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Cavallo e pianificazione del territorio
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC Bundesamt für Raumentwicklung Office fédéral du développement territorial Ufficio federale dello sviluppo territoriale Federal Office for Spatial Development Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Impressum Editori Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Produzione Stato maggiore dell’informazione ARE Hanno partecipato all’elaborazione delle presenti direttive Borer Franziska, Allevamento nazionale di Avenches Brodmann Christian, Baudepartement des Kantons Aargau Häberli Peter, Federazione svizzera di ippica (FSI) Howald Michelle, Ufficio federale di veterinaria (UFV) Meyer Stauffer Florence, Service de l’aménagement du territoire du canton de Neuchâtel Perregaux du Pasquier Christa, Associazione svizzera per la pianificazione del territorio (VPL/ASPAN) Rickenbach Andreas, Baudepartement des Kantons Aargau Rohrbach Rudolf, Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Ryser Ulrich, Unione svizzera dei contadini (USC) Scheidegger Stephan, Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Schaub Hans-Ulrich, Finanzdepartement Aargau, Abteilung Landwirtschaft Steiner Anne-Marie, Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Steinmann Christian, Federazione svizzera dei fantini professionisti e dei proprietari di maneggi Sutter Andreas, Amt für Raumplanung des Kantons Thurgau Wüthrich Hansruedi, Federazione svizzera delle associazioni per l’allevamento di cavalli (FSAC) Realizzazione grafica Desk Design, Hinterkappelen Atelier Grünig, Bern Foto Desk Design, Hinterkappelen; Fritz Heinze, Herisau; Nationalgestüt, Avenches; Ruth Pfefferli, Grenchen Gran parte delle fotografie sono state scattate presso la famiglia Hossle, Hof Bürten, Reigoldswil. Distribuzione UFCL, Distribuzione pubblicazioni, 3003 Berna, Fax 031 325 50 58, www.bbl.admin.ch/bundespublikationen, N. d’art. 812.032.i. Ottenibile anche in tedesco e francese 5.2003 300 95958 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» 2 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Prefazione Prefazione Dove possono essere costruiti quali edifici e impianti per la tenuta di cavalli? Per le autorità competenti, in vista dell’applicazione del diritto risulta spesso difficile dare una risposta a questo quesito. Anche chi vuole realizzare simili edifici è spesso insicuro circa le possibilità offerte dall’attuale diritto sulla pianificazione del territorio. Le presenti direttive vogliono contribuire ad eliminare queste insicurezze. Esse servono inoltre alle autorità competenti per applicare in modo unitario il diritto. Le presenti direttive propongono soluzioni appropriate e conformi al diritto vigente. In parte è stato sfruttato deliberatamente il margine di manovra esistente. Le direttive sono state elaborate in collaborazione con un gruppo di lavoro in cui erano rappresentate tutte le parti interessate. Per quanto riguarda la questione delle pensioni per cavalli, all’interno del gruppo di lavoro le divergenze d’opinine con l’Associazione svizzera per la pianificazione del territorio (ASPT) non hanno potuto essere appianate. Ci auguriamo che le direttive diventino un punto di riferimento per chi ha a che fare con edifici e impianti per la tenuta di cavalli. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla stesura delle direttive. Prof. Pierre-Alain Rumley Direttore dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale 3 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Sommario A Introduzione 6 1 Perché delle direttive? 6 2 Punto di partenza della legislazione sulla pianificazione 6 3 Edifici e impianti per la tenuta di cavalli 7 3.1 Edifici e impianti nelle zone edificabili 7 3.2 Edifici e impianti in zona agricola 7 3.2.1 Edifici e impianti conformi alla destinazione della zona 7 3.2.2 Edifici e impianti non conformi alla destinazione della zona 8 3.3 Edifici e impianti in zone speciali 8 B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola 9 1 Premesse 9 2 Allevamento di cavalli 2.1 Premesse 9 2.2 Definizione 10 2.3 Coltivazione dipendente dal suolo – base foraggiera propria 10 2.4 Caratteristiche dell’allevamento agricolo di cavalli 10 2.5 Edifici e impianti per l’allevamento agricolo di cavalli 11 2.6 Basi legali 11 3 Tenuta di cavalli quali animali da lavoro agricoli o per 10 la produzione di carne o di latte 11 4 Pensione per cavalli 12 5 Aziende accessorie non agricole legate al cavallo 13 5.1 Definizione e realtà 13 5.2 Non conformità alla zona 13 5.3 Pensione per cavalli e azienda accessoria non agricola 13 5.4 Trasformazione di edifici e impianti esistenti 13 5.5 Basi legali 14 C Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura 15 1 Premesse 15 2 Tenuta di cavalli a scopi commerciali 15 2.1 Premesse 15 2.2 Mancanza della conformità alla destinazione della zona in zona agricola 2.3 commerciale 2.4 15 Edifici e impianti nell’ambito di aziende ippiche di natura 15 Aziende ippiche di natura commerciale esistenti in zona agricola e non conformi alla destinazione della zona (cfr. art. 37a LPT) 4 15 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Sommario 3 Tenuta di cavalli per svago 16 3.1 Definizione 16 3.2 Tenuta di cavalli per svago in zona edificabile 16 3.3 Tenuta di cavalli per svago in zona agricola 16 4 Sport equestri 17 D Domande particolari 19 1 Quando è possibile autorizzare spazi abitativi in una zona agricola? 2 3 19 Quanti cavalli possono essere ammessi nella zona residenziale? 19 Danni alle strade e ai campi dovuti ai cavalli 19 Allegato 1: Tenuta di cavalli presso aziende agricole 21 Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura 21 Allegato 2: Presupposti edilizi per una tenuta di cavalli conforme alla legislazione sulla protezione degli animali 22 Allegato 3: Punti da osservare in modo particolare per edifici e impianti conformi alla destinazione della zona siti in zona agricola 26 Allegato 4: Impianti esterni (in particolare uscite libere e superfici d’addestramento) 27 Allegato 5: Aspetti legati alla protezione dell’ambiente 29 Allegato 6: Elenco delle sentenze rilevanti del Tribunale federale 30 Allegato 7: Prescrizioni vincolanti della Confederazione 31 Allegato 8: Elenco degli uffici cantonali competenti 5 35 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» A Introduzione A Introduzione 1 Perché delle direttive? torio. Le presenti direttive devono contribuire a chiarire il seguente interrogativo: dove e in virtù di quali prescrizioni risultano ammissibili quali edifici e impianti per la tenuta di cavalli? Le direttive per- k A dipendenza dell’impiego del cavallo e seguono inoltre lo scopo di garantire un’applica- del tipo di zona, dal punto di vista della zione omogenea delle regole relative alle costru- pianificazione del territorio la valutazio- zioni fuori delle zone edificabili. ne può risultare sostanzialmente differente. 2 Punto di partenza della legislazione sulla pianificazione I cavalli possono venir impiegati in vari modi, come bestie da reddito per la produzione agricola (allevamento, produzione di latte o di carne, animali da lavoro), quali cavalli da corsa altamente sensibili o k Un importante traguardo raggiunto dalla legislazione sulla pianificazione è la come bestie domestiche tenute per svago. Questi separazione tra zona edilizia e zona sono soltanto alcuni dei possibili impieghi. agricola. Quest’ultima va mantenuta il più possibile libera da edifici. Il cavallo si incontra oggigiorno prevalentemente nell’ambito dello sport e del tempo libero. Un simi- Nel campo della pianificazione del territorio i com- le impiego richiede edifici e impianti adeguati. L’in- piti sono ripartiti nel seguente modo tra Cantoni e teresse verso il cavallo ha anche delle ripercussio- Confederazione: ni sull’agricoltura. Attualmente molte fattorie offrono ospitalità ai cavalli. • La Confederazione definisce i principi della pianificazione. Questo compito l’ha adempiuto me- La situazione legale, sia da un punto di vista della diante l’emanazione della legge federale sulla pia- legislazione edilizia che della pianificazione del nificazione del territorio (LPT, RS 700) e dell’ordi- territorio, può risultare completamente diversa a nanza sulla pianificazione del territorio (OPT, RS seconda dell’impiego del cavallo e del tipo di zona. 700.1). Nella zona agricola vigono altre condizioni quadro che nella zona artigianale. Queste ultime si diffe- • Nell’ambito dei principi del diritto federale i renziano nettamente da quelle applicabili per la Cantoni emanano la loro propria legislazione edili- zona residenziale. Spesso i committenti e le istan- zia e quella sulla pianificazione del territorio. Essi ze competenti per l’approvazione sono insicuri su si occupano pure dell’applicazione del diritto fede- cosa risulti ammissibile o meno da un punto di vi- rale e di quello cantonale. sta della legislazione sulla pianificazione del terri6 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» A Introduzione Uno dei principi fondamentali della pianificazione è edilizie e a livello comunale dai piani la separazione tra zone edificabili e non edificabili. delle zone e dai regolamenti. La Confederazione regola in modo dettagliato ed esaustivo la costruzione di edifici nelle zone non All’interno delle zone edificabili la delimitazione edificabili (costruzioni fuori delle zone edificabili). delle zone e la formulazione delle prescrizioni valevoli per tali zone spetta ai Cantoni e ai Comuni. I Comuni separano le zone edificabili da quelle non Le relative prescrizioni si trovano, da un lato, nelle edificabili mediante l’emanazione di piani di utiliz- leggi sulla pianificazione e nelle leggi edilizie dei zazione. La zona edificabile comprende i terreni Cantoni e, d’altro canto, nei piani delle zone e nei idonei all’edificazione, dove sorgono già molte co- regolamenti dei Comuni. Nella maggior parte dei struzioni, o i terreni che saranno probabilmente Cantoni, i Comuni godono di ampie libertà nel defi- edificati e urbanizzati nei prossimi 15 anni. Spetta nire i dettagli delle zone edificabili. ai Cantoni e ai Comuni suddividere ulteriormente le zone edificabili in base al genere e all’intensità Gli edifici per la tenuta di cavalli provocano delle dell’utilizzazione (zone residenziali, zone artigiana- immissioni (rumori, odori, piaghe di insetti, polvere li, zone industriali, zone miste [p. es. zona residen- ecc.). In ogni singolo caso va perciò chiarito se la ziale e artigianale] ecc.). costruzione prevista è conciliabile con lo scopo della zona in questione (cfr. in merito le osserva- I terreni al di fuori delle zone edificabili, per quan- zioni sotto D.2). A seconda della zona, la costruzio- to idonei alla coltivazione agricola, sono in genere ne può essere conforme alla destinazione della zo- attribuiti alla zona agricola. Quale zona non edifi- na oppure no. cabile, la zona agricola va mantenuta il più possibile libera da edifici. Grazie agli articoli 16 e 16a LPT Per la costruzione di centri e impianti ippici può e agli articoli 34–38 OPT, la Confederazione ha de- essere sensato delimitare zone specifiche che ten- finito lo scopo della zona agricola e gli edifici e im- gono in considerazione le particolari esigenze del- pianti ad essa conformi. lo sport dell’equitazione (cfr. in merito le osservazioni sotto A.3.3). 3 Edifici e impianti per la tenuta di cavalli Anche gli edifici e gli impianti per la tenuta di ca- 3.2 3.2.1 valli sono ammessi soltanto se sono consoni alle Edifici e impianti in zona agricola Edifici e impianti conformi alla destinazione della zona prescrizioni sulla pianificazione e alla legislazione edilizia. Ulteriori esigenze sono poste a simili edifici dal diritto sulla protezione degli animali (cfr. in merito allegato 2). La tenuta di cavalli deve inoltre k Nella zona agricola sono conformi alla destinazione della zona soltanto gli edifici che servono all’agricoltura. tener conto di aspetti specifici legati alla protezione dell’ambiente (cfr. in merito allegato 5). Ai sensi dell’art. 16a LPT e dell’art. 34 OPT sono conformi alla zona agricola gli edifici e gli impianti La legislazione sulla pianificazione pone quale con- che sono necessari alla coltivazione agricola, vale dizione base per la concessione di licenze edilizie a dire che risultano indispensabili per la produzio- che l’edificio o l’impianto sia conforme alla funzio- ne di derrate che si prestano alla consumazione o ne prevista per la zona d’utilizzazione ove si inten- alla trasformazione derivanti dalla coltivazione de costruirlo (art. 22 cpv. 2 lett. a LPT). vegetale e dalla tenuta di animali da reddito. La conformità alla zona presuppone inoltre che gli 3.1 Edifici e impianti nelle zone edificabili edifici e gli impianti abbiano una relazione funzionale diretta con l’azienda agricola. In più la dimen- k 7 Le differenti zone (zona artigianale, zo- sione degli edifici agricoli deve risultare proporzio- na residenziale, zona industriale ecc.) nale all’utilizzazione in questione. In particolare sono definite a livello cantonale dalle non possono rivelarsi troppo grandi. La conformità leggi sulla pianificazione e dalle leggi alla zona non è più data nemmeno laddove la colti- Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» A Introduzione vazione agricola cede il passo ad un’agricoltura più conformi alla destinazione della zona. Simili esercitata a titolo ricreativo o in modo industriale, edifici possono, fra altro, essere trasformati par- se quest’ultima assurge a scopo principale dell’e- zialmente e ampliati in misura limitata. Queste dificio. L’art. 34 cpv. 5 OPT lo prevede espressa- possibilità di trasformazione entrano in linea di mente per quanto riguarda l’agricoltura esercitata conto, ad esempio, per la tenuta di cavalli per sva- a titolo ricreativo. All’edificio o all’impianto non go (cfr. in merito le osservazioni sotto C.3.3). devono opporsi interessi preponderanti nell’ubicazione prevista. Un caso di conflitto potrebbe sussi- • Cambiamenti di destinazione senza lavori di stere se la costruzione prevista deturpa in modo trasformazione (art. 24a LPT) preponderante i siti caratteristici e il paesaggio. L’art. 24a LPT consente cambiamenti di destinazio3.2.2 Edifici e impianti non conformi alla destina- ne di un edificio o di un impianto, se la nuova uti- zione della zona lizzazione non richiede lavori di trasformazione e non causa alcuna nuova ripercussione sul territo- k Eccezionalmente gli edifici esistenti rio, sull’urbanizzazione e sull’ambiente. Quale ap- possono venir utilizzati per scopi non plicazione pratica nell’ambito della tenuta di caval- agricoli. li è possibile unicamente la trasformazione di una stalla di cavalli conforme alla destinazione della Tramite gli articoli 24–24d LPT il legislatore ha re- zona in una stalla ove si tengono dei cavalli per golato i casi in cui nella zona agricola edifici e im- svago. La trasformazione di stalle per mucche o di pianti non conformi alla destinazione della zona porcili in stalle per cavalli è necessariamente con- possono eccezionalmente venir eretti o trasforma- nessa a lavori di trasformazione e comporta riper- ti. Per la tenuta di cavalli si tratta principalmente cussioni sul territorio, sull’urbanizzazione e sul- delle trasformazioni o dei cambiamenti di destina- l’ambiente. Lo stesso vale ancor più per la trasfor- zione di edifici e impianti già esistenti. Le relative mazione di edifici rurali nei quali non sono mai eccezioni sono trattate brevemente qui di seguito. stati tenuti animali. Vanno considerati lavori di trasformazione in particolare l’installazione di box • Aziende accessorie non agricole (art. 24b LPT) per cavalli, ma anche l’apertura di nuove finestre, l’ampliamento delle porte, la costruzione di una Di questa possibilità di trasformazione può benefi- concimaia, la costruzione di una recinzione fissa ciare soltanto chi gestisce un’azienda agricola, se per l’uscita all’aperto, l’isolazione termica, la co- quest’ultima non può sussistere senza una fonte di struzione o la demolizione di muri e solette. Questi reddito supplementare. Se questa premessa e interventi non possono essere autorizzati in virtù quelle esplicitamente previste agli articoli 24b LPT dell’art. 24a LPT. e 40 OPT sono adempiute, è possibile autorizzare lavori di trasformazione di edifici e impianti esi- 3.3 Edifici e impianti in zone speciali stenti non più necessari all’agricoltura per installarvi un’azienda accessoria non agricola (cfr. in merito anche le osservazioni sotto B.5). Esempi: installazione di un locale di ritrovo per i k Nelle zone speciali si possono trovare soluzioni su misura per il tempo libero e lo sport. cavalieri, se l’azienda agricola ospita dei cavalli, li noleggia e organizza gite a cavallo. A seconda delle circostanze non è possibile trovare ubicazioni idonee per centri e impianti ippici al- • Trasformazione di edifici e impianti protetti nella l’interno delle zone edificabili. Non è nemmeno propria situazione di fatto (art. 24c LPT) possibile ripiegare sulla zona agricola, poiché in essa non sono ammessi edifici legati alle attività Possono diventare oggetto di trasformazione tutti sportive e del tempo libero. In simili casi i Comuni gli edifici e impianti esistenti fuori delle zone edifi- hanno la possibilità di delimitare delle zone spe- cabili, se inizialmente risultavano conformi alla ciali (p. es. zona per l’equitazione). Se possibile, si- legge e in seguito a successive modifiche di dispo- mili zone speciali vanno delimitate all’interno delle sti legali o di piani delle zone sono divenuti non zone edificabili o al margine delle stesse. 8 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola B Tenuta di cavalli presso misura economicamente determinante, che sia vol- aziende agricole in zona to al conseguimento di un reddito (realizzazione di agricola un guadagno). In base a questa definizione, un’azienda agricola si differenzia dall’agricoltura esercitata a scopo ricreativo o per svago. 1 Premesse Un’azienda agricola ai sensi della legge federale sul diritto fondiario rurale adempie di regola le premesse summenzio- In zona agricola, è determinante se i cavalli sono nate. tenuti presso un’azienda agricola o meno. • L’esistenza dell’azienda agricola deve essere La legislazione federale sulla pianificazione non prevedibile a lungo termine (art. 34 cpv. 4 lett. c definisce in modo esplicito il concetto di azienda OPT). agricola. Essa pone però delle condizioni precise Un confronto tra la struttura aziendale (superficie utilizzabi- per quanto riguarda la presenza di un’azienda: le, contingente lattiero, numero di unità di bestiame grosso, stato degli edifici, grandezza delle parcelle ecc.) e quella di • La caratteristica fondamentale di un’azienda altre aziende del medesimo tipo e della stessa regione ren- agricola è la produzione di derrate che si prestano de possibile una prima valutazione circa le possibilità di so- alla consumazione o alla trasformazione derivanti pravvivenza di un’azienda agricola. Se sussistono dubbi, va dalla coltivazione vegetale o dalla tenuta di animali esaminata in modo più approfondito la situazione finanzia- da reddito (cfr. art. 34 cpv. 1 lett. a OPT; art. 6 cpv. ria. In ogni modo deve essere chiaro che a lungo termine 1 lett. a ordinanza sulla terminologia agricola una parte consistente del reddito che garantisce l’esistenza [OTerm, RS 910.91]). possa venir realizzato grazie all’azienda agricola. I cavalli sono animali che consumano foraggio grezzo e, dalla legislazione sull’agricoltura, sono fondamentalmente considerati animali da reddito (cfr. art. 27 cpv. 2 OTerm). Nell’ot- 2 Allevamento di cavalli tica del diritto sulla pianificazione del territorio, tuttavia, non tutti i cavalli sono considerati animali da reddito in quanto dipende dall’uso che se ne fa. La tenuta di animali k Le aziende agricole d’allevamento dispongono di animali di riproduzione ri- da reddito serve alla produzione di derrate che si prestano conosciuti e di bestiame giovane richie- alla consumazione (cfr. art. 34 cpv. 1 lett. a OPT). Si tratta in sto dal mercato. I cavalli vengono forag- prima linea di carne e latte. Ambedue i prodotti non sono giati con foraggio prodotto determinanti per la tenuta di cavalli. prevalentemente dall’azienda. • L’esistenza di un’azienda agricola premette l’impiego coordinato e duraturo di capitale e lavoro in 9 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola 2.1 Premesse Durante questi ultimi anni, l’allevamento di cavalli si è visto confrontato con cambiamenti strutturali non indifferenti in seguito alla liberalizzazione delle possibilità di importazione (gli importatori di cavalli non sono più tenuti ad acquistare prodotti interni) e a causa della minore richiesta di cavalli da parte dell’esercito. Attualmente il mercato richiede cavalli da sella e da movimento ben addestrati. Se l’allevatore agricolo di cavalli vuole soddisfare questa richiesta, deve poter disporre di un’infrastruttura adeguata in modo da poter trasmettere alle sue bestie tutte le nozioni fondamentali indispensabili. li da reddito non vengono prevalentemente nutriti 2.2 Definizione Il termine «allevamento agricolo di cavalli» com- con foraggio acquistato. 2.4 prende due forme di allevamento: Caratteristiche dell’allevamento agricolo di cavalli Riproduzione: tenuta di fattrici (e ev. di stalloni da L’allevamento agricolo di cavalli presenta le se- monta) e allevamento dei puledri provenienti dal guenti caratteristiche: proprio allevamento. • Per l’allevamento sono usati degli animali da riAllevamento: allevamento di puledri esterni, che produzione riconosciuti. sono ospitati dall’azienda dall’allevamento. Di regola le fattrici devono disporre di certificati di ascendenza ed essere iscritte nel libro genealogico della loro raz- La riproduzione e/o l’allevamento possono include- za. Gli stalloni da monta devono essere ammessi per la ri- re anche l’addestramento di base (addestramento produzione. di base per l’equitazione e per il movimento) dei giovani cavalli fino al livello «cavalcabile» e/o «ro- • L’azienda può produrre nel presente e in futuro dato»(p. es. fino alla cosiddetta «sperimentazione degli esemplari di riproduzione richiesti dal merca- sul terreno», che può venir eseguita con cavalli di to, p. es. 6 puledri in cinque anni dalla presa in età dai 3 ai 4 anni). consegna della stalla, e dichiarare i relativi ricavi. Gli addestramenti di natura speciale, che vanno ol- • Il gestore o la gestrice dell’azienda devono di- tre l’addestramento di base, non rientrano più nel- sporre delle necessarie conoscenze per l’alleva- l’ambito dell’allevamento agricolo di cavalli. In tal mento di cavalli. senso l’addestramento di cavalli da corsa o di ca- Le conoscenze possono venir acquisite nell’ambito della for- valli saltatori non è più un’attività agricola. mazione agricola oppure frequentando dei corsi. Il necessario know-how può venir comprovato anche mediante il rin- 2.3 Coltivazione dipendente dal suolo – vio all’esperienza acquisita. base foraggiera propria Se un’azienda agricola vuole dedicarsi per la prima Fondamentalmente risultano conformi alla zona volta all’allevamento di cavalli, deve allestire un agricola quegli edifici e impianti che servono alla piano aziendale dal quale risulti come il nuovo ra- coltivazione dipendente dal suolo. Un’azienda agri- mo aziendale si integra nell’azienda agricola esi- cola produce in modo dipendente dal suolo se ha stente. una sufficiente base foraggiera propria e gli anima10 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola 2.5 Edifici e impianti per l’allevamento agri- 2.6 Basi legali colo di cavalli Gli edifici e gli impianti menzionati alla cifra 2.5 k Le aziende d’allevamento devono poter possono essere approvati ai sensi dell’art. 16a LPT, disporre, oltre agli edifici necessari per in unione con l’art. 34 OPT, come conformi alla zo- la custodia, il foraggiamento e l’uscita na agricola. In particolare vanno osservate le pre- all’aperto, anche di uno spazio per l’ad- messe di cui all’art. 34 cpv. 4 OPT. L’autorità prepo- destramento. sta all’approvazione può chiedere che eventuali condizioni e oneri previsti nell’autorizzazione ven- In zona agricola sono ammessi tutti gli edifici e im- gano menzionati nel registro fondiario sul fondo in- pianti necessari all’esercizio di un allevamento teressato (art. 44 cpv. 2 OPT). Eventuali condizioni agricolo di cavalli, che possono quindi essere ap- risolutive vanno obbligatoriamente menzionate nel provati. registro fondiario (art. 44 cpv. 1 lett. b OPT). Ne fanno parte gli edifici necessari per la tenuta (custodia, foraggiamento, cura) degli animali di ri- 3 Tenuta di cavalli quali animali da lavoro produzione (cfr. gli allegati 2 e 3 relativi alle esi- agricoli o per la produzione di carne o genze tecniche poste dalla legislazione sulla prote- di latte zione degli animali per la tenuta di cavalli, in particolare anche in merito alle superfici minime per l’uscita all’aperto, così come ai punti da osservare k La produzione di carne e di latte come pure la tenuta di cavalli da lavoro sono in merito all’ubicazione e alla grandezza dei relati- conformi alla zona, se gli animali vengo- vi edifici e impianti): no prevalentemente foraggiati con fo- – stalle con possibilità d’uscita all’aperto raggio prodotto dall’azienda. – spazi per il foraggio e per il deposito della paglia – concimaia Se il cavallo viene impiegato nell’azienda agricola – spazio per la cura dei cavalli (pulizia, lavatura, quale animale da lavoro (bestia da traino) e viene ferratura) – recinzioni per il pascolo foraggiato prevalentemente con foraggio prodotto dall’azienda, si è in presenza di un’utilizzazione agricola. Lo stesso vale per la tenuta di cavalli per Per l’allevamento di puledri e per il loro addestra- la produzione di carne o di latte. mento è necessaria una superficie con fondo compattato, senza pavimentazione dura. Simili superfi- Questa tenuta di cavalli richiede i seguenti edifici ci d’addestramento non devono raggiungere le mi- e impianti (cfr. allegato 3 relativo ai punti da osser- sure minime previste per i tornei (20 x 40 m). Se vare in merito all’ubicazione e alla grandezza dei però su un lato la superficie risulta chiaramente relativi edifici e impianti): troppo corta rispetto alle misure minime previste – stalle con possibilità d’uscita all’aperto per i tornei, è anche possibile adibire una superfi- – spazi per il foraggio e per il deposito della paglia cie di 800 m 2 a spazio d’addestramento. Inoltre – concimaia questo spazio può essere ricoperto per metà – vano per i finimenti (mass. 400 m 2 ). – impianto per la mungitura (solo per le aziende Le selle e i finimenti vengono conservati in un va- – spazio per la cura dei cavalli (pulizia, lavatura, appositamente specializzate) no per le selle e per i finimenti. ferratura) – recinzioni per il pascolo Se necessario e per garantire ai cavalli una sufficiente possibilità di movimento, a seconda delle Questi edifici e impianti possono venir approvati ai circostanze è possibile approvare anche un im- sensi dell’art. 16a LPT in unione con l’art. 34 OPT pianto di conduzione. come conformi alla zona agricola. In particolare vanno osservate le premesse di cui all’art. 34 cpv. 4 OPT. 11 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola 4 Pensione per cavalli non più utili all’agricoltura, da adattare mediante lavori di trasformazione alla tenuta di cavalli. k La custodia, il foraggiamento e la conduzione all’aperto di cavalli ospiti pres- • Sono conformi alla zona soltanto gli edifici e gli so un’azienda agricola sono attività impianti che servono alla custodia, al foraggiamen- conformi alla zona. Non sono ammessi to o all’uscita all’aperto dei cavalli ospiti. Ne fanno edifici e impianti per l’equitazione. parte: – stalle con possibilità d’uscita all’aperto Si parla di pensione agricola per cavalli allorquan- – spazi per il foraggio e per il deposito della paglia do un’azienda agricola dietro compenso mette a – concimaie disposizione le sue stalle per cavalli ospiti (cavalli – recinzioni per il pascolo per le attività del tempo libero, cavalli da curare, cavalli fuori servizio ecc.). Gli edifici e gli impianti conformi alla zona possono venir approvati ai sensi dell’art. 16a LPT, in unione La pensione per cavalli è conforme alla zona se con l’art. 34 OPT, come conformi alla zona agrico- può essere paragonata alla tenuta di animali da la. In particolare vanno osservate le premesse di reddito, vale a dire se vi si pratica la custodia, il fo- cui all’art. 34cpv. 4 OPT. L’autorità preposta all’ap- raggiamento e la conduzione all’aperto delle be- provazione può chiedere che eventuali condizioni stie. e oneri previsti nell’autorizzazione vengano menzionati nel registro fondiario sul fondo interessato Per evitare che gradualmente l’agricoltura passi in (art. 44 cpv. 2 OPT). Eventuali condizioni risolutive secondo piano e l’azienda si trasformi in una pen- vanno obbligatoriamente menzionate nel registro sione per cavalli di natura commerciale o in una fondiario (art. 44 cpv. 1 lett. b OPT). stazione d’equitazione, il numero di cavalli ospiti ammessi va limitato in funzione delle premesse che seguono. Non conformi alla zona sono per contro tutti quegli edifici e impianti che servono all’equitazione. Ne fanno parte, oltre ai padiglioni per l’equitazione, gli Perché una pensione per cavalli sia conforme alla impianti esterni di ogni genere (piazzali per l’equi- zona, devono necessariamente essere adempiute tazione, percorsi ad ostacoli, ippodromi ecc.). le seguenti premesse: Nemmeno le strutture per i cavalieri sono conformi • La pensione per cavalli si trova presso un’azien- alla zona. Ne fanno parte gli spogliatoi, i vani per da agricola (cfr. per la definizione di azienda agri- le selle, il locale di ritrovo, i parcheggi ecc. cola le osservazioni sotto B.1). Ulteriori punti da osservare: • L’azienda agricola adempie anche senza i cavalli ospiti le premesse poste ad un’azienda agricola ai • Nelle vicinanze vi devono essere sufficienti pos- sensi dell’art. 7 cpv. 1 LDFR (legge federale sul di- sibilità per uscire a cavallo. ritto fondiario rurale, RS 211.412.11). • La tenuta di cavalli ospiti causa un certo traffico • L’azienda agricola dispone di una base foraggie- motorizzato da parte dei proprietari dei cavalli. Di ra sufficiente per le proprie bestie e per i cavalli conseguenza, l’azienda agricola deve disporre di ospiti (cfr. le osservazioni sotto B.2.3). sufficienti collegamenti stradali. Non è ammesso costruire nuovi parcheggi. • Il lavoro supplementare causato dai cavalli in pensione può essere svolto con il personale già in • In caso di progetti edilizi di grossa portata o di dotazione. trasformazioni sostanziali nell’azienda, il gestore • Se possibile, i cavalli ospiti vanno sistemati negli descritto il rapporto tra la pensione per cavalli e edifici esistenti. Nuove costruzioni possono essere gli altri settori dell’azienda. deve presentare un piano aziendale, nel quale è autorizzate soltanto se non esistono edifici vecchi 12 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola 5 Aziende accessorie non agricole legate dei cavalli, si tratta di un’attività commerciale che, al cavallo nella zona agricola, non è conforme alla destinazione della zona. k Nella zona agricola non possono venir eretti nuovi edifici per attività commer- 5.3 ciali. Per contro gli edifici non più ne- Pensione per cavalli e azienda accessoria non agricola cessari all’agricoltura possono venir usati, a determinate condizioni, per at- La differenza tra la pensione per cavalli conforme tività accessorie legate al cavallo. alla destinazione della zona (cfr. lettera B. 4) e le aziende accessorie non agricole è che queste ulti- 5.1 Definizione e realtà me non si limitano alle attività tipicamente agricole come la custodia, il foraggiamento e l’uscita al- Molti contadini esercitano accanto alla loro attività l’aperto, ma si dedicano anche ad altre attività di principale di agricoltori un’attività lucrativa acces- tipo commerciale (per es. offerta di pernottamento soria extra agricola. Di regola si tratta di un’attività e ristorazione presso il «gîte d’étape»). dipendente. Il guadagno accessorio può provenire però anche da un’attività indipendente. Se sono È perciò importante che nel caso di una pensione soddisfatte le condizioni di cui agli art. 24b LPT e per cavalli si faccia una distinzione tra i servizi 40 OPT, una simile attività indipendente può essere conformi alla destinazione della zona e quelli non esercitata anche negli edifici dell’azienda agricola. conformi a tale destinazione. La pensione per ca- In un simile caso si parla di un’azienda accessoria valli può essere considerata attività agricola solo non agricola. se l’offerta di servizi si limita alla custodia, al foraggiamento e all’uscita all’aperto. Tutte le altre Vi sono anche aziende accessorie non agricole in attività (per es. gestione di un locale di ritrovo per relazione al cavallo. Esempi: gîte d’étape, gite in i cavalieri) non sono conformi alla destinazione carrozza, gite a sella, noleggio di cavalli propri per della zona. Esse vengono pertanto ammesse sol- l’equitazione (in merito al rapporto tra pensione tanto se sono soddisfatte le premesse per un’a- per cavalli e azienda accessoria non agricola cfr. la zienda agricola accessoria. cifra 5.3). 5.4 5.2 Non conformità alla zona Trasformazione di edifici e impianti esistenti Le aziende accessorie non agricole non hanno un Conformemente alle premesse generali per l’in- rapporto diretto con la produzione agricola e con stallazione di aziende accessorie non agricole (cfr. la coltivazione del terreno. Anche se sono coinvolti art. 24b LPT e art. 40 OPT), le attività non conformi 13 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» B Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola alla destinazione della zona possono venir svolte 5.5 Basi legali unicamente in edifici esistenti non più necessari per l’agricoltura. Non possono pertanto essere co- A un’azienda agricola può venir concessa un’ecce- struiti nuovi edifici o impianti. Questo principio è zione per la costituzione di un’azienda accessoria particolarmente importante in relazione agli im- non agricola che si occupa di cavalli, se sono pianti esterni (piazzali per l’equitazione, ippodro- adempiute le premesse di cui all’art. 24b LPT e al- mi, percorso a ostacoli, pensiline, parcheggi ecc.). l’art. 40 OPT. L’autorità preposta all’approvazione Eventuali aziende accessorie che necessitano di si- deve far menzionare l’azienda accessoria nel regi- mili impianti vanno già escluse fin dall’inizio. Se al- stro fondiario sul fondo interessato (art. 44 cpv. 1 l’interno di un’azienda accessoria non agricola lett. a OPT). Inoltre la stessa autorità può chiedere vengono custoditi dei cavalli ospiti, bisogna assi- che siano pure menzionati eventuali condizioni e curarsi che nelle immediate vicinanze vi siano del- oneri legati all’autorizzazione (art. 44 cpv. 2 OPT). le possibilità sufficienti per uscire a cavallo e che, Eventuali condizioni risolutive vanno obbligatoria- nell’ottica del traffico, l’azienda agricola sia prov- mente menzionate nel registro fondiario (art. 44 vista dei necessari collegamenti. cpv. 1 lett. b OPT). Nel caso di aziende agricole con animali da reddito che consumano materia grezza, si premette che l’infrastruttura base per la custodia, il foraggiamento e l’uscita all’aperto dei cavalli sia data. Se a livello edilizio sono necessari degli adattamenti, gli stessi devono rispettare le condizioni poste dall’art. 24b LPT. Se vi è lo spazio necessario, in relazione alla tenuta di cavalli ospiti si possono creare anche le infrastrutture per i proprietari dei cavalli (p. es. spogliatoi, vano ritrovo per i cavalieri, vano per le selle, gabinetti). Va sottolineato che l’azienda accessoria non agricola può essere tenuta unicamente dal gestore dell’azienda agricola. Non possono essere assunte persone che si occupano prevalentemente dell’azienda accessoria. 14 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» C Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura C Tenuta di cavalli al di fuori • A differenza delle attività di svago e del tempo dell’agricoltura libero, le aziende ippiche di natura commerciale mirano a realizzare un guadagno. k Nella zona agricola edifici e impianti per il piccolo commercio, lo sport o lo svago Esempi per un’attività commerciale: scuola d’equi- non sono conformi alla destinazione tazione, pensione per cavalli, terapia ippica, com- della zona. mercio di cavalli, fattoria di pony, noleggio di cavalli ecc. 1 Premesse Presso le aziende agricole, è possibile svolgere Nell’ottica della legislazione sulla pianificazione delle attività commerciali di natura secondaria se del territorio, è determinante sapere se per la te- vi sono le premesse per un’azienda accessoria non nuta di cavalli in zona agricola si fa capo ad un’a- agricola (cfr. in merito anche le osservazioni sotto zienda agricola (cfr. per la definizione il punto B.1): B.5). • Se presso un’azienda agricola sono tenuti dei 2.2 cavalli, va chiarito se gli stessi vengono usati in Mancanza della conformità alla destinazione della zona in zona agricola modo conforme o meno alla destinazione della zona (cfr. il punto B. 2–B.4). Le attività non conformi In zona agricola gli edifici e gli impianti che servo- alla destinazione della zona sono ammesse soltan- no delle aziende ippiche di natura commerciale to nell’ambito di un’azienda accessoria non agrico- non sono conformi alla destinazione della zona. Si- la (cfr. il punto B. 5). mili edifici vanno collocati nella zona edificabile o in una zona speciale adeguata (cfr. in merito le os- • Se non vi è alcuna azienda agricola, è possibile servazioni sotto A.3.3). custodire cavalli in zona agricola soltanto in casi eccezionali appositamente previsti dalla legislazio- 2.3 ne sulla pianificazione. Per tutti gli altri casi, colui Edifici e impianti nell’ambito di aziende ippiche di natura commerciale che tiene i cavalli deve far capo alla zona edilizia o a un’eventuale zona speciale (cfr. il punto A. 3.3). Vi sono le più svariate forme di aziende ippiche. Le possibilità edilizie dipendono essenzialmente dal genere di zona in questione. Principalmente si trat- 2 Tenuta di cavalli a scopi commerciali ta di zone artigianali e di zone delimitate da molti Comuni per il tempo libero e lo sport. k Aziende ippiche di qualsiasi genere (centri equestri, maneggi, scuole d’equi- Nella zona edificabile o nelle zone speciali, a diffe- tazione ecc.) e altre aziende ippiche renza della zona agricola, è possibile anche co- (commercio e noleggio di cavalli ecc.) struire padiglioni per l’equitazione e impianti devono trovarsi nella zona edificabile o esterni di qualsiasi genere, ossia impianti dalle di- in una zona speciale. mensioni adatte per un torneo. Inoltre è possibile costruire parcheggi per i clienti. 2.1 Premesse 2.4 Aziende ippiche di natura commerciale Le aziende ippiche di natura commerciale vanno esistenti in zona agricola e non confor- delimitate in due sensi: mi alla destinazione della zona (cfr. art. 37a LPT) • A differenza delle aziende agricole, le aziende ippiche di natura commercialenon hanno nessun Le aziende ippiche di natura commerciale erette in rapporto diretto con la produzione di prodotti agri- zona agricola prima del 1° gennaio 1980 (o divenu- coli o conla coltivazione del terreno. te non più conformi alla destinazione della zona in seguito a modifica dei piani d’utilizzazione) posso- 15 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» C Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura no essere adeguate alle nuove esigenze, alle con- 3.3 dizioni poste dall’art. 43 OPT. 3 Tenuta di cavalli per svago Tenuta di cavalli per svago in zona agricola k All’interno della zona agricola non sono ammissibili nuovi edifici e impianti per la tenuta di cavalli per svago. A date k Gli edifici e impianti per attività di sva- condizioni possono però venir usati de- go e del tempo libero non possono venir gli edifici e impianti esistenti per la te- eretti nella zona agricola, ma vanno co- nuta di cavalli. struiti nella zona edificabile o in una zona speciale. La tenuta di cavalli per svago all’interno della zona agricola non è conforme alla destinazione della 3.1 Definizione zona (vedi art. 34 cpv. 5 OPT) e non necessita nemmeno di un’ubicazione in questa zona (cfr. al La tenuta di cavalli per svago non mira a consegui- riguardo il punto C.3.2). Di conseguenza, in zona re un reddito. Viene svolta per passione e serve agricola non è ammessa la costruzione di edifici e per passare il tempo libero. impianti destinati alla tenuta di cavalli per svago. 3.2 Tenuta di cavalli per svago in zona edifi- Gli allevatori di cavalli per svago affermano però di cabile dedicarsi professionalmente all’agricoltura, e non soltanto per svago. Il loro progetto di costruzione k In zona edificabile, la tenuta di cavalli andrebbe quindi considerato conforme alla desti- per svago non è possibile ovunque; è nazione della zona agricola. In simili casi è neces- comunque possibile in misura sufficien- sario fare una chiara distinzione tra l’allevamento te. agricolo di cavalli e l’allevamento per svago. L’azienda per svago, come già spiegato al punto B. 1, All’interno della zona edificabile spetta ai Cantoni si distingue dall’azienda agricola vera e propria per e ai Comuni definire le possibili utilizzazioni (cfr. in il fatto che quest’ultima si basa sull’impiego coor- merito le osservazioni sotto A. 3.1). A seconda del- dinato e duraturo di capitale e lavoro in misura le circostanze, è possibile che la tenuta di cavalli economicamente determinante e volto al conse- per svago incontri degli ostacoli più o meno gran- guimento di un reddito. di. Gli odori, il rumore, gli insetti, la polvere ecc. La premessa della redditività (conseguimento di un guada- possono generare problemi con i vicini. Simili cir- gno) è soddisfatta, se l’attività in oggetto contribuisce in costanze non giustificano però un ripiegamento modo determinante ad assicurare l’esistenza. Al riguardo, la sulla zona agricola. Chi tiene cavalli per svago de- prassi pone delle condizioni molto severe. La professionalità ve piuttosto cercare delle alternative all’interno e le conoscenze specifiche sono sì necessarie, ma non sono della zona edificabile. Si può pure pretendere che le sole premesse. Il tempo dedicato all’attività non è deter- egli affidi il proprio cavallo a un’apposita pensione. minante. A questo dato di fatto va prestata particolare attenzione allorquando sono coinvolte delle persone senza at- Spesso si afferma che una tenuta di cavalli confor- tività lucrativa, le quali dedicano gran parte del tempo al lo- me alle esigenze dell’animale richieda superfici ro hobby. Va inoltre menzionato che senza eccezione alcuna per uscire all’aperto e per pascolare. Simili spazi le aziende per svago non adempiono il requisito di un’esi- sarebbero inesistenti all’interno della zona edifica- stenza prevedibile a lungo termine (art. 34 cpv. 4 lett. c bile oppure troppo costosi e quindi fuori portata. Il OPT). Tribunale federale ha esplicitamente respinto questo argomento. Un’uscita all’aperto con qualsiasi Eccezionalmente è possibile tenere per svago dei tempo non è di per sé esclusa all’interno della zo- cavalli anche in zona agricola, segnatamente in al- na edificabile. È vero che in essa la tenuta di caval- cuni casi di applicazione dell’art. 24a LPT (cfr. in li risulta in parte difficoltosa e non dappertutto è merito le osservazioni sotto A.3.2.2) e nell’ambito possibile; ciò non toglie che in alcuni casi è possi- di edifici protetti nella propria situazione di fatto. bile in misura sufficiente. 16 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» C Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura però prenderlo in considerazione al momento di valutare se l’identità dell’edificio rimane immutata. Per la concimaia valgono prescrizioni analoghe. Il fabbisogno di superficie per cavallo (circa 20–25 m 2 , uscite libere e concimaia escluse) fa sì che ai sensi dell’art. 24c LPT si possono tenere al massimo 3–4 cavalli per svago. Questo numero, identico a quello che viene accordato a chi tiene cavalli per svago all’interno di una zona abitata, consente di porre un freno alla graduale trasformazione della superficie in pensioni per cavalli o in altre attività non conformi alla destinazione della zona. Quest’ ultimo aspetto va trattato in modo più dettagliato: Se gli edifici protetti nella propria situazione di fatto sono destinati alla tenuta di cavalli, nelle vici- Se si tratta di edifici protetti nella propria situazio- nanze ci devono essere sufficienti possibilità per ne di fatto (cfr. in merito art. 24c LPT e art. 41 uscire a cavallo. OPT), i vani esistenti possono essere trasformati in stalle per cavalli oppure vi può essere aggiunta Per avere un quadro completo della situazione, si una stalla sempre che l’identità dell’edificio resti consultino le Spiegazioni in merito all’ordinanza immutata (cfr. in merito art. 42 cpv. 3 OPT). Condi- sulla pianificazione del territorio, pag. 42 seg., zione rimane comunque che le possibilità di tra- come pure le «Autorizzazioni ai sensi dell’art. 24c sformazione non siano già state sfruttate con l’am- LPT: modifiche a edifici e impianti non conformi al- pliamento di superfici abitabili o tramite altre uti- la destinazione della zona» in: Ufficio federale del- lizzazioni non conformi alla destinazione della lo sviluppo territoriale: nuovo diritto sulla pianifi- zona. Per un cavallo si calcola in genere che la su- cazione del territorio. Spiegazioni in merito all’or- perficie necessaria sia di 20–25 m 2 (box: ca. dinanza sulla pianificazione del territorio e 10–12 m 2 ; deposito fieno e paglia: 10–15 m 2 ). Non raccomandazioni per l’applicazione. inclusi in queste superfici sono lo spazio esterno contiguo alla stalla e la concimaia. Trattandosi di manufatti aperti, simili impianti sottostanno a re- 4 Sport equestri gole speciali, che saranno spiegate qui di seguito. Secondo la prassi del Tribunale federale, non sono k Edifici e impianti per gli sport equestri (padiglioni per l’equitazione, piazzali ammissibili edifici e impianti (p. es. pensiline in per l’equitazione, ippodromi ecc.) vanno mezzo al pascolo o recinti con sabbia) separati e eretti nella zona edificabile o nelle zone indipendenti dall’edificio originario protetto nella speciali. propria situazione di fatto. L’esercizio di sport equestri, che si tratti di sport di L’uscita collegata direttamente alla stalla rispetta il massa o di sport di competizione, non è un’attività principio dell’unità corporea (in merito alle uscite di natura agricola. Di conseguenza, la speciale for- cfr. allegato 4). mazione di cavalli da competizione (cavalli da corsa, saltatori, cavalli d’addestramento, cavalli mili- Trattandosi di una costruzione aperta, l’impianto tari ecc.) non viene attribuita all’allevamento agri- per l’uscita non deve essere considerato in modo colo di cavalli (cfr. in merito le osservazioni sotto fisso per il calcolo delle possibilità d’ampliamento B. 2). In generale gli edifici e gli impianti che servo- secondo l’articolo 42 capoverso 3 OPT. Occorre no per sport equestri, siano essi pubblici o privati, 17 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» C Tenuta di cavalli al di fuori dell’agricoltura non devono trovarsi nella zona agricola, ma vanno collocati in zona edificabile o nelle apposite zone speciali (cfr. in merito le osservazioni sotto A.3.3). Le possibilità di edificazione dipendono dalla definizione della relativa zona. Nelle zone per sport equestri possono di regola venir costruiti padiglioni per l’equitazione e impianti esterni di ogni genere e addirittura vi possono essere edificati impianti dalle dimensioni adatte per un torneo. Di regola vi è inoltre la possibilità di costruire parcheggi per gli utenti. 18 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» D Domande particolari D Domande particolari 1 Quando è possibile autorizzare spazi sulla protezione degli animali vanno risolti median- abitativi in una zona agricola? te la definizione di condizioni e oneri appropriati. Eventuali problemi legati alle immissioni (p. es. rumori e odori) o le esigenze poste dalla legislazione Sono conformi alla zona agricola soltanto gli edifici destinati al fabbisogno abitativo indispensabile per la gestione della relativa azienda agricola (cfr. art. 3 Danni alle strade e ai campi dovuti ai cavalli 34 cpv. 3 e 4 OPT). Ciò è il caso se, per motivi di gestione aziendale, la presenza continua del gesto- In caso di cattive condizioni atmosferiche (terreno re risulta necessaria e se la prossima zona resi- troppo bagnato), il passaggio di cavalli può provo- denziale è molto distante e difficilmente raggiungi- care danni alle strade e ai campi. Le autorità pre- bile. Il Tribunale federale ha negato la necessità di poste alla concessione di licenze edilizie devono una presenza continua in un caso riguardante una perciò tenere in considerazione questo aspetto scuderia commerciale, poiché non vi erano delle quando rilasciano delle licenze edilizie per scude- cavalle gravide e dei puledri da curare. Per i motivi rie e per pensioni per cavalli. Se si tratta di pensio- menzionati qui di seguito solo raramente la tenuta ni per cavalli o di trasformazioni di edifici esisten- di cavalli può giustificare la costruzione di nuovi ti, nelle vicinanze ci devono essere sufficienti pos- spazi abitativi. sibilità per uscire a cavallo (cfr. in merito le osservazioni sotto B.4 e C.3.3). • Nel caso di una pensione per cavalli, in genere il problema di nuovi spazi abitativi non dovrebbe Il proprietario di una scuderia o di una pensione nemmeno porsi, poiché per essere conforme alla per cavalli, dal canto suo, si occuperà tempestiva- destinazione della zona deve venir gestita nell’am- mente della problematica per evitare di trovarsi bito di un’azienda agricola esistente (cfr. il punto confrontato con spiacevoli azioni di risarcimento. B. 4.1). Può essere vantaggioso affrontare il problema an• In zona agricola la tenuta di cavalli per svago che a livello pianificatorio, per esempio approntan- non è conforme allo scopo della zona. Essa non dà do un piano comunale o regionale per le vie riser- diritto alla costruzione di nuovi spazi abitativi; un vate all’equitazione. simile diritto non esiste nemmeno per le attività accessorie. 2 Quanti cavalli possono essere ammessi nella zona residenziale? La tenuta di cavalli provoca delle emissioni. Quanto più è grande il numero dei cavalli custoditi, tanto maggiori sono le emissioni di rumore e di odori. La presenza di cavalli può inoltre generare, specialmente in estate e in autunno, una concentrazione eccessiva di insetti. I regolamenti delle zone di regola non prevedono disposizioni specifiche riguardanti la tenuta di cavalli. Il numero di cavalli ammessi in una zona residenziale dipende dalle attività che in essa sono consentite e dalle immissioni. In base all’esperienza, il loro numero non dovrebbe comunque superare le tre–quattro unità. 19 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» 20 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 1 Allegato 1 Tenuta di cavalli presso aziende Tenuta di cavalli al di fuori dell’agri- agricole coltura Zona agricola Zona edificabile Determinanti per la valutazione da un Determinante per la valutazione da un punto di vista edilizio e pianificatorio punto di vista edilizio e pianificatorio sono la LPT e la OPT. Sussidiariamente sono il diritto cantonale e comunale. trova applicazione il diritto cantonale e Le zone speciali offrono soluzioni adatte comunale. per scuderie o impianti ippici. Conformi alla destinazione della zona (LPT 16a, OPT 34) sono gli edifici e gli Zona agricola impianti per: – l’allevamento agricolo di cavalli – cavalli da lavoro impiegati nell’azien- Determinanti per la valutazione da un punto di vista edilizio e pianificatorio da – produzione di carne di cavallo o latte sono la LPT e la OPT. Sussidiariamente – pensione per cavalli (a precise condi- trova applicazione il diritto cantonale e comunale. zioni) Tutte le altre attività legate al cavallo Gli edifici e impianti per la tenuta di non sono conformi alla destinazione cavalli a scopi non agricoli non sono della zona e sono ammissibili soltanto conformi alla destinazione della zona nell’ambito di un’azienda accessoria agricola. non agricola e alle condizioni per essa previste (LPT 24b, OPT 40). In edifici e impianti esistenti non conformi alla destinazione della zona possono venir tenuti dei cavalli alle condizioni previste agli artt. 24a e 24c LPT Zona edificabile e artt. 41 e 42 OPT. Determinante per la valutazione da un punto di vista edilizio e pianificatorio sono il diritto cantonale e comunale. 21 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 2 Allegato 2 mandata: il doppio dell’altezza al garre- 14 Stabulazione in gruppo se). Presupposti edilizi per una tenuta di Il fabbisogno di superficie per un gruppo cavalli conforme alla legislazione Altezza minima del soffitto: di cavalli deve corrispondere alla som- sulla protezione degli animali 1.5 volte l’altezza al garrese ma delle superfici minime individuali. Se La direttiva dell’Ufficio federale di vete- Per stabilire l’altezza minima del soffit- minima può essere calcolata in base al- rinaria (UFV) del 23 aprile 2001 riguar- to dell’unità di detenzione ci si basa la media delle altezze al garrese dei ca- dante la custodia di cavalli, pony, asini e sulla taglia del cavallo più grande. valli del gruppo, moltiplicata per il nu- si tratta di grandi gruppi, la superficie muli (direttiva sulla protezione degli animali 800.106.06), riportata parzialmente mero dei cavalli. Per i gruppi a partire 12 Stabulazione fissa qui di seguito, si basa sulla legge fede- da cinque animali che sono ben affiatati (senza dispute frequenti e aggressive rale sulla protezione degli animali (LP- Il fatto di attaccare i cavalli nelle stalle che causano ferite), si può ridurre la su- DA) e sull’ordinanza sulla protezione de- (o poste) o nei box (p. es. attaccare la perficie totale del 20% al massimo. gli animali (OPAn). La direttiva medesi- fattrice) limita notevolmente la loro li- ma non è legalmente vincolante. Essa bertà di movimento e il loro campo visi- Superficie minima di un box di gruppo a servirà però da base per una futura revi- vo, per cui si deve evitare che essi siano un compartimento (adatto soltanto per sione dell’ordinanza sulla protezione tenuti continuamente attaccati (cfr. art. gruppi di cavalli ben affiatati!) degli animali. 3 cpv. 2 LPDA, art. 1 cpv. 3 OPAn). Ogni settori di foraggiamento, di riposo e di stabulazione fissa è considerata perma- spostamento integrati (senza pareti di- nente se non sono previsti altri sistemi visorie): 1 Requisiti minimi per i sistemi di tenuta per il cavallo in questione o se di stabulazione tali sistemi non vengono utilizzati. Le scuderie devono essere concepite in In occasione della costruzione di nuove maniera che i cavalli possano coricarsi, scuderie o di trasformazioni si deve ri- riposare ed alzarsi nel modo proprio alla nunciare a sistemare le stalle o poste. loro specie (cfr. art. 6 OPAn). I sistemi di stabulazione, compresi i settori esterni, 13 Stabulazione individuale in box devono essere costruiti e sistemati in modo che il pericolo di ferimento sia La superficie minima deve permettere al esiguo e gli animali non possano fuggi- cavallo di coricarsi, di mangiare e di re. I sistemi di stabulazione in cui gli spostarsi. 36 m 2 animali soggiornano durevolmente o prevalentemente devono essere suffi- Superficie minima: cientemente vasti e sistemati in modo (2 volte l’altezza al garrese) 2 che i cavalli possano muoversi in maniera adeguata alla loro specie (cfr. art. 5 La superficie dei box per il parto e dei cpv. 2 e 3 OPAn). box per la giumenta con un puledro di Box di gruppo a un compartimento per età superiore ai due mesi deve rappre- quattro cavalli con un’altezza media al sentare almeno il 130% della superficie garrese di 150 cm: 11 Altezza minima del soffitto minima. Superficie minima per cavallo: L’altezza minima del soffitto è importante, da un lato, a causa del rischio per il Larghezza minima dei box: cavallo di ferirsi urtando la testa contro 1.5 volte l’altezza al garrese Superficie minima per il gruppo: il soffitto e, dall’altro, in quanto l’altezza del soffitto limita la quantità di aria Le superfici minime calcolate in funzio- nella scuderia e influisce pertanto sulle ne dell’altezza al garrese figurano nel- sue condizioni climatiche. Di conse- l’allegato. I metri quadrati ottenuti nel guenza, il soffitto deve essere situato al calcolo possono essere arrotondati. livello più alto possibile (altezza racco22 (2 volte l’altezza al garrese) 2 n volte (2 volte l’altezza al garrese*) 2 n = numero di cavalli, media dell’altezza al garrese di tutti i cavalli del gruppo. Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 2 Superficie minima del settore di riposo sicuro. Per i soggetti che non si tollera- no essere predisposti in modo da soddi- in una stabulazione libera, in gruppo, a no, occorre disporre della possibilità di sfare il fabbisogno in calore degli ani- diversi compartimenti: separarli dal gruppo (cfr. art. 5 cpv. 4 mali (art. 13 cpv. 1 OPAn). con una parete divisoria che separa il OPAn). Siccome i pavimenti di pietra, di cemen- settore di foraggiamento e il settore che permette ai cavalli di entrare e di uscire È opportuno suddividere i box di gruppo to o naturali non soddisfano, da soli, tali dalle scuderie, da un lato, e dal settore in diversi settori installando pareti divi- esigenze, il fabbisogno in calore e l’as- di riposo, dall’altro): sorie. Occorre assolutamente evitare i sorbimento dell’umidità devono essere passaggi stretti e i vicoli ciechi. Per i ca- garantiti da una lettiera sufficiente ed valli, le aperture accessibili liberamente adeguata. Se i pavimenti sono dotati di tra i settori previsti per le varie funzio- un isolamento termico, come i pavimen- ni, per esempio l’accesso al recinto al- ti di legno o quelli muniti di un rivesti- l’aperto, devono avere una larghezza mento in gomma, si può diminuire lo minima di 250 cm o devono esserci al spessore della lettiera in quanto que- minimo due passaggi. In tal modo si im- st’ultima deve assicurare soltanto l’as- pedisce che i passaggi vengano bloccati sorbimento dell’umidità. da animali di rango superiore. Occorre tenere costantemente pulita la 22.5 m 2 Ogni cavallo deve avere la possibilità di lettiera dagli escrementi e dalla paglia nutrirsi indisturbato. In occasione della umida in modo da favorire la cura del distribuzione razionata di foraggio, oc- manto degli animali ed il clima nella corre prendere misure particolari. Sono scuderia. considerate tali le stalle o poste di foraggiamento, la stabulazione fissa di breve durata o il foraggiamento assisti- 3 Settori per l’uscita all’aperto to da computer. La distribuzione di foraggio grossolano in rastrelliere circola- È considerato un settore per l’uscita al- Superficie minima del settore di riposo ri, ad esempio, permette agli animali di l’aperto ogni superficie esterna delimi- (22.5 m 2 ) per quattro cavalli che hanno prendere indisturbati questo tipo di fo- tata da una recinzione e nella quale i un’altezza media al garrese di 150 cm. raggio. cavalli hanno la possibilità di muoversi Superficie minima del settore di riposo I cavalli malati, i nuovi cavalli da inte- per cavallo: grare nel gruppo, i soggetti che non si 2.5 volte l’altezza al garrese 2 tollerano o le giumente appena prima o liberamente. 31 Superfici minime durante il parto devono poter essere se- Per rispondere ai requisiti della superfi- Superficie minima del settore di riposo parati in caso di necessità dal resto del cie minima intesi a permettere agli ani- per il gruppo: gruppo. In questa circostanza non va mali di muoversi liberamente, un setto- n volte (2.5 volte l’altezza al garrese* 2 ) comunque dimenticata l’esigenza del re per l’uscita all’aperto deve avere le cavallo di avere contatti sociali. seguenti dimensioni: n = numero di cavalli, * media dell’altezza al garrese di tutti i cavalli del gruppo. 15 Per i settori di uscita all’aperto accessi2 Pavimenti della scuderia e bili stabilmente: lettiera 2 volte (doppia altezza al garrese) 2 Altri requisiti strutturali per la Nelle stalle per cavalli i pavimenti devo- Per tutti gli altri settori di uscita no essere sistemati in modo da evitare i all’aperto: Se i sistemi di stabulazione sono occu- ferimenti (cfr. art. 5 cpv. 3 OPAn). I pavi- volte (doppia altezza al garrese) 2 pati da più animali, il custode deve te- menti delle scuderie devono poter esse- nere conto del comportamento nel re tenuti agevolmente in modo che ab- La superficie minima dei settori di usci- gruppo, dando per esempio agli animali biano ad essere antisdrucciolevoli e ta all’aperto per gruppi di animali corri- la possibilità di evitarsi e di mettersi al secchi. Nel settore di riposo essi devo- sponde alla somma delle superfici mini- stabulazione in gruppo 23 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 2 me individuali. Se si tratta di grandi agevolmente. Ecco alcuni esempi di si- gruppi, la superficie minima può essere stemazione delle superfici: strato di calcolata basandosi sulla media delle al- sabbia, trucioli di legno, pavimenti anti- Gli animali domestici non possono esse- tezze al garrese dei cavalli del gruppo sdrucciolevoli, lastricato in legno rico- re tenuti permanentemente all’oscuro. moltiplicata per il numero di cavalli. Nel perto di sabbia, lastre perforate in ma- Le stalle, in cui gli animali soggiornano caso di gruppi formati da almeno cinque teriale sintetico. permanentemente o prevalentemente, animali ben affiatati (assenza di dispute frequenti e aggressive che causano feri- Illuminazione devono possibilmente essere illuminate 33 Recinti te) si può ridurre la superficie totale del 20% al massimo. 5 con luce diurna naturale. L’intensità luminosa nel settore degli animali deve I pascoli e i settori di uscita all’aperto essere, di giorno, di almeno 15 lux. devono essere sistemati in modo che i I settori di stabulazione all’aperto allun- cavalli non si feriscano e non possano Occorre esigere la luce diurna: gati e di forma rettangolare incitano fuggire (cfr. art. 5 cpv. 2 OPAn). Gli appo- – nelle nuove costruzioni e nelle tra- maggiormente i cavalli al movimento ri- siti nastri elettrificati o i pali di legno spetto ai settori di uscita all’aperto qua- utilizzati per delimitare i recinti sono drati. ben visibili ai cavalli e costituiscono un le rispettive aperture sono già a di- ostacolo sicuro atto ad impedirne la lo- sposizione o se queste possono esse- ro fuga. Nella posa della recinzione bi- re costruite senza spese sproporzio- 32 Requisiti per i pavimenti sogna evitare di formare angoli stretti. Il sformazioni; – negli edifici esistenti, se le finestre o nate; La sistemazione del suolo dei settori di filo spinato e le reti metalliche devono uscita all’aperto dipende dalle sue di- essere scartati in quanto causano ferite costruiti o trasformati dopo l’entrata mensioni, dal numero dei cavalli che vi gravi. Per i settori di uscita all’aperto la in vigore, il 1° luglio 1981, dell’ordi- si trovano, dall’utilizzazione secondo le cui superficie è inferiore alle norme mi- nanza sulla protezione degli animali. condizioni meteorologiche e dall’inten- nime prescritte alla cifra 31 bisogna ri- sità dell’utilizzazione. Ogni settore di nunciare alle recinzioni elettrificate. So- A titolo indicativo, occorre che la super- uscita all’aperto deve rispondere alle no ammissibili eccezioni nel caso di set- ficie totale permeabile alla luce diurna seguenti esigenze: tori di uscita all’aperto attigui, allo nelle pareti e nei soffitti corrisponda ad – rischio minimo che gli animali si pos- scopo di separare animali che non si almeno un decimo della superficie del tollerano. pavimento. Nelle scuderie esistenti che sano ferire; – una zona caratterizzata da un suolo non soddisfano tale requisito, l’illumina- resistente alla pressione (sprofondamento dello zoccolo non oltre alla co- zione naturale dev’essere migliorata 4 Clima rona), se gli animali si trovano rego- quando i lavori di miglioria possono essere effettuati senza spese sproporzio- larmente per diverse ore di fila nel Le scuderie destinate ai cavalli devono nate. Se l’intensità luminosa è troppo settore di uscita all’aperto; essere costruite, utilizzate e aerate in debole, occorre utilizzare la luce artifi- modo che procurino un clima adeguato ciale. – nessun inquinamento importante (dovuto p. es. agli escrementi o all’uri- (cfr. art. 7 cpv. 1 OPAn). na). Sistemi di ventilazione appropriati devoI grandi settori di uscita all’aperto, e in no garantire un’aerazione sufficiente, particolare i pascoli, possono anche es- affinché l’aria nella stalla corrisponda sere utilizzati senza consolidamento se all’incirca alla qualità dell’aria esterna rispondono ai criteri summenzionati. per quanto concerne la temperatura, l’umidità, la concentrazione di gas noci- Per i settori di uscita all’aperto relativa- vi e la concentrazione di polvere. Nella mente piccoli e utilizzati in modo inten- pratica è possibile ottenere un’aerazio- sivo [ordine di grandezza: 2 volte (dop- ne sufficiente mediante un tipo di co- pia altezza al garrese) 2 ], il suolo deve struzione il più possibile aperta e la- essere sistemato in modo da permette- sciando stabilmente le finestre o le por- re lo scorrimento dell’acqua, da offrire te aperte. una buona presa e da essere tenuto 24 – negli edifici esistenti che sono stati Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 2 Tabella delle dimensioni minime secondo le razze (sono ammesse deroghe nella misura in cui non vanno al di sotto dei valori minimi calcolati esattamente) Esempi di razze Altezza al Altezza minima Superficie mini- Superficie riposo Superficie minima Superficie mi- garrese [AG] del soffitto ma per cavallo: min./cavallo: per cavallo per il in cm (1.5 AG), (2 AG) 2 2.5 AG 2 movimento libero re di uscita per ma almeno 1.8 m per i box indivi- per stabulazione nei settori di duali 1) 2) libera (a diversi 3 (2 AG) 2 3) 2 (2 AG) 2 3) a un compart. 3) Pony e asini il movimento uscita accessibili libero: o box per gruppo, compartimenti) 3) stabilmente: Pony Shetland, asino nano, ecc. nima del setto- 79–93 1.8 m 3 m2 1.5 m 2 6 m2 9 m2 94–106 1.8 m 4 m2 2.5 m 2 8 m2 12 m 2 107–117 1.8 m 5 m2 3 m2 10 m 2 15 m 2 118–127 1.9 m 6 m2 4 m2 12 m 2 18 m 2 Haflinger, cavallo d’Islanda, di Mé- 128–136 2m 7 m2 4.5 m 2 14 m 2 21 m 2 rens, di Fjord e della Camargue, 137–145 2.1 m 8 m2 5 m2 16 m 2 24 m 2 146–154 2.3 m 9 m2 5.5 m 2 18 m 2 27 m 2 bo, frisone, andaluso, Quarterhorse, 155–162 2.4 m 10 m 2 6.5 m 2 20 m 2 30 m 2 bardotto, pony Connemara, asino grande, ecc. Cavallo Franches-Montagnes, aracavallo Paso, cavallo Polo, muli, asino gigante, ecc. Cavallo di sangue caldo da sella e 163–169 2.5 m 11 m 2 7 m2 22 m 2 33 m 2 da tiro, purosangue inglese, trotta- 170–176 2.6 m 12 m 2 7.5 m 2 24 m 2 36 m 2 Shire-Horse e altri cavalli di grandi 177–183 2.7 m 13 m 2 8 m2 26 m 2 39 m 2 dimensioni 184–190 2.8 m 14 m 2 9 m2 28 m 2 42 m 2 191–196 2.9 m 15 m 2 9.5 m 2 30 m 2 45 m 2 197–203 3m 16 m 2 10 m 2 32 m 2 48 m 2 tore, ecc. 1) Larghezza minima del box: 1.5 AG. 2) Box per il parto e box per giumenta con puledro di più di 2 mesi: almeno il 130% della superficie minima. 3) Per gruppi di cavalli ben affiatati (a partire da 5 animali), la superficie totale può essere ridotta del 20% al massimo. 25 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 3 Allegato 3 La direttiva 800.106.06 dell’UFV per la si trovano presso i maneggi o le pensio- protezione degli animali contiene misu- ni per cavalli a vocazione commerciale. Punti da osservare in modo particola- re minime per i più svariati sistemi di re per edifici e impianti conformi alla stabulazione. Dal punto di vista della destinazione della zona siti in zona protezione degli animali è auspicabile agricola che la stalla e l’uscita non rispettino Vani per le selle e per i finimenti soltanto queste misure minime ma che, Se per i maneggi e per le pensioni per Gli edifici e impianti conformi alla desti- se possibile, le dimensioni siano mag- cavalli a vocazione commerciale sono nazione della zona siti in zona agricola giori. La pianificazione del territorio non indispensabili dei vani per le selle con- devono rispettare, per quanto riguarda ignorerà queste esigenze, se il sistema facenti alle esigenze della clientela, per l’ubicazione e la grandezza, dei presup- di stabulazione ha come obiettivo il be- la tenuta agricola di cavalli basta un po- posti particolari (cfr. osservazioni sotto ne degli animali e non altri obiettivi non sto di conservazione predisposto in mo- A.3.2.1). Uno di questi presupposti ri- pertinenti e per quanto le divergenze do sensato. Di regola un simile spazio, chiede che gli edifici e gli impianti non dalle misure minime risultino giustifica- per quanto non ancora disponibile, può siano sovradimensionati. Questo aspet- te da un punto di vista oggettivo e resti- facilmente essere messo a disposizione to, nonché alcuni altri punti da osserva- no entro limiti che, per la pianificazione all’interno di vani già esistenti. re, sono trattati qui di seguito. del territorio, sono accettabili. La divergenza dalle misure minime non deve Prima di costruire un edificio nuovo, tuttavia portare alla tenuta di un nume- occorre sempre verificare se esistono ro maggiore di cavalli rispetto a quanto riserve di spazio che, nell’ambito di una indicato nella licenza edilizia. trasformazione, potrebbero essere Superficie d’addestramento Cfr. per quanto riguarda le caratteristiche della superficie d’addestramento il sfruttate per il progetto edilizio. punto B.2.5 e l’allegato 4. Grandezza del deposito per il foraggio e la paglia Grandezza delle stalle e dello spazio esterno adiacente Recinzione per il pascolo La necessità di spazio per il foraggio e la paglia dipende dal numero di cavalli, Per quanto riguarda le dimensioni e il Vi sono diversi sistemi di stabulazione. dalla durata di conservazione, dalla for- materiale, si rimanda ai manuali specifi- La direttiva dell’Ufficio federale di vete- ma di conservazione, dal genere di fo- ci. rinaria (UFV) del 23 aprile 2001 riguar- raggio, dal sistema d’immagazzinamen- dante la tenuta di cavalli, pony, asini e to ecc. I relativi valori indicativi risulta- muli (direttiva 800.106.06 dell’UFV per no dagli appositi manuali. Le autorità la protezione degli animali) contiene al- cantonali competenti in materia di agri- la cifra III. 1 un sommario. A differenza coltura dispongono della necessaria dei sistemi precedentemente in vigore, esperienza e delle conoscenze specifi- gli attuali sistemi di stabulazione (box, che per valutare progetti edilizi concre- stabulazione libera) necessitano di più ti. spazio, poiché garantiscono più movimento ai cavalli. Spazio per la cura dei cavalli (pulizia, Nel caso di una stabulazione ideale, l’u- lavatura, ferratura) scita è adiacente alla stalla, di modo che i cavalli hanno la possibilità di stare Presso le aziende agricole, lo spazio per all’aperto e di beneficiare di una certa la cura dei cavalli si trova di regola al- possibilità di movimento anche in caso l’aperto o sotto una tettoia. Per un’a- di brutto tempo, ossia quando un’uscita zienda agricola non è né necessario né al pascolo non è possibile (l’allegato 4 economicamente sensato avere degli tratta dettagliatamente l’uscita all’aper- spazi per la cura dei cavalli completa- to). mente attrezzati, eventualmente addirittura provvisti di solarium, così come 26 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 4 Allegato 4 ciare temporaneamente all’uscita. Oltre di «uscita per ogni tempo», «uscita per al pascolo, è perciò necessaria un’ulte- il brutto tempo» o simili, l’autorità com- Impianti esterni (in particolare uscite riore possibilità d’uscita con fondo arti- petente deve dapprima chiarire se si libere e superfici d’addestramento) ficiale che permetta ai cavalli di rimane- tratta di un’uscita nel senso spiegato re all’aperto anche in inverno o in caso sopra o se si tratta di una superficie di cattivo tempo e garantisca loro una esterna d’altro genere (in particolare un certa possibilità di movimento. Per que- piazzale per l’equitazione). Siccome la Per la tenuta di cavalli vengono utilizza- sta forma di uscita non esiste una defi- confusione e i malintesi sono all’ordine ti i più svariati impianti esterni o super- nizione unitaria. Nell’ambito della legi- del giorno, nella licenza edilizia va fatta fici esterne: uscite libere, piazzali per slazione sull’agricoltura viene usato il chiarezza sulla funzione e sull’uso am- l’equitazione, campi da salto, impianti di termine di «corte» (vedi ordinanza URA). missibile dell’edificio. conduzione, percorsi a ostacoli, ippo- Più frequentemente si usano le espres- dromi ecc. Se per la zona edificabile e sioni «piazzale esterno», «uscita per Il concetto ideale di stabulazione preve- per le zone speciali sono i Cantoni o i ogni tempo» o «piccola uscita». de che l’uscita sia adiacente alla stalla. Impianti esterni Comuni a determinare gli impianti Nella zona agricola, non da ultimo per esterni che possono essere costruiti, L’ordinanza URA e la direttiva prevenire la destinazione ad altri scopi, per la zona agricola è determinante il 800.106.06 per la protezione degli ani- se possibile occorre optare per questa diritto federale. Al capitolo B e C abbia- mali pongono precise condizioni per il soluzione. mo spiegato che nella zona agricola fondo artificiale dell’uscita: possono essere costruiti soltanto edifici e impianti ben definiti. Quali impianti • Per i cavalli, l’ordinanza URA non pre- esterni entrano in considerazione unica- scrive alcuna superficie minima. Essa Superfici d’addestramento mente le uscite libere, le superfici d’ad- prevede però che almeno il 50% della Nelle presenti direttive si intende per destramento e, se ve ne è la necessità, superficie della corte non sia coperta e superficie d’addestramento un piazzale gli impianti di conduzione. Tutti gli altri che almeno il 70% della superficie non con un fondo compattato (non duro), il impianti non sono ammessi in zona agri- presenti né pavimenti a rastrelliera né quale nell’ambito di allevamenti agricoli cola. Qui di seguito vanno trattati più griglie. di cavalli serve ad impartire le nozioni approfonditamente l’uscita libera e la superficie d’addestramento. base ai giovani cavalli (cfr. punto B.2.5). • Secondo la direttiva 800.106.06 per la protezione degli animali, le «piccole In zona agricola, se si escludono le usci- uscite usate intensamente» devono pre- te libere ed eventualmente gli impianti sentare un fondo compatto, che garanti- di conduzione, sono solo le superfici sca lo scolo dell’acqua, che sia facile da d’addestramento a far parte degli im- La direttiva per la protezione degli ani- pulire e sia provvisto di una recinzione pianti esterni conformi alla zona. Di mali 800.106.06 descrive l’uscita per ca- ben visibile e inamovibile. Inoltre, la di- conseguenza, le superfici d’addestra- valli come segue (cfr. allegato 1, cifra 3): rettiva per la protezione degli animali mento vanno distinte da altri impianti prevede una superficie minima (cfr. alle- esterni non conformi alla destinazione gato 2). della zona: L’uscita libera non serve per cavalcare; • Determinante è l’uso ammissibile e le uscite libere non vengono pertanto non la definizione, di solito poco esau- L’ordinanza concernente l’uscita regola- considerate piazzali per l’equitazione o riente, contenuta nella domanda di co- re all’aperto degli animali da reddito d’allenamento. Il loro scopo è garantire struzione o nella licenza edilizia (p. es. (ordinanza URA, RS 910.132.5) definisce ai cavalli, indipendentemente dall’uscita «piazzale compattato»). Dalla licenza l’uscita per cavalli come: sul pascolo, una certa possibilità di mo- deve risultare in modo inequivocabile a vimento. In zona agricola è particolar- quale uso è adibito il piazzale. Uscita • qualsiasi superficie recintata che permette ai cavalli di muoversi liberamente. • permanenza su un pascolo o in una mente importante distinguere tra uscite corte. e altri piazzali esterni, poiché in tale zo- • Le dimensioni per le superfici d’adde- na sono ammessi soltanto impianti stramento devono essere inferiori alle L’uscita ideale è quella sul pascolo. Per esterni ben definiti. Se nell’ambito di dimensioni minime previste per i tornei proteggere la zolla bisogna però rinun- una domanda di licenza edilizia si parla (20 x 40 m). È possibile attribuire a tale 27 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 4 scopo una superficie di un massimo di 800 m 2 , se su un lato la superficie risulta chiaramente troppo corta rispetto alle misure minime previste per i tornei. Se del caso, può venir concessa la copertura di metà del piazzale d’addestramento (mass. 400 m 2 ) [cfr. punto B.2.5]. • I piazzali d’addestramento possono essere circolari («cerchio per l’addestramento») o ad angolo retto («quadrato per l’addestramento»). Dall’esterno spesso non è chiaro a quale scopo sia destinato un piazzale. Nella licenza edilizia si deve perciò provvedere alla necessaria chiarezza (cfr. punto 1). 28 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 5 Allegato 5 dicembre 1985 contro l’inquinamento atmosferico (OIAt; RS 814.318.142.1). Da Aspetti legati alla protezione osservare in modo particolare l’allegato dell’ambiente 2 cifra 51 (impianti per l’allevamento tradizionale di bestiame; con rinvio al Deposito e impiego del letame rapporto FAT 476,1995). Nelle stalle per i cavalli, a differenza di Rispetto alle zone utilizzate esclusiva- quelle per le mucche o i suini, non viene mente a scopi residenziali le stalle nuo- prodotto colaticcio. Di conseguenza, per ve devono mantenere una distanza mi- la tenuta di cavalli non è necessaria nima a titolo precauzionale. Per contro, nessuna vasca per il colaticcio. È suffi- le zone abitate nelle quali sono ammes- ciente una concimaia. se aziende artigianali con immissioni mediamente moleste, possono soppor- La grandezza della concimaia dipende tare un maggior carico di immissioni essenzialmente dal numero di cavalli e sotto forma di odori. Di regola nei con- dalla durata di stoccaggio. fronti di queste zone (zone miste residenziali e artigianali, zone villaggio, zo- Visto il pericolo che dell’acqua prove- ne centrali, zone per insediamenti spar- niente dal mucchio di letame (liquame) si ecc.) va rispettato soltanto il 70% filtri nel terreno circostante, per la co- della distanza minima. Rispetto agli edi- struzione di una concimaia è necessa- fici residenziali situati in zona agricola ria, oltre alla licenza edilizia, anche una fa stato soltanto il 50% della distanza licenza in virtù della legislazione sulla minima. protezione delle acque. Le distanze minime a titolo precauzioPer l’impiego di letame bisogna tenere nale non si applicano alle stalle esisten- conto del fabbisogno delle piante, del ti. In questi casi va tenuto conto delle luogo (topografia e natura del suolo) e immissioni di odori nell’ambito della delle condizioni meteorologiche (la base pianificazione delle zone edificabili legale determinante è costituita dall’or- adiacenti. Nella pratica, si riscontrano dinanza sulle sostanze). spesso problemi quando le distanze minime non vengono rispettate. Il committente deve indicare alle autorità comunali o cantonali competenti in Le stalle nuove e quelle esistenti devo- materia di protezione delle acque come no essere costruite e gestite in modo può essere utilizzato il letame. tale da non causare eccessive immissioni di odori. Nella pratica si parte dal presupposto che di regola non vi siano Distanze minime eccessive immissioni di odori se le distanze minime vengono rispettate al Gli edifici e impianti per la tenuta di cavalli possono provocare delle immissioni sotto forma di odori. Questo aspetto implica che, sia rispetto alle zone prettamente residenziali che rispetto a quelle ad utilizzazione mista, vanno mantenute distanze minime a titolo precauzionale ed evitate eccessive immissioni di odori. La base legale determinante è costituita dall’ordinanza del 16 29 50%. Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 6 Allegato 6 Elenco delle sentenze rilevanti del Tribunale federale Le seguenti sentenze costituiscono un elenco di tutte le sentenze emanate dal Tribunale federale in relazione alle problematiche menzionate. Ad eccezione di pochi casi (*), i riassunti di queste sentenze si trovano nella raccolta VLPASPAN. Tenuta di cavalli a scopi commerciali Tenuta di cavalli per svago Urteil vom 30. Mai 1997 Urteil vom 6. Mai 2002 Urteil vom 28. Januar 2002 (tenuta di un proprio cavallo) (zona speciale, rapporto con l’area insediata) (zona edificabile; legislazione sulla protezione Urteil vom 28. Juni 1996; BGE 122 II 160 Arrêt du 1er mai 2001 (tenuta di cavalli ospiti) (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 28. März 1994; ZBl 96/1995 178 Urteil vom 10. Juni 1998; BGE 124 II 391 (tenuta di un proprio cavallo) (zona per impianti sportivi, rapporto con l’area Urteil vom 9. September 1997 insediata) (zona edificabile; legislazione sulla protezione Tenuta di cavalli presso aziende agricole in zona agricola dell’ambiente) Urteil vom 24. Juli 1998 (non si tratta di agricoltura) dell’ambiente) Urteil vom 24. März 1995 (microzone edificabili, inammissibile) Urteil vom 31. Januar 1997 (non si tratta di agricoltura; legislazione sulla Arrêt du 18 août 1994 protezione degli animali) (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 17. April 1996 (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 15. Okt. 1993; ZBl 95/1994 81 (non si tratta di agricoltura) Arrêt du 3 février 1993 (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 10. Dezember 1992* (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 27. Februar 1989* (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 15. September 1987 (non si tratta di agricoltura) Arrêt du 16 décembre 1986* (non si tratta di agricoltura) Urteil vom 8. Mai 1985; BGE 111 Ib 213 (non si tratta di agricoltura) 30 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 7 Allegato 7 3 Prescrizioni vincolanti della Nelle loro pianificazioni, i Cantoni ten- Art. 24a Cambiamenti di destinazione gono conto in maniera adeguata delle senza lavori di trasformazio- diverse funzioni della zona agricola. ne fuori delle zone edificabili Confederazione 1 In questo allegato sono riportati gli arti- Art. 16a coli determinanti della legge federale Quando il cambiamento di destinazio- Edifici e impianti conformi al- ne di un edificio o di un impianto fuori la zona agricola delle zone edificabili non necessita la- sulla pianificazione del territorio (LPT) e vori di trasformazione ai sensi dell’arti- dell’ordinanza sulla pianificazione del 1 territorio (OPT). edifici e gli impianti che sono necessari Sono conformi alla zona agricola gli colo 22 capoverso 1, l’autorizzazione è rilasciata se: alla coltivazione agricola o all’orticoltuSono inoltre indicati i siti Internet nei ra. È fatta salva una descrizione più re- a. non ne deriva alcuna nuova ripercus- quali figurano ulteriori disposizioni fe- strittiva della conformità alla zona ai sione sul territorio, sull’urbanizzazione derali rilevanti. sensi dell’articolo 16 capoverso 3. e sull’ambiente; e 1. Legislazione sulla pianificazione 2 b. esso non contravviene ad alcun altro del territorio pliamento interno di un’azienda agricola Edifici e impianti che servono all’am- atto normativo federale. o orticola produttiva rimangono in ogni Legge federale sulla pianificazione caso conformi alla zona. 3 Edifici e impianti che vanno al di là di Lo stato attuale può essere consultato un ampliamento interno dell’azienda all’indiirizzo: possono essere ammessi in quanto www.admin.ch/ch/i/rs/c700.html conformi alla zona se sono situati in un territorio che il Cantone ha destinato a Art. 16 1 Zone agricole L’autorizzazione eccezionale è rila- sione, presa d’ufficio, in caso di mutate condizioni. Art. 24b Aziende accessorie non agri- tal fine nella zona agricola mediante cole fuori delle zone edifica- una procedura di pianificazione. bili 1 Le zone agricole servono a garantire a lungo termine la base dell’approvvigio- 2 sciata con la riserva di una nuova deci- del territorio (LPT, RS 700) – estratto Art. 22 Autorizzazione edilizia namento alimentare, a salvaguardare il Se le aziende agricole non possono sussistere senza una fonte di reddito supplementare, è possibile autorizzare paesaggio e lo spazio per lo svago o ad 1 assicurare la compensazione ecologica; struiti o trasformati solo con l’autoriz- impianti esistenti per installare un’a- devono essere tenute per quanto possi- zazione dell’autorità. zienda accessoria affine non agricola. Il Edifici o impianti possono essere co- bile libere da costruzioni, in sintonia con le loro differenti funzioni e com- lavori di trasformazione degli edifici e requisito giusta l’articolo 24 lettera a 2 L’autorizzazione è rilasciata solo se: non dev’essere soddisfatto. prendono: a. gli edifici o gli impianti sono conformi 2 a. i terreni idonei alla coltivazione agri- alla funzione prevista per la zona d’uti- lizzata soltanto dal gestore dell’azienda cola o all’orticoltura produttiva neces- lizzazione e agricola. L’azienda accessoria può essere uti- sari all’adempimento dei vari compiti b. il fondo è urbanizzato. dell’agricoltura; 3 L’esistenza dell’azienda accessoria è menzionata nel registro fondiario. b. i terreni che, nell’interesse generale, 3 devono essere coltivati dall’agricoltura. viste dal diritto federale e cantonale. Sono riservate le altre condizioni pre4 Le aziende accessorie non agricole costituiscono parte integrante dell’a2 Per quanto possibile, devono essere delimitate ampie superfici contigue. zienda agricola e soggiacciono al divieto di divisione materiale e di frazionamento a tenore degli articoli 58–60 della legge federale del 4 ottobre 1991 sul diritto fondiario rurale. 31 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 7 5 Le disposizioni della legge federale sul diritto fondiario rurale concernenti Ordinanza sulla pianificazione del quello della generazione che si ritira territorio (OPT, RS 700.1) – estratto dalla vita attiva. le aziende accessorie non agricole non sono applicabili alle aziende accessorie Lo stato attuale può essere consultato 4 di cui al presente articolo. all’indirizzo: se: L’autorizzazione va rilasciata soltanto www.admin.ch/ch/i/rs/c700_1.html a. l’edificio o l’impianto è necessario per Art. 24c l’utilizzazione in questione; Edifici e impianti esistenti fuori delle zone edificabili, Art. 34 Conformità alla zona agricola non conformi alla destinazio- di edifici ed impianti in gene- b. all’edificio o all’impianto non si op- ne della zona rale (art. 16a cpv. 1–3 LPT) pongono interessi preponderanti nell’ubicazione prevista; e 1 Fuori delle zone edificabili, gli edifici 1 Sono conformi alla zona agricola gli e impianti utilizzabili in base alla loro edifici e gli impianti se sono necessari c. l’esistenza dell’impresa è prevedibile destinazione alla coltivazione dipendente dal suolo o a lungo termine. ma non più conformi alla destinazione all’ampliamento interno oppure – nei della zona, sono per principio protetti territori giusta l’articolo 16a capoverso 5 nella propria situazione di fatto. 3 LPT – a una coltivazione che va al di là tura esercitata a titolo ricreativo non di un ampliamento interno, e se sono sono considerati conformi alla zona utilizzati per: agricola. 2 Con l’autorizzazione dell’autorità Gli edifici e gli impianti per l’agricol- competente, tali edifici e impianti possono essere rinnovati, trasformati par- a. la produzione di derrate che si presta- zialmente, ampliati con moderazione o no alla consumazione o alla trasforma- ricostruiti, purché siano stati eretti o zione derivanti dalla coltivazione vege- modificati legalmente. In ogni caso è tale e dalla tenuta di animali da reddito; Art. 40 cole (art. 24b LPT) 1 fatta salva la compatibilità con le impor- Aziende accessorie non agri- La possibilità di installare un’azienda tanti esigenze della pianificazione terri- b. la coltivazione di superfici vicine allo accessoria affine non agricola in edifici toriale. stato naturale. e impianti non più necessari per l’agricoltura è consentita solamente ad 2 Art. 37a Sono inoltre conformi alla zona agri- aziende agricole ai sensi della nozione Edifici e impianti utilizzati a cola gli edifici e gli impianti destinati al- del diritto federale giusta l’articolo 7 scopi commerciali, esterni al- la preparazione, della legge federale del 4 ottobre 19912 la zona edificabile e non all’immagazzinamento o alla vendita di sul diritto fondiario rurale. Esse devono, conformi alla destinazione prodotti agricoli o orticoli se: per poter continuare a esistere, dipendere dal reddito supplementare ricava- della zona a. i prodotti sono coltivati nella regione to. Il richiedente deve comprovarlo me- Il Consiglio federale stabilisce a quali e oltre la metà nell’azienda d’ubicazio- diante un concetto aziendale. condizioni sono autorizzati i cambia- ne o nelle aziende riunite in una comu- menti di destinazione degli edifici e im- nità di produzione; 2 Un’azienda accessoria non agricola è considerata affine se: pianti utilizzati a scopi commerciali eretti prima del 1° gennaio 1980 o non b. la preparazione, l’immagazzinamento più conformi alla destinazione della zo- o la vendita non sono di carattere indu- a. si trova all’interno del nucleo dell’a- na in seguito a modifica dei piani d’uti- striale-commerciale; e zienda agricola; c. il carattere agricolo o orticolo dell’a- b. è tale da garantire che l’utilizzazione zienda d’ubicazione resta immutato. dell’azienda agricola rimanga assicura- lizzazione. ta; 3 Sono infine conformi alla zona agrico- la gli edifici destinati al fabbisogno abi- c. il carattere di azienda agricola rimane tativo indispensabile per la gestione essenzialmente immutato. della relativa azienda agricola compreso 32 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 7 3 Le aziende accessorie non agricole devono soddisfare le medesime esigen- momento della modifica legislativa o dei c. la nuova utilizzazione non è inammis- piani. sibile secondo un altro atto legislativo ze legali applicate alle aziende commer- federale; ciali equivalenti situate nelle zone edifi- 3 cabili. dell’impianto resti sostanzialmente im- d. è necessaria tutt’al più una leggera mutata, va valutato tenendo conto di estensione dell’urbanizzazione esisten- tutte le circostanze. Essa in ogni caso te; 4 Non possono essere assunte persone impiegate prevalentemente nell’azienda Il quesito se l’identità dell’edificio o non è più garantita se: accessoria non agricola. Sono fatte sal- e. tutti i costi d’infrastruttura, causati ve le assunzioni per impieghi tempora- a. la superficie utilizzata in modo non dal cambiamento di destinazione degli nei. conforme alla destinazione della zona è edifici e impianti, sono assunti dal pro- ampliata per più del 30 per cento; gli prietario; 5 L’autorizzazione viene a cadere se le ampliamenti all’interno del volume esi- condizioni d’autorizzazione non sono stente dell’edificio sono computati sol- f. non vi si oppongono interessi impor- più adempiute. L’autorità competente lo tanto per la metà; o tanti della pianificazione del territorio. stabilisce mediante decisione. Su richiesta, occorre decidere, nell’ambito di una b. la superficie utilizzata in modo non 2 nuova procedura d’autorizzazione, se conforme alla destinazione della zona conforme alla destinazione della zona l’azienda accessoria non agricola può dentro o fuori del volume esistente del- può essere ampliata del 30 per cento; essere autorizzata ai sensi di un’altra l’edificio è ampliata in totale per più di gli ampliamenti all’interno del volume disposizione. 100 m 2 . esistente dell’edificio sono computati La superficie utilizzata in modo non soltanto per la metà. 4 Art. 41 Un edificio o un impianto può essere Campo d’applicazione dell’ar- ricostruito soltanto se al momento della 3 ticolo 24c LPT distruzione o della demolizione era an- conforme alla destinazione della zona Se la superficie utilizzata in modo non cora utilizzabile secondo la destinazio- deve essere ampliata fuori del volume L’articolo 24c LPT è applicabile a edifici ne ed era dato un interesse ininterrotto esistente dell’edificio per più di 100 m 2 , e impianti, costruiti o trasformati a suo alla sua utilizzazione. Ove risulti indica- tale ampliamento può essere autorizza- tempo in conformità al diritto materiale, to dal profilo oggettivo, l’ubicazione del- to soltanto se necessario al prosegui- ma che per effetto di modifiche poste- l’edificio o dell’impianto sostitutivo può mento dell’azienda. riori di atti legislativi o piani sono dive- divergere in misura minima da quella nuti non conformi alla destinazione del- dell’edificio o dell’impianto preesisten- la zona. te. Art. 44 Menzione nel registro fondiario Art. 42 1 Edifici e impianti aziendali di- 1 pianti divenuti non conformi venuti non conformi alla de- impianti fuori delle zone edificabili l’au- alla destinazione della zona stinazione della zona (art. torità cantonale competente fa menzio- 37a LPT) nare nel registro fondiario, sul fondo in- Trasformazioni a edifici e im- Art. 43 Trasformazioni a edifici e impianti, a Nel caso di autorizzazioni per edifici e teressato: cui è applicabile l’articolo 24c LPT, sono 1 ammesse, nella misura in cui l’identità pliamenti di edifici e impianti usati a a. l’esistenza di un’azienda accessoria dell’edificio o dell’impianto unitamente scopo commerciale divenuti non confor- non agricola (art. 24b LPT) ai dintorni rimanga conservata nei tratti mi alla destinazione della zona possono essenziali. Sono ammessi miglioramenti essere autorizzati se: Cambiamenti di destinazione e am- b. le condizioni risolutive alle quali soggiacciono le autorizzazioni; volti a cambiare l’aspetto esterno. a. l’edificio o l’impianto è stato legal2 Stato di riferimento determinante per mente costruito o modificato; la valutazione dell’identità è lo stato in cui si trovava l’edificio o l’impianto al gale. b. non insorgono nuove implicazioni rilevanti su territorio e ambiente; 33 c. gli obblighi di ripristinare lo stato le- Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 7 2 Se necessario, essa fa menzionare al- 5. Legislazione sull’agricoltura tre restrizioni del diritto di proprietà, segnatamente restrizioni d’utilizzazione Legge federale sull’agricoltura (LAgr, e della facoltà di disporre nonché condi- RS 910.1) zioni e oneri. www.admin.ch/ch/i/rs/c910_1.html 3 Ordinanza sulla terminologia agricola L’Ufficio del registro fondiario cancel- la d’ufficio la menzione se il terreno è e sul riconoscimento delle forme di inserito in una zona edificabile con de- azienda (Ordinanza sulla terminolo- cisione cresciuta in giudicato. Negli altri gia agricola, OTerm; RS 910.91) casi l’Ufficio del registro fondiario può www.admin.ch/ch/i/rs/c910_91.html cancellare la menzione soltanto se l’autorità competente ha deciso che le condizioni per la menzione sono scadute. 6. Legge federale sul diritto fondiario rurale (LDFR, RS 211.412.11) www.admin.ch/ch/i/rs/c211_412_11. 2. Legislazione sulla protezione degli animali Legge federale sulla protezione degli animali (LPDA, RS 455) www.admin.ch/ch/i/rs/c455.html Ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn) www.admin.ch/ch/i/rs/c455_1.html 3. Legislazione sulla protezione dell’ambiente Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb, RS 814.01) www.admin.ch/ch/i/rs/c814_01.html Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt, RS 814.318.142.1) www.admin.ch/ch/i/rs/c814_318_142_1. html 4. Legislazione sulla protezione delle acque Legge federale sulla protezione delle acque (LPAc, RS 814.20) www.admin.ch/ch/i/rs/c814_20.html Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc, RS 814.201) www.admin.ch/ch/i/rs/c814_201.html 34 html Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 8 Allegato 8 Bern /Berne Neuchâtel Amt für Gemeinden und Raumordnung Service de l’aménagement du territoire Elenco degli uffici cantonali Nydeggasse 11/13 Tivoli 22 competenti 3011 Bern case postale 46 031 633 77 30 2003 Neuchâtel Ai sensi dell’art. 25 cpv. 2 LPT, l’autorità 032 889 47 47 cantonale competente per tutti i proget- Freiburg/Fribourg ti edilizi fuori delle zone edificabili deci- Direction de l’aménagement, de Nidwalden de se essi sono conformi alla zona o se l’environnement et des constructions Amt für Raumplanung si può ammettere un’eccezione. Le ec- rue des Chanoines 17 Breitenhaus cezioni sono concesse soltanto dall’au- case postale 6371 Stans torità cantonale competente, o con la 1701 Fribourg 041 618 72 16 sua approvazione. 026 305 36 04 I seguenti uffici sono a disposizione per Genève Koordinationsstelle Baubewilligungen domande riguardanti i progetti edilizi Département de l’aménagement de Dorfplatz 4a fuori delle zone edificabili: l’équipement et du logement 6061 Sarnen Police des constructions 041 666 64 89 Obwalden Aargau rue David-Dufour 5 Abteilung Raumentwicklung case postale 22 St. Gallen Koordinationsstelle Baugesuche 1211 Genève 8 Amt für Raumentwicklung Entfelderstrasse 22 022 327 50 00 Abteilung Bauen ausserhalb der 5001 Aarau Bauzone 062 835 32 90 Glarus Lämmlisbrunnenstrasse 54 Baudirektion 9001 St. Gallen Appenzell-Ausserrhoden Rathaus 071 229 46 47 Planungsamt 8750 Glarus Kasernenstrasse 17A 055 646 64 00 9102 Herisau Schaffhausen Planungs- und Naturschutzamt 071 353 67 90 Graubünden Beckenstube 11 Amt für Raumplanung 8200 Schaffhausen Appenzell-Innerrhoden Grabenstrasse 1 052 632 73 87 Bau- und Umweltdepartement 7001 Chur Fachstelle für Raumplanung 081 257 23 23 Gaiserstrasse 8 Schwyz Meliorationsamt 9050 Appenzell Jura Bahnhofstrasse 15 071 788 93 42 Département de l’environnement et de Postfach 1138 l’équipement 6431 Schwyz Basel-Landschaft Service de l’aménagement du territoire 041 819 18 25 1 Bauinspektorat Section des permis de construire Rheinstrasse 29 rue des Moulins 2 Amt für Raumplanung Postfach 2800 Delémont Bahnhofstrasse 9 4410 Liestal 032 420 53 10 Postfach 1200 6431 Schwyz 061 925 67 77 Luzern Basel-Stadt Raumplanungsamt Bauinspektorat Baugesuchszentrale Rittergasse 4 Murbacherstrasse 21/23 4001 Basel 6002 Luzern 061 267 92 00 041 228 51 83 041 819 20 19 1 Bewilligung: durch die Gemeinde. Zustimmung des Kantons durch das Meliorationsamt, sofern landwirtschaftliche Vorhaben betroffen sind (in der Regel > 4 ha), sonst durch das Raumplanungsamt. Baukontrolle als Koordinationsstelle im Amt für Raumplanung. 35 Direttive «Cavallo e pianificazione del territorio» Allegato 8 Uri Zürich Amt für Raumplanung Amt für Raumordnung und Vermessung Rathausplatz 5 Abteilung Baubewilligungen 6460 Altdorf Stampfenbachstrasse 12 041 875 24 36 8090 Zürich 043 259 30 48 Solothurn Amt für Raumplanung Zug Werkhofstrasse 59 Amt für Raumplanung 4509 Solothurn Aabachstrasse 5 032 627 25 61 6301 Zug 041 728 54 87 Ticino Ufficio delle domande di costruzione e dell’esame dell’impatto ambientale Viale Franscini 17 6501 Bellinzona 091 814 36 70 Thurgau Amt für Raumplanung Abteilung Ortsplanung Verwaltungsgebäude Promenade 8510 Frauenfeld 052 724 25 27 Uri Amt für Raumplanung Rathausplatz 5 6460 Altdorf 041 875 24 36 Vaud Service de l’aménagement du territoire rue de l’Université 3 1014 Lausanne 021 316 74 28 Wallis/Valais Commission cantonale des constructions (CCC) rue des Cèdres 11 1950 Sion 027 606 80/81 36