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Storia dei Forni di Tregnago L'ITALIA NEGLI ANNI VENTI L'Italia, dopo la prima guerra mondiale, versava in una condizione economica e sociale difficile. Essa dovette affrontare a livello nazionale: La difficile e lenta riconversione dell'industrie da belliche a civili ● La forte disoccupazione ● La crisi dell'agricoltura per la mancata manodopera durante il conflitto e l'arrettratezza tecnica ● Le conseguenze furono: Il malcontento dei lavoratori (operai e contadini) che iniziarono a manifestare con forza in tutta la penisola (biennio rosso) ● La continua emigrazione verso paesi europei e oltreoceano ● Immagini di emigranti e comitati operai Storia dei Forni di Tregnago SITUAZIONE DI TREGNAGO Tregnago, come il resto del Veneto, negli anni del dopoguerra vive la stessa situazione del resto della penisola italiana. Il Veneto era una delle regioni più povere e arretrate, l'agricoltura dava sopratutto cereali e come dicevano i nostri contadini bastava un'estate troppo secca e il raccolto era compromesso. Molte persone della Val d'Illasi scelsero in quegli anni difficili l'emigrazione I parroci condividevano la vita dei contadini Storia dei Forni di Tregnago Gli abitanti di Tregnago alla fine degli anni Venti ebbero la possibilità di migliorare la loro vita: si poteva aprire in questa zona una fabbrica. Il parrocco, il sindaco e molti cittadini lungimiranti del paese compresero la grande opportunità e iniziarono una fitta corrispondenza con i responsabili dell'Italcementi di Bergamo per realizzare in paese un nuovo stabilimento di produzione di cemento. La ditta Italcementi, di proprietà della famiglia Pesenti, attraverso i suoi ingegneri e rappresentanti legali, interessata ad aprire nuovi stabilimenti, aveva individuato già da tempo nella zona est di Verona alcune località adatte. La scelta era orientata verso il paese di Caldiero, ma l'intervento dei tregnaghesi spinse alla fine a scegliere Tregnago. Veduta di Tregnago Storia dei Forni di Tregnago LO SFORZO DEGLI ABITANTI DI TREGNAGO Per realizzare il progetto di costruzione della nuova fabbrica le istituzioni pubbliche di Tregnago assolsero a tutte le richieste della Italcementi: ● ● ● Terreno sul quale edificare Elettrificazione della tramvia per assicurare un trasporto maggiore (220 quintali di cemento) e più veloce Canalizzazione delle acque di Giazza per garantire l'acqua necessaria alla lavorazione Dai documeti dell'epoca emerge che fu fondato dai cittadini stessi un Comitato per l'acquisto del terreno e vennero versati 18.000 lire per esso. Conclusi gli accordi e depositati tutti i documenti necessari, iniziò la costruzione dei Forni di Tregnago. Locandina pubblicitaria Storia dei Forni di Tregnago TRANVIA ELETTRIFICATA Storia dei Forni di Tregnago Il 5 Febbraio 1922 venne posta una pietra che ricorda l'inizio dei lavori per la costruzione dello stabilimento. Tutto il paese partecipò alla festa e fu indetta una gara podistica per l'occasione come ricordano i volantini del periodo Storia dei Forni di Tregnago La banda del paese sfila per la festa della posa Storia dei Forni di Tregnago Storia dei Forni di Tregnago Finalmente nel 1923 i Forni aprirono i cancelli agli operai e iniziarono a produrre. Molti tregnaghesi, e non solo, trovarono lavoro e garantirono alle proprie famiglie maggior benessere: la ditta titolare dava borse di studio ai figli più meritevoli degli operai e offriva a tutti i ragazzini soggiorni al mare. Nella fabbrica vi erano all'inizio 10 forni verticali con relativi mulini, attorno alla ciminiera,che producenano Calce idraulica. Operai degli anni '25 Tra il 1924 e il 1928 vennero istallati tre forni rotanti per la produzione di cemento Portland artificiale e i motori a gas furono sostituiti da quelli elettrici Il vecchio cancello con lo stemma della Società Italcementi Cemento e Calce Storia dei Forni di Tregnago I FORNI APRONO Storia dei Forni di Tregnago IL LAVORO NELLE CAVE Come ricordano tanti vecchi operai dalla cava del Monte Tomelon arrivavano vagoncini carichi di materiale, sino alla teleferica. Qui, prima di scendere a valle, i massi più grandi di calcare bianco venivano frantumati e mescolati con l'argilla e poi caricati, con tramogge , sui grandi carelli che giungevano sino alla fabbrica. Il materiale così giunto poi veniva ulteriormente lavorato per poi entare negli altoforni e dare avvio al processo di produzione del cemento. Storia dei Forni di Tregnago I vecchi forni di Tregnago Teleferiche e vagoni di altre zone dell'Italia negli anni '30 Storia dei Forni di Tregnago QUALITA' DEL CEMENTO E PONTI COSTRUITI All'interno della fabbrica erano presenti dei chimici che davano ordini precisi in merito alle quantità di calcare e argilla Ponte di MestreVenezia in costruzione Viene prodotto il cemento 680, considerato di notevole resistenza strutturale I ponti costruiti con il cemento proveniente da Tregnago sono: Ponte Mestre-Venezia 1929-1931 Muraglione del ponte Re Teodorico a Verona Ponte della Vittoria a Verona Ponte sul Mincio a Peschiera Ponte della Vittoria a Verona Storia dei Forni di Tregnago GLI ANNI DELLA GUERRA Negli anni successivi all'inaugurazione il lavoro continuava a pieno regime sino all'inizio della politica economica fascista, l'autarchia e le sanzioni contro l'Italia per la conquista dell'Etiopia. Tutto questo ostacolò il mercato con l'estero e il lento declino L'inizio poi della seconda guerra mondiale segnò duramente la produzione. Allo scoppio di questa, le speranze che lo stabilimento potesse ingrandirsi caddero definitivamente. Gli operai più giovani dovettero partire per il fronte, la fabbrica fu convertita in produzione bellica nonostante il pericolo dei bombardamenti. Immagine di bombardamenti alle attività produttive Storia dei Forni di Tregnago Durante la ritirata dei tedeschi nel 1944, testimonianze e fonti storiche locali informano che un gruppo di operai venne incaricato di smontare i macchinari più importanti per la produzione per evitare che venissero distrutti dagli stessi tedeschi Soldati tedeschi durante la ritirata Storia dei Forni di Tregnago GLI ANNI DEL SECONDO DOPOGUERRA Conclusa la guerra, la fabbrica venne rimesssa in funzione a pieno regime grazie alla necessità di ricostruire il paese, tanto che nel 1955 si contavano 209 dipendenti. anni dipendenti 1926-1927 128 1936 150 1942 110 Negli anni '60 le scelte economiche della famiglia Pesenti, titolare dello stabilimento spinsero alla apertura di nuovi stabilimenti nel Veneto e oltre che segnarono il lento declino dei Forni di Tregnago. 1955 209 1961 152 1962 137 1967 30 Storia dei Forni di Tregnago 1963 CHIUSURA DELLA PRODUZIONE La chiusura della produzione venne decisa e molti operai, con la riduzione obbligatoria del personale, trovarono impiego come manutentori nell'ospedale di Tregnago e nelle nuove aziende sorte nel Paese o nella nuova zona industriale di Colognola ai Colli Inaugurazione dell'ospedale di Tregnago nell'epoca fascista Storia dei Forni di Tregnago CHIUSURA die FORNI Nel 1973 la crisi petrolifera investì l'Italia, a causa della crisi in medioriente, e il conseguente aumento del gasolio misero in crisi i trasporti. Questa situazione spinse alla definitiva chiusura dei Forni anche di quelle poche zone funzionanti. Storia dei Forni di Tregnago Bibliografia P.Mantovani , Il Comune di Tregnago e la sua storia Costalunga D., La Val D'Illasi e l'Italcementi di Tregnago: trasformazioni socio-economiche dal 1900 alla fine degli anni Settanta, in Rivista semestrale del Curatorium Cimbricun Veronese, CimbriTzimbar, Giazza n. 33 Raccolta studi (Biblioteca scuola) Sitografia www. Italcementi.it www. Tregnago ti ricordo