...

Quaderno di storia - Scuola SB Capitanio

by user

on
Category: Documents
14

views

Report

Comments

Transcript

Quaderno di storia - Scuola SB Capitanio
SCOPRENDO LA CIVILTÀ
ABBIAMO RICOSTRUITO GLI ELEMENTI DELLA NOSTRA CIVILTÀ CERCANDO DI SPIEGARLI AD UN
ALIENO.
CIVILTÀ: INSIEME DI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO UN POPOLO CHE VIVE IN UN
DETERMINATO PERIODO STORICO.
CHE COS'È UNA CIVILTÀ?
GLI
STORICI
CHIAMANO
CIVILTÀ
L'INSIEME
DELLE
CARATTERISTICHE DI UN POPOLO. IL TERMINE DERIVA DAL
LATINO CIVIS CHE VUOL DIRE CITTÀ.
UN QUADRO DI CIVILTÀ È LA RICOSTRUZIONE DEL MODO DI
VIVERE DI UN POPOLO, GLI ASPETTI CHE LO CARATTERIZZANO
(INDICATORI DI CIVILTÀ).
TEMPO E LUOGO
Indica il periodo in cui una civiltà si
sviluppa e l'ambiente in cui vive.
ECONOMIA
Indica le attività esercitate dagli
uomini per vivere.
SOCIETÀ
Indica il modo in cui una società si
organizza (regole, chi comanda).
TECNOLOGIA
Indica le invenzioni e le scoperte di
un popolo.
ARTE E CULTURA
Indica il modo in cui quel popolo si
esprimeva.
RELIGIONE
Indica in che cosa si crede e come si
onorano le città.
USANZE
Indica come erano i passatempi, i
cibi, i vestiti, le abitazioni…
IL NEOLITICO
LA PAROLA NEOLITICO VIENE DA DUE TERMINI GRECI: NEO, CHE SIGNIFICA NUOVO, E LÍTHOS,
CHE SIGNIFICA PIETRA. IL
NEOLITICO È QUINDI L'ETÀ DELLA PIETRA NUOVA: INFATTI L'UOMO,
IN QUESTO PERIODO, IMPARÒ A LAVORARE LA PIETRA E A RENDERLA LISCIA, LEVIGATA.
INIZIÒ CIRCA 8 000 ANNI FA, QUANDO SULLA TERRA VIVEVA GIÀ L'HOMO SAPIENS SAPIENS, E
TERMINÒ CIRCA
5 000 ANNI FA QUANDO INIZIÒ LA STORIA.
DUE SONO LE PRINCIPALI SCOPERTE CHE SEGNARONO IL PASSAGGIO DAL PALEOLITICO AL
NEOLITICO: LA SCOPERTA DELL'AGRICOLTURA E L'ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI.
PER COLTIVARE LA TERRA E PER ALLEVARE GLI ANIMALI C'ERA BISOGNO DI MOLTE PERSONE: I
FIGLI, UNA VOLTA DIVENUTI ADULTI, INIZIARONO QUINDI A UNIRE LA LORO FAMIGLIA CON
QUELLA DEI PROPRI GENITORI.
PER EFFETTO DI QUESTI PROFONDI MUTAMENTI L'UOMO NON FU PIÙ NOMADE, MA DIVENNE
SEDENTARIO. INOLTRE QUANDO L'UOMO INIZIÒ A COLTIVARE I CAMPI E AD ALLEVARE GLI
ANIMALI, AUMENTÒ IL CIBO CHE AVEVA A DISPOSIZIONE.
VICINO AI CORSI D’ACQUA NACQUERO QUINDI I PRIMI VILLAGGI, CIOÈ GRUPPI DI CASE
COSTRUITE UNA VICINA ALL'ALTRA.
NEL VILLAGGIO VI ERANO: LE CASE DOVE ABITAVANO LE
VARIE FAMIGLIE; I FORNI USATI PER LA COTTURA DELL'ARGILLA E DEI METALLI; I GRANAI NEI
QUALI VENIVANO CONSERVATE LE RISERVE DI CIBO E DI SEMI.
NONOSTANTE LA VITA DEL VILLAGGIO SI SVOLGESSE SOPRATTUTTO ALL'APERTO, L'UOMO
INIZIÒ A COSTRUIRE LE PRIME CASE.
ALCUNE TRAVI DI LEGNO NE FORMAVANO LA STRUTTURA,
MENTRE I MATTONI ERANO REALIZZATI CON ARGILLA E PAGLIA MESCOLATI TRA LORO E LASCIATI
SECCARE AL SOLE DENTRO DELLE FORME DI LEGNO.
LE CASE ERANO PRIVE DI PORTE ED ERANO
FORMATE DA UN'UNICA GRANDE STANZA CENTRALE. IN UN ANGOLO SI TROVAVA UN FOCOLARE.
NELLE ABITAZIONI VI ERANO UTENSILI COME SCODELLE, PICCOLE MACINE, VASI.
LE ABITAZIONI FISSE, PERÒ, POTEVANO ESSERE FACILMENTE AGGREDITE DAI NEMICI O DAGLI
ANIMALI FEROCI.
PER QUESTA RAGIONE, VERSO LA FINE DEL NEOLITICO, L'UOMO INIZIÒ A
COSTRUIRLE NELLE ZONE DOVE L'ACQUA RAPPRESENTAVA UN OSTACOLO NATURALE RISPETTO
AD EVENTUALI ATTACCHI.
NACQUERO COSÌ LE PALAFITTE: CAPANNE COSTRUITE SU DEI LUNGHI
PALI CONFICCATI SUL FONDO DI UN LAGO O DI UNA PALUDE.
ESSE ERANO COLLEGATE ALLA
TERRAFERMA MEDIANTE DELLE PASSERELLE CHE, DURANTE LA NOTTE, VENIVANO RITIRATE.
NORMALMENTE, NEL VILLAGGIO, GLI ABITANTI SI DIVIDEVANO I COMPITI E INIZIARONO A
SPECIALIZZARSI SEMPRE PIÙ NEI LAVORI CHE SVOLGEVANO.
LE DONNE LAVORAVANO I MATERIALI PER FARNE INDUMENTI: TESSEVANO LA LANA E ALCUNE
FIBRE VEGETALI E LAVORAVANO LE PELLI DEGLI ANIMALI PER OTTENERE I TESSUTI.
ALCUNI UOMINI COLTIVAVANO LA TERRA E ALLEVAVANO GLI ANIMALI. ALTRI COSTRUIVANO
VASI DI ARGILLA O FABBRICAVANO UTENSILI E ARMI FONDENDO I METALLI.
PER POTER VIVERE IN GRUPPO L'UOMO INIZIÒ A DARSI DELLE REGOLE. NASCEVANO COSÌ DEI
GRUPPI DI PERSONE, CHIAMATE COMUNITÀ, CHE CONDIVIDEVANO LE STESSE REGOLE, LE
STESSE ABITUDINI, LO STESSO LINGUAGGIO.
LE COMUNITÀ ERANO FORMATE DA FAMIGLIE RIUNITE INSIEME, LEGATE DA RAPPORTI DI
PARENTELA.
OGNI FAMIGLIA COSTITUIVA UN CLAN E AVEVA UN CAPO. IN GENERE IL CAPO ERA
LA PERSONA PIÙ ANZIANA DELLA FAMIGLIA E PRENDEVA LE DECISIONI PER TUTTA LA FAMIGLIA.
LE DECISIONI CHE RIGUARDAVANO TUTTE LE FAMIGLIE DEL VILLAGGIO, INVECE, VENIVANO
PRESE RADUNANDO INSIEME TUTTI I CAPI DELLE FAMIGLIE.
I COMPONENTI DELLE COMUNITÀ SI RIUNIVANO TUTTI INSIEME PER PREGARE, DANZARE E
ONORARE I MORTI.
L'UOMO DEL NEOLITICO AVEVA IMPARATO A LEVIGARE LA PIETRA E AD OTTENERE DA ESSA
STRUMENTI SEMPRE PIÙ PERFEZIONATI COME ZAPPE, FALCI, ASCE, ARATRI, ARCHI, FRECCE E
LANCE.
REALIZZAVA MACINE IN PIETRA PER SCHIACCIARE I CHICCHI DEI CEREALI ED
OTTENERNE LA FARINA.
SCOPRÌ L'ARGILLA, CIOÈ UNA TERRA CHE IMPASTATA CON L'ACQUA DIVENTA MORBIDA E PUÒ
ESSERE LAVORATA PER OTTENERE VASI, TAZZE, PIATTI. IMPARÒ INOLTRE A LAVORARE I
METALLI. IN QUESTO PERIODO SI SVILUPPARONO LA LAVORAZIONE DELLA CERAMICA,
L'ARTIGIANATO E LE PRIME FORME DI COMMERCIO.
SI SVILUPPÒ L'ARTE. L'UOMO COMINCIÒ ANCHE A COSTRUIRE DEI MONUMENTI PER ADORARE I
PROPRI DEI.
LA CIVILTÀ DEL NEOLITICO
Organizza in tabella le informazioni sulla civiltà del Neolitico
TEMPO E
LUOGO
INIZIÒ CIRCA 8 000 ANNI FA E TERMINÒ CIRCA 5 000 ANNI FA. LE
PRIME CIVILTÀ INIZIARONO A SVILUPPARSI VICINO A CORSI D’ACQUA.
AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO, LAVORAZIONE DEI TESSUTI,
ECONOMIA
LAVORAZIONE DEI METALLI, LAVORAZIONE DELLA CERAMICA,
ARTIGIANATO, BARATTO E PRIME FORME DI COMMERCIO.
SPECIALIZZAZIONE NEI LAVORI. LE COMUNITÀ CONDIVIDEVANO LE
SOCIETÀ
STESSE REGOLE: ERANO FORMATE DA TUTTE LE FAMIGLIE, OGNI
FAMIGLIA AVEVA UN CAPO.
PIETRA LEVIGATA: ZAPPE, FALCI, ARCHI, FRECCE, …
TECNOLOGI
A
ARTE E
CULTURA
RELIGIONE
ARGILLA: VASI, TAZZE, PIATTI.
CERAMICA. LAVORAZIONE DEI METALLI. UTENSILI E PIATTI.
SI SVILUPPÒ L’ARTE. COSTRUZIONE DI MONUMENTI PER ADORARE GLI
DEI.
SI RIUNIVANO TUTTI INSIEME NELLA COMUNITÀ PER PREGARE, DANZARE
E ONORARE I MORTI.
COSTRUIVANO MONUMENTI PER ADORARE GLI DEI.
DIVENNERO SEDENTARI: PRIME CASE CON STRUTTURA IN LEGNO E
USANZE
MATTONI IN ARGILLA E PAGLIA.
VEGETALI E PELLI.
PALAFITTE. VESTITI DI LANA, FIBRE
TEMPO E
LUOGO
NELLA PARTE NORD-OCCIDENTALE DELL’ITALIA, NEL PERIODO COMPRESO TRA
I
2900 E I 2400
ANNI FA FIORÌ LA CULTURA DI
TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI
ALLE RIVE DEL FIUME
GOLASECCA. ANCHE NEL
BERGAMO (NELLA ZONA A OVEST, FINO
SERIO) GLI ARCHEOLOGI HANNO TROVATO MOLTI
REPERTI.
I GOLASECCHIANI SI SONO OCCUPATI DI CACCIA, PESCA, AGRICOLTURA MA
ECONOMIA
ANCHE ALLEVAMENTO E ARTIGIANATO.
ERANO ANCHE ABILI COMMERCIANTI,
SCAMBIAVANO INFATTI I LORO PRODOTTI CON I POPOLI VICINI.
C’ERANO DELLE FAMIGLIE PIÙ POTENTI CHE AMMINISTRAVANO IL VILLAGGIO.
SOCIETÀ
QUESTE DI SOLITO SI OCCUPAVANO DEL COMMERCIO CON LE POPOLAZIONI
VICINE.
SI DISTINGUEVANO DALLE ALTRE PER LA RICCHEZZA DEGLI
ORNAMENTI INDOSSATI, RITROVATI POI NEI CORREDI FUNERARI.
SAPPIAMO CHE I GOLASECCHIANI CONOSCEVANO LA RUOTA O L’USO
SPECIALIZZATO DI MATERIALI DIVERSI PER LA COSTRUZIONE DI CASE E
TECNOLOGIA
OGGETTI.
LE ISCRIZIONI SULLE TOMBE O ALTRI SUPPORTI CI FANNO INTENDERE CHE I
GOLASECCHIANI SAPEVANO SCRIVERE E CHE LA SCRITTURA AVEVA FINI
COMMERCIALI.
ARTE E
CULTURA
NON ABBIAMO INFORMAZIONI PRECISE SU QUEST’INDICATORE POSSIAMO
PERÒ AFFERMARE CHE I GOLASECCHIANI ERANO SOLITI DECORARE CON FORME
GEOMETRICHE LE URNE FUNERARIE, UTILIZZANDO COLORI NATURALI.
CONSIDERAVANO SACRI ALCUNI LUOGHI DOVE, SECONDO LE CREDENZE,
RELIGIONE
VIVEVANO DEGLI SPIRITI.
AD ESEMPIO ERA PRESENTE IL CULTO DELLE
SORGENTI E DELLE ACQUE.
LA CULTURA DI GOLASECCA È NOTA SOPRATTUTTO PER LE USANZE FUNEBRI.
LE ABITAZIONI ERANO CAPANNE DI PICCOLE DIMENSIONI COSTITUITE DA UNA
STRUTTURA DI TRONCHI E PAGLIA ESSICCATA.
SI CIBAVANO DI CARNE E PESCE PROVENIENTI DA ATTIVITÀ DI CACCIA,
ALLEVAMENTO E PESCA, MA ANCHE DI CEREALI PROVENIENTI
USANZE
DALL’AGRICOLTURA.
GLI ABITI ERANO IN LANA E LINO, MA ANCHE PELLI DI ANIMALI E CUOIO.
I COLORI PIÙ UTILIZZATI ERANO IL ROSSO E IL GIALLO PARCHÈ FACILMENTE
REPERIBILI IN NATURA.
ERANO SOLITI PORTARE GIOIELLI IN METALLO COME ORNAMENTO.
LA SCRITTURA ARCAICA
L’INVENZIONE DELLA SCRITTURA RISALE A CIRCA 6 000 – 5 000 ANNI FA IN MESOPOTAMIA.
LA PRIMA SCRITTURA IN MESOPOTAMIA NACQUE SOTTO FORMA DI SEMPLICI SEGNI SCALFITI SULLA
SUPERFICIE DI UNA PALLA VUOTA DI CRETA.
PICCOLI BASTONCINI DI ARGILLA, CHE
RAPPRESENTAVANO BENI QUALI PECORE, CAPRE, GIARE DI OLIO, ERANO POSTI ALL’INTERNO DI PALLE
DI ARGILLA COME PROVA DELLO SCAMBIO COMMERCIALE.
I SEGNI ERANO SCALFITI SULLA SUPERFICIE
DELLA PALLA DI ARGILLA PER DOCUMENTARNE IL CONTENUTO. INIZIALMENTE GLI STESSI PEZZI
RAPPRESENTAVANO I BENI
– CIÒ CHE VENIVA SEGNATO SULL’ESTERNO DEL CONTENITORE ERA
SEMPLICEMENTE UNA DESCRIZIONE DEL CONTENUTO.
I PEZZI DIVENTARONO TUTTAVIA INUTILI, UNA
VOLTA CHE COMINCIÒ A DIFFONDERSI L’ABITUDINE DELL’ANNOTAZIONE.
LA PALLA DI ARGILLA
DIVENNE POI UNA TAVOLETTA PIANA DI ARGILLA, E LE ANNOTAZIONI SCALFITE GRADUALMENTE
FORMARONO LA BASE DEL PRIMO SISTEMA DI SCRITTURA DEL MONDO ANTICO.
L’ARGILLA ERA IL MATERIALE SU CUI POTER SCRIVERE PIÙ DISPONIBILE IN MESOPOTAMIA. POICHÉ È
DIFFICILE SCALFIRE DEI SEGNI SULL’ARGILLA COTTA, GLI SCRIBI IMPARARONO A RICORRERE A
QUELLA ANCORA FRESCA, USANDO UNO STILO A PUNTA RETTANGOLARE.
DERIVAVANO DA RAFFIGURAZIONI IDENTIFICABILI DI OGGETTI REALI.
UN SISTEMA DI SCRITTURA PITTOGRAFICO ERA ALQUANTO
PREZIOSO PER I BUROCRATI DEL TEMPIO E I MERCANTI CHE LO
USAVANO PER TENERE LA CONTABILITÀ DI ENTRATE E
TRATTAZIONI.
QUESTA TAVOLETTA È PROBABILMENTE UN
TESTO DI CONTABILITÀ, MA NON SI È ANCORA RIUSCITI A
COMPRENDERNE IL SIGNIFICATO.
QUASI TUTTI I SEGNI USATI
QUESTE TAVOLETTE IN ARGILLA DELLA SIRIA, RISALENTI
AL
3 300 A. C. CIRCA, APPARTENGONO PROBABILMENTE
ALLA PRIMA FASE DELLA SCRITTURA.
I CIRCOLI RAPPRESENTANO IL NUMERO 10, I PITTOGRAMMI
DEGLI ANIMALI: UNA CAPRA E FORSE UNA PECORA.
LE TAVOLETTE RINVENUTE A URUK,
NELL’ATTUALE IRAQ, RISALGONO
FORSE A UNA FASE SUCCESSIVA:
RECANO I SEGNI DELLE SOLE TESTE
DEGLI ANIMALI, IL CHE SUGGERISCE
UNA CRESCENTE STILIZZAZIONE DEI
PITTOGRAMMI.
I PITTOGRAMMI DI QUESTA TAVOLETTA
DI ARGILLA DELLA
MESOPOTAMIA
PROBABILMENTE REGISTRAVANO I
RACCOLTI.
A CHE PERIODO RISALGONO LE TAVOLETTE?
LE TAVOLETTE IN ARGILLA RISALGONO AL 3 000 A. C. CIRCA.
DOVE SONO STATE RINVENUTE?
LE TAVOLETTE SONO STATE RITROVATE IN SIRIA E A URUK, NELL’ATTUALE IRAQ.
CHE COSA RAPPRESENTANO I SEGNI INCISI?
TAVOLETTE IN SIRIA: I CIRCOLI RAPPRESENTANO IL NUMERO 10, I PITTOGRAMMI GLI ANIMALI.
TAVOLETTE DI URUK: I PITTOGRAMMI VENIVANO USATI PER REGISTRARE I RACCOLTI.
DOVE NACQUE LA PRIMA FORMA DI SCRITTURA?
LA PRIMA FORMA DI SCRITTURA NACQUE IN MESOPOTAMIA CIRCA 6 000 – 5 000 ANNI FA.
SU QUALE OGGETTO SI SCRIVEVA?
GLI UOMINI SCRIVEVANO SEMPLICI SEGNI SCALFITI SULLA SUPERFICIE DI UNA PALLA VUOTA DI
CRETA, CHE POI DIVENNE UNA TAVOLETTA PIANA D’ARGILLA.
CHE COSA RAPPRESENTAVANO I SEGNI IMPRESSI SULL’ARGILLA?
RAPPRESENTAVANO I BENI COME PECORE, CAPRE, GIARE DI OLIO, BUOI, ORZO, …
LA LINEA DEL TEMPO
LO STORICO PER RICOSTRUIRE GLI AVVENIMENTI DEL PASSATO, COLLOCA I FATTI SU UNA LINEA
IMMAGINARIA DEL TEMPO, DISPONENDOLI IN ORDINE CRONOLOGICO. IN ITALIA E IN BUONA
PERTE DEL MONDO LA NASCITA DI
GESÙ È CONSIDERATO L'ANNO 0: PUNTO DI RIFERIMENTO
PER RIORDINARE GLI EVENTI ACCADUTI.
Fly UP