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antico e primitivo rito di misraim-memphis statuti e

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antico e primitivo rito di misraim-memphis statuti e
 I
I
ANTICO E PRIMITIVO RITO
DI MISRAIM-MEMPHIS
STATUTI E REGOLAMENTI
Edizion~ ARKTOS
2005
I
Un raggio divino apprende al
M.. che per vincere La notte
dei tempi ~ necessario aprire
il libro delle rivelazioni.
L’occhio umano, aiutato dalla Luce e dalla VeritA, penetra
le profonditA degli Al Ii Misteri.
© 2005 Edizioni ARKTOS
via Valobra, 128
10022 Carmagnola
-
I
PREMESSE
Gli Statuti ed i Regolamenti delJ’Antico e Primitivo Rito
di Misraim e Memphis (non Memphis e Misraim!!!) che qui si
pubblicano sono quelli seppure talora integrati ed elaborati che vennero rispettivamente emanati dal Gran Collegio Liturgico, su convocazione deJl’allora Gran Gerofante N.H.
Prof. Marco Egidio Allegri, e dal Tempio Mistico nel 1945.
Gli Statuti vennero, allora, compilati sulla scorta di quelli
dell’Ordine di Misraim del 1867 e di quelli del Rito di Memphis del 1921.
Ora, per La prima volta, gli Statuti del Nostro Rito vengono dati afle stampe.
in yentA quelli promulgati da Allegni risentono di alcune
carenze, seppure formali. Tali carenze sono da addebitare ad
una serie di fattori, primo fra essi i particolari tempi in cui
vennero redatti. E’ da considerare, inoltre, che da noi si ~
sempre data poca importanza a quanto attiene aJl’aspetto esteriore e burocratico ed a certi formalismi, attenti, principalmente, al lavoro interiore da compiersi ed alla piCi ortodo¾sa
e tradizionale trasmissione. II mai troppo compianto Gran
Gerofante, conte Gastone Ventura, era solito dire che poco
dovevano importarci alleanze e riconoscimenti o che Rituaii, Statuti e Regolamenti venissero presentati in beUa veste o
piZi o meno ricchi; le uniche cose importanti, per noi, erano
rappresentate dalla coscienza della nostra regolarit~ e legitti-
-
5
mid e dalla giustezza delle nostre operazioni iniziatiche.
E’ pure da sottolineare che, per la loro particolare inpostazione, i nostri R iti sono sempre stati su posizioni nun~r icamente trascurabii.
Dobbiamo confessare che non ~ stato facile deciderci a
rendere pubblici i Nostri Statuti e Regolamenti. Ci pareva
di venir meno ad un antico e tradizionale riserbo. Alla luce
di piZi matura riflessione, perb, ne abbiamo considerato PopportunitA riferita anche al valore culturale di questa pubblicazione. Non riteniamo, con questo, di venir meno ad alcun
segreto n~ riteniamo, come pensano alcuni, La Massoneria una
associazione segreta di cui si conoscono, perb, sedi, dirigenti,
rituali, fini e scopi. N~ il fatto che per taluni la iViassoneria
sia servita da egida per affari~ non propriamente iniziatici
pub riguardare la vera Massoneria. Di ci6 risponderanno a
Dio ed alla propria coscienza, se non agli uomini.
In yentA la Massoneria, ove resti un organismo iniziatico, contiene un suo segreto. E’ il segreto del mutamento ontologico di stato che deve seguire ad ogni vera iniziazione,
~ ii segreto della rigenerazione spinituale dell’uomo, ~ II cosiddetto segreto inaicibile che non pub essere comunicato
neppure fra massoni. Ivia questo segreto riguarda una realizzazione interiore e si pub star seduti tutta la vita sugli
scanni di un Tempio massonico senza intravederlo o percepinlomai.
Da tanto tempo, secoli, gli Statuti di altni Riti ed Obbedienze sono facilmente repenibii in librenie e biblioteche.
Solo i nostni, fino ad oggi, non erano mai stati pubblicati.
Si dice che tutto accade al giusto momento e che tutto
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nientra nei disegni del Supremo Artefice dei Mondi. Si vede
che ora ~ tempo che i nostni statuti e Regolamenti, traenti
essenza dall’assoluto rispetto della antichissima tradizione
iniziatica ed esoteric a, vengano resi manifesti.
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Personalmente non pensavo, fino al Dicembre del 1981,
di dovermi occupare in prima persona dei Riti Uniti di
Misraim e Memphis, altrimenti conosciuti come i Riti Egiziani della Massoneria, a questo sono stato portato e travolto da una serie di accadunenti.
A Gastone Ventura, per destino e per particolare qualificazione, avevano fatto capo altri Ordini ed altni organinismi oltre a quello dei Riti Uniti, come quello dell’Ordine
Mart inista, forse primo nel suo cuore.
Di passata ~ da dire, anche se in questa sede non ~ il caso
di indicarne i motivi, che l’Ordine Martinista ed i Riti di
Misraim e Memphis sono sempre stati strettamente collegati ed i vertici dei suddetti Ordini sono spessissimo stati rappresentati dalle stesse per sone.
Gastone Ventura, Sovrano (Aran Maestro dell’Ordine Martinista, aveva ritenuto di nominarmi suo successore al Gran
Magistero dell’Ordine. Per questo aveva redatto a mio favore
apposito testamento olografo a norma degli Statuti del[’Ordine Martinista.
Gastone Ventura abbandonb La condizione umana ne] Luglio del 1981, dopo lunga e penosa malattia sopportata con
quella dignit~ e forza d’animo che erano da par suo.
Taccio delle tristi, squallide vicende che seguirono La sua
dipartita. Egli, profondo conoscitore della stonia dei cosiddet11 Ordini Iniziatici, era solito dire ed anche scrivere che detta
stonia era tutta fatta di tradimenti, colpi di mano, spaccature, prevaricazioni ed appropriazioni di docume~nti per darsi
una legittimitA
cartacea. Le stone si nipetono ed anch’io
ho avuto modo di esperimentare questo.
Legittimo detentore della legittima successione dell’Ordine Martinista ne posi lo Zenith a Palermo, cercando sempre
di tener fermo nei principi che mi erano stati indicati e di essere meritevole della stima, della fiducia e dell’affetto che mi
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I
erano stat i accordat i.
Morto Gastone Ventura non pensavo pi1~1 ai Riti im ssonici. Mi consideravo in sonno, anche se questo termine, in. realtA, era incompatibile col grado che detenevo nei RiP di
Misraim e Memphis, che poi era II pi~1 alto dopo quello del
Gran Gerofante stesso. Ii mio brevetto di Gran Conservatore
ad vitam deIl’Ordine e del Rito mi dava particolari dirittidoveri, unitamente a quello di membro effettivo del Sovrano Gran Santuario.
Comunque attendevo notizie della fine dei nostri Riti,
non tanto per me che restavo quello che ero e mi stava benissimo, bensi per tanti carissimi Fratelli che attendevano di
sapere in merito alla successione massonica e volevano continuare j lavori.
Giungevano vaghe dicerie. Si diceva che II Rito era stato
messo in sonno (da chi??). Si diceva che II Sovrano Gran Santuario si era smembrato anche a seguito di certe infondate
paure per i fatti, allora legati, alle vicende della P2. Questo
perb poteva solo riguardare e preoccupare chi ne aveva motivo e non certamei~Ite noi dei RiP Uniti sempre lontani da beghe ed interessi profani.
Personalmente non ho mal dato credito ai “si dice”, sapendo che le fantasie e le bugie sono pili della yentA. Restava, per6, un fatto incontrovertibile e cio~
il silenzio.
I F’rateII~i che mi onoravano della loro considerazione, mi
sollecitavano e mi premevano a fare qualcosa ricordandomi La
particolare fiducia che Gastone Ventura aveva riposta sempre
in me ed i miei diritti-doveri di Gran Conservatore.
lo temporeggiavo, volevo starmene tranquillo, fuori da altre responsabilit~. Qualcuno mi ricordb come una volta Gastone Ventura, presenti altri F’ratelli, mi aveva raccomandato
che, se dopo La sua scomparsa fisica, fossero nail disordini e
confusioni, (forse un presentimento o esperienza!!) io dovevo
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K
continuare, anche per uno o due F’ratelli che me lo avessero
chiesto, a tenere accesa la Fiaccola, la F’iamma delle nostre
Tradizioni per poi trasmetterla, giunto il mio momento.
Sentimenti contrastanti, memorie e ricordi si alternavano in me. Mi trovavo a considerare che gli Ordini sono fatti
di uomini e che tutti vi portiamo i nostri limiti e le nostre
debolezze. C,~ una verticaliu~ che rimanda alla Tradizione,
all’influenza spirituale e c’~ una orizzontalit~i fatta di organizzazione, di gradi, di questioni di ordine pratico e di
limiti e vanitA umane.
La richiesta dei F’ratelli, che si erano sentiti traditi e abbandonati, era giusta e legittima, loro volevano continuare
ad operare massonicamente.
Interrogavo ii mio cuore, cercavo u&segno ed II segno
venne. Ora sapevo, sentendomi in pace con la mia coscienza
e col S.A.D.M., che dovevo servirmi dei potenichemivenivano dai nostri Statuti, ove si dice che un Gran Conservatore,
ove Si trovi in uno Stato in cui non esiste il Rito o ove questo Rito debba considerarsi in sonno etc..., deve procedere
ala erezione d’un Sovrano Gran Santuario, appoggiandosi
ad altni due F’ratelli massoni.
11 silenzio dava la misura di ogni cosa e cosi decisi di procedere alla erezione del Sovran Gran Santuario a norma degli Statuti, per far continuare a vivere, sulla scia delle nostre
tradizioni, ii sublime patrimonio iniziatico che mi era stato
trasmesso.
La struttura dei nostri Riti, pur essendo anistocratica,
gerarchica e piramidale, come si conviene ad ogni organismo
iniziatico, dove tutro deve promanare dall’Alto, ~ nel contempo, ritengo, la pii’i aperta a]la vera- tolleranza e fratellanza massonica. Da noi ogni massone, a qualunque Obbedienza e nazionalit’a appartenga, ~ considerato un fratello,
e se egli bussa alle nostre Piramidi, facendosi niconoscere nei
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~1
giusti modi, ~ammesso ad assistere ai Lavori.
Niente settarismi e chiusure nei nostri Templi n~ alcunch6 da ridire anche sulla doppia appartenenza.
Ricordiamo, in linea con gli insegnamenti piCi antichi
della Massoneria, che ogni Massone, purche iniziato con i giusti crismi, e che non detenga i gradi solo sul brevetto, come
sovente accade, ~ fratello di ogni altro massone sotto ogni
cielo.
La irregolaritA e La ilegittimitA consistono neJl’essere massoni solo sulla carta, senza essere stati sottoposti agli esami,
alle prove ed ai riti iniziatici previsti per ogni grado che viene concesso.
Tornando agli Statuti e Regolamenti che qui diamo alle
stampe, per un motivo di rispetto e di continuitA tradizionale, ci rifacciamo senipre agli originali di base, nulla ~ stato
tolto, semmai integrazioni ed aggiunte a maggior chiarimento. Per questa nuova stesura, comunque, abbiamo convocato,
a norma di Statuti, II Gran Collegio Liturgico perche tutto
avvenisse in ordine ed in perfetta regola.
In questa pubblicazione non facciamo alcun particolare
riferimento alla storia dei nostri Riti. Per questo rimandiamo
all’ottimo libro di Gastone Ventura, “I Riti massonici di
Misraim e M~inph is”, ed a quanto egli scrisse su questo argomento sulla rassegna di studi tradizionali “Vie della Tradizzone”.
Gastone Ventura non solo fu uno storico di cose massoniche di gran valore ma, quel che pi1~1 conta, una persona profondamente seria ed onesta.
Sono certo che questa pubblicazione, per la quale debbo
part icolarmente ringraziare i FF.. dott. Gaspare Liggeri e
dort. Pietro Turchetti che mi hanno aiutato ecollaborato nel
predisporla, susciter~. interesse negli adderti ai lavori e non.
Essa, oltretutto, costituisce e costituirA un import ante valore,
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F
documentario per chiverr~ dopo di noi.
Sappiamo pure che susciter~ critiche, attacchi e menzogne, ma di questo non ci occuperemo avendo ben altro da
fare.
Auspichiamo soltanto, con tuna la forza del nostro cuore, che un giorno tutti i massoni possano ritrovarsi uniti e
fratelli, che possano prendere coscienza degli originari fini
della Istituzione. Speriamo che cadano le incomprensioni,
le barriere determinate da questa o quella targhetta.
Vogliamo qui riportare quanto proclamava, nel lontano 1881, la “Rivista della Massoneria Italiana” organo del
Grande Oriente: “Qualunque sia il Rito che questa, o quella
fami~giia massonica abbia creduto meglic di adottare, un massone sempre all ‘altro frateio, e qua ntunque uno appartenga
al Rito Scozzese, lWtro a quello simbolico, l’uno a quello di
Memphis, l~ltro a quello del Temp io, a quello di York o a
quello di Misraim, il carattere massonico ~ sempre uno, e i
diritti massonici sempre uguali per tutti i/rate/li”. Purtroppo a queste belle parole i fatti non hanno mai fatto seguito. Continuamente assistiamo a critiche e diffamazioni da
pane di certe famiglie, o di chi le rappresenta, nei riguardi
di altre.
Noi abbiamo sempre sostenuto che chiveramente Si pone
su una via di realizzazione spirituale non potrA mai trovarsi
in contrastorcon chi percorre la stessa via, seppure apparrenga ad organismi diversi, a nazioni diverse, a razze diverse.
Giunti ala conclusione, ci rimane l’interiore certezza di
fare una cosa giusta con quanto stiamo facendo, in un momento cosi difficile e pieno di tra1ignamentil~ dove, dietro
lo speech letto per allodole di spiritualitA e divalori interiori,
si nascondono spesso ben altri interessi.
Se poi questo libro seryirA a suscitare qualcosa di diverso
in chi lo legger~, inducendolo a .considerazioni e meditazioni
~‘
11
[
di ordine superiore, ne saremo ancor pill paghi al S.A.D.M.
e potremo ancora ripetere l’abbastanza noto: “E’ stato fatto quel che doveva esserefatto”.
Pa]ermo, Solstizio d’Inverno 1987.
Gaspare Cannizzo S.G.C.
A TUTTI I FRATELLI DEl DUE EMISFERI
4
E’ stato giustamente detto che l’essenza della Massonena si trova nella “Gnosi” che qui bisogna intendere come
Conoscenza tradizionale, naturale supporto a tutte le iniziazioni e le cui dottrine si sono trasmesse dai tempi piii remoti
a quelli odierni, attraverso le Fratellanze Iniziatiche.
Da cib discende che la fede in una Potenza Suprema che
si ~nvoca sotto il nome di S.A.D.M. o G.A.D.U. costituisce
essenzialit~ per J’autentica tradizionale, vera Massoneria.
Scopo della Massoneria ~ il perfezionamento dell’Uomo
che raggiunge con l’impiego di usi e forme simboliche, nonche di particolari tecniche atte allo sviluppo interiore.
In particolare l’Antico e Primitivo Rito Orientale di
Misraim e Memphis ~ una istituzione iniziatica, la cui forma
ed ii cui funzionamento le pervengono attraverso una catena
ininterrotta di trasmissioni rituali ed una serie di collegamenii iniziaticitra diverse scuole misteriche.
In quanto tale esige che tutti i suoi membri vengano
“iniziati ritualmente”: passino, cio~, attraverso una procedura rituale fatta di azioni, prove, parole, cerimonie e trasmissioni idonea a modificare la loro condizione esistenziale; cib
permerterA, successivamente, l’accesso ad una mutata prospetriva di vita intesa in senso gnostico che possa rendere
“in aeternum renatus”.
E’ pertanto facile comprendere che l’Antico e Primitivo
-
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Rho Orientale di Misraim e Memphis persegue esciusivamente il perfezionamento del suoi membri e La reintegrazione
nello stato originarlo pre-edenico, tipico dell’essere iniziato,
offrendo agli stessi la necessaria educazione per farli vivere
in armonia con ii “Principio Assoluto” che l’Ordine appella
“Supremo Artefice dei Mondi”.
I metodi per raggiungere questo fine sono quelli insegnati e trasmessi dalla “Sapienza Tradizionale”, riassumibile nei seguenti punti:
la continua attivitA di un gruppo ristretto, chiamato
“Loggia”, che, sotto la guida indiscussa di un Maestro all’uo~0
designato dal Governo dell’ordine, svolge lavori di carattere esclusivamente iniziatico.
l’uso di Rituali che restituiscono ai Lavori di Loggia la
Loro naturale dimensione universale, offrendo cosi a tutti
partecipandi una prospettiva sempre pi1~1 ampia che diviene
al sno acme “Visione Assoluta”.
Lo studio dei simboli e di un linguaggio simbolico idoneo
a comunicare ad ogni membro un messaggio che, oltre ad investire a livello Logico e a livello mentale, colnvolge a livello
conscio ed inconscio e reintegra l’uomo fisico alI’uomo spirituale attraverso il veicolo animico.
La ricerca di una “propria yentA” che, attraverso un confronto reciproco privo di qualsivoglia forma di dogmatismo o
attaccamentci all’idea, permerte La riscoperta della “Verid”~
tale ricerca poggiantesi sulla “Tradizione Misterica”, ~ al contempo lavoro di “purificazione” e metodo di “sviluppo” che
si realizza esciusivamente nella intenionitA di ciascun uomo,
senza pubblicitA o sbandieramenti.
—
Uomo, tu hal orecchie per sentire lo stesso suono, due
occhiper percepire lo stesso oggetto, due maniper eseguire lo
stesso atto. Cos? La Scienza Massonica, Scienza per ecceLlenza,
~ esoterica ed exoterica. L’Esoterismo costituisce il pensiero,
l’Exoterismo II potere. L’Exoterismo impara, insegna, d~;
l’Esoterismo non ~ appreso, n~ insegnato; n~ dato: esso viene
dalI’AIto
—
—
—
ESOTERISMO
I
Tutta la luce, tutta la scienza, tutta Ia dottrina, emana
dal Sovrano Santuarlo presso cui riposa l’Arca Venerata delle Tradizioni. Nessun Massone, qualunque sin II suo grado, La
sna dignitA , pub penetrarvi finch~ non venga chiamato dal
Gran Maestro Jerofante del Rito. Le riunioni, gli ordini e Le
condizioni di ammissione al Santuario sono regolate cia speciali regole, che vengono fatte conoscere al candidato alla
sua ammissione.
IL SOVRANO PRINCIPE DEl MAGI
(dagli Statuti e Regolamenti del Memphis di Palermo del
l92l,pg. 3)
14
15
I
COSTITUZIONE
Nel 25” giorno di Khoiak a.~. di ~
000 000 000 cornspondente al 21.XJI.1981 ~
nel giusti modi e con le
apposite forme, si procederte a Palermo alla erezione del
Sovrano Gran Santuarlo.
L ‘atto venne cesellato a mano su pergamena e munito di
cinque sigihi di cul due in ceralacca ed uno sul retro.
AL Sovrano Gran Santuario venne dato il nome di Mediterraneo In memoria della Tradiz lone del Riti di Misraim e di
Memphis che proprio nel bacino del Mediterraneo avevano avuto culla e splendore.
Ii papiro in pergamena venne firmato da chi diveniva Supremo Gran Conservatore e da altri due Gran Conservatori.
Ad abundantiam, l’atto venne ufficializzato.
Dopo molti decenni, ritornava a Palermo La Sede del Rito Orientale e della Grande Piramide hA dove riposa l’Arca
venerata delfe Tradizioni.
CALENDARIO EGIZIANO
Stagione Scha
1” Mese
20
‘‘
3o
‘‘
4o
~
Stagione Pre
10 Mese
20
‘‘
3o
~
4o
“
Stagione Schemon
10 Mese
20
‘‘
3o
~
4o
~
Thoth
Paophi
Athyr
Khoiak
Giorno iniziale
29 Agosto
29 Settembre
28 Ottobre
27 Novembre
Tybi
Mekhein
Phamenoth
Pharmouthj
27 Dicembre
26 Gennaio
25 Febbraio
27 Marzo
Pakhous
Payne
Ep iph
Mesorj
26
26
25
25
Aprile
Magglo
Giugno
LugIlo
Giorni Epagomeni
10
4o
5o
Nascita di Oslride 24 Agosto
Nascita di Horo
25 Agosto
Nascita di Set
26 Agosto
Nascita di Iside
27 Agosto
Nascita di Nephthys28 Agosto
IL calendarlo egiziano di cui sopra ~ quello nitualmente in
uso presso I corpi massonici di Misraim e Memphis facenti ca16
17
al Sovrano Gran Santuarlo Mediterraneo.
L’anno viene indicat& con una serie di 9 zen a gruppi di
tre (anno diV:.L:. 000 000 000).
Se ~i vuole indicare con esattezza il corrispondente giorno, mese ed anno dell’era attuale si aggiunge: corrispondente
al giorno
mese
anno
e..v..
p0
Antico e primitivo rito orient.ale oi Misraim e Memphis
Statuti e regolarnenti dei riti uniti di Misraim e Memphis
CAPO I:
DELL’ORDINE IN GENERALE
....
Articolo 1
L’Ordine dei Liberi Muratori ha per fine II perfezionamento dell’uomo.
Suoi mezzi sono: lo studio delle discipline esoteriche e
spirituali, lo studio del simbolismo, l’abitudine alle meclitazioni e l’uso di quelle tecniche e pratiche intese a disciplinare il corpo e la mente, La pratica della Virt?i nel senso tradizionale del termine.
Articolo 2
L’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis raggruppa I ritA di Misraim (Egiziano) e di Memphis (0rientale) in un solo ed unico rito e raccoglie ed unifica i van
rituali e Le operazioni che li caratterizzano.
Articolo 3
L’Ordine di Misraim e Memphis ~ erede delle antiche tradizioni massoniche di cui ha conservato tutti i sacri principi.
Articolo 4
In rispetto ai principi tradizionali della Libera Muratona, l’Antico e Primitivo Rito Onientale di Misraim e Memphis, riconosce l’esistenza di altri Riti di cul risperta l’indipendenza, se al pan di esso Lavorano al compimento della
Grande Opera.
18
19
r
Articolo 5
L’Ordine ammette nel suo seno tutti gli uomini, qualunque sia il loro paese ed II loro Culto, purcM essi siano Liben e di buoni costumi, credano in un Ente Supremo e nell’immortaLitA delL’anima, non esercitino professioni servili
o degradanti, sappiamo Leggere e scrivere correntemente ed
abbiano guadagno sufficiente al sostenimento ed ai bisogui della loro famiglia o di essi stessi.
Articolo 6
L’Ordine non niconosce per massoni che coloro che niuniscono queste qualit~ e che, giudicati degni di esservi ammessi, siano stati iniziati nelle forme tradizionali e con procedura nituale. L’Iniziazione ha molti gradi e nessuno nel
percorrerli pub sottrarsi alle prove prescrirte dai nituali
massonic i.
ArticoLo 7
Tutti i Massoni, a qualsiasi Rito o Obbedienza appartel(igono, sono membri di un’unica e grande famiglia e pertanto,’se giudicati degni, sono ammessi a frequentare La vane Camere dei Riti Uniti di Misraim e Memphis quando essi si presentano ai Lavoni in un grado corrispondente a quello detenuto
nel Loro Rito.
Articolo 8
I Libeni Muratori di qualunque paese siano e qualunque
Rito professi~o sono membri di una sola e grande famiglia.
II Massone ammette ogni religione e non si occupa di politica.
Articolo 9
La Massoneria universale, avendo per obiettivo di estendere a tutta L’urnanitA i legami fraterni che uniscono tutti i massoni, nel nispetto dei valori propni della tradizione, raccomanda al Libero Muratore La propaganda massonica per mezzo
della parola, dello scnitto e del buon esemplo.
20
Articolo 10
Ogni Fratello deve aiutare, illuminare e proteggere L’altro Fratello in ogni circostanza, anche a costo della propria vita e difenderlo contro tutte Le ingiustizie.
Articolo 11
Nelle niunioni massoniche tutti i FF:. sono eguali, La
unica distinzione che fra essi esiste ~ determinata da quelLa che proviene dalla gerarchia dei gradi massonici.
Tutti i Dignitani ed Ufficiali sono per Lo piCi nominati
daLLa gerarchia superiore e solo in taluni casi si ricorre al
sistema elettivo. In via di pnincipio gli incanichi devono essere considerati ad vitam tranne i casi owi di rinuncia, dimissioni, indegnitA o di soprawenuto altro incanico o carlca.
Articolo 12
La tenuta delle assemblee ha Luogo sencondo forme embLematiche e nituali il cui senso ~ impossibile svelare al profano, in quanto esso ~ intellegibile sono aLl’Iniziato.
CAPO II:
DELLA COMPOSIZIONE DEL RITO
Articolo 13
L’Antico e Pnimitivo Rito Onientale di Misraim e Memphis, o, piZi semplicemente, Riti Uniti di Misraim e Memphis, ~ il nisultato della nielaborazione intima del Rito di
Misraim o Egiziano, sorto a Venezia nel 1801, e del Rito di
Memphis o Onientale, sorto nel 1839 a Panigi su una nomenclatura ch.e nielaborava i gradi del Misraim, introducendovi
iniziazioni”e rituali di tipo orientale. 116 Consigli del Rito di
Misraim e i rCo~nsiglideLRiro di Memphis nisultano riuniti in
5 Consigli Supremi: Sovrano Gran Santuario, Gran Tempio
Mistico, Gran CpLLegio Liturgico, Supremo Gran Tnibunale,
21
r
Sublime Gran Concistorio. Le 4 serie del Rito di Misraim e
le 3 deL Rito di Memphis sono state riunite in 2 sezioni e 4
seine: La sezione Massonica con le seine Simbolica e Fiosofica, La sezione Illuministica-Martinista con le serie Mistica
e Kabbalistica. I 90 gradi del Rito di Misraim e i 95 del Rito di Memphis sono stati rimaneggiati e congiunti componendo, in una nome nclatura speciale, i gradi chiave di tuttele
scale: Massonica, Cavalleresca, Illuministica, riservando gli
ultimi gradi ad autentici Superiori Incogniti, Grandi Conservatori dell’Ordine e del Rito.
La nomenclatura attuale ~ di 95 gradi, ai quali se ne aggiunge un 96” 0
che ~ prerogativa del Gran Gerofante
Capo Supremo dell’Ordine e del Rito. IL Gran Gerofante
quando ha alle sue dipendenze corpi massonici siti in nazioni
diverse prende 1’appeLlativo di Gran Gerofante Generale ed
il grado 97o
Articolo 14
La prima sezione ~ quella Massonica che comprende i gradi dal 1.~. al 3O.~. e si divide nelle due seine: Simbolica e Fibsofica.
Articolo 15
La seine Simbolica si divide in Logge di San Giovanni: con
1 gradi 1.~. 2:. 3... comuni alla Massoneria Universale, e nelle
Camere Cap itolari dei gradi dal 4... aL 7:. e dall’8.~. a]l’1 I:.
Articolo Th
La seine Fiosofica si compone del Sublime Capitolo di
DLWG ed HRDM e comprende i gradi dal 12.~. al 17:., daL 1&~.
al 20:., dal 21:. al 26A e dal 27:. al 3O.~.
970
NOMENCLATURA DEl GRADI
10
CLASSE
22
1:. Apprendista
-__
2” CLASSE
3o CLASSE
4o CLASSE
5” CLASSE
60
CLASSE
7oCLASSE
2.~.
3..
4.~.
5...
6:.
7..
8:.
9..
10..
11.~.
1 2.~.
13..
14...
15..
16.~.
17:.
1 8.~.
19...
2O.~.
21:.
22:.
23...
24.~.
25.~.
26.~.
27...
28.~.
29:.
30..
Compagno
Maestro
Maestro Discreto
Maestro Sublime
Cavaliere deLl’Arco Sacro
Cavaliere della Volta Segreta di Perfezione
Cavaliere della Spada
Cavaliere di Gerusalemme
Cavaliere d’Oriente
Cavaliere R+C
Gran Maestro Architetto
Ascia Reale
Cavaliere del Tempio della saggezza
Maestro di tutte le Logge
Cavaliere del Sole
Fiosofo Ermetico
Scozzese d’Heredom
Cavaliere dell’Aquila e del Pellicano
Sovrano Grande Ispettore
Commendatore degli Astri
Saggio del Caos
Principe della Collina Sacra
Saggio delle Piramidi
Cavaliere della Sfinge
Patriarca Grande Installatore Teulogista
Cavaliere di Palestina
Cavaliere di S.Andrea
Gran Sacerdote Sacrificatore
Gran Cavaliere deLl’Aquila bianca e nera,
di S.Andrea, di KLWG ed HRDM, Patriarca della VeritA.
OMISSIS
23
F
Articolo 17
La seconda sezione ~ quella Illuministica e comprende
gradi daL 31.’. al 66.~. e dal 67.~. al 95.~., che si divide nella sene Mistica e Kabbalistica, unificata nel Rito nei 5 Consigli
Supremi: Sublime Gran Concistoro dei Principi di Massoneria dal 3O.~. al 90:.. (Sublime Maestro della Grande Opera),
Supremo Tribunale dei Difensori del
Rito 31:.9O.~.91:.
(Gran Difensore del Rito), Gran Collegio Liturgico 32.~. 9O.~.
92.~. (Cavaliere Filalete Mago della R+C), Gran Tempio
Mistico 32.~.9O:.94:.(Gran Patriarca Principe di Memphis),
Sovrano Gran Santuario 33:.9o.~.95:. (Gran Conservatore
dell’Ordine e del Rito).
Articolo 18
I 95 gradi della Piramide deLl’Antico e Prim itivo Rito 0rientale di Misraim e Memphis vengono attribuiti per successive iniziazioni tradizionali, utiizzando particolari rituali che
raggruppano tra di loro ivan gradi. Sono trasmessi ritualmente i seguenti gradi:
1.~.
Apprendista
2.~.
Comp agno
3.~.
Maestro
4.7...
Maestro Sublime Cavaliere della Volta di
Perfezione
CavaliereR+C
l2:.17:.~
Filosofo Ermetico
18:.2O.~.
Sovrano Grande Ispettore
21:.26.~.
Commendatore degli Astri,Patriarca Grande Installat ore Teulogista
27:.3O.~.
Gran Cavaliere dell’Aquila BiarEa e Nera
di S.Andrea, di KLWNG ed HRDM, Patriarca dellaVeritA
3O:.9O.~.
Perfetto Pontefice Sublime Maestro della
Grande Opera
24
31.~. 9O.~. 91.~.
3 2.90.. 92:.
32.~.9O:. 94...
~
Gran Difensore del Rito
Cavaliere Filalete Mago della R4 C
Gran Patriarca Principe di Memphis
Gran Conservatore ad-vitam deLl’Ordine
e del Rito.
IL Gran Gerofante potr~ disporre, a sua discrezione, che
fratelli ritenuti pronti nicevano per nituale~e tradizionale miziazione quei parnicolari gradi intermedi atti a fornire loro le
necessarie sollecitazioni inziatiche; cosi come pub, in casi particolari e qualora Lo rinenga opportuno, accorpare ulteriormente i gradi normalmente officiati.
Articolo 19
L’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis conserva nel proprio seno i gradi deL]’Arcana Arcanorum.
1 4 gradi deLl’Arcana Arcanorum del Rito di Misraim, detto
Scala di Napoh, corrispondono ai gradi 87.88.. 89.. e 9O.~. dcl
Rito di Misraim, ma hanno Rituali e Tegolature difFerenti.
Essi vengono conferiti a discrezione del Gran Gcrofan~c c
Sovrano Gran Maestro a quei fratelli ritenuti degni e giA in
possesso del grado 33..9O:.95.~.
Articolo 20
I Riti Uniti di Misraim e Memphis ammettono Le donne in
“Logge di Adozione Androgine” che seguono il Rito di CagLiostro o Egiziano, detto anche Rito di Osiride (v. art. 165).
Le logge di adozione erano oniginariamente all’Obbedienza
del Rito di Misraim.
Articolo 21
IL Governo deLL’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis ~ cosi composto:
Gran Gerofante
Sovrano Gran Santuanio
Gran Tempio Mistico
Gran Collegio Liturgico
25
Supremo Gran Tribunale
Sublime Gran Concistoro.
CAPO HI:
DEL GRAN GEROFANTE
Articolo 22
11 Gran Gerofante, Sovrano Gran Maestro, Supremo
Gran Conservatore, ~ il Capo Supremo deLL’Ordine e del Rito ad vitam, a meno che non abdichi, La fonte di ogni autorit~t che governa I ‘Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim
e Memphis.
Egli ~ il suo legittimo rappresentante presso le altre Potenze Massoniche nazionali ed estere.
IL Gran Gerofante ha il potere esecutivo, amministrativo
e dirigente; presiede a tutte le riunioni di qualsiasi grado, se
lo vuole, ove ha diritto al se~io d’onore.
Promulga i decreti e le le~i, firma e sigilla col proprio
timbro tutti gli atti che emana~ costituzioni, patenti, bolle,
brevetti, diplomi; nomina i suoi Gran Rappresentanti nei
Corpi dipendenti e pub delegare i suoi poteri.
Pub innaizare di grado tutti quei Massoni che giudicher~ degni e cib senza Limitazione alcuna.
Possiede solo lui, a meno che deleghi i suoi poteri, l’autoritA di c~nferire i gradi dal 3O:.9O.~. al 33:. 9O.~.95:.
Ha diritto di dare La Luce ad ogni profano che giudichi
degno.
Articolo 23
II Gran Gerofante pub sospendere e sottoporre a giudizio
del Supremo Tribunale dei Difensori del Rito II corpo o il singob sul quale grava accusa, pub demolire qualsiasi Officina
o Corpo Superiore del Rito, cancellare o espellere qualsiasi
Fratello senza distinzione di grado.
26
Ha ii diitto sovrano di grazia awerso le sent enze del Gran
Tribunale.
ArticoLo 24
IL Gran Gerofante promulga Statuti e regolamenti, convoca, quando lo reputa necessario, II Gran CoLlegio Liturgico
formato cia membri massoni cia Lui scelti anche tra i non appartenenti al Rito di Misraim e Memphis.
Articolo 25
Sovrano Gran Maestro generale ~ il titolo che compete al
Gran Gerofante 33:. 9O:.96.~. per quanto si riferisce alL’organizzazione ed ai poteri, diritti e doveri dei Corpi Massonici dipendenti dab Rito di grado non sup eriore ab 18.~. 3O.~.
ArticoLo 26
IL Gran Gerofante ha il potere di concedere nubla-osta per
La formazione di Logge, Capitoli R~C, Seriati dei Fiosofi
Ermetici, Grandi Consigli dei Sublimi Maestri della Grande
Opera e TempLi Mistici dei Principi di Misraim e Memphis.
ArticoLo 27
II Gran Gerofante nomina i Garanti di Amicizia dell’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis presso
Le Potenze Massoniche nazionali ed internazionali, conferendo Loro il rango di Ambasciatori.
ArticoLo 28
Nessuna delibera, o decisione, pub essere ritenuta legale
ed esecutiva se non ~ controfirmata e sigillata dal Gran Gerofante.
ArticoLo 29
IL Gran Gerofante, Sovrano Gran Maestro, porta durante
Lavori Rituabi un coblare color oro vecchio, bordato in argento, sul quale ~ ricamato un Kneph alato recante al centro La
Chiave del Nib. IL Kneph ~ sormontato da nove stelbe sistemate in modo che il Kneph stesso formi La base di un triangobo, La quinta stella II vertice superiore e be altre otto stelle, a
27
r
quattro a quattro, gli altri due bad del triangobo.
Sotto La stelba posra al vert ice ~ ricamata una colomba
dalba quale si dipartono nove raggi irradiantisi sulle aLi del
Kneph. Kneph, stelbe e cobomba in argento, Chiave del Nib
in nero.
IL Gran Gerofante indossa un mantello bianco, bordato
d’oro, con La Lettera Abeph (L’Ibis sacra) chiusa in un cerchio
raggiato ricamato in oro sulla spalba sinistra. Nelle grandi
cerimonie aggiungerA al gioiebLo normabe, un’aquiLa bicipite
d’oro con il grado 96.~. o 97... inciso s~I proprio petto, La
Chiave del Nib in oro. Pub indossare una fascia azzurra con
doppio fiocco, con b’aquiba bicipite coronata e be bandiere
del Rito e una cintura color d’oro annodata ab fianco sinistro.
Porta guanti bianchi.
Articolo 30
IL sigilbo del Gran Gerofante rappresenra una Chiave del
Nib sormontata da cinque steble e recanti abba base quattro
stebbe, due a due, intorno ~ scritto “Misraim Memphisque Ordo”. Egli pub usare, in aggiunta, altro sigiblo personale a carattere araldico.
Articobo 31
In caso di morte o dimissioni del Gran Gerofante il Primo
Gran Conservatore o Gran Confaboniere del Rito assume La
reggenza fino a quando saranno note be disposizioni lasciate
dab Gran-Gerofante stesso.
Se non esiste una successione scritta o verbabe comunicata in questo caso a tre Grandi Ufficiali del Sovrano Gran Santuario il Primo Gran Conservatore prowede abla convocazione di tutti i Gran Dignitari in carica, 33.. 9O..95.~. del Sovrano
Gran Santuario, indicendo be elezioni del nuovo Gran Gerofante.
Se manca il numero o il Rito ~ in sonno il Gran Conservatore si attiene a quanto stabilito dabl’articobo 35 di questo sta-
-
28
stuto : se esiste ur~ Tempio Mistico s’appoggia ad esso per La
nomina dei Grandi Dignitari mancanti del Gran Santuario
e procede poi able ebezioni; se manca il Tempio Mistico provvede abla sua erezione e diventa Supremo Gran Conservatore
assumendo i poteri di Gran Gerofante e Sovrano Gran Maestro.
CAPO IV:
DEL SOVRANO GRAN SANTUARIO POTENZA SUPREiAA
ArticoLo 32
IL Sovrano Gran Santuario ~ La Potenza Suprema deLI’Ordine e -del Rito, La sua sede ~ ove risiede stabilmente il Gran
Gerofante.
In Italia assume il titolo di Sovrano Gran Santuario Mediterraneo.
ArticoLo 33
II Sovrano Gran Santuario ha abbe sue dipendenze tutti
Massoni ed i Corpi Massonici dei Riti Uniti di Misraim e
Memphis da esso riconosciuti o costituiti.
E’ La chiave di volta delL’edificio e ad esso sobtanto ~ affidato il potere dogmatico che esercita attraverso il Gran CobLegio Liturgico.
Governa l’ordine con l’ausiio del Tempio Mistico dei
Grandi Patriarchi di Memphis ed esercita La disciplina servendosi del Gran Tribunabe dei Difensori del Rito.
ArticoLo 34
II Sovrano Gran Santuario ~ composto dai Patriarchi
Gran Conservatori dell’Ordine e del Rito dei gradi 33A9O.~.
95... che dipendono dab &an Gerofante Sovrano Gran Maestro di grado ~
o 33.~. 90:.97.~. che nomina i 3 Gran
Conservatori delL’Ordine e del Rito, 2 dei quabi Incogniti.
29
r
Articolo 35
Quando un Gran Conservatore debL’Ordine e del Rito Si
trova in uno Stato ove non esiste alcun Tempio Mistico, ha
II supremo potere di crearvene uno.
In tal caso, egli Si riunirA ad altri 2 Conservatori, e neb caso che non ci fossero ne creer~ 2 tra i Fratelbi piii distinti e
chiarissimi, e dal quel momento diventa Supremo Gran Conservatore Gran Gerofante S.~. G:. M:. per lo Stato ed erige il
Sovrano Gran Santuario Suprema Potenza.
Parimenti il Gran Conservatore opererA quando nelbo
Stato il Rito debba considerarsi virtuabmente iri’~onno, yenendo a mancare La manifestazione della successione erga
omnes o evidenziandosi, senza ombra di dubbio, iniziative
e tralignamenti atti a provocare bo spegnimento dei Lumi, ivi includendosi indegnitA o gravi negLigenze nella salvaguardia del patrimonio iniziatico e della tradiziona]e indipendenza
dei Riti Uniti diMisraim e Memphis.
Articolo 36
Le Luci del Sovrano Gran Santuario sono 9:
1 —Gran Gerofante, Sovrano Gran Maestro, Supremo Gran
Conservatore 96:. (o 97...)
2 —Primo Gran Custode 95...,
3 —Primo Sublime Mistagogo 95...,
4 —Sovrano Principe Patriarca, Maestro della Luce 95...,
5 —Primo Supremo Giudice 95...,
6 —Primo Gran Luogotenente 95..,
7 —Primo Gran Conservatore ad vitam 95:. o 96:.,
8 —Secondo Gran Conservatore Incognito 95:.,
9 —Terzo Gran Conservatore Incognito 95.~.
I componenti del Sovrano Gran Santuario, in Linea genebe non devono superare II numero di 21.
Articolo 37
I Dignitari del Sovrano Gran Santuario hanno J’obbLigo di
30
Afrn.eMro Co,t*~ dl Cqfwstro
ti
huia atam pa duirspoca.
r
Siglilo della Vera ad Aurea Rosacroce
del Ramo Latino.
illuminare e dirigere i Fratelli onde conservare tra essi La carltA, la fede nel Supremo Artefice dei Mondi, b’uguagLianza dei
diritti nel rispetto della gerarchia.
Sono abtresi tenuti a mantenere integri tutti i principi
mistico-filosofici del Rito e La fede inconcussa sui lViaestri
passati e presenti; ad integrare a] simbolismo massonico tutii gli apporti de]be Scienze spirituabi seguendo be Tradizioni
Iniziatiche degli Antichi Misteri; a fare in modo che, con Lo
ausiio deble scienze gnostiche, ermetiche ed esoteriche tutte,
Si stabiisca e Si afferrni queLla fraterna armonia che possa
riuscire benefica non solo alb’Ordine ma a tutta 1’umanita; a
mantenere fermo e presente che tutti iMassoni, a quabunque
Rito appartengano, fanno parte di una sola e grande famiglia;
a considerare come una basilare caratteristica del Rito La tolleranza di ogni religione, La Lotta contro L’ateismo, L’agnosticismo infatto dipolitica.
Articolo 38
11 Sovrano Gran Santuario si riunisce in tornate ordinarie
ii 27 dicembre, festa di San Giovanni d’inverno o del Sole, e il
21 marzo, festa del risveglio della natura.
Articolo 39
Come non pub esservi per ogni Nazione o Stato che un
Sovrano Gran Santuario cosi non pub esservi che un Supremo
Gran Conservatore del Rito, Sovrano Gran Maestro, Gran Gerofante digrado 33:.90:.96.~.
Articolo 40
IL Sovrano Gran Santuario pub deliberare se sono presenti
abmeno tie membri tra cui il Gran Gerofante stesso o il sno
Delegato, decide a maggioranza semplice: La metA pii~i uno dei
presenti.
Se il numero dei von ~ pan il Supremo Gran Conservatore ha facolt~ di scelta.
31
Articobo 41
Mancando la sanzione del Gran Gerofante, Sovrano Gran
Maestro, Supremo Gran Conservatore, o del suo delegato,
ogni atto, deliberazione o decisione presa dab Sovrano Gran
Santuario ~ nulla.
ArticoLo 42
Lb Gran Gerofante, Sovrano Gran Maestro, Supremo Gran
Conservatore, ha il diritto di pronunciarsi in ultima istanza in
tutte be cause dell’Ordine e del Rito, d’annullare o di istruire
processi e di giudicare.
Articolo 43
Al fine di fraternizzare, pti quanto Le circostanze Lo permettano, con gli altri Riti, potrA esservi un reciproco scambio di Garanti di Amicizia con be vane Famiglie massoniche.
CAPO V:
DELLA GRANDE CANCELLERIA GENERALE
Articobo 44
In seno al Sovrano Gran Santuario agisce La Grande Cancellenia Generale i cui membri colbaborano direttamente con
il Gran Gerofante.
Essa ~ cosi composta: Gran Gerofante S.G.C. Sovrano
Gran Maestro, Gran Cancelliere Generale, Gran Segretarlo Generale.
IL Grab Cayicebbiere ed lb Gran Segretanio sono nominati
dab Gran Gerofante tra i Gran Conservatori di grado 33.~.90:.
e possono ricopnire altre cariche in seno al Sovrano Gran
Santuario e a tutto b’Or dine.
ArticoLo45
IL Patniarca Gran CanceLliere 33... 90:.95:. controfirma e
timbra con lb proprio sigilbo tutti i documenti di pubblico vaLore emanati dal Sovrano Gran Santuario.
Esercita inoltre lb controbbo dei registni nel quali sono tra-
32
scnitti I nomi, i titoli, be nicompense, gli onori e be censure
dei Fratebbi posti sotto La giurisdizione del SovranoGran Santuario; cura L’archiviazione di tutti gli atti comunque concernentib’Ordine ed il Rito.
ArticoLo 46
Il sigibo del Gran Cancebliere Generabe rappresenta un
De]ta entro ii quale ~La Stelba di Sinio.
Articolo 47
Ii Patriarca Gran Segretario Generabe 33... 90:. 95... controfirma e timbra con il proprio sigilbo tutti i documenti emanati dab Sovrano Gran Santuanio.
Egli ha l’incanico della corrispondenza ufficiale e particobare del Sovrano Gran Santuario con tutti i Corpi del Rito e
con i Centri di abtri Riti trovantesi in rebazione con i Riti Uniti di Misraim e Memphis, regobandosi secondo be direttive
del Gran Gerofante; mantiene La corrispondenza con be Logge ed i Corpi Superiori regobarmente costituiti; niceve qualunque documento, Lettera o altro diretti ab Sovrano Gran Santuanio; convoca, per mandato del Gran Gerofante e Sovrano
Gran Maestro, i componenti del Supremo Corpo; riscuote
tutte be somme spettanti aL Sovrano Gran Santuanio per consegnarle ab Gran Tesoriere, se nominato; tiene altresi un registro di tutti gIl atti, costituzioni, patenti, dipbomi e altro accertandosi che siano state pagate be relative prescritte tasse:
egli ~ infatti responsabile verso il tesoro delb’Ordine e del Rito.
Articolo 48
Lb sigilbo del Gran Segretanio Generale rappresenta un doppio Delta intrecciato e radiato entro cui sono tre cerchi concentric!.
Articolo 49
Le spese di amministrazione sono sopportate dal Sov~ano
Gran Santuanio con una cassa particobare di cui nisponde il
33
Gran Segretarlo con funzione di Tesoriere.
Articolo 50
L’Ordine di Misraim e Memphis disp one di tre Ordini Cavalbereschi: La Legione di Ebeusi, l’Ordine del Temibile Shaddai, l’Ordine della Stella di Sotis (Sirlo); e di un Ordine Ospehero: La Legione Libica.
Si tratta di ricompense ab merito che sono conferite dab
Gran Gerofante tramite La Gran Cancelleria delL’Ordine e del
Rito.
CAPO VI:
BELLE FUNZIONI DEl GRANDI DIGNITARI
DELL‘ORDINE
Articolo 51
Ii grado 33:.9O.~.95:. delb’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis attribuisce a quel Fratelli che ne
sono stati ritualmente investiti be quabitA, I privilegi, i titoli e
be autorit~ di Principi Patriarchi Grandi Conservatori ad vitam
deLL’Ordine e del Rito.
Essi sono membri del Sovrano Gran Santuarlo a meno
che tale dignificazione non avessero ricevuto solo “ad honorem”.
Essi sono comunque legati abI’attivo lavoro del Rito ed
hanno l’obbligo di sostenerbo, amministrarlo e dirigerlo.
Articolo 52
I Grandi Conservatori deLb’Ordine e del Rito hanno L’obbligo principale di illuminare e dirigere i Fratebli onde conservare tra essi Ia CaritA, b’Unione e I’Eguaglianza del diritti; di osservare e fare strettamente osservare I dogmi e be dottrine delb’Ordine in generabe e be regobe del Rito in particobare; di esercitare costantemente e dovunque opere di pace e
diumanitA.
34
Articolo 53
I Grandi Conservatori delb’Ordine e del Rito sono coloro
che ne garantiscono La continuitA in caso di impedimento o
morte , senza successione, del Gran Gerofante Generale Sovrano Gran Maestro e Supremo Gran Conservatore giusto
quanto contemplato nebL’articolo 31 del presenti Statuti Generabi; curano altresi Ia propagazione del Riti Uniti di Misraim e Memphis nel territorio nazionale e, a norma delL’articobo 35, presso gil Stati esteri.
ArticoLo 54
I Gran Conservatori ad vitam delb’Ordine e del Rito
33:.9O.~. 95... portano durante I lavori rituali un collare colore
oro vecchio, bordato cia un merletto in argento, sul quale ~ ricamato un Kneph alato recante al centro La Chiave del Nib. II
Kneph ~ sormontato da nove stelbe sistemate in modo che lb
Kneph stesso formi La base di un triangolo, La quinta stelba lb
vertice superiore e Le abtre otto stelle, quattro a quattro, gli
abtri due bati del triangolo.
Kneph e steble in argento, Chiave del Nib in nero. Indossano lb rnantelLo bianco con La bettera Abeph (L’Ibis sacra)
chiusa in un cerchio e ricamata in oro subla spalba sinistra.
Neble grand cerimonie aggiungeranno ab giolello normale,
un ‘aquila bicipite d’oro con il grado 95... inciso sub petto, La
Chiave del Nib in oro.
Essi possono portare anche una fascia azzurra con dopplo
fiocco posto asinistra.
Portano guanti bianchi.
Articolo 55
IL Primo Gran Custode, lb Primo Sublime Mistagogo, lb
Sovrano Principe Patriarca Maestro della Luce, lb Primo Supremo Giudice e I] primo G~an Luogotenente sono, con
Grand Conservatori, Le Luci del Sevrano Gran Santuario.
Le Loro prerogative sono quebbe che risubtaho nel Regobamen35
r
ti del singoli Corp i del Rito.
ArticoLo 56
Il Primo Gran Conservatore ad vitam e Gran Confaloniere ~ La seconda autoritA delL’Ordine e del Rito; assume lb comando in caso di assenza o impedimento del Gran Gerofante.
Quabora lb Gran Gerofante eserciti La propria potestA su
~ii~ Nazioni, rivestendo ii 97... grado, pub attribuire I] grado
96.~. al suo Primo Gran Conservatore.
Articolo 57
Il Primo Gran Custode ~ lb depositarlo del Libro d’Oro dei
Misteri, debbe Leggi e delbe Ordinanze, ne cura l’esatta applicazione e La scrupobosa osservanza.
E’ incaricato della revisione del Ritual che vengono emanati dab Sovrano Gran Santuario stilando un rapporto per lb
Gran Gerofante qualora dovesse riscontrarvi inesattezze o deviazioni dabb’antico Cerimoniale.
Articolo 58
IL primo Sublime Mistagogo veglia sull’osservanza ortodossa delle Cerimonie e del Riti.
Egli presiede tutti I Corpi dipendenti fino al gradd 3O.~.
9O.~. incluso; esamina be lettere patenti e gil altri documenti
presentati da visitatori provenienti da altre giurisdizioni.
Articolo 59
II Prin~o Gran Luogotenente dovrA periodicamente vlsitare- i Corpi dipendenti affinch~ regni La completa armonia.
Esercita una costante sorvegbianza sui bavori del Corpi p0sti all’obbedienza del Sovrano Gran Santuarlo facendo rispettare be Tradizioni e proteggendobe da ogni intrusione o usurpazione.
IL suo rapporto, in caso di omissioni, innovazioni, eterodossie, determiner~ be azioni del Sovrano Gran Santuarlo circa La continuazione o La demobiz lone del Corpi dipendentL
II Sovrano Gran Santuario usa per i suoi lavori un particobare rituale segreto ad uso del Gran Conservatori 33:.9O.~.
95.. di natura martinista-ermetico-kabbabica. I Lavori devono aprirsi e chiudersi alba G.D.S.A.D.M..
CAPO VII:
DEL GRAN TEMPIO MISTICO
ArticoLo 60
IL Gran Tempio Mistico del Patriarchi Principi di Memphis ~ lb Corpo Legislativo del Rito e ha La sovrana autoritA, nelba sna giurisdizione, su tutu i gradi dab 4... aL 3O.~.
90:. incluso.
Pub conferire I gradi ~
, 32:.9O.~.92:.
e 32.~.
90 94... sobtanto in casi particolari e previa autorizzazione
del Gran Gerofante.
IL tempio Mistico ha facobtA di dare esecuzione able Leggi del Rito per lb governo di Capitoli, Senati e Collegi, di dedicare e consacrare I boro Templi e di instalbarvi gil Ufficiali.
Le sue debiberazioni, tuttavia, diventano esecutive solo se munite del sigilbo del Gran Maestro della Luce, Capo del Templo
Mistico, e dopo La registrazione neb Libro d’Oro del Tempio
stesso.
Articolo 61
Annuabmente lb Gran Templo Mistico invierA al Sovrano
Gran Santuarlo b’ebenco di tutti i grad conferiti cia Consigli,
Senati e Capitoli della sua giurisdizione.
Articolc 62
Ogni Templo Mistico regoberA gil affari interni della sua
giurisdizione e farA quebbe beggi che riterrA be pi~i adatte per
un migliore governo, sempre evitando Th disaccordo con gli
Statuti ed I Regobamenti del Rito.
Dette leggi diventeranno esecutive solo dopo La ratifica
.~.
37
r
del Gran Gerofante Generabe.
Articolo 63
Un Temp 10 Mistico ~ composto cia nove Dignitari:
Principe Patriarca Gran Maestro delta Luce,
Principe Patriarca Gran Conservatore,
Principe Patriarca Ispetrore,
Principe Patriarca Tesoriere,
Principe Patriarca Custode del Riti,
Principe Patriarca Ceryce o Esperto,
Principe Patriarca Hydranos o Cerimoniere,
Principe Patriarca Conduttore,
Principe Patriarca Gran Rappresentante.
Articolo 64
Del Temp 10 Mistico fannopartedidiritto:
Sublime Immenso Dal 32:.90.~. 94...,
Presidente del Gran Consigbio;
Sublime Gran Commendatore 32:.9O.~. 94...,
Presidente del Concistoro;
Saggismo della Valbe 32.~.9O...94.~.,
Presidente del Capitolo R+C;
ed I seguenti Principi Patriarchi:
Principe Patriarca della CittA Mistica 32.~.94:.;
Principe Patriarca del Planisferi 41.~. 94...;
Principe Patriarca d’Iside 48.~. 94...;
Princip~’Patriarca del Sacri Vedas 83.~. 94...;
nonche tutti I Principi Patriarchi di Memphis di grado 32:.
90... 94....
Articolo 65
I Subbimi Principi Patriarchi di Memphis 32:.9O.~.94:.
portano, neble boro riunioni, un colbare color porpora guarnito di oro, in punta ab quabe ~un Delta che racchiude un occhio radiante, e su ciascun bato tre gruppi di tre stelbe ciascuno, per un dtabe di 27 stebbe, II tutto ricamato in oro.
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
38
Indossano un mantelbo cobore porpora bordato d’oro.
In particolare, nelbe grandi cerimonie, aggiungono al normale
giolelbo, un’aquiba bicipite d’oro con lb grado 94... inciso sub
petto, Ia Chiave del Nib in oro. Essipossono portareuna fascia bianca che scende dalla spabba destra. Portano guanti
bianch I.
Articolo 66
IL Gran Maestro della Luce 33... 90:.95:., membro di dintto del Sovrano Gran Santuarlo, ~ lb Presidente del Gran Ternplo Mistico. Egli ha lb potere di concedere autorizzazione per
ba formazione di Capitobi, Senati, Concistori e Consigli e di
nominarne I dignitari.
Ha inoltre II privileglo di conferire I gradi dab 4... al
30... 90. anche a vista, in persona di un Maestro Massone regobare che chiede di far parte del Riti Uniti di Misraim e
Memphis.
Articolo 67
IL Principe Patriarca Grande Oratore 32.’. 90... 94... ~ lb secondo Dignitarlo del Templo Mistico; in caso di assenza,
mabattia o m.orte del Gran Maestro della Luce egli ne assumerA be funzioni.
Ordinariamente adempie al doveri inerenti abla sua car ica
secondo be prerogative Fissate nel Rituali.
Articolo 68
Il Principe Patriarca Ispettore 32.~. 90.~. 94... ~ tenuto a
prendere visione completa del Rituabi, delbe autorizzazioni e
di tutti gli atti emanati dab tempio Mistico.
Ha l’obbllgo dl visitare periodicamente, ed in veste uffidale , I Corpi dipendenti affinch~ nessuna irregolaritA turbi
[‘armonia del bavoro.
Articolo 69
IL Principe Patriarca Tesoriere 32.~. 90.~. 94... ~ preposto ab
tesoro del templo Mistico; dovrA presentare ad ogni convoca39
zione un completo rendiconto finanziario corredato da ricevute e documenti, non potr~ effettuare spese senza apposito ordine del Gran Maestro della Luce.
Artlcolo 70
Il Principe Patriarca custode del Riti 32.x9O:.94.~. conserverA copia di ogni deliberazione del Templo Mistico informando della stessa lb Principe Patriarca Gran Rappresentante se quest I era assente alla Riunione.
Egli eleggerA la babaustra d’apertura del bavori.
Ha l’incarico della corrispondenza del Templo Mistico,
della registrarlone di tutti I neofiti e membri dei Cap itoh, Senati, Concistori e Consigli, se comunicati, del Corpi dipendenti posti entro La giurisdizione del Templo medesimo. Egli
funziona da esattore del Sovrano Gran Santuario, tiene a tab
fine conto di tutti gli imp orti dovuti e pagati e versa annualmente lb saldo a] Gran Tesoriere, o, in asseaza, al Gran Segretario Generale, del Sovrano Gran Santuarlo.
Trasmette inobtie periodicamente al Sovrano Gran Santuarlo b’elenco del Dignitari e degli lJfficiabi del Corpi dipendenti autenticato di suo proprio pugno e visrato dab Gran
Maestro della Luce.
Articoio 71
IL Prineipe Patriarca Ceryce 32.~. 90... 94..., oltre able incombenze rituabi, presenta I redami e le istanze inoltrate dal Corpa dip endeftti al templo Mistico per quanto possano permetterbo be relazioni ufficiali.
Articobo 72
Ii Principe Patriarca Hydranos ~
ha lb compito
di spiegare e sviluppare be parti rim all delI’Antico e ~rimitivo
Rito Orientale di Misraim e Memphis; illumina I Fratelbi meno
istruiti nebla conoscenza di questa Sublime Istituzione, avendo cura di imprimere in essi l’importanza di propagare sernpre Ia VeritA, La Giustizia, Ia Scienza, l’Onore e La Sapfrnza.
40
ArticoLo 73
II Principe Patriarca Conduttore 32:. 90... 94.’. introduce
visitarori nel Tempio Mistico; attende able instabbazioni del
Corpi dipendenti; ha in custodia lb babaro, be insegne ed lb corredo del Teruplo Mistico, ed ~ sna cura tenerli sempre pronti
per be eve ntu all convocazioni.
Articobo 74
ii Principe Patriarca Gran Rappresentante viene nominato, quando opportuno, dab Sovrano Gran Maestro Gran Gerofante per un periodo ‘di serte anni e La npmina ~rinnovabile.
Egli vista ogni inoltro di rapporti, resoconti od altro che
lb Templo Mistico esegue, per sno conto o per i Corpi posti
sotto La sua giurisdizione, ab Sovrano Gran Santuarlo; esercita
una generale sovrintendenza su tutti I Javori del Rito; entro lb
1 LugIlo di ogni anno rimette ab Gran Gerofante Generale dettagliato rapporto sulle condizioni ed lb progresso del lavori
compiuti.
Egli esercita, sin quando non viene regolarmente istituito
lb Templo Mistico, I poteri e be prerogative del Gran Maestro
della Luce e del Templo Mistico tutto.
Nessuno pub essere nominato Principe Patriarca Gran
Rappresentante se non ha giA ricevuto ii grado ~
95....
Articolo 75
Nessun membro del templo Mistico pub essere deposto
senza lb “Dixit” del Sovrano Gran Santuarlo, che decided
sobtanto in seguito ad esaurienti rapporti trasmessi dab Templo Mistico stesso, vistati clal Gran Maestro della Luce e dab
Gran P appresentante.
Articolo 76
In caso 411 assenza di qualebe dignitarlo del Templo Mistico, ad eccezione del Gran Rappresentante, lb Gran Maestro
della Luce nominer.i i supplenti scegliendoli tra I Principi Patrlarchi In possesso.del grado 32:. 90:. 94.;; questi copriranno
41
Ia carica loro affidara solo per il tempo strettamente necessario.
Articolo 77
E’ generalmente obbligatoria una regolare convocazione
del Tempio Mistico in un giorno del mese di giugno.
Le altre convocazioni si effettuano in base alle disposizioni diramate dal Gran Gerpfante o, per il disbrigo degli affari,
da1 Gran Maestro della Luce.
II Tempio Mistico lavora con un suo particolare rituale
massonico-martinista-ermetico in uso al grado 32.. 90.. 94...
dei RiP Uniti. I lavori devono aprirsi e chiudersi, pena nullit~, alla G.. D.. S..A..D:.M.. e sotto gli auspici del Sovrano Gran
Santuario.
CAPO VIII:
DEL GRAN COLLEGIO LITURGICO
Articolo 78
II Gran Collegio Liturgico ~l’Organo legislativo del potere
dogmatico e ritualistico: stabilisce Ia funzionalid del Rito e
le caratterisriche dei Rituali e le eventuali loro modifiche; le
opportunit~ delle convocazioni in dati periodi; il ca]endario,
le cerimonie e tutto ci6 che si riferisce alla liturgia del Rito e
agli studi che il Rito propone e sv6lge per i suoi componenti.
Articolo 79t
II Gran Collegio Liturgico ~ composto da Fratelli IncogniP e si raduna neiJa sede del Sovrano Gran Santuario su convocazione del Gran Gerofante che ne delega la presidenza al SovranoPrincipe deiMagi 33..9P.95.. Capo del Collegio.
Articolo 80
I componenti del Gran Collegio Liturgico prendono il titolo di Cavaliere Filalete Mago della R+C ed usufruiscono di
un grado indicativo che ~ II 32..90..92.. corrispondente a1le
42
tre seguenti caratteristiche:
32..
Patriarca del]aCitdMistica,
90..
Sublime Maestro della Grande Opera,
92..
Patriarca di Memphis.
Articolo 81
La nomina dei componenti del Gran Collegio Liturgico ~
effettuata direttamente dal Gran Gerofante che li pu~ scegliere anche fra i luminari di altri Riti.
11 loro incarico dura tre anni e pub essere rinnovato.
Articolo 82
I Cavalieri FilaletiMagi ddla R+C 32..90..92.. portano un
collare color porpora guarnito in oro, in punta al quale ~un
Delta in oro che circoscrive un cerchio di nero contenente una stella a quattro punte d’oro, che iscrive un quadrato che a
sua volta iscrive un altro cerchio con un punto (La Yod)
centrale, tutto in bianco.
Indossano un mantello bianco con la R+C sulla spalla sinistra. In particolare, nelle grandi cerimonie, al gioiello normale, un’aquila bicipite d’oro con il grado 92.. inciso sul petto, ~ aggiunta una riga d’oro.
CAPO IX:
DEL SUPREMO GRAN TRIBUNALE
Articolo 83
Ii Supremo Gran Tribunale dei Difensori del Rito, cornposto da membri in possesso del grado minimo 31.. 90.. 91:, ~
l’organo che amministra la giusrizia.
Esso tiene almeno una riunione annuale per gli affari interni dell’Ordine e del Rito.
Ne ~a capo il Gran Suffete dei Difensori dell’Ordine e del
Rito, nominato dal Gran Gerofante tra i Fratelli in possesso
del grado 33.. 90..9 5:., che fa parte di diritto del Sovrano
43
Gran Santuario.
Articolo 84
II Supremo Gran Tribunale dei Difensori del Rito ~ considerato Camera Giudiziaria le cui deliberazioni danno ordine
ed armonica regolarit~ tutti i decreti, le ordinanze, gli editti
e gli atti legislativi che riguardano il governo e La regola del
Rito rispetto agli individui.
Prende, di conseguenza, pi~i particolare cognizione delle
condanne, sospensioni o limitazioni di privilegi personali
compiute da atti o deliberazioni dei Corpi dipendenti che lavorano entro Ia giurisdizione del Ternpio Mist ico, sotto gli immediati auspici del quale si tiene ii Supremo Tribunale.
Esso inoltre, gerarchicamente incaricato di una limitata
sovraintendenza sui ConsigJio 27.. 30:., Concistori 2U.26:.,
Aeropaghi 18:.20:., Senati 12.. 17:., Capitoli 8:. 11
Collegi
4.. 7..., Logge 1.. 3...
Articolo 85
II Supremo Gran Tribunale ~ composto da nove Dignitari, che funzionano come Giudici in tutte le cause che verranno poste innanzi all’Ordine:
GranSuffete 33..90..95:.,
Gran Difensore 31..90:.91:.,
PrlinoGrandelspertore3l..90..91..,
Secondo Grande Ispettore 31.. 90:.91..,
Gran Reg~iratore 31..90.. 91..,
e quattro Grandi Inquisitori.
Vi sari inoltre il Grande Oratore scelto dal Corpo, o dat
singolo membro, posto sotto accusa.
Articolo 86
Il Gran Gerofante proceder~ alla nomina del Gran Suffete, Presidente del Supremo Gran Tribunate, e del Gran Difensore, che assolve la funzione di pubblico ministero, nonch~
del Gran registratore, che ~II Segretario del Corpo.
~,
..,
44
I due Grandi Ispettori vengono nominati dal Sovrano
Gran Santuario su un elenco di cinque nominativi fornito dal
Gran Suffete. E’ loro compito specifico sorvegliare ivan Corpi affinch6 non vengano commessi abusi e violazioni allo Statuto, ai Regolamenti Generali e a1lo spirito del Rito.
Un Ispettore Inquisitore pu6 di sua autorit~ disporre la
sospenzione dei Lavori del giorno in ogni Camera, presso la
quale ~ presente in veste ufficiale, se ritrova kregolarit~ o disordini; in tat caso, dar~ immediata comunicazione della decisione o dei motivi che la fecero adottare al Gran Suffete, Presidente del Supremo Gran Tribunale.
II Sovrano Gran Santuario disporr~, caso per caso, La nomina dei quattro Grandi Inquisitori che copriranno 1’Ufficio
sino al rnomento della promulgazione della sentenza.
Il Grande Oratore verr~ nominato dal Sovrano Gran santuario su scelta del Corpo o del singolo membro posto sotto
accusa; se il nominativo viene indicato dal Corpo, questi dovd possedere almeno lo stesso grado del Presidente del Corpo di che trattasi, se viene indicato dat singolo sar~ sufficiente che il Grande Oratore sia membro del Rito (4.. 7...). II Grande Oratore dura in carica dal momento della nomina a quello di emissione della sen~enza.
Articolo 87
I Patriarchi Difensori del Rito 31:. 90.. 91:. portano un
collare nero recante al centro un cerchio bianco nel quale ~
ricamato il Terribile Shaddai: triangolo ascendente in rosso,
discendente in nero.
Indossano un mantello nero senza segno alcuno. Se portano Ia fascia, essa ~ eguale a quella del grado 32:. 90.. 94:.
In particolare, nelle grandi cerirnonie, al gioiello normale, un’aquila bicipite d’oro con il grado 91.. inciso sul petto,
viene aggiunta squadra e compasso d’oro in grado di Maestro.
45
Nelle loro riunioni portano sempre la maschera.
Articolo 88
Quando un Massone si sentir~ leso da decreto, decisione
o condanna da parte di un Corp 0 di cui egli ~membro, o dat
comportamento di altro Massone, potr~ presentare istanza di
ricorso at Sovrano Gran Maestro Gran Gerofante Generale,
pregandolo formalmente di rimettere nelle mani del Supremo
Tribunale ogni investigazione o rettifica.
Il Gran Gerofante, se lo ritiene opportuno, trasmette l’istanza di ricorso at Gran Suffete dei Difensori dell’Ordine e
del Rito che disp one l’invio di un Grande Ispetrore.
Quatora il Grande Ispettore non possa dirimere amichevolmenre Ia vertenza, sulla scorta delle indagini dat medesimo compiute, il Gran Suffete dispone la convocazione del Supremo Gran Tribunate. Essa convocazione dovr~ essere effetuata entro due mesi daIl’inoltro dell’istanza da parte del
Gran Gerofante.
it Supremo Gran Tribunale pub trasferirsi, per ~agioni del
suo ministero, nelle vane province e regioni dove operano
Corpi del Rito.
Attraverso il Gran Registratore verranno convocate tutte
te parti interessate, ordinando loro la comparizione come testimoni od altro.
Articolo 89
Dop&~che il Supremo Gran Tribunale ha regolarmente aperto i propri Lavori, it Gran Suffete invita il Grande Registratore ad enumerare le cause che debbono essere trattate;
it Gran Difensore del Rito, che funzio~na da pubblico ministero espone un breve sunto di ciascun caso man mano che esso
caso viene menzionato.
A misura che il Gran Registratore enumera le cause le parti in ciascuna nominata vanno rispondendo.
L’udienza ~ aperta dal Gran Difensore che esibisce l’accu46
sa contro il ricorrente e fornisce tutte le testimonianze che si
propongono di sostenerla.
La difesa ~ tenuta dal Grande Oratore, a cui ~ sempre demandato il discorso di chiusura affinch~ possa rispondere agli
argomenti del• Gran Difensore chc, a sua voJta, sostiene sempre la decisione del Corpo o del Massone contro cui ~ stato
presentato ricorso.
Tutte le testimonianze date innanzi at Supremo Gran Tr.i—
bunale devono essere rese per iscritto e formate da ciascun
deponente; se trattasi di testimonianze inoltrate da Fratetti,
giustificatamente impossibiitati a presenziare atl’udienza, esse dovranno essere controfirmate dat Presidente del Corpo di
cui i dichiaranti fanno parte.
Terminato il discorso di difesa, it Gran Suffete invita tutti
membri del Gran Tribunale a ritirarsi per partecipare ad una
generale, ma scarna, discussione sulla causa trattata. Indi, fatti allontanare il Grande Oratore e il Gran Difensore del Rito,
avr~ luogo La votazione a scrutinio segreto ed il Gran Registratore rediger~ e comuniched il risultato at Gran Suffete,
questi legger~, alle parti convenute, la sentenza. Ii Gran Registratore invied quindi copia delta stessa at Gran Gerofante ed
al Tempio Mistico per la sua conservazione negli archivi dell’Ordine e del Rito.
Articoto 90
Net caso che, a seguito di decisione del Supremo Gran
Tribunate, una delle parti si ritenga comunque lesa, essa potr~
presentare appello inoltrando istanza motivata al Sovrano
Gran Santuario.
Quatora il Sovrano Gran Santuario accolga 1’appelto ‘avocher~ a s~ ogni documento presentato ed ogni atto redatto
per La revisione e la ulteriore definitiva decisione.
Ii giudizio del Sovran~o Gran Santuarlo ~ definitivo ed obbligatorio per tutti i Corpi ed i membri dell’Ordine e del Rito,
47
tale giudizio ~ messo in esecuzione dagli Ufficiali del Rito che
ne hanno il potere e l’autorid.
It Supremo Gran Tribunale lavora con un rituale in uso at
grado 31.~. 9O.~. 91:. dei Riti Uniti di Misraim e Memphis. I lavon devono aprirsi e chiudersi, pena nullit~, alla G.~. ~
D:.M.~. e sotto gli auspici del Sovrano Gran Santuario.
dente un occhio radiante, ad ogni venice del Delta ~ opposto
un triangoto di tre stelte con base verso it vertice stesso.
Articolo 94
I Dignitari del Sublime Gran Concistoro sono nove ma
possono essere nidotti a sette con funzioni cumulative:
Sublime Pontefice dei Principi di Massoneria 32.. 90... 94..
Mistagogo31.;90:.91.~.
Odos 30...90...
Zaconis 3O.~. 9O.~.
Hierototista 3O.~. 90:.
Ceryce 3O.~. 9O.~.
Ized 30:.9O.~.
Cistoforo 3O.~. 9O.~.
Hidrarios 30.. 90...
In mancanza del due ultimi Dignitari i nispettivi incaxichi
sono assunti dallo Hierotolista e dal Ceryce
Articolo 95
II Sublime Maestro del Principi di Massonenia, Sovrano
Gran Commendatore del Concistoro 32.. 90... 94. ~ ii Presidente det Sublime Gran Concistoro, fa parte di dinitto del Ternpio Mistico.
Egli nomina i van Dignitani, sentiti i componenti del Sublime Concistoro stesso, che restano in canica tre anni e possono essere riconfermati.
It Mistagogo 31:.9O.~. 91.. fa parte di diritto del Suprei~no
Tribunale dei Difensori del Rito.
Articolo 96
Un Sublime Maestro della Grande Opera 30.~. 90... ha it diritto di conferire i gradi dat 4... al 2O.~. (Collegi 4... 7.. Cap itoh
8:. 11:., Senati 12.~. 17:., Aeropaghi 18.20:.) in quellegiurisdizioni dove non esistono Collegi, Cap itoh, Senati e Aeropaghi.
Il Sublime Pontefice dei Principi di Massoneria pub confenire i gradi dat 21.~. at 30:. (Concistori 21.~. 26:., Consigli
—
—
—
CAPO X:
DEL SUBLIME GRAN CONCISTORO
Articolo 91
It Sublime Gran Concistoro dei Principi diMassoneria dei
gradi dat 3O.~. at 90:., che dipende dal Templo Mistico, ~ [Organo che diige tutti i CorpiMassonici del Rito dat 4... al 30:.,
ed ha l’incarico dell’organizzazione delle Zone di primo Laro o Logge.
11 titolo degli appartenenti al Sublime Concistoro ~ Perfetto Pontefice Sublime Maestro della Grande Opera 3O.~. 9O.~.
dei Riti Uniti di Misraim e Memphis.
Articolo 92
11 Sublime Gran Concistoro, oltre a curare gti affari dei
Corpi dipendenti, ha l’obbligo di effettuare l’istruzione dei
suoi membri su tutti igradi dei Riti Uniti diMisraim eMemphis dal 31:. al 90:., secondo le istruzioni del Tempio Mistico
dal quak>dipende e sulla base delle decisioni del Gran Collegio Liturgico.
Articolo 93
La costituzione di un Sublime Gran Concistoro. ~ effettuata dat Tempio Mistico, o dal Sovrano Gran Santuario, o
dat Gran Gerofante Sovrano Gran Maestro e Supremo Gran
Conservatore dell’Ordine e del Rito, con patente registrata
nel Libro d’Oro del Tempio Mistico.
L’insegna di un Sublime Concistoro ~ un Delta racchiu48
—
—
—
—
—
—
49
27:.3 0:.) in queUe giurisdizioni dove non esistono Concistori e Consigli.
Di tati conferimenti deve essere data immediata comunicazione at Tempio Mistico della propria Giurisdizione.
Articolo 97
I Subtimi Maestri della Grande Opera 30:.90:. portano un
collare color fuoco bordato di nero che porta in punta un
Delta con occhio centrale circondato da nove stetle a tre a tre
in triangolo ai vertici del Delta ricamate in argento. Se portassero fascia, essa sia con frangia d’oro che scenda dalla spatla
destra.
Indossano un mantelto bianco senza segno atctino.
II gioiello del grado, che va appeso al collare, ~ una Croce
Templare d’oro.
In particolare, nelle cerimonie solenni, vengono adottate
le seguenti insegne: per it Sublime Pontefice un Delta in oro
che contiene un sole, veste azzurra con stelte d’argento; per it
Mistagogo un Delta d’oro con sole nascente e veste scarlatta;
per t’Odos un Delta d’oro con fogtio di papiro arrototato e
veste verde; per to Zacoris un Delta d’oro con una cassa e yeste blu; per to Hierotolista un Delta d’oro con due stiti incrociati e veste grigia; per it Ceryce un Delta d’oro con una sfinge e veste giatla; per t’Ized un Delta d’oro con un bastone (del
pastore) e veste nera.
Tutti i Sublimi Maestri della Grande Opera portano guanti bianchi.
Articolo 98
La convocazione di un Sublime Gran Concistoro si tiene
prima che it sole entri net primo punto dell’Ariete, it 21 marzo, per celebrare l’equinozk di primav~ra, festa delta Natura,
e per procedere ad eventuali nomine o sostituzioni nelle canche. Le altre convocazioni possono essere tenute II 24 giugno,
it 27 dicembre, it 23 settembre e sempre qualora sia necessario.
50
Articolo 99
It Sublime Gran Concistoro tavora con un Rituate Martinista-Kabbatistico che viene adottato per it grado 30.-. 90.-. per
Riti Uniti di Misraim e Memphis.
I Lavori devono aprirsi e chiudersi, pena la nutlid, atla
G.. D..S..A.-.D..M.. e sotto gli auspici del Sovrano Gran Santuario.
CAPO XI:
DEl GRAN CONSIGLI E DEl SENATI DEl FILOSOFI
ERP,IETICI
Articolo 100
II Gran Consiglio ~ composto dai Consigli dei gradi 27.-.
30.. e dai Concistori dei gradi 21.. 26.. che compongono rispettivamente Ia settima e ta sesta classe del Rito.
Esso ~presieduto dal Sublime Immenso Dai 32-.90-x 94....
Articoto 101
II Gran Consiglio dei Saggi delta Vend dei gradi dat 21.~.
at 30.., detto anche Sublime Capitoto di KLWNVE e HRDM,
dipende dat Sublime Concistoro dei Pnincipi di Massoneria e
dat TempioMistico.
Articolo 102
I] titoto degli appartenenti at Gran Consigtio ~ Commendatore degli Astri, Grande Installatore Teutogista per i gradi
21..26:., Gran Cavatiere dett’Aquita Bianca e Nera, di
KLWNG eHRDM per igradi27:.30:.
I membri del Gran Consigtio indossano una sciarpa verde con at centro un’aquita bianca e nera, ad essa ~ appesa, per
gradi 27..3 0.., una medaglia raffigurante it Tempio con la
scritta ~
L~.”. Portano i guanti bianchi.
Articolo 103
I] Gran Consiglio comprende anche i Senati dei Filosofi
-
51
Ermetici del grado 12.~. 20.~. che tavorano separatamente e con
Rituali diversi.
Il Senato dei Fitosofi Ermetici ~ composto dagli Aeropaghi dei gradi ~
e dai Senati dei gradi 12..17.. che
compongono rispettivamente Ia quinta e la quarta Classe
del Rito
Esso ~presieduto dat (iran Commendatore 32.. 90.~. 94-...
Articoto 104
II titoto degli appartenenti at Senato dei Fiosofi Ermetici ~ Cavatiere del Sole, Fitosofo Ermetico, Saggio delta Verit~ per i gradi 12:.17:., e Sovrano(irande Ispettore per igradi
18:.20.-.
I membri di un Senato dei Filosofi Ermetici indossano una sciarpa bianca che porta ricamato sul davantiun occhio aperto in oro; ad essa ~ appeso, per i gradi 1 8.~. 20.~. un triangoto d’oro con occhio radiante. Portano guanti bianchi.
Articoto 105
La costituzione di un (iran Consiglio dei Saggi della Veri~ effettuata dat Tempio Mistico o dat Sublime Pontefice
dei Principi di Massoneria, che ne d~ immediata comunicazione at Tempio Mistico per la registrazione ed it rilascio della relativa Bolla.
Articolo 106
I Dignitari del Consigtio dei Saggi delta Vend sono nove:
Subliltie Immenso Dai 32.~. 90:. 94...
Primo Saggio della Vend 31:. 90:.91.~.
Secondo Saggio della Vend,
(iran Maestro del Tesoro,
Cancelliere,
Messaggero della Luce,
Accompagnatore,
Guardiano del Consigtio,
Portabandiere.
-
—
—
—
—
—
—
—
—
I Dignitani sono nominati dat Sublime Pontefice dei Pnincipi di Massoneria, sentiti i componenti del (iran Consigtio
dei Saggi della Vend.
Articoto 107
II Sublime immenso Dai 32:. 90.-. 94:. Fa parte di diritto del
Tempio Mistico dal quate dipende.
Egli pub conferire i gradi dal 21.. al 30..., dandone immediata comunicazione al Sublime Concistoro e ne riferisce at
tempio Mistico.
Articolo 108
II Primo Saggio della Vend 31.~.90:. 91.. ~ membro di diritto del Supremo Tribunate dei Difensoni del Rito.
Il Componente di un (iran Consiglio non pub conferire
grado alcuno, salvo casi in cui abbia delega particolare, e mal
comunque superiori al suo.
Articolo 109
La convocazione di un (iran Consiglio dei Saggi della Verid si tiene generalmente in ricorrenza della Festa del Sole,
27 dicembre; altre conocazioni Si tengono in marzo, giugno
e settembre.
Tutti i gradi dei Senati, Aeropaghi, Concistori e Consigli
lavorano in un unica sede con gli appositi Rituati inerenti ai
van gradi.
Tutti i Lavoni delle camere dei (iran Consigli dei Saggi
della Vend devono essene syotti, a pena di nullid, A.~. (i D.~.
S..A.. ~
e sotto gli auspici del Sovrano (iran Santuario.
Articolo 110
L’insegna di un Consiglio dei Saggi della Vend ~ un’aquiIa bicipite coronata, bianca e nera, stringente una spada fra gli
artigli e recante at centro, ben chiara, una croce ermetica. It
sigitlo ~ rappresentato dalla croce ermetica portante at centnol’emblema delta divinit~.
.
—
52
53
Articolo 111
It (iran Consiglio dei Saggi delta Verid pub richiedere autorizzazione per ta costituz ione di Capitoti e Coltegi.
Articolo 115
I Dignitari di un Capitoto sono dodici, ma le cariche p05sono essere cumulate fra un minimo di sette Ufficiati:
Saggissimo 32:. 90:.94:.
Primo Sorvegliante 31.-.90:.91:.
Secondo Sorvegliante,
Oratore,
Segretario,
Tesoriere,
Esperto,
Messaggero,
Accompagnatore,
Portaspada,
Portastendardo,
Guardia del Capitolo.
Articolo 116
I Dignitari sono etetti parte dat Corpo e dal (irande Ufficiate che ha eretto it Capitolo, pante con etezione.
In particotare i membri del Capirolo Mnno diitto di eleggere it Secondo Sorvegliante, it Tesoriere, it Messaggero,
t’Accompagnatore e ta Guardia del Capitoto; sono etetti dal
Corpo che ha eretto it Capitoto, t’Oratore, it Segretario, lo
Esperto, it Portaspada ed it Portastendardo.
It Saggissimo ed it Primo Sorvegliante devono essere mdicati dat Sublime Pontefice dei Principi di Massoneria.
Articolo 117
II Saggissimo fa parte di diitto del tempio Mistico dat
quate dipende.
Egli pub conferire i gradi dat 4.~.att’11:., da?~done immediata comunicazione ai Corpi superioni dai quati dipende.
Articolo 118
It Primo Sorvegliante 31:. 90:.91:. ~ componenre di dintto del sublime Tribunate dei Difensori del Rito.
—
—
CAPO XII:
DEl CAPITOLI R+C
Articolo 112
It Capitolo R+C ~ composto dai Capitoli dei gradi 8.-. 11:.
e dai Cottegi dei gradi 4-.. 7... che compongono rispettivamente ta terza e ta seconda Classe del Rito.
Esso dipende dat Sublime Concistono dei Principi di Massoneria e dat Tempio Mistico ed ~ presieduto dat Saggissimo
32:. 90.-. 94:..
Articolo 113
Il titoto degli appartenenti at Capitoto i quati fruiscono
dei gradi 8:.11:. ~ Cavatiere R+C, di colono i quati fruiscono
dei gradi 4-.. 7-.. ~ Sublime Maestro, Cavatiere della Volta di
Perfez ione.
Le decorazioni sono per i gradi 4.. 7... un coltare verde cui
~ appeso un compasso aperto a sessanta gradi con te punte su
un segmento graduato; per i gradi 8.. 11:. una sciarpa rossa
bordata di verde ed un coltare viotetto bordato d’angento e
foderato di rosso che porta su ‘ciascun tato tre stetle d’argento
sistemate~a triangolo, it gioietto ~ una stetta fiammeggiante
con at centro la tettera “G”. Pongano guanti bianchi.
Articoto 114
La costituzione di un Capitolo ~ effettuata dat Tempio
Mistico o dat Sublime Pontefice dei Principi di Massoneria o
da chi attn ne ha potesd o delega.
Nessuno che non sia stato iniziato ai primi tre gradi simbotici pub essere ammesso at Cap itolo.
54
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
55
-V
Un componente di un Capitoto non pub conferire grado atcuno, salvo casi in cui abbia delega particolare, e mai comunque
superiore al suo.
Articolo 119
La convocazione di un cap itolo R+C dovrebbe essere effettuata una volta ad ogni cambiar del mese, secondo it catendario egiziano del Rho.
In difetto si consiglia di convocarlo rituatmente atmeno at
momento dei sotstizi e degli equinozi.
Articolo 120
Tutti i gradi del Capitoto tavorano in unico Tempio cot
Rituate del grado 4..7:. o 8:. 11.. del Riti Uniti di Misrairn e
Memphis.
I Lavoni sono validi solo se sono presenti almentro tre
Luci e due componenti, o un Ufficiale del Sovrano (iran Santuario o del TempioMistico.
Essi tavoni devono essere syotti a pena di nuttid A:.(i.-.D:.
S:.A.. D:.M.. e sotto gli auspici del Sovnano Gran Santuario.
Articoto 121
L’insegna di un Cap itoto ~un compasso apento a sessanta
gradi fra i cui bracci~postot’embtema delta R+C. It compasso ~ sonmontato da una corona fogliata a cinque foglie vi sib iIi. Datte punte del compasso sorgono a smistra it Petticano
con i piccoti che si nutrono dat suo petto, a destra un’aquita
bicipite c~oronata che stringe una spada fra gli artigli.
It sigitlo ~ rappresentato da un serpente che si morde ta
coda, racchiudente it simboto delta R+C, sormontato da un
Delta in cui figurano te lettere PSC-INRI.
Articolo 122
Un Capitoto R+C pub chiedere t’autorizzazione per Ia Costituzione di Zone di Primo Lavono datl’1:. al 3...
56
CAPO XIII:
DELLE ZONE D[ PRIMO LAVORO
Articolo 123
L’Ordine di Misraim e Memphis appartiene atta Classe degli Ordini Cavatlereschi ed ha per fine it perfezionamento dei
suoi membri. Esso Ordine ~ costituito datle camere Simbotiche di 1:. 2:. e 3... grado, chiamate Logge.
Articolo 124
La Zona di Pnimo Lavoro, prima Classe dell’Ordine e del
Rito, ~composta da Logge.
Esse si organizzano secondo i dettami della Massonenia Universate, ma per far parte dell’Antico e Primitivo Rito Orientate di Misraim e Memphis devono attenersi ai Regotamenti
ed agli Statuti emanati dat Sovrano (iran Santuarlo ed accettare come Presidente un Maestro Discreto 4..~ 7..., o di grado
superiore, designato dat (iran Gerofante Sovrano (iran Maestro o dat (iran Commendatore del Concistoro dei Pnincipi
di Massonenia.
I Lavoni detle Logge sono nulli se non si invoca in apertura e chiusura dei Lavori it ~
e se non si svotgono
sotto gli auspici del Sovrano (iran Santuario.
Articolo 125
Le Logge dei Riti Uniti diMisraim e Memphis, quando
esistono, sono alle dipendenze del Sublime Concistoro dei
Principi di Massonenia
Devono obbedienza totale ai rappresentanti del Sovrano
(iran Santuario.
Quatora si renda necessario, it Sovrano (iran Santuario
pub costituire un Grande Oriente composto dat Coil egio dei
Venerabii Maestri delle Logge, dai rappresentanti del Sublime Concistoro e dai membri del Templo Mistico. N~ ~ a capo
II Sovrano (iran Maestro (iran Gerofante at quate compete la
carica, che ~ delegabite a un (iran Maestro aggiunto o a un
57
(iran Rappresentante.
Articolo 126
Dicesi Loggia it tuogo ove i Massoni si adunano per eseguire i propri Lavori.
It locate di una Loggia Simbolica, cio~ dei primi tre gradi,
deve consistere per to meno di tre camere: Gabinetto di Meditazione, Via Smarrita o Sata dei Passi Perduti, Tempio; esso
deve essere nascosto atta cuniosid dei profani.
Tati camere sono ornate di quanto ~ prescritto nei van
Rituati.
Articolo 127
La costituzione di una Zona di Primo Lavoro ~ effettuata
dat Tempio Mistico, o dat Sublime Concistoro dei Principi di
Massoneria o da chi attn ne ha potesd o delega.
Ne sad comunque data immediata comunicazione at
Tempio Mistico, ma verd considerata regotarmente costituita solo quando it Sovrano (iran Santuanjo ritasced Ia
Bolta di fondazione.
Articolo 128
Per costituire una Loggia Simbotica occorrono un minimo di sette membri dei quati atmeno due in possesso del grado 3., per coprire gli uffici di Primo e Secondo Mistagogo,
ed almeno uno in possesso det grado niinimo 4.~. 7:. che occuped to scanno del maestro venerabite.
Quato~ si autorizzi ta costituzione di un Triangoto, di un
Corpo, cio~, composto da atmeno tre membri, esso se possibile dovd essere- sottoposto alte dipendenze delta Loggia pi~1
vicina.
Articolo 129
Quei primi Massoni che, in numero ed in gradi sufficienti, riuniti in tuogo ove regnano Ia pace, ta virtCi ed it sitenzio,
determinano ta fondazione di una nuova Loggia regotare, ne
piantano te basi, ne danno vita, sistema ed ordine, si dicono
58
Fratell i Fondatoni.
La Loggia somministra a suo carico it diploma, l’abito ed
it fregio del grado e delta Loggia stessa ai suoi primi sette fondatori.
Nessuno pub essere considerato fondatore di una Loggia
se non ~Massone regolare.
Articolo 130
Quando sette o pi~i Massoni, domicitiati in uno stesso 0riente, vogliono fondare una nuova Officina, tengono sotto ta
presidenza del Fratelto di pill altro grado, o del pi~i anziano
net grado, formate assemblea.
In essa, dopo aver vicendevolmente accertato i gradi posseduti da ciascun fondatore, stabitiscono it titoto distintivo
della nuova Loggia, it bollo ed it sigitlo nonch~ ta distnibuzione delle cariche.
Indi, redatto t’apposito verbale, to trasmettono per mezzo di un propnio rappresentante at Sovrano (iran Santuario.
Se trattasi di membri gi~ appartenenti a Logge detl’Antico e Prirnitivo Rito Orientate di Misraim e Memphis devono corredare it verbale con i “nutta osta” dei loro nispettivi
Venerabiti; se trattasi di membri appartenenti ad altre Obbedienze devono precisare per iscritto i motivi delta richiesta.
Articoto 131
Una Loggia non pub dirsi perfettamente stabitita, e tutto
~ provvisonio, fino a che non sia munita detle formali Patenti
Costituzionati nitasciate dat Sovrano (iran Santuario, e it suo
Tempio, quatora tavori in propri tocati, non sia stato ritualmente consacrato.
Nel giorno att’uopo stabitito, it (iran Gerofante, o un suo
delegato, procede a confenire i poteni at Maestro Venerabite,
ad instatlare i Dignitari e gli Ufficiati di Loggia, a consegnare
te Patenti Costituzionati e, se necessario, a consacrare it Tem59
p io.
Sono in facold delta nuova Loggia altre cerimonie, punch6 tutto si faccia con ta maggiore solennid massonica permessa dat tuogo e datte circostanze e ta niunione termini con
un agape.
Articolo 132
Le Logge, ove fossero costituite, si autogovernano sutla
base dei Regolamenti particotari che ogrfi Loggia pub disporre, e che acquistano efficacia solo dopo ta loro approvazione
da parte del Sublime Concistono dat quale ta Loggia dipende, sui Regotamenti delta Universale Massoneria che trovano
II toro fondamento nei “Land Mark”, e sugli Statuti dei Riti
Uniti di Misraim e Memphis.
Le Logge hanno it compito principale delta formazione
del Massone; ~ necessario, pertanto, che esse si attengano a
tutte te disposizioni rituati.
I poteri, i diitti e i doveri di una Loggia sono stabititi dagli atti del Sublime Concistoro e datte deliberazioni del (iran
Tempio Mist ico.
Articolo 133
I Massoni, di quatunque paese essi siano, sono membri di
una sota e grande famiglia, come una ~ ta specie cui appartengono, uno it globo che abitano, una Ia natuna che contemptano.
Essend~6 it fine delta Istituzione it perfezionamento delt’uomo, ~ indispensabite che it Massone pratichi ta vera morate che suppone ta cognizione e t’esercizio dei doveri e dei
diitti dett’uomo: egli deve essere quindigiusto.
I vincoli di fraternid, ed i doveri che derivano dagli esposti principi, esigono che i Massoni assumano tra di toro it
titoto di fratelti, e tanto in Loggia che fuori serbino i modi
ed It contegno di una vera affezione fraterna; cib non toglie
che abbiansi a praticare rispettosi riguardi verso i Fratelhi di
60
• IUAIM
1818
MEHPHI HARSIGLIA
1966—1961
MEMPHIS EG ITT(
S
1166
S
H I I H A I H H .E H P H I S
1945
—
La lenice ~ tin simbolo comune al Rosacroce C ai Liberi Murato,l. Esso appart,ene tanto hil’ inislaz,one erme—
tica che alla massnica.
\\ I
A
A
La Legge ed II nom’ del Orande Architetto.
maggioni virti~i, di gradi supenioni, o rivestiti del carattere di
Dignitani.
Articolo 134
Essere Massone ~ un privilegio; non si cerchi mai ta quantita ma sot tanto la qualita.
Si eviti di ammettere in Loggia etementi non adatti per
carattere, posizione sociale, cultura: sarebbero inutii pesi
che, in definitiva, farebbero pii~i male che bene.
It Massone deve essere cittadmo netla pienezza dei suoi
diitti, di niconosciuta probid. Nessuno ~ ammesso nell’Ordine se non ha l’ed di ventuno anni (tre volte sette), fatti satvi i figli di Massoni che possono essere iniziati a diciott’anni.
Non pub essere amn~esso chi abbia esercitato o eserciti
mestieni o impieghi serviti, abbietti e disonoranti, o abbia subita una condanna o pena infamante: ta espiazione di tat genere di pena non induce ripnistinazione di diritto a far parte
detl’Ordine Massomco.
Articolo 135
It Massone considera come profani tutti coloro che non
niconosce come suoi Fratelti, non deve quindi rivelare loro
Lavoni, Rituali e Tecniche Iniziatiche delta propria Istituzione. La medesima cautela va usata verso i Fratelli non iniziati at suo stesso grado, o appartenenti ad altre Obbedienze.
Articolo 1 36
La propagazione delt’Ordine ~ it pin importante tra i Lavon massonici, ma t’ammissione diun profano inseno all’Ordine stesso ~ il Lavoro pi1~i delicato. Quindi nessuno sara mai
iniziato se non ha tutte le qualid accennate nell’articolo 134.
La proposta di un profano, datlo stesso scritta e sottoscnitta su apposito modulo, deve essere presentata da un Fratello delta Loggia che si fa garante detle di tui qualiii. Netla
domanda deve spiegarsi: cognome, nome, luogo e data di nascita, paternid e niaternid, studi seguiti e titoli ottenuti, at61
-pt ——
• male domicitio, incanichi profani, caniche ononifiche, professione esercitata, stato civile, eventuate nome delta moglie e
dei figli, nonchd due fotografie di cui una firmata.
It Maestro Venerabile tegge ad alta voce la prop osta senza
perb nominare it fratelto proponente, e cib affinchd si eviti
qualunque pretesto di deferenza verso quest’uttimo e nello
stesso tempo non abbia a sentirsi sminuito se la proposta viene respinta.
Se Ia domanda ~ accolta, e qui vale l’insindacabite giudizio del Maestro Venerabite, vengono designati tre commissari informatoni onde accertarsi sutta probid costante del profano net corso delta sua vita, sutla saviezza e sicurezza dei suoi
principi, sulla fermezza del carattere e suIt’attivit& detlo stesso syotta, nonch6 se, ha ingegno atto a penetrare e conoscere
te Atte Scienze che l’Ordine offre alto studio di quanti ne fanno pante.
Fra ~icommissari informatori non pub mai comprendersi
it proponente; ~ comun4ue dovere di ciascun Fratello prendere segrete informazioni sulle qualitA del profano proposto, e
fare tutte quelte osservazioni che creda utii in cosi deticata
materia.
Se le informazioni risultano favorevoti, it Maestro Venerabile fissa, dopo uxi giusto lasso di tempo, it giorno in cui il
Fratetto proponente deve condurre il profano per t’inizxazxone.
E’ assotutamente vietato salvo casi eccezionali, procedere alla iniziazione contemporanea di piix profani; cosi come
nessun profano pub essere dispensato dalle prove nituali prescritte.
Articoto 137
La gerarchia della Loggia ~composta da tre Dignitani e da
nove Ufficiali.
I tre Dignitani, che diconsi pure Luci o Cotonne delta
Loggia, sono: it Maestro Venerabile, it Primo Mistagogo ed it
Sec ondo Mistagogo.
It maestro Venerabite di una Loggia, posto alt’obbedienza dei Riti Uniti di Misraim e Memphis, come sancito negli anticoti 124 e 128, ~ designato dat Sovrano (iran Maestro, o
dat (iran Commendatore del Sublime Concistoro dei Principidi Massonenia, tra i Fratelli in possesso del grado minimo
4... 7... ; la sua carica ~ “ad vitam” salvo rinuncia e salvi gli evenmali provvedimenti adottati dat Sovrano (iran Santuanio o
dat Supremo (iran Tribunale.
Gli attn Dignitani ed Ufficiali che- devono essere tutti Maestni, salvo che la Loggia sia ancora sprovvista di membri di
grado elevato;vengono nominati dal Maestro Venerabite. Per
alcuni di essi pub procedersi per)etezione.
Le cariche di Loggia possono cumularsi o dividersi secondo it numero dei Fratetti:
Maestro Venerabile 4-.- 7.X
PrimoMistagogo3.’.
Primo Sorvegliante
Secondo Sorvegliante
Secondo Mistagogo 3...
Odos
Oratore
Hyerotolista
Segretario
Hyeroceryx
Guardiano del Tempio
Ceryce
Esperto
Zacoris
Tesoriere-Etemosiniere
Hydranos
Ac comp agnatore
Yzed
Me ssaggero
Cistoforo
Arch ivi sta
Copritore Esterno.
Articolo 138
It Maestro Venerabite ~ it Capo della Loggia.
Convoca te sedute ordinanie e straordinarie e dirige i Lavon. Fad in ogni riunione l’isrruzione del grado in cui si Iavora, dopo aver fatto occupare da Fratelli idonei i posh degli
—
—
—
—
—
—
—
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—
,
62
—
—
—
I,
63
Ufficiali assenti.
Accorda egli solo Ia parola, propone le questioni da discutere, distribuisce i compiti, firma tutti gli atti e la corrispondenza, ~ Presidente di qualsivoglia Commissione di Loggia ed
~ membro di diritto delle Deputazioni, ma pub delegare a cib
altro Fratello Maestro 3..
E’ il solo ad avere la faco1t~ di convocare sedute straordinarie. I-Ia la faco1t~ di porre in discussione le proposizioni
fatte dai Fratelli o considerarle, discrezionalmente, come non
fatte. Ha il diritto di chiudere i Lavori anche nel corso di
un intervento, quando il buon ordine, la prudenza o altro
giusto motivo lo suggerisce.
Pub far coprire il Tempio a qualsiasi Fratello della Loggia, ed anche ad un Visitatore, quando ne abbia ragionevole
motivo.
Impone le pene per le mancanze contro Regolamenti e
Statuti.
Manterr~ con tutte le sue forze 1’eguaglianza che deve ne—
cessariamente esistere tra Fratelli di pan grado, e non permetter~& che un Fratello•usi le p~oprie quaIit~ per umiiarne un
altro che non ha nel mondo profanoposizione pan alla sua.
Non avr~ deferenza che per quei Fratelli che La meritano
perle loro quaIit~ iniziatiche oper igradi dicui sono investiti.
Potr~fIinpedire segretamente 1 ‘esazione delle quote sociaii ove ritenga che cib sia di grave sacrificio ad un Fratello.
Nulla ometter~ per sventare intrighi e complotti che possono formarsi in seno all ‘Ordine; si far~ sempre mediatore
delle controversie che sorgono tra Fratelli, cosi dentro le Logge che fuori; imporr~ silenzio su propositi equivoci e non permetteii che rimangano impuniti i delitti contro la reputazione di un Fratello.
Veglia sopra i Fratelli anche nella societ~ civile ed accor64
gendosi che qualcuno di essi conduce vita reprensibile ~ obbligato a fargliene segrete e fraterne rimostranze per ricondur10 sul sentiero della saggezza.
La persona del Venerabile ~ inviolabile e sacra ne ~1’autorita; nessuno, tranne il Gran Gerofante o un membro del Sovrano Gran Santuario, pub censurarlo senza esporsi alla riprovazione di tutto 1’Ordine.
In nessun caso egli far~, perb, sentire di essere superiore
agli altri; rifletta che se fu scelto per condurre uomini cib fu
perch~ si credette che egli possedesse tutta La saggezza che la
sua carica esige.
Se dovesse riconoscersi reo di alcun fallo deve sapersi punire con pi~i rigore di quello che adopererebbe con chi avesse
commesso il fallo medesimo, si sa che 1’esempio ~ il mezzo
pii’i efficace per la conservazione del buon ordine.
Curer~ particolarmente la crescita esoterica dei Fratelli a
lui affidati, facendo si che i Lavori si svolgano in perfetta armonia e conducendo gli interventi dei Fratelli in modo da
raggiungere gli scopi prefissisi nella Tornata.
Articolo 139
Se affari particolari impediscono al Venerabile di intervenire all’assemblea, egli non manch erA di avvertire il Fratello
Primo Mistagogo a cui consegner~ La chiave della Loggia e
quant’altro necessario alla Tornata.
Infatti, in assenza del Venerabile, o se egli tarda a presentarsi, terra il suo posto il Primo Mistagogo; il Secondo Mistagogo occuper~ nell’occasione il posto del Primo;un altro Eratello Maestro coprir~ lo scanno del Secondo; 1’Odos e 1’Hyerotolista non lasciano mai i loro posti per occuparne altri.
II supplente del venerabile ne ha tutti gli onori, ma non
pu6 convocare sedute straordinarie n~ pu6 effettuare iniziazioni Se il venerabile giun~e inLoggia quando siano incominciati I Lavori, colui che lo supplisce ordina che sia ricevu65
to con le cerimonie e gli onori prescritti, e net consegnargli il
maglietto, gli rende conto di quanto si ~ precedentemente
fatto.
Articolo 140
It Venerabite custodisce in originale tutte le Patenti Costituzionali, i Regolamenti, i Rimali ed il Libro dei membri,
nex tocali stessi delta Loggia.
Conserva ta chiave delta porta del Tempio, che rimette
al Ceryce quando questi dovd espletare te sue funzioni nei
giorni di assemblea; la fornir~ anche ai Fratelli serventi quando a questi occorre per compiere il toro ufficio.
Articolo 141
I Mistagoghi devono almeno essere Maestri 3..., vengono
designati alt’inizio dett’Anno Massonico dat Maestro Venerabite e la toro carica ~ rinnovabile a tempo indeterminato. Vegliano affinch~ il Tempio sia sempre al coperto da indiscrezioni profane.
Fanno ~onoscere al Venerabile i falli dei Fratetti, in modo
perb non mortificante.
1-lanno, dopo it Venerabile, ta prima autorid in Loggia e
sono preferiti net fare uso delta parola, ma non porranno avvalersi di tale diitto per interrompere I ‘intervento di altro
Fratelto. Essi danno per primi t’esempio delta subordinazione
al Venerabile.
Annui~iano alle nispettive Colonne i Lavori proposti dat
Venerabile; partecipano a lui cib che si fa dentro e fuori delta
Officina; mantengono il sitenzio, Ia decenza, nonch~ t’esatrezza e la uniformid dei Lavoni ed awertono it Venerabite detle
domande dei Fratelli per ottenere la parola.
Hanno diitto di chiedere Grazia per i Fratelti incorsi in
quelle pene che gli Sramti autorizzano it Venerabite ad infliggene.
Richiamano t’attenzione del Ceryce perch~ si rendano gli
66
onori dovuti ai Fratelli delta Loggia o ad estranei, secondo la
loro qualid; saranno essi iprimi istruiti di quanto si debba fare per essi, prima che accedano net Tempto, e daranno gli
ordini necessari alle circostanze.
Richiamano aIl’ordine quei Fratetli che, facendo uso delta
parola ottenuta, divagano in osservazioni estrane all’oggetto
in questione o usano termini e modi non massomcx.
Non possono abbandonare it loro posto senza it permesso
del Venerabite e senza essere immediatamente rimpiazzati.
Solo it Venerabite ha it diitto di correggere e chiamare
alt’ordine quei Mistagoghi che commettono mancanza durante i Lavori.
Compete aI Primo Mistagogo it diitto di diigere i Lavori
in caso di assenza del Venerabite, ma egli non potd n~ indire
Tornate straordinarie n~, mancando dei poteri iniziatici, procedere ad iniziaziom.
II Primo Mistagogo non pub mai essere chiamato ad esercitare te funzioni del Secondo, cosi come questi non supplid
mai attn Ufficiali di Loggia.
Articoto 142
L’odos ~ it primo tra gli Ufficiati delta Loggia, deve avere
it grado di Maestro, salvo che in una Loggia nuova non ancora
proweduta di membri etevati a tale grado.
La carica viene conferita dal Maestro Venerabite a chi ha
it dono delt’eloquenza ed uno spinitogiusto, totterante e chiaroveggente.
Mantiene la scrupotosa osservanza di Statuti e regolamenti durante Ia Tornata; ~ necessario pertanto che Ii conosca
perfettamente per richiederne t’esecuzione se qualcuno
tentasse di viotarti.
Ha facottA di chiedere at Maestro Venerabite la chiusura
dei Lavori o t’interruzione di un intervento se l’umore trasportasse uno o pin Fratetti oltre i timiti delta decenza o se u67
na Tavola Archirettonica non fosse disegnata secondo to spirito dett’Arte Reale.
Ha sempre la parota per intervenire sugli argomenti trattati riservandosi le uttime conclusioni; dopo it discorso conclusivo delt’Odos nessuno pub prendere ta parota.
Nell’iniziazione ai divetsi gradi deve pronunziare opportuni discorsi per l’istruzione dei neofiti, spargere fiori delta eIoquenza per i Fratelli che passano alt’Oriente Eterno, tracciare ad ogni festa dell’Ordine un quadro di quanto si ~ realizzato in Loggia.
Articolo 143
L’Hyerototisra deve essere un Maestro, salvo che in una
Loggia nuova non ancora provvista di membri etevati a tate
grado ma, in tal caso, non pub mai esercitare te sue funzioni
in una Camera che lavori in un grado maggiore del suo.
Egli ha in custodia te carte, i registri e i documenti delta
Loggia che vanno conservati nei tocali antistanti it Tempio;
solo i registri correnti possono essere trattenuti dalto stesso
affinch~ trascriva, net giusto modo, i Lavori syotti.
Egli convocherA, dietro disposizione del Maestro Venerabite, le assemblee ordinarie e straordinarie, dandone avviso
ai Fratelti.
Non fark spedizioni, n~ scriveri tettere se non ax carta
intestata delta Loggia, avendo cura di fare firmare te stesse
al Maestto Venerabite; qualsiasi atto recante ta sota firma delloHyerotolista ~ nub.
Qualora riceva carte, tettere o documenti riguardanti Ia
Loggia, deve dame immediata comunicazione at Venerabite,
o, in caso di assenza di questi, al Primo Mistagogo; egli, senza preventiva autorizzazione scritta, non pub aprire nessun
plico diretto alla Loggia, pena ta immediata destiruzione.
Curerk che i Neofiti abbiano conoscenza degli Stawti
e dei Regolamenti delta Loggia, in calce di questi utrimi farA
68
app one la toro propria firma prima di consegnarne cop ia.
Provvede a far firmare ad ogni Tornata it “Registro detle
Presenze”. Tali registni devono essere fotiari e cifrati dat Venerabite che sulla prima pagina dichiara it numero delte pagine che compongono it libro; senza tale formatitk nessun Iibro dei Lavori Massonici fa fede, esso & affidato al Fratetto
Hyerototista, II quale, ad ogni Tornata, dark tetmra delta
Tavota dei Lavori syotti nelta Tornata precedente.
Nelt’ultima seduta dell’Anno Massonico I ‘I-Iyerototista
presenta un etenco analkico di tutti i pezzi Archirettonici
presentati dai Fratetti, consegnando gli stessi cuciti ed impaginati per ta conservazione in archivio.
Cura inoltre t’aggiornamento del “Libro delta Loggia”
recante i nomi di ciascun Fratetlo, ta data d’iniziazione, gli
aumenti di satario, gli evenmati provvedimenti presi a suo
carico e quant’attro riguarda la vita massonica delto stesso,
in seno att’Ordine.
Articolo 144
Lo Hyeroceryx ~ I’uttimo Fratetlo ad entrare net temp io,
ha cura di tenere ta porta del Tempio sempre chiusa e, occorrendo di aprirta, dovrk richiuderta sut momento.
Resta armaro di spada per mtto to svotgimento dei Lavon. N subito avviso al Venerabite dei Fratetti che, giunti
in rimardo, bussano massonicamente chiedendo t’ingresso.
Rifiuta t’ingresso ai Fratetti che non siano massorncamente vestiti o che non possiedano it grado in cui si sta lavorando.
It Copritore non pub abbandonare it proprio posmo sino
a che i Lavori non siano chiusi, e qualora cib fosse necessario
verrA immediatamente sostimito da alto Fratetlo.
Articolo 145
It Ceryce, secondo te funzioni che deve svolgere, prenderk
it nome di Tegolatore, Terribile, Sacrificatore. Presta la
69
pfopria opera su invito del Maestro Venerabile sia all’interno
che fuori dalla Loggia.
E’ incaricato di verificare 1’esattezza degli abiti e dei fregi relativi ai gradi ed alle cariche di ciascun Fratello; bada
che all’apertura dei Lavori non siano presenti Fratelli di grado inferiore a quello in cui si svolgono i Lavori ritual i.
Riceve i Visitatori di “Grado Sublime” con gli onori
dovuti a norma di Statuti e Regolamenti.
Quale Tegolatore verifica le qualit~ massoniche dei
Visitatori a mezzo di segni, toccamenti, parole nonch~ attraverso tessere o patenti e riferisce al Maestro Venerabile.
In particolare, attua la tegolatura relativa al grado della Camera nella quale Si sta lavorando, e se si presenta un Visitatore con abiti e fregi relativi ai gradi superiori al 3.. effettuer~ comunque La tegolatura di Maestro L..M..
Quale Terribile conduce gli iniziandi nel “Gabinetto di
Riflessione”, ii invita a meditare sugli oggetti che ii circondano, presenta loro le domande del “Testamento Spirituane ritira le risposte debitamente firmate e Ii porta in Loggia ritualmente. Provvede alla loro spoliazione, ii introduce
nel Temp io, ii guida nei viaggi e ne avr~ cura sino al termine
della Iniziazione.
Quale Sacrificatore esercita intorno all’iniziando tutte le
operazioni che fanno parte delle prove e dei viaggi.
Artico1o~146
Lo Zacoris custodisce tutti i fondi della Loggia.
Nella sua qua1it~ di Tesoriere paga tutte le spese autorizzate; tiene ii registro di cassa, firmato dal Venerabile, ove trascrive gli incassi e le spese in progressione di data con le relative causali;~cura 1’incasso delle quote e delle tasse dovute alla
Loggia; presenta Ia contabiit~ aggiornata e i fondi di cassa ad
ogni richiesta del Maestro Venerabile che controfirmer~ la
chiusura contabile alla fine di ciascun anno.
70
In qualit~ di Elemosiniere cura la distribuzione dei fondi
destinati alla beneficienza, nelle Tornate massoniche fa circolare il “Tronco della Vedova” ed attende che 1’Oratore conti
mattoni raccolti dandone coxnunicazione al Venerabile; alla
fine di ciascun anno rammenta alla Loggia, a mezzo di apposita nota, tutti gli atti di beneficienza effettuati nell’anno medesimo.
Articolo 147
L’Hydranos accompagna i Dignitari e gli Ufficiali nelle loro installazioni, i Neofiti nelle ricezioni, introduce i Visitatori, esegue e fa eseguire a tutti il cerimoniale massonico informando il Venerabile di ogni violazione.
In occasione di feste assiste e accompagna il Venerabile
nel modo e nei luoghi che questi crede opportuno raggiungere.
Articolo 148
L’Yzed esegue generaln2xente gli ordini del Maestro
Venerabile, in particolare, quale Messaggero, trasmette le volond del Venerabile ai Fratelli di Loggia, recandosi, se mandato, presso le altre Logge in veste di ambasciatore.
Articolo 149
Ogni loggia costituir~ un proprio arch ivio affidato alla custodia del Cistoforo; questi non pub avere grado inferiore a
quello di Maestro.
L’archivio ~ sempre tenuto ove sta ii Tempia; in esso sono
depositate tutte le scritture e i pezzi di Architettura riguardanti i Lavori Rituali, i van registri, i pi~ di I ista della Loggia
e quanto altro ha comunque attinenza con il lavoro massonico; nessuna carta per8 pub esservi riposta se non controfirmata, per autorizzazione, dal Maestro Venerabile.
Nulla di ci6 che ~ archiviato pu6 essere prelevato se non
da quei Fratelli che sono autorizzati dagli Statuti e dal loro
grado a chiederne copia o notizia.
71
Solo it Venerabite e t’Odos purcM quest’ultimo sia in
possesso atmeno del grado di Maestro hanno sempre la facottA di farsi consegnare dall’archivista, ritasciandone regotare ricevuta, quelte carte che possano loro bisognare per it
bene delta Loggia.
Tutto cib che viene portato in archivio deve essere classificato secondo le materie ed esartamente inventariato in apposito registro tenuto a cura del Cistoforo stesso.
Articolo 150
It Copritore Esterno curerk, atl’esterno del Tempio, che
nessun profano, o alcun Massone che non sia membro delta
Loggia, si accosri alla porta del Tempio; avrk cura di annunziare gli evenmali Visitatori.
Ogni Fratetto deve assolvere, se chiamaro, atta guardia
esterna del Tempio per coprine con precauzione i lavori e
tenere tontano i curiosi; egli, naturatmenre, non lascer~ it
suo posto per nessun morivo sino a quando ruth i Fratelhi,
fiiti i Lavori, siano uscitied it Coprirore Interno non abbia
chiuso Ia porta del Temp io.
Articolo 151
Le Logge ed i Triangoli dei Riti Uniti diMisraim eMemphis usano, te insegne ed i grembiuti in uso netta Universale
Massoneria.
I Maesrri Venerabiti faranno adortare un particolare cottanino azz&jnro, bordato di rosso, largo da tre a otto cenrimetri.
Ad esso i maestri app enderanno un gioiello, raffigurante la
Chiave del Nito (ANKI-I) in argenro, i Compagni ed Apprendisti in metallo brunito o legno nero; in particotare, gli Ufficiali porteranno i seguenti gioielli:
squadra per it Maestro Venerabite,
livetla per it Primo Mistagogo,
fib apiombo per it SecondoMistagogo,
tibro aperto per t’Odos,
-
-
penna piumata per lo Hyerototista,
due spade incrociate per to Hieroceryx,
due verghe incrociate ed annodate per it Ceryce,
chiave per lo Zacoris,
cot omba per t’I-Iydranos e l’Yzed.
I Fratetli dell’Ordine e del Rito porteranno guanti bianchi
in pelle.
Articoto 152
Ogni Loggia dovr4 provvedersi di un botto a stampa e di
un sigitto a cera; questi possono essere delta stessa grandezza
od anche t’uno meno grande dett’atrro. Entrambi dovranno
rappresentare stemmi o figure allusive tanto a] tirolo distintivo assunto dalta Loggia, quanto ai tre gradi simbolici o ad
altre altegorie massoniche. I both devono avere comunque ta
dicitura “Antico e Primitivo Rito Orientate di Misraim e
Memphis”, ed inoltre
att’Or.. di
n0 Gradi
“R.. L
(titolo)
n0 dist
di Latimdine Nord e Longimdine Est” disposta ax due cerchi
c oncentrxc 1.
Botto e sigilto sono affidati ala custodia del Fratetto
Guardasigitti con ta espressa indicazione di riconsegnarti ad
ogni richiesta del Maestro Venerabite; devono perb essere
senipre conservati negli armadi. esistenti net vestiboto del
Tempio senza potersi di ta trasportare in alto tuogo.
E’ vietato apporre both o sigilli ax atti che non siano firmati dat Venerabite. Sotto at botto it Guardasigitli, prima di
controfirmare gli atti, scriverA “Bottato e sigiltato da nol
(cognome, nome e grado massonico) Guardasigitti di questa
R.XL.~. ... (titoto e n0 dist.) att’Or:. di
it
(data
—
—
—
—
—
,
—
—
—
Quatora manchi it Fratetto Guardasigithi botlo e sigitto
vengono tenuti dat Maestro Venerabite.
—
72
73
Articolo 153
Nelle Logge particolarmente numerose, oltre al Guardasigihi di cui si ~ detto al precedente articolo, possono affidarsi a Fratehli particolarmente meritevohi ghi incarichi di:
Portastendardo, Araldo, Economo, Ospitahiere, Bibliotecario, Maestro d’Agape.
Articolo 154
Duranre i lavori dei tre gradi simbohici ala destra del Trono del Venerabile ~ posto uno Stendardo di seta, con al
centro ricamato il sigihlo della Loggia, posto su un ‘asta.
Quando il Venerabile deve muoversi dal suo posto per
compiere he cerimonie di una Festa e di Lavori particolari,
il Fratehlo Portastendardo dovr~ precederlo porrando il Labaro innalzato.
II Maestro Venerabile pub autorizzare il trasporto del
Labaro presso il luogo ove devono svolgersi riunioni di
piii Logge o Agapi d’obbhigo, purch~ resti sempre sotto ha Custodia del Fratello Portastendardo.
Articolo 155
L’Araldo, o Portaspada, non ,ha altra attribuzione che
quehla di tenersi aiha sinistra del Maestro Venerabile quando,
in occasione di feste o di sohenni ricevimenti, questi debba
scendere dal Trono e spiegare tutta ha magnificenza della
sua dignit~.
Alhor~ 1’Araldo, ricevuta dahle mani dehlo stesso Venerabile ha Spada Fiammeggiante prima che questi scenda dal
Trono, ho accompagneni ovunque eghi debba andare.
Risahito il Venerabile suh Trono, 1’Araldo ghi riconsegna
Ia Spada che questi ripone sull’Altare.
Pub essere nominato, per particohari cerimonie, un secondo Arahdo che, tenendosi all~ destra del Maestro Venerabile, porterA nel medesimo modo il maglietto, ha Fiamma Viva e quant’altro possa servire al buon svolgimento della ceri74
monia.
Articolo 156
I mobili, gli ornamenti, ghi apparati, he decorazioni di
pertinenza della Loggia, ghi abiti, i fregi, e quant’altro si trova in tutte he Camere del locale ove sta il Tempio sono sotto
La custodia del Fratello Economo. Eghi ne tiene esatto inventario, di cui rimette copia sottoscritta ah Venerabile che La fa
riporre in archivio.
Occorrendo riparazioni o rinnovazione dei predetti oggetti, h’Economo deve provvedervi.
Eghi ~ incaricato di tutte he spese ordinarie dehl’Officine
come lumi, acqua, fuoco e di tutti ghi altri oggetti di consumo
occorrenti ai Lavori ordinari nei tre gradi simbohici.
11 Fratello Economo riceve dallo Zacoris, preventivamen
te autorizzato dal venerabile, he necessarie anticipazioni e presenterA he note delle spese che vanno sottoposte a conrabihizzaz ione.
Articoho 157
La Loggia, informata della infermitA o di altra grave affhizione di uno dei suoi membri, incarica il Fratello Ospitahiere
di portarsi a visitarlo, a confortarlo e ad offrirghi tutti i soccorsi possibii.
L’Ospitahiere ~ un Ufficiale sulla scelta del quale occorre
sempre fare massima attenzione: ~alle sue cure che ha Loggia
affida i piii sen interessi. Egli deve unire adun carattere sensibile, un sufficiente ingegno, molta attivitk e tutte le altre
qualitA che meghio convengono ahha natura del suo ufficio.
Egli visita tutti i giorni il Fratello infermo, somministrandoghi prontamente, a carico della Loggia, tutti i mezzi di
sussistenza o di cura dei qii~aIipossa avere bisogno.
Tutti i Fratelli sono obbligati di visitare uno per giorno
il Fratello ammalato, o convahescente, o altrimenti affhitto;
spetta quindi al Fratehlo Ospitahiere regohare il horo dovero75
so turno e far conoscere alta Loggia te disposizioni fissate.
I Fratetti ammalati, o in altra guisa afflitti, non debbono
mai rifiutare Je visite detl’Ospitaliere per quanto pub da essi
dip endere.
Se ta matattia fosse pericotosa, egli avtA cura di farsi consegnare dal Fratelto infermo mtte le sue carte, fregi ed abiti
massonici, o di fare passare tutto cib in possesso di quatche
famitiare da cui possa ottenerne la consegna; quindi depositerk tutto nell’archivio dettaLoggia per restimirti al Fratelto
subito dopo la guarigione.
In caso di monte, it Venerabite, informatone immediatamente dall’Ospitatiere, convoca urgentemente Ia Loggia e
nomina, ta i membri, una detegazione per prowedere atle
convenienti esequie del defunto, anche a spese delta Loggia
se cib ~ necessarxo.
Tutti i Fratetti di grado uguale a quetlo del defunto debbono far parte del convoglio funebre, senza possibititit di deroga, porrando it fregio del rispettivo grado sotto I ‘abito profano.
La Loggia terrk comunque apposita tornata per procedere alta cerimonia dei “funerali massonici” e rendere al Eratetto passato all’Oriente Eterno gli estremi onori anche all’interno delt’Officina:in tale occasione si usa un app osito rituate, si accendono ceri giatti e si ricoprono di un veto nero
trasparen~i del Tempio; i Fratetti portano it bruno, te battene sono a lutto e l’Oratore appronta una Tavola d’elogio del
Fratetto estinto: Tavola che va depositata in archivio.
In caso di grave afflizione e infortunio di un Fratello, to
Ospitaliere rende partecipe, attraverso it Venerabite, tutta
ta Loggia affinch~ gli si prestino anche net mondo profano
mtte quette assistenze alte quati, in forza di reciproci giuramenti, egli ha sacro dinitto.
76
Articoto 158
Quando Ia Loggia decide di prowedersi di tibri o scrirmre concernenti ta Massoneria o te altre Scienze esoteriche,
viene nominato tra i Fratetti di maggiore ingegno un Bibliotecario. Egli ~ personalniente responsabite di quanto contenuto netta bibtioteca di cui ~ t’unico a tenere, con it Maestro
Venerabite, le chxavx.
Stila copia aggiornata del catatogo dei libri e dei manoscritti delta Loggia; rifenisce intorno atte teorie ed alla importanza delte opere che tiene in custodia; suggenisce l’acquisto di nuove pubblicazioni; ax autorizzazione del Venerabite ne penmette ta tettura ad ogni Fratetto purch~ i van scritti non siano relativi a gradi maggiori di quetlo posseduto dat
nichiedente. Egli ~ anche it responsabile dette stampenie delIa Loggia, se ye ne ~ una, ed it correttore detle stampe che ta
Loggia fa esegu ire.
Articolo 159
In tutte te Officine si tengono in alcuni giorni deltanno
le Agapi d’Obbtigo, per te quali esiste un ben preciso rituate. Esse hanno luogo durante i soistizi e nel giorno anniversario delta fondazione dett’Officina stessa. Tutti i Fratetti
presenti alt’Oriente hanno t’obbligo di parteciparvi e, in
caso di assenza, di soddisfare comunque ta quota stabitita.
E’ permesso a piix Logge, stabitite in uno stesso Oriente e
professanti to stesso Rito, di riunirsi per comporreuna Loggia d’Agape. Oltre te Agapi d’Obbtigo ~ facottk di tutte le
Logge tenere tali riunioni quando toro piaccia; in tat caso
perb i Fratetti non sono obbligati a concorrervx.
Sospesi i Lavori del Temp io, si passa netla sala dette agapi ove te mense sono disposte in modo da formare un ferno di cavatto. II Venerabite si cottoca net punto centrale delta parte convessa delta men~a, alt’est; i due Mistagoghi all’ovest di fronte at Venerabite, ciascuno a misura del proprio
77
grado; Odos e Hyerototista sutle rispettive colonne, dopo
Visiratoni; i Fratelli mtti con ta medesima disposizione che
adottano net Tempio; ii Maestro d’agape siederA ad una mensa separata posta alI’ovest, di fronte at Venerabile, fuori del
ferro di cavatto. It Maestro d’agape ha cura di verificare che
ciascun Fratelto occupi it posto prescnitto nei Rituali secondo i axoi gradi, dignitA ed uffici; prowede alte decorazioni, agli utensili, atle itluminazioni ed a quant’attro necessita; sceglie i Fratelli serventi che durante i tavori stanno ai
suoi ordini; raccoglie da ciascun Fratello ta quota personate
fissata e non nicevendola per i morosi ta esiged datto Zacoris
che a axa volta ne curer~ la niscossione con i mezzi ordinari
che sono in sua facotdi
Articolo 160
Fra Massoni vige it diritto e [‘obbligo detle frequenza in
Loggia.
Cotoro che disertano i Lavoni senza giustificato motivo
debbono essere prima nichiamati e, ove perdurasse it toro atteggiamento, espulsi: essi non hanno it carattere massonico.
Articolo 161
Un Libero Muratore che voglia ritirarsi e non fare pi1~i parte delta Obbedienza dovrk presentare dichiarazione scnitta
alta axa Loggia e depositarvi tutti gli abiti massonici, effetti,
gioietti e carte massoniche soddisfacendo at pagamento di tutte te tass~e quote dette quali sia eventualmente debitore sino
at giorno delta axa domanda di assonnamento.
Adempiuto cib, egli non sad pi1~ convocato, ma cib non
to dispensa dai doveni contratti con i giuramenti prestati considerata ta indelebititA del carattere massonico.
Articolo 162
Gli aumenti di salanio da App rendista a Compagno, e da
Compagno a Maestro, disposti dal Maestro Venerabite, debbono essere giustificati: da una condotta irreprensibite net
78
mondo massonico e in quetto profano, da una cpmpteta istruzione net grado che si possiede, datta etk necessania e dat decorso di un congruo intervatto di tempi tra grado e grado.
Un Apprendista non pub divenire Compagno se non ha
atmeno 23 anni, n~ un Compagno pub ascendere a Maestro
se non ne ha 25 compiuti. La prima di dette eta. ~ ridotta a
19 e ta seconda a 21 per i figli di Massoni.
Nesaxna Loggia pub conferire gradi a Massoni che essa
non abbia tra i axoi membni attivi.
Articolo 163
I rituati di Loggia sono quetli delta Universate Massoneria, a parte quatche vaniante. Si invoca it nome del S.A.
D.M. anzich~ II G.A.D.U. ed i Lavori sono aperti e chiusi
da una preghiera-invocazione, unica pen tutte te Logge,
una m apertura ed una in chiusura. Varianti esistono nett’uso dei titoli degli Ufficiati di Loggia e netle denominazioni
da dare atl’Or.. ed at Tempio.
Preghiena-invocazione di Apenmra
“Potenza Suprema che si invoca sotto nomi diversi e che
regni sota Onnipotente ed Immutabile, Padre delta Natura,
Fonte delta Luce, Legge Suprema dett’universo, noi Ti satutlamo.
Ricevi, o mio Dio, l’omaggio del nostro amore, delta nostra ammirazione e del nostro cutto.
Noi ci prosterniamo davanti aJle Leggi eterne delta Tua
saggezza.
Degnati di diigene i nostri tavoni, illuminaci con le tue
tuck, dissipa le tenebre che nascondono Ia vend e tasciaci
intravedere qualcuno dei piani perfetti di questa saggezza con
la quale governi i mondi, affinch~ divenuti sempre piix degni
di Te, noi possiamo cetebrare con mi senza fine t’Universate
Armonia che la Tua presenza imprime alta natura”.
Preghiena-invocazione di Chiuaxra.
79
CAPO XIV:
DELLE LOGGE ANDROGINE D’ADOZIONE
Articolo 165
It Rito si compone di tre gradi: Apprendista Egiziana,
Compagna Egiziana, Maestra Egiziana.
Le Logge di 1 e 20 grado sono presiedute dauna Maestra
che assume it titoto di Maestra Agente.
In Loggia di 3o grado ta Maestra Agente si chiama (iran
Maestra ed assume it titoto di Regina di Saba.
Articoto 166
I gradi di Apprendista e Compagna Egiziana sono considerati preparatoni pen giungere alta Maestranza Egiziana Femmxnile. Atta Maestra soltanto vengono syelati i segreti del Rito,
quati~i misteni detle nigenerazione fisica e morale, in attn tenmini della reintegrazione individuate.
Articolo 167
[1tempio dove tavorano te Logge Androgine d’Adozione
~ quetlo usato dai Fratetti detl’Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis, corredato, penb, da particotani
simboti ed arredi delle Logge d’Adozione.
Le Logge d’Adozione per i tono Lavoni usano dei particolan nituati segreti.
Articoto 168
Le Logge Androgine d’Adozione, in grado di
Apprendista e di Compagna, sono composte da:
Maestra Agente
I Sibitta
cornispondente a
I Mistagogo
I[ Sibitta
II Mistagogo
Cenyce
Sibilta Espenta
Oratnice
Odos
Segretania
Fly erotot ista
Accompagnatrice
Hydnanos
“Iddio Sovnano che si invoca sotto nomi diversi e che regni
solo Onnipotente ed Immutabile, Padre delta Natura, Fonte
delta Luce, Legge Suprema dell’Universo, noi Ti satutiamo.
Pieni di riconoscenza per ta Tua bond infinita, Ti rendiamo infinite grazie at momento di sospendere i Lavoni che non
hanno altro scopo oltre ta Gloria del Tuo nome ed it bene
dett’umanid, Ti supplichiamo di vegliare senza cessa i tuoi figli. Togli dai loro occhi it fatal veto della inespenienza, ittumina il loro Spinito, lascia loro,, intravedene qualcuno dei piani
perfetti di quetta saggezza con cui Tu governi i mondi, affincM, degni di Te, possiamo cantare con inni infiniti te Tue opere meravigliose e cetebrare, in un coro eterno, t’Universate
Armonia che la Tua presenza imprime atla Natura” (Una
beiissima interpretazione in chiave esoterica, traaizionale e
filosofica di questa pregh iera-invocazio ne ultrasecolare ~
comparsa ne/la rassegna “Vie delta Tradizione” gi4 citata
nelle “Premesse”).
Se i Lavoni non sono aperti e chiusi sotto gli auspici del
Sovrano (iran Santuario Mediterraneo, se non si invoca it
S.A.D.M., se non sono aperti e chiusicontapreghiera-invocazione, non sono vatidi.
Articolo 164
Ogni Maestro Venerabile, qualora riconosca che ta Loggia,
ha raggiunto it necessario grado di maturitk iniziatica, potd
discrezionatihente usare dei Rituati particotari dei Riti di
Misraim e di Memphis.
In particotare, per it conferimento del grado di Maestro
pub usarsi it Rituate Hiramitico o quetto Osirideo; mentre per
Fratelli provenienti da altre Obbedjeuze e gd in possesso del
3... grado, si officier~. toro ta sota iniziazione Osiridea.
80
I
81
Articoto 169
Le Logge Androgine di Adozione in grado di Maestra sono composte cia:
Maestna Agente
(qui (iran Maestra Regina di Saba)
I Sibitta Eliopotitana cornispondente a I Mistagogo
II Sibitta Hermopotitana
II Mistagogo
SibillaMemphitica
Odos
Sibilla Libica
Ceryce
SibittaEtiope
Hy’enototista
Sibitta EItesp ontina
Cistoforo
Sibilta Fnigia
Ized
Sibilta Detfica
Hidranos
Sibitta Cumana
Hyerocenyx
Sibitta Fenicia
M. delte Cerimonie
Sibitta Minoica
Ospitatiere
Sibitta Romana
Pontabandiera
Articolo 170
Pen te Apprendiste ta tenuta di Loggia ~ una tunica bianca; pen te Compagne ta stessa tunica guarnita in cintura da
un nastro azzurno; per te Maestre una sciarpa azzurra bordata
d’angento (da pornare sutta tunica). La maestra Agente ponta
sulta sciarpa azzurra una Ankh, nicamata al centro. La (iran
Maestra Regina di Saba, oltre atta scianpa azzurna con ta crux
ansata, porta un cottare di seta bianco bordato d’oro con Ia
scnitta E.S.Et~
Per tutte indistintamente te soretle dette Logge Androgine
il grembiute & bianco, bordato di btu con ta scnitta “Amore e
Carit&” in rosso.
Articolo 171
In tutte te Tornate dette Logge d’Adozione, perch~ esse
siano vatide, deve essere presente atmeno un fratetlo che nivesta il grado minimo di 4.~. 7....
Se pii~ fratetti sono presenti basta che uno solo di essi ni“
“
“
“
“
“
“
“
“
82
vestaungnadodal4:.7:. max.
I Fratetti Massoni possono presenziare e partecipare ai
Lavori detle Logge Androgine.
Le Sorette delle Logge Androgine non possono n~ partecipare n~ presenziare ai Lavoni maschiti dei Fratelti del Rito
Antico e Primitivo di Misraim e Memphis.
CAPOXV
DEl FF:. VISITATORI E DEGLI ONORI
Articoto 172
Lo spirito massonico, come ~ praticato dalt’Antico e primitivo Rito Orientate di Misraim e Memphis, insegna che totteranza e comunanza fra tutti i Riti massonici ~ it segno distintivo che essi devono avere.
E’ quindi tecito e penmesso agli Ufficiati dei Corpi dipendenti, posri alt’obbedienza del Sovrano (iran Santuarxo, nxcevere come visitatoni, presso te propnie camere, i Massoni atlvi di attn Riti tnibutando toro gli ononi dei gradi cornispondenti a quelli del toro Rito.
Articolo 173
Un Fratello visitatore ha dirittb a prendere Ia parola, in
qualsiasi Corpo, ax materia relativa al bene generate del Rito
e su argomenti dottrinani, ma egli non potnk intervenire negli
affani pnivati o d’ordine finanzianio del Corpo presso it quate
si trova in visita.
Articoto 174
Un membro detl’Antico e Primitivo Rito Orientate in visita presso un corpo straniero del Rito, o presso altra obbedienza, & tenuto a presentare ta propnia Lettera Patente firmata e timbrata.
Articolo 175
It visitatore dopo essersi fatto annunciare, fatA pervenine
83
al Presidente del Conpo che visita, Ia propnia Tessera massonica, restando net vestibolo in compagnia di quatche fratetto destinato a questo scopo.
It Presidente, esaminata la Tessera, fa conoscere alta Loggia it nome e le quatit& massoniche del Fratetto visitatore, disponendo eventuatmente gli ononi che gli si debbono.
Articolo 176
Ai visitatori & concesso di fer-marsi at centro del Tempio
o, se ne hanno titoto, di satire direttamente att’Oriente pen
nicevere i comptimenti e le batterie cui nispondono nei
debiti modi.
It Presidente del Corpo visitato deve offrine it propnio maghetto ai membni del Sovrano (iran Santuanio affinch~ diigano i Lavoni delta Loggia; questi possono deteganglit’ufficio.
I visitatoni, net nitirarsi, possono dispensare dalte cerimonie, ma anche in tale caso il Venerabite deve porre e mantenere i Fratetti in piedi e all’ordine fino a che non siano uscxti dat Tempio.
A nesaxn Massone si faranno gli onori dovuti al axo grado
e nessuno potrk occupare it posto che compete at axo rango
quando non abbia t’abito ed i fregi massonici cornispondentx.
Articolo 177
Un Dignitario Presidente di un Cottegio 4.. 7:., Cap itoto
&. 11:., Senato 12.-. 17:., Aeropago 18.-. 20.., Concistoro 21.-.
26:., Consigl’~ 27.-. 30:., in visita ufficiate, deve essere nicevuto con Ia batteria del Corpo at quate eghi fa visita.
I membni si terranno in piedi e att’ordine fino a che egli
non si sari seduto atl’Oriente, alta sinistra del Presidente del
Conpo medesimo.
Articolo 178
Un Dignitario del Sublime- (iran Concistoro dei Principi
di Massoneria 30... 90.., del Supremo (iran Tnibunate dei Difensoni del Rito 31:.90:.91:., visitando ufficiatmente un Con84
dipendente, deve essex~e nicevuto con sette spadre e setre
tuci e con ta batteria del Corpo at quate egli fa visita. I membri si tenranno in piedi e alt’drdine fino a che egli non si sara.
seduto alt’Oriente atta destra del Presidente del Corpo medesimo.
Articolo 179
Un (iran Patriarca Pontefice di Memphis del (iran Tempio
Mistico 32:. 90:. 94.., visitando ufficiatmente un Corpo dipendente deve essere nicevuto con sette spade e sette tuci sotto
t’Arco d’Acciaio, e con la batteria del Corpo at quate egli fa
vi sita.
I membni si terranno in piedi e alt’Ordine fino a che egli
non sari condotto all’Oniente da due Ufficiati e non avrk preso posto atla destra del Presidente del Conpo medesimo.
Articolo 180
Un (iran Conservatore, o Dignitanio del Sovrano (iran
Santuario 33..90.. 95. visxtando ufficiatmente un Corpo dipendente, deve essene ricevuto con nove spade e nove tuci sotto t’Arco d’acciaio. I membni si terranno in piedi e alt’ordine
fino a che egli, condotto alt’Oniente cia due Dignitani del Conpo, non sarA accotto atla base del trono dat Presidente del
Conpo medesimo e non avrk preso posto alta destra detlo stessoArticolo 181
It Sovrano (iran Maestro Gran Gerofante, in visita in un
quatunque Corpo, deve essere nicevuto con undici spade e Undici tuci sotto l’arco d’acciaio ed a maglietti battenti.
I membni si tenranno in piedi ed att’ordine fino a che egli
non sarA scortato alt’Oniente dat Presidente del Corp 0 medesimo.
PO
85
CAPO XVI
DELLA AMMINISTRAZIONE DELLA DISCIPLINA
Articolo 182
La quatitA di Libero Muratore non fa supporre alcuna atrirudine atla colpa; ma i difetti detl’umanid, ta non compiuta niforma dette ~niche abitudini e Ia negligenza netl’esercizio dei propni doveri, possono esigene tatora t’uso di mezzi capaci di impedire certe viotazioni, ta cui tolteranza atter~rebbe
l’essenza delta istituzione massonica.
Nessuna accusa pub farsi, nessun giudizio pronunciarsi,
nesaxna pena applicarsi in presenza di visitatori e net giorno
delta ricezione di profani o nuovi Fratelti.
Articolo 183
Le colpe massoniche si distinguono in gravi, ordinanie e
teggere.
Sono colpe gray:
1
Lo spergiuro e it tradimento, nonch~ ta complicitA o la
cooperazione al tradimento contro l’ordine in generate o contro un Corpo in particotare;
2
La rivetazione dei misteni e dei segrexi massonici tanto
ad un profano che ad un Massone di grado infeniore a quetto
cui si nifeniscono i segreti ed i misreni rivelati;
3
La nibettione formate o di fatto contro t’autonitA del
Sovrano Gran Sannuanio;
4
Qualu~que manifestazione contro gli Statuti Generali
dell ‘Ordine;
5
La infedelta di gestione negti affari di una Officina o di
qualsiasi Corpo delta comunione;
6
La calunnia diretta ad infamare un Libero Muratore
nelta opinione del mondo tanto massonico che profano;
7
Gli abusi di ospitatitA e gli attentati att’onore dette famiglie dei Fratetti.
Sono colpe ordinanie:
—
—
—
—
—
—
—
86
1
La manifestazione ad un profano di discipline ed attn
oggetti massonici che non siano propriamente misterm e segreti dett’Ordine;
2
Le dicerie che in quatunque modo compromettono la
dignir~. delt’Ordine o diuna qualsiasiAssociazione massonica;
3
La formazione di gruppi tendenti a provocare Ia disunione e ta discordia tra i Fratelti;
4
La irregotarit~ del Lavoni svotri;
5
La disobbedienza ai regotamenri particotani del Corpo
dell’Ordine o del Ritu di cui si fa parte o att’autonitA dei Presidenti netta attivitA dei Lavoni;
6
It rifiuto agli obblighi inerenti alla quatitA di Dignitario, di Ufficiate o di membro di un Corpo dett’Ordine o del
Rito.
Sono colpe leggere:
I
Le indecenae, i sussurni, i disrurbi che si commettono
durante to svolgimento dei Lavoni;
2
L’abuso dette propnie quatitA profane per influ ire o imporsi axi Fraretti;
3
Le piccote risse e le animositA ma i Fratetli di ogni grado;
4
Le disattenzioni che mettono it Conpo dell’Ordine o del
Ritu nella impossibititk di svolgene pienamente e regolarmenme i propni Lavoni.
Articolo 184
Quando it membro di un Corpo dell’Ordine o del Rito
commetme una mancanza sank dovere di ciascun membro presenmare denuncia contro it colpevole at Presidente del Corpo
medesimo.
L’Ufficiale Presidenme del Corpo, at quate ta denunzia ~
stata presentama, nominerk una Commissione, composma cia
mre a cxnque Frametti, per sentire detiberare in proposimo.
Atlorch6 Ia colpa sank stata detenminata la Commissione
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
87
stabitirk t’epoca e it luogo per il giudizio e cimerk sia te panti
che i relativi mesmimoni.
L’accusamo, rimenumo colpevote, sub irk la pena che la Cornmissione avrk indicamo, a meno che non inmervenga appetto,
entro tre mesi, at Supremo Tnibunate dei Difensoni del Rito.
Articolo 185
Le pene previsme Si disminguono in tre classi: maggiori,
stamumarie e correzionati. Le pene maggiori sono applicate alte
colpe gravi e non ammettono che t’esputsione.
Le pene stamumanie sono inflitte atte colpe ordinanie e sono: ta sospensione dai Lavoni sia timitata che ittimimama e ta
inabitimazione atle Dignitk ed agli Uffici.
Le pene correzionali vengono pronunciate contro te colpe teggere e sono: cotlocamento tra te Cotonne, posto di pena
in Loggia, coprimenmo del Tempio, ammonizione in pubblico.
Articolo 186
La espulsione & un ammo di compemenza del Sovrano (iran
Sanmuanio o del Tempio Mistico.
Quel membro detl’anmico e Primimivo Rimo Orientate di
Misraim e Memphis che venisse espulso da una Camera atla
quate egli apparmiene sank dichiaramo espulso cia mummi i conpi
del Rimo dei quati egli possa essere membro e rimarrk cosi’ finch~ non verrk regotanmenme reinmegramo nei axoi diritmi massomci.
Articolo 18P
La compemenza dette Logge, Capimoti, Senami e (iran Consigh sitimita allepene stamutarie e correzionati.
La sospensione pub applicarsi manti ai Corpi che aghi mdividui, attonquando & inflitta ad un Corpo essa si esmende impticitamente a mmmi i membni che to compongono a meno che
non sia espressamenme fatta quatche eccezione.
La inabitimazione alle Dignimk ed agli Uffici si applica esclusivamente ax un singoto membro e non pub eccedere la
88
durata di tre mesi.
Articoto 188
Le pene correzionali vengono applicate diremmamenme dat
Presidente del Corpo interessamo e niguandano, per to pi1~x, te
Zone di Primo Lavoro.
Net collocamenmo tra te Cotonx~e ii Frametto punimo si tiene in piedi e att’ordine tra le Colonne at massimo per tre sedute per ciascuna dette quati Ia punizione non pub eccedere
tre quarti d’ora.
It posto di pena in Loggia ~l’occupazione dell’ulmimo posto d’Apprendisma per una o pii.’i sedate sino ad un massimo
di sette.
II coprimenmo del Tempio ~ rifenibile solo alta seduta in
cui ta pena viene inflitma.
L’ammonizione in pubblico & it formate nimprovero del
Presidenme in piena niunione del Corpo.
Articoto 189
Nei registni dei Lavoni ordinari non si fark mai mensione dette colpe, delte accuse, dei giudizi e delle pene inflitme
ad un Fratello.
Tati lavoni verranno tracciami ax un apposito negistro, menumo dat Presidente del Conpo, che prende it nome di “Libro Rosso” o “Registro di Disciplina”.
Articolo 190
Qualsiasi membro ha diimmo ad appettarsi at Supremo
(iran Tnibunate del Rimo avverso una decisione presa cia un
Corpo dipendenme.
Non vi pub essere perb appello alcuno contro una decisione dell’Ufficiate Presidente in mamenia di Regolax-nento.
89
CAPO XVII
DELLE DISPOSIZIONE IN GENERALE
Articolo 191
Gli Ufficiati Presidenmi di Logge 1.. 3..., Cotlegi 4... 7...,
Capimoti 8.. 11:., Senami 12.. 17:., Aeropaghi 18:.20:., Concistoni 21:.26:., Consigli 27:. 30:., Sublimi Gran Concismori 30:.
90:., Supremi Gran Tnibunati 31:.90:.91:., hanno come toro
speciate dovere di fare in modo che to Scatuto del tono Corpo,
la Costimuzione ed i Regolamenmi del (iran Tempio Mistico
32:.90.-.94:., nonch6 Ia Cosmituzione, gli Smatuti Generati,
regotamenmi, gli Edimmi e le Disposizioni del Sovrano (iran Sanmuanjo siano strettamenme osservami; che siano accuramamcnme
menuti mummi i registni e che siano resi precisi resoconmi e rappormi al mempio Mistico o at Sovrano (iran Sanmuario.
Articolo 192
Gli Ufficiati Presidenti dei van Corpi devono inoltre assicurarsi che un adeguato peniodo di probazione sia osservato prima che qualsiasi aspiranme venga etevamo cia una Camera
att’attra; hanno attn~s~ I‘aumonimk di indire speciati convocazioni ogni volta che, a toro discrezione, cib si renda necessario per it bene del Corpo che presiedono.
Articolo 193
(iii Archivisti ed i Segretani dei Conpi dipendenti devono
tenere esammo registro di mutme te lniziazioni, delta data di ricezione dei v~ni gradi, delt’etk del neofita, datta axa occupazione e residenza, del nome e del numero delta Loggia delta quale egli & membro attivo; copia di mummo sank annuatmenme invviata at Gran Tempio Mistico, o at Sovrano (iran Sanmuanio,
insieme ai resoconmi e con ta nomifica di mutte te variazioni che
per qualsiasi motivo hanno avumo tuogo nell’anno trascorso.
Articolo 194
I Conpi dipendenmi possono essere costimuimi solo in virtZx
di concessione del Sovrano (iran Maestro (iran Gerofante, o
90
del axo (iran Rappresentanme, e formatizzami cpn Pamenme nitasciata dat Sovrano (iran Sanmuanio.
Articolo 195
I pomeni ed i privitegi di ciascun Corpo sono quetti fissami
nella Pamente di Costituzione e negli Smamumi Generati dei Rimi
Uniti diMisraini e Memphis.
Articolo 196
Nessun Corpo pu6 trasfenirsi dalta zona ternitoniate nominata netta Patente di Costimuzione.
Articoto 197
La qualimk di membro di un Coi-po dett’Ordine o del Rito
pub cessare sottanmo o per cessazione dei demmi Conpi, o per dimissionivotontanie, o in seguito a sospensione o espulsione.
Articoto 198
Un Corpo dett’Ordine o del Rito pomrk essere sciotto:
per disposizione del (iran Gerofanme o del Sovrano (iran
Sanmario, net quate caso ta pamenme sank revocama;
per volonmania resmimuzione delta Pamenme di Costituzione
ax decisione della maggioranza dei membri del Conpo in quesmione, tale decisione sank presa in seduma straordinaria apposimamenme convocata.
Copia conforme del verbate della seduma nelta quate it
Corpo abbia deliberamo it proprio sciogtimento con taprecisazione dei momivi, firmata dat Presidenme e dagli attn Dignitari,
deve essere trasmessa entro tre giorni at Gran Gerofanme.
Articolo 199
Le cause che danno tuogo atta revoca della Pamenme di Costimuzione sono:
disobbedienza alt’aumonimk del Sovrano (iran Maestro (iran
Gerofanme, o del axo Gran Rappresenmance, o del Sovrano
(iran Sanmuanio, o del Tempio Mistico;
contravvenaione ai Rimuali o agli Smamuti e Regolamenti
Genenati;
—
—
—
—
91
cessazione dei Lavori
morosit~verso il Sovrano Gran Santuario.
Articolo 200
La restituzione o la revoca della Patente di Costituzione
sari risolutiva rispetto ai membri del Corpo interessato; di
conseguenza il Presidente ed i Dignitari sono obbligati personalmente a consegnare al Sovrano Gran Santuario la Bolla di
fondazione, le Insegne, i Sigilli, l’archivio, il tesoro e quant’altro app artiene al Corpo.
La consegna sari fatta nella mani dell’Ufficiale designato
dal Sovrano Gran Santuario come proprio Agente che rediger~ il relativo verbale.
Articolo 201
Quel membro dell’Antico e Primitivo Rito Orientale di
Misraim e Memphis che venisse espulso da una Camera alla
quale egli appartiene sad dichiarato espulso cia tutti i Corpi
del Rito dei quali egli possa essere membro, e rimard cosi
finch~ non verr~ regolarmente reintegrato nei suoi diritti massonici per azione della camera medesima o di altro Corpo avente giurisdizione sul caso.
Articolo 202
Un membro pu6 ritirarsi dal Corpo al quale appartiene
solo per fare parte del Gruppo destinato alla formazione di
un nuovo Corpo; egli cesser~ per6 di appartenere al Corpo originario s~1o quando verr~ concessa la nuova relativa Patente di Costituzione.
Articolo 203
Tutti i Corpi sono soggetti al versamento annuale delle
tasse e delle Capitazioni nella misura fissata dal Sovrano
Gran Santuario, devono altresi provvedere al mantenimento
delle proprie sedi che dovranno essere atte ad ospitare le Camere che ivi lavorano.
—
—
92
Articolo 204
Essendo la Carid uno dei primi doveri di un Massone,
nessuna Loggia, Collegio, Capitolo, Senato, Aeropago, Concistoro, Consigijo, Sublime Gran Concistoro chiuder~ i propri Lavori senza avere prima presentato ai propri membri il
Sacco della Fraterna Assistenza.
Articolo 205
Ciascun Corpo dei Riti Uniti di Misraim e Memphis ha
pieno potere ed autorit~ di emanare norme per il proprio governo, esse per6 devono essere sempre conformi agli Statuti
ed ai Regolamenti Generali del Rito; ogni disposizione che
non vi si attenga sar~ considerata nulla.
Dette norme avranno efficacia comunque solo dopo avere
avuta regolare approvazione da parte del Gran Gerofante, sentito il tempioMistico e il Sovrano Gran San~uario.
Articolo 206
Per quanto nei presenti Statuti e Regolamenti non
spressamente scritto, valgono le Tradizioni, anche orali, gli
usi e le consuetudini proprie dei Riti di Misraim e Memphis.
Statuti e Regolamenti compilati in Palermo nel 250 giorno
del mese di Khoiak a..v.. 1.. 000 000 000 corrispondente al 21
dicembre 1982 e..v.., sulla base di quelli del 1945 dei Riti Uniti di Misraim e Memphis redatti a Venezia, nonch~ di quelli
dell’Ordine di Misraim del 1867 e di quelli del Rito di Memphis del 1921.
IL SOVRANO PRINCIPE DEl MAGI
F.to ++++++ 3’3 ..90..95..
93
AntICQ e ~4’riniitivo’~atObri~nt&1e di
sr~,iu e~\emptii~
Noi Gaspare Antonio Maria Francesco Cannizzo Falcone
33. ‘.90. ‘.96.’. Supremo Gran Conservatore Gran Gerofante
Sovrano Gran Maestro dell’Antico e Primitivo Rito Orientale
di Misraim e Memphis, Sovrano Gran Maestro dell’Ordine Martinista, 33.. del R. S.A.A., Eques ex val d’Etna deIl’Ordo Supernus
Templi, Ball peril territorio di Palermo dell’Ordine Sovrano Miiitare del Tempio di Gerusalemme;
In virtii dei Nostri Poteri
ABBIAMO DECRETATO B DECRETIAMO
1) Gli Statuti e Regolamenti qui avanti estesi, compilati dal Gran
Collegio Liturgico nel 250 di Khoiak a.’.v..1.> 000 000 000,
sono e saranno esecutivi per tutti i corpi massonici aIl’Obbedienza del Sovrano Gran Santuario Mediterraneo a partire da
oggi.
2) I Potmi PP. .PP. .GG. .CC.> Gran Segretario Generale e
Gran Cancelhere Generale sono incaricati della esecuzione di
essi, in modo che piena osservanza sia prestata in quanto in
detti statuti e regolamenti si contiene.
Dato e firmato nella Grande Piramide posta nella Valle dell’Oreto Zenith di Palermo ii 250 di Khoiak a. Xv. .l.. 000 000 000
corrispondente al 21 Dice~nbre 1982 e.’.v.’.
Ii S.G.C. Gran Gerofante S.G.M.
F.to Gaspare Cannizzo 5.1.1. 33.’.90.’.96.’.
Ii Gran Segretario Generale
F.to Gaspare Liggeri 5.1.1. 33.’.90.’.95.>
Ii Gran Cancelliere Generale
F.to Filippo Di Liberto 5.1.]. 33.’.90.>95.’.
24.~.
25:.
26.’.
27.~.
28.’.
29.~.
30.’.
I GRADI DEL RITO DI MISRAIM
PRiMA SERIF (gradiSimbolici)
laclasse
1.~.
2.’.
3...
4.
2a dasse
5...
6.’.
7”.
8.’.
9.’.
10.’.
11.~.
12.’.
3a classe
13.~.
14.~.
15.~.
4a classe
16.’.
~‘
5a classe
17:.
18.’.
19...
20.~.
21.~.
22.’.
23.’.
Ap prendista
Comp agno
Maestro
Maestro Segreto
Maestro Perfetto
Segretario Intimo
31.’.
3 2:.
33.’.
7a classe
34.~.
35...
36:.
37.
3 8~.
Prevosto e Giudice
Maestro Inglese
Eletto dei Nove
Eletto del Mistero
Eletto dei Quindici
Eletto Perfetto
Illustre Eletto della Verit~
Scozzese Trinitario
39.’.
8a classe
Compagno Scozzese
Scozzese Maestro
Scozzese Eletto
Maestro Scozzese
40.’.
41.~.
42.~.
43.
44.’.
45.
Scozzese dei Tre Jod
9a classe
Scozzese della Volta Sacra
Scozzese di S.Andrea o della Sacrosanta Arca
Piccolo Architetto
Gran Architetto
-
94
6a classe
10a classe
46.~.
4 7.•.
48.~.
49.
50.~.
51.’.
52.’.
Architetrura
Apprendista Perfetto Architetto
Compagno Perfetto ARch itetto
Maestro Perfetto Architetto
Perfetto Architetto
Sublime Scozzese
Sublime Scozzese d’Heredom
(HRDM)
Gran Arca reale
Gran Arca
Sublime Cavaliere della Scelta, Capo
della Prima Serie Simbolica
SEC ONDA SERIF (Gradi Filosofici)
Cavaliere della Scelta Sublime
Caval iere Prussiano
Cavaliere del Tempio
Cavaliere dell’Aquila
Cavaliere dell’Aquila Nera
Cavaliere dell’Aquila Rossa
Cavaliere dell’Oriente Bianco
Cavaliere d’Oriente
Commendatore d’Oriente
Gran Commendatore d’Oriente
Architettura dei Sublimi Commendatori del Tempio
Principe di Gerusalemme
Cavaliere Rosa+Croce di Kewg e Hrdm
Cavaliere d’Occidente
Sublime Fiosofo
Primo Discreto del Caos
Secondo Saggio del Caos
Cavaliere del Sole
Supremo Commendatore degli Astri
95
-N
53.~.
54’..
55.’.
56.’.
57.’.
58..
59.~.
60..
61.~.
62.’.
63.’.
64.’.
65.’.
66.~.
I la classe
67.’.
6 a’.
69.’.
70.’.
l2aclasse
71.’.
72.’.
~‘73...
l3aclasse
75’..
14a classe
76.’.
77...
96
Fiosofo Sublime
Minore C]ava Massonica
Clava Massonica
Fonditore della Clava Massonica
Soffiatore della Clave Massonica
Vero Adepto Massonico
ElettoSovrano
Sovrano dei Sovrani
Gran Maestro delle Logge Siniboliche
Altissimo e Potentissimo Gran Sacerdote Sacrificatore
Cavaliere di Palestina
Gran Cavaliere dell’Aquila Bianca e
Nera
Gran Eletto Cavaliere Kaddosh
Gran Inquisitore, Commendatore Capo della Seconda Serie Filosofica
TERZA SERIE (gradiMistici)
Caval iere Benefic jen te
Cavaliere dell’Arcobaleno
Cavaliere della Ranuka
Saggissimo Principe Israelita
Sovrano Principe Tamuldiano
Principe Zadikim
Sovrano Principe Haram
Sovrano Principe Grande Haram
Sovrano Principe Hasid
Sovrano Principe Grande Hasid
ffiu stre Hasid Intendente Regolatore
componente del Supremo Gran Consiglio Generale dei Capi della Terza Sen Mistica
iSa classe
78.’.
79.’.
80.~.
81.~.
16a classe
17a classe
82.’.
83.’.
84.~.
85.’.
86.~.
87.~.
88:.
89.’.
90.’.
QUARTA SERIE (gradi Kabbalistici)
Dottore del Fuoco Sacro
Sovrano Principe del Sovrano Tribunal e
Sovrano Principe Chiaroveggente
Sublime Cavaliere del Trinagolo Luminoso
Sublime Cavaliere Shaddai Temibile
Sublime Cavaliere Teosofo
Sovrano principe Gran Ispettore
Gran Difensore dell’Ordine
Sublime Maestro della Luce
Gran Ministro Costituente
Potente Maestro Rappresentante dell’Ordine per la Sec onda Seine
Sublime Maestro della Grande Opera
Sovrano Gran Maestro Assoluto.
97
22.’.
23.’.
24.’.
25.’.
26.’.
27.’.’
28.’.
I GRADI DEL RITO DI MEMPHIS
1.’.
la classe
2a classe
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2.’.
3.~.
4.~.
5’.’
6.’.
7.”
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12.’.
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14.’.
15.’.
16.’.
17.’.
18.’.
19.’.
20.’.
21.’.
98
Apprendista
Compagno
Maestro
Maestro Discreto
Maestro Perfetto
Segretarino Intimo
Prevosto e Giu dice
Cavaliere Eletto
Maestro Eletto dei Nove
Illustre Eletto dei Quindici
Sublime Cavaliere Eletto
Gran Maestro Architetto
Arco reale
Cavaliere della Volta Sacra
Cavaliere d’Oriente o della Spada
Prinncipe di Gerusalemme
Principe d’Oriente e d’Occidente
Principe Rosa+Croce
Principe d’Occidente
Cavaliere Gran Maestro del Tempio
della Saggezza, Venerabile Gran Maestro di tutte le Logge
Sublime e Potente Maestro della Chiaye
3a classe
4a classe
5a classe
29.’.
30.’.
31.’.
32.’.
33.’.
34.’.
35.’.
36.’.
37.’.
38.’.
39.’.
40.’.
41.’.
42.’.
43.
44.’.
45.
46.’.
47.’.
48.’.
49.’.
50.’.
51.’.
52.’.
Cavaliere Prussiano
Principe del Libano
Ascia Reale
Principe del tabernacolo
Cavaliere dell’Aquila Rossa
Cavaliere del Serpente d’A.iram
Principe della Grazia, Cavaliere della
Citd Santa
Principe del Tabernacolo, Guardiano
dell‘Arca
Cavaliere del Sole
Cavaliere di Sant’Andrea
Illustre e Temibile Cavaliere Kaddosh
Grande Inquisitore Commendatore
Principe del Real Segreto
Cavaliere Grande Ispettore
Gran Commendatore del Tempio
Cavaliere Filalete
Dottore del Planisfero
Saggio Sivaita
Princ’ipe dello Zodiaco
Sublime Fiosofo Ermetico
Cavaliere delle Sette Stelle
Cavaliere dell’Arcobaleno
Supremo Commendatore degli Astri
Sublime Pontefice d’Iside
Re Pastore
Principe della Collina Sacra
Saggio delle Piramidi
Filosofo di Samotracia
Titano del Caucaso
Fanciullo dalla Lira d’Oro
Cavaliere della vera fenice
99
6a classe
7a classe
100
53”.
54’..
55.’.
56.’.
57.’.
58.’.
59.’.
60.’.
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65.’.
66.’.
67.”
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71”.
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77..’
78.’.
79.’.
80.’.
81.’.
82.’.
83.’.
84.’.
Squadra Sublime
Fratello Cavaliere della Sfinge
Amato Pontefice del Pellicano Bianco
Sublime Saggio del Labirinto
Gran Prete di Cadmea
Sublime Magino
Principe Brahmano
Pontefice deli ‘Ogigia
Cavaliere Scandinavo
Cavaliere della Verit~
Saggino dell‘Hel iop ol
Pontef ice di Mithra
Mistico Guardiano del Sanruario
Principe Amante della Verit~
Sublime Kawi
SaggissimoMuni
Grande Architetto della Torre Misteriosa
Sublime Principe della Cortinna Sacra
Interprete dei Geroglifici
Dottore Orfico
Guardiano dei Tre Fuochi
Guardiano del Nome Incomunicabile
Supremo Maestro della Saggezza
Sublime Edipo dei Gran Segreti
Pastore Amato dell’Oasi dei Misteri
Sublime Maestro di Sloka
Dottore del Fuoco Sacro
Dottore dei sacri Vedas
Cavaliere del Toson d’Oro
Cavaliere del Triangolo Luminoso
Cavaliere del Temibile Shaddai
Cavaliere Teosofo
85.’.
86.’.
87.’.
88.’.
89.’.
90.’.
91.’.
92.’.
93.’.
94.’.
95.’.
Supremo Gran Ispettore dell’Ordine
Gran Difensore dell’Ordine
Sublime Maestro della Luce
Gran Regolatore Gengrale dell’Ordine
Sublime Pontefice della Massoneria
Sublime Maestro della Grande Opera
Sublime Cavaliere del Knef
Sovrano Principe di Memphis, Capo
del Governo dell’Ordine
Sovrano Principe dei Magi del Santuario di Memphis
Sublime Patriarca Principe di Memphis
Principe Patriarca Gran Conservatore
dell’Ordine e del Rito.
101
NOTE SUI RITI EGIZIANJ DELLA MASSONERIA
Vincenzo Soro
“DAL GRAN LIBRO DELLA NATURA”
(Pie dipagina 173. Ed. Atanhr 1921)
Abbiamo ritenuto opportuno, seppure esuli dalla stesura degli Statuti e Regdamenti, pubblicare in appendice alcune notizie sui Riti Eg’izi.
Questo fermo restando quanto dicemmo nelle premesse
e rimandando per l’approfondimento storico dei nostri Riti
agli ottimi scritti di Gastone Ventura gi~ citati.
I presenti saggi sono stati stralciati da scritti di autori
appartenenti ale generazioni precedenti la nostra. Pensiamo
siano qui sufficienti per un panoramico sguardo di innsieme,
per cogliere certo spirito animatore dei nostri Riti, per apprendere fatti storici difficilmente rilevabii per altre vie.
Anche pubblicizzando queste notizie non riteniamo di yenir meno ad alcun segreto.
Chiaramente i saggi, nella loro brevit~ e discontinuit~,
risentono della equazione personale dei ]oro autori e di talune imprecisi~’ni come ~ evidenziato dalle note e dalle considerazioni del Maestro Aldebaran.
Per motivi di natura storico-tradizionale abbiamo, in questa sede, preferito pubblicare scritti facenti parte del nostro
Archivio, anzich~ scrivere noi stessi, ex novo, sull~argomento.
Tanto ancora a significare il nostro sentirci legati ed ancorati
a chi ci ha preceduto ed alla piil antica ed ortodossa Tradizione.
Gaspare Cannizzo 33 90.’. 96.’.
La storia ha fatto gia un po~ di luce sulla misteriosa figura di Cagliostro, e forse il giorno della sua completa riabilitazione non ~lontano. La suaMassoneria Egiziana comprendeva tre soli gradi, ed era satura di misticismo e di pratiche
magiche. Posta Ia premessa che l’iniziazione massonica tende
a reintegrare l’uomo nella perduta purezza e nel pieno possesso dei suoi primitivi poteri fisici e psichici i tre gradi della
Massoneria Egiziana rappresentano le tre tappe necessarie per
giungere a questa duplice reintegrazione, per creare cio~ un
vero Maestro iniziato munito di poteri supernormali. E le tre
tappe sono: 1) Glorificare Tho, cio~ correggere Ia propria anima mortificandola non con esteriori pratiche austere ma
attraverso una serie di lotte intime (Rigenerazione spirituale, cio6 sgrossamento della Pietra grezza: Grado di Apprendista); 2) Penetrare net Tempic della Natura, cio~ conquistare la scienza che ~ la Conoscenza Integrale, che non ~ il Corpus della scienza umana ma la diretta cognizione e il pieno
possesso delle materie, arrivare quindi a poter dire la parola
di passo dei Compagni, che ~ Sum qui sum, prima di proseguire il cammino(1)
rigenerazione intellettuale, cio~ le
.‘.
102
“Ii
-
(1) II motto Sum qui sum si ritrova in un grado segreto dei Riti Uniti
di Misraim e Memphis, ed ha una sua risonanza nei motti: I sono
103
-
Due colonne e la Stella Fiammeggiante; l’Uomo: Grado di
Compagno; 3) Rigenerare fisicamente ii proprio corpo, cio~
restituire allo spiito una forza vitale esente cia tare ereditarie
derivanti dalla cattiva igiene e dalla influenza dell’ambiente,
dalle abitudini e dalle passioni (rigenerazione fisica per mezzo
di speciali pratiche di isolamento, di digiuno etc.: morte e
rinascita del Gran Maestro Hiram: grado di Maestro). Alla
testa del sistema che era misto cio~ aperto anche alle femmine, stava il Gran Copto, Supremo gerarca generale dell’ordine,
mentre 1’amministrazione era affidata ai Grandi Maestri
nazionali e provinciali. Questa, a larghi tratti, era la Massonena Egiziana di Cagliostro secondo quanto ci ~ detto dal
manoscritto del Rituel de la Ma~onnenie Egyptienne che
Cagliostro stesso avrebbe consegnato alla L.’.. Sagesse tromphante e che era in possesso di Papus quando Marc Haven
scrisse il suo ~interessante lavoro sul “Maestro Incognito”.
Altra cosa ~ il duplice sistema massonico-illuministico noto sotto il nome di Ordinne Orientale antico e primitivo di
Memphis-Misraim in 90-96 gradi, che molti scambiano con La
Massoneria egiziana di Cagliostro perch6 ~ denominato anche
esso Rito Egiziano. Questo sistema fu creato dai Rosa-Croce
del ramo italico, e all’Italia ne ~ riservata di diritto La Gran
Maestranza generale. Esso consta di due ramin distinti ma in
rapporto di reciproca integrazione che sono il Rito diMisraim
o Rito Egizltno, e Ii Rito diMemphis o Rito Orientale.
Il Rito din Misraim o Rito Egiziano (Egiziano perch~
Misraim ~ l’antico nome dell’Egitto) (2) fu creato in Italia
nella prima decade del secolo XIX e comprende 90 gradi
distribuiti in quattro serie I 1” Simbolica (1.’. ‘33.’.); 2” Fibsofica (34.’. 66.’.); 3” Mistica (67.’. 77.’.); 4” kabbalistica
( 78.’. 90.’.) le prime due costituiscono Ia parte massonica
propriamente detta, e contengono i gradi principali dei van
sistemi di massoneria superiore; la 3” e la 4” formano la
sezinone illuministica].
Questo rito fu rimaneggiato nel 1839 dal R+C pitagorico
Etienne Marconis (3) autore di numerose opere teosofiche e
massonich~ (Pantheon massonico; Ii Ramo d’oro di Eleusi;
Il Tempio Mistico; Il Santuario di Memphis; Il Gerofante;
L’iniziatore ai mist eriantichi ecc. ecc.).
Nacque cosf il Rito di Memphis, in 91 gradi che in una
successiva riforma furono portati a 95. Questi 95 gradi sin dividono in tre serie. La prima serie (1.’. 35...) comprende tre
Classi (1” Loggia; 2”Capitolo, 3”Aeropago) ed insegnalamorale, il significato dei simboli e deghin emblemi, l’esercizio della filantropia e la prima paste della storia dell’Ordine. La seconda seine (36.’. 68.’.) comprende due classi (4” Senato; 5”
Concistoro) ed insegna be scienze naturali e la 2” parte della
storia dell’Ordine, la fiosofia della storia, d~ notizie dell’organizzazinone e della dottrina di tutti in Ritin massonici e studia
11 senso occulto della mitologia poetica. La 3” seine (69.’.
95.’.) comprende una sola classe (6”Consighino) e fa conoscere
il complemento della storia dell’Ordine; essa ~particolarmente dedicata alla studio della fiosofia delle religioni e di tutti in
-
-
.
.1. Noi siamo di uno dei pi~i alti gradi del rita di Misraim. (nota
di Aldebaran)
(2) Esattamente Misr (a) Im Egitro - gli-- Gli Egiziani
104
-
-
-
-
I
(3)
II Soro esagera. fl Marconis, che possedeva pare una tipografia,
-
era figlio di un ufficiale napoleonico che, al ritorno dalI’Egitto, aVa fondato, nel 1815 la Loggia intitolara “I discepoli diMemphis”
a Montauban. Sembra che ii figlia assieme a tale Mouttet, abbia rispolverato i pochi insegnamenti della loggia parerna e,
agganciando105
rami della Scinenza Segreta; sviluppa la parte mistica e trascendentale dalia Massoneria, e coltiva le speculazioni teosofiche
piZ~ ardite e sublimi.
In una definnitiva elaborazione i due Ritivennero raccolti
in un solo organismo colonome di Ordine Orientale Antico e
prinmitivo din Memphis Misraim, e ai 95 gradi del Rito di Mem’
phins ne furono agginunti altri due, amministrativi che furono il
96.’. e il 97.’. riservando il primo ai Gran Maestri Nazionali e ai
membrin del Governo generale dell ‘Ordine (4), e facendo del
secondo l’attributo dell’Imperatore Gran Gerofante e Generale. I gradi 90 95 cornispondono al 33.’. del Rito Scozzese
A.’.A.’.; il 96.’. equivale alla dignit~ scozzese din membro effettivo del Supremo Consinglio del 33.’. grado e il 97.’. rappresenta,
come sin ~ detto, la Suprema Autorit~ Dogmatica dell’Ordine
(5).
11 Governo Generale dell’Ordine ~ costituito dall’In~iperatore Gran Gerofante Generale assistito da cinque consigli supremi: 1) Il Sovrano Gran Santuario, dove ~ custodintal’Arca
Veneranda delle Sacre Tradizioni; 2)11 Gran Tempino Mistico
o Grande Impero dei Sovrani Prinncipi Patriarchi di Memphis;
3)11 Gran Collegino Liturgico; 4)11 Sovrano Gran Concistoro
generale dei Sublimi Principi della Massoneria; 5)11 Supremo
Gran Tribunale dei Grandi Difensori dell’Ordine. La sua sede
~ l’Italia. Ogni nazione ha un proprio Gran Gerofante nazionale assistito dai cinque alti consigli nazionali.
-
ad altri gradi (sull’esempio del Rito Scozzese) e parafrasando
ilMisraim abbiafondato ilMemphis. ( Note diAldebaran).
(4) II 96.’. grada ~ prerogat’iva dei Gran Maestri a Jerofanti nazionali
.1.
si
e del Gran Gerofantegenerale aggiunta.
(5) Nan
~ affatta vero.
Le corrispondenze col Rito Scazzese sano
quanto meno immaginarie. Si ~ fatta una tabella comparativa per
ragioni di convivenza in determinate occasiani, ma essendo di’
verso l’ins~namento non si possona far camparazioni tanto piZi
che, in effetti, il 90.’. grado del Misraim ~ il massima della Scala
del Rito Egiziano e non ha alcuna rispondenza cal 33.’. Scozzese.
Tanto ~ vero che il 30.’. grado sazzese (Cavaliere Kaddosh), massimo grado del Rito (il 31.’., il 32.’. e il 33.’. sono “amministrativi”)
ha II suo corrispondente effettivo con rituali pressoch~ uguali
salvo piccolissime varianti nel 65.’. del Misraim e nel 31.’. del Mem-
ph is. Va per~ detto, che salvo queste ed altre imperfezioni nonch~
qualche errore e altre generalizzazioni, questo breve saggia del
106
.1.
Sara ~ sufficiente per dare un’idea del Rita.
107
I RITI EGIZIANI DELLA MASSONERIA
(Traduzione dal Francese di Aldebaran)
La leggenda
Cosi come si attribuiscono all’ordine massonico inn generale delle originin leggendarie siano il Tempio di Salomone,
siano l’Ordine dei Templari, siano i Collegi romani di arrigiani ogni ramo dell’albero massonico tenta di attaccarsi a una
fonte il pii~ possibile antica.
I riti detti “egiziani” della massoneria non si sottraggono
a queste regole; essi tutt’al pii~, occupano nella grande famigl ia triangolare un’posto particolare: la loro scala di istruzione conta 90 gradi senza quelli amministrativi che, dopola riforma del 1934,.portano detta scala a 98 (1).
A proposito delle leggende possiamo rifarci all’abbondante documentazione che questi riti originali sottopongono al
giudizio della storia.
Una prima visione ‘ci ~ proposta dal grande propagatore
del fUto di ~4israim in Francia Marc B~darride, nato nel
-
-
(1) Nel 1934 si tenne a Bruxelles la riuniane dei cosiddetti riti orientali ala quale parteciparana diecine
di obbendienze spurie che
1776 a Cavailon nella contea di Vernaisson, in una sua opera su questa obbedienza.
Secondo questo autore, mancante di ogni senso critico,
la massoneria sarebbe antica quanto il mondo. Ebreo praticante, B&Iarride si rif~ aIl’antinco testamento; a suo dire, ~
lo stesso Adamo che avrebbe creato, insieme ai suoi figli, la
prima loggia dell’umanit~; Seth sarebbe succeduto a suo padre; No~ salvb la loggia dal diluvio; Chain l’avrebbe stabiita
in Egirto sotto il nome di Mitzraim, cio~ Gli Egiziani. E’
dunque da questo popolo che dovrebbe sorgere la tradizione segreta dell’esoterismo; sarebbe a questa unica fonte che
tutti i pastori e le guide dei van pop oh sin sarebbero abberatin: Mos~, C~crops, Solone, Licurgo, Pitagora, Platone, Marcaurelio, Maimonide etc. tutti gin istruttori dell’umanit~ antica, tutti gli eruditi ebrei, greci, romani e arabi. L’ultimo
anello di questa catena ininnterrotta sarebbe, sempre secondo Marc B~darride, suo padre, il pio Gad B~darride, massone
di un altro rito che, ne] 1782 avrebbe ricevuto la visita di un
misterioso iniziatore egiziano, di passaggio per il suo Oriente
e del quale non si conosce che il nome mistinco: il saggio Ananiah (2). Questo saggino rincevette il Gad nella massoneria
egiz iana.
A proposito di questo passaggino di unSuperiore Incognito della massoneria egiziana nella Contea di Vanaissin, si ha
un’altra allusione storica da parte di un altro scrittore che ha
riportato la notizia ventitr~ annin prima che apparisse l’opera
di Marc B~darride. Si tratta del massone Vernhes (citato anche dal Ragon) [I quale in un suo elogio sul into egiziano,
pubblicato nel 1822, segna il passaggio del “minssionario”
fondarono la Fudoesi, sfociata nell’Amor. In quella occasione
da parte dei rappresentanti del M.’. e del M.’. (per Ia maggior par-
te irregolari) Ia nomenclatura fu partata a 98 gradi per accantentare le brame di uno dei partecipanti.
108
(2) Marc B&darride: “Da
l’Ordre ma~annique de Misraim de son anti-
quite, des seslutteset des sespragr~s” - Benard, Paris 1845.
109
Ananiah per il mezzogiorno della Francia, nell’anno 1782 (3).
Una seconda versione, assai dive rsa sull’origine deli a massoneria egiziana ci ~ raccontata da Jean-Etienne Marconis de
N~gre, figlio del ritenuto fondatore dell’Ordine di Memphis.
Secondo questo autore prolisso, romantico, l’apostolo San
Marco, l’evangelista, avrebbe convertito a! cristianesimo un
prete serafico di nome Ormus, abitante di Alessandria. Si tratta evidentemente di un errore di scrittura: il termine serafico
non sin pu6 applicare che a una categoria din angeli ben notin net
dizionari teologici; ci pare sia il caso din sostintuire in termini
prete serafico con prete del culto di Serapis, e Ia leggenda esposta da Marconis apparir~ meno fantastica. Ormus, convertiti a sua volta sein dein suoi cohleghi, avrebbe creato in Egitto
una societ~ iniziatica detta dei saggi della Luce ed avrebbe
inniziato ai suoi misteri alcuni rappresentanti dell’Essenismo
palestinnese in cuin discendenti avrebbero a loro volta comunicato i segreti tradizionali ain cavalienin di Palestinna che Ii avrebbero portati in Europa nel 1118. Ganimont, patriaca di Gerusalemme, sarebbe stato ii loro capo. Tre dei loro instruttoni
avrebbero creato a Upsala, inntroducendolo poin in Scozia un
ordinne di massoni orientali.
Questa leggenda, ripresa da parecchi autori, manca di inferimenti stonici e ho stesso Marconis modifica il nome di Ormus in Orm~nius in un’altra sua opera (4).
Va sottolliieato, a proposito di queste due versioni, ha
(3) Vernhes: “Defense de Misraim et quelques aper~us sur les divers
rites ma~onniques en France” Imp rimerie Champie, Paris 1822.
(4) J.E. Marcanis: “L’Hierophante”, Paris 1839, chez Merel; “Le
Sanctuaire de Memphis”, Bruyer, Paris, 1849; “Le soleil mistique”,
Le Temple mistique” Paris, 1853. 1854.
Gambier Mc Bean: ‘Notes on the A. and P. Oriental Rite of Memphis”, Palermo 1927.
110
profonda ignoranza dein propagatori del into che, peraltro, va
loro perdonata dato che ain loro tempi ben poco dipreciso sin
conosceva sull’Egitto.
Infatti, l’Egitto, nella stoma delle tradizioni esoteriche,
rappresenta una corrente oniginale, totalmente distinnta dalla
corrente giudaica e da quella giudeo cristiana.
Non c’~ dubbio che, ancora al momento in cui Napoheone
conduceva Ia sua campagna in Egitto, poco sin sapeva suhla rehingione, ha scnittura, il simbohismo dell’antico Egitto: Chainpollion non aveva ancora scoperto ha chiave dein geroghifici, Ia
sua prima sensazionale scoperta con Ia comunicazione sul cosiddetto alfabeto egiziano porta infatti ha data del 17 dicembre 1822. Che sin conosceva dehl’Egirto a quehl’epoca? Autentiche finabe correvano sulla sua antinchit~, he sue iniziazioni sacerdotali erano descnitte inn maniera romanzesca e inverosimihe; due tedeschi pieni di immaginnazione, von Kopper e von
1-lymmen, avevano hanciato, nel 1770, un into teatrale, chiamato Crata Repea che essi traducevano immaginaniamente Silenzio degli Dei, nel quale secondo loro h’inniziazione antica che sin riceveva nella Grande Piramide era fedelmente riprodotta con un ricevinmento simbohico in sette gradi successivi:
Pastoforo, Neocoro, M~hanoforo, Cristoforo, ecc.
Due francesi, Bailleul e Des~tang ne diffusero una versinone nel 1821. Da canto suo h’abate Terrasson aveva gi~ naa-rato
tutta questa stoma nel suo romanzo iniziatico “Sethos”.
La moda delle inniziazioni ahl’egiziana aveva conquistato
Parigi (come Milano, del resto Nota del Traduttore), e doveva provocare l’immediato intervento del Grand’Oniente di
Francia (5).
-
-
-
(5)
J. M. Ragon: “Tuiler g~n&ral” Paris, Callignon, 1861. Per leosservazioni del caso su questa disamina non troppa obiettiva, vedere alla fine le “Considerazioni sulla leggenda” di Aldebaran.
111
La storia
Riportiamoci alle notizie date dain contemporanein e yedinamo da esse cib che ghi autoini sapevano dein initi egizianin al
momento in cuin essi tentavano di conquistare ha Francia.
Lavesque, che redasse nel 1821, un “Apein~u g6n&al
histoinique” delle sette massoniche del suo tempo scrive cosi del nuovo venuto, il into di Misraim: “Sono, credo, cinnque
o sein anni che questo into sin ~ stabiito a Painigi. Viene dal
rnezzoginoinno d’Itahia e godeva di qualche considerazione nelle insole dell’Ionio e lungo he coste delh’Adiniatico. Le sue onginni vengono dahl’Egitto”.
Dopo questa prima notizia, il piI~ erudito massone di
Francina, il cehebre Thory (1759 1817), nel suo “Acta Latomorum” (Paris, 1815) precisa: “fl into di Misraim che non
data, in Francia, che da qualche anno, era in vigore e molto
frequentato a Venezia e nelle insole inoniche prima della rivohuzione francese del 1789. Esistevano parecchi suoi capitoli
in Abruzzo e in Pughia
Ed aggiunge (pagine 327 328).
Tutti in suoi gradi accettuati ho 88.mo, lo 89.mo e il 90.mo,
hanno dei nomi diveinsi. Quanto aghi ultimin tine non ne conosciamo Ia denominazione, sono indicati nel manoscnitto che
ci ~ stato comunicato, come segreti ( voilds)”.
Il Ragon che almeno secondo quanto nainra nehl’opera
citata collaboinb con in fratelhi B~darnide divenendo poin il
loro pib im~3hacabile aweinsainjo, scrive che i fratelli Joly,
Gabboinia e Garcia, diingenti francesi del rho din Misinairn, ayevano nicevuto in loro poteri a Napohi nel 1813 e che in documenti ginustinfincativin, pinesentati ain commissari del Grand’Oninente di Francia il 20 novembre 1816, erano redatti in lingua
itahiana.
Parlando, poin, del segreto degli ultimi gradi del Rito, il
Ragon dice: “Rinproduciamo in quattino ultimi gradi del Rito d~
Misraim del Supremo Consiglino di Napolin, comunicatecin dain
-
“.
-
-
fratelli Joly, Gabboria e Garcia. Ogni Jettera imparziahe che Ii
confronted con quelli dei fratelhi B~daininide ne noted h’enoinme differenza. La spiegazione data dalle note del Supinenio
Consinglino di Napohi formano tutto il sistema fiosofico del yero into di Misraim e soddisfano lo spinnito din tuttin i massoni istruiti” (6).
1110 agosto 1818 fu pubblicato a Bruxellesuna difesa del
into din Misinaim, segnalante un’opera apparsa a Londra nel
1805 sub stesso into. Noi abbiamo d’altronde in nostro possesso a Bruxelles, dove il rho di Misraim fu inntrodotro nel
1817, unaparte dein suoin archivi: statuti (pubblicatin da Romy,
rue des Escahier, 1818); dinplomi, pohemiche con altri ritin e
un tuiheur manoscnitto su pergamena, che contiene i quattino
gradiAincanaArcanorum (87, 88, 89, 90) (7).
Da tam ehementi sin pu6 dedurre: 1) Che il rito egiziano era
praticato nel Mediteininaneo e in Italia prima del 1789; 2) Che
in suoi ultimi gradi si praticano sotto forma di due regimi differen tin: un regime a fiosofia kabbalistica (regime B~darnide)
e un regime a fiosofia egizino-ellenica (Arcana-Arcanorum o
regime di Napohi). Sul fattocche B~dainnide innforma che il misterioso Ananinah abbia lasciato la Francia per h’ltalia nel
1782 (cfr. B~damnide: Histoire de Misraim, tomo II, pagina
125) cib starebbe a dimostrare che almeno questo punto del-
-
112
(6) Vedere nelle “Considerazioni” di Aldebaran l’analisi dde dichiarazioni di Ragon e la perplessiti che si ricava dall’apparizione dei
fratelli Joly, Gabboria e Garcia dopo Ia rottura del Grande Oriente
con i fratelli B~darride.
(7) Lasciamo a S~r Elgim la responsabiit~ delle sue affermazioni. Ma
non abbiamo vista i documenti in parola. Possediamo per6, imassimi gradi (Arcana Arcanorum) del Supremo Consiglia del Belgia
(Note del Traduttore).
113
ha sua storia non ~ pinivo di verosimighianza storica (8). Ci6
darebbe ragione allo stoinico Waite (Encichopedia della massoneria, tomo 2) che rifiuta come pi~~ che dubbia l’inpotesi di
certi scinittoini male innformati che attinibuiscono “h’innvenzione” del into a un certo Lechangeur a Milano, nel 1805(9).
Ed ecco un nuovo ehemento: il 17 dicembre 1789 il celebre Caghiostro, che aveva installato a Roma un loggia di into
egiziano il 6 novembre 1787, era ainrestato dalla polizia pontificia. Si tinoyb fra le sne carte il catechismo e in inintuahi del suo
into e, particolare innteressante, una statuetta din Isinde. Gina,
Isis, ~ Ia parola sacra din uno dei gradi segreti del regime din Napoli (10). Ci sin pub chiedere se B~dainnide abbia conosciuto
Caghiostro. Bisogneinebbe rispondere din si: non sin contesta infattin a Caghiostro nd ha recita della sua iniziazione in Egitto
n~ in suoin poteini; ghi sin rimprovera soltanto di avere, in Francia,
istiruito un into egiziano peinsonahe.
La fiosofia del Misraim
Se la massoneinia ~ in geneinale l’ereditinera e Ia propagandista instancabile din una morale sociale che mira, in primo
luogo, ad apprenderci come possinamo trasformarci seguendo
una dinsciphinna progressiva inn pietra tagliata; in pietra cubica
anzich~ restare pietra bruta inutilizzabile, a! fine della felicit~
di tutti; se’l~a massoneinia impone ai suoin adeptin il rispetto pii’~
(8) A proposito di Ananiah vedi “Le fonti del rita”
(9) In effetti, nel 1805, a Milano, II rita di Misraim fu lanciato con gran
successo. La notizia sul Lachangeur & data anche dal De Castro sul
suo “Mondo Segret a”.
(1O)Isis & anche una delle parole segrete dei rituali della Massoneria Egiziana di Cagliostro. (Nota del traduttore).
114
assoluto delle idee altruin, una uguaglianza din fatto, una to!heranza permanente e una reale frateinnita’, se essa chiede di
cercare in ogni cosa ha veininta~ e din praticare Ia giustizia, va da
s~ che questin imperativi etinci non hanno alcun rappointo con
h’iniziazione nel senso piil elevato del terminne.
Se per questo vocaboho inntendiamo “Ia comunincazione di
certin segreti di ordinne cosmico a un ristretto numero di ehetti
capacin din fame buon uso”, la massoneinia odieinna non ~ una
scuoha iniziatinca: essa non da alcun insiegnamento dogmatico,
inispetta obbhigatoriamente he opinionin di tutti e quelle di ognuno, non una uninversit~ din occultismo, non ~ d’tretta da una gerarchina di “didascahinci” e didattici che insegnano ai neofin e trasmettono horo segreti esoteinici e potemi iniziatici; 1
suoin dinmigenti sono in alcuni paesi deghin atei convinnti ai qua!i
innteressa soltanto il progresso mateiniahe e sociale; senza dubbio, essa massoneinia da Ia gran parte delle sue istruzioni attinaveinso il cana!e tradizinonale del simbolismo; ma questo simbohismo non ~ inehigioso, non ha tendenze mistiche e respinge
decisamente ognin tentatinvo din intrusinone din qualunque elemento inrrazionale nell’innsegnamento e nehl’istruzinone che esso
d~ ain suoin alhinevin. Questa ~ ha massoneria modeinna, cio~ non
pi~~ la massoneria. Infatti, tutta diveinsa era Ja massoneria del
XVIII secolo, cino~ quella vera, tradizionale. Essa raggruppava
nella gran parte dei suoi initi ardenti spinmituahinsti. Lungin dal Ii’
mintarsi a micercare la felicit~ umana inntesa mateinialmente, Ia
emanci~azione deghi spinninti, essa poneva ha sua pininncipa!e
preoccupazione nella conquinsta della veinit~, nella spiegazinone
dei mille segretin della naruina, nelle speinimentazioni piii ardite
nel campo spinnituale.
Da quin lo stinaordinnanio fiorire dein initi pi~1 van, delle obbedienze piCi singohari, deghi alti gradi in piCi mistici e piii ermetici: per convinncersi di cib ~ pi~i che sufficiente leggersi he nomenclature dein gradi che costinruiscono ha massonenina egizia115
na. Le rehingionin, h’alchimia, h’ermerismo, ha Kabbalah (l’astrologia, la magia cerimoniale, la dottrina hindi~ etc.
Note del traduttore) sin incontrano e sin uniscono: h’ahbero del
Misraim ~ una scuola di segreti di ogni specie e in suoi quattino
ultimi gradi, detti della Scala di Napohi, contengono e ci apportano in segreti pi~~ importanti della tradizione spiituale
pii’~ venerabile.
Si capisce allora molto facilmente l’antipatia, l’ostilid e
il disdegno cui ~ sempre stata fatta segno la massoneria egiziana nel corso della sua stoma, diventando la vittima permanente deghn altri miti.
II Grande Omiente di Franca ha battuto in questa penosa
tenzone tutti in record delia “cattiveria” giungendo finno a denunciare il into di Misraim a! potere politico, provocando perquisizioni e persecuzioni con ho scopo poco massonico din rendeinghi Ia vita impossibile (11).
Certi dignitaini misraimiti painigini ebbero poin, ha debolezza
(per usare un eufemismo) di ininunciare a certi horo gradi supe-
more tentando di mettersin al passo vohontamiamente e daxido ai
materiahisti ch’e li cmiticavano degli esempi di confoinmismo ateo veramente deplorevole, e a questo prezzo miuscirono a farsin iniconoscere dal Grand’Oriente di Francina, e a farsi da lui
assorbire (12). Ma il fatto accaduto a Painigi sin pub dire eccezionale Ghi alti gradi del Rito, quelhi die hanno conservato
la tradizione, non hanno main approvato n~ Ia traduzione del’
ha scala egiziana nei tinentatin~ gradin dello scozzesismo ordinnato
dall’Hieinofante Pessinna (13) e messa inn pratica in certi paesi
(partincoharmente in Argentina) n& Ia soppressione delle sue
hinturgie particolari din carattere spiituale.
In tutti in tempin gin “Arcani” dein quattino ultimin gradi sin so’
no trasmessin in maninera regolare e tradizionaie.
E’ possibile in una mivista di volgarizzazione destinata anche al mondo profano tracciare sommainiamente un binevissi’
mo iniassunto di cib che che sin pub chiamare ha filosofia del
.
(12)Discorso del Gran Segretaria del Rita di Misraim e Parigi il 4 agoActa Latomorum, tomo II; cf. anni 1818, 1819, 1821,
sta 1889, dottor Chailloux: “Viene ii momenta del]a riorganiz
zazione da noi cominclata con ]a riforma dei rituali. I quali sano
[822, 1836 nel quali denunce furano presentate in Francia e nei
stati messi in armania con i principi massanici e democratici e
Paesi Bassi. Cfr. l’interessante studio apparso in aprile-marzo
1935 sul Bollectino mesile delle Officine superiari del Supremo
can
(11)Cf. Thory
-
Consiglio~i Francia, numeri 4 e 5, articala di Fernand Chapuis sulla store e le tribalazioni del]a loggia misraimita di Besan~an nel
(1 3)Pessina, dapa essere stato estramessa dal]a loggia “Unit~ e pro-
1822. In detta art icolo si segnala che il rita aveva allora in Francia
73 Officine di gradi diversi di cui a Parigi, 7 lagge e 1 5 cansigli. Ma
gresso” di Catania avrebbe instaurato un rita rifarmato di Mem
phis che non ebbe fortuna. Recatasi a Napoli instaur6 il Rita re
anche il Ragon, santone del Grande Oriente, cita tali denunce sen-
farmata
za perb dire da quale parte provenissero e lasciando intendere,
quando non la dice chiaramente, che si trattava di gente che non
Pare che nel 1880 abbia ricevuto una patente dab Yarker ricono-
che l’esser imprigionati a perseguiti (Ragon,
patente al Gran Maestro del Rita spagnuala Fernando Lozano
meritava nulla di pi~i
TuiliergSn~ral - Collignon, Paris 1861, pagine 248 -49).
116
le scaperte scientifichepii~i maderne etc etc.”.
(Ecco perch~ oggi non si trovano pii~ i rituali originali, salvo che
da chili ha conservati in segreto. Nota del traduttore).
di Memphis e Misraim proc]amandosene Gran Jerofante.
scendo poi Giuseppe Garibaldi. Nel 1889 rilasci6 a sua volta una
(Nota del Traduttare)
117
I
into? Ci pare questa una cosa necessainia dato che Misraim sin
dinstingue dagli altini ordinin massonici per Ia inicchezza dei suoi
innsegnamenti esoteinici. Un semphice colpo d’occhio sulla sua
organizzazione e sul suo simbolismo ~ sufficiente a definnire
il suo carattere.
I suoin statuti autenticin (del 1818) dimostrano che l’Oindine sin basa non sul numero ma sulla seheziohe, non suin voti della massa ma suhl’autoinit~ degli istruttoini. II Gran Maestro, Sovinano Gran Conservatore genera!e del Rinto, Potenza Suprema,
ha tutti in poteini dogmatici e amministrativi inn seno all’Ordinne.
Egli ~ ii suo Reggenteadvitam. Tutti in membini del 90.mo grado possono iniziare individual mente e sotto ha propria responsabihinti a tutti in successinvin gradin della scala del Rito. Al pinirno
grado un voto ~ inichiesto dall’ offincinasu ogni candidatura del
profano, Ia maggioranza essendo inichiesta peinch~ una ammissinone sia gradita. Questa organizzazione ~ confoinme alle tradizioni iniziatinche.
Lo Jerofante ~ il padre e l’istruttore dein suoin fighi spinnituahi. Eghi non dipende da essi, perch~ non sono in finghi che eheggono i horo genitori. I suoi collaboratoini diretti, titolaini deghin
ultimi gradin hanno il potere din inniziazione indinviduale al di
fuoini di ognin temp ino e di tutte he officine, senati, consighin etc.
Questo ~ il prezinoso pinincipino della iniziazione libera, che ha
permesso ha diffusione di altre Fratelhanze iniziatiche, quahi il
Pitagorism~’ e il Martinnismo (Di Louis Claude de S.Martin
Note del traduttore). I suoe simbohi particohaini non mancano
di innteresse: vi sin initrovano da una pane il tniangoho radiante,
dahh’ahtra l’Ypsilon segreto dein pitagoinici cosi come il quadrato doppino (mateinia-spiito). I tine mondi sono simbolegglati
dain tre cerchi concentrici. La kabbalah ~ rappresentata dalla
scala din Giacobbe, simboho anche del Luz, e dahie tavole della legge; ha coinrente egizino-ellenica dal dio Amon e dafl’olivo
sacino.
-
118
I
I suoi innsegnamenti non sono sohtanto un compendino tradizionale delle venit~ dehh’esoterismo. Essi conferinscono van
segreti e assicurano il hegame con h’innvisibile.
Ii painalielismo esistente fra alcuni passaggi de~i Ancana
Arcanonum e Je tinadizioni del nituahe di Cagliostro ~ evidente. Per esempino, secondo quanto dice il Ragon: “l’89.mo grado di Napohi da una spiegazione dettagliata dein rapponti dell’uomo con ha divinnit~, per mediazione degli spiitin celesti”.
E aggiunge: “Questo grado, il pili sublime di tutti, esinge ha
ph’~ grande forza d’animo e din spinnito, ha pill grande purezza
d’inntenti e Ia fede pill assohuta”.
Ed ecco, ora, cosa dice Cagliostro: “naddoppiate in vostni
sfonzin per puininficarvi,non a mezzo di austeinint~, din privazinoni
o di penitenze esterioini; non ~ il corpo che sin tratta di montificane e di fain soffininre, ma sono I’anima e il cuore che bisogna
rendere buoni e pun allontanando dal vostro spinnito tutti ivizi e conquistando le vinntd. Non c’& che un solo Essere Supinemo, uno solo Dino eterno. Eglin ~ h’Uno, che bisogna amare
e servire. Tutti ghin esseri, sia sp’tinituali, sia irnmointahi che sono
esistinti, sono sue cneatuin~, suoi soggettin, suoi servitoni; suoin inferin’oni. Essere Supneh~o e Sovinano noin vi supphinchiamo da!
profondo del nostro cuone, invinntll deinpoteri accondati al nostro iniziatone, di permetterci di fan uso e di godene della pante di grazia che eghi ci ha trasmessa, innvocando in sette angehin
che sono ain piedi del vostro trono, facendoli opeinare senza infrangere in vostni voheri e senza fermre ha nostna innnocenza”.
Questi nituali tendono ahlo stesso scopo: puinificare in
pantecipanti; immetterli inn una vinvifincante atmosfera spiituahe; ponhi in relazione o in nisonanza con in piani supeinioni alla
debolezza umana; canicainhin delle grazine dell’Alto.
E’ ha, al fondo, che sin niprende tutto cib cheh’antica conrente egizino-gineca aveva innsegnato ain suoi preti: Apollo ne di’
scendeva a Deifo e ispirava ha Pizina: Amon Ra’ discendeva a
119
Tebe e animava la sua irurnagine; h’Invisibile tocca il visibile
in un’ asmosininneffabile.
Non ~ forse questo il solo, immenso, indicibile effetto
dehh’iniziazione verace? Dane un senso alla vita. Portane h’iniziato a!ha comunione con il cosmo. Portanho alla sua patina ceheste.
E se in ninti modeinni non hanno ha potenza e il naggino vivificante delle hiturgie antiche, ormain perdute, hanno il prezinoso
vantaggino di ponci sul cammino della venit~ e di donanci una
ginoinosa speranza nel nostro destino.
Sa’x Elgim
33.’.66.’.90.’.
33.”95”’
Aldebanan
LE FONTI DEl RITI UNITI DI M.’. E M.’.
Un quaderno di sedici pagine dattiloscnitte, inntintohato
“Nomenclature, parole, segni, deconazioni ecc. delle Logge,
dein Capitohi, dei Consighi, dei Senati etc. del Rito di Misraim e Memphis” porta ha seguente prefazione:
“Le presenti note, ghi ehenchi dei gradi, delle parole sacre e di passo, dein segni, e in nituahi, sono affidati ain Gran Conservatoni dehh’Ordine e del Rito che ne rispondono di fronte
alla loro coscienza e ain giuramenti pronunciati alh’atto della
horo ehevazione alla massima dignit~ dehh’Ondinne e deh Rito”.
II quadenno innizia con questa definnizione:
“L’Antico e Pinimitivo Rito oninentale di Misnaim e Memphins ~ il nisultato dehl’inntima ehabonazione del Rito diMisnaim
o Egiziano, sonto a Venezia nel 1801 ad opera del Finlalete
Abnahm e subito diffusosi in Italia e in Francia, e del Rito
di Meruph ins, od Onientale, fondato da Etienne Main~onis nel
1839 a Panigi su una nomenclatura die nielabonava in gradi del
Misnaim includendovi iniziazioni e nituali di tipo onientale
OMISSIS Verso ha fine del secolo scorso funono ninelabonati
e uninti in un unico Rito etc.”
A paginna 4 dello stesso quadeinno sin fa un panagone fra il
Rito di Misraim e il Rito Scozzese A.’. A.’. affermando che entrambi, sonti dopo la rivohuzione francese, ebbeno pen scopo
la niorganizzazione e l’accentramento dein van Rinti praticati
nelle Logge francesi e tedesche prima della nivoluzione,
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120
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121
in un unico Rito; a pagina 5 sin afferma che il Misinaim ~ un
“duplice sistema rnassonico-illurninnistinco, che nacchiude inn
s~ il Gran sistema inizinatinco univensale che il Rito Scozzese
Antico Accettato, nella niehaborazione in 33 gradin dein pnincipaIn niti professati, non iniusci a nea!izzane, avendo eschuso dalha sua nomenchatuna in gradi kabbahistici e quelhi martin isti o
rnartinesisti, ragion per cuin h’oinganizzazione massonica degeneinb a un certo momento in una associazione filantropinca e
politica.
La data del 1801, e Ia sede di Venezina sono confermate
da un’altra nota in cuin sin iniparla del Filahete Abraham, mentre
un documento del 1867 cita h’Ordinne egiziano come proveniente da una hoggia esistente nehh’isoha di Zante,e ha data del
1782.
Altra notizia (mancante di documentazione) cita un Ondine egiziano che sanebbe companso a Napohi nel 1747, data
questa assain poco probabile essendo Ia prima hoggia napohetana, cornpainsa intonno a! 1775, sotto hapaleseprotezinone della regina Maria Carolina (1).
11 confronto di queste notizie con quehle di fonte belga e
francese conveinrebbero, tutte, sull’appainizinone dell’Ondine a
Venezina. Sulla data le fonti sono controverse ma ~ possibile
che quanto affeinma il Thory nei suoiActa Latomorum e cio~
che Misinaim era inn vigore a Venezia e nelle isohe Tonine prime
defla rivohuzibne francese sin inifeininsca propnino a Zante e alla data del 1732.
Anche quanto iniferinsce Marc B~dainride confenmato poi
dal Vehinnes circa il passaggino, nel 1732, dehh’iniziatore Ananinah in Francia, diretto in Italia, suppure ha data diffeinisce di
(1)
G.Ventura: “Le societ~ segrete nel Risorgimenta”, presso l’autore
(Conferenza tenuta al Circola socialogico itahana di Venezia il
16-2-1970).
122
I
un anno, pub combaciare con dati stoninci che possono pontane alh’identificazione deiho stesso inizinatone.
1113 giugno 1783 Alessandro conte di Cagliostro abbandonava inepentinamente Strasburgo e partiva per l’Itahia attraveinsando il Mezzogionno della Francia. Caghiostro (2) sin necava
a Napohi per visitane il suo fratenno amico, morinbondo, il Cavahiere d’Aquino da luin conosciuto a Malta fratello del vicen~ di Siciia prinncipe di Cainamanico, favorito, quest’ultimo,
della regina Mania Carolina. E’ opportuno sottolinare che il
princinpe din Caramaninco era un patentato massonico, dalia
stessa Mania Carolina proposto come Gran Maestro della Massonenia nella due Sicilie. (3)
Ma non bisogna neppure dimenticane che Giuseppe Ba! samo (o Ahessandro di Caghiostro), propnino nel 1775 sin era sistemato a Napoli (dopo un suo soggioinno a Malta assieme al
cavalier D’Aquinno) dandovin hezionin di kabbalah, ahchimia, botanica e finsinca, sotto il nome di manchese Pellegrinni, protetto
dal Caramanico. Dopo alcuni mesi di peinmanenza a Napoli,
dove teneva palazzo, servin e carrozza, senza alcun motivo apparente il sedicente Pellegrini, abbandonata Napoli niprendeva Ia sua vita randagina (4).
Se sin osservano attentamente i tine gradin “vehati” del Misnaim, Scala di Napoh, e i tine gradin egiziani di Caghinostro sin trovano ghi stessin inndirizzin e, pii’~ o meno, gIn stessi cerimoniali (5)
-
(2) “Memaire pour
-
le Camce de Cagliostro accuse coinre Mr. be Pro-
cureur gdn&ral” Paris, Lottin, 1786 pag. 22.
(3) Harold Acton: “I BorbonidiNapoli”,Martello,Mdano 1968, Vedi
anche G. Ventura “be societ~ ecc.” citato
(4) C.Phatiad&s: “Les vies de Cagliastro”, Grasset, Paris, 1932.
(5) Cagliostro, dopo la sua partenza da Napoli, soggiorn6 qualche tempa a Marsiglia dove avrebbe frequentato la loggia niadre scozzese
123
Va poin notato che le hogge din adozinone del Misraim hanno
sempre usato il inituale di Cagliostro leggermente modificato.
Non voghiamo trainre conchusioni, ma quanto abbiamo indicato pub pontane a quahche considenazione intenessante, specie se sin considera quanto Jo stesso Cagliostro innsegnava sulla
possibiit~ di giungere alla reintegrazione: “Essendo stati cneatin alh’immaginne e sembianza di Dio abbiamo ricevuto anche il
potere di nendencin immortahi e di negnane sulla terra. L’Eterno ha dunque destinato questo pianeta ain suoi fighi, ghi uomini,ma nessuno di essi pub godeinne i benefici prima di essere
penetrato nel santuarino della natuina. E’ a questo, precisamente, che il Rito Egiziano-tende a condurci: posse dene h’immontahid spiituale ~ possedere ha saggezza, h’intehhigenza, ha
faciit~ di parlane tutte he lingue e di servire da intermediani
fra Dino e in nostini simii”. (6)
Purtinoppo con h’andan deghi anni e Ia strum entahizzazione
della massonenia a!ha pohitica, equivocando tra neahizzazioni
spinniruahin e realizzazioni sociali., per cui Ja reintegrazione ~ divenuta conquista di benessere materiale e il trinomio eguaghianza, fnatehhanza e hinbert~ & degenerato in significati demagogici, queste dot trine funono, se non del tutto dimenticate,
cento guardate con sospetto e assain piil spesso con suffincienza.
Ghi stessi diigenti dein Riti, per non essen trattati da ininregohari,
per fan prosehiti, o per a!tre ragioni ancor meno nobii, modi-
.1.
cal~ esistente, il cui massima grado era quello di Cavaliere del Sale,
-
-
(7) (Atti del Tempia Mistico): “Nell’anno 1867 di Era volgare, l’Ordine del Tenipia, lingua italiana, ponenda in sonno la Suprema pa-
Saggia della VeriIi, grado sempre tenuto in grandissima considera-
tenza del Rita Egiziano sedente a Venezia, costitui i tre Gran
zione nei Riti di M.’. e M.’. mentre ~ stato abbandanato nel Rito
Canservatori del Rita nelle persone dei FF.’. Giuseppe Darr
Scozzese A.’.A.’.. In questo grada si nominano i Sette Cherubini che
campaiono, anche nel Rita Egiziano di Cagliastro.
(6) Statuts et r&glements de la Haute-Ma~onnerie dgyptienne. Biblioteca del Mu sea Calvet, Avignone, Manoscritta ir~dito, numero 3067.
124
ficanono statuti e regolamenti e talvolta anche le dottrine,
quando non posero tutto in sonno per andar a naccoghiene
scianpe in altini huoghi.
I inii-uahin autenticin furono in gran parte perdutin, rindorti o
modifincati secondo gli interessi, in rinconoscimenti, Ia convenienza del momento, e sin deve a panticohanin avvenlrnentl e a!ha
cuna di valentin fratelli se una pante di essi funono tramandatin,
specialmente per quei che sin rifeninsce a! Misraim, visto che pen
il Memphis ghi scansi rituali approntati dain seguacin dei Marconins, funono ben presto abbandonati dopo che Ginovanbattista
Pessina, autopinoclamatosin Gran Gerofante dei Riti Uninti, ridusse in ritualin ain soli scozzesi dein qua!i, poin, ne venivano praticati soltanto sette.
Si deve proprino a] namo veneto del Misraim se in nintuali a
carattere martinnista e kabbalista funono in pante salvati quando, nel 1867, ha Suprema Potenza del Minsinaim, residente a
Venezia fu posta in sonno, in attesa illusinonin! che con Ia
costituzione del Regno d’Italia sin addivenisse anche alla uninone din tutte le famighie massoninche (7).
A Napoli ha loggia misnaiminta col~ esistente sin era posta in
sonno con ha costituzione del Grande Oniente e del Supremo
Consighino di Paheinmo da pante di Garibaldi che ne era stato
proclamato Gran Maestro ad honorem mentre ain suoi ufficlahi
90.’. Antonio Zec:
....
90.’.
,
[nigi della M..
90.’. che provvedeue-
ro alla bra successione in persona del F.’. Alberta Fr
.
90.’.
che
a sua volta passb i poteri a Luigi Ba .... 90.’. che II trasmise a Marco EgAIl.... 77.’. che fu in tale accasione insignico del 90.’., etc.
125
erano statin riconosciuti gradi ehevati nel Rito diMisnaim e decoinazioni in quello di Memphis. Ii Santuanino di Memphis di
Palermo, assonnato inattesa che il Gnand’Oriente e il Supinemo Consighino decidesseno sul da farsi, fu nip ristinato nel 1876
su patente del Grand’Oriente d’Egintto che nel 1871 era stato
costituito su patente del Gnand’Oriente din Paleinmo (8).
Aldebanan 5... 1... 33.’. 90.’. 96.’.
33.’.66..90.’.
Eques a Ventura
(8) (Atti del Tempio Mistico). Nell’anno 1876 il Gr.’.Jefaante e subl.
M.’. della Luce dell’Antica e Pr. .‘. Rita Orientale di Memphis, A.
Zala, castituenda il Gran Santuaria d’Italia dalla Valle del N~lo ii
26 a di Epiphi 000.000.000, dava a questo Santuaria etc. etc.
126
CONSIDERAZIONI DI ALDEBARAN
Va subito detto che quanto ~ stato sommariamente esposto nein tre brevi saggi, due dein quali (quello del Sono quale Nota a pi& di pagina del suo “Ii Gran Libro della Natuina”,
e quello di S&in Elgim companso a suo tempo inn una importante rivisra esoterica) di pubbhico dominino, ~ pill che sufflciente pen dare una chiara idea sia dehl’Ontodossia massoninca
alla quahe sin ispinrano in cosiddetti ninti egiziani e delle dottinine
che in essi sono seguite nonch~ del ringido rinspetto della genanchina, prima regola di ogni societ~ iniziatica che voglia chiamarsi tale, sia pure soltanto da! punto din vistaesteinioine, come
~ oggi! pen Ia maggior pante delle societ~ occultistiche.
Tali pregin non eschudono peraltro numerose imprecisioni
e altre esagenazioni, sulle quali ci sembra opportuno inntrattenercin, II pill brevemente possinbile, dato che ci sank tempo e
modo, durante h’istnuzione che sain~ impantita nelle zone di
primo lavono e nelle vane camene riruali, di chiarire sotto il
vinncoho del segreto massonico tutto ci6 che ~ effettivarnente impneciso, falsato e errato, e quello che non ~ stato detto
o che non sin & potuto chiarire con ha hetruine dei saggin in panoha.
Sul Soro sin deve tenen presente che in! Soro, rappresentante din Giovanni Bnicaud (T. Jean II) in Itahia dopo Ia definnitinva
scission&(gin~ avvenuta difatto nel 1921,maufficinahmente dichiarata nel 1923) fra il Mantinismo itahiano facente capo al
127
Gran Consighino intalico presieduto daJl’awocato Ahessandro
Sacchi (Sinnesinus) e il Supremo Consighino di Lione presieduto
da Jean Bricaud, tra un pastore anghicano e un vescovo gnostinco e che, di conseguenza, he sue note suin ritA massonici nisentono del suo tempenamento mistico e di una tendenza (inn
quanro eghi quotizzante del Rito Scozzese A.’. A.’.) a vedere
quasi tutto in funzione di tale into.
Cib, che nella sua nota inisulta evidente nella pretesa equinparazinone dein gradi direttivi del Memphis o del Misraim con il
33~’. grado del Rito Scozzese. Con cib cadendo in pinena contraddizinone con quanto afferma prima: ~ infatti noto che invari gradi scozzesi non vanno oltre ho studio di determinate dottrine (oggi, poin, salvo da parte di qualche narissimo capitolo
non sin effettuano piZi neppune he iniziazioni rituali) mentre,
pen usane he parole dello stesso Sono, Ia 3” seine del into di
Memphis
particohanmente dedicata allo studio della fiosofia delle religioni di tutti in nami della scienza segreta; svihuppa
ha parte mistica della massoneria e coltiva le speculazinoni teosofiche pini’~ andite e sublimi” Indica, poin, ha 4” seine del Mis’
ina’tm come kabbahistica, il che ~ in gran pante veno.
Tutto cib non sin studia pinil ammesso che sin sia studiato in
pante un tempo, nel into scozzese. A parte cib che ninguanda ha
magia cerimoniahe, sempre presente sia pure senza grande ap’
parato o sotto forma spesso simbolinca, neghi studi kabbalistici, e in mohti~ami della cosiddetta “scienza segreta” alla quahe il Soro accenna.
Su Sar Elgim Su questo Maestro belga appartenente alla
scuoha pitagorica, il disconso ~ assohutamente a!h’opposto di
quello fatto per il Soro. Pun essendo teista a! massimo grado,
S&in Elgim ~ quello die Sin dice un anticlericale e, purtinoppo,
come quasi tuttin ghi anticlericali, fa “beneficiare” della sua antipatia anche ha nehigione cattolica. Si rinf~ poin, troppo facilmente al Ragon, dimentincandosi che proprino il Ragon fu il
“~
-
128
massirno detnattone del into di Minsinaim. Cininca in quattino gradi
della Scala di Napoh in, gradi segreti, ~ ovvio che in B~darride hi
cehassero sotto una tegolatura diversa da quella segreta. A
questo proposito, ~ quanto minain significativo il racconto che
fa il Ragon a pagina 243 del suo “Tuileur g&n&ah” (Cdli,gnon, Paris, 1861) della scoperta della Scala di Napoli.
Dopo aver inaccontato com’egli, presidenre della loggia
“Les vinais amis” da luin trasformata dunante in pourpanler con in
B&dainride in Trinosophes (cio~, da una sua spiegazione
studiosi o conoscenti din cib che ~ trinno pench~ conoscevano o
studiavano 3 scienze, 3 riti, 3 gradi, il delta ovvero Ia natura
nein suoi 3 regnin, o Dino nelle sue 3 manifestazioni) e aver
inicevuto una patente dell’88.’. grado, abbandonb la hoggina
misraimita h’Anc-enciel dove sin era recato pen pontane in Trinnosofi nel into di Misraim, pench~ Marc B~darride e in componenti di quel capitoho avevano votato contro Ia inichiesta di
ammissione al Grand’Oiniente di Francia, scrive: “essendorni
informato del nome di coluin che sedeva al banco dell’oratone
con Ia scianpa del Grande Oriente mi sin disse che era il fratello
M~aIlet, uomo debole ma molto capace.
L’indomani andain a trovarlo e ghi feci i pii’~ vivi rimproveri
per essersi mischlato, huin e Ia sua sciarpa, con gente senza monahint~ che doveva ben conoscere,. Eglin riconobbe in suoi errori
assicunandomin che l’emozione genenale provata nel corso della
seduta del gionno prima, quando il mino abbandono della hoggina aveva inntennotto in lavori, ho avevano completamente sepanato da loro. Mi pnegb, poin, din prenderlo nella mia loggia, agginungendo che altri bravi fratelli sarebbero venuti ben presto
a sollecitane lo stesso favone. Gin tesi ha mano e lo nominnain oratore aggiunto della mia hoggia. Egli mi raccontb che un pinestito di 300 franchi ch’eghi aveva avuto da quei massoni-l~
di contrabbando, che possedevano una lunga nomenclatuna
di gradi senza rituahin, l’avevano obbhigato, ma che egli, ora sin
129
I
riteneva hibeno da ogni impegno dato che per questa somma
aveva redatto in loro statuti che erano molto liberali e che, durante una sua grave mahattina che ho aveva tenuto a hetto, essin
vi avevano introdotto un assohutismo nidicoho in loro favore.
II giorno dopo, vennero a casa mia in fratelhi Johy, oratore
titolare dei Trinosofi (ha sottolineatura ~ di Aldebaran per richiamare l’attenzione); M6ahhet, oratore aggiunto e H~nkehbein, primo maestro delle cerimonine; questi due ultimi mi
presentarono il fratello Decollet e il fratello Pigni~re, il primo
conservatore di medaghine aIl’amminnistrazione della zecca, il
secondo capo squadrone d’artighieria che, rompendo con in
B~darride, sollecitavano una carica presso in Tri~iosofi. Nominain D~colhet segretarino e Pingni~re Primo esperto.
Questi fratelli, molto soddisfatti, mi ringraziarono e min
spiegarono I ‘enigma della unanimit~ delle palle nere della votazione contro il Grand’Oriente.
Il Fratello Johy era accompagnato dal fratehli Gabornia et
Garcia; tutti e tine portavano la loro patente del 90.’. grado del
Misraim, comprovante il potere di stabinlire, fuori d’Italia, il
into di Misraim. Questin fratelli ci proposero di formare una
Suprema Potenza per porre il into sotto la protezione del
Grand’Oriente e mi offininrono ha dignit~ di Supremo Gran
Cancell inere.
Accettammo tuttin il progetto che rispondeva ain nostri votin. Fuin inncari~ato din consultare in fratelhin Hacquet presidente
della Camera dein Riti e Gasterois, ufficiale del Grand’Oriente
e di convocare i membri del nuovo Supremo Gran Concistoro
del 90.’. grado. E ci separammo soddisfatissimi della riuninone
Il discorso ~ molto chiaro se sin pensa che, poi, in fratelhi
B~dainnide e II into di Misraim furono perseguiti per anni dal
Grand’Oriente che non aveva niconosciuto II nuovo gruppo di
Ragon.
130
Ma ii pill strano (ma pill chiaro) ~ il fatto che il fratello
Johy possessore’ secondo Ragon din una patente del 90.’. ginado rilasciataghi nel 1813 a Napohi, era Ora tore titolare dei
Trinosofi. Come main non aveva main parlato col suovenerabile, che dava incarichi a tutti in misraimiti purch6 passassero
dalla sua parte, din essere in possesso di tale patente? E come
main Ragon aveva sentito parlare del Misraim soltanto dain
B~darnide mentre aveva niente po’ che di meno il Supremo
Gran Presidente del Misraim Joly, nella sua loggia dein Trinnosofi come Oratore titohare? E’ un mistero che Ragon, non
spiega anche se a pagina 246 del citato volume riporta ha
domanda fatta dal nuovo Supremo Concistoro a! Grand’Oniente e rip orta he firme:
“Ont sign6: Johy,homme de’ lettines, Sup G.’. Pr~sidente 90.e
degr6; Richard, chef d’institution, membre de ha Societe academique de sciences, 90.e degr6; Ragon, chef de buteai.~, S.’.
G.’. Chanc.’. 90.e degr~ ; M~allet, secr~tainre de ha Societe royale
acad~mique des sciences, Sup G.’. Ins
r~gularisateur,
faisant fonction del G.’. Expert, 90.e degr~; Gabborria, Sup.’.
Gard de sceaux, 90.e degr~;Pigni&e, chef d’escadron de cava-
(
.‘.
.‘.
.‘.
,
,,
henna, 9O.e degr~; D~cohhet, 90.e degre etc.
E’ chiaro che sin rratt6 di una soperchieria, per chiamanla
con un nome decente, per portar via II Rito a chin ho aveva importato in Francina, sommeterho a! Grand Oriente e diventarne
in padroni. Ma l’inghippo falhi anche se il Ragon, e forse
proprino per questo, innscen6 rappresentazioni coreografiche pseudo egiziane per far prosehiti. Cib indispose il Grande
Oriente che invitb perentoriamente il Ragon a smetterla e a
lasciar perdere Ia sua smania egiziana, com’eghi racconta nehle
paginne 251 e 252 del citato Tuilei~rgSnSral.
Sa’~r Elgim commette un altro errore, poin, quando sin basa
sulle scoperte scientifiche sull’Egitto per trasferirne h’ehemento tempora!e nel campo esotenico. A parte il fatto che ha tra131
SOMMARIO
dizione ahessandrinna e quindi egizino-greca come la chinama Sa’in
Elgim, era nota attinaverso moltissimi tes’ti, e ha rehigione di Iside sin conosceva fin da! tempo della sua diffusione a Roma e
nehh’Impero romano. D’a!tra parte, se noin andassimo a continollare tutti ghi errori marchiani compinuti dain compilatori
dein rintuahin, scozzesi, o meno, della massoneria, ci sin accorgerebbe della poca conoscenza della Bibbina, che avevano in cosiddetti sa~i di quel tempo, cio~ di quello della compilazione
dein rintuahi.
I riti egizinani sin attengono in gran parte a quelle dottinine e a quehle prove inniziatiche che, poin, sono quelle dein quattro ehementi e sempre quelle poste su diversi piani.
I Ritin unitin di Misinaim-Memphis, in alcuni rituali di alti
gradi, pun mantenendosin sempre in hinnea con Ia tradizione
massonica di cuin sin ~ detto, presentano delle prove di tipo
nuovo: prove che saggiano non solo ha preparazione del
recipiendarino in modo da esser certi ch’eghi merita ed ~ in
grado din saline din un gradinno nella scala della geinainchia inniziatica, ma che, anche, mettono alla prova Ia sua sensibiint~ nel
senso di assicurarsi ch’egli abbia vinto in comphessi del suo
animo e he pauline ancestinahi dovute a secohi di degeneinescenza
tradizionale, owero, per non essere fraintesi, di degenerescenza della tradizione.
Pag
5
13
16
17
Premesse
. .
. .
.
A tutti i Fratelli dei due Emisferi
Costituzione . . .
. .
Calendano Egiziano
Statuu e Regolarnenti:
Capo I
Capo II
Capo III
Capo IV
CapoV
CapoVI
Capo VII
Capo VIII
CapoIX
CapoX
CapoXI
CapoXII
CapoXIII
CapoXIV
CapoXV
CapoXVI
CapoXVII
da art I ad art. 12 19
daart. 13 ad art. 21 21
daart 22 ad art 31 26
Dell’Ordine in generale
Della Composizione del Rito
Del Gran Gerofante
Del Sovrano Graii Santuario
Potenza Suprema .
Della Grande Cancelleria
Gencrale .
Delle Funzioni dei Grandi
Dignitari dell’Ordine .
Del Gran Tempio Mistico
Del Gran Collegio Liturgico
Del Supremo Gran Tiibunale
Del Sublime Gran Concisioro
Dei Gran Consigli e dei Senati
dei Filosofi Ermetici
Dei Capitob R+C
.
Delle zone di primo lavoro
Delle Logge Androgine
d’Adozione .
Dei Fratelli visitatori e degli
onori .
Della Amministrazione della
disciplina . . . .
Delle disposizioni in generale
.daart 32adart. 43
29
.da art. 44 ad art. 50 32
daart.
.da art
.da art
.da art.
.da art.
51 ad art.
60 ad art
78 ad art
83adart,
91 ad art
59
77
82
90
99
34
37
42
43
48
.da art. 100 ad art 111 51
daart 112 adart 122 54
.da art. 123 ad art. 164 57
daart. 165 adart. 171
81
.da art 172 ad art 181
83
.da art 182 ad art.190 86
daart 191 ad art. 206 90
Decreto di promulgazione
93
Appendtce
—
I gradi del Rito di Mis raim
94
98
II — I gradi del Rito di Memphis
Note sui Riti Egiziani della Massoneria .
Dal Gran Libro della Natura
I Riti Egiziam della Massoneria
Le fonti dei Riti uniti di Misraim-Memphis
Considerazioni di Aldebaran
132
.
102
103
108
121
127
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