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A14 365 - Aracne editrice

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A14 365 - Aracne editrice
STREGA / 1
Studi
Testimonianze
Ricerche
Educazione
Genere
Antropologia & arti
A14
365
STREGA
Studi
Testimonianze
Ricerche
Educazione
Genere
Antropologia & arti
Quando leggo di una strega gettata nel fiume,
mi dico che siamo sulle tracce
di un romanziere perduto,
di un poeta costretto al silenzio
Virginia Woolf
Questa collana di studi sulle donne è
dedicata alla memoria di una donna
meravigliosa, Eileen Tyack–Lignot
Intento della collana
Donne non si nasce, si diventa. È ciò che scriveva Simone
de Beauvoir ne Il secondo sesso. L’intento della presente collana è indagare quell’habitus multiforme nel quale, da più di
duemila anni, il femminile continua ad immergersi per divenire e rimanere tale.
Un habitus fatto non solo di precetti ufficiali, talvolta persino giuridici, ma anche e soprattutto di formanti
simbolico–culturali occulti, eppur non meno efficaci.
Formanti anche taglienti come lo stigma, donde il nome
provocatorio di “Strega”, epiteto che si rivolge alle donne che
escono dai parametri tradizionalmente pensati per loro, e che
è anche un acronimo in grado di riassumere la connotazione
volutamente multidisciplinare e pluridisciplinare di questa
raccolta di studi, testi–testimonianze, ricerche, inchieste
sociologiche, antropologiche, educative e pedagogiche, preziosi contributi storiografici, riflessioni sull’arte e sulla letteratura.
Una collana pensata per cercare di ricostruire il mosaico dai
tasselli disparati che ha disegnato, e ancora oggi disegna, la
femminilità.
Coordinamento scientifico
Clelia Castellano
Comitato scientifico
Tassadit Yacine, Marie–Lise Paoli, Lucio d’Alessandro, Jacqueline Kelen,
Emilia Munteanu, Nathalie Heinich, Catherine Fahri, Graziela Pothini–
Castellanou, Dina Mantcheva, Bagriana Belanger, Angèle Bassolé, Claudio
Di Vaio, Ferdinando Raffaele, Renie Yotova, Ilario Belloni, Pejman
Abdolmohammadi, Guido Iorio, Annamaria Iaccarino, Fabrizio Manuel
Sirignano, Silvio Lugnano, Maria–Laura Cunzio, Valentina Di Gregorio,
Maria Teresa Di Casola, Carla Acocella, Michele Infante
Esperti di settore
Pejman Abdolmohammadi: Mondo islamico/Studi iraniani
Gioia Angeletti: Letteratura inglese romantica e vittoriana & letteratura
scozzese dell'Otto e Novecento
Angèle Bassolé: Africanistica
Ilario Belloni: Filosofia del diritto e della politica
Clelia Castellano: Women & Gender Studies
Maria Laura Cunzio: Devianza e mutamento sociale
Claudio Di Vaio: Victorian Studies
Jacques Donzelot: Sociologia urbana e della famiglia
Maria Ferrara: Sociologia generale
Susanna Grande: Numismatica e civiltà del mondo latino
Nathalie Heinich: Sociologia dell’arte e women studies
Annamaria Iaccarino: Diritto penale e criminologia
Guido Iorio: Medievistica
Silvio Lugnano: Criminologia e devianza
Margherita Musello: Pedagogia e modelli educativi
Kelen Jacqueline: Mitologia e narratologia del femminile
Marie–Lise Paoli: Creatività e identità femminile
Fabrizio Manuel Sirignano: Pedagogia della politica
Monia Taraschi: Diritto di famiglia
Tassadit Yacine: Studi berberi e maghrebinistica
Titolo originale dell’opera
États de femme. L’identité féminine dans la fiction occidentale
Éditions Gallimard, Paris 1996
Traduzione dal francese di
Clelia Castellano e Stefania Cazzola–Hofmann.
***
In copertina: Elena Di Gregorio, Cielo di donna (olio su tela), 2009.
Giovane artista trentina, Elena Di Gregorio alterna opere di ispirazione classica (figure umane
e paesaggi realizzati olio su tela) ad opere sperimentali (clip art, manufatti primitivi di ispirazione etnica–tecnica mista graffi spatolate e inserimento di elementi preziosi). La sua pittura è come in bilico fra memoria e futuro, come la sua tecnica che alterna l’urgenza naturalista e realista alla dispersione cromatica in cui la dimensione figurativa compie un esodo
cromatico e dimensionale senza ritorno, alla ricerca della vita vera.
Nathalie Heinich
STATI
DI DONNA
IL FEMMINILE
NELLA NARRATIVA OCCIDENTALE
Postfazione di
Clelia Castellano
Margherita Musello
Copyright © MMX
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, 133/A–B
00173 Roma
(06) 93781065
ISBN
978–88–548–3409–5
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: luglio 2010
INDICE
INTRODUZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA ......................................... 13
INTRODUZIONE DELL’AUTRICE ............................................................ 19
PRIMA PARTE - STATI DI FANCIULLA .................................................. 29
CAPITOLO I – FANCIULLE SENZA STORIA ..................................................... 31
Fanciulle-bambine ............................................................................... 34
Spose della natura................................................................................ 35
Vergini eroiche..................................................................................... 38
Spose di Dio ......................................................................................... 41
Ninfe e amazzoni .................................................................................. 43
Comunità saffiche ................................................................................ 45
CAPITOLO II - FANCIULLE DA MARITO......................................................... 47
Del buon uso della virtù....................................................................... 50
L’era del sospetto................................................................................. 54
Il debutto in società.............................................................................. 57
La scelta appropriata dell’oggetto ...................................................... 61
Legge del padre, legge dell’amore ...................................................... 67
CAPITOLO III - FANCIULLE MAL MARITATE ................................................. 75
Obbligo e astinenza.............................................................................. 77
Dall’indifferenza all’odio .................................................................... 78
Dalla scelta sbagliata alla conversione............................................... 79
Verso la conversione maschile............................................................. 81
I rischi della conversione femminile .................................................... 83
CAPITOLO IV - FANCIULLE ABBANDONATE ................................................. 87
La promessa ......................................................................................... 87
7
8
Indice
La compromessa .................................................................................. 91
Alla soglia dei tre stati ....................................................................... 101
SECONDA PARTE - IL POSTO DELLA PRIMA ..................................... 103
CAPITOLO V - LA PRIMA MINACCIATA ...................................................... 105
La prima sovrana ............................................................................... 105
La minaccia coniugale: da sottomissione a delusione....................... 107
La minaccia dell’altra donna: la precedente..................................... 111
La minaccia dell’altra donna: la seconda ......................................... 113
La minaccia dell’altra donna: l’invitata............................................ 117
La minaccia dell’altra donna: la sostituta......................................... 120
CAPITOLO VI - LA PRIMA TRA DUE FUOCHI ............................................... 123
Tra «società» e «individuo»............................................................... 123
Tra due giovani spose ........................................................................ 124
Tra famiglia e donna.......................................................................... 129
Tra procreazione e creazione ............................................................ 131
Tra marito e amante........................................................................... 137
Dell’ambivalenza ............................................................................... 141
CAPITOLO VII - RINUNCIANTE, CONSENZIENTE ......................................... 147
Il dramma della rinunciante .............................................................. 147
Dalla rinuncia al consenso ................................................................ 149
La tragedia della consenziente .......................................................... 152
CAPITOLO VIII - LA PRIMA EMANCIPATA .................................................. 155
Vedova allegra, vedova pericolosa.................................................... 156
Sposa sediziosa, concubina scandalosa............................................. 158
CAPITOLO IX - LA PRIMA ESILIATA ........................................................... 161
Donna bandita.................................................................................... 161
Donna punita...................................................................................... 165
L’incesto del secondo tipo.................................................................. 166
Indice
9
TERZA PARTE - LA SINDROME DI REBECCA..................................... 171
CAPITOLO X - LA CRISI DELL’IDENTITÀ .................................................... 173
Colei che non ha nome....................................................................... 174
La posizione: dinanzi, innanzi ........................................................... 176
La prima............................................................................................. 177
L’unica ............................................................................................... 180
Donna e moglie .................................................................................. 181
La signora .......................................................................................... 183
Il vestito.............................................................................................. 185
CAPITOLO XI - TENTATIVI DI RISOLUZIONE ............................................... 193
L’accettazione: silenzio e rassegnazione........................................... 193
Lo spostamento: manipolazione, possesso, mediazione .................... 197
La fuga: suicidio, follia, narrazione .................................................. 203
Il ricorso al fantasma: rivelazione, confessione, rovesciamento....... 205
Il sacrificio ......................................................................................... 211
Una storia infinita.............................................................................. 214
CAPITOLO XII - DAL ROMANZO AL MITO................................................... 225
Un’omologia ...................................................................................... 226
Edipo al femminile ............................................................................. 228
Oltre la teoria sessuale ...................................................................... 237
Il posto della sposata ......................................................................... 241
QUARTA PARTE - I GRADI DELLA SECONDA.................................... 245
CAPITOLO XIII - CONCUBINE E AMANTI .................................................... 247
L’illegittima legittimata ..................................................................... 247
Quelle che non si sposano.................................................................. 249
Ai margini della vita .......................................................................... 250
CAPITOLO XIV- CORTIGIANE TRA SPLENDORE E MISERIA ......................... 255
10
Indice
Le forme dell’instabilità..................................................................... 255
Cortigiane riuscite ............................................................................. 257
Cortigiane convertite ......................................................................... 257
Cortigiane avvilite.............................................................................. 259
CAPITOLO XV - DONNE DI VITA ................................................................ 263
Attrici tra amore e vocazione............................................................. 263
Attrici tra vocazione e corruzione...................................................... 265
Dalla sartina alla debosciata............................................................. 266
CAPITOLO XVI - DA RAGAZZA PERDUTA A RAGAZZA DI STRADA .............. 271
Ragazza perduta................................................................................. 271
Ragazze di strada ............................................................................... 272
Gli stati della prostituzione................................................................ 273
L'abisso .............................................................................................. 276
QUINTA PARTE - IL PUNTO DI VISTA DELLA TERZA...................... 279
CAPITOLO XVII - LA GOVERNANTE .......................................................... 281
Il sintomo del fantasma ...................................................................... 281
Quando l'assenza appare ................................................................... 286
Fra domestica e governante............................................................... 289
Lo stato di terza.................................................................................. 291
CAPITOLO XVIII - LA ZITELLA E LA BAS-BLEU ......................................... 297
Vecchie signorine, vecchie folli ......................................................... 298
Amabili zie o cattive tutrici ................................................................ 301
Dalle sapientone alle bas-bleu........................................................... 305
Insegnanti........................................................................................... 308
Devote e beate.................................................................................... 312
CAPITOLO XIX - LA VEDOVA .................................................................... 315
L’indesiderabile fidanzato ................................................................. 315
Abuso identitario e incesto platonico................................................. 317
Indice
11
Il divenire terza .................................................................................. 320
Stato civile, stati di donna.................................................................. 322
SESTA PARTE - STATI CRITICI .............................................................. 327
CAPITOLO XX - ALLE FRONTIERE DEGLI STATI DI DONNA ......................... 329
Dalla stigmatizzata alla strega .......................................................... 329
Dalla poligamia alla follia................................................................. 336
Dall’harem al romanzo...................................................................... 339
Dalla ragazza perduta alla donna libera........................................... 342
SETTIMA PARTE- LA DONNA SLEGATA ............................................. 347
CAPITOLO XXI - ALLA RICERCA DELL’IDENTITÀ PERDUTA ....................... 349
Scrittura e indipendenza .................................................................... 350
Divorzio e liberazione........................................................................ 359
Libertà ed erranza.............................................................................. 364
L’impossibile ritorno a ciò che si è rinnegato ................................... 374
CONCLUSIONE .......................................................................................... 377
Identità e femminilità ......................................................................... 379
Lavoro identitario e funzione del romanzo ........................................ 394
Identità e pluridisciplinarietà ............................................................ 398
POSTFAZIONE ........................................................................................... 401
BIBLIOGRAFIA .......................................................................................... 415
INDICE DELLE OPERE DI NARRATIVA................................................ 427
INTRODUZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA
Stati di donna: annotazioni sociologiche alla traduzione
di Clelia Castellano
Queste brevi annotazioni sono state pensate, per gli addetti
ai lavori come per gli studenti, quale strumento che facilitasse la
piena comprensione dell’immenso sforzo espressivo e di ricerca
dell’autrice, nonché della straordinaria originalità del suo contributo agli studi di genere, al crocevia fra sociologia dei processi culturali, sociologia della letteratura, sociologia della famiglia e psicanalisi.
Come evidenziato nella postfazione alla presente edizione, la
Heinich dipana la sua analisi in più direzioni, tenendo conto
della complessità dell’esperienza umana e conducendo
un’indagine che dall’immaginario rimanda alla realtà e viceversa svelando, pur nell’assenza di un’esplicita armatura storiografica, dinamiche assolutamente reali, assolutamente radicate nella storia del “nostro” occidente “recente” (XIX e XX secolo).
Si tratta di un lavoro sociologico saldamente piantato nel
mondo, storicamente determinato, produttore del patrimonio
narrativo preso in analisi, e rispetto al quale l’unica “fuoriuscita
dalla storia” rintracciabile avviene, quale riflesso indiretto della
fenomenologia del femminile rintracciata nei vari romanzi presi
in considerazione, nei termini di una déshistoricisation, benché
non esplicitamente denunciata – cosa che non deve sorprenderci, la Heinich essendo stata allieva di Pierre Bourdieu.
Il sistema degli stati di donna si trova dunque, pur non essendo questo un lavoro storiografico in senso stretto, inserito
nella storicità, come la stessa autrice dichiara esplicitamente:
Dato che né l’immaginario né il simbolico sono impermeabili al
reale, il sistema degli stati di donna è inserito nella storicità e, per questo, vulnerabile alle trasformazioni storiche: benché mirabilmente sta-
13
14
Introduzione all’edizione italiana
bile, tale modello non è per questo meno inserito nel tempo, come il
romanzo occidentale.1.
Esplicitare alcune scelte semantiche, a cominciare dal necessario azzardo del titolo, costituisce, per il ricercatore che si trova anche a tradurre-tradire il lavoro di un collega-maestro, una
necessità. Perché lo studioso, pur condividendo le urgenze del
traduttore, è spinto da un’urgenza ulteriore: quella non solo di
rendere fruibile un testo, ma di collocarlo in un contesto ricettivo (di ricerca, appunto) rispetto al quale la traduzione non è più
la finalità, ma piuttosto lo strumento attraverso il quale ci si può
mettere al servizio della comunità scientifica offrendole un piccolo contributo, un grimaldello in più, per forzare i sofisticati
lucchetti della civiltà, da conservare nella “cassetta” di foucaultiana memoria. Nella fattispecie, è anche un modo per esplicitare il funzionamento e il significato sociologico del modello proposto, poiché di un vero e proprio modello si tratta:
Gli stati analizzati dalla prima alla quinta parte corrispondono essenzialmente al momento in cui questo sistema è al suo apogeo, cioè il romanzo del
XIX secolo, con delle anticipazioni nella seconda metà del XVIII e dei prolungamenti nella prima metà del XX: un lungo periodo caratterizzato, in generale, da una grande continuità storica nello status economico delle donne come
nel controllo morale della vita sessuale- senza tenere conto delle inflessioni e
delle evoluzioni interne a questo schema generale. In seguito, la trasformazione radicale dello status delle donne in epoca contemporanea, […] si ritrova in
alcune crisi del modello esposto nella sesta e nella settima parte: in particolare
l’ultimo degli «stati di donna», che ne è anche quello finale – nel senso che
non poteva apparire prima, e nel senso in cui segna la scissione del modello2
Restituire questo testo in tutta la sua ricchezza è consistito,
in primo luogo, in una faticosa ma avvincente impresa traduttiva.
A quattro mani con Stefania Cazzola-Hofmann (approfitto di
questo spazio per ringraziarla della collaborazione), invece traduttrice a tempo pieno, ci siamo interrogate sulle possibili op1
Cf. in Nathalie Heinich, Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale
fra XIX e XX secolo, “Introduzione”, Roma, Aracne, 2010
2
Cf., Ibid.
Introduzione all’edizione italiana
15
zioni semantiche, sugli sbocchi ermeneutici che nel paesaggio
d’insieme del libro, come in quello dei singoli periodi, volevamo rendere nella maniera più fedele, sul piano del senso, dunque nella più infedele, talvolta, sul piano letterale.
Nel caso del titolo, ci siamo volutamente sbilanciate in direzione di una letteralità benché attenuata dal sottotitolo (presente
anche nell’edizione originale), a prima vista bizzarra, ma che
diventa sempre più naturale a mano a mano che il lettore avanza
nel testo, riuscendo a comprendere l’originalità del lavoro della
Heinich.
In secondo luogo, in qualità di studiosa, l’impresa che conta
mi pare quella di condurre il lettore al cuore del lavoro sociologico dell’autrice, aggiungendo all’accurata traduzione qualche
riflessione più dettagliata.
Fin dalle prime pagine, l’intento dell’immensa ricerca (più di
250 opere citate, molte di più presenti nel corpus originariamente consultato; quasi quindici anni dalle prime intuizioni alla stesura definitiva, rimaneggiata nell’ultimo anno su richiesta di
Gallimard, come la stessa autrice racconta in «Ce que la littérature fait à la sociologie (petite histoire des États de femme ) 3 » è
chiarito:
Quest’opera, proponendo la descrizione di un sistema di rappresentazioni, mette in atto il metodo elaborato dagli antropologi, applicandolo però ai romanzi della cultura occidentale – e non ai miti delle
società primitive- e alle rappresentazioni dell’identità femminile – e
non all’opposizione tra natura e cultura. Esso mette in evidenza, per
riprendere l’espressione di Michel Foucault, «il campo delle possibilità strategiche» offerto alle donne attraverso le immagini costruite dalla
narrativa: una configurazione relativamente stabile, fatta da un piccolo
numero di «stati» debitamente strutturati, definiti da alcuni parametri,
i cui cambiamenti obbediscono a delle regole precise. Ogni stato esclude quindi tutti gli altri, altrimenti non avremmo a che fare con un
sistema strutturale – chiuso e saturo-, ma con un semplice repertorio di
immagini, indeterminato ed estensibile all’infinito.
3
Cf. “Ce que la littérature fait à la sociologie (petite histoire des États de femme)”,
in Cahiers de recherche sociologique, n° 26, 1996 e riprodotto anche come « Postface »
in Les Ambivalences de l’émancipation féminine, Paris, Albin Michel, 2003, pp. 139157.
16
Introduzione all’edizione italiana
Tutto ciò andava tenuto ben presente, nel tradurre état. Non
si tratta di una posizione, socialmente acquisita per nascita o
matrimonio, o economicamente garantita. Né di una semplice
condizione (termine che rischia di evocare troppo e solo un certo femminismo che qui non è chiamato in causa, la riflessione
essendo assai più serena e rigorosa – termine perciò il cui utilizzo, di comune accordo con l’autrice, con cui ho la fortuna di poter dialogare costantemente, è stato limitato alle situazioni testuali nelle quali era davvero indispensabile ed inequivocabile).
Non si tratta neppure di uno stadio, termine che restituisce solo
la ricaduta cronologica del passaggio da uno stato all’altro,
mentre oltre al tempo il determinante fondamentale è lo spazio;
parlare di “stadi del femminile” sacrificherebbe la variopinta
geografia umana e l’intricata topografia degli spazi sociali che
questo libro accuratamente restituisce. Infine, non si tratta
nemmeno di status, ovviamente. États de femme va reso proprio
con stati, per quanto rude al primo impatto tale traduzione possa
apparire, e con Stati di donna – perché non si parla delle donne
in generale o dell’eterno femmineo di volta in volta immortalato
dai narratori, più o meno legato ad un momento della storia del
mondo: si tratta di una donna presentificata in carne, dubbi e
momento storico, dentro un microcosmo sociale e biografico
preciso, che di volta in volta varia da un romanzo all’altro, ma
che viene preso in considerazione proprio in ragione della sua,
esemplare certo, ma pur sempre unicità. Tanto più che stati sono pure gli stati d’animo, aspetto che si accentua nella straordinaria analisi, in chiave psicanalitica, delle ghost stories che
l’autrice opera partendo da Il giro di vite di Henry James, epifania dell’assenza attraverso la quale si approfondisce, psicologicamente e socialmente, lo stato di terza, in particolare nella figura della governante, figura di soglia fra vecchio e nuovo (ancora possibile? Domanda ancora aperta…) ordine degli stati – e
Introduzione all’edizione italiana
17
che sta su una soglia labile, secondo la lettura, fra gli altri, di
Vittorino Andreoli: quella dell’isteria4.
Proprio partendo dall’analisi della figura della governante,
l’autrice precisa i senso dell’essere “prima”, “seconda” o “terza” e il valore simbolico e sociale di tali stati:
Si tratta di una condizione in cui la governante non è che una figura in mezzo ad altre, anche se il romanzo ne fornisce delle realizzazioni privilegiate: vecchie signorine, donne colte o vedove incarnano altrettanto, nella narrativa, questo stato che non è più quello di ragazza
senza essere quello di prima né quello di seconda. Quindi lo chiameremo lo stato di terza, giocando con le molteplici connotazioni del
termine: innanzitutto, perché la terza arriva (gerarchicamente) dopo la
prima e la seconda; poi, perché non per questo occupa una posizione
terza, cosa che andrebbe a sottintendere che esse fanno parte dello
stesso mondo, mentre la terza viene da un mondo in cui il sesso è assente; infine perché, essendo esclusa dal mondo delle altre donne quelle che hanno accesso all'uomo, dunque alla propria femminilità-,
ella si trova sempre in terzo – in quanto "terzo escluso, terzo incomodo", e in quanto "intero". Perché non parlare semplicemente di "nubili"? Innanzitutto perché molte nubili sono delle seconde e anche delle
donne sposate possono essere diventate delle quasi terze avendo disertato la dimensione sessualizzata del matrimonio. E soprattutto, perché
così si ridurrebbe ad una questione di stato civile ciò che è, molto di
più, uno "stato" identitario, una costellazione di proprietà che non rilevano soltanto da una situazione reale registrata dal diritto e dal vocabolario, ma anche dall'immaginario dei ruoli e dalla simbolica delle
posizioni occupate. Tanto più che lo stato civile della donna sposata
non basta a descrivere lo stato di "prima", o l'assenza di statuto giuridico quello di "seconda", né il nubilato basta a qualificare lo stato di
"terza", richiedendo una denominazione specifica5.
Un’attenta riflessione meritava poi la complicata gamma di opzioni traduttive offerta da fiction. Nel linguaggio quotidiano, se
parliamo di fiction pensiamo in via immediata a prodotti televisivi a puntate, quando non seriali. Mentre la Heinich vi si riferisce solo in minima parte, concentrando quasi completamente la
sua analisi sull’universo del romanzo. La prima e preponderante
4
Vittorino Andreoli, Anatomia di un fantasma, prefazione all’edizione italiana de Il
giro di vite di Henry James, Superbur classici, 2002.
5
Cf. Nathalie Heinich, Ibid.
18
Introduzione all’edizione italiana
traduzione di fiction doveva quindi essere narrativa o narrazione, salvo poi, nello sporadico contesto di qualche frase particolare, rendere il vocabolo francese con finzione o fantasia. Fictionnel/lle sono stati restituiti, secondo la stessa logica, come
narrativo/a.
Andava infine risolto il problema dei titoli delle opere di
narrativa, numerosissime, presenti nel testo. Si è scelto di offrire
una traduzione italiana di tutti i titoli, anche per quelle non ancora tradotte, per facilitare il lettore rispetto al contenuto e
all’argomento delle stesse, mentre la data riportata è quella della
prima edizione consultata dalla Heinich, che nove volte su dieci
corrisponde alla data della prima uscita nella lingua originale.
La letteratura scientifica, invece, è stata citata così come proposta dall’autrice, senza tradurre i titoli e con riferimento
all’edizione consultata dalla Heinich. Ove il contenuto della nota richieda un’esplicitazione, i tioli della letteratura scientifica
sono stati forniti in italiano, ma l’anno è sempre quello dell’edizione consultata dalla Heinich. Talvolta ne ha consultate diverse, si indica solo la prima edizione consultata dall’autrice.
Le didascalie sono state lasciate in lingua originale quando
in versi, fornendone la traduzione in nota, mentre quelle in prosa sono state tradotte direttamente in italiano.
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