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L`esperienza dell`astronauta Paolo Nespoli raccontata nella sede

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L`esperienza dell`astronauta Paolo Nespoli raccontata nella sede
ARTIGIANATO
Libera Associazione
Artigiani
Supplemento gratuito n. 46 a Il Nuovo Torrazzo n. 50 del
29 Dicembre 2012
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46)
ART. 1, COMMA 1, DCB CREMONA
GIORNALE LOCALE ROC
E-mail: [email protected] - Queste pagine anche su Internet: http://www.liberartigiani.it
L’esperienza dell’astronauta Paolo Nespoli raccontata nella sede della Libera Artigiani
Lezioni dallo spazio
per superare la crisi
«Il futuro è nostro, dobbiamo solo credere nei nostri sogni.
Infatti, se si ha un sogno e non si rinuncia, prima o poi
da impossibile diventa probabile e infine inevitabile».
Contrariamente a quanti sostengono che nei momenti di crisi
si debba tirare la cinghia, giocando al ribasso, la Libera Artigiani
di Crema, presieduta da Marco
Bressanelli, decide di puntare
in alto e in alto davvero, cercando nuovi stimoli nell’esperienza
dell’astronauta italiano Paolo Nespoli, il primo al mondo ad aver
trasformato un’avventura spaziale
in un fenomeno mediatico.
D’altronde, che cosa, meglio
dello spazio profondo, può suggerire un’assenza di limiti e la con-
sapevolezza di poter affrontare
qualsiasi sfida? È esattamente di
questo che gli imprenditori hanno
oggi bisogno, tramortiti da difficoltà che sembrano insormontabili ma anche intenzionati a far di
tutto per non mollare e superare
anche questa prova.
Il merito di aver portato in città Nespoli, impresa tutt’altro che
semplice (è stato necessario un
permesso speciale ottenuto dalla
Nasa e dell’Ente Spaziale Europeo), è tutto dello scrittore Roberto Provana, fratello del vice presidente della Libera, Agostino, che,
a quattro mani con l’astronauta, ha
scritto il libro «Dall’alto i problemi
sembrano più piccoli», dedicato
proprio all’esperienza vissuta da
Nespoli sulla Stazione Orbitale Internazionale, dove ha lavorato per
sei mesi, a 400 chilometri dalla superficie terrestre.
E sempre Roberto Provana ha
ricordato che il legame tra Crema
e lo spazio è di lunga data, visto che
il calcolatore utilizzato dalla Nasa
per la missione dell’Apollo 11 sulla Luna era un Olivetti 101. Ma c’è
anche dell’altro: Sebbene, a prima
vista, siano due attività completamente diverse, quelle dell’astronauta e dell’artigiano presentano
in realtà più di un’analogia, prima
di tutto perché in entrambe ci si
mette in gioco personalmente, costretti a fare i conti con se stessi,
anche in condizioni estreme: fisi-
LAVORARE INSIEME
Paolo Nespoli (a destra):
«Il lavoro di squadra contribuisce
nel modo migliore alla buona
riuscita di un progetto».
MESTIERI SIMILI
Roberto Provana (a sinistra):
«C’è analogia tra l’attività di
astronauta e di artigiano perché
ci si mette in gioco di persona,
si è costretti a fare i conti con se
stessi anche in condizioni estreme,
fisiche o psicologiche».
che o psicologiche che siano.
«Una delle prime cose che si imparano, già durante la fase di addestramento» ha spiegato, infatti,
Nespoli (che si è definito idraulico
ed elettricista dello spazio, ma anche gruista e magazziniere…) «è
che la sinergia, il lavorare insieme,
garantisce più stabilità e penso che
questo possa tornare utile in tutti
gli ambiti, non solo nello spazio».
«L’importante» ha continuato
Nespoli, «è scoprire i punti di forza di ciascuno, perché debitamente valorizzati, possano essere impiegati in un lavoro di squadra e
contribuire nel modo migliore alla
buona riuscita di un progetto. Ma,
prima ancora, ciò che l’ignoto e
l’imprevisto insegnano è la necessità di imparare ad abbandonare i
nostri schemi mentali, in quanto,
senza l’elasticità e la capacità di rimetterci continuamente in discussione, non possiamo realizzare i
nostri sogni, quando sono proprio
i sogni a farci superare quelli che
pensiamo siano limiti invalicabili
e quindi a farci scoprire qualcosa
di nuovo di noi stessi. Il futuro è
nostro, dobbiamo solo credere nei
nostri sogni».
Qui è scattato un caloroso e sentito applauso da parte del pubblico. Ma sentiamo ancora Nespoli:
«Se si ha un sogno e non si rinuncia. prima o poi da impossibile
diventa probabile e poi inevitabile». Cosa che a Nespoli è riuscita:
da paracadutista con una carriera
militare avviata a 27 anni ha accettato la sfida: ha ripreso a studiare,
ha imparato l’inglese e nel 1998 ce
l’ha fatta è diventato astronauta.
Ma per partire per la prima missione ha dovuto attendere dieci
anni di duro addestramento.
L’astronauta ha ripercorso tutto il periodo dall’addestramento
in Alaska fino alla missione di sei
mesi nella stazione spaziale che
dista 400 chilometri dalla terra
(600 la rotta per raggiungerla) e
viene raggiunta in otto minuti e
mezzo alla velocità di 28mila km
l’ora, per poi agganciarsi alla velocità di sette centimetri al minuto.
In questa Stazione, Nespoli si è
fermato per 174 giorni 9 ore e 40
minuti, riuscendo a vedere 16 albe
e 16 tramonti ogni giorno.
Continua a pagina IV
La TUA IMPRESA è al centro delle attenzioni
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2 SABATO 29 DICEMBRE 2012
ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
IL NUOVO
Cassa integrazione in deroga: Il punto della situazione sull’ipotesi di accordo interconfederale
firmato l’accordo regionale Elba: sicurezza sui luoghi di lavoro
valido anche per il 2013
Una notizia che è davvero importante anche per gli artigiani del Cremasco. Il 13 dicembre è stato siglato
tra regione Lombardia e parti sociali
l’accordo regionale per gli ammortizzatori in deroga per il 2013.
L’accordo permette da subito di
rinnovare gli interventi di Cassa integrazione in deroga per le aziende
interessate (le imprese sotto i 15 dipendenti, prevalentemente artigiane)
e di avviare nuovi interventi. Ecco le
principali caratteristiche e novità che
sono state sottoscritte:
• l’accordo ha una durata di 6 mesi,
sia per permettere alla prossima giunta regionale di governarne il rinnovo,
sia in base alle scarse risorse attualmente a disposizione della cassa in
deroga, secondo le quali alla regione
Lombardia sono garantiti 110 milioni di stanziamento per il 2013 contro
i 250 milioni circa utilizzati lo scorso
anno;
• le tipologie di aziende interessate
sono le medesime rispetto al precedente accordo;
• viene riconfermato lo schema già
definito nel 2012, per il quale ogni
azienda che accede alla Cassa in deroga ha a disposizione complessivamente 2 periodi di 500 ore pro-capite
di intervento A a cui aggiungere 2
semestri di intervento B, esauriti i
quali non è più possibile usare la Cassa in deroga;
• l’intervento A non sarà più gestibile con la flessibilità del 40% tra lavoratori, in vigore nel 2012, pertanto
l’intervento cesserà al raggiungimento delle 500 ore da parte dei lavoratori
interessati;
• le aziende che hanno completato a fine 2012 il secondo periodo di
intervento B non possono usare ul-
teriore cassa;
• per i lavoratori che di conseguenza dovessero essere licenziati dalla
fine del 2012 o nel 2013, è stato definito di concedere 4 mesi di mobilità
in deroga in aggiunta agli 8 di Aspi (6
mesi per gli ultra55enni al momento
del licenziamento in aggiunta ai 12 di
Aspi);
• le aziende che al 31 dicembre non
hanno esaurito il semestre di intervento B in quanto hanno chiesto lo
strumento dopo il 1 luglio 2012, potranno farlo nei primi mesi del 2013;
• non è più prevista per le aziende
industriali la possibilità di chiedere
cassa in deroga al termine di un periodo di Cigs ottenuto per procedure
concorsuali;
• non è più prevista per l’intervento A la possibilità di fare domande
integrative per aggiungere lavoratori
alla cassa;
• sulla base di quanto sta prevedendo la legge di Stabilità, l’Inps non effettuerà più il pagamento diretto delle
indennità, pertanto si potrà contare
solo sulle anticipazioni con possibilità
di conguaglio da parte delle aziende;
• come negli altri anni, il mese di
gennaio sarà utilizzabile per accordi
con decorrenza retroattiva;
• il lavoratore che viene messo in
cassa dovrà firmare una dichiarazione
di disponibilità alle politiche attive;
• l’attivazione delle politiche attive
dovrà essere fatta entro 15 giorni dalla partenza della cassa integrazione,
a partire in ogni caso dal 1 febbraio
2013;
• i lavoratori licenziati che possono
accedere solo alla cosiddetta miniAspi avranno diritto ad un periodo di
mobilità in deroga fino a raggiungere
anch’essi i 12 mesi complessivi.
Diventa, comunque, necessaria
l’esigenza di un riassetto
complessivo del catalogo delle
provvidenze ELBA, in modo
particolare sul terreno
del maggior sostegno al reddito.
Il 19 dicembre 2012 le Organizzazioni datoriali e sindacali dell’artigianato hanno siglato un’ipotesi di
accordo interconfederale applicativo
dell’accordo nazionale in riferimento
al decreto legislativo 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’intesa raggiunta concretizza il verbale di accordo del 30 luglio scorso
e ne conferma le linee di indirizzo,
definendo:
• l’impegno a privilegiare la figura del Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza Territoriale nell’artigianato, fatta salva la praticabilità
dell’elezione dell’R.L.S. Aziendale;
• la condizione per la non restituzione della quota spettante alle imprese in cui si rielegge l’RLSA. Più
in particolare, si stabilisce che «con
decorrenza primo gennaio 2013, sarà
istituita una provvidenza ELBA, a favore delle imprese che tramite le Associazioni di categoria effettueranno
tale formazione sulla base dei requisiti minimi stabiliti dall’OPRA. Per
tale agevolazione alle imprese che,
successivamente alla data di ratifica
del presente accordo, avranno l’RLS
aziendale, non sarà restituita la prevista quota»;
• le modalità di un confronto co-
Cristian Tacca, vice
presidente della Libera
artigiani di Crema. Sta
preparando il convegno
su un tema di grande
attualità come è quello
dell’accesso al credito.
struttivo e di collaborazione tra Opta
ed RLST in merito al programma di
attività stilato dallo stesso e individuazione di una funzione dell’OPRA
in materia. L’intesa garantisce l’informazione tempestiva della componente datoriale a proposito del programma di lavoro e di visite aziendali degli
RLST, oltre a configurare un ruolo di
«regìa» da parte degli OPRA in ordine ad una auspicabile uniformità di
comportamenti sul territorio regionale nell’applicazione dei contenuti
dell’Accordo;
• un pieno richiamo dell’articolo 4
«Risorse» dell’Accordo Interconfederale nazionale del 13 settembre 2011,
con l’individuazione delle risorse a
copertura degli impegni previsti.
L’intesa raggiunta costituisce una
cornice regolatoria necessaria al fine
di rendere più concretamente e certamente praticabile l’osservanza degli
adempimenti previsti dal decreto 81
del 2008 nel contesto delle relazioni
paritetiche fra imprese e lavoratori.
Accordo transitorio provvidenze
E.L.B.A: nella giornata del 19 dicembre le Parti Sociali hanno convenuto
inoltre circa la necessità di intervenire tempestivamente sull’impianto
delle provvidenze del sistema bilaterale lombardo dell’artigianato al fine
di adeguarlo ad un contesto attraversato da alcuni elementi:
• un Accordo Quadro sui criteri
per l’accesso agli ammortizzatori sociali in Lombardia per l’anno 2013
certamente più restrittivo alla luce di
una disponibilità di risorse calante in
un quadro di fabbisogni crescenti da
parte di imprese e lavoratori;
• un quadro normativo nazionale
(legge 92/2012) sempre più orientato
all’integrazione del welfare universale
pubblico con risorse paritetiche e bilaterali;
• l’Accordo interconfederale nazionale a proposito del modello del Fondo di Solidarietà bilaterale alternativo
di cui all’art. 3 comma 14 della legge
92 del 2012
Tale contesto chiama in causa, nel
medio periodo, l’esigenza di un riassetto complessivo del catalogo delle
provvidenze ELBA, specialmente sul
terreno del sostegno al reddito. Pertanto, nello specifico, le Parti, ai fini di
una tutela delle disponibilità di ELBA
in ordine ad un suo sempre maggior
ruolo nel welfare a favore delle imprese artigiane lombarde, hanno disposto la provvisoria sospensione di
alcune provvidenze, a far data dal 1
gennaio del 2013 e fino a nuova intesa che interverrà entro il medesimo
mese di gennaio 2013.
Le provvidenze in oggetto sono
le seguenti: Mantenimento occupazionale, Sospensione dell’Attività per
Deroga, Sostegno al Reddito, Contratti di Solidarietà, Sospensione Attività Lavorativa.
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TORRAZZO
ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
SABATO 29 DICEMBRE 2012
3
Categorie: Giampolo Doldi, presidente idraulici e termotecnici
Patentino del Frigorista, novità
La certificazione è europea. La legge c’è, ma il Dpr 43/2012 non è ancora a regime
IL PROBLEMA DEL SETTORE:
LA GENTE FA MOLTA FATICA
A SALDARCI I CONTI
«Anche le aziende pagano
in ritardo. Tutto questo crea
difficoltà alle nostre imprese
che, nel momento in cui non
prendono i soldi dai clienti,
devono pagare dipendenti
e fornitori. Senza contare le
difficoltà d’accesso al credito».
Il D.P.R 43/2012, entrato in vigore
il 5 maggio 2012, prevede che tutte
le persone e le imprese che eseguono interventi tecnici su impianti frigoriferi, condizionatori, pompe di
calore, estintori, antincendio nonché
commutatori ad alta tensione ed altri
apparecchi contenenti gas fluorurati
ad effetto serra, abbiano l’obbligo di
possedere una specifica certificazione
(più conosciuta come «Patentino del
Frigorista») che verrà rilasciata, dopo
il superamento di un esame teorico e
pratico, da organismi di certificazione appositamente accreditati. Le persone e le imprese che intervengono
sugli impianti sopra citati, si dovranno iscrivere in un apposito registro
nazionale che verrà istituito presso il
ministero dell’Ambiente; l’iscrizione
dovrà essere effettuata entro 60 giorni
dalla sua istituzione.
«Attenzione, però» precisa Giampaolo Doldi, «questo Registro, che
in Italia interessa 50mila imprese
impiantistiche, ad oggi non ancora
istituito, sarà gestito dalle Camere
di Commercio che potranno inizialmente rilasciare dei Certificati provvisori che le persone e le imprese
dovranno poi sostituire entro 6 mesi
(dalla data di rilascio) con certificati
effettivi rilasciati da un organismo di
certificazione accreditato e designato
dal ministero dell’Ambiente. Al momento gli organismi di certificazione
abilitati sono soltanto due e altri tre
sono in attesa di concludere l’iter; insomma, ci sono ancora pochi centri
dove poter fare gli esami».
Inoltre il Decreto prevede tempi lunghi per entrare a regime (non
meno di 6 mesi; ma molto probabilmente i tempi saranno più lunghi, dovendo essere ancora emanati alcuni
decreti applicativi)». Le associazioni
di categoria stanno avviando un pressing per ottenere un allungamento
del periodo transitorio, da sei mesi a
un anno. In una lettera inviata al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini,
infatti, Casartigiani, Confartigianato,
Cna e Claai hanno chiesto ufficialmente al governo qualche mese in
più.
Conseguendo fin d’ora la certificazione del Frigorista, quali vantaggi si
possono ottenere? «Due in modo specifico: essere i primi fin d’ora ad essere
in regola non appena l’Italia renderà
il patentino obbligatorio, e incrementare la propria immagine di fronte a
clienti, collaboratori e concorrenti
avrà un enorme impatto a livello di
qualità, professionalità e merito».
Questa è la più immediata novità
che riguarda la categoria degli idraulici e termotecnici (questi ultimi si
occupano della progettazione di impianti idraulici), presieduta alla Libera artigiani di Crema dall’ingegner
Giampaolo Doldi. Ma quali sono i
problemi di questo comparto? «Per la
nostra associazione, sono iscritte 30
aziende circa, delle quali almeno sei
sono imprese strutturate con alcune
decine di dipendenti. Le altre sono
micro aziende da una a tre persone.
Nel complesso, siamo rappresentati
da belle realtà a livello locale. Il problema, quello vero, è uno solo, ed è lo
stesso che ci assilla da mesi: il lavoro
non manca, ma da parte dei clienti ogni scusa è buona per ritardare i
pagamenti. In poche parole, siamo
sempre in emergenza, corriamo dalla
mattina alla sera per la manutenzione
ordinaria e straordinaria, ma la gente
fa fatica a saldare i conti».
Anche le imprese? «Pure loro. Si
servono degli idraulici per fare il “tagliando” obbligatorio agli impianti,
ma liquidano le fatture in ritardo perché sono in difficoltà. E ci accorgiamo
che non stanno facendo investimenti
in macchinari e tecnologia. Questi intoppi creano disagi anche alle nostre
imprese che, nel momento in cui non
ricevono soldi dai clienti, dall’altra
devono pagare dipendenti e fornitori.
A tutto questo si aggiunge l’ostacolo
di accedere al credito perché gli istituti, a loro volta, prestano i soldi con
il contagocce a causa dell’economia in
recessione, dei volumi degli impieghi
in contrazione, del tasso d’interesse a
minimi storici e per la paura che i denari non gli vengano più restituito».
E, allora, che fare? «Al momento
viviamo alla giornata. Si affrontano
gli ordini giorno per giorno, e lavorare ci distrae dalle difficoltà. C’è anche
la concorrenza, ma ormai siamo abituati a servire una clientela fideilizzata e siamo aggiornati dal punto di
vista tecnologico». Allearvi tra voi e
fare rete per competere su mercati più
lontani e meno maturi? «Sarà proprio
questo uno degli argomenti di discussione del 2013».
4 SABATO 29 DICEMBRE 2012
ARTIGIANATO - LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
IL NUOVO TORRAZZO
Sono già al lavoro 1.800 ragazzi per l’edizione 2011-2013
Intraprendere, 10mila studenti
coinvolti in 20 anni
Segue da pagina I
Da sinistra: Paolo Castiglioni (presidente di Space Experience), Marco Bressanelli (presidente
Libera Artigiani), lo scrittore Roberto Provana e l’astronauta Paolo Nespoli.
Che il viaggio verso nuove scoperte debba essere prima di tutto
interiore lo sottolinea anche Roberto Provana: «Gli astronauti si
addestrano continuamente e si dedicano a una formazione costante,
con grande spirito di abnegazione
e flessibilità. La loro esperienza
ci insegna che, per risolvere un
problema, bisogna trascenderlo,
guardarlo dall’alto per coglierne
tutti i dettagli. Un insegnamento
che può essere calato anche nella
gestione di una piccola impresa e,
difatti, il nuovo libro riguarderà
precisamente il modo in cui tradurre le sfide dello spazio nella
quotidianità di un’azienda».
All’incontro era presente anche
Paolo Castiglioni, presidente di
Space Experience, associazione
di ricerca scientifica e tecnologica, che ha l’obiettivo di studiare e
implementare lo sviluppo, l’applicazione e la divulgazione tecnologica derivante dai settori aeronautico e aerospaziale. Dall’esperienza
degli astronauti, trae spunti per
specifici programmi di project
management e special training e si
sta adoperando per fare dell’Italia
il Paese modello della riabilitazione degli astronauti.
«Devo fare i complimenti alla
mia Giunta, sempre molto propositiva», ha commentato il presidente della Libera associazione Artigiani di Crema, Marco
Bressanelli. «A prima vista, un
astronauta e un artigiano hanno
davvero poco in comune ma, in
realtà, entrambi sono chiamati a
fronteggiare delle sfide, tramite i
mezzi che hanno a disposizione e
a entrambi occorre quel coraggio
romantico, necessario per sfidare
l’ignoto».
«Questo appuntamento con Paolo Nespoli» ha continuato il presidente Bressanelli, «è stata senza
dubbio una grande e speciale occasione per fare una formazione di
qualità, come richiedono i tempi:
una formazione sempre più elevata, che sappia guardare lontano e
non c’è niente di meglio che raccogliere qualche idea da chi lontano ci è andato davvero. Quello
che dobbiamo fare è smettere di
piangerci addosso e trovare nuove
strade».
Da sinistra: Andrea Bergami («Associazione Intraprendere»), Giuseppe Zucchetti e Marco
Bressanelli (rispettivamente segretario e presidente Libera Artigiani di Crema).
I numeri parlano da soli: dopo
nove edizioni, a partire dal 1994,
gli studenti coinvolti nel concorso
«Intraprendere» sono oltre 10mila.
L’ultima, 2011-2013, che ha preso il via nel settembre dello scorso
anno, vede interessati 1.800 ragazzi delle scuole superiori, alcuni dei
quali stanno per passare la selezione
che porterà infine al vincitore, entro il maggio del 2013. Il concorso
è senza dubbio una felice intuizione della Libera associazione Artigiani di Crema, che si avvale della
collaborazione dell’«Associazione
Intraprendere», diretta da Andrea
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Le scadenze fiscali e previdenziali
si potranno consultare collegandosi
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Bergami, per tutto ciò che riguarda
gli aspetti organizzativi. L’obiettivo
dichiarato è quello di diffondere lo
spirito dell’intraprendenza fin dai
banchi di scuola, tramite l’ideazione di un progetto imprenditoriale:
un’idea innovativa, a suo tempo, e
lungimirante, tanto da anticipare
iniziative analoghe a livello europeo.
«Dal ‘94 ad oggi, abbiamo sempre
cercato di essere di stimolo in questo senso» ha sottolineato il presidente della Libera Artigiani, Marco
Bressanelli. «C’è chi, tra i giovani,
è abituato a pensare che tutto sia
dovuto, ma purtroppo non è così:
occorre darsi da fare perché la vita
è una sfida, un’incognita e richiede
il coraggio di scelte da compiere in
prima persona. L’imprenditoria ne
rappresenta in qualche modo la sintesi ed è forse uno dei pochi sbocchi
concreti che esistano al momento».
Come ha spiegato il segretario
dell’associazione, Giuseppe Zucchetti, «Intraprendere» si inserisce
nello spazio aperto tra il mondo della
scuola e quello del lavoro, uno spazio
di cui non è ancora stata colmata la
distanza. «Il concorso è forse l’unica
possibilità per gli studenti di cimentarsi in una sana competizione e apprendere così non solo la teoria, ma
anche come questa vada applicata
nella vita concreta. La buona notizia
è che i ragazzi si stanno rivelando
molto più maturi di quanto si possa
pensare: si rendono conto della complessità che comporta la gestione di
un’azienda, anche di piccole dimensioni. Un lavoro che oggi richiede una
competenza non inferiore a quanto ci
si aspetta da un laureato».
Come ricorda Bergami, il fine del
concorso è stimolare l’intraprendenza, la quale non è detto che si concretizzi per forza di cose in un’impresa,
ma è utile ad affrontare qualsiasi tipo
di attività. «Il contributo offerto da
“Intraprendere” consiste nel condurre
i partecipanti a prendere consapevolezza della propria attitudine e motivarli per farne un proprio progetto di
vita». Da non trascurare il fatto che
l’iniziativa è finanziata per l’80% dalla
stessa Libera Artigiani. Ha aggiunto Zucchetti: «E’ evidente che, con
qualche risorsa in più a disposizione,
potrebbe crescere ulteriormente e
assicurarci la possibilità di seguire il
vincitore anche nella eventuale fase di
realizzazione del suo progetto».
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