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Camagna Ieri e Oggi - Comune di Camagna Monferrato

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Camagna Ieri e Oggi - Comune di Camagna Monferrato
terl e oggi
nei ricordi e negli appunti di
Giovanni Debernardi
Come mai queste pagine?
Essendo un appassionato di trent stavo facendo una ricercs sul tranvai nel
Monferrato e ho avuto occasione di trovare alcuni documenti che pensavo potes­
sero Interessare aItripercio mi sana permesso di riunirli in queste pagine e terve­
neomaggio.
10 ho solo fotocopiato quello che hanno scritto tramandando pagine di sto­
ria, a lora va tutto jJ mio plauso e ringraziamento.
Queste pochepagine spero siano un ricordo del tempo che Iu e perigiovani
Forse una piacevole scoperta.
Se jJ tutto vi perm molto lacunoso la colpa e mia.
Nino
Blbllografta
Cenni storici sui casteJJo dl Camagna. Enzo Luparia
Guida de! ragazzi. La Stampa
Storia del trasporti italiani. Francesco Ollarl
Documenti stotici. Raccolta Debernardi
II terrltorlo
e la popoIazlone dI Camagna
neItempo
ANNO
ABITANTI
1635
1664
1669
1672
1693
1726
1828
1838
1865
1881
228
291
348
352
517
938
1608
1746
2090
2350
La punta massima fu di 2500 abitanti all'inizio del 1900.
150 erano bimbi che andavano all'asllo e 250 aile elementari.
2
II castello e la chiesa dI Camagna
II castello di Camagna venne eretto attorno I'anno 1200.
Ma fu un edificio poco abitato dai feudatari cost che i
vari eredi e successori non si impegnarono a mante­
nerlo abitabile e verso il 1700 gia in parte rovina­
to crollo.
II
castello
di
Camagna risulta da
una descrizione del­
10 storico "Saletta"
composto da un
fabbricato cen­
trale e due altri
laterali chiusi
suI davan­
ti da un
mID
con
.
parte pill. alta del paese esl­
steva un magnifico castel­
lo.
E rimasta la chiesa con
la sua torre campanara a
ricordarci del tempo pas­
sato.
La chiesa parrocchiale e
posta al vertice del colle di
Camagna a picco sulla piaz­
za principale.
L' originalissima e auda­
ce cupola, opera del Casel­
li, fa sfoggio della sua
maestoslta sulle colline del
Monferrato.
3
C' era una volta, a Camagna "Ia culieta". Questa era una grossa pietra che aveva la particola­
rita di prevedere iI tempo; era sistemata in un sottopassaggio, vicino alia piazza della chiesa.
I nostri vecchi andavano a toccarla; se era umida voleva dire che iI giorno dopo pioveva;
allora andavano in campagna a dar "l'acqua" COSt erano sicuri che Ie viti non si sarebbero
ammalate di peronospora, oppure si sbrigavano a portare a casa iI fieno. Se invece era asclutta,
svolgevano Ie normali occupazioni: i carrettieri che andavano fino a Torino, a Milano, a Genova
a portare iI vino, si mettevano in viaggio.
La "culleta" era "Il Bernacca" dell'epoca, perche, anche se non c'era la televisione a dare Ie
previsioni del tempo, si sapeva che tempo faceva.
Ora la "colla" non c'e plu: ll sottopassaggio e stato murato e alia imboccatura gli alunni delle
scuole hanno sistemato una Madonnina scolpita nel tufo.
I camagnesi, come gli abitanti degli altri paesi del Monferrato, hanno un nomignolo, si chla­
mario: "bestletl", Si racconta che tanti anni fa al tempo dei nostri bisnonnl, alcuni contadini
andarono in un bosco a far legna quando, all'lmprovvlso, videro una strana bestia. Ancora oggi
non si sa di che animale si trattasse, forse di un tasso, di una volpe 0 di una puzzola, si spaven­
tarono molto e scapparono gridando: "La bestieta! La bestieta!". Gli abitanti dei paesi vicini
risero del loro spavento e per canzonarli, quando Ii incontravano, Ii salutavano cost: "Salve
bestleta", I camagnesi, a sentirsi chiamare cosl, si arrabbiavano, nasceva una zuffa e finiva a
botte. I camagnesi, anche se si chiamano "bestlet!" sene brava gente, occupata, nella maggior
parte, a coltivare le proprie vigne.
Che cosa si PUQ visitare a Camagna?
Anche i nostri vecchi erano contadini e lavoravano i vigneti. Cost per metterci ll vino e fario
invecchiare, avevano inventato gli "Internet' scavati nel tufo con i piccioni. Quando c'era iI
sole, andavano in campagna e, all'inverno, lavoravano a scavare gli "infernot" nella propria
cantina. Per togliere iI tufo scavato, prendevano delle ceste, "Ie cavagne". Giorno per giorno
4
gli "inferno" diventavano plu lunghi e larghi. Era
faticoso scavare, non solo perche il tufa era duro,
rna anche perche Ii facevano molto lunghi e certi
andavano fino sotto la strada.
In quegli "lnfernot" conservavano anche i cibi
per farli stare plu freschi. Li conservavano dentro
a delle gabbiette di rete fine fine.
II plu bell't'infernot' di Camagna e quello del
signor Nello Scagliotti, perche e grosse e pulito
ed e anche pieno di bottiglie di vino dolce e buo­
no. Ha un tavolo di pietra per l' assaggio del vino
ed e sempre aperto ai visitatori che vogliono vi­
sitarlo.
Gli "lnfernot' ci danno l'impressione dell'ln­
ferno, perche sene profondi e bui.
Presso i produttori camagnesi si possono ac­
quistare varie qualita di vino: Barbera, Grignolino,
Moscato d'Arnburgo, Moscato bianco dolce,
bianco secco.
II vino camagnese e buono, genuine e privo
di sofisticazioni.
C1asse II! elementare
1976-77
***
Camagna e conosciuto nel circondario come il pa­
ese dei tre diminutivi: della "pupuleta", della "culleta"
e della "bestleta",
Gia da lontano, Camagna si puo riconoscere dalla
maestosa cupola, che dagli abitanti e chiamata la
"pupuleta", Essa e il simbolo del paese: infatti dicono
che i camagnesi emigrati in Australia tengono la sua
fotografia nel portafoglio.
La cupola e stata progettata circa cento anni fa,
dall'architetto Crescentino Caselli. Estata costruita con
la collaborazione dl tutti i camagnesi; i plu ricchi offri­
vane denaro, quelli che avevano nella stall a i buoi e
un carro, aiutavano a trasportare i vari materiali: sab­
bia e ghiaia daI Po, mattoni e tegole delle fornaci vlcl­
ne.
Franco Aimetti indica it punto dove una pallottola vagante di rimbalzo colpl,
ferendolo, Mario Debernardi (rastrellamento di Camagna, 31 luglio 1944).
5
A ricordo di un periodo storieo
molto drammatico che si ebbe
in questa zona tra if j 943 e if
j 945 con morti e teriti.
Legenda
La cartina raffigura la parte settentrionale della provincia di Alessandria, delimitata e sud daI corso del Tanaro. Abbiamo
adottato un criterio di estreme semplificazione, funzionale a una pili agevole collocazione geografica degli eventi. Oltre
ai tre centri urbani di maggior consistenza, sono state segnate esclusivamente Ie locallta di provenienza dei partigiani
della "banda dei Lenti" e quelle nei cui pressi si svolsero gli avvenimenti principali. I numeri indicati si riferiscono aile
azlonl militari.
1) ottobre - novembre 1943. I primi renitenti vengono rifugiati in un cascinale situate nei paraggi di Cuccaro;
2) dicembre 1943- maggio 1944, raggiunge Ie undici unlta ll nucleo di "ribelli" viene radunato a Camagna, nel seminter­
rata dell'abltazione dei Lenti;
3) giugno 1944, la prima azione: nelle vicinanze di Frassinello i partigiani assaltano I'autopullman Altavilla - Casale, su
cui viaggia sotto scorta armata un giovane camagnese, disertore della GNR;
4) giugno 1944, locallta Malacura, attacco ad un posta di blocco fascista: cospicuo bottino di armi e rnunlzlonl:
5) giugno 1944, S. Maurizio di Conzano, assalto al posta di avvistamento aereo. inizia un'azlone di propaganda nei
confronti dei militi fascisti;
6) giugno 1944, esordi partigiani nei paesi Iimitrofi a Camagna: alcuni uomini di Lu tentano un attacco alia caserma dei
carabinieri di San Salvatore;
7) 30 giugno 1944, primo rastrellamento della zona: centinaia di militi fascisti entrano in Lu e fanno razzia di bestiarne,
8) luglio 1944, a Camagna e nei paesi circostanti Ie varie squadre, unificate sotto il comando di Agostino Lenti nel
"Battagllone Monferrato" della )J] brigata Matteotti, procedono al controllo della trebbiatura: su Camagna, nell'ultimo
giorno del mese, si abbatte la rappresaglia nazifascista: decine di arresti, mobili e capi dl vestiario incendiati, un giovane
passato per Ie armi in piazza ad operazione conclusa;
9) agosto 1944, la "banda Lenti", datasi alla macchia e trasformatasi nell'VIII brigata Matteotti, riprende l'attlvlta. nei
pressi di Quargnento si segnala uno scontro a fuoco coi fascisti;
10) agosto 1944, nei sobborghi di Casale attacco ad una pattuglia della"Monterosa";
11) agosto 1944, sulla provinciale Casale - Alessandria, nel corso di uno scontro a fuoco, resta ucciso un ingegnere
tedesco,
12) 12 settembre 1944, localita Madonna dei Monti, i partigiani vengono sorpresi in un cascinale abbandonato aile
prime luci del giomo e catturati;
13) 12 settembre 1944, a Valenza ore 12,30, Agostino Lenti e Nicola Marchis tentano un colpo di mano: Marchis riesce
a salvarsi, Lenti viene "glustlzlato" con un colpo alia nuca; ore 16,30, dopo un processo sommario effettuato nei locali
di Kommandantur 1014, i partigiani vengono condotti al muro di cinta del cimitero e fucilati.
6
LaStramba
La borgata Stramba si trova sulla
provinciale Vignale - Casale. Altre
due strade dipartono da questa bar­
go: una verso i comuni di Camagna
e Conzano attraversando il borgo
Madonna dove vi
e
una chiesetta
anticamente chiamata "Madonna
della Crosetta", l' altra, dalla parte
opposta, conduce nel comune di
Frassinello d'Ollvola, passando sotto
il castello di Lignano.
II fabbricato plu vecchio della
Stramba e il mulino site nei pressi del
torrente Rotaldo all' epoca funzlonan­
te ad acqua.
E state
gestito dalla famiglia
Aimetti dal 1870 al 1960 andato poi
in disuso.
II mulino e legato alIa Stramba per
un fatto accad uto nel 1919 all'avven­
to della luce elettrica.
A quei tempi per illuminare Ie case
adoperavano il petrolio 0 Ie candele.
La famiglia Aimetti fece costruire
una cabina elettrica di trasforrnazio­
ne che oltre a rifornire di elettrlclta il
mulino rlfornl di luce tutte Ie case
della Stramba, con un contratto scrlt­
to e firmato dai contraenti. Una co­
struzione molto vecchia
e la villa di
Strambio che sicuramente diede il
nome al borgo Stramba.
AlIa fine dell'800 in un fabbricato
costruito appositamente venne in­
stallata una pesa a bilico pubblica ge­
stita dalla famiglia Mascarino. An­
ch' essa in disuse venne demolita.
Abitanti della Stramba anni 1920/
1930 n. 50
Abitanti della Stramba verso il
2000 n. 7
7
I
II tranval
Nel 1862 si discusse it progetto per la
costruzione di una ferrovia fra Casale e
Altavilla. II percorso doveva seguire it tor­
rente Rotaldo e presso it mulino della Stram­
ba era prevista la stazione. Poi per una que­
stione di spesa si e preferito it percorso stra­
dale con it binario a lato che seguiva it trac­
ciato della strada Casale - Vignale.
Solo nel 1880 si lnauguro la tratta Casale­
Stramba. Chiamata da quel momenta sta­
zione di Camagna. Alla Stramba e rimasta ancora la rimessa dove it tranvai di notte sostava.
Dopo qualche anna it tranvai penso bene di proseguire fino a raggiungere la stazione di Altavilla,
dove altri treni portavano ad Asti ed Alessandria.
Alia Stramba affluivano molti abitanti dai paesi
1'RANVIE E FERROVIE
vicini per prendere it treno tant' e che qualcuno
A VAPORE
decise di aprire un caffe per far sl che i vlaggia­
tori in attesa trovassero un ambiente accogllen­
te per la sosta. II caffe era posta nella casa
d'angolo sulla strada per Frassinello. Ora
abitazione del meccanico Antonio.
Altra caratteristica del tranvai fu it
trasporto della posta e sicuramente
Ie persone di una certa eta si rl­
corderanno delle postine che
due volte al giorno arrivavano
a piedi una da Conzano e I' altra
da Camagna per consegnare e
ritirare la posta.
---T.......,....
***
- - ­ $IIINIe eo..r.It
...f la rete del blnomlo
Belloll-Belllsomi sl estende.
Mercoledl e ottobre 1880 ha
luogo la corsa di prova della li­
nea tranviaria Casale - Camagna.
II treno, composto dalla loco­
motiva e dalla vettura salone,
giunto a Casale da Alessandria
nelle prime ore del mattino, par­
te da Casale aile 10,30 alia volta
di Camagna.
" ...La corsa di prova riusd fe­
licemente e fu accertata la solidi­
ta della linea. Si impiegarono 38'
per percorrere i 14 Km. di stra­
da: it treno ordinario ne lmple­
ghera 45.
8
"f'
I
.
.
Il SerVIZIO verra
aperto al pubblico,
salvo contrattempi,
domenica prossima ".
lnfatti il 10 ottobre
1880 viene attivato il
servlzlo su questa li­
nea, che perora fa
capo alla villa del
cavalier Strambio,
presso la diramazione
della stradale per
Camagna.
L'orario provviso­
rio prevede tre corse
giornaliere nei due
sensi, impiegando
un'ora esatta per la percorrenza del tratto Casale-Camagna, Non vengono pubblicati i prezzi
delle corse...
Ma anche Ie linee a vapore festeggiate all'inaugurazione finiscono presto per non risponde­
re alle crescenti esigenze del pubblico che, abituatosi in fretta alla innovazione, pretende poi
sempre nuove agevolazioni.
Un nonnulla: uno sviamento 0 un ritardo generano una chiassosa levata di scudi cui fa eco la
stampa locale
Poi il pubblico finisce per abituarsi ai nonnulla e la linea, dapprima festeggiata, poi depreca­
ta, ritorna in auge. Sulle linee alessandrine il servizlo, dapprima ritenuto ottimo sotto ogni
punto di vista, poi genera le lamentele plu strazianti.
Alla Casale - Vercelli succede la Asti - Montemagno - Altavilla, proseguimento della Altavilla
- Alessandria.
Lunedl 21 maggio 1888 ha luogo il collaudo di questa tranvia che mette in comunicazione
diretta il mandamento di Montemagno con Casale Monferrato, e da altresl facile adito ai cornu­
ni di Ottlgllo, Frassinello, Olivola di accedere ad Alessandria.
II treno, partendo
dalla stazione di
Altavilla, percorre tut­
to il nuovo tronco.
"Le frane che ne ri­
tardano I'apertura, non
paiono perfettamente
assestate e si spera che
I' esercizio non avra
punto a soffrirne.
Questo tronco di li­
nea, per se stesso, e un
ardito tentativo, che fa
onore al Bussa, il qua­
le come Consigliere
provinciale
di
Montemagno, mette
9
in opera tutta la sua at­
tlvlta, per rlconglunge­
re quella locallta coi
punti importanti di Ales­
sandria, Casale ed Asti" .
Ma giunge l'ora del­
Ia soppressione anche
di queste Jinee. II 30 dl­
cembre 1935 si conclu­
de iJ servizio a vapore
delle
Astesi
Monferrine. Le tranvie
Asti-Altavllla- Casale,
Asti-Altavllla-Alessan­
drla, a scartamento rl­ dotto, dopo proteste da
parte della popolazione
e del personale, cessano COS) ogni attlvlta,
Sostituite con Jinee automobilistiche servite da veicoJi di moderna costruzione e di grande
capacita alcuni dei quaJi vengono piu tardi muniti di rimorchi, e attuata subito una forte
intensificazione del numero delle corse giornaJiere e una sensibiJe riduzione della durata del
vlagglo, ferme restando Ie basse tariffe adottate sulle tramvie. Dopo un primo periodo di dlffl­
denza, autorita e pubbJico si convincono che tutte Ie ternute difflcolta sana superate e che i
nuovi servizi sana in grade di smaltire anche il notevole traffico dei giorni di mercato.
La S. A. A. ha COS) modo di offrire al pubblico uno dei plu moderni autobus italiani.
"Ierl nel pomeriggio - scrive "II Piccolo" di
Alessandria del 2 maggio 1936 - e stato inau­
gurato un gigantesco autotreno passeggeri
che fara servizio sulle Jinee principali della
Societa Autotrasporti di Alessandria. Questo .
e il primo autotreno del genere che giunge
in Piemonte e la cittadinanza ha potutoa lun­
go ammirare questo capolavoro della tecnl­
ca
italiana
pel
nuovo
sistema
intercomunicante colla retromarcia, lnventa­
to dall'ingegnere Baratelli su brevetto Mac­
chi. A visitare J'autotreno giunse S.E. il pre­
fetto che ebbe parole di lode per iJ geniale
perfezionamento di questa nuovo ramo del­
Ia industria itaJiana. Erano pure presenti iJ
Commissario alia Provincia gr. uff. Vaccari, il
comm. Giulio Cesare Fuortes, capo del Clrco­
10 Ferroviario di Torino, iJ Marchese Saporiti e
varie altre personallta.
Dopo la visita ufficiale il pubblico e stato
ammesso alia visita interna dell'autotreno e
vennero eseguiti diversi giri attorno alia piazza
Vittorio Emanuele tra J'a mmirazione genera­
Ie".
10
A lata:
La stazione di Stramba.
Satta:
La stazione di Montemagno della
tramvia Astl-Montemagno-Altavllla.
Satta a sinistra:
" capostazione di Vignale posa per
la foto ricordo davanti all'ingresso
della stazione della tramvia.
Satta a destra:
La stazlone di Altavilla Monferrato.
11
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