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MIGRAZIONE POST-NUZIALE DEL TORDO BOTTACCIO (Turdus
FONDAZIONE EUROPEA IL NIBBIO MIGRAZIONE POST-NUZIALE DEL TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos): 73 ANNI DI DATI (1941-2013) ALL’OSSERVATORIO ORNITOLOGICO DI AROSIO (COMO) a cura di Silvia Capasso in collaborazione con Paola Magnani Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Contatti OSSERVATORIO ORNITOLOGICO FEIN via Cascina Perego n. 1, 22060 Arosio (CO) Tel 031-762162 Fax 031-4053527 E-mail [email protected] Web Site www.nibbio.org SILVIA CAPASSO Dott.ssa in Scienze Naturali [email protected] Indice: 1. Introduzione La FEIN e l’Osservatorio Ornitologico di Arosio L’inanellamento scientifico Scopo del presente report 2. L’area di studio e l’impianto di cattura 3. La specie: il Tordo bottaccio (Turdus philomelos C.L. Brehm, 1831) Introduzione Geonemia e fenologia Migrazione in Italia Status e minacce 4. Analisi della migrazione del Tordo bottaccio all’Osservatorio Ornitologico di Arosio Catture del 2013 Andamento delle catture nel corso dei 73 anni Giorni di massima cattura nel corso dei 73 anni Andamento delle catture per decade Age-ratio Analisi delle ricatture 5. Altre ricerche condotte ad Arosio sul Tordo bottaccio Bibliografia Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 2 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 1. INTRODUZIONE La FEIN e l’Osservatorio Ornitologico di Arosio La Fondazione Europea Antonio Bana per la ricerca ornitologica sulle migrazioni e per la tutela dell'ambiente - IL NIBBIO (FEIN) - Onlus è stata fondata nel 1988 allo scopo di studiare e di promuovere iniziative atte a contribuire alla conservazione della fauna e degli ambienti naturali. La FEIN gestisce l’Osservatorio Ornitologico di Arosio (Como) in Lombardia, dove dal 1977 viene praticata una costante e standardizzata attività di inanellamento a scopo scientifico che ha permesso di inanellare, sino a fine 2013, oltre 185.000 uccelli. Numerosi ad Arosio sono anche i dati antecedenti il 1977; l’Osservatorio, infatti, nasce dalla trasformazione di un antico roccolo, di cui si hanno testimonianze storiche già dal 1710; fino al 1957 veniva praticata attività di caccia con le reti, dal 1958 al 1976 è stato praticato l’inanellamento, non ancora controllato e coordinato, infine dal 1977 è intrapresa una costante e standardizzata attività di inanellamento a scopo scientifico. Dal 1941 al 2013, cioè per ben 73 anni, l’attività di cattura è stata continua e costante (fatta eccezione per l’anno 1969 di vuoto legislativo), in particolare nel periodo di migrazione autunnale l’impianto, costituito a pieno regime da circa 700 metri di mist-nets, è stato sempre attivo dal 4 agosto al 31 dicembre. Per le attività di ricerca e di studio ai fini ambientali svolte all’Osservatorio Ornitologico e per il complesso arboreo di Arosio la FEIN nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento EMAS Environmental Management and Audit Scheme (registrazione n. IT-000429). Il Presidente FEIN, Avv. Giovanni Bana, con Domenico Conti e Walter Sassi (collaboratori dell’Osservatorio Ornitologico FEIN), mentre consultano lo storico registro delle catture (foto: Matteo Zanga). Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 3 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN L’inanellamento scientifico L’inanellamento è una tecnica di ricerca basata sul marcaggio individuale degli uccelli e rappresenta un metodo efficace per studiare la biologia e l’ecologia delle varie specie. Il primo “inanellatore” della storia è stato l’ornitologo danese H.D. Mortensen, che nel 1889 appose alla zampa di alcuni storni degli anelli metallici da lui costruiti, sui cui aveva impresso un numero progressivo ed il proprio indirizzo postale. Da allora l’inanellamento si è notevolmente evoluto ed oggi gli inanellatori, specificatamente preparati ed autorizzati, sono coordinati da un centro nazionale il cui indirizzo è impresso su ciascun anello, insieme ad un codice alfanumerico che identifica il singolo uccello. In Italia le attività sono coordinate dal Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), già Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), con sede ad Ozzano dell’Emilia (BO), mentre a livello europeo l’EURING (European Union for Bird Ringing) assicura una collaborazione tra i vari centri nazionali ed una standardizzazione del metodo. Ciascuna ripresa di un uccello inanellato, sia attraverso la sua ricattura ed il successivo rilascio che mediante la segnalazione finale una volta deceduto, fornisce importanti informazioni sui suoi spostamenti. La ricostruzione dei viaggi consente di definire le rotte di migrazione, identificare le aree di sosta, elaborare stime di sopravvivenza e di successo riproduttivo, ecc., fornendo quindi informazioni fondamentali per una corretta gestione. Un importante contributo alla ricerca può essere offerto da chiunque ritrovi un uccello con anello metallico ad una zampa; anche se abbattuto durante l’attività venatoria. E’ sufficiente segnalare il ritrovamento direttamente al Centro Nazionale d’Inanellamento dell’ISPRA ([email protected]). Tavolo di inanellamento dell’Osservatorio di Arosio. Sono visibili gli strumenti utilizzati per l’inanellamento ed il rilievo di misure biometriche (pinze, righelli, calibro), alcune serie di anelli, le schede per la registrazione delle catture ed un pc per l’archiviazione digitale dei dati. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 4 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Scopo del presente report La proficua attività di cattura che da sempre caratterizza l’Osservatorio Ornitologico di Arosio, sia nell’attuale funzione di stazione d’inanellamento che in quella precedente di roccolo, ha permesso di raccogliere una ricca mole di dati sulla migrazione che avviene attraverso le Prealpi Lombarde. Una delle specie maggiormente inanellate dell’Osservatorio è il Tordo bottaccio, uccello da sempre soggetto a forte prelievo venatorio e pertanto di particolare interesse gestionale. Il presente report, aggiornato annualmente, intende prospettare un’analisi dei dati raccolti su questo Turdide ad Arosio dal 1941 ad oggi, durante un lasso di tempo di oltre settanta anni. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 5 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 2. L’AREA DI STUDIO E L’IMPIANTO DI CATTURA L’Osservatorio Ornitologico di Arosio (45°43’N - 09°12’E) si trova a nord dell’abitato dell’omonimo Comune, in provincia di Como. Ubicato nella collinosa Brianza, si erge ad un’altitudine di 360 metri s.m.l., si estende su una superficie di 12.5 ha ed appartiene al dominio delle Alpi Meridionali o Prealpi. La vegetazione dell’Osservatorio è costituita da un complesso arboreo di notevole valore storico-architettonico: gli impianti di cattura sono caratterizzati da corridoi di Carpino bianco (Carpinus betulus) posizionati e potati in modo da creare autentiche architetture verdi, in cui le reti sono nascoste alla vista degli uccelli dal pergolato di fronde. Le specie vegetali presenti nell’area sono numerose e molte di esse producono frutti e semi che costituiscono un’importante fonte alimentare per l’avifauna stanziale e migratoria e pertanto attirano molte specie di uccelli. Sono presenti, ad esempio, il Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), il Biancospino (Crataegus monogyna), il Sambuco (Sambucus nigra), l’Amaranto (Amaranthus caudatus). Nella parte immediatamente limitrofa all’impianto di cattura si estende un ampio bosco; nel versante occidentale predomina il Castagno (Castanea sativa), mentre in quello orientale è la Robinia (Robinia pseudoacacia) a prevalere. Frammisti a queste specie principali si ritrovano numerose altre essenze, fra cui pini, querce, noccioli. L’impianto di cattura, costituito nella sua totalità da circa 700 m di reti verticali di tipo mistnets, è interamente attivo nel periodo di massima migrazione autunnale e parzialmente attivo nel resto dell’anno. Per il Tordo bottaccio sono impiegati richiami acustici elettrici, con canto e versi. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 6 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 3. LA SPECIE: IL TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos C.L. Brehm, 1831) Introduzione Il Tordo bottaccio è un Passeriforme appartenente alla famiglia dei Turdidi. Il piumaggio è bruno sulle parti superiori e biancastro con evidente maculatura su quelle inferiori. Non c’è dimorfismo sessuale, pertanto il maschio e la femmina ad un esame morfologico e morfometrico risultano indistinguibili. La dieta, prevalentemente insettivora, viene arricchita tra la fine dell’estate e l’inverno con bacche, frutta ed altri elementi vegetali. L’habitat preferenziale per la nidificazione è costituito da boschi montani e collinari di conifere e/o latifoglie; il nido a coppa viene costruito sui rami degli alberi o tra i cespugli. Geonemia e fenologia Specie politipica a distribuzione eurosibirica, è uniformemente distribuita come nidificante in tutte le aree boscate dell’Europa centrale e settentrionale, Siberia occidentale ed Asia, mentre nel sud del continente è presente soprattutto sui rilievi; migratrice a medio e corto raggio con popolazioni parzialmente o completamente migratrici, sverna nella parte centro-meridionale dell’areale europeo e nella regione mediterranea. In Italia è nidificante sedentaria parziale, migratrice regolare e svernante. Diffusa abbastanza uniformemente sulle Alpi, è invece più scarsa e localizzata sugli Appennini (Brichetti e Fracasso, 2008). In Lombardia il Tordo bottaccio è un migratore regolare, in parte svernante e nidifica sulle Alpi, sulle Prealpi e nella regione alto-collinare dell’Oltrepò pavese, ad un’altitudine compresa tra i 250 ed i 2.000 m, con maggiori frequenze tra i 1.000 ed i 1.700 metri. Durante l’inverno scende di quota andando a svernare nella Pianura Padana (Vigorita e Cucè, 2008). Sul territorio regionale la presenza di questo Turdide in termini di abbondanza relativa è scarsa durante tutto l’anno, tranne nel corso della migrazione autunnale tardiva, allorché risulta ovunque molto abbondante (Ferri e Spina, 2006). Migrazione in Italia L'Italia è un crocevia per le rotte migratorie del Tordo bottaccio, con ricatture di uccelli inanellati nella maggior parte del Paleartico occidentale, dalle coste settentrionali del Baltico fino Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 7 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN alla Tunisia, dalla costa atlantica del Marocco fino al di là degli Urali. La maggior parte dei dati proviene da paesi quali l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Germania, la Svizzera, la Polonia e la Russia. I primi tordi inanellati all'estero sono registrati in Italia nel mese di agosto, ma le alte densità si raggiungono dalla fine di settembre, con picco massimo nel corso della terza decade di ottobre e ancora alti numeri ai primi di novembre (Spina e Volponi, 2008). Status e minacce Turdus philomelos è incluso nell’Allegato III della Convenzione di Berna e nell’Allegato II/B della recente Direttiva 2009/147/CE, che ha abrogato la storica Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE. Nella IUCN Red List of Threatened Species è valutato a Minor Rischio (Least Concern - LC) e da BirdLife International è classificato come Non-SPECE. La popolazione nidificante in Italia è stimata in 100.000-300.000 coppie; il trend è ritenuto stabile, con qualche incremento locale con espansione di areale verso quote inferiori (Brichetti e Fracasso, 2008). La popolazione lombarda ha subito un incremento dal 1992 al 2007 e allo stato attuale si stimano circa 12.000 coppie (Vigorita e Cucè, 2008). In Italia ed in diverse altre nazioni europee, prime fra tutte Francia, Spagna e Grecia, il Tordo bottaccio è soggetto a prelievo venatorio. Nonostante l’attuale status favorevole della specie la perdita di habitat resta una possibile causa di minaccia e pertanto va tenuta sotto controllo, similmente persiste l’esigenza di una corretta gestione del prelievo. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 8 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 4. ANALISI DELLA MIGRAZIONE DEL TORDO BOTTACCIO ALL’OSSERVATORIO ORNITOLOGICO DI AROSIO Turdus philomelos ad Arosio è specie migratrice, abbondante in autunno (da settembre a novembre) e molto più scarsa in primavera (perlopiù in marzo). Non sembra utilizzare l’area come punto di ristoro in cui accumulare grasso, ma è uno degli uccelli più catturati della stazione d’inanellamento, grazie anche alle peculiari condizioni ambientali, curate da oltre trent’anni con le stesse modalità e tecniche gestionali. Le riprese a distanza di qualche ora sono pochissime, indicando che i tordi generalmente non sostano nell’area e, dopo la breve interruzione dovuta alle attività d’inanellamento, riprendono il volo. Catture del 2013 Nel 2013 sono stati inanellati 547 tordi, di cui 2 in primavera e 545 in autunno; il primo tordo del secondo semestre è stato catturato il 20 settembre e l’ultimo il 6 dicembre. La migrazione autunnale è risultata decisamente più scarsa rispetto a quella degli anni precedenti, con il più basso numero di catture dal 2000, ed anche moderatamente anticipata rispetto alla media. La data mediana, cioè quella in cui è stato catturato il 50% dei tordi, è coincisa infatti con il 6 ottobre mentre la data mediana calcolata dal 1993 ad oggi cade l'11 ottobre. Dei tordi catturati in autunno 364 sono stati individuati come giovani, nati cioè nell’anno in corso, 180 sono stati riconosciuti come adulti, nati cioè prima dell’anno in corso, e 1 è risultato di età non determinabile. Pertanto l’age-ratio, cioè il rapporto giovani/adulti è risultato pari a 2,02, con una percentuale di giovani del 66,9%. Tali valori risultano minori rispetto alla media rilevata all’Osservatorio negli ultimi 21 anni (age-ratio: 3,31; percentuale di giovani: 76,8%). Andamento delle catture nel corso dei 73 anni Dal 1941 al 2013 presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio sono stati catturati con metodo attivo 54.877 tordi, in larghissima maggioranza durante la migrazione post-nuziale. Come si può evincere dal grafico (Figura 1), l’anno in cui l’Osservatorio ha registrato il più alto numero di catture è il 2008 con 1.758 tordi; per trovare un’annata analogamente eccezionale bisogna tornare indietro sino al 1943, quando furono catturati 1.684 individui. Confrontando i dati inerenti le tre diverse fasi di attività attraversate dall’Osservatorio (caccia, inanellamento non coordinato, inanellamento scientifico coordinato) non si rilevano differenze significative o particolari trends; le fluttuazioni registrate in alcuni anni possono rientrare nel normale andamento della fenologia della migrazione in quanto è possibile che da un anno Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 9 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN all'altro si verifichino delle grosse variazioni nei passaggi dei migratori. A livello europeo una ricerca condotta sulla dinamiche di popolazione di alcune specie di Turdidi catturate durante la migrazione autunnale nel periodo 1961-1996 in diverse stazioni d’inanellamento dell’Europa settentrionale e centrale (Woźniak, 1997) riporta per il Tordo bottaccio apprezzabili fluttuazioni annuali e trends per la maggior parte negativi nel corso dei 35 anni di studio, soprattutto lungo le coste del Mar Baltico, con qualche tendenza leggermente positiva in alcune stazioni interne tedesche. Trends negativi, soprattutto per i giovani, sono riportati anche in uno studio condotto in Gran Bretagna nel periodo 1983-1995 (Peach et al., 1998), che individua come possibile causa del calo la trasformazione delle pratiche agricole. Va sottolineato che a livello regionale le catture di Tordo bottaccio sono costantemente diminuite a partire dalla fine degli anni ’80, come illustrato nell’“Atlante della distribuzione geografica e stagionale degli uccelli inanellati in Lombardia negli anni 1982-2001” (Ferri e Spina, 2006), ma le ragioni di tale calo sono individuate dagli autori nel progressivo inutilizzo, a fini di inanellamento, di roccoli e bresciane nel territorio regionale e nell’introduzione di tecniche di cattura più standardizzate, che non prevedono l’utilizzo di richiami vivi. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 10 Figura 1: Numero di catture per anno, 1941-2013. Numero totale = 54.877 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 11 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Giorni di massima cattura nel corso dei 73 anni In Tabella 1 sono rappresentati i giorni, anno per anno, di massima cattura ed il rispettivo numero di tordi catturati; l’andamento dei picchi nel corso dei 73 anni è invece visibile nel grafico di Figura 2. Solo in quattro anni (1958, 1977, 1993 e 2008) il giorno di picco delle catture è avvenuto in settembre. Nel 2013 il numero massimo di catture giornaliere, pari a 73 tordi, è stato registrato il 3 ottobre. La data in cui il picco di catture si è verificato per più volte, cioè per 10 anni, è il 10 ottobre. Dal grafico sembra delinearsi un singolare andamento ciclico delle giornate di picco; sono infatti visibili quattro cicli, in cui giornate di picco “precoci” (fine settembre-inizio ottobre) o “tardive” (oltre la metà di ottobre) si sono ripetute ogni 15-18 anni circa. ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 03/10 12/10 15/10 10/10 21/10 28/09 2/10 11/10 6/10 14/10 14/10 01/10 10/10 18/10 14/10 16/10 14/10 12/10 115 91 95 131 132 96 85 136 101 151 53 50 51 54 34 59 72 1988 1987 1986 1985 1984 1983 1982 1981 1980 1979 1978 1977 1976 1975 1974 1973 1972 1971 9/10 02/10 11/10 18/10 17/10 14/10 21/10 08/10 21/10 08/10 09/10 28/09 10/10 09/10 06/10 04/10 04/10 04/10 1995 11/10 61 1970 12/10 1994 1993 1992 1991 1990 1989 07/10 30/9 11/10 05/10 06/10 05/10 43 42 59 71 58 49 1969 1968 1967 1966 1965 1964 6/10 15/10 06/10 10/10 03/10 NUMERO DI CATTURE 73 ANNO GORNO DI MASSIMA CATTURA 10/10 04/10 03/10 03/10 07/10 30/9 10/10 12/10 04/10 10/10 10/10 10/10 06/10 15/10 09/10 11/10 12/10 10/10 76 60 65 71 71 48 178 86 62 104 44 39 1963 1962 1961 1960 1959 1958 1957 1956 1955 1954 1953 1952 1951 1950 1949 1948 1947 1946 54 1945 09/10 173 1944 1943 1942 1941 08/10 11/10 08/10 03/10 127 277 120 102 NUMERO DI CATTURE 91 132 72 46 52 38 42 40 36 34 52 62 78 71 53 Inattività 71 49 52 81 85 Tabella 1: Giorno di massima cattura e rispettivo numero di tordi catturati, 1941-2013. (In grassetto: catture superiori a 100; in rosso: picchi in settembre) Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 12 NUMERO DI CATTURE 184 108 120 62 182 108 85 102 167 Giorno di massima cattura Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 21-ott 20-ott 19-ott 18-ott 17-ott 16-ott 15-ott 14-ott 13-ott 12-ott 11-ott 10-ott 09-ott 08-ott 07-ott 06-ott 05-ott 04-ott 03-ott 02-ott 01-ott 30-set 29-set 28-set 27-set 26-set picco in settembre Anno Figura 2: Giorni di massima cattura, 1941-2013. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 13 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Andamento delle catture per decade La Figura 3 illustra l’andamento delle percentuali di catture per decade nel corso della migrazione post-nuziale del periodo 1993-2013 (per il quale è disponibile un archivio digitale). Dal grafico si evince un progressivo incremento delle catture dalla seconda decade di settembre fino alla seconda di ottobre, seguito poi da una drastica contrazione. La data mediana, cioè quella in cui è stato catturato il 50% dei tordi, cade l’11 ottobre, mentre il primo e terzo quartile (corrispondenti, rispettivamente, al 25% e 75% delle catture) coincidono con 4 ottobre e 17 ottobre; è quindi tra queste due date che si concentra il massimo dei passaggi. Ritenendo le catture una buona rappresentazione del campione migratorio si può affermare che la migrazione del Tordo bottaccio presso l’Osservatorio Ornitologico FEIN di Arosio è, in media, caratterizzata da un passaggio concentrato tra fine settembre e fine ottobre; in novembre il flusso migratorio si riduce progressivamente fino ad arrestarsi quasi del tutto nel corso della seconda decade. Tale andamento è in accordo con quanto rilevato per l’intera regione Lombardia nel periodo 1982-2001 da Ferri e Spina (2006), che riportano un chiaro picco degli inanellamenti di Tordo bottaccio nelle prime due decadi di ottobre seguito da una diminuzione significativa negli ultimi due mesi dell’anno. Figura 3: Percentuale di catture per decade, 1993-2013 (n=16729). Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 14 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Age-ratio Per gli ultimi 21 anni (1993-2013), per i quali è disponibile un archivio informatizzato, è stato possibile calcolare l’age-ratio, cioè il rapporto giovani/adulti, degli individui catturati durante la migrazione post-nuziale (periodo 1 settembre – 20 novembre). Il campione è risultato composto da 12.730 giovani e 3.848 adulti, per un totale di 16.578 individui a cui è stata determinata l’età. Il rapporto giovani/adulti risulta essere, pertanto, pari a 3,31, mentre la percentuale di giovani è del 76,8%. Analisi simili, effettuate per uccelli inanellati in autunno sulle Alpi al di sotto dei 700 m s.l.m. (Pedrini et al., 2008) ed in Campania (Scebba, 2006), hanno rivelato percentuali di giovani un po' superiori, pari rispettivamente all’86% (periodo 1997-2002) e all’83% (periodo 2003-2005). Ala di un giovane: presenza di grandi copritrici juvenili secondo Svensson (1992) L’age-ratio e la percentuale di giovani nelle catture forniscono indicazioni sull’andamento della stagione riproduttiva precedente e possono dare interessanti informazioni su eventuali tendenze positive o negative delle popolazioni migranti. Confrontando l’age-ratio dei campioni di Arosio delle ultime stagioni autunnali si evincono moderate fluttuazioni annuali (Figura 4). Figura 4. Age-ratio dal 2005 al 2013 durante la migrazione autunnale (01 settembre-20 novembre). Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 15 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN Analisi delle ricatture In Tabella 2 si riporta una sintesi delle numerose ricatture, ben 382, di tordi inanellati ad Arosio e ripresi altrove (periodo 1977-2013). I dati permettono sia di individuare in Francia, Algeria, Spagna destinazioni e per lo Corsica le svernamento, principali sia di confermare per l’Italia una rotta migratoria preminente verso sud-ovest attraverso Piemonte e Liguria ed una rotta meno seguita verso sud attraverso Toscana e Lazio (vedi figura a lato). La Tabella 3 illustra le ricatture di uccelli inanellati all'estero e ripresi ad Arosio e registra attualmente un'unica ripresa: un tordo con anello del centro d’inanellamento "Schweizerische Vogelwarte" di Sempach (Svizzera). LUOGO di ricattura N. ricatture LUOGO di ricattura N. ricatture LUOGO di ricattura N. ricatture LUOGO di ricattura 123 ITALIA - PIEMONTE N. ricatture FRANCIA 93 GERMANIA 1 ITALIA - LOMBARDIA ALGERIA 51 GRECIA 1 ITALIA - LIGURIA 15 ITALIA – SARDEGNA 4 3 BALEARI 31 LETTONIA 1 ITALIA - TOSCANA 10 ITALIA - UMBRIA 1 SPAGNA 25 REPUBBLICA CECA 1 ITALIA - LAZIO 4 ITALIA - CAMPANIA 1 CORSICA 11 SVEZIA 1 ITALIA - VENETO 4 ITALIA - CALABRIA 1 Tabella 2: Ricatture di tordi inanellati ad Arosio e ripresi altrove (1977-2013). CODICE ANELLO LOCALITA' di inanellamento H 79387 Col De La Croix (Vaud - Svizzera) DATA di inanellamento ETA' al momento DISTANZA TEMPO TRASCORSO 3 (1° anno) 07/10/2008 174,56 Km 730 giorni dell'inanellamento 08/10/2006 DATA di ricattura Tabella 3: Tordi con anello straniero ricatturati ad Arosio. Tordo bottaccio con anello svizzero ricatturato ad Arosio il 7 Ottobre 2008. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 16 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN 5. ALTRE RICERCHE CONDOTTE AD AROSIO SUL TORDO BOTTACCIO Oltre ad una costante attività di inanellamento presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio sono state svolte sul Tordo bottaccio anche altre tipologie di ricerca. Nell’ottobre del 2000 alcuni ricercatori finlandesi dell’Università di Joensuu hanno condotto sul tetto del principale casello dell’Osservatorio degli specifici esperimenti sull’orientamento e l’attività migratoria del Tordo, allo scopo di studiare le direzioni preferenziali di questi migratori notturni prima, durante e dopo il tramonto (Huttunen, 2004). Inoltre da alcuni anni ad Arosio è presente una Stazione Bioacustica dotata di antenna parabolica che consente di registrare automaticamente, dalle 23:00 alle 3:00 del mattino, i richiami emessi dai Turdidi durante il volo migratorio notturno; in particolare vengono registrati i suoni emanati durante la migrazione pre-nuziale e post-nuziale da Tordo bottaccio (Turdus philomelos), Tordo sassello (Turdus iliacus) e Merlo (Turdus merula). Tale attività è il frutto della collaborazione della FEIN con l’Institut Méditerranéen du Patrimoine Cynégétique et Faunistique IMPCF di Nimes, che coordina a livello europeo un progetto di ricerca sulla classificazione dei segnali biologici e in particolare sul riconoscimento dei versi di contatto dei Turdidi. Tutte le stazioni bioacustiche che aderiscono al progetto inviano le registrazioni all'IMPCF per la decodificazione, al fine di elaborare uno studio comparato sul passaggio notturno dei grandi Turdidi lungo il Bacino del Mediterraneo. Dal 2009, inoltre, è stata avviata una ricerca sulle specie ectoparassite degli uccelli migratori, fra cui il Tordo, grazie alla collaborazione con il Dr. Matteo Montagna (Dip. di Patologia animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria - Fac. Veterinaria, Università degli Studi di Milano). Dal 2005, infine, l’Osservatorio FEIN nel periodo autunnale ospita ricercatrici polacche dell’Università di Danzica nell'ambito del Progetto "Baltic Operation", che coadiuvano le attività di inanellamento del Tordo e di tutte le altre specie catturate. Migrazione post-nuziale del Tordo bottaccio (Turdus philomelos): 73 anni di dati (1941-2013) Pagina 17 Osservatorio Ornitologico di Arosio – FEIN BIBLIOGRAFIA Andreotti A., Pirrello S., Tomasini S. e Merlo F., 2010. I Tordi in Italia. Biologia e conservazione delle specie del genere Turdus. ISPRA, Rapporti 123/2010. Brichetti P. e Fracasso G., 2008. Ornitologia italiana. Vol. 5 Turdidae-Cisticolidae. Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna. 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