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TRACCE DI TE! DA CONSEGNARE DA INSEGUIRE
TRACCE DI TE! DA CONSEGNARE ... DA INSEGUIRE NEWSLETTER BIMESTRALE dell’Oratorio “SEMINARINO” di Bergamo Alta GENNAIO - FEBBRAIO 2010 REALIZZATO IN PROPRIO PRO MANOSCRITTO IL 18/01/2010 a cura di don Gianluca “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatto a me” (Mt 25,40). Tutti noi camminiamo sulla scia di tracce che hanno segnato il nostro cammino. Sono eventi e vissuti che hanno impregnato la nostra esistenza. Non possiamo rinnegarli, non possiamo nasconderli. Essi fanno parte di noi, costituiscono il patrimonio e la verità di ciò che siamo oggi. È la testimonianza che ci si legge in faccia, il riflesso che attraverso di noi dice, in bene e in male, la solidità o l’aridità di chi ci ha preceduto. Sì, perché noi viviamo sulle orme di coloro che ci hanno anticipato, che abbiamo incontrato e che hanno contagiato con la loro presenza il nostro essere. Che lo crediamo o no noi ci facciamo sulla scia dei legami instaurati e intrapresi. Qualcuno potrebbe obiettare che questo è sì vero, ma incompleto. Perché noi siamo pure liberi di decidere chi seguire e come orientarci sui tracciati del vivere. Ma nello stesso tempo lo operiamo sempre in virtù dei messaggi e degli esempi raccolti nei primi anni di vita. Alla fine di gennaio, come ogni anno, ci concederemo un piccolo momento di riflessione. Ci lasceremo guidare ancora una volta dalla testimonianza di vita e di fede di San Giovanni Bosco. È l’occasione sempre nuova di interrogarci sulle dinamiche educati- prospettive di senso, scopre e trova in don Bosco uno dei punti di riferimento chiave della sua crescita e della sua maturazione umana e spirituale. A lui così si rivolge il patrono della gioventù al suo ingresso nell’oratorio di Valdocco: “Sappi che noi qui facciamo consistere la santità nello stare sempre allegri. Facciamo soltanto in modo di evitare il peccato, come un grande nemico che ci ruba la grazia di Dio e la pace del cuore, di adempiere esattamente i nostri doveri”. Domenico tra le sue risposte affermerà: “La morte ma non peccati”. Nel gioco di legami tutti sperimentiamo il bisogno di guide sagge e sicure che diano valore e profondità ai confini esistenziali dei nostri figli e ragazzi. Laddove gli affetti più determinanti della vita sono vissuti nell’equilibrio più lineare possibile queste presenze sono prolungamenti provvidenziali e ricercati; laddove mancassero affetti primari per incompetenza, irresponsabilità e lacune valoriali divengono accadimenti salvifici. Ma oggi ci sono ancora maestri in grado di accompagnare o supplire la dinamica educativa necessaria allo sviluppo regolare e promettente dei nostri ragazzi? Sì, ci sono! Come sempre è necessario guardarsi attorno e scovarli in ambiti dove attualmente molti sembrano non guardare più, o molto meno, o in modo parziale e a volte pregiudiziale. Figure sacerdotali o religiose da ascoltare e seguire di più; insegnanti da rivalorizzare e rispettare maggiormente; educatori e testimoni quotidiani, genitori e nonni, a cui obbedire necessariamente prima ancora di smontare e rifiutare. Auspico, con voi e per voi, che crescano sempre di più, in ogni ambiente, maestri saggi ed esemplari per i nostri figli. Luminose stelle di riferimento che traccino per i nostri ragazzi sentieri di positività e percorsi di esemplarità di vita, di santità, di umanità. ve all’interno del nostro oratorio e delle nostre famiglie. Ci siamo concentrati in questi anni a leggere alcuni tratti dell’esperienza umana e cristiana di questo santo. Abbiamo cercato di assorbire l’intensità e la passione con cui ha attirato a sé la gioventù del suo tempo bisognosa di cibo, di lavoro, ma soprattutto di senso. Ci siamo lasciati ammaestrare l’anno scorso da quella relazione fondamentale e decisiva di ogni figlio con sua madre, con i suoi genitori. Rileggere il rapporto tra Giovannino e la mamma Margherita ci ha aiutati a rilanciare con sincerità e dedizione l’impareggiabile e inevitabile relazione tra genitori e figli. Ma, allorquando, questa relazione è salvaguardata ed efficace, un’altra preoccupazione avanza. Quella delle amicizie e delle influenze esterne. Ci soffermeremo sulla figura del piccolo Domenico Savio. Ragazzo del suo tempo, perimetro di vita alla ricerca di identità e È in questo orizzonte che, alla fine del mese di gennaio, accoglieremo con gioia i bambini e i ragazzi che si apprestano in maggio ad accogliere i doni della Riconciliazione, della Comunione e della Confermazione di Dio; è con rinnovato stupore che ci impegneremo anche in questo nuovo anno, appena iniziato, a prenderci cura di loro all’interno della casa dell’Oratorio; è con impegno ed entusiasmo che vivremo con loro diverse iniziative e uscite di cui già in questo numero evidenziamo e presentiamo i contorni; è con dovere di ricordo e riconoscenza che fra pochi giorni celebreremo la “Giornata della Memoria”; è con sentimenti di compassione e di solidarietà che continuiamo in queste ore a stare vicini ai nostri fratelli di Haiti colpiti così duramente dal terremoto; è con speranza rinnovata che perseguiamo con sforzo e dedizione l’avventura di costruirci come uomini e di contagiare chi ci insegue in questo percorso attraente seppur faticoso. Infine un grazie a tutti coloro che hanno portato a compimento il Musical “PINOCCHIO … e POI? All’interno di questo numero troverete indicazioni per le prossime repliche. Non mancate! Ne vale la pena! OSTENSIONE DELLA SANTA SINDONE Visita con le famiglie di Città Alta Domenica 18 aprile 2010 “Quest’immagine, misteriosa per la scienza, sfida per l’intelligenza come l’ha definita Giovanni Paolo II, è per i credenti un grande segno della Passione di Cristo. Per noi oggi la Sindone è richiamo forte a contemplare, nell’immagine, il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome: per questo il motto della prossima ostensione è la frase «Passio Christi passio hominis». Questo è il cuore del messaggio della Sindone; e la carità reciproca tra fratelli vuole essere anche il «messaggio» della prossima ostensione, dal 10 aprile al 23 maggio 2010. L’augurio che, come Custode, faccio a tutti, è che la Sindone possa essere, per chi vuole conoscerla, una grande opportunità per conoscere e amare meglio se stessi, i fratelli e il Signore Gesù Cristo”. + Severino Card. Poletto Arcivescovo metropolita di Torino Custode pontificio della Sindone Programma ore 6.30 Partenza Colle Aperto ore 9.30 Arrivo a Torino ore 10.00 Santa Messa presso i Domenicani ore 11.45 Visita alla Sindone e preghiera ore 13.30 Pranzo presso i Domenicani ore 14.30 Visita ai luoghi di San Giovanni Bosco a Valdocco ore 17.30 Ritorno ore 20.00 Arrivo È un’occasione per condividere una giornata di fraternità, preghiera e condivisione! Sono invitate le famiglie. Iscrizioni presso Don Gianluca entro il 15 marzo 2010 versando la quota di partecipa zione di 20€. Il pranzo è al sacco! 2 ESERCIZI SPIRITUALI L’iniziativa è aperta ad adolescenti e giovani (17 compiuti–27 anni) Dal Giovedì Santo al Sabato Santo 1 – 3 aprile 2010 presso l’Istituto secolare di Sant’Angela Merici, in via Arena 26 TEMA: “Quale bellezza salverà il mondo?” (ci riferiremo alla Lettera Pastorale del Cardinal Carlo M. Martini 1999-2000 e parteciperemo alle celebrazioni del Triduo Pasquale in Parrocchia ) Inizio giovedì pomeriggio ore 15.00 direttamente presso l’Istituto Termine sabato dopo la Veglia Pasquale con il Vescovo in Duomo Iscriversi direttamente da don Gianluca entro il 15 marzo 2010 Saranno da portare: lenzuolo o sacco a pelo + federa, Bibbia, biro, un’offerta per chi ci ospita SABATO 23 GENNAIO 2010 Ore 20.30 Cineteatro del Seminarino Visione del DVD “QUATTRO SCINTILLE DI LUCE” Tratta dal libro “la Speranza non delude” Santina, una scintilla di luce sull’esperienza drammatica dell’esistenza. di Mons. Luigi Ginami GENNAIO - FEBBRAIO 2010 PELLEGRINAGGIO a SANTIAGO de COMPOSTELA dall’1 all’8 AGOSTO 2010 Carissimo/a, nell’ambito dell’estate 2010 vorremmo proporti quest’esperienza forte de “El Camino de Santiago”. La proposta è quella di compiere un pellegrinaggio a Santiago de Compostela, in Galizia, nella Spagna Nord orientale. Lo vivremo insieme con la Diocesi e i giovani d’Europa che si recheranno a Santiago per l’anno Jacobeo. Un cammino di fede sui passi di tutti coloro che per millenni l’hanno percorso, un viaggio di ricerca alla riscoperta del senso dell’esistenza, del valore della vita, della preziosità di quanto abbiamo, dello stupore di quanto ci viene offerto dal creato, della volontà di uscir fuori dal vortice che ci tiene legati per vivere la libertà di incontri nuovi, veri, aperti e con il desiderio di decidersi per qualcosa di grande per cui vale la pena servire e dare la vita. Un percorso a tappe che ci farà assaporare arte, cultura, spiritualità e ci aiuterà a entrare in rapporto profondo e sereno con Dio. Non puoi mancare! Contiamo su di te! Ecco le tappe: • Domenica 1: Partenza da Bergamo con il pullman verso NIMES. Visita della città e sistemazione. • Lunedì 2: Partenza per PAMPLONA - visita alla città, celebrazione comunitaria e sistemazione. • Martedì 3: Cammino verso BURGOS - visita alla città, celebrazione comunitaria e sistemazione. • Mercoledì 4: Cammino verso LEON - visita alla città, celebrazione comunitaria e sistemazione. • Giovedì 5: Cammino verso LUGO - visita alla città, celebrazione comunitaria e sistemazione. • Venerdì 6: Cammino verso SANTIAGO - visita alla città, celebrazione comunitaria e sistemazione. • Sabato 7: CAmmino verso FINIS TERRAE, celebrazione comunitaria e rientro a Santiago. • Domenica 8: Visita alla città, celebrazione comunitaria e ritorno a Bergamo in aereo. • Lunedì 9: Ritorno a Bergamo in pullman. Il costo totale dell’esperienza sarà di circa 450€ (forse qualcosa in meno) L’iniziativa è aperta ad adolescenti e giovani (17 compiuti–27 anni). Il cammino prevede il viaggio in pullman e in aereo e percorsi a piedi (circa 150 Km). ISCRIZIONI entro il 28 FEBBRAIO 2010! Don Gianluca Oratorio Seminarino Tel 035/247478 dongianlucabre@virgilio.it www.seminarino.it 3 GENNAIO - FEBBRAIO 2010 VIAGGIO in FRANCIA Adolescenti e Giovani Come consuetudine, anche quest'anno, i curati di tre oratori di Bergamo: Seminarino, Immacolata e Pignolo, hanno deciso di unirsi per organizzare un viaggio all'insegna della cultura e del divertimento, alla scoperta di luoghi veramente unici. E perciò quale regione se non la Francia, e quale città se non Parigi, potrebbe essere migliore? Sono stati quattro giorni che penso nessuno di noi dimenticherà facilmente. Già il primo giorno, dopo la partenza traumatica alle 5.00 del mattino, la presenza dei ragazzi ha iniziato a farsi sentire. Il viaggio in pulman è stato molto lungo ma un modo per passare il tempo lo si è sempre trovato. Ci sono stati momenti alternati di preghiera: nella quale ci siamo anche uniti ai molti fedeli che stavano vivendo il saluto definitivo al nostro amatissimo Vescovo Roberto, a momenti di svago e condivisione. Inoltre a spezzare la pesante giornata in pulman ci ha pensato il particolare fascino dei luoghi di Cluny. Dove, come giuda sicura al comando del gruppo, vi era il "famoso" don Luca Testa (curato dell'Immacolata), che con la sua spiccata personalità ha aggiunto un pò di enfasi al contesto storico. Il giorno seguente abbiamo visitato il cuore della città di Parigi e in particolare ci siamo soffermati sulla Cattedrale di Notre Dame che ha colpito molti di noi per la sua elegante particolarità, soprattutto nella perfezzione dei dettagli. La visita è continuata sempre in modo più coinvolgente sino ad arrivare al momento tanto atteso: la salita sulla Tour Eiffel. Arrivati in cima siamo rimasti tutti incantati dal panorama mozzafiato e non solo abbiamo avuto una visione più ampia della città, ma tutto ha suscitato in noi un richiamo d'attenzione alle meraviglie del mondo e all'opera dell'uomo. Nulla togliendo senza dubbio al romanticisno del momento che qualcuno ha saputo subito cogliere a pieno (carpe diem)! Il terzo giorno si è aperto con l'immediata partenza verso Chartres. Un luogo interessante, del quale se n’è occupato scrupolosamente don Luca Moro (curato di Pignolo). La Cattedrale credo si possa definire a pieno con il concetto di bellezza. E come abbiamo letto nella proposta di lettura consegnata: "E' la bellezza che salverà il mondo” (Dostoevskij). Quella bellezza che deve caratterizzare la chiesa come luogo di luminosità, spazio di libertà, simpatia, condivisione e solidarietà. Bellezza che deve pervadere gli spazi, le liturgie, gli ambienti, e soprattutto quel tempio vivente di Dio che sono le persone stesse. Bellezza tragica dell'amore con cui Dio ci ha amati donandoci il suo figlio, Gesù Cristo." Tornati a Parigi, nel pomeriggio, c'è stata data l'opportunità di immedesimarci nel ruolo di di Cristiana Fumagalli turisti a tutti gli effetti. Subito dopo ci siamo recati a Montmartre per la celebrazione della Santa Messa preparata e Presieduta da Don Gianluca. Al termine ci aspettava un ristorante molto carino per la cena e infine come conclusione della giornata ad attenderci c'era il bateau, che ci ha permesso di trascorrere una rilassante navigata sulla Senna. Traghetto sul quale si è potuto, sia ripercorrere in modo lineare i luoghi visitati in precedenza, sia trascorrere attimi piacevoli in compagnia, avvolti da un'atmosfera magica e coinvolgente. Così a malincuore siamo giunti al viaggio di ritorno. Il tempo passato in pulman si riusciva a gestire sempre di più fino a provare addirittura entusuasmo nel trascorrerlo. Però in ogni caso si è fatta una soddisfacente sosta a Vezèlay, nella quale abbiamo avuto l'occasione di sentire una testimonianza dai risvolti interessanti e di visitare l'abbazia. Una volta ripartiti, superati i paesaggi innevati delle montagne e oltrepassato il traforo del Monte Bianco, eravamo pronti solo per ritornare indietro! Eppure dopo qualche ora siamo arrivati a Bergamo. Salutati tutti calorosamente ci siamo dati appuntamento alla prossima... Si può dire che in questo viaggio abbiamo vissuto un'esperienza molto forte che nel suo piccolo ci ha fatto crescere. Siamo stati per quattro giorni a contatto con persone che magari non avevamo mai visto, oppure ragazzi appena conosciuti, ma di fatto abbiamo cercato di approfondire le amicizie e di avere scambi con nuova gente. Il risultato è stato molto positivo perchè si sono affrontate tutte le situazioni in modo sereno. Infatti proprio questo accade quando un gruppo è compatto! L'unione fa la forza! Anche se eravamo lì ognuno con la propria storia, ognuno con esigenze differenti e motivazioni altrettanto diverse, qualcosa accomunava ciascuno di noi: la fede in Dio, la voglia di stare con Lui e con tutti gli altri, facendo scaturire proprio da questo rapporto, la forza per affrontare qualsiasi cosa attraverso la preghiera. Con questa credo abbiamo dato una direzione importante e un verso particolare al nostro cammino, rendendolo davvero speciale. Ora un grazie va rivolto ai "don" che con dedizione e pazienza si sono presi cura di noi, vegliando sulle nostre azioni: chi da lontano (Canadese) e chi da più vicino (Spia Russa). Hanno cercato con le loro parole e i loro consigli degni di tutto l'ascolto e il rispetto possibile da parte nostra, di giudarci sulla via migliore, persistendo e facendo il possibile. E i frutti si sono onestamente potuti vedere! Comunque si può dire che è stata una vacanza trascorsa in una città unica e con l’AMORE, grazie alla presenza e al contributo significativo di tutti, e rimarra per sempre nei nostri cuori. Non solo per ciò che abbiamo osservato ma per i sentimenti che ci hanno profondamente legati! 4 GENNAIO - FEBBRAIO 2010 PINOCCHIO ... E POI? Sabato 9 e domenica 10 gennaio al Seminarino è andato in scena il musical Pinocchio e poi? della compagnia Teatro Sì Da bambina sopportavo poco la figura di Pinocchio. Ma insomma com’era possibile che non imparasse nulla e continuasse imperterrito a sbagliare, cadendo in trappole così palesi? Mi pareva proprio un po’ stupido. Negli anni ho poi capito che l’opera di Collodi fosse molto più della storia di tanta ingenuità. Ma quell’antipatia istintiva verso l’insensibile Pinocchio non mi aveva mai abbandonata del tutto. Fino a sabato sera e ai miei quasi 40 anni. Oggi Pinocchio mi piace. Amo la sua libertà. Amo il suo desiderio di assaporare la vita tutta. Amo il suo corpo rigido. Amo i suoi errori. Amo il suo modo fragile d’amare. Insomma amo la sua verità. Nemmeno la grande arte scultorea di Geppetto riesce a costruirlo perfetto , “esatto in ogni dettaglio”. Il padre lo plasma ma dimentica di mettergli i fili per condurlo… Pinocchio benché imperfetto è libero. Può superare la piazza del quartiere che ben conosce e buttarsi nel mondo immenso e sconosciuto con tutto se stesso. Quello che vi trova è talmente appassionante che lo cattura, lo stordisce: ne fa una tale scorpacciata da ubriacarsene. E chi di noi non l’ha fatto? E non solo da bambino. Chi di noi non ha pensato almeno una volta di poter fare qualunque cosa, nella certezza di poter tenere tutto sotto controllo? Convinti che a noi non sarebbe mai capitato di perdere qualcuno o anche solo …di bruciarci i piedi? E quante volte ci siamo accorti del bisogno di un altro, solo perché improvvisamente diventati zoppi? Ognuno di noi è un po’ Pinocchio. Ognuno di noi è un po’ il debole traditore Pietro. Ognuno è santo e peccatore insieme. Cadiamo, ci rialziamo, ci appoggiamo ad un altro, poi lo cacciamo, lo imbrogliamo, invochiamo il perdono per poi..inciampare ancora. Resta il fatto che questo è l’uomo: bellissimo e meschino e infine bellissimo ancora. Resta il fatto che non sappiamo come continui la storia di Pinocchio: certo è che diventa uomo di carne ed ossa anche lui. Ma sarebbe una favoletta se credessimo che non sbagli più. La vita ci dice quasi sempre il contrario. Eppure resto convinta che questo sia l’essere umano e nessuno, meglio del Dio fatto uomo, lo sa. Gesù, sceglie le fragili spalle di Pietro per costruire la sua Chiesa. Non sceglie quello più bravo, ma il pescatore che l’aveva tradito. Pinocchio torna alla vita dal ventre della Balena e, per la prima,volta nasce figlio. Un figlio perdonato. Un figlio che dentro il perdono scopre di essere amato. Un figlio che torna al padre. Un padre misericordioso che accoglie. Come nel quadro di Rembrandt del Figliol prodigo: un padre che abbraccia un figlio con una mano troppo grande per essere solo quella di un uomo. E’ una mano che ne contiene un’Altra. 5 GENNAIO - FEBBRAIO 2010 ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE a cura di Maura La Greca Ora vi sembrerà che tutto questo c’entri poco con il bellissimo musical dell’altra sera, ma io credo che questo spettacolo abbia raccontato benissimo il senso di questo racconto. Anzi non lo spettacolo in sé, ma l’esperienza che lì dentro si è vissuta. Conosco bene la compagnia. Me ne sento parte, anche se non ne faccio parte. Più di cinquanta persone tra i 60 e i 3 anni. Tra questi: impiegati, insegnanti, infermiere, casalinghe, commercianti, studenti….insomma gente che lavora tutta la settimana, che corre per non fare tardi, che si prende cura degli altri, che si arrabbia, che ride, che piange, che cucina, che legge libri, che va in palestra, alle riunioni, che sta nella vita e in ogni suo giorno. Gente che per un anno il lunedì sera, ogni settimana, con qualsiasi temperatura, con impegno e passione si è messa in gioco, ma soprattutto in relazione con gli altri, facendo dono di sé. Gente che ogni tanto mancava: per una festa, un impegno, un raffreddore, un attacco di noia… Giovani con i libri di scuola per ripassare la lezione tra un tempo e un altro, qualcuno con la musica nelle orecchie perché mentre provano gli adulti, un po’ ci si stufa, qualcuno un po’ nervoso tormentando tutti con dei lunghissimi sssshhhhhhhh silenzio!, qualcuno con gli occhi segnati dal pianto di un giorno triste. C’è chi è più serio e responsabile e chi invece studia poco e si nasconde quando c’è da lavorare, ma sempre arriva qualcuno a sostituire a colmare il vuoto, a completare. Tutti fragili a loro modo. Discutono, litigano, sbuffano e spesso si lamentano. Sembra sempre che da un momento all’altro tutto debba finire e invece, incredibilmente, arriva gente nuova, qualcuno si ferma per un po’ e qualcuno invece ritorna. Dicevano che questo Pinocchio non sarebbe stato un gran che… Io sabato sera c’ero e sono tornata anche domenica. La mia non è stata solo una scelta d’amore verso i tre quarti della mia famiglia che era in scena. Sono tornata richiamata dalla bellezza. Perché ogni volta mi commuove quel che questi attori per gioco e cantanti per passione riescono a fare. Ogni volta all’apertura del sipario e a dispetto di ogni errore (un microfono singhiozzante, una battuta dimenticata, una risata scappata) in quel teatro avviene qualcosa di unico e irripetibile. Ogni fragilità, ogni imperfezione, diventa parte viva di un tutto perfetto, reso tale dalla sua verità. Perché non c’è nulla di più bello degli esseri umani quando stanno insieme, quando generano, quando si sostengono, quando hanno fiducia e si mettono gli uni nelle mani degli altri riconoscendo il limite della propria solitudine. Hanno cantato sentendo nel corpo ogni parola, restituendocene il senso anche con un sospiro. Hanno ballato con tale gioia che piedi sotto le poltrone hanno iniziato a loro volta una danza istintiva. Su quel palco è accaduta la vita e ne ha contagiato anche le nostre. A loro dico grazie, perché alle volte gli applausi non bastano: per la fatica fatta, per la fiducia, per il perdono che vivono e imparano facendo teatro!!! E a loro dedico due righe tratte dall’ultimo canto che ben li racconta: NOI, MA CHE SPLENDIDA FAMIGLIA, UNA VERA MERAVIGLIA ANCHE PERSI IN ALTO MARE, CI SAPPIAMO RITROVARE. 6 GENNAIO - FEBBRAIO 2010 ORLANDO FURIOSO a cura di Bernardino Zappa “Orlando furioso- tutti pazzi per Angelica”: un titolo che è un programma. Con questo titolo è stato proposto in versione musical l’omonimo poema di Ludovico Ariosto da un gruppo di appassionati aspiranti attori e con i contributi altrettanto spassionati e (oltre che gratuiti) contributi tecnici diversi. Tutti quelli che servono alla realizzazione di un musical: una macchina di spettacolo complessa e completa, versione moderna (di derivazione anglosassone) della nostra opera lirica, alias melodramma. Stanti le premesse, come diceva l’autore dei testi nonché “primattore” nel ruolo di “cantastorie” Giovanni Calvi, i risultati sono andati oltre ogni aspettativa e sono, in un certo senso, davvero un piccolo miracolo. Miracolo perché i giovani in scena, tra i 14 e i 25 anni, in gran p a r t e studenti del liceo cittadino “Paolo Sarpi”, hanno mostrato una più che discreta disinvoltura, forse spronati dalla verve narrativa e contagiosa del Cantastorie-Calvi. Poi perché l’apparato dei costumi, delle luci e anche delle scene, ha aiutato non tanto la credibilità realistica, ma il percorso fantastico: erano in sostanza indicazioni per far viaggiare gli spettatori secondo le indicazioni suggerite dalle parole e dall’azione. Soprattutto ci è piaciuto il “ritmo” narrativo nel suo complesso. Una equilibrata alternanza di momenti, di recitazione, canti e danza, senza pause e senza prevalenza eccessive di una componente sulle altre. Equilibrio anche nei movimenti sulla scena nel loro complesso. Belli i balletti e le danze, nella loro essenzialità, firmati dall’Accademia Arte Bergamo (coordinati da Tullia Fiorellino e Lucia Baldoni), le canzoni musicate da Norberto Tarenghi, che ancora su testi di Calvi hanno scelto la strada della fruibilità e della accessibilità da parte del pubblico. Ma a prevalere, si diceva è stato l’insieme della narrazione e della narrazione propria del musical, con la sua commistione di ingredienti artistici. Anche il lavoro base del testo, ha saputo trovare un buon punto di equilibrio tra rispetto dell’originale e adeguamento alla versione per lo spettacolo. Qualche taglio, ma attenzione puntata sull’ ”attrazione fatale” che Angelica scatena, proprio come capita a ogni uomo di fonte alla bellezza femminile, nella sua forza seducente. Ecco il senso del titolo allora: valorizzare l’ironia molto umana, sapiente e realistica di Ariosto, che non si stupisce, ma certo non cen -sura le debolezze umane, anche quando che esse non facciano parte degli uomini prodi o degli eroi. Calvi lo definiva un taglio “dissacratorio”. In effetti quello del musical lo alterna a altre corde, da un lato alleggerendone il peso, dall’altro aumentandone l’efficacia. Un messaggio attuale, e sempre valido, portato sulla scena grazie allo sforzo encomiabile dei tanti che hanno lavorato: dal regista Giovanni di Marco a tutti quelli che, con buona dose di autoironia (sempre apprezzabile) si sono definiti “Avanzi di teatro”. 7 La nostra Scuola Materna di via Solata avvisa che sono aperte le ISCRIZIONI per il 2010-2011 GENNAIO - FEBBRAIO 2010 Cinteatro ORATORIO SEMINARINO Proposta di Cineforum per Adolescenti e Giovani sul tema del Sacerdote (scelta motivata dall’Anno sacerdotale) Venerdì 22 gennaio 2010 Ore 20.45 - 22.30 REPLICHE del MUSICAL PINOCCHIO...e poi? Sabato 30 gennaio ore 20.45 Cineteatro della RAMERA di Ponteranica Domenica 31 gennaio ore 16.00 Cineteatro del SEMINARINO OSCAR ROMERO Un film sul Vescovo del Salvador ucciso il 25 marzo 1980 ANNO: Italia 1990 GENERE: Drammatico REGIA: John Duigan DURATA: 104 ‘ Venerdì 12 febbraio 2010 Ore 20.00 - 23.00 Venerdì 5 febbraio ore 20.45 Cineteatro di CALUSCO d’ADDA Domenica 14 o 28 marzo ore 16.30 Cineteatro di CALCINATE Sabato 20 marzo ore 20.45 Cineteatro Serassi di VILLA d’ALME’ Altre informazioni aggiornate o modifiche su: www.seminarino.it L’UOMO DELLARGINE Un film su don Primo Mazzolari ANNO: Italia 2004 GENERE: Drammatico REGIA: Gilberto Squizzato DURATA: 210 ‘ 8 Cinteatro ORATORIO SEMINARINO Proposta di film per famiglie e ragazzi Sabato 16 e Domenica 17 gennaio UP (animazione.) Domenica 24 gennaio BANDSLAM – HIGH SCHOOL BAND (musicale) Sabato 6 e Domenica 7 febbraio BIANCANEVE e gli 007 nani (animazione) Sabato 20 e Domenica 21 febbraio FAME – SARANNO FAMOSI (musicale) Sabato 27 e Domenica 28 febbraio G-FORCE – SUPERSPIE IN MISSIONE (animazione) Sabato 6 e Domenica 7 marzo PLANET 51 (animazione) Sabato 13 e Domenica 14 marzo PIOVONO POLPETTE (animazione) Domenica 21 marzo NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE (animazione) Sabato 27 e Domenica 28 marzo LA PRINCIPESSA e il RANOCCHIO (animazione) Adulti: 5 € Ragazzi: 4 € SITO: www.seminarino.it GENNAIO - FEBBRAIO 2010 Calendario gennaio - febbraio Lunedì 18, 25 gennaio – 1, 7 febbraio 20.45: al Oratorio di Borgo S. Caterina - Formazione Cittadina Catechisti Giovedì 21, 28 gennaio e 4 febbraio 20.45: al Cineteatro del Seminarino Lettura dell’ILIADE. Mercoledì 20 gennaio 20.45: al Seminarino - Lectio aperta a tutti e incontro catechisti. Venerdì 22 gennaio 20.45: al Seminarino - Film: “OSCAR ROMERO”. Martedì 2 febbraio 20.45: al Seminarino - Incontro per i GENITORI dei bambini di 2ª elementare. Domenica 7 febbraio 17.00 – 20.00: presso i Celestini (B.go S. Caterina) RITIRO INTERPARROCCHIALE CATECHISTI CENTRO CITTÀ e a seguire incontro con il Vescovo. Mercoledì 10, 24 febbraio e 3, 10, 17 marzo Sabato 23 gennaio 17.30: al Cineteatro del Seminarino Incontro con Carlo Tedeschi (regista). 20.45 – 22.30 Cineteatro del Seminarino Leggera l’arte cristiana a cura di don Giuseppe Sala – II CICLO 20.30: al Cineteatro del Seminarino Visione del DVD “Quattro scintille di luce”. Venerdì 12 febbraio 20.00: al Seminarino - Film: “L’UOMO DELL’ARGINE” (Don Primo Mazzolari). Lunedì 25 gennaio 17.30: al Seminarino Incontro RETE SOCIALE. Mercoledì 17 febbraio SACRE CENERI: Inizio Quaresima (Vedi impegni sul prossimo numero). Mercoledì 27 gennaio 14.30: al Seminarino PREGHIERA con San Giovanni Bosco e Domenico Savio e RINFRESCO. Sabato 20 febbraio 21.00 – 24.00 Chiesa del Carmine ADORAZIONE EUCARISTICA, una luce nella notte. 20.45: al Seminarino Incontro per i GENITORI dei bambini di 3ª elementare. Venerdì 27 febbraio 20.45 Cappella Crocifisso in Duomo Inizio “Statio” Quaresimali. Sabato 30 gennaio 20.45: presso la Sala della Comunità della Ramera MUSICAL PINOCCHIO E POI... rappresentato dalla Compagnia “Teatro Sì” dell’Oratorio Seminarino. Domenica 31 gennaio 11.00: chiesa del Carmine Presentazione alla comunità dei bambini e ragazzi che nel 2010 riceveranno i Sacramenti della 1ª Riconciliazione, della 1ª Comunione e della Confermazione. 16.00: al Cineteatro del Seminarino MUSICAL PINOCCHIO E POI... rappresentato dalla Compagnia “Teatro Sì” dell’Oratorio Seminarino. da confermare! ORATORIO SEMINARINO Via Tassis 12 Telefono/fax 035 247478 Cellulare don Gianluca 338 1363505 APERTURA e CHIUSURA Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì dalle 15.30 alle 18.30 Sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.45 Sabato dalle 20.30 alle 23.30 Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito aggiornato www.seminarino.it