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LA TEORIA CELLULARE
LA TEORIA CELLULARE I microscopi: strumenti preziosi per studiare le cellule Le prime osservazioni con i microscopi risalgono al XVII secolo nel 1660 A. van Leeuwenhoek fece le prime osservazioni su cellule vive verso la fine del secolo R. Hooke studiò gli strati della corteccia di quercia e diede il nome di “cellule” alle strutture da lui osservate Occorsero più di due secoli prima che gli studiosi di scienze naturali riuscissero ad andare al di là delle pure e semplici osservazioni e comprendessero la reale importanza delle cellule per gli esseri viventi. La teoria cellulare Unificò le conoscenze sulle cellule La sua formulazione si basa sul lavoro di tre scienziati del XIX secolo: T. Shwann M. Schleiden R. Virkow Nel 1838 T. Shwann (zoologo) e M. Schleiden (botanico) proposero la teoria cellulare: “ Tutti gli organismi sono costituiti da cellule e da componenti cellulari” Nel 1860 R Virkow fece le prime osservazioni sulle cellule in riproduzione ed affermò… “Ogni cellula vivente deriva da una cellula preesistente” La teoria cellulare moderna La teoria nella sua forma moderna riassume questi concetti in tre enunciati: le cellule sono le unità strutturali degli organismi viventi le cellule sono le unità funzionali degli organismi viventi ogni cellula deriva da un’altra cellula preesistente La Cellula come base della vita DIMENSIONI CELLULARI Quasi tutte le cellule hanno dimensioni microscopiche tale che le unità di misura utilizzate sono: - il µm (micrometro) 10¯6 metri - il nm (nanometro) 10¯9 metri. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE I Procarioti (dal greco Pro- 'prima, davanti' e Karyon 'nucleo'), o monere, sono organismi unicellulari (o, al più, coloniali) composti da una cellula di dimensioni dell'ordine del micrometro, senza membrana nucleare o altre suddivisioni interne. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE Le cellule dei procarioti (tra cui i batteri), oltre che del nucleo, mancano di molte delle strutture interne tipiche di quelle degli organismi eucarioti. Pur essendo dotate di membrana plasmatica ed eventuale parete cellulare, sono prive di membrana nucleare; la molecola di DNA circolare si trova, pertanto, libera nel citoplasma, benché fissata alla membrana cellulare da una struttura detta desmosoma. Si riproducono attraverso la scissione binaria, e tale riproduzione è usata anche dai protisti. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE Sono pure assenti i mitocondri, il reticolo endoplasmatico, i cloroplasti e l'apparato di Golgi. Benché generalmente non vi siano strutture interne limitate da membrane, nei cianobatteri si trovano numerose strutture membranose, chiamate mesosomi. Questi contengono la maggior parte dei citocromi e degli enzimi respiratori, contengono gli enzimi per la sintesi dei componenti della parete e intervengono nella duplicazione cellulare. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE Dimensioni e Forme Le dimensioni della cellula procariote variano a seconda dell'organismo considerato pur risultando di solito di pochi micron. Alcune specie per esempio l'Achromatium tuttavia posseggono dimensioni eccezionali nell'ordine di un centinaio di micron. La forma mostra una certa variabilità, può essere: - sferoidale (nei cocchi), - allungata e dritta (bacilli o batteri), - ondulata (spirilli) e simile ad una virgola (vibrioni). Forme del tutto particolari sono presenti negli Archibatteri quale ad esempio la forma quadrata, piatta, caratteristica di alcune specie alofile. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE Struttura All'esterno, a ridosso della membrana citoplasmatica o plasmalemma, si trova quasi sempre una parete (anti-lisi). All'esterno di essa può essere presente un rivestimento esterno, variabile come composizione, che può essere indicato con nomi differenti (capsula, glicocalice, strato mucoso, ecc.), Dalla cellula possono sporgere strutture quali flagelli (responsabili del movimento dei batteri) e pili. La Cellula come base della vita LA CELLULA PROCARIOTE La membrana batterica è anche coinvolta nel processo di divisione cellulare, nella formazione del setto e nella segregazione dei cromosomi nelle cellule figlie. Questo compito è svolto da una particolare struttura detta MESOSOMA che è una invaginazione della membrana cellulare alla quale è attacato il cromosoma. All'interno del plasmalemma, che può presentare invaginazioni più o meno approfondite, è localizzato il citoplasma, in cui si trovano il nucleoide (ve ne possono essere anche più di uno), e altro materiale genetico costituito dai plasmidi, dai ribosomi, da corpiccioli di vario tipo, enzimi, sostanze di riserva e diverse molecole (zuccheri, acidi organici ed inorganici, nucleotidi, ioni ecc.). La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE Una tipica cellula eucariote presenta solitamente una dimensione circa 10 volte maggiore rispetto ad una tipica cellula procariote, con un volume cellulare complessivo che può essere dunque anche 1000 volte maggiore. La principale caratteristica delle cellule eucariote, che le distingue da quelle procariote, è la presenza di una notevole compartimentalizzazione interna, costituita dalla presenza di vescicole ed invaginazioni racchiuse da membrane fosfolipidiche nelle quali hanno luogo specifiche attività metaboliche. Il compartimento più importante è senza dubbio il nucleo cellulare, un organulo in cui viene conservato il DNA cellulare e che dà il nome alla cellula stessa (dal greco ευ, bene/vero e κάρυον, nucleo). La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE A livello strutturale, le cellule eucariote presentano differenze rilevanti dai procarioti in tre regioni. La membrana plasmatica è del tutto simile a quella procariotica nella struttura e nella funzione. La parete cellulare non è invece presente, se non nella cellula vegetale (che presenta tuttavia una composizione profondamente diversa). Il DNA eucariotico è organizzato in molecole lineari chiamate cromosomi, associate ad istoni e contenute interamente nel nucleo. Anche alcuni organelli eucariotici (come i mitocondri ed i cloroplasti) possono contenere DNA. Gli eucarioti possono utilizzare cilia e flagelli per muoversi, sebbene la loro struttura sia decisamente più complessa di quella delle protrusioni procariotiche. La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE Le cellule eucariote, come già detto, possono assumere morfologie molto differenti tra loro. In particolare, la maggior parte delle differenze intercorrono tra le cellule vegetali e le cellule animali La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE La Cellula come base della vita LA MEMBRANA CELLULARE La membrana cellulare, anche detta membrana plasmatica o plasmalemma, è un sottile rivestimento che delimita la cellula in tutti gli organismi viventi. Formata in prevalenza fosfolipidi, viene chiamata anche bilayer fosfolipidico. In quest’ultima si vanno a collocare, con importanti funzioni fisiologiche, proteine, glucidi, in forma di glicoproteine e glicolipidi, e molecole di colesterolo che la stabilizzano. La membrana plasmatica presiede all'omeostasi cellulare, grazie alla sua permeabilità selettiva. La Cellula come base della vita LA MEMBRANA CELLULARE Membrana Le membrane: • definiscono i confini esterni delle cellule e regolano il traffico di molecole attraverso questi confini • dividono lo spazio interno in compartimenti discreti, segregando in essi specifici componenti e processi • sono selettivamente permeabili, consentono di mantenere alcuni composti o ioni all’interno della cellula o all’interno di specifici compartimenti e di escludere invece altri composti o ioni • non sono barriere passive; contengono proteine specializzate che promuovono o catalizzano un gran numero di eventi molecolari Componenti generali delle membrane: • lipidici (fosfolipidi, sfingolipidi, colesterolo) • proteici (proteine intrinseche ed estrinseche) • glucidici (glicoproteine e glicolipidi) Le classi principali di lipidi di membrana La Cellula come base della vita LA MEMBRANA CELLULARE Il modello a “Mosaico Fluido” Proposto nel 1972 da Singer e Nicholson, il doppio strato lipidico della membrana plasmatica è allo stato di liquidocristallino ed in esso sono immerse numerose proteine, che grazie alla fluidità della componente lipidica presentano un notevole grado di mobilità; ad esse spetta lo svolgimento della gran parte delle funzioni di membrana. Il doppio strato lipidico non ha carattere omogeneo, poichè sono presenti microdomini lipidici meno fluidi formati principalmente da sfingolipidi e colesterolo allo stato liquidoordinato, che funzionerebbero sia da zattere di trasporto di componenti di membrana, sia da piattaforme per la genesi di segnali intracellulari, per cui in essi sono concentrate proteine specifiche. Modello a mosaico fluido (1972, SJ Singer e GL Nicolson) La composizione dei due strati lipidici e l’orientamento delle proteine nel doppio strato è ASIMMETRICO, rendendo le due facce della membrana l’una diversa dall’altra Movimenti delle singole molecole lipidiche nel doppio strato lipidico della membrana: • movimenti termici • diffusione laterale • flip-flop Il grado di fluidità delle membrane dipende dalla temperatura e dalla composizione della membrana. BASSA TEMPERATURA: Stato gel-cristallino, mobilità ridotta ALTA TEMPERATURA: Stato liquido-cristallino, maggiore fluidità Sopra la temperatura di transizione Sotto la temperatura di transizione TEMPERATURA DI TRANSIZIONE : temperatura alla quale avviene la transizione; aumenta con la lunghezza delle catene idrocarburiche e con il grado di saturazione degli acidi grassi Sotto la temperatura di transizione l’inserzione dello STEROLO è di impedimento alla disposizione ordinata delle catene degli acidi grassi, si ha quindi un aumento della fluidità delle membrane. Al di sopra di questa temperatura, il sistema ad anelli rigidi riduce la libertà di movimento ed al tempo stesso la fluidità. La Cellula come base della vita LA MEMBRANA CELLULARE Per la sua posizione di interfaccia, la membrana plasmatica, oltre alla funzione strutturale, svolge tre funzioni essenziali: 1. la funzione di filtro selettivo, che lascia passare alcune sostanze piuttosto che altre, assicurando così l'integrità biochimica del citoplasma; 2. la funzione di superficie di comunicazione, permettendo sia lo scambio di informazioni tra l'ambiente intra- ed extracellulare, sia l'interazione fisica con le strutture extracellulari circostanti. 3. la funzione di superficie catalitica, dato l'abbondante numero di enzimi ad essa legati, in gran parte coinvolti nella produzione di messaggeri intracellulari, come le fosfolipasi e la sfingomielinasi, che idrolizzano i fosfolipidi di membrana, e l'adenilciclasi, che sintetizza AMP ciclico. Proteine di membrana L’orientamento delle proteine nel doppio strato è ASIMMETRICO, rendendo le due facce della membrana l’una diversa dall’altra Possono essere suddivise in due classi: • PROTEINE INTRINSECHE o INTEGRALI, saldamente legate alla membrana o immerse nel doppio strato lipidico (la loro purificazione richiede l’azione di detergenti, solventi organici o denaturanti che interferiscono con le interazioni idrofobiche) • PROTEINE ESTRINSECHE o PERIFERICHE, legate alla membrana solo debolmente mediante interazioni ioniche e legami idrogeno (possono essere rilasciate mediante trattamenti relativamente blandi) PROTEINE INTEGRALI DI MEMBRANA GLICOFORINA BATTERIORODOPSINA TIPI DI TRASPORTO Diffusione semplice ∆G = RT ln c2/c1 ∆G = RT ln c2/c1 + ZF∆Ψ ∆Ψ Canali ionici Trasporto mediato Trasporto passivo (diffusione facilitata) Velocità di trasporto Trasporto facilitato (mediato) Trasporto attivo - Primario - Secondario c1 < c2 Diffusione Differenza di concentrazione ----> ai due lati della membrana Velocità di trasporto TRASPORTO MEDIATO 0 K t • • • Vmax Gradiente di concentrazione Velocità e specificità Saturazione Competizione Diffusione semplice: O2, CO2, H2O (quest’ultima si muove insieme ai soluti spinta dalla pressione idrostatica del sangue oppure sottratta per effetto osmotico dalle proteine plasmatiche) Poro: meno specifico Canale: più selettivo Funzionamento delle proteine di trasporto (trasporto mediato) • • • • RICONOSCIMENTO TRASLOCAZIONE RILASCIO RITORNO I pori e i canali sono proteine transmembrana con un passaggio idrofilico centrale I pori sono poco selettivi permettendo il passaggio attraverso la membrana di molecole organiche ed inorganiche, sono sempre aperti. Le membrane esterne dei batteri gramnegativi (e la membrana mitocondriale esterna) sono ricche di porine, una famiglia di proteine-poro che consentono a molti ioni e piccole molecole polari di passare dal mezzo extracellulare allo spazio periplasmatico. Es.: Porina FhuA di E.Coli (struttura a barile β) I canali sono altamente selettivi per cationi ed anioni inorganici specifici. Alcuni sono sempre aperti, altri si aprono e chiudono in risposta a certi stimoli. • Voltaggio-dipendente • Indotto da ligando Canali: • voltaggio-dipendenti (es. canali per il Ca2+) • indotti da ligando (sinapsi colinergiche) Acquaporine (canali idrofilici transmembrana per il passaggio dell’acqua) Acquaporina AQP-1: 28kDa Le tre classi generali di sistemi di trasporto: Il trasporto può essere: • ELETTRONEUTRO • ELETTROGENICO Proteina scambiatrice di anioni (presente negli eritrociti, scambiatore cloruro-bicarbonato) MW = 95kDa Dimero o tetramero Elettroneutro Trasporto attivo Nel trasporto passivo la specie trasportata segue sempre la direzione del gradiente di concentrazione e non si accumula oltre la concentrazione di equilibrio. Il trasporto attivo avviene contro gradiente ed è termodinamicamente sfavorito (endoergonico). Nel sistema di trasporto attivo l’energia è fornita da: • idrolisi di ATP • energia luminosa • energia dei gradienti ionici Na+/K+-ATPasi Potenziale di membrana: 50-70mV Processo Elettrogenico Subunità a: 120kDa Subunità b: 55kDa Velocità ≅ 100 ATP idrolizzate/s Fosforilazione di un residuo di ac.aspartico OUABAINA: steroide estratto da alcune piante. Inibitore specifico Trasporto di glucosio nell’epitelio intestinale Cotrasporto Na+/Glucosio (SGLT) Trasporto analogo per gli aminoacidi: 1. 2. 3. 4. Aa neutri Aa basici Aa acidi Prolina e glicina La Cellula come base della vita LA CELLULA EUCARIOTE La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI CITOPLASMA E CITOSCHELETRO Il citoplasma è una soluzione acquosa dalla consistenza gelatinosa al cui interno vi sono i vari organuli che compongono la cellula. Tali organelli sono ancorati ad una struttura proteica, nota come citoscheletro. Esso ha in primo luogo la funzione di organizzare e mantenere la forma della cellula. Tra le altre funzioni, esso contribuisce in modo determinante al trasporto delle molecole all'interno della cellula, convogliandole verso il compartimento corretto, alla citodieresi ed al già citato sostegno ed ancoraggio degli organelli. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Il citoscheletro eucariotico è composto dai microfilamenti (composti essenzialmente di actina), dai filamenti intermedi e dai microtubuli (composti di tubulina). I microtubuli e i filamenti di actina sono costituiti da subunità di proteine globulari, che si possono associare e dissociare rapidamente. Il citoscheletro procariotico è meno studiato, ma è coinvolto anch'esso nel mantenimento della forma cellulare e nella citodieresi. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Il centrosoma è la struttura da cui si dipartono i microtubuli e che, per questo motivo, ha un ruolo fondamentale per tutto il citoscheletro. Esso dirige infatti il trasporto attraverso il reticolo endoplasmatico e l'apparato del Golgi. I centrosomi sono composti da due centrioli, che si separano durante la divisione cellulare e collaborano alla formazione el fuso mitotico. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI CIGLIA E FLAGELLI Le ciglia ed i flagelli sono estroflessioni cellulari che ne permettono il movimento. Le ciglia sono generalmente numerose e possono creare correnti nella soluzione intorno alla cellula, in modo da indirizzare le sostanze nutrienti verso il luogo in cui verrà digerito (come succede per esempio nelle spugne). I flagelli sono invece presenti in numero singolo o comunque ridotto. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI parte interna di un ciglio o di un flagello è detta assonema ed è costituito da una membrana che racchiude 9 coppie di microtubuli alla periferia più due microtubuli non accoppiati al centro. Questa struttura, detta 9+2, si ritrova in quasi tutte le forme di ciglia e flagelli eucariotici, dai protozoi all'uomo. L'assonema si attacca al corpuscolo basale, anch'esso formato da microtubuli, con una struttura leggermente diversa da quella dell'assonema: ci sono 9 triplette ai lati e 2 microtubuli singoli al centro. La La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI MITOCONDRI I mitocondri sono gli organi addetti alla respirazione cellulare, sostituiti da introflessioni della membrana cellulare contenenti enzimi respiratori nei procarioti. Come respirazione cellulare si intende la produzione di energia come molecole ATP tramite l'ossidazione di cataboliti. Altra funzione dei mitocondri è quella di fungere da serbatoio per gli ioni Ca++, che devono essere contenuti nella cellula in minime ma costanti quantità con grandi scorte. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Possiedono due membrane cellulari, la primaria e la secondaria: lo spazio fra queste due membrane è detto spazio intermembrana. La prima membrana è molto porosa, nello spazio intermembrana si trova un fluido acquoso ricco di sali minerali ed altre sostanze. La seconda membrana, più selettiva, si allunga in delle lunghe pieghe da entrambe le parti che sono dette creste mitocondriali. In queste creste si depositano gli enzimi respiratori. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI RIBOSOMI I ribosomi hanno il compito di effettuare la sintesi proteica, Ogni ribosoma è composto da due subunità ribosomiali, che consistono in RNA ribosomiale e proteine, che vengono montate separatamente nel nucleolo del nucleo. Le subunità si spostano attraverso i pori nucleari nel citoplasma, dove si legano per formare il ribosoma funzionante. I ribosomi possono essere ritrovati nel citoplasma, sia liberi che associati con una membrana chiamata reticolo endoplasmatico. I ribosomi liberi sintetizzano le proteine. I ribosomi del reticolo endoplasmatico possono riprodurre proteine che vengono secrete dalle cellule. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI RETICOLO ENDOPLASMATICO Il reticolo endoplasmatico è presente in tutte le cellule eucariote, sia animali che vegetali. La funzione primaria del reticolo endoplasmatico è quella di effettuare la sintesi dei lipidi o delle proteine che devono essere inviate all'esterno o in altri comparti-organuli cellulari. Il suo secondo scopo è quello di dividere la cellula in comparti: infatti spesso nel citosol avvengono reazioni chimiche che, se entrassero in contatto fra loro, genererebbero sostanze nocive per la cellula (o letali): invece il reticolo endoplasmatico,dividendola in tanti scomparti, preserva la sicurezza delle reazioni chimiche e garantisce il loro risultato. Il terzo scopo del reticolo endoplasmatico è quello di coadiuvare il citoscheletro e il citosol nel sostenere la cellula e prendere parte ai suoi movimenti. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI In generale, il reticolo è costituito da una serie di membrane cellulari comuni, che si estendono da quella esterna a quella nucleare. Ci sono due tipi di reticolo: Quello liscio semplicemente composto come sopradescritto, serve ad effettuare la sintesi lipidica ed assume funzioni specifiche nelle cellule speciali (contenimento di enzimi, ioni ecc), Quello ruvido, ricoperto di ribosomi, serve ad effettuare la sintesi proteica (tramite i ribosomi) per scopi indirizzati all'esterno. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI APPARATO DI GOLGI L'apparato di Golgi serve a concentrare ed organizzare le secrezioni del reticolo endoplasmatico in granuli. È costituito da una serie di sacche di membrana cellulare, il cui interno è detto "lume della sacca": queste sacche sono dette dittiosomi. Essi si possono classificare in tre classi: - quelli della 'faccia cis' - rivolti verso il citoplasma, - quelli intermedi, - quelli della 'faccia trans', rivolti verso la membrava cellulare. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI LISOSOMA Il lisosoma (dal greco lysis, dissoluzione, e soma, corpo) è una vescicola (organello) presente in numerose copie in cellule eucariotiche, rappresenta il sistema digerente della cellula in quanto è responsabile della degradazione e della digestione(distruzione) di molecole estranee e macromolecole ingerite dalla cellula via endocitosi così come di macromolecole endogene. I lisosomi si occupano del turnover degli altri organelli della cellula stessa. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Autofagia: la degradazione di componenti della cellula stessa. Fagocitosi: grosse particelle (come un batterio o un virus) vengono inglobate (fagocitate) dalla cellula. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI NUCLEO Il nucleo è un organulo che si trova all'interno della cellula ed è sede di importanti reazioni. Il suo scopo è quello di contenere gli acidi nucleici, provvedere alla duplicazione del DNA, alla trascrizione e alla maturazione dell'RNA. Il nucleo è presente solo negli Eucarioti ed è delimitato da una doppia membrana fosfolipoproteica in continuità con il RER. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Nel nucleo possono essere distinti: una doppia membrana, che lo separa dal citoplasma della cellula una materiale filamentoso, la cromatina, costituita da proteine ed acidi nucleici i nucleoli, immersi nella sostanza nucleare. Pori:permettono il passaggio delle molecole dal citosol al nucleoplasma La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI Il DNA che si trova nel nucleo non è sparso ma ben organizzato in un superavvolgimento dato dall'associazione del DNA stesso con 5 proteine istoniche: H2A; H2B; H3; H4; H1. Le prime quattro associate al DNA formano degli ottameri ricchi di DNA superavvolto detti nucleosomi. La proteina istonica H1 ha il compito specifico di mantenere collegati tra loro i diversi istoni. L'intera struttura è detta cromatina. La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI cromatina, si suddivide Eucromatina ed Eterocromatina (a seconda che si colori o meno) L’eterocromatina costitutiva a sua volta è suddivisibile in: - costitutiva : centromero e telomero - facoltativa : ovvero quelle regioni di DNA silenziato in ragione della specificità cellulare dovuta al differenziamento, oppure ad una temporanea inattività di quei particolari geni. La La Cellula come base della vita STRUTTURE CELLULARI NUCLEOLO Il numero di nucleoli osservabili in un nucleo è compreso tra uno e sei. Tuttavia la presenza di più nucleoli rappresenta una situazione transitoria (scompare durante la mitosi) Il nucleolo è la sede di produzione dei ribosomi, sia per quanto riguarda la produzione del rRNA (RNA ribosomiale) sia per l'assemblaggio delle proteine (basiche) presenti nelle subunità ribosomiali CORREDO CROMOSOMICO Il corredo cromosomico di un essere vivente può essere definito l'insieme dei cromosomi presenti in una cellula somatica, tranne quelle sessuali, ed è costante a livello di specie, sia sotto il profilo numerico sia sotto quello morfologico. ( Uomo = 46 cromosomi) Ogni variazione nel corredo cromosomico può portare a delle variazioni anche consistenti nel fenotipo dell'individuo che ne deriva. A volte queste differenze sono migliorative e vengono premiate dall'evoluzione ma spesso sono negative e portano alla morte dell'individuo o a gravi malformazioni. CORREDO CROMOSOMICO Il corredo cromosomico di una specie viene indicato con 2n perché in genere i cromosomi sono presenti in duplice copia, i cui due componenti (cromosomi omologhi) hanno uno origine materna, l'altro paterna. Casi particolari si possono osservare nei vegetali dove non sono rari casi di poliploidia ossia la presenza di più di due copie di ogni cromosoma. Nei corredi cromosomici delle specie animali sono in genere presenti anche due cromosomi particolari (cromosomi sessuali) coinvolti nei meccanismi di determinazione del sesso. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE DIVISIONE CELLULARE La riproduzione ( o divisione) cellulare è il meccanismo che permette ad una cellula ,dopo aver replicato i propri organelli,il citoplasma e il DNA,di dare origine a due cellule figlie. Il ciclo cellulare, o ciclo di divisione cellulare (CDC), è la serie di eventi che avvengono in una cellula eucariote tra una divisione cellulare e quella successiva. La durata del ciclo cellulare varia col variare della specie, del tipo di cellula e delle condizioni di crescita. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE CICLO CELLULARE Il ciclo cellulare è un processo geneticamente controllato, costituito da una serie di eventi coordinati e dipendenti tra loro; Le fasi del ciclo cellulare sono 4: - M ( Mitosi e Citodieresi) - G1 (1° check point,sint. proteica) - S (duplicazione del genoma) - G2 (2° check point) G1+S+G2 = Interfase - G0 (quiescenza) c.nervose La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE MITOSI La mitosi (dal greco mìtos, che significa filo, per l'aspetto filiforme dei cromosomi durante la metafase) è la riproduzione per divisione equazionale della cellula eucariote. Il termine viene spesso utilizzato anche per la riproduzione delle cellule procariote, un processo molto più semplice e più correttamente chiamato scissione binaria o amitosi. La mitosi, nell'uomo, riguarda le cellule somatiche dell'organismo, cioè tutte le cellule tranne quelle che hanno funzione riproduttiva, i gametociti primari invece vanno incontro alla meiosi. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE MEIOSI La meiosi è un processo mediante il quale una cellula eucariote con corredo cromosomico diploide dà origine a quattro cellule con corredo cromosomico aploide. Potrebbe sembrare molto simile alla mitosi ma, al contrario di questa, tramite il crossing-over, è prodotta la ricombinazione genetica. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE Ad una duplicazione del materiale genetico, che avviene nella fase pre-meiotica S, corrispondono due divisioni nucleari: Prima divisione meiotica o meiosi I (fase Riduzionale) Seconda divisione meiotica o meiosi II (fase Equazionale) La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE MEIOSI I Profase 1 5 fasi - leptotene, in cui il DNA si condensa a formare strutture bastoncellari; - zigotene : avviene la sinapsi dei cromosomi omologhi; - pachitene: avviene il crossing-over, con scambio del materiale genetico; - diplotene: inizia la desinapsi e i cromosomi restano appaiati tramite i chiasmi; - diacinesi: avviene la dissoluzione della membrana nucleare e del nucleolo. Durante la profase I, inoltre, si sviluppa il fuso. La profase I può durare per giorni o anche più a lungo e occupa il 90% del tempo richiesto per quasi tutta la divisione meiotica. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE Metafase I I cromosomi omologhi sono trascinati dai microtuboli all'equatore cellulare. Si ha l'assortimento indipendente dei cromosomi omologhi. Anafase I A differenza dell'anafase mitotica, durante questa fase i cromatidi fratelli restano attaccati per i centromeri, mentre i cromosomi omologhi si staccano e migrano ai poli opposti della cellula. In questo modo si ha un corredo cromosomico aploide proprio perché sono gli omologhi parentali a separarsi. Telofase I La telofase I può variare a seconda della specie. In seguito alla migrazione dei cromosomi omologhi verso i poli opposti della cellula, si può verificare la formazione della membrana nucleare e la citodieresi con la conseguente scissione cellulare, come avveniva nella mitosi; oppure vi è la semplice migrazione dei cromosomi senza scissione. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE La seconda divisione meiotica è identica alla mitosi, solo che genera due cellule aploidi, perché non è preceduta da un ciclo cellulare adeguatamente fornito di fase S, e quindi avviene in presenza di un corredo cromosomico n invece che 2n. Profase II Compaiono nuovamente le fibre del fuso che agganciano i cinetocori dei cromosomi. Metafase II I cromosomi si toccano sulla piastra equatoriale; ogni cromosoma è costituito da 2 cromatidi omologhi fratelli. Anafase II i cromatidi si dividono, migrando ai poli della cellula. Telofase II Ai poli opposti della cellula si cominciano a formare i nuclei e avviene la citodieresi, con la conseguente scissione cellulare. La Cellula come base della vita RIPRODUZIONE CELLULARE La Cellula come base della vita TESSUTI ANIMALI Esistono quattro tipi fondamentali di tessuti presenti in tutti gli animali, dall'uomo ai più semplici invertebrati. Questi tessuti sono a loro volta suddivisi in sotto-tipi, più specializzati, e, negli animali superiori, vanno a costituire i diversi organi. I quattro tessuti fondamentali sono: - Tessuto Epiteliale - Tessuto Connetivo - Tessuto Muscolare - Tessuto Nervoso TESSUTO EPITELIALE Il tessuto epiteliale, o epitelio, è costituito da cellule strettamente ammassate e connesse tra loro, che costituisce il rivestimento di tutte le superfici esterne ed interne del corpo, dei vasi sanguigni, e che forma le ghiandole. Le cellule che costituiscono il tessuto epiteliale svolgono funzioni di rivestimento, di trasporto, di secrezione e di assorbimento. TESSUTO CONNETIVO Il tessuto connettivo, costituito da cellule di forma varia, caratterizzate dalla presenza di una abbondante sostanza intercellulare (o matrice) tra di esse. Come suggerisce il nome, la funzione primaria di questo tessuto è quella di connettere, sia strutturalmente che funzionalmente, gli altri tessuti e gli organi. Comunque, il tessuto connettivo si differenzia in numerosi sotto-tipi, che esplicano a loro volta funzioni molto varie. Alcuni esempi di questi sotto-tipi, oltre al tessuto connettivo propriamente detto, sono: - il tessuto cartilagineo, - il tessuto osseo, - il tessuto adiposo, - il sangue. TESSUTO MUSCOLARE Il tessuto muscolare, costituito da cellule conteneti numerosi filamenti contrattili (actina e miosina), capaci di scorrere fisicamente gli uni sugli altri e di cambiare la forma delle cellule stesse. Il tessuto muscolare permette il movimento dell'organismo, e la contrazione involontaria di diversi organi o apparati. Si divide in tre sotto-tipi: - il muscolo striato (o scheletrico) - il muscolo liscio - il muscolo cardiaco. TESSUTO NERVOSO Il tessuto nervoso, costituito sia da cellule ricche di prolungamenti e facilmente eccitabili (i neuroni), capaci di ricevere e ritrasmettere gli impulsi nervosi, sia da cellule di più varia forma e funzione, le cellule della glia (o nevroglia). Insieme, queste cellule costituiscono il cervello ed il sistema nervoso. Astrocita Oligodendrociti C. della Microglia