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IL MONASTERO RESTITUITO

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IL MONASTERO RESTITUITO
LA FONDAZIONE MIA PER ASTINO: DALLA STORIA AL RESTAURO
Complesso Monumentale di Astino, Bergamo
11 LUGLIO 20 SETTEMBRE 2015
Ingresso libero | Martedì | Domenica: 10.00 - 20.00 | Lunedì chiuso
Restauro del complesso monumentale della chiesa
e del monastero del S. Sepolcro di Astino promosso da
Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo – MIA
UBI BANCA
Direzione scientifica
Giuseppe Napoleone - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
per le Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza,
Pavia, Sondrio e Varese
Amalia Pacia - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
per le Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza,
Pavia, Sondrio e Varese
Maria Fortunati - Soprintendenza Archeologia della Lombardia
Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo –
MIA / Valle d'Astino s.r.l.
Consigli di amministrazione
Fabio Bombardieri, presidente
Luciana Gattinoni, vice presidente
Corrado Benigni, consigliere; Maurizio Bergamini, consigliere; Paolo
Bertoldini, consigliere; Mons. Lucio Carminati, consigliere; Federico Friedel
Elzi, consigliere (consigliere delegato Valle d'Astino s.r.l.); Roberto Magri,
consigliere; Claudio Pelis, consigliere.
Organizzazione
Cinzia Castelli, responsabile ufficio segreteria; Leone Bigoni, responsabile
ufficio tecnico; Daniela Mignani, responsabile ufficio ragioneria; Cristina
Repetti; Francesca Gandolfi; Elena Rotigni; Andrea Belotti; Rosa Del Gaudio;
Nadia Boffelli.
Mostra a cura di
Alessandra Civai
Comitato scientifico
Alessandra Civai, Mattia Crippa, Domenico Egizi, Luciano Formica, Maria
Fortunati, Mario Myallonnier, Giuseppe Napoleone, Amalia Pacia, Valentina
Parodi, Maria Cristina Sironi, Maria Grazia Vitali
Testi
Fabio Bombardieri, Alessandra Civai, Mattia Crippa, Domenico Egizi, Luciano
Formica, Maria Fortunati, Giovanna Leidi, Mario Myallonier, Giuseppe
Napoleone, Amalia Pacia, Valentina Parodi, Maria Cristina Sironi, Maria
Grazia Vitali
In collaborazione con
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di
Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza,
Pavia, Sondrio e Varese
Soprintendenza Archeologia della Lombardia
Comune di Bergamo
Con il contributo di
Regione Lombardia
Diocesi di Bergamo
UBI Banca
Annaluisa, Camilla e Paola Pesenti
Professionisti
Arch. Domenico Egizi, Progettista e Direttore Lavori generale; Ing. Mario
Myallonnier, Progettista e Direttore Lavori strutturali; Ing. Roberto Faletti,
Progettista e Direttore Lavori impianti Chiesa del s. Sepolcro; Ing. Luigi
Donatello, Progettista e Direttore Lavori impianti Monastero; Geom. Carlo
Angiolini, Coordinatore della Sicurezza; Arch. Luca Scaburri, Contabilità
lavori; Arch. Piergiorgio Peverelli, Rilievi topografici e laser-scanner; Geol.
Andrea Gritti, Geologo, paesaggista – indagini georadar; Arte in Luce s.a.s.,
Catalogazione opere d'arte e indagine su inventari storici
Imprese esecutrici dei lavori
Controllo indagini e scavi archeologici
Il recupero del monastero di Astino, dopo la
riapertura della chiesa nel 2013, compie un altro
passo importante con il restauro delle facciate: un
intervento complesso e delicato che ha voluto
mantenere leggibili tutti i segni che le vicende
storiche hanno prodotto nel corso del tempo, sia
nelle fasi di prosperità e di espansione sia in
quelle di decadenza degli ultimi secoli fino al
vincolo del 1910 che ha salvato il monumento
dalla completa distruzione.
GIUSEPPE NAPOLEONE
Presidente della Fondazione MIA
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
per le provincie di Milano, Bergamo, Como,
Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese
Durante il lungo cantiere di Astino, tra il
salvataggio di dipinti e di arredi lignei che
sembravano non più recuperabili (come dopo
un'alluvione o un terremoto e invece era solo
l'incuria degli uomini) e la scoperta sulle pareti
della chiesa di testimonianze di un passato che si
pensava sepolto per sempre, mi ripetevo di
continuo che il lavoro e la dedizione di chi operava
in quell'impresa avrebbero contribuito ad
aggiungere uno straordinario tassello
all'immenso tessuto artistico e storico che fa
dell'Italia un paese unico al mondo.
Astino è ora restituito alla collettività e al pubblico
godimento: e non solo la chiesa del S. Sepolcro,
ma l'intero complesso conventuale e il suo
straordinario contesto naturalistico dovranno
essere consegnati ad un futuro troppo povero di
speranza per rinunciare ad un bene così prezioso.
AMALIA PACIA
L'ottica multidisciplinare, nella quale si è svolta la
sistematica opera di tutela della Soprintendenza
Archeologia della Lombardia, ha permesso di
riscoprire la storia del complesso religioso di
Astino sin dall'alto medioevo, divenuto ora, grazie
alla Fondazione MIA, importante e entusiastica
sostenitrice del processo di valorizzazione, luogo
significativo nel percorso progettuale di fruizione
della città antica.
MARIA FORTUNATI
Soprintendenza Archeologia Lombarda
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
per le provincie di Milano, Bergamo, Como,
Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese
General Casa s.p.a.
Studio Restauri Formica s.r.l.
Archeo Studi Bergamo s.r.l
Hanno partecipato alle realizzazioni dei lavori
Catene strutturali: S.I.C.E.M s.r.l.; Opere in pietra naturale: Marmi Remuzzi;
Pavimenti in cotto: Enrico Palmucci; Impianti elettrici: F.lli Carminati s.a.s.;
Risanamenti da umidità: ARTES s.r.l.; Serramenti portoni: Sala s.n.c.; Vetrate
artistiche: Santomé s.n.c.; Carpenterie: Impresa Edile Bettinelli; Vetrazioni:
TM bergamoglass srl; Tinteggiature: Riva Color Tinteggiature S.n.c.; Impianti
idraulici riscaldamento: Termoimpianti s.r.l.; Copertura in coppi: F.lli
Trabucchi; Opere di giardinaggio: Green 2000 s.n.c. di Rizzi; Micropali
strutturali: Cisana; Lattonerie: Morotti Valter & C. s.n.c.; Corpi illuminanti:
Arditi S.p.A.; Installazione corpi illuminanti: PI Valsecchi Roberto; Opere da
fabbro: Delta servizi S.r.l.
Fotografie: archivi delle ditte partecipanti al restauro, Archivio Studio
Restauri Formica, Giulio Bassi, Pietro Chiodi, Yuri Colleoni, Gruppo
Speleologico Bergamasco le Nottole, Italia Nostra sezione di Bergamo, Carlo
Leidi.
Traduzioni: Raffaella Calamini, Marie Cray
Stampa pannelli: Manzoni & Manzoni s.r.l., Bergamo
Stampa pieghevole: Grafica Monti s.n.c.
Video: Adriano Merigo
Copertina
Ricerca storica e storico-artistica, ricostruzioni architettoniche:
Alessandra Civai
Lapicida lombardo
Fine sec. XII - prima metà sec. XIII
Mensola con testa umana
Scultura recentemente scoperta all'interno
di una parete dell'ala sud del monastero.
Progetto grafico: Studio Russo di Giovanna Russo
Cover
Rendering: Studio arch. Domenico Egizi
Mille anni di storia tornano a parlare nelle pietre
vive del Monastero di Astino, restituito alla città in
tutto il suo splendore. Questa mostra, come un
viaggio nel tempo, mette in luce la passione e
l’impegno dei tanti uomini e donne, imprese e
istituzioni che hanno contribuito a rendere
possibile la rinascita di questo luogo, nell’anno
delle celebrazioni dei 750 anni della Fondazione
Mia. Uno sguardo sul passato, dunque, per
ripensare il futuro.
FABIO BOMBARDIERI
Lombard stonemason
End of 12th century – first half of 13th century
«Shelf with human head»
Sculpture recently discovered inside a wall
of the south wing of the monastery.
LA FONDAZIONE MIA PER ASTINO:
DALLA STORIA AL RESTAURO
Complesso Monumentale di Astino, Bergamo
IL MONASTERO
RESTITUITO
IL MONASTERO
RESTITUITO
Dopo quasi sette secoli di storia il monastero vallombrosano del Santo Sepolcro di Astino fu chiuso per
sempre a seguito delle soppressioni napoleoniche degli enti religioni. Con l’allontanamento forzato
degli ultimi monaci furono perdute anche quella dedizione, quell’attaccamento alle antiche origini,
quella cultura capace di riconoscere il valore di ogni arredo e di ogni elemento della struttura. Si aprì la
strada a un declino inarrestabile e sempre più rovinoso del complesso, accelerato dai riutilizzi impropri
a manicomio e ad azienda agricola, dall’abbandono, dal saccheggio incontrastato, dall’indifferenza,
dall’oggettiva difficoltà a sostenerne il gravoso recupero.
Da allora sono trascorsi più di duecento anni in questa valle amena, dolce testimone di una rovina
annunciata … ma dal 2007 quello che sembrava un destino già scritto, denunciato più volte dagli organi
di tutela e da associazioni culturali, come Italia Nostra, ha modificato il suo corso.
Con l’acquisto del Monastero da parte della Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo –
Fondazione MIA, ente caritativo laico fondato nel 1265 in nome della misericordia e della condivisione
fattiva di situazioni di disagio e di povertà spirituale e materiale, per la prima volta non si è pensato subito
al possibile riutilizzo della struttura, quindi “a servirsi di” Astino”, ma si è provveduto immediatamente
alla messa in sicurezza e al restauro conservativo della struttura, ormai fatiscente, volendo quindi,
prima di tutto, “servire” Astino.
LA LINEA DEL TEMPO DI ASTINO
ERA IL 4 LUGLIO DEL 1797
1107 - 1139
1140 - SECOLO XIII
SECOLI XIV E XV
SECOLO XVI
SECOLO XVII - 1797
1798 - 2007
INSEDIAMENTO DEI VALLOMBROSANI IN ASTINO
FIORITURA RELIGIOSA ED ECONOMICA DEL MONASTERO
CRISI E RINASCITA SOTTO L'ABATE SILVESTRO DI AMBIVERE
RINNOVAMENTO RINASCIMENTALE DELLA CHIESA E DEL MONASTERO
TRASFORMAZIONI IN CHIAVE BAROCCA E TARDO-BAROCCA
FINO ALLA SOPPRESSIONE NAPOLEONICA
ABBANDONO, ADATTAMENTO A MANICOMIO,
DISTRUZIONI E DEGRADO
1107 - 1139 | THE VALLUMBROSANS SETTLING IN ASTINO |
1140 – 13TH CENTURY | RELIGIOUS AND
ECONOMIC EXPANSION OF THE MONASTERY |
14TH-15TH CENTURY | CRISIS AND REBIRTH
UNDER ABBOT SILVESTRO OF AMBIVERE |
16TH CENTURY | RENAISSANCE RENEWAL
OF THE CHURCH AND OF THE MONASTERY |
17TH - 18TH CENTURIES | BAROQUE AND LATE BAROQUE
TRANSFORMATION UP UNTIL THE NAPOLEONIC SUPPRESSION |
1798-2007 | ABANDONMENT, TRANSFORMATION
INTO A MENTAL HOSPITAL, DEMOLITION AND DETERIORATION |
Antonio Cifrondi, Dio Padre Benedicente, inizio sec. XVIII, prima e dopo il restauro
Antonio Cifrondi, «God the Blessing Father», early 18th c., before and after the restoration
Presbiterio della chiesa del Santo Sepolcro, prima e dopo il restauro
Presbytery of the church of the Holy Sepulchre, before and after the restoration
Ala sud del Monastero, 1567-1611, prima e dopo il restauro
South wing of the Monastery, 1567-1611, before and after the restoration
Torre del beato Guala, 1239-1244, prima a dopo il restauro
Beato Guala Tower 1239-1244, before and after the restoration
Scalinata e facciata della chiesa del Santo Sepolcro, 1710, prima e dopo il restauro
Staircase and facade of the church of the Holy Sepulchre, 1710, before and after the restoration
THE TIMELINE OF ASTINO
La mostra vuole raccontare questa storia di caduta e di recupero, di oblio e di ricordo, di trascuratezza e
di attenta cura. In un lungo e impegnativo restauro, iniziato il 27 febbraio 2009, in gran parte completato
ma ancora in corso, sono stati preservati e rispettosamente recuperati anche gli elementi più minuti del
patrimonio di Astino, affinché tornassero ad essere patrimonio culturale comune.
E il riutilizzo, appropriato e consono a questo gioiello riscoperto, non tarderà ad arrivare.
IT WAS THE 4TH JULY 1797
After almost seven centuries of history, the Vallumbrosan monastery of the Holy Sepulchre of Astino was shut down forever, following the Napoleonic
suppression of religious organizations. When the last of the monks were forced to flee, the devotion, attachment to the ancient origins, and that culture able
to recognize the value of every single furnishing and element of the structure was lost along with them. The way was paved for a relentless and increasingly
ruinous decline of the complex, accelerated by its misuse as an asylum and as a farm, by neglect, by unopposed looting, by indifference and by the objective
difficulty of financing the burdensome recovery.
Since then, more than two hundred years have passed in this pleasant valley, sweet witness to a ruin waiting to happen…but since 2007 a destiny which
seemed already sealed - repeatedly denounced by the Superintendence of Fine Arts and by cultural associations such Italia Nostra – has changed its course.
It was with the purchase of the Monastery by the Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo – Fondazione MIA, lay charity founded in 1265 in the
name of mercy and of active sharing of situations of hardship and of spiritual and material poverty, that for the first time thoughts turned straightaway not to
finding a possible reuse for the structure i.e. the “use” Astino “could serve”, but to making immediate arrangements for construction work to ensure the
safety of the structure and for the preserving restoration from its by now dilapidated state. The aim of the Fondazione was therefore, above all, to “serve”
Astino.
The aim of the exhibition is to tell this story of fall and recovery, of oblivion and memory, of neglect and painstaking care. Throughout the lengthy and
challenging restoration, which began on 27th February 2009 and has for the most part been completed, albeit still in progress, care has been taken to
preserve and respectfully recover even the tiniest elements of Astino's heritage, so that it might once again become part of the common cultural heritage we
all share.
And the reuse, appropriate and fitting for this rediscovered jewel, will not be long in coming.
Sagrestia, 1543-1548, prima e dopo il restauro
Sacristy, 1543-1548, before and after the restoration
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