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Testi canzoni incontro
Musica, si parte! http://fortresseurope.blogspot.it/p/musica.html Ormai sono molti i rapper della riva sud del Mediterraneo che cantano l'avventura della traversata. Le loro parole ci aiutano a capire meglio cosa succede sul confine. Vista dai quartieri popolari di Tunisi, dai sobborghi di Annaba o dalle campagne di Khouribga, la frontiera non è soltanto un confine geografico, ma molto di più. È la sfida, la prova di coraggio per raggiungere un altrove dove realizzare i sogni di una vita. Al punto che dal Marocco alla Tunisia, viaggiare senza documenti si dice harraga, ovvero bruciare. "Partir loin", Reda Taliani e 113. "Partir loin", una canzone algerina dei rapper Reda Taliani e 113. La prima incisione risale al 2005, ma ancora oggi è un pezzo conosciutissimo. Il segreto del suo successo, oltre a un ritmo irresistibile, sono sicuramente le parole del ritornello, quando il cantante supplica la barca “Yal babour ya mon amour” come se fosse la sua amata, chiedendogli di "portarlo fuori dalla miseria" per una “evasione speciale” dall'Algeria a una generica "l'Occidentale". PARTIR LOIN Versione originale PARTIRE LONTANO traduzione italiana Ouais gros!! elle est où Joséphine! allez laissez-moi de toi! ah bon c'est comme ça! ma tɛayyinich! 113 Taliani! c'est bon! Ehi grande!! dov'è Joséphine! dai lasciami stare! ah sì è così! non stancarmi! 113 Taliani! va bene! Écoute Ascolta Ya lbabur, ya mon amour Kharredjni men la misère (rim-k) partir loin Fi bladi rani mahgour Ɛyit, Ɛyit u j'en ai marre (rim-k) c'est bon Ma nratich l'occasion (rim-k)lala Fi bali ça fait longtemps Hada nessetni qui je suis Nkhdem haliha a jour nuit oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria (rim-k) partire lontano nel mio paese mi sento umiliato sono stanco e mi sono stufato (rim-k) va bene stavolta non perderò l'occasione (rim-k) no no nella mia testa è da un sacco di tempo l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono ci lavoro su giorno e notte Ya l-babur, ya mon amour Kharredjni men la misère (rim-k)partir loin Évasion spéciale men l'Algérie ll'occidental oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria (rim-k) partire lontano evasione speciale dall'Algeria all'occidentale Moi je suis de Kabylifornie On fumait 350 benji Io sono della Cabilifornia (gioco di parole tra Cabilia, una regione berbera dell'Algeria, e California) Sur les bords de la Corniche Habsi-ni maɛlich fumavamo 250 benji sul bordo della Corniche Rien à perdre, Rim-k le malade mental arrestatemi non importa plus connu que l-hadj memba non ha niente da perdere Rim-k il malato mentale J’voudrais passer le henné à ma bien- più conosciuto del Haj Memba aimée vorrei mettere il hénné alla mia amata (allusione al desiderio di Avant que je taille sposarsi) Comme Cheb Hasni j’suis sentimental prima di tagliare come Cheb Hasni (noto cantante del raï algerino) Partir loin, rien à perdre sono un sentimentale C'est Boston ou la Chepa Laissez-moi de toi Partire lontano niente da perdere Comme Robinson sur une ile a Boston o non so dove Mon mouton je l'appellerai Mercredi lasciami tranquillo Dès que l'avion atterrit, j'applaudis come Robinson su un'isola Comme les chibanis j’vous rends la il mio montone lo chiamerò mercoledì carte de résidence e quando l'aereo atterra applaudirò come gli chibanis (termine usato per indicare i vecchi emigrati in Francia) Un moment d'évasion, ya hmar, lève toi vi restituisco la carta di residenza et danse un momento d'evasione dai asino alzati e balla (Taliani) ça fait plaisir Ya l-babur, ya mon amour Kharrejni men la misère (Rim-k)partir loin Fi blad-i rani mahgour Aite aite ou j'en ai marre (rim-k)c'est bon Matratésh l'occasion (rim-k)lalah Fi lali ça fait longtemps Hada nessetni qui je suis Nekhdem haliha a jour et nuit Ya l-babour ya mon amour Kharrejni mel la misère Évasion spéciale men l'Algérie ll'occidentale J’reste bledard, débrouillard J’tannonce emmène-moi loin de la misère Mon plus fidèle compagnon en route pour l'eldorado Même en classe éco dirou l’sac a dos Partir loin sans les cousins Le plan à l’arrache c'est dur J’me considère chanceux d'être en vie Pourvu que ça dure J'ai grandi qu'avec des voleurs (Taliani) con piacere Oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria (Rim-k) partire lontano nel mio paese mi sento umiliato sono stanco e mi sono stufato (rim-k) è buono stavolta non perderò l'occasione (rim-k) no no nella mia testa è da un sacco di tempo l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono ci lavoro su giorno e notte oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria evasione speciale dall'Algeria all'occidentale Resto un paesano, intraprendente e ti annuncio portami lontano dalla miseria mio più fedele compagno sulla strada per l'eldorado anche in classe economica metti lo zaino partire lontano senza i cugini il piano da strappare è duro mi considero fortunato di essere in vita Du haut toujours les youyous qui résonnent Dans ma tête être à la quête du bonheur a condizione che duri sono cresciuto solo con dei ladri dall'alto sempre i gommoni che risuonano nella mia testa alla ricerca della felicità Taliani : Yal bledi nti fik el khir Yeddi-h lli ɛandu zzhar ya Iɛich lli ɛandu l-ktaf U tzidi-lu l-ma l-bhar Yal babour ya mon amour Kharredjni men la misère (rim-k)partir loin Fi blad-i rani mahgur Ɛyit, ɛyit u j'en ai marre (rim-k) c'est bon Ma nratich l'occasion (rim-k) lala Fi bali ça fait longtemps Hada nessat-ni qui je suis Nekhdem ɛli-ha jour et nuit Taliani: O paese mio, tu sei pieno di ricchezze se le prendono i più fortunati quelli che hanno le spalle vivono (le "spalle" si riferisce ai graduati dell'esercito e al loro potere) e tu aggiungi acqua al mare (modo di dire, ovvero fai stare ancora meglio chi è già raccomandato) Oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria (rim-k) partire lontano nel mio paese mi sento umiliato sono stanco e mi sono stufato (rim-k) è così Ya l-babur ya mon amour stavolta non perderò l'occasione Kharredj-ni mel la misère (rim-k) no no Évasion spéciale L'Algérie l'occidentale nella mia testa è da un sacco di tempo l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono Taliani ci lavoro su giorno e notte Yal babour ya mon amour oh barca, amore mio Kharredj-ni men la misère portami fuori dalla miseria Fi blad-i rani mahgur evasione speciale dall'Algeria all'occidentale Ɛyit, ɛyit, j'enai marre Matratish l'occasion Arwah arwah c'est le moment Taliani Hada nessetni qui je suis Oh barca, amore mio Nekhdem ɛli-ha jour et nuit portami fuori dalla miseria nel mio paese mi sento umiliato Ya l-babur, ya mon amour sono stanco e mi sono stufato Kharredj-ni men la misère stavolta non perderò l'occasione Fi blad-i rani mahgur vai vai è arrivato il momento Ɛyit, ɛyit u j'en a i marre l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono Nsakrifyi u ndir el-dar ci lavoro su giorno e notte U hatta ana nwelli richard ya ya ya yah Oh barca, amore mio portami fuori dalla miseria (Rim-k) Algérie Maroc Tunisie nel mio paese mi sento umiliato sono stanco e mi sono stufato (Taliani) hay wuldi hay wuldi . Mi sacrificherò e mi farò una casa Viens je t'emmène viens viens e anche io diventerò un ricco Laissez-moi de toi (taliani) Rmel jamais yeghmel ya ya ya yah (Rim-k) Algeria Marocco Tunisia Ouais vive la JSK Maghreb United Algérie Maroc Tunisie réunifiés Maghreb United Partir loin pour fuir les problèmes qu'on a dans tête mec Pharell Williams au clavier Rachid le toulousain aux percus Maghreb United Maghreb United (Taliani) ehi ragazzo ragazzo vieni ti porto vieni vieni lasciami tranquillo (Taliani) la sabbia non si invecchia Sì viva il Jsk (una squadra di calcio della Cabilia) Maghreb unito Algeria Marocco Tunisia riunificati Maghreb unito Partire lontano per fuggire i problemi che abbiamo nella testa ragazzo Pharell Williams alla tastiera Rachid il tolosano alle percussioni Maghreb unito Maghreb unito Samir Loussif. "Mchaou" Musica e harraga. Ancora una canzone. Questa volta tunisina. Il pezzo è del 2010 ed è interpretato da Balti e Samir Loussif. Balti, 29 anni, è uno dei rapper più forti sulla piazza di Tunisi. Mentre Samir Loussif viene dal genere del varietà e della canzone popolare, in particolare dal mezoued. Dalla loro collaborazione è nata "Mchaou", che in italiano significa: "Se ne sono andati". Se ne sono andati i ragazzi. I ragazzi di Tunisi. Ma non i figli della borghesia e della classe media. Bensì i giovani "cresciuti nei quartieri popolari". Quelli che nei quartieri hanno studiato, si sono ubriacati, e si sono presto "saziati" della disoccupazione e della povertà. Fino a quando "hanno visto tornare dall'Italia gli amici" di una vita. E hanno deciso di "giocarsi tutto" anche loro per la "harqa". Perché bruciare la frontiera è la sola "soluzione" per "riempirsi le tasche" e "fare felici le proprie madri". Le stesse madri che adesso li "aspettano davanti alla porta di casa". Le stesse madri che "hanno paura" dopo aver visto al tg le immagini dei ragazzi morti in mare. "Troppo giovani per morire". E allora eccolo l'"inganno" dell'Europa. Che "ti arricchisce ma non può comprare una vita". E così il mito dell'avventura e del riscatto lascia il posto alle lacrime. Le lacrime delle madri che "piangono pensando che il figlio sia tornato" e dei padri che "cercano i figli negli ospedali e nelle carceri". Perché "il mare ti porta dove vuoi, ma l'onda è menzognera. O ti porta dove vuoi oppure nella tomba". Un testo così, non poteva essere più attuale. Perché l'anno più tragico per la gioventù tunisina è stato questo 2011, in cui centinaia di ragazzi hanno perso la vita tentando di attraversare il Canale di Sicilia per raggiungere l'Europa. E allora, nel nome della loro memoria, buon ascolto. E buona lettura, perché di seguito trovate la traduzione in italiano del testo arabo. Facciamo circolare queste note e queste parole, perché forse ci possono aiutare più di mille statistiche a capire le aspirazioni della gioventù del nostro amato Mediterraneo. tradotto da Rabih Bouallegue Mchaou - Samir Loussif: Hezzit 3ini lisme ou bkit - Balti: Illi bekkew il3in w tha3ou bin lamwej - S.L. Medit idi el 5al9i ou mouleye, laou5atini ye dhnaia kif mchit -B. Illi f9idnehoum mchaou meghir rjou3 - S.L. 7alitni madhmoum ou ketem deia , ye dhnaia golli fanna barr mchit -B. Lemmima bkett w tgoul wlidi jech - S.L. Farra7li gelbi ou metjinich -B. Illi tsawirhoum thikrayet meghir dmou3... - S.L. Min ghir enti hayeti matsewich. - Balti: Mchaou 7arr9in b3add, b3add 3al bou wel oum. Mchaou rekbin fou9 flouka wel mouj sdoum. M3a koul mouja il 9alib ydou9 wel 3inin tithlem, mellouta b5ar w men fou9 s5abb wellil thlem. 5allew wrahoum 9loub ma7rou9a w ness mefible2ech. Elloum met5ayra 3la yousill lelbar weldha kle wella meklech, mefiblhech illi weldha ilyoum bin le7ye wel moutt, ama yeslik yousill lelbar wella yeklou il 7outt 7ouma w dar 9a3dou tsawir 9a3dou thikrayett. Illi wsil b3ath le7wtou welli met. Ba3ou rwe7houm ber5iss w belghali ilmout chrew. ghoussa fil 9alib chebeb 3la rwe7houm jneou. Il oum met7ayra wel bou ylawwij 3la wledou win dar il7ouma w sbitaratt w bin il mesjin. Mefibelouch weldou ilyoum rekib fou9 lemwejj. Chaba3 btala w fa9er melli 5raj mel collège. Fi 7wem cha3beya trabbew, ghadi kibrou w 9raw, ghadi sikrou w s5aw, ghadi mourthou w braw, ghadika chefou wled 7oumtou habtou mettalyen: illi rawwa7 expulsé welli rawa7 melyen. 7abb yjarrib 7athou, 7abb yjib kif mejebou, 7abb yfarra7 oummou, 7abb y3abbi jyebou. Fibelou il 7arr9a 7all Se ne sono andati - Samir Loussif: Ho alzato gli occhi al cielo e ho pianto - Balti: Quelli che ci hanno fatto piangere si sono persi tra le onde - S.L. Ho teso la mano al mio creatore e signore, mi hai addolorato mio caro come te ne sei andato, -B. Li abbiamo persi, se ne sono andati senza fare ritorno - S.L. Mi hai lasciato soffrire, mio caro dimmi in quale luogo lontano sei? -B. La madre piange, pensando che il figlio sia tornato - S.L. Fai felice il mio cuore, senza bisogno di tornare -B. Immagina ricordi senza lacrime - S.L. Senza di te la mia vita non ha senso. - Balti: Sono partiti lontano, lontano dal padre e dalla madre. Se ne sono andati in una barca sbattuta dalle onde E ad ogni onda il mio cuore batte e mi si oscura la vista, con sotto il mare e sopra le nuvole e la notte scura. Dietro di loro hanno lasciato cuori infranti e la gente non sa più niente. La madre si preoccupa se il figlio ha mangiato o no, e non sa che oggi suo figlio è tra la vita e la morte, se ha toccato terra o se sarà mangiato dai pesci. Il quartiere e la casa sono solo foto e ricordi C'è chi ha inviato qualcosa ai fratelli e chi è morto. Si sono venduti per poco e hanno comprato la morte a caro prezzo. Si stringe il cuore per i giovani che se ne sono andati per sempre sacrificandosi. La madre è preocupata e il padre è alla ricerca dei figli nei quartieri e negli ospedali e nelle carceri. Non sa che oggi suo figlio è trasportato dalle onde, Della dissocupazione e della povertà si è saziato da quando è uscito dalla scuola. Sono stati educati nei quartieri popolari, lì sono cresciuti, hanno studiato, si sono ubriacati, lì si sono ammalati e sono guariti, e lì hanno visto gli amici di quartiere tornare dall'Italia: chi è tornato espulso e chi è tornato pieno(di soldi). Vogliono provare la fortuna, vogliono riportare ciò che gli altri hanno portato, vogliono fare felici le proprie madri, vogliono riempirsi le tasche. Sono convinti che la harqa sia la soluzione, w 3la 5atir2a koullou y2oun itha wsill selemett istennew telifoun. - Samir Loussif: Hezzit 5ini lisme ou bkit, meddit idi l7al9i ou moulaia, laou5atini ye dhnaia kif mchit, 5allitni madhmoum ou ketem deia. Ye dhnaia golli fanna barr mchit farra7li gelbi ou metjinich min ghir enti hayeti matsewich. - Balti: Omok testanna fik lyoum 9oddem beb dar. Tfaja3at ki chefet har9in metou fi la7bar: "Za3ma weldi meli metou wele meli njeou?" 9addech min dam3a 2abtet ma3a koul eroue5 mchaou? Barcha stress, barcha dmou3 habtou, barcha 3adheb! Lb7ar waslik win t7abb ama el mouj keddheb. Ama iwaslek win t7abb wele lil l9bar welle 5abrek sa7bi wele meiouselchi 5bar. T7abb teksi omok min l'europe ou l'europe tghor. Leuro yeghnik ama 5sara meiesrich lo3mor. Lemmit flousek bilelef bich techri bha el mout. Mentesawerchi tardha tebki 3alik ness eli 7abbouk. Barcha wouslou, ama mchaou meghir rjou3. Elli ousel farra7 el oum ou eli met meoselchi 5alla dmou3. Tlawej 3al luxe, t7abb tfarra7 ommok ou teksi lo5aien, ama chey me2ou m9adder chey me2ou madhmoun. B7ar bla3 ness ou fleiek kima bla3 far3oun. Ghodwa tahrra9 ama za3ma t5ot sa9ik fil bar wele temchi fi neza ama li2 7out lb7ar. Tsawwer bou tsawwer ommok sam7ou bil la5bar, tsawwer 3andek ouled mechi fi la5tar, tawa t7ass bih kima weldik 7assou bik. si giocano tutto e se arriveranno, aspettate soltanto una telefonata - Samir Loussif: Ho alzato gli occhi al cielo e ho pianto, ho teso la mia mano al creatore mio signore, mi hai addolorato mio caro come te ne sei andato, mi hai lasciato soffrire nascondendo il mio male. Mio caro dimmi in quale luogo sei andato? Fai felice il mio cuore, senza bisogno di tornare senza di te la mia vita non ha più senso. - Balti: Tua madre ti aspetta davanti la porta di casa. Da quando ha visto gli harraga morti al tg, ha paura: "Mio figlio sarà tra i morti o tra i superstiti?" Quante lacrime sono state versate per ogni anima che se ne è andata? Troppo stress troppe lacrime versate, troppe sofferenze! Il mare ti porta dove vuoi ma l'onda è menzognera. O ti porta dove vuoi oppure nella tomba, o porta tue notizie oppure non le porta. Tu vuoi vestire tua madre dall'Europa ma l'Europa è un inganno. L'euro ti arricchisce ma non può comprare una vita. Hai raccolto soldi a migliaia per comprarti la morte. Non penso che sarai felice vedendo piangere chi ti ha amato. Molti sono arrivati, ma altri se ne sono andati senza fare ritorno. Chi è arrivato ha fatto felice la madre ma chi non è arrivato ha lasciato solo lacrime. Cerchi il lusso, vuoi fare felice tua madre e vestire i tuoi fratelli, ma niente può cambiare ciò che hai scritto. Il mare ha ingoiato barche e persone come ha ingoiato il faraone. Domani parti ma chissà se metterai piede a terra o se sarai in un funerale o sarai pasto per i pesci. Immagina i tuoi genitori che vengono a sapere della notizia, immaginati di avere un figlio che va verso il pericolo, e ti sentirai come ora si sentono i tuoi genitori. La vita e la morte sono tra le mani di dio e tra le sue mani c'è anche la tua anima - Samir Loussif: Ho smentito chi mi parlava di te dicendomi: "Tuo figlio si è perso tra le onde". Sacrificherei la mia vita per te se soltanto qualcuno mi dicesse: ''Tuo figlio sta La7ye ou lmout fi ied rabbi ou enti ro7ek bin inidih - Samir Loussif: Kedhebt el koul el a5keou 3alik, gellou: "Dhneie dha3 bin lemwej". Nefdik rou7i ou 3omri el koul lik ou ken 7ad igoulli: "Ouldek jei". Nsabbar fi ro7i ngoul "Inchallah i3oud". 7atta welleou mebinetne l7doud, marrat gelbi toub fi la3dheb. arrivando''. Paziento e mi dico "Inshallah tornerà". Anche se in mezzo a noi ci sono le frontiere, a volte il mio cuore è pieno di sofferenza. -Balti: Se ne sono andati lontano, nel pericolo. Se ne sono andati con sotto il mare e sopra il cielo e la pioggia. Se ne sono andati dove l'onda ha scelto che andassero, dove è presente la morte, se ne sono andati dove si perdono le notizie. Se ne sono andati che erano ancora piccoli, se ne sono andati su una barca nel mare se ne sono andati dove si sono fermate le vite, se ne sono andati dove mangiano i pesci, se ne sono andati dove le madri piangono, dove si trova la vita e la morte. -Balti: Mchaou b3id lila5tar. Mchaou ta7thom leb7ar ou min fou9 sme ou lardh Houma mchaou win lmouj 5tar mchaou, win lmout a7dhar, mchaou win tense la7bar. Mchaou mizelou ouled sghar, mchaou fi flouka fil lab7ar, mchaou win we9fat la3mar, mchaou win el7out kle mchaou win el oum bket win famma el mout ou la7ye. Cheb Bilal "Babour li jabni", Maledetta la nave che mi ha portato. Lui si chiama Bilal Mouffok, ma in Algeria tutti lo conoscono come Cheb Bilal. Classe 1966, la sua è una delle voci della musica raï algerina. Tutto è iniziato con il conservatorio a Oran e i primi concerti ai matrimoni. Fino a quando, nel 1989, Bilal sbarca a Marsiglia e inizia a lavorare senza documenti come lavapiatti un un piccolo bar della città. Ed è a Marsiglia che scopre la sua anima raï e che inizia a farsi un nome tra la comunità algerina della città. Fino a quando, nel 1997, pubblica il suo primo album: "Babour li jabni", che in italiano suona come "Maledetta la barca che mi ha portato". La canzone diventa immediatamente un successo in Algeria come in Francia, e lo consacra come nuovo interprete della musica raï. Canta la disillusione di chi il viaggio l'ha già fatto, la nostalgia per il paese, e la tristezza della lontananza. Sentimenti comuni a migliaia diharraga arrivati in Europa e rimasti prigionieri dei propri sogni. Perché paradossalmente nella fortezza è più facile entrare che uscire. E una volta rimasti senza documenti, i giovani harraga possono passare anni interminabili prima di poter rivedere la propria terra, la propria famiglia e i propri amici. E in mezzo ci sono tutte le occasioni perse. Che sia la gioia di un matrimonio o il lutto di un funerale. E i legami importanti che finiscono per allentarsi a volte irreversibilmente. Perché una volta rimasti bloccati nella fortezza si scopre anche quello. Che i soldi non erano tutto. E che anche i sogni più belli a volte diventano incubi. Di seguito trovate il testo tradotto in italiano. Babour li jabni Maledetta la nave che mi ha portato Elbabour lli jabni enaalle waldih ayye, ouhayyamni ou behdelni wassilni beeed ayye, a leghadi sellimli ala bladi ayye ya ghoulle lhoum rani labesse, khlli ghbenti secret. Maledetta la nave che mi ha portato, madre mi ha rovinato portandomi lontano, laggiù salutami la mia terra e dì a tutti che sto bene, lascia che io nasconda il mio segreto. Khelliha ala rabbi kima jatte jatte, oualache enkhammemme enzidde el ghalbi gui elhamme, khelliha ala rabbi kima jatte jatte, oualache enkhammemme enzidde el ghalbi gui elhamme. Che ci pensi dio quel che sarà sarà, perché se ci penso io aggiungerò solo tristezza al mio cuore, Che ci pensi Iddio quel che sarà sarà, perché se ci penso io aggiungerò solo tristezza al mio cuore. Y a des fois nesker ah nbghi nfaji ayye A volte mi ubriaco per dimenticare naaya mezayyer rouhi e altre volte nonostante me stesso des fois lacher mi lascio andare. Elbabour lli jabni enaalle waldih ayye ouhayyamni ou behdelni wassilni beeed ayye. Maledetta la nave che mi ha portato, madre mi ha rovinato portandomi lontano. Ma bqa walou koulchi chyanne ayye, illa kemlitte hakda, nzidde llalmanne aaaa, ma bqa walou koulchi chyanne ayye, illa kemlitte hakda, nzidde llalmanne aaaa. Non è rimasto nulla, tutto è andato via, se continuo così, aggiungerò solo dolore, non è rimasto nulla, tutto è andato via, se contino così, aggiungerò solo dolore. tradotto da Rabih Bouallegue Amel Matlouthi, Tunisia 2011 “Kelmti Horra” La mia parola libera Io sono i liberi che non hanno paura. Io sono i segreti che non moriranno mai Io sono la voce di chi non si è piegato. Io sono il senso in mezzo a questo caos. Io sono il diritto degli oppressi Che è stato venduto da quei cani Che prima hanno rubato il grano nelle case E poi hanno chiuso la porta in faccia alle idee Io sono i liberi che non hanno paura. Io sono i segreti che non moriranno mai Io sono la voce di chi non si è piegato. Io sono libera e la mia voce è libera. Io sono libera e la mia voce è libera. Non dimenticate il prezzo del pane Non dimenticate chi ha coltivato la nostra miseria Non dimenticate chi ci ha tradito nel momento del bisogno Io sono i liberi che non hanno paura. Io sono i segreti che non moriranno mai Io sono la voce di chi non si è piegato. Io sono il segreto della rosa rossa Avevano sepolto il suo profumo nel fiume Eppure nessuno ha mai smesso di amare i suoi colori E adesso dai suoi germogli esce una fiamma Che chiama i liberi a raccolta. Io sono una stella che brilla nell’oscurità Io sono una spina nella gola dell’oppressore Io sono un vento sfiorato da un fuoco Io sono l’anima di quelli che non abbiamo dimenticato Io sono la voce di quelli che non sono morti Trasformiamo l’acciaio in argilla La useremo per costruire nuovo amore Che sia uccelli E che sia casa Che sia vento e pioggia. Io sono i liberi del mondo uniti. Io sono come un proiettile. Io sono i liberi del mondo uniti. Io sono come un proiettile. Traduzione Gabriele Del Grande