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Testi canzoni incontro

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Testi canzoni incontro
Musica, si parte!
http://fortresseurope.blogspot.it/p/musica.html
Ormai sono molti i rapper della riva sud del Mediterraneo che cantano l'avventura della traversata. Le loro
parole ci aiutano a capire meglio cosa succede sul confine. Vista dai quartieri popolari di Tunisi, dai
sobborghi di Annaba o dalle campagne di Khouribga, la frontiera non è soltanto un confine geografico, ma
molto di più. È la sfida, la prova di coraggio per raggiungere un altrove dove realizzare i sogni di una vita. Al
punto che dal Marocco alla Tunisia, viaggiare senza documenti si dice harraga, ovvero bruciare.
"Partir loin", Reda Taliani e 113.
"Partir loin", una canzone algerina dei rapper Reda Taliani e 113. La prima incisione risale al 2005, ma
ancora oggi è un pezzo conosciutissimo. Il segreto del suo successo, oltre a un ritmo irresistibile, sono
sicuramente le parole del ritornello, quando il cantante supplica la barca “Yal babour ya mon amour” come
se fosse la sua amata, chiedendogli di "portarlo fuori dalla miseria" per una “evasione speciale” dall'Algeria a
una generica "l'Occidentale".
PARTIR LOIN
Versione originale
PARTIRE LONTANO
traduzione italiana
Ouais gros!!
elle est où Joséphine!
allez laissez-moi de toi!
ah bon c'est comme ça!
ma tɛayyinich!
113 Taliani!
c'est bon!
Ehi grande!!
dov'è Joséphine!
dai lasciami stare!
ah sì è così!
non stancarmi!
113 Taliani!
va bene!
Écoute
Ascolta
Ya lbabur, ya mon amour
Kharredjni men la misère
(rim-k) partir loin
Fi bladi rani mahgour
Ɛyit, Ɛyit u j'en ai marre
(rim-k) c'est bon
Ma nratich l'occasion
(rim-k)lala
Fi bali ça fait longtemps
Hada nessetni qui je suis
Nkhdem haliha a jour nuit
oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
(rim-k) partire lontano
nel mio paese mi sento umiliato
sono stanco e mi sono stufato
(rim-k) va bene
stavolta non perderò l'occasione
(rim-k) no no
nella mia testa è da un sacco di tempo
l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono
ci lavoro su giorno e notte
Ya l-babur, ya mon amour
Kharredjni men la misère
(rim-k)partir loin
Évasion spéciale men l'Algérie ll'occidental
oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
(rim-k) partire lontano
evasione speciale dall'Algeria all'occidentale
Moi je suis de Kabylifornie
On fumait 350 benji
Io sono della Cabilifornia (gioco di parole tra Cabilia, una regione
berbera dell'Algeria, e California)
Sur les bords de la Corniche
Habsi-ni maɛlich
fumavamo 250 benji
sul bordo della Corniche
Rien à perdre, Rim-k le malade mental arrestatemi non importa
plus connu que l-hadj memba
non ha niente da perdere Rim-k il malato mentale
J’voudrais passer le henné à ma bien- più conosciuto del Haj Memba
aimée
vorrei mettere il hénné alla mia amata (allusione al desiderio di
Avant que je taille
sposarsi)
Comme Cheb Hasni j’suis sentimental prima di tagliare
come Cheb Hasni (noto cantante del raï algerino)
Partir loin, rien à perdre
sono un sentimentale
C'est Boston ou la Chepa
Laissez-moi de toi
Partire lontano niente da perdere
Comme Robinson sur une ile
a Boston o non so dove
Mon mouton je l'appellerai Mercredi
lasciami tranquillo
Dès que l'avion atterrit, j'applaudis
come Robinson su un'isola
Comme les chibanis j’vous rends la
il mio montone lo chiamerò mercoledì
carte de résidence
e quando l'aereo atterra applaudirò
come gli chibanis (termine usato per indicare i vecchi emigrati in
Francia)
Un moment d'évasion, ya hmar, lève toi vi restituisco la carta di residenza
et danse
un momento d'evasione dai asino alzati e balla
(Taliani) ça fait plaisir
Ya l-babur, ya mon amour
Kharrejni men la misère
(Rim-k)partir loin
Fi blad-i rani mahgour
Aite aite ou j'en ai marre
(rim-k)c'est bon
Matratésh l'occasion
(rim-k)lalah
Fi lali ça fait longtemps
Hada nessetni qui je suis
Nekhdem haliha a jour et nuit
Ya l-babour ya mon amour
Kharrejni mel la misère
Évasion spéciale men l'Algérie ll'occidentale
J’reste bledard, débrouillard
J’tannonce emmène-moi loin de la
misère
Mon plus fidèle compagnon en route
pour l'eldorado
Même en classe éco dirou l’sac a dos
Partir loin sans les cousins
Le plan à l’arrache c'est dur
J’me considère chanceux d'être en vie
Pourvu que ça dure
J'ai grandi qu'avec des voleurs
(Taliani) con piacere
Oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
(Rim-k) partire lontano
nel mio paese mi sento umiliato
sono stanco e mi sono stufato
(rim-k) è buono
stavolta non perderò l'occasione
(rim-k) no no
nella mia testa è da un sacco di tempo
l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono
ci lavoro su giorno e notte
oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
evasione speciale dall'Algeria all'occidentale
Resto un paesano, intraprendente
e ti annuncio portami lontano dalla miseria
mio più fedele compagno sulla strada per
l'eldorado
anche in classe economica metti lo zaino
partire lontano senza i cugini
il piano da strappare è duro
mi considero fortunato di essere in vita
Du haut toujours les youyous qui
résonnent
Dans ma tête être à la quête du
bonheur
a condizione che duri
sono cresciuto solo con dei ladri
dall'alto sempre i gommoni che risuonano
nella mia testa alla ricerca della felicità
Taliani :
Yal bledi nti fik el khir
Yeddi-h lli ɛandu zzhar ya
Iɛich lli ɛandu l-ktaf
U tzidi-lu l-ma l-bhar
Yal babour ya mon amour
Kharredjni men la misère
(rim-k)partir loin
Fi blad-i rani mahgur
Ɛyit, ɛyit u j'en ai marre
(rim-k) c'est bon
Ma nratich l'occasion
(rim-k) lala
Fi bali ça fait longtemps
Hada nessat-ni qui je suis
Nekhdem ɛli-ha jour et nuit
Taliani:
O paese mio, tu sei pieno di ricchezze
se le prendono i più fortunati
quelli che hanno le spalle vivono
(le "spalle" si riferisce ai graduati dell'esercito e al loro potere)
e tu aggiungi acqua al mare
(modo di dire, ovvero fai stare ancora meglio chi è già
raccomandato)
Oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
(rim-k) partire lontano
nel mio paese mi sento umiliato
sono stanco e mi sono stufato
(rim-k) è così
Ya l-babur ya mon amour
stavolta non perderò l'occasione
Kharredj-ni mel la misère
(rim-k) no no
Évasion spéciale L'Algérie l'occidentale nella mia testa è da un sacco di tempo
l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono
Taliani
ci lavoro su giorno e notte
Yal babour ya mon amour
oh barca, amore mio
Kharredj-ni men la misère
portami fuori dalla miseria
Fi blad-i rani mahgur
evasione speciale dall'Algeria all'occidentale
Ɛyit, ɛyit, j'enai marre
Matratish l'occasion
Arwah arwah c'est le moment
Taliani
Hada nessetni qui je suis
Oh barca, amore mio
Nekhdem ɛli-ha jour et nuit
portami fuori dalla miseria
nel mio paese mi sento umiliato
Ya l-babur, ya mon amour
sono stanco e mi sono stufato
Kharredj-ni men la misère
stavolta non perderò l'occasione
Fi blad-i rani mahgur
vai vai è arrivato il momento
Ɛyit, ɛyit u j'en a i marre
l'emigrazione mi ha fatto dimenticare chi sono
Nsakrifyi u ndir el-dar
ci lavoro su giorno e notte
U hatta ana nwelli richard
ya ya ya yah
Oh barca, amore mio
portami fuori dalla miseria
(Rim-k) Algérie Maroc Tunisie
nel mio paese mi sento umiliato
sono stanco e mi sono stufato
(Taliani) hay wuldi hay wuldi .
Mi sacrificherò e mi farò una casa
Viens je t'emmène viens viens
e anche io diventerò un ricco
Laissez-moi de toi
(taliani) Rmel jamais yeghmel
ya ya ya yah
(Rim-k) Algeria Marocco Tunisia
Ouais vive la JSK
Maghreb United
Algérie Maroc Tunisie réunifiés
Maghreb United
Partir loin pour fuir les problèmes qu'on
a dans tête mec
Pharell Williams au clavier
Rachid le toulousain aux percus
Maghreb United
Maghreb United
(Taliani) ehi ragazzo ragazzo
vieni ti porto vieni vieni
lasciami tranquillo
(Taliani) la sabbia non si invecchia
Sì viva il Jsk (una squadra di calcio della Cabilia)
Maghreb unito
Algeria Marocco Tunisia riunificati
Maghreb unito
Partire lontano per fuggire i problemi che
abbiamo nella testa ragazzo
Pharell Williams alla tastiera
Rachid il tolosano alle percussioni
Maghreb unito
Maghreb unito
Samir Loussif. "Mchaou"
Musica e harraga. Ancora una canzone. Questa volta tunisina. Il pezzo è del 2010 ed è interpretato da
Balti e Samir Loussif. Balti, 29 anni, è uno dei rapper più forti sulla piazza di Tunisi. Mentre Samir
Loussif viene dal genere del varietà e della canzone popolare, in particolare dal mezoued. Dalla loro
collaborazione è nata "Mchaou", che in italiano significa: "Se ne sono andati". Se ne sono andati i ragazzi. I
ragazzi di Tunisi. Ma non i figli della borghesia e della classe media. Bensì i giovani "cresciuti nei quartieri
popolari". Quelli che nei quartieri hanno studiato, si sono ubriacati, e si sono presto "saziati" della
disoccupazione e della povertà. Fino a quando "hanno visto tornare dall'Italia gli amici" di una vita. E hanno
deciso di "giocarsi tutto" anche loro per la "harqa". Perché bruciare la frontiera è la sola "soluzione" per
"riempirsi le tasche" e "fare felici le proprie madri". Le stesse madri che adesso li "aspettano davanti alla
porta di casa". Le stesse madri che "hanno paura" dopo aver visto al tg le immagini dei ragazzi morti in
mare. "Troppo giovani per morire". E allora eccolo l'"inganno" dell'Europa. Che "ti arricchisce ma non può
comprare una vita". E così il mito dell'avventura e del riscatto lascia il posto alle lacrime. Le lacrime delle
madri che "piangono pensando che il figlio sia tornato" e dei padri che "cercano i figli negli ospedali e nelle
carceri". Perché "il mare ti porta dove vuoi, ma l'onda è menzognera. O ti porta dove vuoi oppure nella
tomba". Un testo così, non poteva essere più attuale. Perché l'anno più tragico per la gioventù tunisina è
stato questo 2011, in cui centinaia di ragazzi hanno perso la vita tentando di attraversare il Canale di Sicilia
per raggiungere l'Europa.
E allora, nel nome della loro memoria, buon ascolto. E buona lettura, perché di seguito trovate la traduzione
in italiano del testo arabo. Facciamo circolare queste note e queste parole, perché forse ci possono aiutare
più di mille statistiche a capire le aspirazioni della gioventù del nostro amato Mediterraneo.
tradotto da Rabih Bouallegue
Mchaou
- Samir Loussif: Hezzit 3ini lisme ou bkit
- Balti: Illi bekkew il3in w tha3ou bin lamwej
- S.L. Medit idi el 5al9i ou mouleye, laou5atini ye
dhnaia kif mchit
-B. Illi f9idnehoum mchaou meghir rjou3
- S.L. 7alitni madhmoum ou ketem deia , ye dhnaia
golli fanna barr mchit
-B. Lemmima bkett w tgoul wlidi jech
- S.L. Farra7li gelbi ou metjinich
-B. Illi tsawirhoum thikrayet meghir dmou3...
- S.L. Min ghir enti hayeti matsewich.
- Balti: Mchaou 7arr9in b3add,
b3add 3al bou wel oum.
Mchaou rekbin fou9 flouka wel mouj sdoum.
M3a koul mouja il 9alib ydou9
wel 3inin tithlem,
mellouta b5ar w men fou9 s5abb wellil thlem.
5allew wrahoum 9loub ma7rou9a
w ness mefible2ech.
Elloum met5ayra 3la yousill lelbar weldha kle wella
meklech,
mefiblhech illi weldha ilyoum bin le7ye wel moutt,
ama yeslik yousill lelbar wella yeklou il 7outt
7ouma w dar 9a3dou tsawir 9a3dou thikrayett.
Illi wsil b3ath le7wtou welli met.
Ba3ou rwe7houm ber5iss
w belghali ilmout chrew.
ghoussa fil 9alib chebeb 3la rwe7houm jneou.
Il oum met7ayra
wel bou ylawwij 3la wledou
win dar il7ouma w sbitaratt w bin il mesjin.
Mefibelouch weldou ilyoum rekib fou9 lemwejj.
Chaba3 btala w fa9er melli 5raj mel collège.
Fi 7wem cha3beya trabbew,
ghadi kibrou w 9raw, ghadi sikrou w s5aw,
ghadi mourthou w braw,
ghadika chefou wled 7oumtou habtou mettalyen:
illi rawwa7 expulsé welli rawa7 melyen.
7abb yjarrib 7athou,
7abb yjib kif mejebou,
7abb yfarra7 oummou,
7abb y3abbi jyebou.
Fibelou il 7arr9a 7all
Se ne sono andati
- Samir Loussif: Ho alzato gli occhi al cielo e ho
pianto
- Balti: Quelli che ci hanno fatto piangere si sono
persi tra le onde
- S.L. Ho teso la mano al mio creatore e signore, mi
hai addolorato mio caro come te ne sei andato,
-B. Li abbiamo persi, se ne sono andati senza fare
ritorno
- S.L. Mi hai lasciato soffrire, mio caro dimmi in quale
luogo lontano sei?
-B. La madre piange, pensando che il figlio sia
tornato
- S.L. Fai felice il mio cuore, senza bisogno di tornare
-B. Immagina ricordi senza lacrime
- S.L. Senza di te la mia vita non ha senso.
- Balti: Sono partiti lontano,
lontano dal padre e dalla madre.
Se ne sono andati in una barca sbattuta dalle onde
E ad ogni onda il mio cuore batte
e mi si oscura la vista,
con sotto il mare e sopra le nuvole e la notte scura.
Dietro di loro hanno lasciato cuori infranti
e la gente non sa più niente.
La madre si preoccupa se il figlio ha mangiato o no,
e non sa che oggi suo figlio è tra la vita e la morte,
se ha toccato terra o se sarà mangiato dai pesci.
Il quartiere e la casa sono solo foto e ricordi
C'è chi ha inviato qualcosa ai fratelli e chi è morto. Si
sono venduti per poco
e hanno comprato la morte a caro prezzo.
Si stringe il cuore per i giovani che se ne sono andati
per sempre sacrificandosi.
La madre è preocupata
e il padre è alla ricerca dei figli
nei quartieri e negli ospedali e nelle carceri.
Non sa che oggi suo figlio è trasportato dalle onde,
Della dissocupazione e della povertà si è saziato da
quando è uscito dalla scuola.
Sono stati educati nei quartieri popolari,
lì sono cresciuti, hanno studiato, si sono ubriacati,
lì si sono ammalati e sono guariti,
e lì hanno visto gli amici di quartiere tornare dall'Italia:
chi è tornato espulso e chi è tornato pieno(di soldi).
Vogliono provare la fortuna,
vogliono riportare ciò che gli altri hanno portato,
vogliono fare felici le proprie madri,
vogliono riempirsi le tasche.
Sono convinti che la harqa sia la soluzione,
w 3la 5atir2a koullou y2oun
itha wsill selemett istennew telifoun.
- Samir Loussif: Hezzit 5ini lisme ou bkit,
meddit idi l7al9i ou moulaia,
laou5atini ye dhnaia kif mchit,
5allitni madhmoum ou ketem deia.
Ye dhnaia golli fanna barr mchit
farra7li gelbi ou metjinich
min ghir enti hayeti matsewich.
- Balti: Omok testanna fik lyoum 9oddem beb dar.
Tfaja3at ki chefet har9in metou fi la7bar:
"Za3ma weldi meli metou wele meli njeou?"
9addech min dam3a 2abtet
ma3a koul eroue5 mchaou?
Barcha stress, barcha dmou3 habtou, barcha
3adheb!
Lb7ar waslik win t7abb ama el mouj keddheb.
Ama iwaslek win t7abb wele lil l9bar
welle 5abrek sa7bi wele meiouselchi 5bar.
T7abb teksi omok min l'europe
ou l'europe tghor.
Leuro yeghnik ama 5sara meiesrich lo3mor.
Lemmit flousek bilelef bich techri bha el mout.
Mentesawerchi tardha tebki 3alik ness eli 7abbouk.
Barcha wouslou,
ama mchaou meghir rjou3.
Elli ousel farra7 el oum
ou eli met meoselchi 5alla dmou3.
Tlawej 3al luxe,
t7abb tfarra7 ommok ou teksi lo5aien,
ama chey me2ou m9adder chey me2ou madhmoun.
B7ar bla3 ness ou fleiek
kima bla3 far3oun.
Ghodwa tahrra9 ama za3ma t5ot sa9ik fil bar
wele temchi fi neza ama li2 7out lb7ar.
Tsawwer bou tsawwer ommok sam7ou bil la5bar,
tsawwer 3andek ouled mechi fi la5tar,
tawa t7ass bih kima weldik 7assou bik.
si giocano tutto
e se arriveranno, aspettate soltanto una telefonata
- Samir Loussif: Ho alzato gli occhi al cielo e ho
pianto,
ho teso la mia mano al creatore mio signore,
mi hai addolorato mio caro come te ne sei andato,
mi hai lasciato soffrire nascondendo il mio male.
Mio caro dimmi in quale luogo sei andato?
Fai felice il mio cuore, senza bisogno di tornare
senza di te la mia vita non ha più senso.
- Balti: Tua madre ti aspetta davanti la porta di casa.
Da quando ha visto gli harraga morti al tg, ha paura:
"Mio figlio sarà tra i morti o tra i superstiti?"
Quante lacrime sono state versate
per ogni anima che se ne è andata?
Troppo stress troppe lacrime versate, troppe
sofferenze!
Il mare ti porta dove vuoi ma l'onda è menzognera.
O ti porta dove vuoi oppure nella tomba,
o porta tue notizie oppure non le porta.
Tu vuoi vestire tua madre dall'Europa
ma l'Europa è un inganno.
L'euro ti arricchisce ma non può comprare una vita.
Hai raccolto soldi a migliaia per comprarti la morte.
Non penso che sarai felice vedendo piangere chi ti ha
amato.
Molti sono arrivati,
ma altri se ne sono andati senza fare ritorno.
Chi è arrivato ha fatto felice la madre
ma chi non è arrivato ha lasciato solo lacrime.
Cerchi il lusso,
vuoi fare felice tua madre e vestire i tuoi fratelli,
ma niente può cambiare ciò che hai scritto.
Il mare ha ingoiato barche e persone
come ha ingoiato il faraone.
Domani parti ma chissà se metterai piede a terra
o se sarai in un funerale o sarai pasto per i pesci.
Immagina i tuoi genitori che vengono a sapere della
notizia,
immaginati di avere un figlio che va verso il pericolo,
e ti sentirai come ora si sentono i tuoi genitori.
La vita e la morte sono tra le mani di dio
e tra le sue mani c'è anche la tua anima
- Samir Loussif: Ho smentito chi mi parlava di te
dicendomi: "Tuo figlio si è perso tra le onde".
Sacrificherei la mia vita per te
se soltanto qualcuno mi dicesse: ''Tuo figlio sta
La7ye ou lmout fi ied rabbi
ou enti ro7ek bin inidih
- Samir Loussif: Kedhebt el koul el a5keou 3alik,
gellou: "Dhneie dha3 bin lemwej".
Nefdik rou7i ou 3omri el koul lik
ou ken 7ad igoulli: "Ouldek jei".
Nsabbar fi ro7i ngoul "Inchallah i3oud".
7atta welleou mebinetne l7doud,
marrat gelbi toub fi la3dheb.
arrivando''.
Paziento e mi dico "Inshallah tornerà".
Anche se in mezzo a noi ci sono le frontiere,
a volte il mio cuore è pieno di sofferenza.
-Balti: Se ne sono andati lontano, nel pericolo.
Se ne sono andati con sotto il mare e sopra il cielo e
la pioggia.
Se ne sono andati dove l'onda ha scelto che
andassero,
dove è presente la morte,
se ne sono andati dove si perdono le notizie.
Se ne sono andati che erano ancora piccoli,
se ne sono andati su una barca nel mare
se ne sono andati dove si sono fermate le vite,
se ne sono andati dove mangiano i pesci,
se ne sono andati dove le madri piangono,
dove si trova la vita e la morte.
-Balti: Mchaou b3id lila5tar.
Mchaou ta7thom leb7ar ou min fou9 sme ou lardh
Houma mchaou win lmouj 5tar mchaou,
win lmout a7dhar,
mchaou win tense la7bar.
Mchaou mizelou ouled sghar,
mchaou fi flouka fil lab7ar,
mchaou win we9fat la3mar,
mchaou win el7out kle
mchaou win el oum bket
win famma el mout ou la7ye.
Cheb Bilal "Babour li jabni", Maledetta la nave che mi ha portato.
Lui si chiama Bilal Mouffok, ma in Algeria tutti lo conoscono come Cheb Bilal. Classe 1966, la sua è una
delle voci della musica raï algerina. Tutto è iniziato con il conservatorio a Oran e i primi concerti ai matrimoni.
Fino a quando, nel 1989, Bilal sbarca a Marsiglia e inizia a lavorare senza documenti come lavapiatti un un
piccolo bar della città. Ed è a Marsiglia che scopre la sua anima raï e che inizia a farsi un nome tra la
comunità algerina della città. Fino a quando, nel 1997, pubblica il suo primo album: "Babour li jabni", che in
italiano suona come "Maledetta la barca che mi ha portato". La canzone diventa immediatamente un
successo in Algeria come in Francia, e lo consacra come nuovo interprete della musica raï. Canta la
disillusione di chi il viaggio l'ha già fatto, la nostalgia per il paese, e la tristezza della lontananza. Sentimenti
comuni a migliaia diharraga arrivati in Europa e rimasti prigionieri dei propri sogni. Perché paradossalmente
nella fortezza è più facile entrare che uscire. E una volta rimasti senza documenti, i giovani harraga possono
passare anni interminabili prima di poter rivedere la propria terra, la propria famiglia e i propri amici. E in
mezzo ci sono tutte le occasioni perse. Che sia la gioia di un matrimonio o il lutto di un funerale. E i legami
importanti che finiscono per allentarsi a volte irreversibilmente. Perché una volta rimasti bloccati nella
fortezza si scopre anche quello. Che i soldi non erano tutto. E che anche i sogni più belli a volte diventano
incubi. Di seguito trovate il testo tradotto in italiano.
Babour li jabni
Maledetta la nave che mi ha portato
Elbabour lli jabni enaalle waldih ayye,
ouhayyamni ou behdelni
wassilni beeed ayye,
a leghadi sellimli ala bladi ayye
ya ghoulle lhoum rani labesse,
khlli ghbenti secret.
Maledetta la nave che mi ha portato,
madre mi ha rovinato
portandomi lontano,
laggiù salutami la mia terra
e dì a tutti che sto bene,
lascia che io nasconda il mio segreto.
Khelliha ala rabbi
kima jatte jatte,
oualache enkhammemme
enzidde el ghalbi gui elhamme,
khelliha ala rabbi
kima jatte jatte,
oualache enkhammemme enzidde
el ghalbi gui elhamme.
Che ci pensi dio
quel che sarà sarà,
perché se ci penso io
aggiungerò solo tristezza al mio cuore,
Che ci pensi Iddio
quel che sarà sarà,
perché se ci penso io
aggiungerò solo tristezza al mio cuore.
Y a des fois nesker ah nbghi nfaji ayye A volte mi ubriaco per dimenticare
naaya mezayyer rouhi
e altre volte nonostante me stesso
des fois lacher
mi lascio andare.
Elbabour lli jabni enaalle waldih ayye
ouhayyamni ou behdelni
wassilni beeed ayye.
Maledetta la nave che mi ha portato,
madre mi ha rovinato
portandomi lontano.
Ma bqa walou koulchi chyanne ayye,
illa kemlitte hakda,
nzidde llalmanne aaaa,
ma bqa walou koulchi chyanne ayye,
illa kemlitte hakda,
nzidde llalmanne aaaa.
Non è rimasto nulla, tutto è andato via,
se continuo così,
aggiungerò solo dolore,
non è rimasto nulla, tutto è andato via,
se contino così,
aggiungerò solo dolore.
tradotto da Rabih Bouallegue
Amel Matlouthi, Tunisia 2011 “Kelmti Horra” La mia parola libera
Io sono i liberi che non hanno paura. Io sono i segreti che non moriranno mai
Io sono la voce di chi non si è piegato. Io sono il senso in mezzo a questo caos.
Io sono il diritto degli oppressi
Che è stato venduto da quei cani
Che prima hanno rubato il grano nelle case
E poi hanno chiuso la porta in faccia alle idee
Io sono i liberi che non hanno paura.
Io sono i segreti che non moriranno mai
Io sono la voce di chi non si è piegato.
Io sono libera e la mia voce è libera. Io sono libera e la mia voce è libera.
Non dimenticate il prezzo del pane
Non dimenticate chi ha coltivato la nostra miseria
Non dimenticate chi ci ha tradito nel momento del bisogno
Io sono i liberi che non hanno paura.
Io sono i segreti che non moriranno mai
Io sono la voce di chi non si è piegato.
Io sono il segreto della rosa rossa
Avevano sepolto il suo profumo nel fiume
Eppure nessuno ha mai smesso di amare i suoi colori
E adesso dai suoi germogli esce una fiamma
Che chiama i liberi a raccolta.
Io sono una stella che brilla nell’oscurità
Io sono una spina nella gola dell’oppressore
Io sono un vento sfiorato da un fuoco
Io sono l’anima di quelli che non abbiamo dimenticato
Io sono la voce di quelli che non sono morti
Trasformiamo l’acciaio in argilla
La useremo per costruire nuovo amore
Che sia uccelli
E che sia casa
Che sia vento e pioggia.
Io sono i liberi del mondo uniti. Io sono come un proiettile.
Io sono i liberi del mondo uniti. Io sono come un proiettile.
Traduzione Gabriele Del Grande 
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