Saluto dell`arcivescovo - Suore compassioniste serve di Maria
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Saluto dell`arcivescovo - Suore compassioniste serve di Maria
Saluto dell’Arcivescovo mons. Felice Cece Con l’animo colmo di gioia a nome della comunità diocesana, della congregazione delle suore Compassioniste Serve di Maria, rivolgo a vostra Eminenza il caloroso benvenuto, esprimo il più vivo ringraziamento per la sua venuta in mezzo a noi come arcivescovo metropolita di Napoli. Eminenza, il dono della vostra presenza è impreziosito dalla sua disponibilità a consentire la traslazione delle reliquie di mons. Vincenzo Sarnelli da Napoli alla chiesa concattedrale di Castellammare. Si rende così più vivo il nostro legame con la chiesa di Napoli che, nel corso dei secoli, ha fatto dono di tanti pastori alla chiesa stabiana. Sono davvero tanti i sacerdoti napoletani che sono diventati vescovi di Castellammare. Mi viene da nominarne solo tre: penso in primo luogo a mons. Tommaso Falcia dei Pii Operai, vescovo di Castellammare dal 1730 al 1743, che quale direttore spirituale S. Alfonso Maria De Liguori, favorì la presenza del più napoletano dei santi in mezzo a noi, che veniva ad incontrarlo e a consultarlo nell’episcopio di Castellammare. Mi riferisco poi a mons. Francesco Saverio Petagna, che diventa vescovo di Castellammare poco più che trentenne. Servì questa comunità per 28 anni fino al dicembre 1878. Di lui è in corso il processo di canonizzazione e la fase diocesana è già conclusa. Insieme con la congregazione delle religiose dei Sacri cuori da lui stesso fondata,noi auspichiamo che l’itinerario verso le fasi successive possa procedere con maggior speditezza. Suo degno successore sulla cattedra di S. Catello,un altro napoletane, il protagonista dell’evento odierno, mons. Vincenzo Maria Sarnelli, pronipote di Gennaro Sarnelli un redentorista recentemente beatificato: Parroco di S. Maria avvocata in Domenico Soriani di Napoli, Sarnelli fu eletto vescovo di Castellammare il 28-02-1879 e vi rimase fino al 19 aprile del 1897 data della sua nomina ad Arcivescovo di Napoli sede che raggiunse l’11-07-1897 ma vi svolse il ministero solo per pochi mesi, fino al 2 gennaio del 1898. Nella sua poliedrica azione pastorale, mons. Sarnelli, come già il suo predecessore, mons. Petagna, privilegiò la formazione spirituale delle persone consacrate. In tale contesto si spiega la sua presenza nella vita di suor Maria Maddalena della Passione, fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria, di cui fu esperto direttore spirituale. La santità della madre Starace, proclamata beata il 15 aprile 2007 è opera dello Spirito Santo, ma il divino artista non suole disdegnare la collaborazione di umani strumenti che nella santità di madre Starace si è compiaciuto di scegliere come collaboratore primo mons. Sarnelli. Detto questo rendiamo grazie a Dio e lo facciamo in questo santuario fortemente voluto da madre Starace nel I centenario della consacrazione. Chiediamo a vostra Eminenza che presiede questa concelebrazione, di presentare a Dio Trinità santa i sentimenti di lode e di esultanza di questa comunità come anche il desiderio ardente di camminare uniti sulla strada della santità alla scuola della Beata Maddalena e di pastori, insigni modelli di santità, che speriamo di poter quanto prima venerare sugli altari: mons. Petagna e mons. Sarnelli, gloria comune della Chiesa di Napoli e della Chiesa stabiana.