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Temi e problemi 1/2016 Temi e problemi 1/2016 CRESA PRESENTE! Evoluzione recente della popolazione scolastica in Abruzzo. Possibili scenari nel comune dell’Aquila per zone urbanistiche. Sullo sfondo delle recenti tendenze che hanno interessato la popolazione scolastica abruzzese nei vari cicli di istruzione, questo breve studio approfondisce, in una prospettiva comparativa, il quadro relativo al capoluogo regionale. Con riferimento a quest’ultimo, l’analisi di ciascun ciclo comprende le scuole paritarie ed è accompagnata da una rappresentazione dei principali cambiamenti avvenuti per singolo istituto. Vengono inoltre presentate delle proiezioni sui futuri flussi di popolazione in età scolastica per il territorio comunale nel suo complesso e per 14 zone urbanistiche identificate al suo interno interessate dalla presenza di plessi scolastici. Questo tipo di esercizio, replicabile nelle diverse aree urbane regionali, si propone come ausilio ai processi decisionali nell’ambito degli interventi di politica scolastica in corso di attuazione nel comune dell’Aquila e nell’intero Abruzzo. Temi e problemi 1/2016 CRESA Alberto Bazzucchi PRESENTE! Evoluzione recente della popolazione scolastica in Abruzzo. Possibili scenari nel comune dell’Aquila per zone urbanistiche. Premessa 1. Dinamiche demografiche in Italia, in Abruzzo e nell’area urbana aquilana 2. Tendenze recenti della popolazione scolastica in Abruzzo e nel comune dell’Aquila 3. Ipotesi di sviluppo della popolazione in età scolastica per zone urbanistiche CRESA Via Portici di San Bernardino, 2 67100 L’Aquila Tel. 0862.25335 • Fax 0862.419951 E-mail: [email protected] Consiglio di Amministrazione Daniele Becci Roberto Di Vincenzo Lorenzo Santilli Direttore Francesco Prosperococco Comitato Scientifico Luciano Fratocchi Pasquale Lelio Iapadre Nicola Mattoscio 2 Temi e problemi 1/2016 Premessa I momenti dell’analisi (demografica) e delle decisioni (di politica scolastica) sono sovente assai distanti gli uni dagli altri. Sono carenti (quando non del tutto assenti) meccanismi di previsione atti a supportare le diverse opzioni di politica scolastica, anche quando esse sono destinate a dispiegare effetti di lungo periodo, come nei casi del reclutamento del personale docente o dell’edilizia scolastica. Uno dei motivi alla base di questo divario sta nei diversi orizzonti temporali che fronteggiano i soggetti della regolazione politico-amministrativa e (in questo caso) la demografia: brevi i primi, lunghi i secondi. Vi sono anche altre spiegazioni: l’oggettiva difficoltà nel prefigurare scenari affidabili a scale territoriali ridotte (un comune, un quartiere); le discrepanze tra popolazione residente e popolazione effettivamente frequentante gli istituti di un determinato territorio (che tendono ad allargarsi passando dagli ordini di studio inferiori a quelli più elevati). L’analisi e l’interpretazione delle dinamiche demografiche di un certo territorio consentono di formulare indicazioni sull’evoluzione futura dei flussi e sui possibili assetti che assumerà la popolazione scolastica locale. Ciò è particolarmente rilevante per città come L’Aquila, nel pieno della fase di riedificazione e di riorganizzazione seguita al sisma dell’aprile 2009. Considerando che il mantenimento della residenza, cui sono subordinate le provvidenze della ricostruzione, non favorisce una visione corretta delle dinamiche demografiche, l’evoluzione della popolazione scolastica - che è invece puntualmente monitorata sotto molteplici aspetti - può essere a ragione considerata un indicatore particolarmente attendibile delle tendenze in atto all’interno della struttura sociale locale. Sullo sfondo delle tendenze recenti che hanno interessato i diversi cicli dell’istruzione in Abruzzo, questo contributo si sofferma sul caso aquilano formulando delle ipotesi sull’andamento futuro della popolazione in età scolastica nel capoluogo regionale. Si tratta di “proiezioni” e non di “previsioni” poiché gli scenari ipotizzati non si basano su sofisticati modelli di previsione demografica ma su sviluppi evolutivi inerziali, dipendenti dalle caratteristiche della attuale struttura demografica. Questo esercizio è stato condotto anche ad una scala territoriale di maggiore dettaglio - zone sub comunali urbanisticamente rilevanti – assumendo la possibilità di un certo margine di errore: in questi casi, infatti, anche lo spostamento di una famiglia tra zone diverse dello stesso comune assume rilevanza. Quali indicazioni si possono trarre da un esercizio di questo genere? Si potrebbe innanzitutto constatare che dietro la pur debole dinamica della popolazione aquilana - oggi oscillante intorno ai 70.000 abitanti, come descritto nel paragrafo 1 - si sono verificati mutamenti apprezzabili nel modo di vivere la città da parte delle famiglie con figli piccoli. Anche in una prospettiva temporale relativamente breve, come un quinquennio, i mutamenti nelle scelte delle famiglie quali l’elezione o il cambio di residenza e/o domicilio - da leggere alla luce di più vaste trasformazioni urbane come il recupero e la riqualificazione di un quartiere, o il suo progressivo degrado - producono effetti che possono essere dirompenti, tali da mettere in discussione l’attuale distribuzione territoriale dell’offerta formativa. Questo tipo di dinamiche hanno subìto una potente accelerazione nell’immediato post sisma. Con riferimento ad un orizzonte ultra decennale (come è stato fatto nell’esercizio sulle scuole medie e superiori) alcune 3 Temi e problemi 1/2016 tendenze risulterebbero ancor più accentuate. L’esplorazione preliminare qui svolta si basa su una frazione molto parziale dei dati effettivamente disponibili. Sarebbe oltremodo utile integrare tale lettura con altre informazioni, relative a classi, docenti, personale ai vari livelli, attrezzature, grado attuale di utilizzo degli edifici scolastici, mobilità intra ed inter comunale. La lettura congiunta di tali dati potrebbe costituire un semplice ma fondamentale strumento di programmazione per i decisori locali volto ad individuare con anticipo le situazioni di squilibrio: casi di sovraffollamento o di sottoutilizzo delle strutture scolastiche, inefficienze, destinazione incoerente delle risorse, etc., potrebbero essere monitorati con sistematicità (e fors’anche discussi con la popolazione direttamente coinvolta) al fine di adottare per tempo le risposte più ragionevoli e condivise. Un cenno alle fonti dei dati utilizzati nell’analisi. Per quanto riguarda la popolazione residente si è fatto ricorso agli archivi dell’Istat, per il livello comunale, ed al Servizio anagrafe del Comune dell’Aquila1 per quelli relativi alle aree sub comunali. Le informazioni inerenti la popolazione scolastica delle scuole statali sono state fornite dall’Osservatorio scolastico della Provincia dell’Aquila (dott.ssa Patrizia Di Gregorio), coadiuvato dai restanti Osservatori operanti in regione che annualmente raccolgo- no ed elaborano con accuratezza dati sui giovani che frequentano la scuola dell’obbligo sul territorio di competenza. Le informazioni sulle scuole paritarie sono state fornite dai singoli istituti e dall’Ufficio Regionale Scolastico dell’Abruzzo (dott.ssa Agnese Giusti). Ai funzionari menzionati va un ringraziamento non formale per la disponibilità e la cortesia mostrate nel corso del lavoro. Si tratta di un archivio di dati sulla popolazione residente a L’Aquila al 2014 per età e zone urbanistiche utilizzato in un precedente lavoro di ricerca svolto dal CRESA per il Comune dell’Aquila e confluito nei lavori preparatori del nuovo Piano Regolatore Generale, i cui risultati sono reperibili qui: http://www.comune.laquila.gov.it/pagina1060_documento-preliminare-del-nuovo-prg.html. 1 Temi e problemi 1/2016 1. Dinamiche demografiche in Italia, in Abruzzo e nell’area urbana aquilana Nell’ultimo trentennio la popolazione del comune dell’Aquila ha mostrato una modesta ma progressiva tendenza crescente. Con riferimento ai residenti, si è passati da una media di circa 67.000 unità negli anni ottanta e novanta ai circa 69.000 negli anni duemila fino a raggiungere la massima espansione demografica proprio negli anni più recenti in cui la città si è attestata intorno ai 70 mila abitanti. La variabilità che ha caratterizzato i principali fenomeni demografici in questa ultima fase non è di agevole interpretazione: gli effetti del sisma del 2009 si combinano infatti con gli esiti dell’opera di revisione degli archivi anagrafici necessaria dopo ogni Censimento (graf. 1). Graf. 1 Dinamica della popolazione residente a L'Aquila e nei comuni della prima cintura (1951 = 100) 140 130 120 110 100 90 80 70 60 1951 1961 1971 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 ott. 50 Polo Cintura In tutto il periodo considerato lo scarto demografico tra la città e il suo intorno è rimasto rilevante, indice di un modello insediativo molto concentrato, di tipo gerarchico (simile, a titolo di esempio, a quello della città di Firenze). Anche i comuni della corona urbana più prossima2, per lo più di dimensioni medie molto modeste, dopo l’emorragia degli anni dell’industrializzazione ed una lunga fase di stabilità durata fino ai primi anni novanta, hanno sperimentato dinamiche demografiche costantemente espansive, da collegare, soprattutto, alla presenza di fonti di sviluppo proprie più che al legame col comune centroide (cioè non attraverso la fuoriuscita di residenti da l’Aquila). In particolare, nei comuni situati sul margine occidentale del capoluogo questi sviluppi si sono intensificati ulteriormente dopo il sisma del 2009. All’interno di questo quadro, i cambiamenti avvenuti hanno interessato soprattutto la struttura della società locale: composizione in termini di età, nazionalità, ceti sociali. La città capoluogo ha vissuto un processo di invecchiamento più intenso di Per “corona urbana” della città dell’Aquila si intendono qui i comuni definiti come “perirubani” nella proposta di territorializzazione dell’Italia elaborata dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del progetto “Aree interne” (Le aree interne: di quali territori parliamo? Nota esplicativa sul metodo di classificazione delle aree”, DPS, 2012). Tale classificazione dei comuni italiani è ottenuta sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza rispetto al polo più prossimo, pari a 20 minuti per i comuni periurbani. Nella “corona urbana” dell’Aquila sono compresi i seguenti 8 comuni: Barete, Fossa, Lucoli, Pizzoli, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese e Scoppito. 2 5 Temi e problemi 1/2016 quello della corona urbana, anche perché la mobilità residenziale di solito ha interessato una fascia di età abbastanza giovane. Questo fenomeno, tuttavia, si presenta nel caso aquilano con caratteristiche ed intensità minori rispetto ad altri contesti territoriali. È vero, infatti, che tutti gli indici demografici del capoluogo sono andati peggiorando, sia in valore assoluto che relativamente al livello dei comuni limitrofi, ma questo peggioramento è avvenuto in maniera più equilibrata che altrove. Il fenomeno demografico più importante avvenuto nel corso degli anni 2000 è il rafforzamento della componente straniera della popolazione, in corrispondenza dell’allargamento dell’Unione Europea ai paesi dell’Europa orientale e del conseguente arrivo di nuovi flussi migratori. I dati disponibili mostrano che a L’Aquila l’arrivo degli stranieri ha contribuito non tanto a mitigare lo spopolamento del centro urbano (come si è verificato in altre realtà del paese), quanto piuttosto a rallentare il processo di invecchiamento sia della città centrale che della corona urbana. I movimenti migratori sono intervenuti quando la componente naturale era già da tempo divenuta negativa - come conseguenza del crollo delle nascite - e i cambiamenti più importanti cominciavano a dipendere esclusivamente dai movimenti migratori. Questi ultimi, riguardando di solito segmenti di popolazione in età attiva e feconda, in genere hanno un effetto positivo su tutti gli indici demografici, rafforzando le fasce di età più giovani, accrescendo la propensione ad avere figli nonché quella a partecipare al mercato del lavoro. Tali effetti sono ben leggibili anche nell’area aquilana (graf. 2 e 3). Graf. 2 Evoluzione della popolazione residente italiana e straniera nel comune dell'Aquila ed in quelli limitrofi (2004 = 100) 395 345 Stranieri Cintura 295 245 Stranieri AQ 195 145 95 2004 AQ Italiani 2005 2008 AQ Stranieri 2011 2012 Cintura Italiani 2013 2014 Cintura Stranieri Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Nel decennio 2004-2014 la città dell’Aquila ha perso 3.600 residenti con meno di 44 anni (pari all’11% del totale in quella fascia di età), ma ne avrebbe persi duemila in più senza l’apporto degli stranieri immigrati (graf. 4). I comuni che formano la corona urbana dell’Aquila hanno visto aumentare di quasi 1.400 unità la popolazione sotto i 44 anni; l’81% di questo saldo positivo è stato alimentato da flussi migratori (graf. 5). A seconda della fase di maturazione dell’area urbana, dunque, la componente migratoria può aver mitigato le dinamiche negative della popolazione residente nella città centrale o ampliato quelle positive nella corona urbana, ma essa ha agito prevalen- 6 Temi e problemi 1/2016 temente sulle fasce più giovani dei residenti. L’effetto positivo sul tasso di fecondità medio è pertanto dovuto in buona parte alla struttura per età più favorevole degli stranieri, cui si deve aggiungere, però, anche una maggiore propensione ad avere figli, dovuta ad un diverso modello culturale di appartenenza. Età, anno di nascita e ciclo scolastico Graf. 3 Popolazione residente nel comune dell'Aquila per età scolastica(val. assoluti all'1 gennaio 2015) 43 39 39 45 34 31 38 40 31 45 28 47 42 55 69 63 75 67 59 18 - 1996 V sup 17 -1997 IV sup 16 -1998 III sup 15 -1999 II sup 14 -2000 I sup 13 -2001 III med 12 -2002 II med 11 -2003 I med 10 -2004 V ele 9 -2005 IV ele 8 -2006 III ele 7 -2007 II ele 6 -2008 I ele 5 -2009 mat 4 -2010 mat 3 -2011 mat 2 -2012 nido 1 -2013 nido 0 -2014 nido 0 50 633 591 574 614 560 553 560 571 585 567 536 578 553 586 574 606 585 553 559 100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650 Pop. totale Stranieri Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Graf. 4 COMUNE DELL'AQUILA: differenza assoluta della popolazione residente tra 2003 e 2014 per nazionalità e classe di età 1.500 Italiani Graf. 5 COMUNI DELLA CINTURA AQUILANA: differenza assoluta della popolazione residente tra 2003 e 2014 per nazionalità e classe di età Stranieri 1.000 900 500 700 0 Italiani Stranieri 500 -500 -1.000 300 -1.500 100 -2.000 90+ 85-89 75-84 65-74 60-64 50-59 45-49 35-44 25-34 20-24 15-19 10-14 5-9 90+ 85-89 75-84 65-74 60-64 50-59 45-49 35-44 25-34 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. 0-4 -100 -2.500 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Questi fenomeni emergono con evidenza se si osserva l’evoluzione della popolazione nelle classi di età corrispondenti ai diversi cicli scolastici. A questo proposito è utile confrontare il comune dell’Aquila con contesti più ampi quali la media regionale e nazionale. I dati mostrano in generale per la nostra regione comportamenti sensibilmente distinti dalla media italiana, fatta parzialmente eccezione per la fascia di età compresa tra 3 e 5 anni. Con riferimento a quest’ultima, le traiettorie osservate dal 2002 ad oggi appaiono sostanzialmente in crescita, con differenze apprezzabili che riguardano l’intensità del processo ma non la direzione. Nelle altre fasce di età, mentre l’Italia è riuscita a mantenere inalterati i livelli di partenza (o ad accrescerli di misura), nel decennio 2002-2012 sia la regione che il capoluogo hanno sperimentato un andamento declinante - più intenso a L’Aquila - cui è seguita una fase più recente di 7 Temi e problemi 1/2016 stabilità o di leggero recupero (caso della popolazione 6-10 anni). Il calo demografico ha interessato le classi di età più elevate ed è stato rilevante. La popolazione tra 14 e 18 anni ha subito mediamente in Abruzzo una flessione dell’11% (7.200 giovani in meno rispetto al 2002) ma a L’Aquila il calo è stato pari quasi al doppio (-19%) a fronte di una sostanziale stazionarietà del dato nazionale. Graf. 6 Popolazione anni 3-5 (2002=100) Graf. 7 Popolazione anni 6-10 (2002=100) 108 108 103 103 98 98 93 Comune L'Aquila 93 Abruzzo 88 88 Italia Comune L'Aquila Abruzzo 83 83 Italia 78 78 2002 2007 2012 2013 2002 2014 2007 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Graf. 8 Popolazione anni 11-13 (2002=100) Graf. 9 Popolazione anni 14-18 (2002=100) 108 108 103 103 98 Comune L'Aquila Abruzzo Italia 2013 2014 98 93 93 88 Comune L'Aquila 88 Abruzzo 83 83 Italia 78 2002 2007 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. 2012 2013 2014 78 2002 2007 2012 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. In sintesi, considerando l’intero territorio regionale, risulta relativamente più problematico il contesto delle scuole superiori e medie. Nel breve periodo, la diminuzione della corrispondente popolazione scolastica (-10% in Abruzzo; -12% nel capoluogo) è avvenuta in una situazione di piena scolarità, il che richiederà interventi di ristrutturazione dell’offerta. In prospettiva, tale esigenza potrebbe essere in parte compensate da un eventuale recupero della scolarità e dagli sviluppi futuri derivanti dall’attuale quadro demografico. Meno grave sembra la situazione per il livello primario: qui, la diminuzione della popolazione nel periodo considerato è stata inferiore agli altri ordini scolastici (-3% nella media regionale; -8% a L’Aquila) e tenderà probabilmente ad essere riassorbita nei prossimi anni con l’ingresso delle coorti demografiche più giovani. 8 Temi e problemi 1/2016 2. Tendenze recenti della popolazione scolastica in Abruzzo e nel comune dell'Aquila In questo paragrafo sono descritte, avendo come sfondo il contesto regionale, le principali trasformazioni che hanno investito la popolazione scolastica aquilana per ciclo di istruzione ed istituto. Nell’anno scolastico 2015/16 il sistema statale di istruzione in Abruzzo assomma complessivamente 178.205 iscritti, così distribuiti nei vari cicli scolastici: 17% scuola materna, 31% scuola primaria, 19% scuola secondaria di primo grado e 33% scuola secondaria di secondo grado (graf. 10). Graf. 10 Distribuzione della popolazione scolastica abruzzese per cicli di istruzione a.s. 2015/16 Infanzia 17% Superiori 33% Medie 19% Primarie 31% Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Nel grafico 11 sono stati sintetizzati i principali andamenti a livello territoriale considerando come valori di riferimento la media degli iscritti dell’anno iniziale, 2008/2009, e di quello finale, 2015/2016. Tra i due periodi indicati nelle scuole della nostra regione si è verificato un calo complessivo degli iscritti di quasi il 2%, 3.500 unità in meno in valore assoluto (la popolazione scolastica italiana è invece aumentata dell’1,2%). Alla provincia dell’Aquila sono attribuibili quasi due terzi dell’intero calo abruzzese consiGraf. 11 Popolazione scolastica nelle provincie abruzzesi (valori assoluti) 55.000 50.000 45.000 40.000 35.000 30.000 L'Aquila Teramo a.s. 2008/2009 Pescara Chieti a.s. 2015/2016 Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. 9 Temi e problemi 1/2016 derato che le sue scuole hanno registrato una perdita di quasi 2.200 iscritti rispetto al 2008. Il contributo delle scuole delle province di Teramo e Chieti è stato ugualmente negativo ma molto inferiore a quello aquilano (rispettivamente -1.075 e -812 iscritti). La provincia di Pescara ha mostrato un andamento in linea con quello medio nazionale con una crescita dei frequentanti di poco superiore all’1% (550 unità in più la variazione assoluta rispetto al 2008). Nell’a.s. 2008/09 le scuole statali aquilane registravano complessivamente 11.187 iscritti, pari al 28% del totale provinciale, e si attestano oggi a 10.813: al capoluogo di regione è pertanto attribuibile il 10% circa del calo che l’Abruzzo ha complessivamente sperimentato nel corso degli ultimi sette anni. La flessione registrata nell’immediato post sisma a causa della dislocazione della popolazione è stata significativa, forse inferiore, tuttavia, a quello che ci si sarebbe potuto attendere data la gravità e la complessità delle circostanze determinatesi (graf. 12 e tab. 1). Il punto di minimo sembrerebbe essersi toccato nell’a.s. 2011/12, con una perdita di oltre 900 iscritti; a partire dall’anno successivo la tendenza negativa si è invertita per intraprendere un graduale ma apprezzabile recupero verso i livelli pre sisma. Graf. 12 Evoluzione della popolazione scolastica negli istituti statali (a.s. 08/09 = 100) 105 103 101 99 97 95 93 91 89 87 85 a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 Comune dell'Aquila Abruzzo Italia Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Un’idea di come le dinamiche demografiche possano aver influenzato tali andamenti è possibile desumerla dall’osservazione del grafico 13 dove sono rappresentate le variazioni subite dalle coorti di età interessate e dagli iscritti tra il 2008 ed il 2015. A differenza di quanto avvenuto a livello nazionale, la popolazione compresa tra 3 e 18 anni ha fatto registrare in Abruzzo e a L’Aquila perdite comprese, in media, tra il 2% ed il -4% (segmento grigio scuro nel grafico). Tali flessioni hanno una corrispondenza quasi perfetta con il calo mostrato nello stesso periodo dalle iscrizioni (pallino arancione nel grafico). I dati disponibili consentono di formulare alcune sintetiche ipotesi interpretative: per quanto riguarda l’Italia, la popolazione compresa tra 3 e 18 anni risulta aumentata in misura superiore agli iscritti, grazie soprattutto alla forte espansione delle coorti intermedie, e questo potrebbe indicare la presenza di fenomeni diffusi di abbandono scolastico. Nel caso aquilano, invece, il calo della popolazione 3-18 residente (-3,7%) risulta essere leggermente inferiore, in termini relativi, a quello degli iscritti (-3,3%), il che 10 Temi e problemi 1/2016 potrebbe rivelare la presenza di giovani iscritti nelle scuole del capoluogo pur non avendone la residenza. Altro aspetto da prendere in considerazione è dato dall’indebolimento diffuso in tutte le circoscrizioni territoriali considerate della fascia di età 14-18 che potrebbe essere, in parte, all’origine del calo di iscrizioni sofferto recentemente dalle università italiane (in particolare quelle del meridione). Graf. 13 Popolazione per classe di età (var. % 2008-2015) 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 L'Aquila 3-5 6-10 Abruzzo 11-13 14-18 var. pop. 3-18 Italia var. iscritti Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP e MIUR. Nei grafici successivi sono illustrati gli andamenti per singolo ciclo di istruzione mentre nelle tabelle in calce al paragrafo è riportato il dettaglio degli istituti presenti nel territorio comunale comprensivo delle scuole paritarie 3. Le scuole dell’infanzia statali dell'Aquila (graf. 14 e tab. 2) oggi superano di poco i 1.500 iscritti - 1.900 considerando anche le scuole paritarie - pari al 14% della popolazione scolastica complessiva . La battuta d'arresto successiva al terremoto è stata gradualmente compensata dalla positiva dinamica degli anni successivi. Nel volgere di pochi anni è stato prima ripristinato poi superato il livello pre sisma; l'intensa dinamica espansiva degli ultimi due anni appare in evidente controtendenza rispetto a quanto avvenuto nel resto del paese. Gli alunni della Scuola primaria sono complessivamente poco più di 3 mila, 2.700 circa iscritti nelle scuole statali e 320 in quelle paritarie, e rappresentano un quarto della popolazione scolastica comunale. Rispetto al 2008 il numero degli alunni risulta inferiore di 170 unità (-5% in termini percentuali). La fase di recupero successiva al sisma non è riuscita, anche in ragione della sfavorevole dinamica demografica, a recuperare i livelli di partenza (graf. 15 e tab. 3). I dati illustrati nella tabella 2 mostrano come la flessione aggregata delle iscrizioni nel periodo considerato non sia distribuita in maniera omogenea tra i vari istituti: le informazioni disponibili indicano come il calo delle iscrizioni sia concentrato nelle sedi scolastiche "centrali", per così dire, della città (Circolo Silvestro dell'Aquila ed Amiternum) e sia solo parzialmente compensato dalla crescita di quelle più "periferiche" (G. Rodari e G. Galilei). La popolazione scolastica delle scuole medie nell'a.s. 2015-16 è composta da 1.870 alunni (oltre la metà dei Nei grafici sono considerati gli iscritti alle sole scuole statali presenti a L’Aquila per garantire omogeneità ai confronti con l’Abruzzo e l’Italia. L’integrazione con gli iscritti delle scuole paritarie modificherebbe i valori assoluti della serie storica disponibile ma non la direzione dei mutamenti avvenuti. 3 11 Temi e problemi 1/2016 quali iscritti presso la scuola Dante Alighieri, tab 4). Gli alunni delle medie si sono ridotti del 16% (344 unità) rispetto al 2008, a fronte di una leggera flessione del valore medio nazionale (-0,1%). È forse opportuno sottolineare come nel contesto aquilano il calo degli iscritti (-16%) sia associato ad una riduzione della popolazione residente compresa tra 11 e 13 anni pari a meno della metà (-7,4%). Questi andamenti non offrono agevoli interpretazioni: si sarebbe indotti a ritenere che il mantenimento della residenza nel comune capoluogo non implichi necessariamente l'iscrizione presso le scuole locali, ma si tratta di una ipotesi che dovrebbe essere supportata da informazioni quantitative più circostanziate sugli effettivi flussi delle iscrizioni. D'altra parte, nella media del paese il lieve calo delle iscrizioni rispetto al 2008 è stato accompagnato da una evoluzione di segno opposto (+4,4%) della popolazione nella corrispondente classe di età. L’andamento degli iscritti nelle scuole secondarie di II grado è stato caratterizzato da una certa variabilità almeno fino all’a. s. 2012/13 cui è seguita una fase di sostanziale stazionarietà che perdura ancora oggi, con forti analogie con le dinamiche nazionali (graf. 17 e tab.5). Graf. 15 Iscritti alle Scuole primarie statali (a.s. 08/09 = 100) Graf. 14 Iscritti alle Scuole dell'infanzia statali (a.s. 08/09 = 100) 115 115 110 110 105 105 100 100 95 95 90 90 85 85 80 80 a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 L'Aquila Abruzzo Italia L'Aquila Abruzzo Italia Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Graf. 16 Iscritti alle Scuole medie statali (a.s. 08/09 = 100) Graf. 17 Iscritti alle Scuole superiori statali (a.s. 08/09 = 100) 115 115 110 110 105 105 100 100 95 95 90 90 85 85 80 80 a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 L'Aquila Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Abruzzo Italia a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 L'Aquila Abruzzo Italia Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. Complessivamente, gli alunni iscritti alle scuole superiori statali del comune dell’Aquila sono 4.769, pari al 41% del totale. A differenza del resto dell’Abruzzo, sotto il profilo aggregato non appaiono mutamenti sostanziali (rispetto al 2008 il calo è stato di appena -0,4%). La tabella 5 permette di osservare come tale evoluzione sia articolata tra i diversi indirizzi di studio. All’interno del complessivo rafforzamento dei percorsi liceali (in particolare il liceo scientifico) si deve annoverare il significativo ridimensionamento del liceo classico (-164 iscritti rispetto al 2008). Si registra un aumento anche per 12 Temi e problemi 1/2016 gli indirizzi professionali, attribuibile, tuttavia, al solo Istituto alberghiero (+40% rispetto al 2008) che ha più che compensato le flessioni registrate nei restanti istituti. Anche per i percorsi tecnici sono presenti significative differenze interne. Il sentiero seguito dall’Istituto per geometri e dall’industriale assume le forme di una parabola i cui esiti sono però contrapposti: questa infatti culmina al di sopra del livello di partenza per il primo e al di sotto per il secondo. L’Istituto commerciale, dopo una fase di evidente arretramento, sembra esseri avviato su un sentiero fortemente espansivo, in netta controtendenza rispetto agli altri indirizzi. La tabella 1 mostra un quadro riepilogativo degli andamenti nei singoli cicli d’istruzione. Tab. 1 Quadro di sintesi della popolazione scolastica delle Scuole statali e paritarie del comune dell'Aquila Totale Infanzia Primaria Medie Superiori comune valori assoluti a.s. 2008/2009 1.735 3.178 2.214 4.790 11.917 a.s. 2009/2010 1.662 2.848 1.935 4.577 11.022 a.s. 2012/2013 1.841 2.846 1.914 4.748 11.349 a.s. 2013/2014 1.740 2.919 1.865 4.802 11.326 a.s. 2014/2015 1.854 2.963 1.843 4.790 11.450 a.s. 2015/2016 1.887 3.010 1.870 4.769 11.536 confronto 2008-2015 v ar. % var. assoluta 8,8 -5,3 -15,5 -0,4 -3,2 152 -168 -344 -21 -381 Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP, USR e singole scuole. 13 Temi e problemi 1/2016 Tab. 2 Alunni iscritti nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie del comune dell'Aquila SCUOLE STATALI CD AMITERNUM a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 1.420 1.325 1.517 1.421 1.510 1.543 492 388 366 375 414 458 "CARLO COLLODI" VALLEPRETARA 35 26 18 31 34 39 GIULIO BECCIA - ARISCHIA 39 28 33 37 32 35 CANSATESSA 45 32 35 40 32 40 COPPITO 64 59 66 59 71 71 PETTINO 86 83 149 162 190 216 QUART. S. BARBARA 71 51 31 46 55 57 SAN SISTO 45 36 19 VILLA GIOIA 26 10 15 VETOIO 69 63 SCUOLA OSPEDALIERA CD GALILEO GALILEI 12 224 250 436 304 332 343 "ARCOBALENO" GIGNANO 35 43 45 44 47 56 "PETER PAN" - TEMPERA 33 44 35 27 29 39 LA SCATOLA DELLE ESPERIENZE BAZZANO 56 44 76 86 104 103 L'ALBERO DAI MILLE COLORI 84 82 117 120 127 119 17 136 MONTICCHIO IL VOLO DEL GABBIANO OCRE 16 20 27 27 25 26 429 397 386 418 426 397 SCUOLA INF. CARLA MASTROPIETRO 70 81 80 92 94 76 SCUOLA INF. COLLE CAPOCROCE 43 47 37 66 57 61 SCUOLA INF. GIANNI DI GENOVA 35 28 33 35 31 34 SCUOLA INF. SAN FRANCESCO 38 32 34 39 51 51 SCUOLA INF. GIOVANNI XXIII 50 44 76 66 68 48 SCUOLA INF. S. BERNARDINO 127 116 126 120 125 127 SAN GIOVANNI BOSCO 40 34 TORRIONE CENTRO SOCIALE 26 15 CD SILVESTRO DELL'AQUILA IST.COMPRENSIVO "GIANNI RODARI" 275 290 329 324 338 345 L'AQUILA - 'PILE I MAGGIO' 52 45 50 42 47 43 L'AQUILA PILE 21 23 26 24 24 25 PAGLIARE DI SASSA 39 49 46 45 44 40 PIANOLA MUSP N.5 51 50 39 41 49 53 PRETURO 44 49 48 64 64 65 ROIO POGGIO 20 13 49 43 44 43 S.BENEDETTO DI BAGNO 21 22 19 23 24 26 SASSA SCALO SCUOLE PARITARIE 27 315 39 337 52 324 42 319 42 344 50 344 DOTTRINA CRISTIANA 101 82 81 85 83 91 MAESTRE PIE FILIPPINI 51 43 35 38 38 45 REGINA MARGHERITA ONNA 48 70 56 44 40 35 S.MARIA DEGLI ANGELI S. MICARELLI 61 48 55 52 54 42 MARIA FERRARI 21 58 58 60 82 83 P.G. MINOZZI 33 36 39 40 47 48 TOTALE SCUOLE DELL'INFANZIA 1.735 1.662 1.841 1.740 1.854 1.887 Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP, USR e singole scuole. 14 Temi e problemi 1/2016 Tab. 3 Alunni iscritti nelle scuole primarie statali e paritarie del comune dell'Aquila SCUOLE STATALI CD AMITERNUM a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 2.820 2.549 2.544 2.619 2.641 2.690 944 815 740 798 786 792 "BUCCIO DI RANALLO" COPPITO 68 61 64 86 97 104 "CELESTINO V" V. PRETARA MUSP 2 68 47 41 57 58 52 428 418 419 458 456 469 54 40 41 52 61 55 190 155 104 94 85 89 S.SISTO 74 62 61 41 19 13 SCUOLA OSPEDALIERA 10 10 10 10 10 VILLA GIOIA 52 32 "MARIELE VENTRE" - PETTINO ARISCHIA S.BARBARA CD GALILEO GALILEI 511 468 483 511 527 574 "FRANCESCO ROSSI" - PAGANICA 347 313 291 306 309 329 TORRETTA 129 122 161 175 191 214 35 33 31 30 27 31 919 748 745 743 751 748 102 77 107 109 102 97 43 46 46 53 87 106 SCUOLA P. VIALE GIOVANNI XXIII 239 157 145 146 161 156 SCUOLA PRIMARIA E. DE AMICIS 310 282 328 333 321 294 SCUOLA PRIMARIA TORRIONE 225 186 119 102 80 95 446 518 576 567 577 576 88 92 70 69 74 75 175 147 214 210 199 200 PRETURO 41 46 45 38 40 37 ROIO 46 45 54 55 63 70 SASSA MUSP N.7 96 188 193 195 201 194 358 299 OCRE S. PANFILO CD SILVESTRO DELL'AQUILA SCUOLA P. GIANNI DI GENOVA SCUOLA P. S.FRANCESCO IST.COMPRENSIVO "GIANNI RODARI" PIANOLA MUSP N. 5 PILE SCUOLE PARITARIE 302 300 322 320 ISTITUTO DOTTRINA CRISTIANA 139 118 135 138 142 145 MAESTRE PIE FILIPPINI 111 91 83 75 102 93 S. MARIA DEGLI ANGELI S. MICARELLI 108 90 84 87 78 82 TOTALE SCUOLE PRIMARIE 3.178 2.848 2.846 2.919 2.963 3.010 Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP, USR e singole scuole. 15 Temi e problemi 1/2016 Tab. 4 Alunni iscritti nelle scuole medie statali e paritarie del comune dell'Aquila G.MAZZINI -T.PATINI SCUOLA MEDIA D.ALIGHIERI SCUOLA MEDIA SASSA MUSP N. 7 S.MARIA DEGLI ANGELI S. MICARELLI TOTALE SCUOLE MEDIE a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 795 646 668 616 669 688 1.224 1.105 1.085 1.092 1.008 1.010 138 131 87 90 95 113 57 53 74 67 71 59 2.214 1.935 1.914 1.865 1.843 1.870 Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP, USR e singole scuole. Tab. 5 Alunni iscritti nelle scuole superiori del comune dell'Aquila a.s. 08/09 a.s. 09/10 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s. 15/16 LICEO CLASSICO 620 592 530 479 454 456 LICEO SCIENTIFICO 963 913 952 1.013 1.015 1.010 LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE (ex tecnologico) 339 301 207 396 402 476 62 81 111 112 LICEO MUSICALE LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO (ex Ist. Magistrale) 609 616 628 599 658 657 LICEO ARTISTICO (ex Isituto d'Arte) 119 113 195 159 138 142 96 82 79 70 68 57 IST. PROF. ALBERGHIERO 481 489 606 630 651 667 IST. PROF. INDUSTRIA E ARTIGIANATO 149 108 116 101 90 111 IST. PROF. PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE 128 121 99 83 76 84 ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI 241 248 314 320 318 282 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE 161 144 147 157 180 193 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE 541 516 641 595 565 484 ISTITUTO TECNICO PER ATTIVITA' SOCIALI (indirizzo ad esaurimento) 343 334 172 119 64 38 4.790 4.577 4.748 4.802 4.790 4.769 IST. PROF. PER I SERVIZI COMMERCIALI TOTALE SCUOLE SUPERIORI Fonte: elaborazioni CRESA su dati OSP. 16 Temi e problemi 1/2016 3. Ipotesi di sviluppo della popolazione in età scolastica per zone urbanistiche In questo paragrafo vengono formulate ipotesi sull’andamento futuro della popolazione in età scolastica nel comune dell’Aquila. Come anticipato in Premessa, si tratta di “proiezioni” e non di “previsioni” poiché gli scenari ipotizzati non si basano su modelli previsivi ma su sviluppi evolutivi inerziali, dipendenti dalle caratteristiche della attuale struttura demografica. Questi scenari, assumendo una certa stabilità nei comportamenti naturali e migratori, sono ottenuti semplicemente facendo slittare le coorti demografiche più giovani di volta in volta in avanti verso quelle più anziane. Come si è visto nel paragrafo precedente (graf. 13), la popolazione residente nel comune dell’Aquila nelle fasce in età scolare (3-18 anni) ha evidenziato negli ultimi sette anni una tendenza decrescente, particolarmente acuta nelle coorti meno giovani tra quelle considerate (11-13 e 14-18 anni). Non è detto che si tratti di tendenze irreversibili. Alcuni fenomeni demografici in corso lascerebbero infatti presupporre, se confermati, che questo quadro possa mutare nel prossimo futuro, influenzato dalle dinamiche migratorie e dall’arrivo di nuclei di familiari di cittadini stranieri. Graf. 18 Popolazione straniera residente nel comune dell'Aquila per classe di età (valori assoluti) 950 850 750 650 550 450 350 250 150 50 0-2 3-5 6-10 2008 2012 11-13 14-18 Totale 0-18 2014 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Il numero di stranieri residenti a L’Aquila aventi un’età compresa tra 0 e 18 anni è cresciuto del 60% nell’arco degli ultimi sei anni, con una evidente accelerazione nel triennio 2012-2014 (graf. 18). In particolare, il numero di residenti stranieri fino a 10 anni è raddoppiato e questo lascerebbe prefigurare, in ipotesi migratoria, almeno una tenuta – se non un progressivo aumento – delle classi più giovani di popolazione. Il grafico 19 illustra l’andamento dello stock di popolazione interessato dalla scuola dell’infanzia: tra il 2014 ed il 2018 a livello comunale ci si attende un calo di 69 unità (4%), che comporterà, probabilmente, una lieve eccedenza dei posti disponibili negli anni a venire. Tra l’altro, non trattandosi di scuola dell’obbligo, la correlazione tra nati e iscritti nell’anno corrispondente si può assumere solo come indicazione tendenziale, che in ogni caso richiede di essere sottolineata data la rilevanza del fenomeno demografico in sé e considerata la delicata fase di transizione in cui si trova la città 17 Temi e problemi 1/2016 dell’Aquila. Il calo demografico sembrerebbe non interessare i bambini all’avviamento nelle scuole elementari. Per l’anno corrente si configura un leggero incremento rispetto al precedente, che sarà confermato anche nel prossimo anno essendo in ingresso coorti demografiche di entità paragonabile. Lo stock demografico corrispondente al quinquennio delle primarie rimarrà superiore ai livelli attuali anche a seguito dell’ingresso dei nati del 2014 (a.s. 2020/2021): anzi, nel triennio 20172019 si potrebbe attendere un incremento della popolazione scolastica primaria nell’ordine del 2,5% mentre solo nel 2020 è ipotizzabile un leggero calo (di circa l’1%) rispetto al periodo precedente. Per quanto riguarda le scuole medie, nei prossimi anni dovrebbe delinearsi un andamento caratterizzato da una certa variabilità in cui fasi di ampliamento si alterneranno a momenti di contrazione. Il periodo di massima espansione, considerata l’attuale struttura demografica, dovrebbe realizzarsi nella prima metà del prossimo decennio, in cui verranno superate le 1.760 unità, per poi tornare praticamente ai livelli attuali. Con riferimento alle scuole superiori è possibile estendere al 2029 la proiezione Graf. 19 Comune dell'Aquila: stock popolazione 3-5 anni Graf. 20 Comune dell'Aquila: stock popolazione 6-10 anni 1.780 2.920 2.900 1.760 2.880 1.740 2.860 2.840 1.720 2.820 1.700 2.800 1.680 2.780 2.760 1.660 2014/15 2015/16 2016/17 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. 2014/15 2017/18 2016/17 2017/18 2018/19 2019/20 2020/21 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. Graf. 21 Comune dell'Aquila: stock popolazione 11-13 anni 1.780 2015/16 Graf. 22 Comune dell'Aquila: stock popolazione 14-18 anni 3.000 1.760 1.740 1.720 1.700 2.950 2.900 2.850 1.680 1.660 1.640 2.800 2.750 1.620 1.600 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. 2.700 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Istat. temporale, cioè al massimo possibile ipotizzando di volta in volta l’ingresso delle coorti demografiche appartenenti alle classi di età inferiori. L’attuale struttura della popolazione locale sembrerebbe implicare un progressivo restringimento della base demografica di riferimento (14-18 anni) che si protrarrà per tutto il prossimo decennio, con una perdita complessiva di circa 100 unità (-5%) rispetto ai livelli attuali. Nella sezione finale del segmento temporale valutabile - dal 2025 in poi - lo stock dei 14-18enni sperimenterà un apprezzabile rimbalzo, attestandosi tuttavia su livelli mediamente inferiori 18 Temi e problemi 1/2016 a quelli attuali. Ciò farebbe supporre che il numero delle iscrizioni sia destinato a scendere anno dopo anno stanti gli attuali assetti migratori. Questo tipo di esercizio è stato riprodotto con riferimento ad aree sub comunali - zone rilevanti sotto il profilo urbanistico ritagliate all’interno del perimetro municipale - intese quali “bacini di utenza” delle istituzioni scolastiche aquilane che dispongono di plessi (punti di erogazione) di istruzione pre primaria e primaria. Il territorio cittadino è stato suddiviso in 14 bacini4 che comprendono anche il Centro storico5. Per ciascun bacino di utenza è stata isolata la popolazione di età compresa tra 6 e 10 anni, approssimazione della popolazione oggi frequentante 6, e poi quella tra 1 e 5 anni, approssimazione di quella che frequenterà le scuole elementari a partire dall’a.s. 202021. Il rapporto tra la popolazione scolastica futura e quella attuale fornisce un indice di pressione demografica: (pop. 1-5)/(pop.6-10) x 100. Tale rapporto è superiore a 100 quando i bambini di età inferiore a 5 anni sono localmente più numerosi di quelli della classe di età successiva, per cui le scuole primarie del bacino avranno, presumibilmente, un numero crescente di iscritti. Viceversa, in presenza di valori inferiori a 100, sarebbe lecito attendersi per ciascun bacino (a parità di altre condizioni) una contrazione della domanda locale di istruzione. I grafici da 24 a 37 mostrano le tendenze attese nelle singole circoscrizioni comunali considerate. Il valore medio dell’indice di pressione demografica per l’intero territorio comunale è risultato pari a 103, dunque segnalando una leggera crescita complessiva delle iscrizioni in futuro. Tuttavia, il quadro sottostante il dato medio è piuttosto articolato, come schematizzato nel grafico 23: vi sono zone della città ad elevata densità demografica in cui nel prossimo decennio l’utenza potrebbe contrarsi in maniera significativa (fino al -9% come Pettino e Torretta/S. Elia/Gignano), altre in cui la domanda locale potrebbe mostrare sviluppi significativi (+15% per Paganica/Tempera/Onna/ Bazzano/S.Gregorio; +29% per Preturo), o addirittura espandersi di oltre il +30% (Roio/ Pianola). Le ipotesi che si possono formulare in riferimento all’evoluzione attesa nei prossimi anni potrebbero essere così sintetizzate: un andamento moderatamente declinante della domanda scolastica nella scuola materna, destinato probabilmente ad arrestarsi se saranno confermate le più recenti dinamiche migratorie, col risultato di mantenere costanti le dimensioni di domanda complessiva e dunque senza implicare pressioni particolari per Le zone urbanistiche considerate sono le seguenti: 1. Torrione/San Francesco, 2. V.le C.Rossa/Vallepretara/ Collepretara/V.le A. Moro/v.Marconi, 3. S.Barbara/Santanza/ S.Sisto/S.Giuliano, 4. Torretta/S. Elia/Gignano, 5. Pettino, 6. Coppito/Pile, 7. Preturo, 8. Sassa, 9. Arischia, 10. Roio/Pianola, 11. Bagno/Monticchio, 12. Paganica/Tempera/Bazzano/Onna/S. Gregorio, 13. Pescomaggiore/Aragno/Assergi/Camarda, 14. Centro storico. 5 In assenza di informazioni puntuali sulla collocazione attuale, sia sotto il profilo residenziale che scolastico, è possibile ipotizzare che una quota molto elevata di coloro che in base all’anagrafe comunale risultano residenti nel Centro Storico sia temporaneamente domiciliata in altre aree della città, frequentandone le corrispondenti istituzioni scolastiche, e la quota restante sia invece collocata in comuni diversi da quello di residenza, come farebbe supporre l’osservazione dei tassi di scolarità. La disponibilità di informazioni sulla mobilità intra e inter scolastica e sul pendolarismo per ragioni di studio consentirebbe di effettuare analisi più approfondite e dunque di maggiore utilità per le ordinarie attività di programmazione in materia di istruzione. 6 Le ragioni per le quali si parla di “approssimazione” sono diverse: possibile presenza tra i frequentanti di una piccola quota di anticipatari (di 5 anni); possibile presenza di una quota di ripetenti; possibile presenza di alunni stranieri non iscritti in anagrafe; possibilità di iscrizione in scuole esterne rispetto sia al bacino sia al comune di residenza; possibilità di casi di dispersione scolastica sin dalle scuole primarie; possibilità che le scuole paritarie presenti sul territorio intercettino parte della domanda locale di istruzione. A questi fattori di discrepanza si aggiunge l’impossibilità di prevedere le diverse forme di mobilità (intra-urbana, nazionale, internazionale) che interesseranno nei prossimi anni la popolazione di riferimento. 4 19 Temi e problemi 1/2016 le attuali strutture; un ampliamento della domanda nella scuola elementare e media, che richiederà il riutilizzo di risorse parzialmente dismesse nelle fasi di contrazione; questo fenomeno non riguarderà le zone centrali della città ma investirà buona parte del suo settore orientale: le frazioni di Roio/Pianola/Bagno/Monticchio in particolare, ma anche aree ad esse limitrofe come Paganica/Onna/S. Gregorio (di maggiore rilievo demografico); una diminuzione complessiva della domanda per la scuola superiore; la conseguente condizione di eccesso di offerta dovrà essere governata per circa un decennio, alla fine del quale potrebbe essere plausibile una ripresa della domanda. I temi che sembrerebbero porsi con maggiore urgenza sono quelli relativi alla scuola elementare ed alle medie; in prospettiva, non andrebbe sottovalutato il rischio che la temporanea contrazione della domanda rivolta alle scuole superiori si tramuti in una ristrutturazione troppo spinta dell’offerta (che metta in tensione un patrimonio culturale ed organizzativo che ritornerà utile alla fine dell’attuale fase di indebolimento della domanda). Graf. 23 Comune dell'Aquila: indice di pressione demografica per zone urbanistiche Roio, Pianola Preturo Pescom., Aragno, Assergi, Camarda Bagno, Monticchio Paganica, Tempera, Bazzano, Onna, S. Gregorio Coppito, Pile V.le C.Rossa, Vallepr., Collepr., V.le A.Moro, via Marconi Torrione, S.Francesco, S.Giacomo, Collebrincioni Sassa Torretta, S.Elia, Gignano Pettino Centro storico Arischia S.Barbara, Santanza, S.Sisto, S.Giuliano TOTALE 80 90 100 110 120 130 140 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 20 Temi e problemi 1/2016 Graf. 24 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) CENTRO STORICO Graf. 25 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) TORRIONE/S.FRANCESCO/S.GIACOMO/COLLEBRINCIONI 140 140 130 Pop. 3-5 120 Pop. 6-10 110 130 Pop. 3-5 120 Pop. 6-10 110 100 100 90 90 80 80 70 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Graf. 26 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) V.le C.Rossa/Vallepr./Collepr./V.le A.Moro/via Marconi 140 Graf. 27 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) S.Barbara,/Santanza/S.Sisto/S.Giuliano 135 130 120 Pop. 3-5 125 Pop. 6-10 115 110 Pop. 3-5 Pop. 6-10 105 100 95 90 85 80 75 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 65 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Graf. 28 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) Torretta/S.Elia/Gignano Graf. 29 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) PETTINO 140 140 130 130 Pop. 3-5 Pop. 3-5 120 Pop. 6-10 120 110 110 100 100 90 90 80 80 Pop. 6-10 70 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Graf. 31 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) PRETURO Graf. 30 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) COPPITO/PILE 140 140 130 130 Pop. 3-5 120 Pop. 6-10 120 110 110 Pop. 3-5 100 100 Pop. 6-10 90 90 80 80 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 21 Temi e problemi 1/2016 Graf. 32 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) SASSA Graf. 33 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) ARISCHIA 140 140 130 Pop. 3-5 120 Pop. 6-10 130 Pop. 3-5 120 110 110 100 100 90 90 80 80 Pop. 6-10 70 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2014/2015 2020/2021 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Graf. 34 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) ROIO/PIANOLA Graf. 35 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) BAGNO/MONTICCHIO 140 140 130 130 120 120 110 Pop. 3-5 110 100 Pop. 6-10 100 90 90 80 80 Pop. 3-5 Pop. 6-10 70 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. Graf. 36 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) Paganica/Tempera/Bazzano/Onna/S. Gregorio 140 Graf. 37 Proiezioni della popolazione in età scolastica (valori assoluti) Assergi/Camarda/Pescom./Aragno 140 130 130 120 120 110 110 100 Pop. 3-5 90 Pop. 6-10 100 Pop. 3-5 90 Pop. 6-10 80 80 70 70 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019 2019/2020 2020/2021 Fonte: elaborazioni CRESA su dati Uff. Anagrafe L'Aquila. 22 Temi e problemi 1/2016 www.cresa.it 23