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Co s`è la «mafia» a Chivasso? Rispondono i commercianti

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Co s`è la «mafia» a Chivasso? Rispondono i commercianti
Disabili e lavoro, c’è il «sì»
alla proposta di Pentenero
CHIVASSO (bom) La Regione, su proposta
dell’assessore Gianna Pentenero, ha assegnato 3 milioni 430 euro euro già disponibili presso l’Agenzia Piemonte La-
voro per garantire la continuità delle
azioni per l’occupazione delle persone
disabili. E’ stato anche deciso di individuare un servizio specialistico di sup-
porto per l’adeguamento della regolamentazione dell’apprendistato e per l’attuazione di azioni di informazione e divulgazione sul tema.
Chivasso 13
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
La Nuova Periferia
L’ANALISI Un gruppo di esercenti di Chivasso guarda con preoccupazione alla chiusura di negozi storici
Commercio, in ginocchio fra tasse e crisi delle vendite
CHIVASSO (spe) L’intenzione sarebbe quella di costituirsi in
associazione, ma al momento
aspettano di capire cosa succederà. Stiamo parlando di un
gruppo di commercianti chivassesi che dopo l’inchiesta sul
commercio locale, pubblicata la
scorsa settimana sulle pagine
della Nuova Periferia, hanno
deciso di dire la loro.
La loro preoccupazione maggiore è che nell’ultimo periodo
a Chivasso hanno abbassato definitivamente la saracinesca
delle attività e dei negozi che
esistevano da tanto tempo e
molto conosciuti. Con una tradizione familiare alle spalle di
non poco conto. Negozi che
hanno segnato, e per certi versi
fatto, la storia dell’economia cittadina
Spiegano: «Oggi rimanere
aperti è molto difficile perché,
rispetto al passato, le spese e le
tasse sono tante, i controlli più
incisivi e il lavoro molto ridotto.
Riescono a sopravvivere coloro
che non pagano l’a ff itto- in
quanto proprietari dei muri- e
hanno altre entrate. Quindi la
loro visione del commercio chivassese è giocoforza di nicchia,
perché la maggior parte affitta e
i canoni sono spesso alle stelle».
Fanno anche un passaggio
sull’Ascom: «Non abbiamo capito capito perché abbia dato il
parere “favorevole” ala nascita
di un nuovo Centro Commerciale nell’area ex Lancia. Sarà
perché nella ConfCommercio è
presente quella grande distribuzione che ha messo in ginocchio il piccolo commercio?».
Proseguono nel loro ragionamento soffermandosi sul fatto che aprire un negozio oggi è
un grande rischio. «E’ un grande rischio perché si impegnano
soldi senza sapere se poi si
lavora, oppure, se si riesce a
guadagnare un piccolo stipendio. Provare per credere».
Concludono: «E quando le
vie saranno buie e deserte qualcuno ripeterà che la “stagnazione” delle vendite ha portato
il commercio verso la catastrofe.
Ma forse si sarebbe potuto evitare».
SERRANDE ABBASSATE in piazza del Duomo
LEGALITÀ Distribuiti ottocento questionari: il progetto è di Libera
Cos’è la «mafia» a Chivasso?
Rispondono i commercianti
CHIVASSO (bom) «Esiste secondo lei un problema usura
a Chivasso?». E ancora: «C’è
una presenza di organizzazioni criminali di tipo mafioso
a Chivasso?».
Sono solo due delle quarantasei domande del questionario che nei giorni scorsi
è stato consegnato agli operatori commerciali di Chivasso, ma più che sufficienti per
capire il tono e la finalità dello
stesso.
La prima pagina porta i
loghi dei tre promotori della
ricerca: Città di Chivasso (il
sindaco Libero Ciuffreda ha
fatto della parola «legalità» un
vero e proprio mantra), Li-
bera (che con il referente
Matteo Cerutti Sola è ormai
presente in tutto ciò che si
organizza in città) e Università degli studi di Torino (che
si occuperà dell’analisi dei
dati).
I volontari di Libera nei
giorni scorsi hanno contattato
circa ottocento attività commerciali, imprese e liberi professionisti sottoponendo il
questionario da compilarsi in
forma rigorosamente anonima.
L’obiettivo, si legge nel documento che accompagna i
quesiti, «Riconsegnare una
fotografia, quanto più possibile verosimile, della per-
cezione e del vissuto riguardante il fenomeno della criminalità organizzata sul territorio chivassese. I risultati di
questo lavoro saranno un prezioso punto che la Consulta
per la Legalità (coordinata
dallo stesso Matteo Cerutti
Sola e presieduta da Fabrizio
Debernardi, ndr) utilizzerà
per contribuire a realizzare
tutte le attività che potrà mettere a disposizione per contrastare il fenomeno, informare i cittadini, accompagnare gli imprenditori, formare
gli studenti e sensibilizzare la
politica».
Come detto, il punto di
partenza è che il tessuto so-
IL CORTEO
organizzato
da Libera
con in testa
il sindaco
Ciuffreda
ciale chivassese è ormai intaccato dalla malavita: «In
questi anni - si legge ancora a Chivasso abbiamo conosciuto il manifestarsi virulento della ‘ndrangheta grazie
all’intervento meritorio della
Magistratura e delle forze
dell’ordine».
Da qui, una serie di domande che, come le prime
citate, descrivono una città
più vicina al peggiore quartiere di Caracas che alla provincia piemontese: si parte
dall’elenco dei reati di cui si
ha notizia, a quesiti con possibili risposte degne del super
latitante Matteo Messina Denaro («La mafia non esiste»,
domanda 19, e la mafia non si
può sconfiggere, domanda
21), passando per usura ed
estorsioni.
Il costo del progetto è di 5
mila euro, coperto interamente dalle banche.
AVVISO PUBBLICO, GIORNATE DELLA TRASPARENZA
L’ANNUNCIO DI SAITTA
Parte da Chivasso la sfida
del «Protocollo di Merlino»
Una boccata d’ossigeno
per la Sanità regionale:
in arrivo 600 assunzioni
CHIVASSO (bom) A pochi giorni dal «Festival della legalità»,
l’associazione «Avviso Pubblico - Enti Locali e Regioni per
la formazione civile contro le mafie» è tornata a Chivassoper le Giornate della Trasparenza del 21 e 22 maggio.
Un’intensa «due giorni» organizzata per affrontare il tema
della legalità in rapporto alle questioni urbanistiche, e in
particolare le relazioni tra amministrazione e aziende del
territorio, e per analizzare e diffondere la Carta di Avviso
Pubblico.
«Siamo contenti di aver creato una nuova occasione di
confronto che completa il ragionamento fatto nel Festival
della legalità – d ichiara Annalisa De
Col, assessore al
welfare
del Comune di Chivasso e referente di
Avviso
Pubblico il prossimo passo
sarà la diffusione e
l’approvazione della Carta di Avviso Pubblico».
Tra le proposte emerse nei convegni, c’è la volontà di
estendere la validità del «Protocollo di Merlino» sull’edilizia privata anche in altri Comuni e Regioni.
«Il Protocollo sugli appalti firmato da Comune di Merlino (in provincia di Lodi) e Prefettura di Lodi – spiega
Fosca Nomis – è un documento che può essere applicato
anche in realtà più grandi e complesse rispetto al piccolo
comune lombardo (mille 800 abitanti). L’accordo mira a
prevenire infiltrazioni mafiose negli appalti considerati
«minori», che spesso però possono avere un peso notevole
nelle economie locali, attivando un sistema integrato di
scambio di informazioni tra gli Enti e incentivando la
responsabilità sociale di imprese e banche. Avviso Pubblico Piemonte si impegnerà per estendere il Protocollo ad
altri Comuni che aderiscono all’associazione, magari anche attraverso un’apposita legge regionale». All’incontro
del 22 maggio, oltre alla coordinatrice piemontese di Avviso
Pubblio Fosca Nomis, ha partecipato il presidente della
commissione consultiva permanente Giuliano Palagi.
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CHIVASSO (bom) Boccata di
ossigeno per la Sanità Piemontese: Una delibera presentata dall’assessore regionale Antonio Saitta (nella foto) consente alle aziende sanitarie piemontesi di provvedere a 600 assunzioni di
personale del ruolo sanitario
ed operatore socio-sanitario,
con lo scopo di contribuire al
miglioramento dei tempi di
attesa per le attività chirurgiche ed ambulatoriali. Dopo
aver verificato i
carichi di lavoro in pronto
soccorso e triage, osservazione breve intensiva e letti di
s emintensiva,
le singole
aziende devono utilizzare le
graduatorie
aperte dei concorsi effettuati
e possono ri- L’ASSESSORE
correre anche Antonio Saitta
a quelle di altre
Asr: entro il mese di giugno
molti contratti potranno così
già essere firmati. Oltre a
sbloccare un turn over fermo
di fatto dal 2011, quando era
scattata la procedura di rientro dal debito sanitario, la
delibera prevede anche la
possibilità di ulteriori 200 assunzioni nel 2016.
Decisa anche la programmazione per il 2015 delle procedure aggregate e centralizzate degli acquisti di beni e
servizi delle aziende sanitarie,
che nel giro di un anno sono
già arrivare al 27% del totale
consentendo notevoli risparmi.
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