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Lezione 12 -IL MODELLO OPERONE
IL MODELLO DELL’OPERON La regolazione genica nei procarioti I microrganismi presentano sorprendenti capacità di adattamento a diverse condizioni ambientali Questa capacità di adattarsi, e quindi di crescere, risiede nella capacità di esprimere velocemente i geni necessari a far fronte a specifici stimoli ambientali VANTAGGIO: risparmio energetico, quindi una crescita più veloce e migliore utilizzo delle risorse disponibili sono sempre espressi nella cellula, geni essenziali per la cellula (ad esempio rRNA, tRNA, proteine ribosomali, RNA polimerasi, ecc) COSTITUTIVI la loro attività è controllata in risposta alla necessità REGOLATI GENI Per regolare l’espressione genica 1. Devono riconoscere le condizioni ambientali nelle quali attivare o reprimere l’espressione di specifici geni 2. Devono essere in grado di attivare o reprimere l’espressione cordinata di specifici geni o gruppi di geni A che livello può agire la regolazione nei procarioti? DNA proteina mRNA trascrizione controllo della trascrizione traduzione controllo della traduzione controllo della stabilità dei trascritti controllo della stabilità della proteina controllo dell’attività proteica Controllo delle proteine per l’utilizzo di zuccheri I batteri possono utilizzare diversi zuccheri come fonte di carbonio e di energia (glucosio, lattosio, arabinosio, xylosio, ecc.) Le proteine necessarie per il metabolismo dello zucchero comprendono quelle che favoriscono l’ingresso dello zucchero nella cellula quelle che catalizzano i passaggi di degradazione dello zucchero Regolazione del catabolismo del lattosio in E. coli Il metabolismo del lattosio è stato studiato in dettaglio negli anni 1950 da François Jacob e Jacques Monod La loro descrizione del sistema di controllo della trascrizione è stata una scoperta di enorme valore scientifico che è valso loro il premio Nobel nel 1965 E. coli può crescere in un terreno minimo contenente glucosio I geni del metabolismo del glucosio sono costitutivi, la glicolisi è un processo fondamentale Se al terreno minimo viene aggiunto lattosio, al posto del glucosio, E. coli sintetizza gli enzimi utili per metabolizzare questo zucchero Enzimi indotti dal lattosio β-galattosidasi (gene lacZ) che scinde il lattosio in galattosio e glucosio catalizza l’isomerizzazione del lattosio in allolattosio Lattosio permeasi (gene lacY) per promuovere il passaggio del lattosio all’interno della cellula la β-galattoside transacetilasi (gene lacA) trasferisce un gruppo acetilico ai β-galattosidi, ma la sua funzione è ancora poco chiara QUESTI GENI SONO DETTI GENI STRUTTURALI Jocob e Monod studiarono le mutazioni che alterano il metabolismo del lattosio Mutazioni nei 3 geni strutturali (lacZ, lacY e lacA) le mutazioni nei geni lacZ−, lacY−, lacA− furono mappate con tecniche classiche I tre geni sono strettamente concatenati e l’ordine lacZ−lacY−lacA I tre geni sono trascritti in un unico mRNA detto policistronico o poligenico Mutazioni che influenzavano la regolazione di tutti e 3 i geni strutturali Mutanti costitutivi i geni strutturali sono sempre espressi, sia in presenza che in assenza di lattosio Mutanti che bloccano l’espressione dei geni strutturali anche quando è presente il lattosio Mappatura dei mutanti costitutivi Sono state identificate due classi: 1a classe: mappava in una regione piccola a monte del gene lacZ che chiamarono operatore (lacO) 2a classe: mappava a monte dell’operatore in un gene che chiamarono lacI, che codifica per il repressore Struttura della regione genomica Essi coniarono il termine di OPERONE per indicare un cluster di geni che svolgono funzioni correlate e che sono regolati in modo coordinato Come potrebbe essere regolata la trascrizione di geni inducibili? REGOLAZIONE Vie CATBOLICHE o di degradazione (lac) INDUCIBILI Vie ANABOLICHE o di biosintesi (trp) REPRIMIBILI GENE REGOLATORE ATTIVATORI REPRESSORI legano una regione regolativa in base alla presenza di MOLECOLE EFFETTRICI INDUTTORI CO-REPRESSORI Influenzano la struttura tridimensionale dei regolatori SISTEMI INDUCIBILI: REGOLAZIONE POSITIVA SISTEMI INDUCIBILI: REGOLAZIONE POSITIVA INDUTTORE ASSENTE INDUTTORE PRESENTE INDUTTORE SISTEMI INDUCIBILI: REGOLAZIONE NEGATIVA SISTEMI INDUCIBILI: REGOLAZIONE NEGATIVA INDUTTORE operatore Per meglio definire il ruolo di ciascun componente dell’operone Jacob e Monod si servirono di ceppi parzialmente diploidi Utilizzarono ceppi F’ che portavano alcuni geni dell’operone sul fattore di fertilità F Poterono definire quali mutazioni sono dominanti e quali recessive Formulare ipotesi circa il ruolo svolto da ciascuna regione dell’operone Diploide parziale per mutazioni lacOc GENOTIPO: lacI+ P O+ Z- Y+ F’ lacI+ P Oc Z+ Y− lacI+ P O+ Z− Y+ CROMOSOMA BATTERICO CELLULA BATTERICA PLASMIDE F’ lacI+ P O+ Z− Y+ F’ lacI+ P Oc Z+ Y− SENZA INDUTTORE CON INDUTTORE β-galattosidasi permeasi + − (sintesi della forma mutata) + + Il gene Lac Z è espresso in modo costitutivo Il gene Lac Y è soggetto a controllo inducibile SI PUO’ DEDURRE CHE UNA MUTAZIONE lacOc ALTERA SOLO I GENI A VALLE SULLA STESSA MOLECOLA DI DNA QUESTO TIPO DI MUTAZIONI SONO DETTE CIS-DOMINANTI L’operatore NON CODIFICA PER UN PRODOTTO DIFFUSIBILE altrimenti uno dei due alleli controllerebbe tutti i geni per l’utilizzo del lattosio Diploide parziale per mutazioni lacI− GENOTIPO: lacI+ P O+ Z− Y+ F’ lacI− P O+ Z+ Y− lacI+ P O+ Z− Y+ CROMOSOMA BATTERICO CELLULA BATTERICA PLASMIDE F’ lacI+ P O+ Z− Y+ F’ lacI− P O+ Z+ Y− SENZA INDUTTORE β-galattosidasi − permeasi − L’espressione di entrambi i geni è inducibile lacI+ nella cellula è dominante su lacI− DATO CHE I GENI lacI SI TROVANO SU MOLECOLE DIVERSE DI DNA (configurazione in trans) LA MUTAZIONE lacI+ E’ DETTA TRANS-DOMINANTE SU lacI− Jacob e Monod ipotizzarono quindi che il gene lacI codificasse per un REPRESSORE DIFFUSIBILE nella cellula IL MODELLO DI REGOLAZIONE NEGATIVO PROPOSTO DA JACOB E MONOD IN ASSENZA DI LATTOSIO IN PRESENZA DI LATTOSIO Il modello spiega i mutanti trovati? I MUTANTI lacOc IN ASSENZA DI LATTOSIO I MUTANTI COSTITUTIVI lacI- Il modello proposto per i diploidi parziali lacI+ P O+ Z- Y+ A+ GENOTIPO F’ lacI+ P Oc Z+ Y- A+ SENZA INDUTTORE β-galattosidasi permeasi + − (sintesi della forma mutata) IN ASSENZA DI LATTOSIO lacI+ P O+ Z- Y+ A+ GENOTIPO F’ lacI+ P Oc Z+ Y- A+ CON INDUTTORE β-galattosidasi + permeasi + IN PRESENZA DI LATTOSIO Il secondo diploide parziale analizzato lacI+ P O+ Z− Y+ A+ GENOTIPO F’ lacI− P O+ Z+ Y− A+ SENZA INDUTTORE β-galattosidasi − permeasi − IN ASSENZA DI LATTOSIO lacI+ P O+ Z− Y+ A+ GENOTIPO F’ lacI− P O+ Z+ Y− A+ CON INDUTTORE β-galattosidasi + permeasi + IN PRESENZA DI LATTOSIO I mutanti di regolazione identificati GENE MUTAZIONE FENOTIPO lacI lacI- sintesi costitutiva dei 3 enzimi lacO lacOc sintesi costitutiva dei 3 enzimi lacI lacIs nessuna sintesi anche in presenza di lattosio lacP lacP- nessuna sintesi anche in presenza di lattosio La mutazione lacIs (superrepressore) Nei diploidi parziali (lacI+/lacIs) lacIs è TRANS-DOMINANTE bloccando la sintesi dei geni strutturali su entrambe le copie dell’operone L’operone lattosio ha anche un sistema di regolazione positiva Questo sistema di regolazione assicura che i geni dell’operone lattosio siano espressi ad alti livelli solo se i lattosio è l’unica fonte di carbonio e se non è presente anche il glucosio Il glucosio è preferito perché può essere direttamente utilizzabile nella glicolisi per produrre energia Gli altri zuccheri devono essere convertiti in glucosio prima di poter essere utilizzati queste conversioni richiedono energia Il modello di regolazione positiva dell’operone lattosio di E.coli CAP cAMP (AMPciclico) (Catabolite Activator Protein) RNA polimerasi La proteina regolatrice CAP “sente” la presenza di glucosio nella cellula legandosi al cAMP la cui concentrazione è inversamente correlata alla quantità di glucosio nella cellula Il legame del cAMP alla proteina CAP aumenta l’affinità di questo complesso con un sito adiacente a lacP Il legame del complesso CAP-cAMP al DNA favorisce il legame della RNA polimerasi al promotore CAP e cAMP mantengono gli operoni dell’arabinosio e del galattosio Gli operoni sono molto comuni nei procarioti Permettono di: regolare contemporaneamente più geni coinvolti nello stesso metabolismo mantenere i rapporti dei trascritti bilanciati rispondere velocemente alle variazioni ambientali Altri esempi di operoni: triptofano arabinosio L’operone triptofano Operone reprimibile negativo trpR P O trpE trpD trpC trpB trpB repressore attivo repressore inattivo triptofano Acido Corismico->Triptofano L’operone è sotto il controllo negativo del repressore codificato dal gene trpR Il triptofano agisce come corepressore, attivando il repressore e bloccando la trascrizione L’operone triptofano L’attenuazione della trascrizione trpR P O trpE trpD trpC trpB trpB leader 162 nt codoni trp 1 2 peptide leader (14AA) 3 4 mRNA attenuatore Se deleta la sequenza leader determina incremento di espressione dell’operone trp Senza effetti sulla reprimibilita’ dell’operone. L’operone triptofano L’attenuazione della trascrizione trpR P O leader trpE trpD trpC trpB trpB 162 nt codoni trp 1 2 peptide leader (14AA) 3 4 mRNA Attenuatore Seq. palindroma ricca in G:C seguita da coppie A:T Secondo livello di regolazione -> attenuazione In presenza di tRNA trp carico di triptofano causa la terminazione prematura della trascrizione dell’operone-> trascritto tronco (140nt) Trascrizione di questa sequenza e dei segnali di terminazione della seq attenuatore 1 1 2 2 3 4 3 4 Attenuatore (terminatore della trascrizione) UUUUUUU mRNA RNA nascente che puo’ formare una struttura a forcina seguita da alcuni uracili Avviene un cambiamento conformazionale nell’RNApolimerasi associata causando la terminazione della trascrizione MA…..Se al segmento 1 viene impedito di appaiarsi con il segmento 2, quest’ultimo si appaia con il segmento 3. Il 4 rimane singolo e non si forma il terminatore TRASCRIZIONE ATTIVA 2 1 E la presenza del trp come influenza l’attenuazione? 3 4 Il comportamento del ribosoma durante la traduzione del peptide leader regola l’attività della RNA polimerasi NB:Nei procarioti trascrizione e traduzione avvengono contemporaneamente peptide leader 1 AUG UGA 2 3 4 mRNA Se è presente sufficiente triptofano il ribosoma sintetizzerà il peptide leader arrivando fino al codone di stop. Il ribosoma sporge sul segmento 2 impedendogli l’appaiamento con il segmento 3 3 AUG 1 UGA 4 2 PRESENZA TRIPTOFANO -> Forcina di Terminazione ->OPERONE TRP NON TRASCRITTO Il comportamento del ribosoma durante la traduzione del peptide leader regola l’attività della RNA polimerasi peptide leader AUG 1 UGA 2 3 4 mRNA Se manca il triptofano, il ribosoma si fermerà in corrispondenza dei 2 codoni trp adiacenti impedendo al segmento 1 di appaiarsi con 2. Il segmento 2 si associa con il segmento 3 2 AUG 1 UGA 3 4 PRESENZA TRIPTOFANO -> ATTENUAZIONE ->OPERONE trp ATTENUATO La polimerasi termina la trascrizione 2 3 4 FORCINA DI TERMINAZIONE ASSENZA TRIPTOFANO -> LOOP ->OPERONE trp NON ATTENUATO La polimerasi continua 2 3 Agendo insieme, repressione e attenuazione possono coordinare la velocità di sintesi degli enzimi biosintetici per gli amminoacidi con la disponibilità degli amminoacidi e la velocità globale della sintesi proteica. Quando il triptofano è presente ad alte concentrazioni, qualsiasi RNA polimerasi non bloccata dal repressore probabilmente non oltrepasserà la sequenza dell’attenuatore. La repressione riduce la trascrizione di circa 70 volte e l’attenuazione la riduce ulteriormente di 8-10 volte: quando entrambi i meccanismi operano insieme, la trascrizione può essere ridotta di circa 600 volte. Sembra che l’attenuazione abbia un ruolo importante nella regolazione della biosintesi di molti amminoacidi