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Carissimi giovani, sento la responsabilità di esservi accanto e

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Carissimi giovani, sento la responsabilità di esservi accanto e
Carissimi giovani,
sento la responsabilità di esservi accanto
e sostenervi nel faticoso cammino che percorrete
per raggiungere i vostri ideali e realizzare i vostri progetti…
(dalla Lettera dell’Arcivescovo ai Giovani - 19 luglio)
Coordinatore curatore
Mons. GIACINTO TAVILLA
In copertina: Duomo di Messina, Cristo Pantocratore
BO LL E TTIN O
E CC L E S I A S T I C O
M E S S I NE S E
ANNO XCVII - N. 3 - LUGLIO - SETTEMBRE 2008
Sommario
SANTA SEDE
Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI
per la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù . . . . . . . .
XXIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ A SYDNEY
Discorso del Santo Padre Benedetto XVI nella Veglia con i giovani . .
p. 443
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CEI
COMMISSIONE EPISCOPALE PER L’ECUMENISMO E IL DIALOGO
COMMISSIONE EPISCOPALE
PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE
Messaggio per la 3a Giornata per la salvaguardia del creato . . . . .
CESi
Messaggio delle Chiese di Sicilia per l’apertura dell’Anno Scolastico .
Messaggio del Vescovo Delegato S. E. Mons. Michele Pennisi . . . .
ATTI ARCIVESCOVILI
Richiesta di Rogatoria al Vescovo di Cremona . . . . . . . . .
Omelia dell’Arcivescovo per l’Ordinazione Presbiterale
di Luigi Calapaj S. D. B. . . . . . . . . . . . . . . . .
Messaggio di solidarietà dell’Arcivescovo
ai dipendenti della “Molini Gazzi” . . . . . . . . . . .
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
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p. 473
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Imprimatur dell’Arcivescovo alla preghiera a S. Domenica V. e M.,
Patrona della Comunità parrocchiale di Protonotaro (Castroreale).
Lettera dell’Arcivescovo ai giovani
per la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana . . . . .
Imprimatur dell’Arcivescovo alla preghiera
alla Beata Vergine Maria di Portosalvo, Patrona
della Comunità parrocchiale di Protonotaro di Barcellona P. G. .
Messaggio dell’Arcivescovo sul significato religioso della vara . .
Messaggio dell’Arcivescovo per la festa di S. Bartolomeo Apostolo .
Lettera dell’Arcivescovo ai Diaconi per l’incontro di programmazione
delle linee pastorali . . . . . . . . . . . . . . . .
Telegramma di auguri all’Ecc.mo Mons. Giuseppe Betori
Arcivescovo eletto di Firenze Risposta di S. E. Mons. Betori . .
Lettera dell’Arcivescovo alla Superiora Generale delle Suore
Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace
per la Beatificazione del Fondatore P. Francesco Pianzola . . .
ATTI DELLA CURIA
NOMINE
– Direttore di Ufficio della Curia Arcivescovile. . . .
– Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano
per il Sostentamento del Clero . . . . . . . . .
– Parroco . . . . . . . .
– Rettore . . . . . . . . .
– Cappellano . . . . . . . . . . . . . . .
– Vicario Parrocchiale . . . . . . . . . . . .
SACRE ORDINAZIONI
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– Presbiterato . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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PRESBITERIO
Lettera invito dell’Arcivescovo ai Sacerdoti e ai Diaconi in occasione
dell’Assemblea del Clero per la presentazione della Lettera Pastorale
con la comunicazione del calendario dei corsi di Esercizi Spirituali .
Nota del Direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali Ecclesiastici .
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MESSINESE
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VITA DIOCESANA
Peregrinatio della Madonna della Lettera
nelle Comunità della Vallata di Giostra . . . . . . . . . . .
Comunicato invito ai Signori Giornalisti per la presentazione
della Rassegna “Fede Arte Musica Estate 2008”. . . . . . . .
Comunicato Stampa per l’inaugurazione a Barcellona
della Mostra fotografica “Scatti di quotidianità.
Messina per la Terra Santa”, alla presenza dell’Arcivescovo . . .
Comunicato invito ai Signori Giornalisti per la presentazione
della Giornata Mondiale della Gioventù in Diocesi . . . . . . .
Comunicato stampa alla vigilia della celebrazione della GMG diocesana .
Comunicato stampa per le celebrazioni della Solennità
dell’Assunzione della Beata Vergine Maria . . . . . . . . .
Celebrazione a Lipari della Solennità di S. Bartolomeo Apostolo . . .
Comunicato Stampa per la presentazione del volume
“La Cattedrale di Messina” . . . . . . . . . . . . . . .
ANNO PAOLINO
Incontro Diocesano di Formazione Paolina . . . . . . . .
CARITAS DIOCESANA
Iniziativa di solidarietà e fraternità con i bambini Rom . . . . .
UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DEI GIOVANI
“Vogliamo svegliare l’aurora”. La GMG a Messina. . . . . . .
SEMINARIO ARCIVESCOVILE
Attività estive vocazionali . . . . . . . . . . . . . . .
DIARIO PASTORALE
Mese di Luglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Mese di Agosto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Mese di Settembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
NELLA PACE DEL SIGNORE
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Don Vincenzo Santospirito . . . . . . . . . . . . . . . .
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RASSEGNA STAMPA . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ECCLESIASTICO
MESSINESE
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SANTA
SE D E
X X I I I G I O R N A TA M O N D I A LE
D E L L A G I OV E N T Ù
MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ
BENEDETTO XVI
«Avrete forza dallo Spirito Santo
che scenderà su di voi e mi sarete testimoni» (At 1,8)
Cari giovani!
1. La XXIII Giornata Mondiale della Gioventù
Ricordo sempre con grande gioia i vari momenti trascorsi insieme a
Colonia, nell’agosto 2005. Alla fine di quell’indimenticabile manifestazione di fede e di entusiasmo, che resta impressa nel mio spirito e nel mio
cuore, vi ho dato appuntamento per il prossimo incontro che si terrà a Sydney, nel 2008. Sarà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù ed avrà
come tema: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni» (At 1,8). Il filo conduttore della preparazione spirituale all’appuntamento di Sydney è lo Spirito Santo e la missione. Se nel 2006 ci
siamo soffermati a meditare sullo Spirito Santo come Spirito di verità, nel
2007 cerchiamo di scoprirlo più profondamente quale Spirito d’amore, per
incamminarci poi verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2008, riflettendo sullo Spirito di fortezza e testimonianza, che ci dona il coraggio
di vivere il Vangelo e l’audacia di proclamarlo. Diventa perciò fondamentale che ciascuno di voi giovani, nella sua comunità e con i suoi educatori,
possa riflettere su questo Protagonista della storia della salvezza che è lo
Spirito Santo o Spirito di Gesù, per raggiungere questi alti scopi: riconoSANTA
SEDE
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scere la vera identità dello Spirito anzitutto ascoltando la Parola di Dio nella
Rivelazione della Bibbia; prendere una lucida coscienza della sua continua,
attiva presenza nella vita della Chiesa, in particolare riscoprendo che lo Spirito Santo si pone come “anima”, respiro vitale della propria vita cristiana,
grazie ai sacramenti dell’iniziazione cristiana - Battesimo, Confermazione
ed Eucaristia; diventare così capace di maturare una comprensione di Gesù
sempre più approfondita e gioiosa e, contemporaneamente, di realizzare
un’efficace attuazione del Vangelo all’alba del terzo millennio. Volentieri
con questo messaggio vi offro un tracciato di meditazione da approfondire
lungo quest’anno di preparazione, su cui verificare la qualità della vostra
fede nello Spirito Santo, ritrovarla se smarrita, rafforzarla se indebolita, gustarla come compagnia del Padre e del Figlio Gesù Cristo, grazie appunto
all’opera indispensabile dello Spirito Santo. Non dimenticate mai che la
Chiesa, anzi l’umanità stessa, quella che vi sta attorno e che vi aspetta nel
vostro futuro, attende molto da voi giovani perché avete in voi il dono supremo del Padre, lo Spirito di Gesù.
2. La promessa dello Spirito Santo nella Bibbia
L’attento ascolto della Parola di Dio a riguardo del mistero e dell’opera
dello Spirito Santo ci apre a conoscenze grandi e stimolanti che riassumo
nei punti seguenti.
Poco prima della sua ascensione, Gesù disse ai discepoli: «Manderò su
di voi quello che il Padre mio ha promesso» (Lc 24,49). Ciò si realizzò nel
giorno della Pentecoste, quando essi erano riuniti in preghiera nel Cenacolo con la Vergine Maria. L’effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente fu il compimento di una promessa di Dio assai più antica, annunciata
e preparata in tutto l’Antico Testamento.
In effetti, fin dalle prime pagine la Bibbia evoca lo spirito di Dio come
un soffio che «aleggiava sulle acque» (cfr Gn 1,2) e precisa che Dio soffiò
nelle narici dell’uomo un alito di vita (cfr Gn 2,7), infondendogli così la
vita stessa. Dopo il peccato originale, lo spirito vivificante di Dio si manifesterà diverse volte nella storia degli uomini, suscitando profeti per incitare il popolo eletto a tornare a Dio e ad osservarne fedelmente i
comandamenti. Nella celebre visione del profeta Ezechiele, Dio fa rivivere
con il suo spirito il popolo d’Israele, raffigurato da “ossa inaridite” (cfr 37,114). Gioele profetizza un’”effusione dello spirito” su tutto il popolo, nessuno escluso: «Dopo questo - scrive l’Autore sacro -, io effonderò il mio
spirito sopra ogni uomo... Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei
giorni, effonderò il mio spirito» (3,1-2).
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ECCLESIASTICO
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Nella “pienezza del tempo” (cfr Gal 4,4), l’angelo del Signore annuncia alla Vergine di Nazaret che lo Spirito Santo, “potenza dell’Altissimo”,
scenderà e stenderà su di lei la sua ombra. Colui che ella partorirà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio (cfr Lc 1,35). Secondo l’espressione del
profeta Isaia, il Messia sarà colui sul quale si poserà lo Spirito del Signore
(cfr 11,1-2; 42,1). Proprio questa profezia Gesù riprese all’inizio del suo
ministero pubblico nella sinagoga di Nazaret: «Lo Spirito del Signore - Egli
disse fra lo stupore dei presenti - è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per
rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore»
(Lc 4,18-19; cfr Is 61,1-2). Rivolgendosi ai presenti, riferirà a se stesso queste parole profetiche affermando: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che
voi avete udita con i vostri orecchi» (Lc 4,21). Ed ancora, prima della sua
morte in croce, annuncerà più volte ai discepoli la venuta dello Spirito
Santo, il “Consolatore”, la cui missione sarà quella di rendergli testimonianza e di assistere i credenti, insegnando loro e guidandoli alla Verità tutta
intera (cfr Gv 14,16-17.25-26; 15,26; 16,13).
3. La Pentecoste, punto di partenza della missione della Chiesa
La sera del giorno della sua risurrezione Gesù, apparendo ai discepoli,
«alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo”» (Gv 20,22). Con ancor
più forza lo Spirito Santo scese sugli Apostoli il giorno della Pentecoste:
«Venne all’improvviso dal cielo un rombo - si legge negli Atti degli Apostoli - come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si
trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro» (2,2-3).
Lo Spirito Santo rinnovò interiormente gli Apostoli, rivestendoli di una
forza che li rese audaci nell’annunciare senza paura: «Cristo è morto e risuscitato!». Liberi da ogni timore essi iniziarono a parlare con franchezza
(cfr At 2,29; 4,13; 4,29.31). Da pescatori intimoriti erano diventati araldi coraggiosi del Vangelo. Persino i loro nemici non riuscivano a capire come
mai uomini «senza istruzione e popolani» (cfr At 4,13) fossero in grado di
mostrare un simile coraggio e sopportare le contrarietà, le sofferenze e le
persecuzioni con gioia. Niente poteva fermarli. A coloro che cercavano di
ridurli al silenzio rispondevano: «Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Così nacque la Chiesa, che dal giorno
della Pentecoste non ha cessato di irradiare la Buona Novella «fino agli
estremi confini della terra» (At 1,8).
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SEDE
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4. Lo Spirito Santo, anima della Chiesa e principio di comunione
Ma per comprendere la missione della Chiesa dobbiamo tornare nel Cenacolo dove i discepoli restarono insieme (cfr Lc 24,49), pregando con
Maria, la “Madre”, in attesa dello Spirito promesso. A quest’icona della
Chiesa nascente ogni comunità cristiana deve costantemente ispirarsi. La fecondità apostolica e missionaria non è principalmente il risultato di programmi e metodi pastorali sapientemente elaborati ed “efficienti”, ma è
frutto dell’incessante preghiera comunitaria (cfr Paolo VI, Esort. apost.
Evangelii nuntiandi, 75). L’efficacia della missione presuppone, inoltre,
che le comunità siano unite, abbiano cioè «un cuore solo e un’anima sola»
(cfr At 4,32), e siano disposte a testimoniare l’amore e la gioia che lo Spirito Santo infonde nei cuori dei fedeli (cfr At 2,42). Il Servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a scrivere che prima di essere azione, la missione della
Chiesa è testimonianza e irradiazione (cfr Enc. Redemptoris missio, 26).
Così avveniva all’inizio del cristianesimo, quando i pagani, scrive Tertulliano, si convertivano vedendo l’amore che regnava tra i cristiani: «Vedi dicono - come si amano tra loro» (cfr Apologetico, 39 § 7).
Concludendo questo rapido sguardo alla Parola di Dio nella Bibbia, vi
invito a notare come lo Spirito Santo sia il dono più alto di Dio all’uomo,
quindi la testimonianza suprema del suo amore per noi, un amore che si
esprime concretamente come “sì alla vita” che Dio vuole per ogni sua creatura. Questo “sì alla vita” ha la sua forma piena in Gesù di Nazaret e nella
sua vittoria sul male mediante la redenzione. A questo proposito non dimentichiamo mai che l’Evangelo di Gesù, proprio in forza dello Spirito,
non si riduce ad una pura constatazione, ma vuole diventare “bella notizia
per i poveri, liberazione per i prigionieri, vista ai ciechi...”. E’ quanto si manifestò con vigore il giorno di Pentecoste, diventando grazia e compito della
Chiesa verso il mondo, la sua missione prioritaria.
Noi siamo i frutti di questa missione della Chiesa per opera dello Spirito Santo. Noi portiamo dentro di noi quel sigillo dell’amore del Padre in
Gesù Cristo che è lo Spirito Santo. Non dimentichiamolo mai, perché lo
Spirito del Signore si ricorda sempre di ciascuno e vuole, mediante voi giovani in particolare, suscitare nel mondo il vento e il fuoco di una nuova
Pentecoste.
5. Lo Spirito Santo “Maestro interiore“
Cari giovani, anche oggi lo Spirito Santo continua dunque ad agire con
potenza nella Chiesa e i suoi frutti sono abbondanti nella misura in cui
siamo disposti ad aprirci alla sua forza rinnovatrice. Per questo è impor-
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ECCLESIASTICO
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tante che ciascuno di noi Lo conosca, entri in rapporto con Lui e da Lui si
lasci guidare. Ma a questo punto sorge naturalmente una domanda: chi è
per me lo Spirito Santo? Non sono infatti pochi i cristiani per i quali Egli
continua ad essere il “grande sconosciuto“. Ecco perché, preparandoci alla
prossima Giornata Mondiale della Gioventù, ho voluto invitarvi ad approfondire la conoscenza personale dello Spirito Santo. Nella nostra professione di fede proclamiamo: «Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà
la vita e procede dal Padre e dal Figlio» (Simbolo di Nicea-Costantinopoli).
Sì, lo Spirito Santo, Spirito d’amore del Padre e del Figlio, è Sorgente di vita
che ci santifica, «perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). Tuttavia non basta
conoscerLo; occorre accoglierLo come guida delle nostre anime, come il
“Maestro interiore” che ci introduce nel Mistero trinitario, perché Egli solo
può aprirci alla fede e permetterci di viverla ogni giorno in pienezza. Egli
ci spinge verso gli altri, accende in noi il fuoco dell’amore, ci rende missionari della carità di Dio.
So bene quanto voi giovani portiate nel cuore grande stima ed amore
verso Gesù, come desideriate incontrarLo e parlare con Lui. Ebbene ricordatevi che proprio la presenza dello Spirito in noi attesta, costituisce e costruisce la nostra persona sulla Persona stessa di Gesù crocifisso e risorto.
Rendiamoci dunque familiari dello Spirito Santo, per esserlo di Gesù.
6. I Sacramenti della Confermazione e dell’Eucaristia
Ma - direte - come possiamo lasciarci rinnovare dallo Spirito Santo e
crescere nella nostra vita spirituale? La risposta - lo sapete - è: lo si può per
mezzo dei Sacramenti, perché la fede nasce e si irrobustisce in noi grazie ai
Sacramenti, innanzitutto a quelli dell’iniziazione cristiana: il Battesimo, la
Confermazione e l’Eucaristia, che sono complementari e inscindibili (cfr
Catechismo della Chiesa Cattolica, 1285). Questa verità sui tre Sacramenti
che sono all’inizio del nostro essere cristiani è forse trascurata nella vita di
fede di non pochi cristiani, per i quali essi sono gesti compiuti nel passato
senza incidenza reale sull’oggi, come radici senza linfa vitale. Avviene che,
ricevuta la Confermazione, diversi giovani si allontanano dalla vita di fede.
E ci sono anche giovani che nemmeno ricevono questo sacramento. Eppure
è con i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e poi, in modo continuativo, dell’Eucaristia che lo Spirito Santo ci rende figli del Padre, fratelli di Gesù, membri della sua Chiesa, capaci di una vera testimonianza al
Vangelo, fruitori della gioia della fede.
Vi invito perciò a riflettere su quanto qui vi scrivo. Oggi è particolar-
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SEDE
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mente importante riscoprire il sacramento della Confermazione e ritrovarne
il valore per la nostra crescita spirituale. Chi ha ricevuto i sacramenti del
Battesimo e della Confermazione ricordi che è diventato “tempio dello Spirito”: Dio abita in lui. Sia sempre cosciente di questo e faccia sì che il tesoro che è in lui porti frutti di santità. Chi è battezzato, ma non ha ancora
ricevuto il sacramento della Confermazione, si prepari a riceverlo sapendo
che così diventerà un cristiano “compiuto”, poiché la Confermazione perfeziona la grazia battesimale (cfr CCC, 1302-1304).
La Confermazione ci dona una forza speciale per testimoniare e glorificare Dio con tutta la nostra vita (cfr Rm 12,1); ci rende intimamente consapevoli della nostra appartenenza alla Chiesa, “Corpo di Cristo”, del quale
tutti siamo membra vive, solidali le une con le altre (cfr 1 Cor 12,12-25).
Lasciandosi guidare dallo Spirito, ogni battezzato può apportare il proprio
contributo all’edificazione della Chiesa grazie ai carismi che Egli dona,
poiché «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per
l’utilità comune» (1 Cor 12,7). E quando lo Spirito agisce reca nell’animo
i suoi frutti che sono «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). A quanti tra voi non hanno ancora
ricevuto il sacramento della Confermazione rivolgo il cordiale invito a prepararsi ad accoglierlo, chiedendo l’aiuto dei loro sacerdoti. E’ una speciale
occasione di grazia che il Signore vi offre: non lasciatevela sfuggire!
Vorrei qui aggiungere una parola sull’Eucaristia. Per crescere nella vita
cristiana, è necessario nutrirsi del Corpo e Sangue di Cristo: infatti, siamo
battezzati e confermati in vista dell’Eucaristia (cfr CCC, 1322; Esort. apost.
Sacramentum caritatis, 17). “Fonte e culmine” della vita ecclesiale, l’Eucaristia è una “Pentecoste perpetua”, poiché ogni volta che celebriamo la
Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a
Cristo e in Lui ci trasforma. Se, cari giovani, parteciperete frequentemente
alla Celebrazione eucaristica, se consacrerete un po’ del vostro tempo all’adorazione del SS.mo Sacramento, dalla Sorgente dell’amore, che è l’Eucaristia, vi verrà quella gioiosa determinazione di dedicare la vita alla
sequela del Vangelo. Sperimenterete al tempo stesso che là dove non arrivano le nostre forze, è lo Spirito Santo a trasformarci, a colmarci della sua
forza e a renderci testimoni pieni dell’ardore missionario del Cristo risorto.
7. La necessità e l’urgenza della missione
Molti giovani guardano alla loro vita con apprensione e si pongono tanti
interrogativi circa il loro futuro. Essi si chiedono preoccupati: Come inserirsi in un mondo segnato da numerose e gravi ingiustizie e sofferenze?
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Come reagire all’egoismo e alla violenza che talora sembrano prevalere?
Come dare senso pieno alla vita? Come contribuire perché i frutti dello Spirito che abbiamo sopra ricordato, “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé” (n. 6), inondino questo
mondo ferito e fragile, il mondo dei giovani anzitutto? A quali condizioni
lo Spirito vivificante della prima creazione e soprattutto della seconda creazione o redenzione può diventare l’anima nuova dell’umanità? Non dimentichiamo che quanto più è grande il dono di Dio - e quello dello Spirito
di Gesù è il massimo - altrettanto è grande il bisogno del mondo di riceverlo
e dunque grande ed appassionante è la missione della Chiesa di darne testimonianza credibile. E voi giovani, con la Giornata Mondiale della Gioventù, in certo modo attestate la volontà di partecipare a tale missione. A
questo proposito, mi preme, cari amici, ricordarvi qui alcune verità di riferimento su cui meditare. Ancora una volta vi ripeto che solo Cristo può colmare le aspirazioni più intime del cuore dell’uomo; solo Lui è capace di
umanizzare l’umanità e condurla alla sua “divinizzazione”. Con la potenza
del suo Spirito Egli infonde in noi la carità divina, che ci rende capaci di
amare il prossimo e pronti a metterci al suo servizio. Lo Spirito Santo illumina, rivelando Cristo crocifisso e risorto, ci indica la via per diventare più
simili a Lui, per essere cioè “espressione e strumento dell’amore che da Lui
promana” (Enc. Deus caritas est, 33). E chi si lascia guidare dallo Spirito
comprende che mettersi al servizio del Vangelo non è un’opzione facoltativa, perché avverte quanto sia urgente trasmettere anche agli altri questa
Buona Novella. Tuttavia, occorre ricordarlo ancora, possiamo essere testimoni di Cristo solo se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, che è
«l’agente principale dell’evangelizzazione» (cfr Evangelii nuntiandi, 75)
e «il protagonista della missione» (cfr Redemptoris missio, 21). Cari giovani, come hanno più volte ribadito i miei venerati Predecessori Paolo VI
e Giovanni Paolo II, annunciare il Vangelo e testimoniare la fede è oggi più
che mai necessario (cfr Redemptoris missio, 1). Qualcuno pensa che presentare il tesoro prezioso della fede alle persone che non la condividono significhi essere intolleranti verso di loro, ma non è così, perché proporre
Cristo non significa imporlo (cfr Evangelii nuntiandi, 80). Del resto, duemila anni or sono dodici Apostoli hanno dato la vita affinché Cristo fosse
conosciuto e amato. Da allora il Vangelo continua nei secoli a diffondersi
grazie a uomini e donne animati dallo stesso loro zelo missionario. Pertanto, anche oggi occorrono discepoli di Cristo che non risparmino tempo
ed energie per servire il Vangelo. Occorrono giovani che lascino ardere dentro di sé l’amore di Dio e rispondano generosamente al suo appello pressante, come hanno fatto tanti giovani beati e santi del passato e anche di
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SEDE
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tempi a noi vicini. In particolare, vi assicuro che lo Spirito di Gesù oggi invita voi giovani ad essere portatori della bella notizia di Gesù ai vostri coetanei. L’indubbia fatica degli adulti di incontrare in maniera comprensibile
e convincente l’area giovanile può essere un segno con cui lo Spirito intende spingere voi giovani a farvi carico di questo. Voi conoscete le idealità, i linguaggi, ed anche le ferite, le attese, ed insieme la voglia di bene dei
vostri coetanei. Si apre il vasto mondo degli affetti, del lavoro, della formazione, dell’attesa, della sofferenza giovanile... Ognuno di voi abbia il
coraggio di promettere allo Spirito Santo di portare un giovane a Gesù Cristo, nel modo che ritiene migliore, sapendo “rendere conto della speranza
che è in lui, con dolcezza” (cfr 1 Pt 3,15).
Ma per raggiungere questo scopo, cari amici, siate santi, siate missionari, poiché non si può mai separare la santità dalla missione (cfr Redemptoris missio, 90). Non abbiate paura di diventare santi missionari come
san Francesco Saverio, che ha percorso l’Estremo Oriente annunciando la
Buona Novella fino allo stremo delle forze, o come santa Teresa del Bambino Gesù, che fu missionaria pur non avendo lasciato il Carmelo: sia l’uno
che l’altra sono “Patroni delle Missioni”. Siate pronti a porre in gioco la
vostra vita per illuminare il mondo con la verità di Cristo; per rispondere
con amore all’odio e al disprezzo della vita; per proclamare la speranza di
Cristo risorto in ogni angolo della terra.
8. Invocare una “nuova Pentecoste” sul mondo
Cari giovani, vi attendo numerosi nel luglio 2008 a Sydney. Sarà un’occasione provvidenziale per sperimentare appieno la potenza dello Spirito
Santo. Venite numerosi, per essere segno di speranza e sostegno prezioso
per le comunità della Chiesa in Australia che si preparano ad accogliervi.
Per i giovani del Paese che ci ospiterà sarà un’opportunità eccezionale di annunciare la bellezza e la gioia del Vangelo ad una società per molti versi secolarizzata. L’Australia, come tutta l’Oceania, ha bisogno di riscoprire le
sue radici cristiane. Nell’Esortazione post-sinodale Ecclesia in Oceania
Giovanni Paolo II scriveva: «Con la potenza dello Spirito Santo, la Chiesa
in Oceania si sta preparando per una nuova evangelizzazione di popoli che
oggi sono affamati di Cristo... La nuova evangelizzazione è una priorità per
la Chiesa in Oceania» (n. 18).
Vi invito a dedicare tempo alla preghiera e alla vostra formazione spirituale in quest’ultimo tratto del cammino che ci conduce alla XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, affinché a Sydney possiate rinnovare le
promesse del vostro Battesimo e della vostra Confermazione. Insieme in-
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BOLLETTINO
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MESSINESE
vocheremo lo Spirito Santo, chiedendo con fiducia a Dio il dono di una rinnovata Pentecoste per la Chiesa e per l’umanità del terzo millennio.
Maria, unita in preghiera agli Apostoli nel Cenacolo, vi accompagni durante questi mesi ed ottenga per tutti i giovani cristiani una nuova effusione
dello Spirito Santo che ne infiammi i cuori. Ricordate: la Chiesa ha fiducia
in voi! Noi Pastori, in particolare, preghiamo perché amiate e facciate amare
sempre più Gesù e Lo seguiate fedelmente. Con questi sentimenti vi benedico tutti con grande affetto.
Da Lorenzago, 20 luglio 2007
BENEDETTO PP. XVI
SANTA
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Veglia con i giovani
DISCORSO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Ippodromo di Randwick
Sabato, 19 luglio 2008
Carissimi giovani,
ancora una volta, questa sera, abbiamo udito la grande promessa di Cristo
– “avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi” – ed abbiamo ascoltato il suo comando – “mi sarete testimoni… fino agli estremi confini della
terra” (At 1,8). Furono proprio queste le ultime parole che Gesù pronunciò
prima della sua ascensione al cielo. Cosa abbiano provato gli Apostoli nell’udirle possiamo soltanto immaginarlo. Ma sappiamo che il loro profondo
amore per Gesù e la loro fiducia nella sua parola li spinse a radunarsi e ad attendere; non ad attendere senza scopo, ma insieme, uniti nella preghiera, con
le donne e con Maria nella sala superiore (cfr At 1,14). Questa sera noi facciamo lo stesso. Radunati davanti alla nostra Croce che ha tanto viaggiato e all’icona di Maria, sotto lo splendore celeste della costellazione della Croce del
Sud, noi preghiamo. Questa sera, io prego per voi e per i giovani di ogni parte
del mondo. Lasciatevi ispirare dall’esempio dei vostri Patroni! Accogliete nel
vostro cuore e nella vostra mente i sette doni dello Spirito Santo! Riconoscete
e credete nella potenza dello Spirito Santo nella vostra vita!
L’altro giorno abbiamo parlato dell’unità e dell’armonia della creazione
di Dio e del nostro posto in essa. Abbiamo ricordato come, mediante il
grande dono del Battesimo, noi, che siamo creati ad immagine e somiglianza di Dio, siamo rinati, siamo divenuti figli adottivi di Dio, nuove creature. Ed è perciò come figli della luce di Cristo – simboleggiata dalle
candele accese che ora tenete in mano – che diamo testimonianza nel nostro mondo allo splendore che nessuna tenebra può vincere (cfr Gv 1,5).
Questa sera fissiamo la nostra attenzione sul “come” diventare testi-
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ECCLESIASTICO
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moni. Abbiamo bisogno di conoscere la persona dello Spirito Santo e la sua
presenza vivificante nella nostra vita. Non è cosa facile! In effetti, la varietà di immagini che troviamo nella Scrittura a riguardo dello Spirito –
vento, fuoco, soffio – sono un segno della nostra difficoltà ad esprimere su
di lui una nostra comprensione articolata. E tuttavia sappiamo che è lo Spirito Santo che, benché silenzioso e invisibile, offre direzione e definizione
alla nostra testimonianza su Gesù Cristo.
Voi già sapete che la nostra testimonianza cristiana è offerta ad un mondo
che per molti aspetti è fragile. L’unità della creazione di Dio è indebolita da
ferite che vanno in profondità, quando le relazioni sociali si rompono o
quando lo spirito umano è quasi completamente schiacciato mediante lo
sfruttamento e l’abuso delle persone. Di fatto, la società contemporanea subisce un processo di frammentazione a causa di un modo di pensare che è per
natura sua di corta visione, perché trascura l’intero orizzonte della verità –
della verità riguardo a Dio e riguardo a noi. Per sua natura il relativismo non
riesce a vedere l’intero quadro. Ignora quegli stessi principi che ci rendono
capaci di vivere e di crescere nell’unità, nell’ordine e nell’armonia.
Qual è la nostra risposta, come testimoni cristiani, a un mondo diviso e
frammentato? Come possiamo offrire la speranza di pace, di guarigione e di
armonia a quelle “stazioni” di conflitto, di sofferenza e di tensione attraverso
le quali voi avete scelto di passare con questa Croce della Giornata Mondiale
della Gioventù? L’unità e la riconciliazione non possono essere raggiunte mediante i nostri sforzi soltanto. Dio ci ha fatto l’uno per l’altro (cfr Gn 2,24) e
soltanto in Dio e nella sua Chiesa possiamo trovare quell’unità che cerchiamo.
Eppure, a fronte delle imperfezioni e delle delusioni sia individuali che istituzionali, noi siamo tentati a volte di costruire artificialmente una comunità
“perfetta”. Non si tratta di una tentazione nuova. La storia della Chiesa contiene molti esempi di tentativi di aggirare o scavalcare le debolezze ed i fallimenti umani per creare un’unità perfetta, un’utopia spirituale.
Tali tentativi di costruire l’unità in realtà la minano! Separare lo Spirito
Santo dal Cristo presente nella struttura istituzionale della Chiesa comprometterebbe l’unità della comunità cristiana, che è precisamente il dono dello
Spirito! Ciò tradirebbe la natura della Chiesa quale Tempio vivo dello Spirito Santo (cfr 1 Cor 3,16). E’ lo Spirito infatti che guida la Chiesa sulla via
della piena verità e la unifica nella comunione e nelle opere del ministero
(cfr Lumen gentium, 4). Purtroppo la tentazione di “andare avanti da soli”
persiste. Alcuni parlano della loro comunità locale come di un qualcosa di
separato dalla cosiddetta Chiesa istituzionale, descrivendo la prima come
flessibile ed aperta allo Spirito, e la seconda come rigida e priva dello Spirito.
L’unità appartiene all’essenza della Chiesa (cfr Catechismo della
SANTA
SEDE
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Chiesa Cattolica, 813); è un dono che dobbiamo riconoscere e aver caro.
Questa sera preghiamo per il nostro proposito di coltivare l’unità: di contribuire ad essa! di resistere ad ogni tentazione di andarcene via! Poiché è
esattamente l’ampiezza, la vasta visione della nostra fede – solida ed insieme aperta, consistente e insieme dinamica, vera e tuttavia sempre protesa
ad una conoscenza più profonda – che possiamo offrire al nostro mondo.
Cari giovani, non è forse a causa della vostra fede che amici in difficoltà o
alla ricerca di senso nella loro vita si sono rivolti a voi? Siate vigilanti! Sappiate ascoltare! Attraverso le dissonanze e le divisioni del mondo, potete
voi udire la voce concorde dell’umanità? Dal bimbo derelitto di un campo
nel Darfur ad un adolescente turbato, ad un genitore in ansia in una qualsiasi periferia, o forse proprio ora dalle profondità del vostro cuore, emerge
il medesimo grido umano che anela ad un riconoscimento, ad un’appartenenza, all’unità. Chi soddisfa questo desiderio umano essenziale ad essere
uno, ad essere immerso nella comunione, ad essere edificato, ad essere guidato alla verità? Lo Spirito Santo! Questo è il suo ruolo: portare a compimento l’opera di Cristo. Arricchiti dei doni dello Spirito, voi avrete la forza
di andare oltre le visioni parziali, la vuota utopia, la precarietà fugace, per
offrire la coerenza e la certezza della testimonianza cristiana!
Amici, quando recitiamo il Credo affermiamo: “Credo nello Spirito
Santo, che è Signore e dà la vita”. Lo “Spirito creatore” è la potenza di Dio
che dà la vita a tutta la creazione ed è la fonte di vita nuova e abbondante
in Cristo. Lo Spirito mantiene la Chiesa unita al suo Signore e fedele alla
Tradizione apostolica. Egli è l’ispiratore delle Sacre Scritture e guida il Popolo di Dio alla pienezza della verità (cfr Gv 16,13). In tutti questi modi lo
Spirito è il “datore di vita”, che ci conduce al cuore stesso di Dio. Così,
quanto più consentiamo allo Spirito di dirigerci, tanto maggiore sarà la nostra configurazione a Cristo e tanto più profonda la nostra immersione nella
vita del Dio uno e trino.
Questa partecipazione alla natura stessa di Dio (cfr 2 Pt,1,4) avviene,
nello svolgersi dei quotidiani eventi della vita, in cui Egli è sempre presente
(cfr Bar 3,38). Vi sono momenti, tuttavia, nei quali possiamo essere tentati
di ricercare un certo appagamento fuori di Dio. Gesù stesso chiese ai Dodici: “Forse anche voi volete andarvene?” (Gv 6,67). Un tale allontanamento magari offre l’illusione della libertà. Ma dove ci porta? Da chi
possiamo noi andare? Nei nostri cuori, infatti, sappiamo che solo il Signore
ha “parole di vita eterna” (Gv 6,67-69). L’allontanamento da lui è solo un
futile tentativo di fuggire da noi stessi (cfr S. Agostino, Confessioni VIII,7).
Dio è con noi nella realtà della vita e non nella fantasia! Affrontare la realtà,
non di sfuggirla: è questo ciò che noi cerchiamo! Perciò lo Spirito Santo
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con delicatezza, ma anche con risolutezza ci attira a ciò che è reale, a ciò che
è durevole, a ciò che è vero. E’ lo Spirito che ci riporta alla comunione con
la Trinità Santissima! Lo Spirito Santo è stato in vari modi la Persona dimenticata della Santissima Trinità. Una chiara comprensione di lui sembra
quasi fuori della nostra portata. E tuttavia quando ero ancora ragazzino, i
miei genitori, come i vostri, mi insegnarono il segno della Croce e così
giunsi presto a capire che c’è un Dio in tre Persone, e che la Trinità è al
centro della fede e della vita cristiana. Quando crebbi in modo da avere una
certa comprensione di Dio Padre e di Dio Figlio - i nomi significavano già
parecchio - la mia comprensione della terza Persona della Trinità rimaneva
molto carente. Perciò, da giovane sacerdote incaricato di insegnare teologia,
decisi di studiare i testimoni eminenti dello Spirito nella storia della Chiesa.
Fu in questo itinerario che mi ritrovai a leggere, tra gli altri, il grande sant’Agostino. La sua comprensione dello Spirito Santo si sviluppò in modo
graduale; fu una lotta. Da giovane aveva seguito il Manicheismo – uno di
quei tentativi che ho menzionato prima, di creare un’utopia spirituale separando le cose dello spirito da quelle della carne. Di conseguenza, all’inizio egli era sospettoso di fronte all’insegnamento cristiano sull’incarnazione
di Dio. E tuttavia la sua esperienza dell’amore di Dio presente nella Chiesa
lo portò a cercarne la fonte nella vita del Dio uno e trino. Questo lo portò a
tre particolari intuizioni sullo Spirito Santo come vincolo di unità all’interno della Santissima Trinità: unità come comunione, unità come amore
durevole, unità come donante e dono. Queste tre intuizioni non sono soltanto teoriche. Esse aiutano a spiegare come opera lo Spirito. In un mondo
in cui sia gli individui sia le comunità spesso soffrono dell’assenza di unità
e di coesione, tali intuizioni ci aiutano a rimanere sintonizzati con lo Spirito e ad estendere e chiarire l’ambito della nostra testimonianza.
Perciò con l’aiuto di sant’Agostino, cerchiamo di illustrare qualcosa
dell’opera dello Spirito Santo. Egli annota che le due parole “Spirito” e
“Santo” si riferiscono a ciò che appartiene alla natura divina; in altre parole,
a ciò che è condiviso dal Padre e dal Figlio, alla loro comunione. Per cui,
se la caratteristica propria dello Spirito è di essere ciò che è condiviso dal
Padre e dal Figlio, Agostino ne conclude che la qualità peculiare dello Spirito è l’unità. Un’unità di comunione vissuta: un’unità di persone in relazione vicendevole di costante dono; il Padre e il Figlio che si donano l’uno
all’altro. Cominciamo così ad intravedere, penso, quanto illuminante sia
tale comprensione dello Spirito Santo come unità, come comunione. Una
vera unità non può mai essere fondata su relazioni che neghino l’uguale dignità delle altre persone. E neppure l’unità è semplicemente la somma totale dei gruppi mediante i quali noi a volte cerchiamo di “definire” noi
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SEDE
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stessi. Di fatto, solo nella vita di comunione l’unità si sostiene e l’identità
umana si realizza appieno: riconosciamo il comune bisogno di Dio, rispondiamo all’unificante presenza dello Spirito Santo e ci doniamo vicendevolmente nel servizio degli uni agli altri. La seconda intuizione di
Agostino – cioè, lo Spirito Santo come amore che permane – discende dallo
studio che egli fece della Prima Lettera di san Giovanni, là dove l’autore
ci dice che “Dio è amore” (1 Gv 4,16). Agostino suggerisce che queste parole, pur riferendosi alla Trinità nel suo insieme, debbono intendersi anche
come espressive di una caratteristica particolare dello Spirito Santo. Riflettendo sulla natura permanente dell’amore – “chi resta nell’amore rimane
in Dio e Dio rimane in lui” (ibid.) – Agostino si chiede: è l’amore o lo Spirito che garantisce il dono durevole? E questa è la conclusione alla quale
egli arriva: “Lo Spirito Santo fa dimorare noi in Dio e Dio in noi; ma è
l’amore che causa ciò. Lo Spirito pertanto è Dio come amore!” (De Trinitate
15,17,31). È una magnifica spiegazione: Dio condivide se stesso come
amore nello Spirito Santo. Che cosa d’altro possiamo sapere sulla base di
questa intuizione? L’amore è il segno della presenza dello Spirito Santo! Le
idee o le parole che mancano di amore – anche se appaiono sofisticate o sagaci – non possono essere “dello Spirito”. Di più: l’amore ha un tratto particolare; lungi dall’essere indulgente o volubile, ha un compito o un fine da
adempiere: quello di permanere. Per sua natura l’amore è durevole. Ancora
una volta, cari amici, possiamo gettare un ulteriore colpo d’occhio su quanto
lo Spirito Santo offre al mondo: amore che dissolve l’incertezza; amore che
supera la paura del tradimento; amore che porta in sé l’eternità; il vero amore
che ci introduce in una unità che permane!
La terza intuizione – lo Spirito Santo come dono - Agostino la deduce
dalla riflessione su un passo evangelico che tutti conosciamo ed amiamo:
il colloquio di Cristo con la samaritana presso il pozzo. Qui Gesù si rivela
come il datore dell’acqua viva (cfr Gv 4,10), che viene poi qualificata come
lo Spirito (cfr Gv 7,39; 1 Cor 12,13). Lo Spirito è “il dono di Dio” (Gv 4,10)
– la sorgente interiore (cfr Gv 4,14) – che soddisfa davvero la nostra sete più
profonda e ci conduce al Padre. Da tale osservazione Agostino conclude
che il Dio che si concede a noi come dono è lo Spirito Santo (cfr De Trinitate, 15,18,32). Amici, ancora una volta gettiamo uno sguardo sulla Trinità
all’opera: lo Spirito Santo è Dio che eternamente si dona; al pari di una sorgente perenne, egli offre niente di meno che se stesso. Osservando questo
dono incessante, giungiamo a vedere i limiti di tutto ciò che perisce, la follia di una mentalità consumistica. In particolare, cominciamo a comprendere perché la ricerca di novità ci lascia insoddisfatti e desiderosi di
qualcos’altro. Non stiamo noi forse ricercando un dono eterno? La sorgente
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che mai si esaurirà? Con la samaritana esclamiamo: Dammi di quest’acqua, così che non abbia più sete (cfr Gv 4,15)!
Carissimi giovani, abbiamo visto che è lo Spirito Santo a realizzare la
meravigliosa comunione dei credenti in Cristo Gesù. Fedele alla sua natura
di datore e insieme di dono, egli è ora all’opera mediante voi. Ispirati dalle intuizioni di sant’Agostino, fate sì che l’amore unificante sia la vostra misura;
l’amore durevole sia la vostra sfida; l’amore che si dona la vostra missione!
Domani quello stesso dono dello Spirito verrà solennemente conferito
ai nostri candidati alla Cresima. Io pregherò: “Dona loro lo spirito di sapienza e di intelletto, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e
di pietà e riempili dello spirito del tuo santo timore”. Questi doni dello Spirito – ciascuno dei quali, come ci ricorda san Francesco di Sales, è un modo
per partecipare all’unico amore di Dio – non sono né un premio né un riconoscimento. Sono semplicemente donati (cfr 1 Cor 12,11). Ed essi esigono da parte del ricevente soltanto una risposta: “Accetto”! Percepiamo qui
qualcosa del mistero profondo che è l’essere cristiani. Ciò che costituisce
la nostra fede non è in primo luogo ciò che facciamo, ma ciò che riceviamo.
Dopo tutto, molte persone generose che non sono cristiane possono realizzare ben di più di ciò che facciamo noi. Amici, accettate di essere introdotti
nella vita trinitaria di Dio? Accettate di essere introdotti nella sua comunione d’amore?
I doni dello Spirito che operano in noi imprimono la direzione e danno
la definizione della nostra testimonianza. Orientati per loro natura all’unità,
i doni dello Spirito ci vincolano ancor più strettamente all’insieme del
Corpo di Cristo (cfr Lumen gentium, 11), mettendoci meglio in grado di
edificare la Chiesa, per servire così il mondo (cfr Ef 4,13). Ci chiamano ad
un’attiva e gioiosa partecipazione alla vita della Chiesa: nelle parrocchie e
nei movimenti ecclesiali, nelle lezioni di religione a scuola, nelle cappellanie universitarie e nelle altre organizzazioni cattoliche. Sì, la Chiesa deve
crescere nell’unità, deve rafforzarsi nella santità, ringiovanirsi, e costantemente rinnovarsi (cfr Lumen gentium, 4). Ma secondo quali criteri? Quelli
dello Spirito Santo! Volgetevi a lui, cari giovani, e scoprirete il vero senso
del rinnovamento.
Questa sera, radunati sotto la bellezza di questo cielo notturno, i nostri
cuori e le nostre menti sono ripiene di gratitudine verso Dio per il grande
dono della nostra fede nella Trinità. Ricordiamo i nostri genitori e nonni, che
hanno camminato al nostro fianco quando, mentre eravamo bambini, hanno
sostenuto i primi passi del nostro cammino di fede. Ora, dopo molti anni,
vi siete raccolti come giovani adulti intorno al Successore di Pietro. Sono
ricolmo di profonda gioia nell’essere con voi. Invochiamo lo Spirito Santo:
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SEDE
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è lui l’artefice delle opere di Dio (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica,
741). Lasciate che i suoi doni vi plasmino! Come la Chiesa compie lo stesso
viaggio con l’intera umanità, così anche voi siete chiamati ad esercitare i
doni dello Spirito tra gli alti e i bassi della vita quotidiana. Fate sì che la vostra fede maturi attraverso i vostri studi, il lavoro, lo sport, la musica, l’arte.
Fate in modo che sia sostenuta mediante la preghiera e nutrita mediante i Sacramenti, per essere così sorgente di ispirazione e di aiuto per quanti sono
intorno a voi. Alla fine, la vita non è semplicemente accumulare, ed è ben
più che avere successo. Essere veramente vivi è essere trasformati dal di
dentro, essere aperti alla forza dell’amore di Dio. Accogliendo la potenza
dello Spirito Santo, anche voi potete trasformare le vostre famiglie, le comunità, le nazioni. Liberate questi doni! Fate sì che sapienza, intelletto, fortezza, scienza e pietà siano i segni della vostra grandezza!
***
Cari giovani italiani! Un saluto speciale a tutti voi! Custodite la fiamma
che lo Spirito Santo ha acceso nei vostri cuori, perché non abbia a spegnersi,
ma anzi arda sempre più e diffonda luce e calore a chi incontrerete sulla vostra strada, specialmente a quanti hanno smarrito la fede e la speranza. La
Vergine Maria vegli su di voi in questa notte ed ogni giorno della vostra vita.
BENEDETTO PP. XVI
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3a GIORNATA
PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO
1° settembre 2008
Una nuova sobrietà, per abitare la Terra
1. Una casa comune, una casa minacciata
Anche quest’anno la celebrazione della Giornata per la salvaguardia del
creato intende essere un’occasione per riflettere sulla vocazione della famiglia umana, in quella casa comune che è la Terra. Davvero il pianeta è la
casa che ci è donata, perché la abitiamo responsabilmente, custodendone
la vivibilità anche per le prossime generazioni. È un dovere richiamato con
forza da Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace
2008: “dobbiamo avere cura dell’ambiente: esso è stato affidato all’uomo
perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo come criterio orientatore il bene di tutti” (n. 7). È un impegno che ci rimanda a San
Francesco d’Assisi e alla lode da lui rivolta al Creatore per “sora nostra
madre terra”, che tutti ci sostiene.
Sappiamo bene, però, che oggi la Terra è minacciata da un degrado ambientale di vasta portata, in cui l’eccessivo sfruttamento di risorse anche fondamentali – a partire da quelle energetiche – si intreccia con varie forme di
inquinamento. Spesso tali dinamiche colpiscono anzitutto i soggetti più disagiati, che sono meno in grado di difendersi dalle loro conseguenze. Non è
certo un caso che numerosi conflitti che agitano le diverse aree del pianeta
presentino – in misura più o meno grande – una componente ambientale.
Per questo, la Terza Assemblea Ecumenica Europea, svoltasi a Sibiu nel settembre 2007, ha espresso preoccupazione per la creazione di Dio, invocando
“una maggiore sensibilità e rispetto per la sua meravigliosa diversità”.
Emerge dalla questione ambientale una triplice esigenza di giustizia:
CEI
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verso le future generazioni, verso i poveri, verso il mondo intero. Un forte
appello si leva verso le comunità che riconoscono nel Dio della Scrittura la
sorgente di ogni giustizia: è un impegno a cui esse devono fare responsabilmente fronte.
Siamo consapevoli che tale situazione dipende da numerosi fattori storici e culturali: tuttavia, essa è indubbiamente collegata a comportamenti e
stili di vita ormai tipici dei Paesi più industrializzati e che gradualmente si
stanno diffondendo anche in altre aree. Si tratta della cosiddetta “società
dei consumi”, espressione che sta a indicare un sistema economico che, più
che a soddisfare bisogni vitali, mira a suscitare e incentivare il desiderio di
beni diversi e sempre nuovi. Molti vedono in tale dinamica un segno di benessere, che arricchisce le esistenze di coloro che ne beneficiano. È innegabile, però, che il suo impatto ambientale sta diventando insopportabile
per il pianeta e per l’umanità che lo abita, imponendone il ripensamento radicale.
2. Per una nuova sobrietà
La sfida della sostenibilità è complessa e interpella le istituzioni politiche e i soggetti economici. Vorremmo, però, soffermarci in questa sede su
un aspetto che interessa tutti i cittadini dei Paesi più industrializzati: quello
di un profondo rinnovamento delle nostre forme di consumo. Occorre, infatti, un nuovo stile di sobrietà, capace di conciliare una buona qualità della
vita con la riduzione del consumo di ambiente, assicurando così un’esistenza dignitosa anche ai più poveri e alle generazioni future. È il richiamo
formulato dal Santo Padre in occasione della Solennità dell’Epifania 2008:
c’è bisogno di una speranza grande che faccia “preferire il bene comune di
tutti al lusso di pochi ed alla miseria di molti”; solo “adottando uno stile di
vita sobrio, accompagnato dal serio impegno per un’equa distribuzione delle
risorse, sarà possibile instaurare un ordine giusto e sostenibile”.
Si apre qui uno spazio importante per l’impegno delle comunità ecclesiali: la dimensione educativa, che da sempre caratterizza la loro azione,
oggi deve esprimersi anche nella capacità di formare a comportamenti sostenibili. Si tratta, in particolare, di ridurre quei consumi che non sono realmente necessari e di imparare a soddisfare in modo ragionevole i bisogni
essenziali della vita individuale e sociale. In questa direzione, sarà possibile
valorizzare in forme nuove quella tradizione di essenzialità che caratterizza
tante comunità religiose, facendola diventare pratica quotidiana per tutte le
realtà cristiane. È pure necessario promuovere un’attenzione per tutti quegli accorgimenti per la riduzione dell’impatto ambientale messi a disposi-
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zione dalla scienza e dalla tecnica, in campi quali la mobilità, il riscaldamento e l’illuminazione. In generale, è fondamentale la cura per un uso efficiente dell’energia, come pure la valorizzazione di fonti energetiche
rinnovabili e pulite.
Un efficace rinnovamento delle pratiche – personali, familiari e comunitarie – non potrà realizzarsi senza una vera e propria “conversione ecologica”, cioè senza uno sguardo rinnovato sulle nostre esistenze e sui beni
che le caratterizzano. Tale dinamica potrà trovare alimento in una spiritualità eucaristica, capace di promuovere l’apprezzamento e la gratitudine per
quanto ci è dato, orientando a gustare con sapienza la densità dei beni della
creazione, senza cedere alla tentazione che induce a volerne sempre di più.
3. Il rovescio del consumismo: i rifiuti
Una sobrietà intelligente potrà anche contribuire a rendere meno gravoso il problema della gestione dei rifiuti, prodotti in quantità crescenti
dalle società industrializzate. L’emergenza che da lungo tempo affligge talune aree del nostro Paese dimostra, infatti, come sia impossibile parlare di
futuro sostenibile, quando sin da ora non si può abitare serenamente la Terra
né godere della bellezza dei suoi doni, perché essa è invasa da cumuli di sostanze sgradevoli. I rifiuti non adeguatamente gestiti divengono veleno per
la Terra e per chi la abita, minacciano l’esistenza di uomini, donne e bambini e mettono a rischio le stesse modalità di un’ordinata convivenza sociale. È una responsabilità che chiama direttamente in causa le istituzioni,
ma mette in gioco una varietà di aspetti, cui occorre prestare attenzione in
un discernimento attento. Pur non essendo questa la sede per un confronto
puntuale con tali complessi problemi nella loro dimensione tecnica, riteniamo utile richiamare alcuni elementi qualificanti.
Il primo dato è che, se i rifiuti costituiscono una traccia praticamente
ineliminabile dell’agire umano, tuttavia la loro crescente quantità rivela
anche un rapporto distorto con la Terra. Non stupisce che gestire i rifiuti sia
difficile quando – per limitarsi solo a quelli urbani – chi abita in Italia ne
produce ogni anno oltre mezza tonnellata. Sono perciò rilevanti e apprezzabili tutte le iniziative miranti a contenerne la produzione, quali la riduzione degli imballaggi o la realizzazione di prodotti facilmente riutilizzabili
e riciclabili. Promuovere la sobrietà nel consumo significa anche imparare
ad apprezzare i beni per la loro capacità di durare nel tempo, magari per usi
diversi da quelli originari, piuttosto che per l’attrattiva della confezione.
Quando i rifiuti sono prodotti, è pur vero che vanno smaltiti: è un dovere che incombe in primo luogo sulle aree da cui provengono, ma che deve
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essere gestito nel segno della solidarietà, soprattutto di fronte a situazioni
di emergenza che chiedono iniziative eccezionali. D’altra parte, è necessario superare la logica dell’emergenza, progettando, per un futuro sostenibile,
soluzioni efficaci sul lungo periodo, attente alle più avanzate acquisizioni
della tecnica. In questa prospettiva, merita senz’altro un’attenzione privilegiata la raccolta differenziata, che riduce la quantità di materiali da smaltire, ricuperando nuove materie prime, e favorisce un consumo più
consapevole, orientando a pratiche di sobrietà.
Un approccio adeguato al problema richiede comunque una varietà di
soluzioni. In questo senso, è fondamentale che tutte le scelte siano compiute nel segno della trasparenza e della partecipazione dei cittadini e vengano gestite garantendo la piena legalità, nella consapevolezza che la
salvaguardia del creato e il bene della comunità sociale può esigere la rinuncia alla difesa a oltranza del vantaggio individuale e del proprio gruppo.
Una politica dei rifiuti non può essere efficace se gli stessi cittadini non divengono protagonisti della loro gestione attiva, favorendo il diffondersi di
comportamenti corresponsabili in tutti i soggetti coinvolti. Laddove crescono relazioni armoniose e giuste, anche la gestione delle risorse diventa
un’occasione di progresso e orienta a un rapporto più rispettoso e armonioso con il creato.
Che davvero il Signore della pace conceda un buon futuro alla nostra
Terra, risvegliando i cuori al senso di responsabilità, perché essa possa restare
per tutti casa abitabile, spazio di vita per le generazioni presenti e future.
Roma, 2 febbraio 2008
Festa della Presentazione del Signore
COMMISSIONE EPISCOPALE
PER L´ECUMENISMO E IL DIALOGO
COMMISSIONE EPISCOPALE
PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO,
LA GIUSTIZIA E LA PACE
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CE S i
C O N FE R E N ZA E P I S C OP A L E S I C I L I A N A
COMUNICATO STAMPA
MESSAGGIO DELLE CHIESE DI SICILIA
PER L’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO
Il Vescovo delegato CESi per la Scuola, l’Università e l’Educazione
cattolica, mons. Michele Pennisi, rivolge il messaggio, a nome dei Vescovi
di Sicilia, a docenti e a studenti «invitandoli ad una seria riflessione e ad un
impegno significativo di fronte alle sfide poste dall’emergenza».
In un clima dominato dal relativismo nichilista, in una società complessa e pluralistica, come quella attuale, «l’educazione, dice mons. Michele Pennisi, non può ridursi ad un insieme di procedure e di tecniche, ma
si deve qualificare, anzitutto, come trasmissione testimoniale e argomentata di valori, entro il quadro di una elaborazione pedagogica umanistica».
Soprattutto in Sicilia «la sfida educativa - continua il presule - ha una
sua peculiare importanza per l’educazione alla legalità, al bene comune,
per la resistenza alla mentalità mafiosa. È necessario un lavoro lungo, lento,
capillare, volto, secondo lo spirito di don Bosco, ad accompagnare le parole
di condanna con l’indicazione di esempi efficaci come quello di don Pino
Puglisi. È necessario continuare l’impegno di formazione delle coscienze
soprattutto delle nuove generazioni e quello dell’evangelizzazione della
cultura. In questo compito la chiesa ha una parola originale da dire in base
al Vangelo e una sua responsabilità rilevante che richiede una vigilanza continua e il coinvolgimento di tutti: genitori, studenti, insegnanti, sacerdoti,
giornalisti, responsabili delle istituzioni».
Palermo, 12 settembre 2008
CESi
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MESSAGGIO DEL VESCOVO MONS. MICHELE PENNISI
PER L’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO
All’inizio del nuovo anno scolastico, consapevole dell’importanza dell’educazione per il futuro della nostra società, desidero rivolgermi agli studenti, ai docenti e ai genitori invitandoli ad una seria riflessione e ad un
impegno significativo di fronte alle sfide poste dall’emergenza educativa.
L’educazione ha un carattere essenzialmente inter-personale e chiede
di essere proposta come un’esperienza integrale e positiva della vita che
riguarda la persona nella sua globalità e invita a responsabilità.
L’opera educativa incontra oggi, in un clima dominato dal relativismo
nichilista, una serie di difficoltà che coinvolgono la famiglia, la scuola, la
comunità ecclesiale e ogni altro organismo che si prefigga scopi educativi.
In una società complessa e pluralistica le istituzioni educative diventano
un affollato crocevia, in cui si incontrano e si scontrano concezioni e prospettive diverse, dove i compiti educativi stentano ad assumere profilo convincente per tutti e dove non sono valorizzati adeguatamente i patrimoni
etici e religiosi provenienti dalla tradizione.
In un simile contesto l’impegno della Chiesa, per educare ad una fede
consapevole e libera e alla testimonianza coraggiosa del Signore Gesù, per
far uscire la nostra società dalla crisi educativa che la affligge, assume un
valore importante. Per un fruttuoso “ritorno all’educare” la comunità ecclesiale è chiamata a dare un contributo unico e fondamentale. In tal senso
la pastorale della scuola è servizio alla salvezza dell’uomo; i cristiani rendono testimonianza esplicita a Cristo nella vita della scuola, mostrando
come la fede in Lui arricchisce la vita dell’uomo in tutte le sue manifestazioni positive e la riscatta dai decadimenti che la insidiano, rendendola autenticamente umana.
L’educazione non può ridursi a un insieme di procedure e di tecniche,
ma si deve qualificare, anzitutto, come trasmissione testimoniale e argomentata di valori, entro il quadro di una elaborazione pedagogica umanistica. I giovani chiedono educatori autorevoli che siano non solo maestri
ma testimoni.
La scuola, nello svolgere la propria funzione è chiamata a ricercare
sempre un’ipotesi esplicativa unitaria, evitando la frammentazione del
sapere. La scuola realizza compiutamente la sua funzione educativa quando
offre agli studenti un percorso che conduca alla formazione della capa-
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cità di scegliere, fattore fondamentale per la corresponsabilità educativa.
Il percorso di formazione scolastica non si può ridurre alla fruizione individualistica e strumentale di un servizio in vista di un titolo da conseguire
ma deve portare ad un’esperienza di forte condivisione tra educatori ed
educandi sui valori fondamentali dell’uomo. La scuola chiede di essere
amata da tutti: alunni, genitori, docenti, dirigenti persone addette ai vari
servizi.
La sfida educativa ha una sua peculiare importanza in Sicilia, per
l’educazione alla legalità, al bene comune, per la resistenza alla mentalità
mafiosa. È necessario un lavoro lungo, lento, capillare, volto, secondo lo
spirito di don Bosco, ad educare più che a reprimere.
In famiglia, a scuola, in parrocchia, dev’essere possibile accompagnare
le parole di condanna con l’indicazione di esempi efficaci come quello di
don Pino Puglisi. È necessario continuare l’impegno di formazione delle
coscienze soprattutto delle nuove generazioni e quello dell’evangelizzazione della cultura. In questo compito la chiesa ha una parola originale da
dire in base al Vangelo e una sua responsabilità rilevante che richiede una
vigilanza continua e il coinvolgimento di tutti: genitori, studenti, insegnanti,
sacerdoti, giornalisti, responsabili delle istituzioni.
Per attivare una significativa esperienza di comunità educante è necessario “operare in rete”.
Una simile prospettiva, interpella tutti i cristiani operanti a vario titolo
nelle istituzioni scolastiche ed educative ma anche nelle nostre comunità
parrocchiali e in tutte le aggregazioni ecclesiali.
† Michele Pennisi
Vescovo di Piazza Armerina,
Delegato per la Scuola, l’Università
e l’Educazione cattolica
CESi
46 9
ATTI
A R C I V E SC O V I LI
PR O CE S S O
DI
BE A T I F I CA Z I O N E
RICHIESTA DELLA ROGATORIA
NEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE
DEL SERO DI DIO MONS. FRANCESCO FASOLA
Prot. n. 118/08/02
Messina, 1 Luglio 2008
Eccellenza Reverendissima,
vista la richiesta del Mons. Dott. Eugenio Foti, Delegato Episcopale
nell’Inchiesta Diocesana da me istituita sulla vita, sulle virtù eroiche, sulla
fama di santità e di segni del Servo di Dio S. E. Mons. Francesco Fasola,
Arcivescovo di Messina e Archimandrita del SS. Salvatore (1898-1988),
raccomando vivamente all’Eccellenza Vostra Reverendissima di volerla
cortesemente accogliere.
Nel ringraziarLa, La saluto fraternamente.
Dott. EDOARDO DONADA
Notaio
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
_________________________________
A Sua Eccellenza Reverendissima
Mons. Dante LAFRANCONI
Vescovo di Cremona
Palazzo Vescovile
Piazza S. Antonio Maria Zaccaria, 5
26100 CREMONA
ATTI
ARCIVESCOVILI
47 3
O R D I N A Z I O N E P R E S B I T E R A LE
D O N L U I G I C A LA P A J SD B
DI
OMELIA DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA
S.E. MONS. CALOGERO LA PIANA
Messina, Concattedrale del SS. Salvatore, 5 luglio 2008
La liturgia della parola di questa XIV domenica del tempo
ordinario in cui avviene la tua ordinazione presbiterale, carissimo Luigi, è dominata dall’inno di giubilo con cui Gesù ringrazia
il Padre per avere tenuto nascosti i misteri del regno ai “sapienti”
e agli “intelligenti” e averli rivelati ai “piccoli”.
In questi pochi versetti del brano evangelico intravediamo il
cuore di Gesù, quel cuore in cui egli stesso ci invita a porre la
nostra dimora. Gesù benedice il Padre, “Signore della terra e del
cielo”, ne loda la ammirabile e insondabile sapienza. Sapienza
che partecipa per puro dono ai “piccoli”, i soli in grado di accogliere, quasi per connaturalità, i misteri del regno di Dio annunziato da Gesù.
“Venite a me”. Carissimo Luigi, Gesù, il “finite e umile di
cuore”, ti rivolge l’invito ad andare a Lui, ad apprendere da lui la
mitezza e l’umiltà del cuore, indispensabili ed imprescindibili virtù del sacerdote, consacrato ed inviato per la salvezza dei fratelli.
“Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”. Carissimo Luigi, occorre che lasci cadere le pretese della intelligenza e
della scienza umana, della orgogliosa autosufficienza e della presuntuosa efficienza. Occorre che ti immerga nella semplicità del
bambino e soprattutto nello stile dell‘abbassamento e dell’abbandono fiducioso in Dio, lo stile di Cristo: “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso, facendosi obbediente fino
alla morte e alla morte di croce”.
47 4
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
La logica di Cristo capovolge i criteri valutativi dei comportamenti, delle azioni e della stessa gerarchia dei valori: davanti a
Dio non conta la sapienza umana, quasi sempre accompagnata da
una buona dose di presuntuosità e di autosufficienza, ma la semplicità del cuore. Colpisce nella commossa preghiera di ringraziamento di Gesù la sua intimità con il Padre e colpisce, anche, il
motivo del suo ringraziamento che risiede nel riconoscere il tutto
come “dono” che viene da Dio. Solo chi è “piccolo” alla maniera
evangelica coglie la bellezza e la grandezza del dono del sacerdozio.
Tale “piccolezza” devi costantemente invocare come dono da Dio.
Carissimo Luigi, questo è un giorno di grande gioia per la
Chiesa, per la Famiglia Salesiana, per i tuoi familiari, e soprattutto per te e per i giovani, privilegiati destinatari del tuo ministero
sacerdotale. Ci sentiamo tutti coinvolti dall’evento di grazia che
sta per accadere. Il dono divino del tuo sacerdozio ci coinvolge
tutti nella mente, nel cuore e nella vita, ma coinvolge anzitutto te,
che stai per essere costituito sacerdote, “alter Christus”. Il
Signore questa sera compie un’opera straordinaria del suo amore
che ci riempie di stupore, di gratitudine e di immensa commozione. Il Signore viene a visitarti con il suo Spirito per trasformarti
nell’essere. Il Signore Gesù ti associa intimamente alla sua vita e
alla sua missione, ti costituisce sacerdote, mediatore tra Dio e gli
uomini, “ministro e amministratore” dei misteri divini.
A che titolo vieni scelto per una così grande ed affascinante
missione? Non certo per la tua preparazione culturale, le tue doti
umane, la tua bontà. Ma, secondo quanto Gesù stesso ci ha
richiamato nel Vangelo, per la tua povertà, per la tua piccolezza e
la tua semplicità. Anche noi qui presenti alla tua ordinazione, e
quanti incontrerai nel tuo ministero, riusciremo a cogliere la
grandezza e la bellezza del dono di cui il Signore ti riveste nella
misura in cui sapremo attingere alla mitezza e alla purezza di
cuore di Cristo Gesù, il Sommo ed eterno Sacerdote della nuova
ed eterna alleanza.
Per la grazia dello Spirito Santo che ricevi attraverso l‘imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione, carissimo
Luigi, questa sera divieni sacerdote di Cristo. Tuo compito fondamentale sarà allora quello di ascortarLo, annunziarLo ai
fratelli, soprattutto i ragazzi e i giovani, con le parole e con la
vita, renderLo presente, vivo: vieni costituito, infatti, quale
“
segno sacramentale” e “trasparenza” di Cristo”.
ATTI
ARCIVESCOVILI
47 5
AscoltarLo: la vita, sentimenti ed azioni, del sacerdote deve
attingere e scaturire dall’ascolto della divina Parola. II sacerdote
è per primo discepolo della parola del Signore. Nella meditazione e nella preghiera dovrai tenere fisso lo sguardo su Gesù, contemplare il suo volto, entrare in sintonia con i suoi sentimenti, far
battere il tuo cuore all’unisono con il suo.
AnnunziarLo: nella fedeltà quotidiana all’ascolto della
Parola e nel costante e personale colloquio con Cristo nella preghiera, troverai il necessario sostegno per assolvere l’altro
importantissimo aspetto del tuo ministero sacerdotale: quello
dell‘annuncio del Vangelo. Conoscendo sempre più e sempre
meglio Gesù, lo amerai e ti impegnerai a farlo conoscere agli
altri, ti impegnerai per portarlo ai ragazzi e ai giovani che la divina bontà affiderà alle tue cure e alle tue premure di “padre, maestro e amico” sull’esempio di don Bosco.
RenderLo presente: non sarà sufficiente ascoltare Cristo e
parlare di Lui: occorre anche renderlo presente, perché altri, i
giovani soprattutto, possano incontrarLo. La pienezza di questo
incontro avviene nell’Eucaristia, luogo per eccellenza dell’incontro con il Signore, fonte e culmine della vita della Chiesa e
della stessa vita presbiterale. Tutte le espressioni del tuo ministero devono dunque convergere verso l’Eucaristia e tutto deve scaturire dalla medesima.
Nella celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, come raccomanda il Concilio, troverai l’energia necessaria per affrontare i
diversi compiti che dovrai adempiere, ma allo stesso tempo riceverai la forza per testimoniare i consigli evangelici della castità,
dell’obbedienza e della povertà in modo da essere con la tua vita
“rivelatore” e “immagine” di Cristo, vero “segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani”, seguendo come modello di santità
San Giovanni Bosco.
Mantieniti mite ed umile, troverai ristoro per il servizio alla
Chiesa, darai ristoro alla vita di tanti giovani, specialmente poveri e bisognosi della divina misericordia. Maria Ausiliatrice, don
Bosco e tutti i santi della Famiglia salesiana accompagnino e
sostengano il tuo sacerdozio.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
M ES S A G G I O
DI
S O L I D A R I E TÀ
MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ
DELL’ARCIVESCOVO MONS. CALOGERO LA PIANA
AI DIPENDENTI DELLA “MOLINI GAZZI”
Come Pastore della Chiesa e della città di Messina sento il bisogno di
esprimere con forza profonda solidarietà ai ventisette dipendenti della
“Molini Gazzi”, che rischiano il loro posto di lavoro.
I media con frequenza pongono all’attenzione dell’intera collettività la
loro sofferta situazione che non può lasciarci indifferenti.
L’azienda “Molini Gazzi Spa” fa parte della storia della nostra Città
sin dal 1884, quando sorse per la produzione di farine e semola per uso alimentare. Da quell’anno fino ad oggi è testimone della vita della nostra
Messina, dei suoi percorsi, anche quelli più tristi come il tragico sisma del
1908 e i dolorosi eventi delle guerre mondiali.
Nel tempo, l’azienda è sopravvissuta a quanto in maniera inesorabile la
natura prima e le nazioni poi hanno decretato, segnando il corso della storia dell’uomo e della nostra Città. Oggi, questa testimonianza di tenacia e
di speranza giunge fino a noi, divenendo sollecitazione a continuare a
guardare con fiducia al futuro.
Non possiamo non esprimere solidarietà! Una solidarietà che anzitutto
è segno di vicinanza ai nostri concittadini e significa condivisione dei loro
affanni e delle loro speranze. Con loro soffrono le rispettive famiglie che
vivono la fatica di ogni giorno per garantire la serenità del focolare domestico e una vita dignitosa ai figli. Dietro i ventisette dipendenti ci sono le
loro storie, gli sforzi e i sacrifici profusi in questi anni, il sudore della loro
fronte che ha contribuito a far crescere Messina.
La consapevolezza di ciò mi sollecita a ricordare a tutti che la vicenda
della “Molini Gazzi” non è un fatto privato che interessa solo ventisette
famiglie, ma tocca l’intera collettività e interpella la coscienza di ciascuno, a cominciare da chi ha potere decisionale in merito alla riapertura
dell’azienda. Non è solo in gioco la situazione di poche persone, ma la
dignità della nostra stessa Città che rischia di subire un’altra ferita che ne
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ARCIVESCOVILI
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intacca la vitalità e la dignità.
La Chiesa insegna che il lavoro è strumento di santificazione per l’uomo, perché, attraverso la fatica di ogni giorno, egli collabora con l’opera di
Dio nell’edificare con il proprio impegno l’intera comunità. È il lavoro che
favorisce la realizzazione della vita dell’uomo e la crescita di un territorio.
Sono a conoscenza di possibili proposte di risoluzione del problema,
ecco perché esorto con forza la proprietà dell’azienda a valutare tali opportunità per favorire il rilancio dello stabilimento. Parlo al cuore dei dirigenti
affinché accolgano di buon animo le richieste dei ventisette dipendenti e,
nel contempo, invito vivamente le Autorità locali e le Istituzioni interessate ad accogliere le concrete proposte avanzate al fine di avviare una nuova
situazione imprenditoriale.
Cari amici della “Molini Gazzi” sono accanto a Voi! La mia preghiera
e benedizione Vi assista e Vi dia forza.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
LE T TE R A
A L LA
P A RR O CCH I A
DI
P R OTO N OTA R O
Prot. n. 129/08/S
Messina, 16 Luglio 2008
Carissimo Fr. Vincenzo,
mi premuro ad inviarti il testo riveduto della preghiera a S. Domenica
V. e M., celeste Patrona della comunità parrocchiale affidata alle tue cure
pastorali.
La preghiera è espressione del dialogo con il Signore che – in questo
caso – si innalza al Padre per l’intercessione della Santa Martire Domenica, la quale, con il suo esempio e le sue virtù, ci sollecita alla comunione
intima con Cristo, nella conformazione a Lui.
L’unito testo di preghiera esprime il valore dell’intercessione della
Santa insieme ad alcuni tratti essenziali della sua testimonianza in uno stile
più agile, così da consentire maggiormente l’intima confidenza del dialogo
con il Signore.
Certo che la diffusione di questa orazione costituirà un valido strumento di crescita spirituale per l’intera comunità, di cuore invoco su te e su tutti i fedeli di Protonotaro la benedizione del Signore.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
__________________________________
Reverendo Signore
Fr. Vincenzo OTERA
Parrocchia S. Domenica V. e M.
Piazza S. Domenica, 8
90053 Protonotaro di Catroreale (ME)
ATTI
ARCIVESCOVILI
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PREGHIERA
A S. DOMENICA V. E M.
Santa Domenica,
amata nostra Patrona, che vivi avvolta nella gloria eterna,
guidaci sui sentieri della Vita.
Aiutaci ad accogliere il mistero di Dio che abita in noi
e sostienici nell’impegno di portarlo ai fratelli
attraverso il nostro quotidiano sì alla divina volontà e
la gioiosa testimonianza nella Chiesa e nel mondo.
La tua evangelica fede ci spinga ad amare sempre più Cristo Gesù,
l’Amore non amato.
Il tuo eroico esempio di perdono ai carnefici
ci insegni ad essere misericordiosi
verso tuttti e a perdonare amorevolmente le offese ricevute.
Santa Domenica,
intercedi presso il Signore Dio per la nostra fedeltà
alla fede professata
ed ottienici dalla Divina Provvidenza
quei beni materiali e spirituali di cui
necessitiamo per non soccombere al male.
Amen!
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
ATTI
ARCIVESCOVILI
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
ATTI
ARCIVESCOVILI
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I M PR I M A T U R D E L L’ A R C I VE S C OVO A L L A P R EGH I E R A
A L L A B E A TA V E R G I N E M A R I A D I P OR TO S A LV O
Prot. n. 132/08/S
Messina, 3 Agosto 2008
Carissimo Fr. Vincenzo,
ho ricevuto il testo della Preghiera alla Beata Vergine Maria di Portosalvo, che tu hai inviato affinché fosse riveduto e accompagnato dall’imprimatur.
Ogni preghiera che indirizziamo al Signore per l’intercessione della
Madre Sua e nostra deve infondere in ogni credente la consapevolezza della materna azione di Colei che indirizza la nostra vita a Cristo Signore.
Ecco perché, nella revisione del contenuto e del testo, si mette in luce ciò
che insegna Lumen Gentium, ricordando come la Vergine Maria dal
momento dell’Annunciazione continua ad esercitare la sua funzione
materna e ad ottenerci i doni che ci assicurano la salvezza eterna.
Con l’auspicio che l’utilizzo di questa orazione favorirà quell’esperienza spirituale di intima confidenza con la Vergine Madre che ci conduce
ad essere come Lei autentici discepoli del Figlio Suo, di cuore benedico te
e la cara comunità di Portosalvo.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
______________________________________
Reverendo Signore
Fr. Vincenzo OTERA
Parrocchia S. Maria di Portosalvo
Via Meucci, 33
98051 Portosalvo di Barcellona P.G. (ME)
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
PREGHIERA ALLA BEATA VERGINE MARIA
DI PORTOSALVO
Vergine Santa di Portosalvo,
fulgida Stella del Mare,
al tuo cuore di Madre,
che ben conosce le nostre fragilità e debolezze,
rivolgiamo fiduciosi la nostra filiale preghiera.
Da Te invochiamo protezione e sostegno
per non cedere allo smarrimento, al dubbio
e all’indifferenza.
Stella radiosa del Mattino
vigila sulle nostre famiglie perché,
sull’esempio della Santa Famiglia di Nazareth,
vivano nell’armonia e nella comunione
e diventino veri focolari di solidarietà.
Rendi forti e tenaci i giovani perché,
superate le subdole seduzioni del male,
siano nel mondo seminatori di gioia e di speranza.
Rivolgi il tuo sguardo benevole verso i piccoli e i deboli,
conservali nella purezza e nell’innocenza,
preservali da ogni forma di violenza.
Conforta i malati, consola gli afflitti,
sostieni gli sfiduciati.
Vergine Santa di Portosalvo,
a Te affidiamo i nostri desideri
ed ogni aspirazione di bontà, di giustizia e di pace.
Orienta i nostri cuori verso Colui
che è Via, Verità, Vita
e Porto sicuro di salvezza:
Gesù Cristo, tuo Figlio,
che vive e regna con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo
per i secoli eterni.
Amen
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
ATTI
ARCIVESCOVILI
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V E R B A LE D I D E D I C A Z I O N E D E L L A C H I E S A P A R R O C C H I A L E
D I S . M A R I A D I T R A P A N I I N TO N N A R E L LA
Prot. n. 131/08/P
Messina, 3 Agosto 2008
Oggi, domenica 3 Agosto 2008, S. E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo Metropolita di Messina - Lipari - S. Lucia del Mela e
Archimandrita del SS. Salvatore
ha dedicato
la Chiesa parrocchiale di “S. Maria di Trapani”
in Tonnarella
e consacrato l’altare della medesima chiesa.
Il presente atto, sarà conservato a perpetua memoria, in questo Archivio parrocchiale e in quello della Curia Arcivescovile.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
M ES S A G G I O
D E L L’ A R C I V E S C O V O
MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO
MONS. CALOGERO LA PIANA
SUL SIGNIFICATO RELIGIOSO DELLA VARA
Tra le principali feste liturgiche della Chiesa c’è la solidarietà della
Beata Vergine Maria Assunta in Cielo. È la celebrazione nella quale ogni
credente è invitato a volgere lo sguardo a “Colei che tutte le generazioni
chiameranno beata” e che in modo unico ed irripetibile canta le meraviglie dell’amore di Dio nella sua vita: “grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”.
Il profondo legame tra la Vergine Maria e la nostra città di Messina è
talmente radicato nel cuore del popolo messinese, tanto da appartenergli
quasi in maniera esclusiva. Ogni messinese, attingendo alla memoria dei
propri padri o vivendo un itinerario di fede più matura, al grido di “Viva
Maria” sente vibrare forte il proprio cuore, sintetizzando in tale espressione di affetto il proprio senso di appartenenza alla Chiesa e alla stessa Città.
Tra gli appuntamenti che segnano la storia antica e nuova di Messina
non si può non annoverare proprio la celebrazione del 15 agosto, momento
in cui ancora una volta la comunità ecclesiale e civile si dà appuntamento
per onorare Maria insieme ai tanti pellegrini, devoti turisti ed anche curiosi
che giungono per stringersi attorno a Colei che è Madre, con il vivo desiderio di esprimere la forza dell’amore per Lei.
L'incontenibile folla dei devoti, la straripante forza dei tiratori accompagnati dai vogatori e dai timonieri, il ritmare il cammino con il grido di
“Viva Maria” pronunciato da tutti all’unisono, fa rivivere la tradizione
antica che nel tempo sempre si rinnova, tramandandosi di generazione in
generazione. Affondando le sue radici al tempo dell’Imperatore Carlo V allorché i messinesi vollero realizzare un carro trionfale per accoglierlo a
Messina - la storica machina continua ad essere tra i simboli della cultura
religiosa messinese che ne esprime la sua identità.
Guardando il forte sentimento religioso che tutti lega a questo singolare evento, ciò che resta radicato in maniera intramontabile nel popolo messinese è la certezza dell’intercessione di Maria Vergine e Madre, aiuto del
ATTI
ARCIVESCOVILI
48 7
popolo cristiano, alla quale ricorrere per camminare con Lei verso Cristo.
Si esprime, così, una fede che passa attraverso la ferialità della nostra vita,
nei semplici gesti quotidiani che poi sfociano nel giorno della festa. Si
testimonia la fiducia in Dio che ha esaltato Maria e, in Lei, la nostra umanità, la vita di tutti coloro i quali, facendosi “piccoli” secondo la logica
evangelica, confidano totalmente in Dio.
Intere famiglie, professionisti, gente facoltosa e indigente, uomini e
donne di diversa estrazione sociale e culturale, giovani, gente semplice,
fratelli e sorelle nella fede con i propri percorsi religiosi, tutti si incontrano
accomunati dall’unico senso di appartenenza e di fede.
Auguro che la viva esperienza di Cristo attraverso la partecipazione
alla S. Messa Pontificale nella nostra splendida Basilica Cattedrale al mattino e la condivisione del cammino al seguito della Vara siano segno dell’identità del nostro popolo, che continua a camminare lungo i secoli con la
forza che proviene da Dio. Da Lui vogliamo invocare la sua benedizione e
protezione per la nostra Chiesa messinese, per la Città, le Autorità locali e
il Comitato Vara, grati per l’impegno profuso.
La Vergine Maria Assunta in Cielo, “segno di consolazione e di sicura
speranza” sostenga il nostro cammino, accolga nel suo cuore materno le
piccole grandi speranze di ogni uomo e le presenti a Cristo Signore, indirizzando verso di Lui la nostra vita.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
F E S TA
DI
S . B A R TO LO M EO A P O S TO LO
MESSAGGIO
DELL’ARCIVESCOVO
L’invito ad essere santi come il Signore Dio è Santo risplende nella vita
degli Apostoli e, particolarmente, nella testimonianza di S. Bartolomeo,
del cui patrocinio ci onoriamo.
L’esempio dell’Apostolo Bartolomeo ci sollecita a lasciarci raggiungere dalla grazia di Dio per essere autentici Suoi discepoli, infondendo nel
cuore l’ardente desiderio di crescere nella fede.
Questa annuale celebrazione sia per tutti – fedeli, emigrati che numerosi ritornano e turisti che trascorrono le vacanze nel nostro Arcipelago – tempo di grazia per fare esperienza del Signore ed espressione della fede del
popolo eoliano che, per intercessione di S. Bartolomeo, si radica in Cristo.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
ATTI
ARCIVESCOVILI
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LE T TE R A
D E L L’ A R C I V E S C O V O A I
D I A CO N I
P E R L’ I N C O N T R O
D I P R O G R A M M A Z I O N E D E L LE L I N E E P A S TOR A L I
Messina, 28 agosto 2008
Gentilissimo fratello Diacono,
approssimandosi l’inizio del nuovo anno pastorale, tenendo in grande
considerazione l’impegno per la formazione dei ministri, desidero incontrare la comunità dei Diaconi permanenti il 25 settembre dalle ore 19,15
alle ore 20,30 presso l’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti per
condividere un breve momento di preghiera, la proposta di alcune linee
pastorali-spirituali e delle comunicazioni utili per il servizio offerto dai
Diaconi alla nostra amata Arcidiocesi di Messina - Lipari - Santa Lucia del
Mela.
Ti benedico di tutto cuore.
Il tuo Vescovo
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
T E L EG R A M M A D I A U G U R I O P E R L A
D E L L’ A R C I V E S C O V O D I F I R E N Z E
N OMINA
A S. E. Mons. Giuseppe BETORI
Arcivescovo eletto di Firenze
Conferenza Episcopale Italiana
Circonvallazione Aurelia, 50
00165 ROMA
ESPRIMO VIVE CONGRATULAZIONI PER SUA NOMINA AT
ARCIVESCOVO DI FIRENZE CHE ACCOMPAGNO CON FRATERNA PREGHIERA MENTRE AUGURO NUOVO MINISTERO EPISCOPALE RICCO DI OGNI GRAZIA ET SPIRITUALE CONSOLAZIONE.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
ATTI
ARCIVESCOVILI
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L E T T E R A D E L L’ A R C I VE S C OVO
D I P. F R A N C E S C O P I A N ZO LA
P E R LA
B EA T I F I CA Z I O N E
Messina, 30 Settembre 2008
Reverenda Madre,
nell’approssimarsi del giorno della Beatificazione di P. Francesco
Pianzola, desidero unirmi spiritualmente a Lei e alla Congregazione Religiosa, in segno di comunione per il grande evento di grazia che Vi apprestate a vivere.
Come già scritto lo scorso luglio all’Ecc.mo Vescovo Mons. Baggini,
innalzo a Dio la mia preghiera di lode che accompagna i sentimenti di gratitudine per la Vostra presenza in questa nostra Chiesa diocesana, dove
offrite il Vostro servizio con zelo e passione, nell’annunzio coraggioso del
Vangelo.
La Comunità religiosa delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace costituisce un bene prezioso nella nostra Arcidiocesi – che ci
rimanda al Servo di Dio l’Arcivescovo Francesco Fasola – anche per
l’apostolato svolto in un particolare territorio della nostra Città. Questo ci
sollecita ancora ad esprimere gratitudine per la benemerita opera che quotidianamente compite.
Nel salutarLa, invoco ogni benedizione su Lei e sull’intera Congregazione.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
__________________________________
Reverenda Madre
Sr. Azia CIAIRANO
Superiora Generale
Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace
Via SS. Trinità, 16
27036 MORTARA (PV)
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
DE L LA
ATTI
C UR I A
N OMINE
S.E. l’Arcivescovo ha proceduto alle seguenti nomine:
Direttore di Ufficio della Curia Arcivescovile
1 settembre 2008
– Direttore dell’Ufficio Amministrativo Diocesano Don Antonio DINO
Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano
per il Sostentamento del Clero
12 settembre 2008
– Presidente Don Antonio DINO
– Vice Presidente Don Alessandro LO NARDO
– Consigliere Avv. Francesco DI PIETRO
– Consigliere Prof. Francesco VERMIGLIO
– Consigliere Don Antonino MERLINO
– Consigliere Don Francesco PATI
– Consigliere Dott. Roberto ITRI
Parroco
1 settembre 2008
– Parroco del SS. Crocifisso in Milazzo Fr. Graziano Giuseppe BRUNO
O.F.M.
– Parroco della Parrocchia-Santuario di S. Maria Consolata in Messina
Don Felice BRUNO F.D.P.
– Parroco di S. Matteo in Giostra - Messina Don Giuseppe FALLICO
S.D.B.
– Parroco di S. Maria Maggiore in Milazzo P. Francesco CARMELITA
O.M.
ATTI
DELLA CURIA
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Rettore
1 settembre 2008
– Rettore del Santuario di S. Antonio di Padova in Barcellona P. G. Fr.
Paolino SAIA O.F.M.
Cappellano
1 settembre 2008
– Cappellano della Chiesa Gerosolimitana di S. Giovanni di Malta in
Messina Mons. Nino CAMINITI
Vicario Parrocchiale
1 luglio 2008
– Vicario Parrocchiale di S. Nicolò di Bari in Roccavaldina Don Giuseppe
MORABITO
– Vicario Parrocchiale della Basilica Parrocchia di S. Sebastiano M. in
Barcellona P.G. Don Salvatore PULEO
Presbiterato
SACRE ORDINAZIONI
5 luglio 2008
S. E. l’Arcivescovo ha conferito l’Ordine Sacro del Presbiterato
nella Concattedrale del SS. Salvatore in Messina a:
– CALAPAJ LUIGI GIUSEPPE della Società Salesiana di S. Giovanni
Bosco
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
P R E SB I T E R I O
L E T T E RA D E L L’ A R C I V E S C O VO P E R
D E L C O N S I G L I O P R E S B I T E R A LE
LA C O N V O C A Z I O N E
Prot. n. 133/08/S
Messina, 3 Settembre 2008
Ai Membri
del Consiglio Presbiterale Diocesano
Cari Consiglieri,
il prossimo 25 settembre, nei locali del Seminario Arcivescovile, dalle
10.00 alle 12.30, avrà luogo la prima riunione del Consiglio Presbiterale
Diocesano, dopo quella elettiva del 7 luglio scorso.
•
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•
•
•
•
L’O.d.G. prevede:
accoglienza e preghiera (ora media)
lettura ed approvazione del verbale della riunione del 7 luglio scorso
riflessione sulla figura e sul servizio del vicario foraneo
riflessione sulla opportunità che alcuni vicariati vengano accorpati
riflessione sulla formazione spirituale dei presbiteri: assemblee generali, ritiri spirituali zonali, ritiri spirituali vicariali
prima introduzione alla problematica riguardante l’iniziazione cristiana
calendario degli incontri
L’incontro sarà moderato da Mons. Michele Giacoppo.
In attesa di incontrarVi giunga a tutti Voi il mio affettuoso saluto e la
mia benedizione.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
PRESBITERIO
49 9
LE T TE R A
D E L L’ A R C I V E S C O V O P E R L’ A S SE M B L E A D E L
E CA LE N D A R I O D E I
C OR S I
DI
C LE R O
E SE R C I Z I S P I R I T U A L I
Prot. n. 134/08/S
Carissimi Sacerdoti e Diaconi,
Messina, 4 Settembre 2008
all’inizio di questo nuovo Anno Pastorale giunga a tutti Voi il mio
affettuoso pensiero, mentre ci prepariamo ad avviare in comunione le attività pastorali diocesane e parrocchiali. Per riprendere in unità d’intenti,
desidero incontrarVi giovedì 2 ottobre per l’ASSEMBLEA DEL CLERO, che terremo nel Seminario Arcivescovile. Ci ritroveremo alle ore
10.00 per cominciare nel nome del Signore. Quindi presenterò la Lettera
Pastorale per l’anno 2008-2009 il cui tema è quello della testimonianza e
consegnerò la Lettera ai Romani quale sussidio per l’anno paolino. Concluderemo con il pranzo, raccomandando vivamente di far pervenire per
tempo la personale adesione in Seminario o presso la mia segreteria. Dopo
averla presentata a Voi, illustrerò le linee programmatiche della Lettera
all’Arcidiocesi nelle quattro zone pastorali nelle seguenti date: il 6 ottobre
nella Basilica Cattedrale dalle ore 18.00 alle 20.00 per Messina e Villaggi;
il 15 ottobre nella Basilica di S. Sebastiano in Barcellona dalle ore 17.00
alle 19.00 per la Zona Tirrenica; il 16 ottobre a Lipari per le Isole Eolie; il
17 ottobre nella Parrocchia della Sacra Famiglia in S. Teresa di Riva dalle
ore 17.00 alle 19.00 per la Zona Jonica. Per opportuna conoscenza, desidero, inoltre, informare che ho convocato il CONSIGLIO PRESBITERALE il
prossimo 25 settembre. Infine, ricordo le proposte dei corsi di ESERCIZI
SPIRITUALI, quale importante momento di grazia per ravvivare il dono dell’Ordine Sacro e il servizio ministeriale: Barcellona - “Il Cenacolo” 15 - 19
settembre, predicherà P. Albino FINOTTO; Messina - “Villa Serena” 13 17 ottobre, predicherà P. Giuseppe SEGAGNO; Messina - Suore Salesiane di Piano Rama 3 - 7 novembre riservato al giovane clero, predicherà D.
Valerio CHIOVARO; Barcellona - “Il Cenacolo” 24 - 29 novembre, predicherà P. Valentino CASTIGLIONI.
Nell’attesa di incontrarVi, invoco su tutti Voi ogni benedizione.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
50 0
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
N OTA D E L D I R E T TOR E D E L L’ U FF I C I O D I O C E S A N O
B E N I C U LT U R A L I EC C L ES I A S T I C I
Come avranno potuto rilevare i Reverendi Presbiteri o i Loro collaboratori, sul sito della Arcidiocesi www.diocesimessina.net quest’Ufficio
Diocesano BB.CC.EE. si è avvalso di apposito spazio sulla Home Page per
divulgare tempestivamente la notifica di indagini a cura del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale su reperto trafugato certamente da
chiese o istituti del meridione d’Italia onde poter individuare, eventualmente anche nel territorio dell’ Arcidiocesi, l’ente/persona proprietario del
manufatto documentato in foto sullo stesso sito e darne riscontro per rientrare in possesso dell’opera. La circostanza si propone come sollecitazione
a redigere il già richiesto Inventario dei Beni Patrimoniali, appositamente edito nel 2005 dall’Ufficio Amministrativo Diocesano, che nella sezione
Elenco degli Oggetti Preziosi Artistici o Storici e dei Doni Votivi
(pag.25), suggerisce i rilievi fotografici delle stesse opere; tale documentazione è indispensabile anche nell’interazione con le forze dell’Ordine al
fine di un proficuo lavoro di tutela del patrimonio artistico da parte tutti gli
organi a ciò preposti, non ultimo quest’Ufficio Diocesano. Nella presentazione dell’Inventario 2005 che l’Arcivescovo Mons. Marra offrì all’Arcidiocesi, Egli stesso scriveva: “Colgo l’occasione per ribadire la responsabilità che attiene a ciascuno di noi in ordine alla custodia, alla
conservazione, alla manutenzione dei beni che appartengono alla Chiesa,
spesso di notevole valore artistico e culturale e di cui dobbiamo rispondere all’opinione pubblica e alle varie Autorità competenti”. Un valore
aggiunto di questo patrimonio è certamente da ritenere la sua naturale
valenza di “memoria storica” delle nostre comunità locali... Anche a motivo di recenti furti nelle chiese della nostra Arcidiocesi è necessario accertarsi che i beni artistici di rilievo e l’eventuale suppellettile sacra in uso nel
culto ordinario, siano adeguatamente custoditi e nel caso di furto ne sia
sporta regolare denuncia agli organi di tutela preposti; non sembri accessorio il darne comunicazione agli uffici di Curia competenti, che informati,
avranno cura di attivare i preposti Enti civili di tutela, e pure saranno messi
in grado di collaborare con le Forze dell’Ordine alla salvaguardia del patrimonio storico artistico ecclesiastico. L’U.D.BB.CC.EE., d’accordo ed in
collaborazione con l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali,
anche per il futuro, si avvarrà dello stesso spazio sul sito web della Diocesi
per diramare notifiche e comunicazioni che interessano i soggetti dell’intera Arcidiocesi, persone giuridiche e/o fisiche.
Don Antonio La Rosa
PRESBITERIO
50 1
VITA
D I OC E S A NA
P E R EG R I N A T I O D E L L A M A D O N N A
N E L L E C O M U N I TÀ D E L LA V A L L A TA
D E L LA LE T TE R A
DI
G I OS T RA
NOVENA IN ONORE
DI S. MARIA DELLA LETTERA
È tradizione che le comunità parrocchiali e religiose si radunino, a turno, in Cattedrale per partecipare alla Novena in preparazione alla Solennità
di S. Maria della Lettera. Quanti possono parteciparvi? Quanti, di fatto, vi
partecipano? Perché non coinvolgere i Villaggi del Comune? Perché non
pensare, per le Vallate cittadine – già interessate in Duomo - un modo nuovo di partecipazione alla Novena? Perché non realizzare un qualcosa che
possa diffondere e incrementare presso il popolo cristiano la devozione
alla Vergine, invocata con il titolo di “Veloce Ascoltatrice”?
A queste domande una risposta: “Perché non portare in mezzo a queste
comunità l’icona di Maria?”. Dopo essermi confrontato con alcuni sacer-
VITA
DIOCESANA
50 5
doti, ho presentato il progetto all’Arcivescovo che, favorevole, mi ha invitato a interpellare i parroci della Vallata di Giostra, scelta per la prima
esperienza. Dopo la risposta positiva di ognuno ci si è radunati – la prima
volta con l’Arcivescovo, che dinanzi alle remore di qualcuno, ha insistito a
iniziare e a non rimandare l’esperienza – più volte per la programmazione
dell’evento. Agli incontri successivi, tuttavia, non sempre si era tutti presenti. La programmazione, accompagnata dal messaggio dell’Arcivescovo, per una maggiore risonanza sul territorio, è stata affissa in tutti i locali
pubblici della zona. Dietro suggerimento di p. Roberto Scolaro, è stato realizzato un libretto-guida per i singoli momenti celebrativi.
Ogni comunità parrocchiale, a turno, è stata coinvolta con momenti di
incontro, di preghiera, di lode attenzionando gli anziani e i malati, i ragazzi
delle Scuole elementari e medie e quelli dei gruppi catechistici.
A questi momenti particolari, quelli comunitari di tutta la Vallata: l’incontro con i Giovani, animato dal Seminario, e quello con le Coppie, guidato dal Direttore dell’Ufficio Pastorale Familiare.
L’Icona – una riproduzione su tela del quadro che domina nella macchina dell’abside centrale della Cattedrale, raffigurante la Veloce Ascoltatrice
– è stata accolta dai fedeli di Ritiro, dopo aver partecipato alla celebrazione
eucaristica in piazza Arg, con un’esplosione di gioia. Dopo il saluto del
Parroco e al canto delle litanie, seguendo l’Icona, i fedeli si sono avviati
alla Chiesa parrocchiale che per l’occasione si è mostrata insufficiente per
accogliere tutti. La preparazione meticolosa del parroco di S. Maria di
Gesù, ha portato i suoi frutti: chiesa sempre gremita di fedeli, partecipazione attiva ai diversi momenti, numerose le confessioni.
Quello che si è sperimentato in questa parrocchia è stato ovunque,
anche se con tono minore. In qualche parrocchia è stato attenzionato solo
l’aspetto esteriore. Una sola comunità ha pensato bene di realizzare esclusivamente il momento dell’accoglienza, omettendo tutti gli altri momenti,
rendendo vana anche la sosta dell’Icona nella chiesa parrocchiale (rimasta
chiusa per la pulizia settimanale). L’incontro con i degenti di Neurolesi è
stato programmato in un orario poco conveniente, non trovando risposta
adeguata del personale. L’ultimo giorno tutte Comunità, assente quella di
S. Domenico, si sono ritrovate in piazza Municipio per accompagnare
l’Icona in Cattedrale e partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta
da Mons. Letterio Gulletta. Insieme ai parroci presenti hanno concelebrato
il Parroco della cattedrale, mons. Angelo Oteri e l’animatore della Peregrinatio. Al termine dell’Eucaristia, ogni parroco, accompagnato da due laici,
ha ricevuto, in ricordo della Peregrinatio, il quadro con l’effigie della Veloce Ascoltatrice.
50 6
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
Da questa prima esperienza alcune note. Scelta la zona in tempo debito,
i parroci si radunino in tempo opportuno, forse nel mese di gennaio.
È necessario
• stilare una programmazione dettagliata e da tutti concordata in modo da
evitare sovrapposizioni di impegni parrocchiali che impediscano la partecipazione anche ai momenti comunitari;
• costituire un piccolo gruppo zonale (due o tre) che coordini le attività
comuni e a cui fare costante riferimento (libro-guida, modalità di arrivo…) da parte del gruppo organizzativo parrocchiale;
• programmare meglio le modalità di orario e di presenza dei presbiteri
per offrire ai fedeli la possibilità di accostarsi con serenità e con calma
al sacramento della Confessione;
• evitare le lunghe processioni a danno dell’attiva partecipazione al
momento celebrativo;
• coinvolgere per tempo le Scuole presenti nel territorio;
• interpellare i responsabili delle case di cura e di ospitalità per anziani
per una eventuale visita dell’Icona.
Don Fortunato Malaspina
MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO
PER LA PEREGRINATIO
DELLA MADONNA DELLA LETTERA
La felice occasione della Madonna pellegrina tra le nostre case è
motivo, di grazia, perché in Maria Vergine, il Signore Gesù viene a
portare gioia e speranza alla nostra vita, incontrandoci nei luoghi del
nostro vissuto quotidiano.
Lei, Madre che Cristo Gesù in Giovanni ha affidato a ciascuno di
noi e Discepola del Signore, ci guida ad accogliere la Parola" di Dio,
affinché la nostra vita porti frutto abbondante di vero bene.
Apriamo, dunque, le porte delle nostre Comunità, delle nostre
case e del nostro cuore a Maria Madonna della Lettera, Madre e fiducia nostra, la "Tuttasanta", compagna di viaggio nel cammino della
santità ed affidiamoci alla sua intercessione.
† CALOGERO LA PIANA
Arcivescovo Metropolita
VITA
DIOCESANA
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ARCIDIOCESI di MESSINA LIPARI S. LUCIA DEL MELA
SOLENNITÀ DELLA MADONNA DELLA LETTERA
Dal 26 al 31 Maggio 2008:
PEREGRINATIO MARIAÆ NELLA VALLATA DI GIOSTRA
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
C O M U N I C A TO - I N V I TO
A I S I G N OR I G I OR N A L I S T I
L’ARCIVESCOVO PRESENTA LA RASSEGNA
FEDE ARTE MUSICA estate 2008
Martedì 1 Luglio, alle ore 11.00 presso il Palazzo Arcivescovile,
l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana presenterà la Rassegna FEDE
ARTE MUSICA - estate 2008, giunta alla sua IV edizione.
La Rassegna, promossa dall’Arcidiocesi con la partecipazione del
Comune di Messina e della Provincia Regionale, prevede particolari iniziative con artisti italiani e stranieri volte a far conoscere il ricco patrimonio di arte e di tradizioni, di cultura e di fede della Città di Messina.
Di particolare rilievo l’attenzione che la Rassegna riserverà all’Anno
Paolino, indetto nel bimillenario della nascita dell’Apostolo Paolo, che la
tradizione vuole sia passato da Messina.
Tra le proposte, spiccano particolarmente: l’Omaggio all’organista
Fernando Germani, nel decimo anniversario della sua morte; il IV Corso
d’Interpretazione Organistica, che ha già riscosso vasta risonanza ed
apprezzamento; la Maratona musicale di Mezz’Agosto e la Settimana
Messinese dell’Ensemble “Le Testament d’Orphée”.
Messina, 28 Giugno 2008
51 0
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
C O M U N I C A TO
S TA M P A
TRASFERITA A BARCELLONA
LA MOSTRA FOTOGRAFICA
“Scatti di quotidianità. Messina per la Terra Santa”
e inaugurata dall’Arcivescovo
GIOVEDÌ 3 LUGLIO, alle ore 18.30, presso il Palazzo Municipale di
Barcellona, il Sindaco Dott. Candeloro Nania accoglierà l’Arcivescovo
Mons. Calogero La Piana il quale inaugurerà la Mostra fotografica “Scatti
di Quotidianità. Messina per la Terra Santa” promossa dalla Sezione di
Messina dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro e dalla CNA di Messina.
L’iniziativa, già presentata con successo a Messina ed esposta nel Salone della Borsa lo scorso dicembre 2007 e recentemente a Letojanni presso
il Palazzo Comunale, racconta uno spaccato della vita ordinaria della Terra
Santa, meta di innumerevoli pellegrini cristiani. Attraverso gli scatti di
Alessia Leonello e le foto di alcuni partecipanti al Pellegrinaggio Diocesano guidato dall’Arcivescovo nell’ottobre scorso, si ripercorre un itinerario
carico di emozioni e suggestioni, che sostando nei Luoghi Santi, aiutano a
cogliere la vita e la fede di un popolo.
Obiettivo principale della Mostra, è sensibilizzare l’opinione pubblica
sulla realtà della Terra Santa al fine di incoraggiarne il sostegno, impegno
preminente dell’Ordine del Santo Sepolcro che a Messina è guidato dal
Preside della Sezione Avv. Clodomiro Tavani.
Messina, 29 Giugno 2008
VITA
DIOCESANA
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C O M U N I C A TO - I N V I TO
A I S I G N OR I G I OR N A L I S T I
L’ARCIVESCOVO PRESENTA IL PROGRAMMA DELLA
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ IN DIOCESI
19 - 20 Luglio
Si informano i Signori Giornalisti che GIOVEDÌ 17 LUGLIO, alle
ore 11.00 presso il Palazzo Arcivescovile, l’Arcivescovo Mons. Calogero
La Piana presenterà l’evento straordinario della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si vivrà a Messina in contemporanea con il
grande raduno dei giovani del mondo con il Papa Benedetto XVI a Sydney.
La manifestazione ha per tema “Vogliamo svegliare l’aurora” e avrà
luogo la notte tra il 19 e il 20 Luglio a Maridist, nell’area della Marina
Militare dove converranno più di 4000 giovani provenienti dal territorio
dell’Arcidiocesi, della provincia ed anche dalla regione.
Insieme all’Arcivescovo che illustrerà l’iniziativa – inedita per la
nostra Arcidiocesi – saranno anche presenti il Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Giovani e il Comandante di Marisicilia.
Messina, 14 Luglio 2008
***
NOTA PER LA PROCEDURA DI ACCREDITAMENTO PER LA STAMPA
In merito alla partecipazione dei Signori Giornalisti e Operatori si
comunica che sabato 19 luglio l’accesso alla area di Marisicilia verrà
regolamentato.
Si invitano, pertanto, le Redazioni interessate a seguire direttamente
l’evento di indicare i nominativi dei giornalisti, degli operatori televisivi e
dei fotografi che saranno presenti alla manifestazione, con relativa testata
giornalistica di appartenenza.
Per motivi organizzativi, le richieste di accredito dovranno pervenire
entro il 16 luglio (via mail all’indirizzo [email protected] o tramite Fax al numero 090.6684302).
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
C O M U N I C A TO S TA M P A
NOTTE DI FESTA E DI SPRITITUALITÁ
4000 GIOVANI IN FESTA CON L’ARCIVESCOVO
PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(dando seguito al comunicato dello scorso 14 luglio)
QUESTA SERA dalle 21 a Marisicilia, l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana insieme a 4300 giovani provenienti dal territorio dell’Arcidiocesi, della provincia ed anche dalla regione, festeggerà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù in contemporanea con il grande raduno dei
giovani del mondo con Papa Benedetto XVI a Sydney.
Tutti i giovani che giungeranno in Città si ritroveranno nei LUOGHI DI
RADUNO stabiliti (Basilica di S. Antonio, Istituto Domenico Savio, Istituto
Don Bosco, Parrocchia Don Orione, Basilica Cattedrale, Chiesa Spirito
Santo) e da lì in cammino si dirigeranno verso Marisicilia. Alle 21.00 l’inizio della “FESTAGIOVANI” con l’accoglienza della Croce, quindi dell’Arcivescovo. Dopo aver ricordato le precedenti GMG, si esibiranno band
musicali di giovani alternandosi a momenti di riflessione e testimonianza.
Intanto, i numerosi sacerdoti presenti saranno a disposizione per le confessioni e per colloqui con i giovani.
Alle ore 02.00 avrà inizio la VEGLIA DI PREGHIERA con collegamento in
diretta con Sydney per ascoltare il Messaggio di Papa Benedetto XVI. Successivamente l’Arcivescovo presiederà la CELEBRAZIONE EUCARISTICA.
Messina, 19 Luglio 2008
NOTA
I signori giornalisti ed operatori televisivi che volessero seguire
l’evento sono pregati, con cortese sollecitudine, di far pervenire il loro
nome ai fini dell’accreditamento, così come già altri hanno fatto (via mail
all’indirizzo [email protected] o tramite Fax al numero
090.6684302).
VITA
DIOCESANA
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C O M U N I C A TO
S TA M P A
FESTA DELLA MADONNA ASSUNTA
14-15 agosto 2008
DOMANI 14 AGOSTO l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana
celebrerà la S. Messa ai piedi della Vara in Piazza Castronovo alle ore
20,30 .
IL 15 AGOSTO, giorno della Solennità della Beata Vergine Maria
Assunta in Cielo, l’Arcivescovo alle ore 11.00 presiederà nella Basilica
Cattedrale il solenne Pontificale.
La sera, l’Arcivescovo insieme ai Canonici del Capitolo della Basilica
Cattedrale, al Clero e al Seminario Arcivescovile, si unirà alla secolare
Processione della Vara partendo dal Palazzo Arcivescovile verso Piazza
Duomo, dove rivolgerà il suo messaggio e impartirà la Benedizione ai presenti e all’intera Città.
Messina, 13 Agosto 2008
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
C E L EB R A Z I O N E A L I P A R I D E L L A S O L E N N I T À
D I S . B A RTO LO M EO A P O S TO LO
Lipari, 24 agosto 2008
Nel pieno di un’estate dai colori vivaci, dove tante sono le distrazioni, è giunto il 24 agosto.
In questo giorno, i fedeli tutti delle Eolie e i tanti amici, emigranti per onorare il Patrono, San Bartolomeo.
La presenza dell’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana ha reso
più solenne e significativa questa giornata.
La celebrazione dei Primi Vespri, animata dal Coro Polifonico
della Cattedrale, ci ha aiutati ad entrare nel clima della festa.
Il Solenne Pontificale del mattino ha visto, intorno all’Arcivescovo, la presenza dei Sacerdoti che operano nel Territorio e le
Distinte Autorità Civili e Militari delle Isole Eolie.
All’inizio della S. Messa il Vicario Episcopale, Mons. Alfredo
Adornato, ha rivolto all’amato Pastore l'indirizzo di saluto, facendosi interprete dei comuni sentimenti.
Toccanti le parole che S.E.R. Mons. La Piana ha rivolto ai tanti
fedeli che gremivano il Corso Vittorio Emanuele durante la Processione delle ore 19.00.
Egli ha ricordato che San Bartolomeo è “Il vero Israelita in cui
non c’è falsità”. Ha poi aggiunto: “Se veri devoti siamo chiamati ad
essere come Lui: Pellegrini lungo i sentieri della Santità, che è la
misura alta del nostro essere cristiani”.
L’Eucaristia al termine della Processione è stata presieduta dal
nuovo Vicario Generale dell’Arcidiocesi, Mons. Carmelo Lupò.
Ci dia San Bartolomeo il forte desiderio di vivere come Gesù
vuole, secondo i dettami del Vangelo, “sempre pronti a rendere
ragione della Speranza che è in noi”.
Can. Giuseppe Mirabito
VITA
DIOCESANA
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C O M U N I C A TO
S TA M P A
L’ARCIVESCOVO PRESENTA IL LIBRO:
“LA CATTEDRALE DI MESSINA”
Martedì 30 settembre alle ore 19.30 nella Basilica Cattedrale, l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana presenterà il libro di Don Fortunato
Malaspina dal titolo “La Cattedrale di Messina”.
In 395 pagine corredate da una ricca documentazione fotografica si
rilegge il percorso storico, artistico e iconografico del Duomo di Messina
attraverso i secoli.
Insieme all’Arcivescovo, interverranno la Prof.ssa Amelia Ioli Gigante, l’Assessore Prof. Dario Caroniti e il Prof. Mons. Eugenio Foti.
Sarà presente l’autore.
L’evento culturale sarà accompagnato dall’esecuzione di alcuni brani
al Grande Organo della Cattedrale suonati dal M° Mons. Salvatore De
Domenico.
51 6
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
A N N O PA O L IN O
INCONTRO DIOCESANO DI FORMAZIONE PAOLINA
Messina 29 - 30 settembre / Lipari 02 ottobre
In occasione dell’Anno Paolino, indetto da Benedetto XVI per
solennizzare il bimillenario della
nascita dell’Apostolo Paolo, anche
nella nostra Diocesi sono state messe in atto numerose iniziative che,
come scopo primario, si prefiggono
una conoscenza più approfondita
della figura e dell’opera dell’Apostolo, per poter fare tesoro della sua
esperienza e crescere nell’amore
verso Dio e i fratelli. Dopo le celebrazioni liturgiche di apertura nelle
varie Chiese Giubilari, il primo
momento importante è stato l’Incontro Diocesano di Formazione
Paolina, organizzato per tutti gli
operatori pastorali, il 29 e il 30 settembre scorsi nel Seminario Arcivescovile «San Pio X», di Messina, e
il 2 ottobre, nei locali del “Centro
Giovanile”, di Lipari. In queste tre
giornate, negli incontri tenutisi dalle ore 16:00 alle 18:30, i numerosi
presenti hanno avuto modo di riflettere su vari aspetti della vita e dell’attività di Paolo e comprendere
come egli, uomo del suo tempo,
impegnato nell’affermazione delle
sue idee e nella realizzazione di
suoi progetti, abbia dovuto fare i
conti con il progetto di Dio che ne
ha fatto una “creatura nuova”. Nella
prima giornata, al saluto dell’Arcivescovo S.E. Rev.ma Mons. Calogero La Piana, hanno fatto seguito
gli interventi del prof. mons. Giuseppe Costa, Ordinario di Sacra
Scrittura e Vicepreside presso l’Istituto Teologico «S. Tommaso» a
Messina; del prof. don Valerio
Chiovaro, Docente di Sacra Scrittura
presso lo Studio Teologico «Pio XI»
e presso l’Istituto Superiore di
Scienze Religiose «Vincenzo Zoccali» a Reggio Calabria; e del prof don
Michele Viviano, Docente di Sacra
Scrittura presso l’Istituto Teologico
«S. Tommaso» a Messina.
Paolo nel suo contesto culturale, religioso, politico
Il professore Costa, presentando l’ambiente vitale di Paolo e tracciando le linee del contesto sociale,
politico e religioso, ha fatto emergere come il campo operativo
dell’Apostolo si sviluppò intorno al
Mediterraneo per trovare il culmine
a Roma, suo punto di arrivo e punto
di partenza del Cristianesimo. La
sua esperienza non si può comprenVITA
DIOCESANA
51 7
dere se scissa dal periodo in cui visse: la realtà greca del I sec. d.C.
pullulante di nuovi influssi, con
l’apertura della città ellenistica, con
la nascita delle religioni misteriche
e di nuove correnti filosofiche; la
politica e l’organizzazione di
Roma, “caput mundi”; la sfaccettata natura e le varie credenze delle
sette religiose giudaiche lo stimolarono e lo favorirono. Paolo, nato a
Tarso tra il 6 e il 10 d. C., giudeo di
fede ebraica che aveva ereditato la
cittadinanza romana e profondo
conoscitore della lingua e della cultura greca, è un vivo esempio di
ecumenismo: in lui la via ebraica,
la via greca e la via romana convergono e si fondono unificate dalla
via di Cristo. In seguito il prof.
Chiovaro soffermandosi sulla personalità, sul carattere e sullo stile di
San Paolo, ha sottolineato come
Saulo, letteralmente «richiesto da
Dio», nato in una città cosmopolita
culturalmente attiva si formò
secondo la Mishnah, studiando la
legge e lavorando manualmente;
allievo del rabbino Gamaliele,
facente parte della setta dei farisei,
seppe aprirsi all’interreligiosità;
conoscitore di varie lingue Paolo
parlerà di sé solo per evangelizzare,
per parlare di Cristo e per parlare di
noi, con grande ricchezza di linguaggio affettivo, indice di uno stile che è di sicuro l’amore in Cristo
e nei fratelli. Nell’ultima relazione,
il prof. Viviano ha presentato i
viaggi di Paolo: dalle Lettere e
51 8
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
dagli Atti si evince che l’Apostolo,
la cui area di movimento fu il
Mediterraneo nord-orientale, viaggiò per mantenere la comunione fra
le chiese portando anche aiuti economici e annunciare Cristo e il suo
Vangelo anche ai pagani.
Da persecutore ad Apostolo per
vocazione
I lavori della seconda giornata sono
iniziati con l’intervento del Vicario
Generale, don Carmelo Lupò, sulla
“vocazione o conversione” di Paolo: l’evento di Damasco, raccontatoci dalle fonti e riletto da molti studi, ci rivela un evento non casuale,
ma voluto e preparato d Dio. Un
evento in cui Cristo si rivela, si rende presente e si identifica con la
Chiesa. Un evento in cui Paolo
vede svanire i suoi progetti davanti
al progetto di Dio che è grazia. Nella seconda relazione il prof. don
Stefano Ripepi, Docente di Sacra
Scrittura presso lo Studio Teologico «Pio XI» e presso l’Istituto
Superiore di Scienze Religiose
«Vincenzo Zoccali» a Reggio Calabria, ha affrontato il problema
dell’autenticità e dell’integrità
degli scritti di Paolo, illustrando
l’iter storico-critico della questione
e la posizione della Chiesa. Nell’ultimo intervento, dedicato alla cronologia paolina, il prof. Giuseppe
Costa, dopo aver inquadrato tutta
l’esperienza di Paolo in circa ottanta anni, non mancando di rivolgere
uno sguardo su Roma e sulla sua
politica di quel periodo, ha fatto
cenno alla tradizione riguardante
l’Apostolo a Messina: una tradizione antica, costante, ma di certo
poco conosciuta. A conclusione
delle due giornate l’Arcivescovo,
dopo aver ringraziato i relatori e in
modo particolare mons. Giuseppe
Costa, Coordinatore Diocesano
dell’Anno Paolino, che ha guidato i
lavori, ha annunciato le prossime
iniziative che offriranno alla città e
all’intera Diocesi la possibilità di
attingere dalla testimonianza di
Paolo la fede, la forza e la gioia di
testimoniare il Vangelo di Cristo
che, con il suo amore, rende nuove
tutte le cose.
L’Assemblea di Lipari
Anche le isole Eolie sono state
coinvolte nell’Incontro Diocesano
di Formazione Paolina, con un
pomeriggio di studio e di riflessione molto intenso. Introdotto dal
saluto del Vicario Generale, don
Carmelo Lupò, che ha rappresentato l’Arcivescovo, il prof. Giuseppe
Costa ha aperto i lavori illustrando
il tema presentato nella due giorni
di Messina e coordinando i succes-
sivi interventi dello stesso prof.
Lupò e del prof. Michele Viviano.
Anche a Lipari, il numeroso e
attento uditorio ha dimostrato vivo
interesse per la tematica, manifestando un desiderio di conoscenza e
di approfondimento della figura e
dell’opera dell’Apostolo delle genti. Particolarmente apprezzata, dai
presbiteri e dagli operatori pastorali, l’attenzione con la quale l’Arcivescovo ha voluto inserire delle
giornate “in loco”, proprie per la
realtà delle Isole Eolie, per favorire
la più larga partecipazione.
Prossimi appuntamenti
L’Itinerario di Formazione Paolina
prosegue, immediatamente, con la
consegna della Lettera ai Romani,
strumento preparato dal prof. Costa
(con introduzione, commento e
schede di riflessione) offerto a tutta
la Diocesi, e con le Catechesi sulle
Lettere ai Tessalonicesi, nelle quattro
Domeniche di Avvento in Cattedrale.
In Gennaio, Marzo e Maggio riprendono gli Incontri di Formazione nelle varie zone pastorali della Diocesi.
Mons. Giuseppe Costa
VITA
DIOCESANA
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C A R I TA S D I O C E S A N A
INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ E FRATERNITÀ
CON I BAMBINI ROM
Da molti anni la Caritas Diocesana di Messina, insieme a un
gruppo di volontari si fa accanto al popolo Rom presente in città,
attraverso la visita alle famiglie e l’attenzione in particolare ai bambini, sia per un sostegno scolastico, sia nell’animazione soprattutto
nel periodo estivo.
Quest’anno tutti i pomeriggi dal 7 al 18 luglio abbiamo realizzato una particolare iniziativa in collaborazione con la Parrocchia di
Pompei che ci ha messo a disposizione i locali, il pulmino e altro...
abbiamo vissuto due settimane di Grest, sviluppando insieme il
tema: Impronte di pace!
Bambini Rom, italiani, filippini e srilankesi hanno lavorato insieme, con laboratori di danza, teatro e pittura e hanno svolto attività
sportive. Vedere giocare e lavorare insieme bambini così diversi,
nella serenità e nell’armonia è stato un segno forte di pace che si
costruisce dai piccoli.
A metà percorso abbiamo vissuto una intera giornata insieme
andando anche al mare. Ma il momento più bello è stato la festa conclusiva fatta al campo Rom, le famiglie del campo hanno preparato i
loro piatti tipici, e ci hanno accolto con la loro consueta gioia. I
ragazzi hanno presentato le attività teatrali, le danze imparate e
vedere i genitori rom, italiani e filippini gioire insieme dei loro figli
è stato commovente, abbiamo concluso la festa mangiando e danzando insieme.
Siamo certi che questa piccola iniziativa contribuisce a far crescere un mondo più giusto, dove tutti ci riconosciamo fratelli al di là
delle differenze di razza, di cultura e di religione...
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
U FF I C I O D I O CE S A N O P E R
P A S TOR A L E D E I G I OVA N I
LA
VOGLIAMO SVEGLIARE L’AURORA
Vigili sentinelle del mattino
per vedere ed ascoltare, riflettere ed interiorizzare,
discernere e verificare, scegliere ed agire.
Straordinaria notte quella del 19 luglio scorso. Migliaia di giovani,
provenienti dai vicariati dell’arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del
Mela, si sono incontrati nei locali del distaccamento della marina militare
di Messina, per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù e vivere
una forte esperienza di comunione. Comunione con Benedetto XVI che a
Sydney ha incontrato oltre cinquecentomila giovani. Comunione con l’arcivescovo Calogero La Piana che ha scommesso (e scommette) sulla formazione dei giovani. Comunione con giovani che nelle Chiese d’Italia
hanno testimoniato la loro voglia di aurora.
Ragazze e ragazzi, presbiteri e religiose, donne ed uomini di buona
volontà hanno vissuto momenti forti di vita ecclesiale. In contesto di festa.
In risposta all’invito dell’arcivescovo La Piana: “Ci incontriamo per condividere amicizia e solidarietà; per “sentire”, nel canto e nella gioia della
festa, nelle testimonianze e nella preghiera, nell’eucaristia, le parole di vita
eterna che l’alba di un giorno nuovo - la risurrezione - porta con sé; per
“sentire” dentro un rinnovato anelito di vita e proiettarsi verso un futuro
luminoso e fecondo; per “sentire” e ricevere energia dall’incoraggiante
promessa di Gesù: Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e
mi sarete testimoni (At 1,8); per “sentirsi” e poter vivere da uomini nuovi”.
Cinque le fontane di luce intorno alle quali si sono ritrovati ragazze e
ragazzi: la fontana dell’eucaristia (fonte culmine della vita cristiana), della
riconciliazione (epifania dell’amore misericordioso di Dio che accoglie e
perdona), dell’amore vero (dono, vocazione ed impegno), della vocazione
(partecipazione al mistero stesso di Dio che chiama alla comunione), dell’ascolto (esigenza di incontro di tempi di silenzio). Fontane: percorso che
VITA
DIOCESANA
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ragazze e ragazzi hanno fatto insieme per svegliare l’aurora. Vigili sentinelle del mattino per vedere ed ascoltare con attenzione, riflettere ed interiorizzare con amore, discernere e verificare con sapienza, scegliere ed
agire con coraggio. Testimoni di una persona che è Via Verità e Vita.
Annunciatori della bella notizia dell’amore di Dio che libera e salva. Svegliare, accogliere ed accompagnare l’aurora. dono di Dio ed impegno
feriale. Perché ragazze e ragazzi, spesso in crisi di identità, cerchino con
fiducia, incontrino con amore, accolgano con simpatia, scommettano con
coraggio).
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
VITA
DIOCESANA
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ECCLESIASTICO
MESSINESE
S E M I N A R I O A R C I V E S C OV I L E
A T T I V I TÀ E S T I V E V O C A Z I O N A L I
CORRO PER LE VIE DEL TUO AMORE…
Come di consueto, anche quest’anno noi seminaristi e i sacerdoti formatori abbiamo trascorso una parte delle vacanze impegnati nei campi
estivi. Lo slogan “Corro per la vita del tuo amore”, preso a prestito dalla
Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2008, ha dato il “La” al
nostro lavoro. Ora, le foto alimentano i ricordi. Corri anche tu, caro lettore,
insieme con me nel ricordo e scoprirai che:
Correre per la via dell’Amore è… appoggiare i nostri passi sulle orme
tracciate dalla vita stessa di Gesù e condividere la sua missione (CampoRagazzi 24-27 giugno). Si scopre così che l’Amore di Dio, si manifesta nel
dono dell’amicizia e nell’aiuto reciproco. Correre per la via dell’Amore
è… incontrare e seguire Gesù, scoprendo la bellezza presente in tutto ciò
che lui ci ha donato (Campo-Adolescenti 30 giugno-7 luglio 2008). Bellezza che gli adolescenti hanno scoperto nella propria vita, nelle persone,
nella capacità di amare e di lasciarsi amare, per essere nel mondo testimoni
e missionari dell’amore di Dio. Correre per la via dell’Amore è… lasciarsi
incontrare da Dio nel tempo e nello spazio della propria vita, accogliendo
con gioia l’invito a seguirlo (Campo-Giovani 21-26 luglio 2008).
In questa corsa si sono cimentati numerosi ragazzi, adolescenti e giovani che, in Seminario e a Santa Lucia del Mela, hanno partecipato al campo. Oltre ai momenti di riflessione, preparati con cura dai seminaristi
responsabili del campo, i partecipanti sono stati impegnati nei vari
momenti ricreativi (calcio, giochi con l’acqua…), e non solo, ma anche in
cucina per imparare che Amare vuol dire Servire.
Sebastiano Curcuruto
(da «La Scintilla»)
VITA
DIOCESANA
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…PER LE STRADE DEL MONDO
l documento “Orientamenti e norme per i seminari” della Conferenza
Episcopale Italiana, afferma: «Il seminario non è solo un’istituzione funzionale all’acquisizione di competenze teologiche e pastorali o un luogo di
coabitazione e di studio. È anzitutto una vera e propria esperienza ecclesiale, una singolare comunità di discepoli, chiamata a ripresentare il mistero del Signore Crocifisso e Risorto, […] verificare e far maturare i tratti
specifici della sequela apostolica». Ecco perché l’itinerario educativo del
seminario prevede per i seminaristi esperienze estive come occasione di
approfondimento e arricchimento del cammino formativo e, allo stesso
tempo, apertura ad orizzonti nuovi, più conformi all’uomo contemporaneo.
Esperienze giovanili coinvolgenti sono state la Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney e il Convegno di Pastorale Giovanile a Loreto. Nei
due eventi i seminaristi partecipanti hanno potuto sperimentare l’appartenenza ad una Chiesa sempre giovane e la necessità di essere portatori
dell’eterna “freschezza” del messaggio evangelico, che dovrebbe in ogni
occasione trasparire da un’adeguata pastorale e formazione ai giovani.
Ma se i giovani oggi rappresentano una priorità dell’operare della
Chiesa, non possiamo dimenticare la consueta esperienza al Collereale,
dove i seminaristi - come il buon samaritano - hanno dato ascolto alla sofferenza degli ospiti e si sono prodigati a dare vita a momenti di preghiera,
fraternità e sopratutto tanta allegria. Il seminarista è chiamato anche a
interrogare la storia, la vita, la società, il mondo, per imparare a leggere
tutta la realtà con gli occhi dell’uomo della Bibbia, il quale nelle situazioni
odierne è chiamato a ricercare la presenza di Dio che guida la storia e riuscire a dare una risposta credente e credibile. Proprio di questo si è discusso nei tre convegni organizzati dalla CEI: Comunicazioni sociali a Vallombrosa, Problemi sociali e lavoro a Verbania e, infine, Caritas a Pescasseroli
(Aq).
Ma la lista delle esperienze estive organizzate dal seminario non finisce qui! Il seminarista nel tempo della formazione si prepara a essere guida
e pastore di una specifica comunità, per questo l’esperienza parrocchiale
non può passare inosservata. Il seminario infatti ha pensato di offrire ad
alcuni giovani la possibilità di partecipare ai campi scuola parrocchiali,
allo scopo di meglio introdurli all’attività pastorale.
Se questo sembra poco, i seminaristi - per chi non lo sapesse - non
conoscono limiti territoriali. Con la stessa “ansia paolina” non si preoccupano di fare una bella e arricchente, seppur faticosa, esperienza missionaria in Messico, per meglio comprendere l’urgenza e la difficoltà che il mes-
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
saggio evangelico raggiunga tutti i confini della terra. Per ultimi, non perché meno importanti, sono i due pellegrinaggi organizzati dalla Parrocchia
di S. Nicolò in Polonia e a Lourdes. Tra la moltitudine di volti e storie, congiunti a momenti di preghiera e riflessione, i seminaristi sono riusciti a
scorgere un meraviglioso incontro tra l’uomo e Dio con la mediazione della SS. Madre di Dio e Madre nostra.
Vi sembra poco? Sicuramente non sarà tutto, ma come una clessidra
che segna a piccoli granelli lo scorrere inesorabile del tempo, i seminaristi
a piccole gocce di vita si preparano ad essere sacerdoti per sempre e per
tutti, testimoni autentici di un dono ricevuto per grazia.
Danilo Amato
(da «La Scintilla»)
VITA
DIOCESANA
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DIARIO PASTORALE
D E L L ’ A R C I V ES C O V O
LUGLIO 2008
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Mattino: udienze.
In Arcivescovado: conferenza Stampa di presentazione della IV Edizione della Rassegna, “Fede Arte Musica - Estate 2008”.
Pomeriggio: udienza.
Mattino: A Terme Vigliatore, S. Messa nella Parrocchia “S. Biagio e
S. Maria delle Grazie” per la festa di S. Biagio
Pomeriggio: A Palermo: Riunione con la Commissione dei Vescovi
per la Facoltà Teologica di Sicilia, presso l’Arcivescovado.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: A Barcellona P. G.: Inaugurazione della Mostra fotografica “Scatti di quotidianità. Messina per la Terra Santa”, promossa
dall’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme, presso il
Comune.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: udienza.
A Messina: S. Messa e cresime nella Parrocchia “S. Margherita V. e M.”.
Mattino: udienza.
A Messina: Saluto all’inizio del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e consegna al Prof. Francesco Vermiglio dell’Onorificenza Pontificia di Commendatore
dell’Ordine di S. Gregorio Magno.
A Messina: Visita a Mons. Nunzio Federico.
Pomeriggio: A Messina: Concattedrale del SS. Salvatore, Ordinazione Presbiterale di Don Luigi Calapai S.D.B.
Mattino: a Milazzo, S. Messa e cresime nella Parrocchia “S. Maria
delle Grazie”.
Pomeriggio: A Monforte M., S. Messa e cresime nella Parrocchia
“Sacro Cuore di Gesù”.
Mattino: in Seminario, Consiglio Presbiterale.
Pomeriggio: in Seminario, Assemblea della Consulta delle Aggregazioni Laicali.
DIARIO
PASTORALE
DELL’ARCIVESCOVO
53 1
8/11. Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Mattino: Fuori Sede.
Pomeriggio: a Malvagna, S. Messa e cresime nella Parrocchia
“S. Anna”.
Mattino: a Castelmola, S. Messa e cresime nella Parrocchia
“S. Nicolò di Bari”.
Pomeriggio: a Roccalumera, S. Messa e cresime nella Parrocchia
“S. Maria del Carmelo”.
Mattino: a Messina, Cerimonia di inaugurazione e benedizione della
nuova sala operatoria della Casa Circondariale di Gazzi.
A Messina: S. Messa presso la Clinica “S. Camillo” in onore del
Patrono.
Pomeriggio: Udienza.
A Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria Annunziata” in
Catarratti, in preparazione alla festa.
Mattino: udienze.
In Arcivescovado: incontro con i Vicari Episcopali.
Pomeriggio: a Scaletta M., S. Messa nella Parrocchia “S. Maria del
Carmelo” in preparazione alla festa.
Mattino: a S. Teresa Riva, S. Messa nella Parrocchia-Santuario”
S. Maria del Carmelo” nel giorno della festa.
Pomeriggio: A Mongiuffi, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria del
Carmelo” nel giorno della festa.
Mattino: udienze.
In Arcivescovado: conferenza Stampa di presentazione della Giornata Mondiale della Gioventù a livello Diocesano.
Pomeriggio: a S. Basilio (Novara di Sicilia), S. Messa nella Parrocchia “SS. Basilio e Marco” in preparazione alla festa.
Mattino: a Barcellona P. G., sopralluogo nel territorio della Parrocchia “S. Maria Assunta” in Pozzo di Gotto.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
In Serata: a Messina, a Marisicilia, Giornata Mondiale della Gioventù a livello Diocesano.
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
20.
21.
22.
Mattino: in Sede.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Parrocchia “S. Mauro” in
Giampilieri Marina, nel giorno della festa della Madonna del Carmelo.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
23/30. Pellegrinaggio in Terra Santa con i catechisti.
31.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Messina, inaugurazione della ristrutturata Villa Dante
e manifestazione con i bambini.
A Novara di Sicilia: S. Messa e cresime nella Parrocchia “S. Maria
Assunta”.
AGOSTO 2008
1.
2.
3.
4.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a S. Pier Niceto, visita alla Chiesa di S. Francesco di
Paola (FEC) e, a seguire, S. Messa per il 60° anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Francesco Basile.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa alla Chiesa dei Miracoli a conclusione della novena in onore della Madonna.
Mattino: A Terme Vigliatore, S. Messa nella Chiesa di S. Biagio in
occasione della festa del Patrono.
Pomeriggio: a Tonnarella, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria di
Trapani” con Rito di Dedicazione della Chiesa e dell’Altare.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Arcivescovado, incontro di verifica con i sacerdoti ed
i giovani referenti per la Giornata Mondiale della Gioventù.
DIARIO
PASTORALE
DELL’ARCIVESCOVO
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5.
6.
7.
8.
Mattino: udienza.
A S. Lucia del Mela: S. Messa al Santuario della Madonna della
Neve nel giorno della festa
Pomeriggio: a Catania, S. Messa e Professione Religiosa presso
l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Mattino: in Sede.
Pomeriggio: a Messina, visita alle Clarisse del Monastero di Montevergine.
In Serata: a Messina, visita alla Fiera Campionaria.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Lipari: S. Messa nella Parrocchia “S. Gaetano” nel
giorno della festa del Patrono.
Mattino: a Milazzo, rientro da Lipari dell’Arcivescovo.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Chiesa di S. Giovanni Decollato per il 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Salvatore De Domenico.
9 . Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Nizza di Sicilia, S. Messa nella Chiesa di S. Giuseppe per
il 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Don Santi Gigante.
10.
11.
12.
13.
14.
Mattino: a Messina: S. Messa e cresime nella Parrocchia “Sacro
Cuore di Gesù” di Spartà.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” di Larderia per il 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale
di Don Domenico Rossano.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria della
Lettera” di Galati Marina per il 50° anniversario di Ordinazione
Sacerdotale di Don Agatino Osa.
Fuori Sede.
Fuori Sede.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Messina, incontro, presso l’Istituto delle Figlie del
Divino Zelo, con i sacerdoti che festeggiano il Giubileo sacerdotale.
In Serata: a Messina, S. Messa ai piedi della Vara a Piazza Castronovo.
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
15.
Mattino: in Cattedrale, S. Messa Pontificale in onore dell’Assunta.
Pomeriggio: a Messina, Processione cittadina della Vara.
17.
Visita alla Comunità di Filicudi.
16.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: partenza per Lipari.
A Lipari.
A Lipari.
Visita alla Comunità di Alicudi.
Visita alla Comunità di Stromboli.
Mattino: Udienza.
Pomeriggio: Udienza.
A Messina: S. Messa al Monte di Pietà per l’offerta del Cero Votivo a
S. Eustochia.
Mattino: partenza per Lipari.
Pomeriggio: a Lipari, Primi Vespri e celebrazione della S. Messa nella Concattedrale di S. Bartolomeo nella Solennità del Patrono.
24. Mattino: a Lipari, S. Messa Pontificale nella Parrocchia Concattedrale “S. Bartolomeo” nel giorno della Festa del Patrono.
Pomeriggio: a Lipari, Processione di S. Bartolomeo.
In Serata: Benedizione delle imbarcazioni.
25.
Mattino: a Lipari, udienze.
Pomeriggio: partenza per Messina.
27.
Fuori Sede.
26.
28.
29.
30.
31.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: fuori Sede.
Mattino: A Palermo, settimana Liturgica.
Fuori Sede.
Fuori Sede.
Fuori Sede.
DIARIO
PASTORALE
DELL’ARCIVESCOVO
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SETTEMBRE 2008
1.
2.
3.
4.
5.
6.
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8.
9.
10.
Mattino: udienze.
In Arcivescovado: passaggio di consegne della Biblioteca Painiana.
Pomeriggio: udienza.
Mattino: in Arcivescovado, riunione con il Direttivo del Consiglio
Presbiterale Diocesano.
in Arcivescovado: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: a Malfa (Salina), esequie di Don Vincenzo Santospirito.
Pomeriggio: rientro da Salina.
In Arcivescovado: udienze.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: udienze.
Mattino: in Sede.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: a Mongiuffi Melia, S. Messa al Santuario della Madonna
della Catena in occasione della festa patronale.
Pomeriggio: udienza.
A Barcellona P. G.: S. Messa nella Parrocchia “S. Maria di Portosalvo” per la festa della Madonna.
Mattino: a Rina (Savoca), S. Messa nella Parrocchia “SS. Rosalia e
Francesco di Paola”.
Pomeriggio: a Giardini Naxos, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria
Raccomandata” nel giorno della festa della Patrona.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Quattropani (Lipari), Processione e S. Messa nella
Parrocchia “Purità di Maria SS.” nella festa della Madonna della
Catena.
Mattino: rientro da Lipari.
In Arcivescovado: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: udienza.
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
11.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: udienze.
13.
Mattino: Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Chiesa di S. Eustochia e Professione Religiosa di Sr. Maria Chiara Speranza del Preziosissimo
Sangue, O. C.
12.
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15.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Sede.
Mattino: a Pianoconte (Lipari), S. Messa nella Parrocchia “Santa
Croce” nel giorno della festa patronale.
Pomeriggio: a Lipari.
Mattino: rientro da Lipari.
In Arcivescovado: udienze.
Pomeriggio: udienza.
A Messina: S. Messa nella Parrocchia “S. Andrea Avellino” e Immissione in Possesso del nuovo Parroco, P. Alberico Candela T.O.R.
16/19. Pellegrinaggio a Lourdes.
20.
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Mattino: fuori Sede.
Pomeriggio: a Milazzo, S. Messa nella Parocchia “S. Stefano Protomartire” in occasione dell’apertura della Missione Vicariale per i giovani.
Mattino: a Fantina: S. Messa nella Parrocchia “Maria SS. della Provvidenza” e incontro con la comunità.
Pomeriggio: a Fiumedinisi: S. Messa al Santuario “Maria SS.
Annunziata” per l’XI Cammino di Fraternità delle Confraternite e
delle Pie Associazioni.
22. Mattino: udienze.
Pomeriggio: a Spadafora, esequie della madre di Don Francesco Farsaci nella Chiesa del Sacro Cuore.
23.
24.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: udienze.
Mattino: in Sede.
Pomeriggio: a Roccafiorita: S. Messa e cresime nella Parrocchia
“S. Maria Immacolata”.
DIARIO
PASTORALE
DELL’ARCIVESCOVO
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26.
27.
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29.
30.
Mattino: in Seminario, Consiglio Presbiterale.
Pomeriggio: a Messina: incontro con i Diaconi Permanenti presso
l’Istituto “Cristo Re”.
Mattino: a Mojo Alcantara, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria delle Grazie” nella festa del Crocifisso.
Pomeriggio: a Venetico Sup., S. Messa nella Parrocchia “S. Nicolò
Vescovo” nel XXXIV anniversario di Ordinazione Sacerdotale del
Parroco, Don Antonino Merlino e dei Sacerdoti Fortunato De Luca,
Luigi La Rosa e Giovanni Tomaso.
Mattino: a Messina, S. Messa nella Chiesa dell’Istituto “Collereale”
per la festa di S. Vincenzo de’ Paoli e, a seguire, visita agli anziani.
Pomeriggio: a Messina, S. Messa nella Parrocchia “S. Maria della
Consolazione” in Vill. Santo per la festa della Patrona.
Mattino: a Sciglio (Roccalumera), S. Messa nella Parrocchia “SS.
Cosma e Damiano” per la festa patronale e, a seguire, benedizione
dei nuovi locali parrocchiali.
Pomeriggio: a Calvaruso (Villafranca Tirrena), S. Messa al Santuario dell’Ecce Homo in occasione dei cento anni di presenza in Diocesi dei Frati del Terz’Ordine Regolare di S. Francesco.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Seminario: Incontro Diocesano di Formazione Paolina – 1° giorno per Messina e Provincia.
In Arcivescovado: incontro con i “ragazzi” (Comunicandi e Cresimandi) delle Comunità di Don Francesco Pati.
Mattino: udienze.
Pomeriggio: in Seminario: Incontro Diocesano di Formazione Paolina – 2° giorno per Messina e Provincia.
In Cattedrale: presentazione del volume “La Cattedrale di Messina”
di Don Fortunato Malaspina.
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
NELLA PACE
D E L SI G N O R E
†
Il 3 settembre 2008 cessava di vivere
Don Vincenzo Santospirito
Era nato a Malfa (Salina) il 4 dicembre 1923.
Dopo gli studi compiuti in Seminario è stato ordinato sacerdote dal
Vescovo di Lipari S. E. Mons. Bernardino Re il 20 luglio 1947, nel Santuario della Madonna del Terzito in Val di Chiesa nell’Isola di Salina.
Iniziò il suo ministero il 1° settembre 1947 ricevendo la nomina di Parroco di S. Giuseppe a Pecorini nell’Isola di Filicudi. Trascorse tutta la sua
vita sacerdotale a Filicudi, offrendo con generosità il suo servizio pastorale
per ben 61 anni.
Il 1° ottobre dello stesso anno condivise per un anno la responsabilità
della Parrocchia di S. Stefano in Filicudi, coadiuvando il Parroco Don
Gaetano Zaia.
Dal 1° gennaio 1966, in seguito al trasferimento del Parroco di S. Stefano Don Giuseppe Paino, assunse la responsabilità di Parroco anche di S.
Stefano.
Nel ricordarlo il giorno delle esequie, il Vicario Episcopale per le Isole
Eolie Mons. Alfredo Adornato di lui ha detto: «Pur col suo carattere taciturno e dedito al silenzio e alla contemplazione, amò il suo gregge e le sue
chiese con zelo encomiabile».
I funerali sono stati presieduti dall’Arcivescovo Metropolita Mons.
Calogero La Piana il 3 settembre 2008, con la partecipazione dei Confratelli delle Isole Eolie e dei fedeli.
Si raccomanda la sua anima al suffragio e alla carità del Clero e dei
fedeli dell’Arcidiocesi.
NELLA PACE
DEL SIGNORE
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R A S SE G NA
STAMPA
«Gazzetta del Sud»
2 luglio 2008
RASSEGNA
STAMPA
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«Gazzetta del Sud»
3 luglio 2008
«Gazzetta del Sud»
16 luglio 2008
«Gazzetta del Sud»
17 luglio 2008
«Avvenire»
17 luglio 2008
«Gazzetta del Sud»
4 luglio 2008
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
«Gazzetta del Sud»
18 luglio 2008
Anche a Messina la Giornata della Gioventù
SVEGLIAMO L’AURORA.
ANCHE A MESSINA LA GIORNATA DELLA GIOVENTU’
“Vogliamo svegliare l’aurora” è l’iniziativa programmata dalla Diocesi di Messina e
presentata questa mattina. All’interno della base navale di Marisicilia si incontreranno 4 mila giovani per condividere momenti di festa e di preghiera.
Messina celebra la giornata mondiale della Gioventù e lo fa in un modo singolare.
Un iniziativa unica in tutta la Sicilia.
“Vogliamo Svegliare l’Aurora” è l’evento ecclesiale promosso dall’ufficio diocesano della pastorale Giovanile, presentato questa mattina dall’Arcivescovo monsignor
Calogero La Piana. La notte tra il 19 e 20 luglio 4000 giovani provenienti dal territorio dell’arcidiocesi, della provincia e delle Regione si incontreranno a Maridist, nella zona falcata, nell’area messa a disposizione dalla marina Militare.
Un programma ricco quello proposto ai giovani per vivere la notte in attesa dell’alba
e condividere assieme ai coetanei di tutto il mondo e sopratutto a coloro che si trovano in Australia l’esperienza della GMG. Nel pomeriggio di sabato tutti i partecipanti
si incontreranno nei luoghi di accoglienza per poi raggiungere, in pellegrinaggio, la
base militare. Questi i punti di incontro: Sant’Antonio, Domenico Savio, Spirito
Santo, Don Bosco, Don Orione e Basilica Cattedrale. La serata inizierà alle 21.30
con la Festa giovani. Alle 2 la veglia di preghiera con il collegamento in diretta con
l’australia per ascoltare il messaggio di papa Benedetto XVI ed a seguire la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo. Durante la notte i giovani potranno
partecipare ad alcuni momenti. Nella cappella sarà esposto il SS. Sacramento. Sacerdoti rimarranno a disposizione per le confessioni e colloqui personali. Durante la
conferenza stampa è stato sottolineato l’importante sforzo organizzativo dei volontari. Significativa l’apertura della base militare. La città si riappropria di una delle
zone più belle.
«Gazzetta del Sud»
21 luglio 2008
Sito Internet «Normanno»
19 luglio 2008
RASSEGNA
STAMPA
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«Gazzetta del Sud»
21 luglio 2008
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BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
Giornata della
Gioventù a Messina
Grande evento a Messina.
«Gazzetta del Sud»
21 luglio 2008
Giorno 19 luglio 2008 si è svolto a messina presso
la base navale di san raineri la giornata mondiale
della gioventu’ in collegamento con il papa che da
sidney ha accolto numerosi giovani provenienti da
tutto il mondo. Per noi messinesi l’evento ha avuto
inizio alle ore 19.00 ed ha visto coinvolti oltre 5000
giovani che partendo da punti diversi della citta’
sono confluiti a piazza cairoli per poi dare inizio al
corteo che si è incamminato lungo la strada.
Oltre 5000 giovani a condividere la gioia di trascorrere insieme una serata anzi una nottata che tra canti
balli e momenti forti di preghiera. un forte ringraziamento va al nostro arcivescovo calogero la piana
che ha uno spirito in grado di muovere i monti. Per
la nostra citta’ per i nostri giovani per una realta’
spesso di pessimismo che coinvolge la nostra citta’questo evento è stato un segno, una stella nella
notte che vuole essere testimonianza di quanto possiamo andare avanti con forza restando uniti nell’amore di dio.
Roberta Russo
«Gazzetta del Sud»
26 luglio 2008
«Tempo Stretto» on line
21 luglio 2008
«La Scintilla»
27 luglio 2008
RASSEGNA
STAMPA
54 9
«La Scintilla»
27 luglio 2008
55 0
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
«L’Eco del Sud»
31 luglio 2008
RASSEGNA
STAMPA
55 1
«Gazzetta del Sud»
1 agosto 2008
55 2
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
«Gazzetta del Sud»
2 agosto 2008
RASSEGNA
STAMPA
55 3
«Gazzetta del Sud»
5 agosto 2008
«Gazzetta del Sud»
8 agosto 2008
55 4
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
«Gazzetta del Sud»
17 agosto 2008
RASSEGNA
STAMPA
55 5
«Gazzetta del Sud»
14 settembre 2008
55 6
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
«Gazzetta del Sud»
16 settembre 2008
RASSEGNA
STAMPA
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«Gazzetta del Sud»
20 settembre 2008
55 8
BOLLETTINO
ECCLESIASTICO
MESSINESE
CONTI CORRENTI POSTALI DELLA CURIA
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❍ Opera Vocazioni Ecclesiastiche
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❍ Ufficio Missionario Diocesano
❍ Mutua Diocesana Clero
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❍ Caritas Diocesana
❍ La Scintilla
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❍ Istituto Diocesano Sostentamento Clero 090 715927
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