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A Subiaco la parola d`ordine è stringere le maglie della rete

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A Subiaco la parola d`ordine è stringere le maglie della rete
Il dire e il fare
di Lucia Aversano
Comunicazione, risorse umane e risorse economiche al centro
degli incontri promossi dall’Anfass, che per la prima volta
hanno coinvolto operatori e amministrazioni locali
A SUBIACO LA PAROLA D’ORDINE È
STRINGERE LE MAGLIE DELLA RETE
A
ccade di rado, ma
fortunatamente accade, che un giorno,
un sindaco di un piccolo comune di provincia, capofila di
un distretto sanitario, decide
di promuovere una partecipazione condivisa tra Terzo
settore, amministrazione e
cittadinanza per gestire al meglio i servizi del territorio e
per ottimizzare le esigue risorse finanziare. È successo a
Olevano Romano, Comune
del distretto sociosanitario
G4, dove il sindaco Marco
Manpieri, insieme all’assessore alle Politiche sociali, ha
organizzato un incontro con
tutti i soggetti, operatori e
amministratori, che concor36
Il dire e il fare
rono alla gestione dei servizi
distrettuali.Obiettivo era mettere l’accento su una forma di
partecipazione più condivisa
al Piano di zona, il programma operativo del distretto G4 in cui, in base al
tipo di bisogni del territorio,
vengono destinati i fondi per
i servizi che vanno a supporto
della comunità.
«Siamo rimasti favorevolmente colpiti, da quest’incontro», spiega Fulvio Lauri,
vice presidente Anfass Subiaco, «soprattutto dalla volontà delle istituzioni di
attivare questa forma di partecipazione condivisa con
tutti quanti i soggetti che ruotavano attorno ai servizi. Per
questo abbiamo deciso di
prendere la palla al balzo e far
sì che quel primo incontro di
marzo non rimanesse lettera
morta, ma fosse il punto di
partenza di un percorso verso
la partecipazione più condivisa». Nasce così l’idea di Anfass Subiaco di strutturare
una serie di incontri con lo
scopo preciso di coinvolgere
tutti i soggetti che si occupano di servizi tra cui l’amministrazione locale che, come
sottolinea l’Anfass, «non è
sempre così presente».
I tre forum group
Il primo dei tre forum group
si è svolto lo scorso 11 maggio, e ha avuto come sog-
getto la comunicazione. «Abbiamo strutturato questo incontro muovendo da un
nostro bisogno che è quello
di una comunicazione più attiva tra i soggetti operativi»,
spiega il vice presidente, infatti l’Anfass di Subiaco gestisce un centro diurno per
adulti, per disabili intellettivi
e relazionali, all’interno del
quale operano sia volontari
che assistenti sociali. «Ci sembrava necessario che fosse attivato un sistema di maggiore
comunicazione tra le assistenti sociali, il Comune e i
volontari, per formare una
rete stretta o che comunque
non avesse maglie troppo larghe da lasciar fuori qualcuno.
Pensiamo che dovrebbe esserci una maggiore intesa tra
i vari operatori e questa maggiore intesa parte da una co-
Subiaco. Foto di gruppo dell’Anfass
municazione ottimale».
Questo bisogno, specifico
del centro diurno, è stato
condiviso anche dagli altri
soggetti attivi sul territorio,
tant’è che dall’incontro è
emersa la necessità di promuovere ulteriori seminari
sul tema del “fare rete”. Al
primo appuntamento hanno
preso parte alcune cooperative, Marco Mampieri sindaco di Olevano Romano;
Enzo Timperi assessore di
Subiaco; Maria Colazingari,
referente del distretto G4;
LE CARATTERISTICHE DEL DISTRETTO G4
Il territorio del Distretto G/4 comprende ventidue comuni e una Comunità̀ Montana:
Olevano Romano, Subiaco, Roiate, Arcinazzo Romano, Bellegra, Affile, Ienne, Vallepietra, Rocca Santo Stefano, Canterano, Agosta, Cervara di Roma, Camerata Nuova, Anticoli Corrado, Marano Equo, Roviano, Arsoli, Riofreddo, Vallinfreda, Vivaro Romano.
Presenta una configurazione geofisica irregolare, in prevalenza collinare e montana. La
particolare morfologia crea problemi di isolamento e difficoltà̀ di comunicazione. Per
quanto riguarda le persone con disabilità, si rileva anche una difficoltà̀ relativa all’integrazione sociale delle persone con handicap psico-fisico di vario grado, nonostante le
strategie delle amministrazioni locali, che da anni favoriscono le iniziative in questo ambito, e la competenza del Terzo settore nel promuovere una cultura della diversa abilità̀,
in una chiave innovativa di partecipazione sociale.
Il dire e il fare
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IL CENTRO DIURNO ADULTI
si trova a Subiaco e accoglie disabili intellettivi e relazionali adulti
provenienti dai Comuni del IV Distretto Socio Sanitario. Le attività socio educative e socioassistenziali che si svolgono nel Centro sono coordinate da Alessandra Di Pasquali, psicologa
dell'associazione. Responsabile del Centro è Alessia Vargiu, educatrice dell'Anffas onlus Subiaco. Le attività che si svolgono nel centro puntano a mantenere, valorizzare e sviluppare le potenzialità dei disabili per ottenere una migliore
autonomia, mobilità e comunicazione; sostenere e coinvolgere le famiglie nel lavoro
socio-educativo al fine di evitare l'istituzionalizzazione.
Indirizzo: Piazza Ulderico Pelliccia, 1 - 00028 Subiaco (RM)
Tel. 0774/83523
E mail: [email protected]
Sito: www.anffas-subiaco.it
familiari degli utenti e altri
soggetti interessati. Si è dato
risalto alla comunicazione
sia esterna che interna e ai
limiti e ai problemi che
nascono laddove sussiste
una comunicazione scarsa e
frammentaria. Tra le tante
pecche di un sistema che lavora poco in rete è emersa
l’eccessiva autoreferenzialità
delle varie realtà e la poca
collegialità nel coordinamento dei servizi, chiosa
Lauri: «solitamente i soggetti
che partecipano a queste iniziative peccano, quasi sempre, di poca umiltà.
Il problema di una mancata
comunicazione deriva proprio da un’autorefenzialità
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Il dire e il fare
dei soggetti che operano nel
territorio». Soggetti che proprio per questo si trovano a
operare “da soli”.
Sul tavolo di discussione
sono state messe, questa
volta, le criticità del sistema,
ma ci si è confrontati anche sulle possibili soluzioni,
che vanno necessariamente
prese insieme. Solo in questo modo è possibile gettare
le basi per la costruzione di
buone prassi, volte a ottimizzare le risorse esistenti.
Proprio per questo il prossimo forum group, che si
terrà a fine giugno, sarà incentrato sulla valorizzazione
delle risorse umane. «In un
periodo di vacche magre
come questo – conclude
Fulvio Lauri - i soldi sono
pochi e dobbiamo stare
bene attenti a spendere al
meglio quei pochi che sono
a disposizione, per rendere
la rete dei servizi sociali una
rete efficiente». Il ciclo d’incontri si concluderà a luglio
con il terzo forum dedicato
alle risorse economiche. Nel
frattempo tutti i soggetti
coinvolti hanno il compito
di sottolineare problemi e
proporre soluzioni coinvolgendo tutte le realtà locali,
incluse scuole e parrocchie,
in modo da creare una mappatura dei bisogni e mettere
a fuoco chi fa cosa. ■
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