Il ruolo delle fasce tampone per la protezione delle acque superficiali
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Il ruolo delle fasce tampone per la protezione delle acque superficiali
ECORICE NEWSLETTER N.3/12 Il ruolo delle fasce tampone per la protezione delle acque superficiali Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento derivante dalle attività agricole è stata resa obbligatoria la costituzione o il mantenimento di fasce tampone lungo il corso di torrenti, fiumi e canali indicati nel Piano di Gestione dell’Autorità di Bacino. Con fascia tampone si intende una fascia stabilmente inerbita, spontanea o seminata, oppure arbustiva o arborea che funge da area cuscinetto tra i campi coltivati e il corso d’acqua, in cui non deve essere realizzato nessun trattamento chimico né essere effettuata alcuna fertilizzazione (figura 1). La realizzazione delle fasce tampone è stata resa obbligatoria con il D.M. 27417 del 12 dicembre 2011, e annoverata a partire dal 2012 nella Condizionalità, ovvero quell'insieme di norme in materie ambientali, agronomiche e di benessere e salute degli animali, che devono essere rispettate dagli agricoltori per poter ricevere il sostegno della Politica Agricola Comunitaria (PAC). A partire dal 2015 con la nuova PAC 2014-2020, verrà introdotto il Greening, che prevede la conversione in aree di interesse ecologico del 5% della superficie a seminativo delle aziende agricole. Le fasce tampone già esistenti saranno considerate utili per il raggiungimento di tale percentuale. Diversi studi riportano che già con 3 m di larghezza si ottiene un’importante riduzione del ruscellamento, mentre si ottengono migliori risultati se la fascia tampone è inerbita. La larghezza minima può variare da 3 a 5 metri in funzione dello “stato complessivo attuale” del corpo idrico, decretato tramite analisi delle acque. Franco Tesio e Francesca Follis Figura 1. Fascia tampone a Semina (PV). Deve essere infatti di almeno 5 metri per corpi idrici superficiali con stato complessivo attuale “pessimo” o “scarso”, e di almeno 3 metri per corpi idrici superficiali con stato complessivo attuale “sufficiente” o “buono”. Non è obbligatoria la realizzazione di fasce tampone qualora i corsi d'acqua siano scoline e fossi collettori, adduttori d’acqua per l’irrigazione, corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato (figura 2) e lungo i corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua (figura 3). Inoltre la fascia tampone può non essere presente se lo stato complessivo attuale del corpo idrico superficiali è “ottimo”. Qualora il corso d’acqua non sia stato classificato, la larghezza della fascia deve essere di almeno 5 metri. Month Day Year Insert Headline Here Vol. 1 Issue 1 Figura 2. Esempio di corpo idrico pensile, ovvero dove la quota di fondo del canale è più elevata rispetto al campo coltivato. Fonte: Regione Emilia Romagna, processo partecipato del progetto LIFE RII. Figura 3. Esempio di corpo idrico provvisto di argini rialzati rispetto al campo coltivato. Fonte: Regione Emilia Romagna, processo partecipato del progetto LIFE RII. L’importanza delle fasce tampone per la conservazione della biodiversità all'interno del quale le misure che si occupano di biodiversità sono state fatte rientrare nel gruppo “Pagamenti Agroambientali”. Queste misure, attraverso specifiche azioni prevedono diverse entità di L'importanza di queste fasce non coltivate permanenti finanziamento in funzione degli impegni presi, tra le quali rientra anche la realizzazione delle fasce tampone, ma non è limitata alla sola funzione protettiva delle acque non solo. dall'inquinamento di origine agricola, hanno inoltre un ruolo rilevante nella conservazione della biodiversità, Nell'ambito del PSR piemontese vi sono vari esempi di opportunità di finanziamento per gli imprenditori agricoli poiché rappresentano uno strumento fondamentale per la per la realizzazione di interventi volti alla protezione e mitigazione della frammentazione degli habitat. Le fasce tampone accolgono una grande quantità di specie animali mantenimento della biodiversità. La misura 214.7 sottoazione 3 finanziava il 100% dei e vegetali, fungono da corridoi per la fauna selvatica costi di realizzazione di fasce tampone inerbite in modo facilitandone gli spostamenti, e servono da “habitatrifugio” durante le azioni di disturbo causate dalle pratiche permanente con specie spontanee o con semina di miscugli lungo i margini degli appezzamenti coltivati più agricole nei terreni coltivati adiacenti (Barling e Moore 450 € ettaro l'anno per il loro mantenimento. L'adesione 1994). Nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria, l’Unione alla misura comporta il rispetto dei vincoli a cui sono assoggettate le fasce, ovvero su di esse non devono Europea intende perseguire con decisione l’obiettivo di essere limitare la perdita di biodiversità, ribadendo come l’agricoltura abbia un ruolo fondamentale nel fitosanitari, devono essere mantenute almeno 5 anni, e gli sfalci della vegetazione devono essere gestiti conseguimento di questo scopo (Jack et al. 2008). tenendo conto dell'utilizzabilità dell'area da parte della A livello italiano ogni regione è stata chiamata a predisporre un Programma di Sviluppo Rurale (PSR), fauna selvatica. Un altro esempio è dato dalle misure 216 e 214.7 all’int sottoazione effettuate né concimazioni né trattamenti Fasce tampone: ambiente, biodiversità, opportunità di reddito sottoazione 1 che prevedevano lo stanziamento dei fondi necessari alla totale copertura dei costi affrontati per realizzare ex novo elementi dell'agroecosistema a funzione paesaggistica (siepi, filari, aree umide e piccole superfici boschive) e l'erogazione fino a 450€ per ettaro per la loro manutenzione, purché questi siano conservati per almeno 10 anni. WWF Italia - Biodiversamente Le fasce tampone o buffer strips, possono essere delle semplici strisce di terreno ricoperte da essenze erbacee spontanee o selezionate, oppure essere costituite da comunità vegetali più complesse, come arbusti e piante arboree (figura 4). Purtroppo però non vi è convergenza tra il principio di conservazione della biodiversità richiesto dalla PAC e i criteri di pianificazione delle fasce tampone da parte del settore agricolo. Fasce boscate e arbustive hanno un effetto maggiore sulla capacità di conservazione della biodiversità ma seppur siano caratterizzate da elevata valenza ambientale e paesaggistica sono viste dagli agricoltori come un vero e proprio problema poiché le essenze legnose rappresentano un ostacolo alla meccanizzazione per la loro gestione, concorrono a ridurre la superficie su cui viene calcolato il premio PAC e lo spazio coltivabile. Inoltre è necessario stabilire dei criteri di gestione delle buffer strips, anche se solamente costituite da essenze erbacee, in quanto l'assenza di interventi di controllo può influire sulle naturali dinamiche evolutive delle comunità spontanee, rischiando di favorire l'insediamento e la diffusione di specie esotiche invasive (Tesio e Follis 2013). Figura 4. Fascia tampone complessa a Piovera (AL) lungo il fiume Po. incremento della biodiversità individuate dal PSR regionale portassero alla corresponsione di un incentivo nel caso in cui venga incrementata la larghezza della fascia tampone ad ampiezze superiori ai 5 metri, si potrebbe suggerire agli agricoltori di spostare le zone di transito accanto alle buffer. Se le aree di passaggio in prossimità della fascia tampone servissero ad aumentare la larghezza della fascia stessa, questo permetterebbe di inserire un’ulteriore zona cuscinetto tra il campi e il corso d’acqua da utilizzare per il passaggio dei macchinari agricoli, meno produttiva perché sovente ombreggiata dagli alberi, e al contempo non verrebbe compromessa la biodiversità della fascia tampone. E’ stato inoltre osservato che una corretta gestione della vegetazione della fascia tampone è necessaria per prevenire l’insediamento di specie esotiche. BIBLIOGRAFIA CITATA Il concorso "Biodiversamente 2011" promosso da WWF Italia, ha finanziato un progetto di ricerca volto a individuare la migliore tipologia di fascia tampone da realizzare a margine di appezzamenti coltivati per la Barling R, Moore I, 1994. Role of buffer strips in management of waterway pollution: A review. Environmental Management 18, 543-558. salvaguardia della biodiversità, mantenendo inalterata la funzione mitigatrice dell’impatto dell’attività agricola sui Jack BK, Kousky C, Sims KRE, 2008. Designing payments for corsi d’acqua. Dallo studio è emersa, nell'ambito della incentive-based mechanisms. Proceedings of the National pianura risicola vercellese, la generale assenza di fasce tampone caratterizzate da elevato valore biologico, Academy of Sciences 105, 9465-9470. ecosystem services: Lessons from previous experience with Tesio F, Follis F., 2013. Come gestire la flora spontanea nelle essendo sovente solo aree utilizzate per il transito dei fasce tampone. Informatore Agrario (ISSN:0020-0689) 28, mezzi agricoli. Qualora le misure di conservazione e di individuate pp 47-49.