Ebraismo e Israele nel Cinema - Il Pitigliani Kolno`a Festival
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Ebraismo e Israele nel Cinema - Il Pitigliani Kolno`a Festival
° 10 PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Ebraismo e Israele nel Cinema Roma • Casa del Cinema - Il Pitigliani 21-26 novembre 2015 ° 10 PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Ebraismo e Israele nel Cinema Roma • Casa del Cinema - Il Pitigliani 21-26 novembre 2015 CENTRO EBRAICO ITALIANO “IL PITIGLIANI” UGO LIMENTANI, Presidente AMBRA TEDESCHI, Direttore Progetto a cura di: RONEN FELLUS, Consigliere Rapporti istituzionali: ROSSELLA VENEZIANO, Vicepresidente Direttore di produzione: DANIELE NAIM, Consigliere Relazioni esterne: SIRA FATUCCI, Consigliere Coordinamento: MICAELA VITALE, Attività Culturali COMUNICAZIONE E ORGANIZZAZIONE DILETTA CESANA, MANUELA DI NEPI, GIACOMO (GIANNI) PIAZZA, MIRIAM TERRACINA DIREZIONE ARTISTICA DAN ANGELO MUGGIA – Israele ARIELA PIATTELLI – Italia CATALOGO ARIELA PIATTELLI, MICAELA VITALE, GHILA MANOR PRODUZIONE Assistente di Produzione in Italia: GHILA MANOR Assistente di Produzione in Israele: SHIR AMIR Traduzioni in italiano: MINNA SCORCU, NAPIS Traduzione in inglese: AMINDA LEIGH Sottotitoli: NAPIS Videoclip: VITTORIO DAVID DI NEPI UFFICIO STAMPA REGGI&SPIZZICHINO COMMUNICATION GRAFICA E STAMPA GHIDON FIANO - NADIR MEDIA REALIZZAZIONE SITO INTERNET ISCOM S.A.S RINGRAZIAMENTI Ministero degli Esteri israeliano: RAPHAEL GAMZOU, URI AMITAI, VERED HELLER Ambasciata d’Israele in Italia: ELDAD GOLAN Israel Film Fund: KATRIEL SCHORY, DAVID LIBKIND The Rabinovich Foundation: GIORA EINY, YOAV ABRAMOVIC Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti: PIERGAETANO MARCHETTI Casa del Cinema: GIORGIO GOSETTI, CARLO LANFRANCHI, FRANCESCA NIGRO, MIRKO SQUILLACI Isola del Cinema: GIORGIO GINORI Ente dello Spettacolo: ANTONIO URRATA Religion Today Film Festival: KATIA MALATESTA, SIMONE SEMPRINI Si ringraziano inoltre: GIOVANNA MARINELLI, PAOLO MASINI CON IL PATROCINIO DI: CON IL SOSTEGNO DI: Ufficio culturale Ambasciata di Israele - Roma IN COLLABORAZIONE CON: SI RINGRAZIANO: 10° PKF 2015 10 anni di , Pitigliani Kolno a Festival פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma I l Pitigliani Kolno’a Festival festeggia il suo decimo anno. Un traguardo importante e ci auguriamo di raggiungerne tanti altri in futuro. Il PKF ha confermato in questi anni l’interesse del pubblico internazionale per il cinema di argomento ebraico in generale e per il cinema israeliano in particolare, e tanti sono stati i premi che quest’ultimo ha ottenuto in campo internazionale ritagliandosi una posizione di grande prestigio. Abbiamo sempre cercato, come cerchiamo tutt’ora, di tracciare un percorso alla scoperta delle novità, della storia e dei personaggi che costellano la cinematografia israeliana ed ebraica sfor zandoci di dare agli spettatori un’immagine della complessità del mondo ebraico e di Israele. Anche quest’anno, con rinnovato entusiasmo e impegno, portiamo all’attenzione degli spetta tori una rosa di film in cui ci sono molte novità ed anche alcune opere ormai diventate “clas siche”, presentate nelle scorse edizioni del Festival. È proprio al pubblico del PKF che vanno i nostri ringraziamenti, per averci seguito e sostenuto in questi dieci anni, con l’augurio di buona visione e l’auspicio di poter continuare a presen tarvi, negli anni a venire, film importanti, belli, o, semplicemente, che riteniamo “da vedere”. Vi aspettiamo, con il vostro entusiasmo di sempre, al Pitigliani Kolno’a Festival. Il Pitigliani Kolno’a Festival 4 10 years of the, Pitigliani Kolno a Festival I n 2015, the Pitigliani Kolno’a Festival celebrates its tenth edition. This is an important milestone and we hope to pass many more in the future. Over these years, PKF has confirmed that international audiences are interested in films about Jewish issues in general and Israeli cinema in particular. Indeed, films made in Israel have won many prizes worldwide, carving out a very prestigious position in the global market. We always try to discover the new, illustrating stories and personalities from the Israeli and Jewish film industries. In doing so, we strive to give our audiences a picture that reveals the complexity of the Jewish world and Israeli society. Once again, though with renewed enthusiasm and commitment, we offer the public a lineup of films with many novelties, together with a few works that have now become “classics”, screened at previous editions of the Festival. We want to thank the PKF audience for having followed and supported us over the past decade. Enjoy the films in this 10th anniversary programme. And in the years to come, we hope to continue to offer you films that are important, striking or those we simply consider “worth watching”. We look forward to seeing you at the Pitigliani Kolno’a Festival and hope your response will be as enthusiastic as ever. The Pitigliani Kolno’a Festival 5 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Gli ospiti GADY CASTEL Nato in Israele da una famiglia di origini ferraresi, Gady Castel inizia la sua carriera di produttore e regista cinematografico dopo un periodo di studio e lavoro in Italia tra il 1967 e il 1972. Nomi nato Cavaliere della Repubblica italiana nel 2011, è stato promo tore della miniserie TV Perlasca, un eroe italiano. Attualmente riveste la carica di Presidente e direttore artistico di Jewish Eye, Festival Internazionale del cinema ebraico di Ashkelon. Castel ha diretto e prodotto molti film tra cui Rinascere in Puglia, presentato al PKF 2015. Born in Israel to a family originating from the Italian city of Ferrara, Gady Castel started his career as a film director and producer after a period studying and working in Italy, between 1967 and 1972. Appointed as a ‘Cavaliere della Repubblica italiana’ (Knight of the Italian Republic) in 2011, he was the promoter of the television miniseries Perlasca: The Courage of a Just Man. He currently holds the position of President and Artistic director of Jewish Eye, the Ashkelon international festival of Jewish film. Castel has directed and produced many films, including Rinascere in Puglia, presented at PKF 2015. ALBERTO CAVIGLIA Nato a Roma nel 1984, si laurea in Lettere e Filosofia con una tesi su David Cronenberg e frequenta corsi presso la “New York Film Academy” e la “London Film School”. Lavora come as sistente alla regia e collabora con Ferzan Ozpetek a partire dal 2006. Coltiva negli anni la passione per la fotografia che lo porta a diplomarsi nel 2011 presso la Scuola Romana di Fotografia. Al PKF 2015 presenta Pecore in erba, sua opera prima che af fronta per la prima volta il tema dell’antisemitismo con la satira. Il film è stato selezionato alla 72a Mostra del cinema di Venezia nella categoria Orizzonti. Born in Rome in 1984, he graduated in the Humanities, writing a thesis on David Cronenberg. After attending courses at the New York Film Academy and the London Film School, from 2006, he started working as an assistant director, collaborating with Ferzan Ozpetek. Over the years, he cultivated a passion for photography and in 2011 graduated in the craft from the Scuola Romana di Fotografia e Cinema. At PKF2015, Alberto presents his feature debut Pecore in erba, which for the first time takes a satirical approach to the subject of anti-Semitism. The film was selected for the Orizzonti section at the 72nd Venice Film Festival. 6 The guests DANIELE DI NEPI Nato e cresciuto a Roma, Daniele Di Nepi si avvicina dopo aver frequentato un corso di cinema con il regista Francesco Felli. In seguito al conseguimento della laurea in Scienze Po litiche, nel 2011 si iscrive alla New York Film Academy che gli permette di girare i primi due cortometraggi. Daniele ora sta concludendo un MFA all’Università di Tel Aviv in regia e produzione, lavora come fotografo e video-maker freelance collaborando, tra gli altri, con un canale televisivo sportivo israeliano ed il museo di YadVashem; Al PKF 2015 presenta il suo ultimo cortometraggio Family Picture. Born and raised in Rome, Daniele Di Nepi entered the world of film after attending a cinema course with director Francesco Felli. After graduating in Political Sciences, in 2011 he enrolled in the New York Film Academy, which allowed him to shoot his first two short films. Daniele is now completing an MA in direction and production at Tel Aviv University. He works as a stills photographer and a freelance video-maker for clients including a television sports channel in Israel and the YadVashem Museum. At PKF 2015, Daniele is presenting his latest short film, Family Picture. ORI GRUDER Ori Gruder, conosciuto anche come “Or Yashar” (che signifi ca “luce dritta”), è uno sceneggiatore, regista e direttore della fotografia. Nato in Israele nel 1970 dopo un servizio milita re come fotografo, si è iscritto al dipartimento di Film & TV School alla Tel Aviv University, per laurearsi con lode nel 1998. Dopo essere diventato religioso, Ori ha approfondito i suoi stu di sull’ebraismo, a cui dedica il suo cinema. I suoi progetti si sono aggiudicati premi e sono stati presentati in molti festival internazionali. Al PKF2015 Gruder presenta il suo ultimo do cumentario Sacred Sperm. Ori Gruder, also known as Or Yashar (meaning ‘direct light’ in Hebrew) is a script writer, director and cinematographer. Born in Israel in 1970, after military service as a photographer, he enrolled in the Film & TV School at Tel Aviv University, graduating with honours in 1998. As an adult, Ori became very religious, intensifying his studies into Judaism. He explores this area in his films, taking a detailed look at many aspects of the religion. His works have won prizes and been screened at many international festivals. At PKF2015, Gruder is presenting his latest documentary, Sacred Sperm. 7 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma NADAV LAPID Nadav Lapid, è un regista, sceneggiatore e scrittore. Ha studia to filosofia all’unversità di Tel Aviv, letteratura francese a Parigi e cinema alla Sam Spiegel film School di Gerusalemme. Il suo primo lungometraggio, Policeman, si è aggiudicato il pre mio della giuria al festival di Locarno ed è stato scelto dalla critica americana come uno dei dieci migliori film del 2011. La prima internazionale del suo secondo multipremiato lun gometraggio The Kindergarten Teacher (presentato al PKF 2015) ha avuto luogo al festival di Cannes: il film è stato poi presentato a più di centocinquanta festival internazionali. Nadav lavora attualmente sul suo terzo film Micro Robert una produzione francese ambientata a Parigi. Nadav Lapid a film director and a writer, born in Tel Aviv, studied philosophy at the University of Tel-Aviv, French literature in Paris, and cinema in Sam Spiegel film school. His first feature, Policeman, won the jury award at the Locarno Film Festival 2011, and was selected in the American critics polls as one of the best films of 2011. His second feature film, The Kindergarten Teacher, premiered in Cannes film festival. The film won since then more than ten international awards, and was screened in more than 150 international festivals. Nadav is currently working on his third feature film Micro Robert, a French production that will take place in Paris. ISRAEL CESARE MOSCATI Israel Cesare Moscati nasce da una famiglia ebraica residente nel ghetto di Roma. I nonni, gli zii materni e paterni non faranno mai più ritorno dai campi di sterminio. Il silenzio dei genitori sulla Shoah, che vivrà durante l’infanzia, lo trasformerà incon sciamente nel suo animo come un fantasma. Al PKF 2015 presenta I figli della Shoah, documentario da lui scritto che avrà un notevole successo internazionale. He was born in Rome in 1951, into a family of Roman Jews living in the ghetto area of the city. His grandparents and aunts on his mother’s and father’s side had never returned from the concentration camps. His parents never spoke about the Holocaust as he was growing up, and unconsciously, this silence turned the tragedy into a kind of inner ghost. After a long period of analysis, in 2015 he transformed this interiorised ghost into a life-affirming project that he pitched to RAI Cinema. The result was the documentary I Figli della Shoah, which went on to enjoy significant success internationally. He has another documentary due out in 2016 entitled Suonate ancora, a follow up to the first. It is also produced by RAI Cinema. 8 GHILA VALABREGA Ghila Valabrega nasce a Milano alla fine degli anni ‘80. A 19 anni frequenta un Master a Parigi in Illustrazione e Cinema d’Ani mazione, che completerà a New York dove si fermerà per 5 anni. Grazie all’incontro con Moma Mrdakovic, assistente alla regia si Kusturica per oltre 15 anni, inizia a lavorare come scenografa per alcuni film tra cui Il turno di notte lo fanno le stelle regia di Edoardo Ponti, decide di andare a Los Angeles per frequentare un Master in Regia Cinematografica. Al PKF 2015 presenta la sua opera prima Felice nel Box. Ghila Valabrega was born in Milan at the end of the 1980s. At the age of 19, she moved to Paris to study painting and illustration, eventually completing her Bachelor of Fine Arts degree in Illustration and Animation in New York, where she stayed for five years. Thanks to a meeting with Moma Mrdakovic, Emir Kusturica’s assistant director for more than 15 years, Ghila started working as an art director for several films, including The Nightshift Belongs to the Stars by Edoardo Ponti. She then decided to move to Los Angeles to study for a Masters in Film Direction. At PKF 2015, Ghila is presenting her first feature, Felice nel Box. ° 10 PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma PANORAMA CINEMA ISRAELIANO The Farewell Party Hotline Kicking Out Shoshana The Kindergarten Teacher Zero Motivation OMBRE INDELEBILI: LE GENERAZIONI DOPO LA SHOAH Farewell Herr Schwarz I figli della Shoah Numbered Rinascere in Puglia PERCORSI EBRAICI Family Picture Felice nel box Pecore in erba Sacred Sperm Vice Versa PKF CELEBRATION A Matter of Size The Garden of Eden Noodle Souvenirs Watermarks PANORAMA CINEMA ISRAELIANO The Farewell Party Hotline Kicking Out Shoshana The Kindergarten Teacher Zero Motivation 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma The Farewell Party LA SCHEDA Regia: Sharon Maymon e Tal Granit Israele, 2014, ebraico, 90 min. Titolo originale: Mita Tova (Buona morte) Sceneggiatura: Sharon Maymon, Tal Granit Fotografia: Tobias Hochstein Montaggio: Einat Glaser Zarhin Interpreti: Ze’ev Revah, Levana Finkelshtein, Aliza Rozen, Ilan Dar, Rafael Tabor Produzione: Haim Mecklberg, Estee Yacov-Mecklberg, Talia Kleinhendler, Osnat Handelsman-Keren, Thanassis Karathanos, Karl Baumgartner, Mosche Edery, Leon Edery Distribuzione: BETA CINEMA 14 I n una casa di riposo di Gerusalemme, Yehezkel, che ha settantacinque anni, decide di aiutare il suo migliore ami co malato terminale Max a morire in pace. Malgrado sua moglie Levana sia contraria, l’ingegnere in pensione svi luppa il progetto di un macchinario per l’eutanasia e lo fa con l’aiuto di Yana, moglie di un esperto veterinario, il Dott. Daniel, e di Raffi, l’ex poliziotto che da il via alla missione segreta. Il piano viene realizzato con successo, tanto che la voce si è sparsa e cominciano ad arrivare altre richieste di simili missioni…. Il film si è aggiudicato quattro premi all’Accademia del ci nema israeliano fra i quali il premio come migliore attore a Ze’ev Revach, al Festival di Haifa 2014 tocca a Levana Fin kelstein il premio alla migliore attrice. Al Valladolid Interna tional Film Festival 2014, Levana Finkelstein e Aliza Rosen vengonio premiate. I LIFE IS MOST BEAUTIFUL AT SUNSET THE FAREWELL PARTY WRITTEN AND DIRECTED BY SHARON MAYMON & TAL GRANIT n a Jerusalem retirement home, 75-year old Yehezkel decides to help his best friend Max, who is terminally ill, to die in peace. Even though Yehezkel’s wife Levana is opposed to the idea, the retired engineer draws up plans for a self-euthanasia machine, built with the help of Max’s wife Yana as well as doctor Daniel, a professional vet and Raffi, a former policeman who gives the go ahead for the secret mission. The plan is successful, so much so that rumours begin to spread and other similar requests start coming in…. The film won four Israeli Film Academy prizes including Best Actor for Ze’ev Revach, while Levana Finkelstein came away with the Best Actress prize from the 2014 Haifa Film Festival. The Valladolid International Film Festival 2014 awarded both Levana Finkelstein and Aliza Rosen for their performances. ZE’EV REVACH LEVANA FINKELSHTEIN ALIZA ROSEN ILAN DAR RAFI TABOR 15 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Hotline LA SCHEDA Regia: Silvina Landsmann Israele, Francia, 2015, ebraico, 99 min. Titolo originale: Hotline (Linea diretta) Fotografia: Silvina Landsmann Montaggio: Silvina Landsmann e Gil Schnaiderovich Musica: Yossi Apelbaum Produzione: Silvina Landsmann e Pierre-Olivier Bardet Distribuzione: Go2Films 16 L inea diretta per rifugiati e immigrati è un centro non governativo di volontari a Tel Aviv, che dedica la sua attività a difendere i diritti di chi trova rifugio in Israele e di chi decide di andare a viverci per trovare lavoro clande stino. Il centro offre servizi legali a immigrati clan destini, garantisce visite nei centri di detenzione e promuove attività politica. I documentaristi hanno seguito da vicino, proprio Linea diretta, per capire meglio come funziona un’arena democratica ONG di questo tipo e quale è la realtà che emerge da questa prospettiva. Vincitore del premio Miglior documentario al Jeru salem Film Festival 2015 T he Hotline for Refugees and Migrants is a volunteer-run NGO based in Tel Aviv. It is dedicated to promoting the rights of refugees and undocumented migrant workers in Israel. The NGO’s work includes providing legal services for illegal immigrants, undertaking weekly visits to detention centers and carrying out public policy activities. The documentary makers examined the NGO’s work from close at hand, from the Hotline centre itself, to understand how this kind of NGO functions in the democratic arena and revealing how reality looks from this perspective. Hotline won the Best Documentary Film award at the Jerusalem Film Festival 2015. 17 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Kicking out Shoshana A mi Shoshan è la stella del club “Figli di Gerusalemme”, una squadra di calcio conosciuta per i suoi tifosi violenti, raz zisti e omofobi. Una sera Shoshan flirta con una bella donna che, sfortunatamente per lui, è l’amante del boss mafioso “Blackie” Bokovza. Per punizione, Ami dovrà indire una conferenza stampa e dichiarare pubblicamente di essere gay, suscitando lo sgomento tra i tifosi e i suoi com pagni di squadra. Con sua grande sorpresa, però, egli diventerà il simbolo della comunità LGBT di Gerusalemme e il suo scaltro agente, Dedé, cer cherà di approfittarne. Kicking out Shoshana è una commedia brillante che prende di mira molti stereotipi, agenti sporti vi, paparazzi, ebrei ultraortodossi, travestiti, drag queen, omofobi – nel segno di una nuova tolle ranza. Gli interpreti sono Oshri Cohen – visto in due splendidi film sul dramma della guerra, Be aufort e Lebanon, Leone d’Oro a Venezia – e Gal Gadot attrice e modella, protagonista della serie “Fast and Furious”. 18 LA SCHEDA Regia: Shay Kanot Israele, 2014, ebraico, 100 min. Titolo originale: Shoshana, Halutz Mercazi (Shoshana, centravanti) Sceneggiatura: Oded Rozen Fotografia: Ofer Inov Montaggio: Isaak Sehayek Interpreti: Oshri Cohen, Gal Gadot, Eli Finish, Mariano Idelman, Yossi Marshek, Yaniv Biton, Rotem Keinan, Einat Weitzman, Angel Bonanni. Produzione: Artza Productions, United King Films Distribuzione: IsraeliFilms A mi Shoshan is the star player in the “Figli di Gerusalemme club”, a football team known for its violent, racist and homophobic fans. One evening, Shoshan flirts with a beautiful woman, who - unfortunately for him – turns out to be the lover of mafia boss “Blackie” Bokovza. As a punishment, Ami must call a press conference and publically declare he is gay, which causes consternation among the fans and his fellow team members. However, his big coming out surprise will lead him to become a hero of Jerusalem’s gay community, and his cunning agent, Dedé, will try to take advantage of the situation. Kicking Out Shoshana is a biting comedy that takes a sideswipe at many stereotypes – sporting agents, the paparazzi, ultra-orthodox Jews, transvestites, drag queens, homophobes – all in the name of a new tolerance. Cast members include Oshri Cohen (seen in two excellent war dramas, Beaufort and Lebanon: The Soldier’s Journey, Golden Lion winner at Venice) and actress and model Gal Gadot, star from the “Fast and Furious” series. 19 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma The Kindergarten Teacher LA SCHEDA U na maestra d’asilo scopre tra i suoi allievi un bam bino poeta. Essendo amante di poesia e un po’ poe tessa lei stessa, si sente obbligata a salvare dalla banalità questa creatura dall’animo sensibile che rischia di perdersi in un mondo che non ama gli artisti e in cui le persone più sensibili finiscono sempre sconfitte. La missione trasforma la maestra in una “Don Chisciotte al femminile” che tenta di salvare il mondo con la poesia, e scuote un bambino pensieroso che non ha mai chiesto di essere salvato. Il secondo lungometraggio di Nadav Lapid ha girato il mondo aggiudicandosi il premio della critica al Jeru salem Film Festival 2014, il premio al Miglior Film al Seville European Film Festival 2014 e il grande premio al Concorso Internazionale Nuovi Talenti al Taipei Film Festival 2015. 20 Regia: Nadav Lapid Israele, Francia, 2014, ebraico, 120 min. Titolo originale: Haganenet (La maestra di asilo) Sceneggiatura: Nadav Lapid Fotografia: Shai Goldman Montaggio: Era Lapid Interpreti: Sarit Larry, Avi Shnaidman, Lior Raz, Ester Rada, Yehezkel Lazarov Produzione: Talia Kleinhendler, Osnat Handelsman-Keren - Pie Films, Carole Scotta - Haut et Court Distribuzione: Le Pacte A kindergarten teacher discovers one of her young pupils is a gifted poet. Being a poetry-lover and a poetess herself, she feels obliged to save this sensitive soul who doesn’t stand a chance in a world that does not appreciate artists, and where people of a more sensitive nature always end up defeated. This mission turns the teacher into a “female Quixote” trying to save the world with poetry, and it upsets a pensive child who had never asked to be saved. Nadav Lapid’s second feature film was screened around the world, winning the Critics Prize at the Jerusalem Film Festival 2014, the Best Film Prize at the 2014 Seville European Film Festival and the Grand Prize in the New Talent International Competition at the Taipei Film Festival 2015. 21 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Zero Motivation U n’unità di giovani soldatesse dell’esercito israeliano. Nell’ufficio delle risorse umane, in una base militare nel lontano deserto, le “missioni” consistono soltanto nel servire caffè agli ufficiali uomini, a distruggere documenti di carta, giocare al computer e contare i giorni che mancano alla fine della leva. Tra una “missione” e l’altra, e per non morire di noia, le giovani reclute si innamorano, si stuzzicano, fanno baruffa e si sfi dano in duelli sanguinosi con le spillatrici. Questa commedia della regista esordiente Talya Lavie ha ottenuto un enorme successo in Israele nel 2014. Tra gli altri premi, il film si è aggiudicato quello all’Israeli Film Academy 2014, il premio come Migliore Regista e Migliore Attrice (Dana Ivgy) all’ Odessa International Film Festival 2014 e il Grand Prix al Tribeca Film Festival 2014. 22 LA SCHEDA Regia: Talya Lavie Israele, 2014, ebraico, 97 min. Titolo originale: Efes beyahasei enosh (Zero in relazioni umane) Sceneggiatura: Talya Lavie Fotografia: Yaron Scharf Montaggio: Arik Leibovitch Musica: Haim Frank Ilfman Interpreti: Dana Ivgy, Nelly Tagar, Shani Klein Produzione: Guy Jacoel, Yochanan Kredo, Eilon Ratzkovsky, Yossi Uzrad Distribuzione: Matchfactory A unit of female Israeli soldiers working in the human resources office in a remote desert base. Their “missions” merely consist of serving coffee to male officials, pushing paper, playing computer games and counting down the minutes to their return to civilian life. To keep boredom at bay, between one “mission” and another the young recruits fall in love, goad each other, quarrel and challenge each other to bloody duels with the office staple guns. This comedy by first time director Talya Lavie was a huge hit in Israel in 2014. Its list of prizes includes multiple awards from the Israeli Film Academy in 2014, Best Director and Best Actress (Dana Ivgy) at the 2014 Odessa International Film Festival and two awards at the Tribeca Film Festival 2014, including Best Narrative Feature. 23 OMBRE INDELEBILI: LE GENERAZIONI DOPO LA SHOAH Farewell Herr Schwarz I figli della Shoah Numbered Rinascere in Puglia 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Farewell Herr Schwarz M ichla e Feiv’ke Schwarz, sorella e fratello, potevano rincontrarsi a Lodz nel 1945. Potevano, ma non è successo. Lei è immigrata nello Stato Ebraico in Medioriente, lui è tornato in Germania, cambiando in suo nome in Pe ter e sposando una donna tedesca, per poi vivere tutta la vita nello stesso campo dove fu tenuto prigioniero durante la guerra. Due famiglie, una in Germania e una in Israele, si specchiano e si confrontano, pur 26 avendo sempre ignorato l’esistenza dell’al tra. Addio Peter Scwartz costruisce e de molisce il mito della famiglia e propone una nuova visione dei racconti famigliari. Il film ha vinto tra gli altri il premio per il Miglior documentario allo Haifa IFF 2013, il premio per il Migliore Film Tedesco al Berlin Jewish Film Festival 2014, il premio al Miglior Regista esordiente al Toronto Jewish Film Festival 2014. B rother and sister Feiv’ke and Michla Schwarz, could have been reunited in Lodz in 1945. They could have met, but it never happened. Michla emigrated to the new Jewish state in the Middle East, while Feiv’ke returned to Germany, changed his name to Peter and married a German woman. He spent the rest of his life living in the ruins of the concentration camp where he was imprisoned during the war. Two families, one in Germany and one in Israel, are strangely mirrored, even though each was unaware of the existence of the other. Farewell Herr Schwarz constructs a family myth, to then deconstruct it and propose a new perspective on the importance of family stories. Awards won by the film include Best Documentary at the 2013 Haifa IFF, the prize for Best German Documentary at the Berlin Jewish Film Festival 2014 and the David A. Stein Memorial Award for Best Documentary at the Toronto Jewish Film Festival in 2014. LA SCHEDA Regia: Yael Reuveny Israele, 2013, ebraico, 96 min. Titolo Originale: Heye Shalom Peter Schwarz (Addio Peter Schwarz) Fotografia: Andreas Köhler Montaggio: Nicole Kortlüke e Assaf Lapid Musica: Hauschka Produzione: Melanie Andernach, Saar Yogev e Naomi Levari Distribuzione: Black Sheep 27 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma I Figli della Shoah I LA SCHEDA Regia: Beppe Tufarulo Italia, 2014, italiano, 57 min. Sceneggiatura: Israel Cesare Moscati, Giacomo Faenza Fotografia: Francesco Di Pierro Montaggio: Alessandro Amori Musica: Michele Amadori Produzione: Global Vision Group, Rai Cinema 28 srael Moscati, “figlio della Shoah”, decide di partire per un viaggio alla ricerca di altri figli e nipoti di soprav vissuti per condividere la sua sofferenza con loro. È un viaggio a cui non può più sottrarsi: Roma, Parigi e Israele per indagare nell’animo e nelle emozioni di uomini e donne che, come lui, si sono ritrovati per tutta la vita a convivere con il trauma e il silenzio dei propri genitori. Questo è il momento di condividere il suo dolore e di cer care dai suoi compagni di viaggio altre risposte, inseguite per tutta la vita. Perché benché se ne parli e si affronti il dolore, la ricerca di risposte non si esaurisce mai. Il percorso emotivo di Israel Moscati, che prende le mos se dal voler raccontare la Shoah a sua nipote, si snoda at traverso le voci di Dina Wardi, psicoterapeuta e autrice di “Le candele della memoria”, l’architetto Vivi Salomon, il medico Miri Sklero, e lo spazzacamino Israel Laurent. Il documentario, per la prima volta, affronta il tema della se conda e terza generazione dopo la Shoah a Roma, dando voce all’antiquario Giuseppe Calò e a sua figlia Giorgia. Il documentario è stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2014 e trasmesso dalla Rai in occasione del Giorno della Memoria 2015. I srael Moscati, a “child of the Holocaust”, decides to set off on a journey of discovery to find other children and grandchildren of survivors to share his suffering with them. It is a journey he can no longer avoid. In Rome, Paris and Israel he explores the hearts and minds of men and women who, like him, have spent their whole lives living with their parents’ trauma and silence. Now it is time to share his pain and discover other answers from his travelling companions, responses he has sought all his life. Because while one discusses and deals with the pain, the quest for answers is never-ending. The emotional journey undertaken by Israel Moscati was driven by the desire to talk to his granddaughter about the Holocaust. It unfolds through perspectives given by Dina Wardi, a psychotherapist and author of “Memorial Candles: Children of the Holocaust”, the architect Vivi Salomon, doctor Miri Sklero and the chimneysweep Israel Laurent. For the first time, this documentary tackles the subject of the second and third generation after the Holocaust in Rome, also hearing from antiques dealer Giuseppe Calò and his daughter Giorgia. The documentary was presented at the Rome International Film Festival in 2014 and screened on television by Italian public broadcaster, RAI to mark Holocaust Memorial Day in 2015. 29 ° 10 PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Ebraismo e Israele nel Cinema Roma • Casa del Cinema - Il Pitigliani 21-26 novembre 2015 Programma www.pitiglianikolnoafestival.it SABATO 21 NOVEMBRE DOMENICA 22 NOVEMBRE INAUGURAZIONE SALA DELUXE SALA KODAK SALA DELUXE 20.00 ZERO MOTIVATION Talya Lavie, Israele proiezione a inviti 15.30 RINASCERE IN PUGLIA Yael Katzir, Israele, Interviene il produttore 97’ 17.00 ZERO MOTIVATION Talya Lavie, Israele, 55’ 97’ 19.00 THE KINDERGARTEN TEACHER Nadav Lapid, Israele, Francia, 120’ Interviene il regista 21.30 THE FAREWELL PARTY Sharon Maymon e Tal Granit, Israele, 90’ SALA KODAK LUOGHI DELLE PROIEZIONI: DAL SABATO AL MERCOLEDÌ CASA DEL CINEMA, L.GO MARCELLO MASTROIANNI, 1 (VILLA BORGHESE) GIOVEDÌ CENTRO EBRAICO ITALIANO “IL PITIGLIANI” VIA ARCO DE’ TOLOMEI, 1 (TRASTEVERE) 11.30 WATERMARKS Yaron Zilberman, Israele, 90’ 14.00 NUMBERED Uriel Sinai e Dana Doron, Israele, 55’ 19.30 FAREWELL HERR SCHWARZ Yael Reuveny, Israele, 96’ 21.45 A MATTER OF SIZE Sharon Maymon e Erez Tadmor, Israele, 90’ LUNEDI 23 NOVEMBRE MARTEDI 24 NOVEMBRE SALA DELUXE SALA DELUXE 17.00 LO SCHERMO E LA FEDE Incontro con Katia Malatesta - direttore Religion Today Film Festival - e Ori Gruder a seguire 18.00 SACRED SPERM Ori Gruder, Israele, 59’ Interviene il regista 17.00 HOTLINE Silvina Landsmann, Israele, Francia, 19.30 HOTLINE Silvina Landsmann, Israele, Francia, 99’ 21.30 THE KINDERGARTEN TEACHER Nadav Lapid, Israele, Francia, 120’ Interviene il regista SALA KODAK 19.30 RINASCERE IN PUGLIA Yael Katzir, Israele, Interviene il produttore 55’ 21.00 SOUVENIRS Shahar Cohen e Halil Efrat, Israele, 75’ 99’ 19.00 THE GARDEN OF EDEN Ran Tal, Israele,74’ 21.00 PECORE IN ERBA Alberto Caviglia, Italia, Interviene il regista 86’ SALA KODAK 18.00 THE FAREWELL PARTY Sharon Maymon e Tal Granit, Israele, 90’ 20.00 SACRED SPERM Ori Gruder, Israele, Interviene il regista 21.30 VICE VERSA Amichai Greenberg, Israele 59’ 61’ MERCOLEDI 25 NOVEMBRE GIOVEDI 26 NOVEMBRE SALA DELUXE CENTRO EBRAICO ITALIANO – IL PITIGLIANI 19.00 I FIGLI DELLA SHOAH Beppe Tufarulo, Italia, Interviene l’autore 57’ 20.30 FAREWELL HERR SCHWARZ Yael Reuveny, Israele, 96’ 22.15 KICKING OUT SHOSHANA Shay Kanot, Israele, 100’ SALA KODAK 18.00 NUMBERED Uriel Sinai e Dana Doron, Israele, 55’ 19.30 VICE VERSA Amichai Greenberg, Israele 61’ 21.00 NOODLE Ayelet Menahemi, Israele, 90’ 20.30 GIOVANI REGISTI SI RACCONTANO FAMILY PICTURE Daniele Di Nepi, Israele, Interviene il regista a seguire FELICE NEL BOX Ghila Valabrega, Italia, Interviene la regista 10’ 24’ Lebonton Catering da sempre con il buon cinema SERVIZI DI CATERING E BANQUETING PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE E ALLESTIMENTO COLAZIONI, BRUNCH, COFFEE BREAK, MERENDE, COCKTAIL, MEETING AZIENDALI, RICEVIMENTI E FESTE. DISTRIBUZIONE PRESTIGIOSI VINI KOSHER ITALIANI ED ISRAELIANI KOSHER GIFT BOX Via Casoria 19 Roma - 06.7026889 - www.lebonton.it - [email protected] 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Numbered S i stima che circa 400.000 persone siano state tatuate ad Au schwitz; oggi i sopravvissuti sono solo poche migliaia. Che significato ha oggi quel numero tatuato sulle braccia dei so pravvissuti, per loro, per i loro figli e i nipoti? Numbered do cumenta il contesto terribile in cui quei numeri furono assegnati e il significato che hanno assunto oggi per le persone che ci convivono. Protagonista del film diventa il numero stesso e la sua evoluzione come simbolo personale e collettivo dal 1940 ad oggi. Quelle cica trici, che dovevano distruggere le identità, si trasformano in testimo nianze illuminanti, personali e piene di vita. Il documentario si è aggiudicato, tra gli altri, il premio come Mi glior Documentario al Religion Today Film Festival 2013, il pre mio come Miglior opera prima all’Israeli Documentary Forum Awards 2012 e il Premio Silver Hugo al Chicago International Film Festival 2012. 36 LA SCHEDA Regia: Uriel Sinai e Dana Doron Israele, 2012, ebraico, 55 min. Titolo originale: Sfurim (Contati) Fotografia: Uriel Sinai Montaggio: Tor Ben Mayor Produzione: Hilla Medalia e Neta Zwebner-Zaibert Distribuzione: go2films A n estimated 400,000 people were tattooed in Auschwitz; only some several thousand survivors are still alive now. What does that number tattooed on the survivors’ arms mean today – for the survivors themselves, their children and grandchildren? Numbered documents the terrible context during which these tattoos were assigned as well as the meaning they have now assumed for the people who have to live with them. Indeed, the film’s protagonist becomes the number itself, as it evolves and turns into both a personal and collective symbol from 1940 to date. These scars, which aimed to destroy personal identity, turn into testimonies that are personal, enlightening and full of life. Prizes won by Numbered include Best Documentary at the Religion Today Film Festival 2013, Best First Work at the 2012 Israeli Documentary Forum Awards 2012 and the Silver Hugo Prize at the Chicago International Film Festival in 2012. 37 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Rinascere in Puglia I l documentario racconta il viaggio in Pu glia di Shuni, Ester e Rivka, tre donne di Tel Aviv alla ricerca delle proprie radici. Le accomuna l’esperienza dei loro genito ri nei lager nazisti, la liberazione e la perma nenza per un lungo periodo di tempo in campi e ville allestite a Santa Maria di Leuca, Tri case, Santa Maria al Bagno, Santa Cesarea e altri piccoli centri nel Salento. Una comunità, quella nei paesi in provincia di Lecce, nella quale, nell’immediato dopoguerra s’intreccia no solidarietà, indigenza e prove d’integrazio ne. Una comunità che vedrà anche sbocciare storie d’amore, coronate da molte gravidanze, come quelle che portarono alla nascita delle stesse Ester, Shuni e Rivka. Lo sfondo storico della vicenda viene rico struito dal Prof. Fabrizio Lelli, docente di Lingua e letteratura ebraica all’Università del Salento, intervistato dallo stesso Gady Castel, con la testimonianza di Paolo Pisacane e di tanti altri testimoni di quei tempi. 38 LA SCHEDA Regia: Yael Katzir Israele, 2015, ebraico, italiano, 55 min. Titolo originale: Shores of Light (Salento 1945-7) Sceneggiatura: Yael Katzir Fotografia: Elio Bisignani, Hillel Nave Montaggio: Noa Keidan Musica: Alberto Schwartz, Aviv Aldema Produzione: Katzir Productions, Gady Castel T he documentary follows three women from Tel Aviv Shuni, Ester and Rivka – on a trip to the Italian region of Apulia in search of their roots. They are bound together by the experience of their parents, who were incarcerated in the Nazi concentration camps, liberated and then spent a long time in villas and camps established in Santa Maria di Leuca, Tricase, Santa Maria al Bagno, Santa Cesarea and other small villages in the Salento area. In the immediate post-war period, these villages in the province of Lecce formed a community driven by solidarity, hardship and attempts at integration. There were even love stories, crowned by many pregnancies, like those leading to the births of Shuni, Ester and Rivka themselves. The historical background to the story is reconstructed through testimonies given by Paolo Pisacane, Professor Fabrizio Lelli, a lecturer in Hebrew Language and Literature at the University of Salento (interviewed by producer Gady Castel), and many other eyewitnesses from the period. 39 PERCORSI EBRAICI Family Picture Felice nel box Pecore in erba Sacred Sperm Vice Versa 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Family Picture 42 A rik, un uomo di mezza età che vive in un kibbutz nel nord di Israele, non frequenta spesso sua figlia Nicole da quando lui e la sua ormai ex-moglie hanno divorziato. Quando viene invitato nel la sua vecchia casa per celebrare il diciasset tesimo compleanno della figlia, scopre che il nuovo compagno della sua ex, Amir, vi si è già trasferito con suo figlio. Cercando di trattenere il suo disappunto e comportarsi bene, si rende conto che non è facile per lui adattarsi a questa nuova situazione poco familiare. LA SCHEDA Regia: Daniele Di Nepi Israele, 2015, ebraico, 10 min. Sceneggiatura: Daniele Di Nepi Fotografia: Stas “Danny” Mindroul Montaggio: Avi Siman-Tov Musica: Nuphar Fey Interpreti: Daniel Moshes, Avi Tangi, Katelyn Fin’, Toovit Begun, Sahar Lev-Shomer Produzione: Isak Kohaly, Daniele Di Nepi, Stas “Danny” Mindroul A rik, a middle-aged man living in a Kibbutz in the north of Israel, hasn’t seen his daughter Nicole since he and his now ex-wife divorced. When he is invited to his old house to celebrate his daughter’s 17th birthday, he discovers that his ex’s new partner, Amir, has moved in with his son. Trying to restrain his disappointment and behave himself, he realises it’s not easy for him to fit in with this new, unfamiliar situation. 43 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Felice nel Box A nni ‘70. Stefano è un fotografo trentenne ebreo. Per un reportage si trova nei pressi di Sabbio neta. Esplorando la cittadella e i suoi dintorni, in sella alla sua amata motocicletta, si imbatte in un cimitero ebraico abbandonato. Impressionato dal pessimo stato di conservazione decide istintivamente di prendere con sé una delle lapidi e di portarla a Mi lano. Vuole salvarne almeno una a testimonianza della comunità ebraica di Sabbioneta che altrimenti rischie rebbe di essere dimenticata per sempre. Nel momento stesso in cui Stefano carica la lapide sulla moto, fa la sua apparizione il fantasma del sepolto. Si tratta del si gnor Felice Leon Foà, morto sessantenne, che si pre senta con una lunga barba bianca, cappello a bombetta e bastone da passeggio. Invisibile agli occhi del foto grafo, Felice lo seguirà… Il cortometraggio è ispirato a una storia vera che vede il padre della regista come protagonista. Felice nel Box è stato presentato all’Atlanta Jewish Film Festival, al Toronto Jewish Film Festival, al San Francisco Jewish Film Festival. 44 T he 1970s. Stefano is a Jewish photographer in his thirties. He travels to the Sabbioneta area for work. In the saddle of his trusted motorcycle, he explores the city and its surroundings and comes across an abandoned Jewish cemetery. Shocked by the terrible state it is in, he instinctively decides to carry one of the tombstones with him to Milan. He wants to save at least one piece of proof to testify the existence of Sabbioneta’s Jewish community, which would otherwise be forgotten forever. As Stefano is loading the tombstone onto his motorbike, the spirit of the person originally buried beneath it appears. It is Felice Leon Foa’, who died in his sixties in the 18th century. He appears with a large white beard, a bowler hat and walking stick. Invisible to the photographer, Felice will follow him… This short film is inspired by a true story involving the director’s own father. Felice nel Box was presented at the Atlanta Jewish Film Festival, the Toronto Jewish Film Festival and the San Francisco Jewish Film Festival. LA SCHEDA Regia: Ghila Valabrega Italia, 2015, italiano, 24 min Sceneggiatura: Ghila Valabrega, Jacopo Cannaziga Fotografia: Alvise Tedesco Montaggio: Iacopo Patierno Musica: Michael Nielsen e Kaveh Cohen Interpreti: Elia Schilton, Aldo Stella, Jacqueline Flous, Miriam Camerino, Valentina Mandruzzato Produzione: Ananim Production, Milano Loves You, Moving Image srl, Digital Solutions e Proedi Comunicazione 45 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma LA SCHEDA Regia: Alberto Caviglia Italia, 2015, italiano, 86 min. Sceneggiatura: Alberto Caviglia, Benedetta Grasso Fotografia: Andrea Locatelli Montaggio: Gianni Vezzosi Musica: Pasquale Catalano Interpreti: Davide Giordano, Anna Ferruzzo, Bianca Nappi, Omero Antonutti, Mimosa Campironi, Alberto Di Stasio, Paola Minaccioni, Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Antonio Zavatteri, Massimo De Lorenzo, Francesco Pannofino Produzione: Luigi Musini e Olivia Musini per On My Own s.r.l. e Paola e Ricky Levi Distribuzione: Bolero Film 46 Pecore in erba L uglio 2006. Leonardo Zuliani è scomparso. Da Trasteve re la clamorosa notizia diventa vera e propria emergenza nazionale mentre un innumerevole gruppo di seguaci si accalca davanti alla casa del giovane attivista. La mam ma è disperata, il quartiere paralizzato. Alla televisione ogni canale parla di lui, tutte le autorità esprimono la loro solida rietà alla famiglia. Molti non vogliono crederci, forse sperano sia un’altra delle sue trovate. Genio della comunicazione, fu mettista di successo, stilista visionario, scrittore di grido, atti vista dei diritti civili: ma chi è veramente Leonardo? Con il genere cinematografico del “Mockumentary”, ovvero “falso documentario”, e con la satira, il regista Alberto Ca viglia cerca di rispondere alla domanda: esiste ai giorni no stri una nuova chiave per parlare di antisemitismo in modo da coinvolgere e sensibilizzare su un tema così controverso? Pe core in erba, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2015, affronta in modo geniale il tema dell’antisemitismo, at traverso la voce di personaggi reali e immaginari, rielaborando luoghi comuni e umorismo ebraico. Il film si avvale della partecipazione straordinaria di numerosi personaggi dello spettacolo e intellettuali quali Corrado Augias, Ferruccio De Bortoli, Elio, Fabio Fazio, Gipi, Linus, Giancarlo Magalli, Vittorio Sgarbi, Kasia Smutniak, Mara Venier. J uly 2006. Leonardo Zuliani has vanished. The sensational news from the Trastevere district in Rome becomes a real national emergency, while a huge throng of his followers gathers outside the young activist’s house. His mother is desperate. The entire neighbourhood has ground to a halt. Every TV channel is talking about him and all the authorities express their solidarity with the family. Many don’t want to believe the news, perhaps preferring to think it is just another one of his stunts. A communication genius, successful comic strip artist, visionary fashion designer, cult author and human rights activist: but who is the real Leonardo? Combining the “mockumentary” genre with satire, director Alberto Caviglia tries to answer the question: is there a new way of speaking about anti-Semitism nowadays, a way that truly engages people and raises their awareness about such a delicate topic? Pecore in erba, presented at the 2015 Venice Film Festival, uses a clever way to approach anti-Semitism, using real and imaginary characters, re-elaborating clichés and Jewish humour. The film features cameos by a number of famous intellectuals and figures from the Italian world of entertainment, including Corrado Augias, Ferruccio De Bortoli, Elio, Fabio Fazio, Gipi, Linus, Giancarlo Magalli, Vittorio Sgarbi, Kasia Smutniak and Mara Venier. 47 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Sacred Sperm 48 C ome spiegare al proprio figlio il divie to nella religione ebraica di disperde re il seme? Il regista e ebreo ortodos so Ori Gruder tenta di rispondere a questa domanda attraverso un documentario personale, che entra nei meandri della comu nità ebraica chassidica di Israele, intervistan do esperti, amici e rabbini. Sacred Sperm mette in luce le difficoltà che gli appartenenti alla comunità ortodossa devono affrontare per rispettare le regole e come la comunità aiuta i suoi appartenenti nel loro percorso. Gruder, che ha aderito alla comunità orto dossa da adulto, compone un documentario sull’educazione, partendo da una domanda scottante, dove prevale l’amore incondiziona to per il figlio. Sacred Sperm si è aggiudicato il premio “Award of Excellence”, all’Accola de Global Film Competition 2014 e il premio come Migliore documentario al Religion To day Film Festival 2015. H ow does a parent explain to their son about the Jewish religion’s prohibition on wasting sperm? The director Ori Gruder, who is also an orthodox Jew, tries to answer this question through a personal documentary. He explores the issue among the orthodox Hasidic Jewish community in Israel, interviewing experts, friends and rabbis. Sacred Sperm illustrates the struggles the orthodox community faces in order to respect the rules, and examines how the community helps its members in their quest. Gruder, who joined the Orthodox Hasidic community as an adult, starts from a daring question to create a documentary about education, driven by his unconditional love for his son. Sacred Sperm won the “Award of Excellence” at the Accolade Global Film Competition 2014 and Best Documentary at Religion Today Film Festival 2015. LA SCHEDA Regia: Ori Gruder Israele, 2014, ebraico, 59 min. Titolo originale: Zera Kodesh (Sperma sacro) Fotografia: Ori Gruder Montaggio: Oded Farber Musica: Tomer Koren e Itsik Cohen Produzione: Galit Benglas and Eado Zuckerman Buzz Television LTD Distribuzione: Go2Films 49 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Vice Versa V ice Versa racconta la storia di un rapporto innocente tra un giovane studente ortodosso di yeshiva (la scuola religiosa) e una ragazza di di ciotto anni affetta da un tumore. La relazione tra i due diviene man mano sempre più intima e appassionata, sino a trascendere le regole della religione e della società. Possiamo lasciarci alle spalle i nostri pecca ti? Tornare indietro nel tempo? E’ la domanda posta all’inizio di questo film, basato su un controverso racconto di Yehoshua Greenberg e brillantemente diretto dal fratello Amichai. Il film si è aggiudicato la menzione speciale al Religion Today Film Festival 2015. 50 V ice Versa is the story of an innocent relationship between a religious Yeshiva scholar and an 18-year-old cancer patient. Their relationship slowly becomes more intimate and passionate, to the point where it transcends the rules of religion and society. Can we repent and leave our sins behind us? Can we go back in time? These questions are question posed at the start of this short drama based on a controversial novel by Yehoshua Greenberg, deftly directed by his brother Amichai. The film was awarded a Special Mention at the 2015 Religion Today Film Festival. LA SCHEDA Regia: Amichai Greenberg Israele, 2015, ebraico, 61 min. Titolo originale: Ha’Hefech (a rovescio) Sceneggiatura: Amichai Greenberg Fotografia: Boaz Yehonatan Ya’akov Montaggio: Aya Somech Musica: Nir Sabo Cast: Galit Eshkoli Produzione: Inbal Levi, Amichai Greenberg Distribuzione: Go2Films 51 PKF CELEBRATION A Matter of Size Garden of Eden Noodle Souvenirs Watermarks 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma A Matter of Size U n gruppo di persone obese della città israeliana Ramla prova a fare i conti con una dieta molto stretta, ma ogni tentativo è vano. Uno tra loro, Herzl, dopo aver inizia to a lavorare come lavapiatti in un ristorante giapponese, viene in contatto con il mondo del Sumo di cui Kitano, il manager del ristorante, è stato maestro. Herzl convince Kitano ad iniziarlo alla lotta giapponese e, piano piano, riesce a coinvolgere tutti i suoi amici con gli stessi problemi di “taglia forte”. Attraverso il Sumo, questo gruppo di persone riesce a vivere finalmente in armonia con il proprio corpo. Presto scopriranno che per accettare se stessi non serve la lotta giap ponese… A Matter of Size è stato presentato al Tribeca Film Festival ed ha aperto il Jerusalem Film Festival (2009). Questa commedia israeliana intelligente e ben fatta ha avuto In Israele un grandissimo successo ed e stata nominata in ben tredici categorie agli Israeli Academy Awards. L’idea del film è stata acquistala dalla Dimension Films, dei produttori di Hol lywood Harvey e Bob Weinstein per riproporla in versione americana. 54 LA SCHEDA Regia: Sharon Maymon, Erez Tadmor Israele 2009, Colore, 90 min. Titolo Originale: Sippur gadol (Una grande storia) Sceneggiatura: Sharon Maymon, Danny Cohen-Solal Fotografia: David Gurfinkel Montaggio: Einat Glaser Zarhin Musica: Eyal Leon Kazav Interpreti: Itzik Cohen, Irit Kaplan, Dvir Benedek, Alon Dahan, Shmulik Cohen, Levana Finkelstein, Togo Produzione: Chilik Michaeli, Avraham Pirchi, Tami Leon, Oliver Simon, Daniel Baur Igawa A group of obese people from the Israeli city of Ramla tries to go on a very strict diet, but all attempts at losing weight are in vain. One of the group, Herzl, works as a dish washer in a Japanese restaurant and there he discovers the world of sumo thanks to restaurant manager Kitano, a former sumo coach. Herzl persuades Kitano to introduce him to the Japanese sport and slowly starts to involve all his friends who share his same “plus-size” problems. Through Sumo, these people finally manage to live in harmony with their bodies. They will soon learn that the Japanese sport is not necessary to accept their fatness… In the year it was produced, A Matter of Size was presented at the Tribeca Film Festival and opened the Jerusalem Film Festival. This clever, well-made Israeli comedy was a huge domestic hit and was nominated in 13 categories at the Israeli Academy Awards. Dimension Films, run by Hollywood producers Harvey and Bob Weinstein, bought the idea for the picture with a view to an American remake. 55 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma The Garden of Eden T he Garden of Eden ritrae Gan HaShlosha, uno dei parchi più grandi e frequentati in Israele, conosciuto di solito come il “Sakh ne”. Il film segue l’attività durante un anno catturando la bellezza del ciclo delle stagioni sco prendo storie umane, personali e collettive. Yaacov, abbandonato da sua moglie si bagna per purificarsi; Athir, cerca di trovare le forze per an dare alla ricerca di una vita migliore; Yael viene per rilassarsi e dimenticare i traumi della sua in fanzia; Itzhak cerca rifugio e conforto nella fre schezza dell’acqua. Ran Tal ha creato un ritratto concreto e nello stes so tempo astratto che conquista l’occhio e il cuore del pubblico. Il film si è aggiudicato il premio per il Miglior Documentario al Festival di Gerusa lemme 2012. 56 LA SCHEDA Regia: Ran Tal Israele, 2012, Documentario, 74 minuti Fotografia: Daniel Kedem, Itay Marom Montaggio: Nili Feller Musica: Avi Belleli Suono: Alex Claude Produzione: Amir Harel, Ayeley Kait, Ran Tal Distribuzione: EZ Films T he Garden of Eden is a portrait of Gan HaShlosha, better known as “Sakhne”, one the largest and most visited parks in Israel. The film documents a year in the life of the park, capturing the beauty of the seasons and uncovering human stories there, both personal and collective. Yaacov, whose wife left him, bathes to purify himself; Athir is trying to drum up the strength to search for a better life; Yael comes to relax and forget the traumas of her childhood; Itzhak finds a refuge and comfort in the cool waters. Ran Tal has created a portrait that is concrete yet abstract at the same time, one which dazzles the eyes and charms the heart. The film won the prize for Best Director at the Jerusalem Film Festival in 2012 57 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma Noodle A trentasette anni, Miri, assistente di volo per la El Al, è già vedova due volte. La sua vita ordinata è sconvolta da un ra gazzino cinese abbandonato, la cui madre immigrata è stata espulsa da Israele in modo sbrigativo. Il film è un toccante misto di commedia e dramma in cui due esseri umani così differenti l’uno dall’altro, così come lo possono essere Tel Aviv da Pechino, si fanno compagnia l’un l’altro in un viaggio straordinario che restitu isce entrambi ad una vita piena di significato. La regista del film si è laureata alla Beit Zvi School of Stage and Cinematic Arts ed oggi lavora anche come montatrice. Tra i suoi film spiccano il pluripremiato Crows e . Noodle, che ha preso dieci nominations per il premio dell’Israeli Film Academy, è stato presentato in molti festival internazionali, come il Festival di Haifa dove ha vinto il Premio della Critica e il Melbourne Inter national Film Festival 58 LA SCHEDA Regia: Ayelet Menahemi Israele, Israele 2007, Colore, 90 min. Sceneggiatura: Shemi Zarhin, Ayelet Menahemi Fotografia: Itzik Portal Montaggio: Einat Glaser-Zarhin Musica: Aviv Aldema, Haim Ilfman Interpreti: Mili Avital, Baoqi Chen, Anat Waxman, Alon Aboutboul, Iftach Klein Produzione: Norma Productions A t thirty-seven, Miri is a twice-widowed, El Al flight attendant. Her well-regulated existence is suddenly turned upside down by an abandoned Chinese boy whose migrant-worker mother has been suddenly deported from Israel. The film is a touching comic-drama in which two human beings - as different from each other as Tel Aviv is from Beijing - accompany each other on a remarkable journey, one that takes them both back to a meaningful life. The film’s director graduated from the Beit Zvi School of Stage and Cinematic Arts and today she also works as an editor. Her filmography includes the multi-award winning productions Crows and Tel Aviv Stories. Noodle received ten nominations for the Israeli Film Academy awards and was presented at many international showcases, such as the Haifa International Film Festival (where it won the Critics’ Prize) and the Melbourne International Film Festival. 59 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma S Souvenirs hahar è un regista disoccupato che vive gra zie al sostegno di suo padre, Slaiman. Per dare una spinta al suo futuro professionale, l’anziano padre gli consiglia di fare un film sulla Brigata Ebraica, in cui si era arruolato duran te la seconda guerra mondiale. Shahar non è entu siasta della proposta ma quando scopre che forse Slaiman ha lasciato in Olanda dei “souvenirs”, ovvero dei figli avuti da due donne, decide di fare il film con l’intenzione di ritrovare i discendenti sconosciuti del padre. I due partono sulle tracce della Brigata, iniziando il loro viaggio in Israele, 60 proseguendo in Italia e in Germania ed arrivando sino in Olanda. Lo spettatore può così conoscere la vera storia della Brigata Ebraica. In parallelo però Shahar porta avanti la sua ricerca segreta per ritro vare questi suoi parenti dimenticati sino a fare una sconcertante scoperta... Shahar Cohen rivela in questo suo primo docu mentario la sua capacità di dare un risvolto comi co a un documentario che non glissa sul confronto con la verità storica, anche se questa potrebbe es sere ragione di imbarazzo. S hahar is an unemployed film director who survives thanks to support from his father, Slaiman. To provide some stimulus for his son’s career, the old man suggests making a film about the Jewish Brigade, the military group he fought with in the Second World War. Shahar is not very keen on the idea but when he discovers that Slaiman may have left behind some “souvenirs” in the Netherlands, in the form of babies had with two Dutch girls, he decides to make the film, also to trace the descendants his father never met. They set off on the trail of the Brigade, starting from Israel then travelling to Italy, Germany and eventually Holland. This way the audience can learn the real story of the Jewish Brigade. In tandem, Shahar continues his secret search for his forgotten relatives, until he makes a disconcerting discovery… Shahar Cohen’s first documentary reveals his ability to bring a comic touch to a film that does not shrink from the historical truth, even if it could be embarrassing. LA SCHEDA Regia: Shahar Cohen, Halil Efrat Israele 2006 (colore), 75 min. Titolo originale: Souvenirim Fotografia: Tomer Shani Montaggio: Halil Efrat Suono: Amir Bar Musica: Shai Bachar Produzione: Sharon Shamir Sirocco Productions 61 10° PKF 2015 פסטיבל הקולנוע פיטיליאני רומא Il Pitigliani Kolno’a Festival - Roma 62 L a forza di nuotare è la vicenda di queste sette don ne, della squadra di nuoto del club “HaKoah” di Vienna. Le donne, che negli anni trenta del seco lo scorso erano state delle giovani sportive in una Vienna ribelle e intellettuale, con lo scoppio della guerra si sono sparpagliate ai quattro angoli della terra. Non tut te sono rimaste in contatto. Tutte in compenso però hanno avuto una vita piena ed emozionante e continuano infine a praticare regolarmente il nuoto. Yaron Zilberman, approdato al cinema insolitamente dal mondo del High Tech, ha fatto un film molto curato e adatto sia al grande schermo che alla televisione. Ha incontrato le donne a casa loro, in Israele, in Inghilterra e negli Stati Uni ti, documentando la loro storia. In uno dei momenti culmi nanti del film, egli torna assieme a loro nella città dei sogni, da cui furono costrette a scappare sessantacinque anni pri ma, per nuotare insieme ancora una volta nella spettacolare piscina olimpionica. Watermarks T he strength to swim binds these seven women from the swimming team at the “HaKoah” sports club in Vienna. In the 1930s, these women were young champions in a rebellious and intellectual Vienna, but when war broke out, they were scattered to the four corners of the earth. They did not all stay in touch, but they have all had a full and exciting life, and still swim regularly - even now. Yaron Zilberman, who unusually came to the world of cinema via the high-tech industry, has made a very carefully constructed film suitable for both the big screen and for television. He met the women in their own homes in Israel, Britain and the USA, documenting their history. In one of the film’s climactic sequences, he returns with them to the City of Dreams from which they were forced to flee 65 years earlier, so they can swim together once more in the spectacular Olympic pool. LA SCHEDA Regia: Yaron Zilberman Israele, 2004, ebraico, 90 min. Titolo originale: HaKoah Lishot (La forza di nuotare) Fotografia: Tom Horwitz Montaggio: Ruben Kornfeld, Yuval Sher Musica: Uri Cane Produzione: Yaron Zilberman, Philippa Kowarsky, Paul Rozenberg 63 © copyright 2015 Testi - gli autori Realizzazione grafica e stampa NADIR MEDIA s.r.l. Finito di stampare nel mese di novembre 2015/cheshvan 5776 CENTRO EBRAICO ITALIANO CON IL PATROCINIO DI: CON IL SOSTEGNO DI: Ufficio culturale Ambasciata di Israele - Roma IN COLLABORAZIONE CON: SI RINGRAZIANO: