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I servizi arrivano nelle case Cresce l`assistenza domiciliare

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I servizi arrivano nelle case Cresce l`assistenza domiciliare
Anno XI n. 2 - trimestrale
Papa Francesco
buon educatore
di monsignor Carlo Vinco*
Alcune settimane fa ho trascorso tre giorni a Roma in compagnia di alcuni preti che
trent’anni fa erano stati ordinati. Siamo tornati a visitare i luoghi più antichi e fondanti
della nostra fede e abbiamo partecipato a due
incontri di papa Francesco con i fedeli.
Il mercoledì in piazza San Pietro, per l’udienza settimanale, e il giovedì in basilica per la
preghiera con i vescovi italiani in occasione
della loro conferenza.
Più volte mi è capitato di essere presente in
sala Nervi o in piazza San Pietro. è un appuntamento scandito da una lettura della sacra scrittura, in sette lingue diverse, e da un
breve commento del pontefice. C’è il saluto in
varie lingue ai gruppi di pellegrini presenti e
un passaggio del papa fra la folla per un saluto. A seconda dei periodi o delle occasioni possono essere presenti varie migliaia di persone.
Ma mai come questa volta mi era capitato di
vedere la piazza gremita, come fosse Pasqua
o Pentecoste. Forse più di centomila persone.
Un papa sereno, sorridente, affettuoso con
tutti, disposto a salutare decine e decine di
persone. Disposto a trattenersi un’ora e mezza dopo la celebrazione, per passare in mezzo
alle sedie ad abbracciare a uno a uno i quasi
trecento vescovi e a scambiare con ciascuno
una parola, una battuta, una domanda. E
da uno dei guardiani della basilica cui avevo
fatto la battuta «vi tocca fare gli straordinari» mi è arrivata una simpatica risposta.. «Lo
facciamo volentieri perché vediamo la gente
andarsene contenta!» è l’incontro umano che
rende contenti, è quel sorriso di accoglienza
che rasserena, quello sguardo di speranza che
dona pace.
In questi anni di studi e di evoluzione del concetto di assistenza, in cui tanto abbiamo insistito sul «prenderci cura della persona fragile»
e sulla consapevolezza che dove non arriva la
medicina deve arrivare l’accoglienza, abbiamo imparato davvero che la testimonianza
cristiana nell’esperienza della cura e la professionalità più precisa non possono esimersi
dal rapporto umano fatto di partecipazione,
di calore , di accoglienza, di presenza condivisa e fiduciosa.
Il papa ce lo sta insegnando e testimoniando
ed è forse questa la predica più bella che sta
donando al mondo e la certezza che là dove
creiamo relazione umana vera realizziamo
pienamente il nostro compito assistenziale.
Nel primo giorno di pontificato ci ha ammonito «non abbiate paura della tenerezza».
Non è invito a una generica gentilezza, ma
avvertimento preciso: là dove la malattia, la
disabilità, la demenza, la solitudine, l’angoscia o la disperazione determinano il cammino di vita di una persona, la tenerezza dei gesti, delle parole, dei progetti può essere l’unico
linguaggio che unisce e umanizza.
*Presidente della Fondazione
In questo numero
Pag. 2-3 • I Giochi Special Olympics
a San Giovanni Lupatoto.
• La Pia Opera in campo
con la squadra dei cuochi.
• Casa del Sorriso a Roncolevà
un’oasi di pace.
Pag. 4 • Il nuovo contratto nazionale
dei lavoratori Uneba.
• I punti di ascolto della Fondazione
• In libreria
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB VERONA
Giugno 2013
I servizi arrivano nelle case
Cresce l’assistenza domiciliare
L
a Giunta regionale del Veneto, nei
primi giorni di maggio, ha varato una
riforma epocale per l’assistenza sanitaria e sociale, oggi al vaglio della commissione consiliare competente: cambiano
faccia e modalità erogative dei tradizionali
servizi “extra Lea”, cioè prestazioni legate
al sociale e quasi sempre alla persona non
autosufficiente, per trasformarsi in veri e
propri Lea-livelli essenziali di assistenza (sia
pure aggiuntivi), che saranno riorganizzati
in un nuovo sistema definito “Impegnativa
di cura domiciliare (lcd), suddiviso in cinque
diverse categorie, a seconda del caso e della gravità.
La definizione dei livelli essenziali di assistenza è oggi data dal DPCM del 29 novembre 2001 con cui l’autorità regionale si
sarà confrontata.
La nuova sigla che ricorrerà nei documenti sarà “Icd”, impegnativa di cura domiciliare. Con questa classificazione dal 1° luglio 2013 dovranno essere ripartiti, in tutte
le Ulss, gli interventi a domicilio in ambito
socio-sanitario.
In particolare, ci saranno cinque diverse categorie di Icd,, in relazione al bisogno assistenziale della persona. Il grado di Icd sarà
assegnato dalle unità di valutazione multidimensionale (Uvmd) delle Ulss.
Gli assegni di cura
verranno trasformati
in “impegnative
di domiciliarità”
strutturate
secondo il bisogno
Con questo tipo di nuova organizzazione di livelli di assistenza, la Regione prevede
di erogare “Icd” sia come forma di contributo economico, che come servizi.
è una rivoluzione partita da lontano. Da
quando la Regione Veneto si è accorta che
non avrebbe più potuto pagare quei 102
milioni di extra Lea che “pescavano” economicamente dal fondo sanitario.
La rivoluzione è semplice: gli assegni
di cura che venivano affidati ai Comuni (che
tramite i loro servizi sociali li allocavano a
chi ne aveva bisogno), verranno trasformati
in “impegnative di domiciliarità”, strutturate secondo il bisogno.
Presumo che la legge debba anche chiarire
quale sarà il rapporto tra ULSS e Comune
nella gestione pratica ed efficace del futuro
servizio domiciliare.
Il trasferimento alle Asl della “domiciliarità
per non autosufficienti e disabili”, interesse-
rà per il Veneto 49mila
persone che riceveranno le impegnative
mensilmente e non più
con i ritardi dei vecchi
assegni.
«è una rivoluzione
culturale», ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche
sociali Remo Sernagiotto, «perché fino a
ieri con il fondo sanitario della sanità non
si potevano erogare
contributi o prestazioni a una persona
anziana non autosufficiente assistita a casa
propria, ma li si potevano attribuire solo
se ricoverata presso
una casa o di riposo
o in altro ambiente
sociosanitario. è un
impegno che mi ero
preso e che ho portato avanti per dare
una assistenza ancora
migliore alle persone,
mantenendole nel loro
ambiente».
La copertina del volume “I servizi domiciliari. Dal diritto alla salute al diritto di partecipare”
curato da Elisabetta Elio e Domenico Marte della Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus
Il progetto dovrà avere, secondo le intenzioni, anche un seguito: riuscire a fare in
modo che i pazienti rimangano all’interno
della propria abitazione. Oggi il ricorso alle
residenze assistenziali è infatti ancora molto elevato.
La nostra Fondazione ha iniziato nel
1983 il suo impegno nel servizio domiciliare che continua ancora oggi nei territori
dove sono ubicati i propri Centri di Servizio,
offrendo assistenza socio-sanitaria, pasti
e servizi integrati, in collaborazione con le
Istituzioni comunali.
è quindi apprezzata la scelta politica della
Regione Veneto di dare maggiore attenzione alla persona anziana non autosufficiente affinché possa rimanere a casa propria il
più a lungo possibile, nel rispetto delle sue
scelte e in considerazione delle potenzialità
della rete familiare e di vicinato.
Quanto annunciato dall’assessore regionale alle Politiche sociali fa parte della riforma
già in atto dei servizi alla persona: nelle
Case di Riposo/R.S.A. la persona anziana
non autosufficiente oggi entra in relazione
a livelli di gravità sempre più elevati (definiti
dalla UVMD), di conseguenza, un numero
sempre maggiore di anziani non autosufficienti non gravi, fatica ad accedere a un
posto letto nelle strutture residenziali.
Per questi ultimi, il servizio domiciliare progettato dalla Regione Veneto potrebbe
costituire una soluzione e diventerà probabilmente lo “strumento” di coesione tra le
varie risorse – famiglia, vicinato, volontari,
soluzioni di domotica – necessarie alla cura
domiciliare delle persone anziane non autosufficienti.
è apprezzata la scelta
di dare maggiore
attenzione alle persone
anziane affinché
restino a casa propria
il più a lungo possibile
Penso che, per conseguire una concreta
efficacia, il servizio domiciliare dovrà essere affiancato a forme intermedie di servizio quali: appartamenti protetti; housing
sociale (condominio solidale), centri diurni
o accoglienza diurna; nuclei per persone
anziane parzialmente autosufficienti e che
quindi vada implementata la capacità degli
Enti a proporsi come Centri di servizio polifunzionali.
Elisabetta Elio
Direttore generale
SOCIETà
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San Giovanni città aperta
Gioia, emozioni e sport per tutti
con i Giochi Special Olympics
S
i è conclusa nel migliore dei modi la rassegna veneta dei Giochi Special Olympics, un fine settimana (13
e 14 aprile) che ha regalato emozioni speciali in un
clima di condivisione e vero spirito sportivo. Il Comune di
San Giovanni Lupatoto, organizzatore di questo evento
che per la prima volta si disputava nel territorio veronese, è
riuscito nell’intento di coinvolgere nei valori Special Olympics tutta la cittadinanza lupatotina e non solo, facendo
respirare e vivere da vicino questa bella realtà.
L’assessore comunale Enrico Mantovanelli, direttore provinciale di Special Olympics, esprime tutta la sua soddisfazione per la riuscita della manifestazione: «Sono fiero e
davvero felice per quello che in questo fine settimana si è
potuto vivere a San Giovanni Lupatoto. Special Olympics è
stata un’importante occasione di crescita personale, non
soltanto per chi segue questi ragazzi in ambito sportivo,
ma per tutti. Mi fa piacere vedere come la comunità abbia
colto il nostro invito, percependone la giusta importanza.
L’assessore Mantovanelli:
«è stata un’occasione valida
di crescita personale
non solo per chi segue
questi ragazzi in ambito
sportivo, ma per tutti noi»
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al successo di
questa manifestazione, per l’impegno e la massima disponibilità dimostrata».
Mantovanelli sottolinea poi l’entusiasmo che contraddistingue questi ragazzi. «Sono ragazzi davvero speciali che
hanno una carica, un entusiasmo e una voglia di fare sport
davvero incredibili, dovrebbero essere presi d’esempio da
tutto il movimento sportivo». Sulla stessa lunghezza d’on-
da anche il sindaco di San Giovanni, Federico Vantini:
«Quello che è stato un evento, tra l’altro estremamente
positivo, deve diventare il quotidiano. Questo è il mio auspicio per il prossimo futuro. Il movimento Special Olympics incarna il vero spirito sportivo, un mix di passione, entusiasmo, determinazione e rispetto dell’avversario che ne
fanno un grande spot per tutto lo sport.»
è stata una giornata di vero sport, con atleti provenienti da tutte le provincie del Veneto, che si sono confrontati su differenti discipline sportive. Nella mattinata al bocciodromo si sono visti davvero grandissimi colpi che hanno
entusiasmato i presenti, così come è successo al campo di
calcio e al campo di basket. Lo spirito di Special Olympics
è integrazione e condivisione, ma anche impegno e serietà
che contraddistinguono tutti gli atleti.
Nel pomeriggio hanno avuto luogo le finali di nuoto, dove
gli atleti si sono sfidati in tutte le specialità della disciplina, e al campo di atletica, in un bellissimo clima di festa, i
ragazzi si sono cimentati nella corsa, nel lancio del peso,
nel salto in lungo e le altre specialità di questo sport, con
le premiazioni ospitate all’interno del Centro commerciale
Verona Uno. Poi è stato protagonista il tennis.
Estremamente soddisfatta anche Elisabetta Pusiol,
direttore regionale di Special Olympics, che riconosce l’impegno e la disponibilità dell’amministrazione comunale lupatotina: «Raramente ho trovato una tale disponibilità e un
tale impegno, come è successo a San Giovanni Lupatoto. I
risultati sono evidenti, con un evento davvero ben realizzato e organizzato nei minimi dettagli. Tutto questo naturalmente a beneficio dei ragazzi Special Olympics, che per la
passione che mettono, si meritano di avere manifestazioni
come queste. La felicità nei loro visi, è la più grande soddisfazione per noi organizzatori».
Dall’emozionante cerimonia d’apertura fino alle sfide sul
campo, si è rivelato un evento davvero speciale. Per due
giorni a San Giovanni Lupatoto si è respirato il vero spirito sportivo, una festa all’insegna dell’integrazione e della
I partecipanti ai Giochi Special Olympics negli impianti sportivi di San Giovanni Lupatoto: la ma
condivisione che ha contagiato tutti, dagli organizzatori, ai
volontari, agli spettatori.
La manifestazione Special Olympics si è rivelata dunque
un’esperienza che ha tanto da insegnare a persone di tutte le età, sia a livello umano sia a livello sportivo.
comunicato stampa comune di san giovanni lupatoto
Casa del Sorriso a Roncolevà di Trevenzuolo
un’oasi di pace e di vita in comunità
C
asa del Sorriso è una residenza della Fondazione
Pia Opera Ciccarelli Onlus. si trova a Roncolevà
di Trevenzuolo, confina con la chiesa parrocchiale
di San Zeno Vescovo e lo stabile è di proprietà della Parrocchia.
Casa del Sorriso è una realtà residenziale particolare e
sicuramente unica nel territorio veronese.
Le sue dimensioni non fanno pensare a una Residenza
protetta e l’atmosfera che si respira è di famiglia.
Dopo un attento recupero strutturale e abitativo, essa
si caratterizza per avere 14 posti letto in stanze doppie,
un’area soggiorno spaziosa e molto accogliente, una
palestra attrezzata, un ambulatorio medico e infermieristico, un locale cucina autonomo con personale attento
e scrupoloso nel confezionare pasti sani e genuini, utilizzando prodotti di prima qualità.
L’organizzazione è quella di una Residenza protetta per
non autosufficienti di primo livello, il personale è qualificato e l’équipe è formata da infermieri laureati, operatori
socio-sanitari, educatori professionali animatori, fisioterapisti laureati, logopedista, psicologo, dentista e odontotecnico, podologo.
Al suo interno opera un medico di medicina generale
che svolge la sua attività come prevista dalla convenzione stipulata con l’Ulss 22.
L’educatore professionale animatore, in sinergia con le
varie figure professionali, organizza attività varie di intrattenimento e si impegna a strutturare laboratori tematici per garantire alla persona anziana una stimolazione cognitiva e sensoriale mirata ai suoi bisogni.
L’integrazione fra le figure professionali sociosanitarie è
un bell’esempio di sinergia umana e professionale, in piena alleanza con i residenti e i loro familiari di riferimento.
Casa del Sorriso a Roncolevà, gestita dalla Pia Opera Ciccarelli
SOCIETà
Pagina 3
La Pia Opera in campo
Anche il palato vuole la sua parte
E la squadra cucina sale sul podio
Cominciammo il giovedì notte con la produzione dei primi
e dei secondi piatti, prima l’arrosto in forno, di seguito il
ragù, poi la besciamella ed in fine il confezionamento delle lasagne. Abbattimento e stoccaggio in banca del cibo.
Eravamo affiatati tutti con l’obiettivo di dare il massimo per
quelle persone che noi riteniamo speciali.
Abbiamo finito alle 5 del mattino e una volta arrivato a
casa la concentrazione era volta al traguardo finale. Il secondo giorno era il turno dei i tortini fatti con mele pelate
a mano e tutti monoporzione. La planetaria era rovente,
15 kg di farina, 50 kg di mele, 8 kg di zucchero, 50 uova.
Alla fine la soddisfazione era tanta, ci sentivamo come
quegli attori che, dopo una giornata intensa di lavoro,
attorno a un fuoco assaporano un noto amaro. Un’altra
volta le 5 del mattino, alle 8 iniziò l’istallazione della cucina
del nostro “ristorante” nel parcheggio del centro sportivo
Mozzo. Uno spettacolo, studiata dalla ditta Kent come se
fosse la cucina di un ristorante di primordine, calcolo degli
spazzi, tavoli d’appoggio abbondanti e attrezzature che
mi sorpresero per la loro capacità produttiva. Non vedevo
l’ora che arrivasse il giorno del servizio.
anifestazione ha coinvolto decine di ragazzi e ragazze in due giorni di sano agonismo.
G
li Special Olympics non sono state Olimpiadi qualsiasi. Non avrei mai pensato che un evento di tale
portata potesse approdare in provincia di Verona
e nello specifico a San Giovanni Lupatoto. Non è tutto. Io
e la mia brigata di cucina siamo stati individuati dal comitato organizzatore come cuochi adatti a soddisfare il servizio alberghiero. Tutto ha avuto inizio in febbraio quando
Simone, il presidente della scuola dell’infanzia Mons. Ciccarelli, mi ha fatto conoscere l’assessore comunale Enrico
Mantovanelli, responsabile dell’organizzazione di Special
Olimpics. Per l’appunto “Special” manifestazione sportiva
interpretata da atleti speciali che oltre a inseguire un record da prestazione sportiva, godono e trasmettono una
dimensione umana speciale. A loro si dà il cuore.
Alle 3 del mattino della domenica cominciammo a pelare e tagliare le carote, caricammo il camion refrigerato
e alle 7 eravamo in postazione. Marco Bordoni e Daniele Zanfretta, titolare tecnico della ditta Kent erano la ad
attenderci, vestiti da cuochi e pronti a mettersi in gioco
come non mai prima d’ora. Daniele si mise alla friggitrice
e precosse circa 130 kg di patatine fritte, Marco al forno
per cuocere le lasagne, Roberto al confezionamento del
dessert in appositi piattini con relativa pioggia di zucchero
a velo e io a organizzare la distribuzione affinché fosse la
più veloce ed efficiente possibile.
In sala da pranzo eravamo disposti a “pettine”, un tavolo
che fungeva da fronte pubblico e poi tutti i “denti” dove
poter inserire le varie portate del menù con un addetto
alla distribuzione per ogni singola tipologia di portata. Alle
11 la brigata di cucina e i 15 volontari lupatotini eravamo
pronti per soddisfare questo flusso di atleti stanchi ed appagati oppure in trepida attesa di dare il maglio di sé. Sono
Marco Lanza, cuoco, Sebastiano Isoli, coordinatore del settore ristorazione per la
Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus e Roberto Bertaiola, cuoco.
tutti volontari pronti a servire a dare lustro e onore a quelle
persone che con la loro presenza avevano omaggiato San
Giovanni Lupatoto. Arrivarono i primi e capimmo da subito che stavamo facendo una grande cosa, leggevamo le
espressioni di stupore, e sentivamo i commenti che facevano sottovoce i partecipanti, finché una persona disse con
testuali parole «Grazie non eravamo mai stati trattati così
bene come in quest’occasione».
Mi sono sentito al settimo cielo, un sussulto di commozione mi ha riempito la gola e gli occhi, sentivo che tutti
insieme avevamo amato il prossimo, avevamo fatto la nostra opera buona quotidiana. La distribuzione è continuata
per circa tre ore, e alla fine ci siamo guardati in faccia tutti
insieme e ci siamo ringraziati vicendevolmente. Abbiamo
scattato foto ricordo e ci siamo riproposti che quella non
sarebbe stata l’ultima volta che avremmo messo a disposizione le nostre forze ed il nostro tempo per amore altrui.
Per dovere di cronaca, è bello informare i lettori che tutti i
pasti e, il servizio offerto sono stati realizzati gratuitamente dalla Fondazione Pia Opera Ciccarelli onlus, dalla ditta
Kent a dalla Polleria Delon .
La nostra soddisfazione è stato il dono gratuito per quegli
atleti speciali. Il nostro guadagno? Il vigore e la tenerezza
dei sentimenti umani, dimensioni che oggi noi non riusciamo quasi più a vivere.
Sebastiano Isoli
Quel giorno ho capito che avremmo potuto realizzare qualcosa di importante. Abbiamo cominciato con la stesura del menù per circa 1.000 persone, abbiamo proposto
un primo piatto a base di lasagne al forno, un arrosto come
secondo, patatine fritte e carote julienne per contorno e
un tortino di mele come dessert. Avuto l’ok dall’assessore
Mantovanelli, scattò una mirata ricerca di collaboratori affidabili e seri che ci dessero supporto tecnico per allestire
una cucina vicino alla “zona pranzo”, tutto questo per far
sì che il menù non perdesse qualità durante un eventuale
trasporto. La ditta Kent ci ha fornito un forno Convotherm
e una friggitrice elettrica e la Pia Opera Ciccarelli ha messo
a disposizione un mantenitore di temperatura, la Polleria
Delon un camion refrigerato per avere una cella frigo come
si conviene in ogni cucina rispettabile.
L’entusiasmo era alle stelle. Io, i cuochi Roberto Bertaiola e Marco Lanza abbiamo lavorato al di fuori del servizio ordinario richiesto dalle residenze assistite perché i pasti
prodotti sarebbero stati così numerosi che la nostra cucina
non avrebbe potuto sostenere un ulteriore carico di lavoro
come da richiesta.
Il sindaco di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini, secondo da sinistra, con alcuni ragazzi che hanno partecipato ai Giochi Special Olympics
Vita dell’Ente
Enti di assistenza, rinnovato
il contratto nazionale Uneba
L
’8 maggio scorso, a Roma, è stato sottoscritto tra Uneba, Cisl
FP, Cisl Fisascat, Cgil FP e Uil Uiltucs l’accordo per il rinnovo del
Contratto nazionale dei lavoratori Uneba, l’Unione nazionale
istituzioni e iniziative di assistenza sociale, relativamente al periodo
2010-2012.
Il Contratto nazionale risolve molte criticità della parte normativa,
oramai obsoleta, del vecchio testo, derivanti dalla evoluzione normativa nel frattempo intervenuta, soprattutto dalla Legge 92 del
2012, la cosidetta “riforma del mercato del lavoro”.
Sono state introdotte importanti deroghe alla citata legge per
quanto riguarda i contratti a termine, togliendo quei vincoli di nessuna utilità né per i lavoratori, né per l’occupazione, né tanto meno
per i datori di lavoro.
Nello specifico, gli intervalli tra un contratto e l’altro sono tornati
quasi a quelli precedenti la Legge 92 e precisamente di 20 giorni per
contratti (compresa la proroga) di durata fino a 6 mesi e di 30 giorni
per i contratti di durata superiore ai 6 mesi.
Inoltre la durata massima individuale del contratto a termine, sia
continuativa che frazionata, passa da 36 a 42 mesi.
Un’altra novità significativa concerne il trattamento di malattia. Il
computo della conservazione del posto di lavoro, in caso di assenza
continuativa o frammentata a causa di malattia, diviene di 365 giorni (nel vecchio CCNL era di 180 giorni) calcolati, però, su un “triennio
mobile” a partire dall’ultimo evento di malattia. Sono tuttavia esclusi
da tale computo i casi di gravi malattie opportunamente certificate.
è stato infine concordato un “trattamento economico progressivo”
da riservare esclusivamente ai nuovi assunti (dal 9 maggio 2013) i
quali matureranno in maniera progressiva il diritto agli scatti di an-
I punti di ascolto
della Pia Opera
per i cittadini
zianità, al godimento delle ore di R.O.L. e della quattordicesima
mensilità. Queste misure sono finalizzate a contenere il costo del
lavoro ed incentivare nuove assunzioni.
Per ultimo arriviamo all’argomento forse più succoso: parliamo del
trattamento economico.
Gli aumenti tabellari medi sono di 50 euro con riferimento al livello 4° Super degli Operatori socio-sanitari a tempo pieno; saranno
erogati in tre tranches e precisamente per 20 euro dal 01/12/2012,
dal 01/07/2013 ulteriori 15 euro e dal 01/10/2013 altri 15 euro per
arrivare a regime all’aumento di 50 euro dalla mensilità di ottobre
di quest’anno.
Gli arretrati del 2012 (dicembre e tredicesima) e il conguaglio del
2013 (da gennaio a maggio) saranno erogati nella busta paga di
luglio in pagamento, salvo imprevisti, il 9 agosto 2013.
Il pregresso dal 2010 al novembre 2012 verrà sanato con un’erogazione “una tantum” del valore di 135 euro, sempre riferita al livello
4° Super e a tempo pieno, che troverà posto nella busta paga di
settembre in pagamento il 10 ottobre prossimo.
Dal 2014 è previsto un elemento salariale territoriale di 13 euro medi
per 14 mensilità da contrattare in sede regionale. Detto elemento territoriale potrà essere collegato alla produttività ed avere, pertanto, le caratteristiche per beneficiare della detassazione e della
decontribuzione, al fine di ritrovare in busta paga il valore “quasi
netto”.
Ultima novità, dal 2014 entrerà in vigore a favore del personale dipendente una forma di assistenza integrativa sanitaria e sono state
gettate (art. 77) le basi per disciplinare, dal prossimo rinnovo contrattuale, la previdenza complementare.
Tiziano Savoncelli
La Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus ha vari punti di ascolto per il
dialogo con i cittadini che necessitano di informazioni per affrontare e
risolvere problemi assistenziali. Nelle tabelle qui sotto i punti ascolto e
gli orari di ricevimento e i recapiti telefonici e di e-mail.
CENTRO SERVIZI PIA OPERA CICCARELLI
Referente: GELSOMINA FALSIROLI
Via C. Alberto, 18 - SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR)
Tel. 045/8296195 - Fax: 045/8751111
e-mail: [email protected]
• ORARI DI RICEVIMENTO LIBERI:
Mercoledi ore 15.30 - 18 • Venerdi ore 10 - 13
• ORARI DI RICEVIMENTO SU APPUNTAMENTO:
chiamare al numero telefonico indicato o inviare richiesta di appuntamento per mail
Pagina 4
In libreria
La nuova versione
rivista e aggiornata
di “La logica sociale
dell’aiuto”
Fondamenti
di metodologia
relazionale
Autore: Fabio Folgheraiter
Edizioni Erickson
Il volume, versione rivista e aggiornata de
La logica sociale dell’aiuto (2007), approfondisce il paradigma sociale (relazionale)
nelle pratiche di welfare e delinea le insospettabili potenzialità del «prendersi reciprocamente cura» (caring) accanto alle
consuete modalità cliniche del «guarire»
(curing). Attraverso una potente analisi
concettuale fornisce il linguaggio e gli strumenti logici per accedere a uno stile di pensiero più raffinato e inclusivo, che consente
di penetrare l’essenza dei problemi sociali e
di predisporre sensate condizioni per la loro
«soluzione».
L’opera pone le basi per una teoria generale dell’aiuto sociale. Il suo primario intento
speculativo è impreziosito di illuminanti
esemplificazioni operative in svariati settori
del Lavoro sociale.
In generale il libro dimostra come la metodologia relazionale di rete innalzi la creatività del ragionamento professionale. Tale
metodo incentiva la fiducia e la condivisione
dei saperi, atteggiamenti alla base dell’empowerment e del tanto invocato principio di
sussidiarietà.
Il libro è rivolto a studiosi e studenti delle
diverse professioni di aiuto (assistenti sociali, educatori, psicologi, psichiatri, ecc.) e
delle politiche di welfare; a operatori sociali
e sanitari interessati all’epistemologia professionale e alle problematiche della integrazione socio-sanitaria; a esperti di policy
making, in particolare di progettazione di
rete per il lavoro di comunità e per lo sviluppo dei Piani di zona.
CENTRO SERVIZI CASA SERENA
Referente: VALENTINA PASSUELLO
Via Unità d’Itaia, 245 - VERONA (San Michele Extra)
ingresso da via Fedeli per usufruire del Parcheggio Auto
Tel. 045/8923508 - Fax: 045/8920796
e-mail: [email protected]
• ORARI DI RICEVIMENTO LIBERI:
Martedi ore 10 - 13 - Giovedi ore 15 - 17.30
• ORARI DI RICEVIMENTO SU APPUNTAMENTO:
chiamare al numero telefonico indicato o inviare richiesta di appuntamento per mail
CENTRO SERVIZI CHERUBINA MANZONI
Referente: PAOLO BONAGIUNTI
Via Marconi, 64 - MINERBE (VR)
Tel. 0442/641388 - Fax: 0442/640025
e-mail: [email protected]
• ORARIO DI RICEVIMENTO LIBERO:
Mercoledi ore 9 - 13
• ORARI DI RICEVIMENTO SU APPUNTAMENTO:
chiamare al numero telefonico indicato o inviare richiesta di appuntamento per mail
Per informazioni sulle nostre pubblicazioni:
Domenico Marte: tel. 045.8296149
Elisabetta Elio: tel. 045.8296145
Anno XI - numero 2 - giugno 2013
Trimestrale di informazione della Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus
Reg. Trib. di Verona n° 1551 del 28/7/2003
Editore e Proprietario
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Redazione e Amministrazione
Vicolo Ospedale, 1 - San Giovanni Lupatoto
Tel. 045 8296149/45 - Fax 045 8751111
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Direttore responsabile
Enrico Giardini
Grafica e impaginazione
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Via Monte Carega, 8 - San Giovanni Lupatoto
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