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Gra, accontentata Villafranca un po` meno Rubano

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Gra, accontentata Villafranca un po` meno Rubano
L’INTERVENTO
Il Governo abolisca le Regionidia statuto
speciale
Padova
di Francesca Zaccariotto*
Ovest
*Presidente della Provincia Venezia
“Non mi sta bene, è un vero scandalo; se occorre esprimere solidarietà, che tutti facciano la loro parte”. Così la Presidente della provincia di Venezia,
Francesca Zaccariotto, commenta il pa
L’Intervento
L’Italia e i giovani
La Piazza
di Don Andrea Gallo*
www.lapiazzaweb.it
segue da pag. 1
Periodico d’informazione locale. Anno XVIII n. 139
è distribuita da
Rubano
Alluvione.
La protesta per
gli indennizzi
pag.
Limena
Vista red,
400 automobilisti
continua da pag. 1
nel mirino
8
pag.
10
EDITORIALE
Quando d’estate
si parlava di case
Rubano.
La Giunta
di Mauro
Gambin*
approva il Pat
L
Limena. Toubaì sfiora
l’incidente diplomatico
Non pensava certo di innescare una polemica internazionale l’assessore, Stefano Toubaì
Babazadeh, aderendo al convegno sul genocidio del popolo armeno organizzato dal Comune
di Cerchiara di Calabria. L’ambasciatore turco
ha scritto una lettera piuttosto rammaricata al
Comune di Limena, facendo intervenire persino
il Ministero degli Esteri italiano
pag. 10
Entra in rete con noi!
Troverai il nostro
giornale prima che
venga distribuito,
continua
da pag.
con nuove news che
riguardano
il tuo territorio
*[email protected]
3
12 a fare seguaci. Ma in Italia,
Vangelo è un semepag.
e Gesù continua
nella Chiesa, da anni si portano avanti azioni di ingabbiamento.
Si sta compiendo un’operazione volta a valorizzare e premiare
quelle comunità considerate
“particolari”: da Comunione e LiEditoriale
berazione, alla Comunità di Sant’Egidio, ai Legionari di Cristo.
Prendiamo la droga. Il modo migliore per definire il problema
è dire che si tratta di una strage mafiosa. Ma la mafia non è
la sola responsabile: con lei ci siamo tutti noi. Chi ha letto la
legge sulla droga deldi
2006/2007?
Ad opporsi
la Facoltà di
Alessandro
Abbadir*
Farmacologia di Perugia, ha affermato la legge non ha nulla
di scientifico. A Giovanardi ome
gliel’ho
detto:
alla Conuscire
dalla“Chiamaci
crisi? Da settimane,
ferenza Nazionale a Trieste:
vedremo
miglioal tutti
di là insieme
della diatriba
sulladi condotta
rare la legge. Legalizzazione
vuol dire liberalizzazione”.
più non
che discutibile
avuta dal governo
La risposta è stata: “La
legge c’è; bisogna
applicarla”.
così
di centrodestra,
in questa
bufera, la Esostancontinuiamo con la strage
societàeconomico
è fuori rotta,
e in
za è mafi
tuttaosa.
nelleLaricette
– sociali
questa società ci sonoda
i giovani.
adottare.C’è una minoranza consistente
che ne prende coscienza. Già
nel ‘68 Mario
“I
E’ lampante
che, ilCapanna
modellogridava:
che vedeva
poteri sono fortissimi;nella
ma non
sarà che
noi siamo
per terra,la inso“magica“
dinamica
del mercato
ginocchio?” - E poi si alzava
“Sunon
la testa!”.
è
luzioneeagridava:
tutti i mali,
solo nonQuesto
funziona
un messaggio ai giovani.
dicono che i giovani sono
più,Gli
masociologi
è il problema.
scoraggiati, sfiduciati, inattivi;
ca che
il lavoro non
In unsignifi
mondo
globalizzato
dovelolecerecocano più, non studianonomie
più. Ètrainanti
l’assenza
di futuro!
La speranza
saranno
sempre
più quelle
era il motto della mia diBrigata
la Speranza”.
India partigiana:
e Cina e di“Osare
altri paesi
emergenti,
Eravamo braccati, affamati;
però
la speranza
era di arrivare
resta da
progettare
un futuro,
che nonalla
può
Liberazione, alla conquista
e nondella
devedemocrazia.
basarsi comeAi ègiovani,
successoprima
negli
di tutto bisogna dire: “Credi
te stesso;
abbiefiinducia”.
De
ultimi inanni
in Veneto
Italia,Diceva
sulla corsa
André, chiamalo Dio, all’abbassamento
chiamala natura, noi
avuto
del tutti
costoabbiamo
del lavoro
per
il dono dell’intelligenza,
chi lo
può negare?
Abbiamosu avuto
il
restare
competitivi.
Competitivi
quel verdono della creatività, sante,
della spiritualità.
La spiritualità
è ciònon
chelo
con concorrenti
come quelli,
profondissimosaremo
del cuore,
si trova
benedizione
ciato del Gra, permettendoc’èdi nel
salvaguardare
mai.dove
Tagliare
diritti,lasalari,
welfare,
dell’essere
Il sensosenza
profondo
dellaprospettiva,
spiritualità è
l’integrità di alcune grandioriginaria
aree agricole,
di umano.
creare precari
alcuna
porta direttamente
principio
autodeterminazione,
un’autoricettadi indigesta
oramai perfino
a Contutelare maggiormente il laghetto
del Parco, al una
determinazione
che tende
all’incontro.
findustria,
che ha capito che così non si può
e di mantenere una maggiore
distanza da
Don
Andrea
andare avanti.
alcune abitazioni. “Inoltre non
sono
previsteGallo*
Comunità
San Benedetto
al Porto,
Per andare
avanti,Genova
invece bisogna riopere di compensazione - spiega
il sindaco
Ottorino Gottardo -, tra cui l’acquisizione uscire a pagare l’immane debito pubblico
della parte privata del Parco etnografico e con nuove risorse, e contemporaneamente
gli allargamenti della sede stradale delle vie puntare su ricerca e innovazione per cresceGioberti, Cavour, Belle Putte e Pelosa”.
re.
continua a pag. 3
pagg. 4-5
*[email protected]
Ora si cambi
davvero
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
a scorsa estate l’avevamo passata leggendo sui Approvato
giornali i varendite
finanziarie.
Delil
dalla Giunta
comunale
resto è quando
si parla
di case
questole
documento
preliminare
al Pat
che che
contiene
esecutivo
da ildelineate
meglio didalla
sè. Giunta comunale
linee guida
all’interno delle quali si snoderà il percorso di
redazione del documento definitivo e quindi
la futura pianificazione del territorio. Niente
espansioni urbanistiche, interventi solo a
completamento di aree esistenti.
pag. 6
messaggio c’è, ma i giovani non lo ascolVillafrancatano;Il perché?
Perché, già in partenza, il testimone non è credibile. O sei credibile, o costruisci
Allargato dei fanatici, o dei robot. Il giovane è deluso. In
Italia si va verso il 30% di disoccupazione gioil cappio
del
vanile; cinquantamila laureati vanno all’estero ogni anno. Che
messaggio?
I fermenti continuano ad esserci, anche in Italia. Il
patto
di stabilità
C
Gra, accontentata Villafranca
un po’ meno Rubano
Nel Progetto preliminare il Ministero non
ha accolto alcune proposte ambientaliste
P
osizioni contrapposte tra i comuni interessati dal passaggio del Gra, Grande
raccordo anulare che breve dovrebbe
interessare il territorio padovano. Infatti il
Ministero per l’Ambiente ha restituito recentemente il progetto preliminare dell’opera
accogliendo alcune modifiche proposte rispetto all’ipotesi originaria. Sono state prese
in considerazione gran parte delle osservazioni che l’Amministrazione Salvò ha fatto
nell’estate 2009 come la costruzione di un
cavalcavia autostradale chiesto dal Comune
in prosecuzione del sottopasso recentemente aperto, con la realizzazione della viabilità
di collegamento Via Olmeo / Via Ronchi o
l’intervento di potenziamento inizialmente
previsto su Via Capitello che avrebbe creato non pochi disagi alle numerose famiglie
residenti e che, con quest’ultima ipotesi,
vengono salvaguardate. Ben altre invece le
considerazioni del sindaco di Rubano, Ottorino Gottardo, insoddisfatto dalle scelte della
Regione. Infatti per nulla considerata è stata
la proposta di spostare verso ovest il trac-
L’Intervento
L’Italia e i giovani
di Don Andrea Gallo*
H
o parlato in quasi tutte le piazze d’Italia.. Recentemente ho
parlato davanti alla Stazione Centrale, a Milano, al concerto dei giovani per
Giuliano Pisapia. Intanto riflettendo…
Quale messaggio dare ai giovani?
Don Andrea Gallo* - Comunità
San Benedetto al Porto, Genova
continua a pag.
Vivi il tuo tempo, cerca il tuo
8
Lo trovi nelle nostre selezionate location
L’intervento
Ora si cambi davvero
di Alessandro Abbadir*
Caserma di Limena
Folliero al posto
di Pitzianti
Cambio di
guardia,
o meglio
cambio di
comandante,
nella locale
stazione dell’Arma dei Carabinieri.
Dopo 15 anni di servizio nella caserma
dei carabinieri di Limena il maresciallo
Aldo Pitzianti ha lascia l’incarico
di comandante. Il comandante dei
carabinieri uscente è stato salutato
dal sindaco Giuseppe Costa nel corso
dell’ultimo consiglio comunale. Il posto
lasciato dal maresciallo Pitzianti è
stato “occupato” dal nuovo arrivato,
il comandante Vincenzo Folliero. Il
nuovo comandante ha presi servizio in
caserma sa metà ottobre. I primi giorni
sono serviti al nuovo arrivato per prendere confidenza con gli ambienti della
caserma e con il territorio. Il maresciallo dei carabinieri, Vincenzo Folliero,
arriva dalla caserma di Bovolenta, che
ha guidato dal 2004. Prima di essere
trasferito a Bovolenta il maresciallo
Folliero ha prestato servizio per molti
anni nella caserma di Mira (Ve).
Vigonza, l’iniziativa
l’assessore pulisce
l’argine del brenta
Armato di guanti e sacchetti l’assessore
all’ambiente Alberto Rizzo, aiutato
da un gruppo di cittadini volontari, ha
ripulito l’argine del Brenta lungo via
Andreon e via Umberto Primo. L’ultimo
sabato di ottobre una dozzina di
pesone si sono rimboccati le maniche
e hanno proceduto a sfalciare l’erba e
a raccogliere la spazzatura lungo tutto
l’argine del fiume, sino al confine con
il territorio confinante di Cadoneghe. Le
operazioni si sono conclude intorno alle
13. L’iniziativa era stata predisposta
con un coordinamento lampo dallo
stesso assessore e i volontari hanno
aderito con entusiasmo e convinzione.
*[email protected]
Da dove ricavare le risorse per lanciare davvero un piano che punti su ricerca e innovazione? Da chi i soldi li ha, e non dal ceto medio e
popolare che è già stato massacrato sul piano sociale dalla crisi, e che vede sempre più assottigliarsi la capacità di spesa. Non è eversivo
dunque dire, che per salvare il sistema Italia, si impone la tassazione delle rendite finanziarie e soprattutto quella dei patrimoni.
Insomma si, serve la patrimoniale e subito. Solo con queste risorse e con una politica di stretto controllo e punizione dell’evasione fiscale, si potrà
guardare con speranza ai prossimi anni.
Quello che non va invece, e che getta benzina sul fuoco di una rivolta sociale imminente, sono le ricette iperliberiste da anni 80’, che puntano a
rendere più facili i licenziamenti, tagliare l’assistenza e creare sempre più un esercito lavoratori di precari, molti oramai non più giovani. Gente che da
20 anni a questa parte ha bruciato il proprio futuro rincorrendo contratti atipici mai trasformati in contratti a tempo indeterminato.
La crisi in atto deve essere un momento di riflessione e autocritica per chi ha alimentato questo modello di sviluppo.
Ci si pone perciò una domanda.
E’ meglio un mercato del lavoro che forma una società con tutele e capacità di spesa da parte del ceto medio e popolare (la stragrande maggioranza della popolazione), o una società in cui con l’abbruttimento provocato dalla precarizzazione di massa, e l’arricchimento di pochi, alla fine tutto
rischia di essere messo in discussione da inevitabili rivolte sociali?
continua da pag. 1
Corri per Rubano
Da ottobre a giugno
mare e nordwalking
Da martedì 25 ottobre e fino a tutto il
mese di giugno 2012 “Corsa e Nordic
Walking” ogni martedì sera: podismo
“soft” da fare insieme, per le strade
sterrate e non di Rubano. Un’iniziativa organizzata dall’associazione
“Bravehearts cuori coraggiosi, con la
collaborazione del Comune di Rubano,
che vuole mettere insieme salute e
socialità. La corsa avrà luogo ogni
martedì sera fino al prossimo con
partenza alle 20.30 e ritrovo al parco
etnografico di via Valli dalle ore 20. Gli
organizzatori sono presenti nel Parco
per le iscrizioni dalle 18.
Per informazioni: www.bravehearts.it,
email [email protected]
Vigonza, in via Paradisi
nuovi ambulatori
al distretto
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In collaborazione con:
Padova Ovest
Limena
Autovelox
in via
Breghetta
Villafranca
economia
pag.
10
Piovan
contraria
agli alloggi
Rubano
Parte
il bus
della musica
Provincia
politica
Preoccupati della
crisi 3 padovani
su 4
pag.
ambiente
18
Alluvione,
un anno dopo
gli stessi guai
pag.
pag.
13
23
Prima i veneti,
bufera dentro
e fuori la Regione
pagg. 24-25
ambiente
Serve una nuova
cultura per la tutela
del territorio
pag.
società
Regione
Da Padova
alla Norvegia
in Vespa
pag.
19
22
cultura
pag.
28
Blue, intervista a
uno dei protagonisti
della biennale
pag. 30
Si amplia l’offerta dei servizi socio
sanitari a Vigonza. L’occasione viene
dall’apertura ufficiale dei nuovi ambulatori dell’Usl 15 nel distretto sanitario
di via Paradisi, a Peraga. Si tratta degli
ambulatori di ecografia cardiovascolare e ostetrico ginecologico, con un
nuovo ecografo multidisciplinare di
otorinolaringoiatria, e di un ambulatorio
per piccola chirurgia con interventi in
anestesia locale. Contestualmente è
stato rinnovato l’ambulatorio di oculistica ed è stata ampliata la palestra
di fisioterapia riabilitativa, trasferita
nella ex sala consiliare, dove ha trovato
nuovi e importanti spazi. “Raccogliamo
il frutto di anni di confronto a compensazione della distanza dagli ospedali di
Camposampiero e Cittadella – dichiara
il sindaco Nunzio Tacchetto – con le ristrettezze che portano a una diminuzione di contributi e posti letto dobbiamo
ragionare in maniera diversa”.
È un periodico formato da 16 edizioni locali
mensilmente recapitato a oltre 450.000
famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà della
PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE
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Questo periodico è associato
alla Unione Stampa Periodica Italiana
È distribuito in esclusiva da
Questa edizione raggiunge le zone di Limena,
Rubano, Villafranca per un numero complessivo
di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale
di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero
iscrizione ROC 15752
Venezia
Padova
Rovigo
Treviso
EDITORE: Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin [email protected]
Ornella Jovane [email protected]
Chiuso in redazione il 28 ottobre
Centro Stampa: Rotopress International
Loreto, via breccia (An)
Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala con
La Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!
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4 Argomento del mese
Argomento o tema
Il Ministero per l’Ambiente
ha restituito il progetto
preliminare accogliendo
alcune modifiche proposte
dai comuni. Soddisfatto
il sindaco di Villafranca Salvò,
deluso invece quello
di Rubano, Gottardo
in quanto il Parco
etnografico e la campagna
non sono state
sufficientemente tutelati
Non tutti soddisfatti dal
di Ugo Coletti
Inserisci il codice fiscale dell'associazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5
e la tua firma nella tua dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico)
www.aismme.org
Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4
viene riconosciuto in tempo.
Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che
evita al bambino gravi handicap o la morte.
Nel sito dell'associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri
cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.
Lun. - Ven. 10.00 / 17.30 da rete fissa
Iniziativa nazionale di sensibilizzazione
promossa da AISMME Onlus
con il patrocinio di:
Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus
[email protected] - Tel. 049 99.00.700
IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810
VERONICA PIVETTI
Testimonial della campagna di
sensibilizzazione ed informazione
Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus
[email protected] - Tel. 049 99.00.700
IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810
Lun. - Ven. 10.00 / 17.30 da rete fissa
ODD ASSOCIATI
I
l Grande Raccordo Anulare di Padova (Gra) è
un anello di strade lungo 42 chilometri, che
corre attorno alla città. Inserito nell’Accordo
quadro del 2003 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Veneto, è
compreso anche tra le infrastrutture strategiche
di interesse nazionale, soggette dunque alle
procedure della Legge Obiettivo. Promotore
dell’opera è la società Grande Raccordo Anulare
di Padova Spa, costituita da Autostrada BresciaPadova (che detiene il 45% del capitale), Autostrada Venezia-Padova (40%), Veneto Strade (10%) e da Comune, Provincia e
Camera di Commercio di Padova (5%). Il progetto prevede la realizzazione di un
nuovo tratto autostradale da Padova Sud sino a un nuovo casello tra Ronchi di
Villafranca e Bosco di Rubano lungo la A4. Continua poi con un nuovo tratto di
strada extraurbana che, passando sopra l’area naturalistica del Tavello sul Brenta, unisce la SR47 di Limena alla provinciale del Terraglione a Vigodarzere. Entra
poi nella SR308 del Santo a Cadoneghe, chiudendo il cerchio in corrispondenza
di Padova Est. Il sistema del Gra è stato collegato alla strada camionabile lungo
l’idrovia Padova-Venezia. Il costo è stimato in 732 milioni di euro.
ODD ASSOCIATI
I numeri del progetto
Nel sito dell'associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri
cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.
www.aismme.org
In breve
Piano Regolatore vigente (il tutto a carico del soggetto realizzatore dell’arteria e quindi senza oneri per il Comune di
Villafranca, diversamente da quanto a suo tempo deciso per
la realizzazione del sottopasso).
Viene inoltre tal modo stralciato, sempre in seguito
alle richieste avanzate dall’Amministrazione Comunale,
l’intervento di potenziamento inizialmente previsto su Via
Capitello che avrebbe creato non pochi disagi alle numerose
famiglie residenti e che, con quest’ultima ipotesi, vengono
salvaguardate.
Il nuovo casello autostradale, previsto nell’ipotesi iniziale a sud del tracciato dell’autostrada, viene ora ipotizzato in una forma più snella (cosiddetta a “diamante”) lungo
il tracciato dell’arteria stessa, sempre in comune di Rubano,
ma con un collegamento con il territorio di Villafranca così
da intercettare il traffico in entrata e in uscita dal casello,
salvaguardando in tal modo dal traffico soprattutto pesante
il centro abitato di Ronchi.
Iniziativa nazionale di sensibilizzazione
promossa da AISMME Onlus
con il patrocinio di:
Stralciato
l’intervento
di potenziamento
previsto
su Via Capitello
genziale di Limena. L’arteria risponde, quindi, agli interessi
della mobilità generale dell’area metropolitana. Il Ministero per l’Ambiente ha restituito ora il progetto preliminare
accogliendo alcune modifiche proposte rispetto all’ipotesi
originaria.
Sono state accolte gran parte delle osservazioni che
l’Amministrazione Salvò ha fatto nell’estate 2009 in
occasione di un Consiglio Comunale specifico e che sono
state illustrate alla cittadinanza nel corso di un’assemblea
pubblica svoltasi a Ronchi di Campanile in occasione della
presentazione del progetto preliminare della nuova fermata
della metropolitana di superficie di Ronchi.
L’Amministrazione Comunale si riserva ora di valutare
attentamente il progetto restituito anche se, ad una prima
sommaria lettura le modifiche apportate appaiono sostanzialmente migliorative rispetto al progetto originario. Nello
specifico è ora prevista la costruzione di un cavalcavia autostradale chiesto dal Comune in prosecuzione del sottopasso
recentemente aperto, con la realizzazione della viabilità
di collegamento Via Olmeo / Via Ronchi, già prevista dal
Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4
viene riconosciuto in tempo.
Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che
evita al bambino gravi handicap o la morte.
l Gra, Grande raccordo anulare di Padova è un ampio
anello viario circolare all’interno dell’area metropolitana
di Padova, progettato per favorire i collegamenti esterni alla città senza transitare all’interno dell’area urbana.
Nell’area metropolitana di Padova (Capoluogo e comuni
della cintura, tra cui Villafranca Padovana) risiedono circa
450.000 abitanti e l’esigenza di mobilità con collegamenti
rapidi è sempre più pressante per agevolare gli spostamenti
con riduzione di tempi, costi e inquinamento atmosferico
da traffico.
L’intervento di cui si parla e che è stato oggetto di valutazione dell’impatto ambientale da parte del Ministero per
l’Ambiente riguarda il percorso che va dalla “Curva Boston”
sino ad intercettare la “Tangenziale Nord” e interessa i
comuni di Selvazzano, Rubano, Villafranca, Limena e Vigodarzere.
Per quanto riguarda il territorio di Villafranca, il tracciato
arriva ad intercettare l’autostrada A4 a Ronchi, correndo
poi parallelo alla stessa fino ad attraversare Taggì di Sotto
con innesto sulla bretella di immissione sulla nuova tan-
VERONICA PIVETTI
Testimonial della campagna di
sensibilizzazione ed informazione
I
Previsto
un cavalcavia
autostradale
in prosecuzione
del sottopasso
Inserisci il codice fiscale dell'associazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5
e la tua firma nella tua dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico)
Argomento del mese 5
Richieste senza risposte
lla nuova tratta del Gra
Comitato cittadino Tav di Rubano
“Il progetto inficia i luoghi di valore ambientale”
di Cristina Salvato
I
l Grande raccordo anulare passa troppo vicino al laghetto del parco etnografico di Rubano e la possibilità di un nuovo casello a
Bosco preoccupa amministrazione comunale, cittadini e associazioni ambientaliste per le numerose complanari che andrebbero
a danneggiare il territorio, invadendolo di cemento, di traffico e di gas di scarico.
Al progetto preliminare i diversi Comuni interessati al passaggio del Gra nel loro territorio, oltre ad associazioni e comitati,
hanno presentato delle osservazioni: lo hanno fatto anche i circoli di Legambiente di Padova, Limena, Saonara e della Riviera del
Brenta e l’Associazione per la salvaguardia idraulica del territorio padovano e veneziano. Per quanto riguarda Rubano, la Regione
ha accolto la richiesta di allontanarsi dal laghetto di cava nel parco di Bosco, ma il tracciato continua a restare troppo vicino e a
tagliare un’area a tutela agricola e paesistica, interrompendo la continuità del collegamento e di paesaggio tra l’area ambientale
del laghetto e le aree verdi poste a ovest. Le associazioni hanno pertanto chiesto che la strada venga realizzata completamente in
galleria nel tratto a tutela agricola e paesistica. Avevano raccolto 3500 firme ed erano scesi in strada a protestare i cittadini riunitisi
nel Comitato cittadino Tav di Rubano, per i quali il progetto continua ad essere eccessivamente impattante. Si erano opposti alla
realizzazione del casello autostradale a Bosco di Rubano, mentre nel progetto è rimasto e prevede una ventina tra ingressi ed
uscite, dal forte impatto invasivo e visivo sul territorio.
Per cercare di mitigare gli effetti del passaggio del Gra sul proprio territorio, l’amministrazione comunale sta lavorando invece
insieme alle associazioni degli agricoltori, in modo da presentare un documento congiunto alla Regione, visto che il progetto
intaccherebbe ampie zona agricole di Rubano.
Le chiamano “malattie rare”,
ma tanto rare non sono: si tratta di circa
600 patologie ereditarie che coinvolgono la
biochimica del metabolismo e che si stima
colpiscano un bambino ogni 500 nuovi nati.
Patologie che hanno una gravità variabile,
che possono portare alla morte o irrimediabilmente incidere nella qualità della vita, ma
che potrebbero essere contrastate nei sintomi se identificate precocemente. “Circa
il 6% della popolazione ne è affetta. Il 30%
di questi pazienti muore prima dei 5 anni di
vita. Il 25% dei pazienti attende da 5 a 30
anni per avere la conferma della diagnosi
ed il 40% di loro ha avuto inizialmente una
diagnosi sbagliata - spiega Cristina Vallotto,
Presidente dell’Aismme l’associazione che
ha sede a Padova e che raccoglie i genitori di bambini affetti da malattie metaboliche ereditarie - Numeri che fanno paura,
soprattutto se pensiamo che se la malattia
non viene identificata immediatamente degenera in fretta portando a gravi danni per
l’organismo se non alla morte. In questo
contesto assume un importanza fonda-
mentale l’unico strumento di identificazione
precoce efficace: lo screening neonatale
metabolico allargato, un test che consente
l’identificazione di oltre 60 malattie metaboliche ereditarie, permettendo sin da subito l’applicazione di diete e cure che possono contrastare o congelarne i sintomi”.
Attualmente in Italia tutti i nuovi nati vengono sottoposti ad uno screening per identificare tre malattie ereditarie: la fibrosi cistica,
l’ipotiroidismo congenito e la fenilchetonuria. Con lo stesso prelievo potrebbe essere
possibile identificare fino a oltre 60 malattie
metaboliche per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci. In Italia attualmente lo screening allargato viene applicato
per legge solamente nella Regione Toscana
ed in altre aree a macchia di leopardo, grazie alla buona volontà di singoli amministratori od Istituti. Grazie anche alle campagne
di sensibilizzazione dell’AISMME, nel Veneto lo screening allargato aveva già trovato
applicazione per la prima fase sperimentale
sin dal gennaio 2009 presso il centro Regionale di Screening per le Malattie Meta-
boliche Ereditarie di Verona per le Provincie
di Verona, Vicenza e Rovigo “I bambini che
nascono ogni giorno in Italia non possono
aspettare - continua la Vallotto - In questi
anni abbiamo lavorato per sensibilizzare il
mondo medico e le Istituzioni perché questo test venga applicato per legge in tutto
il territorio italiano. Campagne informative,
raccolta di firme e di fondi, lettera appello
alle Autorità Sanitarie Nazionali e Locali,
iniziative che hanno voluto richiamare l’attenzione anche sulle malattie rare e sulla
necessità di prestar una maggiore attenzione ai problemi delle famiglie nella gestione quotidiana dei malati”. Nella primavera
scorsa ha preso il via un’ulteriore campagna nazionale dell’AISMME, con uno spot
audio e video cui ha prestato la voce l’attrice Veronica Pivetti, che è stato trasmesso sulle reti Mediaset, su SKY, nelle emittenti locali e nelle principali radio italiane.
Per fornire un supporto concreto alla famiglie, AISMME ha attivato un sito Internet www.aismme.org ed uno
800.910206.
sportello
telefonico
Indennizzi e viabilità
La Regione deve dare
anche altre risposte
L
e richieste ritenute importanti da Rubano sono rimaste senza risposte. Se da un
lato la Regione ha accolto alcune delle osservazioni presentate dal Comune al
progetto del Grande Raccordo Anulare di Padova (Gra), altre, ritenute più importanti da Rubano, non sono state minimamente considerate. Per nulla considerata la
proposta di spostare verso ovest il tracciato del Gra, permettendo di salvaguardare l’integrità di alcune grandi aree agricole, di tutelare maggiormente il laghetto del Parco, e
di mantenere una maggiore distanza da alcune abitazioni. “Inoltre non sono previste
opere di compensazione - spiega il sindaco Ottorino Gottardo -, tra cui l’acquisizione
della parte privata del Parco etnografico e gli allargamenti della sede stradale delle vie
Gioberti, Cavour, Belle Putte e Pelosa. In particolare, essendo stato previsto un collegamento tra via Pelosa e il Gra, si scaricherà su questa strettissima e già pericolosa
arteria ulteriore traffico dalle zone produttive di Rubano e Selvazzano senza prevedere una adeguata messa in sicurezza”. Qualcosa però è stato concesso, anche se non
accogliendo a pieno le richieste di Rubano. Ad esempio il casello autostradale è stato
“spalmato” lungo l’asse dell’autostrada, riducendo in parte il consumo di territorio.
Ma Rubano, con il sostegno di migliaia di firme di cittadini, aveva invece chiesto che
venissero utilizzati i caselli di Grisignano
e Padova ovest per limitare al minimo Rubano aveva
la superficie occupata. Accolta invece la chiesto che
richiesta di garantire un collegamento venissero utilizzati
della zona a nord dell’autostrada nel i caselli di Grisignano
comune di Villafranca, evitando così e Padova ovest
che il traffico diretto al Gra attraversi il
territorio di Rubano. Accolta anche la richiesta di non prevedere un accesso diretto al
Gra da via Chiusure, che verrebbe gravata di ulteriore traffico. Nel progetto è ora prevista anche un’area di compensazione ambientale a ridosso del Parco etnografico per
limitare l’impatto del Gra e la previsione di sistemi di raccolta, laminazione e fitodepurazione delle acque provenienti dal nastro stradale. “Delle precedenti osservazioni
abbiamo ripresentato le richieste che sono state disattese - conclude il sindaco - che, se
venissero accolte renderebbero quest’opera meno impattante con il nostro territorio.
Studi sulle ricadute del traffico rispetto al Gra dimostrerebbero che la pressione sulla
strada regionale sarà alleggerita e che i cittadini di Rubano di conseguenza potranno
avere un accesso più agevole alla città. Ma non vogliamo che questo avvenga diminuendo la qualità della vita di alcuni cittadini – conclude Gottardo - , aumentando la
pericolosità di alcune strade e con un maggior impatto sulle aree verdi ed agricole.
Abbiamo anche chiesto che la Regione chiarisca i termini di indennizzo dei cittadini
che verranno espropriati o danneggiati dall’opera”. Un argomento molto sentito dalla
popolazione che numerosa ha preso parte all’incontro organizzato dall’amministrazione comunale. Serata dove i cittadini hanno avanzato proposte concrete e interessanti,
quali per esempio quella di ricordare alla Regione di predisporre tutti i sottopassi per
il transito in sicurezza delle biciclette. Qualcuno ha portato il proprio caso specifico,
ma tutti erano interessati a che il territorio nella sua interezza non subisse l’impatto
Barbara Turetta
negativo del Gra.
6 Rubano
Scuole Contributi all’istituto comprensivo e alla Direzione didattica
Oltre 10 mila euro per progetti extracurriculari
Si tratta di un finanziamento per materie che arricchiscono
il Piano dell’offerta formativa come educazione ambientale,
visite didattiche o i laboratori
di Giuliana Valerio
1
0.260 Euro, di cui 8.150 all’istituto compren- sviluppate in collaborazione con l’Associazione
sivo e 2.100 alla Direzione didattica, oltre a Medici senza frontiere e per attività di laboratorio
2.200 euro per il gemellaggio con le scuole per realizzare oggetti destinati ad un mercatino
di Notre Dame de Gravenchon. E’ questo l’importo per raccogliere fondi per l’aiuto ai più bisognosi
del contributo deciso dalla Giunta comunale lo scor- e per adozioni a distanza. La Direzione didattica
so 3 ottobre per finanziare progetti extracurriculari si concentrerà invece sull’educazione civica, con
proposti dalla scuola. Iniziative che arricchiscono visite al Municipio e la celebrazione delle ricoril Piano dell’offerta formativa e che permettono renze del 4 novembre e del 25 aprile, cui parteagli alunni di “uscire” dalle mura scolastiche per ciperanno comunque anche i bambini dell’Istituto
comprensivo.
aumentare il loro bagaglio di
Quasi 5 mila euro saranesperienze.
Quasi 5 mila euro
Duemila euro permet- saranno destinati no destinati all’educazione
motoria e alle attività sporteranno la realizzazione all’educazione
tive. Finanzieranno la partedel progetto di educazione motoria e alle
cipazione ai Giochi sportivi,
ambientale: visite didattiche attività sportive
il potenziamento dei sussidi
di a carattere ambientale
e scientifico, laboratori di coltivazione, lezioni a per l’educazione motoria, la collaborazione con
cura del gestore del Parco etnografico, luogo dove esperti e incontri con autori, oltre, naturalmente,
all’utilizzo delle palestre. Sarà inoltre garantito,
si svolgeranno le attività.
Per quanto riguarda l’educazione alla pace e come negli scorsi anni, il trasporto alle palestre
ai diritti umani, all’istituto comprensivo il contri- comunali di via Borromeo per i plessi che non
buto è finalizzato alla partecipazione a iniziative sono dotati di queste strutture.
Alcuni studenti in visita
d’istruzione
Anche quest’anno è compreso il finanziamento con 500 euro di un progetto di attività
musicale presentato dalla scuola primaria Pascoli
e di laboratori teatrali e spettacoli musicali per la
scuola secondaria di primo grado.
Infine, 2.200 euro sono destinati allla scuola
secondaria di primo grado per lo scambio con la
città gemellata di Notre Dame de Gravenchon.
Asfaltature e viabilità
Sistemate alcune vie comunali
L
e vie Gioberti e Vernise Frascà, viale Europa, e vie della Zona Artigianale: sono queste le strade comunali interessate da lavori di rifacimento
del manto in queste settimane. Lavori
in alcuni casi già ultimati che comprendono anche il rifacimento della segnaletica orizzontale e la sistemazione
delle eventuali caditoie. “L’intervento si inserisce all’interno dell’accordo
con la società Edison siglato all’atto del rinnovo del contratto per la distribuzione del gas — ha spiegato il Sindaco Ottorino Gottardo — La ditta
si è impegnata ad eseguire asfaltature per 200 mila euro in due anni”. Gli
interventi cantierati in questi giorni sono stati definiti sulla base di una scala
di priorità redatta per pericolosità e per il grado di dissesto. E’ stata infatti
sistemata la curva di via Gioberti davanti alla fattoria Traverso, luogo di
diverse uscite di strada: si è provveduto all’asfaltatura ma anche alla ricalibratura della curva; rifatto il manto di via Frascà per tutta la sua lunghezza,
deteriorato per il passaggio dell’autobus, e, in Zona Artigianale, quello
delle vie Bernardi, Pica Grolli e Dell’industria; infine, sono stati sistemati
tratti particolarmente dissestati di viale Europa. “All’interno del contratto
aperto per le manutenzioni — conclude il Sindaco - avevamo previsto la
sistemazione delle strade di fronte ai negozi di via Brescia, Kennedy, Rossi
e Genova. Un progetto fermo perché la somma necessaria, 80 mila euro
peraltro già in cassa, ci porterebbe a sforare e quindi non rispettare il Patto
di stabilità per l’anno 2011”.
Gi.Va.
Adottato il documento preliminare al Pat
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a Rubano del futuro prende forma: approvato dalla Giunta comunale il documento preliminare al Pat che contiene le
linee guida delineate dalla Giunta comunale
all’interno delle quali si snoderà il percorso di
redazione del documento definitivo e quindi
la futura pianificazione del territorio. La fase
successiva sarà la presentazione del documento alla cittadinanza e l’avvio di un iter
partecipato e di concertazione che coinvolgerà i cittadini, le attività produttive e tutte le
associazioni di categoria del territorio
“Con questo documento abbiamo abbozzato le strategie e gli obiettivi di sostenibilità
che riteniamo prioritari per il futuro del territorio e per la redazione dei successivi strumenti
di pianificazione – ha spiegato il Sindaco
Ottorino Gottardo - Il Comune di Rubano ha
recentemente adottato il Pati, Piano Intercomunale della città metropolitana di Padova,
che ha definito e concordato le scelte di programmazione territoriale e le relazioni con
il capoluogo e con i Comuni vicini. A questo
punto l’azione si concentra sui temi interni”.
Il documento preliminare al Pat propone
gli obiettivi di sostenibilità socio-economica e
ambientale ritenuti prioritari per il territorio
di Rubano che il Sindaco Gottardo sintetizza
così: “Crediamo sia necessario mantenere
la tutela del territorio agricolo sviluppata
in questi anni, puntare maggiormente alla
riqualificazione di aree già urbanizzate e
che necessitano di opere di miglioramento
urbano e, dato importante, non prevedere
espansioni: eventuali interventi di completamento del tessuto urbano devono essere va-
lutati in funzione alla realizzazione di opere
pubbliche necessarie al territorio”. Prioritario,
nel documento, l’aspetto legato alla tutela e
al rispetto delle risorse naturalistiche e ambientali, con particolare attenzione al Parco
della Cava, ai paleo alvei e con il mantenimento del Parco rurale tra il centro di Rubano e Sarmeola. Un’attenzione all’ambiente
e alla qualità della vita caratterizza l’intero
documento: “L’entità e la qualità degli incrementi – si legge – dovranno comunque
essere finalizzati al riordino dell’esistente e
a un miglioramento della qualità degli spazi
e dell’accessibilità piuttosto che consistere in
incrementi fini a se stessi della residenza”.
Niente espansioni
urbanistiche,
interventi solo
a completamento
di aree esistenti
Un ulteriore capitolo è dedicato al progetto di riorganizzazione e valorizzazione
delle aree e degli spazi pubblici, in particolare
l’area del Municipio e il polo sportivo di Sarmeola. Nel documento trova posto anche la
realizzazione di una nuova biblioteca-centro
culturale, che potrebbe essere realizzata vicino al polo sportivo di Sarmeola. “C’è poi
l’aspetto che riguarda il sistema delle infrastrutture, per le quali – aggiunge il Sindaco
Gottardo – saranno favorite le azioni per una
migliore integrazione della viabilità locale con
quella sovracomunale e la sistemazione di
Gi.Va.
quella interna.
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L’INTERVENTO
Il Governo abolisca le Regioni a statuto speciale
8 Rubano
di Francesca Zaccariotto*
*Presidente della Provincia Venezia
“Non mi sta bene, è un vero scandalo; se occorre esprimere solidarietà, che tutti facciano la loro parte”. Così la Presidente della provincia di Venezia,
Francesca Zaccariotto, commenta il pa
L’Intervento
Danni per cause ambientali Protesta dei sindaci nei confronti di Stato e Regione
Che fine hanno fatto i risarcimenti
per gli eventi calamitosi?
continua da pag.
di Barbara Turetta
“I
1
Rubano si unisce agli altri quindici Comuni
per lamentare le disparità con le quali sono
stati trattati i cittadini danneggiati
cittadini e le attività danneggiati dalle trombe d’aria sono tutti uguali, siano essi della
provincia di Padova, di Vicenza o Treviso. E i
EDITORIALE
risarcimenti,
una volta riconosciuto lo stato di calamità, devono essere assegnati in modo equo a tutti”.
Anche l’amministrazione di Rubano si unisce agli
altri quindici Comuni della provincia padovana che
in coro lamentano il fatto che “a parità di elementi
di
Maurole amministrazioni
Gambin* centrali e Regionali ascalamitosi
sumono decisioni contrastanti trattando in maniera
a scorsai estate
l’avevamo
passata Eleggendiseguale
cittadini
danneggiati”.
per sollecitare
do sui giornali
i varendite di
finanziarie.
Del veneti
l’uniformità
di trattamento
tutti i cittadini
è quando
si parla
di case cheper
questo
cheresto
hanno
richiesto
i risarcimenti
quegli eventi
esecutivo
da ilil meglio
sè.Rubano ha avviato in Municalamitosi,
comunedi di
cipio una raccolta firme fra i cittadini. Protesta che si
unisce anche all’invio una lettera al Presidente del
Consiglio e al Presidente della Regione Veneto. La
protesta, che vede Rubano unito ai colleghi sindaci,
si riferisce ai danni che i cittadini hanno subito in
seguito alla tromba d’aria che si è abbattuta nel territorio nell’estate del 2008 e all’evento calamitoso
che si è ripetuto 2010. Eventi eccezionali che avevano visto il riconoscimento da parte della Regione
dello “stato di crisi”, mentre per l’evento calamitoso del 2010 dello “strato di emergenza” da parte zione di Rubano dovette far fronte al ripristino della
della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Per la viabilità, delle infrastrutture e ai danni che subirono
tromba d’aria del 2008 Rubagli edifici pubblici. “Inferiori le
no presentò alla Regione una Il Comune
cifre relative al 2010 – contirichiesta di danni per 322 mila ha avviato
nua Gottardo -, presentammo
euro – spiega il sindaco Otto- in Municipio
una domanda di risarcimento di
rino Gottardo -, una richiesta una raccolta firme 8.880 euro, di cui 5.880 per i
di contributi suddivisa in 180 fra i residenti
privati ed il resto per il Comune
mila euro per i danni ai privati,
che li impiegò per la rimozione
67 mila alle attività produttive e 75 mila al Comu- dei materiali”. Nonostante le dichiarazioni dello stane”. In seguito alle due trombe d’aria l’amministra- to di emergenza il Ministero delle Finanze non ha
Quando d’estate
si parlava di case
Il primo
cittadino
Ottorino
Gottardo
L
di Don Andrea Gallo*
1
segue da pag.
Il messaggio c’è, ma i giovani non lo ascoltano; perché? Perché, già in partenza, il testimone non è credibile. O sei credibile, o costruisci
dei fanatici, o dei robot. Il giovane è deluso. In
Italia si va verso il 30% di disoccupazione giovanile; cinquantamila laureati vanno all’estero ogni anno. Che
messaggio? I fermenti continuano ad esserci, anche in Italia. Il
Vangelo è un seme e Gesù continua a fare seguaci. Ma in Italia,
nella Chiesa, da anni si portano avanti azioni di ingabbiamento.
Si sta compiendo un’operazione volta a valorizzare e premiare
quelle comunità considerate “particolari”: da Comunione e Liberazione, alla Comunità di Sant’Egidio, ai Legionari di Cristo.
Prendiamo la droga. Il modo migliore per definire il problema
è dire che si tratta di una strage mafiosa. Ma la mafia non è
la sola responsabile: con lei ci siamo tutti noi. Chi ha letto la
legge sulla droga del 2006/2007? Ad opporsi la Facoltà di
Farmacologia di Perugia, ha affermato la legge non ha nulla
di scientifico. A Giovanardi gliel’ho detto: “Chiamaci alla Conferenza Nazionale a Trieste: tutti insieme vedremo di migliorare la legge. Legalizzazione non vuol dire liberalizzazione”.
La risposta è stata: “La legge c’è; bisogna applicarla”. E così
continuiamo con la strage mafiosa. La società è fuori rotta, e in
questa società ci sono i giovani. C’è una minoranza consistente
che ne prende coscienza. Già nel ‘68 Mario Capanna gridava: “I
poteri sono fortissimi; ma non sarà che noi siamo per terra, in
ginocchio?” - E poi si alzava e gridava: “Su la testa!”. Questo è
un messaggio ai giovani. Gli sociologi dicono che i giovani sono
scoraggiati, sfiduciati, inattivi; significa che il lavoro non lo cercano più, non studiano più. È l’assenza di futuro! La speranza
era il motto della mia Brigata partigiana: “Osare la Speranza”.
Eravamo braccati, affamati; però la speranza era di arrivare alla
Liberazione, alla conquista della democrazia. Ai giovani, prima
di tutto bisogna dire: “Credi in te stesso; abbi fiducia”. Diceva De
André, chiamalo Dio, chiamala natura, noi tutti abbiamo avuto
il dono dell’intelligenza, chi lo può negare? Abbiamo avuto il
dono della creatività, della spiritualità. La spiritualità è ciò che
c’è nel profondissimo del cuore, dove si trova la benedizione
originaria dell’essere umano. Il senso profondo della spiritualità
porta direttamente al principio di autodeterminazione, un’autodeterminazione che tende all’incontro.
Don Andrea Gallo*
Comunità San Benedetto al Porto, Genova
Viabilità
Divieto di sosta in via Galilei
continua da pag.
U
3
n divieto*[email protected]
di sosta in via Galilei per
evitare i disagi provocati da un’attività produttiva che utilizza la via e le
aree pubbliche come area di carico e scarico
di materiali ingombranti ma anche potenzialmente pericolosi e inquinanti. E’ questo
l’obiettivo dell’introduzione del divieto di
sosta e di fermata su entrambi i lati di via
Galilei in zona industriale a Rubano. Divieto
BENESSERE -
che ovviamente esclude i posteggi regolar- automobili − spiega il sindaco Ottorino lecitato l’adozione di un provvedimento che
mente segnalati.
Gottardo − abbiamo già effettuato diversi potesse risolvere la problematica, e chiesto
Un intervento voluto dall’amministra- controlli e proceduto al sequestro di alcuni il parere del Consorzio di Polizia locale di
zione nel tentativo di porre fine al disagio mezzi. Abbiamo anche contattato i proprie- Padova Ovest, il sindaco ha provveduto a
più volte segnalato. “Da mesi riceviamo tari dell’azienda, che ci avevano assicurato rendere operativo il divieto. “Nei prossimi
segnalazioni da parte delle ditte insediate che avrebbero cambiato presto sede, ma mesi − ha assicurato Gottardo − terremo
nell’area che lamentano i disagi dovuti questo non è successo e la situazione non d’occhio la zona e verificheremo se questo
di DonCosì,
Andrea
Gallo*
all’utilizzo improprio della strada e non è cambiata”.
dopo aver
consultato le provvedimento si rivelerà efficace”.
solo da parte di una ditta che esporta aziende dell’area, che peraltro avevano solBa.Tu.
o parlato in quasi tutte le piazze d’Italia.. Recentemente ho
parlato davanti alla Stazione Centrale, a Milano, al concerto dei giovani per
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Giuliano Pisapia. Intanto riflettendo…
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mai integrato il fondo della Protezione civile da cui
si attinge per i risarcimenti. “E questo a fronte della tempestività con cui la Regione ha dato risposta
alle richieste di risarcimento di fronte ad altri eventi
emergenziali che hanno interessato altre parti del
territorio veneto − si legge nella lettera − come il
finanziamento di oltre 10 milioni per fronteggiare le
conseguenze degli eventi meteorologici che hanno
colpito la provincia di Vicenza e di Treviso nel giugno
del 2009”.
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Limena 9
Alloggi Nel bando inserita la discrezionalità degli anni di residenza
Case Ater, ora accessibili anche agli anziani
I 6 punti in più in graduatoria si sono rivelati essenziali
per favorire categorie deboli di residenti limenesi
di Barbara Turetta
L
’introduzione nel bando per l’assegnazione delle case Ater della discrezionalità degli anni di residenza ha favorito
le categorie più deboli dei residenti. Sono
risultati infatti i pensionati residenti da anni
a Limena i cittadini che hanno maggior bisogno di avere un alloggio a canone agevolato. A confermarlo è proprio la graduatoria
per l’assegnazione delle case a canone agevolato. Graduatoria attesa da un anno e che
mette in evidenza come la crisi economica
colpisca pesantemente non solo le famiglie
numerose, ma anche chi è da solo e si so-
Focus
Dei 66
partecipanti
al bando,
37 sono cittadini
extracomunitari
stiene unicamente con la pensione. Al bando, effettuato nell’ottobre dell’anno scorso,
è stata applicata la modifica sui punteggi
proposta dall’assessore all’Edilizia Popolare,
Jody Barichello, che prevede di assegnare
fino a 6 punti in più in graduatoria in base
agli anni di residenza nel territorio comuna-
Limena richiama Villafranca
“Troppe feste e troppo rumore”
A
rriva proprio dall’amministrazione di Limena la richiesta a Villafranca Padovana di vigilare di più sulle feste che vengono organizzate a Taggì di Sotto. Richiesta che raccoglie le lamentele
dei limenesi che vivono nelle vie Ponterotto, Barghetta, Ceresara e
Sabbadin. Nero su bianco in un’interrogazione del capogruppo di mag-
le. “I sei punti in più, dati dopo i 15 anni
di residenza, si sono rivelati essenziali per
favorire categorie deboli di residenti limenesi – ha commentato l’assessore -, che senza
questo punteggio sarebbero rimasti sempre
ai piani bassi della graduatoria, sorpassati,
dalle famiglie di cittadini extracomunitari e
comunitari con reddito basso e un nucleo
familiare numeroso, in seguito ai ricongiungimenti familiari. Ora, invece, anche i
cittadini in difficoltà che vivono a Limena da
tanti anni, e magari hanno un solo figlio,
possono aspirare ad entrare in un alloggio
a canone agevolato entro un tempo ragionevole”. Dei partecipanti al bando, 66 in
tutto le domande giunte per l’assegnazione
di un alloggio a canone agevolato, ben 37
sono cittadini extracomunitari o comunitari,
che rispettano la casistica di avere redditi
bassi e famiglie numerose. Dei primi 20
cittadini della classifica solo il 25% sono
cittadini stranieri, mentre i primi 8 futuri
assegnatari sono tutti cittadini limenesi, in
larga maggioranza pensionati che risiedono
a Limena da molti anni. Per l’assessore la
graduatoria “rende giustizia anche a tutte
gioranza Bruno Trevellin i problemi provocati ai residenti dalle feste
autorizzate da Villafranca e che sono state organizzate nel parcheggio
di via dell’Artigianato a Taggì di Sopra. I troppi decibel con cui veniva
“sparata” la musica, e l’orario di chiusura non rispettato, sono stati
i disagi più sentiti dai residenti di Limena. Ad essere sotto accusa la
manifestazione Birrafranka e la festa di fine estate. Il consigliere di Limena ha chiesto anche alla sua maggioranza di invitare l’amministrazione di Villafranca a regolamentare le feste estive e a “scremarle”.
I primi 8 futuri
assegnatari sono
tutti limenesi,
in maggioranza
pensionati
quelle persone che negli anni passati hanno
visto decurtarsi dalla busta paga la famosa
“Gescal” per finanziare le case popolari”.
“Ora, finalmente – conclude Barichello –
anche queste persone avranno la possibilità
di toccare con mano gli immobili che hanno
contribuito economicamente a realizzare”.
Nessuna polemica da parte del consigliere Trivellin nei confronti della
vicina amministrazione, ma solo la richiesta di prestare più attenzione.
Massima disponibilità da parte del sindaco di Villafranca Padovana,
Luciano Salvò, a garantire da un lato la quiete dei residenti e dall’altro
continuare ad offrire ai ragazzi la possibilità di ritrovarsi e fare festa.
“Devo dire che personalmente non ho ricevuto alcuna segnalazione di
disagio da parte dei residenti – ha detto Salvò – ma se c’è questa
esigenza sono disponibilissimo a trovare una soluzione”. Ba.Tu.
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10 Limena
Sicurezza stradale 154 euro di multa e 6 punti in meno nella patente
Il Vista Red immortala 400 automobilisti indisciplinati
In un solo mese le multe hanno raggiunto un numero esponenziale.
Ciò dimostra la scarsa attenzione alle regole della strada
di Cristina Salvato
Q
uattrocento multe in un mese. Tanti sono gli automobilisti che sono stati multati grazie al nuovo
sistema di telecamere installato al semaforo
in via Roma a Limena, all’incrocio con via Capitano
Manetti, che porta al Ponte della Libertà e da lì a Vigodarzere. Alcuni sono stati persino ripresi mentre attraversavano l’incrocio con il semaforo rosso più di una
volta, tanto all’andata al mattino che al ritorno la sera.
E il rischio è grosso, perchè la multa per ogni infrazione
è di 154 euro, cui si aggiungono i 6 punti che vengono
tolti dalla patente. E in caso di doppia infrazione, questi salgono a 12 e l’automobilista pluri-indisciplinato
rischia pure il ritiro della patente.
Installando le telecamere che riprendono chi passa
con il rosso, il cosiddetto sistema Vista Red, l’amministrazione comunale di Limena ha voluto dare un giro
di vite al fenomeno che troppo spesso si verifica al
semaforo, ovvero gli automobilisti che, incuranti del
rosso scattato magari anche da alcuni secondi, attraversano ugualmente l’incrocio, mettendo a repentaglio
la propria come l’altrui incolumità.
L’identikit dell’automobilista che se ne disinteressa del rosso è quello del pendolare che proviene da
Vigodarzere e si reca in direzione di Padova e o di
Piazzola alle ore di punta. Ma sono stati immortalati
dalle immagini anche mezzi in servizio e auto in ore
non di punta, tanto che è difficile immaginare una fretta tale da dover passare anche se il semaforo obbliga
a fermarsi. Eppure il fenomeno era assai diffuso, tanto
che persino con le pattuglie dei vigili ferme al semaforo
Il vista red
installato
al semaforo in via
Roma a Limena,
all’incrocio con via
Capitano Manetti,
che porta al Ponte
della Libertà e da
lì a Vigodarzere.
Nella foto piccola
il il comandante
dei vigili
di Limena,
Alessandro
Crivellari
c’era chi oltrepassava col rosso.
E i numeri parlano chiaro: nei primi quindici giorni
dall’installazione del Vista Red, avvenuta ai primi di
ottobre, le persone passate col rosso sono state ben
311, salite a 400 una settimana dopo.
“Sapevamo che le infrazioni sarebbero state alte,
anche se non ci aspettavamo numeri simili – commenta il comandante dei vigili di Limena, Alessandro Crivellari –. Eppure abbiamo fatto una larga campagna
di informazione, avvertendo che avremmo installato il
sistema Vista Red. Evidentemente le cattive abitudini
sono dure a morire”.
Ma come funziona il sistema Vista Red? Al semaforo davanti al municipio sono state posizionate
IN BREVE
Ricerca per la sclerosi multipla
L’Aism ha raccolto 2 milioni e 400 euro
L
a diciassettesima edizione di “Una mela per la Vita”,
la manifestazione di raccolta fondi che si è tenuta in
3.000 piazze italiane, tra cui quella di Padova, sabato 8 e domenica 9 ottobre è stata archiviata come un
successo. Infatti, l’iniziativa ha permesso di raccogliere 2
milioni e 400 euro, cifra che andrà a sostenere la ricerca
sulla sclerosi multipla, ad incrementare i servizi sanitari
e sociali alle persone con sclerosi multipla e a sostenere
il progetto Giovani ossia a coloro che con più frequenza vengono colpiti dalla
malattia se si considera che delle circa 63 mila le persone affette, il 50% sono
giovani. Ogni 4 ore nel nostro Paese una persona riceve la diagnosi di sclerosi
multipla, e spesso sono individui tra i 20 e 30 anni. Una malattia cronica, invalidante e imprevedibile; una delle più gravi del sistema nervoso centrale che
si manifesta con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio seguendo
un decorso diverso da persona a persona. Ma per tornare all’iniziativa che ha
permesso di raccogliere i fondi da destinare alla ricerca per debellare la sclerosi
multipla, va detto che si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica, ed è stata promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla,
l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla: promuovendo ed erogando servizi sanitari e sociali a livello nazionale e
locale e finanziando il 70% della ricerca scientifica su questa malattia. L’associazione oggi composta da 156 tra Sezioni Provinciali e Gruppi Operativi e
17 coordinamenti regionali, un centro per la promozione dell’autonomia e di
turismo sociale e 10 centri sociali riabilitativi conta su 10 mila volontari, il vero
motore dell’Aism.
due telecamere: una si trova in ingresso a Limena, per
chi proviene dal ponte che la collega a Vigodarzere,
mentre l’altra riprende la corsia di coloro che, provenendo da Limena, svoltano a destra verso Vigodarzere.
La telecamera entra in funzione pochi secondi prima che scatti il rosso e si interrompe qualche secondo
dopo; per cui immortala quanti arrivano al semaforo
negli ultimissimi istanti di giallo e chi segue a ruota
passando invece con il rosso. Mentre i primi non rischiano nulla, i secondi invece riceveranno la multa,
perchè tutti i filmanti vengono consegnati ai vigili, che
li controllano minuziosamente e compilano poi i verbali
da spedire a casa.
Genocidio dell’Armenia
Toubaì sfiora l’incidente diplomatico
N
on pensava certo di
innescare una polemica internazionale
l’assessore alla cultura di
Limena, Stefano Toubaì
Babazadeh, quando ha
aderito al convegno sul genocidio del popolo armeno
organizzato a settembre
dal Comune di Cerchiara
di Calabria. L’ambasciatore
turco ha scritto una lettera Stefano Toubaì Babazadeh
piuttosto rammaricata al Comune di Limena, facendo intervenire persino il Ministero degli Esteri italiano.
La questione ha assunto quindi toni internazionali, sfiorando quasi l’incidente
diplomatico. Alla fine tutto si chiarito, anche se l’assessore Toubaì non ha trovato corretto il comportamento tenuto dall’ambasciatore stranierio. “Avrebbe
dovuto interloquire direttamente con il nostro Ministero – sottolinea l’assessore Toubaì –, e in ogni caso non credo sia corretto che un paese straniero possa
interferire sulle decisioni che deve prendere un Comune italiano”. Oltre all’adesione al convegno (cui però né l’assessore Toubaì né il sindaco Giuseppe Costa
hanno poi potuto presenziare), ad infastidire l’ambasciatore turco c’era anche
l’intenzione espressa dal Comune di Limena di votare una delibera di solidarietà al popolo ameno. Delibera già votata in altri Comuni italiani. Resta quindi
ancora aperta, dopo un secolo, la questione del popolo armeno: nel 1915
gli Armeni furono costretti a lasciare la Turchia in cui abitavano e migliaia di
loro vennero uccisi. Un genocidio che però la Turchia non ha mai riconosciuto.
Cr.Sa.
Viabilità
Presto autovelox in via
Braghetta, Ceresara e Sabbadin
M
ai più strade
utilizzate
come fossero
piste automobilistiche: il Comune di
Limena dice basta
alla velocità eccessiva
lungo le vie di collegamento con Taggì e presto installerà tre postazioni autovelox
fisse. Le vie in cui si verrà automaticamente multati al superamento dei limiti di velocità consentiti sono via Braghetta,
via Ceresara e via Sabbadin. Si tratta di tre strade, strette
ma rettilinee, che collegano la provinciale che a Limena
segue il canale Brentella con la provinciale che taglia i centri abitati di Taggì di Sopra e Taggì di Sotto, paesi che per
metà si trovano sotto il Comune di Limena e per l’altra
metà sotto Villafranca. Tutti i giorni numerosi pendolari
utilizzano le tre strade come scorciatoie, ma mentre molti
automobilisti sono attenti e prudenti, altri invece, vista la
consuetudine a percorrere sempre le medesime strade, pigiano forte sull’acceleratore. Comportamento assai pericoloso, perchè lungo le strade si affacciano delle abitazioni e
vengono frequentate anche da ciclisti. “Soprattutto gli abitanti del quartiere Breda 2, che è sorto lungo via Braghetta,
si sono rivolti in municipio più di una volta, chiedendo di
intervenire, vista l’eccessiva velocità con cui si transita sulla
strada, che passa davanti casa loro – spiega l’assessore ai
lavori pubblici Marco Selmin –. Come primo provvedimento abbiamo abbassato il limite di velocità lungo questa via
a 50 chilometri orari, in attesa di poter installare gli autovelox che, speriamo, fungano da deterrente e aumentino la
sicurezza lungo queste strade”.
Cr.Sa.
Caserma dei carabinieri
Lavori fuori programma
Q
uesta volta è la facciata
della caserma dei carabinieri
di Limena a mostrare tutti
i suoi anni. Concluso l’intervento
di ristrutturazione interna del vecchio edificio pubblico prospiciente
piazza Diaz, per i quali l’amministrazione comunale di Limena ha
impegnato più di 200mila euro,
mancava di dare una rinfrescata di
colore alla facciata e ai lati. Ma al
primo colpo dato dagli imbianchini
per togliere la vecchia pittura, dalla facciata si sono staccati anche grossi
pezzi di malta. Uno stop all’intervento in attesa che la ditta presenti il nuovo
intervento. Lavori inaspettati, che si aggiungono al vasto progetto di recupero dello stabile. “Per la tinteggiatura avevamo preventivato di spendere
19 mila euro dobbiamo ora aggiungerne altri 25 mila per rifare completamente le malte delle pareti esterne – spiega l’assessore ai lavori pubblici,
Marco Selmin – se il tempo ci assisterà potremo procedere a ridipingere le
pareti a partire dal mese prossimo, altrimenti saremo costretti a far slittare
le opere fino alla prossima primavera”. Anche i lavori di ristrutturazione
interna dell’edificio, avviati nel marzo del 2010, si sono prolungati di alcuni
mesi. In corso d’opera sono infatti emersi alcuni problemi anche al soffitto.
L’importante intervento di ristrutturazione dell’edificio ha interessato il tetto
e l’adeguamento degli impianti, degli spazi interni e dei pavimenti. Lavori
impegnativi, ma che si sono resi necessari per riassestare il vecchio edificio
che risale al 1889 e che ospitava la sede municipale.
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12 Villafranca
Amministrazione Allargato il cappio del Patto di stabilità
La Regione premia
i comuni virtuosi
di Ugo Coletti
V
illafranca fa parte dei diciassette Comuni padovani inseriti nella lista dei
“virtuosi”, per i quali si allargherà la
finestra del patto di stabilità, consentendo
investimenti altrimenti bloccati dalla legge
sul rispetto dei limiti della finanza pubblica.
Alla base di tutto una Legge dello Stato
che ha permesso alle Regioni di ripartire sui
Comuni considerati virtuosi i loro maggiori
margini di rispetto dei limiti di spesa.
Non si tratta, è bene precisare, di risorse ulteriori, ma della possibilità di spendere
soldi già disponibili.
Il maggior equilibrio finanziario garanti-
Prima di questa
opportunità
il sottopasso
ingessava il bilancio
fino al 2014
to dalla Regione ha innescato il meccanismo
del cosiddetto “patto di stabilità verticale”,
facendo ricadere a cascata gli effetti della
gestione virtuosa di Palazzo Balbi sulle amministrazioni comunali. Che hanno potuto
beneficiare complessivamente a livello regionale di un “buono” di maggior spesa per
circa 40 milioni di euro, oltre 10 milioni dei
quali nella sola provincia di Padova.
Non tutte le amministrazioni che sulla
carta figuravano come virtuose e che quindi
rispettavano i parametri previsti dalla legge
nazionale, hanno fatto domanda alla Regione entro il 15 settembre scorso per essere
inserite nella lista dei beneficiari.
“Abbiamo chiesto alla Regione - ha
Salvò: “Questa
boccata di ossigeno
ci permette
di guardare
con fiducia al futuro”
detto il sindaco Luciano Salvò - un allargamento della capacità di spesa di un milione
e mezzo di euro. Ottenendo alla fine una
maggiore possibilità per più di un milione
e 300 mila che ci consentirà comunque di
procedere con i pagamenti connessi alla realizzazione del sottopasso di Ronchi, il cui
costo complessivo ammonta a 5 milioni di
euro.
Prima di questa opportunità riconosciutaci, il pagamento del sottopasso
ingessava il bilancio del Comune fino al
2014. Oggi questa boccata d’ossigeno ci
permette di guardare con fiducia al futuro
riprogrammando per la seconda parte della
legislatura una serie di interventi fondamentali per rispondere alla esigenze dei nostri
cittadini”.
La maggior disponibilità
ammonta a circa 40 milioni
di euro, oltre 10 milioni dei quali
nella sola provincia di Padova
Il municipio di Villafranca
NEWS
In Veneto 70 i comuni beneficiati
Si potranno spendere
40 milioni di euro
N
on si tratta di contributi erogati a
pioggia, ma della possibilità che
viene data alle amministrazioni
beneficiarie di incrementare la propria
capacità di spesa, ampliando la finestra
del patto di stabilità.
A beneficiare dei parametri virtuosi
della Regione sono 70 comuni del VeComuni padovani beneficiati
COMUNE
Noventa Padovana
1.500.000
Villafranca Padovana 1.350.000
Montegrotto
1.300.000
Este
961.000
Abano
900.000
Maserà
750.000
Vigonza
736.000
Casalserugo
426.000
Galliera Veneta
370.000
Brugine
Brugine
327.000
327.000
Vigodarzere
Vigodarzere
323.000
323.000
Correzzola
Correzzola
314.000
314.000
Conselve
Conselve
268.000
268.000
SanSanMartino
Martinodi diLupari
Lupari 224.000
224.000
Albignasego
Albignasego
197.000
197.000
Teolo
Teolo
197.000
197.000
Codevigo
Codevigo
120.000
120.000
neto per un totale di 40 milioni di euro
di cui 10.300.000 per 17 comuni della
Provincia di Padova.
Qualche polemica da parte dei Comuni esclusi che non sarebbero stati
debitamente informati dalla Regione
Veneto e dall’Anci sulle opportunità loro
riservate.
Nella conferenza permanente con la
Regione del 18 ottobre avevano chiesto
la riapertura dei termini in modo da far
rientrare anche coloro che non avevano
rispettato i tempi, cosa che non è stato
possibile fare sia per evitare sanzioni, sia
per giustizia verso coloro che avevano
rispettato i termini di legge.
Ug.Co.
Villafranca 13
Infrastrutture Battaglia tra maggioranza e minoranza sulla costruzione di case a basso costo
Piovan contraria alla realizzazione dei 60 alloggi
“La compartecipazione per il Comune dovrebbe essere più alta, superando
gli attuali 280 mila euro per raggiungere i 500 mila
di Luisa Morbiato
B
attaglia in amministrazione tra
maggioranza e minoranza sulla costruzione di alloggi a basso costo. A
contestare con forza la decisone dell’amministrazione Salvò, il capogruppo della civica “Insieme per Villafranca ed ex sindaco
Beatrice Piovan”. “In tempi di crisi quali
quelli attuali, un intervento politico-sociale a
“La minoranza
vuole conoscere
il destino della
scuola elementare
di Via Genova”
sostegno delle famiglie con reddito mediobasso può essere rappresentato anche da
piani di edilizia a prezzi calmierati – esordisce il consigliere - tuttavia questa scelta,
che l’amministrazione Salvò sta portando
avanti nella frazione di Taggì di Sotto per la
costruzione di 60 alloggi, presenta rilevanti
elementi di criticità e, a nostro parere non
è di alcuna utilità per il nostro Comune, né
in termini sociali né in termini economici”.
L’amministrazione infatti trasformerà un
piano di edilizia privata in un piano particolareggiato a rilevanza pubblica: l’impresa
ottiene un aumento di cubatura del 15 per
cento e una consistente riduzione delle spese per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, inizialmente previste in
835.000 euro, in quanto non realizzerà
oltre 2.000 mq di strade e marciapiedi il
cui valore in termini economici non è certo inferiore ai 400.000 euro. “Oltre a ciò
l’impresa potrà vendere i 60 alloggi che
verranno realizzati al Fondo Veneto Casa
che si è dichiarato disponibile ad acquistarli
in blocco per poi affittarli – chiude Piovan
- in base a graduatorie redatte con criteri
ancora sconosciuti, ad un prezzo mensile di
400/450 euro, il che non è proprio pochissimo. In cambio il Comune ottiene una
compartecipazione di 280.000 euro per
la realizzazione di un asilo nido di 330 mq.
Noi riteniamo che questa soluzione sia fortemente penalizzante per il nostro Comune
Censimento della Popolazione
In Municipio tutte le informazioni
I
l 9 ottobre 2011 è partito il censimento
della popolazione. Per agevolare i Cittadini di Villafranca Padovana nella consegna dei modelli in Comune e per avere
informazioni o assistenza alla compilazione
del questionario da parte di personale qualificato è stato aperto un apposito centro di
raccolta il venerdì dalle 14:30 alle 18:30
e il sabato dalle 08:30 alle 12:30 presso
la Sala Comunitaria del Comune in Piazza
Marconi, 6.
I modelli compilati in ogni loro parte
possono invece essere consegnati presso la
Sede Municipale - Ufficio Comunale di Censimento dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle
12:30 (il martedì anche dalle 16:30 alle
18:15) e il sabato dalle 8:30 alle 12:00.
Chi non riceverà il questionario entro
il 20 di novembre potrà rivolgersi all’Ufficio di Censimento per la consegna di uno
nuovo o contattare il seguente numero
049/9098921 oppure 049/9098924
per prendere appuntamento con un rilevatore per la compilazione del questionario.
Per coloro che volessero compilare il
questionario via Web il Comune segnala che
presso la Biblioteca Comunale di Villafranca
Padovana sono allestite 4 nuove postazioni informatiche con connessione Internet
accessibili durante l’orario di apertura della
Biblioteca stessa.
I questionari, in ogni caso, possono
essere restituiti anche presso qualsiasi Ufficio Postale con l’avvertenza che l’Ufficio
Postale non è preposto alle verifiche sulla
compilazione e pertanto si potrà venire
successivamente contattati dall’Ufficio Comunale di Censimento o dal rilevatore per
le parti mancanti o incongruenti.
Ug.Co.
e vantaggioso solo per l’Impresa che realizzerà l’intervento. Considerando l’aumento
di cubatura, il risparmio sulle spese dovute
alla mancata realizzazione delle strade e la
possibilità di vendere subito appartamenti
che sarebbero rimasti invenduti, l’impresa
ha un vantaggio economico che supera di
molto i 280.000 euro di compartecipazione
per la costruzione dell’asilo nido. Un asilo di
330 mq è inutile perché è piccolo a meno
che non sia integrato, vale a dire costruito in
aderenza alla scuola materna, come accade
già per Taggì di Sopra. In ogni caso un asilo
che non verrà mai costruito perché l’amministrazione non ha i denari per ultimarlo ed
arredarlo; ma su questo l’amministrazione
non dice mai chiaramente la verità”. Per
l’opposizione non è accettabile che l’amministrazione condizioni la realizzazione
dell’asilo al fatto che la Parrocchia da subito
si obblighi alla gestione dello stesso; è noto
che i costi di tali strutture sono sempre molto
elevati e che spesso le rette mensili, senza
un consistente aiuto del Comune, arrivano
Il consigliere di minoranza Beatrice Piovan e il primo cittadino
Luciano Salvò
anche a 600 euro mensili. Ed allora che
senso ha far pagare gli affitti 400 euro se
poi si chiedono 600 euro per l’asilo?. Noi
riteniamo che in termini economici l’amministrazione dovrebbe ottenere una maggiore
compartecipazione dall’Impresa, nell’ordine
di almeno 500.000 euro e pensiamo che
dovrebbe essere realizzata in luogo dell’asilo una scuola materna comunale di almeno
500 mq che potrà essere gestita dalla Par-
rocchia o da altre cooperative o associazioni
che parteciperanno al bando, con rette sicuramente in linea con quelle attuali delle
scuole materne e minori costi di gestione .
In tal modo verrebbero risolti molti problemi
della frazione; sarebbe poi bene che l’amministrazione dicesse chiaramente, una volta
per tutte, che cosà farà della vecchia scuola
elementare di Via Genova; se proprio vuole
potrebbe fare lì un bell’asilo nido comunale.
15
Lo
calcio a 5
Sport in primo piano
cidiemme vigodarzere
una squadra che cresce
Q
uattro vittorie in sei gare e circa 22
gol segnati nei primissimi incontri
sportivi del turno di andata del campionato veneto 2011-2012, stanno dando
molta fiducia e infondono molte speranze
ai giocatori della squadra di calcio a 5, la
Cidiemme Vigodarzere, militante nel girone
b della serie C2.
“Per affrontare l’inizio di questa nuova
stagione di campionato – ci racconta l’allenatore Diego Giacon – abbiamo voluto Il Cidiemme in campo
provare a cambiare e a differenziare i nostri
soliti schemi di gioco, e soprattutto la tattica in campo, con l’intento di riuscire a marcare
gli avversari più a uomo che a zona.”
È un Vigodarzere fortemente rinnovato quello che il commissario tecnico Diego
Giacon ha creato in questa prima parte di stagione, e ciò trova conferma non solo da
una grande voglia di vincere e dalla grinta che si respira negli spogliatoi della squadra,
ma anche dall’effettiva posizione attuale in classifica, ovvero il secondo posto.
“Quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per farcela e per passare di categoria,
cioè in serie c 1, – afferma un giocatore del Vigodarzere – e grazie all’aiuto tecnico
fornitoci quest’anno dal mister Diego Giacon, sono straconvinto che il nostro obiettivo
si tramuterà in realtà”. Conclude il giocatore: “Continueremo ad impegnarci con tanta
energia come abbiamo dimostrato nelle scorse partite, anche se nei prossimi incontri
calcistici dovremo affrontare degli avversari molto forti e tecnicamente ben preparati,
come ad esempio i Lions di Sottomarina, la Rte Piove di Sacco, il Noventa e il Perarolo,
ma siamo comunque ottimisti nella buona riuscita e nella vittoria, a nostro favore logiM.G.M.
camente, dei futuri match”.
Due Carrare Super Mario vince il campionato Bmx Cruiser
Presi trionfa in Inghilterra
di Walter Lotto
U
n prestigioso hurrà, per lo sport padovano arriva da oltre manica, precisamente da Cheddar in Inghilterra, dove il padovano
di Due Carrare, Mario Presi a 36 anni ha vinto il campionato
inglese di Bmx Cruiser. Super Mario, come lo chiamano i suoi tifosi
vive e lavora a Londra come personal chef ed è cresciuto sportivamente tra le file della Panther boys di Padova. Già campione italiano e
vice campione d’Europa, il forte atleta ora ha aggiunto un’altra perla
alla sua luminosa carriera, battendo sull’ambito traguardo inglese l’ex
professionista Alan Hill, campione mondiale in carica della specialità.
“In questo momento il mio pensiero va alla mia famiglia che abita a
Terradura di Due Carrare – ha detto felice l’atleta- spero che questo
successo invogli qualche sponsor importante a darmi una mano, mi
piacerebbe aver la possibilità di partecipare alle olimpiadi di Londra
2012”. Felicita’ a Due Carrare in casa Presi, dove mamma Paola e
papà Paolo ci raccontano il “ loro Mario”.
“Ha cominciato la sua carriera nel trofeo Topolino di Jesolo e da
li non si è fermato più, noi sempre ad assecondarlo, le nostre ferie
modellate ai suoi impegni sportivi, giorni passati tra la polvere e il
fango delle piste di tutta Italia ed Europa, notti a dormire in tenda,
momenti belli indimenticabili, perché Mario con le sue vittorie regalava soddisfazioni sportive e morali essendo con il suo carattere mite
benvoluto da tutti”. Una pausa nel racconto e il pensiero di mamma
Paola corre ad un grande amico di Mario che non c’è più, Manuel
La felicità di Mario Presi in sella alla sua bici
sportiva
Bonato: “penso che abbia molti meriti nei successi di Mario – dice
mamma Paola- lo portiamo sempre nel cuore e siamo sicuri che da
lassù anche lui sorriderà per i successi di Mario”.
ARTI MARZIALI. Fabio Gianese spiega perché il karate fa bene
uno sport sano, specialmente per i nostri
giovani, a cadoneghe una scuola
I
l cinema e buona parte della letteratura, per scopi puramente commerciali,
hanno recentemente presentato alcuni
aspetti esteriori del Karate, facendo credere che questa antica disciplina si basi solo
sulla violenza offensiva e consista solamente nella rottura di tavolette o mattoni.
Come ci spiega Fabio Gianese, campione pluripremiato a livello nazionale ed
insegnante in una delle scuole di arti marziali di Cadoneghe, l’arte del Karate non è
sinonimo di violenza ma significa imparare
a controllare e a disciplinare l’aggressività di
ogni individuo.
“Una delle cose che più ci fa piacere
in questi ultimi anni – asserisce il maestro
Gianese – è che abbiamo notato in modo
rilevante un aumento delle iscrizioni ai corsi di Karate, nel comune di Cadoneghe, da
parte soprattutto di bambini e giovani, che
arrivano pieni di carica ai corsi e molto presi
dal fascino di questa disciplina.”
Continua l’atleta: “La pratica del KarateDo nei bambini non produce violenza né lesioni di nessun tipo, anzi il bambino impara
fin dall’inizio a controllare l’aspetto tecnico
muscolare e l’aspetto aggressivo. Attraverso
esercizi proposti in forma prevalentemente
ludica, le lezioni si realizzano nell’ambito di
un sano cameratismo e del rispetto reciproco.”
D’altra parte, è stato dimostrato scientificamente che la pratica di questa disciplina
funziona come un metodo efficace e natura-
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e trovano il giusto equilibrio psichico: alcuni
nell’esercizio scaricano la loro aggressività
mentre i più timidi acquistano decisione.
In sostanza, il Karate-Do offre, specialmente ai bambini, l’opportunità di sviluppare attraverso la pratica di questa disciplina,
un corretto coordinamento psicomotorio,
uno sfogo energetico, uno svago ludico, il
potenziamento di abilità come la destrezza,
i riflessi e la capacità di reazione, la concentrazione, e inoltre aiuta la crescita di principi
sani come l’umiltà, la tolleranza e il senso
di appartenenza e di rispetto verso i propri
compagni di pratica, gli insegnanti, la famiM.G.M.
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16 Sport
Conselve calcio Prima intervista a Gianni Primavera, chiamato ad allenare la squadra
“Puntiamo molto sui giovani”
FITNESS. Spopola nelle palestre
la “Zumba” impazza
fra le conselvane
Lo hanno voluto il presidentissimo Adriano Bollettin (da 42
anni alla guida della società) e il direttore sportivo Salvan
di Walter Lotto
G
ianni Primavera tecnico padovano siede da
quest’anno nella panchina del Conselve calcio.
Il suo esordio come “mister” è datato 1995 con
gli esordienti dell’Arcella, poi in rapida successione ha
insegnato ad allievi e juniores regionali di società di
rango quali Cadoneghe, Due Carrare, Abano e Albignasego. Da qui il salto alle panchine di prime squadre, 2
anni a Torre con la con la straordinaria conquista dei
play-off, quindi 2 anni al Bassanello Guizza dove ha
ottenuto una salvezza calcisticamente parlando “miracolosa”, e ora la chiamata del Conselve.
Gianni come ti trovi nella tua nuova realtà?
“Bene, ho risposto con entusiasmo alla chiamata
del diesse Salvan, e una volta calatomi in questa realtà
ho conosciuto in quale maniera passionale e viscerale
è seguita la squadra, dai dirigenti, ma soprattutto dal
presidentissimo Adriano Bollettin (da 42 anni al timone
della società) questo grande amore porta spesso ad enfatizzare sin troppo i momenti di gioia e stigmatizzare
oltremodo i momenti di difficoltà, ma capisco che tutto
nasce dall’amore e si sa al cuore non si comanda”.
Quali gli obiettivi della società?
“Con il direttore generale Scolaro e il direttore sportivo Salvan abbiamo puntato sui giovani, il programma
è un campionato di transizione e nel contempo lanciare
i ragazzi della società”.
Ad un terzo del campionato siete in linea con il
progetto?
“Abbiamo iniziato in maniera altalenante, vincendo
tutte le gare di coppa, dove siamo usciti immeritatamente ai rigori, mantenendo comunque in campionato una
classifica dignitosa, d’altronde con molti giovani in squadra, abbiamo solo due trentenni, è inevitabile un po’ di
discontinuità nel rendimento”.
Hai allenato per anni nel girone cittadino-padovano, ora sei in quello della bassa padovana, quali
le differenze?
“Non conoscevo questo girone, devo dire che rispetto al girone cittadino-padovano qui le squadre hanno
molto più seguito di pubblico e migliore organizzazione”.
Le tue ambizioni personali?
“Voglio crescere personalmente attraverso la
costruzione d’insieme del gruppo che mi è stato
affidato,trasmettendo grande impegno e determinazione”.
Vittorie, sconfitte, gol, fuorigioco ecc. il calcio è
solo questo?
I
Gianni Primavera, mister del Conselve
“No! Oltre alla gioia per le vittorie, per me è motivo
di grande orgoglio lo stupendo rapporto di lealtà e correttezza e soprattutto di amicizia che ho instaurato con
i ragazzi e i dirigenti, alcuni veramente di alto spessore,
nelle società in cui ho lavorato”.
Gianni vuoi dire ancora qualcosa?
“Si”
E sarebbe?
“Forza Conselve!”
l mix di aerobica e musiche latine ha conquistato
anche le conselvane. Sono oltre 170 le iscritte ai
corsi di “Zumba” proposti da Viviana Cora Lanes,
insegnante di educazione fisica alla Asd Blue Games
di Conselve. Un modo diverso di fare fitness che ha lo
scopo principale di divertire in modo da far dimenticare
lo sforzo fisico, nonostante l’alto consumo calorico di
un’attività ad alta intensità cardio-vascolare.
Un fenomeno che sta spopolando nel mondo, che
quest’anno ha conquistato anche le palestre italiane, e
che si è arrivati a praticarlo anche tramite videogioco.
“Con Zumba fitness non ci sono allenamenti noiosi,
sacrifici, ma solo tanto divertimento – spiega Viviana,
argentina in Italia da più di 8 anni, laureata in Scienze
motorie - Questa in realtà è già la mia terza stagione
di Zumba, sono stata la prima a portare la disciplina
a Padova”. Diverse le versioni proposte dal gruppo di
Conselve, dalla Zumba “gold” per la terza età a quella
“atomic” per i bambini, dalla “tonic” con i pesi a quella
in piscina, novità in fase di avvio.
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PROVINCIA
PADOVA
L’indagine Lo rileva Confindustria Padova sui dati raccolti dall’Ispo
Preoccupati dalla crisi
tre padovani su quattro
Jacopo Silva
presidente
uscente dei
giovani di
Confindustria
Al primo posto i timori per il futuro del lavoro
Tanti chiedono un veloce ricambio generazionale
di Laura Organte
I
padovani, da quando c’è la crisi, non dormono più son- rientra tra le urgenze (citato spontaneamente dall’1%), un nuovo sviluppo”.
Il gruppo giovanile padovano dell’associazione di
ni tranquilli. A confermare un dato che non era certo ma, quando sollecitato, più della metà del campione
difficile da immaginare, arrivano i risultati dell’indagine (52%) ritiene indispensabile la sua introduzione in Italia. categoria, in linea con gli omologhi nazionali, lancia un
sull’atteggiamento e le opinioni dei residenti nella provin- Ma la vera priorità in questo orizzonte di crisi, indicata appello alla politica, affinché siano promossi gli interventi
dall’87% degli intervistati, è il “repen- necessari a far fronte alla crisi, sottolineando l’importanza
cia e nella città di Padova realizzata
dall’Istituto per gli studi sulla pubblica Delusi dalla politica tino e completo ricambio generaziona- di non sottovalutare i segnali di uno scollamento tra eletle in ambito politico, amministrativo tori e politici: “Emerge l’urgenza di un ritorno della politica
opinione (Ispo) di Renato Mannhei- la quasi totalità
e imprenditoriale”, un’esigenza da alla responsabilità e alle proposte concrete per far crescere
mer per i Giovani Imprenditori di Con- degli intervistati
ricondurre alla diffusa sfiducia per le la città, la regione, ma anche l’intero Paese e costruire
findustria Padova su un campione di specialmente
insieme un futuro diverso e una nuova stagione – comistituzioni politiche.
1000 residenti a Padova e in provin- fra i più giovani
Rispetto ad un anno fa, più della menta Silva – il nostro territorio reclama risposte non più
cia. Interrogati sulla loro percezione
in merito al momento economico, il 73% dei cittadini pa- metà del campione reputa infatti peggiorata la gestione derogabili su crescita, lavoro, riduzione degli sprechi”.
Risposte che non possono essere
dovani si è detto preoccupato per la situazione personale e di governo di tutte le istituzioni terdate da chi non è in grado di porsi
della propria famiglia. La percentuale sale all’84% riguardo ritoriali, da Comune a Regione. E Jacopo Silva
con lungimiranza e in prospettiva di
la situazione economica della propria città e della regione l’insoddisfazione pare prevalere sia “La meritocrazia
fronte ad una realtà sempre più come addirittura al 95% per la condizione generale del Paese. nell’elettorato di centro-sinistra (fa è troppo spesso
plessa, sfaccettata, in movimento:
In cima alle preoccupazioni della gente – non si fatica a eccezione il Comune di Padova), sia solo una parola
“Vogliamo ricominciare davvero a
crederlo – ci sono il lavoro e l’occupazione, con il 51% in quello di centro-destra. “Nel nostro svuotata”
parlare di futuro in un Paese che ha
degli intervistati che ritiene prioritaria un’azione mirata dei Paese le opportunità per i giovani si
governi del territorio. Un tema che supera di gran lunga, restringono, meritocrazia è troppo spesso una parola vuota smesso di farlo – conclude Silva – sintonizzare la nazione
nei pensieri dei padovani, sia la questione della sicurezza, – commenta Jacopo Silva, presidente uscente dei Giovani sui cittadini 2.0, coloro che, al di là dell’età anagrafica,
più sentita tra i residenti nella città di Padova che, con più Industriali – non chiediamo sussidi, ma più opportunità conoscono il ritmo del mondo e si misurano ogni giorno
forza rispetto ai residenti in provincia, ne ritiene necessa- per chi ha voglia di fare, nell’impresa, nell’università, nella con il cambiamento. Un’attitudine che permette di rialzare
rio l’incremento (19%) assieme ad un maggior controllo politica, nella ricerca. Per questo occorre liberare le energie sempre la testa e guardare lontano. Ciò che dovrebbe ricodell’immigrazione clandestina (11%). Il federalismo non dei giovani, dare fiato a chi lavora e a chi produce, favorire minciare a fare anche la politica”.
Giovani Industriali Padova
ENRICO BERTO
ALLA PRESIDENZA
P
assaggio di testimone al vertice del
gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Padova: giovedì 13 ottobre
scorso l’assemblea ha designato il successore di Jacopo Silva, che deterrà la presidenza per il triennio 2011-2014. Si tratta
di Enrico Berto 37enne vice presidente e
amministratore delegato di Berto’s Spa di
Tribano, azienda leader nella produzione di
cucine professionali con 100 addetti e un
fatturato di 21 milioni di euro nel 2010.
Già vice presidente durante la presidenza
Silva, dal 2009 Berto è membro del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori.
Ambiziosi i progetti per il futuro del neo
presidente. “Fra i primi impegni - spiega
- ci sarà la promozione di nuove imprese
under 40 agevolando l’incontro tra investitori e aspiranti imprenditori. Questi ultimi
infatti, spesso si scontrano con le difficoltà
di finanziamento”.
RESIDENZIALITÀ “ATER INVESTE SUL SUO PATRIMONIO IMMOBILIARE
L
’Ater di Padova investe quest’anno quasi 4 milioni di Euro in manutenzioni. Con questa somma, nel 2011, l’ Ater esegue la manutenzione
straordinaria di oltre 9.000 alloggi di cui 7.200 propri e 2.000 amministrati per conto di terzi (1.750
solo del Comune di Padova).
Ma quali sono gli interventi di manutenzione
che esegue l’azienda.
Il Direttore ingegner Giambruni e il Respon-
sabile dell’ufficio manutenzioni geometra Cogo,
spiegano che ci sono due generi di interventi manutentivi: quello di pronto intervento con l’inquilino all’interno dell’alloggio, si tratta di interventi
quasi tutti su chiamata che vengono eseguiti da
ditte specializzate iscritte in un apposito albo o
individuate mediate gare d’appalto e riguardano
riparazioni varie agli impianti idro-termo-sanitari,
agli impianti elettrici, ai manti di copertura, agli
scarichi, ecc. Oppure ci sono poi gli interventi da
eseguirsi in occasione del cambio dell’inquilino.
Questa seconda tipologia di manutenzione, non si
limita alla mera tinteggiatura, ma arriva al riatto
completo dell’alloggio.
L’Ater conta poi di programmare una serie di
interventi di adeguamento impianti con l’avanzo di
amministrazione.
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aperti 11
19
Il neo commissario Stancari nel Padovano L’appello dei sindaci: “Se non si interviene sui fiumi saremo sempre in emergenza”
Alluvione, un anno dopo gli stessi guai
Ormai non più rinviabili gli interventi
sul Bacchiglione per prevenire i disastri,
Gli ingegneri
del Veneto donano
alla protezione
civile regionale
due nuove pompe
fiaccolata degli alluvionati sull’argine
di Nicola Stievano
U
n anno dopo l’alluvione la paura corre ancora lungo
il Bacchiglione, il Fratta Gorzone ed il Frassine, i
fiumi protagonisti degli allagamenti di migliaia di
ettari e di abitazioni. Gli amministratori locali chiedono
interventi strutturali importanti al di là della riparazione
delle rotte arginali e dei danni causati dalle esondazioni.
I fondi disponibili non sono granché ma tutti si rendono
conto che senza una serio piano di lavori per la sicurezza
idraulica in alcune zone della provincia sarà sempre emergenza ad ogni piena.
Il mese scorso i sindaci di Bovolenta, Casalserugo,
Ponte San Nicolò e Pontelongo hanno incontrato i vertici
del genio civile e l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte proprio per far presente la necessità di avviare
quanto prima un piano di azione per mettere in sicurezza
il Bacchiglione. Fra i primi impegni assunti a Venezia c’è
la promessa che entro sei mesi il Genio Civile metterà
a punto il programma dei lavori lungo l’asta del Bacchiglione, nel tratto fra Ponte San Nicolò e Pontelongo e il
denaro verrà stanziato dal bilancio della Regione. Intanto partirà immediatamente il taglio selettivo degli alberi
che si trovano all’interno dei corsi d’acqua e minacciano
la tenuta degli argini. Da Bovolenta il sindaco Vittorio
Meneghello avanza una proposta: “Facciamo un bando
per invitare i privati a tagliare gli alberi gratuitamente, in
cambio della legna. Penso che ci consentirà di risparmiare
del denaro. Dove non arriveremo con i privati interverrà
il Genio Civile”.
All’idrovora Pratiarcati di Bovolenta, uno dei luoghi
simbolo dell’alluvione, la Federazione degli ingeneri del
Veneto ha consegnato due motopompe di soccorso alla
protezione civile regionale. La cerimonia è stata l’occasione per la prima visita sui luoghi dell’alluvione da parte del
neo commissario Perla Stancari. Da qualche settimana
il governatore Zaia ha passato le consegne al Prefetto di
Verona per la gestione del dopo emergenza. “Inizio da
Bovolenta, uno dei luoghi più segnati da questo evento ha affermato Stancari - il mio giro nei Comuni colpiti. Ho
già avuto modo di incontrare i sindaci del territorio e di
affrontare con loro i problemi più urgenti. In questa fase è
fondamentale i coordinamento, come lo è stato nei giorni
dell’emergenza con i gruppi di Protezione Civile che sono
accorsi numerosi a dare un mano. Ma è necessaria anche
una adeguata prevenzione per garantire la sicurezza di
La consegna delle
due motopompe alla
Protezione Civile del Veneto
è avvenuta all’idrovora
Pratiarcati di Bovolenta
luogo simbolo dell’alluvione
che un anno fa ha coinvolto
migliaia di persone
chi abita nei luoghi a maggior rischio idrogeologico”. L’assessore regionale alla protezione civile Daniele Stival ha
confermato che le risorse al momento non sono sufficienti: “Servono almeno due milioni e mezzo di euro, ci stiamo impegnando per trovare i finanziamenti e chiederemo
qualcosa anche allo Stato. Dall’alluvione del ‘66 purtroppo poco abbiamo imparato e poco abbiamo fatto”.
Gli ingegneri veneti in questi mesi hanno raccolto 70
mila euro con cui acquistare le due motopompe donate
alla protezione civile veneta per gli interventi di soccorso.
Sono in grado di sollevare 200 litri d’acqua al secondo.
“Da subito ci siamo attivati per dare il nostro supporto
DELTA
IMPIANTI
DELTA
AGRICOLTURA ALLE PRESE CON I NITRATI
A
gricoltura fra nuovi contributi e vecchi
problemi. Partiiamo da questi ultimi,
vale a dire con la “direttiva nitrati”.
Si trattad i un provvedimento europeo che
impone alle aziende zootecniche di non superare certi lmiti nello spandimento dei liquami.
Ma c’è ancora molta incertezza sui criteri
di applicazoine, tanto che il provvedimento
incombe come una spada di Damocle su migliaia di aziende padovane. E quanto sostiene Coldiretti Padova dopo il sì da parte del
Comitato nitrati della Commissione europea
alla richiesta presentata dall’Italia e volta a
consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 chili di
azoto per ettaro di origine organica, fino ad
un limite di 250 chili. “Da solo però questo
provvedimento non basta – afferma Walter
Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – se
non viene collegato all’ormai indispensabile
revisione delle zone vulnerabili. Un aspetto
che riguarda molto da vicino anche la nostra
provincia ed in particolare l’Alta Padovana.
Una esigenza necessaria per distribuire il
peso dei vincoli in misura proporzionale tra le
diverse fonti di inquinamento a partire dalla
depurazione civile e agli inquinamenti industriali responsabili, in prevalenza dell’impatto
ambientale dell’azoto. Da tempo chiediamo
di aggiornare le zone vulnerabili e di accertare le reali responsabilità ridefinendo i carichi
inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e
produttivi, sino ad oggi caricati a torto completamente sulle spalle degli allevatori”.
Sul fronte delle buone notizie, invecem
sono arrivati contributi per 812mila euro a
Buone notizie dal
Gal Antico Dogado
che finanzia
14 interventi per
812 mila euro
copertura di 14 interventi per lo sviluppo rurale del territorio. I finanziamenti sono stati
erogati dal Gruppo di Azione Locale (Gal)
Antico Dogado, l’associazione senza fini di
lucro nata nel 2002 che annovera tra i soci
fondatori anche la Provincia di Padova. A beneficiare dei contributi sono alcune aziende
agricole dei Comuni di Terrassa Padovana,
Correzzola, Candiana, Bovolenta, Pontelongo
e Codevigo. “Il Gal Antico Dogado – ha
spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente
Mauro Fecchio – è un’associazione riconosciuta dalla Regione Veneto che ha l’obiettivo
di promuovere l’applicazione dei programmi
europei per lo sviluppo rurale. In un momento di crisi siamo riusciti a mettere a frutto le
opportunità offerte dalla Comunità Europea
attraverso i fondi che serviranno a rinnovare le aziende agricole e gli agriturismi che
potranno anche sviluppare iniziative legate
alle nuove energie rinnovabili”. In aggiunta
a quanto arriverà ai Comuni, il Gal Antico
Dogado ha inoltre destinato 420mila euro direttamente alla Provincia di Padova. “Questo
contributo – ha aggiunto Fecchio – servirà
a valorizzare il paesaggio e in particolare gli
itinerari ciclo pedonali lungo i corsi d’acqua. Il
nostro obiettivo, infatti, è quello di sviluppare
il turismo eco-sostenibile che sta offrendo noG.C.
tevoli opportunità alle aziende”.
tecnico nelle operazioni di soccorso, ripristino e nelle successive fasi di verifica e perizia - ha sottolineato il presidente della Federazione, Ivano Cavestro - Ora, sensibili
in particolare alle problematiche che la protezione civile
deve affrontare in simili situazioni, abbiamo pensato di
dare un’ulteriore prova di solidarietà concreta tramite
l’acquisto di due motopompe carrellate e complete”.
“Vogliamo continuare a servire il territorio - ha concluso
Fabio Bonfà, presidente degli ingegneri di Padova - e la
cittadinanza, come è accaduto dopo l’alluvione, quando
abbiamo aperto ai cittadini uno sportello gratuito di consulenza ed assistenza”.
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Mondo scuola 13
20 Mondo scuola
Scuole dell’infanzia alle prese con i tagli. Negli ultimi anni le risorse state progressivamente ridotte nonostante il peso di questi istituti
Materne paritarie, il futuro è incerto
di Manuel Glauco Matetich
“N
essuno ha ancora capito che se
tagliamo i fondi per l’infanzia, tagliamo l’educazione ed il futuro
delle nuove generazioni, gli adulti di domani”. Sono parole molto amareggiate quelle
che Ugo Lessio, presidente della Fism (Federazione italiana scuole materne) di Padova
e del Veneto, rilascia durante la nostra intervista a termine della giornata dell’assemblea
regionale straordinaria delle scuole d’infanzia
della Fism del Veneto, aperta a docenti e a
coordinatori, tenutasi nel teatro comunale di
Vicenza.
Il tema principale affrontato nel corso della giornata d’incontro a Vicenza ha riguardato
le grandi difficoltà in cui riversa attualmente
l’organizzazione della Fism del Veneto, che
nell’anno corrente, ovvero 2011, si è vista
decurtare e ridurre sempre più i contributi
pubblici erogategli dal Ministero italiano della
Pubblica Istruzione, dalla Regione Veneto e
dai vari comuni, ove hanno sede le diverse
scuole dell’infanzia presenti nel territorio.
Per precisare cosa sia la Fism e che ruolo
ricopra quest’associazione in Italia, dobbiamo anzitutto dire che le scuole materne della
Fism non sono scuole statali o pubbliche, ma
scuole private, chiamate anche “paritarie”,
che stanno accanto a quelle statali e fanno
parte del sistema nazionale dell’istruzione.
Tra le scuole dell’infanzia paritarie sono comprese anche quelle gestite dai Comuni. La
Fism è una organizzazione nata nel 1970,
strutturata su base nazionale, regionale e
provinciale, che associa le scuole dell’infanzia gestite da enti no profit, in prevalenza
di ispirazione cristiana (parrocchie, congregazioni religiose, associazioni di genitori, ecc.).
Aderiscono alla Fism, in Italia, circa 8.000
scuole, frequentate da 380 mila bambini: il
38% della popolazione italiana scolarizzata
dai 3 ai 6 anni, con 50 mila dipendenti.
La legittimità del finanziamento di queste scuole non statali trova il supporto, oltre
che nella legge ordinaria italiana, nell’effettivo utilizzo di queste strutture da parte delle
famiglie, tanto che alcune regioni italiane, ad
esempio il Veneto ( che ha la maggiore presenza di scuole dell’infanzia paritarie di tutto
il Paese), rappresenta un caso particolare per
queste scuole dato che sono frequentate da
due bambini su tre, diventando così un bene
prezioso per l’istruzione materna territoriale.
Dal bilancio d’esercizio riguardante gli
anni passati, prendendo come riferimento
di partenza il 2008, lo sviluppo dei contri-
La Fism del
Veneto lancia
l’allarme.
Lessio: “Siamo
nell’incertezza,
inoltre i lunghi
ritardi nei
pagamenti
si riflettono
sulle rette”
buti pubblici negli anni a seguire ha avuto un
segno negativo registrando addirittura una
riduzione del 7,6 % nel 2011, e non infonde
speranze positive per il 2012, nel quale si è
calcolato che ci sarà una detrazione di contributi pari circa al 3%.
“Tutti questi tagli alle scuole paritarie
della Fism, – afferma il presidente Ugo Lessio – tralasciando il fatto dei lunghi ritardi
nei pagamenti, peseranno purtroppo nelle
tasche delle famiglie, che vedranno aumentarsi inevitabilmente la retta annuale, già
aumentata di quasi il 10% negli ultimi anni,
e questo influenzerà anche la possibilità di
fornire servizi di qualità come abbiamo finora
sempre fatto.”
In queste settimane la ripresa dell’anno
scolastico è stata scandita da nuove polemi-
SARMEOLA DI RUBANO (PD) Viale Po, 27 - Tel. 049 8976720
che proprio sui finanziamenti erogati dalla
Regione. La Fism ha denunciato i forti ritardi
nel versamento dei fondi per gli asili nido: si
tratta di i 7,5 milioni di euro relativi al 2010
e di14,5 milioni destinati alle scuole materne
per il 2011. Dal canto loro gli amministratori
regionali assicurano che i fondi ci sono e che
verranno tutti assegnati alle scuole secondo i
necessari tempi tecnici.
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22
14 Personaggio
L’impresa. Fra i tre appassionati c’era anche Massimo Varotto di Casalserugo
Da Padova alla Norvegia
in sella alle mitiche Vespe
Cinquemila chilometri a velocità ridotta
per 8-10 ore al giorno godendosi il paesaggio
Due immagini del viaggio affrontato dai tre vespisti
dal Veneto ai fiordi della Norvegia
di Gloria Cesarotto
C
i sono viaggi avventurosi legati a una
tappa della vita di una persona, a un
momento di iniziazione. Il viaggio post
maturità, post laurea. E ci sono viaggi che
non conoscono età, che nascono per caso,
per scherzo, ma che possono portare un trio
di impavidi cinquanta-sessantenni a inforcare
la propria Vespa - magari quella stessa che li
ha scorrazzati in gioventù - per attraversare
l’Europa, obiettivo Norvegia, per la precisione la cittadina di Gjovik, 130 chilometri a
nord della capitale Oslo, che quest’anno
ha ospitato l’edizione del Vespa world day
dal 19 al 22 maggio. 150 gli anni trascorsi
dall’Unità d’Italia, gli stessi dalla fondazione
della cittadina norvegese.
Protagonisti Massimo Varotto, 51 anni
di Casalserugo, a bordo della sua Px Cosa
dell’87, Bruno Mortadello, 68 anni di Lonigo, anche lui con una Px dell’86 - entrambi
soci del club Vespe Padane - e Felice di Loni- delle strutture ricettive della comunità norgo (Vicenza), con la sua Sprint del ‘68.
vegese, con visite guidate, rigorosamente in
5 mila i chilometri macinati, tra andata Vespa, al territorio. Quattro giorni di festa
e ritorno, per una media di 5-600 chilometri dopo i quali i tre amici ritornano a cavallo
al giorno e dalle 8 alle 10 ore in sella al dì. dei loro destrieri meccanici. Il ritorno il primo
Il viaggio di Massigiorno attraversano tutmo, Bruno e Felice ha Raggiunta la città ta la Svezia, il secondo
inizio sabato 14 mag- di Gjovik per il
la Danimarca fino a
gio. Partenza ore 6 da raduno mondiale
Lubecca, in Germania.
Montegrotto. Il primo degli amanti
Il terzo partenza alle
giorno di andata rag- della storica moto 6.45 da Volksburg, alle
giungono una cittadina
20 di sera l’approdo al
tedesca a sud di Monaco, il secondo attraver- confine tra Germania e Austria e la decisione
sano la Germania fino a Volksburg, il terzo di Massimo, mentre i due compagni di avattraversano l’istmo di Lubecca e dalla Dani- ventura preferiscono fermarsi per riprendere
marca passano in Svezia. Il quarto giorno di il giorno dopo, di continuare fino a casa. Il
viaggio è tutto in Scandinavia, con approdo terzo giorno Massimo arriva a Casalserugo
in Norvegia. La mattina del quinto giorno quindi dopo 1.175 chilometri e 19 e mezzo
l’arrivo nella cittadina del Vespa World day: di ore di tragitto tutte di filato: impresa che
Gjovik. Qui il trio partecipa al raduno, ospiti gli è valsa un riconoscimento del suo Vespa
club.
“Siamo stati molto fortunati – racconta
Massimo – nessun intoppo, nemmeno uno
starnuto. Eravamo ben equipaggiati, con
tanto di attrezzatura per il campeggio, anche se non ne abbiamo mai usufruito. Le
soste erano frequenti, in particolare perché
la Sprint di Bruno aveva un’autonomia molto ridotta di 2 ore e mezzo 3 al massimo e
dovevamo fare continuamente rifornimento.
Certo, il comfort non era dei migliori, ma
abbiamo attraversato panorami mozzafiato,
in primis i fiordi.
Per non parlare dell’accoglienza e
ospitalità ricevute al raduno, a cui abbiamo
incontrato partecipanti di tutta Europa. La
Vespa ha proprio il pregio che, con la sua
velocità contenuta, ti consente di gustarti il
paesaggio, di assaporarlo, una dimensiona
umana di viaggiare”.
Cultura provinciale 15
23
L’esposizione A Palazzo Zabarella apre a gennaio la mostra a cura di Virginia Baradel
Novecento con vista su Padova
CONCERTO
In città il patrimonio artistico dei più quotati collezionisti privati
100 opere raccontano la città
di Laura Organte
I
collezionisti privati padovani schiudono le porte dei loro
patrimoni artistici alla città per due mesi, in occasione
di un evento espositivo irripetibile.
Si tratta della mostra “Novecento privato. Arte italiana
con vista su Padova”, a cura di Virginia Baradel, storica e
critica di arte contemporanea, aperta al pubblico fino all’8
gennaio presso il centro culturale Altinate San Gaetano. Le
pagine più famose dell’arte italiana della prima metà del
Novecento, scorreranno come un racconto che ha per protagonista la città di Padova: sala dopo sala s’intrecciano le
storie dei protagonisti, in particolare di coloro che ebbero,
in qualche tempo e per qualche ragione, rapporti con la
città del Santo.
Le opere provengono tutte da collezioni private, in
prevalenza padovane, e consentono di allestire un percorso articolato che parte con la pittura moderna d’inizio
secolo, abbraccia il “ritorno all’ordine” dopo la tragedia
della guerra, affianca l’ideologia fascista con la classicità
del Novecento di Margherita Sarfatti da un lato e con le
turbolenze del secondo Futurismo dall’altro, mentre si
profila all’orizzonte la reazione antagonista dei pittori di
Corrente.
Saranno esposte oltre cento opere, tra quadri e sculture, di sessanta artisti. Tra i protagonisti del secolo scorso
Piero Pelù sarà al Geox
figureranno Cesare Laurenti autore della decorazione dello
Storione, il celebre ristorante considerato il capolavoro Liberty del Veneto che venne distrutto nel corso dell’incauto
“strappo” del 1962.
Attivi a Padova nel primo Novecento, i giovani Umberto Boccioni e Felice Casorati insieme al genio dell’illustrazione Ugo Valeri, non mancheranno di presenziare
con le loro opere, così come una selezione dei giovani che
parteciparono alla mirabile stagione di Ca’ Pesaro tra cui
Gino Rossi, Mario Cavaglieri, Umberto Moggioli, Teodoro
Wolf Ferrari, Vittorio Zecchin, Tullio Garbari, Bortolo Sacchi, Angelo Mario Crepet e il padovano Adolfo Callegari.
Tra i protagonisti del Novecento italiano figurano lo stesso
Campigli, Marussig, Tozzi, Guidi e i maestri muralisti Funi,
Ferrazzi, Saetti e Casarini che, insieme a Gino Severini decorarono il piano di rappresentanza del Palazzo dell’Università. Il futurismo degli anni venti-trenta è rappresentato
da opere di Prampolini, Crali, Fillia, Depero, Ambrosi e
del padovano Dormal. A chiudere il percorso espositivo, i
quadri di tre artisti di quell’Antinovecento che ebbe il suo
perno nel movimento milanese di Corrente: Renato Birolli,
Aligi Sassu e Renato Guttuso che idealmente chiudono la
prima parte del secolo e aprono ai grandi rivolgimenti della seconda.
E MOSTRE
a cura
di Laura Organte
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Comunefino
di all’11
Rubano,dicembre
con il sostegno
di ladel
concerto
in Biblioteca
comunale
unita”
organizzataall’iniziativa
presso il Caffè
Pedrocchi
delle–celebrazioni
per il 150°
Aps, collaborano
“I Bus
della nell’ambito
049.633766
[email protected]).
anniversario
dell’Unitàdella
d’Italia.
le tappe
della
musica”, nell’ambito
46maVerranno
stagioneripercorse
L’iniziativa
verràfondamentali
realizzata solo
al storia
raggiunlocale
dalla prima
alla terzaPollini.
guerra d’indipendenza,
lo scenario
degli eventi
concertistica
all’Auditorium
gimentoentro
di almeno
20 persone
iscritte per
nazionali:
gli scontridadell’8
febbraio
1848, l’impegno
Sei concerti,
ottobre
a maggio
concerto.dei crociati contro l’Austria, l’autogoverno
cittadino,
il successivo
la seconda
guerra d’indipen2012, proposti
singolarmente
ad ritorno
un prez-dei dominatori,
Il calendario
dei concerti
prevede mudenza,
l’impresa deivantaggioso.
Mille di Garibaldi,
la terzasiche
guerra
la liberazione
zo particolarmente
La società
di d’indipendenza,
Beethoven, Mozart,
Schönberg,
di
e l’annessione
delunVeneto
al Regno
d’Italia.Strauss, direttore Francesco AngeApsPadova
metterà
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di Haydn,
autobus gratuito e dedicato all’iniziativa che lico, al corno, Radovan Vlatkovic. I concerti
la sera di ogni concerto partirà alle 19.15 si svolgono l’ 11 novembre, il 26 gennaio,
dal capolinea della linea 10, di fronte al il 22 marzo, il 20 aprile e l’11 maggio.
Torna
la grande
architettura
mondiale a Palazzo
della Ragione
Biennalepresso
Inter- la
Maggiori
dettagli con
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ristorante
Le Calandre,
per accompagnare
nazionale
di Architettura
“BarbaraPollini,
Cappochin”.
L’edizione
di quest’anno
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gli spettatori
fino all’Auditorium
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De Lucchi,I concerti
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ComuneMichele
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Boschetti e Alberto Francini, allestiranno
l’esposizione
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inizieranno
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20.15. nazionali
12,00 Euro.
Gi.Va.
e internazionali di riqualificazione e rinnovo urbano. La mostra sarà accompagnata
da conferenze e tavole rotonde con architetti, urbanisti, economisti, giuristi, esperti in
sociologia urbana, amministratori di importanti città nazionali e internazionali
BIENNALE DI ARCHITETTURA
SOWETO GOSPEL CHOIR
Torna a Padova, dopo il sold out del 2010,
il Soweto Gospel Choir, in scena sabato 17
dicembre al Grant Teatro Geox. Nato nel 2002,
il coro vincitore di due Grammy, propone la forza
della musica africana attraverso il fascino del
gospel: gli oltre 30 cantanti, ballerini e percussionisti sono i migliori delle numerose chiese di Soweto. Applaudito in tutto il mondo da
oltre 400.000 persone, il Soweto Gospel Choir ha collezionato grandi collaborazioni e
premi dagli Stati Uniti all’Europa. In scaletta musiche tradizionali, ma anche celeberrimi successi incluso il classico ‘’Pata Pata’’ di Mirriam Makeba, e anche brani famosi,
cantati con l’originale e unico spirito africano del Soweto Gospel Choir.
Parco della Musica
Ensemble con Pelù
L
Ubaldo Oppi, Povertà Serena:
una delle opere in esposizione
’Orchestra Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretta da Tonino
Battista, e il celebre artista elettronico
inglese Philip Jeck accompagneranno
Piero Pelù sul palco del Gran Teatro Geox
domenica 11 dicembre. L’ensemble riunisce,
oltre ad alcuni giovani musicisti, i migliori
interpreti italiani che hanno lavorato a stretto contatto con celebri compositori quali K.
Stockhausen, P. Glass, S. Reich, T. Riley, G.
Bryars, ecc. Oscar Pizzo, direttore artistico
della rassegna Contemporanea del Parco
della Musica di Roma, sceglie la voce rock e
graffiante di Piero Pelù per l’interpretazione
vocale di questo percorso intimo nei labirinti
della mente umana. Punta di diamante del
nuovo progetto sarà la nuova versione di
Pelù del capolavoro del compositore inglese
Gavin Bryars ‘’Jesus Blood Never Fail Me
Yet’’ considerato un capolavoro della musica
moderna.
L.O.
La
rassegna
Da novembre
a marzo spettacoli
arricchiti da altri eventi
Conclusa
la rassegna
di manifestazioni
all’aperto
Torna
“Arti inferiori”,
Un successo
per 10 occasioni
per
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all’aperto
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e dal Dieci
Comune
di Villafranca
ePadovana.
altrettanti i motivi di interesse che il
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culturale
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e che ben si inserisce
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Comune.
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culturale
di
La giornata
è iniziata
con una
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che ha toccato
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naturalistico
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e arricchito
dagli
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del Palladio,
Villa Colpi,
incontri
con gli
presso
Feltrinellia
Villa Suppiej,
Villaartisti
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per laterminare
nell’ambito
Palcoscenico
Libri alle
e, presso
Villa Maschiodi nella
quale, oltre
varie
l’MPX
– Multisala
Pio X,locali,
da Palcoscenico
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di prodotti
si è tenuto
Cinema
che comprende
proiezioni
di film
lo spettacolo
di danze popolari
per celebracon
incontri cond’autunno,
protagonisti
rassegna
re l’equinozio
in della
collaborazione
promossa
dall’Assessorato
alla Cultura del
con l’Università
del Tempo Libero.
Comune
di Padova
e organizzata
da Arte-a
L’attività
della Pro
Loco era iniziata
ven
- Regione
Eventi
di punta
del
gennaio
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lo spetsare poi all’organizzazione
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che con
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incontrerà
inoltre
il pubblico
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in Piazza
Italia.alle 17 per pre-
Stefano
Accorsi,
in scena il 9
febbbraio
con l’Orlando
Furioso
sentare la pièce, incontro al quale seguirà la
proiezione del film “Ruggine”, che lo vede
protagonista, con la regia di Daniele Gaglianone. Il 22 marzo sarà invece la volta
dell’affascinante Alba Rohrwacher, in scena
con “E’ stato così”, di Natalia Ginzburg,
con la regia di Valerio Binasco. Anche in
questo
caso ècomplessivamente
previsto un incontrouncon
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volontari(24
che novembre),
hanno prestato
la Compagnia Sandro Lombardi diretta da
Arturo Cirillo (1 dicembre), lo spettacolo di
e con Filippo Timi “Favola. C’era una volta
una bambina e dico c’era perché ora non
c’è più” (13 dicembre), e ancora Annamaria Guarnieri in “Eleonora, ultima notte a
Pittsburgh”, regia Maurizio Scaparro (19
gennaio),
“I cavalieri. Aristofane cabaret”
te la loro opera.
uno De
spettacolo
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l’attività
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(23 febbraio)
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le prossime
settimane
Benni
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marzo).
L.O.
Ug.Co.
il cenone
fine anno.
24
IL Veneto
in primo piano
“Prima i veneti”, bufera dentro e fuori la Regione
Il criterio alla base delle sei
proposte di legge presentate
dalla Lega (case, asili nido borse
di studio con precedenza
per chi risiede e lavora
in Veneto da 15 anni) tra aspre
critiche e convinti consensi
di Ornella Jovane
E
ra nato come uno slogan che si è poi rivelato vincente e convincente, tanto da conquistare i cuori di
molti elettori nel corso delle ultime elezioni regionali
fruttando la vittoria indiscussa al leghista Luca Zaia. E’
diventato il tema fondante di un pacchetto legislativo sei proposte di legge - che introduce un criterio di priorità
nell’accesso ai servizi sociali, nelle graduatorie per gli
asili nido e i servizi per la prima infanzia, nelle agevolazioni per il diritto allo studio, nelle assegnazioni di
alloggi pubblici e nei contributi per la prima casa a coloro
che risiedono e lavorano in Veneto da almeno 15 anni.
In estrema sintesi “Prima i veneti”.
In Regione tre delle sei proposte del pacchetto
legislativo, presentato dalla Lega, a metà settembre
hanno incassato il primo via libera sulla legittimità in
Commissione affari istituzionali. La Prima Commissione
ha espresso - coerentemente con la sua competenza
- un parere economico-finanziario e tecnico normativo.
Valutazioni nel merito sono invece di competenza della
Sesta Commissione - ha spiegato il presidente della Prima Costantino Toniolo - che si occupa di attività culturali,
istruzione e assistenza scolastica.
La questione nel merito tuttavia è diventata subito oggetto di accesi dibattiti alimentati da non poche
polemiche.
LE CRITICHE
Nel merito dunque, al di là del parere della Commissione regionale di competenza, si è immediatamente
scatenato un ampio dibattito.
In Regione l’opposizione ha espresso un parere
fortemente contrario e critico. Laura Puppato, capo-
gruppo del Pd, ha bollato subito le sei proposte di legge
come “norme demenziali e razziste”. Per Stefano Valdegamberi (Udc) sono “proposte di pura propaganda
che discriminano bambini e famiglie”. Propagandistiche
e inaccettabili lo sono pure per Diego Bottacin (verso
Nord). “La graduatoria tra coloro che abitano in Veneto
da un giorno, un mese, quindici anni - ha osservato - è
semplicemente inapplicabile per quelli che sono i diritti fondamentali dell’uomo e la nostra Costituzione: lo
scopo delle politiche sociali è proprio quello di garantire
l’accessibilità ai servizi. A tutti”.
Oltre alle forze di minoranza, tuttavia, il pacchetto
legislativo targato Lega Nord non è condiviso da tutti
nemmeno nella maggioranza. Ad esprimere le proprie
perplessità il consigliere pidiellino Nereo Laroni che si
è rifiutato di votare queste proposte di legge. “Odioso
- ha commentato appellandosi alla libertà di coscienza discriminare i bimbi”.
Al di fuori del Palazzo regionale e sempre all’interno del Pdl l’ex governatore del Veneto e oggi ministro
Giancarlo Galan ha bocciato questi provvedimenti che
“non fanno onore al Veneto - ha detto - non sono in linea con le nostre tradizioni di ospitalità”. E solidarizzando con le motivazioni addotte da Laroni ha affermato:
“Quando si tratta di bambini o di assistenza sanitaria
non si può fare nulla che neppure lontanamente odori
di razzismo”.
Di segno politicamente opposto ma in piena sintonia, anche nelle scelte delle parole, con quello di Galan
il giudizio del deputato vicentino del Pd, Daniela Sbrollini, che ha definito le sei proposte “venetiste” come
“un discrimine che odora di razzismo, pregiudizio e
incostituzionalità”.
Nettamente contrario anche il giudizio del deputato Udc Antonio De Poli che ha condiviso con lo stesso
Galan la preoccupazione della ricaduta di tali proposte
sul Veneto in termini di immagine. “Un danno all’immagine del Veneto - è il commento - Le proposte della
Lega descrivono noi veneti come razzisti, rovinano la
nostra immagine e rischiano di cancellare le tradizioni di
ospitalità del nostro popolo”.
Un deciso no al progetto leghista è giunto anche
dalla Chiesa. Ad esprimerlo il delegato alla Pastorale
Sociale del Nordest, monsignor Fabio Longoni. “Così
com’è formulato - ha detto - è un testo incostituzionale
perché discrimina i cittadini nei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Carta”.
LE RAGIONI DELLA LEGA
“Prima i veneti” non era solo uno slogan elettorale ma il punto caratterizzante dell’intero programma
con cui la Lega Nord e tutta la maggioranza, anche del
Pdl, sono stati votati dagli elettori. Gian Paolo Gobbo,
segretario nazionale della Lega Nord-Liga Veneta, lo ha
ricordato a chi nel Pdl - Nereo Laroni e Giancarlo Galan ha preso le distanze da questa proposta di legge. “Non
c’entra il razzismo - ha detto - ma si tratta di un criterio
di precedenza riconosicuto a chi già vive e lavora in un
territorio, che ha costruito e pagato quei servizi: rientra
nella logica federalista e fa parte perciò del patto fra
Lega e Pdl stretto all’inizio della legislatura”.
Non ha approvato le parole di Galan nemmeno l’assesore regionale della Lega Maurizio Conte. “Sentire
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un ministro del Pdl - ha detto indignato - che trova
razzista un provvedimento che finalmente riconosce
un diritto a chi da tempo contribuisce al benessere e
allo sviluppo del proprio territorio è una situazione che
ha dell’inverosimile”. Per il leghista si è trattato solo
di “provocazioni che fanno sorridere - ha osservato e
accusato - lo spazio che da tempo cerca di ricavarsi
all’interno del proprio partito, ledono la politica veneta,
in fatto di credibilità e coerenza”.
“Prima i Veneti” è un criterio che invece ha trovato
il sostegno del ministro Mariastella Gelmini. “E’ una
scelta che condivido - ha affermato all’ultima convention
del Pdl a Cortina - quella di dare priorità ai residenti
nell’erogazione di alcuni servizi, e che non mi pare affatto si possa tacciare di razzismo, dal momento che il
criterio previsto non distingue tra italiani e stranieri ma
tra chi ha la residenza da più di 15 anni e chi invece no,
ben potendo usufruire del beneficio un immigrato che è
qui da tempo a differenza di un italiano trasferitosi da
poco in Veneto”.
Ha difeso a spada tratta i provvedimenti il consigliere regionale della Lega Federico Caner. “Non si tratta
- ha affermato - come erroneamente sostiene l’opposizione di razzismo ma di un mero criterio di territorialità
oltre ogni cittadinanza. Perché col “Prima i Veneti” noi
tuteliamo chi contribuisce da più tempo al benessere
sociale personale e collettivo, sia esso straniero o immigrato, lombardo o romagnolo, calabrese o tedesco”.
E conclude: “Se le risorse sono scarse e non è dunque
possibile dare tutto a tutti, la Lega Nord adtta un criterio
semplice e territoriale: prima i Veneti!”
Aperto anche a mezzogiorno con
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€8,00
Il Veneto in primo piano 25
Identità veneta La proposta di legge “trasversale” dei consiglieri regionali sui contributi regionali alle manifestazioni
Orizzonti più ampi per la cultura veneta
di Ornella Jovane
L
’identità veneta, un fatto di cultura e
non di costume. Parte da questa premessa la proposta di legge “trasversale” presentata dai consiglieri Diego Bottacin, Andrea Causin, Moreno Teso, Nereo
Laroni, Davide Brandinelli, Giancarlo Conta,
Mauro Mainardi, Lucio Tiozzo, Stefano Fracasso, Piero Ruzzante, Sergio Reolon, Raffaele Grazia, Stefano Peraro, Stefano Valdegamberi e Giuseppe Bortolussi. La proposta
di legge vuole abolire i contributi a pioggia
destinati ad iniziative e manifestazioni che
contribuiscono a diffondere e valorizzare
l’identità veneta. Dal 2003 al 2010 sono
stati deliberati contributi per quasi 8 milioni
di euro. L’obiezione è che questi contributi
spesso sono stati erogati a favore di quelle
In alto: Diego Bottacin,
di seguito Piero Ruzzante
e Daniele Stival
IN BREVE
“M
inziative di tipo locale - le sagre paesane
infarcite di costesine e poenta - folkloristiche sì ma che non rispondono allo spirito
con cui la Giunta dal 2003 si è proposta di
promuovere, favorire e finanziare iniziative
di ricerca, divulgazione e valorizzazione
del patrimonio culturale e linguistico su cui
trova fondamento l’identità veneta. “Queste iniziative di tipo locale - ha osservato
Diego Bottacin - ben poco hanno contribuito
all’aumento della conoscenza della cultura e
dell’identità veneta”. Che le sagre paesane
abbiano una loro dignità non ci piove, ciò
che però ispira l’obiezione è che questo tipo
di iniziative debbono essere di interesse di
Comuni e semmai delle Province. L’invito
dei consiglieri regionali - di tutti gli schiera-
menti ad eccezione della Lega - con la loro
proposta di legge è allora quello di stimolare
la Regione Veneto a volgere l’attenzione e
le energie verso orizzonti più ampi. Magari
restringendo il numero di eventi ma valorizzando effettivamente quelli di maggior
spessore culturale con cui promuovere a
livello nazionale e internazionale il Veneto.
“In un momento in cui il Veneto ed il Nord
Est vengono proposti come capitale della
cultura - ha auspicato Stefano Fracasso credo che la visione della Regione debba
avere un orizzonte più ampio, guardando ad
iniziative e istituzioni di respiro europeo”.
Si avverte inoltre l’esigenza di portare
ordine sul fronte normativo e di ottimizzare - in tempi di magra - le risorse: è ciò
che sostiene Nereo Laroni per il quale le
attuali 40 leggi regionali che riguardano la
cultura sono eccessive. “Una dispersione di
risorse - ha affermato - che non possiamo
più permetterci”.
C’è chi critica inoltre il criterio con cui
vengono assegnati i finanziamenti che sarebbe clientelare. Lo sostiene il consigliere
Stefano Valdegamberi, lo ribadisce il collega Piero Ruzzante. “Nel solo 2010 - ha
fatto presente quest’ultimo - del milione e
100mila euro, il 47% è andato a Comuni
compresi tra Pramaggiore e Portogruaro,
mentre il 60% ad associazioni della provincia di Venezia, guarda caso il territorio di
provenienza dell’assessore regionale all’Indentità veneta, Stival”.
Stival: “nessun clientelismo. Si finanzia la cultura non le sagre”
a quale clientelismo!” L’assessore regionale all’identità veneta, Daniele
Stival respinge le accuse mossegli dal consigliere Pd Piero Ruzzante sul
fatto che la Giunta finanzi solo feste della Lega, per lo più organizzate nella
provincia di Venezia, collegio elettorale dell’assessore.
“Abbiamo correttamente ricevuto e valutato le proposte che ci sono arrivate da tutte
le parti del Veneto” risponde l’assessore facendo notare che i territori più ricchi di iniziative
e proposte hanno evidentemente maggiori finanziamenti. “Venezia è un territorio ricchissimo di storia - spiega Stival -, di cultura millenaria, di persone ed organizzazioni che si
danno da fare e presentano progetti in gran numero”. Quanto al valore culturale delle
manifestazioni finanziate l’assessore sottolinea: “Abbiamo finanziato manifestazioni di
indubbia valenza storica e identitaria. Mi spiace per Ruzzante, che magari apprezzerebbe,
ma non ci siamo occupati, nè ci occuperemo mai, nè di sagre nè di salsicce”.
26 Vita veneta
Veneto in primo piano 5
Salute Le difficoltà dei cittadini di fronte ai nuovi balzelli
Ticket sanitari, aumenti e confusioni
Per la lettura dei referti medici non è necessario
pagare nulla. Non è applicato l’ulteriore ticket di 25 euro
sui codici bianchi
di Alessandro Abbadir
T
icket sanitari, altri balzelli sulla testa dei cittadini già
colpiti dalla crisi economica in una selva di provvedimenti che si impongono e si ritirano, che spesso
le persone fanno fatica a capire. Ma facciamo un passo
indietro cercando di fare ordine. Anche qui nonostante
la battaglia della Regione per non averlo, a fine state
è stato imposto il superticket. Il presidente Zaia l’aveva
detto “non è un ticket ma è una vera e propria tassa”.
La nuova tassa nazionale è applicata alle prescrizioni per
le visite specialistiche e per la diagnostica (le cosiddette
“ricette rosse”): 5 euro per i nuclei famigliari con reddito
inferiore a 29.000 euro annui; 10 euro per quelli con un
reddito superiore ai 29.000 euro annui. Non è applicato
l’ulteriore ticket di 25 euro sui codici bianchi al pronto
soccorso, dove rimane in vigore la gestione di sempre.
La Regione pur dovendosi adeguare all’imposizione del
Governo (dello stesso suo colore politico), ha fatto ricorsi
al Tar alla Corte Costituzionale, per tutti gli aspetti della ed esami da parte degli specialisti pubblici e privati conmanovra che ha portato all’imposizione dei nuovi ticket. venzionati costituisce il completamento della prima visita,
Ma nel frattempo sono scoppiate altre polemiche. Ad ot- ed è quindi erogata senza oneri tariffari a carico del sertobre infatti la Regione aveva deciso di far pagare 3 euro vizio sanitario regionale. Nessun ticket sarà quindi dovuto
la lettura dei referti, spiegando che di
dal cittadino”. E’ questo, infatti, il
fatto ne avrebbe fatti risparmiare 13. Per le riduzioni
contenuto dell’accordo raggiunto
“In realtà – ha precisato l’assessore fino ad ora
tra l’assessore Coletto ed i rappreregionale alla sanità Luca Coletto – bastava
sentanti delle organizzazioni e dei
fino al 30 settembre accadeva che l’autocertificazione, sindacati dei medici del Veneto, conle Ulss considerassero come visita di ma dal 2012 no
vocato per chiarire la questione del
controllo la lettura dei referti succes“nuovo ticket” di 3 euro “E’ stato
sivi alla prima visita, facendo così scattare un ticket di 13 chiarito aldilà di ogni ragionevole dubbio che la visione
euro”. Con la nuova regola si doveva pagare insomma 3 dei referti diagnostici da parte degli specialisti è gratuita
euro per la lettura. Ma le proteste delle associazioni dei e che quindi, di conseguenza, nessun ticket sarà dovuto.
consumatori e degli utenti, hanno prodotto una marcia E’ quello che più ci interessava chiarire nell’interesse del
indietro sorprendente della Regione annunciata attraverso cittadino – ha aggiunto – così come era importante chiaun accordo raggiunto con i sindacati. “La visione di referti rire un modus operandi che sarà uguale per tutti, erogatori
pubblici e privati convenzionati”.
Intanto però ciò che colpisce ad esempio l’Adico, nota
associazione di consumatori è la selva di certificati e documenti che servono per poter avere le riduzioni. Finora
infatti per poter pagare i 5 euro di ticket al posto di 10,
con il reddito inferiore a 29 mila euro, bastava un’autocertificazione.
Ora a causa di una variazione della normativa, bisognerà avere un certificato rilasciato dai distretti socio sanitari altrimenti dal 2012 si tornerà a pagare i 10 euro al
posto dei 10 scontati. In diverse Ulss il certificato spiega
Adico, porterà impresso un codice specifico, il 7RQ e il
paziente dovrà portarlo con sé ogni volta che si recherà
dal medico di famiglia per un’impegnativa: fondamentale
che il cittadino che ha diritto al ticket ridotto se lo procuri.
Il disservizio insomma non lo fanno le Ulss, secondo Adico
ma chi cambia le norme di continuo.
NEWS
Malasanità e assicurazioni
LA REGIONE CERCA
DI COPRIRSI DAI RISCHI
M
alasanità, ora la regione vuole tutelarsi. Ma in che modo? Mutuando un
sistema di copertura assicurativa che
è già stato applicato in Emilia , in Toscana
e Umbria. In cosa consiste? Con il sistema
pensato dalla Regione Veneto, le Usl sono
autorizzate ad autoassicurarsi per coprire danni fino a 500.000 euro. La sperimentazione
è affidata all’Azienda Ospedaliera di Padova,
che potrà iniziare dal 1º aprile. Dal 1º gennaio 2012 seguiranno le altre Usl. Ma cosa si fa
se i rischi sono sopra i 500.000 euro di danno
ipotizzato?
A rispondere è la Regione stessa che ha
fatto sapere che verrà bandita una gara unica
regionale per individuare la compagnia con la
quale assicurarci in caso di danno superiore.
Questa è la diversità che il Veneto introduce
rispetto al modello delle altre regioni. L’idea
di fondo è quella che punta alla responsabilizzazione dell’ Usl. Ma il problema principale
si chiedono le associazioni dei consumatori è
quello che non debbono più avvenire casi di
malasanità.
“I cittadini – spiega l’avvocato Carlo
Pognici per Federconsumatori - non accettano
più che i loro cari periscano, o abbiano gravi
danni a causa di comportamenti negligenti o
sbagliati dei medici. La raffica di cause contro
le Ulss ha fatto impennare i premi assicurativi
e ci sono poche assicurazioni che se ne assumono il rischio”. Tornando nel concreto si
pensi ad esempio che nelle scorse settimane,
nell’area vasta di Bassano, Pieve di Soligo e
Asolo (Usl 3, 7 e 8), dove il valore di soglia
era 32.500.000 euro e i Lloyd’s, unica compagnia a presentarsi alla gara aperta, chiedevano 60 milioni. Polizza non assegnata e via
poi ad una serie di convulsioni burocratiche
ancora da risolvere.
A.A.
Eccellenze Tre progetti veneti finanziati
D
alla sanità pubblica non arrivano solo notizie spiacevoli.
Il Comitato Strategico del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM), ha infatti
dato il via libera nelle scorse settimane a tre importanti progetti
presentati dalla Regione del Veneto, finanziandoli per 1 milione e 68 mila euro. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla
sanità Luca Coletto. “E’ il riconoscimento – sottolinea Coletto
– del lavoro efficace e qualitativo che si fa in Veneto in settori
sanitari diversi dalla cura ma altrettanto importanti per garantire migliore salute ai nostri cittadini. Solo i migliori dei tanti
progetti che giungono al Ccm trovano accoglimento e in un
momento di ristrettezze economiche come questo, il fatto che
ben 3 di quelli veneti, siano passati è un segnale importante
di qualità, e eccellenza”. I progetti approvati sono stati definiti
dall’Azienda Ospedaliera di Verona, dall’Ulss 20 di Verona e
dalla Regione. Il primo progetto, dal titolo “Prevenire patologie
e disabilità congenite attraverso efficaci strategie di comunicazione”, è coordinato dall’azienda ospedaliera universitaria
integrata di Verona con il centro regionale fibrosi cistica; il secondo, denominato “sviluppo di un progetto interregionale di
intervento per le emergenze in sanità pubblica con particolare
riferimento alle malattie infettive diffuse” sarà coordinato dal
CCM della del Veneto e vedrà il coinvolgimento della Regione
Friuli Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento. Il
terzo progetto sarà coordinato dall’Ulss 20 di Verona, riguarda
la “sorveglianza epidemiologica e controllo della strongoloidasi
(patologia causata da un parassita) in aree endemiche del Veneto, Friuli Venezia Giulia e della Lombardia e verrà realizzato
tramite il Centro Regionale Viaggiatori Internazionali ed il Cen- L’assessore regionale alla
Sanità Luca Coletto
tro di Malattie Tropicali dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar.
vita veneta
4
Vita Veneta 27
4 Vita veneta
Società Cambiano le mode e con esse anche i sogni degli amanti
Sposarsi è sempre più un affare...
Dal “Wedding planner” americano alle “location”
italiane, il matrimonio fa rima con “marketing”
e solleva “l’appeal” del turismo
di Fortunato Marinata
I
l giorno del sì occupa i primi posti nella
speciale classifica individuale dei giorni più
belli. Insieme alla laurea e alla nascita del
primo figlio, il matrimonio è uno degli eventi
destinato a segnare la vita delle persone, nel
bene e nel male, ovviamente. Comunque
sia il matrimonio è il matrimonio e nell’immaginario di chiunque deve essere il giorno
perfetto, vestiti, fiori, buffet, torta e qualche
ritocco del chirurgo estetico prima del “Sì”,
che coincide anche con la necessità che tutto
sia diverso dalla vita di ogni giorno, insomma
l’idea di vivere in un’atmosfera, in un sogno
e forse è anche per questo che alcuni matrimoni durano meno della cerimonia di nozze.
E se è vero che un tempo nel rubizzo folklore
veneto il clou delle nozze si raggiungeva al
ristorante: “Ghetto magnà ben? Insomma,
però avemo magnà tanto”, oggi l’esigenza è
raggiungere l’eleganza e la raffinatezza che,
appunto, per essere ideale esce dalle normali
capacità di organizzazione di chiunque e
necessita della consulenza di un esperto. Il
Wedding Planner: il professionista che si occupa di ogni dettaglio, dall’abito della sposa agli
spostamenti degli invitati, dalle bomboniere
all’intrattenimento musicale “secondo schemi
rivolti all’originalità per stupire, sorprendere,
far sognare e divertire gli sposi e i loro ospiti
Verona all’11°
posto per numero
di imprese
legate
al matrimonio
in tutti i momenti della giornata, dalla cerimonia, al cocktail pensato come momento
di aggregazione e convivialità, fino al pranzo
o alla cena dove ci si immerge nella magia
delle scenografie, avvolti dal sapiente gioco
di luci, colori e fiori punteggiati dallo scintillio
di centinaia di candele”. Un copione da film
americano, sembrerebbe, ed in effetti è là
che nasce la figura del wedding planner ma
la sua professione di “consulente-creativo” lo
rende anche parente del nostro ciambellano
o dell’artista addetto agli apparati effimeri,
entrambi attivi nelle nostre corti rinascimentali fino a qualche secolo fa, insomma non
abbiamo niente da imparare dagli altri e forse
è per questo che le ultime tendenze vedono
l’Italia come uno dei punti di riferimento per
il matrimonio. Infatti, le agenzie americane
mandano qui i loro neo-assunti per imparare
ad organizzare le nozze nei minimi dettagli:
combinando il paesaggio con quel romanticismo innato dell’Italia che vive respirando
arte e buon gusto da sempre. Venezia, ovviamente rimane la location perfetta per il matrimonio, ma anche Verona che non a caso
figura all’undicesimo posto nella classifica dei
capoluoghi italiani, per numero di imprese
legate all’indotto economico del matrimonio.
Un business in crescita tra l’altro, con aziende
che di anno in anno aumentano il loro nu-
Fundraising
“Se mi sponsorizzi mi sposo”
I
n tempo di ristrettezze economiche, il fundraising (letteralmente “raccolta fondi”) sembra
andare molto di moda, tanto da sfociare a volte nella creatività. Se prima erano solo aziende,
privati, istituzioni, fondazioni, istituti a ricercare vicendevolmente la sponsorizzazione giusta
per pubblicizzarsi e per ottenere benefit di varia natura, sempre in nome della visibilità, ora la
ricerca si sposta sempre più sul versante dei sentimenti. Chi l’avrebbe mai detto che fundaraising
facesse rima con matrimonio? “Se mi sponsorizzi mi sposo”: sembra essere questo lo slogan
applicato dai fidanzatini Matteo Crivellaro Cassetta e Benedetta Cancilleri, lui cavarzerano
ventiseienne di professione ingegnere, lei ventitreenne padovana, di professione operaia part
time, alla ricerca di sponsor per coronare il loro sogno d’amore. Proprio dalla rete tutto ebbe
inizio, quando i due ragazzi si conobbero, 4 anni fa, in modo virtuale e coronarono subito il
loro legame con la nascita di Asia, che oggi ha tre
Lui caverzerano
anni. E dalle pagine di internet prosegue anche
lei padovana in cerca oggi la loro storia, che sta diventando sempre più
di sponsor
di interesse pubblico, dato che in molti ne parlano
per coronare il loro per la singolarità dell’iniziativa, suggerita niente
sogno d’amore
meno che dalla madre di Benedetta, una donna
davvero al passo coi tempi. “L’idea ci è stata suggerita quasi per gioco da mia madre - spiega divertita Benedetta - mentre stavamo facendo un
po’ di conti sui costi del grande giorno. Dall’analisi risultava che per un massimo di 50 invitati,
il matrimonio sarebbe ammontato ad un minimo di 20.000 euro. Mia madre aveva sentito già
parlare sui media di questo genere di nuove sponsorizzazioni legate ai matrimoni, nate negli
Stati Uniti”. L’idea solletica subito i due futuri sposi, che dimostrano di avere le idee ben chiare; e
così, dopo una notte di lavoro davanti al computer per ricercare spunti e suggestioni, l’ingegnere
di Cavarzere realizza un curioso ed elegante blog. “Vogliamo un matrimonio sobrio, senza
sfarzi – prosegue Matteo - ma tra partecipazioni, pranzo, bomboniere, vestiti, servono circa
20.000 euro. Purtroppo il mutuo della casa e varie altre spese, non ci permettono di arrivare a
questa cifra”. In cosa consiste la sponsorizzazione? Nel blog si danno tutte le risposte e le giuste
motivazioni: ad aziende, ristoranti, negozi, esercizi commerciali, si chiede un regalo o un cambio
merce e come controparte la coppia si impegna a pubblicizzare in vari modi lo sponsor, tramite
la massima visibilità nel blog http://sposiconglisponsor.blogspot.com/ ma anche durante le
nozze, con gadget, banner, locandine, adesivi. Si tratta, insomma, di una campagna marketing
in piena regola, vissuta come un gioco ma comunque vissuta. In ogni caso, la coppia ha già in
mente la data del fatidico si, che sarà con tutta probabilità il 15 settembre 2012. “Meglio non
aspettare troppo, anche perché vorremo impegnarci a realizzare un altro sogno, nostro e della
Me.Ru.
nostra bambina: darle presto un fratellino”.
Pagina regionale
vita veneta
3
mero. Le attività fotografiche, per esempio,
sono passate dalle 190 del 2010 alle 193
di quest’anno, le agenzie di viaggio da 214
sono diventate 216 nel 2011, quelle della
ristorazione da 1786 a 1790, “Un indotto
che ha generato al Comune, in poco più di un
anno e mezzo in cui è stata facilitata la burocrazia e aperto al dialogo con gli imprenditori,
oltre 100 mila euro – spiegano in Municipiorisorse che vanno riutilizzate in promozione”.
Il resto è moda, generata dai vip, calciatori
in primo luogo, e personaggi dello spettacolo
come i protagonisti del “Grande Fratello Russia” Nikita Kuznetcov e Nelli Ermolaeva che a
San Valentino hanno voluto dirsi sì a palazzo
Verità Poeta, e lo sanno i tanti turisti e i facoltosi romantici che prendono anche tre aerei
per raggiungere la Casa di Giulietta. “Finora
siamo nella media di 900 matrimoni all’anno – spiegano ancora in Municipio - fra gli
utenti più frequenti, risultano in maggioranza
quelli dell’area anglo-europea, dove il mito di
Shakespeare è molto forte. Non mancano,
poi, gli americani, gli australiani e i cinesi,
ovviamente. Possiamo dire che ci manca solo
il mercato arabo, ad oggi, quello che, d’altra
parte, anche letterariamente e culturalmente,
ci è più lontano. Ma ci arriveremo”.
Fundraising
“SE MI SPONSORIZZI MI SPOSO”
I
n tempo di ristrettezze economiche, il fundraising (letteralmente “raccolta fondi”) sembra
andare molto di moda, tanto da sfociare a volte nella creatività. Se prima erano solo aziende,
privati, istituzioni, fondazioni, istituti a ricercare vicendevolmente la sponsorizzazione giusta
per pubblicizzarsi e per ottenere benefit di varia natura, sempre in nome della visibilità, ora la
ricerca si sposta sempre più sul versante dei sentimenti. Chi l’avrebbe mai detto che fundaraising
facesse rima con matrimonio? “Se mi sponsorizzi mi sposo”: sembra essere questo lo slogan
applicato dai fidanzatini Matteo Crivellaro Cassetta e Benedetta Cancilleri, lui cavarzerano
ventiseienne di professione ingegnere, lei ventitreenne padovana, di professione operaia part
time, alla ricerca di sponsor per coronare il loro sogno d’amore. Proprio dalla rete tutto ebbe
inizio, quando i due ragazzi si conobbero, 4 anni fa, in modo virtuale e coronarono subito il
loro legame con la nascita di Asia, che oggi ha tre
Lui caverzerano
anni. E dalle pagine di internet prosegue anche
lei padovana in cerca oggi la loro storia, che sta diventando sempre più
di sponsor
di interesse pubblico, dato che in molti ne parlano
per coronare il loro per la singolarità dell’iniziativa, suggerita niente
sogno d’amore
meno che dalla madre di Benedetta, una donna
davvero al passo coi tempi. “L’idea ci è stata suggerita quasi per gioco da mia madre - spiega divertita Benedetta - mentre stavamo facendo un
po’ di conti sui costi del grande giorno. Dall’analisi risultava che per un massimo di 50 invitati,
il matrimonio sarebbe ammontato ad un minimo di 20.000 euro. Mia madre aveva sentito già
parlare sui media di questo genere di nuove sponsorizzazioni legate ai matrimoni, nate negli
Stati Uniti”. L’idea solletica subito i due futuri sposi, che dimostrano di avere le idee ben chiare; e
così, dopo una notte di lavoro davanti al computer per ricercare spunti e suggestioni, l’ingegnere
di Cavarzere realizza un curioso ed elegante blog. “Vogliamo un matrimonio sobrio, senza
sfarzi – prosegue Matteo - ma tra partecipazioni, pranzo, bomboniere, vestiti, servono circa
20.000 euro. Purtroppo il mutuo della casa e varie altre spese, non ci permettono di arrivare a
questa cifra”. In cosa consiste la sponsorizzazione? Nel blog si danno tutte le risposte e le giuste
motivazioni: ad aziende, ristoranti, negozi, esercizi commerciali, si chiede un regalo o un cambio
merce e come controparte la coppia si impegna a pubblicizzare in vari modi lo sponsor, tramite
la massima visibilità nel blog http://sposiconglisponsor.blogspot.com/ ma anche durante le
nozze, con gadget, banner, locandine, adesivi. Si tratta, insomma, di una campagna marketing
in piena regola, vissuta come un gioco ma comunque vissuta. In ogni caso, la coppia ha già in
mente la data del fatidico si, che sarà con tutta probabilità il 15 settembre 2012. “Meglio non
aspettare troppo, anche perché vorremo impegnarci a realizzare un altro sogno, nostro e della
nostra bambina: darle presto un fratellino”.
Me.Ru.
28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 7
Ricorrenze Un anno fa mezza regione finiva sott’acqua
Per uscire dal fango delle alluvioni serve una cultura diversa
La situazione del Veneto è ancora preoccupante.
Solo un quarto delle opere è concluso
L’opinione
di Mauro Gambin
Clodovaldo Ruffato, Partito delle Libertà
SOLIDARIETÀ ALLA
POPOLAZIONE LIGURE
N
ovembre stagione di disastri ambientali. Porta la data accadute in conseguenza a precipitazioni straordinarie, sono
del primo di questo mese, infatti, l’alluvione che ha state delle piogge normali invece, perturbazioni forse un po’
distrutto mezza regione lo scorso anno ed era il 14 insistenti come è giusto attendersi da questa stagione, ma
novembre quando sessanta anni fa ha rotto gli argini il Po in hanno scatenato conseguenze da diluvio universale. Possibile
Polesine nell’alluvione del ’51. Queste le due piaghe legate non prevederle?
all’acqua nella nostra regione ma volendo allargare lo sguardo
In realtà possono essere previste, certo si può gli strue oltrepassare i confini veneti era il 4 di novembre quando menti ci sono, ma non basta, queste catastrofi andrebbero
l’Arno scavalcò gli argini a Firenze nel ’66 mentre il Po, il prevenute stando attenti a non cementificare troppo il territoTanaro e il Belbo allagarono le provincie di Cuneo, Alessandria rio, curando i fiumi i loro greti e i loro argini. Ci sono i fondi?
e Asti in data 5-6 novembre 1994. 70 le vittime e 2.226 i No. Non ci sono. E servirebbe anche una cultura civica che
senzatetto, 34 i morti toscani mentre i polesani furono addi- porti ogni cittadino a fare la propria parte disseppellendo il
rittura 84 e più di 180.000 i senzatetto. A tutti i superstiti, fosso interrato, scavandone di nuovi o magari semplicemeninvece, toccò una lunga cattività, un pellegrinaggio forzoso te pulendo le caditoie dalle foglie. Manca anche questa. E
che li ha tenuti distanti dai propri paesi e dalle proprie case così se nella Bassa padovana un gruppo di comuni insieme
per mesi, senza più un lavoro, alcuni senza più una famiglia, al Consorzio di bonifica hanno deciso di non aspettare più i
senza più una speranza ma una montagna di carte da compi- finanziamenti da Roma ma di autofinanziarsi per costruirsi un
lare per riavere indietro la possibilità di sentirsi ancora esseri bacino di laminazione, a Caldogno dove il bacino potrebbe già
umani, di rivedere risarciti i danni e tornare a mettere in piedi essere cantierato con i soldi di Roma i proprietari dei terreni
le proprie case, là dove l’acqua le aveva offese. Quest’anno hanno annunciato il ricorso al Tar perché non vogliono perdere
è toccato alla Liguria, dieci le vittime 350 gli sfollati e anche i denari del terreno espropriato. Due facce dello stesso Veneto
per loro è stato rimesso in moto il carosello della solidarietà. che dimostrano che è sbagliato generalizzare come ha fatto
Sms, sottoscrizioni, attestati di vicinanza da parte di civili e Zaia un anno fa, sostenendo che i veneti sono migliori degli
istituzioni. “Povera la Liguria, povera
altri italiani perché sanno rimboccarsi le
la Liguria. Maltrattata dalle bizze del “Non uno di noi
maniche e spalare fango senza lamentempo”. Il senso di dolore è forte nel- vivi, se la natura
tarsi più di tanto. I Veneti spalano, certo,
le ore che immediatamente seguono decidesse
ma anche si lamentano come gli altri itail disastro e l’Italia delle 20 regioni si di muoverci
liani perché sanno che se cadessero ora
ricompatta nelle tragedie ma solo in guerra”
300 millimetri di pioggia mezzo Veneto
queste circostanze e quasi sempre per
tornerebbe sott’acqua, e sanno anche
farsi convinta che il “creato” ha un carattere litigioso. “Non che su 277 cantieri “rattoppo” aperti dalla giunta Zaia, 1 su
uno di noi uomini vivo, se davvero la natura decidesse di muo- 4 non sono stati completati, che del piano d’Alpaos sono stati
verci guerra”, furono le parole di Giorgio Bocca in uno dei finanziati solo tre bacini di laminazione e che per completare
suoi articoli del dopo Vajont, un altro disastro legato all’acqua gli altri nove invasi mancano ancora 115 milioni e mezzo di
archiviato nella memoria collettiva come disastro ambientale. euro. I Veneti sono preoccupati perché non sempre si possono
Ma che cosa hanno di naturale questi eventi? Si può davvero risolvere i problemi con la demagogia o la retorica e sanno
credere che sia la natura a muoverci guerra e l’uomo a subirne anche che per sentirsi locomotiva del Nord Est non basta più
le perdite? La maggior parte delle tragedie citate non sono costruire autostrade e costosissime infrastrutture se poi quatGennaro Marotta, Italia dei Valori
OFFENSIVE ACCISE SU BENZINA
“C
i mancherebbe altro che
la Regione metta le accise sulla benzina. Non
esiste proprio”. Così Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia
dei Valori commenta le affermazioni
dell’assessore regionale all’Ambiente
Maurizio Conte che, nella sede della
Protezione civile a Marghera, ha di- Gennaro Marotta
chiarato che la Regione prova a sostenere il peso che la riguarda della sistemazione idrogeologica
del territorio con le proprie forze e per ora “non ha intenzione
di porre accise sui carburanti”. Prosegue l’esponente di Idv:
“Considerando che questo governo targato Lega-PdL ha portato
l’Italia al massimo storico della pressione fiscale,considerando
che il Veneto sta ancora aspettando lo sconto sulla benzina promesso per il rigassificatore, lanciare sul tavolo il ballon d’essai
delle accise sulla benzina è offensivo nei confronti dei cittadini
veneti, specialmente di tutti quelli che abitano in zone a rischio
idrogeologico, che dovranno attendere mesi o anni per i bacini di
laminazione o le grandi opere di difesa del territorio”.
P
Una delle aree della nostra regione
colpite dall’acqua un anno fa
tro gocce di pioggia riportano le nostre terre agli inizi dell’olocene. Finora il consenso della politica è arrivato attraverso la
posa della prima e l’ultima pietra di importanti cantieri pubblici, Passaante, Mose o quant’altro, ma oggi diventa molto più
indispensabile costruire un anonimo impianto in una valle che
si chiama Vampadore nella Bassa padovana o in qualsiasi altra valle del Chiampo o del Piovese. La stagione delle roboanti
dichiarazioni non hanno più motivo di esistere è ora che sia la
politica veneta a rimboccarsi le maniche visto che da Roma
soldi non ne arrivano più. Del resto le risorse per completare
quanto è stato iniziato devono saltare fuori ipotizzando anche
soluzioni impopolari come una tassa di scopo o una “patrimoniale” rivolta a coloro che in questa regione dispongono di
più. Ci sono poi i 55 milioni di euro che l’Agenzia delle Entrate
ha recuperato dall’evasione dell’Irap, tale somma potrebbe
essere destinata ai bacini di laminazione e anzi probabilmente tutti i soldi che vengono tolti ai furbetti potrebbero venire
investiti dalle amministrazioni per il mantenimento della sicurezza del territorio, visto che con il federalismo fiscale anche i
comuni avranno facoltà di partecipare al recupero dell’evaso,
in questo modo chi evade non avrà la sensazione di “fregare”
Roma ma i suoi diretti concittadini. Per uscire dal fango di
un’alluvione, dunque, servirebbe una classe politica consapevole e un tessuto sociale cosciente che la tutela del territorio è
un’emergenza attiva 365 giorni l’anno.
Piero Ruzzante, Partito Democratico
“NESSUNA ASSICURAZIONE RISPONDE IN CASO DI ALLUVIONE”
“A
distanza di poco meno di un anno dall’alluvione del 31 ottobre del 2010 la situazione è ancora desolante”. Lo ha dichiarato il consigliere del PD in Consiglio
regionale, Piero Ruzzante. “E’ evidente a tutti - ribadisce - che la situazione,
sia sotto il profilo dei rimborsi dei danni subiti, sia sotto quello della realizzazione di opere
strutturali atte ad evitare il ripetersi di una catastrofe simile, è pessima. Siamo di fronte ad
una sostanziale assenza di risultati e soluzioni. Un giudizio assolutamente negativo, cui la
Giunta Zaia e lo stesso Governatore, non possono sottrarsi. Per quanto riguarda i rimborsi, ricorda il consigliere democratico - nonostante le rassicurazioni e i proclami di un anno fa del
Governo e dello stesso Zaia, la situazione a cui assistiamo e denunciata dai rappresentanti Piero Ruzzante
delle categorie economiche e dai portavoce dei comitati degli alluvionati, tra mancati rimborsi, lungaggini burocratiche e
storni di fondi, è desolante. Ma è ancora peggio se si guarda in prospettiva futura, soprattutto se si pensa che le centinaia
di cantieri aperti dalla Regione (di cui molti in clamoroso ritardo) servivano solo a mettere una pezza ai danni più urgenti,
mentre quelle opere strutturali necessarie a mettere in sicurezza il territorio non sono neanche iniziate. Ossia: alla prossima
ondata eccezionale di maltempo, siamo da capo. La soluzione, sempre secondo Zaia, - ricorda ancora Ruzzante - era farsi
un’assicurazione privata. E qui arriviamo all’ennesimo paradosso, in quanto, sempre ad un anno di distanza, non esistono
ancora le polizze contro le alluvioni e non c’è una compagnia assicurativa disposta a firmare un contratto in tal senso e
non solo nelle zone a rischio. Vale a dire che la soluzione di Zaia, senza nessun gesto concreto per realizzarla, rimane solo
lettera morta, una dichiarazione buona solo per i titoli dei giornali e dei tg, ma che attualmente non ha nessun riscontro
reale per i cittadini veneti. Il solito modo di fare dei leghisti quando governano: tante parole pochi fatti. E non sfugge a
nessuno - conclude Ruzzante - che, forse, un motivo per cui queste assicurazioni ancora non esistono è perché il rischio
è ancora troppo alto e, lungo questo anno, a parte le chiacchiere, non è stato fatto nulla di concreto perché diminuisse”.
iena solidarietà, anche
a
nome
dell’Assemblea
veneta, è stata
espressa dal PreClodovaldo
sidente del Con- Ruffato
siglio regionale,
Clodovaldo Ruffato, alla popolazione
ligure duramente colpita dall’alluvione.
“Le drammatiche immagini che ci sono
arrivate - ha dichiarato Ruffato - oltre a
farci stringere ai liguri in un abbraccio di
solidarietà totale, ci riportano alle altrettanto drammatiche ore vissute in Veneto
giusto un anno fa. Eventi simili ci sollecitano sempre più a non abbassare mai
la guardia, ma soprattutto ad intervenire
in maniera decisa al ripristino dell’assetto
idrogeologico e ad una costante salvaguardia del nostro territorio per prevenire
il ripetersi di questi disastri”.
Santino Bozza, Lega Nord
UNA RACCOLTA FONDI
A FAVORE FAMIGLIE
COLPITE
D
a sabato
29
ottobre
a mercoledì 2
novembre, a
Monselice è stato allestito uno
Santino Bozza
stand gastronomico il cui ricavato andrà interamente
alle famiglie alluvionate liguri. “Non
possiamo dimenticare che un anno
fa eravamo noi in quella situazione,
con fango e acqua nelle case e nelle
aziende - dichiara il consigliere leghista
Santino Bozza, uno degli organizzatori
dell’evento assieme all’onorevole Paola
Goisis, al segretario di Circoscrizione della Lega Emanuele Rosina - Oggi, come
ha ricordato il nostro presidente Luca
Zaia, abbiamo il dovere e la volontà di
adoperarci per chi ci aiutò un anno fa,
organizzando raccolte fondi per quanto possibile. Io, assieme alla Lega di
Monselice, ho organizzato questo stand
gastronomico e il gazebo; in entrambi
raccoglieremo le offerte di chiunque voglia supportare le popolazioni liguri in un
momento di assoluta difficoltà”. I fondi,
assicura il consigliere Bozza, saranno devoluti interamente alle famiglie, consegnandoli personalmente a chi in loco si
sta occupando della gestione dell’emergenza e della successiva ricostruzione.
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30 Cultura veneta
54esima Biennale di Venezia Incontro con Lorenzo Viscidi
Il blu secondo Bluer. Incontro con la creatività
La sua ricerca parte dal ‘92 nell’ambito dell’astrattismo, proseguendo
con i quadri non quadri e dal ‘05 con i lavori in plexiglas
di Alain Chivilò
I
“Hai usato un termine che mi piace molto: confine. In
n occasione dell’attuale partecipazione al Padiglione
Veneto di Piazzola sul Brenta per la 54esima Biennale quest’ambito il blu, quando è mescolato con altre tonalità
di Venezia, l’inventività ed originalità di Bluer, al secolo dello stesso, riesce a dare l’idea che non ci sia un confine.
Lorenzo Viscidi, ci accolgono nello studio di Padova, via S. Altri colori sono affascinanti, come per esempio una macFrancesco, proprio di fronte Palazzo Zabarella e la mostra chia arancione, ma attirano l’attenzione dell’osservatore
sul Simbolismo. La sua ricerca parte dal ‘92 nell’ambito in un punto dato dal colore stesso. Uno sfondo blu invece,
dell’astrattismo, passando nel ‘02 alla serie di opere chia- lavorato in un modo particolare, ti dà l’impressione che sia
mata spazio-temporale, proseguendo con i quadri non qua- una porzione di qualcosa che non abbia una fine e che sia
sempre grande. Un pezzo di blu è
dri e dal ‘05 con i lavori in plexiglas.
Come sono stati gli inizi?
“Scrivevo e mi sono come un pezzo di mare, di cielo e in
“All’inizio scrivevo e mi sono oc- occupato di cinema. sintesi d’infinito”.
Come si è evoluto negli anni
cupato anche di cinema. C’è sempre Oggi quello
il tuo personale studio della luce?
stato un elemento che mi caratteriz- che mi caraterizza
“Prima di dedicarmi alla luce
zava ieri come oggi: il sogno. Pensa- è ancora il sogno
mi sono dedicato al segno e al
vo e sognavo le opere che ipoteticamente mi sarebbe piaciuto eseguire. E così sono passato colore. Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di rapprealla realizzazione di queste opere prima intuite nel sogno. sentare qualcosa uscendo dal colore stesso, ossia le forme
Il blu è l’elemento che ha caratterizzato i miei esordi e da dovevano galleggiare nella trasparenza. Successivamente
qui Bluer e passo dopo passo sono arrivato nel 1997 ad il plexiglas mi ha coinvolto via, via sempre di più. E’ un
un’importante mostra a Venezia e il successo di questa ha materiale che può essere lavorato in modo diverso, come
portato alla decisione di essere un’artista a tempo pieno. con il laser per tagliarlo, creando fessure e fenditure, nelle
Da allora con autenticità mi dono all’arte per essere un quali la luce tende a indugiare e a fermarsi in modo nitido
e secco. Così con il calore che poi lo accartoccia e le fessure
tramite tra dimensione spirituale e terrena”.
Costruttore del blu. Quali confini il blu permette createsi diventano dei grovigli dove la luce maggiormente
indugia. Una luce che noi non creiamo ma che ci dà la vita
rispetto ad altri colori?
A Palazzo Grassi e Punta della Dogana
Le collezioni Pinault
Manciù a Treviso
L’ultima dinastia del
Celeste Impero
“M
Julie Merethu, Untitled 2011
Inchiostro e acrilico su tela
I
l 2011 segna i 5 anni di attività di Palazzo Grassi e la seconda esposizione
di Punta della Dogana nell’ambito della Pinault Foundation. Le mostre sono
state pensate in modo specifico per ciascuno dei due luoghi. “L’elogio del
dubbio” a Punta della Dogana fino a dicembre 2012 è una mostra introspettiva e focalizzata sul rapporto del tempo in cui viviamo, mentre “Il mondo vi
appartiene” fino al termine dell’anno è incentrata sul rapporto dello spazio,
partendo dalle diversità del mondo in cui viviamo. In Elogio del dubbio ogni
artista ha uno spazio dedicato e nello stesso tempo aperto, celebrando il
dubbio come forza per sfidare le certezze, i pregiudizi e nello stesso tempo
superando il limiti che ognuno ha. “Roxys” di E. Kienholz riproduce una casa
di tolleranza indicando le brutalità, invece P. McCarthy pone un’ironia sui clichés della donna oggetto e dell’uomo conquistatore. Il tema della guerra è
in “Décor” di M. Broadthaers, mentre M. Cattelan con “All” si focalizza sulla
morte. Si passa per l’enormi tele di S. Polke “Axial age” che partono dal classico per la temporaneità, passando per J. Koons “Popeye” con una vita ideale
in chiave pop e S. Gupta che analizza in nostro variegato mondo. T. Trouvé
con il concetto di fuori e dentro nell’ambito del lavoro partendo dall’antico
uso della dogana e S. Mehretu con due quadri che derivano dall’architettura
con riferimenti contemporanei. Nel mondo vi appartiene invece sono connessi
artisti di origine e generazioni diverse, partendo dall’origine di ognuno in una
lettura però di condivisione e incontro. J. Vasconcelos, G. Penone, A. Boetti,
F. Vezzoli, T. Murakami, Z. Huan tra gli artisti presenti conducono il visitatore
in un gradevole percorso.
Al.Ch.
e nell’ambito dell’arte cerco di catturarla per averne una
porzione al fine di lambire la gioia di vivere”.
Due materiali: il plexiglas e il vetro. Cosa danno in
più nella tua ricerca?
“Con il vetro cerco di fare opere diverse da quelle in
plexiglas ed al riguardo sto anche lavorando a Murano
presso lo Studio Berengo. Con il plexiglas faccio una ricerca di gioco con i volumi e la luce, mentre con il vetro
cerco di fare un qualcosa di moderno non accartocciando il
materiale, ma imbrigliando nelle forme della trasparenza
per rappresentare emozione. Il plexi è un tentativo contemporaneo di creare dei grovigli dove la luce rimane viva
all’interno, invece il vetro è il tentativo di unire tradizione e
modernità, pur rimanendo riconoscibile nella mia identità”.
Come nasce l’accartocciato?
“C’è un misto d’idea e casualità come spesso succede anche nella scienza. Lavoravo già nel plexiglas con le
fenditure create con il laser, con interventi pittorici e modulazioni di colore. Nel 2007 ho partecipato all’evento collaterale de La Biennale, “P3 performative paper project”,
la cui idea era di sottolineare l’importanza della carta nella
storia dell’uomo fino all’utilizzo attuale con le tecnologie.
la carta ha in se un fascino al di la delle mille funzioni
associate. In quest’ambito pensai di utilizzare il plexiglas
come fosse la carta, ossia renderlo simile ad una pallottola
anciù. L’ultimo imperatore”
è la quarta mostra sulla Cina
che conclude il ciclo della
“Via della seta e la civiltà cinese”. Fino al
13 maggio è possibile vedere ed analizzare,
in esclusiva mondiale, reperti e documenti,
sconosciuti in occidente, dalle collezioni e archivi cinesi. Due sono le tematiche: Manciù,
la dinastia guerriera che dal 1644 al 1911
ha governato sul Celeste Impero e l’epopea
dell’ultimo imperatore Pu Yi la cui storia è
stata rappresentata nell’omonimo film di
Bernardo Bertolucci del 1987. Le sezioni La locandina della mostra
della mostra che accolgono il visitatore
sono: il trono dei Manciù (la dinastia fondata da Nurhachi) allestito nella sua totalità per la
prima volta fuori Cina, una sezione di guerra con armi e divise militari degli Imperatori Manciù
e dell’esercito che nel 1644 conquistò la Cina con elmi e simboli delle “Otto Bandiere”, i tesori
dei vari imperatori come i sigilli di potere del Grande Qing, una sintesi di oggetti preziosi della
quotidianità delle stanze imperiali (giada, seta, lacche, legno, oro, argento, porcellane), gli
abiti della corte in seta ricamata dei guardaroba imperiali, i ritratti ufficiali dei dodici imperatori
Qing, quattro dipinti su seta del gesuita Giuseppe Castiglione, che con il nome di Lang Shinung
fu il più importante artista del Settecento che raccontò la vera e propria vita di corte della
dinastia Qing, introducendo nel contempo le tecniche pittoriche occidentali usando pennelli e
inchiostro cinesi. Infine abiti, oggetti personali, foto, documenti di Pu Yi da bambino imperatore, al governo fantoccio giapponese di Manchukuò (1932-1945), fino a semplice cittadino
popolare. Oggetti come la famosa gabbietta del grillo suo unico amico nella Città Proibita e la
sua prima macchina fotografica, agli indumenti e oggetti usati in carcere (1950-1959) fino
all’umile abito “alla Mao”. Inoltre quindici dipinti ad olio dell’artista contemporaneo Jiang Guo
Fang (Shangjiang 1951), ossia il pittore della Città Proibita, che nelle vesti di pittore di corte
contemporaneo cinese arricchisce la visita sul tema dell’ultimo imperatore, in una sua ricerca
che “è semplicemente perfezione, eleganza e sublimità”.
Al.Ch.
Bluer al Padiglione Veneto di Villa
Contarini Biennale
di carta accartocciata. All’inizio lo feci come si fa con la
carta e poi, partendo dalle ricerche sulla luce, ho cercato
di lavorarlo sempre in modo più lieve, permettendo alla
stessa di entrare maggiormente”.
Bluer attuale e futuro: quali nuovi confini?
“Da 2, 3 anni sto sperimentando delle tecniche pittoriche nuove soprattutto sul plexiglas, lavorandolo con
dei procedimenti nuovi, collaborando con delle aziende, al
fine di crearmi delle lastre in cui possa imbrigliare elementi
esterni, come per esempio i fili di cotone presenti al Padiglione Veneto, o nuovi elementi come insetti, od altri che
ho in mente. Altro elemento consiste nel fare diventare la
pittura che eseguo una sorta di fossile dell’arte, dipingendo direttamente sulle lastre, che vengono inglobate nel
plexi liquido. Questo solidificandosi cattura la pittura stessa
come un fossile, che rimane immutabile nel tempo”.
SCULTURA
Il demiurgo Simon Benetton
N
ella capitale del prosecco
per antonomasia, Valdobbiadene, fino al 15 gennaio
si tiene un’antologica del maestro
Simon Benetton (Treviso 1933).
Sapientemente organizzata dall’Associazione Culturale Papa Benedetto XI, tre piani di sculture ci permettono cinquant’anni di
esplorazioni, all’interno di un palazzo che porta il nome del
maestro come omaggio e per la progettazione ed esecuzione
nel 1965 dell’inferiata e della scalinata che unisce i piani in
un vorticoso continuum. Un demiurgo del ferro dove “l’artista
è un guerriero che si pone i problemi di combattere se stesso
per vincere la battaglia”. I periodi tematici di Simon Benetton
sono di cinque, sei anni e partono dal superamento della figurazione per andare oltre. Nasce così il “modulo”, cioè una
nota musicale che permette di arrivare a ritmi nello spazio,
componendo poi più sequenze musicali. La fase successiva è
il “volo” dove subentra la piastra di ferro, in cui l’artista scava
con la fiamma ossidrica il pensiero e le emozioni dell’uomo,
permettendo che si liberino attraverso il volo. Un ciclo che
ha avuto riscontro è rappresentato dall’inserimento del vetro
nella scultura. Un vetro lavorato a scheggia per ottenere un
bordo ondulato “che da quasi la sensazione di aver staccato
dall’immenso una parte di luce”. Si tratta di due elementi che
nascono dalla terra e dal fuoco, ossia la forza del ferro unito
alla leggerezza e la trasparenza del vetro dove uno squarcio di luce illumina la scultura. Ben rappresentato è anche
l’ultimo ciclo dell’energia cosmica, in cui la scultura diventa
ariosa e ogni elemento che la costituisce si sorregge uno con
l’altro. In conclusione le sculture del Maestro non sono astratte, in quanto il Maestro non cerca la forma per forma, ma un
sentimento che la forma rispecchia perché deve rispondere a
Al.Ch.
quello che è il pensiero come senso di vita.
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32 Sì, viaggiare
Francia
Lille,
cuore di Fiandra
Capitale europea della cultura nel 2004
la città natale di Charles De Gaulle
oggi famosa anche per il suo club di calcio
arrivato alla Champions League
ha un anima multiculturale e moderna
Il suo passato fiammingo si nota
nelle architetture e nella cucina
E’ preziosa per le sue testimonianze
storiche e artistiche. Vanta il primo
metrò al mondo senza conducente
Alcune immagini di Lille, nelle quali si nota la tipica architettura fiamminga
Sotto: al centro, festa al Palazzo della Borsa, Natale a Lille
e la stazione di EuraLille
In basso: il ristorante l’Huitrière e gaufre di Meert
molti sportivi italiani il suo nome evoca
quello della squadra di calcio che ha
appena affrontato l’Inter in Champions League. E in effetti il Lille Métropole o Losc,
acronimo che sta per Lille Olimpique Sporting
Club, deve molto anche alle fortune della sua
squadra, dove gioca quell’Eden Hazard che
è uno dei più promettenti giovani giocatori europei, corteggiato da Inter e Juventus. Un’istituzione cittadina il Losc, una
delle tante di una città che fa
proprio della sua storia uno dei
suoi punti di forza. Perchè la
città ha più anime e da secoli è
abituata a confrontarsi con più
culture. Posta proprio al confine
con il Belgio, Lille oggi, grazie ai
collegamenti con il treno veloce
Tgv, dista appena 80 minuti da
Londra, 35 da Bruxelles e 55 da
Parigi. Capitale europea della
cultura nel 2004, la città più popolosa del Nord
della Francia (225 mila abitanti, che diventano
1.200.000 con i comuni dell’area metropolitana) vanta un singolare primato nel campo dei
trasporti pubblici: dal 1983 corre a Lille il primo
metrò al mondo privo di conducente. Con quel
suo correre su e giù rispetto al piano urbano,
il metrò automatico di Lille sembra quasi una
giostra. I bambini lo scambiano per una montagna russa, salgono sul vagone di testa e si
godono lo spettacolo appiccicati al parabrezza.
Il nodo urbano dei trasporti è EuraLille, l’avveniristico quartiere caratterizzato da architetture
d’avanguardia che ben simboleggia la volontà
della città di proiettarsi in un orizzonte europeo. La parte storica di Lille è
a pochi passi ed è una vetrina
di tipiche facciate fiamminghe,
alternate a palazzo di stile parigino. Se ricordiamo che la
città in passato ha fatto parte
anche del regno di Borgogna
ed è stata governata pure dagli
spagnoli, il melting-pot attuale
è spiegato.
Le forti contaminazioni fiamminghe si avvertono anche nelle
abitudini di chi a Lille ci vive. A
tavola per esempio. Hanno forti
influenze belghe certi piatti serviti nelle caratteristiche Taverne Flamande,
le taverne fiamminghe, o gli Estaminet, i locali più popolari e coloriti della città. Perennemente affollati. Come del resto le birrerie,
anche queste di ispirazione fiamminga. Il nome
Lille pare derivi dal latino Lillium, giglio, ed in
effetti è proprio il fiore caro a Sant’Antonio a
campeggiare nello stemma della città. C’è in-
vece chi sostiene che Lille derivi da L’Ile, l’isola
in francese, in quanto in certi documenti antichi la città era chiamata Isla. Sia come sia, Lille
è una città affascinante, vivace, multiculturale.
Preziose le sue raccolte d’arte. Il museo più importante è quelle delle Belle Arti (Musèe des
Beaux Arts) che raccoglie svariate collezioni di
reperti archeologici, dipinti e persino di grandi
plastici di piazzeforti realizzati per fini militari
nel XVIII secolo. Altro museo da non perdere
è quello di Arte Moderna inaugurato da pochi
mesi a Villeneuve d’Ascq, custodisce anche
molte opere di Picasso. Nella vicina Roubaix, sì
quella della leggendaria corsa ciclistica famosa
per il pavè e l’arrivo nello storico velodromo,
una straordinaria raccolta d’arte contemporanea (Musée d’Art et d’Industrie) è stata allestita
nell’ex piscina di stile liberty. La solita visita a
questo nuovo luogo d’arte vale un viaggio a
Lille. Il modo ideale per conoscere la città è il
Citytour in minibus. Parte più volte al giorno
dall’Ufficio turistico, con audioguida anche in
italiano. Si possono ammirare la Grand Place, le
caratteristiche torri dell’orologio, la Cittadelle,
il Palazzo della Borsa, la storica sede del quotidiano La Voix du Nord e la singolare cattedrale
neogotica. Imperdibile la sera la passeggiata a
Rue de Gand e nel Rihour, dove si concentra
l’intensa vita notturna della città.www.lilletourism.com - www.franceguide.com
TENTAZIONI ENOGASTRONOMICHE: DALLE GAUFRES ALLA CARBONNADE
1890 a Charles De Gaulle, il
Francia repubblicana. Il generale che liberò
il paese dagli invasori tedeschi. De Gaulle veniva spesso a Lille
ed amava particolarmente i Gaufre di Meert, i caratteristici
dolci dalla cialda croccante con ripieno di vaniglia che la storica pasticceria del centro prepara ancora oggi. Altro vanto
di Lille sono i 35 formaggi, il più noto dei quali è il Maroilles,
dal gusto intenso (negozio consigliato: Philippe Olivier). Due i
ristoranti stellati: l’Huitrière (dove in occasione di Lille-Inter
La
città ha dato i natali nel
padre dell’attuale
Moratti) e Le Sébastopole. Consigliati
La Terrasse des Remparts e il Clèment Marot. Tutti
in centro. Un discorso a parte meritano le birrerie e soprattutto le taverne fiamminghe. In queste ultime si servono La
Carbonnade (carne stufata nella birra), il Waterzoi (a base
di pesce, con una salsina) e il Potljevleesch (terrina di carne in
aspic). Merita una tappa la taverna Au Vieux de La Vieille.
I prezzi sono popolari. Non si può lasciare Lille prima di avere
visitato il grande mercato di Wazemmes.
ha cenato il presidente
anche
I nostri esperti 33
Rivolgiti all’Avvocato
L’OTTICO
Questioni di Giustizia
Dott. ssa Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova
Valentino Micaglio
Gentile Avvocato,
la mia domanda è legata ad un evento piuttosto sgradevole, oltre che
dannoso. Non molto tempo fa ho subito un furto in abitazione, io non ero in
casa, ma i miei vicini di casa sì, e mi hanno detto di aver sentito sia i rumori
relativi all’intrusione che quelli riguardanti lo scasso dei miei oggetti ma
riferiscono di non aver allertato la polizia per paura. Non c’è un dovere in
questi casi di avvisare le forze dell’ordine? Stefano.
Per porre le domande all’avvocato: [email protected]
Caro Stefano,
il diritto penale nel Nostro Paese sanziona
di regola dei comportamenti lesivi
commissivi, ovvero dei fatti consistenti in
un’attività, in un facere. Talvolta vengono
sanzionate anche le omissioni, ma
questa non è la regola, è l’eccezione.
Per potersi punire un’omissione, un non
fare, è necessario che questa cagioni
un danno, ma non solo, è necessario
altresì che vi sia una norma, anche
extra penale, che preveda un obbligo
a carico di una determinata persona di
attivarsi per impedire un evento. Questa
persona si dice avere una “posizione di
garanzia”. Esempio di ciò ne è l’obbligo
previsto a carico dei genitori di impedire
che i propri figli facciano del male a se
stessi e agli altri, o a carico del datore di
lavoro di impedire che i propri dipendenti
si infortunino sul luogo di lavoro, obblighi
questi che sono sanzionati anche
penalmente. Nel caso di specie, invece,
il vicino di casa, che non sia ovviamente
un esponente delle forze dell’ordine (in
questo caso avrebbe l’obbligo di dare
l’informativa di reato), non si trova in
alcuna posizione di garanzia, quindi
non ha nessun obbligo di dare l’allarme
alle forze di polizia. Se prevedessimo
un obbligo di questa natura, dovrebbe
prevedersi anche una sanzione per il
mancato rispetto dell’obbligo previsto,
ciò diverrebbe paradossale perché si
rischierebbe di lasciare il ladro a piede
libero perché fuggito ed il vicino di casa
sanzionato per non aver dato l’allarme.
Certo però posso essere d’accordo che
sul piano civico si avverte una piccola
ingiustizia…
Miopia e stress
La miopia è spesso causata
dallo stress. La tensione può
manifestarsi quando ci sia
una scarsa assunzione o un
insufficiente assorbimento del
calcio. Gli adolescenti sono
particolarmente predisposti a
questo tipo di disturbo visivo
a causa dello stress della
crescita, di allergie e spesso di
un’alimentazione squilibrata.
I sintomi della miopia sono
astenopia, strabismo, vertigini, stanchezza, mal
di testa e spesso ipotensione. Questo disturbo
può essere prevenuto o alleviato con le vitamine
B2, C, D ed E, acido pantotenico, calcio, proteine
e gli acidi grassi insaturi.
La cecità notturna è l’incapacità di vedere bene
con poca luce o quando fa buio. La causa
principale della cecità notturna è la carenza di
vitamina A. La vitamina A è necessaria per la
formazione della porpora retinica, la sostanza
negli occhi che permette di passare dalla luce viva
all’oscurità. Altre cause di cecità notturna sono
stanchezza, disturbi emotivi o fattori ereditari.
Un’assunzione adeguata di vitamina A protegge
dalla cecità notturna. Anche la riboflavina,
niacina, tiamina e zinco sono efficaci contro la
cecità notturna nel caso la vitamina A non abbia
dato risultati. Tutte queste vitamine devono
essere assunte in dosaggi adeguati.
La retinite pigmentosa è una degenerazione
graduale della retina che causa la cecità. La fase
iniziale è caratterizzata da cecità notturna e da
altri disturbi tipici di una carenza di vitamina A.
Sembra che le persone colpite da questo disturbo
abbiano uno scarso assorbimento della vitamina
A. La somministrazione giornaliera di iniezioni
di vitamina A e di vitamina A idrosolubile, di
acidi grassi insaturi, compresse di bile, lecitina e
vitamina E, ha dato risultati positivi.
CONTINUA AL PROSSIMO NUMERO
Le informazioni sono tratte da “Almanacco della
Nutrizione” di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<
Per info su questo articolo [email protected]
L’ARCHITETTO
Tra la Scia ed il nuovo permesso per costruire
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333
Molti lettori che hanno intenzione di affidarsi ad un
tecnico per un progetto edilizio saranno interessati a
conoscere preventivamente in quale tipologia ricadrà
il proprio intervento e soprattutto, quale procedura si
deve presentare all’ Ufficio Tecnico Comunale (UTC) per
ottenere la “concessione” o “l’assenso” a procedere
con l’esecuzione dei lavori? Ad oggi la disciplina delle
costruzioni definisce ben cinque tipi di interventi in base
all’importanza degli stessi, ossia si parte da interventi
edilizi minori sino a interventi maggiori, e che prevedono
cinque procedure differenti. In assoluto gli interventi
minori sono gli “INTERVENTI “LIBERI” ossia che non
comportano alcuna comunicazione all’UTC, quali gli
interventi di manutenzione ordinaria, di eliminazione
di barriere architettoniche, le serre mobili, le opere di
movimenti terra a fini agricoli e ricerche di sottosuolo. In
secondo luogo vi sono gli “INTERVENTI SOGGETTI A
COMUNICAZIONE”, che comprendono la manutenzione
straordinaria, gli interventi temporanei e su spazi esterni,
l’installazione di pannelli solari, le pertinenze. Al terzo posto
vi sono gli “INTERVENTI SOGGETTI A SCIA”, ossia di
manutenzione straordinaria su parti strutturali, di restauro
e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia
leggera o riguardanti varianti. Seguono gli “INTERVENTI
SOGGETTI A DIA”, ossia la vecchia Denuncia di Inizio
Attività nei limitati casi in cui è prevista. Questi interventi
riguardano la ristrutturazione edilizia “pesante”, la nuova
edificazione e ristrutturazione urbanistica in piani attuativi,
la nuova costruzione all’interno dei PRG con previsioni
di dettaglio e le Dia regionali. Infine gli “INTERVENTI
SOGGETTI A PERMESSO DI COSTRUIRE”, ovvero quelli
di nuova edificazione e di ristrutturazione urbanistica. La
procedura più rapida è sicuramente la SCIA (segnalazione
certificata di inizio attività) che a differenza della DIA per
cui i lavori possono iniziare dopo 30 giorni, prevede
l’inizio dei lavori immediato. Il tecnico progettista però
deve farsi carico della completezza e della congruenza
di tutta la documentazione presentata. Oltre gli elaborati
tecnici, si devono presentare le dichiarazioni sostitutive
di certificazioni, nonché le attestazioni del tecnico
incaricato, le dichiarazioni di conformità sulla sussistenza
di conformità dell’intervento a regolamenti e norme. Se
poi immobile è “vincolato”, le opere potranno iniziare solo
dopo l’ottenimento di autorizzazioni della Soprintendenza
o degli enti preposti. Nel caso la SCIA presenti carenze di
conformità, l’ UTC entro 60 giorni, provvederà a vietare la
continuazione dei lavori e la rimozione degli effetti dannosi
già causati, a meno che, se possibile, il richiedente si
adoperi a conformare alla normativa le opere già eseguite
entro un termine fissato (non inferiore a 30 giorni). Per cui
la SCIA deve essere completamente congruente perché
le dichiarazioni o le attestazioni false sui presupposti di
conformità dei progetti presentati sono punite con sanzioni
amministrative o anche con la reclusione. Recentemente
sono anche state introdotte alcune importanti novità alla
procedura del Permesso di Costruire, quali il meccanismo
del Silenzio- Assenso (nuovo art. 20 c.8 del DPR
380/2011) ed il rilascio del titolo in deroga anche rispetto
alle destinazioni d’uso imposte dai PRG (art. 5, c. 13 del
DL 70/2011 – Decreto Sviluppo). Altra novità portata
invece dalla L. 111/2011 riguarda le impugnazioni al TAR
(Tribunale Unico Regionale) sulle disposizioni relative alle
SCIA e DIA. Ossia i confinanti o terzi lesi dall’attività edilizia
precedentemente potevano rivolgersi al TAR che in caso
di SCIA poteva disporre subito la sospensione dei lavori
avviati. Mentre adesso si può chiedere di impedire i lavori,
ma direttamente al Comune, e solo in caso di silenzio
dell’amministrazione e non oltre un anno dalla scadenza
del termine di conclusione del procedimento, ricorrere al
TAR. Evidentemente quest’ultima novità sembra tutelare
meno i diritti dei confinanti o di terzi, data la lungaggine
dei tempi in caso di silenzio da parte delle amministrazioni.
Attualmente la nuova normativa sulle procedure edilizie
sopra citata è definita solo a livello statale ed ora è
rimandato alle Regioni legiferare, sperando si raggiunga
un’ulteriore semplificazione alla disciplina procedurale
edilizia, anche in funzione di un più veloce iter burocratico
per chiunque desideri realizzare casa.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]
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Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD)
L’OMBRA CORRETTA
>[email protected]<
SOPRA E SOTTO
Trova l’ombra giusta
A
B
Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto
ARPINO - DIVO - EMMER - FELLINI
- FLORA - IDA IROLLE - LOREN
- ROMA - RUOLO - SORNIONE TEATRO - TIME
Chiave (8) - Il nome ………...........
C
Inserite all’interno dello schema
inferiore le parole elencate in
modo da completare il cruciverba.
A schema ultimato, nelle caselle
grigie, apparirà il cognome.
I PUNTINI
1
2
E
Unisci i puntini dal 1 al 61
3
4
61 58
60
59
57 56 55
8 9
7
5
6
54
43
42
51
46
50
40
45
41
37
38
49
13
48
47
36
14
39
31
16
33
20
15
30
32
35 34
11
53
52
44
10
12
21
22
24
25
26
29
23
28
17
18
27
19
F
Proverbi cinesi
• Colui che non apprezza il
maestro e non ama la lezione,
ha perduto la buona strada
anche se è colto.
• L’uomo di vera abilità mostra
sul viso la sua capacità; l’uomo
felice nasconde i suoi doni.
• La stupidaggine impedisce
quasi sempre di commettere
errori.
• Chi sa di non sapere è nobile,
chi vuol far credere di sapere
ciò che non sa è debole di
mente.
• L’uomo virtuoso è incline agli
accordi, quello vizioso vuole
stabilire la colpa.
• L’uomo saggio non sa molte
cose, colui che sa molte cose
non è un uomo saggio.
• Chi si mette in mostra non è
luminoso.
Barzellette
• Un avvocato, un artista ed un matematico discutono se sia meglio avere una
moglie o un’amante. L’avvocato dice:
“Meglio la moglie, perché non ti procura
grattacapi legali.” L’artista sceglie l’amante perché rappresenta la libertà, la voglia
di esprimersi. Il matematico dice: “Dovreste averle entrambe, così quando ognuna delle due pensa che siete con l’altra
potete farvi un po’ di equazioni in santa
pace.”
• Esame di anatomia, scena muta sugli
Soluzioni:
19
27
26
25
24
20
35 34
21
33
43
42
44
45
22
32
36
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31
18
17
28
23
29
16
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40
50
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57 56 55
59
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61 58
4
3
2
1
5
11
10
6
7
8 9
GLI SPAGHETTI
CRITTOGRAFICO
organi genitali femminili. Il professore,
sadicamente, dice con disprezzo allo studente: “Guardi, le do 20 euro, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedrà
quante signorine le spiegano volentieri
queste cose.” Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all’appello successivo.
Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10 euro in
mano all’incredulo professore, commentando: “Sua moglie prende di meno.”
• Il professore chiede all’alunno interrogato: “Cos’è l’H2-SO4?” “Hmm… io...
io... ce l’ho sulla punta della
lingua…”
“E
allora sputalo
imbecille che è
acido solforico!”
• Pierino torna
“L’ombra corretta“: A
D
AUT - CIAO - CNR - COME ED - EPODO - IMO - IN - MO
- NO - OD - OMO - ORONZO POST - PUMA - SE - SIN - SO STO - TAM - TI - TIC - UMORE
- UP - VITAE
11
REGIONI
LUNGA
ARABIA
a casa triste e avvilito. “Pierino
cosa ti succede?” Gli domanda
MONDO
CINA
SALSE
preoccupata
ORIGINI
COTTI
SOTTILE
la madre. “Mamma, tutti a
PASTA
DENTE
scuola mi chiamano Rambo.”
TONDI
POMODORO
FORMAGGIO
La madre: “Non ti preoccupare
RAGU’
ITALIA
Pierino. Domani andrò a parlare
con le maestre.” Pierino con aria
Chiave (4, 9) - Degli spaghetti …...…………………………..
seria: “No mamma, questa è la
mia guerra.”
• Due mucche al pascolo: “Che succede? di polline.” dice la prima. “Anch’io, ma
Perché ti agiti così? “Domani è il com- sono già le 9.00 e i fiori sono chiusi.”
pleanno di mio figlio.” “Sì, ma perché
ti scuoti così?”
“Sto preparando la panna
montata.”
• Una sera due
api si incontra- li trovate su Puzzle Zero,
no: “Sai, avrei tutti i mesi in edicola!
voglia d’un po’
Giochi e tanto
divertimento:
O
A tavola 35
35
VINO
CUCINA
IL VINO NOVELLO
Denis
Meneghini
IL
SI
BACCALÀ
DORATO
SENTE SPESSO PARLARE IN MODO ERRATO DI VINO NOVELLO COME
DI VINO
“NUOVO” MA, TALE BEVANDA, NASCE DA UNA PARTICOLARE
PRODUZIONE CHE È MOLTO DIFFERENTE DALLA SOLITA VINIFICAZIONE.
VINO NOVELLO SEGNA L‘ARRIVO DELL’AUTUNNO NELL’ANTICA TRADIZIONE CONTADINA.
DALLA
FINE DI
OTTOBRE IN AVANTI SI SPILLAVA IL VINO DALLE BOTTI IN FERMENTAZIONE, PER CONTROLLARE LO STATO DI
INGREDIENTI
IL NOVELLO NON VIENE PRODOTTO DA MOLTISSIMI ANNI, ANCHE SE SI PENSA CHE SIA STATO IL PRIMO VINO
QUANDO LE POPOLAZIONI NOMADI DIVENNERO STANZIALI, EBBERO LA NECESSITÀ DI
RACCOGLIERE I FRUTTI DELLA TERRA E DI CONSERVARLI, ED I GRAPPOLI VENIVANO MESSI IN CONTENITORI DI
FORTUNA. OVVIAMENTE PER ROTTURA DEGLI ACINI SUL FONDO DEI CONTENITORI, IL MOSTO FERMENTAVA
PRODUCENDO ANIDRIDE CARBONICA E QUINDI LE CONDIZIONI PER OTTENERE DEL VINO, DIVERSO DA QUELLO
CHE CONOSCIAMO NOI, MA PUR SEMPRE VINO. FU SOLO MOLTISSIMI
600 G DI STOCCAFISSO GIÀ AMMOLLATO, 1 UOVO, 1 CUCCHIAIO DI PREZZEMOLO
TRITATO, VINO BIANCO SECCO Q.B., 3 CUCCHIAI DI FARINA BIANCA, OLIO PER
FRIGGERE, SALE E PEPE.
AVANZAMENTO E LA QUALITÀ E, NEL CASO DI DIFETTI, PER APPORTARE LE DOVUTE MODIFICHE.
BEVUTO DALL’UOMO.
PROCEDIMENTO
DILISCATE E LAVATE LO STOCCAFISSO
E, DOPO AVERLO TAGLIATO A PEZZI,
ASCIUGATELO CON UN CANOVACCIO.
IN UNA TERRINA, SBATTETE UN UOVO ED
ANNI DOPO CHE ALCUNI BIOLOGI FRANCESI SCOPRIRONO LE REGOLE
PER LA PRODUZIONE DEL VINO NOVELLO, ED IN PARTICOLARE SI CAPÌ
CHE L’UNICO VITIGNO ADATTO PER QUESTO SCOPO ERA IL
TIPICO DEL SUD DELLA
ATTUALMENTE
BORGOGNA.
“GAMAY”,
IL VINO NOVELLO VIENE PRODOTTO IN AUTOCLAVE,
INCORPORATE TRE CUCCHIAIATE DI FARINA,
METTENDO I GRAPPOLI DENTRO ED AGGIUNGENDO ANIDRIDE CARBO-
QUESTO METODO DI VINIFICAZIONE DONA AL VINO, OLTRE CARATTERISTICHE OLFATTIVE PARTICOLARI, UN COLORE DEL TUTTO VIVO,
CON TONALITÀ PORPORA, ED UN GUSTO CHE ESALTA LA FRESCHEZZA
DEGLI AROMI.
LA TRADIZIONE IMPONE DI ACCOMPAGNARE IL VINO NOVELLO ALLE
CASTAGNE, BOLLITE O ARROSTE O IL CASTAGNACCIO, MA BEN SI ACCOSTA A TUTTI I PIATTI DELLA NOSTRA
CUCINA, ANCHE GRAZIE AL NON ELEVATO GRADO ALCOLICO. ORAMAI IL FREDDO STA PER ARRIVARE E SI
UN CUCCHIAIO DI PREZZEMOLO TRITATO,
NICA.
COMINCIANO A VEDERE I CAMINETTI FUMANTI E COME NON DESIDERARE DUE O TRE CASTAGNE CON UN BEL
BICCHIERE DI NOVELLO?
BUONA BEVUTA A TUTTI
SALE, PEPE E VINO BIANCO QUANTO BASTA
AD OTTENERE UNA PASTELLA ABBASTANZA
DENSA.
IMMERGETE NELLA PASTELLA I PEZZI DI
BACCALÀ E FRIGGETELI INPADELLA CON ABBONDANTE OLIO PER FRITTURE MOLTO
CALDO.
QUANDO I PEZZI DI BACCALÀ SARANNO BEN DORATI, SCOLATELI DALLA PADELLA
CON L’OLIO, FATELI ASCIUGARE SU ALCUNI FOGLI DI CARTA ASSORBENTE E
SERVITELI ANCORA BEN CALDI CON DELLA VERDURA FRESCA
NATALE CON I TUOI E...
CON IL SUD DEL MONDO!
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Oroscopo del mese
36 Oroscopo
ARIETE
21/03
AL 20/04
DAL
FASCINO
SCHERMAGLIE
D’AMORE
ALL’ORIZZONTE PER L’OPPOSIZIONE DI
ALCUNI PIANETI POTREBBERO RENDERE
PIÙ INTERESSANTE I RAPPORTI CONSOLIDATI. · S ALUTE I PRIMI FREDDI PORTANO
CON SÉ RAFFREDDORI E CONGESTIONI,
VESTITEVI CON CURA E SE POTETE RAFFORZATE IL FISICO CON VITAMINE.
Oroscopo
NOVEMBRE PORTA CON SÉ I PRIMI ACCIACCHI
FASCINO IOCATE
I
L
TUTTO PER TUTTO
IN AMORE, PROVATE UN SENTIMENTO
COSÌ PROFONDO CHE VAL LA PENA DI
METTERSI COMPLETAMENTE IN GIOCO. ·
SALUTE SCEGLIETE LA DIPLOMAZIA E LA
TOLLERANZA, VI SERVIRANNO A TENERVI
IN EQUILIBRIO SIA CON IL CORPO CHE CON
LA MENTE. EVITATE LO STRESS.
GEMELLI
DAL 21/05
AL 21/06
FASCINO MOLTI
GLI
ASPETTI ASTRALI FAVOREVOLI CHE VI GARANTISCONO PASSIONE ED ENERGIA:
AVETE TUTTO PER SENTIRVI APPAGATI.
AGITE!. · SALUTE VI ASPETTANO DELLE
BUONE OFFERTE SUL PIANO LAVORATIVO
CHE VI REGALANO BUONUMORE. CURATE
MOLTO L’ALIMENTAZIONE, LO STOMACO
SOFFRE I CAMBIAMENTI.
CANCRO
DAL 22/06
AL 22/07
FASCINO IL
CLIMA DI DISORDINE ASTRALE PRESENTE SUL
VOSTRO CIELO NON VI AIUTA.
CERCATE DI NON ESSERE AMBIGUI COL
PARTNER, ANDRÀ MEGLIO. · SALUTE
TUTTO È UN PO’ STATICO ANCHE I
MALANNI CHE ARRIVANO TUTTI INSIEME.
CURATEVI BENE E SCEGLIETE DI VESTIRVI
CON COLORI CALDI.
LEONE
DAL 23/07
AL 23/08
FASCINO EVITATE
LE
DISTRAZIONI PER NON
TROVARVI
AD
AFFRONTARE
SITUAZIONI
SPINOSE. CAPITE COSA PROVATE DAVVERO E SIATE SINCERI. · S ALUTE IMPEGNATEVI CON ZELO E CONTINUITÀ SECONDO QUANTO VI DETTA L’AMBIZIONE.
NON POTRÀ CHE FARVI BENE ALLA SALUTE E AL CUORE.
VERGINE
DAL 24/08
AL 22/09
FASCINO
IL PIANETA
DELL’AMORE CON TUTTO IL
SUO AFFASCINANTE MISTERO VI SI SVELA
FINALMENTE! APPROFITTATENE FINCHÉ
DURA!· S ALUTE LE VOSTRE CAPACITÀ DI ANALISI E DI ORGANIZZAZIONE
VI AIUTANO A CAPIRE CHE È TEMPO
DI UN CONTROLLO APPROFONDITO
DELL’ORGANISMO. FORZA!
AMORI CALDI E APPASSIONATI
FASCINO
L’AMORE
SARÀ IL VOSTRO ARGOMENTO PREFERITO IN QUESTO
DOLCE AUTUNNO CHE PORTA CON SÉ
INFINITE TENEREZZE. È UN BUON MOMENTO. · S ALUTE CURATE MEGLIO
L’ALIMENTAZIONE PERCHÉ SONO IN
AGGUATO PROBLEMI INTESTINALI CHE
POTREBBERO RIVELARSI MOLTO SERI.
SCORPIONE
DAL 23/10
AL
22/11
ABBIATE
PAZIENZA
E NON PRECIPITATE
GLI
EVENTI.
RIFLETTETE SUI VOSTRI
REALI SENTIMENTI E PARLATENE CON CHI
AMATE, CAPIRÀ. · S ALUTE L’AUTUNNO
SI AMMANTA DI NEBBIA E DI UMIDITÀ
E LE VOSTRE MEMBRA NE RISENTONO.
RICOMINCIATE A FARE SPORT, BENE IL
NUOTO.
FASCINO
SAGITTARIO
DAL 23/11
AL 21/12
FASCINO DOLCI
PROMESSE
VI GIUNGONO DAL CIELO DI
QUESTO MESE E L’AMORE
SARÀ UNA SOLIDA PRESENZA,
FONTE
DELLA
VOSTRA GIOIA DI VIVERE.
· SALUTE L’ENERGIA NON VI MANCA E
FATE BENE AD IMPIEGARLA NELLO SPORT.
IL TENNIS È MOLTO ADATTO A CHI, COME
VOI, AMA LE SFIDE VINTE.
natale aziende
DAL
DI STAGIONE MA GLI ASTRI PROMETTONO
Graifca: Marco Binelli - Foto: Liba Taylor/ActionAid
TORO
21/04
AL 20/05
BILANCIA
DAL 2 3/09
AL 22/10
CAPRICORNO
DAL 22/12
AL 20/01
Investi in ActionAid: anche a Natale
fai maturare alla tua azienda
interessi solidali!
Aderire al Natale Aziende ActionAid è facile: investi la somma
destinata solitamente ai regali aziendali nella Campagna
Operazione Fame per garantire il diritto al cibo a numerosi
bambini e alle loro comunità.
Attraverso i nostri biglietti augurali, i gadget personalizzati, le card
e le e-card o le lettere augurali potrai condividere questo gesto di
valore con clienti, fornitori amici e dipendenti.
Perché la fame è un’emergenza continua ma che
si può sconfiggere!
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Natale!
FASCINO IL CIELO
DELL’AMORE
È
ADOMBRATO DA NUVOLE NERE. DUBBI, PAURE, PERPLESSITÀ
E ANSIE SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO.
SIATE LEGGERI. · SALUTE STATE ACCUMULANDO TROPPA TENSIONE EMOTIVA
E LO STOMACO NE RISENTE. CERCATE
DI ALIMENTARVI CON COSE LEGGERE E
FACILMENTE DIGERIBILI.
ACQUARIO
DAL 21/01
AL 19/02
FASCINO TROVATE FINALMENTE IL CORAGGIO DI OSARE PERCHÉ IL CIELO ILLUMINA LE SITUAZIONI POCO
CHIARE. IN VISTA NUOVE E
INASPETTATE AVVENTURE. · S ALUTE ALCUNE DISSONANZE ASTRALI VI RENDERANNO FIACCHI E INDOLENTI. È IL CASO
DI CORRERE AI RIPARI CON QUALCHE
SOSTANZA ENERGETICA.
PESCI
DAL 20/02
AL 20/03
QUESTO
CALDO AUTUNNO VI
RISERVA ATMOSFERE
ESTREMAMENTE
COINVOLGENTI
CON
QUALCUNO DI SPECIALE. APPROFITTATENE! · S ALUTE LA VOSTRA CREATIVITÀ È SUPERFAVORITA, USATELA PER
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ACCIACCHI CHE VI INFASTIDISCONO DA
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