«Lascio il posto fisso e volo a Stoccolma Voglio che i miei figli
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«Lascio il posto fisso e volo a Stoccolma Voglio che i miei figli
22 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 9 NOVEMBRE 2014 Le storie Bergamo senza confini L’iniziativa Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected]. «LascioilpostofissoevoloaStoccolma VogliocheimieifiglicrescanoinEuropa» DI ELENA CATALFAMO Mirko Gazzaniga, 38 anni, da un mese si è trasferito da Presezzo in Svezia È facility e security manager per l’Ecdc, l’Agenzia europea che si occupa di emergenze sanitarie, tra cui anche il contrasto dell’epidemia di Ebola: «Sono in prova per 9 mesi e poi, se tutto va bene, avrò un contratto di 5 anni». Per ricoprire questo ruolo ha lasciato un contratto a tempo indeterminato. scire dalla zona di comfort. È questo il mantra di Mirko Gazzaniga, 38 anni, originario di Prato longo, frazione di Sotto Il Monte. Una sorta di formula che ripete dentro di sé e che orienta la sua vita. Uscire dalla zona di comfort significa non crogiolarsi troppo su quelle sicurezze che offre un lavoro ben pagato, vicino casa, in cui ormai ci si conosce tutti, e lanciarsi in una nuova sfida pro fessionale, che comporta qual che rischio, meno certezze, ma che si ritiene possa essere occa sione di crescita personale (e perché no, anche economica). Sarà per questo che alla soglia dei 40 anni, sposato e con due figli piccoli, ha deciso di fare il grande salto: lasciare il posto fisso come client manager alla Esiet spa di Bergamo, dove lavorava da dieci anni, per accettare un incarico a tempo a Stoccolma come facility and security manager per l’Ecdc, l’agenzia dell’Unione europea che si occupa della gestione delle emergenze sanitarie, come per esempio l’epidemia di Ebola. Il primo ottobre ha salutato i suoi colleghi, ha lasciato Presezzo ed è partito per la Svezia: se il perio do di prova di nove mesi darà i risultati che spera dovrà pensare a dove mettere casa per i prossi mi cinque anni insieme alla sua famiglia, alla moglie Laura, inse gnante di scuola materna, e ai loro due figli, Nicole e Nicholas di 9 e 4 anni. U In un momento in cui tutti difendono il posto fisso, lei decide di lasciare l’azienda per cui lavora da dieci anni. Le avranno dato del pazzo… «Quando fai una scelta così, devi trovare soprattutto la forza in te stesso e l’appoggio di chi ti vuole bene. La maggior parte delle per sone ti scoraggia, ma io ho sem pre pensato che è importante uscire dalla zona di comfort». Facciamo subito i «gufi»: e se il peri odo di prova non dovessero andare a buon fine? «Mi vengono i brividi se ci penso, ho una famiglia da mantenere. Ma non cogliere questa opportu nità sarebbe stato un errore. E poi, sa, forse questo è il male del nostro Paese, tutti a piangersi addosso, invece che provare a fare le cose e inseguire i propri La scheda Mirko Gazzaniga FACILITY AND SECURITY MANAGER ALL’ECDC, L’AGENZIA EUROPEA CHE SI OCCUPA DELLA GESTIONE DI EMERGENZE SANITARIE Nato a: Pratolongo di Sotto Il Monte e cresciuto a Mapello Vive a: Stoccolma (Svezia) La curiosità: «Non ho mai amato stare sui libri, ma al Pesenti ho incontrato il professor Gasparini: grazie a lui l’importanza della formazione» sogni. Non voglio dare questo esempio ai miei figli». «Il primo ottobre ho salutato la Esiet Spa, l’azienda nata dai fratelli Andreoli affermata in tutta Europa nel settore di servizi informatici e finanziari. Ho cercato di guardare al futuro: ormai non si può prescindere dal mondo. Il mio lavoro era confortevole, ma tra dieci anni sarei stato ancora competitivo? «Voglio che i miei ragazzi possano crescere in un ambiente internazionale. Una scelta condivisa con mia moglie che mi ha appoggiato fin dall’inizio» logica. È nata a Bergamo dall’in tuizione dei fratelli Andreoli ed è ormai conosciuta in gran parte d’Europa. Io sono esperto di ser vizi di outsourcing per le aziende del mercato finanziario e assicu rativo in Italia e in Europa. Sono approdato alla Esiet Spa nel 2004 e devo molto ai fratelli An dreoli: lo dico perché mi è costa to molto andarmene e l’azienda ha sempre creduto in me e mi ha sempre offerto molte opportuni tà». Ma… «Ma qualche anno fa ho iniziato a conoscere più da vicino la real tà delle istituzioni europee. Se guivo infatti l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Ef sa) che ha base a Parma, sempre per quanto riguarda l’erogazione di servizi di consulenza in ambi to It, Information technology e General services. Ho iniziato a venire in contatto con persone provenienti da tutta Europa e ho intuito che non potevo fermarmi in Italia. Forse a breve termine sarebbe stata una soluzione con fortevole ma a lungo termine, guardando al futuro, penso che sia inevitabile, anche per chi fa il mio lavoro, confrontarsi con il mondo se si vuole fare il grande salto». 1 Dove ha mosso i primi passi? «Devo molto alla formazione che ho avuto all’Istituto Pesenti di Bergamo: lì ho sviluppato le mie competenze informatiche e ho iniziato presto a lavorare come consulente per Caboto Sim, una società di intermediazione che nel corso del tempo è entrata a far parte del Gruppo Intesa per poi fondersi con Banca Imi (ex Gruppo San Paolo) e diventare quindi l’investment bank del Gruppo Intesa Sanpaolo. Con gli anni ho capito che l’esperienza nel settore informatico e finan ziario è preziosa ma mi manca vano alcune basi concettuali. Co sì mi sono rimesso a studiare tra pappe e rinunce mie e di mia moglie nel tempo libero e ho ot tenuto una laurea in Giurispru denza con eCampus». Di che cosa si occupava invece per Esiet Spa? «Da oltre dieci anni ero client manager. La Esiet Spa è un’azienda leader nel settore Hi tech e Ict, di innovazione tecno Bergamo senza confini è un progetto de Come è riuscito a entrare all’Ecdc di Stoccolma? «Ho iniziato a rispondere alle vacancy del mio settore di com petenza sui vari siti dell’Unione europea e nel frattempo ho mi gliorato l’inglese. Per due anni molte richieste sono andate a vuoto... fino a qualche mese fa. Si è aperta una posizione profes sionale come facility and securi ty manager per l’Ecdc la cui mis sion è quella di individuare, valu tare e comunicare le minacce attuali ed emergenti per la salute umana provocate da malattie in fettive. Attualmente ad esempio sta concentrando parte del pro prio operato sull’epidemia di Ebola. Io però ho un compito amministrativo: in questo caso rispetto al passato sto dall’altra parte della scrivania, da fornito re di servizi a cliente». 2 Mirko Gazzaniga, 38 anni, da Presezzo a Stoccolma per l’Unione europea 1. Mirko Gazzaniga, 38 anni, è sposato con Laura e hanno due figli, Nicole e Nicholas di 9 e 4 anni: originario di Sotto Il Monte, vive a Presezzo. Ora si è trasferito a Stoccolma per lavorare all’Ecdc; 2. Il giorno della laurea in Giurisprudenza 3. Con la moglie Laura, insegnante della scuola materna prattutto contatto con la fami glia. Ho viaggiato molto all’este ro soprattutto nelle città dei principali mercati finanziari, Bruxelles, Londra, Parigi, Am sterdam senza però mai trasfe rirmi e mai avrei immaginato di finire nel Nord Europa». È la prima esperienza all’estero? «Da un mese sono qui a Stoccol ma e cerco di raccapezzarmi tra lavoro, ricerca della casa e so in collaborazione con 3 Certo a livello famigliare non sarà una scelta facile… «Credo di aver fatto questa scelta per me, la mia famiglia e soprat tutto i miei figli. Credo che anche per loro crescere con una menta lità europea sia importante, apra anche a loro altre opportunità. È una scelta che non avrei mai potuto fare se non avessi vicino una donna in gamba come Laura che mi ha sostenuto e che in que sto momento si occupa dei bim bi. I voli low cost aiutano molto e una volta ambientato penso che non sarà così impossibile vederci. Poi vedremo il da farsi: dopo i nove mesi di prova mi attende un contratto di cinque anni. Io ce la metterò tutta». n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sul sito web TUTTE LE STORIE DAL MONDO LE PUOI TROVARE SU: l www.ecodibergamo.it