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Bonenti sfida Butterini Patt e Olivieri ai ferri corti

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Bonenti sfida Butterini Patt e Olivieri ai ferri corti
Valli Giudicarie e Rendena
46 martedì 9 giugno 2015
La battaglia per la Comunità di valle
vive il suo momento decisivo. Il sindaco
di Condino ha già pronta la squadra
per l’elezione dei sedici consiglieri
GIUDICARIE
In una burrascosa riunione del gruppo
del sindaco di Bondo gli autonomisti
hanno messo in minoranza l’avvocato
di Pinzolo per formare la seconda lista
Bonenti sfida Butterini
Patt e Olivieri ai ferri corti
IN BREVE
STORO
Don Marcello Farina
L’Associazione Il Chiese invita
(oggi, ore 20.30, Sala riunioni
del municipio) alla conferenza
«Dietrich Bonhoeffer. Il cristiano
che sfidò Hitler»
a cura di don Marcello Farina.
La serata rifletterà sulla
significativa esistenza di
Dietrich Bonhoeffer, teologo
tedesco-polacco, giustiziato in
un lager nazista nell’aprile del
‘45. Un giovane Pastore simbolo
della resistenza tedesca contro il
nazismo. L’incontro è a ingresso
libero ed è aperto a tutta la
popolazione.
STORO
Animazione per bambini
Da lunedì 15 e fino al 26
giugno «Un’estate geniale &
Play Camp» animazione per
bambini dai 6-10 anni con
attività educative inerenti la
valorizzazione delle capacità e
delle qualità dei bambini in
base alla teoria delle
intelligenze multiple, con azioni
diversificate per garantire
opportunità di successo a tutti.
Orario (pranzo compreso) dalle
9 alle 17 oppure solo la mattina
dalle 9 alle 12 oppure solo il
pomeriggio dalle 14 alle 17 a
Storo presso l’oratorio, salita al
rio Proas 4 e presso il Campo
sportivo Grilli. Saranno previsti:
laboratori, giochi e sport. Info
presso l’oratorio di Storo.
GIULIANO BELTRAMI
GIUDICARIE - La telenovela per la presidenza della Comunità di Valle ha
trovato finalmente un titolo: «Una poltrona per due», o meglio, «Due per
una poltrona».
Di fronte alle elezioni del 10 luglio
prossimo si troveranno Giorgio Butterini (sindaco di Condino e presidente del Bim del Chiese, voluto dalla
Conferenza dei sindaci quasi all’unanimità) e Giuseppe Bonenti, sindaco
di Bondo, che si è auto escluso dalla Conferenza dei sindaci e quindi si
è arrabattato a trovare soluzioni alternative, cercandole fra le minoranze, ma senza disprezzare qualche
maggioranza comunale.
Diciamo subito di Butterini, che ha
già formato la sua squadra, fatta di
sedici membri.
E’ il massimo concesso per il nuovo
Consiglio di Comunità, che fa crollare da novantanove a sedici i rappresentanti.
Ci saranno fra gli altri Stefania Giacometti (assessore di Storo), Stefano Bagozzi (sindaco di Castel Condino), Ketty Pellizzari (sindaca di Valdaone),
Werner Bonenti (sindaco di Lardaro),
Manuela Ferrari (consigliera di Tione),
Roberto Bertolini (di Zuclo), Michela
Simoni (sindaca di Montagne), Simone Marchiori (di Saone), Walter Ferrazza
(sindaco di Bocenago), Roberto Failoni (di Pinzolo), Bruna Collini (sindaca di Darè), Roberto Bombarda (assessore di Comano Terme).
Della composizione della Giunta si è
favoleggiato, ma a sentire il candidato presidente «è tutta roba da gos-
l'Adige
sip».
Posto che per gli equilibri geopolitici dovranno essere rappresentanti
dei tre ambiti giudicariesi, oltre al
Chiese (terra d’origine di Butterini)
non ci sono certezze né per Ferrazza, né per Ferrari.
L’unica possibile certezza (vuoi per
la competenza, vuoi per il consenso
ottenuto nella sua zona) è per Roberto Bombarda, ex consigliere provinciale, sponsorizzato da Comano Terme e dalle intere Giudicarie Esteriori.
Chi sta facendo le corse è il capo della seconda lista: Giuseppe Bonenti,
MADONNA DI CAMPIGLIO
sindaco di Bondo. Le corse, perché
in due giorni dovrà consegnare la lista e soprattutto raccogliere le firme
di 54 consiglieri comunali (i presentatori) e dovrà espletare tutte le pratiche burocratiche, semplici quanto
sa essere semplice l’italica macchina burocratica.
E’ una lista nata all’insegna del «volemose male». Tradotto, a cercare di
arrampicarsi sulla poltrona più alta
della Comunità erano in tre: lo stesso Bonenti, Gigi Olivieri e Alessandro
Rognoni. Venerdì scorso c’è stata una
riunione piuttosto burrascosa, al termine della quale Olivieri (assessore
uscente della Comunità, personaggio sicuramente ingombrante per la
sua storia politica lunga e con momenti luminosi, come quando per
dieci anni è stato deputato) è stato
(per dirla con franchezza) fatto fuori.
Da chi? Dagli uomini del Partito autonomista, i quali si sono accordati
con minoranze varie per formare la
seconda lista.
Al comando ci sarà Giuseppe Bonenti (sindaco di Bondo, già presidente
della Conferenza dei sindaci) e fra i
candidati ci sarebbero esponenti di
varie forze: Marcello Mosca (capogrup-
po Upt in Comunità), Vincenzo Zubani (già sindaco di Tione), Daniele Tarolli (assessore uscente, in quota
Patt, della Comunità).
Che la politica sia andata a remengo
lo dicono i fatti. Ne bastino due. Simone Marchiori (giovane emergente
del Patt) si candida con Butterini,
mentre altri due autonomisti (Bonenti e Tarolli) si candidano contro. Stefania Giacometti è assessore di Turinelli e sarà consigliera di Butterini,
mentre Daniele Tarolli si è candidato a supporto dello stesso sindaco
di Storo e per la Comunità di Valle si
candiderà contro.
Nel garage pompieri e volontari al lavoro da giorni
Esonda il rio, oratorio sommerso
MADONNA DI CAMPIGLIO Due giorni di lavoro e ancora
non è finita: la bomba
d’acqua che sabato
pomeriggio ha investito
Madonna di Campiglio, e la
pioggia dell’altra notte,
hanno ostruito il rio delle
Grotte che ha riversato
qualcosa come duemila
metri cubi di acqua, fango e
detriti nel garage
dell’oratorio in via Campanil
Basso, proprio dietro l’hotel
Des Alpes. «Sabato, in un’ora
e mezza, saranno caduti 70 80 millimetri di pioggia
quanta ne cade
normalmente in una
settimana - spiega Franco
Luconi Bisti, comandante dei
vigili del fuoco volontari - e
il fiumiciattolo, intasato da
terra, detriti, tronchi e rami,
è esondato riversandosi con
il suo carico nel garage della
parrocchia». Un disastro: nei
Darzo | Lou Marini e la sua band hanno fatto tappa nel paese dei suoi avi
I Blues Brothers arrivati in visita parenti
DARZO - Coloro che si trovavano a passare
per la piazzetta di Darzo nei giorni scorsi si
sono trovati davanti ad un movimento insolito. Facce foreste e lingue straniere dicevano che non era un giorno qualsiasi. Ebbene?
Dal pullman sono scesi in tredici. Immaginereste? I Blues Brothers. Proprio i musicisti
resi famosi dall’omonimo film cult degli anni Settanta.
Che ci facevano gli artisti americani nel paesino minerario del basso Chiese? Risposta:
Blue Lou Marini ha antenati provenienti proprio da Darzo. Nei primi anni del Novecento suo nonno Candido partì per l’America.
La meta era quella dei migranti di Darzo: Alliance, Ohio, Stati Uniti. Proprio in quella città operaia nacque il figlio Louis, che intraprese la carriera di musicista nella Marina
americana. Louis junior (più conosciuto come Lou) nacque a Charleston, North Carolina, con la musica nel sangue come il padre.
Con una differenza: Lou non ha percorso la
carriera paterna nelle bande militari, ma ha
frequentato l’università prima di farsi strada nei gruppi rock e jazz. Negli anni Settanta la svolta: clarinetto in mano, sale sul set
del film che ammalia più generazioni, «Blues
brothers», con l’indimenticato John Belushi.
Da quel momento in poi la sua carriera è fulminante: suonerà con le star più grandi della storia del rock mondiale, da Lou Reed a
Frank Zappa, da James Brown ai Rolling Sto-
nes, a James Taylor, e fermiamoci qua.
Nell’estate del 2004 il sindaco di Storo Settimo Scaglia gli consegnò la cittadinanza onoraria. Da allora ogni volta che Blue Lou capita in Italia passa a dare un saluto ai parenti
ed agli amici: memorabile un concerto al centro polivalente, accompagnato da musicisti
della valle. La band aveva suonato martedì
a Torino e aveva in calendario un concerto a
Merano.
E così ha deviato. Passaggio dalla casa da dove partì nonno Candido, merenda nel bar degli alpini in casa sociale, foto, pacche sulle
spalle e poi, via di nuovo, dopo tre ore di conversazioni. Prima tappa Merano, poi partenza per la Lituania. Con l’arrivederci a tutti alG.B.
la prossima tournée.
400 metri quadrati del locale
interrato, oltre a due auto di
alcuni inquilini e alla moto
del parroco, vi sono i locali
caldaia e i magazzini. Tutto
sommerso da una montagna
di fango e detriti, con danni
ancora tutti da valutare.
Gran lavoro, come detto, per
i vigili del fuoco volontari
del paese che come prima
cosa hanno messo in
sicurezza il rio, anche in
previsione delle nuove
piogge attese. E poi hanno
cominciato a liberare e
ripulire il garage, con l’aiuto
anche di tanta gente accorsa
per dare una mano al
parroco, don Mario Bravin.
Dalle 18 di sabato quando è
arrivata la prima chiamata
per i pompieri il lavoro non
è mancato. Il temporale
dell’altra notte ha portato
ancora acqua e fango.
«L’oratorio è una struttura
nuovissima - continua
Luconi Bisti -, è stato
inaugurato un anno e mezzo
fa e dunque anche gli
impianti sono nuovi, caldaie
a legna, abbastanza delicate.
Bisognerà valutare, una
volta ripulito tutto, la
consistenza dei danni». C’è
stata comunque una bella
risposta da parte del paese,
con tantissimi volontari
della parrocchia accorsi a
dare una mano ai pompieri.
Ma è veramente una corsa
contro il tempo, con nuove
piogge previste fino a
domani. «Il problema è che
quando piove è sempre
peggio - conclude il
comandante dei vigili del
fuoco - e queste bombe
d’acqua non sono più così
rare».
L’opera dei
vigili del fuoco
volontari di
Campiglio per
sistemare
l’oratorio dopo
l’esondazione
del rio delle
Grotte che ha
provocato
sabato
pomeriggio
molti danni e
disagi alla
struttura
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