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immobili statali che dovra` ordinarsi nei confronti dei «non profughi

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immobili statali che dovra` ordinarsi nei confronti dei «non profughi
Atti Parlamentari
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XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
B
404
AI RESOCONTI
immobili statali che dovrà ordinarsi nei
confronti dei « non profughi » sistemati
illegittimamente negli alloggi statali ad
opera degli enti locali.
(4-00376)
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*
*
GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta immediata in
Commissione:
II Commissione:
CRAPOLICCHIO e DILIBERTO. — Al
Ministro della giustizia. — Per sapere –
premesso che:
note di stampa ed articoli riportati su
quotidiani nazionali hanno dato notizia
della prossima programmazione di un reality proposto da Maurizio Costanzo nel
palinsesto autunnale di Mediaset, da realizzarsi presso la casa Circondariale di
Viterbo « Mammagialla » con protagonisti
detenuti, microfonati e ripresi da telecamere fisse appositamente collocate nei vari
ambiti detentivi;
dalla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è appreso che il
reality avrà durata di due mesi e sarà
trasmesso in cinque puntate settimanali;
il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, ritenendo di dover dar seguito alla « iniziativa » proposta
– avvalendosi della collaborazione del vicecommissario della Polizia penitenziaria
Marco Santoro o dell’ispettore Vincenzo
Lo Cascio, in considerazione della « loro
notevole e qualificata esperienza maturata
nel settore del trattamento dei detenuti e
della realtà penitenziaria nel suo complesso » peraltro già nominati referenti dei
progetti « Recupero patrimonio ambientale », « Argo »; « Un libro una voce » e « 360
gradi ». – ha disposto con ordine di servizio che i medesimi curino, in collaborazione con il direttore del carcere di Viterbo, la realizzazione del progetto televisivo seguendo tutti gli adempimenti connessi alla realizzazione dell’evento;
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a giudizio dell’interrogante si configura come oltremodo inopportuno favorire
la ripresa con videocamera dei lavoratori
dell’amministrazione penitenziaria nell’espletamento dei compiti loro affidati con
ciò contravvenendo anche allo Statuto dei
lavoratori, legge n. 300 del 1970 articoli 1
e 4, rischiando altresı̀ di banalizzare gli
interventi professionali che gli operatori
stessi esplicano in un contesto tanto delicato quale quello del sistema carcerario;
l’iniziativa proposta non sembra,
inoltre, rientrare nell’ambito delle finalità
imposte dal dettato costituzionale ai fini
dell’attuazione del mandato circa l’esecuzione della pena –:
se nell’ambito della predetta iniziativa non ritenga violati i diritti di privacy
dei detenuti ristretti in quella sede, ovvero
non reputi inopportuno proiettare sugli
schermi la vita detentiva quotidiana dei
medesimi, ponendo in risalto non solo gli
aspetti meramente custodiali che scandiscono i tempi detentivi, ma anche – se non
soprattutto – quelli che concernono i
sentimenti, il disagio e l’imbarazzo di una
condizione umana assolutamente precaria
quale quella detentiva e, nell’ambito di tale
contesto, quale effettiva competenza ed
esperienza abbiano maturato ed esercitato
il Commissario Marco Santoro e l’ispettore
Vincenzo Lo Cascio tanto da ascrivere agli
stessi la responsabilità della cura e della
collaborazione con la rete televisiva proponente.
(5-00034)
BUEMI. — Al Ministro della giustizia. —
Per sapere – premesso che:
nei prossimi giorni si svolgerà l’incontro tra il Ministro della giustizia e la
Commissione per gli incarichi direttivi del
CSM, in merito alla nomina di un Presidente di sezione della Suprema Corte di
Cassazione;
in tale occasione saranno sottoposti
all’attenzione del Ministro due nominativi
di Consiglieri di Cassazione, uno proposto
dalla maggioranza della Commissione, il
dottor Michele De Luca, e l’altro dalla
minoranza, il dottor Giorgio Di Iorio;
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la decisione della maggioranza della
Commissione sarebbe stata dettata da una
maggiore anzianità di tre anni del dottor
De Luca alla data di nomina ad uditore
giudiziario, non tenendo però conto del
fatto che lo stesso è stato per sette anni
parlamentare e che, di conseguenza, può
vantare una minore esperienza nell’esercizio delle funzioni giudiziarie;
tale scelta, secondo l’interrogante, rischia, nei fatti, di trasmettere un messaggio demotivante per tutti i magistrati che
esercitano effettivamente, con costanza ed
impegno, le funzioni giudiziarie –:
se non ritenga necessario, nell’incontro in oggetto, fare presente alla Commissione per gli incarichi direttivi del CSM,
con specifico riferimento alla nomina a
Presidente della Suprema Corte di Cassazione, che, pure essendo libero ogni magistrato di scegliere di entrare in politica,
è altrettanto necessario tutelare il rilievo
dell’esperienza giudiziaria, per non penalizzare e demotivare chi tali funzioni
svolge con continuità, impegno ed elevata
professionalità.
(5-00035)
Interrogazione a risposta in Commissione:
SCOTTO. — Al Ministro della giustizia.
— Per sapere – premesso che:
una grave carenza di personale di
cancelleria interessa da tempo la sezione
distaccata di Torre del Greco del tribunale
di Torre Annunziata;
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l’interrogante ritiene che la gravità
della situazione impone un intervento urgente degli organi preposti per eliminare le
carenze predette –:
se il Ministro intenda adottare immediatamente, come sollecitato dagli operatori e dall’interrogante, tutte le iniziative
utili per una rapida risoluzione delle problematiche denunciate in premessa.
(5-00036)
Interrogazione a risposta scritta:
BUEMI. — Al Ministro della giustizia. —
Per sapere – premesso che:
con la intervista rilasciata al giornale
La Repubblica in data 15 giugno 2006, il
procuratore aggiunto di Milano, Armando
Spataro, ha commentato negativamente
l’entrata in vigore di due decreti attuativi
della Riforma dell’ordinamento giudiziario, prevista per lunedı̀ 19 giugno;
in particolare il decreto in contestazione è quello che prevede procedimenti
disciplinari per i magistrati che si schierano politicamente, in particolare, il Procuratore aggiunto di Milano ha contestato
il fatto che non si possa togliere al magistrato il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni;
le continue e pressanti richieste degli
operatori di risolvere le questioni indicate
non hanno sortito alcun effetto;
l’interrogante ritiene necessario che
si abbassino i toni della polemica e, soprattutto, si rispettino le leggi dello Stato
ed i principi della Costituzione, di cui
all’articolo 111 della Costituzione dove si
parla di giusto processo che si svolge
davanti ad un giudice terzo ed imparziale,
all’articolo 101 della Costituzione, secondo
il quale i giudici sono soggetti alla legge
dello Stato e al principio in base al quale
i magistrati sono regolati dalle norme
sull’ordinamento giudiziario (102 della Costituzione) –:
in conseguenza di ciò l’associazione
forense « E. De Nicola » ha proclamato
un’astensione da tutte le udienze, civili e
penali, dal giorno 26 giugno al 3 luglio;
se non ritenga che tali dichiarazioni
violino, di fatto, le normative attualmente
in vigore e come intenda attivarsi affinché
tutti i magistrati siano tenuti al rispetto
l’ufficio del giudice di pace di Torre
del Greco è ubicato in una sede del tutto
inadeguata;
le predette carenze ostacolano il normale e dignitoso svolgimento delle attività
giudiziarie;
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delle stesse e, in caso contrario, siano
sottoposti ai procedimenti disciplinari previsti.
(4-00369)
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INFRASTRUTTURE
Interpellanza urgente
(ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il
Ministro delle infrastrutture, il Ministro
dei trasporti, per sapere – premesso che:
Il Giornale di Sicilia del 19 giugno
2006 riferisce a pagina 5 del mancato
raddoppio estivo conseguente all’operato
del Governo, del collegamento via mare
fra Milazzo, le isole Eolie e Napoli che
comporterà una riduzione di quattro
corse su sei settimanali e la cancellazione
del collegamento veloce Mazara del Vallo-Pantelleria, di recente introduzione –:
come mai si sia deciso di penalizzare cosı̀ pesantemente le Isole Minori
siciliane arrecando alla popolazione gravi
danni soprattutto perché operati nella
stagione estiva, notoriamente sorgente di
linfa vitale per l’economia di tutta la
Regione.
(2-00033)
« Fallica, Germanà, La Loggia,
Romagnoli, Giudice, Grimaldi, Minardo, Aprea,
Marinello, Bertolini, Moroni, Biancofiore, Carfagna, Licastro Scardino, Palumbo, Gardini, Ceccacci,
Baiamonte,
Bocciardo,
Mazzaracchio, Craxi, Vitali, Picchi, Armosino, Di
Centa, Milanato, Marras,
Cicu, Martusciello, Luciano
Rossi,
Verro,
Osvaldo Napoli, Stagno
d’Alcontres, Zorzato, Carlucci, Fedele, Paoletti Tangheroni, Rivolta, Santelli,
Cesaro ».
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Interrogazione a risposta in Commissione:
MARGIOTTA. — Al Ministro delle infrastrutture. — Per sapere – premesso che:
una recente ricerca dell’Istituto Tagliacarne, presentata da Unioncamere, relativa alla dotazione infrastrutturale delle
singole province, mostra con tutta evidenza un’Italia divisa in due; fatta 100 la
media nazionale, le province sono divise in
5 classi, e la maggior parte delle Regioni
meridionali ricadono nella prima, con un
valore compreso tra 24,81 e 63,612, molto
inferiore cioè al dato nazionale;
entrambe le province di Potenza e
Matera, e dunque l’intera Basilicata, rientrano nella classe a maggior deficit infrastrutturale rispetto al resto del Paese, con
ovvie conseguenze sulle politiche di sviluppo regionale;
è evidente una allarmante situazione
finanziaria, che mette a rischio il completamento di opere già avviate, e rende
complesso l’avvio di opere ancora in fase
di progettazione;
in particolare, con riferimento alla
sola legge obiettivo, oltre 100 opere risultano attualmente oggetto di una specifica
delibera CIPE, per un investimento valutato per la loro realizzazione di circa 90
miliardi di euro, mentre l’ammontare totale delle risorse stanziate è pari a 24
miliardi di euro;
la Basilicata necessita di importanti
interventi di infrastrutturazione viaria, ricompresi nell’Accordo di programma sottoscritto ai sensi della legge obiettivo, alcuni già oggetto di delibera CIPE (SA-RC,
SS106 Ionica – Variante di Nova Siri),
altri ancora in fase di studio di fattibilità,
o di progetto preliminare –:
se ritiene che, risultando necessario
definire priorità, esse vadano stabilite, tra
l’altro, tenendo presente l’obiettivo di redistribuire le risorse economiche in modo
anzitutto da attenuare gli enormi equilibri
tra territori ad alto grado di infrastrutturazione ed altri (Mezzogiorno e Basilicata)
con gravi deficit infrastrutturali. (5-00040)
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