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N.6 Bari-Ternana - Seguaci della Nord BARI
La trasferta di Vercelli Una tra le trasferta più lunghe del campionato, infinite se viaggi con gente noiosa, brevi se sei in compagnia dei tuoi fratelli o di gente divertente. Il settore era quasi esaurito, 600 le presenze. Purtroppo il Bari non c’era. In tutti i sensi. Difatti, il 3-0 è stata una giusta punizione in base a quanto visto. Doveva essere la partita da tributare a Ingesson, e invece la squadra è scesa in campo distratta, con fare superficiale, sufficiente e altezzoso, quasi come se fosse a noi tutto dovuto. E la presunzione, così come l’ignoranza, si paga sempre. A fine partita, Ciccio Caputo è venuto a scusarsi a nome della squadra, promettendoci il massimo impegno in vista della gara odierna. Il giorno dopo, una delegazione della Curva Nord è stata ospite dei nostri fratelli blucerchiati in Gradinata Sud, assistendo alla gara tra Sampdoria e Fiorentina. Una splendida accoglienza che ha rinsaldato un gemellaggio che va avanti dal 1 aprile 2006 e che ha relativamente reso meno amara la sconfitta di Vercelli. Sampdoria-Fiorentina Foto: www.ultrastito.com Prossima fermata: Crotone I “Seguaci della Nord”, organizzano la trasferta in terra calabra. Si ricorda che la trasferta non è una gita, soprattutto quando si va in città a noi ostili e con notevoli possibilità di “incontri ravvicinati”, come Crotone. Ragion per cui, soprattutto per coloro “non in cerca di guai” è consigliabile seguire le direttive di chi di trasferte, ne ha macinate. Vi aspettiamo in balconata – oppure il martedì sera, presso la sede dei Bulldog (Qre San Paolo, zona cecilia – nei pressi del campo “Comunale” - per ulteriori informazioni. Seguaci della Nord ANNO I, N.6 STAGIONE 2014-15. FC Bari 1908 – Ternana Calcio “Quando Fascetti mi chiese di essere il capitano del Bari, risposi dicendogli che non mi sentivo pronto dal momento che non sapevo neanche parlare in italiano. A quel punto, mi fu detto di farlo con il cuore. Ed è così che ho accettato. A Bari sono diventato un calciatore vero.” – Klas Ingesson Il “gigante buono” (94 presenze e 11 reti con la maglia del Bari tra il 1995 e il ’98) ci ha lasciati lo scorso 28 ottobre, stroncato da un mieloma multiplo con cui combatteva da dal 2008. Per ben due volte, Klas sembrava aver sconfitto la malattia: ha continuato ad allenare in Svezia, pur seduto su una sedia a rotelle; ha continuato a lottare da vero gladiatore qual è sempre stato; è caduto “in piedi”, lasciando il campo di battaglia senza essersi mai arreso. Oltre le sue qualità morali e di calciatore, ricorderemo sempre i suoi goal a Inter, Torino (con testa fasciata) e nei derby contro il Lecce del 1997. Soprattutto quello del 5 aprile – giocato in casa giorno in cui, grazie a una doppietta di Ingesson cominciò una spettacolare cavalcata verso la serie A, in quella promozione che fu definita - dalla Curva Nord - “figlia di una contestazione”. Addio, indomito guerriero. Il punto della situazione Oggi…FC Bari 1908 – Ternana Moderazione. A Bari il significato di questa parola è pressoché sconosciuto, soprattutto in ambito calcistico. Dato il momento che stiamo attraversando, dovremmo un po’ tutti darci una calmata: società, staff, mister e tifosi. E’ stato ripetuto mille volte: il campionato è lungo, la classifica è cortissima. Allo stesso tempo, ci chiediamo a cosa servano questi isterismi. Sia chiaro, questa storia del “c’è tempo e siamo tutti lì” non deve essere una giustificazione per nessuno, bensì deve essere un invito alla razionalità per tutti. Soprattutto per la tifoseria, che è stata in grado di passare – nel giro di un mese – dai fischi di Bari - Modena, alle acclamazioni in aeroporto di ritorno da Catania, per poi tornare – con più veemenza – a contestare tutto e tutti dopo il 3-0 di sabato scorso a Vercelli. Certo, la partita è stata la peggiore vista quest’anno, ma tra “spronare” e “insultare” c’è una bella differenza. Diamoci tutti una calmata, restiamo vigili e cerchiamo di non peccare di guapparia e ignoranza. Invitiamo tutti a non cercare di screditare l’impossibile, a parlare solo con cognizione di causa e a stringerci attorno a tutto l’ambiente. Abbiamo accolto positivamente la decisione dell’ FC Bari 1908 di portare la squadra in ritiro, lontano dalle polemiche e dagli isterismi. Speriamo vivamente che Vercelli sia stata il punto più basso di questa stagione, il fondo del barile da cui Bari possa solo risalire e spiccare il volo verso lidi a noi più congeniali, magari, proprio a partire dalla gara odierna contro la Ternana. Detto ciò, concentriamoci sul tifo e sul sostegno alla squadra; trasformiamoci realmente nel dodicesimo uomo in campo. Il tempo dei bilanci non è ancora arrivato: aspettiamo gennaio, diamo tempo a tutti di riuscire a trovare una dimensione e ,soprattutto, tranquillità. Soltanto dopo, i fatti stabiliranno se verrà il momento dei fischi o dei trionfi in centro città. Ma fino a quel momento, zitti e muti. Abbiamo per anni aspettato una svolta societaria; abbiamo subito umiliazioni in giro per l’Italia, rappresentati da una famiglia che non ha mai brillato per onestà, cultura, competenza, stile e trasparenza. E allora, fuori le palle, Curva Nord. E teniamo tutti il cervello ben connesso. Bari - Ternana rievoca una data ben precisa: 2 giugno 2002. Era l’ultima gara di un campionato il cui obiettivo era – come al solito – non dichiarato. Quel giorno, si giocava l’ultima giornata di campionato. Il Bari era salvo e alla Ternana sarebbe bastato un pareggio per restare in serie B. I ternani giunsero al “San Nicola” in buon numero; pensavano di vincere facile. O quantomeno, di non retrocedere, dato che alle “Fere” sarebbe bastato anche perdere a patto che non vincessero tutte le dirette concorrenti. E invece non è andata così. Quel giorno finì 2-1 per noi con reti di Spinesi e Mazzarelli, rigore sbagliato da Miccoli e Adeshina che al ’93 accorciò le distanze. 2-1 per noi e Ternana in serie C, poiché tutte le altre pretendenti alla salvezza avevano vinto. A quel punto, da parte umbra cominciò a covare odio e rancore nei nostri confronti. Tra noi e loro non era mai corso buon sangue per ragioni di stile e di simpatie politiche. Ma da quel momento in poi, ogni incontro con la Ternana si è trasformato in reciproci insulti e voglia di affrontarsi. Ricordiamo una nostra carica in un BariTernana del 2003 (1-2 per loro) avvenuta lato tribuna est durante il deflusso degli umbri; oppure la trasferta a Terni del 2004 (0-0) in cui la polizia ci fece entrare al ’42 del primo tempo dopo minuziosi ed inutili controlli perditempo, sfociati in rabbia da parte nostra all’uscita con una carica nei confronti delle fdo. Tafferugli continuati anche in autogrill, a decine di km di distanza dal “Liberati” di Terni. Oppure, senza andar lontano nel tempo, ricordiamo la trasferta dello scorso anno, in cui ci sono stati scontri con la polizia nel nostro settore dopo provocazioni arrivate dalla curva rossoverde. La calma è la prima virtù dei trionfatori, uno dei più sicuri indizi della forza di uno spirito. Arturo Graf, Ecce Homo - 1908 Precedenti a Bari: 16 V9 N4 P3 RF 22 RS 11 Settore Ospiti Tifoseria “operaia”, da sempre vicina all’antirazzismo e all’antifascismo militante. Fino a qualche anno fa, la curva era trainata dai Freak Brothers. Oggi, invece, la curva est si presenta spoglia di ogni drappo, in una fase di transizione. Nell’altra curva, invece, è presente un manipolo di ultras non tesserati. In trasferta, ci sono più tifosi che ultras. Ottimi rapporti con: Fedelissimi Sampdoria, Atalanta, Cosenza, Casertana, St. Pauli, Tirol Innsbruck Rivalità con: Perugia, Lazio, Roma, Bari, Triestina, Verona, Torino, Napoli, Bologna, Ascoli, Palermo, Arezzo, Siena.