove orali.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state realizzate sia verifiche orali, con interrogazioni, che scritte sempre rispettando la tipologia B con tre
domande a risposta aperta per la simulazione della terza prova dell’esame di stato. Per quanto riguarda i
criteri di valutazione, per la simulazione della terza prova si è preso in considerazione la correttezza dei
contenuti richiesti, la forma, l’esattezza terminologica, la completezza, la capacità di sintesi ed il rispetto
dell’ampiezza richiesta, facendo riferimento alla griglia allegata al documento del 15 di maggio.
PADOVA, 6 maggio 2015
Il/I Docente/i
.
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35137 Padova – Via S. Giovanni di Verdara, 36
Tel: 049/8724155 – Fax: 049/8724196 –e-mail:
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo: Servizi socio sanitari
Disciplina: Tecnica amministrativa
Docente: Prof. Brighenti Gianfranco
Libro di testo: Tecnica amministrativa & economia sociale 2 - editore: Tramontana RCS Education
autori: Astolfi & Venini.
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli alunni conoscono, anche se non sempre in modo completo e approfondito, concetti e nozioni
studiate; per sapere cogliere/spiegare con proprie parole il significato essenziale di una
comunicazione; sanno formulare comunicazioni semplici, solo alcuni studenti sono in grado di
comunicare in modo articolato e chiaro; solo una parte degli studenti sa applicare le conoscenze
con sufficiente correttezza; individuandone gli elementi e le relazioni; la maggioranza degli
studenti sa sintetizzare le conoscenze, anche se non approfondite, con sufficienza.
Le conoscenze specifiche acquisite dalla maggior parte degli studenti della classe sono le seguenti:
Conoscenze dei principi, le teorie e i soggetti dell'economia sociale;
conoscenze del sistema economico e dei suoi settori;
conoscenze delle caratteristiche e il funzionamento delle organizzazioni del settore non profit;
conoscenze del sistema previdenziale e assistenziale;
conoscenze delle problematiche relative alla gestione delle risorse umane;
conoscenze delle principali norme e dei contratti più significativi del rapporto di lavoro
subordinato; comprendere le dinamiche relative alla gestione dell'amministrazione del personale;
conoscenze delle procedure di: reperimento, selezione, inserimento in azienda, formazione,
svolgimento e risoluzione del rapporto di lavoro subordinato;
conoscenze delle operazioni e degli adempimenti amministrativi, fiscali, previdenziali relativi alla
gestione del personale;
conoscenze delle procedure di calcolo delle retribuzioni;
conoscenze delle strutture organizzative e le caratteristiche delle aziende del settore sociosanitario;
La classe, ad eccezione di qualche studente, non si è sempre applicata con un impegno adeguato
per conseguire la preparazione prevista nei contenuti delle linee guida ministeriali e dalla
programmazione didattica. Di conseguenza per tali studenti le conoscenze acquisite sono
superficiali e limitate.
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Solo per un limitato numero di allievi l’impegno è stato apprezzabile e l’apprendimento della
materia è risultato pertanto adeguato con conseguimento di conoscenze sufficienti e/o discrete;
per gli altri alunni invece si sono manifestate difficoltà di assimilazione dei concetti propri della
materia e ciò per la presenza di lacune nella preparazione di base, peraltro già evidenziate nel
corso di frequentazione delle classi precedenti e/o della classe quarta.
Lo studio è stato generalmente discontinuo: alcuni alunni presentano una preparazione di base
carente con evidenti limiti nelle conoscenze acquisite; per tali studenti l’impegno non sempre
adeguato determina un livello di conoscenze non del tutto sufficiente. Alcuni allievi hanno
dimostrato di avere acquisito conoscenze adeguate con un livello di raggiungimento delle stesse
discreto.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Nel corso dell'anno scolastico sono stati ripresi alcuni argomenti applicativi propri del programma
relativo all'anno scolastico precedente, impostando una metodologia didattica che desse la
possibilità agli alunni di conseguire competenze migliori. Tale attività si è resa necessaria in
quanto una parte degli studenti all’inizio dell’anno scolastico non possedeva una adeguata
preparazione di base nella disciplina, anche a causa di lacune pregresse nelle competenze già
evidenziate nel corso del quarto anno di corso di studi.
Solo alcuni alunni, che presentavano lacune pregresse nella preparazione, hanno dimostrato
volontà di recuperare impegnandosi nello studio per acquisire le competenze richieste.
La classe, ad eccezione di qualche studente, non si è sempre applicata con un impegno adeguato
per conseguire la preparazione prevista nella programmazione didattica iniziale. Di conseguenza
per tali studenti le competenze acquisite sono superficiali e limitate.
Solo per un limitato numero di allievi l’impegno è stato apprezzabile e l’apprendimento della
materia è risultato pertanto adeguato con acquisizione di competenze discrete e apprezzabili; per
gli altri alunni invece si sono manifestate difficoltà di applicazione delle conoscenze limitate senza
pertanto acquisire competenze adeguate, ciò anche a causa delle lacune nella preparazione di
base, peraltro già evidenziate nel corso di frequentazione della classe quarta.
Gli studenti si sono applicati nello studio in modo discontinuo: alcuni alunni presentano
competenze carenti che si sono riscontrate con evidenti limiti nelle prove scritte. Alcuni allievi
hanno raggiunto un livello di preparazione adeguato; solo pochi allievi, grazie al loro impegno e
all'acquisizione di conoscenze complete, sono riusciti ad applicarsi conseguendo discrete
competenze.
La maggior parte degli alunni ha acquisito le seguenti competenze:
acquisire una visione organica della dinamica aziendale articolata nelle principali funzioni aziendali
comprendere le classificazioni per settori del sistema economico;
comprendere la funzione delle organizzazioni non profit;
sapersi orientare nella normativa in materia di lavoro;
comprendere i principi, le teorie e i soggetti dell'economia sociale;
comprendere il sistema economico e i suoi settori;
comprendere le caratteristiche e il funzionamento delle organizzazioni del settore non profit;
comprendere il sistema previdenziale e assistenziale;
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comprendere le problematiche relative alla gestione delle risorse umane;
comprendere le principali norme e i contratti più significativi del rapporto di lavoro subordinato;
comprendere le dinamiche relative alla gestione dell'amministrazione del personale;
comprendere le procedure di: reperimento, di selezione, di inserimento in azienda, di formazione,
nell'ambito dello svolgimento del rapporto di lavoro subordinato
comprendere le norme attinenti la risoluzione del rapporto di lavoro subordinato;
comprendere le operazioni e gli adempimenti amministrativi, fiscali, previdenziali relativi alla
gestione del personale;
comprendere le procedure di calcolo delle retribuzioni;
comprendere le strutture organizzative e le caratteristiche delle aziende del settore sociosanitario;
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
le lezioni si sono svolte in classe. I tempi del percorso formativo nel corso dell’anno scolastico
sono stati i seguenti: lezione di ore due per ogni settimana.
Ripasso dei principali argomenti della classe IV
Modulo 2 Il sistema previdenziale e assistenziale
Unità 1 Il sistema di sicurezza sociale
1 Il welfare state
2 Gli interventi pubblici di protezione sociale in Italia
3 La protezione sociale in Italia
Unità 2 Le assicurazioni sociali obbligatorie
1 Il sistema di previdenza sociale
2 I rapporti con l'INPS
3 I rapporti con l'INAIL
4 La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
Unità 3 I tre pilastri del sistema previdenziale
1 Il concetto di previdenza
2 La previdenza pubblica
3 La previdenza integrativa
4 La previdenza individuale
Modulo 3 La gestione delle risorse umane
Unità 1 Il rapporto di lavoro dipendente
1 Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro
2 I diritti dei lavoratori
3 Il sistema contrattuale
4 Le forme principali di lavoro dipendente
5 Il contratto di apprendistato
6 I piani e le fonti di reclutamento del personale
7 La selezione degli aspiranti
8 La nascita del rapporto di lavoro
dal 15/09/14 al
22/09/14
dal 22/09/14 al
08/10/14
dal 15/10/14 al
17/12/14 e dal
07/01/15 al 22/04/15
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9 L'inserimento dei nuovi assunti
10 La formazione e l'addestramento del personale
Unità 2 L'amministrazione del personale
1 La contabilità del personale
2 I libri obbligatori per il datore di lavoro
3 Gli elementi della retribuzione
4 L'assegno per il nucleo familiare
5 Il calcolo delle ritenute sociali
6 Il calcolo delle ritenute fiscali
7 La liquidazione delle retribuzioni
8 Il periodo di prova
9 Le ferie
10 Il lavoro straordinario, notturno e festivo
11 Il trattamento economico in caso di malattia e infortunio
12 I congedi parentali
13 Il conguaglio di fine anno
14 L'estinzione del rapporto di lavoro
15 Il trattamento di fine rapporto
Modulo 1 L'economia sociale: principi, teorie e soggetti
dal 29/04/15 al
Unità 1 - Il sistema economico e i suoi settori
13/05/15
1 Il sistema economico e la sua incessante evoluzione
2 I tre settori del sistema economico
3 Il settore pubblico del sistema economico
4 Il settore for profit del sistema economico
5 Il settore non profit del settore economico
Unità 2 Le organizzazioni del settore non profit
1 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
2 Le cooperative sociali
3 Gli enti caritativi e le social card
4 Le cooperative di credito
Unità 3 Il collegamento tra efficienza economica e dovere sociale
1 Il sistema economico globalizzato
2 Il passaggio dall'economia di mercato all'economia sociale
3 L'economia sociale e responsabile
Modulo 4 Le aziende del settore socio sanitario
Unità 1 Le strutture organizzative delle aziende del settore socio-sanitario
1 I valori etici nell'organizzazione aziendale
2 L'evoluzione delle teorie organizzative
3 l'organizzazione nelle aziende del settore socio-sanitario
4 I rapporti tra struttura organizzativa e pianificazione strategica
5 Il trattamento dei dati personali
6 Il Fascicolo Sanitario Elettronico
Unità 2 La qualità della gestione delle aziende del settore socio-sanitario
1 La gestione per progetti
2 La qualità dei servizi
3 Il monitoraggio e la valutazione della qualità dei servizi
4 L'istituto italiano di valutazione
5 La carta dei servizi
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Ripasso del programma svolto, esercitazioni e verifiche
A.S. 2014/15
dal 14/05/15 al
10/06/15
METODI E STRUMENTI
La principale metodologia didattica utilizzata è stata la lezione frontale, subito seguita
dall’applicazione pratica, cercando di effettuare collegamenti con il mondo del lavoro e gli
argomenti pratici legati all’attualità del contesto economico in cui si vive. Solamente in alcune e
rarissime occasioni si è fatto ricorso al lavoro di gruppo per esercitazioni ed approfondimenti.
Sono state svolte numerose esemplificazioni ed esercitazioni pratiche, utilizzando anche fac simili
dei documenti utilizzati nel mondo del lavoro. Sono stati assegnati compiti da svolgere da parte
degli alunni autonomamente a casa. Tali esercitazioni sono state, quando possibile, corrette in
classe. Visto che alcuni argomenti oggetto del programma della disciplina sono stati trattati anche
in diritto si è attuata una didattica interdisciplinare tra le due materie.
La trattazione degli argomenti ha seguito il seguente percorso:
ripresa dei concetti fondamentali della disciplina già acquisiti nel corso dell'anno scolastico
precedente e necessari per l’apprendimento dei contenuti propri della classe quinta;
presentazione dei vari argomenti in modo graduale con spiegazioni complete dei contenuti;
esemplificazioni ed esercitazioni pratiche svolte in classe, anche con l'utilizzo della lavagna
interattiva multimediale.
Per quanto concerne gli alunni stranieri presenti nella classe, poiché gli stessi conoscono bene la
lingua italiana, non si è reso necessario impostare particolari lezioni dedicate ad essi. Per l’ allieva
diversamente abile, in collaborazione con i docenti di sostegno, si è cercato di adeguare i
contenuti alle capacità di comprensione, reiterando talvolta almeno per punti, gli argomenti
trattati nel corso delle spiegazioni, stimolando la collaborazione dei compagni di classe, ciò in
parte ha favorito l’apprendimento anche a mezzo della socializzazione.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti:
 Libro di testo.
 Appunti dalle lezioni.
 Calcolatrice.
 Lavagna interattiva multimediale.
Libro di testo: Tecnica amministrativa & economia sociale 2 - editore: Tramontana RCS Education –
autori: Astolfi & Venini.
Appunti per integrazioni e aggiornamenti derivanti da modifiche normative che si sono verificate
nel corso dell’anno scolastico. Sono state svolte numerose esemplificazioni ed esercitazioni
pratiche in classe con l'impiego della Lavagna interattiva multimediale utilizzando anche fac simili
dei documenti usati nel mondo del lavoro. Sono stati assegnati compiti da svolgere dagli alunni
autonomamente a casa. Tali esercitazioni frequentemente, quando possibile, sono state corrette
in classe. Il docente ha messo a disposizione degli studenti molte esercitazioni svolte con
l'inserimento di tali lavori nel materiale didattico del registro elettronico reperibile da parte di ogni
alunno; dando così la possibilità ai discenti di riesaminare il materiale della disciplina oggetto di
studi ed approfondimenti.
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VERIFICHE EFFETTUATE
per le verifiche formative e/o sommative relative all’apprendimento della materia, nel corso
dell’anno sono state utilizzate:
 prove scritte quali esercizi, problemi applicativi o domande aperte
 verifiche orali somministrate in forma scritta con domande aperte. Queste ultime per la
verifica di conoscenze teoriche specifiche ed utilizzo di un linguaggio appropriato;
Sono state effettuate tre verifiche, rappresentate da prove scritte ed orali in classe, sia per il primo
che per il secondo periodo dell'anno scolastico.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono stati adottati i criteri e gli strumenti di valutazione approvati in sede di riunione di
dipartimento, applicando la griglia che viene sotto indicata:
VOTI
Livelli di
conoscenze
insufficienze gravi
4 e voti inferiori
poche nozioni
elementari in un
quadro confuso
insufficienze non
gravi
5
conoscenze
superficiali e non
organiche
sufficiente
6
conoscenze
complete anche
se non
approfondite
discreto
7
capacità di
percepire la
complessità
buono
8
Competenze e
capacità di
applicazione
gravi errori di
comprensione
Abilità e capacità Abilità e capacità
di analisi
di sintesi
abilità non
acquisite con
incapacità di
applicare le
conoscenze
competenze
abilità e capacità
limitate con lieve di applicare le
errori di
conoscenze in
comprensione
compiti semplici
competenze e
abilità sufficienti,
capacità di
essere in grado di
esporre in modo effettuare analisi
autonomo
semplici
competenze e
capacità di
esporre con
lessico
appropriato
capacità di
competenze e
definire e
capacità di
discutere in modo esprimersi con
completo le
proprietà e
problematiche
ricchezza
abilità inesistenti
con capacità di
sintesi non
presenti
abilità limitate
con capacità di
concludere, se
guidato/a
abilità sufficienti
con capacità di
applicare le
conoscenze
apprese
abilità e capacità discrete abilità e
di analisi corrette capacità di sintesi
concettuali
abilità e capacità
di analisi
approfondite
abilità buone con
capacità di sintesi
concettuali
organiche
Documento del 15 maggio
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Classe 5ª SA
ottimo
9-10
capacità di
definire e
discutere con
competenza i
termini della
problematica
competenze e
capacità
espressive
appropriate e
ricche con
collegamenti
A.S. 2014/15
abilità e capacità
di analisi
approfondite ed
esaurienti
capacità di sintesi
concettuali
organiche e
personalizzate
PADOVA, 13-05-2015
Il Docente
Per presa visione
i rappresentanti di classe
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A.S. 2014/15
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Classe 5SA indirizzo Servizi Socio Sanitari
Disciplina MATEMATICA
Docente Silvia Formaggia
Libro/i di testo Nuova Matematica a colori ed. Gialla vol.4 ed. Petrini
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
1. FUNZIONI
a) Conoscere il concetto fondamentale di funzione e di dominio di una funzione
b) Conoscere la classificazione delle funzioni matematiche
2. LIMITI.
a) descrivere intuitivamente e graficamente il concetto di limite
b) richiamare gli enunciati dei teoremi del calcolo dei limiti ( teorema della somma, della
differenza, del quoziente)
c) conoscere intuitivamente il concetto di asintoto e la classificazione degli asintoti
d) descrivere la procedura per calcolare l’equazione dell’asintoto obliquo
3. DERIVATE
a) Conoscere il concetto di derivata di una funzione
b) Descrivere il significato geometrico della derivata prima.
c) Conoscere le principali regole di derivazione ( derivata della somma, del prodotto, del
quoziente di due funzioni)
d) Conoscere alcune applicazioni delle derivate ( equazione retta tangente ad una curva in un
punto dato, Teorema di De L’Hopital, procedura della ricerca dei massimi e dei minimi
relativi con lo studio del segno della derivata prima)
Mediamente la classe ha acquisito in modo essenziale le conoscenze degli argomenti sopra esposti, con
vari livelli di consapevolezza e di correttezza. Alcuni dimostrano conoscenze non superficiali.
Parte di loro incontra difficoltà nella trattazione teorica: pur conoscendo i contenuti, non riesce ad
esprimersi con un linguaggio matematico adeguato.
CAPACITA’ e livello raggiunto delle stesse
1. FUNZIONI
a) Saper determinare il dominio , il segno, le intersezioni con gli assi di
funzioni razionali intere, fratte e semplici irrazionali.
b) Saper individuare dal grafico di una funzione il suo dominio, gli intervalli di negatività e di
positività, le coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani
2. LIMITI
a) Calcolare il limite di funzioni continue.
b) Calcolare il limite in presenza di forme indeterminate.
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Classe 5ª SA
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c) Saper trovare le equazioni degli asintoti e le eventuali intersezioni con l’asintoto
orizzontale/obliquo.
d) Saper ricavare da un grafico gli eventuali asintoti verticali ed orizzontali.
3. DERIVATE
a) Calcolare la derivata di una funzione facendo ricorso ai teoremi fondamentali e alle
regole di derivazione
b) Saper trovare massimi relativi ,minimi relativi, punti di flesso a tangente
orizzontale,intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione mediante lo studio del
segno della derivata prima.
c) Saper calcolare l’equazione della retta tangente alla curva in un punto di coordinate date.
d) Saper applicare il T. di De L’Hopital
Grazie alla continua rivisitazione degli argomenti, in generale la preparazione della classe relativamente alle
tecniche e alle procedure di calcolo ha raggiunto livelli mediamente discreti. Emergono diverse padronanze
degli argomenti, purché siano proposti in contesti già noti.
Le capacità maturate sono comunque di tipo mnemonico – riproduttivo – applicativo.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Allo stato attuale buona parte della classe è in grado di collegare tra loro le capacità al fine di realizzare uno
studio di semplice funzione razionale, lavorando con precisione e correttezza più che sufficiente. La
maggior parte degli allievi è in grado, con diversi livelli di padronanza, di saper riconoscere le principali
caratteristiche di una funzione dal grafico.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
Le definizioni e gli argomenti sono stati curati in modo intuitivo senza svolgere le dimostrazioni dei teoremi.
Le parti sottolineate indicano le definizioni e gli argomenti di cui è stata richiesta l’ esposizione teorica.
Nei tempi relativi ad ogni modulo sono comprese le ore utilizzate per le verifiche orali e scritte e loro
correzione
6h
INSIEMI NUMERICI E CALCOLO
- Ripasso delle disequazioni algebriche di 1° e di 2° grado;
- Ripasso delle disequazioni fratte (del tipo
grado con zeri
A( x)
B( x)


0 , con A(x) e B(x) polinomi di I e II
razionali, e semplici polinomi di grado superiore al secondo);
- Ripasso principali metodi di scomposizione di un polinomio
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13h
FUNZIONI
-
Definizione di funzione; classificazione delle funzioni matematiche; determinazione del
dominio, del segno e degli zeri delle
y
funzioni algebriche del tipo
A( x)
(dove
B( x)
A(x) e B(x) sono polinomi di I e II grado con zeri razionali, polinomi scomponibili con
raccoglimento totale e semplici binomie di III e IV grado) e di semplici funzioni irrazionali
del tipo
y
f x  .
LIMITI DI FUNZIONI
-
33h
Introduzione intuitiva al concetto di limite. Descrizione grafica esemplificativa e
commento intuitivo dei seguenti casi: limite finito per x tendente ad un valore finito, limite
finito per x tendente ad un valore infinito, limite infinito per x tendente ad un valore finito,
limite infinito per x tendente ad un valore infinito.
-
Limiti dalla destra e dalla sinistra: approccio grafico - intuitivo.
-
Teoremi del calcolo dei limiti: enunciato del teorema di unicità del limite, enunciato del
teorema della somma e differenza, del prodotto e del quoziente e semplici
esemplificazioni delle loro applicazioni.
-
Calcolo di limiti di funzioni algebriche razionali intere e fratte anche nel caso delle forme
indeterminate
-
   ,
 0
.
 0
Concetto intuitivo di asintoto: asintoto orizzontale, asintoto verticale e descrizione della
procedura per ricavare l’equazione dell’asintoto obliquo;
-
Ricerca delle eventuali intersezioni con l’asintoto orizzontale od obliquo.
-
Grafico probabile di una funzione algebrica razionale fratta del tipo
y
A( x)
dove
B( x)
A(x) e B(x) sono polinomi di I e II grado con zeri razionali, polinomi scomponibili con
raccoglimento totale o semplici binomie di III o IV grado.
LE FUNZIONI E LA CONTINUITA’
6h
- Definizione di funzione continua in un punto
- Classificazione dei punti di discontinuità di una funzione e loro riconoscimento grafico.
DERIVATE
28h
- Definizione di derivata e suo significato geometrico.
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- Derivabilità di una funzione. Derivabilità e continuità.
- Derivata prima di alcune funzioni elementari (funzione costante, funzione
funzione
y  x n con
y  x,
n N )
- Le regole di derivazione: derivata della somma, del prodotto, del quoziente di due
funzioni.
- Calcolo della derivata prima di funzioni razionali.
- Equazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto dato
- Teorema di De L’Hopital ( solo enunciato): applicazione nel calcolo delle forme
indeterminate
0
0
- Ricerca dei punti di massimo/minimo relativo e di flesso a tangente orizzontale mediante
lo studio del segno della derivata prima. Definizione di punto stazionario.
- Studio di semplici funzioni razionali intere e fratte e loro rappresentazione grafica.
- Deduzione delle principali caratteristiche di una funzione dal grafico
ARGOMENTI DA SVOLGERE DAL 15 MAGGIO:
9h
Ripasso degli argomenti trattati nel corso dell’anno.
Totale ore effettuate : 95
METODI E STRUMENTI
Si è generalmente data una impronta intuitiva all’illustrazione degli argomenti trattati, sia per non appesantire
eccessivamente la presentazione della materia con formalismi non adatti a tale indirizzo di studi, sia per
rimanere in linea con il livello generale della classe.
II moduli affrontati (funzioni, limiti, derivate) sono stati trattati partendo da un approccio intuitivo, poi praticografico e solo in ultima istanza si è proceduto ad una formalizzazione dei concetti, peraltro non sempre
recepita. In particolare Il concetto di limite è stato introdotto commentandone la scrittura in modo descrittivo
e interpretando graficamente il significato. La risoluzione dei limiti dalla destra o dalla sinistra di un punto è
stata proposta solo partendo dal grafico dopo aver studiato il segno della funzione. Lo studio delle funzioni si
è limitato ai casi delle razionali, privilegiando calcoli semplici e evitando soluzioni irrazionali. Si sono limitati i
casi del calcolo delle derivate alle funzioni razionali.
Durante le verifiche scritte e orali, si è dato maggiore spazio all’aspetto applicativo degli argomenti trattati
rispetto all’aspetto teorico.
Le definizioni e gli argomenti sono stati curati in modo intuitivo senza svolgere le dimostrazioni dei teoremi.
Comunque nello svolgimento del programma si è voluto privilegiare l’aspetto tecnico applicativo rispetto a
quello teorico.
Gli alunni sono stati coinvolti il più possibile nelle lezioni e chiamati spesso ad intervenire contribuendo al
processo di apprendimento.
Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato con la ripetizione degli argomenti risultati più difficili
fino al loro consolidamento.
Riguardo agli strumenti utilizzati, è stato fatto riferimento al libro di testo in adozione per reperire esercizi ed
esempi significativi, mentre per la parte teorica, viste le difficoltà dei ragazzi, sono state utilizzate dispense
da me predisposte.
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VERIFICHE EFFETTUATE
Nel corso dell'intero anno scolastico le prove scritte , di norma tre per periodo, si sono basate principalmente
sulla risoluzione di esercizi o domande a risposta aperta per consentire agli studenti di operare con gli
strumenti appresi . Le prove orali e scritte hanno avuto il duplice obiettivo di valutare la preparazione degli
allievi e di chiarire gli eventuali dubbi.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione ha seguito i criteri definiti a inizio anno fra i docenti di materia dell’istituto (si veda la griglia
riportata) e, come già esposto nella relazione della classe, ha tenuto conto dei livelli di partenza e dei
progressi personali dei singoli allievi
Nella valutazione complessiva sono stati inoltre considerati gli interventi dal posto, i contributi forniti nello
svolgimento delle attività e la regolarità nell’impegno.
DESCRITTORI
VOTI
/ 10
1-3
VOTI
/ 15
1-4
GIUDIZIO
SINTETICO
Del tutto
insufficiente
4
5-7
Gravemente
insufficiente
5
8-9
Insufficiente
6
7
10
11-12
Sufficiente
Discreto
CONOSCENZE
CAPACITA’
COMPETENZE
Grosse lacune ed
errori gravi
Non riesce ad applicare le
conoscenze anche se
guidato.
Espressione scorretta e
non coerente.
Compie analisi
lacunose, difficoltà
di sintesi e
commette gravi
errori,
Lacune ed errori
Applica e con errori le
conoscenze minime, solo
se guidato.
Espressione povera o
mnemonica
Compie analisi
lacunose, difficoltà
di sintesi e
commette errori.
Qualche lacuna ed
errori
Applica con qualche errore
Analisi parziali e
le conoscenze minime.
sintesi imprecise.
Espressione elementare o
parziale
Conoscenze
essenziali ma non
approfondite
Applica le conoscenze
minime.
Espressione elementare
ma sostanzialmente
corretta.
Conoscenze non
superficiali
Applica le conoscenze in
modo corretto.
Espressione semplice nel
complesso appropriata
Esatta
interpretazione di
informazioni, analisi
corrette ma poco
approfondite
Esatta
interpretazione di
informazioni e
corretta
rielaborazione
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8
13
9-10
14-15
Buono
Ottimo Eccellente
PADOVA, 15 Maggio 2015
A.S. 2014/15
Conoscenze
approfondite in parte
con studio autonomo
Applica in modo corretto
ed autonomamente le
conoscenze. Espressione
appropriata e sicura
Rielabora
correttamente in
modo autonomo le
informazioni
Conoscenze
approfondite con
studio autonomo
Applica in modo autonomo
e corretto le conoscenze
anche in situazioni
problematiche nuove
utilizzando le soluzioni
migliori.
Espressione appropriata e
brillante
Rielabora ,
autonomamente, in
modo corretto e
approfondito
prof.ssa Silvia Formaggia
Per presa visione
i rappresentanti di classe
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Leonardo da Vinci”
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RELAZIONE FINALE A. S. 2014-15
Indirizzo Servizi Socio-Sanitari
Disciplina Scienze Motorie e Sportive
Docente Giannone Carmelina
Libro/i di testo “In movimento” di Fiorini-Coretti-Bocchi Marietti Scuola
CONOSCENZE e livello di raggiungimento delle stesse
Gli allievi possiedono, nel complesso, le conoscenze fondamentali relative alla terminologia essenziale della
disciplina, alle finalità e ai criteri di esecuzione degli esercizi, alle proprie abilità motorie e agli automatismi
adattabili a diverse situazioni, alla tecnica delle specialità individuali e dei fondamentali individuali dei giochi
di squadra, alle regole fondamentali e alle tattiche basilari dei giochi di squadra e delle discipline sportive, ai
regolamenti essenziali degli sport proposti e ai principali gesti arbitrali, alle fasi di una lezione tipo, a semplici
ma corrette metodiche di allenamento per mantenersi in forma, ai movimenti da utilizzare in forma
economica e in situazioni variabili, alle nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia e alle principali norme
di igiene e di prevenzione degli incidenti, alla terminologia specifica degli argomenti trattati.
COMPETENZE e livello di raggiungimento delle stesse
In merito alle competenze operative e comunicative, tra le quali saper progettare e condurre una seduta di
riscaldamento o un’attività in modo organizzato utilizzando una terminologia essenziale ma adeguata, saper
utilizzare le abilità psicomotorie per interagire in modo cooperativo e/o oppositivo, sapersi esprimere con il
corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale, saper dimostrare una certa capacità
di autonomia organizzativa a livello collettivo, saper realizzare gesti atletici in modo efficace ed economico,
saper applicare i principi fondamentali di tecniche individuali e di gesti sportivi utilizzando semplici schemi di
gioco e tattiche sportive codificate contestualmente allo svolgimento dell’azione di gioco, saper assumere
ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni, saper valutare le proprie capacità motorie, saper
utilizzare l’attività motoria per mantenere e migliorare il proprio stato di salute e benessere e costruire una
positiva immagine di sé, saper utilizzare indicazioni, orientamenti e principi funzionali alla tutela di salute e
sicurezza, saper organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati,
gli allievi hanno raggiunto vari livelli, dal discreto all’ottimo.
CONTENUTI di insegnamento e TEMPI rispettivamente loro dedicati
Modulo 1
Test d’ingresso
Per le capacità condizionali
- Forza rapida degli arti superiori: lancio della palla medica 3 o 4 Kg
- Potenza aerobica: test dei 7 minuti con applicazione della formula per
la valutazione del VO2 max
- Forza rapida degli arti inferiori: salto triplo
- Potenza alattacida: test navetta 4X5
- Test Sargent per l’elevazione
10 ore
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- Forza addominali: sit-up in 30’’
- Mobilità del tronco
Per le capacità coordinative
- Test dei 30” con la funicella
- Saltelli su piani spaziali diversi per coordinazione braccia-gambe
- Andature preatletiche
- Percorso di destrezza per la coordinazione generale, oculo-manuale e
oculo- podalica, agilità, prontezza dei riflessi, equilibrio
I test motori sono stati integrati da osservazioni sistematiche effettuate nel
corso delle esercitazioni.
Modulo 2
Potenziamento Fisiologico
Le qualità fisiche di base che presiedono all’effettuazione dei gesti sportivi, dal
semplice al complesso.
Contenuti :
Esercizi di potenziamento dei vari distretti muscolari, a corpo libero, con piccoli
e grandi attrezzi (palle mediche, manubri, spalliera, scala verticale, panche, fitball, funicelle)
Esercizi di mobilità dinamica attiva e statica passiva delle varie articolazioni
del corpo
Esercizi per il miglioramento della resistenza generale, della velocità e della
resistenza specifica
Circuit-training (lezioni di Maggio-Giugno)
I cinque tibetani (lezioni di Maggio-Giugno)
Durante le lezioni sono state fornite informazioni circa il sistema scheletrico e
le articolazioni, i distretti muscolari impegnati nei singoli esercizi, i tipi di
contrazione muscolare, i meccanismi energetici, alla base dell’attività
muscolare, ponendo in particolare modo l’attenzione sull’importanza di un
adeguato e specifico riscaldamento per la prevenzione degli infortuni.
Modulo 3
Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori
I movimenti fondamentali e loro espressioni tecnico-sportive
Contenuti :
La deambulazione, la corsa, il lancio, il tiro, la presa, il salto, il rotolare,
l’arrampicarsi
Le andature preatletiche
Esercizi per il miglioramento della coordinazione generale e segmentaria
Esercizi per lo sviluppo della destrezza generale e specifica e per il
consolidamento dell’equilibrio statico e dinamico: acrosport:figure a 2/3/4/5/6/,
capovolta avanti e indietro, verticale al tappetone e alla spalliera
Esercizi di arrampicata con l’uso di piccoli e grandi attrezzi (lezioni di MaggioGiugno)
Esercizi di orientamento (lezioni di Maggio-Giugno)
10 ore
8 ore
Modulo 4
Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra
“Sport e disabilità” Esperienze di disabilità motoria attraverso
sperimentazione di sport di squadra anche paralimpici
Gli sport individuali
Contenuti:
Go-back: torneo all’americana
Atletica Leggera: salto in alto: sforbiciata e stile Fosbury
Getto del peso
Gli sport di squadra
Contenuti :
Pallavolo: fondamentali di gioco, semplici schemi di ricezione, gioco 6 c 6,
10 ore
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nozioni e regolamento.
Basket: fondamentali con e senza palla nel contesto di gioco: 1c1, 2c2, 3c3,
nozioni e regolamento.
Baseball: gioco, il lancio e lo swing, ruoli e tattica, principali regole e mat-ball:
baseball con varianti
Sport e disabilità motoria: pallamano soft da seduti e sitting- volleyball
Giochi di regole presportivi
Giuria e arbitraggio
Tutela della salute: Progetto Ben-essere/Approfondimenti
Attività svolte durante le ore di Educazione Fisica e inserite nel P.O.F.
Teoria
-Storia dell'educazione fisica e dello sport: le basi educative e le prime
esperienze europee; la scuola inglese, la scuola tedesca, la scuola tedesca; la
situazione italiana: legge Casati, legge De Sanctis, legge Rava-DaneoCredaro; l'educazione fisica e lo sport nel periodo fascista.
- Il primo soccorso, urgenza e gravità, sequenza B.L.S., l’A.B.C.D.E. del
soccorritore, art. 593, 589, 580, 54 del c.p.; la classificazione degli infortuni;
contusioni, ferite, emorragie, stiramenti, strappi e distorsioni; lo shock, le
ustioni, gli avvelenamenti
-Il regolamento del baseball
- La sicurezza stradale: incontro con un Commissario della Polizia Locale di
Padova
- Incontro sul Servizio Volontario Europeo
- Il doping (mese di Maggio-Giugno)
12 ore
Fino al 04 Maggio sono state effettuate 50 ore di lezione e se ne prevede lo svolgimento di ulteriori 8.
All’interno di ciascuna lezione pratica, una prima parte è stata sempre dedicata al riscaldamento generale e
specifico, mentre la rimanente è stata riservata al raggiungimento del potenziamento fisiologico, al
miglioramento della funzionalità neuromuscolare e all’acquisizione e al consolidamento delle abilità operative
e tattiche sia nelle attività sportive individuali che in quelle di squadra.
METODI E STRUMENTI
Le metodologie utilizzate nel corso delle lezioni sono state di tipo misto pur privilegiando la tipologia frontale.
La scelta delle attività ha tenuto conto delle esperienze pregresse e del grado di motivazione in modo da
stimolare negli allievi la massima creatività e, di conseguenza, la formazione di condotte motorie originali,
attraverso l’alternanza di diverse strategie di apprendimento.
Poiché la preparazione di base risultava disomogenea, sono state riprese le tecniche fondamentali di alcune
discipline per dare modo, soprattutto agli allievi con maggiore difficoltà, di esercitarsi ulteriormente e
realizzare un’esecuzione dei gesti motori e sportivi più corretta ed efficace.
Le situazioni di apprendimento sono state prevalentemente strutturate, ma ci sono stati spazi di autonomia
per abituare gli alunni ad organizzarsi e a gestirsi e per dare inoltre a ciascuno, in determinati contesti,
la possibilità di scegliere fra le attività programmate quelle che risultavano a ciascuno più congeniali in
relazione alla personale attitudine e propensione.
Sono stati segnalati di volta in volta agli allievi gli obiettivi di apprendimento con presentazione delle
proposte operative tramite metodologia prescrittiva e assegnazione dei compiti, con alternanza del metodo
globale e analitico, associata alla spiegazione dei contenuti teorici.
Le esercitazioni, strutturate in base al grado di difficoltà e allo sforzo richiesto, con aumento progressivo dei
carichi di lavoro, sono state individuali, a coppie e per piccoli gruppi, con variazione della composizione
degli stessi per favorire una maggiore capacità di operare con tutti; si è ricorso inoltre al lavoro in circuito a
rotazione.
Le lezioni sono state svolte nella palestra dell’Istituto, utilizzando piccoli e grandi attrezzi, attrezzi sportivi
specifici e il lavoro a corpo libero; per le lezioni teoriche è stato utilizzato il libro di testo, la dispensa di Primo
Soccorso della C.R.I., materiale tratto da Internet, relazioni redatte dagli studenti esonerati dall’attività pratica
o giustificati; lezioni tematiche relative al progetto Ben-essere hanno previsto l’intervento di esperti esterni.
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VERIFICHE EFFETTUATE
Nel primo periodo sono state effettuate quattro prove pratiche e due verifiche orali.
Nel secondo periodo sono state effettuate quattro prove pratiche e tre verifiche orali.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Oltre alla valutazione attraverso test d’ingresso sono state effettuate verifiche sommative al termine di ogni
processo di apprendimento e verifiche formative in itinere.
I progressi nell’acquisizione di abilità motorie sono inoltre stati valutati nel corso di ogni lezione tramite
l’osservazione diretta con la conseguente possibilità di recupero.
Le prove pratiche svolte al termine di ogni unità didattica hanno tenuto conto dell’impegno e della
partecipazione dimostrati, dell’interesse evidenziato per le attività proposte e dell’attenzione prestata durante
la presentazione delle varie attività, dell’esecuzione corretta dei gesti tecnici tenendo anche conto se questa
sia stata ottenuta in virtù di disposizione naturale o grazie ad una proficua e costante applicazione, della
capacità di utilizzare le abilità acquisite in contesti e situazioni diversi, delle conoscenze tecniche e dell’uso
della terminologia appropriata, del significativo miglioramento conseguito in rapporto alla situazione iniziale.
Sono state prese in considerazione anche le assenze, il numero delle giustificazioni dalle attività pratiche,
l’utilizzo di un abbigliamento adeguato, il rispetto delle persone, delle regole e degli spazi in cui gli allievi
hanno operato.
Sono stati utilizzati test strutturati su specifiche capacità fisiche e rilevazione dei dati su prestazioni motorie
assegnate, prove operative, osservazioni comportamentali.
Per gli alunni esonerati dall’attività pratica si è tenuto conto dell’esposizione orale o scritta relativa ad
argomenti concordati con la docente; ad essi sono stati inoltre affidati compiti di giuria e di arbitraggio e la
pianificazione di una seduta di riscaldamento.
Per gli argomenti teorici sono state effettuate prove semistrutturate e sono state redatte relazioni di gruppo
tramite apprendimento cooperativo; per la simulazione di terza prova sono stati prospettati quesiti a risposta
singola (tipologia B)
PADOVA, 04 Maggio 2015
La docente
Per presa visione
I rappresentanti di classe
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