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Sulle orme di Federico - Fondazione Federico Secondo

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Sulle orme di Federico - Fondazione Federico Secondo
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14 - 25
novembre
2013
Sulle orme
di Federico
Un viaggio culturale
attraverso la Sicilia
con la partecipazione
Presidenza
della Regione Siciliana
PROGRAMMA
Giovedì 14 novembre Palermo
Ore 17, Palazzo Reale - Sala Gialla, presentazione del progetto “Sulle orme di Federico, un viaggio culturale attraverso la Sicilia”.
Sabato 16 novembre Palermo
Ore 10 visita guidata al Palazzo Reale e alla tomba imperiale conservata alla Cattedrale.
Appuntamento all’ingresso di Piazza del Parlamento.
Il Palazzo Reale di Palermo fu edificato, durante la dominazione araba, su preesistenze feniciopuniche tra i fiumi Kemonia e Papireto, in posizione dominante sulla città ed ebbe funzioni
prettamente difensive. Nel 1072 i Normanni iniziarono i lavori di ampliamento del sito che, nel
1130, assunse i connotati di palazzo del potere. Ad impreziosirne l’imponenza, pochi anni dopo
si realizzò la Cappella Palatina. Continuatore della politica normanna di Ruggero II, fu Federico
II di Svevia che curò l’attività amministrativa e culturale della città. Dopo le presenze angioine
e aragonesi, i viceré spagnoli fecero del Palazzo la loro sede politica. Il Palazzo Reale è oggi sede
del Parlamento Siciliano.
La tomba di Federico II è, di quelle normanno-sveve, quella figurativamente più complesso. Era il sarcofago
nel quale Ruggero II aveva previsto la propria sepoltura nel Duomo di Cefalù (atto di donazione del 1145) e fu
trasportato a Palermo nel 1215 per volere di Federico II. Da evidenziare l’affinità – valida sul terreno sia
icnografico, sia stilistico – tra i leoni dipinti sul soffitto della Cappella Palatina del Palazzo Reale e quelli a
sostegno del sarcofago di porfido, nella risentita stilizzazione plastica di stampo inconfondibilmente islamico.
Domenica 17 novembre Bosco di Birribaida
Escursione naturalistica. Appuntamento alle ore 8,30 a Palermo, piazzale Giotto; raduno alle ore 10 allo svincolo di
Campobello di Mazara dell’autostrada A29 (Palermo-Mazara).
Il Bosco di Birribaida, immerso tra gli ulivi castelvetranesi, nella provincia di Trapani, è la
testimonianza di come la natura prenderebbe il sopravvento se l'uomo cessasse la sua attività
distruttiva nei confronti del territorio. Esso rappresenta un interessantissimo lembo di "macchiaforesta", dominato da olivastri, carrubbi e lentischi secolari davvero suggestivi, che l'imperatore
Federico II utilizzò come riserva di caccia grazie soprattutto alla sua particolare orografia, alla
ricchezza della vegetazione e all'abbondanza di cacciagione ivi presente; un'impenetrabile foresta
che un tempo si estendeva uniforme da Capo Granitola a Santa Margherita Belìce, di cui rimane oggi l’ultima preziosa
testimonianza, racchiusa in pochi ettari di superficie assediati dalle coltivazioni.
Fondazione Federico II
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Sulle orme
di Federico
Lunedì 18 novembre Castelvetrano
Dalle ore 9 alle ore 13 visita guidata al Palazzo dei duchi Pignatelli Aragona, sulle tracce del Castrum Bellumvider.
Annoverato nel 1239 tra i castra exempta di Federico II, il Castello di Bellumvider (o Bellum
videre) è stato identificato nel Palazzo Ducale dei Pignatelli Aragona a Castelvetrano. I resti,
finora individuati, consentono la ricostruzione della pianta originaria stabilendo una sorta
di anello di congiunzione tra il castello quadrilatero di Catania e il castello ottagonale di
Andria.
Martedì 19 novembre Enna
Dalle ore 9 alle ore 13 visita guidata al Castello di Lombardia e alla Torre di Federico;
Ore 17, Caffè letterario Al Kenisa, conferenza “Federico II e la Sicilia”.
Il Castello di Lombardia si erge sulla vetta che sovrasta la città di Enna, su un’antica roccaforte
sicana che, per posizione e caratteristiche orografiche, è stato considerato uno dei luoghi di
difesa più sicuri dell’Isola. Dopo i Romani e la dominazione araba, Ruggero II nel 1130 ripristinò
la struttura che prese il nome di Castello di Lombardia, per la presenza di un nucleo di soldati
lombardi a difesa del castello. Un secolo dopo divenne dimora estiva di
Federico II, dopo che l’architetto Riccardo da Lentini fece innalzare 20
torri per rinforzare le mura.
Sulla Torre di Federico non esistono fonti scritte relative alla costruzione di questo monumento.
Insieme al Castello rappresenta il baluardo della Urbs inexpugnabilis. La sua attribuzione all’età
sveva, su cui la maggior parte degli studiosi concorda, è possibile soltanto in base ai caratteri stilistici.
La Torre è una salda e svettante costruzione ottagona (altezza attuale m 26,10, lunghezza dei lati m
6,90, spessori murari alla base m 3,40) che si erge isolata in cima ad una collinetta all’estremità occidentale della città odierna.
Mercoledì 20 novembre Messina
Chiesa di Santa Maria degli Alemanni
Dalle ore 9 alle ore 13 visita guidata; ore 17 incontro su “Federico II e Bisanzio”.
La Chiesa di Santa Maria degli Alemanni sorgeva nel cortile del Seminario di Sant’Angelo dei
Rossi. Rivestita da conci squadrati di gesso cristallizzato, ha un impianto basilicale a tre navate
senza transetto, scandite da pilastri e concluse da absidi semicircolari. Sede dei Cavalieri Teutonici
dal 1220 al 1485. Il terremoto del 1783 causò il crollo del prospetto principale. Dal 1808 al 1863
fu utilizzata da privati come magazzino. Nel 1884 fu acquistata dal Comune di Messina. L’assetto
attuale deriva da una serie di restauri effettuati nel dopoguerra; gli ultimi, degli anni Ottanta del
secolo scorso, hanno collocato in sito il portale laterale, che rimanda a modelli borgognoni.
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Sulle orme
di Federico
Venerdì 22 novembre Siracusa
Castello Maniace
Dalle ore 9 alle 13 visita guidata;
ore 17 convegno “I castelli federiciani: architetture, tecniche costruttive, enigmi”.
Nel 1038 il comandante Giorgio Maniace fece costruire un forte a difesa del porto di Ortigia che l’architetto Riccardo da Lentini rese un vero e proprio castello, per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia. il Castello Maniace, dimora di imperatori, regine e capi
militari, è stato nei secoli il nodo cardine della vita politica e militare della città di Siracusa.
Sabato 23 novembre Augusta
Dalle ore 9 alle 13 visita guidata al Castello svevo.
Il Castello Svevo di Augusta viene edificato per volontà di Federico II che affida la realizzazione alla perizia dell’architetto Riccardo da Lentini. Nei secoli il Castello è stato modificato
all’esterno e all’interno e adibito a varie funzioni tra cui quella carceraria. Oggi è ancora possibile identificare il nucleo originario
svevo della fortificazione.
Domenica 24 novembre Catania
Dalle ore 9 alle 13 visita guidata al Castello Ursino.
Anche il Castello Ursino faceva parte del progetto di fortificazione costiera, voluta dall’imperatore Federico II. Egli lo commissionò all’architetto di corte, Riccardo da Lentini, che lo
fece elevare con un fossato e un ponte levatoio. Fu dimora difensiva di tutti i regnanti che si
avvicendarono nella città di Catania e mantenne il suo ruolo militare fino al 1693, quando il
terremoto compromise parte delle strutture. Di lì in avanti fu adibito a prigione fino al 1930,
quando furono apportati restauri per la sua trasformazione in museo. Oggi sono ancora visibili i graffiti dei carcerati.
Lunedì 25 novembre Palermo
Ore 17, Cappella di Santa Maria l’Incoronata (via Incoronata, alle spalle della Cattedrale), seminario “Storie e misteri del sepolcro imperiale”.
L’apertura minimale del sarcofago imperiale, avvenuta tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999, è
servita innanzitutto a verificare cosa è avvenuto nel 1781 in occasione della sua ultima apertura
e per individuare gli interventi necessari a garantire la conservazione del suo contenuto. La salma
di Federico II è quella in cui la radiologia ha dato il minor numero di informazioni; la mummia, depositata nel fondo della
tomba, è in gran parte ricoperta dalle altre due salme (quella di Pietro II d’Aragona, Re di Trinacria, e quella di una giovane
donna sconosciuta) e il corpo dell’imperatore è, pertanto, quasi inaccessibile allo studio radiologico. E’ stato possibile solo effettuare radiografie del cranio, di una mano e di un calzare, al cui interno si evidenziano metatarsi e falangi.
Fondazione Federico II
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