Comments
Transcript
lunghezza: 6,3 km dislivello: 400 m (in salita)
2) anello San Desiderio - Premanico - Pomà - San Desiderio 1) Bavari - Pomà - Premanico - Apparizione Punta Cruìn Fundega Premanico Pomà Pomà Carupola Premanico lunghezza: 10 km dislivello: 250 m (in salita) segnavia: lunghezza: 6,7 km dislivello: 340 m (in salita) segnavia: Il sentiero parte in corrispondenza dell’ufficio postale della frazione di Bavari sito all’incrocio tra via Serra di Bavari e Via Bolano, 150 m a monte del capolinea dei bus 470 e 85. Presso il campo sportivo di Bavari o presso il santuario di San Colombano sono presenti ampi parcheggi. La prima parte dell’itinerario si snoda, con brevi sali e scendi, tra vecchie case rurali ristrutturate fino all’abitato di Costagliola. Da questo punto inizia la parte escursionistica con tratti acciottolati che si alternano ad un fondo in terra. Salendo si incontrano due torrenti spesso ricchi d’acqua anche nella stagione estiva (Rio Canè e Rio Carpanea). Percorrendo il sentiero si nota il continuo cambio di vegetazione caratterizzato da castagneto sui versanti nord-occidentali e da macchia mediterranea sui versanti più esposti al sole. Sul percorso si incontrano diverse sorgenti: la prima poco oltre le ultime case, captata per uso acquedottistico ma da cui si può attingere dal troppo-pieno altre sono la Fonte Minigua, la fontanella a Pomà ed un’ultima poco oltre Premanico. Dopo circa 2,5 km si raggiunge il punto più alto e panoramico dal quale poco prima si è stacca to il p e rco rso ch e co n d u ce a l Mo n te B a stia [segnavia tre pallini rossi], Ci troviamo sulla Punta Crovino (Cruìn). Una discesa abbastanza impegnativa conduce al quadrivio di Castagna-Serra. attrezzato come area di sosta con alcune panche ed un tavolo, Da qui è possibile scendere a San Desiderio attraverso due percorsi o proseguire per il grazioso borgo di Pomà. Poco prima delle case si attraversa un altro corso d’acqua (Rio Pomà) spesso ricco d’acqua. Nel paese è presente un rifugio attrezzato con cucina e dormitorio (è possibile richiedere le chiavi al Gruppo Trekking Alta Valle Sturla, Sergio 3491665351). In questo punto si incrocia il sentiero contrassegnato con un quadrato rosso che indica un giro ad anello con inizio e fine a San Desiderio. Proseguendo per il nostro itinerario poco oltre la località di Leioa si incontra una nuova area di sosta ed ancora, in corrispondenza della Cappella di Premanico, si incrocia un altro tratto del percorso ad anello. Gli ultimi 3 km ci separano dalla meta di Apparizione presso il cimitero dove fanno c a p o l i n e a l e l i n e e A M T 8 7 , 8 8 , 6 8 7 . D a qu i è comunque possibile discendere per creuze in buone condizioni f ino a Corso Europa o f ino al mare seguendo via del Chiapparo. E’ questo un percorso ad anello che si sviluppa nel cuore del territorio promosso dal Gruppo Trekking Alta Valle Sturla. San Desiderio è facilmente raggiungibile con le linee AMT 86, 88 e 686. Sono anche presenti ampi posteggi in via Mogge, poco prima di Piazza Grosso. Da questa piazza parte l’itinerario che, risalendo la creuza di Via Mogge, interseca un paio di volte la strada asfaltata (Via delle Terre Rosse) in corrispondenza di Canaixa. Diventando poi Via Superiore Premanico conduce, attraverso boschi, al grazioso abitato. Oltrepassando la Cappella in rovina è possibile proseguire per l’itinerario o, attraverso una piccola deviazione sulla sinistra si può visitare la vecchia cava di Argilliti delle Terre Rosse utilizzata fino agli anni ‘50 dalla ditta Plinthos per la produzione di laterizi. Curiosando si scorgono i carrellini a decouville e le rotaie dismesse. Si tratta di un piccolo affioramento della formazione geologica denominata “Argilliti di Montoggio” molto diffusa in tutta la Valle Sturla ma qui presente nelle suoi begli orizzonti policromi rosso vinaccia e azzurro. L’itinerario principale dopo poco incrocia un traliccio ENEL dal quale si diramano due deviazioni: una a sinistra verso un suggestivo punto panoramico e l’altra verso la misteriosa Tann’a de l’Ou: una breve miniera scavata al contatto tra due formazioni geologiche (Calcari di M.te Antola e le già citate Argilliti di Montoggio), purtroppo il tratto di galleria nelle Argilliti è franato. E’ questa infatti una roccia di facile lavorabilità ma di scadenti proprietà geomeccaniche. Dalla pubblicazione “I nostri Minerali” di Antofilli, Borgo, Palenzona si legge che queste argilliti (scure per la presenza di ossido di Manganese) hanno rare mineralizzazioni di Rame e Argento, appartenendo l’Oro allo stesso gruppo non è impossibile qualche mineralizzazione in forma nativa (Au). L’itinerario principale sale invece fino a quota 400 m s.l.m. e su questa isoipsa rimane fino al Rio della Fame (Costa di Asqua) dove inizia la breve discesa su Pomà (fonte). Dal borgo il giro ad anello si conclude percorrendo in discesa Via di Pomata fino a San Desiderio. A circa metà discesa, lungo la strada asfaltata che costeggia il Rio Pomà si può notare un’impalcatura di una robusta teleferica che serviva il borgo fino a pochi decenni fa, quando ancora la strada non arrivava alle case. Da qui si stacca, sul lato a valle, una stretta mulattiera che conduce ad un vecchio ponte canale in pietra (beudo) attraverso il quale passava l’acqua che serviva i numerosi mulini della vallata. 3) Apparizione - Carupola - Tann-a da Suia Tann-a da Suia 4) San Desiderio - Punta Cruin - Monte Bastia (Sentiero dell’Eremita) Rocca Resum Punta Cruìn Carupola Castagna Serra lunghezza: 6,3 km dislivello: 400 m (in salita) segnavia: + Poco oltre la chiesa di Apparizione fa capolinea il bus 87 proveniente dalla stazione Brignole. Sulla scalinata a monte si trovano due itinerari: uno per Bavari [un tondo rosso affiancato da una riga verticale] ed il qui descritto percorso per la Tann-a da Suia. La scalinata subito si trasforma in una ripida creuza di crinale che con il nome di Via Crocetta di Apparizione porta alla strada asfaltata per il Monte Fasce. La si attraversa per imboccare Salita Carupola. Proprio nella zona di Carupola il nostro percorso transita su un ampio e ben lastricato tracciato, testimone di antichi collegamenti tra Genova e l’Italia centrale (qualche km oltre, fuori carta, lungo l’Itinerario storico Colombiano, sono presenti i ruderi dell’antico Hospitalis di Pozzuolo). A quota 373 si devia a sinistra in piano imboccando un sentiero più stretto. Circa 700 m dopo, in prossimità del crinale che scende dal monte Borriga è possibile innestarsi sul giro ad anello il cui segnavia è un quadrato rosso andando in direzione Premanico oppure Pomà. Portandosi lentamente in quota si raggiungono i 525 m s.l.m., posizione dalla quale ci si inerpica per il crinale fino a Gueta poi in piano fino ai Campi di Fascia. Ampia zona erbosa anticamente destinata allo sfalcio come del resto tutti i versanti del Monte Fasce. Proprio questa zona che va da Carupola al monte Becco e che prende il nome de “la montagna di Fascia”, ha ospitato le prime comunità di pastori del Neolitico Ligure (R. Lagomarsino - Sui Sentieri della transumanza). Nell’avvicinamento ai campi si sono incrociati due tracce di ripidi sentieri che collegano rispettivamente le località Leiola e Pomà. Poco più avanti presso Campo Cian sgorga una sorgente perenne di buona acqua che alimenta il Rio Pomà. Procedendo in piano lungo le pendici di Punta Suia si raggiunge la grotta carsica di Tann-a da Suia, da cui emerge un piccolo rivo con un modesto flusso d’acqua. Il fenomeno del carsismo in questa zona è abbastanza raro poichè esso può svilupparsi solo in rocce carbonatiche (calcari o dolomie) ma il tipo di roccia qui presente (Calcari di Monte Antola) è troppo ricco di argilla per solubilizzarsi facilmente e dare carsismo. A sviluppare la suggestiva grotta corre in aiuto l’intensa fratturazione dell’ammasso roccioso che permette una cospicua percolazione di acque meteoriche (sia piovane che nebbie orografiche) dalla superficie. Percolazione che, nel tempo, ha concorso a generare la cavità ipogea. Oltrepassando la grotta si raggiunge il crinale poco sopra Punta Crovino (Punta Cruìn) dal quale si può raggiungere la cima del Monte Bastia [itinerario 4] oppure gli abitati di Bavari [itinerario 1] o di San lunghezza: 5.1 km dislivello: 732 m (in salita) segnavia: L’itinerario ha inizio da piazza A. Grosso a San Desiderio dove fanno capolinea le linee AMT 86, 88, 686. Da qui prosegue costeggiando per un breve tratto il torrente Sturla lungo via Da Pozzo, utilizzando un piccolo ponte ci si porta sull’altra sponda da dove inizia la salita (Via alla Chiesa di San Desiderio). Oltrepassata la chiesa parrocchiale ed i campi sportivi si abbandona la strada asfaltata che porterebbe a Pomà [quadrato rosso] e ci si immette sulla sinistra lungo una stretta viuzza che presto si trasforma in sentiero. Già 100 m dopo, in corrispondenza di una vasca dell’acquedotto è possibile effettuare una scorciatoia al nostro itinerario ma che prevede una salita molto ripida fino a Castagna-Serra. Proseguendo per il sentiero principale si incontra dopo poco un modesto anfratto, dimora in tempi antichi di un caratteristico personaggio dedito all’eremitaggio. Per 500 m il percorso costeggia il torrente, poi vira decisamente a destra verso sud-est ed inizia la salita nel bosco di castagni. Giunti a Castagna-Serra ci si può riposare in un’area di sosta e godere del primo punto panoramico. E’ questo in realtà l’itinerario più panoramico dell’intero comprensorio di sentieri che nella Punta Crovino e nella Rocca Resum vede gli spazi più aperti. Dall’area di sosta è possibile costeggiare in piano il versante verso Pomà [tondo rosso aff iancato da una riga verticale] oppure continuare l’itinerario che presenta una impegnativa ma gratificante salita fino al pianoro di Punta Crovino (bivio per Bavari [tondo rosso affiancato da una riga verticale] e poco oltre per Tann-a da Suia [croce rossa]). Costeggiando il limite meridionale dei prati di Bavari si raggiunge la Punta Suia e per un breve tratto l’itinerario coincide con il sentiero [rombo rosso] che da Marassi porta al M.te Fasce. In questa parte il sentiero segue il percorso del metanodotto ed in breve giunge alla cima più alta del comprensorio: Monte Bastia, 848 m sul livello del mare. E’ possibile da qui proseguire verso il monte Fasce (30 min.) e poi discendere verso Quinto al mare seguendo il sentiero [T rossa]. Poco sotto alla vetta del Fasce è presente un altro fenomeno di carsismo simile alla Tann-a da Suia chiamato Perteuso du Canté che da luogo ad una sorgente chiamata Aegua du Perteuso, la grotta è visitabile all’interno e merita senz’altro un’escursione. Desiderio [itinerario 4]. Gli itinerari descritti sono verificati dall‘autore e dal Gruppo Trekking Alta Valle Sturla con il massimo sforzo, non potendo escludere eventuali errori od omissioni si invitano gli escursionisti alla prudenza e ad una collaborativa segnalazione presso l’indirizzo di posta elettronica reperibile sul sito internet di cui in calce. Progetto cartografico: geol. Molinari Marco Descrizione percorsi e fotografie: Molinari Marco In carta sono state inserite le localizzazioni delle principali fermate BUS, i cui orari sono disponibili in rete (www.amt.genova.it), per favorire un approccio turistico sostenibile, evitando, se possibile, il ricorso ai mezzi privati. L’utilizzo del mezzo pubblico permette, inoltre, ampia varietà d i sce lta n e l p e rco rso e scu rsio n istico , svin co la n d o dall’obbligatorio rientro nello stesso luogo di partenza. La carta escursionistica è redatta in formato digitale a partire da software Open Source (GRASS, Quantum GIS). Le coordinate leggibili ai margini della mappa sono conformi al sistema cartografico nazionale Gauss - Boaga, mentre i file scaricabili in formato gpx sono riferiti al sistema geodetico mondiale WGS84 (più adatto alla struttura dei GPS). I file cartografici (comprese le tracce per gps) ed i testi sono reperibili sul sito dell’autore: www.intusarvaego.it Licenza Creative Commons (SA - BY)