INTRODUZIONE ALL`ANALISI FUNZIONALE 1. Esercizi Esercizio
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INTRODUZIONE ALL`ANALISI FUNZIONALE 1. Esercizi Esercizio
INTRODUZIONE ALL’ANALISI FUNZIONALE 6 MARZO 2003 1. Esercizi Esercizio 1.1. Si dimostri che lo spettro di un operatore compatto su uno spazio di dimensione infinita deve sempre contenere lo zero. Esercizio 1.2. Sia H uno spazio di Hilbert. Sia T : H → H un operatore lineare continuo autoaggiunto, ovvero tale che T = T ∗ . Si faccia vedere che gli autovalori di T sono reali e che autovettori associati ad autovalori distinti sono tra loro ortogonali. Esercizio 1.3. Sia 0 < α ≤ 1 e sia C 0,α ([0, 1]) lo spazio delle funzioni α-Hölderiane definite sull’intervallo [0, 1], ovvero lo spazio delle funzioni continue f : [0, 1] → C tali che hα (f ) = |f (y) − f (x)| < +∞. |y − x|α 0≤x<y≤1 sup Si faccia vedere che hα verifica la disuguaglianza triangolare ma non è una norma. Si provi che C 0,α ([0, 1]) è uno spazio di Banach rispetto alla norma kf kC 0,α = max |f (x)| + hα (f ). 0≤x≤1 Si dimostri che le immersioni J1 :C 0,α ([0, 1]) → C([0, 1]), J2 :C([0, 1]) → L∞ ([0, 1]), J3 :L∞ ([0, 1]) → L2 ([0, 1]), J4 :C 0,α ([0, 1]) → L∞ ([0, 1]), J5 :C ( [0, 1]) → L2 ([0, 1]), J6 :C 0,α ([0, 1]) → L2 ([0, 1]). dove Jk (f ) = f , sono continue e si determini quali di esse sono compatte. Esercizio 1.4. Si consideri l’insieme Z π G = g ∈ C([0, π]) : g(x) = sin(xy)f (y) dy, per qualche f ∈ C([0, π]) con max |f (x)| ≤ 1 . 0 Si provi che G è relativamente compatto in C([0, π]). Si provi che G è relativamente compatto anche come sottoinsieme di L1 ([0, π]). 1 2 6 MARZO 2003 Esercizio 1.5. In ciascuno dei seguenti casi si dimostri che l’operatore T : X → X è continuo, si dica se è compatto e si determini il suo spettro. X = `2 , X = `2 , X = L2 (−π, π), xn ; n T x = (x1 , 0, x3 , 0, x5 , 0, . . . ) ; Z π ∞ X sin(ny)f (y) dy; T f (x) = sin(nx) (T x)n = −π n=1 Z x X = C([0, 1]), T f (x) = yf (y) dy; 0 Z X = C([0, 1]), T f (x) = 0 X = L1 (R), Z x f (y) √ dy; y +∞ T f (x) = e−|x−y| f (y) dy. −∞ Esercizio 1.6. Sia I un intervallo compatto di R e sia K ∈ L2 (I ×I) il nucleo dell’operatore lineare T : L2 (I) → L2 (I) definito da Z T f (x) = K(x, y)f (y) dy. I Si dimostri che T è compatto. [Suggerimento: si approssimi T con una successione di operatori di rango finito mostrando prima che il nucleo K può essere approssimato in L2 con dei polinomi.] Esercizio 1.7. Sia T : C([0, 1]) → C([0, 1]) l’operatore di moltiplicazione definito da T f (x) = xf (x). Si dimostri che: • • • • • T è continuo; T non ammette autovalori; se λ ∈ [0, 1] l’immagine di T − λI non è densa in C([0, 1]); se λ ∈ C \ [0, 1] l’operatore T − λI è invertibile; lo spettro di T è il segmento [0, 1]. Esercizio 1.8. Sia λ 6= 0 un autovalore dell’operatore compatto T . Si dimostri che il nucleo dell’operatore T − λI è un sottospazio di dimensione finita. Esercizio 1.9. Sia [a, b] un intervallo compatto di R e sia k una funzione continua sul triangolo {(x, y) : a ≤ y ≤ x ≤ b}. Consideriamo l’operatore integrale di Volterra, Z x T f (x) = k(x, y)f (y) dy. a Si provi che T è compatto sia come operatore su C([a, b]) che come operatore su L2 ([a, b]) e che in entrambi i casi lo spettro di T contiene solo lo zero. Esercizio 1.10. Sia H uno spazio di Hilbert separabile e sia (en )n∈N un sistema ortonormale completo in H. P Un operatore T : H → H lineare e continuo si dice di Hilbert-Schmidt se n kT en k2 < ∞. INTRODUZIONE ALL’ANALISI FUNZIONALE 3 • Si provi che se (fn )n∈N è un altro sistema ortonormale completo in H e T ∗ è l’operatore aggiunto di T allora X X kT en k2 = kT ∗ fn k2 . n n • Si dimostri che la definizione di operatore di Hilbert-Schmidt non dipende dalla scelta del sistema ortonormale completo. • Si dimostri che ogni operatore di Hilbert-Schmidt è compatto. Esercizio 1.11. Sia H uno spazio di Hilbert complesso e sia (en )n∈N una successione ortonormale in H. Sia (λn )n∈N una successione di numeri complessi. Definiamo X Tx = λn hx, en ien n per tutti gli x per cui la serie converge in H. Si provi che: • l’operatore T è definito e continuo da H in H se e solo se (λn ) ∈ `∞ ; • T è compatto se e solo se limn λn = 0; • T è un operatore di Hilbert-Schmidt se e solo se (λn ) ∈ `2 . Esercizio 1.12. Sia H uno spazio di Hilbert separabile e sia (en )n∈N un sistema ortonormale completo in H. Sia Vn il sottospazio di H di dimensione n generato dai vettori e1 , e2 , . . . , en . Sia T un operatore lineare e continuo da H in H. Per ogni n poniamo αn = sup {kT xk : x ⊥ Vn , kxk = 1} . Si provi che se limn αn = 0 allora T è compatto. Esercizio 1.13. Sia H uno spazio di Hilbert e sia V un suo sottospazio chiuso non vuoto e non coincidente con H. Sia P la proiezione ortogonale di H su V . Si determini lo spettro di P . Si determini una condizione necessaria e sufficiente su V affinché P sia un operatore compatto. Esercizio 1.14. Sia T : `∞ → `2 l’operatore lineare definito da xn (T x)n = n . 2 Si provi che T è compatto. Si provi che kxk] = kT xk`2 definisce una norma in `∞ . Lo spazio X = `∞ , k·k] è completo? Si provi che l’insieme delle successioni che assumono solo valori in {0, 1} è compatto in X. Esercizio 1.15. Sia X uno spazio di Banach. Sia (Tn )n∈N una successione di operatori compatti su X convergenti ad un operatore (compatto) T . Si provi che se (λn )n∈N é una successione di numeri complesso tale che λn appartiene allo spettro di Tn e limn λn = λ, allora λ appartiene allo spettro di T . Esercizio 1.16. Si verifichi che gli operatori S, T : L2 (R) → L2 (R) definiti da f (x) Sf (x) = f (x + 1), T f (x) = 1 + |x| sono continui ma non compatti. Si trovino gli eventuali autovalori e si determini lo spettro di S e T .