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castello di macello - Costellazione dei Solaro

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castello di macello - Costellazione dei Solaro
CASTELLO DI MACELLO
Con la sua struttura tipicamente medioevale ingentilita nei dettagli,
emerge dal verde di un magnifico parco secolare racchiuso nelle
antiche mura.
Costruito nel '300 da Filippo di Savoia-Acaja come fortilizio
difensivo, passa nel 1396 a Filippo Solaro, che diventa conte di
Macello e trasmette il feudo alla sua discendenza. Il paese si sviluppò
intorno al castello ed in simbiosi con esso, nell'antica forma del
"ricetto" circondato da un fossato difensivo.
Aperture 2015:
tutte le ultime domeniche
del mese da maggio a
settembre, ore 9-12 15-18
Visite guidate alle ore 10 e
ore 16.
Ingresso: 5 euro (3 euro
ridotto).
Sala per convegni ed eventi
Museo del gioco e
giocattolo
Ampio spazio verde
Possibilità di merende nel
parco
www.castellodimacello.it
La natura militare del maniero ben si addice a ricordare
l'importanza di Antonio Bonifacio Solaro di Macello, valoroso
uomo d'armi che nel '600 fondò i "Dragoni gialli di Piemonte": il
primo Reggimento di Cavalleria, che cambiando divisa e
denominazione nei secoli costituisce l'attuale "Nizza Cavalleria" di
stanza a Pinerolo.
Il castello si rivela tra il verde col suo torrione quadrato e quattro
torrette minori. Oltre le tracce dell'antico fossato e del ponte levatoio
si accede alla corte e alle sale interne, dove ammirare pregevoli
decorazioni in cotto e soffitti affrescati. Da notare la presenza di ben
sei meridiane, di cui due assai curiose: segnano infatti "fusi orari"
diversi.
MACELLO si riconosce da lontano in mezzo alla pianura pinerolese, con la sua sagoma caratterizzata
dalla macchia verde del parco e dal torrione del castello. Si trova tra il fiume Pellice ed i torrenti Lemina e
Chisone, una zona anticamente abitata dalla tribù dei Magelli - da cui il paese prende il nome.
La posizione l'ha reso un luogo ricco di storia e di attrattive paesaggistiche, che Macello sa valorizzare
organizzando eventi e gite alla scoperta del proprio territorio.
Costellazione dei Solaro
Una rete di luoghi, storie e castelli
www.castellideisolaro.it
LEGENDA MAPPA:
Castello
1, 2,…
A, B,…
Altri punti di interesse, di seguito descritti
(secondo numerazione)
DA VEDERE (OLTRE IL CASTELLO)
1 - Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena
La sua costruzione fu intrapresa alla fine del XVII secolo e completata
verso il 1770. Lo stile si rifà al barocco piemontese di provincia.
La chiesa è aperta durante gli orari delle funzioni religiose.
2 - Chiesa di San Bernardino
La chiesa risale al XVII secolo e fu completata in quello successivo.
Ospitò la Confraternita dei Disciplinati o Flagellanti.
È aperta in occasione di alcune funzioni religiose nel periodo di Pasqua.
3 – Cappella di Santa Maria Assunta, a Stella
La cappella, situata nella frazione Stella, racchiude un vero e proprio
tesoro: un ciclo di affreschi di importante valore artistico, recentemente
riportati all’antico splendore. La committenza di tali dipinti risale alla
famiglia Solaro, ed in particolare alla figura di Benentino signore di
Moretta e di Macello, che fece affrescare la cappella nel 1429. Tale data è
riportata su un ritratto di Madonna in trono con Gesù Bambino fra le
braccia. La parete centrale della cappella è dominata dall’Adorazione dei
Magi, con a destra Santo Stefano protomartire in preghiera e San Vincenzo
Ferreri in atto di riportare in vita un infante quasi morto. Altri episodi della
predicazione di San Vincenzo sono raffigurati negli altri scomparti: la
liberazione di un’ossessa dal demonio e il sogno premonitore che decise la
sua ultima attività di predicatore, con al capezzale Cristo, San Domenico e
San Francesco. Per visitare la cappella, chiedere le chiavi al Sig. Genta (che
vi abita accanto).
4 – Cappella di San Grato
All’ingresso della borgata Povertà (vi si giunge girando a destra dalla
provinciale verso Buriasco) si trova la Cappella di San Grato, costruita nel
1687. La chiesetta presenta un altare con incorporata una pietra di San
Grato, che possiede valore di reliquia. Sopra di esso, tra le decorazioni
floreali e volti d'angelo in gesso, una tela dipinta da ignoto raffigura il santo
mentre scaccia la grandine nel pozzo, proteggendo così il raccolto dei
campi. Per visitare la cappella ci si può rivolgere ai propietari, sig.ri Salvai.
5 – Cappella dell’Angelo Custode
Appena usciti dal paese sulla provinciale per Buriasco, si incontra questa
chiesetta, costruita nel 1600 come cappella privata annessa ad una cascina.
In contrasto con la sobrietà esterna, l’interno racchiude dipinti dell’Angelo,
di santi e di putti alati, e di un Cristo in croce nella sacrestia. Per visitarla ci
si può rivolgere ai proprietari, sig.ri Chiaberto.
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6 – Cappella di San Teodoro
Questa cappella campestre è più nota localmente come “chiesa 'd San
Ciòdo”, a ricordo di un ipotetico chiodo della croce di Gesù, che vi sarebbe
stato conservato e venerato. Fu costruita alla fine del ‘600 ed ospita
interessanti affreschi del Baretta. Per visitarla, chiedere le chiavi al parroco,
rintracciabile nella canonica adiacente alla Chiesa di S. Maria Maddalena.
DA ESPLORARE (SPORT E NATURA)
A – Pista ciclabile del Basso Pinerolese
Macello rientra nel sistema di ciclopiste del Basso Pinerolese, una rete di strade segnalate da percorrere
agevolmente in bicicletta. Il percorso si snoda tra paesi ricchi di suggestioni storiche, campagne coltivate,
zone boschive e corsi d’acqua, per un totale di 180 km divisi tra vari anelli (mappa completa ritirabile presso
il Comune o il Castello di Macello). Da Macello si può partire in tre direzioni diverse: verso Buriasco, verso
Pinerolo, verso Garzigliana. Il territorio pianeggante fa sì che una gita su queste piste sia alla portata di tutti:
il maggiore o minore impegno dipende soltanto dalla lunghezza del percorso che vorrete programmare.
Biciclettate alla scoperta di Macello e dintorni sono organizzate nell’ambito della rassegna Loci Amoeni.
B – Torrente Chisone
Zona di pesca regolamentata, offre scorci sulle Alpi e un'immersione nella natura, con possibilità di
imbattersi in uccelli acquatici (aironi cinerini, cormorani, gabbiani), cicogne, fagiani, rapaci (poiane, gufi,
civette), animali selvatici quali volpi, tassi, cinghiali e caprioli.
DA GUSTARE (E PORTARE A CASA)
I formaggi di latte delle
mucche frisone
(tome, tomini, ricotte, ma
anche yogurt acquistabili
presso Azienda Beltramino,
a Buriasco in via Macello 15 strada statale MacelloBuriasco)
Sagre e feste annuali:
Festa di fraz. Stella (ultima dom. di
maggio)
Festa Patronale (2° dom. di luglio)
Loci Amoeni, rassegna di spettacoli e gite
alla scoperta di Macello e dintorni
(da giugno a settembre)
MANGIARE A MACELLO
Trattoria Il Filo di Canapa
Via Garzigliana 2
Tel. 0121 340102
Trattoria tipica locale che offre piatti della cucina
tradizionale piemontese; è necessaria la
prenotazione.
Trattoria Stella d'Italia
Via Pinerolo 14
Tel. 0121 340300
DORMIRE A MACELLO
B&B La Camelia
Via Buriasco 26
Tel. 0121 339041
[email protected]
Un piccolo e tranquillo Bed&Breakfast
(2 stelle), può ospitare fino a 5 persone.
Altre strutture d’ospitalità si trovano nei dintorni (consulta l'Associazione dei Comuni della Pianura Pinerolese ).
Comune di Macello: Tel. 0121 340301 - www.comune.macello.to.it
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