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1 frodi alimentari
n. 128 del 28.04.2014
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FRODI ALIMENTARI
Gentile Cliente,
la presente al fine di fornirLe un approfondimento in merito alla definizione e alla classificazione
delle frodi alimentari.
FRODE ALIMENTARE
Con il termine “frode alimentare” si fa riferimento alla produzione e alla commercializzazione
di alimenti non conformi alle normative vigenti. Le frodi alimentari si distinguono in due differenti
tipologie: frodi sanitarie e frodi commerciali.
Frodi sanitarie
Si definiscono frodi sanitarie tutte le azioni che rendono nocivo un alimento, costituendo così un
pericolo per la salute pubblica.
E’ accusato di frode sanitaria "chiunque detiene per il commercio o pone in commercio o
distribuisce per il consumo, acque, sostanze o cose da altri avvelenate, adulterate o contraffatte in modo
pericoloso per la salute pubblica". (artt. 442 e 444 del Codice Penale). Il reato si configura anche per il
solo fatto di esporre sostanze pericolose, pur se non sono state ancora vendute, oppure anche se si
tratta di distribuzione, anche gratuita. Un classico esempio di frode sanitaria è l'adulterazione del vino
con metanolo, tossico per il nervo ottico e la retina.
Frodi commerciali
Si definiscono frodi commerciali tutte le azioni che ledono i diritti contrattuali e patrimoniali del
consumatore.
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Tali frodi si verificano quando “chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno
spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa
mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita…” (art.
515 del Codice Penale); in questo caso, dunque, non vi è alterazione della qualità dell’alimento tale da
renderlo pericoloso per la salute del consumatore, ma un illecito profitto a danno del consumatore per
differenti dichiarazioni circa la quantità o la provenienza.
Per configurare una frode in commercio, è sufficiente anche una piccola differenza circa
l'origine del prodotto o la provenienza, o sul sistema di preparazione, o sulla quantità (caso
tipico è la cosiddetta "vendita per tara merce", come quando il salumiere pesa l'affettato senza
sottrarre la tara della carta").
Le frodi alimentari si possono attuare tramite diversi procedimenti, così classificabili:
Adulterazione alimentare: comprende tutte quelle operazioni che determinano modificazioni
nella composizione naturale del prodotto alimentare, attuate mediante l'aggiunta o la sottrazione di
alcuni componenti, allo scopo di ottenere un maggior tornaconto economico, senza che in apparenza il
prodotto presenti modifiche apprezzabili. Le adulterazioni hanno riflessi non solo commerciali ma
anche igienico-nutrizionali e, in alcuni casi, di grave pericolo per la salute pubblica. Tipici esempi di
adulterazione sono l’aggiunta di metanolo al vino (frode sanitaria o tossica in quanto pericolosa per
la salute), la vendita di latte scremato o parzialmente scremato per latte intero o l’aggiunta di
acqua al vino.
Sofisticazione alimentare: è un'operazione fraudolenta che consiste nell'aggiungere all'alimento
sostanze estranee alla sua composizione naturale, con lo scopo di migliorarne l'aspetto o di coprirne i
difetti o di facilitare la parziale sostituzione di un alimento con un altro, simulandone la genuinità.
Esempi di sofisticazione alimentare sono l'aggiunta a carni alterate di additivi destinati a
ravvivarne il colore e l'impiego di coloranti o conservanti non autorizzati per mascherare
l'utilizzo di materie prime di cattiva qualità o difetti dei processi produttivi.
Contraffazione alimentare: consiste nel formare ex novo un alimento con l’apparenza della
genuinità a partire da sostanze diverse, per qualità o quantità, da quelle che normalmente concorrono a
formarlo, in modo da indurre in inganno l’acquirente, fornendogli un prodotto di minor pregio e valore
rispetto a quanto atteso o fatto intendere.
È il caso dell'olio di semi spacciato per olio di oliva, della margarina spacciata per burro,
dei prodotti scongelati spacciati per freschi (per questo occorre prestare molta attenzione ai
libri/cartelli degli ingredienti e ai menù) e del formaggio comune spacciato per Parmigiano Reggiano
D.O.P., di maggior valore.
È una frode che può essere molto pericolosa quando, per sostituire i prodotti originali o naturali,
vengono utilizzate sostanze nocive per la salute.
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Alterazione alimentare: si ha quando la composizione originaria di un alimento si modifica a
causa di fenomeni degenerativi spontanei, determinati da errate modalità o eccessivo prolungamento
dei tempi di conservazione. Si verifica ogni qual volta sia posto in commercio un alimento in cattivo
stato di conservazione.
Dalle precedenti definizioni si evince che, limitatamente ad alcuni casi, alcune frodi alimentari
possono essere conseguenza di una insufficiente informazione degli operatori del settore alimentare.
Con riferimento alle attività di ristorazione, è fondamentale:


Specificare nel libro ingredienti e nei menù quali prodotti possono essere congelati in
origine;
Durante la preparazione o vendita di un alimento, attenersi scrupolosamente agli
ingredienti/prodotti alimentari indicati al consumatore. Se ciò non fosse possibile il
consumatore deve essere informato di ciò. Si trae infatti in inganno il consumatore se gli si
vende una “pizza speciale” che in base al menù o al cartello ingredienti dovrebbe contenere
“Mozzarella di bufala campana D.O.P.”, ma che contiene mozzarella comune, di minor
valore.
Nel ricordarLe che può contattare il nostro ufficio per informazioni in merito al numero
0521/030848 oppure mandando una mail all’indirizzo [email protected], cogliamo l’occasione per
porgere cordiali saluti.
Ufficio Tecnico
Ge.Ma. S.r.l.: Sede operativa: Via G.S. Sonnino n. 21/A - 43126 Parma - Tel 0521 030848 – Fax 0521 030818
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